La Sala dei Cavalieri De Ridderzaal

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La Sala dei Cavalieri De Ridderzaal
La Sala dei Cavalieri De Ridderzaal
La costruzione di un padiglione di caccia, per ordine del conte d’Olanda, segna la nascita di L’Aia nel secolo XIII.
Nella Sala dei Cavalieri, in cui ci troviamo ora, il conte dava le sue feste e riceveva i suoi ospiti. È qui che nel secolo
XIV Filippo il Buono riuniva i cavalieri del Toson d’Oro. E un altro membro della casa di Borgogna, Carlo il Temerario,
per un certo tempo vi amministrava la giustizia. Nel corso del tempo questa sala è stata usata per diversi scopi: ai
tempi Napoleone pure come ospedale e scuderia.
Dal restauro, effettuato intorno al 1900, la sala viene ustata per cerimonie di importanza nazionale e internazionale.
La cerimonia più importante ha luogo ogni anno il terzo martedì di settembre. Quel giorno, chiamato Prinsjesdag (il
giorno dei principi), con il Discorso del Trono, la regina rende noto il programma del governo per l’anno successivo.
Oltre ai membri del Senato e della Camera dei Deputati, sono presenti i membri della famiglia reale, i ministri, i sottosegretari di stato, i membri del Consiglio di Stato, il Corpo Diplomatico, nonché altri invitati. Ognuno può seguire
questa cerimonia in diretta alla televisione.
Su un podio si trova il trono della regina. Intagliata nella parte superiore del trono si vede la lettera B, cioè l’iniziale
del nome della regina: Beatrix. Sullo schienale del trono si vede ricamato lo stemma dell’Olanda.
La sala è alta quasi 26 metri e il tetto è una copia fedele di un tetto medioevale. Questa ha la forma del fondo di una
nave capovolta ed è fatta di quercia irlandese. Nella sua costruzione non sono stati usati chiodi, bensì cavicchi.
Guardate le piccole teste di legno con l’orecchio grande, ad ambedue i lati delle travi del tetto. Sembrano ascoltare
quanto dice la gente: tutto per incoraggiarla a dire la verità.
Nelle vetrate si vedono gli stemmi di un numero di antiche città olandesi. Anche nel rosone sopra e la tribuna si vedono alcuni stemmi, fra cui quelli della casa di Baviera, di Borgogna e degli Asburgo. Alcuni membri di queste famiglie
nobili hanno lasciato la loro impronta nella storia dei Paesi Bassi.
Recentemente è stata effetuata una renovazione fondamentale. L’illuminazione è stata sostituata. E hanno aggiunto
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un ottavo lampadario. Anche i tappeti sono stati sostituiti da nuovi esemplari. E il trono è stato guarnito di nuovo. Le
12 provincie oggi vengono rappresentate dai tappeti a muro, nonché i territori d’oltremare. Infine sul camino si legge
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l’inizio del testo della costituzione del Regno dei Paesi Bassi, del 1848.
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Il Senato De Eerste Kamer
La sala riunioni è stata progettata de Pieter Post come sala di riunione per l’amministrazione provinciale dell’Olanda
e della Frisia occidentale. Nel 1655 furono completati i lavori di costruzione ed iniziarono quelli di decorazione. Il soffitto è stato dipinto da duo allierridi van Rubens, Wielingh e de Haen. Lavorando su un’alta impalcatura, i due artisti
hanno illustrato, dal 1663 – al 1665, molti popoli con cui l’Olanda intratteneva rapporti commerciali. I popoli raffigurati guardano dentro la sala come da una finestra. Sopra l’altra tribuna vi sono al centro i Polacchi, più a destra i
Persiani, i Turchi, gli Spagnoli con i Messicani, i Francesi, gli Italiani, i Tedeschi e i Russi. Al centro, i Paesi Bassi sono
rappresentati dai Bambini dello Stato. Nelle nicchie lungo la parete sono rappresentati i Prefetti del Consiglio, cioè
i presidenti del passato dell’amministrazione provinciale dell’Olanda. Vediamo, successivamente (partendo del lato
della finestra): Johan van Oldenbarnevelt, Adriaan Pauw, Johan de Witt, Gasper Fagel, Antonie Heinsius, Simon van
Slingelandt, Laurens Pieter van de Spiegel e Rutger Jan Schimmelpenninck.
Il ritratto di dimensioni superiori a grandezza naturale del Re Guglielmo II è un dono fatto dal Re stesso al Senato:
‘Perch’io sia sempre al Vostro cospetto’. Sotto il regno di Guglielmo II, infatti, fu approvata una modifica della Costituzione che prevedeva – fra le altre cose - che i senatori non venissero più nominati dal Re, bensì fossero eletti dai
delegati provinciali. La modifica è del 1848. Il grande dipinto dell’Adriaan Hanneman dietro la tribuna pubblica rappresenta la Pace; la tela sul lato opposto raffigura il dio della guerra Marte, ed è opera del Jan Lievens.
Originariamente i muri erano coperti di arazzi rappresentanti paesaggi italiani; durante la dominazione francese la
sala fu requisita dal Re Luigi Napoleone per il suo Ministero di Guerra. Gli arazzi furono rimossi e vennero probabilmente portati a Parigi. Non sono mai stati ritrovati. Da allora, l’unità formale delle pareti e del soffitto è andata perduta. Gli attuali rivestimenti delle pareti dono stati applicati nel corso dell’ultimo restauro (luglio 1994 – settembre
1995). I motivi e i colori sono stati definiti in relazione al soffitto. Lo stabilimento tessile ‘Tissage de Lyon’ è riuscito,
con l’impiego di avanzate tecniche computerizzate, a progettare il tessuto necessario per i 600 metri di rivestimento.
È stato così possibile armonizzare reciprocamente il soffitto e le pareti.
Sotto il ritratto di Guglielmo II vediamo il seggio del presidente del Senato, con i posti per i cancellieri a entrambi
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i lati. Il tavolo leggermente arcuato verso la finestra è quello dei ministri. Al centro della sala vi sono i posti per gli
stenografi. I senatori vengono eletti indirettamente dai cittadini olandesi ogni quattro anni. I votanti eleggono infatti
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settimana, il martedì.
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i rappresentanti delle regioni e questi, a loro volta, eleggono i senatori. Geralmente il senato si riunisce una volta alla
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La Camera dei Deputati De Tweede Kamer
Il passaggio centrale coperto Statenpassage
Lo Statenpassage costituisce la parte centrale dell’edificio. Tutte le sale di conferenza danno su questo atrio. Nel
suo progetto della nuova sede, l’architetto Pi de Bruijn ha voluto ottenere l’effetto di un edificio all’aperto, pieno di
spazio e luce. Il valore simbolico è ovvio: l’edificio vuole riflettere l’ideale di una trasparenza politica, che aumenta
l’accessibilità per il cittadino.
Nel quadro dei lavori per la nuova sede della Camera dei Deputati sono stati rinnovati alcuni vecchi edifici sia a
destra che a sinistra dello Statenpassage; qui si trovano gli uffici del personale e le sedi dei diversi partiti politici. Nel
nuovo edificio ci sono soltanto sale per le assemblee.
Il nuovo edificio è stato costruito fra quelli già esistenti. Ancora visibili, fra l’altro, le facciate dell’ex ‘Hotel Centraal’
e il già Ministero della Giustizia. I vecchi edifici sono collegati a quello nuovo da passaggi inseriti a diversi livelli.
Il pavimento è in pietra naturale (granito) proveniente dalla Sardegna e dal Brasile.
Anche per i muri interni ed esterni è stato adoperato lo stesso tipo di pietra. Per tutto l’edificio sono stati impiegati
18.000 m² di granito.
Adesso ci spostiamo al secondo piano. Il primo piano è ‘zona chiusa’, vi vengono tenute le assemblee non aperte al
pubblico. Per questo motivo la scala mobile non si ferma al primo piano.
Nello Statenpassage, sul luogo dove prima si ergeva l’edificio dell’Hoge Raad (Consiglio Supremo), possiamo adesso
ammirare un’ opera d’arte alta diversi metri, creazione dell’artista Lex Wegchelaar.
I pannelli provengono dall’ex sala delle udienze dell’Hoge Raad. Sui quattro pannelli di marmo sono visibili 4 legislatori storici: Mosè, Solon (lo statista greco del 6 secolo a.C.), Giustiniano (l’imperatore bizantino, 500 d.C.) e Napoleone. Il testo in Latino che si legge intorno all’opera significa: ‘Dove il diritto termina, inizia la guerra’.
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