Forum PA 2003 – 6 maggio 2003 Convegno: L`innovazione cambia l
Transcript
Forum PA 2003 – 6 maggio 2003 Convegno: L`innovazione cambia l
Forum PA 2003 – 6 maggio 2003 Convegno: L’innovazione cambia l’organizzazione: l’impatto delle tecnologie sui processi e sulla gestione delle risorse Tecnologie di gestione della nuova rete di rilevazione per l’indagine continua sulle forze di lavoro Autori: M. I. Balla, S. Bergamasco, A. Toma Ente: ISTAT Abstract L'ambiente della statistica ufficiale è soggetto ad una continua e naturale evoluzione dettata sia da fattori normativi che dalle sempre più pressanti richieste degli utenti. Per poter, contestualmente, soddisfare la tempestività nell’erogazione dei servizi e la qualità degli stessi, sia in termini di qualità offerta che percepita, l’ISTAT ha adottato, dapprima a livello sperimentale ed attualmente in avanzata fase esecutiva, un approccio integrato (organizzazione, processi e tecnologie) per lo svolgimento ed il miglioramento continuo di uno dei più importanti processi di produzione dell’Istituto: l’indagine sulle forze di lavoro. Per ottemperare al regolamento UE sull’organizzazione della nuova indagine continua sulle forze lavoro a livello europeo, avente come obiettivo fondamentale quello di rendere più attendibili le stime sull’occupazione e favorire il monitoraggio continuo delle sue dinamiche, l’ISTAT ha sviluppato un sistema informativo/informatico ad alto contenuto tecnologico capace di supportare tutte le fasi del processo d’indagine. Il sistema informativo è pensato non solo per la gestione dell'indagine ma per il controllo e monitoraggio di tutte le attività che compongono il processo, sia quelle scaturite dai nuovi cambiamenti normativi che quelle relative alla rilevazione e alla diffusione del dato sul territorio nazionale. L’insieme delle metodologie afferenti all’area del ridisegno dei processi e alla progettazione dei sistemi nonché le tecnologie IT, in particolare le soluzioni che assicurano la riservatezza, la sicurezza e l’integrità delle informazioni sono state cruciali sia per la gestione del cambiamento indotto dalla normativa che per la conduzione efficiente del nuovo processo. 1. Il contesto di sviluppo del progetto Nell'ottica della reingegnerizzazione, ridisegno e miglioramento continuo dei propri processi di produzione, l'ISTAT ha ritenuto, anche in linea con le indicazioni dell'AIPA, di dar vita ad un progetto di analisi e dei processi di produzione statistica, il cui obiettivo principale era quello di sperimentare l’applicabilità della metodologia denominata Action Workflow Analysis (AWA), basata sulla teoria degli atti linguistici. Tale metodologia, permettendo la rappresentazione di processi in tutte le “dimensioni” che li caratterizzano (organizzazione, rete di impegni fra gli attori del processo e tecnologie), ha rappresentato per l’Istituto, laddove applicata, un forte fattore di innovazione ed ha permesso, nel caso specifico di implementare in tempi ragionevoli ed in maniera strutturata il progetto complessivo di ristrutturazione di uno dei principali processi dell’Istituto: l’indagine sulle forze di lavoro. Il ridisegno del processo è stato al centro delle attività di analisi e la progettazione organizzativa e tecnologica è stata effettuata congiuntamente favorendo la loro integrazione e mutuando il passaggio dagli aspetti di reingegnerizzazione di processo a quelli tipici di progettazione del sistema informativo sottostante (figura 1). 1 Metodologia per la reingegnerizzazione dei Metodologia per lo sviluppo dei sistemi processi informativi Definizione dell'Intervento Diagnosi delle criticità Riprogettazione dei processi Analisi di processo Studio di fattibilità Progettazione Tecnica Realizzazione Figura 1 - Il ruolo dell'analisi di processo nella progettazione dei sistemi informativi 2. La metodologia per l’analisi di processo La metodologia scelta per l’analisi del processo è stata l’Action Workflow Analysis (AWA) basata sulla Teoria degli Atti Linguistici “Conversation For Action” di Winograd/Flores. Il processo di servizio è inteso come una “conversazione per fare” tra un richiedente A (cliente) e un rispondente B (fornitore) il cui svolgersi è fondamentalmente rappresentabile da un semplice diagramma di stati e di azioni che evidenziano il significato di processo anche come workflow. Tale modello è proposto dagli autori per descrivere i processi di servizio e la rappresentazione suggerita è coerente con la definizione di processo come: “mutua assunzione di impegni tra attori che intendono raggiungere in forma cooperante un obiettivo”. La metodologia rappresenta ogni processo come un’ellisse definendone quattro fasi (figura 2): Preparation: formulazione della richiesta Negotiation/agreement: accordo sul lavoro da svolgere e definizione dei criteri di soddisfazione/valutazione dei risultati Performance: realizzazione del lavoro o erogazione del servizio Acceptance: dichiarazione di soddisfazione (o insoddisfazione) Ciascun'ellisse può comprendere a sua volta altre transazioni che frazionano una conversazione in un insieme d'attività più piccole e misurabili. Il processo principale (e padre di tutti) porta il nome di “workflow primario”. I “workflow secondari” o “workflow figli” possono appartenere sia ad un workflow primario sia ad un workflow secondario. Un workflow secondario è “collegato” al processo padre mediante una relazione (link). Tale relazione viene rappresentata mediante linee entranti e uscenti dai punti “validi” dei workflow: tali punti sono l’espressione della validità degli Atti Linguistici in ogni momento della conversazione/workflow. 2 negotiation/ agreement preparation Workflow Customer Performer condizioni di soddisfazione acceptance performance Figura 2 - Workflow I punti che caratterizzano positivamente l'AWA sono così sintetizzabili: • particolare attenzione alle transazioni tra gli attori del processo: consente di ben evidenziare, e successivamente implementare, la rete di relazioni che intercorrono tra gli attori del processo; • il concetto d'impegno : mappando la rete di relazioni ben esplicita la rete d'impegni tra gli attori nonché le responsabilità di ciascuno rispetto alla soddisfazione dell'utente; • il concetto di servizio: consente di sottolineare il fine del processo, e dei relativi sottoprocessi, visto come servizio che deve essere fornito all'utente e del quale egli deve essere soddisfatto rispetto alla richiesta esplicitata; • l'attenzione alla presenza delle attività di negoziazione: consente di definire, e quindi implementare, le attività con le quali l'utente del servizio definisce le proprie necessità e il fornitore può contrattare rispetto alle proprie possibilità, evitando così fraintendimenti o equivoci che sono spesso causa di situazioni di breakdown e insoddisfazione; • la presenza delle fasi di controllo: consente di mappare ed implementare le attività in cui l'utente controlla il servizio fornitogli avendo, così, la possibilità di pretendere, rispetto a quanto pattuito in fase di negoziazione, la sua riesecuzione; • l'attenzione alla definizione dei tempi: è la metodologia che in modo chiaro ed esplicito permette di definire i tempi di ciclo della transazione suddividendoli per fasi. 3. Perché l’indagine continua sulle forze di lavoro Inizialmente l’Istituto ha condotto, in via sperimentale, uno studio circa l’applicabilità o meno della metodologia degli atti linguistici all’interno dei processi di produzione statistica, il che ha comportato, come primo step, la scelta di un caso di studio. Aspetto fondamentale di cui si è voluto tener conto nell’individuazione di tale caso è stato quello di selezionare un processo di produzione statistica le cui caratteristiche consentissero, ai responsabili dello stesso, di percepire lo studio che si sarebbe portato avanti non come momento di controllo delle proprie attività ma piuttosto come possibilità di ripensamento delle medesime al fine di migliorarne la gestione complessiva. Ai fini del test della metodologia le caratteristiche principali del processo comportavano che esso fosse composto da attività: • note agli attori in modo da rendere l’analisi, che al suo interno già comporta le difficoltà tipiche di ogni innovazione, quanto più agevole possibile; • facilmente scomponibili in sottoprocessi, in modo tale da rendere la definizione degli stessi quanto più intelligibile possibile; • con una forte componente di interrelazioni tra gli attori in modo tale da rendere quanto più esplicito possibile il valore aggiunto dei metodi di analisi di workflow; • continue nel tempo in modo da agevolare le fasi di monitoraggio e lettura dei risultati. 3 Il processo inoltre avrebbe dovuto essere: • significativo e quindi relativo ad una tra le indagini principali dell’ISTAT in modo tale da rendere l’esempio quanto più efficace possibile; • soggetto a nuova normativa e, pertanto, a necessità di ridisegno sostanziali, in modo tale rendere l’attività di riprogettazione sperimentale riutilizzabile. Il processo identificato fu la "Nuova indagine continua sulle forze di lavoro (FDL)". L’indagine fornisce i principali indicatori socio-economici sulla partecipazione della popolazione al mercato del lavoro e sulla sua dinamica ed in base al regolamento dell'Unione n.577/ del 9 marzo 1998 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. L077 del 14/03/1998) tale indagine doveva essere trasformata in un'indagine continua. I principali cambiamenti previsti dal regolamento riguardavano : • il passaggio da una singola settimana di riferimento per trimestre ad un’indagine continua; • il disegno campionario; • il questionario. Era necessario, pertanto, impiegare una nuova metodologia che comportava : • una nuova organizzazione della rilevazione: le interviste faccia a faccia sono condotte da 310 intervistatori professionisti selezionati e formati dall'ISTAT e monitorati nella loro attività da supervisori collocati presso gli Uffici Regionali (UURR) ed i Servizi di Statistica della Provincie Autonome; • l'adozione di nuove tecniche di raccolta dati: interviste personali condotte tramite tecnica CAPI (Computer Aided Personal Interview) alla prima inclusione delle stesse nel campione e successive reinterviste condotte con tecnica CATI (Computer Aided Telephone Interview). Un ulteriore forte motivazione e spinta a tale scelta fu anche l’urgenza del ridisegno del processo, imposto dalla tempificazione dettata dalla UE; ciò costituiva insieme una sfida ed una opportunità. L'Istituto optò, pertanto, per una soluzione altamente innovativa dal punto di vista di tale ridisegno e, valutando la complessità di tale transizione anche dal punto di vista tecnologico, fu riconosciuta la necessità di sviluppare un sistema informativo/informatico capace di supportare tutte le fasi del processo d’indagine. Il sistema informativo doveva essere pensato non solo per la gestione dell'indagine ma per il controllo e monitoraggio di tutte le attività relative al processo, sia quelle scaturite dai nuovi cambiamenti normativi sia quelle relative alla rilevazione e alla diffusione del dato sul territorio nazionale. 4. L’integrazione tra l’analisi di processo e la progettazione del sistema informativo Il sistema informativo è stato progettato partendo dall'assunzione di base che era fondamentale "acquisire una profonda conoscenza del processo" al fine di rispondere appieno ai requisiti utente (sia per gli utenti interni che per quelli esterni) e di implementare un sistema integrato e completo, sviluppando in particolare, in un ottica di razionalizzazione delle risorse, i sottosistemi informativi essenziali per la conduzione efficiente ed efficace dell'indagine e facendo attenzione al miglioramento continuo sia del processo sia del sistema informatico a suo supporto. Quanto detto poteva essere solo soddisfatto da una fase strategica di analisi di processo realizzata con l'AWA. I passi progettuali sono schematizzati nella figura 3. 4 Analisi di processo Modello del sistema informativo integrato Livello Concettuale Livello logico Modello architetturale Livello fisico Dispiegamento delle soluzioni tecnologiche Figura 3 - I passi progettuali La comunicazione tra le diverse fasi, come evidenziato nello schema, è bidirezionale ed evidenzia che il percorso fondamentale seguito in ogni attività progettuale e realizzativa è stata la tracciabilità: dal processo al modello e all’architettura del sistema informativo e da questo alla tecnologia e viceversa. Ciò ha consentito (e consente attualmente in fase di esercizio) di gestire sia i nuovi cambiamenti che possono essere indotti dalla normativa sia il miglioramento continuo del processo e del sistema a suo supporto. Nelle sezioni successive vengono descritte con maggior dettaglio le tecniche e gli strumenti utilizzati. 4.1 I passi dell'Analisi di processo Partendo dall’analisi complessiva del processo si è definita l’analisi di dettaglio dalla quale, per ogni singolo sottoprocesso si è data una prima definizione dei sistemi a supporto e dei loro bisogni informativi giungendo alla definizione dei sistemi necessari alla gestione del processo complessivo. Successivamente, per ogni gruppo di processi afferenti ad una medesima tematica sono state progettate le soluzioni applicative ed architetturali necessarie, giungendo alla soluzione integrata funzionale, applicativa ed architetturale. Dopo una prima definizione del "vecchio processo d'indagine" (la cosiddetta AS-IS condition) si è passati ad una formale definizione di quello che doveva essere il "nuovo processo d'indagine" (la cosiddetta TO-BE condition, figura 4) costruendo in tal modo una primo "modello scheletro del nuovo processo" e creando contestualmente un comune e semplice linguaggio di comunicazione tra gli esperti di IT, i responsabili organizzativi e coloro che operano nei processi, agevolando notevolmente sia le successive fasi di progettazione e realizzazione del cambiamento che la creazione di un gruppo di lavoro misto in cui tutte le professionalità (statistiche, informatiche e giuridico-amministrative) si sono viste riconosciute. 5 (2) RS RGI Valutazione e ridef. metodi di sens. ripsondenti T = 65 gg (3) Workflow Principale RS RGI T = 45 gg Aggiornamento Statistico del questionario (4) RS RGI Definizione e Stampa Modelli del Questionario T = 100 gg (5) RI RGI T = 105 gg Sviluppo nuovi questionari elettronici (6) RGI RR T min = 75 gg nuova rilevazione = sì Selezione e/o Formazione Aggiorn. Rilevatori/Supervisori T max = 160 gg (7) RGI RI Approv. HW e SW e Assistenza Tecnica T = 180 gg (1) EUROSTAT, DCPT RGI (8) Analisi del Processo ed eventuale reingegnerizzazione RGI RS T = 270 gg T = 180 gg Selezione Ditta per indagine CATI (0) DCPT RGI nuova rilevazione = sì (9) RGI/RS SME Produzione e Diffusione Dati Statisitici Indagine Forze lavoro Disegno Campione T = 30 gg nuova rilevazione = no (10) RGI RS Acquisizione nominativi ed organizzazione in sez. di rotazione T = 180 gg (11) RGI RS Gestione Manutenzione Questionario Attività a periodicità Continua (12) RGI RS Gestione Aggiornamento Ril. / Sup. Attività a periodicità Semestrale (13) RGI RR Gestione Attività di Debriefing (14) RGI RS T = 12/28 gg 1°anno Gestione Interviste di una settimana a livello centrale T = 10/26 gg a regime (15) RI RGI/RS Elaborazione Dati T=1g (16) RGI Analisi Statistica e Diffusione RS T = 15 gg Figura 4 - Schema scheletro del nuovo processo 6 Si è condotta, in seguito, l'analisi dettagliata dei sottoprocessi procedendo per ognuno di essi ad una concisa descrizione, alla mappatura, all'individuazione delle catene clienti/fornitori con “i relativi ruoli di processo”, dei tempi di ciclo, dei report funzionali, delle funzioni di monitoraggio nonché degli indicatori di performance, delle eccezioni e delle soluzioni per la loro gestione (la mappatura del nuovo processo d’indagine è rappresentata in figura 5). Infine sono stati definiti i dati e le funzioni del sistema informativo necessario allo svolgimento del processo modellandolo con gli strumenti classici dell’ingegneria del software (diagrammi ER, DFD, UML, CASE tool). L'analisi di dettaglio ha portato ad importanti risultati nell'ottica della progettazione congiunta: • la verifica che la suddivisione immaginata del processo in sottoprocessi fosse consistente con i tempi di esecuzione di ciascuna componente e con i tempi complessivi del processo d’indagine; • la rilevazione delle eventuali incongruenze nella gestione dei tempi; • la definizione dei carichi di lavoro per i singoli sottoprocessi che si sarebbero dovuti gestire a regime; • la definizione dei sotto-processi e delle transazioni che s’intendeva informatizzare in considerazione dei vincoli dettati dai requisiti utente e dalle risorse economiche e strumentali a disposizione. 7 (necessità_modifiche_rispondenti = no e necessità_modifiche_metodologiche = no e necessità_modifiche_statistiche = no) e necessità_nuovi_rilevatori = no B10 RGI RS RS B1 Se necessitano nuovi modelli Valutazione Ristampe Modelli (necessità_modifiche_rispondenti = no e necessità_modifiche_metodologiche = no e necessità_modifiche_statistiche = no) e necessità_nuovi_rilevatori = sì B2 RGI B19 RS Valutazione e ridef. metodi di sens. rispondenti PED Gestione stampa e spedizione dei questionari RS necessità_rilevatori = sì (necessità_modifiche_rispondenti = sì o necessità_modifiche_metodologiche = sì o necessità_modifiche_statistiche = sì) e/o necessità_nuovi_rilevatori = sì Aggiornamento Statistico del questionario RGI B20 RR Preparazione Piano di Formazione e organizzazione corsi B3 B11 RS RM RM B21 Definizione struttura questionario Consultazione archivi per aggiornamentometodologico quest B4 Produzione Nota Esplicativa RR B12 RS RGI Consultazione archivi per dimensionamento rilevatori B26 Gestione contratto per SW CAPI e HW rilevatori RGI nuova rilevazione = sì RS B5 modifica_sw_capi="sì" and modifica_sw_cati="no" RGI B22 RR Ditta CAPI Sviluppo questionario modalità CAPI Spedizione Nota Esplicativa e distribuzione del SW Gestione contratto Ditta perindagine CATI B6 modifica_sw_capi="sì" and modifica_sw_cati="sì" RR B13 RGI Valutazione dimensionamento Sup RR Gestione contratto Ditta Sel necessità_nuovi_rilevatori = sì necessità_rilevatori = sì B7 RGI B14 RR RR Ditta Sel Selezione Rilevatori modifica_sw_capi="no" and modifica_sw_cati="no" RGI Gestione contratto Postel B23 RGI Ditta CATI B15 RGI B8 B24 Espletamento procedure per assunzione RS RR DCPS necessità_rilevatori = no RGI B27 Formazione Ril Sviluppo questionario modalità CATI Ril, Sup Presa in carico Gestione contratto Ditta Reg B25 RGI RR Espletamento pratiche post prese incarico necessità_sup = sì B16 RGI DCPS Selezione Sup RGI/RS B9 necessità_sup = no MPS Disegno Campione B17 Gestione contratto Ditta tel A1 EUROSTAT, DISS B18 RGI RGI A DISS B Produzione e Diffusione Dati (1) Forze lavoro Statisitici Indagine D RGI C D1 RGI C5 RGI RR, RS Gestione manutenzione contratti C1 RGI EUROSTAT RS Acquisizione nominativi ed organizzazione in sez. di rotazione Analisi del Processo ed eventuale reingegnerizzazione RS Gestione lettera rispondenti C6 Controllo qualità statistiche Gestione Manutenzione Questionario C2 RGI RS Gestione Interviste giornaliere C7 Gestione Selezione rilevatori RGI/RS C3 RI Elaborazione D a t i C8 Gestione pagamenti rilevatori C4 RGI RS Analisi Statistica e Diffusione Figura 5 - Il nuovo processo d'indagine 8 4.2 Il disegno architetturale e le soluzioni tecnologiche Partendo dall'analisi di processo sono stati individuati i punti critici ed i vincoli tecnologici e nella progettazione del modello architetturale si è tenuto conto di quattro requisiti fondamentali: a) la piena integrazione con gli standard tecnologici dell’Istituto relativi sia alla rete che agli strumenti di elaborazione; b) il massimo utilizzo degli ambienti Internet finalizzato all’incremento della tempestività delle attività di selezione dei rilevatori e la trasmissione del campione di famiglie da intervistare che i Comuni campione comunicano all’Istat; c) il vincolo imposto dall’architettura organizzativa a tre livelli: ISTAT Uffici Centrali/UURR e Provincie Autonome/Rilevatori, che ha richiesto particolare attenzione al monitoraggio e al controllo del processo; d) focus sui punti critici del nuovo processo che sono stati identificati nei compiti assegnati ai rilevatori: § ricevere settimanalmente la lista delle famiglie, il questionario elettronico, il materiale formativo ed informativo; § contattare le famiglie e gestire la propria agenda; § trasmettere ogni giorno all’Istat i dati sia relativi alle interviste condotte sia relativi al monitoraggio della loro attività; § rispettare la privacy dei rispondenti: assicurando la riservatezza, la sicurezza ed l’integrità delle informazioni scambiate. Il risultato delle attività di progetto ha portato all’identificazione, al disegno e al dispiegamento di otto sottosistemi integrati essenziali per gestire il processo d’indagine: 1) Un sistema ERP- like (Enterprise Resource Planning) per la gestione dei rilevatori e dei supervisori (selezione, formazione, formazione a distanza, e-recruitement, anagrafica, pagamenti, etc..). 2) Un sistema per l’acquisizione del campione dai 1200 Comuni coinvolti nell’indagine e per la gestione delle informazioni territoriali (gestione delle aree geografiche di rilevazione). 3) Un sistema di gestione dei rispondenti finalizzato alla sensibilizzazione delle famiglie da intervistare e alla raccolta delle loro esigenze. 4) Un sistema CAPI. 5) Un sistema di correlazione tra il sistema CAPI e sistema CATI. 6) Un sistema integrato per il monitoraggio del processo. 7) Un sistema per l’elaborazione e diffusione del dato. 8) L’infrastruttura tecnologica globale (tecnologie, software di base e d’ambiente schematizzate in figura 6) capace di supportare ogni sottosistema. Le componenti cruciali per la realizzazione del sistema sono le state soluzioni di sicurezza della rete sia per le tecnologie di base (i rilevatori trasmettono i dati via PSTN) che per le soluzioni “secure-Web”. 9 Infrastruttura Tecnologica Figura 6 - Infrastruttura tecnologica 10 La realizzazione del sistema nel suo complesso ha sicuramente comportato un grosso sforzo d’integrazione fra tutte le soluzioni scelte. La matrice, rappresentata in figura 7, sintetizza, per i sottoprocessi aventi componenti informatizzate, il sottosistema che li supporta e per ogni sottosistema sono evidenziate le tecnologie utilizzate. In particolare le soluzioni tecnologiche che sono state fattori abilitanti di cambiamento, rendendo quindi possibile la messa in esercizio del nuovo processo d’indagine, sono state evidenziate in rosso. 11 Figura 7 - Matrice Processi – Sottosistemi – Tecnologie Processi - Selezione rilevatori - Formazione rilevatori/supervisori - Contratti rilevatori e pratiche amministrative - Assenze e sostituzioni dei rilevatori - Definizione del Campione - Gestione dei rapporti con i Comuni - Acquisizione del campione dai Comuni - Gestione della aree geografiche di rilevazione - Assegnazione delle aree di rilevazione - Pianificazione delle interviste - Sensibilizzazione dei rispondenti per ogni ciclo d'intervista - Raccolta delle esigenze - Definizione del questionario - Versioning del questionario - Distribuzione del questionario - Agenda e controllo delle attività - Allineamento versioni software - Trasmissione flussi biderezionale - Monitoraggio sistema di trasmissione - Assegnazione, riassegnazione e ridistribuzione delle interviste - Esecuzione interviste - Estrazione dati precedenti interviste - Trasmissione flusso bidirezionale famiglie e dati precedenti interviste al fornitore CATI - Controllo di validità delle interviste CATI - Analisi di processo ed eventuale riprogettazione - Processo d'indagine nel suo complesso - Elaborazione dati - Analisi statistica - Diffusione dati Processo d'indagine nel suo complesso Soluzione tecnologiche SVPN Suite (Marconi – Secure-WEB integrata di CAPI CAPI – client RDBMS Amtec) per Intranet e rete Apache Internet prodotti Gestione Questionario Oracle e sicura ISTAT gli Jakarta tools (Open SSL) relativi Tools Axway (XFB, Interviste Elettronico intervistatori SDE, RDJ) basata su SAS e Pacchetti statistici sviluppati ad Hoc Strumenti avanzati per Business Intelligence (Business Object) g g g g g Ipsec e 3DES Sottosistemi ERP (Enterprise Resource Planning) per la gestione dei rilevatori e dei supervisori g g Acquisizione del campione e per la gestione delle informazioni territoriali g g Gestione dei rispondenti g g Sistema CAPI g Correlazione CAPI- CATI g g Sistema integrato per il monitoraggio del processo g g Elaborazione e diffusione del dato g Infrastruttura tecnologica globale g g g g g g g g g g g g g 12 5. Conclusioni Le attività svolte hanno consentito, ad oggi, di realizzare e portare a regime tutte le componenti relative all’acquisizione dei dati ed alla gestione sia tecnica che amministrativa della rilevazione sul campo. Sono in avanzata fase di sviluppo le componenti relative all’elaborazione e diffusione dei dati statistici; le attività saranno sicuramente completate entro maggio 2004, data di scadenza dell’impegno di fornire ad Eurostat le stime sull’occupazione secondo le nuove cadenze e metodologie. L’esperienza fatta porta ad evidenziare alcune considerazioni conclusive. 1) Esistono processi che hanno un livello di generalizzabilità tale per cui le Amministrazioni possono adottare soluzioni di automazione sviluppate da o per altri. Per questi progetti uno dei attributi di qualità del sw sviluppato, cioè il suo riuso, si esplica nella possibilità di adattare le applicazioni di proprietà anche di una sola Amministrazione ad altre che ne facciano richiesta e di non supportare ulteriori oneri economici (art. 25, L. 340/2000). Ne sono esempi la gestione del personale e del bilancio, il controllo di gestione, il protocollo informatico, il mandato informatico, la posta elettronica e così via. Per questi sistemi si possono inoltre attivare, come ora sembra voler fare il governo anche su sollecitazione di alcune Amministrazioni tra cui l’Istituto, servizi ASP (Application Service Provisioning) nell’ambito di contratti quadro attivati dal DIT, che solleverebbero le Amministrazioni da maggior oneri, sia economici che organizzativi, nel caso l’erogazione di tali servizi fosse a carico delle strutture interne. Esistono d’altro canto processi che possono essere efficacemente automatizzati solo utilizzando conoscenze e risorse interne ed in cui è predominante e determinante il ruolo del personale interno, mentre quello dei fornitori e delle tecnologie è di supporto anche se non marginale. Per condurre tali processi, che di solito sono maggiormente legati alla mission delle Amministrazioni (come per l’Istat nel caso descritto) è necessario che non manchino i finanziamenti e la possibilità di dotarsi di risorse umane con adeguate professionalità. 2) Quello descritto in questa nota è un processo del secondo tipo. Gli aspetti generali e il concetto di riuso si traducono, in questo caso, nel reimpiego delle metodologie utilizzate e delle tipologie delle componenti logiche, metodologiche e strumentali impiegate. Il ridisegno del processo e la sua automazione, per le parti necessarie alla sua conduzione, non può, inoltre, essere effettuato dai soli informatici ma da team appositamente costituiti che, nel caso specifico, erano composti da statistici appartenenti alla Direzione Centrale per le Indagini sulla Condizione e Qualità della Vita, responsabile dell’indagine, e da informatici della Direzione Centrale dell’Informatica e delle Telecomunicazioni; il team si è avvalso anche di competenze giudirico/amministrative. La conduzione armonica del team, nel quale ciascuno trova riconosciute e valorizzate le proprie capacità e conoscenze, è garanzia di successo. L’innovazione si esplicita essenzialmente dell’uso migliore ed ottimizzato delle tecnologie da parte delle risorse umane coinvolte nel processo. 3) Compito fondamentale del team non è tanto la conoscenza delle specifiche tecnologie quanto la capacità di integrare le conoscenze ed assemblare i prodotti in un’ottica di gestione complessiva del processo, in ognuna delle sue fasi. Riguardo le tecnologie e i prodotti si può dire che esistono buoni prodotti ma non prodotti indispensabili anche se ve ne sono di particolarmente importanti (vedi quelli per la sicurezza di rete). 13 4) L’integrazione delle fasi e l’assemblaggio degli strumenti che rendono i processi ed i sistemi funzionanti e operanti sono figli di un completo e dettagliato disegno del processo e di una corretta progettazione del sistema informativo sottostante ed è per questo, ed in questo caso, che le fasi di ridisegno dei processi e di progettazione dei sistemi assumono particolare importanza. La mancanza o la poca profondità di conduzione di tali fasi e la non adozione di strumenti idonei per la conduzione delle attività relative può essere esiziale al buon risultato. 14 Bibliografia AIPA, Reingegnerizzazione dei processi e Wowkflow management Progetti didattici, Supplemento ad "Informazioni" I Quaderni, N. 1 - supplemento al N. 7-8 di Informazioni, Agosto 1999 AIPA, La reingegnerizzazione dei Processi nella Pubblica Amministrazione, Roma, Giugno 1998 Balestrino R., Politi M, A complete system of data capture to improve timeliness of short statistics, Seminar on short-term statistics -Improving timeliness and co-operation, Luxembourg, 8-9 March 2001. Balla M. I., Guarino A., The secure network of ISTAT, OCDE Workshop on IT Security Management, Paris, 2001. Bartezzaghi E., Dove va il BPR? L’innovazione organizzativa basata sulle ICT, Mondo Digitale n. 2 , Giugno 2002 Balestrino R., Bergamasco S., Budano G., Toma A., “IT contribution to the management of complex process: the italian labour force survey”, Joint ECE/Eurostat/OECD meeting on the management of statistical information systems, Geneva, February 2003. Bergamasco S., Rotondi G., Serbassi S., Toma A, “A complex software architecture for a Nation wide continuous longitudinal sample survey”, The 2002 International Conference on Software Engineering Research and Practice, SERP'02: Las Vegas, USA, June 24-27, 2002. Bergamasco S., Budano G., Quattrociocchi L., Toma A., " The new ISTAT network for capturing interview data: “the technological architecture”, presented at joint ETK-NTTS 2001 Conference for official statistics, Crete 18-22 June 2001. Bergamasco S., Budano G., Toma A., "Business Process Reengineering aimed to re-design a statistical production process: a case study the “new interviewers' network”", presented at joint ETK-NTTS 2001 Conference for official statistics, Crete 18-22 June 2001. Bergamasco S., M. Gandolfo, S. Terracina, A. Toma, " Workflow Analysis: A Methodology for Analysing Statis tics Production Process", Q2001, Stockholm, May 2001. Bergamasco S., Toma A. (2000), "Action workflow analysis-conversation for action- i nuovi processi per la gestione della rete di rilevazione per l’indagine sulle forze di lavoro", V Conferenza Nazionale di Statistica, Novembre 2000, Roma. Booch Grady, Jacoboson Ivar, James Rumbaugh, The Unified Modelling Language User Guide, Addison Wesley, 1999. Champy James, Hammer Michael, "Reengineering the corporation: a manifest for business revolution", Harper Collins, New York, 1993. Council Regulation (EC) n. 577/98 on the Organisation of the EU Labour Force Survey. Davenport TH, Process innovation: reengineering work through information technology, Hardvard Business Scholl Press, Boston, 1993. 15 Demarco T, The Deadline: A Novel About Project Management, Dorset House; July 1997 Department of Defense (DoD), USA, Framework for Managing Process Improvement Section 11: BRE, TQM, and Information Engineering, 1994. Flores F., Medina-Mora R., Winograd T., Flores R., "The action Workflow Approach to Workflow Management Tecnology", Proc. of the ACM Conference on Computer Supported Cooperative Work, Nov, 1992. Flores F., Winograd T., "Calcolatori e conoscenza - un nuovo approccio alla progettazione delle tecnologie dell'informazione", Biblioteca della EST - Edizioni Scientifiche E Tecniche Mondadori, Milano, 1987. Flores P., Medina-Mora R., Wong Harry K.T., "Action Workflow as the enterprise integration technology", Bulletin of the Technical Committee of Data Engineering, June, 1993. Hollingsworth David, Management Coalition The Workflow Reference Model, Document Number TC00-1003, WFMC, 1995. Pressman R. S Software Engineering---A Practitioners Approach, McGraw-Hill, 1987. Searl J. R., "Speech acts", Cambridge University Press, 1969. Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, Sistemi Informativi per la Pubblica Amministrazione: Metodologie e Tecnologie, Roma, 2000 Yourdon E., Modern Structured Analysis, Prentice Hall, 1989. 16