occhiali da sole Smith
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SPETTRO DI DISORDINI NEUROLOGICI CHE CARATTERIZZA O ALTERA DIFFERENTI DIMENSIONI DELLA PERSONA, QUALI: • LA COMUNICAZIONE • L’INTEGRAZIONE SENSORIALE • IL PROFILO COGNITIVO L’ INTERDIPENDENZA DELLA PERSONA CON I CONTESTI PUÒ FAVORIRE L’ADATTAMENTO E Il FUNZIONAMENTO NEL SOCIALE INFATTI: DSM -IV • Disturbo Autistico • Sindrome di Asperger • Disturbo Disintegrativo dello Sviluppo • DPS- Non Altrimenti Specificato (DPS-NAS) • Disturbo di Rett DSM -V • DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO DSM IV DSM V I CRITERI DIAGNOSTICI SI RIFERISCONO A 3 AREE DI SVILUPPO: COMUNICAZIONE - Ritardo del linguaggio (non per l’asperger) - Incapacità di iniziare o sostenere una conversazione - Uso stereotipato o idiosincratico del linguaggio - Mancanza del gioco figurato INTERAZIONE SOCIALE - Mancanza dell’uso del linguaggio non-verbale - Mancanza di interazioni sociali appropriate all’età -Mancanza di condivisione dell’attenzione - Mancanza di condivisione emotiva I «DOMINI» DIVENTANO DUE: INTERESSI RISTRETTI E STEREOTIPIE - Preoccupazione per un interesse ristretto a cui si dedica eccessiva attenzione -Aderenza a routine e rituali senza un evidente motivazione - Movimenti corporei stereotipati - Preoccupazione per parti del corpo od oggetti A S P E R G E R COMUNICAZIONE SOCIALE E RECIPROCITÀ SOCIALE - Deficit nella comunicazione della reciprocità sociale ed emotiva -Deficit nella comunicazione non verbale usata a scopo sociale - Deficit nella creazione e mantenimento di legami sociali adeguatamente al livello generale di sviluppo INTERESSI RISTRETTI E RIPETITIVI (ALMENO 2) - Uso stereotipato dei movimenti, del linguaggio o degli oggetti - Eccessiva aderenza a routine, rituali motori o verbali e/o resistenza al cambiamento - Fissazione per interessi particolari o ristretti in modo anormale nella durata o nell’intensità - Iper o Ipo reattività agli stimoli sensoriali o inusuale interesse per particolari dettagli dell’ambiente. • COMUNICAZIONE COMPORTAMENTI SOCIALI - • COMPONENTI DEL LINGUAGGIO - • SENSORIALITÀ UNICO CRITERIO MANIFESTAZIONE AD ALTA VARIABILITA’ - • REATTIVITÀ DIVERSA E IMPREVEDIBILE • INDAGA IL RUOLO DEI “FATTORI DI RISCHIO GENETICO”; • STUDIA ATTRAVERSO LE TECNICHE DI NEUROIMMAGINE LA STRUTTURA E LE FUNZIONI DEL CERVELLO. GLI STUDI CONSENTONO DI AVANZARE IPOTESI SUL PERCORSO EZIOPATOGENETICO. AL MOMENTO NON ESISTE UN UNICO MARKER BIOLOGICO PER L’AUTISMO. IL RUOLO DEI NEURONI SPECCHIO. INFATTI: • AMBITO COGNITIVO: DALLA DISABILITÀ MENTALE AL LIVELLO COGNITIVO SUPERIORE • AMBITO LINGUISTICO: DALL’AGNOSIA VERBALE ALLO STILE «SEMANTICO PRAGMATICO» • AMBITO PRASSICO-MOTORIO: DAL DISTURBO DI COORDINAZIONE MOTORIA ALLA DESTREZZA DI ESECUZIONE PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • RESPONSABILITA’ PEDAGOGICA CONVENIENZA PER L’ALUNNO BISOGNO DI APPRENDIMENTO E/O EDUCAZIONE INTERVENTO SUL CONTESTO INTERVENTI SPECIFICI I Bisogni sono generati dalla presenza di una particolare situazione di difficoltà, RIFERITA AGLI AMBITI DELL’EDUCAZIONE E/O APPRENDIMENTO che richiede sia interventi specifici sul problema, sia, in particolare, un intervento sul contesto.(Canevaro, Ianes 2002). IL MIGLIOR MODO DI DARE RISPOSTA AI BISOGNI È QUELLO DI MIGLIORARE LA PEDAGOGIA E LA DIDATTICA A FAVORE DI TUTTI I. Teoria della mente (BaronCohen,Leslie,Frith,1985) Cosa crede di aver pescato il bambino? Siegal e Blades (2003) • Teoria empatia-sistematizzazione (Baron-Cohen et al., 2005) Le persone con autismo: hanno difficoltà ad attribuire stati mentali, a reagire agli stati mentali altrui, a comprendere le azioni sociali delle persone; hanno uno sviluppo precoce nella comprensione di «come funzionano le cose», analizzano e costruiscono sistemi costanti. Fanno previsioni lineari (se….allora), ma solo sulle componenti che hanno un funzionamento meccanico. PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - II. La coerenza centrale(Frith e Happè,1994) • Illusione ottica dei cerchi di Titchener • Disegno con cubi (WISC-R) La segmentazione dei cubi in genere facilita l’esecuzione del compito. Per i soggetti con autismo, la prestazione resta invariata. III. Le funzioni esecutive (Ozonoff, Pennington, Rogers,1991) Difficoltà ad attuare comportamenti diretti a scopi. (Zelazo, Mueller, 2002) PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - Adulto di riferimento Persona con autismo • Quando l’insegnante loda l’alunno/a. • Script linguistici « E’ stato un piacere giocare con voi». • Come mai non resta con i compagni nell’atrio, all’ingresso? • Come faccio a sopportare tutto questo vociare? • Perché resta indietro durante una dettatura? • Perché lei detta così veloce, quando devo scrivere in modo preciso ? • Per quale motivo quando si interrompe una sequenza lui va in ansia? • Che bisogno c’è di cambiare sempre le cose? Lo sguardo ORIENTATO verso alcune abilità: • SISTEMATIZZAZIONE: « La sistematizzazione è la capacità di analizzare una variabile alla volta per comprendere i cambiamenti di struttura, per capire come funzionano le cose» (Baron-Cohen, 2012) • STILE COGNITIVO VISIVO: « Le abilità visive ed il pensiero concreto possono essere sfruttati per favorire l’apprendimento di nuove abilità» (L. Cottini, 2009) • PUNTUALITÀ: « Collegare le persone al contesto di routine o agli interessi, rispetto delle attività strutturate in sequenza, rispetto degli orari e delle attività ad esse corrispondenti ( T. Attwood) METODOLOGIE • Assessment dei rinforzi Aumentare l’emissione di comportamenti funzionali al contesto e diminuire la frequenza e l’intensità dei comportamenti problema • Token economy : sistema basato sullo scambio di rinforzi simbolici. È una strategia per la gestione dei comportamenti di natura positiva e non punitiva che prevede l’attribuzione di punti in presenza di comportamenti adeguati o per la diminuzione di quelli inadeguati. I punti guadagnati vengono scambiati con rinforzo finale. • Analisi del compito Quando un compito è troppo complesso per essere insegnato tutto in una volta, può essere analizzato e scomposto nelle sue parti semplici. • AIUTI E AIUTI SFUMATI Per favorire l’emissione di un comportamento corretto, vengono dati degli aiuti (PROMPT) che successivamente verranno sfumati (FADING): • • • • • GUIDA FISICA; INDICAZIONE GESTUALE; AIUTO VERBALE; SEMPLIFICAZIONE DELLA SITUAZIONE-STIMOLO-COMPITO; AMBIENTALE • Scheping Rinforzare quei comportamenti che più si avvicinano all’obiettivo, anche se ne sono ancora distanti. Capacità di accontentarsi delle risposte anche solo parziali positive che il ragazzo sa dare e intanto rinforzare quelle. Per Giulia il Tablet è un’attività gratificante, in particolare il gioco del puzzle. Obiettivo finale è che impari a chiedermelo con una frase completa. Paul Watzlawick • ESPRESSIONE DI BISOGNI. È UN TIPO DI COMUNICAZIONE MEDIATA DA AZIONI MOTORIE. • UTILIZZO DI GESTI PER LA COMPRENSIONE: MOSTRARE, DARE, INDICARE, ALTERNARE LO SGUARDO TRA L’OGGETTO E UN’ALTRA PERSONA O CON UN ALTRO OGGETTO. • ATTENZIONE CONGIUNTA: CONDIVIDERE ATTENZIONE CON UN’ALTRA PERSONA MENTRE ENTRAMBI PONGONO ATTENZIONE ALLO STESSO OGGETTO. • INFORMAZIONI VISIVE PER COMUNICARE. (VIDEO) • FASE 1: scambio fisico completamente assistito PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • Diminuzione dell’aiuto fisico PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • FASE 2: Aumento della spontaneità PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • FASE 3: Discriminazione del simbolo • FASE 4: costruzione della frase • FASE 5: Risponde alla domanda cosa vuoi? PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • PROCESSO DI CLASSIFICAZIONE AIUTA LA COMUNICAZIONE, PERCHÉ OFFRE MOLTE OPPOTUNITÀ DI ASCOLTARE UN’ETICCHETTA VERBALE ASSOCIATA AD UN OGGETTO/FIGURA • COMPRENSIONE DI FRASI SEMPLICI E RIPETITIVE, ANCHE CON AIUTI VISIVI, PERMETTE DI ESPORRE IL BAMBINO ED IL CONTESTO AD UN CODICE CONDIVISO E FACILITA LA COMPRENSIONE. • LETTURA DI LIBRI COSTRUITI PER IL BAMBINO (LIBRI SU MISURA) DA PARTE DELL’ADULTO ATTRAVERSO LA TECNICA DEL MODELING. NON È UNA RICHIESTA PRESTAZIONALE, MA UN MOMENTO PIACEVOLE, DIVERTENTE, EMOTIVAMENTE RICCO. PUÒ FAVORIRE L’ATTENZIONE CONGIUNTA, ANTICIPAZIONE, RASSICURAZIONE, CONTROLLO. • SVILUPPO DI UN’INTENZIONE COMUNICATIVA, ANCHE ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI GESTI CHE VA ENFATIZZATA E VALORIZZATA. • IMMAGINI VISIVE DISPONIBILI ANCHE DOPO CHE IL BAMBINO COMINICIA A PARLARE: LO AIUTA A RICORDARE IL MOTIVO DELLA COMUNICAZIONE. ALTRIMENTI IL BAMBINO DIPENDE DALL’ ADULTO CHE GLI RICORDA DI COMUNICARE. • UTILIZZO DEL LINGUAGGIO NON PERTINENTE. INSEGNARE UN ALTRO MODO COME INDICARE QUANDO NON RICORDA LA PAROLA. • SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE IRREGOLARE. IL BAMBINO UTILIZZA PIÙ DI UN METODO CONTEMPORANEAMENTE, L’ ADULTO RISPONDE A TUTTI I LIVELLI I COMUNICAZIONE. • OSSERVAZIONE SISTEMATICA DELL’ ALUNNO: campione di comunicazione; analisi delle autonomie; comprensione delle emozioni; presenza del gioco simbolico; analisi dei comportamenti problema; rilevazione delle caratteristiche nel contesto familiare. • OBIETTIVI: Sviluppare l’Intersoggettività primaria: - attivazione fisica ed emotiva, - attenzione, - interesse per il viso umano, - capacità di alternanza dei turni, - integrazione di diverse modalità sensoriali. Sviluppare l’Intersoggettività secondaria: - attenzione, intenzione ed emozione congiunta - imitazione • INTERVENTI PRO-ATTIVI organizzazione flessibile nelle attività. Un obiettivo per volta: significa aver in mente un curriculum, cioè sapere come devo continuare; conoscenza e relazione: pianificare azioni di apprendimento di abilità sociocomunicative; valorizzazione del funzionamento autistico; promozione e autodeterminazione (Cottini e Bonci, 2012); apprendimento di autonomie (condivisione di attività e giochi, voglia di stare insieme); Riconoscimento delle proprie ed altrui emozioni e dei modi con cui sono espresse; Instaurarsi nella famiglia di fiducia nelle capacità del figlio. Variabili educative strategie adottate dall’insegnante • • • • • • • • • • • • • Modulare la voce Parlare lentamente Formulare domande chiuse Proporre espressioni verbali dal significato esplicito Utilizzo di gesti, oggetti, figure Rispettare le ecolalie Enfatizzare la risposta corretta Enfatizzare le espressioni del viso Anticipare i cambiamenti Sviluppare modalità creative Svolgere il compito prima della frustrazione Relazione in un clima di affetto positivo (S. Rogers) Proporre attività divertenti e interessanti che partono dalla MOTIVAZIONE del bambino. Variabili ambientali Strutturare l’ambiente significa organizzare: Spazio : IDENTIFICABILE VISIVAMENTE, DEFINITO, CIRCOSCRITTO, ESSENZIALE Tempo: QUANTO DURA? COME COMUNICO L’INIZIO E LA FINE? Attività: gioco, lavoro in coppia o in gruppo, musica, attività motorie e di reciprocità corporea, di imitazione CURARE LA QUANTITÀ DI STIMOLI AMBIENTALI: TEMPERATURA, ILLUMINAZIONE, RUMORI… TISCA E’ UN TESTO IDEATO ALL’INTERNO DI UN PROGETTO CHE VEDE LA COLLABORAZIONE DI ANGSA (ASSOCIAZIONE NAZIONALE SOGGETTI AUTISTICI EMILIA ROMAGNA) CON ALCUNI PROFESSIONISTI DEL MONDO DELLA SCUOLA, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA SANITA’. NON E’ DIFFUSO TRAMITE RETI COMMERCIALI. PER RICEVERLO, AL DI FUORI DI QUESTA INIZIATIVA, CONSULTARE IL SITO www. autismo33.it. E’ POSSIBILE SCARICARE IN FORMATO PDF LE SCHEDE A COLORI CHE ACCOMPAGNANO LA SOMMINISTRAZIONE DEL TEST. Http://sostegno.forumattivo.com/mappementalieconcettuali Http://paradisodellemappe.blogspot.it Aspiequiz: www.rdos.net/it/ “ QUESTI BAMBINI SPESSO DIMOSTRANO UNA SENSIBILITA’ SORPRENDENTE RISPETTO ALLA PERSONALITA’ DELL’INSEGNANTE… POSSONO ESSERE GUIDATI E ISTRUITI, MA SOLO DA COLORO CHE HANNO UNA VERA COMPRENSIONE ED UN AFFETTO AUTENTICO, PERSONE CHE MOSTRANO VERSO DI LORO GENTILEZZA , E SI’, SENSO DELL’UMORISMO.” Asperger, 1944 • TEORIA DELLA MENTE (Baron Cohen, 1985) • TEORIA DELLO SBILANCIAMENTO EMPATICO (Smith, 2009) PER GENTILE CONCESSIONE DOTT. PADOVANI ROBERTO - ASL DI MODENA - • L’ ORDINE DEGLI EVENTI SIA PREVEDIBILE E LEGGIBILE • CAMBIARE ARGOMENTO DI DISCIPLINA E’ PIU FACILE SE SI CAMBIANO GLI SPAZI • CREARE UN LUOGO CHE DA SICUREZZA • AIUTARE AD ORGANIZZARE CON UN PLANNING LE CONSEGNE • RILEVARE SE NELL’AMBIENTE CI SONO SENSAZIONI SGRADEVOLI • PARTIRE DAGLI INTERESSI SPECIALI PER SVILUPPARE LA MOTIVAZIONE E CONVOGLIARE L’APPRENDIMENTO • MOLTI STUDENTI CON AS RISPONDONO BENE ALL'USO DELLE VISUALIZZAZIONI: SCHEDE, CARTE, LISTE, FIGURE, AGENDA, ETC. • L'INSEGNAMENTO ESPLICITO DELLE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO • CERCARE DI EVITARE LE ESCALATION DI BATTAGLIE DI POTERE. QUESTI SOGGETTI SPESSO NON COMPRENDONO LE MANIFESTAZIONI RIGIDE DI AUTORITÀ E DI RABBIA E POSSONO ESSI STESSI DIVENTARE RIGIDI SE AFFRONTATI CON LA FORZA. • IMPORTANZA DEL COMPAGNO TUTOR • CREARE L’OCCASIONE PER SPIEGARE ALLA CLASSE LA CONDIZIONE DELL’AUTISMO. • • • • • • • • • Dire esattamente tutto quello che è necessario fare e che si può tollerare; Introdurre la conversazione indicando verbalmente il turno dell’intervento; Conversare partendo da un oggetto o da un’immagine , evitando i convenevoli, le informazioni superficiali; Rendere espliciti tutti i significati della conversazione , senza informazioni implicite; Parlare con un tono basso e calmo; Coerenza tra ciò che si dice e ciò che si intende; Riconoscimenti, elogi sulle qualità che per il bambino sono importanti: leale, onesto, intelligente; Mostrare interesse per un argomento insolito; Promettere solo ciò che veramente accadrà. DOVE IL CONTESTO HA FUNZIONATO: ADATTAMENTO FUNZIONAMENTO TIPICO CONTESTO FUNZIONAMENTO ATIPICO INTERESSI SPECIALI HOBBY / CURIOSITÀ TEORIA DELLA MENTE RELAZIONI AFFETTIVE SIGNIFICATIVE APPRENDIMENTO «LOGICO» DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE MISCONOSCIMENTO NEGLI ALTRI E IN SÉ DELLE EMOZIONI E DEGLI ATTEGGIAMENTI DOVE IL CONTESTO NON HA FUNZIONATO FUNZIONAMENTO TIPICO ADATTAMENTO AI: TEMPO/ TEMPI SPAZIO/SPAZI DELL’ISTITUZIONE CONDIVISIONE DELLE PRASSI EDUCATIVE TRAMITE RINFORZO POSITIVO COOPERAZIONE TRA PARI E LEGAMI AMICALI CONTESTO FUNZIONAMENTO ATIPICO ALTERNANZA TRA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’ DI CLASSE/MOMENTI DI SOLITUDINE NON COMPRENSIONE DELLE PRASSI CONSOLIDATE E CONSEGUENTE FRUSTRAZIONE DIFFICOLTA’ A DECIFRARE GLI ALFABETI DELLA RELAZIONE, CON ESITI FRUSTRANTI. ALTI LIVELLI DI ANSIA E OSSESSIONI • ATTIVITÀ FISICA Serve per la concentrazione, scaricare l’energia, per ritrovare il benessere fisico. Meglio se è una attività individuale. • TRAINING DI RILASSAMENTO Solitudine, massaggio, dormire. • STRUMENTI SOCIALI Passare del tempo con un familiare, ascoltare musica, leggere/scrivere poesie, compagnia di un animale domestico. Riconoscere le emozioni piacevoli/spiacevoli negli altri. • DEDICARSI AD UN INTERESSE SPECIALE Distrazione durante un crollo nervoso, interruttore di spegnimento. Frequentare persone capaci di entusiasmo verso interessi ed argomenti particolari. • STRUMENTI SENSORIALI PER RIDURNE L’INTENSITÀ Suoni: cuffiette per la musica Luce: lenti colorate, occhiali da sole Profumi: piacevoli, evocativi di una relazione interpersonale positiva (T. Attwood) «la gamma di emozioni è piuttosto estrema ed in qualche modo rudimentale. ma quando mi dedico al mio interesse speciale da solo, ho accesso ad un mondo, un panorama di emozioni più ampio e meraviglioso, che sento sicuro per me in quella situazione» Il contatto sociale che serve a riparare l’emozione deve essere vissuto con una persona che STIMI o AMI il bambino autenticamente, che gli faccia dei complimenti e non delle critiche e che sia in grado di dire le parole giuste per riparare le emozioni. (T. Attwood) «Se l’autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger) fosse identificata in base all’osservazione dei punti di forza e dei talenti non verrebbe più chiamata sindrome. Dopo tutto quando si identifica qualcuno secondo i propri punti di forza o talenti non si usano termini con accezioni negativa. nuovi modi di pensare spesso conducono a scoperte che come conseguenza soppiantano le precedenti che sono ormai sorpassate». (T. Attwood) Questo vale per gli Asperger come per tutti i soggetti «fragili» di questo mondo. HO L’IMMAGINE DI DUE GIARDINI CON IN MEZZO UNO STECCATO. SEMPRE PIÙ PERSONE SI ARRAMPICANO PER PARLARE CON GLI ALTRI. PENSO SIA UNA COSA VERAMENTE GRANDE. GUNILLA GERLAND