IO NON VOTO NEWS 150
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IO NON VOTO NEWS 150
di Paolo Pasi Su la testa Mi diano pure del reazionario, ma comincio a testare tutta questa faccenda degli smartphone. Ci leggo dietro la più subdola e strisciante manovre del potere per tenere la popolazione perennemente sotto controllo. Cominciamo dalla postura. L'utilizza dello smartphone si distingue per il passo irregolare, a scatti, e lo sguardo sempre rivolto all'ingiù. E’ uno svirgolatore d'aria professionista, padrone di un unico movimento, quello delle dita che sfiorando il visore fanno scorrere i numeri dl telefono o i messaggi. Non c'è dubbio. Siamo avviati verso generazioni dal pollice ipertrofico. Una popolazione abituata ormai a guardare in basso e a cogliere i colori del cielo dalle fotografie di qualche amico che le ha postate su Facebook. Ecco, anche questa storia del gergo. Postare, taggare, poke, app, cliccare, mi piace, non mi piace... Ma che cazzo significa? Mi sento tagliato fuori. Mia moglie, per esempio. Fino a qualche settimana fa era la donna più dolce e avvolgente. Sapeva ricambiare il mio sguardo con un sorriso carico di promesse. Poi si è imbattuta nel dannato aggeggio, uno smartphone vinto con i punti del supermercato. Adesso, quando le parlo, mi rivolge un'attenzione distratta, infastidita, con gli occhi sempre bassi e il pollice in azione per consultare chissà quali aggiornamenti. Ogni tanto mi ricambia con blande rassicurazioni. "Si, uhm... sì... uhm... no... aspetta aspetta, che devo finire di leggere la mail". Ho pensato di risolvere la crisi di coppia mettendo un'inserzione su un periodico specializzato. Cerco compagna disposta a parlare guardandomi negli occhi. Si è presentata una ragazza carina, lentigginosa, sui 25 anni, ma quando mi ha detto che aveva scaricato l'inserzione dal telefonino le ho raccontato che avevo fatto pace con mia moglie. Ormai mi sento assediato, accerchiato da una massa di disattenti che si illudono che basti camminare a testa bassa per ritrovare il filo. E invece il filo si ingarbuglia sempre più, soprattutto quando costoro si imbattono in zone prive di copertura della rete. Strano. Ciò che potrebbe rivelare loro le falle del sistema, diventa invece un'esperienza traumatica da rimuovere il prima possibile, magari abbonandosi a un nuovo gestore. Mi sembra che basti e avanzi per respingere l'etichetta di reazionario. Al contrario, mi sento un tipo che guarda avanti. Così ho pensato alle contromosse. Da stamattina giro con un tablet appiccicato alla faccia. Due fessure mi permettono di vedere la strada e i volti di chi mi incrocia. Mi sento decisamente osservato, finalmente al centro dell'attenzione. Pronto a calare la maschera e a dire la mia. Su la testa, gente. Un tempo Premessa Un tempo, e precisamente nel Medio Evo, i cognomi liguri, tra cui il mio e quello dei miei parenti più stretti, erano noti in tutto il mondo e rimbalzavano dalla Turchia alla Russia, dal Mar Nero al Caspio. La Repubblica dei genovesi era sempre in prima linea e non si concludevano affari commerciali senza la presenza dei Liguri. Alla fine degli anni sessanta il mio maestro elementare, una mattina, ci insegnò che le tre città più industriali d'Italia, proporzionatamente alla popolazione, erano Varese, Aosta, Imperia in ordine casuale. Varie ditte di Olio (solo la Carli sopravvive decorosamente), pasta Agnesi, Lavanda Coldinava e tutto quello che si vuole. Poi la crisi ed io ne sono una testimonianza. La mia generazione è stata la prima, nella mia città, a cercare la strada della carriera statale mentre prima di me ci si infilava in una delle tante fabbriche e si stava bene. Dopo fu sempre peggio anzi, parlando ancora di posti statali, Sanremo è tuttora più forte con il capoluogo in subordine. E per Genova è stata la stessa cosa: ormai è una città turistica conosciuta per quello zoo acquatico chiamato Acquario e cioè per animali in gabbia e poco importa se nuotano invece di camminare. Regione in agonia continuamente vilipesa dai politici. L'ultima di 2 giorni fa è quella che abbiamo tutti letto sui giornali: Bertone che favorisce ospedali di Roma e sbeffeggia il Gaslini, conosciuto in tutto il mondo e uno dei pochi nostri vanti per l'efficienza. E come non pensare a quel treno in bilico sul precipizio per settimane senza che nessuno ne accelerasse la rimozione e ferrovia interrotta in quanto esistente solo un binario, dicesi uno solo. Per la TAV, inutile, spesi soldi e mobilitazione generale con distruzione di una vallata, per noi un solo binario e domani impiegherò 3 ore da Recco a Imperia, eppure si va verso il confine, come in Val di Susa. Beh, non si deve dare la colpa a tutti i politici; ferma restando l'insipienza di Burlando, Scajola, ad esempio, quando era il ministro, ha fatto mettere un aereo diretto Roma Albenga, peccato che fosse solo per lui e per arrivare prima nella sua villa in collina ad Oneglia che è della moglie. Adesso è stato eletto Toti, uno che non sa neanche dov'è Novi Ligure. Ma nessuna paura, ragazzi, perché a livello nazionale siamo straordinariamente rappresentati da un tale che ha preso a cuore le sorti nostre pur non essendo dei nostri. E mi riferisco a Minzolini, lombardo dal cuore ligure in quanto capolista di Berlusconi nella nostra regione e quindi subito eletto. Berlusconi ha fatto eleggere in parlamento, affinché li si pagasse noi, il suo avvocato Ghedini e le sue puttane varie qualcuna poi ministro, una igienista dentale alla Regione lombardia e figuriamoci se non favoriva chi lo aveva beneficiato per anni di lodi pubbliche dall'alto del telegiornale di stato anche lì grazie ai nostri soldi del canone. Minzolini appare in tutte le trasmissioni possibili a macinare aria fritta, della Liguria e dei sui problemi se ne infischia ma, guardando il TG1 odierno avrà pur sempre la soddisfazione di dire: 'Avete visto quello di adesso pro Renzi? Sono riusciti a superarmi!! E pensare che io avevo copiato in toto i film Luce sulle imprese del duce ed ero convinto di essere irraggiungibile!' Il prossimo avvenimento è sia folle che idiota. Ho optato per il primo caso. $ Storie di ordinaria follia... Fonte Secolo XIX VIGILI DI QUILIANO IO NON VOTO NEWS e se proprio devo … Voto Beppe Grillo Donna di Savona getta a Cadibona ritagli di stoffa multa da 210 euro [email protected] QUILIANO. Getta nel contenitore dei rifiuti un sacchetto con ritagli di stoffa e riceve una sanzione da 210 euro perché non risiede in zona. Pur collocato in luogo pubblico lungo la strada provinciale 29, il recipiente il cassonetto è riservato solo agli abitanti di Cadibona, frazione di Quiliano, come indicato dalla decalcomania affissa sul bidone, secondo l'ordinanza emessa dal sindaco a giugno del 2014. Il fatto è accaduto il 21 ottobre scorso alle 17,33. Una te1ecamera che inquadra l’ampio curvone sottostante il «Castelletto», all'altezza del bivio per località Tecci, ha ripreso S. V. cinquantenne residente a Savona, alla quale la polizia municipale di Quiliano è risalita attraverso il numero di targa della vettura. L'altro giorno, la notifica. «Tornavo da Carcare, dove vive mia madre. Avevo svuotato un sacchetto con scampoli e cerniere, riponendolo in auto per gettarlo nel primo raccoglitore utile dove accostare senza creare intralci al traffico - spiega la donna -. Non scaricavo né rifiuti pericolosi, né ingombranti e tanto meno lasciavo l'involucro per terra. Sono d'accordo che debbano essere adottate misure restrittive contro chi inquina. Sono caduta in errore, meglio dire in una disavventura. Merito una multa. Ma 210 euro sono troppi». Commento Non posso che essere in accordo con le osservazioni della donna, che per altro fa il mea culpa, ma mi domando se questi vigili di Quiliano (e penso anche a quelli di Savona) che vigilano benissimo, lo fanno anche per esempio sulla cattive abitudini che hanno i padroni di molti cani quando li portano ad... evacuare per le strade o sugli atteggiamenti, spesso incivili (a dir poco) di molti immigrati, ne dubito fermamente. A Savona mi è già capitato spesso di vedere appunto i vigili non vigilare affatto, un po’ perché... non ci sono mai quando servono ma soprattutto perché molte "azioni" sono perdonate, meglio dire bellamente ignorate (ordini superiori?) pur essendo da punire. Tutti scenari ai quali ho dovuto, spesso e mal volentieri, tristemente assistere. Fondato nel 2012 – Anno IV NUMERO 150 http://www.iononvotonews.altervista.org/ L’ANGOLO DEL RELAX di G. P. L’indovinello Quale personaggio risponde alle tre disgraziate caratteristiche? Un tempo si intendeva con questa denominazione una serie di film incentrati sui nostri difetti e le nostre abitudini, tutti imperdibili. L'ultimo è stato a mio parere: Amici miei. Ricordo una famosa frase del Mascetti-Tognazzi: 'Sputatemi in faccia se rivedrò ancora la Titti'. Questa frase la faccio mia e, tralasciando la Titti che non rientra tra le mie frequentazioni, la rivolgo al quotidiano Repubblica. Avevo già smesso di acquistarlo poi a volte mi lascio tentare perché la pagina sportiva e quella sui libri sono fatte bene ma vengo immediatamente ricacciato indietro. Ora basta e quindi potete sputarmi in faccia se ricomprerò quel giornale. Giovedì scorso l'annunciatrice del tg Rai dichiara con enfasi e fierezza che il governo ha stabilito di aumentare sia le spese militari che il prolungamento dell'intervento delle forze armate nel medio oriente con la chicca finale dell'acquisto di un buon numero di droni dagli usa indispensabili nella guerra moderna. Cerco la conferma sulla carta stampata il giorno dopo e leggo la stessa notizia suffragata dalla dichiarazione dell'aumento delle truppe a Kabul e zone limitrofe e del fatto che il presidente del consiglio può decidere qualsivoglia intervento armato solo ascoltando il parere del Copasir. E basta: ciò significa ancora più poteri a quell'ebete, ma ebeti siamo noi, che ci comanda. Oltre a queste notizie Repubblica dava gli astenuti alla votazione e cioè i deputati della nuova sinistra e i voti contrari dei 5 stelle nonostante le raccomandazioni e le preghiere di Renzi di votare favorevolmente per senso di responsabilità. Capisco che i 5 stelle diano fastidio soprattutto ora che Grillo parla di meno e quindi sono più forti anche perché nelle loro file gente onesta e di razza non manca, ma arrivare a dire che l'aumento delle spese militari è necessario e chi lo osteggia boicotta la nazione ce ne vuole!! E allora basta!! Sputatemi in faccia se lo compro ancora. Ai pensionati verranno dati 4 euro al mese, per le spese in Afganistan 200.000 euro al giorno, cifra riferita da Crozza martedì sera. Ma gli antenati del Pd non sono da sempre contrari a queste spese militari, Burney? . R. Brunetta ... il mio padrone a Savona vota Pd!!! Si Fred, ma solo quando non governano! P. Fassino I. La Russa 1. Non è un nano 2. E’ un microcefalo tifoso juventino Risposta a fine pagina Vediamo un po’: missioni di pace vogliono dire guerre, cioè commercio d’armi, ovvero tangenti. Che missioni siano!!! Ha senso tutto questo? Tra l'altro, e chiedo scusa se l'ho già detto ma la ormai tarda età porta a ripetermi, la storia dovrebbe insegnare che Kabul e dintorni sono stati indigesti ad inglesi, russi e poi americani e italiani, questi ultimi poi continuano a non concludere nulla anno dopo anno incidendo pesantemente sul bilancio di uno stato dove una famiglia su quattro è considerata povera. Chi sono allora gli irresponsabili? E comunque basterebbe studiare la storia, se non quella recente, quella antica. Alessandro Magno in prossimità di quelle terre, diretto in India, le ha considerate pericolose ed ha girato al largo. Busch secondo voi, rispetto al Macedone, era più intelligente? Questa ultima parola mi fa fare una riflessione naturale: la parola intelligence viene più volte pronunciata, in questi giorni, da Alfano per incensare il nostro sistema di sicurezza. Ma anche lui cosa c'entra con questo termine?? Forse vuole significare, scendendo un po' più a fondo, che, una volta eletto con i voti di forza italia e quindi della mafia poi ha tradito l'una e l'altra che sono la medesima cosa. La stessa mafia, e quindi è una faccenda seria, ha dichiarato di averlo fatto votare, ma tutto è scivolato come se niente fosse e cioè che un ministro dell'interno sia stato messo lì con i voti della mafia poi tradita, senza che lui abbia mosso un pelo, della barba si intende perché capelli non ne ha. Italia, abbiamo già visto tutto o ci manca ancora qualcosa?? W Beppe Grillo G. P. €0 Commedia all'italiana Il direttore Il mio cane fa quello che vuole perché... Savona Giovedì 27 Novembre 2015 Contro i ciarlatani del governo Renzi, del Pd e dei suoi complici una sola soluzione: VOTARE M5S Sono certamente l’uomo della provvidenza! Renzi è decisamente l’uomo della Confindustria! Uomo! Non ci allarghiamo troppo! Più che altro un quaquaraqua!| Soluzione: P. Fassino a pag. 2 · Su la testa · Un tempo · Storie di ordinaria follia ... a pag. 3 · I viaggi nel tempo a pag. 4 · L’angolo della fantascienza · La storia della fantascienza · Rassegna di URANIA a pag. 5 · Il personaggio · Attentati a Parigi a pag. 6 · Una canzone per voi · L’angolo del Dottor A. C. · Commento al campionato di calcio 2015–2016 · Hit-parade dei buffoni · L’angolo della cucina I VIAGGI NEL TEMPO 3 3° caso: il “Time Gate dell’Antartide 4° caso: l’uomo che ha viaggiato nel futuro Ingegnere Carlo T. 6° caso: la macchina del tempo dell’ingegnere Chernobrov Foto dello svedese Hakan Nodkvist e del suo “doppio” del futuro Macchina del Tempo realizzata dall’ingegnere dell’ex Unione Sovietica Vadim Chernobrov, il In una intervista alla televisione svedese del quale sosteneva essere capace di spostarsi nel 2006, Hakan Nordkvist ha affermato di essere passato e nel futuro. stato nel futuro e di aver incontrato se stesso all’età di 70 anni, come testimoniato da un video L’équipe di scienziati russi teorizzava sulle mostrato durante la trasmissione televisiva. proprietà di forti campi magnetici rotanti Il 30 Agosto del 2008, tornato a casa, nella generati nella capsula in grado di aumentare o cittadina di Farjestaden, notando una pozza diminuire il flusso del tempo producendo precisi d’acqua a terra, Hakan cercò di riparare la falla, spostamenti temporali. Chernobrov, che aveva ma più si spingeva oltre nel tentativo di lavorato a suo tempo per l’Agenzia Sovietica raggiungere le tubature più si sentiva trascinato, per lo Spazio, dichiarò di aver condotto dei test fino a trovarsi in un tunnel di luce al termine del iniziali senza equipaggio a Volgograd riuscendo quale ebbe l’incontro col suo “doppio”. a far spostare la macchina del tempo per pochi minuti nel passato e nel futuro. 5° caso: USA, 1938 una ragazza parla al Secondo lo scienziato russo, dopo anni di cellulare ricerca dal primo prototipo, le prestazioni della Nel 1996 scienziati americani e inglesi macchina erano migliorate sensibilmente e al stavano svolgendo le loro ricerche sul suolo del momento si poteva spostarsi nel tempo per continente antartico. Il 27 Gennaio 1996 la svariati giorni se non addirittura mesi. ricercatrice americana Marianne McLein diede notizia agli altri membri della sua équipe di aver Tra poche certezze e tanti dubbi non resta che osservato al di sopra del Polo Sud un vortice di affidarci alla fantascienza con la quale ci si nebbia grigia che riteneva trattarsi di una diverte di più: pochi giorni fa, il 21 Ottobre tempesta di sabbia. 2015, si è celebrato il giorno in cui i protagonisti Tuttavia nel corso del tempo la grande nube del secondo episodio della fortunata saga grigia non cambiò forma, né si spostò dallo zenit “Ritorno al futuro”, Doc. Brown (Christopher del sito in cui era stata osservata. I ricercatori Lloyd) e Marty McFly (Michael J. Fox) , decisero quindi di investigare sull’insolito arrivano nel futuro con la loro famosa fenomeno e lanciarono verso il cielo un pallone DeLorean. sonda di tipo meteorologico con strumentazioni per la registrazione della velocità del vento, la In un film, realizzato nel 1938, una ragazza temperatura e la composizione dell’aria. Il sorridente cammina in mezzo ad un gruppo di pallone salì in alto e, raggiunta la perturbazione, persone in una giornata soleggiata, nel mentre, scomparve immediatamente alla vista degli sta parlando con qualcuno al cellulare per pochi sbalorditi ricercatori lasciando penzolare verso il istanti, poi saluta e chiude la telefonata. basso la fune di nylon cui era fissato. Trascorso La sequenza in bianco e nero sarebbe stata un breve lasso di tempo per la sorpresa, gli ripresa all’uscita di una fabbrica degli Stati scienziati afferrarono la fune del pallone Uniti, il colosso Dupont, alla fine degli anni ’30. meteorologico e lo tirarono verso il basso. Ufficialmente i primi prototipi di telefonia Dopo aver recuperato il pallone sonda mobile vennero sperimentati negli Stati Uniti controllarono i dati relativi alle apparecchiature nel 1973 per poi essere messi in vendita a partire di bordo: con sorpresa si accorsero che il dagli anni ’80. cronometro facente parte della strumentazione Tuttavia quei modelli erano a dir poco Era il 1985 quando il regista Robert Zemeckis, mostrava come data lo stesso giorno ma di mastodontici, mentre l’oggetto ripreso nel video il produttore esecutivo Steven Spielberg e il trent’anni prima, ossia 27 Gennaio 1965. sembra uno dei nostri, piccoli e maneggevoli. Il produttore/sceneggiatore Bob gale diedero vita I ricercatori controllarono che l’equipag- video è stato postato su YouTube e si stima sia alla celebre trilogia. giamento fosse funzionante e poi ripresero a stato visto da almeno 300 mila utenti che hanno ripetere il lancio, ma tutte le volte l’orologio di commentato stupiti queste immagini, tra questi I due protagonisti della celebre saga anni '80, bordo continuò a mostrare la stessa data postata uno ha sostenuto di possedere la soluzione del atterrati a bordo della mitica DeLorean negli nel passato: il fenomeno venne classificato mistero: egli ha riconosciuto nella fanciulla col studi televisivi del talk show Jimmy Kimmel come “Time Gate” e fu fatto rapporto alla Casa “cellulare” la sua bisnonna Gertrude Jones, Live, non sono sembrati particolarmente Bianca. tuttora vivente , la quale ha affermato che impressionati da questo 2015 senza auto che Attualmente le indagini sull’inspiegabile all’epoca lei e altre cinque dipendenti volano, hoverboard, pace in Medioriente. fenomeno sono ancora in corso e si suppone che della Dupont avevano ricevuto degli “Che diavolo avete fatto in 30 anni?” ha il vortice sopra il Polo Sud sia un tunnel con apparecchi sperimentali senza fili da testare chiesto ad un certo punto Marty al conduttore. proprietà simili a quelle di un “wormhole”. per una settimana: in quel filmato lei stava Secondo alcuni ricercatori potrebbe trattarsi parlando con un ricercatore che possedeva La fantasia corre molto di più della realtà. di un wormhole artificiale attivato dagli un altro “telefonino” e la seguiva sulla sua Fine destra. esperimenti dei sovietici negli anni ’80. L’angolo della fantascienza Recensione del film da Internet «Nirvana» Jimi Dini (Lambert), programmatore di videogames per la Okasama Starr, già in profonda crisi per essere stato abbandonato dalla sua compagna Lisa (Seigner), scopre che un virus si è insinuato nel codice della sua ultima creazione, Nirvana. Il singolare effetto che l'infezione produce sul nuovo videogioco, ormai ad un passo dalla commercializzazione, è quello di modificare le routines comportamentali del protagonista, Solo (Abatantuono), dandogli piena coscienza di sé. Scoperta la propria natura di personaggio virtuale, Solo chiede a Jimi di liberarlo dalla insopportabile prigione di una esistenza effimera e senza scopo, destinata a ripetersi all'infinito nel mondo artificiale di un CD-Rom. Colpito dalla disperata malinconia di Solo, Jimi accetta di cancellare il gioco pur sapendo di non essere in grado di penetrare nella rete della Okosama dove sono custoditi i master originali. Per riuscirci, dovrà affidarsi a Joystick (Rubini), un astuto pirata della rete dagli occhi artificiali che ha accettato di guidarlo attraverso i multietnici bassifondi della città alla ricerca della dolce hacker Naima (Rocca), l'unica in grado di violare le subdole difese cibernetiche della Okosama. Critica Il genere fantascientifico non è mai stato congeniale al cinema italiano, che ha sempre dato altrove il meglio di sé, e questo Nirvana di Salvatores ne è la riconferma. Malgrado l'impegno senza precedenti e l'innegabile valore di alcune soluzioni stilistiche, il film non riesce a trovare una sua dimensione, limitandosi a ricalcare con poca originalità temi e ambientazioni già visti in passato. Le carenze della vicenda non impediscono comunque agli attori - tranne Lambert, inespressivo e spaesato come mai - di fornire delle ottime prove. Più che convincenti Abatantuono e la Sandrelli nel loro mondo virtuale, sempre sornione Bisio, la palma dei migliori va alla Rocca, davvero ispirata, e al vulcanico Rubini, incontrastato mattatore della pellicola. Camei per Paolo Rossi, Silvio Orlando e Luisa Corna, irriconoscibile sotto il trucco della dea Kali. Contro critica Ho visto il film è pur non essendo un certamente capolavoro è dignitoso. Dissento completamente con la critica fatta e ritengo che tal personaggio potrebbe al più recensire un film con Renzi che tratti la raccolta delle banane. Tutte le opinioni sono buone, anche la mia. Sadoul La storia della fantascienza 2 Glossario di termini ricorrenti nella fantascienza alieno (alien being) Extraterrestre. mutante Individuo geneticamente diverso dalla razza umana attuale. Di solito i mutanti presentati androide dalla fantascienza appartengono a due categorie: Creatura simile all'uomo, ma nata 1) individui deformi nati con tare ereditarie artificialmente. Si differenzia dal robot in causate da radiazioni dure; quanto è costituita di protoplasma. 2) «superuomini» dotati di facoltà straordinarie (ad esempio la facoltà di leggere il pensiero BEM (Bug-Eyed Monster) altrui) Mostro extraterrestre (alla lettera: mostro dagli occhi d'insetto) comune sulle copertine dei pulp fascicoli di fantascienza americani degli anni Con i1 termine «pulp» si designano le riviste 1935-1945. popolari americane di narrativa stampate in grande formato su carta da giornale («pulp bizzarro paper») Appartengono al genere del «bizzarro» alcuni filoni di opere fantastiche in cui la logica della robot narrazione è quella del sogno. Macchina intelligente fornita di arti e di mezzi di locomozione dimensioni Il concetto di «dimensioni» a noi ignote, science-fantasy adiacenti al mondo in cui viviamo, assume vari In teoria e un tipo di narrativa intermedio tra la aspetti: «futuri possibili», «presenti alternati», fantascienza (science-fiction) e la fantasia pura «quarta dimensione» ecc. (fantasy). In pratica si tratta di opere di fantascienza in cui la trama non dipende da fantasy innovazioni di tipo tecnico-scientifico In generale si designa col termine «Fantasy» tutta la narrativa fantastica. Nel campo della science-fictzon fantascienza, «Fantasy» indica la narrativa In generale e la fantascienza del tipo più fantastica che non si basa su spiegazioni comune (società del futuro, viaggi tra i pianeti, scientifiche. viaggi nel tempo). A volte si usa il termine per caratterizzare la fantascienza americana heroic fantasy successiva al 1935. Chiamata a volte anche «Sword & Sorcery» (spada e magia, a imitazione di «cappa e scientzfiction spada»). Narrativa fantastica avventurosa, Termine usato da Hugo Gernsback per definire derivante più o meno direttamente dalle saghe le opere da lui pubblicate sulle sue riviste nordiche. In origine era un filone autonomo, Queste opere avevano una forte componente nato parallelamente alle opere di Jules Verne e tecnico-scientifica (il loro mo- dello erano H.G. Wells, ma dopo il 1930 ha acquistato romanzi di Jules Verne come Dalla Terra alla caratteri fantascientifici (la magia interpretata Luna). Oggi si usa questo termine per definire le come una super scienza) ed è confluita nella opere apparse in America tra il 1925 e il 1935. fantascienza. Poiché in Italia i primi esempi di «Heroic Fantasy» sono apparsi in normali space opera collane periodiche di fantascienza, il termine è In origine si usava questo termine per definire le stato quasi sempre tradotto «fantascienza opere di tipo avventuroso scritte verso il 1930 eroica». (il significato del termine e «melodramma spaziale» dove «melodramma» si riferisce alla facile drammaticità delle situazioni). Il termine iperspazio (hyperspace) Stato (luogo? condizione?) in cui un veicolo può si e poi esteso a racconti di fantascienza superare la velocità della luce. avventurosi e pieni di colpi di scena che non fanno altro che impiegare «trovate» Rassegna di URANIA fantascientifiche già immaginate da altri autori. il Direttore. 1. L'altra faccia del passato con Giorgio Napolitano umanoide (humanoid) 2. L'uomo del mondo selvaggio Creatura extraterrestre simile all'uomo in quanto con Maurizio Gasparri caratterizzata da stazione eretta. (continua) 3. Tecnoflagello con Matteo Renzi Per me alla lettera P manca almeno 4. Memoria perduta un termine fantascientifico! con i "compagni" del PD 5. Specie immortale con sindacalisti CGIL-CISL-UIL 6. Dimensioni proibite con Conti Correnti dei Politici 7. Operazione caos E quale sarebbe? con il governo Renzi ed il PD 8. I transumani Paraculo spaziale con M. Borghezio, R. Brunetta, F. Storace ovvero Renzi! a cura di V. A. Il personaggio Evariste Galois Su questo numero viene pubblicata la seconda ed ultima parte de "Il personaggio". Parte seconda Due pubblicazioni minori, un estratto negli Annales de Gergonne (dicembre 1830) e una lettera sull'insegnamento della scienza nella Gazette des Ecoles (2 gennaio 1831) furono le ultime pubblicazioni durante la sua vita. Nel gennaio 1831 Galois tentò di ritornare alla matematica. Egli organizzò alcune classi di matematica sull'algebra più elevata che attirarono quaranta studenti al primo incontro, ma in seguito il numero diminuì rapidamente. Galois fu spronato da Poisson a presentare una terza versione del suo saggio sulle equazioni all'Accademia ed egli lo ascoltò, portandolo a termine il 17 gennaio. Il 18 aprile Sophie Germain scrisse una lettera ad un suo amico, il matematico Libri, che descrive la situazione di Galois. "...la morte del Sig. Fourier, è stata troppo per questo studente, Galois, che, nonostante la sua impertinenza, dimostra segni di una disposizione notevole. Tutto questo ha influito così tanto che è stato espulso dalla Ecole Normale. Non ha denaro. Dicono che diventerà completamente pazzo. Ho paura che sia vero". Più tardi nel 1830 diciannove ufficiali dell'Artiglieria della Guardia Nazionale furono arrestati e accusati di cospirazione al fine di rovesciare il governo. Essi furono assolti e il 9 maggio 1831, 200 repubblicani si riunirono per una cena per celebrare l'assoluzione. Durante la cena, Galois sollevò il suo bicchiere e, con un pugnale nella sua mano, sembra che abbia fatto minacce contro il re, Luigi-Filippo. Dopo la cena, Galois fu arrestato e portato alla prigione Sainte-Pélagie. Al suo processo, il 15 giugno, il suo avvocato difensivo sostenne che Galois avesse detto "A Luigi-Filippo, se tradisce" ma le ultime parole furono mascherate dal rumore. Galois, piuttosto a sorpresa, poiché egli aveva essenzialmente ripetuto le minacce dal banco degli imputati, fu assolto. Il 14 luglio fu il giorno della ricorrenza della presa della Bastiglia e Galois fu di nuovo arrestato. Egli indossava l'uniforme dell'Artiglieria della Guardia Nazionale, che era illegale. Portava anche un fucile carico, alcune pistole e un pugnale. Galois fu di nuovo mandato nella prigione di Sainte-Pélagie. Mentre era in prigione ricevette il rifiuto del suo saggio. Poisson riportava che: "Il suo argomento non è né sufficientemente chiaro né sufficientemente ben sviluppato per permetterci di giudicare il suo valore". Egli, comunque, incoraggiò Galois a pubblicare una relazione più completa del suo lavoro. Nella prigione Sainte-Pélagie, intanto, Galois cercò di suicidarsi, colpendosi con un pugnale, ma gli altri prigionieri glielo impedirono. Mentre era ubriaco in prigione fece emergere la sua anima: "Sapete cosa mi manca amici miei? Lo confido solo a voi: qualcuno che io possa amare e amare solo nello spirito. Ho perso mio padre e nessuno lo ha mai rimpiazzato, mi state ascoltando?". Nel marzo 1832, un'epidemia di colera ripulì Parigi e i prigionieri, incluso Galois, furono trasferiti alla pensione Sieur Faultrier. Qui egli apparentemente si innamorò di Stephanie-Felice du Motel, la figlia del fisico del luogo. Dopo averlo capito, il 29 aprile Galois si scambiò delle lettere con Stephanie, ed è chiaro che cercava di allontanarsi da tale relazione. Il nome Stephanie appare molte volte come nota a margine in uno dei manoscritti di Galois. Galois combatté in un duello con Perscheux d'Herbinville il 30 maggio, la ragione del duello non è chiara ma era sicuramente collegata a Stephanie. È questo che ha portato alla leggenda che egli abbia passato la sua ultima notte scrivendo tutto ciò che sapeva sulla teoria dei gruppi. Questa storia sembra, comunque, troppo esagerata. Galois fu ferito nel duello e fu abbandonato da d'Herbinville e dai suoi padrini personali e trovato da un contadino. Morì all'età di 21 anni nell'ospedale Cochin il giorno 31 maggio 1832 e il suo funerale si svolse il 2 giugno. Fu l'occasione per il raduno dei Repubblicani e ne seguirono tumulti che durarono per alcuni giorni. Il fratello di Galois e il suo amico Chevalier copiarono i suoi giornali matematici e li inviarono a Gauss, Jacobi e altri. Era stato un desiderio di Galois che Jacobi e Gauss dessero le loro opinioni sul suo lavoro. Non esiste nessun documento di alcun commento fatto da questi due uomini. Comunque, i giornali pervennero a Liouville che, nel settembre 1843, annunciò all'Accademia che aveva trovato nei giornali di Galois una soluzione concisa: "...tanto corretto quanto profondo è tale amabile problema. Data un'equazione non riducibile di primo grado, decidere se è risolvibile o meno attraverso i radicali". Liouville pubblicò questi giornali di Galois nel suo giornale nel 1846. La teoria, che Galois abbozzò in questi giornali, è oggi chiamata "Teoria di Galois". $ Storia o leggenda che sia stata la sua vita E. Galois ha comunque lasciato ai posteri qualcosa di incommensurabile. Con la "Teoria di Galois" ha aperto un nuovo mondo nell’algebra. Garantisco, almeno agli addetti ai lavori, che sono ancora oggi riconoscente all’amico e compagno di studi in quegli anni Giovanni A. di Linguaglietta per quella scelta fatta in quel lontano 1972 , una tesina sulla Teoria di Galois, prima apparsa demenziale e presuntuosa, ma alla fine rivelatasi vincente. So che esiste un film, che ho visto in parte molti anni fa che narra la storia di Galois ma purtroppo ne ignoro il titolo. il direttore Mentre in Francia Galois accedeva ai segreti delle equazioni algebriche, in Italia i matematici cosa facevano? Disquisivano sulla tabellina del 2! Attentati di Parigi Sono passate meno di due settimane dai vili e criminosi attentati islamici di Parigi che hanno causato più di cento morti e numerosissimi feriti. Sono atti che fanno rabbrividire e squalificano, se mai servisse, la presunta "lotta islamica" contro i così detti "infedeli". Che l’Europa, gli Stati Uniti d’America, la Russia, il Giappone e la Cina (chi ho dimenticato?) abbiano compiuto ogni tipo di ignominia sempre ed ovunque è fatto noto. Non per questo si possono giustificare atti compiuti contro persone innocenti morte per il becero fanatismo religioso di popolazioni barbariche. Non si possono più combattere i terroristi a parole come amano fare Alfano e Renzi, grandi maestri nel settore, si deve porre un freno all’immigrazione islamica che spesso infiltra fra di noi militanti di cellule dormienti pronti al sacrificio estremo. Allora io dico, e ne sono convinto, via i sospetti dall’Italia, dico anche che voglio essere difeso da questi criminali, che sono stanco di moschee ed affini, di burka e di questa feccia umana, che accolta, spesso benevolmente, poi sputa nel piatto dove mangia perché pretende pure di dettare il menu. Per prima cosa tutta questa marmaglia se ne deve "andare" e al più presto, di questa cultura islamica del terrore ne faccio volentieri a meno e me ne frego di quello che dicono le associazioni umanitarie, il Papa ed i suo vescovi, Renzi e i ciarlatani del suo partito, io ho paura... Ma non basta difendersi da questo serio pericolo, bisogna attaccare l’Islam a casa sua, sterminare i terroristi e coloro che li sostengono e se per fare ciò si rischierà di cancellare una intera "cultura", parola grossa da usare per un popolo, spesso, di criminali esaltati, ben venga. Cosa deve ancora sopportare il mondo così detto civile, anche se sempre civile non è, prima di intervenire? Tutte queste morti non gridano giustizia bensì vendetta e tale vendetta deve essere delle più terribili, senza pietà, come loro non hanno avuto pietà, solo odio. Io sono per il Vecchio Testamento, quello del Dio vendicativo ed intollerante, sono per l’occhio per occhio e dente per dente. Sentire parlare Matteo Salvini, Daniela Santanchè, Franco Gasparri e similar "cose" e dovergli dare pure ragione è stato il massimo della amarezza. Non "mi frega nulla" dei beceri tentativi di cotal destra atti a strumentalizzare questo momento di rabbia e di odio, dall’altra parte la sinistra non fa di meglio con il suo buonismo ed in più ha anche torto! Chi difende l’islam che commette queste nefandezze per me è solo un nemico. Anche se si dovesse considerare questa un guerra, e non solo puro terrorismo, non se ne possono condividere i bersagli, quasi sempre persone innocenti; mai che si colpiscano i veri responsabili: capi di stato, pezzi grossi militari, alto clero, dirigenti delle grosse multinazionali, grossi capitalisti..., mai. Allora, pur restando atti criminosi questi assumerebbero per molti, un significato diverso. Ma ciò non accade. Anche l’altra faccia dell’Islam, quella meno esaltata, aspira spesso a prevaricare la nostra cultura ed imporre la sua, fatte le debite eccezioni. Qualcuno potrebbe obiettare che queste parole sono altamente reazionarie e impietose verso il popolo islamico, questo qualcuno potrebbe avere anche ragione, ma lo vada a raccontare ai parenti delle vittime fatte dall’islam nelle ultime azioni eroiche in Francia, quelle fatte prima e quelle che farà dopo... L’islam deve essere fermato, con ogni mezzo! V. A. L’angolo del Dottor A. C. Fidanzatini Il disgusto per il buonismo sciocco italiano credo abbia raggiunto il massimo possibile: ora i telegiornali definiscono "fidanzatini" i due diabolici bastardi che hanno ucciso due persone che contrastavano il loro amore" con determinazione, premeditazione ed assoluta ferocia. Se vi ricordate, un simile termine era già stato usato per due autentiche perle, i "fidanzatini" di Novi Ligure assassini senza pietà della madre e del fratellino di lei, che al momento girano liberi tra noi. Questo è il nostro paese, purtroppo. Dovremmo vergognarci ma in Un giorno insieme – Nomadi 1973 (C. Daiano -L. Albertelli, R. Soffici) [orchestra] Non dire niente fra un minuto il giorno nascerà e l'uomo che io ero morirà. Amica mia questa casa non è casa mia col primo vento caldo me ne andrò. Cielo grande cielo blu quanto spazio c'è lassù cammino solo e non ti sento più. Cielo grande cielo blu al mio fianco c'eri tu e il giorno che nasce cancella ogni segno di te. [orchestra] Un giorno insieme a lanciar sul fiume i sassi e poi capire cosa siamo in fondo noi. Amica mia so che forse tu non capirai ma un uomo, no non è contento mai. Cielo grande cielo blu quanto spazio c'è lassù cammino solo e non ti sento più. Cielo grande cielo blu quanto spazio c'è lassù cammino solo e non ti sento più. Cielo grande cielo blu quanto spazio c'è lassù cammino solo e non ti sento più. Cielo grande cielo blu quanto spazio c'è lassù cammino solo e non ti sento più. Un giorno insieme. [sfumato] $ E’ una delle più belle canzone dei Nomadi di Augusto in quegli anni '70 e oserei dire anche in assoluto. In quel mese di maggio del 1973 questa canzone trasmessa dalla radio del mio vicino di branda in una triste caserma di Bari mi accoglievano spesso al risveglio al mattino. «Un giorno insieme» è legata a doppia mandata a quel brutto periodo della mia vita, non il peggiore ma certamente poco piacevole. Per fortuna durò meno di un mese, la canzone dura ancora adesso. Quelli che io chiamo i Secondi Nomadi, con cantanti Danilo Sacco e Francesco Gualezi, poi ancora con Danilo Sacco e Massimo Vecchi l’hanno reincisa e così, in modo stupendo, anche i Terzi Nomadi con Cristiano Turato e Massimo Vecchi. a cura di V. A.. Commento al campionato di calcio 2015–2016 13° giornata I risultati della giornata sono stati: Bologna-Roma 2-2; Juventus-Milan 1-0; Verona-Napoli 0-2; Atalanta-Torino 0-1; Carpi-Chievo 1-2; Fiorentina-Empoli 2-2; Genoa-Sassuolo 2-1; Lazio-Palermo 1-1; Udinese-Sampdoria 1-0; Inter-Frosinone 4-0. Rocchi, l’arbitro di Bologna-Roma, è il peggiore in campo: fa giocare una partita in una risaia, annulla un gol regolare al Bologna, non concede un rigore solare alla Roma per poi assegnarle quello inesistente del 2-1, comunque giallorossi con una difesa inguardabile. Per perdere contro questa bruttissima juventus ci voleva un’impresa ed il Milan l’ha compiuta prendendo il gol della sconfitta in modo ignobile, ovvero a difesa aperta; rimango della mia idea: Mihajlovic si intende di calcio come io di pittura, ossia nulla. Canta Napoli ed il Verona affonda! I tifosi di casa, un po’ razzisti, fischiano ed insultano Insigne che risponde per le rime, ma con i fatti: un gol ed un assist per Higuain. La grande Atalanta che ha fatto tremare il Milan si scioglie in casa contro un Torino corsaro, era merito del Milan, allora? Carpi ancora sconfitto e serie B sempre più probabile, Chievo che recupera in classifica. La Fiorentina non ha seconde linee e si vede: primo tempo 2-0 per l’Empoli; poi entrano due titolari e i viola rischiano di vincere. Il cuore del Genoa punisce il Sassuolo che raggiunto il pareggio in mischia poco dopo il 93° prende il 2-1 sull’ultima palla giocata dai rossoblu; la rete è segnata alle 16 e 51, alle 17 e 10 il Televideo Rai riporta ancora l’1-1, ... e ci tocca anche di pagare il canone! Una Lazio deludente non va oltre il pareggio con un Palermo che per l’occasione indossa una orrenda maglia verde con un po’ di giallo, più brutta di quella classica: la rosanera. La Sampdoria cambia l’allenatore ma non i risultati e perde ancora! Chi denigrava l’Inter per le numerose vittorie per 1-0, in particolare juventini e milanisti, ora è servito per barba e capelli: 4 pere al Frosinone che non tutti hanno battuto, esempio la juventus. a cura di V. A. realtà, non interessa nulla a nessuno. Più le leggi fatte dai politici delinquenti hanno le maglie larghe, più loro possono evitare di essere presi, come meriterebbero. I due fidanzatini stanno... ... uccidendo l’Italia! Hit-parade dei buffoni 1. Matteo Renzi 2. PD 3. CGIL 4. Francesco I 5. Massimiliano Allegri 6. Michel Platini 7. Sinisa Mihajlovic 8. Rudy Garcia (34) (19) (17) (5) (9) (5) (1) (18) Il numero fra parentesi rappresenta le presenze nella classifica. Esce dalla classifica Massimo Moratti in quanto irrompe al 7° posto l’allenatore serbo del Milan Sinisa Mihajlovic, formazioni sballate e sostituzioni demenziali, squadra priva di personalità e di gioco. Tutto il resto rimane invariato con Rudy Garcia che mettendo in campo a Bologna lo scarso Torosidis fa pareggiare i felsinei su rigore da lui causato, poi in Champions va a Barcellona e perde il primo set per 6-1, difesa imbarazzante. Sepp Blatter preme fortemente per entrare nella hit-parade, ma la concorrenza è spietata! a cura di V. A. Per 4 persone Antipasto Patriottico Un salamino possibilmente di marca Negroni, quattro fettine di mozzarella di bufala che si suggerisce essere campana, un mazzetto di rucola, salsa citronette (due cucchiai di olio extravergine di oliva, il succo di un limone, q. b. di sale e pepe). Preparare in un ampio piatto di portata un letto di rucola precedentemente condita con la salsa citronette; disporvi sopra il salamino affettato finemente e la mozzarella. Ovviamente con questo piatto non può mancare l’accompagnamento di un buon vino bianco, fate voi, purché sia di marca. a cura di V. A. Siamo onorati di invitare a cena l’esimio premier italiano Matteo Renzi! Mihajlovic ha promesso di dare schemi di gioco al Milan? Come ospite d’onore? Si, ha chiesto a Galliani dieci calciobalilla! No, come secondo piatto!