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1/2007 www.ostechnik.de Rivista per la prevenzione e riabilitazione Te c n i c a c a l z a t u r i e r a Come a piedi nudi: Calzature funzionali L’appoggio plantare su fondo naturale, con calzature convenzionali e con le MBT. Disponibile all’indirizzo: www.amann.ch/naturbodenstudie Organo ufficiale dell’ Associazione nazionale della tecnica per scarpe ortopediche e dell’ Associazione internazionale dei tecnici di ortopedia. MEDICINA & TECNICA Franz Amann, Adriane Lang: L’appoggio plantare su fondo naturale, con calzature convenzionali e con le MBT. Riassunto: Esistono pochi studi ad aver esaminato la deambulazione su fondi naturali, e nessuno fra quelli pubblicati che abbia analizzato i precisi movimenti del piede su di un fondo naturale. Il quesito alla base di tali ricerche era: come si muove il piede nudo su fondi di cemento, erbosi e sabbiosi se si effettua un paragone indossando delle scarpe tradizionali e le MBT? Come e dove agiscono pressioni plantari sul piede e come mutano i valori e le velocità angolari? Questi erano i principali interrogativi posti, i quali hanno portato ai seguenti risultati: su di un fondo in cemento aumenta fortemente la pressione sotto al tallone. Sull’erba nella curva della pressione risultano visibili le difformità del terreno. La sollecitazione della pressione del piede e il movimento del piede sulla sabbia sono completamente diversi e presentano forti analogie con i valori misurati con l’MBT. Nella sabbia il tarso viene sollecitato meno, in compenso viene sollecitato maggiormente il metatarso. L’analisi degli angoli mostra come al primo contatto con il suolo per il piede risulti la massima supinazione su fondo duro e la minima sul fondo più morbido. Al contrario, gli angoli di supinazione nel pieno appoggio sono analogamente piccoli su tutti i fondi. Dalla videoanalisi risultano soprattutto variazioni nella lunghezza dei passi e nella velocità. Lo studio mostra come il piede venga sollecitato diversamente su fondi naturali e come l’MBT restituisca al piede una buona parte del processo motorio naturale. L’articolo è una versione leggermente ampliata e integrata con grafici dell’articolo comparso in Orthopädieschuhtechnik 1/2007. Indirizzo degli autori: Franz Amann, Adriane Lang AMANN.ch AG Orthopädie-Schuhtechnik Rosentalstraße 20 CH-4058 Basel E-mail: [email protected] 2 Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload er quale tipo di fondo è costruito il nostro apparato motorio? Ritorniamo indietro col pensiero di soli 100 anni, com’erano allora i percorsi e le strade o i pavimenti di pietra e di legno nelle case? Nel mondo civilizzato ci siamo trasformati con l’industrializzazione in una “società trasportata”, nella quale il fondo naturale disomogeneo è diventato sempre più piatto e in cui sono stati creati fondi di calpestio uniformi e monotoni per il nostro apparato motorio. Le possibilità che abbiamo di camminare su dei fondi naturali si limitano in genere a due settimane all’anno, quando durante le vacanze camminiamo scalzi sulla sabbia lungo il mare e, facendolo, proviamo una sensazione molto piacevole (fig. 1). P Nuovo sistema di misurazione dell’andatura Esistono solo poche ricerche ad avere analizzato la deambulazione su fondi naturali. Nessuna di tali ricerche ha misurato e analizzato i movimenti del piede. Praticamente tutte le analisi dell’andatura vengono effettuate in un laboratorio di analisi della deambulazione con o senza pedana mobile. Con lo sviluppo di un nuovo sistema di misurazione risulta adesso più facile registrare i valori di pressione del piede in combinazione con il movimento del piede effettuando misurazioni su diversi tipi di fondo. L’innovativo sistema di misurazione “ParaLogg” è stato sviluppato dalla ditta Paromed. Paromed dispone di una lunga esperienza con suole piezometriche ricettive alla pressione. Le stesse sono state ulteriormente sviluppate e integrate con un giroscopio. L’innovativa combinazione di pressione e movimento del piede in un unico sistema permette valutazioni più veloci. Un giroscopio è un misuratore d’inerzia che misura la posizione e la velocità di tutte le tre assi del movimento X, Y e Z. Il giroscopio viene fissato al collo del piede e tarato prima della misura- 1 Spiaggia sabbiosa, un piacere camminarvi scalzi zione sulla corretta postura del piede, ovvero azzerato. L’asse X misura supinazione e pronazione, l’asse Y flessione ed estensione, l’asse Z la rotazione esterna e interna (eversione e inversione) del piede. Oltre agli angoli di rotazione è così possibile misurare e analizzare anche la velocità angolare e l’accelerazione. Per poter più facilmente comprendere i complessi movimenti tridimensionali il software di analisi mostra un piede mosso virtualmente che raffigura l’esatta posizione spaziale (fig. 2). L’analisi integrata della deambulazione è in grado di calcolare dai dati, l’ampiezza del passo, la lunghezza del passo e la cadenza. Grazie ai dati del giroscopio è così possibile documentare velocemente delle anomalie nel quadro deambulatorio patologico visibili fra piede sinistro e destro attraverso un controllo del processo. Le misurazioni sono state effettuate a 100 Hz. I primi risultati ottenuti con il nuovo sistema sono stati presentati dalla ditta AMANN.ch AG Orthopädie-Schuhtechnik durante il congresso internazionale IVO/APO svoltosi a novembre 2006 a Basilea. MEDICINA & TECNICA falangie metatarso tarso 2 Raffigurazione dei risultati di misurazione ottenuti con il sistema “ParaLogg” Particolarmente interessanti sono risultate le misurazioni effettuate con le MBT, dato che esse vengono spesso paragonate alla deambulazione su di un fondo morbido e naturale, ma non sono stati ancora analizzati in concreto i nessi. Infatti con i sistemi di videoanalisi 2D non è possibile per esempio misurare i movimenti dei piedi scalzi nella sabbia perché scompaiono i marker. Tali misurazioni potrebbero essere effettuate con un Sistema 3D Vicon, ma il dispendio per ricostruire diversi fondi naturali nel laboratorio di deambulazione sarebbe naturalmente considerevole. Probandi Le misurazioni sono state effettuate con sei persone di età compresa fra 23 e 72 anni ed un’età media di 53 anni. Esse non soffrivano né di disturbi all’apparato motorio né disponevano di articolazioni artificiali. Nel gruppo gli “addestrati alle MBT” e i “non addestrati alle MBT” erano ugualmente rappresentati. sincronizzati e inizializzati. Le solette di misurazione sono state tarate in assenza di sollecitazione e durante la successiva misurazione della pressione statica di 10 secondi sono stati calibrati i giroscopi. Sul rispettivo fondo sono stati misurati almeno 8-10 passi. Dopo la misurazione i dati sono stati trasmessi via radio e memorizzati nel PC. Per tutti i probandi le misurazioni sono state effettuate a piedi nudi su fondo in cemento, sul prato umido di un campo di calcio, su sabbia asciutta, con calzature normali (fig. 4) e con le MBT (fig. 5) su cemento. Le MBT sono dotate di una suola esterna arrotondata e morbida, nonché di un Masai Sensor (materiale molto morbido al tallone) (Amann 2003), requisiti che permettono dei forti movimenti tridimensionali del piede su terreno piatto. Risultati Processo di misurazione Il sistema di misurazione “ParaLogg” ha fornito un grande numero di valori di misurazione. Nel caso di ciascun probando (n = 6) sono stati analizzati tre passi destri e tre passi sinistri (n = Per la misurazione a piedi nudi le solette di misurazione sono state poste direttamente sotto al piede, mentre il piede calzava un sottile calzino sportivo. I giroscopi erano fissati con la fascia elastica sopra al collo del piede (fig. 3). Per la registrazione video parallela i probandi erano inoltre dotati di marker lungo la retta vettoriale del corpo. Per evitare di sciupare le solette di misurazione il più possibile i probandi sono stati “trasportati” alle diverse stazioni di misurazione con una carrozzella. Al punto di partenza i controller alla gamba sinistra e destra sono stati 4 Scarpe da ginnastica con giroscopio 3 Probanda con l’apparecchio di misurazione vista di fronte e di lato 150) (fig. 6). Sono stati analizzati i seguenti dati: Valori di pressione plantare: – misurazione con solette piezometriche ricettive della pressione Dati del giroscopio Initial Contact: – angolo di pronazione/supinazione, – angolo di estensione/flessione, – velocità angolare pronazione/supinazione – velocità angolare flessione/estensione Mid Stance: – angolo di pronazione/supinazione, Pre-Swing (Toe-off): – angolo di pronazione/supinazione, – angolo di estensione/flessione, – velocità angolare pronazione/supinazione – velocità angolare flessione/estensione Videoanalisi: Ripresa di lato con punti marker sugli assi delle articolazioni 5 MBT con giroscopio Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload 3 MEDICINA & TECNICA 6 Risultati di tutti gli angoli e le velocità angolari analizzati Valori di pressione plantare Dalle curve della pressione si può dedurre l’effetto della pressione sul piede e rappresentarla graficamente (fig. 7). I grafici sono suddivisi in tarso (rosso), metatarso (verde), falangi (blu) e nella curva di pressione complessiva (nero). Nelle figure 8-12 sono stati sovrapposti rispettivamente tre passi susseguenti (4./5./6. passo) fatti sullo stesso fondo. La figura 8 mostra la curva della pressione camminando a piedi nudi su di un fondo in cemento. Spicca la curva ripidamente ascendente al momento in cui il piede viene poggiato (linea rossa) e la forte spinta con le falangi (linea blu) al termine del passo. La linea verde mostra la sollecitazione del metatarso, in rapporto ad essa le falangi e il tarso sono sollecitate dal 45 al 65 % in più. Gli alti valori della pressione (linea rossa e blu) mostrano come praticamente non viene attutito il momento del contatto e indicano in- oltre quanta forza viene applicata nella fase di spinta. Nella deambulazione a piedi nudi sul prato di un campo di calcio i valori di pressione risultano prevedibilmente diversi (fig. 9). Il fondo disomogeneo influenza fortemente l’andamento delle curve. Le zone del piede sono sollecitate ad ogni passo in punti diversi. I valori di pressione massimi di tallone, metatarso e falangi sono quasi uguali. La distribuzione della pressione sul fondo di sabbia (fig. 10) mostra un quadro ancora diverso. Con l’affondamento nella sabbia la pressione sul tarso risulta da un lato più bassa, dall’altro il metatarso viene sollecitato maggiormente (+25%) e soprattutto quasi in contemporanea con l’appoggio del tallone, dato che il piede viene quasi immediatamente “adagiato” nella sabbia. La pressione sulle falangi aumenta progressivamente fino alla spinta. Al momento della spinta la curva di pressione complessiva (linea ne- ra) resta quasi piatta, probabilmente a causa della sabbia che scivola via. Il tempo di contatto con il suolo risulta in media più lungo di circa il 20 % per tutti i probandi. Dai tre passi con scarpe normali su fondo in cemento (fig. 11) risultano andamenti delle curve uniformi. La sollecitazione della pressione delle falangi e del tarso è maggiore del 40% circa della sollecitazione del metatarso. Nella misurazione con l’MBT (fig. 12) i valori della pressione massimale per tallone e metatarso sono praticamente uguali. A partire dai 100 millesimi di secondo la sollecitazione delle falangi aumenta molto uniformemente fino alla spinta. Il metatarso viene sollecitato molto a lungo – quasi fino alla spinta delle falangi -, un fatto collegato alla speciale tecnica deambulatoria con l’MBT. Confrontando le curve fra di loro si nota come i passi su fondo naturale siano meno omogenei che con le scarpe o Valori di pressione plantare di 3 passi Piedi nudi su cemento N/cm² falangie metatarso 260 260 240 240 220 220 200 200 180 180 160 160 140 140 120 120 100 100 80 80 60 60 40 40 0 0 0 100 tarso 7 Disposizione dei sensori delle solette piezometriche. 4 Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload Piedi nudi su prato 20 20 tarso Valori di pressione plantare di 3 passi N/cm² 200 300 400 metatarso 500 600 ms falangie 8 Valori di pressione plantare a piedi nudi su lastre in cemento. 0 100 tarso 200 300 400 metatarso 500 600 ms falangie 9 Valori di pressione plantare a piedi nudi sul prato di un campo di calcio. MEDICINA & TECNICA Valori di pressione plantare di 3 passi Valori di pressione plantare di 3 passi N/cm² Piedi nudi su sabbia N/cm² Valori di pressione plantare di 3 passi Scarpe tradizionali su cemento 260 260 260 240 240 240 220 220 220 200 200 200 180 180 180 160 160 160 140 140 140 120 120 100 100 80 80 60 60 60 40 40 40 20 20 120 100 80 20 0 0 0 100 200 tarso 300 400 500 metatarso 600 700 ms falangie MBT su cemento N/cm² 0 0 100 tarso 200 300 400 metatarso 500 600 ms 0 falangie 100 200 300 tarso 400 500 600 metatarso ms falangie 10 Valori di pressione plantare a piedi nudi su sabbia soffice. 11 Valori di pressione plantare su lastre in cemento con scarpe da ginnastica. 12 Valori di pressione plantare su lastre in cemento con calzature MBT. su fondo duro. Ciò è dovuto probabilmente all’irregolarità del fondo naturale. Ad ogni passo il corpo è costretto a stabilizzare il piede a livello muscolare in un’altra posizione allo scopo di orientare il baricentro del corpo in maniera ottimale contro la forza di gravità. I valori della pressione su tarso e falangi risultano tuttavia nel complesso leggermente più bassi con le scarpe che non a piedi nudi sul cemento, dato che tramite la scarpa le forze agenti vengono meglio distribuite. Dal confronto diretto fra la deambulazione a piedi nudi su fondo duro e su sabbia (fig. 13) risultano molto chiaramente le grandi differenze nella distribuzione della pressione. La causa principale in merito è soprattutto data dal fatto che il fondo sabbioso si adatta all’arco del piede e il piede riesce a “rullare” via in modo naturale sul fondo soffice. Su fondo duro, invece, il piede si ribalta quasi subito, fatto che ha la conseguenza che il piede sia sollecitato in modo irregolare e si creino alte punte di pressione. Quando si paragona la deambulazione con scarpe normali e con le MBT (fig. 14) le differenze sono simili a quelle fra la deambulazione su fondo duro e su sabbia. La curva di pressione (linea rossa) nella deambulazione con scarpa tradizionale risulta simile a quella della deambulazione e piedi nudi su fondo di cemento. La struttura della suola delle MBT invece riduce il momento torcente nell’articolazione tibio-tarsica (Kälin/Segesser 2004) e permette una rullata con spinta più controllata. Interessante risulta un confronto più approfondito fra le curve di pressione camminando su sabbia e quelle camminando con le MBT (fig. 13 e 14 destra). A prescindere dalla spinta delle falangi i valori di pressione sono sorprendentemente simili; in entrambi i casi risulta una pressione relativamente bassa nell’area tarsale ed una rapida e ugualmente forte sollecitazione del metatarso dopo l’appoggio del tallone (leggermente ritardata con le MBT). Le forze agenti sul corpo vengono distribuite su di una superficie maggiore grazie alla rapida sollecitazione del metatarso e risultano quindi relativamente più basse al tallone. Il Masai Sensor, sensore morbido, si assume nelle MBT il compito dell’affondamento del tallone simile a quello che avviene quando si cammina sulla sabbia (Amann 2003). In questo esempio, nella deambulazione a piedi nudi su fondo in cemento agiscono sul tallone 163 N/cmP, nel caso delle MBT e su sabbia soltanto 120 N/cmP e 95 N/cmP. Ciò corrisponde ad una riduzione percentuale del 27 ovvero 42 percento. Questo fatto può comportare, per esempio nel caso di problemi articolari, un forte sgravio con attenuazione dei dolori (Nigg 2004). Nel caso del fondo sabbioso il punto di applicazione della forza (primo Center of Pressure) si trova notevolmente più avanti rispetto a quello del cammino a piedi nudi su cemento o con le scarpe normali. Ciò corrisponde ai risultati di Amann (2004) e Kälin/Segesser (2004), che hanno registrato anche con le MBT un punto di applicazione della forza più avanzato. Ciò rafforza l’ipotesi che la deambulazione con le MBT assomiglia alla deambulazione su di un soffice fondo naturale ovvero su di un fondo sabbioso. È degno di nota anche il confronto delle curve di pressione fra una persona addestrata e una non addestrata all’utilizzo delle MBT (fig. 15). Si osserva come il principiante all’uso MBT solleciti molto meno il metatarso e co- me la sollecitazione presenti molte irregolarità (linea verde). Esse sono provocate dall’instabilità delle MBT, alla quale il corpo nei primi tentativi di cammino non si è ancora adattato né in relazione alla stabilità posturale, né a quella dinamica. La ridotta sollecitaValori di pressione plantare N/cm² Piedi nudi su cemento 260 Piedi nudi su sabbia 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 0 100 200 300 400 500 600 tarso 0 100 200 300 400 metatarso 500 600 700 ms falangie 13 Valori di pressione plantare a confronto: a piedi nudi su cemento e su sabbia. Valori di pressione plantare N/cm² Calzature tradizionali 260 MBT 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 0 100 200 300 400 500 600 tarso 0 100 200 metatarso 300 400 500 600 ms falangie 14 Valori di pressione plantare a confronto: scarpe da ginnastica e MBT su cemento. Valori di pressione plantare N/cm² MBT senza addestramento 260 MBT con addestramento 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 0 100 200 300 400 tarso 500 600 700 0 100 metatarso 200 300 400 500 600 ms falangie 15 Valori di pressione plantare a confronto fra corridori senza e con addestramento a portare l’MBT. Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload 5 MEDICINA & TECNICA Angolo di supinazione in gradi Angolo di pronazione/supinazione in gradi 9.0º con Pre-Swing (Toe-off, ultimo contatto delle dita dei piedi) 8.0º Supination 7.0º 6.0º 5.0º -5.1° -7.3° 4.0º -5.6° Pronation 3.0º -2.5° 1.0º cemento prato sabbia MBT Angolo initial contact -2.0 º -3.0 º -4.0 º cemento controlli la tecnica deambulatoria, e dall’altro che il corpo si sia adattato a livello sensomotorio alla struttura instabile della suola e sia diventato capace di controllarla in maniera efficace. Questo fatto può anche essere interpretato come un miglioramento del coordinamento intramuscolare e intermuscolare nonché della capacità di stabilizzazione del corpo. Piedi nudi su cemento Piedi nudi su sabbia +80° +60° +40° +20° +0° -20° Durata del contatto sulla superficie -40° -100 0 100 200 300 400 500 Durata del contatto sulla superficie 600 700 0 100 200 300 400 500 600 700 ms 18 Confronto degli angoli di flessione/estensione (verde) e pronazione/supinazione (blu) fra la camminata scalza su cemento e su sabbia. Angolo di rotazione Grad ° Scarpe prato sabbia MBT scarpe 17 Rappresentazione a confronto degli angoli di pronazione e supinazione al momento del Pre-Swing. Angolo di rotazione Grad ° Flessione Supinazione -1.0 º Angolo mid stance zione nell’area metatarsale si spiega attraverso il fatto che il principiante non ha ancora imparato la tecnica deambulatoria con le MBT e denota quanto sia importante una buona introduzione alla corretta tecnica deambulatoria (Amann 2003, Kälin/Segesser 2004). Nel caso della persona allenata all’uso dell’MBT, l’andamento uniforme delle curve di pressione può suscitare da un lato l’ipotesi che essa Estensione Pronazione 1.0 º -6.0 º scarpe 16 Rappresentazione a confronto degli angoli di supinazione al momento dell’Initial Contact. MBT +80° +60° +40° Flessione Supinazione 2.0 º -5.0 º 0.0º +20° +0° Estensione Pronazione 3.0 º 0.0 º -3.7° 2.0º 4.0 º -20° Dati del giroscopio Con il giroscopio sono stati misurati i movimenti del piede nello spazio. Con l’ausilio dei valori di pressione sincronizzati si è potuto attribuire i movimenti alle relative fasi di deambulazione. Quando il piede si trova in una posizione di supinazione, ciò viene indicato sulla curva con un valore positivo, nella posizione di pronazione analogamente con un valore negativo. Nel caso di valore uguale 0 il piede si trova nella posizione neutra calibrata. Lo stesso vale per la flessione e l’estensione: nel caso di una flessione plantare il valore è positivo, nel caso di una estensione dorsale il valore è negativo. Le rotazioni esterna e interna (asse Z) non sono state analizzate e sono state schermate nei grafici per una maggiore chiarezza. La velocità angolare mostra in gradi per secondo la direzione e velocità con cui si muove il piede. Se per esempio la curva passa da 0°/s a 90°/s, il piede si muove con velocità crescente in direzione della pronazione (indipendentemente dal fatto se inizia da una posizione di pronazione o supinazione). Da +90°/s a 0°/s il piede si muove con velocità decrescente ulteriormente in direzione della pronazione. Quando la curva poi passa da 0°/s a -80°/s, a 0°/s si cambia direzione e il piede si muove con velocità crescente in direzione della supinazione. Da -80°/s fino a 0°/s il piede continua a muoversi in direzione della supinazione, ma con velocità decrescente. -40° -60° -100 Durata del contatto sulla superficie 0 100 200 300 400 500 Durata del contatto sulla superficie 600 700 0 100 200 300 400 500 Pronazione/supinazione 600 700 ms 19 Confronto degli angoli di flessione/estensione (verde) e pronazione/supinazione (blu) fra scarpa da ginnastica e scarpa MBT. 6 Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload A piedi nudi su fondo in cemento il tallone è stato appoggiato in media con un angolo di supinazione di 8,5° (Initial Contact) (fig. 16). Nell’appoggio su MEDICINA & TECNICA Flessione/estensione Con il “ParaLogg” gli angoli di flessione/estensione vengono misurati in relazione al suolo e non come di consueto attraverso gli assi della parte inferiore della gamba e del piede. Perciò non è possibile confrontare questi dati direttamente con i valori esistenti. Ciò che però risulta osservando l’immagine delle curve nel complesso è l’andamento dell’angolo, che fornisce chiarimenti in merito all’andatura. In figura 18, per esempio, è ben visibile come l’angolo di estensione dorsale si appiattisca rapidamente sul fondo in cemento (0 – 100 ms), resti per un certo periodo quasi nella stessa posizione (100 – 400 ms) per poi passare abbastanza velocemente alla flessione plantare (400 – 650 ms). Ciò corrisponde nell’appoggio, al veloce ribaltamento del piede a causa del maggiore momento torcente, al contatto con il suolo di tutto il piede, e alla spinta con le falangi. Su fondo sabbioso, invece, dall’estensione alla flessione risulta una modifica- Flessione Supinazione Estensione Pronazione Flessione Supinazione Velocità angolare zione angolare piuttosto °/s Piedi nudi su cemento Piedi nudi su sabbia costante, che corrisponde ad +400 una più uniforme distribuzione della pressione. +300 Se si confronta la deam+200 bulazione con scarpe normali e con le MBT (fig. 19) le dif+100 ferenze degli angoli di rota+0 zione sono nuovamente simili a quella fra la deambulazio-100 Durata del contatto Durata del contatto ne su fondo duro e su sabbia. sulla superficie sulla superficie Le velocità angolari di fles-200 -100 0 100 200 300 400 500 600 700 0 100 200 300 400 500 600 700 ms sione e estensione sono relativamente alte a causa del ribaltamento e della spinta del 20 Raffronto della velocità angolare a piedi nudi su cemento e su sabbia. piede al momento dell’appoggio del tallone e della Velocità angolare spinta delle falangi (p<0,05 °/s Scarpe MBT spinta delle falangi) (fig. 20 +400 e 21, curva verde). Durante il +300 pieno contatto con il suolo (Mid Stance), il piede resta +200 sul suolo per un periodo maggiore senza quasi muo+100 versi (la velocità angolare si +0 trova quasi a 0°/s). Nel caso dei piedi nudi sulla sabbia e -100 Durata del contatto Durata del contatto soprattutto delle MBT, duransulla superficie sulla superficie -200 te la posizione di fermo del -100 0 100 200 300 400 500 600 700 0 100 200 300 400 500 600 700 ms piede si nota un movimento continuo, nonché velocità più basse al momento dell’I- 21 Raffronto della velocità angolare fra scarpa da ginnastica e scarpa MBT. nitial Contact (appoggio del piede) e durante il Pre-Swing (spinta). La velocità angolare della flessione plantare alla fine della fase di Pre- rebbero verificate delle differenze nelSwing (Toe-off, l’ultimo contatto delle la postura del corpo. dita dei piedi) risulta ridotta del 20% Tuttavia nel corso delle presenti misolo con le MBT (p<0,02 per cemento, surazioni non è stato possibile accertprato, sabbia e scarpe), un fatto che are alcuna differenza, ovvero soltanto può presumibilmente essere ricondotto in piccola misura. Una spiegazione in alla suola arrotondata (fig. 22). Dato tal senso potrebbe essere quella che ai che il prato era bagnato e quindi legger- probandi è stata data solo una fase mente scivoloso, anche la velocità molto breve di adattamento al relativo angolare risulta maggiore del 14% ris- fondo, che non è stata sufficiente per petto alla deambulazione a piedi nudi su un adattamento sensomotorio della cemento e sabbia, nonché con le scarpe. postura del corpo. Estensione Pronazione fondo sabbioso, invece, la supinazione del piede è in media di 3,3° (61,2% in meno, p < 0,0001) e con le MBT 5,8° (31,8% in meno, p < 0,05). Durante la Mid Stance l’angolo di supinazione su fondo in cemento differisce di poco da quello su altri fondi. Tale forte diminuzione dell’angolo di supinazione di 7,3°, in media il 42,1 % più che su altri fondi, porta alla conclusione che il piede, in preparazione del duro appoggio del tallone, crei una maggiore tensione muscolare allo scopo di poter meglio attenuare a livello muscolare la pressione agente. Sorprendentemente la velocità angolare al momento dell’Initial Contact (appoggio del tallone a 0 ms) è relativamente bassa nella pronazione/supinazione a piedi nudi su fondo di cemento, se paragonata ai valori degli altri fondi (p < 0,05 per prato, MBT e scarpe) (fig. 20 e 21, curva blu). Ciò potrebbe a sua volta essere collegato al fatto che il piede tenta di attenuare il duro urto contro il cemento mantenendo la tensione muscolare il più a lungo possibile. Il fondo e la calzatura esercitano una forte influenza anche al momento dell’ultimo contatto delle dita dei piedi durante la Pre-Swing (fig. 17). Più duro è il fondo e maggiore è la pronazione del piede. Con le MBT la supinazione del piede avviene nella posizione zero, con le scarpe la supinazione è a 3°. Videoanalisi Discussione La videoanalisi è stata effettuata con il software “Dartfish”. Degna di nota è risultata soprattutto la minore lunghezza del passo e la minore velocità (maggiore durata di contatto con il suolo) della deambulazione su fondo sabbioso (780 ms) al confronto con gli altri fondi (ca. 680 ms) (fig. 13) (Pinnington et al. 2005). A causa del già noto conseguimento di una postura più eretta indossando le MBT (Nigg er al. 2006) ci si aspettava che a seconda del fondo si sa- Finora non esiste ancora nessuna ricerca che confronti i risultati di misurazione del sistema ParaLogg con quelli della videoanalisi tradizionale. Perciò non è possibile per tutti i valori misurati effettuare un confronto diretto con delle misurazioni tradizionali. L’angolo di pronazione/supinazione, per esempio, viene tradizionalmente misurato all’angolo del tendine d’Achille, con il sistema ParaLogg, invece, lo si misura con il giroscopio al collo del piede. Dato che le parti anteriore e Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload 7 MEDICINA & TECNICA tale studio, anche la presente ricerca mostra come la calzatura abbia effetti diretti sul nostro modo di cam500 º/s minare. In virtù di tale circostanza è 450 º/s 400 º/s importante indossare delle calzature 350 º/s idonee (Shakoor/Block 2006). Te300 º/s nendo conto dei buoni valori di con250 º/s 200 º/s fronto fra sabbia e le MBT nell’ambi150 º/s to dell’effetto della pressione sul 100 º/s 50 º/s piede, le MBT rappresentano sicura0 º/s mente un’opportuna alternativa e sabbia cemento prato MBT scarpe variazione rispetto alle calzature tradizionali. 22 Raffigurazione a confronto della flessione plantare nelVa rilevato come siano necessala fase di Pre-Swing rie ulteriori ricerche sui fondi naturali allo scopo di analizzare più approfonditamente gli effetti e le differenze posteriore del piede si possono muo- dei diversi tipi di suolo. vere in modo lievemente avvitato l’una rispetto all’altra, è possibile che i va- Bibliografia: lori o le velocità angolari differiscano 1 Amann B., Amann F. (2003). Destabilisieleggermente dai risultati abituali. Le ren, Sensibilisieren, Mobilisieren. In: differenze nella flessione e nell’esten- Orthopädieschuhtechnik 5/2003, pp. 50-53. sione sono state illustrate nel paragra- 2 Amann B., Amann F. (2004). Neue Rollentechnik bei Beschwerden im OSG. In: fo precedente. Dalla ParaLogg è tutta- Orthopädieschuhtechnik 12/2004, pp. 31-37. via previsto che il sistema possa esse- 3 Götz-Neumann K. (2003). Gehen verstehen re integrato con un secondo girosco- – Ganganalyse in der Physiotherapie. Verlag pio alla parte inferiore della gamba per Thieme. 1. Auflage 4 Kälin X., Segesser B. (2004). Funktionelle poter misurare l’angolo effettivo Unterschiede zwischen MBT und konventiodell’articolazione tibio-tarsica. nellen Schuhen beim Gehen. In: OrthopädieI valori relativi a diversi fondi natu- schuhtechnik 12/2004, pp. 22-28. rali possono essere sempre confrontati 5 Nigg B.M. (2004). Der MBT Schuh und seine biomechanische/therapeutische Wirkungssolo in modo approssimativo, in quan- weise. In: Orthopädieschuhtechnik 12/2004, to le caratteristiche di fondi simili pp. 29-30 possono distinguersi in maniera note- 6 Nigg B., Ferber R. & Gormley T. (2006) Efof an Unstable Shoe Construction on vole. Di conseguenza è molto impor- fects Lower Extremity Gait Characteristics. Clin tante fornire negli studi una buona de- Biomech. 2006 Jan; 21(1):82-88. scrizione del fondo, in modo da con- 7 Nurse M.A., Hulliger M., Wakeling J.M., Nigg B.M., Stefanyshyn D.J. (2005). Chansentire paragoni sensati. ging the texture of footwear can alter gait Le presenti misurazioni, per esem- patterns. In: J Electromyogr Kinesiol. 2005 pio, sono state effettuate su sabbia Oct;15(5): 496-506. molto soffice e asciutta, che offriva 8 Perry J. (2003). Ganganalyse – Norm und poca resistenza. Camminare su di un Pathologie des Gehens. Verlag Urban & Fischer, 1. Auflage fondo sabbioso un po’ più duro può 9 Pinnington H.C., Lloyd D.G., Besier T.F., portare a risultati diversi nei dati Dawson B. (2005). Kinematic and elecdella pressione, del giroscopio e del tromyography analysis of submaximal diffevideo, che potrebbero avvicinarsi rences running on a firm surface compared with soft, dry sand. In: Eur J Appl Physiol. maggiormente a quelli misurati sull’er- Jun;94(3):242-253. ba o con le MBT. 10 Shakoor N. & Block J.A. (2006). Walking È inoltre possibile che nel caso di Barefoot Decreases Loading on the Lower Expersone abituate a camminare spesso tremity Joints in Knee Osteoarthritis. In: Arthritis & Rheumatism, 54(9): 2923-2927. su questi tipi di fondi la curva di pressione sulla sabbia, ma anche su prato, Gli autori saranno felici di ricevere eventuali si presenti diversa da quanto risultato informazioni riguardanti ricerche con misurain questo studio, che ha soltanto zioni relative ai piedi su fondi naturali. consentito un periodo di adattamento Ringraziamenti molto breve. Un grazie di cuore va a tutti coloro che hanNurse et al. (2005) e Shakoor/ Block no sostenuto la AMANN.ch AG Orthopädie(2006) ipotizzano nei loro studi che il Schuhtechnik durante la presente ricerca: ai per la loro flessibilità e costanza, e tipo di andatura si adatti a seconda del- probandi a Adriane Lang in qualità di collaboratrice la situazione al rispettivo fondo o alla competente e disponibile. Alla ditta Parorispettiva calzatura. Analogamente a med, grazie al cui primo sistema funzionante Velocità angolare della flessione plantare nella fase di Pre-Swing (Toe-off, ultimo contatto delle dita dei piedi) 8 Orthopädieschuhtechnik 1/2007 Internetdownload ParaLogg è stato possibile effettuare queste misurazioni. I nostri ringraziamenti vanno anche alla ditta Dartfish per il sostegno nella videoanalisi dell’andatura, e alla città di Reinach BL (Svizzera) per l’utilizzo dell’impianto sportivo Fiechten. Grazie infinite anche a Xaver Kälin per la consulenza biomeccanica. Gli autori: Franz Amann, classe 1966, dirige dal 1999 insieme al fratello OSM Beat Amann un’azienda di tecnica calzaturiera ortopedica a Basilea, Svizzera. Nel 2001 ha portato a termine la sua formazione come istruttore MBT e nel 2002 come istruttore MBT presso l’inventore delle MBT Karl Müller. Nel 2002 ha organizzato i primi corsi per MBT Service Center in Svizzera. Dal 2003 i fratelli Amann sono responsabili dell’addestramento MBT Service Center a livello mondiale. Nel 2004 ha portato a termine la formazione “vabene” per la misurazione ortostatica del corpo e la cura con solette propriocettive stimolanti l’afferenza. Franz Amann è coautore di articoli relativi a ricerche svolte su casi ortopedici trattati con l’ausilio delle MBT ed ha partecipato ad uno studio pilota MBT e uno studio clinico MBT nel 2003 e 2005. Adriane Lang, classe 1980, ha studiato educazione fisica presso l’Institut für Sport und Sportwissenschaften dell’università di Basilea. Nel 2005 ha presentato la sua tesi di laurea sulla propriocezione e il sistema sensomotorio. Dal 2005 opera presso la AMANN.ch AG Orthopädie-Schuhtechnik a Basilea in qualità di esperta di scienze sportive lavorando prevalentemente nell’ambito MBT. Inoltre è un’istruttrice MBT e un’allenatrice Masai Walking qualificata.