Dicembre 2002 - Farmacia Palagiano

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Dicembre 2002 - Farmacia Palagiano
Farmacia.it più informati più sani
Anno 1, n. 3
Via S. Sergio, 13
Giochi:
per
scegliere
quelli
adatti
ad ogni
età
SPECIALE RISCHIO INFLUENZA
La tavola
delle feste:
come
sopravvivere
a pranzi
e cenoni
pag. 2
Sant’Agnello
Corso Italia, 31
Benessere in pillole
Rimedi,
cure e
trattamenti
pag. 2
pagg. 3-6
pag. 7
Star bene d’inverno
gni anno, inevitabilmente, gran parte della popolazione finisce a letto
con tosse, febbre e raffreddore.
Colpa dell’influenza che costringe per giorni a trascurare
marito, figli e (con qualche rammarico in meno!) il capoufficio.
In realtà, evitare il contagio si
può. La prima arma resta il vaccino al quale abbiamo dedicato un
approfondimento nel nostro speciale.
Uno speciale ricco di indicazioni su come riconoscere il virus e
cosa fare se si viene contagiati. I
farmaci efficaci, le cure alternative
e tutte le raccomandazioni per guarire nel più breve tempo possibile.
Se, invece, a gennaio si riesce a
rimanere sani e in forza, si può
partire per la settimana bianca
seguendo i suggerimenti in prima
pagina.
In più, a pagina sette, nella
consueta rubrica Benessere in pillole, consigli per alleviare i dolori
dell’artrite, per una tavola nutriente e per sfatare alcuni dei consigli della nonna, del tutto contraddetti dalla medicina moderna.
Nel dare appuntamento a
marzo con il prossimo numero,
auguro buone feste e un felice
anno nuovo.
Maria Grutt
RESPONSABILE DI REDAZIONE
O
ono molti gli italiani
che scelgono le località
sciistiche per le vacanze invernali. La montagna è l’ideale per divertirsi e fa bene alla
salute. Il clima è un toccasana
per i bambini che soffrono di
asma, i soggetti allergici e le vittime di sindromi depressive.
Passeggiare nei boschi d’abeti
ricoperti di neve o fare discese
sugli sci, senza fretta né competizione, è uno dei modi migliori
per ridurre lo stress della vita
quotidiana.
La montagna è amata anche
S
dai patiti dell’abbronzatura; alle
alte quote ci si abbronza facilmente perché i raggi solari sono
più intensi e l’aria è maggiormente rarefatta per l’assenza di
smog.
Per gli stessi motivi, però, è
bene usare cautela. Vanno applicati appropriati filtri solari e ci si
deve esporre per poche ore al
giorno in modo da evitare scottature ed eritemi.
Molta attenzione va fatta pure
sugli sci; se il fisico è poco abituato a muoversi, meglio non improvvisarsi consumati sciatori
per poi ritrovarsi con lussazioni,
distorsioni e stiramenti agli arti.
È preferibile svolgere un minimo
di attività fisica in città per giungere sulle piste già allenati.
Sconsigliata la prenotazione
agli anemici, ai cardiopatici, agli
ipertesi e ai sofferenti di bronchite cronica e malattie reumatiche.
In questi casi, tanti possono
essere i disturbi connessi alle
alte quote: nausea, vomito, problemi respiratori, insonnia e
cefalea. E se proprio si decide di
partire, va consultato il medico
di fiducia.
Freddo? Attenti alla pelle...
In questo periodo, la cute del viso
necessita di cure perché è aggredita da
agenti esterni. L’azione combinata di
smog e condizioni ambientali sfavorevoli agiscono negativamente. Particolarmente micidiale è l’accoppiata tra eccessiva umidità ambientale, di cui è ricca la
Penisola Sorrentina, ed il freddo o il
vento, con risultati a volte devastanti.
Ma quali sono i trattamenti giusti?
Tutti i giorni va dedicato qualche
minuto alla pulizia e all'idratazione
delle guance, del mento e della fronte.
Mattino e sera la pelle va pulita con latte
detergente e tonico, purificata con un gel
esfoliante e idratata con una buona
crema. Qualora, poi, il freddo abbia causato l'insorgenza d’eczemi si può chiedere aiuto creme specifiche a base di
latte d’avena o d’acqua termale.
E quando, invece, ad arrossarsi
sono labbra e mani?
Anche le labbra sono particolarmente delicate e vanno costantemente cautelate. Le donne riescono, grazie all'utilizzo del rossetto, ad evitare con maggior
successo le screpolature, soprattutto se
usano i rossetti trattanti di nuova generazione. Quando il rossetto non basta si
può ricorrere a trattamenti specifici, in
crema o in stick, che idratano e nutrono.
Le mani sono particolarmente difficili
da proteggere, in quanto raramente si
riesce a tenerle " a riposo" evitando il
contatto con acqua e agenti chimici.
È necessario usare una crema protettiva ogni mattina e la sera una crema
nutriente e riparatrice.
Prevenire è meglio di curare Bisogna
tener presente che l’efficacia di tutti i
trattamenti citati è soprattutto preventiva.
Il discorso prevenzione riguarda
anche l’intero organismo; prima ancora
della stagione invernale, è utile assumere integratori che contengono zinco e
vitamina C che aumentano la resistenza
alle aggressioni esterne.
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Giochi sicuri: chi controlla?
icembre e gennaio sono i
mesi più amati dai bambini grazie all’arrivo di
Babbo Natale e Befana, i generosi
vecchietti che realizzano ogni desiderio.
E mentre i piccoli passano il
tempo a scrivere lunghissime letterine, i genitori cominciano la corsa
frenetica per scegliere bambole,
trenini e videogiochi.
Il desiderio di accontentare i
figli, però, non deve causare acquisti errati e poco adatti.
La qualità è e deve rimanere un
requisito essenziale. Nel nostro
paese ad assicurarla è un Decreto
Legislativo specifico, il n. 313 del
1991, e una direttiva europea, la n.
378, approvata nel 1998.
Inoltre, l’IMQ, l’istituto per la
Sicurezza dei Giocattoli, provvede
a controllare tutto quello che è
messo in commercio per il mondo
dell’infanzia.
I giocattoli sono scrupolosamente analizzati con diversi test
prima di essere venduti e devono
ottenere le seguenti certificazioni
• Il marchio CE. Attesta che il prodotto è fabbricato a norma di
legge
• Il marchio GIOCATTOLI SICURI. È un bollino supplementare
che certifica la qualità del gioco
• Il marchio IMQ. Riguarda i
video-games e tutti i prodotti
elettrici
• Il marchio SICUREZZA CONTROLLATA. Assicura che l’articolo rispetti le normative tecniche di produzione
E quali sono le caratteristiche
che distinguono un giocattolo sicuro?
Al momento dell’acquisto il
genitore deve
• Controllare le indicazioni sull’età dei bimbi per i quali è indicato l’uso
• Verificare che sia corredato d’istruzioni in italiano
• Appurare che ci sia la scritta
“Attenzione. Da usare sotto la
sorveglianza di adulti” per i giochi che riproducono apparecchi
per grandi o contengono ele-
D
menti chimici
• Accertarsi che sulla confezione
vi sia il bollino CE
• Individuare il fabbricante
Poi, dopo l’acquisto è importante
• Spiegare il funzionamento al figlio
• Verificare in maniera
periodica che non vi
siano fratture e rotture pericolose
Ma, al fine di garantire un passatempo sicuro, non va controllata
solo la fabbricazione.
Anzi, la prima regola
resta quella di acquistare
prodotti che si addicono
all’età del bambino.
Ecco un’utile guida per
conoscere cosa regalare in ogni
fascia d’età:
Fino ai 3 mesi: cominciano a
sviluppare le capacità sensoriali e i
giochi adatti sono i carillon da
culla
Dai 3 ai 6 mesi: Si conquista
l’uso delle mani e le gengive si preparano ai dentini. Sono indicati
pupazzi e oggetti che presentano
superfici tattili diversificate e
forme da esplorare, anelli per la
dentizione e baby-palestre
Dai 6 ai 9 mesi: Si riesce a
costruire e incastrare oggetti in
modo intenzionale, per questo
motivo vanno benissimo costruzioni, palle colorate e oggetti con
suoni e luci
Dai 9 ai 12 mesi: S’inizia a stare
ben eretti e a fare i primi passi.
Ottimi sono i giocattoli con le ruote
e gli oggetti da trainare
Dopo il 1° anno: I movimenti
sono equilibrati ed è sviluppata
una manualità quasi perfetta. Ci si
diverte con i centri attività che, in
risposta ad uno stimolo, emettono
suoni o effettuano movimenti
Dopo il 2° anno: Il gioco è usato
per conoscere e dare significato
alla realtà circostante. Per le bimbe
le bambole diventano il gioco preferito, i maschietti prediligono i
personaggi dei cartoni animati e le
macchinine.
La tavola
delle feste
Durante le festività
natalizie, anche il più attento alla
linea non rinuncia a gustare le
delizie gastronomiche tradizionali e si lascia andare ai peccati
di gola.
Inevitabilmente, però, salire sulla
bilancia diventa un evento traumatico. Recenti ricerche hanno
dimostrato che in gennaio la
maggior parte degli italiani scopre di aver qualche chilo di troppo dopo aver trascorso quasi il
doppio del tempo abituale a
tavola.
Ma un segreto per non far parte
della maggioranza esiste. Durante i pranzi e i cenoni è bene:
• Prediligere pasti ricchi di carboidrati, come la pasta condita
con sughi non troppo calorici,
i classici tortellini al brodo
sono perfetti
• Preferire piatti a base di verdure, ideali le insalate che in
molte regioni costituiscono
una portata tradizionale nella
cena della Vigilia
• Per il dessert, scegliere un
dolce
a l l a
frutta anche se è concessa una fetta di
Panettone!
Nei giorni post-ferie, invece, per
recuperare il peso forma è
indispensabile:
• Bere un litro d’acqua al giorno
e assumere tisane diuretiche
(a base di tarassaco o carciofo)
• Diminuire l’apporto di sale
• Praticare sport
In questo modo si depura l’organismo e si elimina il leggero
sovrappeso accumulato. Al contrario, se i chili da perdere sono
di più, è meglio rivolgersi ad uno
specialista per la prescrizione di
una dieta personalizzata e adatta
alle singole esigenze.
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SPECIALE RISCHIO INFLUENZA
Come riconoscerla
È
in agguato a tutte le
età e anche quest’anno colpirà milioni di
persone: è l’influenza.
È una malattia infettiva epidemica che attacca indifferentemente uomini e donne ma
comporta più complicazioni
nei bambini, negli anziani e in
malati cronici che presentano
un organismo debilitato.
In tal caso, pur essendo a
decorso benigno, possono
insorgere complicanze che
Con ogni nuova ondata il
virus è capace di modificarsi
sviluppando le giuste armi per
attaccare il sistema immunologico delle sue vittime.
Per questo motivo, gli
esperti devono attendere gli
esami effettuati sui primi contagiati per poter sviluppare un
quadro completo sull’epidemia.
Nell’inverno 2003 si chiamerà “Panama” e sembra che
gli siano già state attribuite
cogliere le segnalazioni e prestare soccorso agli ammalati.
Per differenziare la prima
da altri mali di stagione, l’Organizzazione Mondiale della
Sanità ha messo in chiaro quali
sono le caratteristiche che la
contraddistinguono:
• Innalzamento improvviso
della temperatura corporea
(anche superiore ai 39°)
• Mal di gola accompagnato
da tosse e raffreddore
• Dolori muscolari
vanno dalla polmonite alle
infezioni intestinali fino a provocare danni a livello neurologico.
Si contrae per inalazione,
respirando aria carica di germi
espulsi da altri, oppure per
contatto, toccando oggetti, ad
esempio fazzoletti e asciugamani, utilizzati da persone
infette.
Si trasmette facilmente in
ambienti chiusi e affollati.
Il picco dell’epidemia si
tocca, quasi sempre, in gennaio.
Il virus responsabile cambia d’anno in anno e può
appartenere a tre diverse tipologie:
• Tipo A
• Tipo B
• Tipo C
delle caratteristiche. Si presenterà con una sintomatologia
intensa e con una maggiore
capacità di diffusione tra la
popolazione. Si calcola che gli
ammalati saranno il doppio
della scorsa volta.
Al fine di evitare il contagio, vanno adottate alcune piccole regole comportamentali. È
bene non avere contatto con
persone già influenzate, non
recarsi in luoghi eccessivamente frequentati e lavarsi
spesso le mani.
Attenzione, poi, a non
scambiare l’influenza con un
banale attacco di tosse o un raffreddore passeggero.
Sono troppi i falsi allarmi
che arrivano ai call-center del
Sistema Sanitario Nazionale
messi a disposizione per rac-
Inoltre, l’influenzato presenta brividi, bruciore e lacrimazione agli occhi, vomito,
diarrea, inappetenza e spossatezza fisica.
Molto spesso accusa un
forte fastidio alla luce con la
sensazione di avere le “ossa
rotte” lamentando dolori per
tutto il corpo.
Nel periodo d’incubazione
è riscontrabile un senso di
malessere generale con la presenza costante di mal di testa.
Il quadro cambia da persona a persona; negli anziani, a
causa di un cambiamento nella
percezione del dolore, si riesce
ad individuarla più tardi e i
classici sintomi sono accompagnati da perdita d’equilibrio, vertigini, stato confusionale e dolore toracico.
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SPECIALE RISCHIO INFLUENZA
I pericoli nei bambini
oprattutto quando si
hanno bambini ai primi
mesi di vita, le mamme
sono solite inondare il pediatra
con mille telefonate per rassicurarsi sulla salute del proprio figlio. La
preoccupazione aumenta nei mesi
freddi, quando vento, gelo e pioggia minacciano gola e bronchi.
In realtà, per quel che riguarda
l’influenza, bisogna sapere che i
bimbi molto piccoli hanno maggiori difese immunitarie.
Nelle settimane iniziali godono
di tutte le sostanze ereditate dalla
placenta della mamma e il latte
materno garantisce numerosi
benefici.
Ma, se è vero che nei primi mesi
di vita l’influenza colpisce lievemente, è altrettanto dimostrato che
può comportare gravi complicanze
come la polmonite e l’encefalite.
Perciò, gli esperti hanno raccomandato la profilassi dai sei ai
S
in dai primi giorni
d’ottobre i soggetti
maggiormente a rischio come bambini, anziani e
malati cronici, si sono potuti
sottoporre al vaccino antiinfluenzale che resta l’arma
preventiva più importante per
scongiurare il contagio.
Anche se il virus colpisce, il
decorso della malattia è meno
grave con sintomi decisamente
più leggeri.
Il vaccino è in vendita in
tutte le farmacie italiane e l’iniezione può essere fatta dal
medico curante solo fino alla
fine di novembre in modo da
garantire un lasso di tempo sufficiente affinché l’organismo
sia in grado di sviluppare l’adeguata difesa per combattere
S
ventitré mesi e dagli otto anni in
su.
Discorso a parte va fatto per i
pazienti di malattie croniche quali
disturbi reumatici, immunodeficienze primarie e sindrome di
Reye. Per quest’ultimi il Ministero
della Salute prevede sempre la
somministrazione del vaccino.
In ogni caso, vanno seguite
delle regole di prevenzione:
• Evitare il contatto del neonato
con altri bambini che possono
incubare malattie
• Porre attenzione al vestiario,
abitini troppo caldi comportano
un’eccessiva sudorazione causando colpi di freddo
• Regolare la temperatura degli
ambienti in cui si vive, il clima
ideale si aggira tra i 18 e i 22
gradi
• In presenza di febbre, consultare
quanto prima il medico di fiducia.
Il vaccino: quando e perché
l’attacco. La sua efficacia dura
dai sei agli otto mesi.
Farmacisti e dottori di famiglia lo consigliano principalmente a:
• Pazienti al di sopra dei sessantacinque anni e vittime di
disfunzioni cardiache, problemi respiratori, diabete,
malattie del sistema immunitario
• Personale sanitario, ad alto
rischio di contagio
• Donne in gravidanza, in
quanto garantisce una buon’efficacia e non prevede
effetti collaterali rischiosi
per la condizione. Solo raramente possono riscontrarsi
leggeri rossori nella zona
dell’iniezione e un lieve
innalzamento della temperatura corporea
• Bambini cardiopatici, con
disturbi ai polmoni e in cura
con acido acetilsalicilico.
Invece, non va fatto in
caso di:
• Intolleranza all’uovo
• In presenza di febbre
• Allergie particolari, le reazioni vanno riferite preventivamente al medico o al farmacista.
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SPECIALE RISCHIO INFLUENZA
Come guarire
on esistono regole certe
cui si assoggetta il virus
influenzale. Ogni anno,
tutti i medici sono d’accordo nel
sostenere che il decorso della malattia varia da persona a persona.
Chi cade vittima dell’influenza
deve seguire delle semplici regole
che possono aiutare a star meglio e
a guarire più velocemente.
È necessario riposare al caldo
per poco meno di una settimana,
alimentarsi in maniera leggera ma
nutriente, bere un litro d’acqua al
giorno e smettere di fumare le sigarette, responsabili di una maggiore
irritazione delle vie respiratorie.
Va consultato il proprio medico
di fiducia non appena si accusano i
primi sintomi, dopo un’appropriata visita prescriverà la somministrazione d’antipiretici e antinfiammatori per alleviare i malesseri dolorosi. Particolarmente indicati sono l’acido acetilsalicilico e il
N
paracetamolo, efficaci anche nel
tener sotto controllo la temperatura
corporea.
Per i disturbi legati alla respirazione vanno bene gli antistaminici,
gli espettoranti e i fluidificanti.
Sconsigliati gli antibiotici nei
primi giorni. Vanno evitati anche
quando la febbre raggiunge i 39°,
fatta eccezione per i casi in cui
insorgono complicanze particolari.
Ma se questi descritti fino ad ora
sono farmaci “sintomatici”, che
agiscono, cioè, solo sui sintomi,
diverso è il discorso per una nuova
generazione di medicinali che
riesce a contrastare direttamente il
virus. Si trovano in commercio da
qualche anno. Ad azione antivirale
hanno efficacia solo se presi entri
quarantotto ore dalla comparsa
della sintomatologia. Per avere
maggiori informazioni su di essi
basta rivolgersi al proprio medico o
farmacista.
IN
SINTESI È BENE:
• Riposarsi a letto per
qualche giorno
• Mangiare poco e spesso
cibi molto energetici
• Non assumere antibiotici
senza il consiglio medico
• Eliminare le sigarette per
non aggravare i sintomi
• Bere molta acqua,
bevande zuccherate e spremute
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SPECIALE RISCHIO INFLUENZA
Le cure alternative
egli ultimi tempi, nelle
farmacie italiane, si
parla di un vero e proprio ritorno al naturale. Molti
degli utenti preferiscono curarsi
con trattamenti alternativi.
La fitoterapia pare riscuotere
un gran successo. Sempre più
spesso, le piante medicinali
sono richieste per la cura dell’influenza.
I preparati medicamentosi,
ricavati da piante ed elementi
naturali, sono utilizzati per alleviare i sintomi e sono assunti
sotto forma di decotti, gocce
disciolte nell’acqua, tinture alcoliche e sciroppi.
Ottime sono le gocce d’Echinacea, Ribes Nigrum o Rosa Canina, erbe che rinforzano il sistema
immunitario. In particolare, contro il raffreddore sono utili le
fiale di Rame, oligoelemento ad
azione antinfiammatoria. Per la
tosse secca la Drosera e per quella catarrosa il balsamo di Tolù o il
Sambuco.
Invece, per rimettersi in forma
e sconfiggere la spossatezza è
consigliabile assumere l’Eleuterococco, la Pappa Reale e il Ginseng.
Su principi simili si basa l’aromaterapia. Si serve d’oli essenziali ottenuti da fiori, foglie,
radici, cortecce e frutti di molte
piante.
N
Gli oli possono essere assunti
per via orale, per inalazione,
spalmati direttamente sulla pelle
oppure diffusi nell’ambiente in
cui si soggiorna.
Per i sintomi delle infezioni
respiratorie di questa stagione
l’Abete della Siberia ha effetto
decongestionante e disinfettante,
le foglie d’Eucalipto e la Ravensara sono buoni se stesi su petto e
schiena, la Melaleuca ha proprietà antivirali e antinfettive e la
Maggiorana rinforza le difese
immunitarie.
Ma se l’influenza ha causato
principalmente problemi articolari e dolori ai muscoli, perché
non provare a stare meglio con
l’agopuntura? Cancella il dolore
fisico, rallenta il processo degenerativo della malattia e restituisce al corpo l’energia perduta.
Secondo la medicina cinese, nel
corpo umano, lungo una rete di
meridiani, similmente al sangue, agli impulsi nervosi e alla
corrente linfatica, circola un’energia vitale. Per gli orientali, il
corpo si ammala quando l’energia positiva smette di circolare.
L’unico modo per normalizzare
le funzioni fisiologiche e far sparire il dolore, è ristabilire il flusso energetico forando punti particolari del corpo con sottilissimi aghi.
Questa tecnica è ormai entrata
di diritto negli ospedali italiani
anche perché non presenta controindicazioni.
Infine, tra le medicine alternative la più conosciuta è l’omeopatia. Offre rimedi specifici
per guarire il mal di gola, abbassare la febbre e lenire la tosse. Si
tratta di un trattamento che, utilizzando sostanze ricavate dal
mondo vegetale, animale e
minerale, tende non soltanto a
far sparire il singolo sintomo,
ma a raggiungere il totale benessere psicofisico e ad aumentare
la capacità di reazione del sistema immunitario. La forma maggiormente diffusa dei medicinali omeopatici sono i granuli che
si comprano in farmacia. Non
vanno ingoiati ma lasciati sciogliere sotto la lingua.
Naturalmente ogni rimedio
deve essere prescritto dal medico
o dal farmacista omeopata.
In linea generale, per prevenire l’influenza si può ricorrere agli
immunostimolanti (che aiutano
ad evitare l’attacco del virus) e ai
vaccini omeopatici che riducono
il rischio d’infezione. Diversi
sono i preparati per guarire: Belladonna, Aconitum Napellus (se
la febbre è alta ma non si presenta con brividi e forte sudorazione) e Drosera 7 o 9 CH (come
sedativo della tosse) sono i più
indicati.
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Benessere in pillole
essere prescritto
dallo specialista a
seconda dei casi.
Lo
sapevate
che…
L’olio bollente
non giova al mal
d’orecchie?
Contrariamente
a
quanto pensavano le nostre
nonne, in caso di mal d’orecchie
l’olio bollente non va usato in
quanto la sua applicazione non
permette la traspirazione dell’orecchio esterno. In questo modo
si facilita la proliferazione di
germi che vivono in ambienti
senz’aria e si peggiora lo stato
dell’otite.
st’affermazione
sono
d’accordo
tanti specialisti i
quali sostengono
che una dieta depurativa a base di frutta
e verdura aiuti l’eliminazione delle tossine
responsabili del fastidio. In
particolar modo il cavolfiore, contenendo flavonoidi, accelera il
ricambio cellulare della mucosa e
riduce gli attacchi.
L’inverno è il periodo ideale
per curare la couperose?
Le principali terapie mediche
per trattare la pelle colpita da
fenomeno è causato da un aumento dell’emoglobina non ossigenata solo in una zona circoscritta. Se
il fenomeno appare anche in
assenza di queste condizioni climatiche, è bene consultare un
medico.
Per prepararsi al freddo va
bevuto un decotto depurativo?
Le erbe medicinali che depurano l’organismo sono utili nel cambio di stagione, quando il corpo
deve adattarsi alle basse temperature. Va preparato un decotto a
base di cicoria, radice di tarassaco
e liquirizia. Il decotto si ottiene
miscelando in acqua fredda le
I filtri solari vanno usati anche
d’inverno per il contorno occhi?
La zona degli occhi è molto
delicata e con le basse temperature può screpolarsi. Perciò è bene
applicare ogni mattina creme e gel
che contengano filtri solari e principi attivi idratanti e lenitivi.
Prima di andare a letto, va utilizzata una crema anti-rughe con
azione fortemente nutriente.
I dolori legati all’artrosi possono essere alleviati grazie alla
magnetoterapia?
Le onde elettromagnetiche sono da tempo usate per la cura di
molte malattie come l’artrosi, l’osteoporosi e la periartrite perché
riducono le infiammazioni.
Il trattamento prevede applicazioni della durata di quattro ore al
giorno per un periodo che deve
La dose giusta di cibi piccanti
contribuisce al buono stato di
salute dei polmoni?
Secondo molti studi, piccole
quantità di spezie e condimenti
piccanti aiutano i polmoni a svolgere le loro funzioni. Di contro
esagerare con curry e peperoncino
o inserirli frequentemente nella
dieta giornaliera comporta un danneggiamento dell’apparato respiratorio.
La tosse può essere alleviata
a tavola mangiando tanto cavolfiore?
Per combattere la tosse è bene
cominciare dalla tavola. Su que-
venuzze e capillari sono la diatermocoagulazione e la radiofrequenza. Per sottoporsi a uno dei due
interventi la stagione migliore è
l’inverno in quanto le basse temperature agiscono come vasocostrittrici e migliorano la riuscita
dei trattamenti.
Il freddo può provocare attacchi di cianosi?
La comparsa di macchie bluastre in una o più parti del corpo
può essere una sgradevole conseguenza delle temperature invernali. Spesso, il freddo fa sì che
mani, braccia, orecchie, labbra o
piedi diventino cianotiche. Il
erbe e portando il tutto ad ebollizione. Vanno bevute tre tazze al
giorno, lontano dai pasti, per due
settimane.
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C’era una volta la forfora
Bianco come la neve. Bianco
come la forfora.
Il 40-70 per cento delle persone tra i 25 e i 40 anni soffre di
quest'antiestetico problema.
La forfora è causata da una
desquamazione dell'epidermide del cuoio capelluto, e' costituita da aggregati di lamelle cornee ed é la conseguenza del
fisiologico sfaldamento dello
strato corneo.
Può essere secca o grassa;
interessare tutta la testa o solo
una parte. Di colore grigio o
giallo.
Come difendersi dalla sua
comparsa?
I trattamenti antiforfora
mirano a riportare il ricambio
cellulare ai tempi giusti (30 gg.)
e a bloccare la desquamazione
del cuoio capelluto. Esistono
shampoo e lozioni, a base di
piroctone-olamina, zinco piritione, solfuro di selenio, acido
salicilico, molto efficaci. Vanno
usati due volte la settimana e
alternati con shampoo delicati.
In commercio, inoltre, si trovano prodotti che contengono
estratti vegetali ad azione specifica, come la Cappuccina (Tropaleum Maius L.) o il Mirto
(Mytus Communis L.), spesso
associati a qualcuno dei principi attivi prima citati, per un’azione più dolce e naturale.
Cosa favorisce la comparsa
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13.80 euro
della forfora?
Tra i fattori lo stress, lo smog,
l’applicazione di lacche e gel e
una predisposizione genetica.
Cos'altro può far male?
• Lavare i capelli con uno
shampoo troppo forte
• Il phon caldo che stressa e
indebolisce i capelli
È bene sapere che quando la
forfora è associata alla psoriasi e
della dermatite seborroica va
consultato un dermatologo.
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