BIOECOGEO 18_Layout 1 - Nkasa Lupala Tented Lodge

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BIOECOGEO 18_Layout 1 - Nkasa Lupala Tented Lodge
VIAGGI
SOSTENIBILITÀ
ITALIANA
IN AFRICA
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UN LODGE SOSTENIBILE SIA PER
L’AMBIENTE CHE PER LA POPOLAZIONE.
È IL NKASA LUPALA LODGE,
UN PROGETTO DALL’ANIMA ITALIANA
MA IN TUTTO E PER TUTTO DEDICATO
ALLO SPLENDIDO PAESE CHE LO OSPITA
di Iris Corberi
iamo nel cuore dell’Africa Australe, dove più paesi
confinano l’uno con l’altro nel giro di pochi chilometri. A non molta distanza possiamo infatti oltrepassare le frontiere della Namibia, del Botswana,
dello Zambia e dello Zimbabwe. Una zona da sempre crocevia di uomini e di culture, ma soprattutto
di quegli animali che tutti ci aspettiamo di trovare
nel paese dei safari e dei grandi mammiferi.
In questa zona, grazie alla presenza di acqua e di ampi spazi disabitati, gli animali sono numerosi e le comunità locali stanno approcciando un turismo più responsabile e meno impattante nel
loro territorio, perché consapevoli del
valore incalcolabile del loro patrimoNON STATE ANDANDO ALLO
nio naturale. Non sempre accade che
ZOO… non è detto che vele popolazioni ne siano consapevoli,
diate tutti gli animali che
ma esistono dei casi virtuosi. Addiritavete sempre sognato di intura dei casi in cui è un personaggio
contrare. Avvistare un leone
straniero, o meglio una famiglia strao un elefante o addirittura
niera, che si impegna e dona il suo
riuscire a fotografarli è un
contributo allo sviluppo economico di
evento che non sempre acun piccolo paese nell’emisfero austracade… Ovviamente la posle e per dare lavoro ai suoi abitanti.
sibilità di vederli è alta, ma
Questo è uno di quelli. La famiglia di
se non dovesse accadere,
cui stiamo parlando, è la famiglia Misappiate che non è colpa
cheletti, originaria di una piccola citdi nessuno. Gli animali sono
tadina nel vercellese ma ormai “natuliberi anche di nascondersi!
ralizzata” in Africa da molti anni (pri-
S
WUPARO CONSERVANCY
La riserva è stata istituita nel 1997 dall’Autorità Tradizionale Mayeyi per permettere alla comunità locale di beneficiare degli introiti derivanti dalle risorse naturali del proprio territorio quali i
Parchi Nazionali Lupala e Madumu. Fino a quel momento la comunità locale non riceveva nulla, limitando così anche il loro
coinvolgimento nello sviluppo delle attività che invece avrebbero potuto dar loro lavoro e stimoli nuovi senza doversi trasferire in altre parti del paese.
In questi anni la Riserva ha contribuito a numerosi progetti di sviluppo della regione fra cui l’incremento del turismo responsabile, l’implementazione dell’occupazione per i giovani locali e l’organizzazione di lezioni di educazione ambientale nelle scuole
del distretto Sangwali.
La comunità è ad oggi anche coinvolta nel progetto Elephant
Pepper Chilli che promuove la produzione di peperoncino piccante da parte della comunità agricola nella Regione dell’Africa australe. Con questo prodotto fanno le cosidette Chilli Bombs,
un mix di escrementi di cacca di elefanti e peperoncino che poi
vengono bruciati vicino ai campi all’arrivo degli elefanti per tenerli lontani. Il progetto interviene nelle zone in cui il rapporto tra
la fauna selvatica e gli agricoltori è molto delicato e spesso conflittuale.
L’obiettivo è quello di permettere una sana convivenza fra animali che causano danni ad ogni loro passaggio ed agricoltori
che reagiscono spesso in modo violento. Il progetto migliora le
condizioni di vita degli agricoltori fornendo loro consulenza tecnica e professionale e aiutandoli nella comunicazione e nel marketing dei loro prodotti.
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SIMONE MICHELETTI
ma Nigeria e poi Namibia). La famiglia Micheletti nel 2011 è riuscita a coronare un sogno: l’apertura del Nkasa Lupala Lodge,
una struttura ricettiva immersa nell’omonimo parco nella Regione del Caprivi, in Namibia. Abbiamo fatto loro visita e abbiamo
incontrato Simone, il secondo
dei tre fratelli, e la sua compagna
LA POPOLAZIONE LOCALE
Laura Erculei che, appoggiati dal
non è in attesa della voresto della famiglia, gestiscono il
stra carità. Regalare sollodge.
di a chi vi sembra povero
«Abbiamo scelto proprio il Caprinon è una buona prativi, e in particolare il parco Nkasa
ca. Meglio comprare ciò
che vendono o i servizi
Lupala (Mamili), perché è una zoche offrono… aiuterà lona ancora incontaminata e lontaro a crearsi un’attività duna dai parchi affollati come l’Etorativa e a non trasformarsha e il Chobe. In questa zona –
si in persone aggressive
continua Simone – anche la gennei confronti dei turisti
te è speciale. Sono ancora legati
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LAURA ERCULEI
alle origini e alle tradizioni della propria etnia (gruppo etcnico
Mayeyi). Nel resto del paese, spesso non è più così. Lo sviluppo
sfrenato ha cambiato, nel bene e nel male, molte cose».
I lavori per la costruzione del nuovo lodge sono iniziati nell’Aprile del 2011 e già a fine luglio il lodge ha ospitato i primi turisti.
«La struttura – questa volta è Laura a parlare – è nata da una Joint
Venture con la Wuparo Conservancy, ente governativo che si occupa dello sviluppo della zona (vedi pagina precedente), perciò
per noi era normale che i nostri dipendenti fossero abitanti del
luogo e non manager rinomati accalappiati grazie a stipendi
spropositati nei lodge o hotel delle grandi catene alberghiere
internazionali. Su 14 dipendenti ben 12 sono locali.
Bertha ad esempio, l’Assistant Manager, è una ragazza nata in
questa parte del paese e che da sempre ha lavorato in lodge lontani da casa.
«Trovare lavoro qui in Caprivi – racconta Bertha – non è sempre
semplice, soprattutto se la tua qualifica è alta. Se sei camerie-
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MARTIN PESCATORE
Il Kingfisher, in Italia più noto come Martin Pescatore, è un animale abbastanza comune in queste zone dell’Africa, soprattutto nelle vicinanze dei corsid’acqua. Si ciba di insetti e piccoli vertebrati. Questi uccelli depongono 3 o 4 uova alla volta che vengono covate sia dal padre che dalla madre per circa 20 giorni.
È molto difficile vedere i loro nidi di questi animali perché spesso sono nascosti in argini o canali. Nell’area del lodge sono state avvistate ben sette specie di Kingfisher tra cui l’Half Collared Kingfisher.
UN ESEMPLARE DI
HALF COLLARED KINGFISHER
ra o donna di servizio è facile essere assunta in un lodge delle
grandi catene alberghiere, ma se ambisci a posti di responsabilità purtroppo devi fare i conti con manager stranieri che da
anni occupano posti di rilievo in tutto il mondo».
È per questo motivo che Bertha, non appena ha sentito dell’apertura del Nkasa Lupala Lodge, non ha esitato ad abbandonare la compagnia per la quale lavorava lontana da casa per
tornare nel suo paese natale e aiutare Laura e Simone a svilupparlo attraverso un turismo più consapevole. «Noi – ci confida Simone – a nostra volta non abbiamo potuto fare altro che
accoglierla nel nostro team con grande entusiasmo e dandole
totale fiducia. Durante i periodi in cui ci allontaniamo dal lodge, è lei che gestisce la struttura e che si occupa del resto del
personale. Abbiamo cercato di fare anche di più e tra i nostri
impegni da statuto, abbiamo stabilito un fondo speciale per
permettere al nostro personale di partecipare a corsi specializzati. Nel giugno dello scorso anno ad esempio, la nostra guida Matiti è stato in Sudafrica per un corso di specializzazione
per guide Ambientali Escursionistiche».
L’impegno che questa famiglia ha preso nei confronti della
comunità è molto vivo e sentito. Laura, in questo periodo ad
esempio, si sta occupando della costruzione di un asilo e di alcuni progetti legati alla produzione artigianale locale. «Il nostro sviluppo è indivisibile ed imprescindibile dal loro» afferma Laura con forte convinzione.
Anche il rapporto con l’autorità governativa è ottimo e in que-
SCATTI AL NKASA LUPALA LODGE
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ste parti del mondo, non è cosa
da niente. Infatti, essere straniero e riuscire a mantenere relazioni sane nonostante uffici
pubblici molto burocratizzati,
molto lenti e spesso difficili da
comprendere, non è semplice.
Soprattutto se non sei a capo di
una compagnia ricettiva internazionale molto danarosa.
«Il Ministero del turismo e dell’ambiente namibiano – racconta Simone con grande orgoglio – ha capito fin da subito l’importanza del nostro progetto e
siamo riusciti a procedere a gonfie vele.
PER LE FOTOGRAFIE…
la regola madre è una
sola: chiedere sempre il
permesso prima di fotografare qualcuno e in particolare donne e bambini.
In caso di richiesta di pagamento per una fotografia il suggerimento è
di non accettare e non
scattare
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Collaboriamo inoltre con associazioni ambientaliste quali il
WWF e la IRDNC (Integrated Rural Development and Nature
Conservation) con cui sensibilizziamo giorno dopo giorno la popolazione locale sull’importanza della conservazione della fauna locale».
«Stiamo lavorando molto – aggiunge Simone – per sensibilizzare la comunità sull'importanza della conservazione della fauna
locale. Ora che il lodge è avviato e il turismo è aumentato, sicuramente è più semplice, anche per i più scettici, toccare con
mano le positive ricadute economiche e vedere gli animali e la
natura incontaminata come un patrimonio da tutelare e conservare anche ai fini di un tenore di vita più elevato».
Notiamo infine che, anche dal punto di vista architettonico e
strutturale, il lodge è assolutamente sostenibile.
Vien da pensare che non potrebbe che essere così, data la sua
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IN QUESTE DUE PAGINE ANIMALI ALL’INTERNO
DEL PARCO E A VOLTE ANCHE DEL LODGE
posizione all’interno di un’area protetta, ma la famiglia Micheletti ci ha sorpreso ancora una volta.
Infatti, non solo ha provveduto a far redigere una valutazione
d’impatto ambientale prima di procedere coi lavori, ma ha anche adottato tecniche totalmente personali per diminuire ulteriormente il loro impatto sull’ambiente circostante. Infatti,
oltre agli impianti ad energia solare, tutti i materiali utilizzati
per la costruzione del lodge sono naturali e spesso riciclati.
Ad esempio il tetto dell’area dell’accoglienza è stato fatto con
ex bidoni di metallo usati per la benzina e con vecchi contai-
ner per cucina, mentre le lampade provengono da scarti di tubi delle condutture. Nemmeno la cucina è esente dalla regola
della sostenibilità e, ovviamente, del chilometro zero! Pesce,
carne, verdura e frutta sono tutti rigorosamente locali.
«Per frutta e verdura è un po’ più difficoltoso, ma noi ci attrezziamo seguendo le stagioni!»
Un vero angolo di sostenibilità da non perdere!
Per informazioni: www.nkasalupalalodge.com
ELEFANTI
Il parco è molto gettonato da questi animali, soprattutto subito
dopo il periodo delle piogge (che in questa parte del continente si verifica nei mesi di ottobre/novembre e di febbraio/marzo.
Dopo le piogge infatti questi pachidermi si muovono dalle foreste del Mopane verso aree più ricche d’acqua, come ad
esempio quelle del Parco.
La fortuna del lodge è oltretutto quella di essere situato proprio
di fronte ad uno storico corridoio migratorio, grazie al quale gli
avvistamenti “molto ravvicinati” in questi periodi dell’anno sono molto frequenti.
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