resoconto stenografico - Camera dei deputati
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Atti Parlamentan LEGISLATURA XXII I a SESSIONE — 6471 — DISCUSSIONI — TORNATA DEL Camera dei Deputati 1 0 MARZO 1 9 0 6 CLXXIII. TORNATA DI SABATO 10 MARZO 1906 PRESIDENZA DRL VICEPRESIDENTE INDICE. Atti vari Pag. 6 4 7 2 - 9 1 Commemorazione di Giuseppe Mazzini . . 6471 MIRABELLI 6471 PRESIDENTE 6472 SONNINO SIDNEY (PRESIDENTE DEL CONSIGLIO) . 6 4 7 2 COMUNICAZIONI DEL GOVERNO (SEGUITO E FINE DELLA DISCUSSIONE 6475 CARMINE ( M I N I S T R O ) 6490 D E V I T I D E MARCO 6482 FILÌ-ASTOLFONE 6490 RICCIO 6475 SESIA 6490 SONNINO SIDNEY (presidente del Consiglio) . 6487 'Disegno di legge (Presentazione): Spese relative al terremoto di Calabria (SON- NINO SIDNEY) 6472 Osservazioni e proposte : Commissione del bilancio: RUBINI (presidente della Commissione generale del bilancio) 6491 SONNI.\o SIDNEY (presidente del Consiglio) . 6491 R e l a z i o n i (Presentazione): Costituzione in comune autonomo della frazione di Rosazza (RIGOLA) 6487 Bonifica delle cave di sterro che costeggiano le linee ferroviarie (COTTAFAVI) . . . . 6487 Ringraziamenti . 6472 "Votazione per la nomina del Presidente (eletto G. Biancheri) 6473-75 La seduta incomincia alle ore 14.05, SCALINI, segretario, dà lettura del processo verbale della tornata di ieri, che è approvato. Commemorazione di Giuseppe Mazzini. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole Mirabelli. MIRABELLI. Sono più di trent'anni che morì in Pisa il primo degli italiani del secolo decimonono : Giuseppe Mazzini. Egli visse, senza tentennamenti e senza pentimenti, in u n gran pensiero tormentoso, che fu la stella polare del suo cammino: l'Italia indipendente, una e repubblicana. 522 DE RISEIS. L'indipendenza e l'unità della patria furono i capisaldi della sua concezione politica repubblicana, da cui la Giovine Italia, la spedizione di Savoia, il moto romagnolo del '43, il calabrese del '44, VAssociazione Nazionale del '46, le lettere a Pio I X e a Carlo Alberto del '47 e del '48, le pagine gloriose di Venezia e di Milano, la Repubblica Romana del '49, e il 6 febbraio 1853, i moti della Lunigiana, la spedizione di Pisacane, il 19 giugno di Genova, la lettera a Vittorio Emanuele nel '59, la spedizione di Sicilia, le rapide annessioni, il tentativo di Castelpucci, i moti per Venezia e Roma, Aspromonte e Mentana. Con la Giovine Europa, il suo patriottismo spaziò negli orizzonti internazionali della sovranità innalzandosi a labaro di redenzione per tutti i popoli soggetti. Anticipando Carlo Marx nel monito illuminato per la causa del proletariato italiano, fu dall'eminente socialista discorde nel concepire l'evoluzione economica delle società contemporanee; e tutto il movimento della storia moderna si svolge in una direttiva, conforme alla dottrina sua. La cooperazione sociale, sotto le varie forme del consumo, della produzione e del credito, compresa nella grande dottrina mazziniana dell'associazione insieme alla mutualità ed alla resistenza, ha per sè l'avvenire del mondo. In Roma, dopo la caduta della Repubblica, non volle tornare più. Questa Roma, nella quale la legislazione dell'Italia risorta ha creato una forma di sovranità, nuova nella storia del diritto pubblico, non era la sua Roma, conforme alla tradizione del genio italiano, culminante nel poeta che travolse la teocrazia e laicizzò, come disse il Bovio, il concetto dello Stato, del diritto, dei codici, affidandolo ai grandi giureconsulti del secolo e trasmesso, come la lampada della vita nelle Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — I a SESSIONE — 6472 - DISCUSSIONI Panatenee, di secolo in secolo, nuovi cursori dello studio Valla e Machiavelli, Campanella e Giannone, gli economisti del secolo decimottavo e i politici del secolo decimonono. Nelle ore tristi della nostra vita e della nòstra storia, lo spirito si raccoglie nel cimitero di Staglieno e trae gli auspici per un'Italia di sovranità popolare e di giustizia sociale dalla grandezza epica e dalla fede di Giuseppe Mazzini! (Vive approvazioni — Applausi air estrema sinistra). P R E S I D E N T E . Mi associo in nome della Camera elettiva alle nobili parole testé pronunciate dall'onorevole Mirabelli. Giuseppe Mazzini rimane fra le più. grandi figure del Risorgimento nazionale che egli preparò con la parola fatidica, con gli scritti insigni, con l'opera assidua. Il nostro pensiero, memore e reverente, si volge oggi a Staglieno ove posano le sue spoglie mortali, ma il ricordo di questo infaticabile ed eroico apostolo della redenzione della patria e del progresso umano non sarà, per volgere di tempo, cancellato dal cuore del popolo italiano. (Approvazioni vivissime — Applausi). SONDINO S I D N E Y , presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Ne ha la facoltà. SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi associo con tutto l'animo, a nome del Governo, all'omaggio reso alla memoria di Giuseppe Mazzini. Tutta l'Italia onora in Lui il grande apostolo dell'unità e della libertà nazionale e l'uomo che fu. esempio di alta coscienza e virtù patriottica e civile al popolo nostro. (Approvazioni). Congedi, P R E S I D E N T E . Hanno chiesto congedo, per motivi di famiglia: l'onorevole Evangelista Rizza di giorni 15, e l'onorevole Fiamberti di giorni 5; per motivi di salute, gli onorevoli: Rizzetti di giorni 15, Toaldi di 20, Sorani di 25, Giaccone di 6, Donati di 5. (Sono conceduti). Gumunicazion delia Presidenza. P R E S I D E N T E . Comunico alla Camera i seguenti telegrammi che sono pervenuti alla Presidenza : « Vivamente commosso dall'attestazione d'affetto, di stima, d'onore, che Vostra Ec- Camera dei Deputati — T O R N A T A D E L 1 0 MARZO 1 9 C G cellenza e la Camera vollero rendere alla memoria del nostro caro^ mi permetto esprimere i sentimenti della mia profonda riconoscenza. « Famiglia Giudici ». « Profondamente commossa affettuosa commemorazione Camera deputati in memoria mio nobile, indimenticabile marito, onorevole Licata, nome mio, figliuoletti, fratelli, col cuore pieno di gratitudine ringrazio lei, onorevole Fili, Governo, Camera, pregola manifestare tutti tali miei sentimenti. « Vedova Licata ». « A nome intera cittadinanza esprimo Vostra Eccellenza sentimenti vivissimi commozione per ricordo fatto alla Camera del compianto deputato Licata, della cui immatura ed improvvisa fine Sciacca sinceramente rammaricata non sa ancora convincersi. « Sindaco Di Bertolino ». Presentazione ili un disegno di legge. P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Mi onoro di presentare alla Camera un disegno di legge per la iscrizione di 6 milioni nella parte straordinaria dello stato di previsione della spesa per il Ministero dell'interno, esercizio 1905-906, per le spese relative al terremoto di Calabria. Prego la Camera di voler deferire l'esame di questo disegno di legge alla Giunta generale del bilancio. P R E S I D E N T E . Do atto all'onorevole presidente del Consiglio della presentazione di un disegno di legge per la iscrizione di 6 milioni nella parte straordinaria dello stato di previsione della spesa per il Ministero dell'interno, esercizio finanziario 1905-906, per le spese relative al terremoto di Calabria. L'onorevole presidente del Consiglio chiede che l'esame di questo disegno di legge sia deferito alla Giunta generale del bilancio. (Pausa). Non essendovi opposizioni, rimarrà così stabilito. (È approvato). Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I I — l a — 6473 — • Camera dei Deputati SESSIONE — DISCUSSIONI •— TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 € 6 Petizioni. . P R E S I D E N T E . Prego l'onorevole segretario di dar lettura del sunto delle petizioni. SCALINI, segretario, legge: 6614. Il Consiglio [comunale di Lungro, cui si associano i Consigli comunali di San Donato Ninea e d'Altomonte, fa istanza perchè, coi provvedimenti legislativi per la Calabria, sia data una più razionale coltivazione alla salina di Lungro collegandola con una ferrovia a Spezzano-Castrovillari. 6615. La Deputazione provinciale di Arezzo fa voti perchè venga presto in esame il progetto per la prosecuzione della linea Roma-Arezzo-Stia per Crispino fino a Bologna, allo scopo di rendere più dirette le comunicazioni fra l'Alta Italia e la Capitale. 6616. Il Consiglio provinciale di Sassari fa voti perchè ai consiglieri provinciali siano concessi i ribassi sulle ferrovie e sui piroscafi. 6617. Il pretore di Precida trasmette una petizione del. condannato F u m a r a Giuseppe, recluso in quel penitenziario, conia quale questi chiede la revisione del processo penale a suo carico. 6618. Il signor Francesco Scudieri di Giuseppe fa istanza perchè, nel modificare il regolamento in vigore sulla istruzione pubblica, sia mantenuta la disposizione che dava facoltà di ripetere tre volte la prova degli esami. 6619. Il sindaco del comune diCasalnuovo Monterotaro trasmette una petizione degli uscieri dell'ufficio di conciliazione della provincia di Foggia con la quale si chiedono provvedimenti in favore della loro classe. 6620. Il Consiglio comunale di Agnana fa voti perchè vengano adottati dal Parlamento in favore delle Calabrie quei provvedimenti che siano ^meglio rispondenti ai bisogni di quella regione. 6621. Il Consiglio provinciale di Avellino fa voti perchè, in occasione della sistemazione dei demani pubblici del Mezzogiorno, si tengano presenti le condizioni relative al godimento dei demani pubblici di quella provincia. 6622. Il Consiglio co rnunale di Arezzo invoca una disposizione legislativa con cui si determini il passaggio allo Stato delle spese per le guardie di citta e per gli uffici giudiziari. 7623. Il Consiglio comunale di Alcamo fa istanza perchè venga abrogato il decreto prodittatoriale 17 ottobre 1860 che pone a carico dei comuni della Sicilia le spese del personale di servizio dei licei, dei ginnasi e delle scuole tecniche. 6624. F. D. Schiattino reclama contro le ingiustizie di cui a suo dire sarebbe fatto segno per parte dei funzionari consolari italiani residenti a Valparaiso. 6625. La Deputazione provinciale di Lecce fa voti perchè, nella soluzione del problema riguardante lo assetto ferroviario, si provveda di doppio binario la linea Bologna-Otranto. Votazione per la nomina del presidente della Camera. P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca ora la votazione per la nomina del presidente della Camera. Prego gli onorevoli deputati di recarsi a deporre la loro scheda nell'urna di mano in mano che verranno chiamati. Invito l'onorevole segretario a fare la chiama. L U C I F E R O , segretario, fa la chiama : •j Prendono parte alla votazione: Abbruzzese — Abignente — Abozzi — Albasini — Albertini — Albieini — Alessio — Antolisei — Aprile — Arlotta — Arnaboldi — Arigò — Artom — Astengo — Aubry — Auteri-Berretta — Avellone. Baccelli Guido — Baccelli Alfredo — Badaloni — Baragiola — Barnabei — Barracco — Barzilai — Basetti — Bastogi — Battaglieri — Benaglio — Bentini — Berenini — Bergamasco — Bernini — Bertarelli — Bertetti — Bertolini — Bettòlo — Bianchi Emilio — Bianchini — Bizzozero — Bonicelli — Borciani — Borghese — Borsarelli — Boselli — Bottacchi — Botteri — Bovi — Brandolin — Brizzolesi — Brunialti — B uccelli. Cacciapuoti — Calissano — Callaini — Calieri — Calvi Gaetano — Camera — Cameroni — Campi Emilio — Canetta — Canevari — Cao-Pinna — Capaldo — CapeceMinutolo — Cappelli — Caputi—• Carboni Boj — Carmine — Carugati —Casciani—Cascino — Cassuto — Castiglioni — Cavagnari — Celesia — Celli — Centurini — Cerulli — Cesaroni —- Chiapperò — Chiapusso — Chiesa — Chimienti — Ciappi — Ciartoso — Cicarelli — Ciccarone — Cimati — Cimorelli — Cipelli — Ciuffelli — Cocco Atii Parlamentari LEGISLATURA X X I I — — l a SESSIONE 6474 DISCUSSIONI O r t u — Codacci-Pisanelli — Coffari — Com a n d i n i — Cornaggia — Costa-Zenoglio — C o t t a f a v i — Credaro — Curreno. D a Como — D a g o s t o — D'Ali — D'Alife — Dal V e r m e — D a n e o — Danieli — De Amicis — De Belli» — De Felice-Giuff r i d a — D e G e n n a r o E m i l i o — De G e n n a r o Ferrigni — De Giorgio — Del Balzo — D e l l ' A c q u a — D e Marinis — De Michele F e r r a n t e l l i — De Michetti — D e N a v a — De Nobili — D e Novellis — De Tilla — De Viti de Marco — Di C a m b i a n o — Di E u d i n ì A n t o n i o — Di Saluzzo — Di Sant ' O n o f r i o — Di Scalea — Di T r a b i a . F a c t a — Faelli — Falcioni — Falconi G a e t a n o — F a l c o n i Nicola — F a n i — F a r a n d a — F a r i n e t Alfonso — F a z z i Vito — F e d e — F e r a — F e r r a r i s Carlo — F e r r a r i s Maggiorino — F i l ì - A s t o l f o n e — Finocchiaro-Aprile — Florena — Fortunato — Frad e l e t t o — F r a n c h e t t i — Fulci L u d o v i c o — F u l c i Nicolò — F u r n a r i — F u s c o — Fusinato. Galdieri — Galli — Gallina Giacinto — Galli ni Carlo — Gallino N a t a l e — Gallo — G a t t i — G a t t o r n o — Gaudenzi — Gavazzi — G i a n t u r c o — Giardina — Giolitti — Giordano Apostoli — Giovagnoli — Giov a n i l i — Girardi — G i u n t i — Giusso — Goglio — Gorio — Graffagni — Grippo — G u a r r a c i n o — G u a s t a v i n o — Gucci-Bosclii .— Guerci — G u e r r i t o r e — Guicciardini — Gussoni. Jatta. L a c a v a — L a n d u c c i — Larizza — Leali — Leone — Libertini P a s q u a l e — Loero — L u c c a — Lucchini Angelo — Lucernari — Lucifero Alfonso — L u z z a t t i Luigi — L u z z a t t o A r t u r o — L u z z a t t o Riccardo. M a j o r a n a Giuseppe — M a l c a n g i — M a l vezzi — M a n f r e d i — Mango — M a n n a — M a n t i c a — M a n t o v a n i — Maraini Clemente — Marazzi — Marcello — Maresca — Marghieri — M a r s e n g o - B a s t i a — M a r z o t t o — Masciantonio — Ma si n i - t a s s e l l i — Massimini — Materi — Matteucci — Mazziotti — Meardi — Medici — Melli — Mendaia — Merci — Meritani — Mezzanotte — Mili ani — Minis cai chi-Erizzo — Mira — Mirabelli —• Molmenti — M o n t a g n a — Mont a n t i — M o n t e m a r t i n i — Morando — Morelli Enrico — M o r e l l i - G u a l t i e r o t t i — Morpurgo' — Moschini. Negri de Salvi — Niccolini — N i t t i — Nuvoloni. Odorico — O r l a n d o S a l v a t o r e — Orsini-Baro ni — O t t a v i . Pais-Serra — Pala — Panie — P a n t a n o Camera dei — — TORNATA DEL 1 0 MARZO Deputati 1906 — Papadopoli — Pascale — PasqualinoVassallo — P a s t o r e — Pellecchi — Pell e r a n o — P e r s o n è — P e t r o n i •— Pilacci — P i n c h i a — Pini — P i s t o j a — P o d e s t à — Poggi — P o m p i l j — P o z z a t o — Pozzi Domenico — P r i n e t t i — P u c c i — Pugliese. Raggio — R a i n e r i — R a m p o l d i — R a v a — R a v a s c h i e r i — R e b a u d e n g o — Reggio — Riccio Vincenzo — Rizzo V a l e n t i n o — Rizzone — Rocco — R o c h i r a — R o m a n i n J a c u r — R o m a n o Giuseppe — R o m u s s i — R o n c h e t t i — Roselli — Rossi Luigi — Rossi Teofilo — R o t a — R o v a s e n d a — R u f f o — R u m m o — Ruspoli. Sacchi — S a l a n d r a — Salvia — Sanarelli — Sanse verino — S a n t i n i — Santoli qui do — Scaglione — Scalini — Scaram e l l a - M a n e t t i — Scellingo — Schanzer — Scorciarini-Coppola — Sem mola — Sesia — Sili — Simeoni — Sini baldi — Solimbergo — Solinas-Apostoli — S o n n i n o — Sorniani — Soulier — S p a d a — Spagnol e t t i — S p i n g a r d i — Spirito F r a n c e s c o — S q u i t t i — Stagliano — S t o p p a t o — Strigari. T a l a m o —• Targioni — Tecchio — Tedésco — Teodori — Teso — Tinozzi — Tizzoni — Todeschini — Torlonia Giov a n n i — T o r r a c a — Torrigiani — Turbiglio — Turco. Umani. V a l e n t i n o — Valle Gregorio — Valli E u genio — Vallone — Vecehini — V e n d i t t i — V e n d r a m i n i — V e n t u r a — Verzillo — V e t r o n i — Viazzi — Vicini — Villa — Visocchi. Weil-Weiss — W o l l e m b o r g . Z a b e o — Zaccagnino — Zerboglio. • Sono in congedo: Ferrarini — Fiamberti. Giuliani. M a r i o t t i — Masi. R a s p o n i — Rizza E v a n g e l i s t a . Son-o ammalati: Bianchi Leonardo. Calvi Giusto — Costa. De A s a r t a — De Gaglia. Giaccone. Piccinelli. R e s t a - P a l l a v i c i n o — Rizzetti. Sorani. Toaldi. Zella-Milillo. Atti Parlamentan LEGISLATURA XXII I a SESSIONE — 6475 — Camera dei Deputati D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6 P R E S I D E N T E . Dichiaro chiusa la votazione. Secondo prescrive l'articolo 6 del regolamento, la lettura delle schede per la nomina del Presidente deve farsi in seduta pubblica. Procederò quindi alla lettura delle schede. (Numera e legge le schede). Comunico alla Camera il risultamento della votazione : Votanti 361 Maggioranza 181 Giuseppe Biancheri ebbe voti. 255 Schede bianche 77 Schede nulle 7 Voti dispersi 22 Proclamo eletto Presidente della Camera l'onorevole Giuseppe Biancheri. (Applausi vivissimi e prolungati). Mi darò premura di comunicare all'onorevole Biancheri il voto della Camera. Sepiio della discussione sulle comunicazioni del Governo. P R E S I D E N T E . L'ordine del giorno reca: « Seguito della discussione sulle comunicazioni del Governo ». Ha facoltà di parlare l'onorevole Riccio. RICCIO. Onorevoli colleglli ! Mai come questa volta io ho cominciato a parlare con così viva trepidazione. Lunga è stata la discussione, e, poiché non vi sono ordini del giorno, nè quindi pare si debba venire ad una votazione, si comprende come la Camera sia stanca e desiderosa di arrivare alla fine e di sentire la parola del presidente del Consiglio. D'altra parte non mi nascondo che sono più, dirò così, allenato a fare discorsi di opposizione che non a parlare a favore di un Ministero. Mi affida l'abituale benevolenza vostra, così larga con me. Io so poi che la Camera italiana è sempre indulgente verso chi, come me, è stato costantemente al suo posto; così nei giorni buoni, come nei cattivi, compagno sempre agli stessi uomini nell'avversa come nella lieta fortuna, sempre al (Conversazioni) posto, che, entrando qui dentro, gli venne assegnato dalla coscienza sua. L'onorevole Gallini prima e l'onorevole Fradeletto poi, con quella eloquenza che tutti gli invidiano, sciolsero inni ieri a chi mostra costanza nei propositi e fede alla propria parte. Consentite che io, invece di inni, domandi a voi, onorevoli colleghi, solamente una benevola attenzione. Quando entrai qui, io domandai alla coscienza mia, ai miei studi, forse al mio temperamento, qualefosselapartepolitica, nelgran partito costituzionale, allaqualedovevaiscri* vermi. Scelsi liberamente di unirmi a coloro che, mantenendosi lontani dalle esagerazioni dell'uno e dell'altro degli antichi, nobili e tradizionali partiti politici italiani, ormai ridotti a nomi privi di contenuto, liberi di ogni pregiudizio, liberi forse da clientele, si proponevano e propongono di liberamente studiare i problemi che maggiormente interessavano ed interessano la. vita pubblica italiana. E mi avvicinai all'uomo che credetti, e credo, che, e pel suo ingegno, e p e r i suoi studi, e per la natura del suo carattere, possa meglio recar giovamento alla vita pubblica italiana, portandovi criteri di rigidità e correttezza; all'uomo che ha il concetto di uno Stato attivo, intelligente, operoso, non ostacolante l'attività individuale, là dove c'è; incoraggiandola, là dove è inefficace; ad essa supplendo, là dove manca del tutto. Io scartai sia le esagerazioni di coloro che tutto domandano allo Stato, sia le esagerazioni di coloro che, mettendo in cima ai loro pensieri il concetto del più puro individualismo, credono di poter fare a meno dell'azione dello Stato, nella soluzione dei problemi economici e politici attuali. È per tutte queste ragioni, che io scelsi, libero e cosciente, di seguire le sorti dell'onorevole Sonnino. Ed ora che queste sorti, dai banchi dell'Opposizione, hanno condotto l'onorevole Sonnino alla Presidenza del Consiglio, consentite che io dica liberamente che, con la stessa fede con cui fui per lunghi anni deputato di opposizione, io mi sento sinceramente ministeriale. Interrogo la coscienza mia, e sento di poter dire che, sia per il programma del Ministero, sia per il modo come il Ministero è composto, io posso continuare a seguire le sorti dell'onorevole Sonnino. E ne dirò brevemente la ragione, se mi sarà consentito. Due sono le questioni che sono state esaminate in quest'aula: modo come il Ministero è stato formato, programma del Ministero. Veramente, salvo l'onorevole Abignente, del cui chiaro, limpido e preciso discorso dovrò occuparmi in seguito, tutti g"i oratori hanno dato la preferenza alla composizione del Ministero, più che al suo programma: hanno badato più alle persone, Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — 6476 — 1® S E S S I O N E - — D I S C U S S I O N I — che alle ccse ed alle r i f o r m e che il G o v e r n o ha a n n u n z i a t o . Né, a p a r e r mio, Bono p e r c i ò b i a s i m e v o l i , p e r c h è la v e r i t à è che le persone sono quelle d a cui d i p e n d e il m o d o c o m e l ' a z i o n e del G o v e r n o d e v e s v o l g e r s i , da cui d i p e n d o n o le cose. M a il p r o b l e m a a n d a v a messo d i v e r s a m e n t e d a l m o d o come p a r e c c h i o r a t o r i h a n no f a t t o . Il p r o b l e m a a n d a v a messo così: d a t e le n e c e s s i t à del m o m e n t o a t t u a l e , il p r o g r a m m a e s p o s t o v i è c o r r i s p o n d e n t e ai bisogni del paese? V o i non p o t e t e f a r e discussioni a s t r a t t e , discussioni sui c a r a t t e r i degli u o m i n i , nè q u e s t i g i u d i c a r e con criteri a s s o l u t i ; ma ogni s t u d i o sugli u o m i n i v o i d o v e t e s o t t o m e t t e r e alle n e c e s s i t à del mom e n t o . Nei p a e s i liberi non vi sono u o m i n i a d a t t i per t u t t e le c i r c o s t a n z e : v i è, i n v e ce, l a p o s s i b i l i t à di c a m b i a r e il M i n i s t e r o a m i s u r a che m u t a n o le c i r c o s t a n z e che l ' h a n f a t t o sorgere, che m u t a n o i bisogni del paese. U n Ministero a d a t t o p e r c o m p i e r e una determinata- f u n z i o n e , per f a r e d e t e r m i n a t e leggi e per g o v e r n a r e in un d e t e r m i n a t o m o m e n t o , non è a d a t t o per n u o v e contingenze. O g n i ora nella v i t a di u n p a e s e libero, o n o r e v o l i colleghi, h a i suoi Ministeri. E d è q u e s t o il v a n t a g g i o dei r e g i m i liberi, di t r o v a r e cioè gli u o m i n i a d a t t i alle v a r i e necessità del m o m e n t o . I n u n p a e s e libero il Ministero dell'oggi n o n è quello di ieri, nè è sicuro che possa essere quello di d o m a n i . O r a quali sono le necessità del m o m e n t o p r e s e n t e ? N o i a b b i a m o bisogno in p r i m o l u o g o di u n ' a m m i n i s t r a z i o n e f o r t e , intellig e n t e , e, sopra t u t t o , di u n ' a m m i n i s t r a z i o n e g i u s t a . N o i a b b i a m o b i s o g n o che in t u t t e le nostre p o p o l a z i o n i p r e v a l g a il c o n c e t t o che la v i t a p u b b l i c a non s e r v e a s f o g o di priv a t i interessi e di p r i v a t e passioni. N o i abb i a m o b i s o g n o che l ' a m m i n i s t r a z i o n e (e ques t o è il p r i n c i p a l e bisogno) affidi la c o s c i e n z a p u b b l i c a , per la r e t t i t u d i n e s p e r i m e n t a t a degli u o m i n i che sono al G o v e r n o e per la v o l o n t à loro di s o t t r a r s i a qualsiasi indeb i t a i n g e r e n z a . Ora q u e s t ' o p e r a q u o t i d i a n a , di b u o n a , c o r r e t t a a m m i n i s t r a z i o n e , ispir a t a a g i u s t i z i a , noi p o s s i a m o con s i c u r a c o s c i e n z a a s p e t t a r c i dagli u o m i n i che ora sono al p o t e r e . I o d o m a n d o anche ai più fieri oppositori d e l l ' a t t u a l e Ministero : possono essi disconoscere che il p r o b l e m a d e l l ' o r a a t t u a l e sia questo? E possono disconoscere che, d a t o q u e s t o p r o b l e m a , gli u o m i n i che si t r o v a n o al G o v e r n o s i a n o a d a t t i a risolverlo ì D u e poi s o n o i p i ù g r a v i p r o b l e m i legislativi che si i m p o n g o n o n e l l ' o r a a t t u a l e : il pro- Camera TORNATA DliL 1 0 MARZO iei Deputati 1906 b l e m a f e r r o v i a r i o e quello del M e z z o g i o r n o . E d io v o r r e i d o m a n d a r e a l l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o ed agli altri o p p o s i t o r i , se, d a t o che questi siano i p r o b l e m i p i ù u r g e n t i d e l l ' o r a attuale, v i sono u o m i n i nella C a m e r a p i ù a d a t t i e p i ù concordi per l a s o l u z i o n e di e n t r a m b i . P u ò ella, o n o r e v o l e collega, t r o v a r e f r a t u t t i i ministri p a s s a t i e in t u t t i i s e t t o r i della C a m e r a , t a n t i u o m i n i che s i a n o così concordi c o m e quelli d e l l ' a t t u a l e Ministero su quei due p r o b l e m i ? F u r o n o precursori dell ' e s e r c i z i o di S t a t o l'onorevole Carmine, l'onorevole Pantano, l'onorevole Guicciardini, l ' o n o r e v o l e S a c c h i , l ' o n o r e v o l e L u z z a t t i . R i l e g g e n d o la discussione che f u f a t t a sul p r o b l e m a f e r r o v i a r i o , noi t r o v i a m o che i p r e c u r s o r i d e l l ' e s e r c i z i o di S t a t o si t r o v a n o t u t t i o quasi t u t t i sul b a n c o dei ministri. N è f r a i m i n i s t r i v i è che d a l l ' e s e r c i z i o di S t a t o delle f e r r o v i e a b b i a dissentito. Q u a l e altro G a b i n e t t o ha a v u t o uo mini di i d e e così c o n c o r d i su q u e s t a q u e s t i o n e ? E nello stesso modo p o s s i a m o forse t r o v a r e , in t u t t i q u a n t i i settori della C a m e r a , u o m i n i , i q u a l i abb i a n o p o r t a t o nella q u e s t i o n e del Mezzogiorno criteri così l a r g h i , e che q u e l l a questione a b b i a n o s t u d i a t a in t u t t i i modi e s o t t o t u t t e le f o r m e , in altri t e m p i , q u a n d o non s p e r a v a n o mai di p o t e r a r r i v a r e al b a n c o del G o v e r n o , c o m e l ' o n o r e v o l e S o n n i n o e i colleghi suoi ? E allora p e r c h è si dice che gli a t t u a l i ministri sono n e l l ' i m p o s s i b i l i t à di p o t e r f u n z i o n a r e , q u a n d o nelle questioni p i ù i m p o r t a n t i sono concordi ? N o n v ' è u n a c o n c o r d i a e u n a discordia a s s o l u t a , f r a uomini p o l i t i c i ; m a è necessità vi sia c o n c o r dia su quelli che sono i p r o b l e m i del g i o r n o . M u t a t e le n e c e s s i t à del m o m e n t o , s o s t i t u i t e ai p r o b l e m i a t t u a l i altri p r o b l e m i , ed è nat u r a l e che altri ministri d e b b a n o p r e n d e r e il p o s t o dei p r e s e n t i . M a d i c e v a ieri l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o che l ' o n o r e v o l e S o n n i n o si è l a s c i a t o s f u g g i r e l ' o c c a s i o n e di f a r r i p i g l i a r e l ' e u r i t m i a dei p a r t i t i , si è l a s c i a t o s f u g g i r e , f o r s e per sempre, la b u o n a occasione di p o t e r p o r t a r e al G o v e r n o i b p a r t i t o della D e s t r a , c h e , a l t e r n a n dosi con quello di S i n i s t r a , d o v e v a r i p i g l i a r e quel m o v i m e n t o di a l t a l e n a dei p a r t i t i al potere, che è la base del s i s t e m a p a r l a m e n tare. L ' o n o r e v o l e S o n n i n o , s e c o n d o l'onor e v o l e F r a d e l e t t o , è v e n u t o m e n o alla sper a n z a che su questo p u n t o egli a v e v a f a t t o concepire. Ma lo dice sul serio t u t t o ciò l'onorev o l e F r a d e l e t t o ? È serio che nella C a m e r a n o s t r a , nelle c o n d i z i o n i a t t u a l i , e c o m e nella n o s t r a f o r s e in altri P a r l a - Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — — l a Camera dei Deputati 6477 — SESSIONE — DISCUSSIONI — menti di Europa, siano possibili dei partiti elie si alternano al Governo ? Ma può ella trovare, onorevole Fradeletto, in tutti i settori della nostra Camera, due persone, , che, pur sedendo vieino, su tutti i principali problemi della vita pubblica siano compie- s tamente d'accordo ì Fu fatta una crisi perchè l'onorevole Zanardelli nel discorso della Corona, fece cenno del divorzio, e quell'accenno obbligò l'onorevole Giusso, di Destra, ad uscire dal Gabinetto ; ebbene, rimasero altri rappresentanti di Destra, l'onorevole Prinetti e l'onorevole Di Broglio ; sicché si vede come sugli stessi banchi, persone che dovevano Tappresentare lo stesso partito, alla prima vera questione politica, non si trovarono d'accordo. L'onorevole Giusso uscì, e lo sostituì l'onorevole Balenzano - anche di Destra. Nella questione dell'esercizio delie ferrovie, la discordia fu frequente fra persone che seggono sugli stessi banchi, vicini fra loro , appartenenti allo stesso partito, anzi qualche volta allo stesso grappo. Quando, nel 1902, credo, la questione venne alla Camera, l'onorevole Sacchi sostenne l'esercizio di Stato, ma, accanto a lui l'onorevole De Viti De Marco parlò in nome dell'esercizio privato. Come possiamo dire che si debbano comporre i Ministeri con queste" distinzioni di partiti, quando, nelle più gravi questioni del giorno, in quelle che urgono, i partiti si compongono di uomini che fra loro profondamente dissentono, e ci appaiono come nomi senza contenuto concreto e serio, nomi ricordanti lotte gloriose, battaglie, successi, ma a cui non corrispondono programmi richiesti dalle necessità del momento ? Alla fine del 1904 ci riducemmo in nove di opposizione costituzionale a sostenere l'onorevole Sonnino, e fummo in nove a negare la fiducia all'onorevole Giolitti sui trattati di commercio. Ebbene, crede l'onorevole Fradeletto che tra noi nove, così concordi nella parte negativa, vi sia accordo usuila parte positiva, su tutti i principali problemi della vita pubblica f Citerò due o tre fatti che mostrano il contrario. Venne la questione del divorzio: tutti sanno che l'onorevole Salandra è avversario del divorzio, ebbene l'onorevole Zanardelli ricordò alla Camera che vari di noi negli Uffici ci eravamo dichiarati favorevoli al divorzio: Lucifero, io, Montagna ed altri. Ed ecco «che nove di noi, tutti quelli che allora formavamo il cosidetto Centro, perchè non sa- TORNATA DEL ICTMAEZO 1906 pevano come chiamarci, eravamo discordi su questo argomento. Venne una questione piccola in sè, ma che è importante, perchè è la interpretazione dello Statuto circa le garanzie parlamentari. Io votai per un'ampia interpretazione dell'articolo 45, e negai l'autorizzazione a procedere contro l'onorevole Todeschini ; l'onorevole Salandra votò per una più ristretta interpretazione e concedette l'autorizzazione. Così per tante altre questioni. Se l'onorevole Sonnino avesse formato, come vuole l'onorevole Fradeletto, un Ministero di Centro e di Destra, come avrebbe potuto trovare degli uomini tutti concordi su tutte le questioni politiche ! Meglio dunque lasciarsi guidare dalle necessità del mom e n t o , ^ quali sono superiori ai vecchi storici partiti ed alle parvenze di dissenso fra loro, che hanno solo valore storico. Non è possibile più nella Camera italiana trovare concordi e costanti in uno stesso numero di idee politiche tutte le persone che pure sono d'accordo nel nome, siano di Destra che di Sinistra. L'onorevole Pozzato diceva ieri che mai, da un certo tempo in qua, la Camera italiana ha potuto creare un Gabinetto sulla base dei partiti, ed aveva ragione. È stato sempre necessario, per le contingenze del momento, di chiedere ausilio ad altre parti della Camera. Egli diceva essere ciò conseguenza del trasformismo di Depretis, ma in verità molto più antica è la storia, molto più antiche sono queste contingenze che hanno portato a combinazioni ministeriali fi a opposti elementi. Si può dire che si cominciò dacché Camillo Cavour, per attuare grandi idealità, ebbe bisogno di ricorrere a tutte quante le forze del Parla mento e del Paese, ebbe bisogno di richiamare intorno a sè tutte le attività. Ed avemmo al potere uomini fino al giorno prima repubblicani, come Visconti-Venosta, Valerio, il quale, come disse Brofferio, cambiò il berretto frigio nell'abito di prefetto e di governatore. Avemmo posteriormente Mordini il quale poco tempo dopo che era stato arrestato ad Aspromonte (e fu arrestato sotto l'accusa di combattere le istituzioni), non rifiutò di essere prefetto e ministro del Ee. Cavour si unì a Rattazzi nel fare il Ministero, come Mordini e Bargoni entrarono nel Gabinetto Menabrea , e Lanza salì al potere con i voti della Sinistra. Posteriormente Sella disse di sentirsi onorato di appoggiareCairoli, e poi cercò di com- Atti Parlamentan LEGISLATURA XXII I SESSIONE a — 6478 — porre un Ministero con tutti i suoi avversari. E così, via via, in tutta quanta la nostra storia parlamentare le necessità del momento si imposero sulle distinzioni di nomi e di partiti politici. Da un pezzo non si domanda più agli uomini che debbono risolvere alcuni determinati problemi il loro certificato di nascita, nè la loro fede di battesimo, ma si cerca di vedere se sono concordi nella risoluzione di quel determinato problema, e si abbandonano tutte le discussioni sui loro precedenti. Ed è così anche fuori d'Italia. L'onorevole Fradeletto e Santini dicevano che questo è spettacolo cui si assiste solo in Italia. Si dimentica così che questo frazionamento di gruppi, di tendenze, di partiti, questa moltiplicità di giudizi sulle varie questioni, per cui non è possibile una compagine stretta e serrata di partiti, sia un vizio o una virtù, èfattochesi avverain altri Parlamenti. In Francia non abbiamo assistito allo spettacolo anche più grave, di gruppi e gruppetti, ora concordi, ora discordi, unirsi e scomporsi al punto, che nello stesso giorno l'Assemblea ha deliberato che quattro discorsi diversi, esprimenti tendenze opposte, siano affissi? E similmente in Francia le combinazioni più varie spesso hanno contribuito alla formazione del Gabinetto, e con buoni risultati. Il Ministero che, in questa terza e solida Repubblica, ha lasciato più sicura orma di sè, è stato il Ministero Waldeck-Eousseau; eppure quel Ministero, in cui da un lato era un socialista (e si dissero allora contro di Millerand parole molto più gravi, molto più vivaci, insolenze maggiori che non si siano dette in questi giorni contro l'onorevole Pantano) e dall'altro lato il Gallifet, il generale che fu detto il nemico della Repubblica, del quale tutti ricordavano le vio lenze commesse nel 1871, i comunardi fucilati nel fosso di Versailles, (Interruzioni — Bumorì) - quel Ministero era formato da elementi disparati. Così contemporaneamente, anche sotto il regime repubblicano, entrarono nello stesso Ministero il capo del partito socialista e un antico realista, che non era considerato come repubblicano. In quel momento, onorevole Fradeletto, un conservatore di grande ingegno ed esperienza, il Waldeck-Eousseau, considerò che vi sono delle necessità nel paese le quali reclamano che, per la soluzione di alcuni problemi, per vincere alcune gravi difficoltà, si uniscano molte forze, molte energie, si raggruppino uomini di tendenze opposte, ma uniti in quel determinato proposito. E t Camera dei Deputati DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6 contro il Waldeck-Eousseau si fece allora il discorso che ella ieri ripetette qui, onorevole Fradeletto, contro la combinazione attuale, ma i fatti provarono che quella combinazione fu giovevole alla Francia. {Interruzione del deputato Fradeletto). Nèin Inghilterra, dove pure più regolarmente si alternano al potere due partiti, qualche volta si hanno simili spettacoli. FEADELETTO. No, noi SANTINI. Il contrario! EICCIO. Gli onorevoli Santini e Fradeletto dicono di no, ma mi ascoltino. SANTINI. Dica i nomi. EICCIO. Abbiano pazienza. Evidentemente devo citare qualche nome. È cattiva polemica la loro. Per lo meno mi lascino dire e poi giudicheranno se dico bene o male. Naturalmente debbi avere qualche caso da citare, altrimenti non avrei preso a trattare questo argomento. Per esempio, nei ricordi miei, trovo che il giorno dopo della proclamazione della repubblica in Francia, al banchetto di Birmingham, Chamberlain, sindaco di quel grosso paese, inneggiava al prossimo avvento della repubblica in Inghilterra (Interruzione del deputato Fradeletto). Abbia pazienza ! FEADELETTO. Trentacinque anni fa t EICCIO. Io le sono grato perchè queste interruzioni mostrano come ella mi ascolta^ ma mi lasci finire. Io ricordo che Chamberlain molto tempo dopo diceva così: «La Camera dei Lordsè una istituzione decorativa e siccome sono contrario all'uniformità, così accarezzo dentro di me un senso di riconoscenza per questi signori che subiscono l'incomodo di indossare le toghe pesanti e sanno sfidare il ridicolo con le loro coroncine di nobiltà ». FEADELETTO. Dica la data. EICCIO. Vuole la data del discorso di Chamberlain !... FEADELETTO. Trentacinque anni fa. EICCIO. Non ho l'anno preciso, ma credo che il discorso sia del 1887. FEADELETTO. No, sbaglia assolutamente non è del 1887... (Interruzioni — Rumori). EICCIO. Onorevole Fradeletto io non ho la data, ma ho detto che il discorso contro la Eepubbliea fu del 1871. FEADELETTO. Allora io le dico che gli articoli che furono letti ieri dal MontiGuarnieri non sono del 1871. EICCIO. Ma Chamberlain non ha cambiato ieri : il passaggio fu brusco, rapido. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — P SESSIONE — 6479 — Camera, dei Deputati DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6 Del resto verrò anche io a quello che si è detto il caso Pantano, ma per ora non voglio fermarmi su di ciò. Dico solo che alPesfremo del partito liberale inglese vi era un uomo che pareva molto più radicale degli altri, che mise in discussione le istituzioni del suo paese, che salutò l'avvento della repubblica, che propugnò la distruzione della Camera dei Lordi. Orbene quest'uomo, dopo tutto questo programma ed essendo già stato ministro con Gladstone, quando si accorse per la necessità del momento, che correva rischio un'alta idealità, l'unità dell'Impero, l'unione dell'Irlanda e dell'Inghilterra, senza difficoltà passò dall'estremo del partito radicale al partito Tory... (Interruzioni) ...e questo partito si sentì orgoglioso di accoglierlo nel suo seno. E l'onorevole Fradeletto, che è cosi studioso di queste cose, certamente sa di una seduta memorabile del Parlamento inglese, in cui, mentre gli Irlandesi all'impreveduto discorso di Chamberlain, gli gridavano « Giuda ! Giuda ! », dall'altro lato i vecchi Tories dell'aristocrazia inglese che altre volte egli aveva combattuto, lo applaudivano gridando: « Viva il Regno TJnito ; Viva l'Inghilterra, Viva Chamberlain ». E fu formato un Ministero di opposte parti della Camera: Salisbury ebbe a ministro Chamberlain. Vedete dunque, o signori, che in tutti i paesi, in tutte le assemblee, queste trasformazioni dinanzi alle necessità del momento ed all'urgenza dei problemi succedono, senza dar luogo a quegli attacchi e a quelle censure che abbiamo sentito nel Parlamento nostro. SANTINI. In Inghilterra non vi sono repubblicani. RICCIO. Ma, dice l'onorevole Fradeletto, questi uomini di nostra parte, gli onorevoli Sacchi e Pantano, che hanno accettato il potere per risolvere alcuni determinati problemi, come si troveranno nelle contingenze quotidiane ? Può capitare, egli dice, un incidente, un fatto impreveduto, anzi che non è prevedibile ma che li metta in dissenso con i colleghi, ed allora essi saranno mandati via, senza nulla aver fatto a vantaggio delle loro idee e della loro parte. Isolati nel Gabinetto, essi nulla potranno fare di veramente utile. Si risponde facilmente che non si può prevedere quello che succederà domani. Si disse lo stesso del Millerand il giorno che entrò a far parte del Gabinetto Waldeck-Rousseau, e gli stessi suoi compagni preconizzavano che non a- vrebbe resistito, che al primo incidente sarebbe stato mandato via. Ma, al contrario, egli rimase fino aliatine e che cosa egli abbia fatto e quale giovamento abbia portato alla politica del suo paese, voi potete leggerlo in quel lavoro, di cui VAvanti ha annunziata anche la pubblicazione nella traduzione italiana, sulla opera del ministro Millerand. SANTINI. Ma è rimasto sempre repubblicano. RICCIO. Ammesso dunque che le contingenze del momento consentano queste coalizioni, esaminiamo il caso speciale dell'onorevole Pantano. Io non rifuggo dall'esaminarlo, anzi lo guardo chiaramente, con molta serenità ed obbiettività. Io dico: Ma siamo proprio noi monarchici che dobbiamo biasimare il fatto che uno, il quale non era monarchico, venga nelle nostre file? (Interruzioni). Ma siamo proprio noi monarchici che dobbiamo non esser lieti che si compia un altro di questi fatti, i quali mostrano la forza assimilatrice della monarchia? (Rumori). SANTINI. Costa troppo: un portafoglio. Non ci sono tanti portafogli. RICCIO. Si comprende, signori, che uomini i quali hanno avuto in mezzo a loro l'onorevole Pantano siano dolenti dell'abbandono; ma non dobbiamo esserlo noi. Deve la censura venire proprio da noi! E non dobbiamo essere lieti di queste nuove energie, che, per lavorare, debbono entrare nell'orbita delle istituzioni"? SANTINI. Non c'importa nulla. RICCIO. Lei ne è dolente: io ne son lieto. SANTINI. Io ne son gaio. RICCIO. Va bene. Ma questa forza assimilatrice della monarchia non è conforme a tutte le tradizioni di casa Savoia ? F R A D E L E T T O . È la forza assimilatrice del portafoglio. RICCIO. Non si ripete ancora una volta, benché in minori proporzioni, o signori, la storia degli anni passati, da oltre mezzo secolo 1 Casa Savoia ha raccolto sempre intorno a sè tutte quante le energie, le quali, volta a volta, sono spuntate in Italia, e che forse da prima si manifestavano con senso di ribellione, ma poi si sono avvicinate a Casa Savoia, e l'hanno seguita nel cammino glorioso. Ma è possibile che le istituzioni, onorevoli colleghi, vivano^, senza questa forza di assimilazione 1 Atti Patì,ìn> LEGISLATURA X X I I — 6480 — la SESSIONE — D I S C U S S I O N I -— TORNATA^EL F E A D E L E T T O . È m a g n e t i s m o del p o r - , tafoglio. E I C C I O . Ma che cosa credete voi che siano q u e s t e istituzioni 1 U n a rocca chiusa, in cui non si d e b b a e non si possa e n t r a r e ? Ben v e n g a n o gli elementi nuovi anche dai p a r t i t i e x t r a - c o s t i t u z i o n a l i . P e r l ' a f f e t t o che a b b i a m o noi monarchici alle istituzioni, d o b b i a m o a u g u r a r e che si uniscano alla mon a r c h i a uomini nuovi. T u t t a la nobile opera di Casa Savoia consiste in questo lavoro di assimilazione in c o n f o r m i t à dei s e n t i m e n t i p o p o l a r i : in essa è t u t t a la n o s t r a storia contemporanea. U n giorno un popolano r e p u b b l i c a n o a Genova, p r e n d e n d o p e r l a briglia il cavallo di Carlo Alberto, gli disse: -passa il Ticino e saremo don te. Quella voce popolare indicò alla Casa di S a v o i a . q u a l e era il c a m m i n o suo, e il c a m m i n o che d o v e v a f a r e era sent i r e le n u o v e voci del paese, seguire le n u o v e idealità, e, v o l t a a volta, assimilarsi forze nuove. E d il popolano, Nino Bixio, p a s s a n d o per l ' e p o p e a dei Mille, finì generale della m o n a r c h i a . S A N T I N I . L à si f a c e v a n o le f u c i l a t e . E I C C I O . ...Così le istituzioni vivono e crescono. Le istituzioni che si r a c c h i u d o n o in una cerchia chiusa, che non vivono della v i t a vera del paese, che non aggiungono n u o v e energie, non possono prosperare... S A N T I N I . È e n t r a t o , va bene : ha a v u t o la consacrazione. E I C C I O . T u t t e , t u t t e q u a n t e le vive energie del paese, che, nella p a s s a t a generazione e r a n o s c o m p o s t e e d i s o r d i n a t e , poco a poco, s e c o n d o le varie necessità, si sono r i u n i t e i n t o r n o a Casa Savoia. Come p o t e t e , voi monarchici, deplorare l ' e n t r a t a dell'onorevole P a n t a n o n e l l ' o r b i t a delle istituzioni, q u a n d o l'esempio a v e t e del Ee, che va a d assistere alla conferenza su Mazzini f a t t a dal N a t h a n , m o s t r a n d o come la storia meriti il r i s p e t t o pieno, completo, assoluto ? L a m o n a r c h i a gloriosa può d i m e n t i c a r e molti a t t a c c h i e r i c o r d a r e con r i v e r e n z a le grandi v i r t ù dei nostri maggiori, m a la presenza del E e alla c o m m e m o r a z i o n e mos t r a che molte delle a n t i c h e l o t t e sono cessate. S I C H E L . Mazzini non si è mai p i e g a t o . E I C C I O . Sono t u t t i f e n o m e n i di q u e s t a f o r z a assimilatrice, che non d o b b i a m o bias i m a r e noi monarchici... ( I n t e r r u z i o n i ) . F a t e b e n e voi a d i n t e r r o m p e r m i : (Rivolgendosi all' estrema sinistra) è logica l ' i n t e r r u zione v o s t r a . M a n o n sono logiche le accuse di Camera dei ÌO MARZO Deputati 1906~ altri, gli a t t a c c h i di q u e s t a p a r t e , p e r c h è noi monarchici d o b b i a m o esser lieti del concorso alla m o n a r c h i a delle f o r z e n u o v e . Non rimpiccioliamo questi singoli f e n o m e n i di un g r a n d e f a t t o storico, g u a r d a n d o l i con i criteri meschini delle combinazioni ministeriali e della distribuzione dei p o r t a f o g l i . E i c o r d i a m o c i , noi monarchici, che è bello s p e t t a c o l o questo nuovo c o n t r i b u t o di energie i n t o r n o alla m o n a r c h i a di Casa Savoia. E chi passa, non t o r n a i n d i e t r o , nè altri vi è più t o r n a t o : nè vi t o r n e r à l'onorevole Pantano. Ma, diceva l'onorevole P o z z a t o (che in f o n d o la p e n s a v a come me e h a t r o v a t o più m a t e r i a di giustificazioni che di a t tacco all'opera dell'onorevole P a n t a n o ) diceva : P o v e r o P a n t a n o , le t u e energie a che valgono ? Tu n o n riuscirai a f a r e o p e r a p r a t i c a in q u a n t o che il sistema s m o r z e r à t u t t a la t u a energia. Bisogna c a m b i a r e il sistema ! Le istituzioni a t t u a l i non consent o n o alcuna a t t i v i t à benefica. Tu sarai u n elemento p e r d u t o ! Così disse l'onorevole Pozzato. E p p u r e t u t t a la n o s t r a s t o r i a i t a l i a n a lo smentisce ! È alla m o n a r c h i a c h e - d o b b i a m o il progresso c o n t i n u o d e l l ' I t a l i a . L ' u n i t à p r i m a , lo sviluppo economico dopo, la soluzione del p r o b l e m a del p o t e r e t e m p o r a l e , la v e n u t a a E o m a , non sono t u t t i g r a n d i a v v e n i m e n t i della politica italiana, a c c a d u t i s o t t o la m o n a r c h i a e per opera sua % E non volete che n u o v e energie s e n t a n o il bisogno di c o m p l e t a r e q u e s t ' o p e r a , di unire le loro a t t i v i t à a quelle della g r a n d e m a g g i o r a n z a del Paese ? Cosa sono queste ridicole pregiudiziali, le quali dovrebbero lasciare nella inerzia u n a q u a n t i t à di forze, u n a q u a n t i t à di energie ? No, onorevole P o z z a t o , io n o n so se le mie parole s a r a n n o da lei a s c o l t a t e , m a le dico che le energie dell'onorevole P a n t a n o non a n d r a n n o p e r d u t e . L a m o n a r c h i a in c i n q u a n t a anni h a f a t t o opera che a p p a r i r à ai posteri miracolosa, sia c o m p i e n d o l ' u n i t à , sia risolvendo il p r o b l e m a di E o m a , sia riun e n d o t u t t e le energie economiche del Paese, per darci u n a I t a l i a s e m p r e più prospera. E vi è d a a u g u r a r e che a q u e s t ' o p e r a , che è di continuo progresso, l'onorevole P a n t a n o p o r t e r à a n c h e il suo n o n spregevole contributo. I o d u n q u e , o signori, n o n divido le cens u r e che sono s t a t e f a t t e a l l ' a t t u a l e composizione ministeriale. I o credo che le ne- Atti Parlamentan LEGISLATURA XXII I a SESSIONE — 6481 — Cambra dei Deputati DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6 cessità del momento siano quali ho notato, e che gli uomini che sono al Governo, corrispondano a queste necessità. Interrogando la mia coscienza, dichiaro che accompagno fiducioso col voto mio, con le modeste mie forze, senza esitazioni e preoccupazioni, il sorgere dell'attuale Ministero. Guardiamo ora alle cose. L'onorevole AJbignente è stato il solo che si sia occupato del programma. Egli ha espresso alcune idee in proposito, dicendo che in questo modo si esprimeva il programma della opposizione. Eppure gran disaccordo fra l'onorevole Abignente ed il Ministero non vi è, nè in tutto quanto ha detto così lucidamente 1' onorevole Abignente, vi è cosa della quale noi, in massima, possiamo dissentire. Egli ci parlò dei furti sulle ferrovie, della scuola diplomatica e di tante altre non trascurabili cose, nelle quali noi siamo di accordo con lui. Dove è dunque il dissenso nel programma tra lui e noi, fra lui e il Ministero 1 ¥ o n sono dunque le cose che lo dividono dall'onorevole Sonnino. Certamente vi sono dei vuoti nelle parole del presidente del Consiglio. Così sarebbe stato bene che l'onorevole Sonnino avesse detto qualche parola sulla riforma che è urgente, della giustizia amministrativa, il che costituisce un bisogno vero del momento attuale. All'onorevole Fortis io feci presente la necessità di rendere più attiva, rapida, efficace l'opera della Quarta Sezione del Consiglio di Stato, e lealmente dico che egli diede risposte rassicuranti. Seppi che un progetto si stava preparando, ed io accompagnai, su questa^-quistione, con tutta la mia simpatia l'opera a cui si accingeva l'onorevole Fortis. Non è giusto che si taccia all'onorevole Sonnino quello che tutti dicono, che, cioè, avrebbero aspettato da lui, che certamente bene farà nell'opera amministrativa quotidiana, una parola rassicurante intorno a questa importante questione. Così io credo che l'onorevole Abignente abbia ragione di deplorare la mancanza dell'annunzio di un progetto sullo stato civile degli impiegati. È molta roba, interruppe l'onorevole Sonnino, ma vi sono urgenze che non ammettono indugio. Eppure è da molto tempo che gli impiegati aspettano un progetto che fìssi i diritti e i doveri loro. Tutti cilagniamo dell'azione incomposta dei nostri impiegati , der loro appetiti, della smania di nuovi organici e di miglioramenti, qualche volta ingiustificati ed ingiustifica- bili, da cui sono invasi, delle loro agitazioni 5 ma dall'altro lato è bene che una legge venga subito, che disciplini diritti e doveri, e che assicuri la posizione di tutti. E, mssso su questa via, noterò che ho visto altre omissioni che mi hanno fatto una certa impressione. Ho visto, per esempio, che il ministro dei lavori pubblici si è dimenticato di un problema che per il Mezzogiorno ha un valore grandissimo, il problema delle strade ordinarie. Noi abbiamo, su di ciò, antiche leggi che non sono state completamente eseguite. Da una diligente relazione, pubblicata dal Ministero dei lavori pubblici, per quello che riguarda la viabilità ordinaria fino al 30 giugno 1904, si vede che, mentre ne l'Italia settentrionale vi sono 677 metri di strade per chilometro quadrato, nel Mezzoggiorno ve ne sono appena 347, in Sicilia 285 ed in Sardegna appena 183. Yi sono leggi del 1869 non ancora completamente eseguite, leggi del 1875 non eseguite, vi sono 43 strade volute dalla legge del 188.1 neanche cominciate. Minghetti, Sella, Lanza, Spaventa dedicarono molta attività al problema stradale del Mezzogiorno: non è giusto che uomini. come quelli che seggono al Governo, rinviino la soluzione di questo, che è uno dei problemi pia gravi per le provincie nostre. Come non è civile che vi siano comuni senza scuole, così non è civile che vi siano comuni completamente isolati dal consorzio umano, comuni senza strade. Ma, pur ammessi questi difetti, dobbiamo guardare nell'insieme il programma vasto e completo. La verità è che dal banco dei ministri io ho sentito, con sentimento vivo di compiacenza, un programma largo per il Mezzogiorno. Sono lieto che questo problema del Mezzogiorno sia stato guardato sia dal lato finanziario, sia dal lato della educazione, da quello della scuola, come da quello dello sviluppo agrario. E, non fosse altro che per questo, in nome delle regioni che io ho l onore di rappresentare, sono lieto di dare il mio voto al Ministero attuale. E conchiudo, onorevoli colleghi. Sei anni di opposizione costante e fedele dànno diritto adesso di dire con compiacenza: gli uomini che noi accompagnammo con tutti gli sforzi nostri, perchè avevamo fiducia nell'opera loro, sono al Governo. Questa fiducia li accompagna anche adesso, ed io sono certo che non avrò occasione di pentirmene. (Benissimo ! Bravo !) 5 A'H — 6482 — Parlamentart LEGISLATURA XXII Is SESSIONE DISCUSSIONI Voci. C h i u s u r a ! c h i u s u r a ! P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di p a r l a r e 1'ouorevole D e V i t i de M a r c o . D E V I T I D E M A R C O . S a r ò b r e v e e mi p r o m e t t o di riuscire o b b i e t t i v o . P e r d a r n e l ' e s e m p i o c o m i n c i o col r e n d e r e o m a g g i o al v i n t o di ieri, da me a s p r a m e n t e c o m b a t t u t o , il quale, o s s e r v a n d o s c r u p o l o s a m e n t e le f o r m e c o s t i t u z i o n a l i e la c o r r e t t e z z a parl a m e n t a r e , ha reso possibile, per la p r i m a v o l t a d o p o m o l t i anni, che la C a m e r a con votazione e designazione nette, facesse una crisi p a r l a m e n t a r e . N e l dare il mio v o t o c o n t r o il Ministero E o r t i s e c o n t r o quella s i t u a z i o n e p o l i t i c a c h e 10 c r e d e v o n o c i v a al p a e s e , p r e v e d e v o di fav o r i r e l ' a v v e n t o al p o t e r e deH'gonorevole S o n n i n o , c h e ho s e m p r e c o n s i d e r a t o e considero, o g g i a n c o r a , c o m e il p i ù a u t o r e v o l e r a p p r e s e n t a n t e delle correnti c o n s e r v a t r i c i della C a m e r a . N o n p o t r e i orientare la m i a a z i o n e parl a m e n t a r e in m o d o d a r i t o r n a r e alla situaz i o n e di ieri. Ma v i ha q u a l c h e r a g i o n e che m ' i n d u c e a concedere al M i n i s t e r o u n a benevola attesa. N o n mi i n d u g i e r ò nella c r i t i c a mossa alla c o m p o s i z i o n e e t e r o c l i t a del Ministero. S o t t o 11 r i g u a r d o dei settori d a cui p r o v e n g o n o gli u o m i n i che siedono al G o v e r n o , non ho difficoltà di c o n c e d e r e che q u e s t o Ministero v a l e il p r e c e d e n t e . Ma o s s e r v o pure che l a s t o r i a delle coalizioni o delle a l l e a n z e ò a n t i c a nel P a r l a m e n t o i t a l i a n o , e che q u e s t o M i n i s t e r o cont i n u a u n a t r a d i z i o n e non i n t e r r o t t a . E all o r a io d o m a n d o : c o m e a v v i e n e che l'opinione p u b b l i c a h a a c c o l t e con b e n e v o l e n z a e spesso con s i m p a t i a le coalizioni a n t i c h e , c o m e accoglie con b e n e v o l e n z a q u e s t a coalizione, ed ha r e a g i t o solo c o n t r o l ' u l t i m a c o a l i z i o n e d e l l ' o n o r e v o l e F o r t i s ? F o r s e perc h è l ' u n a m a s c h e r a v a chi sa quale insidioso c o m p r o m e s s o f r a la Massoneria ed il V a t i cano, e q u e s t a i n v e c e n a s c o n d e chi sa q u a l misterioso a c c o r d o f r a la R e p u b b l i c a e l a Monarchia 1 N o i d e p u t a t i ci s i a m o m o l t o appassion a t i alle c r i t i c h e sottili c h e i nostri coileghi h a n n o f a t t e a queste coalizioni dei due Ministeri, ma n o n credo che il p a e s e v i si sia egualmente interessato. I g n o r o se ciò d i p e n d a da a s s e n z a di senso p o l i t i c o nel p a e s e ; f o r s e esso è s p i n t o da m o t i v i p i ù m o d e s t i e p i ù a t t i n e n t i agli interessi concreti del m o m e n t o . O r a , è da un p e z z o che il p a e s e ha messo i n t a c e r e la q u e s t i o n e di p o l i t i c a i n t e r n a a Camera dei — TORNATA UEL 1 0 MARZO Deputatt ib06 cui si era v i v a c e m e n t e a p p a s s i o n a t o al t e m po delle a g i t a z i o n i operaie, e d o p o ha a t t e s o invano riforme e corretta amministrazione. E noi di q u e s t a p a r t e della C a m e r a non a b b i a m o mai m a n c a t o di s t i m o l a r e coloro che fin qui h a n n o t e n u t o il G o v e r n o , e che si c o n s i d e r a n o più v i c i n i e p i ù affini a noi. TI paese ha finito per a v v e r t i r e la m a n c a n za di energia r i f o r m a t r i c e dei p r e c e d e n t i Ministeri ed h a g r a n d e fiducia nella c a p a c i t à r i f o r m a t r i c e degli u o m i n i che h a n n o a s s u n t o il G o v e r n o . N o n b a s t a . I n questi u l t i m i t e m p i si era v e n u t o f o r m a n d o il c o n v i n c i m e n t o generale che per un insieme di c i r c o s t a n z e , su cui è i n u t i l e di r i t o r n a r e , gli u o m i n i del preced e n t e M i n i s t e r o si e r a n o messi, in p o s i z i o n e da non p o t e r più oltre resistere alla s o p r a f f a z i o n e degli i n t e r e s s i p a r t i c o l a r i , che prem e v a n o sul b i l a n c i o dello S t a t o . I o non v o g l i o s o f £ e r m a r m i s o v e r c h i a m e n t e circa q u e s t o p u n t o ; m a è un f a t t o che il paese non ha p o t u t o s p i e g a r s i l ' e s i s t e n z a di un Ministero e di una M a g g i o r a n z a , f r a cui n o n c o r r e v a n o più r a p p o r t i di d i r i t t o p u b b l i c o , dal m o m e n t o che il M i n i s t e r o c o n t a v a sop r a u n a M a g g i o r a n z a che s i s t e m a t i c a m e n t e gli r e s p i n g e v a gli a t t i p i ù i m p o r t a n t i di governo. Q u e s t a s i t u a z i o n e ha t r o v a t o il suo mom e n t o c u l m i n a n t e n e l l ' u l t i m a crisi, q u a n d o l ' o n o r e v o l e F o r t i s , per le condizioni c o n t r a d ditorie in cui si era messo, h a d o v u t o di p r e f e r e n z a scegliere a suoi c o l l a b o r a t o r i coloro che gli a v e v a n o v o t a t a la fiducia e il modus vivendi, cioè u o m i n i che erano diventati invisi al paese... Voce. N o n è v e r o ! D E V I T I D E M A R C O . I o v i v o nel p a e s e e l e dico che la v o l o n t à del p a e s e n o n si è m a n i f e s t a t a col v o t o p o l i t i c o i n c o m p r e n s i bile a prò delle persone, m a col v o t o econ o m i c o che c o n d a n n a v a l ' o p e r a delle persone! L ' o p i n i o n e p u b b l i c a crede ora che gli a t t u a l i ministri sieno tra le persone meglio q u a l i f i c a t e per r i s o l v e r e i p r o b l e m i f e r r o v i a r i , quello dei servizi m a r i t t i m i ed altri second a r i di ordine e c o n o m i c o e finanziario, ispir a n d o s i a l l ' i n t e r e s s e generale. P e r la c i r c o s t a n z a che in q u e s t o m o m e n t o noi d i a m o m a g g i o r e i m p o r t a n z a alle r i f o r m e e c o n o m i c h e , si è d e t t o c h e il M i n i s t e r o ha t a c i u t o l ' i n d i r i z z o d e l l a sua p o l i t i c a i n t e r n a . C r e d o che ciò non sia e s a t t o . A me p a r e che il M i n i s t e r o sia c o n c o r d e nella politica liberale nostra ; e noi s i a m o lieti che l'onor e v o l e S o n n i n o sia v e n u t o a n o i ! L ' o n o r e v o l e B e r t o l i n i , c h e l ' a l t r o g i o r n o in lin- - ' > ri,„ m e n t o r i LEGISLATURA XXII — l 1 a — 6483 — SESSIONE — DISCUSSIONI guaggio biblico ha ricordato le conversioni di alcuni uomini che da questa parte della Camera sono andati al Governo, avrebbe potuto rilevare che è pure una magnifica conversione l'accettazione per parte del capo del Governo e dei suoi amici dell'indirizzo politico del gruppo radicale. B E R T O L I N I . Ma non ha aspettato a farlo nel giorno in cui ha accettato di essere capo del Governo; e poi non si tratta di questo: si tratta del passaggio dell'onorevole Pantano dalla fede repubblicana alla fede monarchica. Non facciamo equivoci. (Rumori — Commenti). Una voce. Mettetevi almeno d'accordo. D E VITI D E MARCO. Non vi sono e non occorrono accordi. Io ho testé dichiarato che io parlo con assoluta indipendenza di giudizio. Mi basta aggiungere che io credo alla sincerità del mutamento avvenuto nel pensiero politico del capo del Governo. (Commenti). D'altronde, da lungo tempo molti di noi sono persuasi che l'esperimento di politica liberale fatto felicemente dall'onorevole Giolitti (che poi ha avuto il torto di voler vivere troppo a lungo consumando questo capitale) sono persuasi che tale esperimento ha consolidato per sempre una parte del programma liberale, e che le Conquiste già fatte non possono più essere argomento di divisione di partiti. Ma il Ministero ha fatto di più per affidarcene : esso ha annunziati disegni di legge che vanno precisamente sulla via di una libertà progressiva. Il Ministero ha presentato un disegno di legge per l'abolizione del sequestro preventivo ; e questa è una misura essenzialmente liberale. Il Ministero ha presentato un disegno di legge per infrenare gli abusi del potere politico nello scioglimento dei Consigli comunali e provinciali ; e questa è misura essenzialmente liberale. 11 Ministero ha annunziato che l'esame delle riforme militari sarà affidato ad una Commissione parlamentare, e voi tutti ricordate che noi abbiamo sempre combattuto per questo principio che è essenzialmente liberale. Dunque il Ministero ha più che consolidato il passato ; ci dà nuovi affidamenti per l'avvenire. Ma ad onta di ciò, faccio le mie riserve. Nuovi problemi possono presentarsi, nuovi problemi di fronte ai quali manca l'esperienza passata, che sia di norma all'azione del Governo. Io non sono sicuro che dinanzi ai nuovi problemi lo spirito reazionario - non dell'onorevole Sonnino, ma delle Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 0 MARZO 1 9 0 6 forze conservatrici che sono dietro di lui, credono di nascondersi dietro di lui - non abbia a far prevalere criteri politici non conformi ai principi di libertà. Qui appare? secondo me, il vero significato della presenza degli onorevoli Sacchi, Pantano, Credaro ed Alessio nel Ministero. Essi non sono pegno dato a noi ; di pegno non abbiamo bisogno, sia perchè \ crediamo alla vostra sincerità, sia perchè abbiamo coscienza della nostra forza più che sufficiente per impedire qualunque tentativo di ritorno a misure di carattere reazionario. Essi sono piuttosto un ammonimento agli amici dell'onorevole Sonnino che qualunque tentativo di ritorno indietro romperà la compagine del Ministero, o romperà ogni rapporto tra noi ed il Ministero. Dirò una parola circa le altre questioni che possono far parte del programma politico del Gabinetto. Approvo che di proposito siano state escluse le riforme del divorzio e del suffragio universale; faccio qualche riserva circa il silenzio serbato in ordine alla politica ecclesiastica. A scanso di equivoci dichiaro di essere per principio favorevole così al divorzio come al suffragio universale; credo solo che la esclusione sia stata fatta, perchè non si tratta di due questioni politiche, cioè a dire di due questioni di cui l'opinione pubblica domandi una immediata soluzione legislativa, o almeno una soluzione che venga prima di quella reclamata pel problema ferroviario o per quello meridionale. Sarebbe tempo di abbandonare la tendenza alquanto dottrinaria dei Parlamenti latini, per cui noi sogliamo portare qua dentro i nostri ideali teorici, i nostri convincimenti scientifici per trasformarli formalmente e artificialmente in problemi politici. Le nostre aspirazioni dottrinali debbono essere prima filtrate dall'opinione pubblica, debbono diventare volontà e bisogno del paese, e dal paese penetrare qui dentro.., (Interruzioni a sinistra). P R E S I D E N T E . Non facciano interruzioni ! Onorevole < De Viti de Marco, parli alla Camera ! DE VITI D E MARCO. Ognunoparla a nome del paese! Con ciò s'intende che ognuno o parla di quella parte del paese che conosce di più, o interpreta come crede il sentimento del paese in generale. Se noi portassimo il divorzio e il suffragio universale nella Camera in questo momento, non riusciremmo ad obbligare un Governo di maggioranza a tenerne conto sul serio. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — 6484 — la SESSIONE DISCUSSIONI I o penso che i vari membri del Governo si siano accordati sul p r o g r a m m a a n n u n z i a t o , perchè hanno r i t e n u t o che queste questioni p o t e v a n o essere r i m a n d a t e . Io convengo in questo giudizio di opportunità politica. (Interruzioni e commenti animati a sinistra). F a c c i o qualche riserva per la politica ecclesiastica. Il silenzio del G a b i n e t t o , dopo la discussione che si fece in questa C a m e r a contro il Ministero Eortis, lascia pensare che vi sia stato v e r a m e n t e un compromesso di c o m o d o personale tra i ministri. A n c h e qui s i n c e r a m e n t e dichiaro che n o n sono f a u t o r e di misure aggressive contro la Chiesa e contro le corporazioni religiose. N o n potrei seguire le dichiarazioni c o m b a t t i v e f a t t e in quella seduta dal mio illustre amico onorevole Sacchi. (Ooh! ooh! a sinistra). N o n escludo il pericolo o l a possibilità di l o t t e ; dico che in questo momento non esiste nè la i m m i n e n z a del pericolo, nè ragione di p r o v o c a r e la l o t t a . Ric o r d a t e che la discussione sorta in questa C a m e r a ha a v u t o origine nel f a t t o modesto e b a n a l e di gli accordi elettorali interceduti t r a Giolitti e i clericali, e nella continuazione di connubi ministeriali, corollario di quei metodi elettorali. (Interruzioni a sinistra). P R E S I D E N T E . Non interrompano! D E V I T I D E M A R C O . Questa e non altra è s t a t a l'origine della discussione circa la politica ecclesiastica! Ora a me pare che il Ministero deve sconfessare quei metodi. Chiedo che il G o v e r n o ritorni alle itradizioni laiche e liberali della politica italiana, ispirandosi, per q u a n t o le condizioni di f a t t o e le leggi lo consentano, allo spirito della separazione : m a non voglio nè dichiarazioni di guerra, nè sollecitazioni di accordi. Ciò b a s t a , ma ciò è necessario di dire. S p e r o che il Ministero v o r r à completare le sue dichiarazioni in questo senso. Dirò, se. la Camera me lo consente, poche cose intorno al p r o g r a m m a economico del G o v e r n o e chiedo di parlarne con g r a n d e libertà, perchè sarò in disaccordo con moltissimi amici miei. Se, invece di g u a r d a r e ai settori da cui p r o v e n g o n o i ministri, guardo all'azione f u t u r a che essi dichiarano di volere spiegare, mi persuado che essi sono t u t t i d'accordo ; essi sono t u t t i fautori del governare molto, come dicono gli anglo-sassoni, oppure f a u t o r i dell'intervento dello S t a t o come noi più p o m p o s a m e n t e diremmo; essi sono t u t t i socialisti di S t a t o , più o meno accen- Camera dei Deputati TORNATA DEL 1 0 MARZO 1906 t u a t i , dall'onorevole L u z z a t t i all'onorevole P a n t a n o ; essi f o r m a n o un v e r o Ministero di colore. E q u a n t o all'onorevole P a n t a n o confesso che non ho mai g u a r d a t o a lui come ad un repubblicano; non mi è mai v e n u t o in mente di chiedergli la sua f e d e politica, poiché in t u t t e le sue manifestazioni di a t t i v i t à p a r l a m e n t a r e , egli h a sempre chiaramente m o s t r a t o di non esser altro, come uomo d'azione, che un socialista di Stato;... pericoloso. -(Interruzioni — Commenti). Nel p r o g r a m m a ministeriale, a mio avviso, è esagerata la parte che concerne la legislazione sociale. L a esagerazione è t a l m e n t e in contraddizione con le condizioni economiche nostre, che sono i n d o t t o l i b e r a m e n t e a pensare che ragioni di o p p o r t u n i t à politica l ' a b b i a n o imposta. {Commenti). I n f a t t i la legislazione sociale è s t a t a spesso concessa dalle classi conservatrici, non al proletariato di t u t t e le classi, m a ai gruppi organizzati del proletariato. Or la legislazione sociale, quando è f a t t a in queste condizioni; cioè, in un paese come il nostro,, r e l a t i v a m e n t e povero, ad alta pressione trib u t a r i a , s o g g e t t o ad u n f o r t e p r o t e z i o n i s m o agrario e industriale che pesa su t u t t a la popolazione bisognosa, non può essere che l ' e f f e t t o di un compromesso fra i conservatori che vogliono conservare i grossi privilegi, e pochi gruppi organizzati del proletariato cui si accordano speciali benefici. E ciò nella migliore ipotesi che queste leggi almeno giovano a qualcheduno! Ma quando esse p r o v o c a n o spese, oppure impongono all' industria nazionale troppo alto a u m e n t o di costo di produzione^ esse, di regola, restano -lettera morta. E d allora si ricorre, come adesso si f a , a l l a creazione di ispettori. Ma si può ricorrere ad un esercito di ispettori e si possono anche reclutare- fra i cosacchi, ma non potrebbero mettersi contro t u t t o un ambiente economico e sociale ostile all'opera loro. E i a conseguenza ultima sarà, che le leggi resteranno lettera morta come prima, ma a v r a n n o creato una n u o v a burocrazia, a v r a n n o agg r a v a t a una delle p i a g h e maggiori, u n o degli ostacoli più pericolosi e meno rimovibili che oggi impediscono lo s v o l g i m e n t o normale degli affari, e l'incremento della ricchezza nazionale. I l Ministero del l a v o r o non è che il corollario di questa tendenza a l l ' a u m e n t o della burocrazia. Noi non a b b i a m o in I t a l i a questioni del lavoro tali da spiegare la istituzione di un Ministero, che altre nazioni ben più progredite non hanno. I n - Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I I —** l a SESSIONE — 6485 — Camera dei Deputati D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 0 MARZO ] 9 0 6 vece noi abbiamo una cansa specifica: la piaga di lina burocrazia che soltanto la Bussia potrebbe invidiarci. {Commenti). Dal punto di vista del pensiero liberale, leggi sociali, non sono escluse ; ma, affinchè riescano a spiegare un'azione positiva ed efficace per rialzare le condizioni dei lavoratori, degli umili, debbono seguire o per lo meno integrare riforme generali intese a rimuovere le cause che rincarano la vita del proletariato di tutte le classi. Leggi sociali che integrassero riforme intese a ridurre i dazi doganali e le imposte gravanti i consumi popolari si potrebbero intendere. (Interruzioni). Ora io lascio da parte la riforma doganale, perchè mi riporto alla opportunità del momento politico. La questione doganale, per quanto io abbia consumato anni di propaganda e di lavoro, riconosco che non è matura nel paese. E sarei ingenuo se domandassi ad un Ministero in cui prevalgono elementi ^conservatori e protezionisti,- di porre di sua iniziativa il problema innanzi alla Camera. Ma lo stesso non può dirsi, onorevole Sonnino, della riforma tributaria. La riforma tributaria è matura, ed è domandata dal Paese con insistenza, da lungo tempo. Ora voi nel vostro programma avete creato il dualismo tra la legislazione sociale e la riforma tributaria. Non dualismo in senso che l'una esclude l'altra in via assoluta ; ma squilibrio di rapporto e proporzione tra le due. Tanto più avete l'aria di magnificare la legislazione sociale, tanto più parlate dileggi sociali, quanto meno parlate di riforma tributaria. Per noi bisogna semplicemente invertire il rapporto senza escludere una delle parti. Per noi la vera, la grande legge sociale dell'attuale momentostoricoitaliano, la legge sociale a larga base, democratica, che giova a tutte le classi del proletariato, a t u t t i i bisognosi e non soltanto ad alcuni gruppi; che riversa tutto il sacrifizio dello Stato alle persone che si vogliono beneficare, senza che la parte migliore sia scremata dal congegno parassitario della burocrazia: questa riforma sociale è la riduzione delle indirette sui consumi popolari, e, possibilmente, la estensione dei limiti dei redditi minimi esenti d'imposte dirette. Io ho dovuto insistere nel rilevare questa differenza, perchè essa caratterizza il diverso indirizzo politico che ci divide in materia di riforma tributaria. La stessa tendenza verso il socialismo di Stato spiega la composizione del Ministero per quello che si riferisce alla questione ferroviaria. Io felicito l'onorevole Sonnino per il criterio con cui ha scelto i suoi collaboratori. Risoluto il dibattito di principio tra esercizio di Stato e esercizio privato, le persone naturalmente indicate per presiedere al passaggio delle ferrovie dalle Società private all'azienda di Stato, le persone meglio qualificate per sorvegliare e definire l'ordinamento ferroviario di Stato sono quelle che ne hanno propugnato il sistema. La questione ferroviaria è per me, allo stato degli atti, una questione tecnica, amministrativa e finanziaria. L'esercizio di Stato è più costoso di quello privato; perchè il pubblico non soffra, occorre dotare largamente 1' amministrazione di Stato. E prendo atto con piacere delle dichiarazioni che annunciano al contribuente italiano la spesa di 1300 milioni, che diverranno 1500, per assicurare il servizio ferroviario di Stato. Ma in questo punto, - sempre riferendomi alle dichiarazioni del Governo - faccio una breve e forse anche, allo stato delle cose, superflua riserva, rispetto al riscatto delle Meridionali. Io debbo respingere la diceria che lo Stato faccia il riscatto perchè le popolazioni meridionali lo vogliono. La maggior parte di esse non sanno che cosa sia il riscatto. (Si ride). Appena i tecnici sono al corrente del problema e di tutti gli elementi che lo compongono. Quando quelle popolazioni domandano il riscatto intendono semplicemente domandare la perequazione del servizio ferroviario. A questo legittimo desi derio* anzi elementare diritto, lo Stato può e deve provvedere sia facendo il riscatto, sia modificando opportunamente i contratti di concessione attuali. Epperò il riscatto deve essere dicusso in rapporto alle sole convenienze del Fisco, sotto la esclusiva responsabilità del Governo che lo propone o lo annunzia come concluso. Ora f r a l e proposte del Governo vi sono disegni di legge che provvedono al fabbisogno ferroviario di tutte le reti di Stato, ma non si parla del fabbisogno per la rete meridionale, in attesa, suppongo, del riscatto. Non metto in dubbio che si provvederà al fabbisogno ferroviario di quelle linee il giorno in cui queste passeranno nella proprietà dello Stato. Per i provvedimenti del Mezzogiorno, approvo che si abbandoni il sistema delle leggi speciali che io ho combattuto in que- Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII — l — 6486 - - a Camera de'v Deputati SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEI 1 0 MARZO 1 9 0 6 sta Camera fino dal suo primo apparire, e sono lieto che il Ministero consideri il problema del Mezzogiorno sotto l'aspetto degli elementi comuni a tutte le provincie e sotto quello della giustizia distributiva. Per parte mia consento nei soli provvedimenti che, avendo carattere generale, compiano atti di giustizia e di perequazione pel Mezzogiorno. Mi consenta la Camera, e specialmente l'onorevole ministro delle finanze, a cui queste mie brevi osservazioni sono particolarmente dirette, di dire qualche cosa intorno alla riduzione provvisoria del 30 per cento sull'imposta fondiaria. Accetto la riduzione perchè è veramente una perequazione. Non occorre entrare in questo argomento ; lo discuteremo a fondo quando verrà in discussione la legge, a meno che non mi vengano fatte interruzioni, nel qual caso dovrei rispondere subito ed entrare in merito. Questa riduzione è una perequazione, perchè l'attuazione anticipata del catasto, in base all'articolo 47, ha creato una sperequazione provvisoria a danno delle Provincie del Mezzogiorno e di tutte quelle Provincie che non hanno avuto i mezzi di anticipare le operazioni catastali. (Commenti) Ma, domando, se la riduzione è data a titolo di perequazione, perchè è limitata ai redditi fino a 6,000 lire? Forse che nelle Provincie in cui il catasto è attuato la riduzione d'imposta è data ai redditi fino a 6,000 lire ? Eppoi la sperequazione diventa più grave quando si consideri che per Potenza e per Napoli questa limitazione non c'è. S AL AND E A, ministro delle finanze. Per Potenza c'è. D E VITI DE MAECO. Vada per Napoli soltanto ; ma d'altra parte questa esenzione provvisoria ha il suo corrispettivo di oneri. I proprietari, sopra a 6,000 lire, daranno in sostanza il capitale per la Cassa di prestanze agrarie, ma non ricevono alcuno interesse. Dunque è un onere... SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell' interno. C'è un interesse. DE VITI DE MAECO. Ma non a favore dei proprietari (Interruzioni). Una voce. È un regalo. D E VITI DE MAECO. È un regalo che si impone ai grandi proprietari. In secondo luogo a tutti, grandi e piccoli proprietari, è addossato l'onere dell'alimentazione dei contadini. Io non so quale sia questo onere, e perchè noi proprietari del Mezzogiorno, e soltanto noi! dobbiamo provvedere al mantenimento dei contadini, quando paghiamo loro il salario. Da noi non vi sono mezzadri e la colonia è una eccezione : noi abbiamo dei salariati. A ogni modo tra quest'onere e la Cassa agraria, la riduzione provvisoria del 30 per cento è più che sfumata nell'interesse del proprietario, a cui si annunzia una misura di perequazione fondiaria! Ne riparleremo a suo tempo, con più calma. Credo più utile di richiamare 1' attentenzione del ministro delle finanze circa una questione più importante, quantunque meno appariscente, di perequazione fondiaria. Si è modificato il regolamento per l'esecuzione della legge. Non appena si sono iniziaci i lavori catastali nel Mezzogiorno un nuovo regolamento sottrae la formazione delle tariffe agli elementi elettivi e li accentra negli elementi governativi anzi nel Ministero delle finanze. Ora questo regolamento è contrario alla legge e crea una vera sperequazione nei metodi di accertamento del reddito fondiario imponibile. Urge al Mezzogiorno che le tariffe si facciano cogli stessi criteri adottati nelle altre parti d'Italia. È questione di grande importanza per oggi, ma di maggiore importanza per domani; poiché non dobbiamo farci illusioni, e non dovete farvele voi proprietari fondiari di t u t t a Italia, che, a catasto finito, resterà l'aliquota stabilita dalle nuove leggi catastali. Sarà impossibile che la proprietà fondiaria, che ha assorbiti tanti capitali di migliorie, venga a pagare nel tutto insieme meno imposta di prima. {Rumori). Comprendo la vostra legittima impazienza, ma trattasi di cosa importantissima; dobbiamo parare il pericolo di domani assicurandoci oggi l'estimo perequato; e ripeto la raccomandazione al ministro delle finanze. Voci. Basta! Basta! {Rumori). D E VITI DE MAECO. Io riservo il mio giudizio critico, più critico di come non lo abbia manifestato finora, circa la colonizzazione interna. {Vivi rumori ed interruzioni). Voci. Basta! Basta! DE VITI D E MAECO. Ma quanto alla istruzione elementare avocata allo Stato, debbo una dichiarazione a taluni colleglli Atti Parlamentari L E G I S L A T U R A XXII — 1 * SESSIONE 648t di altre regioni, che hanno c o m b a t t u t o il p r o v v e d i m e n t o come regionale. Se essi proporranno e m e n d a m e n t i perchè la legge sia a p p l i c a t a generalmente in t u t t a l ' I t a l i a e nei comuni in cui si verificano condizioni analoghe di analfabetismo e di p o v e r t à , io voterò con loro... {Rumori). Signori, io finisco. (Ooooh/) E voglio finire con... Una voce al centro destro. Per p i e t à ! (Si ride). D E V I T I D E M A R C O . I o sarei contentissimo, sebbene alcuni insistano, i n v e c e , perchè io continui a spiegare intero il mio pensiero sul p r o g r a m m a del G o v e r n o . Voci. No, no ! D E V I T I D E M A R C O . Non voglio dunque finire lasciando la frase a m a r a della critica. E dirò che il p r o v v e d i m e n t o il quale a me basta per a p p r o v a r e il Ministero e dargli il mio appoggio è quello che concerne i rapporti fra il potere politico e le amministrazioni locali. È un p r o v v e d i mento d'ordine generale, che p o r t e r à una perequazione p o l i t i c o - a m m i n i s t r a t i v a - e l e t torale tra le Provincie del N o r d e quelle del Mezzogiorno. Il p r o b l e m a a s p e t t a da molto t e m p o una soluzione in senso liberale, cioè, nel senso che il potere politico resti neutrale nelle lotte dei p a r t i t i a m m i n i strativi. L ' a r g o m e n t o è simile a quello degli scioperi, in cui l'onorevole G-iolitti, osservando la d o v u t a neutralità tra le p a r t i contendenti, realizzò la sua politica l i b e r a l e . Se non che il v o s t r o è p r o b l e m a molto più difficile, perchè non è possibile risolverlo semplicemente con l'azione politica q u o t i d i a n a : ciò eccede le forze di qualunque ministro dell'interno. D o p o qualche sforzo individuale, il ministro dell'interno d o v r à riposare sopra le informazioni dei prefetti, d o v r à appoggiarsi ai suoi amici ed appoggiarli contro i f a v o r i t i di ieri. L e accuse d'ingerenze corruttrici continueranno, palleggiate tra i f a v o r i t i di oggi e i f a v o r i t i di ieri. Perciò è necessario procedere per v i a legislativa, f a c e n d o che il sistema dei controlli sia s o t t r a t t o , per quanto è possibile, alle decisioni del potere politico. Bisogna evitare la confusione di funzioni fra l'organo che deve esercitare il controllo e l ' o r g a n o che ha essenziali funzioni eletto» rali e politiche. (Ooooooh !) È perciò che io prendo atto con piacere del vostro disegno di legge che accenna a ulteriori p r o v v e d i menti di più radicale indipendenza delle ammministrazioni locali dal P o t e r e politico ed appoggerò la vostra azione. Camera dei — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 0 MARZO DeyulaÌì 1906 Voci. B a s t a , b a s t a ! D E V I T I D E M A R C O . Ringrazio la Camera della sua benevolenza e d o m a n d o scusa se ho a b u s a t o della sua pazienza. (Bene!) Voci. Chiusura, chiusura! Una voce all' estrema sinistra. Parli il Governo ! Presentazione di relazioni. P R E S I D E N T E . I n v i t o l'onorevole Rigola e l'onorevole C o t t a f a v i a venire alla t r i b u n a per presentare due relazioni. R I G O L A . Mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul disegno di legge: « Costituzione in comune a u t o n o m o „della frazione di R o s a z z a ». C O T T A F A V I . Mi onoro di presentare alla Camera la relazione sul disegno di legge: « Bonifica delle c a v e di sterro che costeggiano le linee ferroviarie ». P R E S I D E N T E . Queste relazioni saranno s t a m p a t e e distribuite. Si riprende ia discussione sulle comunicazioni del Governo. P R E S I D E N T E . H a f a c o l t à di parlare l'onorevole presidente del Consiglio. S O N N I N O S I D N E Y , presidente del Gorì^\ siglio, ministro dell' interno. (Segni di attenzione). Onorevoli signori! Vorrei poter rispondere p a r t i c o l a r m e n t e a ciascuno degli oratori che hanno preso p a r t e a questa discussione, ma la piega che essa h a preso e l a ristrettezza del t e m p o mi rendono assai difficile il farlo. L a massima p a r t e degli oratori, specialmente degli a v v e r s a r i , si è f e r m a t a più sulla questione delle persone, che su quella delle cose. Potrei da ciò trarre un augurio f a v o revole per il p r o g r a m m a del Governo, poiché esso nella sua sostanza non è s t a t o c o m b a t t u t o quasi da nessuno. L ' o n o r e v o l e A b i g n e n t e si è f e r m a t o lung a m e n t e sulle cose con un assennato discorso, del quale lo ringrazio; ma mi pare e v i d e n t e che la sua conclusione non sia perf e t t a m e n t e logica. Io c o n v e n g o in molte delle sue osservazioni, m a i o d o v e v o esporre un p r o g r a m m a sintetico di Governo di pronta attuazione, non fare un c a t a l o g o generale di t u t t e le deficienze cui occorre soddisfare. Il riparare alla indisciplina negli uffici, a cui egli ha alluso, non è t a n t o ma " Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I I — "Ia~^ÌSSÌ03STE Camera 6488 — DISCUSSIONI teria di leggi, quanto di metodo di amministrazione, che si informi da un lato al sentimento di equità e di giustizia per t u t t i , e dall'altro a principi di disciplina e d'ordine nei pubblici servizi, che sono assolutamente necessari per la salute dell'organismo dello Stato. Qnanto a leggi, mi sembra che per ora ne abbiamo presentate non poche e non di lieve importanza; la Camera ha dunque il modo di proseguire un lavoro largo ed intenso. Se il Parlamento approverà, come io confido, le nostre proposte, mi riprometto di presentargli al più presto anche la legge sullo stato degli impiegati, la quale meglio regoli e disciplini da un lato i loro diritti e le loro garanzie, e dall'altro i loro doveri. Quanto alla giustizia amministrativa, di cui l'onorevole Abignente ha parlato ed a cui ha alluso anche l'onorevole Riccio, posso assicurare che già avevo preso in esame un disegno di legge, inteso a rinvigorire tutto l'istituto della Quarta Sezione del Consiglio di Stato. Non ne ho fatto parola nelle comunicazioni del Governo perchè il progetto non era ancora completamente pronto, e perchè volevo specialmente per la parte che riguarda l'interno, poter presentare subito tutti i progetti a cui alludevo nel programma. Ma è quistione di settimane, se non di giorni. I o non posso seguire gli onorevoli Abignente., Riccio e De Viti in tutte le singole questioni, cui hanno accennato. Dirò soltanto riguardo, per esempio, a quella dei Demani comunali, che i miei colleghi delle finanze e della agricoltura già avevano stabilito di ritirare e tosto di ripresentare emendato il relativo progetto di legge che sta davanti al Senato. Ho detto che l'onorevole Abignente non è stato perfettamente logico nella sua conclusione. Poiché, infatti, egli fa quistione di cose e non di persone, ed approva la massima parte delle proposte del Ministero, per qual ragione rimane dunque nell'opposizione ì Le sue premesse lo guidavano a conchiudere non contro di noi, ma in nostro favore (Si ride). Noi troviamo però un certo compenso nello spirito di equa tolleranza dell'onorevole Fradeletto, il quale avrebbe desiderato un Ministero di colore, avrebbe desiderato che nel programma del Governo si tenesse conto di parecchie altre questioni (altri ci hanno rimproverato di avercene messe anche troppe!), per esempio, quella del tiro a — TORNATA DEL 1 0 MARZO dei Ì)epid(àì 1906 segno, dell'educazione professionale ed altri argomenti importantissimi, ma ha poi concluso che non si intenderebbe, ed egLL non desidera, una crisi ministeriale. Il maggior numero degli altri oratori ha seguito l'onorevole Santini, (Si ride) nel sostenere, sotto varie forma, che vi è assoluta contraddizione tra parecchi dei miei colleghi del Ministero e me. ( S e g n i di attenzione). Ora la mia risposta non è e non può essere che una sola: esaminate attentamente tutti i progetti di legge che abbiamo già presentati; esaminerete anche quelli di cui abbiamo già annunciato i principii, e troverete, ne ho ferma fiducia, che essi si informano tutti ad un solo principio, ad un concetto di larga equità S D c i a l e , di libertà, di tolleranza e di correttezza amministrativa. E d in questo è il colore del presente Ministero. ( B e n i s s i m o ! Bravo!) È stato attaccato da alcuni, e con insolita violenza, il mio collega Pantano. (Segni di attenzione). L'onorevole Pantano ha in questi ultimi anni fatto parte di varie Com missioni e Consigli ufficiali ; ha negoziato trattati commerciali per incarico del Governo del Re. E d oggi è con noi per combattere insieme per la causa del lavoro nazionale e del progresso sociale, con quella rettitudine e con quella vigoria che t u t t i gli riconosciamo,« e con la quale, nell'ora della redenzione nazionale, combatteva, quarant'anni fa, sotto il vessillo « Italia e Vittorio Emanuele ». (Mormorio prolungato a sinistra — Commenti). L'onorevole Fradeletto disse che i provvedimenti per il Mezzogiorno sono piuttosto espedienti empirici che non rimedi organici. Ora chi consideri obbiettivamente e s e r e n a m e n t e le cose, dovrà riconoscere che coi nostri provvedimenti abbiamo f a t t o il maggiore e più complesso sforzo che sia stato tentato dal 1860 fino ad oggi in favore delle P r o v i n c i e meridionali, della Sicilia e della Sardegna. (Approvazioni — Commenti). Una voce. È vero ! f S O G N I N O S I D N E Y , presidente del Consiglio, ministro dell' interno. Noi non pretendiamo, e l'ho detto nelle comunicazioni del Governo, di poter risolvere d'un tratto tutte le questioni; ma i nostri avversari neppure possono negare che con l'opera da noi disegnata si fa un passo importante nella via della trasformazione del Mezzogiorno e delle Isole. (Approvazioni — Commenti). Noi vogliamo infatti - e le proposte presentate ne sono la prova - affrontare il itti Parlamentari LEGISLATURA XXII — — l a SESSIONE — 6489 DISCUSSIONI p r o b l e m a sotto l ' a s p e t t o economico, educativo e morale, g u a r d a n d o agli interessi di t u t t e le classi sociali e m i r a n d o s o p r a t u t t o a sollevare, con aiuti m a t e r i a l i e con la estensione dell'istruzione p r i m a r i a , il benessere e la f o r z a delle classi più disagiate. Se questo è empirismo io non so davv e r o in che cosa possano consistere i rimedi organici ai quali l ' o n o r e v o l e F r a d e l e t t o h a alluso e che, all'infuori della scuola professionale, egli n o n h a p o t u t o indicare. F R A D E L E T T O . N o n sono il p r e s i d e n t e del Consiglio ! S O N N I N O S I D N E Y , presidente del Consiglio ministro dell'interno. È molto facile teorizzare; ma non a l t r e t t a n t o facile è concretare e f a r e !} L a n o t a d o m i n a n t e di t u t t i i nostri progetti, se li considerate nel loro insieme, è p r e t t a m e n t e sociale. Noi c o n v i t i a m o gli amici, in q u a l u n q u e p a r t e della Camera seggano, a m u o v e r e un passo ardito sulla via delle r i f o r m e sociali, e non chiediamo ad alcuno di dove venga, m a se i n t e n d a c a m m i n a r e con noi nella direzione indicata. Il nostro pensiero è di costituire u n fascio di forze che r i u n i t e b a s t i n o a s u p e r a r e le più gravi difficoltà dell'ora presente, a migliorare l ' a m b i e n t e della n o s t r a v i t a politica e p a r l a m e n t a r e , a d i m p r i m e r e u n energico impulso alla legislazione r i f o r m a trice dei nostri i s t i t u t i a m m i n i s t r a t i v i e trib u t a r i , a r i d a r e alle popolazioni u n a maggiore fiducia nell'azione t u t r i c e ed integratrice dello S t a t o . Vi sono c e r t a m e n t e molti altri problemi di g r a n d e i m p o r t a n z a intrinseca, ma che non p r e s e n t a n o oggi alcuna v i v a urgenza di soluzione legislativa od a m m i n i s t r a t i v a , ed i n t o r n o ai quali differiscono i pareri di quelle stesse persone e di quei g r u p p i che sono disposti a l a v o r a r e di concerto a risolvere le questioni che in questo m o m e n t o richiedono la v o s t r a i m m e d i a t a a t t e n z i o n e . Noi e v i t i a m o oggi di proposito quei problemi che ci dividerebbero, p e r c h è se insistessimo a t r a t t a r l i insieme con gli altri che a f f r o n t i a m o , non r i u s c i r e m m o a p o r t a r e a c o m p i m e n t o nè questi, nè quelli.. ( B e n e ! — (Commenti). L ' u r g e n z a di un p r o b l e m a , o di u n a serie di problemi, non deve confondersi con l ' i m p o r t a n z a sua. Ye ne sono gravissimi che p r i m a di f o r m a r e oggetto di n u o v a legislazione o di radicali m u t a m e n t i di indirizzo n e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e , h a n n o bisogno di. essere, e ben lo h a d e t t o or ora l'onore- Camera dei Deputati — — TORNATA DEL 10 MARZO 1906 vole De Viti De Marco, meglio m a t u r a t i nella p u b b l i c a opinione. R i g u a r d o alla questione a cui mi richiam a v a or ora l'onorevole De Viti, cioè alle relazioni t r a S t a t o e Chiesa', la n o s t r a linea di c o n d o t t a è chiara e d i r i t t a : - scrupoloso r i s p e t t o di ogni libertà di p e n siero e di coscienza e dell'esercizio di ogni l i b e r t à di culto, ove q u e s t a non giunga nelle sue m a n i f e s t a z i o n i esterne a t u r b a r e la l i b e r t à a l t r u i ed a m e t t e r e in pericolo l ' o r d i n e pubblico. ( M o r m o r i o a sinistra). Nessuna debolezza, nessuna concessione dei d i r i t t i propri ed imprescrittibili dello S t a t o come tale (Commenti) ; e nello stesso t e m p o n e s s u n a persecuzione e nessuna provocazione. (Benissimo ! Bravo !) Ciascuno v a d a per la sua via. E i m a n e n d o o g n u n o nei limit'i dei suoi diritti e dei suoi doveri, non s a r a n n o necessarie nè aggressioni, nè violenze. E lo S t a t o liberale svolgerà pacific a m e n t e nell'opera sua la funzione di civiltà, di e q u i t à e di giustizia che è il suo vero a t t r i b u t o . Noi crediamo che u n a politica di l i b e r t à e di educazione sia quella che meglio convenga allo S t a t o ed a t u t t i i p a r t i t i . Ciascun p a r t i t o sarà t a n t o più f o r t e e più influente q u a n t o più a v r à c o n t r i b u i t o a d elevare la coscienza delle masse. I n q u e s t ' o p e r a posit i v a è la v i t t o r i a , non nelle l o t t e negative. (Commenti). È s t a t o d e t t o che noi non a b b i a m o parl a t o di politica i n t e r n a . Certo non a b b i a m o f a t t a alcuna dichiarazione generica i n t o r n o al principio di l i b e r t à e di a u t o r i t à . Ma era necessario farla 1 Q u a n d o il Ministero p r e s e n t a u n progetto che abolisce il s e q u e s t r o p r e v e n t i v o dei giornali, non vi dà u n a p r o v a chiara e positiva del criterio liberale a cui esso si i n f o r m a ? (Benissimo !) Q u a n d o vi p r e s e n t a u n insieme di progetti o r d i n a t i alla elevazione m a t e r i a l e e morale delle popolazioni più disagiate e t u r b a t e d ' I t a l i a , è e v i d e n t e che il Ministero si p r e o c c u p a n o n t a n t o di u n a a s t r a t t a dichiarazione di principii liberali, q u a n t o di stabilire quelle condizioni e quei f a t t i senza i quali la l i b e r t à popolare r i m a n e u n a semplice parola. Q u a n d o il Ministero vi p r e s e n t a un prog e t t o che mira alla g a r a n z i a d e l l ' a u t o n o m i a e della l i b e r t à degli enti locali e q u a n d o s ' i m p e g n a al r i s p e t t o di q u e s t a l i b e r t à nei r a p p o r t i pratici t r a Governo e a m m i n i s t r a zioni provinciali e comunali, è evidente che esso vuole assicurare la s t a b i l i t à di u n a Atti Parlamentari LEGISLATURA X X I I — l a SESSIONE — 6490 — Camera dei Deputati DISCUSSIONI —~TORNATA DEL 10~~MAEZO 1 9 0 6 politica liberale e garentire con norme legali i diritti dei terzi {Benissimo ! Bravo!) Libertà e giustizia, dunque, nell'azione di Governo, perchè la prima senza la seconda rimane vuota e sterile di benefìci effetti. Signori ! Noi vi proponiamo un'opera di pacificazione e di lavoro intenso ed utile. Ed è intorno alle leggi che vi abbiamo presentate, ed alle singole questioni importanti di indirizzo che in esse sono implicate, che noi confidiamo di avere il vostro consenso e la vostra cooperazione.(Benissimo! Bravo! — Applausi a destra ed al centro — Congratulazioni). Voci. Chiusura! chiusura! P R E S I D E N T E . Essendo chiesta la chiusura della discussione domando se sia appoggiata. (È appoggiata). La chiusura essendo appoggiata la pongo a partito. FILl'-ASTOLFONE. Domando di parlare contro la chiusura. (Rumori generali). SESIA. Domando io pure di parlare ma in favore della chiusura. (Continuano i rumori). P R E S I D E N T E . Io non posso fare a meno di dar facoltà di parlare all'onorevole deputato che l'ha-domandata contro la chiusura. Onorevole Filì-Astolfone ha facoltà di parlare. (Vivi segni di impazienza). Ben inteso che due oratori soltanto possono parlare sulla chiusura, uno contro ed uno in favore. FILÌ-ASTOLFONE. Mi ero iscritto per chiedere al presidente del Consiglio formali dichiarazioni intorno alla concessione delle ferrovie complementari sicule ad una Società, la quale, se sono esatte le notizie che corrono, avrebbe fatto un'offerta conforme alle condizioni ed ai progetti stabiliti dal Governo. Però, iscritto a parlare, vedo troncata la discussione, e mancandomi ogni altro modo, ed attesa l'imminente scadenza del termine per la concessione, sono costretto a parlare contro la chiusura. (Vivi rumori). È vero che il presidente del Consiglio, nel programma che lesse alla Camera, affermò rispetto alle complementari, che prima che scadesse il termine stabilito nell'ultima legge 9 luglio 1905, ove non si fosse provveduto alla concessione, il Governo avrebbe proposto i mezzi necessari per la costruzione diretta dallo Stato, incominciando im- mediatamente i lavori ma queste dichiarazioni non affidano più nè la rappresentanza politica, nè la popolazione. (Vivi rumori). È una ingiustizia che non ha nome... La Castelvetrano Porto Empedocle doveva essere aperta all'esercizio nel 1898... P R E S I D E N T E . Non entri ora nel merito. Sta bene, onorevole Fili, ella si oppone alla chiusura della discussione e su ciò interrogherò la Camera. SESIA. Domando di parlare. P R E S I D E N T E . Parli pure. SESIA. Sarò, come sempre, brevissimo; mi rendo conto della impazienza della Camera e non farò che una brevissima dichiarazione... (Grida generali e rumori vivissimi coprono addirittura la voce dell' oratore il quale rinuncia a parlare). Voci. Chiusura ! chiusura ! P R E S I D E N T E . Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro dei lavori pubblici. CARMINE, ministro dei lavori pubblici. (Segni d'attenzione). L'onorevole Filì-Astolfone vuol muovere censura perchè il presidente del Consiglio non fece dichiarazioni relativamente olla questione delle ferrovie complementari sicule. A noi sembrava che le dichiarazioni fatte nella esposizione del programma del Governo fossero più che sufficienti per tranquillizzare l'onorevole Filì-Astolfone e coloro che come lui si interessano di questa importante questione. A nome del Governo posso ripetere la dichiarazione, che, nel termine entro il quale è in facoltà del Governo di fare la concessione, questa saràfatta, oppure sarà presentato al Parlamento apposito disegno di legge con concrete proposte per dar mano immediatamente alla costruzione di queste ferrovie. (Bravo ! — Vivissime approvazioni). FI LI-ASTOLFO NE. Chiedo di parlare. (Oooh! Rumori). Voci. Basta! Basta! Altre voci. Chiusura! Chiusura! P R E S I D E N T E . Metto a partito la chiusura. Chi l'approva si compiaccia di alzarsi. (È approvata). Interrogazioni. P R E S I D E i i TE. Prego l'onorevole segretario di dar lettura delle interrogazioni pervenute al banco della Presidenza. Atti Parlamentari LEGISLATURA XXII L SESSIONE 8 - 6491 — Camera dei Deputati D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 0 MABZO 1 9 0 6 DB NOVELLIS, segretario, legge : « Il sottoscritto interroga il ministro dei lavori pubblici per sapere se di fronte al rialzo delle azioni delle meridionali, che si riscontrò contemporaneamente alle notizie del riscatto, non creda di rivedere i conti relativi a quest'operazione. « Guerci ». « 11 sottoscritto interroga il ministro della pubblica istruzione sul riordinamento delle scuole universitarie di Aquila, Bari e Catanzaro, pel quale i suoi predecessori hanno già studiato e formulato un disegno di legge. « Manna ». «Il sottoscriito chiede d'interrogare il ministro del tesoro per sapere se non creda necessario un disegno di legge per modificare l'organico delle regie avvocature erariali. « Manna ». « Il sottoscritto chiede d'interrogare il ministro guardasigilli ed il ministro dell'interno sull'arresto di Luigi Andriani ed altri nove cittadini di Francavilla Fontana, arresto avvenuto mentre pendeva il ricorso in Cassazione da essi presentato e mentre la loro condanna fu per uno dei casi contemplati dalla recente amnistia. « Ferri Enrico ». « TI sottoscritto chiede di interrogare l'onorevole ministro di grazia e giustizia sul contegno dell'autorità giudiziaria di Voghera di fronte a pubbliche denuncie contro un assessore di Broni accusato di avere celato dei furti dietro compenso in danaro. « Montemartini ». « Interrogo il ministro delle poste e dei telegrafi per sapere se e quando intenda sistemare la posizione dei supplenti postali e telegrafici. « De Felice-Giuffrida ». P R E S I D E N T E . Queste interrogazioni saranno inscritte nell'ordine del giorno e seguiranno il turno della loro presentazione. Comunicazione della Presidenza. P R E S I D E N T E . L'onorevole Rava ha presentato una proposta di legge di sua iniziativa, che sarà trasmessa agli uffici perchè ne autorizzino, se credono, la lettura, Osservazioni e proposte sull'ordine del giornc. RUBINI, presidente della Commissione generale del bilancio. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Parli, onorevole Rubini. RUBINI, presidente della Commissione generale del bilancio. È dovere mio di richiamare, come ho già avuto l'onore di fare altra volta, l'attenzione dell'egregio nostro Presidente e della Camera sulla necessità di completare la Commissione del bilancio. Mancano, oggi, in essa nove commissari; quindi lenti procedono i suoi lavori, perchè è difficile che essa sia in numero. Speravo che questo completamento si potesse fare nella seduta di martedì prossimo venturo; ma, se non si crede d'inscrivere quest'argomento nell'ordine del giorno di martedì, chiederei che almeno s'inscrivesse in quello di mercoledì. SONNI NO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare. P R E S I D E N T E . Parli pure. SONNINO SIDNEY, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Prego l'onorevole Rubini di voler consentire che la elezione dei membri mancanti della Giunta generale del bilancio si faccia giovedì insieme con quella dei membri di altre Commissioni, perchè giovedì probabilmente saranno esaminati dagli uffici, ed in quel giorno saranno già distribuiti i principali disegni di legge presentati dal Ministero. RUBINI. Sta bene. P R E S I D E N T E . L'onorevole presidente del Consiglio propone che giovedì abbiano luogo le elezioni per i membri che mancano nelle varie Commissioni. Se non vi sono opposizioni si intenderà approvata questa proposta. (È approvata). La seduta termina alle 17.50. Ordine del giorno per la seduta di lunedì. 1. Interrogazioni. 2. Svolgimento di interpellanze. PROF. A v v . LUIGI RAVANI Direttore degli Uffici di Revisione e di Stenografia. Roma, 1806 — Tip. della Camera dei Deputati,