il Made in Italy
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ww w. RIVISTA DI MECCANICA OGGI m tre 172 - settembre 2013 - Anno LXIV - 4,50 E - www.ilb2b.it os co nv MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 eg no .it /e ffi cie nc y In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 In EMO sfila il Made in Italy Inchiesta. La qualità ai tempi della globalizzazione Economia. Le attese e le speranze delle imprese manifatturiere italiane INDUS TRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y Arnaldo Levi Amministratore delegato Iscar Italia www.hema-schutz.de www.sefra.it Less is more. Cilindri a norma, autoregolanti, puliti e sicuri, oggi anche con ammortizzazione PPS: installazione rapida, utilizzo immediato, regolazione semplice dei valori di carico e frequenza. www.festo.it RADDOPPIA Soluzione magnetostrittiva per il rilevamento della posizione Semplice da installare e mantenere ONP1-A • Resistente alla polvere • Corse fino a 1500mm Precisione ed elevate prestazioni MK4-A • Resistente alla polvere • Resistente all’acqua • Corse fino a 4000mm • Interfacce analogiche evolute GEFRAN Spa via Sebina, 74 - 25050 Provaglio d’Iseo (Bs) - Italia - Tel. +39 030 9888 1 - Fax +39 030 9839063 - [email protected] Il nuovo incredibile calibro versatile Equator™ non teme confronti Equator™ è il nuovo sistema Renishaw che offre un’alternativa versatile ai calibri fatti sui misura e consente di ispezionare i pezzi lavorati con una flessibilità senza paragoni. 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Segni la data: Inaugurazione 16 settembre 2013 Ore 12:00 allo stand SCHLEIFRING B46 padiglione 11, o in streaming su www.schleifring.net/EMO. United Grinding Technologies SCHAUDT MIKROSA WALTER EWAG Editoriale Secondo i dati Istat diffusi ad agosto, in Italia gli occupati si sono attestati a livelli da record: 22 milioni 510 mila. Un dato che si riferisce al mese di giugno e segna una ulteriore diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-21 mila) e dell’1,8% su base annua (-414 mila). Il tasso di occupazione, invece, fa riscontare un 55,8%, rimanendo invariato in termini congiunturali e diminuisce di un punto percentuale rispetto a dodici mesi prima. La disoccupazione non si caratterizza nemmeno per differenze di genere su un mercato del lavoro che perdura in una tensione molto critica: in crescita sia quella maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione maschile, pari all’11,5%, rimane invariato rispetto al mese precedente ma aumenta di 1,4 punti percentuali nei dodici mesi; quello femminile, pari al 12,9%, diminuisce invece di 0,2 punti rispetto al mese precedente mentre aumenta di 1,0 punti su base annua. Un dato preoccupante che emerge dall’analisi Istat, se ve ne fossero di incoraggianti, riguarda il tasso di disoccupazione maschile che è più che raddoppiato rispetto ai valori pre-crisi: nel giugno del 2006 era al 6,2%. Non solo, l’11,5% è il valore più alto dal primo trimestre del 1977. Ulteriore elemento di drammaticità nei tendenziali riguarda le nuove generazioni che vedono addirittura un balzo del 4,6% dell’incidenza dei disoccupati con età compresa tra i 15 e i 24 anni sul totale degli occupati o in cerca di lavoro della stessa età. Un dato, questo, che fa salire il tasso di disoccupazione giovanile fino a un passo dalla soglia psicologica del 40%. Sono indubbiamente dati estremamente preoccupanti, che delineano un perimetro futuro a tinte fosche. Il Governo delle cosidette larghe intese la smetta di tentennare e finalmente batta un colpo: il mondo che produce non ha davvero più né voglia né tempo da perdere per le liturgie del mondo della politica. [email protected] Il Governo batta un colpo rmo settembre 2013 13 WWW.SECOTOOLS.COM/MK2050 La qualità MK2050 è adatta alla lavorazione con e senza refrigerante di tutti i tipi di ghise. Appositamente progettata per offrire durata lunga ed affidabile anche in condizioni instabili, la nuova MK2050 è la scelta perfetta. LA NUOVA QUALITÀ PER LA FRESATURA DI GHISA sommario m r o 172 settembre 2013 [email protected] www.meccanica-plus.it Editoriale 13 Il Governo batta un colpo di Luca Rossi & Imprese Mercato Personaggio del mese: Arnaldo Levi 28 Utensili per costruire il futuro 40 di Daniele Pascucci 49 Inchiesta 34 La qualità ai tempi della globalizzazione di Daniele Pascucci Strategie 40 Protagonista nella finitura di Antonella Pellegrini Strategie 44 Vivere il futuro di Antonella Pellegrini Strategie 48 Fanuc, insieme CNC e robot di Antonella Pellegrini Strategie 52 Oltreconfine si parla italiano di Antonella Pellegrini 58 Economia 56 Emo 2013: ai nastri di partenza di Antonella Pellegrini 63 Eventi 58 L’importanza della tornitura 44 di Gabriele Peloso Strategie 60 Sulla via americana di Attilio Alessandri Eventi 62 L’accento sull’innovazione 66 in breve 60 Primo Piano 79 Il passaggio generazionale, questo conosciuto di Stefano Belviolandi rmo settembre 2013 15 2013 sommario m r o settembre 172 [email protected] www.meccanica-plus.it & Tecnologia Produzione 85 Soluzioni per tornitura 84 Azionamenti per torni verticali di Marco Zambelli Centri di lavoro 88 Vedo chiaro e in sicurezza di Giovanni Rossi Automazione 92 Per il dentale CAM e 5 assi 84 di Brunella Pala Centri di lavoro 96 La velocità… al centro di Grete Tanz Laser 98 Per incisoria e texture di Gabriele Peloso Utensili 93 102 102 Foratura profonda per il common rail di Attilio Alessandri 107 Centri di lavoro 106 Macchine utensili del futuro, applicazioni al presente di Roberto Grassi Misura e controllo 106 110 Una moderna precisione di Roberto Grassi Utensili 114 Una forza a sei eliche di Giordano Proverbio Rassegna EMO Hannover 116 Una vetrina sul mondo a cura di Stefano Viviani 20 Formazione a cura di AssoMec 22 Finitura a cura di Ucif 24 Barometro a cura di UBI Banca 64 Expo Milano 2015 132 Contatti utili 16 rmo settembre 2013 110 Stoc ch , Ble rda 1 c a 0 8 / St 5- - 0 1 vi l H al n o ata le t Tutte por a Be Free to Create, Starting From a Surface ex G po 1 e a /2 r m tà nd 013 a nia di Sa 1615 l m v an ag nini o. 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I quesiti vanno inviati a: [email protected] 22 rmo settembre 2013 Tra arte ed estetica Al di là della sua connotazione industriale legata al trattamento delle superfici, il settore della finitura è innanzitutto espressione di estetica, di bellezza. Un concetto di arte, quello intriso nei prodotti frutto di questo comparto, sempre più multisensoriali: non solo arte visiva ma anche tattile e, perché no, sonora. Ucif, in rappresentanza dei costruttori di impianti di finitura, è molto attenta a questo: senza cura all’aspetto delle superfici, tutti i prodotti (porte, occhiali, autovetture ecc.) non avrebbero quella resa estetica che ne innalzerebbe il fascino e apprezzerebbe il valore sul mercato. Se questa è una delle caratteristiche del settore non può che essere allo stesso tempo una priorità per l’associazione che si attività da tempo per valorizzare questo ambito. La nuova campagna pubblicitaria Ucif ad esempio sottolinea quanto i mezzi di trasporto, intesi nell’accezione stretta dei veicoli, siano la perfetta icona che rappresenta l’effetto finale della finitura sul prodotto finito. La campagna ha una natura fortemente istituzionale visto che coincide con l’anno in cui Ucif compie i 40 anni dalla sua costituzione sottolineando che le applicazioni dei trattamenti superficiali si trovano nei più diversi settori industriali. Inoltre anche la pubblicazione del libro ‘Dietro la Superficie’, che omaggia questo importante traguardo per l’associazione, ha evidenziato lo sforzo volto ad esaltare il profilo estetico della finitura: la copertina del libro è molto rappresentativa di ciò, opera di Chiara Castagna, giovane artista che ha già esposto presso la Espacio Gallery di Londra. La raffigurazione in copertina riassume tutti i caratteri distintivi della finitura: una donna che è espressione di bellezza, gli strumenti di lavoro, insostituibili alleati per gli imprenditori del settore che da sempre si ‘sporcano le mani’ per apportare migliorie e per innovare, uno sfondo dorato come ogni superficie di prestigio merita e infine la sagoma di un surfista ripreso dal nome ‘I Surfisti della Meccanica’ dato per l’occasione a chi opera da decenni nei trattamenti di superficie. Anche l’associazione Poliefun (di cui Ucif fa parte), nata dalla collaborazione delle aziende del settore del Trattamento delle Superfici e il Politecnico di Milano, ha dedicato attenzione all’arte tramite la mostra Le Rond che ha avuto luogo il 13 giugno scorso presso la prestigiosa cornice della sede universitaria, che proprio quest’anno compie il suo 150° anniversario. La mostra è stata incentrata all’esposizione delle di opere Giovanni Lamberti focalizzate proprio sulla commistione tra arte e tecnica. Il lavoro dell’artista parte appunto dalle ricerche e dalle continue innovazioni nel campo del trattamento delle superfici che consentono oggi di ottenere la perfezione nel rivestimento e nella verniciatura dei materiali prendendo forma e diventando vere e proprie opere d’arte. Da più fronti quindi è opportuno sottolineare che la finitura è arte e come tale va valorizzato il suo contributo all’industria italiana. Haas Automation Convinzione I torni di piccole dimensioni sono macchine di bassa fattura, adatte a usi poco intensivi, oppure estremamente complesse e molto difficili da gestire. Realtà Grazie a progetti semplici, componenti di tipo comune e tecniche di produzione intelligenti, creiamo torni compatti rapidi, robusti, affidabili, intuitivi e convenienti. Tipico di Haas. R. F. 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Circa le condizioni economiche in cui operano le imprese (che includono domanda, prezzi di vendita, prezzi delle materie prime, costo del lavoro e credito), circa un quarto delle imprese che hanno partecipato al sondaggio anticipano un peggioramento nel terzo trimestre rispetto a quello appena passato (a marzo però quasi la metà delle imprese si aspettavano un peggioramento). Per quanto riguarda invece il prezzo di vendita per i beni e servizi prodotti, le imprese hanno dichiarato di avere effettuato una variazione appena positiva dei propri prezzi di vendita negli ultimi dodici mesi, oltre un punto percentuale in meno rispetto alle attese espresse nell’inchiesta di un anno prima. In effetti in questa fase il calo delle materie prime e degli input energetici sta già consentendo alle imprese manifatturiere italiane di recuperare parte della marginalità che era stata sacrificata nella fase di precedente ascesa del costo degli input produttivi. Interessanti i risultati sull’evoluzione della domanda: la quota di operatori che valuta negativamente l’andamento della domanda dei propri prodotti nel secondo trimestre si è ridotta, tanto che il saldo negativo è stato il più basso dell’ultimo biennio. Il miglioramento tuttavia è stato più pronunciato tra le imprese esportatrici mentre le valutazioni sull’andamento congiunturale della domanda estera dei propri prodotti sono rimasti positivi, pressoché nella stessa misura rilevata nel trimestre precedente. Dunque il sondaggio conferma ancora una volta come la vocazione all’export continua a rappresentare un importantissimo paracadute per l’industria italiana. Riguardo alle condizioni per l’investimento, rispetto a marzo si è ridotta la quota delle imprese che le ritiene peggiori mentre è fortemente aumentata quella delle imprese che le giudicano invariate (conseguentemente è nettamente migliorato il saldo delle risposte al sondaggio). Quasi la metà delle aziende intervistate ritengono che la spesa in investimenti fissi resterà invariata nel 2013 rispetto ai livelli registrati lo scorso anno. La fase di stabilizzazione in atto sembra dunque trovare riscontro nel sondaggio della Banca d’Italia: è probabile che, dopo la discesa degli investimenti per otto trimestri consecutivi, ci possa attendere per la seconda metà dell anno una fase di stabilità, soprattutto nelle aziende esportatrici che continuano a beneficiare della maggiore internazionalizzazione. & Personaggio del mese Imprese Mercato Utensili per costruire il futuro di Daniele Pascucci Strategie St S tra rate teg giie A sessant’anni dalla sua nascita, Iscar è una realtà multinazionale dell’utensileria, presente con le sue filiali dirette in più di cinquanta nazioni nel mondo e di proprietà della holding americana Berkshire Hathaway, di Warren Buffett. In Italia è presente con una filiale fondata nel 1983, situata alle porte di Milano. Abbiamo rivolto alcune domande all’amministratore delegato Arnaldo Levi 28 2 8 rmo rrm mo settembre sseett etttteem mbbrre 220 2013 013 13 L a nascita di Iscar è una storia d’altri tempi, basata sullo spirito pionieristico del fondatore Stef Wertheimer il quale, nel garage dietro la sua casa in Israele, inizia nel 1952 a produrre i primi utensili saldobrasati. A sessant’anni dalla sua nascita, Iscar è una realtà multinazionale dell’utensileria, presente con le sue filiali dirette in più di cinquanta nazioni nel mondo e di proprietà della holding americana Berkshire Hathaway, di Warren Buffett. In Italia è presente con una filiale fondata nel 1983, situata ad Arese alle porte di Milano e oggi gestita dagli attuali amministratori delegati, Arnaldo Levi e Sergio Marzocchi. Chiediamo ad Arnaldo Levi qualcosa di più sulla filiale italiana… “Grazie alla sua continua espansione, a trent’anni dalla sua fondazione, Iscar Italia è una solida realtà nell’industria della lavorazione del metallo, con fatturati in crescita costante e con più di cento dipendenti che, nel nuovo e modernissimo stabile di Arese (MI), si dedicano ad attività tecniche, di vendita e di marketing. Dopo tanti anni di esperienza sui mercati mondiali e grazie soprattutto allo spirito fortemente innovativo che ha sempre contraddistinto la nostra casa madre, Iscar è ormai un fornitore completo di soluzioni di utensileria, in grado di ottimizzare qualsiasi tipologia di lavorazione. Inoltre, per poter essere dei veri partner per i propri clienti andando incontro anche a esigenze particolari, all’offerta di utensili standard, Iscar Italia fin dal 1998 ha affiancato un reparto di produzione denominato Wertec il quale, all’interno della sede di Arese, progetta e realizza utensili e inserti speciali di altissima qualità, non solo per la clientela Italiana ma anche per quella mondiale”. Quali sono secondo lei i vantaggi e gli svantaggi di far parte di un grande Gruppo internazionale? Che livello di flessibilità siete in grado di fornire ai vostri clienti nel mercato italiano? “Qualche anno fa, all’interno di un video di presentazione aziendale, il nostro fondatore affermava che ‘essere globali significa essere locali’. La filosofia Iscar è sempre stata rivolta al cliente, in un ottica di problem solving che implica attenzione alle richieste e flessibilità nelle risposte. La struttura di Iscar Italia è infatti divisa territorialmente in cinque filiali, dove al personale commerciale si affianca un ufficio commerciale specifico e l’assistenza tecnica dedicata alla clientela di zona; in abbinamento al personale delle filiali sono inoltre presenti i product manager specializzati per ogni linea di prodotto, che sono in grado di intervenire su tutto il territorio nazionale. In questo modo riusciamo ad assicurare competenza, rapidità e flessibilità, per essere sempre al fianco dei nostri clienti. Il fatto di essere una grande azienda ci dà invece il vantaggio di poter assicurare i livelli di servizio che solo un’organizzazione multinazionale può offrire: penso ad esempio al magazzino centralizzato europeo, che è in grado di assicurare la consegna del materiale ordinato entro le ventiquattro ore successive; un altro esempio è stata la creazione di una banca dati mondiale dove tutti i nostri tecnici possono accedere per scambiarsi idee, consigli applicativi e soluzioni tecniche adottate nei vari Paesi, nella lavorazione di migliaia di componenti differenti. Ovviamente una struttura sovranazionale diventa poi fondamentale quando vengono affrontati grossi progetti presso i nostri clienti, i quali, essendo a loro volta aziende multinazionali con unità di produzione all’estero, ci richiedono spesso uno stretto coordinamento delle attività presso le differenti produzioni delocalizzate nel mondo”. Qual è il ruolo della ricerca nell’ambito della vostra azienda? “La ricerca e sviluppo è da sempre la principale leva competitiva di Iscar: basta pensare che la nostra casa madre reinveste tutti gli anni circa il 6% del proprio fatturato nella ricerca, nella quale sono impegnate oltre trecento persone tra ingegneri meccanici, chimici, fisici ed esperti dei nuovi materiali. Il denaro però non sempre è sufficiente: per questo motivo sono state create delle procedure aziendali specifiche di autoconcorrenza interna, grazie alle quali diversi team di lavoro sono costantemente impegnati nell’evoluzione e nel miglioramento dei nostri stessi prodotti. Nel corso della sua storia, la ricerca Iscar ha sempre generato delle vere e proprie pietre miliari sul mercato, che hanno spesso rivoluzionato la produzione dei componenti metallici: pensiamo agli utensili per troncatura a fissaggio elastico prismatico Self-Grip, alla geometria elicoidale positiva degli inserti per fresatura Helimill, agli inserti per torni-scanalatura multidirezionali CutGrip, alle punte a cuspide con attacco a baionetta Sumocham, e potrei continuare. Iscar ha quindi la capacità di anticipare le tendenze tecnologiche delle lavorazioni per asportazione, con un’offerta di prodotti sempre allo stato dell’arte che hanno un obiettivo spe- rmo settembre 2013 29 & Personaggio del mese Imprese Mercato cifico: migliorare la produttività e ridurre i costi di produzione, per aumentare la redditività d’impresa dei nostri clienti”. Quali sono le caratteristiche dei vostri prodotti che sono più apprezzate dal mercato italiano? Qual è la vostra offerta di servizi mirati al cliente? “Sicuramente la caratteristica primaria è l’innovazione tecnologica con nuove idee, spesso semplici ma geniali, che cambiano l’approccio alle lavorazioni. Tra i vari obiettivi che Iscar si è data, uno in particolare coinvolge direttamente l’innovazione di prodotto: l’eliminazione dei ‘colli di bottiglia’, cioè le inefficienze specifiche all’interno della produzione di un particolare componente che, anche se piccole, rallentano l’intero ciclo di produzione riducendo la redditività complessiva dell’azione d’impresa. Possiamo fare l’esempio di una lavorazione su un transfer, o su un tornio plurimandrino: una singola lavorazione inefficiente rallenta a cascata tutte le operazioni, sia a monte sia a valle; migliorare questa area, aumentando i parametri di taglio o modificando la strategia di lavorazione, significa ridurre i tempi complessivi di produzione, aumentando quindi la produttività. Basta un dato per capire quanto questa capacità ci venga riconosciuta sul mercato: quasi la metà del fatturato Iscar deriva da utensili che hanno meno di cinque anni di vita, cioè da prodotti innovativi dell’ultima generazione, che rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia di rimozione del truciolo”. “Come detto in precedenza, Iscar è un fornitore completo di soluzioni di utensileria altamente performanti; alla semplice qualità del prodotto, Iscar Italia ha affiancato da molti anni un particolare approccio, dedicato allo studio e all’ingegnerizzazione dei pezzi complessi, sia nel caso di un nuovo particolare sia nell’eventualità si renda necessario ripensare le strategie di produzione di un particolare già presente in azienda. All’interno dell’ufficio OPS il nostro team di specialisti si fa carico dell’intero studio dell’utensileria, che comprende sempre la valutazione precisa dei tempi di produzione e del costo/pezzo finale; questi parametri consentono di valutare a preventivo la bontà dell’investimento nei nuovi utensili e l’aumento della produttività che la nuova soluzione è in grado di generare. In sintesi, Iscar Italia è in grado di interfacciarsi con il costruttore di macchine utensili e con l’utilizzatore finale, realizzare lo studio completo dell’applicazione e metterlo in opera, fino al raggiungimento dei risultati stabiliti. È importante sottolineare che quest’ultima fase può essere svolta anche all’estero, in collaborazione con un gruppo internazionale Iscar predisposto ai cosiddetti ‘run-off’: Strategie Visti i tempi che corrono, il fatto di avere prodotti di alta qualità può diventare anche un limite ad esempio sul versante della politica dei prezzi? “Il nostro rapporto con il cliente finale è sempre basato sull’aumento dell’efficienza delle sue produzioni e sulla riduzione del costo/pezzo, grazie all’elevato livello tecnologico dei nostri utensili: spesso utilizzare nuovi utensili e inserti di alta qualità consente ai nostri clienti di ridurre i costi complessivi di produzione anche del 30% rispetto alla soluzione precedente. Infatti gli utensili, pur avendo un impatto limitato sul costo puro di produzione, hanno però una forte incidenza sugli altri parametri che, complessivamente, generano il costo di produzione complessivo di un pezzo: sfruttare al massimo le possibilità offerte dalla propria macchina utensile, ridurre i tempi passivi di produzione o abbassare l’incidenza della manodopera, grazie alla maggiore affidabilità offerta da utensili che abbinano qualità e performance, porta infatti a un risparmio nel tempo che, in valore assoluto, è decisamente superiore al semplice prezzo di un inserto. Le aziende nostre clienti, che vogliono continuare a competere sui loro mercati di riferimento, ragionano ormai da 30 molto tempo in questi termini e il nostro approccio sta generando importanti ritorni per Iscar, che viene sempre più riconosciuta come un vero partner, per il presente e soprattutto per il futuro”. rmo settembre 2013 Arnaldo Levi Arnaldo Levi è nato a Torino nel 1950. Opera nel settore meccanico fin dal 1977, mentre è entrato a far parte del gruppo IMC, di cui Iscar fa parte, nel 1991 con incarichi in diversi Paesi: in Belgio, dove è stato direttore della filiale Iscar Benelux, e in Francia, dove ha ricoperto la posizione di direttore commerciale e successivamente quella di vice direttore generale. Dal 2007 è amministratore delegato di Iscar Italia. ovunque andrà la loro nuova macchina utensile, i nostri clienti sono certi di trovare un tecnico Iscar pronto ad accoglierla. Questa attività viene spesso eseguita appoggiandosi alla già citata Wertec, il nostro reparto di produzione di utensili speciali che agisce come una vera e propria società satellite all’interno di Iscar Italia. La nostra esperienza ci consente di progettare utensili speciali realizzati esclusivamente per la risoluzione di specifici problemi del cliente, senza accontentarsi di un semplice adattamento di utensili standard: un utensile specifico, progettato ad hoc, è infatti in grado di assicurare un vero salto produttivo, impossibile da ottenere con una semplice modifica dell’esistente. Il nostro approccio ci ha dato negli anni notevoli soddisfazioni anche sui mercati internazionali, dove Wertec opera in appoggio alle altre filiali Iscar”. Merceologicamente e geograficamente, quali sono i principali ambiti di sbocco dei vostri prodotti, e quali fra questi vi sottopongono le maggiori sfide? “In parte ne abbiamo parlato in precedenza: Iscar Italia è un fornitore completo e affidabile, sia tecnicamente, con una gamma prodotti in grado di affrontare e risolvere qualsiasi sfida, sia territorialmente, grazie alle filiali di zona e alla rete capillare dei nostri distributori. Con la nostra offerta siamo in grado di rispondere alle esigenze di qualsiasi settore industriale; dalla meccanica pesante alla componentistica di alta precisione, dalle lavorazioni di pezzi complessi alla produzione di minuterie con lotti elevati, ogni pezzo è una sfida singola, da affrontare con soluzioni mirate senza lasciare nulla al caso. Qualsiasi siano le caratteristiche del particolare in lavorazione, partendo da un semplice pezzo di metallo, i nostri clienti riescono a realizzare un prodotto finito di qualità: affiancare i nostri clienti in questi processi e aiutarli a risolvere le problematiche che inevitabilmente emergono è per noi sempre motivo di soddisfazione”. Come azienda che opera in Italia, qual è il vostro giudizio sulla situazione dell’industria e del mercato nel nostro Paese, con particolare riferimento al vostro settore? “Il mercato italiano è in contrazione, specialmente se paragonato al settore internazionale delle lavorazioni meccaniche; ciononostante ancora permangono alcune fasce di mercato che non si trovano in situazioni critiche, e questo vale anche per la meccanica. Negli ultimi anni abbiamo spesso notato la presenza di un binario a due velocità, anche all’interno dello stesso comparto industriale: da un lato aziende con una forte vocazione all’export, spesso abbinata al mantenimento di piani di miglioramento tecnologico delle produzioni, che sicuramente mostrano maggiore capacità di stare sul mercato; dall’altro lato si trovano invece aziende più tradizionali, che mantengono il mercato nazionale come principale punto di riferimento, e che quindi mostrano maggiore sofferenza. In questo senso il marketing strategico sta diventando sempre più importante: rmo settembre 2013 31 & Personaggio del mese Imprese Mercato ampliare il portafoglio clienti e diversificare la produzione può consentire anche alle aziende italiane, spesso di minori dimensioni rispetto alle concorrenti internazionali, di continuare a competere su quello che è ormai diventato un unico mercato globale. In Italia sono quindi ancora presenti molte lavorazioni complesse, di eccellenza tecnica e qualitativa, ricche di know-how e di innovazione tecnologica che possono essere considerate delle vere barriere all’uscita, che ne impediscono la delocalizzazione all’estero. Le aziende che vi operano hanno da sempre un’elevata capacità innovativa, sia per quanto riguarda le lavorazioni dei nuovi materiali sia, più in generale, per l’abitudine a sviluppare progetti di alto contenuto tecnologico. È determinante anche la competenza e la capacità di problem solving di noi italiani, qualità che ci viene riconosciuta in tutto il mondo anche nell’ambito meccanico. Le aziende che mantengono una forte vitalità sui vari mercati di sbocco focalizzano l’attenzione su due parametri competitivi fondamentali: l’innovazione delle tecnologie di produzione, che mantengono l’eccellenza qualitativa della produzione, e l’efficienza produttiva, per ridurre i costi di produzione e aumen- AVM: tare i margini contributivi dell’output. Ancora una volta Iscar si pone in questo ambito come un partner strategico, grazie alla sua offerta di utensili non tradizionali, cioè di utensili avanzati che si affiancano agli elevati livelli di performance e di produttività delle nuove macchine utensili. Dunque, il mercato italiano offre ancora buone opportunità: in Europa la meccanica italiana è ancora seconda soltanto alla Germania, con settori produttivi vitali sui quali concentrare i nostri sforzi”. Quali sviluppi prevede per il mercato italiano nel futuro? E come vede collocata la sua azienda all’interno di esso? “Come ho detto, la meccanica italiana ha già ora le risorse, le competenze e le tecnologie necessarie a superare l’attuale situazione di sofferenza. Le aziende che puntano sulla qualità e sull’eccellenza produttiva troveranno sempre Iscar Italia al loro fianco, pronta a sostenere questa evoluzione con utensili performanti, soluzioni innovative e personale altamente formato; mai come in questo periodo difficile, il motto dell’intero settore meccanico italiano non può che essere: il futuro è adesso”. INNOVAZIONE DI QUALITÀ MACH-Series Non la troverete all’Emo, ma esposta presso i nostri migliori clienti. Presenza di 2 mandrini e 2 torrette portautensili, per lo scambio in automatico del pezzo in lavorazione da un mandrino all’altro, con possibilità di grandissima accuratezza dimensionale tra le lavorazioni effettuate Ridottissimo tempo di set-up Sistema di manipolazione carico pezzi grezzi/scarico finiti Ideale per la produzione di: flange, Strategie ingranaggi, ruote, dischi freno, calotte di motori elettrici, valvole petrolifere CERCHIAMO AGENTI PER ZONE LIBERE 32 rmo settembre 2013 MACH-8, tornio verticale di nuova generazione. AVM s.r.l. - Machine Tools Phone +39 0332 201061 Fax +39 0332 200551 Via Monte Chiusarella 31 21056 Induno Olona - (VA) - Italy Web www.avm-italy.com CNC | ROBOTS | ROBOMACHINES The colour of automation WWW.FANUC.EU FA N U C – N O . 1 I N FACTO R Y A U TO M AT I O N A N D R O B OT S . Noi acceleriamo il tuo Business. FANUC FA - Robotics – Robomachine. La forza di tre grandi aziende - insieme ora come un‘unica entità leader: FANUC. Inchiesta & Imprese Mercato L’imminente appuntamento fieristico della EMO è l’occasione per riflettere su quali debbano essere le strategie che i protagonisti del settore macchine utensili devono mettere in campo per fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita e diffusa geograficamente. Abbiamo sentito le opinioni di alcune importanti aziende con particolare riferimento alla necessità di una continua ricerca dell’eccellenza di Daniele Pascucci Strategie I tempi della globalizzazione n questi lunghi e interminabili anni di crisi economica anche il settore delle macchine utensili ha subito dei contraccolpi che hanno lasciato il segno: alcune aziende sono sparite o sono state assorbite, altre hanno dovuto ridimensionarsi in maniera drastica e tutte quelle rimaste, oggi, sono impegnate nella dura traversata del deserto della recessione. La domanda sul mercato interno continua a essere ripiegata sul segno meno, mentre a tenere un certo livello di affari rimane principalmente l’export che testimonia comunque la presenza dinamica di molte aziende che hanno imparato a ragionare in sintonia con la situazione attuale e a rilanciarsi puntando su livelli qualitativi sia di prodotto sia di servizio all’altezza delle sfide dell’oggi. In occasione della EMO abbiamo ritenuto interessante fare il punto sulle tendenze del mercato con alcune aziende protagoniste, per sapere quali strategie hanno messo in atto per mantenere e sviluppare la qualità che ha per- 34 rmo settembre 2013 La qualità ai messo loro di competere su uno scenario sempre più internazionalizzato e difficile. La qualità è un prerequisito. In un periodo di forte crisi come quello che l’economia sta attraversando bisogna rivalutare il significato e rivedere il costo della qualità: è il pensiero di Riccardo Pessina, legale rappresentante di Officine Monzesi. “Non è facile costruire prodotti e fornire servizi di alto livello quando si ha la necessità di tagliare i costi e abbassare i listini; allora soffermiamoci sul taglio dei costi che deve essere inteso come ottimizzazione e riorganizzazione all’interno dell’azienda - commenta Pessina -. Entrando nello specifico, la qualità arriva da una continua e precisa ricerca nello sviluppo di prodotti tecnologicamente sempre più vicini alle esigenze dei clienti; in poche parole, prodotti sempre più performanti, precisi e a costi ridotti. Una reale ricerca nell’ottimizzare i costi della R&D permette alle nostre aziende di continuare a fornire un prodotto sempre all’avan- Una postazione di progettazione in Jobs e alcuni utensili di Safety Impero. Per Riccardo Pessina, legale rappresentante di Officine Monzesi “la qualità arriva da una continua e precisa ricerca nello sviluppo di prodotti tecnologicamente sempre più vicini alle esigenze dei clienti; in poche parole, prodotti sempre più performanti, precisi e a costi ridotti. Una reale ricerca nell’ottimizzare i costi della R&D permette alle nostre aziende di continuare a fornire un prodotto sempre all’avanguardia”. “Per noi e per i nostri clienti - dice Paolo Egalini, CEO e general manager di Mandelli Sistemi - la qualità è un prerequisito senza il quale metteremmo a repentaglio il nostro posizionamento sul mercato. Gli strumenti operativi che utilizziamo, dalla ‘lean production’ al ‘customer satisfaction survey’, coinvolgendo i nostri fornitori chiave, sono orientati alla implementazione del miglioramento continuo, il cui obiettivo ultimo è quello di minimizzare per i nostri clienti il time to profit”. guardia”. In un periodo di calo degli investimenti e delle vendite, diventa ancora più strategico aumentare la qualità dei servizi offerti in quanto la soddisfazione del cliente porta a una fidelizzazione dello stesso. “Sono convinto che diverse aziende pongano l’attenzione solo ed esclusivamente sul prezzo del bene da acquistare, ma la mentalità è molto cambiata, specialmente negli utilizzatori di prodotti di alta produzione dove il prolungato fermo macchina, l’assenza di risposte “Il concetto di qualità oggi, come sempre, riveste un ruolo di assoluta importanza che permette alle imprese virtuose di emergere in un mercato sempre più globalizzato afferma Massimo Monti, sales manager di Safety Impero - è per questo che la nostra azienda ha sempre seguito questa linea sia a livello di prodotto sia di servizi. Il cliente oggi deve avere un fornitore che gli possa dare le massime garanzie qualitative per poter ottenere la massima produttività”. e il ritardo nella consegna dei pezzi di ricambio pesano di più che un potenziale prezzo d’acquisto inferiore della macchina utensile - riprende il legale rappresentante di Officine Monzesi -. Personalmente vorrei poter parlare di qualità in un concetto nuovo, che l’associa anche alla qualità della vita e dell’ambiente. In un momento come questo in cui siamo sottoposti a forti stress emotivi dovuti sia alla scarsità di lavoro che a forti riduzioni del potere d’acquisto, la possibilità di rmo settembre 2013 35 Inchiesta & Imprese Mercato Strategie ‘’Saremo sempre più chiamati a rispondere ad aspettative di qualità estremamente elevata da parte dei nostri clienti - sostiene Antonio Dordoni, sales, marketing e service director di Jobs - ciò coinvolge la proposta tecnicocommerciale, la fornitura del prodotto, la sua affidabilità e l’erogazione dei servizi per il suo supporto. La qualità intrinseca del prodotto è di fondamentale importanza sia per soddisfare le aspettative del cliente sia per poter preservare i nostri margini garantendoci impegnativi piani di sviluppo futuri”. Secondo Artemio Affaticati, amministratore delegato di Samp: ‘’La qualità assume oggi un significato completamente diverso rispetto alla mera prestazione e affidabilità delle macchine, per abbracciare tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla fase di proposta tecnico/ commerciale al service e ai ricambi. La qualità è la risposta adeguata a qualsiasi richiesta del cliente ventiquattro ore al giorno per tutti i giorni dell’anno, su un mercato che ha ormai il suo baricentro in Asia”. lavorare in un ambiente qualitativamente superiore alla media, in grado di fornire servizi sempre più dedicati a risolvere situazioni della vita quotidiana, porta sicuramente un forte miglioramento della produttività sia in termini di qualità prodotto che in tempistica di realizzazione”. Nelle parole di Paolo Egalini, CEO e general manager di Mandelli Sistemi, la qualità è data per scontata: “Per Mandelli e per i nostri clienti, la qualità è un prerequisito senza il quale metteremmo a repentaglio il nostro posizionamento sul mercato. Gli strumenti operativi che utilizziamo, dalla lean production al customer satisfaction survey, coinvolgendo i nostri fornitori chiave, sono orientati alla implementazione del miglioramento continuo, il cui obiettivo ultimo è quello di minimizzare per i nostri clienti il ‘time to profit’. Il 70% 36 rmo settembre 2013 Nell’opinione di Alessandro Verduci, responsabile commerciale Breton, l’idea di qualità viene abbinata a quella di innovazione: “Il motto che contraddistingue Breton dalla sua nascita è ‘Quality first’, secondo noi innovazione e qualità sono due concetti che vanno a braccetto e sono indispensabili per la crescita in un mercato globalizzato altamente competitivo. La qualità si esprime non solo nel produrre un prodotto che corrisponda alle caratteristiche tecniche richieste, ma nel superare le aspettative del cliente”. del nostro fatturato è destinato all’aeronautica e all’energia, si tratta di Gruppi industriali fortemente globalizzati, che hanno standard qualitativi molto spinti, validati con complesse procedure di verifica e collaudo; tutto ciò è stato assunto come ‘best practice’ all’interno dei processi tecnici e organizzativi di Mandelli. Il livello prestazionale di assoluta eccellenza dei nostri prodotti e servizi è continuamente monitorato in modo da consolidare all’interno della cultura Mandelli il concetto di valore aggiunto per il cliente”. Anche per Massimo Monti, sales manager di Safety Impero, la risposta sta nel puntare all’eccellenza: “Il concetto di qualità oggi, come sempre, riveste un ruolo di assoluta importanza che permette alle imprese virtuose di emergere in un mercato sempre più globalizzato. È per questo Le sedi di Breton e di Samp. che la nostra azienda ha sempre seguito questa linea sia a livello di prodotto sia di servizi. Il cliente oggi deve avere un fornitore che gli possa dare le massime garanzie qualitative per poter ottenere la massima produttività”. Esigenza a tutti i livelli. Non sono però solo le imprese a impostare il loro lavoro sulla qualità, essa è anche una forte esigenza posta dagli utilizzatori e dagli attori del mercato a vari livelli. ‘’Saremo sempre più chiamati a rispondere ad aspettative di qualità estremamente elevata da parte dei nostri clienti - dice Antonio Dordoni, sales, marketing e service director di Jobs - ciò coinvolge la proposta tecnico-commerciale, la fornitura del prodotto, la sua affidabilità e l’erogazione dei servizi per il suo supporto. La qualità intrinseca del prodotto è di fondamentale importanza sia per soddisfare le aspettative del cliente sia per poter preservare i nostri margini garantendoci quindi l’attuazione degli impegnativi piani di sviluppo futuri. Altro aspetto è la qualità dei servizi post-vendita di supporto al prodotto: gli utilizzatori, in generale, tendono sempre più a ridurre le proprie strutture manutentive sostituendo i costi variabili legati a diversi fattori, più o meno controllabili e gestibili internamente, con costi fissi certi. Si va quindi verso accordi globali che integrano tutto il processo economicogestionale-manutentivo dell’impianto (total cost of ownership). Relativamente a questo concetto, Jobs opera con forte determinazione sull’adeguamento delle strutture all’interno dell’azienda indirizzate a questi due aspetti: qualità intrinseca del prodotto e qualità del servizio che viene associata al prodotto. Oltre all’efficienza e ai costi manutentivi, altro elemento qualitativo sempre più importante per Jobs nel concepire il prodotto è la condizione di funzionamento dello stesso dal punto di vista ecologico-ambientale’’. Il concetto di qualità spazia in tutti gli aspetti dell’attività produttiva, secondo Artemio Affaticati, amministratore delegato di Samp: ‘’La qualità assume oggi un significato completamente diverso rispetto alla mera prestazione e affidabilità delle macchine, per abbracciare tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla fase di proposta tecnico/commerciale al service e ai ricambi. La qualità è la risposta adeguata a qualsiasi richiesta del cliente ventiquattro ore al giorno per tutti i giorni dell’anno, su un mercato che ha ormai il suo baricentro in Asia”. Nell’opinione di Alessandro Verduci, responsabile commerciale Breton, l’idea di qualità viene abbinata a quella di innovazione: “Il motto che contraddistingue Breton dalla sua nascita è ‘quality first’, secondo noi innovazione e qualità sono due concetti che vanno a braccetto e sono indispensabili per la crescita in un mercato globalizzato altamente competitivo. La qualità si esprime non solo nel produrre un prodotto che corrisponda alle caratteristiche tecniche richieste, ma nel superare le aspettative del cliente. Offrendo perciò un prodotto altamente tecnologico affidabile, consegnato nei tempi previsti (l’azienda ha un sistema di progettazione e produzione ‘lean’), seguito da personale competente dall’ordine alla consegna, garantendo un servizio di post vendita di prima classe (teleservice fornito come standard con tutte le macchine)”. Un orizzonte ampio. Produrre macchine utensili oggi vuole dire anche misurarsi di continuo con differenti mercati e competitori che hanno come territorio di riferimento il mondo intero. Quali cambiamenti culturali, di mentalità e anche di strategia commerciale vengono richiesti ai costruttori di fronte al grande tema della internazionalizzazione? Soffermandosi sull’attuale situazione italiana, per Riccardo Pessina “è ovvio comprendere che rmo settembre 2013 37 Inchiesta Strategie & Imprese Mercato Una rettificatrice senza centri modello Monza 620/350CNC di Officine Monzesi e un modello Mandelli. il misurarsi con i mercati mondiali sia ormai una necessità inevitabile. La nostra realtà ha visto negli ultimi anni un fortissimo spostamento in percentuale del fatturato italiano verso quello estero: ormai ci assestiamo sull’85% estero e 15% italiano. Per ottenere questo ci siamo preparati per decenni e, allo stato attuale, abbiamo una filiale americana avente sia una divisione service che un’unità produttiva e una filiale commerciale e produttiva in Brasile in grado di costruire rettificatrici per il mercato sudamericano”. Nell’obiettivo futuro di Officine Monzesi ci sarà una sede asiatica che possa negli anni garantire un’assistenza tecnica sempre più preparata per evitare lungaggini e disguidi che farebbero crollare la produzione dei clienti. “L’affrontare i mercati esteri comporta diversi cambiamenti sia interni all’azienda che commerciali - continua la sua analisi Pessina -. Il primo passo è sicuramente la necessità di internazionalizzare la mentalità all’interno dell’azienda; non basta avere personale che conosce diverse lingue ma è necessario disporre di collaboratori molto più dinamici e duttili, in grado di assecondare e affrontare diversi metodi di approccio e capaci di velocizzare qualsiasi operazione. Questa esigenza è per me di primaria importanza in quanto l’affrontare mercati esteri senza una preparazione adeguata e una squadra idonea, creerebbe solo un aumento di costi e una forte riduzione di ricavi; riassumendo con un esempio, nessuno farebbe uno sport senza l’adeguata preparazione e l’idonea attrezzatura. Ritengo sia importante focalizzare l’attenzione anche sul servizio post-vendita e sulla necessità che sia all’altezza del prodotto commercializzato. Una macchina di alta qualità e tecnologi- 38 rmo settembre 2013 camente all’avanguardia non può permettersi di essere supportata da un service lento nel rispondere e disorientato nel comprendere le richieste di aiuto dei clienti. Organizzare unità di service in loco permette all’utilizzatore finale di ridurre i costi e i tempi d’intervento consentendo al produttore di condurre trattative commerciali con maggiori argomenti persuasivi. Non vi è dubbio che tecnologicamente abbiamo le qualità per poterci confrontare con qualsiasi concorrente, quindi, annullando l’ostacolo della distanza e della lingua, possiamo sicuramente aumentare l’interesse nei nostri confronti”. Mandelli è una realtà che opera da sempre a livello internazionale servendo settori industriali altamente evoluti, con elevate aspettative di prodotto e servizio. L’export, che rappresenta oltre il 70%, si rivolge a Europa, Nord America e Cina, con quest’ultima che ha assunto nell’ultimo decennio un peso significativo - afferma Paolo Egalini -. Riteniamo fondamentale la vicinanza geografica al cliente, per dialogare nella sua lingua con rapidità ed efficacia; grazie anche all’appartenenza a un Gruppo industriale importante, Riello Sistemi, abbiamo da anni costituito nostre società nelle principali aree di presenza commerciale, nelle quali opera personale tecnico altamente qualificato in grado di garantire supporto remoto on line, tempi di reazione brevissimi, efficacia di azione. La concorrenza, spesso globalizzata e costituita da aziende facenti parti di grandi Gruppi industriali non ci spaventa; attraverso la competenza del nostro personale, l’organizzazione e l’adozione di strumenti evoluti, siamo in grado di garantire un’efficacia confermata dall’elevato livello di fidelizzazione della nostra clientela’’. La vastità della sfida a livello mondiale non sembra dunque preoccupare troppo le nostre aziende. “È vero che avere a che fare con mercati oramai senza confini comporta un grosso impegno ma noi - racconta Massimo Monti ‘combattiamo’ ogni giorno con competitor internazionali. La nostra azienda in questo ambito è molto attenta e riesce a pianificare sia le logistiche sia i siti produttivi per poter rispondere in tempi più rapidi alle esigenze dei clienti ovunque si trovino”. Mercato globalizzato. Secondo Antonio Dordoni, il mercato negli ultimi 5-8 anni ha cambiato completamente profilo ed è appunto diventato il mondo: “Di conseguenza - spiega - le strategie commerciali e marketing, le strutture dei servizi di vendita e di supporto al prodotto hanno dovuto adeguarsi a tale cambiamento. Jobs, per la tipologia dei prodotti e dei servizi forniti, è sempre stata orientata al mercato internazionale, dovendo far fronte anche a casi in cui lo stesso cliente, con sedi produttive dislocate in più aree di mercato, necessita di essere gestito con un servizio differenziato fra le diverse zone geografiche. Pertanto l’adeguamento alle nuove dinamiche competitive ha riguardato la costante evoluzione e il rafforzamento della cultura dominante in Jobs relativamente ai fenomeni della globalizzazione e internazionalizzazione, nonché dell’approccio a certe metodologie di lavoro già presenti nella nostra azienda. Dal punto di vista commerciale, le linee di attuazione delle nostre strategie hanno riguardato l’ulteriore potenziamento della presenza di filiali e centri servizi distribuiti laddove si concentra il mercato, consentendo una efficienza operativa completamente diversa rispetto a quella che si può dare direttamente dall’Italia. In particolare abbiamo lavorato per creare in loco un atteggiamento mentale simile a quello del nostro cliente, cercando di stabilire le condizioni di massima sintonia con le sue esigenze (con la sua lingua, con i suoi tempi, i suoi orari - si pensi soltanto alla neutralizzazione del fuso orario e quindi al conseguente innalzamento del livello della qualità della risposta fornita). Sul fronte dei servizi, queste tematiche si sono ancora di più espanse, perché i clienti fanno sempre più affidamento sulle capacità del costruttore/fornitore nel supporto al prodotto. È stato pertanto necessario rafforzare in modo significativo le strutture del service presenti nelle filiali, sviluppare accordi di collaborazione con aziende esterne (rivenditori locali o aziende specializzate nella fornitura di servizi) e dedicare investimenti importanti nelle strutture informatiche per la gestione a elevata efficienza delle informazioni relative ai magazzini ricambi interconnessi fra tutte le nostre diverse sedi”. L’opinione di Artemio Affaticati, è che l’internazionalizzazione non si affronta soltanto con la delocalizzazione commerciale e produttiva, bensì con l’adeguamento dei volumi di produzione e delle caratteristiche prestazionali: ”In un momento economico dove l’accesso ai mezzi finanziari è molto più difficile rispetto al passato, occorre razionalizzare il tessuto produttivo tramite fusioni e acquisizioni a livello nazionale e soprattutto internazionale. Il cambiamento culturale è fondamentale per uscire da una dimensione familiare e confrontarsi con stili di gestione aziendale a volte sconosciuti”. Alessandro Verduci individua una serie di prerogative che, in base all’esperienza della propria azienda, qualificano un’impresa che voglia essere competitiva a tutto campo: ”Breton esporta circa il 95% della propria produzione, per cui è da sempre un costruttore fortemente orientato all’export. Essenziale è avere una presenza fisica sotto forma di filiali commerciali e di service presenti nei mercati più importanti. Per esempio Breton ha filiali in USA, Germania, Cina e Australia. La presenza alle fiere internazionali di riferimento e un continuo addestramento di agenti e distributori sono inoltre dei ‘must’ per poter garantire una penetrazione capillare del mercato. Un forte investimento in marketing e nelle risorse web (monositi in lingua, presenza nei social network, newsletter, blog ecc.) è lo strumento più adeguato per mantenere correttamente informati i clienti sulle novità”. rmo settembre 2013 39 & Strategie Imprese Mercato Protagonista nella finitura di Antonella Pellegrini Festeggiare i quarant’anni di un’associazione è l’occasione per conoscere le persone che hanno contribuito a farla crescere. Abbiamo incontrato Manuela Casali, presidente di Ucif, che ci racconta della sua esperienza ai vertici dell’Ucif U n comparto ritenuto ‘maschile’ (forse più di ogni altro) è senza troppi dubbi quello della meccanica. Eppure sono sempre di più le figure femminili che si sono distinte nel corso degli anni, con grande impegno e determinazione. E che hanno avuto successo, dimostrando che, nella pratica, anche nella meccanica qualcosa è cambiato. È il caso di Manuela Casali, dallo scorso anno presidente dell’Ucif, l’associazione nazionale dei costruttori di impianti di finitura. Giovane, decisa ma soprattutto competente, certamente non le mancano energia ed entusiasmo oltre a una forte predisposizione alla comunicazione. Entra nel mondo della meccanica giovanissima, nell’azienda di famiglia, e subito inizia a occuparsi di associazioni. La sua esperienza associativa parte dalla partecipazione ai gruppi giovanili di Confindustria dove ha l’occasione di lavorare nella commissione marketing e comunicazione. In Federazione arriva nel 2004 quando, rappresentando Reni Cirillo, viene 40 rmo settembre 2013 eletta primo consigliere donna in Ucif. Con la vendita di Reni Cirillo a Rösler nel 2007, Manuela Casali rappresenta la filiale italiana della multinazionale tedesca in Ucif e dal 2008 al 2012 ha ricoperto l’incarico di vice presidente. Come detto, lo scorso anno diventa presidente dell’associazione. L’occasione per incontrarla è il festeggiamento dei 40 anni dell’associazione, un evento che, come dice lei stessa, “essere insieme oggi è già un evento che merita una festa”. Presidente, è ormai trascorso un anno alla sua nomina a presidente dell’associazione. Ci fa un primo bilancio? “Ho assunto la presidenza Ucif forse negli anni più difficili dello scenario industriale italiano. Io, che sono un’inguaribile ottimista, devo dire che guardandomi indietro vedo difficoltà e guardando in avanti, purtroppo, le cose non cambiano di molto. Tuttavia Ucif in questo ultimo anno in particolare ha rafforzato la propria presenza e assistenza verso gli associati, cercando - ancora La serata di festeggiamenti è stata anche l’occasione per presentare pubblicamente il libro dei 40 anni Ucif a cura di Giovanna Goi e illustrato dall’artista Chiara Castagna. I protagonisti del settore della finitura alla festa dei quarant’anni di Ucif. di più - di dare il ‘valore aggiunto’ che tutti cercano: il giusto investimento. Mi sento di poter dire che gli Associati Ucif in questo anno hanno avuto l’opportunità di ripagarsi la quota attraverso i servizi offerti. E oggi questa è una grande cosa!” Cosa significa per lei essere alla guida di un’associazione come Ucif? “È un motivo di grande onore e orgoglio. Ucif, per chi costruisce impianti di finitura, non è solo un’Associazione: è un mondo, con le proprie regole e con il proprio codice di comportamento. Ci sono innanzi tutto dei valori da difendere: valori relativi alla sfera lavorativa, parlando di serietà e di capacità imprenditoriale e valori che vanno nella sfera personale, di correttezza e rispetto. Essere alla guida di un’Associazione che difende valori come questi è da solo un elemento di enorme peso e responsabilità. In termini più spicci, Ucif rappresenta oltre il 70% della produzione italiana di macchine e impianti di finitura, settore che nel nostro Paese conta oltre 3.000 addetti per un fatturato annuo superiore ai 550 milioni di euro e una quota export consolidata del 40%. Attraverso Anima l’Associazione Ucif è accreditata presso il sistema confindustriale italiano e rappresenta il settore della finitura nel suo complesso. E anche questi sono numeri e dati di tutto rispetto!” Vogliamo parlare del programma che ha caratterizzato il suo biennio di presidenza? “Il mio biennio di presidenza è ormai arrivato agli ultimi sei mesi, quindi posso dare una visione di insieme di quello che è stato. Il mio obiettivo era quello di poter conoscere meglio i nostri associati e farli interagire, per dare loro i servizi più utili. Di qui la continua richiesta di partecipazione, attraverso gli eventi organizzati o attraverso i consueti strumenti di comunicazione per avere indicazioni precise su come orientare al meglio i programmi di formazione, gli aggiornamenti, i servizi principali dell’associazione. Da queste indagini sono nati due percorsi formativi per gli associati, uno rivolto all’internazionalizzazione e l’altro di carattere tecnico che hanno riscosso un buon interesse. A fianco di queste attività abbiamo continuato nella strada intrapresa negli anni scorsi: i consigli direttivi itineranti, ospitati dalle aziende socie, i mercoledì degli associati, momenti di incontro al di là della consueta assemblea annuale, durante i quali si dibattono gli argomenti più vari. La festa dei 40 anni e la pubblicazione del libro di Ucif rimarranno il fiore all’occhiello di questa mia esperienza. Il suo biennio coincide col festeggiamento del quarantennale, di cui abbiamo largamente parlato in un altro articolo. Che significato ha per lei questa ricorrenza? “Una grande festa. È così che insieme al Consiglio Direttivo abbiamo voluto vedere questi 40 anni. Abbiamo anche trovato uno slogan che dice ‘essere insieme oggi è sicuramente un evento che va festeggiato’ perché vogliamo enfatizzare il fatto che oggi Ucif compie 40 anni di attività, di fiducia che le aziende ci concedono anno dopo anno e che ripaghiamo creando servizi e opportunità per i soci. Nel corso del 2013 stiamo portando avanti le attività che fanno parte della tradizione Ucif: formazione, con- rmo settembre 2013 41 & Strategie Imprese Mercato Ucif festeggia i 40 anni Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura, federata ad Anima ha festeggiato lo scorso 20 giugno i 40 anni di vita associativa. “Abbiamo pensato a una cena di gala - dichiara Manuela Casali, Presidente Ucif - per festeggiare assieme le nostre vite, le nostre imprese, i rapporti di amicizia che in questi anni sono nati e fioriti, il supporto della Federazione Anima, la vitalità dell’associazione, il succedersi di presidenti valorosi che hanno condotto con passione e coraggio anche attraverso questi anni di crisi”. La serata di festeggiamenti è stata anche l’occasione per presentare pubblicamente il libro dei 40 anni Ucif a cura di Giovanna Goi e illustrato dall’artista Chiara Castagna. “Volti, storie di persone, creazione e sviluppo di imprese, innovazioni che non potevano essere raccolti se non sotto un titolo meraviglioso che dice tutto quello che siamo ‘Dietro la superficie’ - aggiunge Manuela Casali, Presidente Ucif - raccontano e si raccontano i protagonisti del mondo della finitura che ha dato un contributo formidabile alla diffusione del Made in Italy. La cura con cui tutti gli associati Ucif lavorano la superficie degli strumenti, degli apparecchi, dei prodotti è uno degli elementi che caratterizza la qualità del vero prodotto italiano. L’immagine di copertina, che ne è perfetta sintesi - conclude Manuela Casali - creata da una giovane artista, appositamente per Ucif, raffigura una giovane donna che impugna gli strumenti tipici del nostro lavoro di finitura. In fondo, ogni ricorrenza è sempre un nuovo inizio, carico di tutta la storia vissuta. Buon inizio!”. sulenza, rappresentanza. Abbiamo aggiunto una grande festa, che si è tenuta il 20 giugno, per ritrovarci insieme. Nello spirito di Ucif, lo spirito di appartenenza.” Quale è il ruolo di una associazione oggi rispetto a quarant’anni fa? “Oggi un’associazione deve ‘ripagarsi’: intendo dire che affinché la partecipazione sia percepita come importante e fondamentale (pertanto irrinunciabile), un’associazione deve dare abbastanza servizi e opportunità agli associati da dimostrare loro che l’investimento fatto con la quota associativa è ampiamente raggiunto e possibilmente superato. Oltre a questo, ci sono i classici ruoli di rappresentanza e di appartenenza. Ma sopra ad ogni altro valore, un’associazione oggi deve dimostrare di potersi ripagare. Questo può stridere con la concezione di associazione classica - o meglio - tradizionale. Vorremmo 42 rmo settembre 2013 tutti essere più filantropi. Purtroppo però dobbiamo fare i conti con la realtà e anche nel mondo associativo assistiamo a tagli drastici e falciate nette. Quindi diventa imperativo ‘dare servizi utili e immediatamente fruibili’. Quarant’anni fa probabilmente c’era un clima diverso: si doveva costruire. Oggi si cerca - con fatica - di non perdere quello che si è costruito”. Lei è troppo giovane per poterci dire come è cambiato, rispetto a quarant’anni fa, il mercato della finitura. Però conosce personalmente i principali protagonisti di ieri e di oggi di questo settore. Che cosa è cambiato in questi anni? “Tutto. E purtroppo non in senso migliorativo. Oggi non c’è più spazio per nulla e nessuno: corriamo con l’orologio sempre sott’occhio, non abbiamo tempo per fermarci. Gli strumenti di comunicazione di cui disponiamo si tramutano da aiuti in despoti: non hai risposto immediatamente al cellulare/mail?? Imperdonabile! E ci siamo complicati ulteriormente la vita. Il progresso tecnico e tecnologico invece ci hanno dato una grande mano nel progettare e mettere sul mercato impianti sempre più competitivi e performanti. Quello che io percepisco come un grande miglioramento riguarda soprattutto la parte della sicurezza. Abbiamo fatto passi da giganti, anche se spesso la burocrazia italiana ci massacra. Sembra che la cosa importante sia ‘dimostrare di avere le carte in regola’ piuttosto che avere effettivamente raggiunto standard qualitativi molto elevati e competitivi. Mi piacerebbe un ritorno alle relazioni personali e una maggiore consapevolezza della condivisione delle esperienze, parlando ovviamente in campo associativo”. Il primo CAM integrato in Solid Edge e in SolidWorks Fresatura ad alta velocità - Da 2,5 a 5 assi simultanei - Lavorazione automatica di più pezzi e del materiale residuo Tornitura La presenza femminile in un’associazione che fa parte del mondo della meccanica è un segno che anche in questo ambito qualcosa sta cambiando? “Si. Anche se il cambiamento è più esibito che operato. Nel senso che oggi ‘va di moda’ stupirsi se ci sono donne al comando di aziende con vocazione meccanica o ingegneristica. Io non starei tanto a guardare se al comando ci sono uomini o donne: guarderei piuttosto se ci sono persone competenti. E di qui che dobbiamo ripartire: dalla capacità e dalla competenza delle persone che stanno alla guida delle nostre aziende, così come dovrebbe essere per il Paese Italia”. Quali sono le prospettive per il settore sia di andamento di mercato sia per quanto riguarda la penetrazione di nuovi mercati. E cosa dobbiamo aspettarci per quanto riguarda gli sviluppi tecnologici? “Se non ci sarà una forte e determinata volontà per ridare ossigeno alle aziende da parte del Governo faccio fatica a pensare ad un futuro che ci veda competitivi. Oggi non ci sono progetti concreti per far ripartire questo settore che ci vede a livelli di grande competizione con la Germania. A differenza dei tedeschi però il nostro Paese non trova la serietà necessaria per il rilancio. Le aziende e gli imprenditori di oggi possono avere soluzioni tecnologiche di prim’ordine, ma senza il supporto di un Paese forte non andiamo da nessuna parte. È ora di ritornare a chiedere con forza e maggiore convinzione interventi immediati a tutela di un settore, quello della finitura, che ci vede protagonisti nel campo della meccanica”. - Lavorazioni rapide automatiche - Gestione del contromandrino - Ottimizzazione del ciclo di tornitura Elettroerosione a filo - 2 assi - 4 assi - Libreria delle tipologie di taglio e molto ancora... - Riconoscimento automatico delle feature - Libreria delle strategie - Simulazione della lavorazione Via Monfalcone, 3 I - 20092 Cinisello Balsamo - MILANO Tel. +39 02 87213185 - 02 66014863 Fax +39 02 61293016 [email protected] www.cimsystem.com Reverse Engineering Sistemi CAD/CAM Trasmissione Dati Formazione Consulenza rmo settembre 2013 Soluzioni 43AD HOC & Strategie Imprese Mercato Vivere il futuro di Antonella Pellegrini Le imprese del comparto della meccanica puntano alla EMO di Hannover, che dovrebbe contribuire a rilanciare il settore, mentre l’Associazione organizza la prossima Assise del mondo della meccanica. In una intervista a Luigi Galdabini, presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre, vediamo quali sono le richieste e le aspettative dei costruttori italiani di macchine utensili 44 rmo settembre 2013 I costruttori italiani di macchine utensili credono nella EMO, che dovrebbe rilanciare il settore, e al contempo si fermano a riflettere e a confrontarsi. In che modo? Dando vita alla prima Assise del mondo della macchina utensile, che si svolgerà a Milano, a novembre, e sarà un laboratorio di idee e proposte per ‘vivere il futuro’ (questo il claim). Ci racconta tutto questo Luigi Galdabini, presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre, che allo stesso tempo fa un bilancio della sua esperienza ai vertici sell’Associazione, a un anno dalla sua nomina. Ingegner Galdabini, a oltre un anno dalla sua nomina a Presidente dell’Ucimu, possiamo fare un bilancio? “Entrare a far parte di una associazione di categoria così prestigiosa quale è Ucimu-Sistemi per Produrre è stato per me, fin da subito, motivo di orgoglio oltre che grande stimolo professionale. Dal giorno in cui la mia società decise di associarsi, mi sentii parte di un gruppo coeso di imprenditori con molte esperienze e conoscenze proprie e con tanta voglia di condividerle. Il senso di appartenenza e l’opportunità di confronto tra realtà simili ma non identiche, sono i due aspetti che più ho apprezzato dell’essere parte di Ucimu-Sistemi per Produrre. Proprio questi elementi mi hanno spinto a frequentare sempre di più l’associazione, a entrare a far parte del consiglio direttivo, quale membro del board, poi vicepresidente e infine ad accettare la proposta di candidarmi alla presidenza. E in effetti su questi principi: il dialogo e la collaborazione, ho inteso costruire il mio percorso di presidente. Sono stato eletto alla guida dell’associazione nel giugno del 2012, quando l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione si era lasciata alle spalle la crisi del 2009 e veniva da un biennio di crescita. Oggi il contesto è nuovamente mutato rispetto a un anno fa e l’Italia, per quanto riguarda il consumo, sta manifestando tutta la sua debolezza, anche perché il contesto in cui si trova a operare l’industria costruttrice di macchine utensili non è sicuramente dei migliori”. L’export per le imprese italiane rimane la locomotiva del settore… “Quello che dice è senz’altro vero, a inizio luglio la nostra annuale assemblea dei soci ha certificato che il settore, nel 2012, ha visto crescere la produzione dell’1,3%, con un record delle esportazioni (3,62 miliardi di euro), salite dell’11%. È evidente che è proprio l’export ormai la fonte di sostegno delle imprese italiane, dato che il rapporto export/produzione è salito al 75% mentre il consumo interno è calato dell’18,1%. Ucimu da sempre supporta l’attività di internazionalizzazione delle aziende, attraverso l’organizzazione di collettive italiane a fiere estere e progetti speciali. Tra i più recenti penso a ‘Piattaforma India’ a ‘Machines Italia in India’ o all’iniziativa ‘Uomo Ucimu in Cina’. Inoltre l’associazione svolge un’intensa attività di studio dei mercati emergenti, dei conconcorrenti e dei canali distributivi. Le esportazioni però, per quanto eccezionali, non ci devono trarre in inganno, non possiamo rinunciare al mercato interno, un’impresa, per essere sana e competitiva deve essere inserita in un contesto forte, in una filiera completa, in un sistema Paese efficiente. Come fotografa il momento attuale? “Senza dubbio un momento critico, involuto, che necessita di una scossa importante sotto tanti punti di vista, tutte le parti in causa, imprenditori, associazioni, istituzioni, sono chiamate ad un impegno particolare. Nel primo trimestre del 2013, il nostro indice degli ordini ha segnato un calo pari a circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, numeri che dimostrano la debolezza del mercato domestico. In prospettiva possiamo sperare in un recupero della raccolta degli ordini a partire da settembre, non prima, sempre che le misure inserite nel ‘decreto del fare’ trovino attuazione e siano dotate di adeguate risorse economiche. Ecco, parliamo di questo decreto recentemente proposto dal dal Governo Letta? “Siamo molto soddisfatti per l’introduzione nel ‘Decreto rmo settembre 2013 45 & Strategie Imprese Mercato del Fare’ della misura per l’agevolazione degli investimenti in beni strumentali sul modello della legge Sabatini (1329/1965) che permette all’acquirente di dilazionare il pagamento del bene fino a 5 anni a tasso agevolato, e che molto ha contribuito allo sviluppo del Paese dal 1965 a oggi. Una misura che è anche motivo d’orgoglio per gli organi di rappresentanza come la nostra associazione che per questo si sono battuti a lungo. Adesso però bisogna capire in quali tempi sarà attivo lo strumento, perché lo sforzo fin qui fatto sarà vanificato se gli organi di governo non accelereranno la fase di finalizzazione della stessa in modo che le imprese possano effettivamente richiedere i contributi a partire dall’inizio del 2014. L’incertezza sulla disponibilità di risorse e sul momento in cui queste saranno distribuite causa infatti un pericoloso blocco degli investimenti già programmati nell’attesa che esso divenga operativo”. Quali sono i problemi ancora irrisolti e quali sono gli interventi che gli imprenditori nel suo comparto si auspicano vengano messi in atto? “I casi da affrontare sono molti ma fare delle liste è poco significativo, ci troviamo in una fase di impasse che è generale e che deve essere sbloccata al più presto, anche perché i problemi sono tutti correlati: se le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese difficilmente il consumo ripartirà e se questo non avviene le consegne dei costruttori di macchine utensili sul mercato italiano rimarranno al palo, non senza conseguenze per le fabbriche, che tra qualche anno si troveranno con sistemi di produzione obsoleti che ne zavorreranno la competitività. Oltre alla già citata Sabatini, un altro provvedimento per il quale esprimiamo grande favore è quello dei minibond, vere e proprie obbligazioni emesse dalle PMI e sottoscritte da investitori istituzionali, i minibond permetterebbero il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, favorendo l’accesso al credito particolarmente difficoltoso. Infine credo che il rilancio del consumo di beni strumentali troverebbe un utile strumento nella liberalizzazione delle quote di ammortamento degli investimenti in mezzi di produzione. Gli investimenti in beni strumentali potrebbero essere deducibili, ai fini delle imposte sui redditi, con quote decise liberamente dall’impresa. Un tale provvedimento non inciderebbe, nel medio termine, sulle casse dello Stato, poiché implicherebbe soltanto la traslazione degli incassi per l’erario”. Lei è stato recentemente nominato presidente del Comitato Tecnico Cecimo, l’associazione europea dell’industria della macchine utensile in Italia. Che cosa 46 rmo settembre 2013 rappresenta per lei questa nomina? “Me lo hanno comunicato a inizio giugno, in occasione del Cecimo Spring Meetings 2013. Nuovamente ospitata sul territorio italiano dopo quattordici anni, Cecimo Meetings, che si tiene due volte all’anno per discutere delle problematiche legate al settore della macchina utensile e per sostenere la sua crescita, è stata un’occasione unica per discutere con tutte la rappresentanze europee dei temi relativi le competenze, la formazione, il know-how e il valore del nostra produzione, elementi da mantenere e incrementare per garantire futuro al settore. Tornando al mio nuovo incarico, sono stato nominato presidente del Comitato Tecnico di Cecimo, l’associazione europea dell’industria della macchina utensile, un ruolo che ovviamente mi inorgoglisce moltissimo, ma quello che mi preme sottolineare e che questa è anche una dimostrazione della considerazione che i colleghi europei hanno della produzione italiana e dei suoi protagonisti”. Ci parla della prima Assise della macchine utensile in Italia? “Stiamo attraversando una fase di profondi cambiamenti a livello produttivo e commerciale, dobbiamo interpretarla e ‘sfruttarla’ senza paura, dobbiamo decidere in quale direzione innovare, progettare, costruire, e dobbiamo farlo tutti insieme, con la consapevolezza che le decisioni che prendiamo oggi ci permetteranno di essere competitivi domani. Con la prima Assise della macchina utensile in Italia, che si terrà il prossimo 26 novembre presso MiCo, Milano Congressi, Ucimu-Sistemi per Produrre propone un confronto esteso a tutto il mondo della macchina utensile, non solo i costruttori dunque, ma anche agenti, impor- La fiera Emo per i costruttori italiani di macchine utensili è sempre un momento importante, magari di rilancio, quali sono le vostre aspettative? “EMO è la vetrina mondiale del comparto. Vi si trovano tutti coloro che hanno a che fare con le macchine utensili: responsabili degli investimenti dei più diversi settori industriali, leader del mercato mondiale della tecnologia per la produzione, esponenti del mondo dell’industria ma anche della scienza e della politica. La EMO Hannover dà impulsi decisivi per la produzione degli anni a venire. Consapevoli che la mondiale itinerante, alternativamente ospitata da Hannover e Milano, rappresenta la più importante occasione per presentare le novità al pubblico internazionale, i costruttori italiani, coordinati da Ucimu-Sistemi per Produrre che ha curato l’organizzazione della collettiva italiana a Hannover, hanno aderito in forze alla manifestazione. Gli espositori italiani saranno i più numerosi, dopo i tedeschi. Infatti, sono circa 242 aziende italiane hanno confermato la loro adesione, per una superficie espositiva di circa 18.000 metri quadrati netti. Un dato che conferma l’importanza di EMO come fondamentale strumento di internazionalizzazione a disposizione delle aziende italiane, vetrina d’eccellenza per il ‘made by Italians’ nel mondo. Creatività, intelligenza, innovazione e profilazione sono le caratteristiche per cui si sceglie un prodotto italiano, e le nostre aziende, che in media esportano il 75% del fatturato, non possono mancare un appuntamento così prestigioso. Inoltre, se come dicevano prima, una delle sfide più importanti che l’economia italiana deve affrontare in questo periodo di ripresa è quella di fare in modo che le sue PMI restino competitive sul mercato mondiale, EMO è una scelta irrinunciabile”. Prezzo - Qualità Dite NO ai compromessi ! Scegliete Distributore esclusivo in Italia: ATLEM & VALTEC www.atlemevaltec.com www.huron.eu rmo settembre 2013 47 www.graphicels.fr tatori, distributori e alti rappresentanti delle filiali di imprese straniere. La prima Assise della macchina utensile in Italia sarà laboratorio di idee e proposte per ‘vivere il futuro’, sarà momento di analisi e confronto funzionale alla costruzione di un piano comune di interventi a favore di uno dei settori strategici per l’intero sistema economico del Paese. L’Assise non sarà uno dei tanti convegni, organizzati da enti e rappresentanza, propedeutici alla presentazione di una lista infinita di richieste da indirizzare alle autorità di governo. Certamente nell’occasione illustreremo alcune proposte di politica industriale a supporto del manifatturiero, consapevoli, tra l’altro, della scarsità delle risorse economiche. Ma l’Assise sarà, prima di tutto, l’occasione per aprire un confronto diretto tra attori di uno stesso settore che difficilmente interloquiscono. A partire proprio dalle differenti esigenze di costruttori e agenti, distributori e filiali straniere proveremo a attivare un dialogo per trovare nuovi comuni denominatori”. & Strategie Imprese Mercato Fanuc, insieme CNC e robot di Antonella Pellegrini Creare una nuova, più forte identità di gruppo e riunire le forze per affrontare le sfide del mercato con maggior vigore: con questi obiettivi ben chiari, le divisioni Fanuc FA e Fanuc Robotics Italia si sono riunite sotto lo stesso tetto nella sede di Arese F anuc Corporation ha sede in Giappone, ai piedi del Monte Fuji, ed è un indiscusso protagonista mondiale nell’ambito dell’automazione di fabbrica, della robotica e delle robomacchine. La casa giapponese, infatti, sviluppa e realizza prodotti e soluzioni per l’automazione allo stato dell’arte, che da soli possono raccontare l’evoluzione della fabbrica: dall’automazione di una singola macchina all’automazione dell’intera linea di produzione, fino alla robotica. Dopo la fusione a livello europeo delle divisioni Robo- 48 rmo settembre 2013 tics, Factory Automation e Robomachines, dallo scorso marzo anche Fanuc FA Italia e Fanuc Robotics Italia si sono riunite sotto lo stesso tetto, convergendo nel sito di Arese, nelle immediate vicinanze di Milano. E per festeggiare questa nuova realtà, con tutte le carte in regola per affrontare con maggiore vigore le sfide dei mercati, lo scorso mese di giugno clienti, potenziali utilizzatori e stampa specializzata hanno avuto l’opportunità di visitare la nuova e funzionale sede unificata. Nello show room erano esposti diversi prodotti dedicati all’automazione: dai robot antropomorfi ai tripodi fino ai CNC, motori e azionamenti. Il weekend precedente, invece, era stato dedicato alle famiglie dei dipendenti. La ‘nuova’ Fanuc. Ripercorrendo la storia delle realtà italiane, alla fine del 2009 si è conclusa la joint venture con General Electric: Fanuc ha mantenuto le operazioni globali nel comparto CNC e a quel punto è stato possibile realizzare la fusione tre le diverse divisioni. Oggi Fanuc FA Italia e Fanuc Robotics Italia sono ubicate su una superficie totale di 3.500 metri quadri, tra magazzino, uffici amministrativi e assistenza tecnica. Sono circa novanta le persone impiegate nella nuova struttura, composta da un team di professionisti attivi nel comparto dell’automazione e in grado di seguire da vicino gli utilizzatori italiani. Alla cerimonia inaugurale era presente il top management al completo: Marco Ceribelli, managing director di Fanuc FA, Duilio Tissino, managing director di Fanuc Robotics, e Olaf Gehrels, presidente di Fanuc Europe, che hanno sottolineato come questa riunificazione consentirà alla società di essere ancora più solida per poter crescere ulteriormente. “Vedervi numerosi oggi ci fa molto piacere, ed è un segnale che l’industria italiana ha ancora molto da dire a tutto il mondo su come si faccia automazione e come si facciano le macchine utensili con competenza e qualità” esordisce Marco Ceribelli, managing director di Fanuc FA. “Questi sono quei momenti unici per tutti noi perché segnano quei punti di svolta e ci si ritrova pensare quanto lavoro e impegno è stato messo per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati e quanto sia difficile raggiungerli” aggiunge. “Tutti noi abbiamo delle responsabilità e bene sappiamo come sia difficile gestire le nostre aziende in modo attento e oculato, in un mondo che cambia sotto i nostri occhi e dove è molto difficile capire come si evolveranno i mercati in futuro. Ebbene sono queste le occasioni per valutare bontà affidabilità delle persone che ci stanno accanto, dei nostri collaboratori e dei nostri clienti”. Certamente, la riunificazione delle competenze di Fanuc Robotics e Fanuc FA permette già nell’immediato di offrire un supporto ancora più incisivo ai propri clienti, qualunque sia la destinazione delle loro macchine: la rete mondiale di assistenza, infatti, garantisce la presenza di tecnici qualificati a livello globale. La qualità è un must. La qualità in Fanuc è sempre stata un punto di forza, partendo dal prodotto fino ad arrivare al proverbiale servizio offerto, ovunque nel mondo. “In questi anni c’è stata una forte crescita nella richiesta di qualità dei nostri prodotti e servizi” prosegue Marco Ceribelli. “Il mercato è diventato veramente globale, ancor più esigente e competitivo. Le distanze si sono annullate grazie agli strumenti di condivisione in rete. Cosa abbiamo fatto e cosa possiamo fare per rispondere in modo efficace a tutti questi cambiamenti? Dati alla mano, il sistema italiano delle macchine utensili e dell’automazione è stato in grado di reagire con forza e competenza al difficile momento del mercato e si è rapidamente attrezzato per sostenere le nuove sfide: riorganizzando, consolidando le strutture interne e attaccando con profitto il mercato globale. Oggi per vincere queste sfide è necessario innovare continuamente proponendo al mercato soluzioni Il management al completo: al centro Olaf Gehrels, presidente di Fanuc Europe, a destra Marco Ceribelli, managing director di Fanuc FA, a sinistra Duilio Tissino managing director di Fanuc Robotics. rmo settembre 2013 49 & Strategie Imprese Mercato sempre più competitive e tecnologiche”. E in quest’ottica Fanuc si è da sempre distinta nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti verificati e testati prima nelle fabbriche Fanuc e solo successivamente mettendoli a disposizione dei clienti. “Noi cerchiamo di aiutarli per migliorare le performance e l’affidabilità di macchine e impianti dei nostri clienti” prosegue Ceribelli. “Dopo la vendita, il passo successivo è quello di saperli ben i integrare nei processi produttivi. E qui entra in gioco il prezioso supporto del nostro team italiano. Questa è la vera missione di questo gruppo che abbiamo riunito proprio per offrire il miglior supporto. Una volta sul mercato, le macchine avranno sempre qualcuno che se ne prenderà cura, grazie alla nostra rete globale”. Il valore delle persone. Due eccellenze, robot e CNC, fatte de persone che da anni dedicano impegno e passione nello svolgimento delle loro mansioni. “Insieme significa essere ancora più solidi e avere la possibilità di crescere ulteriormente” afferma Duilio Tissino managing director di Fanuc Robotics “sfruttando tutto il potenziale tecnologico a disposizione e garantendo ai clienti un servizio migliore e completo in ogni angolo del mondo. Oltre cento aziende sono oggi presenti alla cerimonia di inaugurazione, e la peculiarità è che sono aziende di estrazione molto diversa: dal farmaceutico al dolciario, all’alimentare e al cartario, tanto per citarne alcuni. Sono aziende che utilizzano CNC Fanuc e robot Fanuc. Ora tutti questi prodotti sono qui ad Arese, sotto un unico tetto”. Tissino ci tiene a sottolineare la solidità delle due società: “Questa riunificazione non viene fatta mettendo insieme aziende in difficoltà, ma anzi si tratta di aziende leader nei rispettivi mercati. E i risultati sono già evidenti nei primi mesi di operatività insieme più che soddisfacenti”. In Fanuc, da sempre, le risorse umane sono considerate un grande patrimonio. “Siamo molto felici di non aver perso alcun dipendente” afferma con soddisfazione Tissino “e anche chi arriva da lontano e a causa del trasferimento ha dovuto allungare il proprio percorso, alla fine ha scelto di rimanere in Fanuc”. Il futuro è oggi. “Zukunft braucht Herkunft (non esiste futuro senza passato)” con queste parole Olaf Gehrels, presidente di Fanuc Europe, esordisce nel corso della cerimonia. Parole che esprimono l’essenza di tutta la storia di Fanuc, dall’immediato do- 50 rmo settembre 2013 Lo show-room di Fanuc. poguerra a oggi. “Quando si crea qualcosa di nuovo, come la nuova organizzazione che oggi stiamo festeggiando, non possiamo prescindere dal nostro passato, dalla storia della nostra società, creata nel 1956 dal doctor Inaba, che doveva avere, già allora, ben chiaro questo principio. Sicuramente sarà stato motivato dalla storia del Giappone per quello che doveva essere il sogno di un giovane, brillante ingegnere, per contribuire alla ricostruzione del proprio Paese, dopo la devastazione della Seconda Guerra mondiale”. Un sogno diventato realtà, tanto che oggi Fanuc è un’impresa globale, e il ‘gigante giallo’ (il colore che contraddistingue la società) è attivo in tutto il mondo grazie a una rete di professionisti estremamente competenti e preparati. “Oggi celebriamo l’unione di due realtà speciali, di due protagonisti nei rispettivi mercati” aggiunge Gehrel. “La politica aziendale è quella di essere sempre più vicini al cliente, di parlare la stessa lingua e di comprendere le esigenze talvolta legate al mercato interno. Per questo in Fanuc Europa il 99% dei dipendenti è di origine europea, e questo su 900 circa dipendenti. Solo una minima parte proviene dal Giappone”. Come dicevamo, dopo la fusione il management non è cambiato. “Il valore delle persone è dato anche dalla continuità” aggiunge il presidente di Fanuc Europe “e questo a partire dal management stesso”. Cambiamento, dunque, ma all’insegna della continuità, come è tradizione per Fanuc. DAL 1964 REALIZZIAMO SOLUZIONI PNEUMATICHE CON UN SOLO OBIETTIVO: PACKAGING AGGIUNGERE VALORE AL VOSTRO BUSINESS. PRINTING & PAPER FOOD & BEVERAGE C OM UNIC A ZI ONE Grazie all’impiego delle tecnologie più avanzate e alle competenze di tecnici specializzati, Camozzi è in grado di fornire M IX - M I Tecnologia, Competenza e Passione: le nostre forze al Vostro servizio integrando componenti meccanici ed elettronici e ottimizzando allo stesso tempo prestazioni ed ingombri. PLASTIC & RUBBER soluzioni pneumatiche per l’automazione industriale in tutti i principali settori industriali. 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La crisi del mercato domestico, però, è bilanciata dalla tenuta dell’export: le imprese italiane del comparto, infatti, riconfermano la loro propensione all’internazionalizzazione tanto che hanno mantenuto la terza posizione nella classifica dei Paesi esportatori. È invece risultata quinta nella classifica dei produttori, cedendo un posto rispetto all’anno passato, preceduta, di pochissimo, dalla Corea del Sud. È quanto è emerso dai dati recentemente resi noti da Ucimu - Sistemi per Produrre, che indicano inoltre che la produzione nel 2012 ha registrato una crescita dell’1,3%, e si è attestata a 4.826 milioni di euro, trainata, come detto, dall’ottima performance delle esportazioni che, salite dell’11,1%, hanno raggiunto il valore record di 3.621 milioni di euro. Deci- samente differenti i riscontri del mercato italiano. Il consumo, sceso del 18,1%, si è ridotto a 2.089 milioni di euro, penalizzando le consegne dei costruttori scese, del 19,7%, a 1.205 milioni, e le importazioni che, ridotte del 15,7%, si sono fermate a 884 milioni di euro. Con riferimento all’export, nel 2012, la Cina si è confermata il primo mercato di destinazione dei prodotti italiani del settore, seguita da Stati Uniti, Germania, Russia, Francia, Brasile. Anche l’ultima rilevazione disponibile, relativa Cresce la domanda nei Paesi emergenti Una nuova analisi di Frost & Sullivan, intitolata ‘Global machine tools and cutting tools market’, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 15,72 miliardi di dollari nel 2012 e stima che questa cifra raggiungerà quota 21,18 miliardi di dollari nel 2017. La ricerca riguarda i segmenti relativi al taglio, alla formatura e alla finitura dei metalli in Nord America, Europa (compresa la Russia e altri Paesi CSI), Medio Oriente, Africa (Emea), Asia e Pacifico (Apac) e America Latina. “Nonostante la crisi economica, si prevede che la domanda di macchine utensili e di utensili da taglio crescerà nelle economie emergenti come Cina, India, Brasile e Russia (Bric), - osserva Guru Mahesh, analista di Frost & Sullivan. - L’aumento degli investimenti nei settori automobilistico, aerospaziale e della difesa, che utilizzano questi utensili nei propri processi di produzione, darà slancio ai livelli di adozione”. La crescita dei settori aerospaziale e della difesa - in cui è ampiamente diffuso l’utilizzo di utensili da taglio ad alta precisione, super abrasivi e macchine utensili per la formatura e la fabbricazione dei metalli - in Europa, Russia, Cina e India annuncia buone notizie per le prospettive di mercato. L’aumento della domanda di materiali avanzati, come le leghe di nichel e le leghe di titanio, da parte del settore aerospaziale, è destinato a promuovere ulteriormente l’utilizzo di macchine utensili e di utensili da taglio. Nonostante siano i primi produttori di macchine utensili e utensili da taglio, la Cina e l’India non sono state in grado di rispondere alla domanda in costante aumento di prodotti tecnologicamente avanzati di alta qualità. Ciò è stato dovuto alla mancanza di competenze locali. Invece, questo bisogno è stato soddisfatto dai produttori tedeschi. rmo settembre 2013 53 Strategie & Imprese Mercato al periodo gennaio-marzo 2013, vede la Cina stabilmente al primo posto nella graduatoria dei Paesi di sbocco, anche se in deciso rallentamento (-16,4%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seguono Stati Uniti(-14,6%), Germania (-3,3%), Russia (+7,2%), India(-18,5%), Brasile (-5,2%). Strategie Il secondo trimestre 2013. Nel secondo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili è risul- tato in crescita dello 0,7%, soltanto grazie ai positivi riscontri raccolti all’estero. In particolare, l’indice degli ordini interni ha registrato una contrazione del 21,2%, rispetto al già difficile secondo trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a 41,3, risulta il più basso mai registrato prima, a conferma della forte debolezza del mercato domestico. Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna invece un incremento del 6,2%, interrompendo così la serie negativa registrata a partire dal secondo trimestre dell’anno scorso. Il valore assoluto, pari a 83,4, risulta però ben al di sotto della media. Su base semestrale, l’indice registra un arretramento del 6%, determinato dal pessimo riscontro ottenuto 54 rmo settembre 2013 dai costruttori sul mercato italiano (-29,6%) e dalla debolezza della domanda estera (-1%). “Quest’ultima rilevazione - afferma Luigi Galdabini, presidente Ucimu - fotografa la difficoltà che oggi incontrano i costruttori italiani di macchine utensili alle prese con una pressoché inesistente domanda domestica cui si aggiunge una riduzione di quella estera”. E aggiunge: “Le misure volte a facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese italiane sono indispensabili per trasformare la domanda interna in reale consumo. Sebbene sia innegabile che il mercato italiano si sia ridotto in modo deciso, è altrettanto vero che c’è necessità di investire in macchinari. Ciò che manca è la liquidità, su questo occorre intervenire”. Le previsioni. Il rallentamento evidenziato dai dati di consuntivo 2012 rispetto a quanto registrato l’anno precedente sarà ancora più evidente nel 2013. Nel 2013, infatti, la produzione resterà stabile, attestandosi a 4.820 milioni di euro (-0,1%). Le esportazioni cresceranno solo dell’1,8% a 3.685 milioni. Il consumo italiano subirà un ulteriore ridimensionamento, scendendo a 2.005 milioni (-4%). Soffriranno le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno che caleranno, del 5,8%, a 1.135 milioni di euro. Salirà ancora la quota di produzione destinata oltre confine, attestandosi al 76,5%. “Nel 2012 - afferma Luigi Galdabini, presidente di Ucimu - i tre quarti della produzione nazionale di settore sono stati destinati oltreconfine. Questo dato, oltre a dimostrare la capacità delle imprese italiane di ben presidiare le aree vicine e lontane, esprime però la profonda difficoltà in cui versa il mercato nazionale, la cui domanda di macchinari non riesce a ripartire. Un problema che riguarda non soltanto i costruttori di macchine utensili ma tutto il sistema economico del Paese per il quale il mancato (o scarso) investimento in tecnologia di produzione significa arretramento del sistema manifatturiero a tutti i livelli della filiera produttiva”. A tutto gas! Con 2,5 t a 5 assi Hermle, produttore leader di centri di lavorazione a 5 assi, amplia la propria gamma prodotto: altissima precisione, assistenza affidabile e competenza nel campo dell‘automazione sono ora disponibili anche per pezzi che raggiungono i 2500 kg. EMO * 16.09.2013 - 21.09.2013 Hermle pad. 12.0 - stand C42 www.hermle-italia.it Hermle Italia S.r.l. · Via Papa Giovanni XXIII 9-b · I-20090 Rodano (MI) · Telefono 02 95327-241 · [email protected] & Eventi Imprese Mercato EMO 2013: ai nastri di partenza di Antonella Pellegrini Si terrà il prossimo settembre ad Hannover l’edizione 2013 della EMO, la manifestazione mondiale dedicata al mondo della lavorazione dei metalli. I costruttori italiani di macchine utensili hanno aderito in forza alla manifestazione dal profilo sempre più internazionale. La crisi del mercato interno, infatti, spinge i produttori italiani verso i mercati internazionali I ntelligence in Production. È questo lo slogan scelto per l’edizione 2013 della EMO, che si svolgerà ad Hannover dal 16 al 21 settembre. Qui i produttori internazionali di tecnologia per l’industria manifatturiera presenteranno i loro prodotti, le loro soluzioni per far vedere ai visitatori specializzati e agli utenti internazionali con quali tecnologie innovative sarà possibile rispondere alle sfide produttive del futuro. “In tutto il mondo l’industria deve fare fronte a complessi compiti - afferma Wilfried Schäfer, direttore della VDW, l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili che organizza la EMO -. In ogni Paese cresce anche il bisogno di prodotti migliori. Per rispondere alle nuove esigenze è necessario l’impiego delle macchine utensili. 56 rmo settembre 2013 Megatrend sociali come quelli connessi al potenziamento delle infrastrutture, alla mobilità, all’energia, all’alimentazione o alla salute richiedono maggiori prestazioni all’industria e danno pertanto nuova linfa anche al consumo di macchine utensili”. Sono oltre 1.969 le aziende che hanno già aderito, provenienti da ben 39 Paesi. Le aziende italiane sono 234, e occuperanno una superficie espositiva di circa 18.000 m2. Sono tutte imprese fortemente orientate all’export, che nel 2012 ha assorbito il 75% del prodotto generato dal comparto. Le imprese italiane, infatti, distribuiscono le proprie soluzioni ovunque nel mondo, nei Paesi tradizionali così come in quelli emergenti. Wilfried Schäfer, direttore della VDW, l’Associazione dei costruttori tedeschi di macchine utensili. La presenza dell’Italia. Coordinata da Ucimu-Sistemi per produrre, la partecipazione italiana sarà identificata dal claim ‘Made by Italians, Technology and Creativity’ che accompagnerà tutta la promozione della manifestazione, a partire dal ‘welcome point’ organizzato all’interno dell’aeroporto di Hannover che accoglierà i visitatori presentando al centro uno degli oggetti cult degli appassionati di motociclismo e non solo: la Ducati Diavel Carbon. Gioiello della tecnologia italiana, la Diavel Carbon è stata scelta quale oggetto rappresentativo del saper fare italiano applicato al settore dei veicoli. “Cultura, arte, stile e storia sono tra i principali pilastri su cui si basa il saper fare italiano - afferma Luigi Galdabini, presidente di Ucimu -. In questo senso, la manifattura nei suoi prodotti più alti, tra questi le macchine utensili, sintetizza in sé tutti gli aspetti che hanno fatto grande il Paese; a tutto questo è dedicata la promozione dei costruttori italiani che si presenteranno a Hannover”. I mega trend. In ambito produttivo, anche macchine, utensili e componenti devono affrontare nuove sfide. Anche qui, infatti, svolgono un ruolo importante aspetti quali efficienza, sostenibilità, comunicazione e collegamento in rete, nuovi materiali, flessibilità, qualità, nuove idee di prodotto, e così via. Megatrend globali, come urbanizzazione e ampliamento delle infrastrutture o mobilità, e i trend relativi a energia, alimentazione e salute hanno portato al progresso tecnico, ma anche a tutta una serie di problemi quotidiani in ambito produttivo. “Il progresso tecnico non è fine a se stesso. È trainato da sfide globali sociali ed economiche - spiega Wilfried Schäfer della VDW-. Per ogni impresa industriale è una questione di sopravvivenza tenersi aggiornata sulle tendenze attuali, pensare con anticipo ai propri sviluppi e trarne le giuste conclusioni per la propria strategia di innovazione e per i propri prodotti. Gli espositori della EMO Hannover 2013 proporranno informazioni, aiuti e valutazioni di esperti al riguardo. Gli sviluppi globali della società, dell’economia e della tecnologia determinano insomma tendenze che si riflettono anche sulla tecnica della produzione”. In tutto il mondo le aziende si trovano a doversi rapportare con queste megatendenze e con gli effetti che esse producono sulla loro attività. Cambiano gli equilibri dei singoli mercati. Negli ambiti citati i progressi si raggiungono spesso attraverso prodotti e sviluppi tecnici realizzati industrialmente. “Come tecnologia chiave per la produzione industriale, la macchina utensile è presente ovunque si cerchino soluzioni alle sfide presenti e future, e assicura il progresso in molti settori”, afferma Schäfer. Intelligenza in produzione. “In tutti gli aspetti presi in considerazione, l’intelligenza dei futuri sistemi di produzione è un elemento di tenuta centrale - conclude Schäfer, con riferimento agli sviluppi futuri -. L’intelligenza agisce su due fronti. Da una parte, consente di collegare tra di loro i componenti efficienti e di ottimizzarli. Il ruolo di apripista degli smartphone, collegati a reti decentrate, ha avvantaggiato anche l’industria. Componenti e gruppi macchine sono dotati di una propria conoscenza e di parametri di funzionamento ottimali, si collegano autonomamente a sistemi di controllo di livello superiore e sono pronti all’impiego in brevissimo tempo senza intervento manuale. Dall’altra parte, però, si accresce la complessità dei sistemi adottati, perché le informazioni non sono più disponibili centralmente. E quindi anche l’uomo, che interviene in funzione di utente macchina, manutentore o programmatore della produzione, deve poter essere messo in grado di utilizzare e di controllare questi sistemi. Le parole d’ordine al riguardo sono programmazione intuitiva della macchina o diagnostica decentrata”. Alla EMO Hannover 2013 gli espositori internazionali dimostreranno come è possibile far fronte alle molteplici sfide citate con soluzioni tecniche intelligenti declinate in varie forme. rmo settembre 2013 57 & Eventi Imprese Mercato L’importanza della tornitura I moderni centri di tornitura Index e Traub sono macchine dotate di maggiore flessibilità e alta produttività. Le possibili applicazioni vengono così ampliate a lavorazioni complesse. La sfida della competitività si gioca sul terreno dell’innovazione come dimostrato nel corso dell’Open house di Synergon, distributore italiano dei marchi di Gabriele Peloso N el corso di un’Open house dello scorso giugno, Synergon ha presentato una serie di centri di tornitura plurimandrino e bimandrino Index e torni a fantina mobile, commutabili a testa fissa Traub. Si tratta di macchine altamente produttive e nel contempo flessibili. “Anche se l’industria manifatturiera italiana non vive un momento di espansione - ha detto Stefano Reati di Synergon - il trend tecnologico è chiaro. Gli utilizzatori chiedono macchine utensili sempre più efficienti e in grado di effettuare più lavorazioni con una sola macchina”. I visitatori dell’Open house, lo scorso giugno, hanno potuto toccare con mano questa tendenza, grazie ai sistemi Index e Traub. Index MS16 è un centro di tornitura pluri- 58 rmo settembre 2013 mandrino particolarmente indicato per sostituire i torni plurimandrino a camme. Oggi con lotti di produzione ridotti (8.000-10.000 pezzi) e variabili nel tempo sono necessarie macchine produttive con tempi di ciclo anche di 2,5 s, flessibili nel loro attrezzaggio. Ecco allora l’importanza del CNC che equipaggia la macchina, sviluppato da Index. Alcuni dati tecnici: sei mandrini motorizzati azionati singolarmente con funzione asse C; adattamento del numero di giri per una velocità di taglio ottimale, facile rottura dei trucioli e tempi di lavorazione ridotti; undici slitte autonome con controllo a CNC, con uno o due assi di spostamento; lavorazione completa con utensili motorizzati posizionabili su tutte le slitte; fino a due o tre utensili per la lavorazione posteriore del pezzo; asse C, fresatura e tornitura poligonale. Per quanto riguarda i torni a fantina mobile/fissa (con testa intercambiabile in pochi minuti), le ultime innovazioni proposte da Traub sono i modelli TNL 32 e TNL 18, disponibili in varie configurazioni. In particolare il TNL 18 7B, esposto all’open house, è dotato di asse B per una flessibilità ancora maggiore. Le possibili applicazioni del centro di tornitura vengono così ampliate a lavorazioni particolarmente complesse. È possibile eseguire anche lavorazioni di fresatura e foratura. Entrambe le macchine saranno esposte da Index alla prossima EMO di Hannover, padiglione 17 stand D05. Tornitura e innovazione. Lo abbiamo scritto molte volte, ma la sfida della produttività si vince sul terreno dell’innovazione. Il costruttore tedesco ha sviluppato centri di tornitura che ben si adattano alle sfide globali. “L’MS16 - ha proseguito Reati - è una macchina dalle dimensioni compatte concepita da Index a completamento della propria gamma di torni. Questo modello ha un passaggio barra di 16 mm ed è stato costruito per essere una valida alternativa ai torni plurimandrino a camme, questi ultimi decisamente più rigidi nei cambi di produzione con lunghi tempi di attrezzamento giustificati solo da produzioni elevatissime”. Ma non è tutto: “Il centro di tornitura grazie alla moderna componentistica adottata, dai motori agli azionamenti fino al CNC, si caratterizza per una grande flessibilità di produzione – ha concluso Reati -. Si possono ottenere anche cicli produttivi decisamente ridotti intorno ai 2,5 s a pezzo”. Infine, ma non per questo meno importante, l’MS16 rappresenta la sintesi della tecnologia innovativa di Index, che sarà ulteriormente sottolineata e amplificata, in occasione dei festeggiamenti per i cento anni della casa tedesca, nel 2014. Se vincere la sfida dell’innovazione significa vincere la sfida dello sviluppo, l’attenzione passa alle macchine Traub presentate da Walter Carzaniga, responsabile tec- nico di Synergon. I sistemi Traub esposti erano due TNL 18 e TNL 32. Vediamo di che cosa si tratta. Il primo centro di tornitura è a fantina mobile, ma in pochi minuti è possibile convertirlo a fantina fissa al fine di ottimizzare il consumo di materiale lavorabile. “Questa gamma di torni, completamente automatizzati - ha sottolineato Carzaniga -, si caratterizzano per il diverso numero di assi lineari disponibili par le lavorazioni: 5, 7, 9, asse B ecc. Mentre il passaggio barra viene identificato con il numero successivo al modello per esempio 18 e 32 mm”. Per quanto riguarda l’automazione del sistema produttivo Traub da sempre adotta componentistica Mitsubishi Electric, sia per quanto riguarda il CNC, sia per i motori, azionamenti e righe ottiche. Il software del CNC, invece, è personalizzato da Traub per alcune funzioni di programmazione. Esso è semplificato con cicli macchina ridotti, al fine di diminuire drasticamente i tempi di attrezzamento. I centri di tornitura TNL 18 e 32 sono particolarmente adatti alla lavorazione di acciaio, acciaio inox, leghe particolarmente resistenti e compositi. Punto di vista. Tecnologia e innovazione non sono tutto per lo sviluppo di un’impresa. “La restrizione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito è la principale causa che tiene in stallo gli investimenti delle imprese - è intervenuto Gianluigi Sanclemente, fondatore di Synergon -, a fronte di lavoro che non manca”. Ecco allora che Synergon pensa per i propri clienti non solo formule tradizionali di acquisto delle macchine utensili, ma anche il noleggio. “È un’opportunità interessante - ha detto Sanclemente -, che toglierebbe molte spese immediate all’utilizzatore, in quanto il servizio viene fatturato direttamente alla società che noleggia il bene. Il noleggio non richiede alcun anticipo, si paga subito la prima rata d’affitto. Inoltre, ci sono benefici fiscali connessi che annullano la differenza dei tassi di interesse”. Cosa dire. Tecnologia, innovazione e accesso al credito potrebbero dare una svolta a questa crisi, che sembra senza fine. rmo settembre 2013 59 & Strategie Imprese Mercato Sulla via di Attilio Alessandri americana RF Celada e Haas Automation hanno inaugurato l’accordo commerciale che vede la società di Cologno Monzese distributore unico delle macchine utensili statunitensi nel nostro Paese. Haas Factory Outlet è il punto di riferimento per tutti gli utilizzatori italiani G ene Haas, presidente e fondatore di Haas Automation e Guido Celada, presidente di RF Celada (nella foto di apertura G. Haas a sinistra e a destra G. Celada) hanno inaugurato ufficialmente, lo scorso giugno, la collaborazione tra le due aziende, iniziata lo scorso marzo. Il costruttore americano di macchine utensili ha scelto l’azienda di Cologno Monzese, come unico rivenditore sul territorio italiano dei propri sistemi per produrre. Per l’open day è stato scelto il nome Haassieme, per enfatizzare l’unione tra i due marchi Haas e RF Celada. Questa collaborazione è stata necessaria poiché gli utilizzatori delle macchine utensili Haas, nel nostro Paese, sono cresciuti in modo significativo in questi ultimi anni. Ecco allora la volontà di presidiare sul territorio la vendita, l’assistenza tecnica e la rete commerciale in Italia. Per rispondere al meglio a questa necessità è stata costituita la Haas Factory Outlet. La nuova struttura comprende un ampio showroom dotato di tutte le più recenti macchine utensili, un magazzino completo di pezzi di ricambio e centri di formazione tecnica dotati di simulatori CNC Haas. 60 rmo settembre 2013 Durante l’evento erano esposti numerosi modelli di centri di lavorazione verticali e centri di tornitura. Decisamente interessante l’UMC-750, il centro di lavorazione a 5 assi continui per la lavorazione di geometrie complesse. Alcune caratteristiche sono: tavola rotobasculante su due assi (per la lavorazione su 5 assi) da 650 x 500 mm; mandrino cono 40 ad accoppiamento diretto da 8.100 giri/min, con potenza di 22,4 kW; cambio utensili da 40 +1 stazioni. Andiamo con ordine e vediamo come e perché nasce la collaborazione tra le due aziende e quali sono i suoi obiettivi. Qualità ed efficienza. Gene Haas, presente nella cerimonia di inaugurazione, fondò Haas Automation nel 1983 con l’intenzione di produrre delle macchine utensili che fossero economiche e affidabili. Oggi le macchine targate Haas hanno avuto successo in tutto il mondo, anche grazie alla loro tecnologia intrinseca: sia per il sistema di indexaggio della tavola 5 assi, completamente automatizzato sia per lo sviluppo dei controlli numerici. “I sistemi Haas –ha Centro di lavorazione Haas Automation modello UMC-750, a 5 assi continui, per la lavorazione di geometrie complesse. commentato Alain Reynvoet, managing director sono modulari e la nostra strategia di produzione si basa su alcuni princìpi importanti. Per prima cosa i vari componenti sono realizzati nei nostri centri di produzione, utilizzando principalmente macchine utensili Haas”, ciò sottolinea come l’azienda creda nei propri prodotti. Inoltre, la produzione viene gestita con moderni sistemi just in time, in modo da snellire al massimo le capacità produttive. Oggi Haas produce quattro linee di prodotti: centri di lavorazione verticali e orizzontali, centri di tornitura e tavole girevoli, oltre una serie di macchine a 5 assi e macchinari speciali. Assistenza mirata in Italia. Anche se la situazione europea del mercato manifatturiero è decisamente difficile, Haas è consapevole delle potenzialità di quest’area geografica. Ecco allora la necessità di collaborare con un’azienda storica italiana del comparto delle macchine utensili come RF Celada. Essa vanta oltre 70 anni di esperienza nella fornitura di macchine utensili e soluzioni di produzione avanzate. La collaborazione tra le due imprese è iniziata lo scorso primo marzo, ma si è svolta lo scorso giugno la cerimonia ufficiale presso la Haas Factory Outlet di Cologno Monzese (MI). Si tratta di un’azienda recentemente costituita per seguire esclusivamente i prodotti Haas. Essa si occuperà non solo della vendita delle macchine utensili, ma anche dell’assistenza, con tecnici qualificati, sul prodotto e i pezzi di ricambio. Inoltre, i corsi di formazione saranno disponibili agli utilizzatori per un corretto utilizzo dei sistemi produttivi e dei relativi CNC. Questa organizzazione permetterà un tempestivo e mirato intervento per tutte le necessità del caso. Gli interventi saranno risolti nell’arco delle 24 ore dalla richiesta in oltre il 90% dei casi. “Haas Factory Outlet è stato realizzato per questo scopo - ha detto Roberto Sorrentino, responsabile della HFO italiana -. Esso è il luogo ideale per seguire i clienti italiani, che sono cresciuti in modo significativo in questi ultimi anni”. La sede comprende un ampio showroom dotato di tutte le più recenti macchine utensili Haas, dai centri di lavorazione verticale a quelli orizzontali fino ai centri di tornitura. All’inaugurazione erano esposte oltre trenta macchine utensili, un magazzino completo di pezzi di ricambio e CNC. Cosa dire. L’attività manifatturiera è un volano fondamentale per il terziario avanzato. È un regolatore dell’economia che contamina con la sua concretezza anche altri settori. Ecco allora la necessità di innovare processi e prodotti, affidandosi anche a partner affidabili e qualificati. Fare efficienza sui processi e sviluppare nuovi prodotti è la sfida fondamentale per continuare a crescere nel lungo periodo. Haas Automation e RF Celada ci credono. Non resta che cogliere questa opportunità. rmo settembre 2013 61 Eventi & Imprese Mercato L’accento sull’innovazione di Tony Bosotti Strategie S St tra rate tegi gie In occasione della open house tenutasi presso lo show room di Sirma Macchine a Spirano (Bergamo), dal 27 al 29 giugno 2013, sono state presentate, fra le altre, quattro novità importanti di torni CNC introdotte sul mercato da Citizen e Miyano. Soddisfazione fra gli organizzatori per la partecipazione numerosa dei visitatori e per l’interesse dimostrato verso le nuove soluzioni 62 62 rmo rm mo se settembre sett ttttem e br em bre 20 bre 2013 133 Q uattro novità importanti di torni CNC introdotte sul mercato da Citizen e Miyano sono state presentate in occasione della open house tenutasi presso lo show room di Sirma Macchine a Spirano (Bergamo), dal 27 al 29 giugno 2013. Queste nuove macchine sono capaci, secondo i tecnici dell’azienda, di generare importanti innovazioni per la riduzione del ‘costo per componente’. I modelli puntano al top della produttività e flessibilità per integrare i cicli di tornitura e fresatura nelle lavorazioni da barra, con un range da 3 a 64 mm. Linea Innovation. I due nuovi modelli facenti parte della linea Innovation sono il Citizen L12-VII, tornio CNC a fantina mobile e fantina fissa e il Miyano BNA42GTY. Il modello Citizen L12-VII è stato presentato per la prima volta alla clientela italiana in questa occasione; progettato per un facile e veloce attrezzaggio, ottimizzato per la lavorazione sia di componenti lunghi sia corti, grazie alla possibilità di poter aggiungere o rimuovere velocemente il gruppo boccola di guida con un sistema meccanico brevettato. La macchina viaggia a 35 m/min di rapidi con alte accelerazioni, si possono configurare fino a 27 utensili, raggiungere una velocità di rotazione pari a 15.000 giri/ min al mandrino e 10.000 giri/min al contromandrino, il tutto controllato dal CNC Cincom a 7 assi. Il ‘controllo’ è equipaggiato con l’ECO-software, che consente di monitorare e visualizzare il recupero energetico ottenuto grazie alla tecnologia di potenza rigenerata che consente di ridurre i costi di utilizzo e di conseguenza il costo per componente prodotto sulla macchina. Sempre facente parte della linea Innovation, è stato presentato il Miyano BNA-42GTY, nuovissimo centro di tornitura CNC 13-assi (10+3 ausiliari), da 42 mm di capacità che incorpora il software con brevetto internazionale Citizen Cincom, ora disponibile per ridurre i tempi ciclo fino al 27% grazie alla possibilità di lavorare con tre utensili in simultanea. La macchina è dotata di una torretta a 16 posizioni, 3 assi, un mandrino da 11 kW e un contromandrino da 5,5 kW. Grazie alla flessibilità di montaggio utensili nella nuova piastra vertical, 45 utensili possono ora essere utilizzati. Francesco Cavalleri, direttore commerciale e amministratore delegato di Sirma Macchine. Linea Evolution. Oltre ai suddetti due nuovi modelli, altre sette macchine Citizen e Miyano della linea Evolution sono state esposte in occasione dell’open house, tutte equipaggiate con gli ultimi aggiornamenti e miglioramenti tecnologici. Stiamo parlando dei modelli Citizen K16E, Citizen M432-VIII, Citizen L20X, Citizen A32-VII, Miyano ABX-64THY2, oltre al nuovo modello di tornio da ripresa per la lavorazione di pezzi temprati, Miyano GN3200. Inoltre è stata ripresentata una macchina assente dal mercato italiano da oltre 10 anni, si tratta del Citizen B16E, prodotta in migliaia di unità, già destinata ai mercati asiatici, e ora ritornata a grande richiesta sui mercati occidentali in risposta alla crescente richiesta di sostituzione delle macchine a camme. Le nove macchine presentate erano attrezzate nella esecuzione di componenti meccanici dimostrativi aventi come denominatore comune una notevole complessità di esecuzione: interpolazioni fino a 5 assi, forature profonde fino a 50xD, esecuzione di maschiature inclinate dal pieno con un solo utensile, tornitura di super leghe ecc. Tali dimostrazioni hanno consentito ai visitatori presenti di individuare e associare le suddette lavorazioni ai settori merceologici di loro competenza: dentale, medicale, automotive, idraulica, subfornitura e quant’altro, potendo così ammirare il valore aggiunto delle macchine Cincom Miyano nella realizzazione del ‘pezzo finito’. Profumo di ottimismo. Aziende partner di Sirma Macchine hanno collaborato all’allestimento delle macchine in dimostrazione oltre a esporre i loro prodotti all’interno degli spazi a loro dedicati: dai caricatori barre Iemca e Lns, agli utensili Febametal-Horn, Kennametal, NSK, oltre al partner storico delle applicazioni CAD-CAM, Esprit. Dice Francesco Cavalleri, direttore commerciale e amministratore delegato di Sirma Macchine: “L’evento da noi organizzato ha avuto un successo di visitatori oltre ogni più ottimistica aspettativa, raddoppiando il numero di aziende ospiti rispetto alla precedente edizione. Grande la partecipazione di clienti giunti da più parti d’Italia, grazie anche alla organizzazione di bus dedicati, a dimostrazione del grande interesse per le due novità presentate in anteprima nazionale in questi giorni presso la nostra show-room, le stesse novità presentate in anteprima mondiale alla Jimtof di Tokyo dello scorso novembre. Il livello di interesse per i nuovi modelli lanciati da Citizen, L12-VII e BNA-42GTY, è stato molto elevato, in particolare nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione conto terzi, comparto molto desideroso di migliorare la propria competitività nei mercati globali”. rmo settembre 2013 63 EXPO MILANO 2015 Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l‘Esposizione Universale. Il tema attorno cui si svilupperà la manifestazione è ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita‘. In un mondo in cui oltre un miliardo di persone soffre di fame, o al contrario di obesità, e che nel 2050 sarà abitato da 9 miliardi di individui, i pro- blemi legati all‘alimentazione si impongono con urgenza. Expo Milano 2015 affronterà il tema dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale, chiamando a raccolta intelligenze e competenze da tutto il mondo. I Paesi partecipanti saranno chiamati a proporre soluzioni concrete per rispondere ad alcune sfide decisive: assicurare il diritto a un‘alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti; garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare e salvaguardare la consapevolezza del gusto e della cultura del cibo. L‘obiettivo di Expo Milano è dare al mondo le linee guida, ragionate e condivise, per vincere tali battaglie. Expo Milano 2015 lascerà anche un‘eredità materiale: il sito espositivo diventerà una smart city del futuro, un quartiere intelligente ed ecologico nell ‘uso della tecnologia e dell‘energia. Aziende di rilievo internazionale hanno deciso di scommettere su questo progetto: Telecom Italia, Cisco, Accenture, Enel, Intesa San Paolo, Selex ES, Came, Fiat, Coop e Illy sono state le prime imprese ad aver investito risorse ed esperienze per realizzarlo, in qualità di Partner della manifestazione. I padiglioni sorgeranno su una superficie di circa un milione di metri quadrati, lungo l‘asse di Rho-Fiera e di Malpensa. È un‘area strategica, collegata a due autostrade, a pochi chilometri dagli aeroporti di Linate e Malpensa, servita dalla linea ferroviaria ad alta velocità e dalla metropolitana. L‘esposizione e le migliaia di appuntamenti (eventi culturali e spettacoli), previsti per i sei mesi della manifestazione, porteranno a Milano più di 20 milioni di visitatori, 130 Nazioni, aziende e organizzazioni internazionali. Ad oggi Expo Milano 2015 conta 129 adesioni ufficiali. I numeri Tema: ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita‘ Data: 1 maggio – 31 ottobre 2015 (184 giorni) Obiettivi: 130 Paesi, 20 milioni di visitatori Sito espositivo: circa un milione di metri quadri Investimenti pubblici per l ‘evento: 1,3 miliardi di euro Contributo del settore privato: 0,3 miliardi di euro Investimento dei partecipanti ufficiali: circa un miliardo di euro Benefici per il turismo: 5 miliardi di euro rmo rmo settembre 2013 (motore torque MK-CI) T TEAM ecnologia diretta al servizio di applicazioni iinnovative. i Homberger H b di distribuisce ib i iin esclusiva l i per l’Italia i Motori Torque MK-C . Siamo a Vostra disposizione per supportare le fasi del dimensionamento e della integrazione con personale specializzato. Per richiedere informazioni contattate [email protected] www.homberger.com aceflanaghan.it qualità, precisione, affidabilità, tutte italiane. & inbreve Imprese Mercato 66 Integrazione strategica on cloud Autodesk e NetSuite integrano le loro soluzioni on cloud in un sistema completo e flessibile che colma le tradizionali lacune tra PLM e sistemi ERP. L’unione di Autodesk PLM, per la gestione del ciclo di vita prodotto, e del gestionale aziendale NetSuite, che include NetSuite Manufacturing edition, offre una soluzione per velocizzare i processi, dall’ideazione alla progettazione del prodotto finito, alimentando automaticamente il gestionale, per assemblare la distinta base BOM, erogare i componenti e valutare la fattibilità, con livelli di autorizzazione role-based in entrambi i sistemi. È così possibile ottimizzare efficienza, costi e redditività, abilitando la collaborazione nella catena distributiva, con visibilità totale e in tempo reale dei costi, già profilati con chiarezza fin dalla fase di progettazione. L’integrazione tra le due soluzioni consente anche una gestione facile e documentata delle modifiche, favorisce l’efficienza delle fasi post-produzione grazie alle funzioni di inventario e completamento ordini di NetSuite, e grazie a NetSuite SuiteCommerce supporta anche le vendite nei luoghi fisici o tramite eCommerce. rmo settembre 2013 Air Liquide con Ferriere Nord Air Liquide e l’italiana Ferriere Nord, società principale del Gruppo Pittini con sede a Osoppo (Udine), rafforzano la loro partnership iniziata nel 1989 con un nuovo contratto di lungo termine siglato con la Business Line Large Industries di Air Liquide, per l’installazione presso il cliente di due nuove unità produttive VSA (vacuum swing absorption), che sostituiranno tre impianti già presenti all’interno dell’acciaieria aumentando a oltre 200 t/g la produzione di ossigeno, impiegando tecnologie all’avanguardia che porteranno elevati livelli di efficienza energetica. Le nuove unità entreranno in attività entro l’estate 2015, e il contratto full service includerà anche la fornitura ausiliaria di ossigeno e azoto liquidi. “Nella difficile congiuntura economica attuale, siamo molto orgogliosi di annunciare la firma del contratto con Ferriere Nord, un investimento importante che testimonia la volontà delle due aziende di continuare a investire e crescere in Italia”, ha dichiarato Gian Luca Cremonesi, direttore della Business Line Large Industries di Air Liquide Italia. Trend negativi per la meccanica I dati preconsuntivi Anima per la meccanica mostrano segnali poco incoraggianti, con ristagno della domanda interna: rivista al ribasso la produzione, -0,8% rispetto allo 0,3% previsto, trend negativo previsto anche per il 2013, -0,4%. Positivo l’export, +1,5% nel 2012 e +1% nel previsionale 2013, e aumentata la quota export/fatturato al 56%, con i Paesi UE primi destinatari, appena scesi dal 44 al 40% in favore di Asia, Americhe e altri Paesi extra UE. Scesi gli investimenti, -0,5% nel 2012 e previsti a -0,3% per il 2013, e calata pure l’occupazione, -0,2% nel 2012. Commenta il presidente Anima, Sandro Bonomi: “Non posso che prendere atto di una situazione recessiva nel nostro Paese che sta intaccando anche il comparto della meccanica, in un contesto come quello nazionale che lascia davvero poco spazio a speranze di recupero in tempi brevi. Con forza, auspico che il nuovo Governo prenda provvedimenti urgenti almeno per sbloccare i debiti della pa verso le imprese, e che metta in campo misure concrete per attuare la Strategia Energetica Nazionale, avviata a livello programmatico dal Governo Monti e rimasta finora pura teoria”. La filiera meccanica emiliana Unicredit ha presentato il volume ‘La filiera della meccanica strumentale’, preparato in collaborazione con Ucima e Ucimu a fotografare i settori delle macchine utensili e per il packaging in EmiliaRomagna. L’industria del bene strumentale conta 3.300 imprese in Italia, con un fatturato di 28miliardi di euro: l’Emilia Romagna conta il 15,8% delle aziende costruttrici di macchine utensili, producendo il 12% del totale nazionale, ed esporta il 12,3% dell’export totale. Le province di Bologna e Modena concentrano ciascuna il 27% di aziende, seguite da Piacenza con il 20%, prima per produzione ed export regionali di settore, il 40 e il 34%. L’Emilia Romagna ospita il 38% delle 700 aziende del settore packaging (un centinaio solo nel bolognese), realizzando il 65% del fatturato di settore, circa 3 miliardi di euro sui 4,5 totali. Il 90% circa del fatturato in macchine per imballaggio di Bologna è destinato all’esportazione, facendone un’eccellenza del Made by italians. Attenzione agli investimenti in progetti innovativi e alla qualità delle produzioni sono due fattori che fanno il successo di entrambe le produzioni industriali emiliane. SPS di successo La terza edizione di SPS IPC Drives Italia, tenutasi a Parma dal 21 al 23 maggio scorsi, ha registrato 18.000 visitatori, +24% dal 2012, decretando il successo dell’evento dedicato all’automazione elettrica, grande forza trainante e risorsa strategica per il tessuto produttivo italiano nel difficile momento di crisi. Alto è stato il profilo professionale dei visitatori, al 25% alti decisori aziendali, come alta è stata la soddisfazione espressa. Predominanti le presenze da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, pari all’86%, ma in crescita i visitatori da Regioni del Centro, +62%, e del Sud, +83%. Movimentazione e Robotica e Produzione Elettronica sono stati i settori più rappresentati, mentre il settore Energia, al terzo posto, ha superato i comparti Packaging e Meccanico/Siderurgico, mostrando crescente attenzione al tema energetico, sia in ragione di costi aziendali che di sostenibilità a medio-lungo termine. Dopo il focus 2013 sul Food & Beverage, l’edizione 2014 si concentrerà sul settore Farmaceutico e Chimico, e darà più visibilità all’intera filiera dell’automazione, fornitori, integratori, distributori e produttori di software industriale. rmo settembre 2013 67 Parker premia Kennametal Parker Hannifin ha conferito il premio come Fornitore di eccellenza a Kennametal, in riconoscimento di due progetti di co-engineering che hanno portato risparmi di circa 80.000 $ nella divisione pompe & motori della sede di Chemnitz del produttore, implementati nel 2011 nell‘ambito dell‘iniziativa PCI (Process of continuous improvement) che Parker Hannifin porta avanti con i propri fornitori nel mondo. Il contributo degli ingegneri Kennametal ha aiutato a ridurre i tempi ciclo nelle operazioni di tornitura su acciaio al manganese basso legato, tagliando i tempi di lavorazione di 680 ore, per cui la macchina viene ora utilizzata per aumentare la produzione della lavorazione soft di ingranaggi. La riduzione nel consumo degli utensili ha inoltre ridotto le spese di utensileria. Kennametal ha infine contribuito a incrementare la durata degli inserti sui centri di lavoro e sulle carcasse in ghisa per pompe a ingranaggi, e gli utensili di fresatura a passo fine sono stati ridefiniti, portando un risparmio di 85 ore a macchina, dimezzando la frequenza di sostituzione degli inserti da taglio. Autodesk acquisisce PI-VR Autodesk ha annunciato l’avvenuta acquisizione della tedesca PI-VR, specializzata nella produzione di software che sfruttano la tecnologia Vred di visualizzazione in tempo reale, usata principalmente nell’industria automotive. Tramite l’acquisizione delle soluzioni di visualizzazione d’avanguardia sviluppate da VI-PR, e aggiungendo alla propria offerta i prodotti con tecnologia Vred, Autodesk intende rafforzare l’offerta per il comparto automobilistico, integrando le proprie soluzioni all’interno della piattaforma PI-VR. “Questa acquisizione - spiega Buzz Kross, senior vice presidente design, lifecycle e simulazione Autodesk - porta in Autodesk un team altamente competente con elevata esperienza nella visualizzazione, che espanderà la nostra offerta per l’automotive, dove la tecnologia Vred aiuta a risolvere un’ampia varietà di problemi nei processi di design e progettazione delle vetture, riducendo il ricorso a prototipi fisici grazie all’impiego di tecniche di visualizzazione in tempo reale altamente realistiche”. rmo settembre 2013 69 & Hypertherm per l’est Europa Formazione tecnica in Cina Kennametal ha istituito la Borsa di Studio della Fondazione Kennametal presso la Northwestern Polytechnical University di Xi’an, al fine di promuovere la coltivazione di giovani talenti per le industrie nazionali nel settore aerospaziale e della lavorazione per asportazione metallica di truciolo. Kennametal continua in tal modo a investire nella formazione tecnica, mettendo a valore le competenze accumulate dalla sua nascita, avvenuta nel 1938, fino a divenire oggi una realtà di primo piano nelle soluzioni di taglio e resistenti all’usura, con filiali in oltre 60 Paesi in tutto il mondo. La Borsa di studio rafforzerà le attività di ricerca e sviluppo grazie agli sforzi congiunti con la prestigiosa accademia per l’addestramento di nuovi talenti. Presenti alla cerimonia di inaugurazione Zheng Weijian, vicepresidente Kennametal per le attività Asia-Pacifico, e Wang Wei, vicepresidente della Northwestern Polytechnical University. Nella foto: da sinistra a destra - Gong Jian, Yuan Weizheng, Wang Wei, Zhang Yingqun, Ma Ning, Zheng Weijian, Ye Ying, Xu Yingxu. carriere inbreve Imprese Mercato Hypertherm integra un nuovo responsabile commerciale per Europa centro-orientale e Russia, Witold Szpakowski, che lavorerà per espandere la rete di partner autorizzati per i consumabili Hypertherm. “In virtù dell’esperienza lavorativa maturata in questa importante regione, Witold Szpakowski consentirà al nostro team europeo di rafforzare ulteriormente il sostegno ai partner e la presenza sul territorio”, commenta Theo Cornielje, direttore europeo Hypertherm. Zini a capo di DHL Italia Mario Zini è il nuovo country manager DHL Global Forwarding Italia. Zini risponderà direttamente alla direzione Region Emea, occupandosi di sviluppare la presenza della compagnia sul mercato italiano, con l’obiettivo di consolidare la leadership nel trasporto aereo e di conquistare quella nella movimentazione cargo via mare, operando dall’head office di Pozzuolo Martesana (MI), hub logistico inaugurato nel 2012 il cui sviluppo è tra le priorità della Direzione Italia. Bosatelli per Prosiel Commesse milionarie cinesi GF AgieCharmilles comunica la conclusione di un importante ordine per un noto produttore cinese di microcomponenti per l’industria elettronica, un ordine da 55 impianti che fa seguito alla precedente commessa di 100 macchine già effettuata nel mese di gennaio dello scorso anno. La nuova commessa include macchine per la lavorazione EDM e per la fresatura, per un valore complessivo di 10 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 8 milioni di euro, e l’allestimento degli impianti è previsto per i mesi centrali del 2013. I centri di lavoro serviranno alla lavorazione a elevata precisione di componenti miniaturizzati, che verranno in seguito impiegati per la realizzazione di dispositivi elettronici. Il nuovo ordine conferma l’importanza del mercato cinese per GF AgieCharmilles, dove la società è attiva da oltre 20 anni, rappresentando oggi il singolo mercato più produttivo per l’azienda: due sono i centri di produzione GF AgieCharmilles sul territorio, affiancati da otto uffici vendite e assistenza, occupando oltre 700 dipendenti, un quarto della forza lavoro complessiva dell’azienda. 70 rmo settembre 2013 Luca Bosatelli è il nuovo presidente di Prosiel: in Gewiss dal 1989, oggi è vice presidente del Gruppo. Con la mission di promuovere l’innovazione elettrica, Bosatelli ha detto: “Nell’ultimo decennio il consumo di energia elettrica nelle case è aumentato sensibilmente, con impianti spesso concepiti con criteri costruttivi e fabbisogni del secolo scorso. Occorre promuovere consapevolezza sulle nuove soluzioni impiantistiche, migliorando sicurezza e comfort di tutti”. Ferri alla guida di Cicof Vincenzo Ferri, della Cimprogetti di Dalmine, è il nuovo presidente Cicof per il biennio 2013-2014. “Il mio lavoro sarà in linea con quello del mio predecessore Michele Bendotti - ha commentato Ferri -: come seconda associazione europea per grandezza, sarà fondamentale incrementare la nostra partecipazione ai tavoli di lavoro. Proporremo inoltre corsi di formazione ad associati e non, per mostrare il ruolo svolto da Cicof nel panorama internazionale”. UNIDRIVE M Azionamenti per Manufacturing Automation 6OB(BNNB 4FUUFGVO[JPOBMJUhEFEJDBUF *OGJOJUFTPMV[JPOJ Ethernet Onboard UNIDRIVE M offre sette modelli di convertitori progettati per ogni livello di automazione del Manufacturing. La nuova, straordinaria gamma di convertitori AC e Servoazionamenti, è progettata con funzionalità specifiche per rispondere pienamente ad ogni esigenza applicativa, in una gamma di potenze da 0,25 kW a 1,2 MW. UNIDRIVE M: scegli ciò che ti serve Per maggiori informazioni sulla gamma Unidrive M visita www.UnidriveM.com The Emerson logo is a trademark and service mark of Emerson Electric Co. © 2012 SCARICA QUI la App “Discover Unidrive M” (disponibile nell’App Store, in Android e online) & inbreve Imprese Mercato 72 rmo settembre 2013 Esportare non basta più L’export non è più sufficiente nemmeno per il comparto meccanico: lo dice Sandro Bonomi, presidente Anima, per un settore che chiude il 2012 a 41,4 miliardi di euro, poco meno del fatturato 2011, al 56% in export, salito del 12% nell’ultimo quadriennio. “Se fino a ieri le nostre aziende sopravvivevano grazie all’export, oggi la crisi del mercato interno sta assumendo dimensioni tali che le esportazioni non bastano per mantenere i livelli di fatturato” afferma Bonomi, presentando il documento programmatico di Confindustria al Governo, ‘Anima per l’Italia. Un percorso per lo sviluppo che meritiamo’. Tra i punti salienti, raddoppiare le risorse ICE e rafforzare gli strumenti finanziari, promuovendo le esportazioni, sostenere gli investimenti per rinnovare il parco macchine, riproponendo la Legge Sabatini, promuovere lo sviluppo delle rinnovabili termiche e dare effettività alla SEN prospettata dal Governo Monti. Infine, introdurre la denominazione obbligatoria del Made in per la meccanica, per i prodotti in ingresso in Ue, e stimolare la collaborazione tra grandi imprese appaltatrici che lavorano all’estero e fornitori di meccanica italiani. Il leader globale nell’Acquisizione Dati … Navigazione utensili 2.0 … con la sua impareggiabile gamma di soluzioni per l’acquisizione dati Walter ha aggiornato alla versione 2.0 il proprio software di selezione utensili e parametri di taglio per supportare anche gli utensili in metallo duro e quelli ad inserti. Il nuovo Walter GPS - global productivity system, funziona come una sorta di navigatore stradale: l’utente indica la propria necessità di lavorazione, ottenendo diverse tecnologie che si prestano allo scopo, complete di relativi dati e ordinate per costi di operazione previsti. Oppure, immet- HBM Italia srl · Via Pordenone, 8 · 20132 Milano · Tel: 02.45471616 · Fax: 02.45471672 · E-mail: [email protected] · www.hbm.com/it tendo parametri descrittivi sempre più specifici, di processo o economicità, il sistema individua la soluzione di utensili ottimale per l’applicazione indicata, attingendo all’intera offerta del produttore. Possibile anche partire da un utensile già definito, per ottenere parametri su materiali, qualità di finitura o strategia. Filettatura e foratura sono pienamente rappresentate, e, novità di Walter GPS 2.0, anche la lavorazione di componenti prismatici: la prima opzione già disponibile è la realizzazione di sporgenze a spallamento, ulteriori possibilità saranno aggiunte nelle successive release, e a seguire l’aggiunta dei componenti a rotazione simmetrica. … per le applicazioni di prova più impegnative Strumentazione e software di acquisizione dati … _ per ogni tipo di budget _ per misure statiche e dinamiche _ per qualsiasi numero di canali _ in laboratorio o sul campo _ dall’industriale alla massima precisione www.daq-systems.com settembre 2013 measure and predictrmo with confidence 73 & inbreve Imprese Mercato Competenza globale-locale Walter AG ha aperto tre Competence center regionali per Europa, America e Asia, che affiancano in ottica di rete il Competence center europeo e globale di Tübingen. I nuovi centri potranno offrire supporto per i progetti più complessi e impegnativi, con il vantaggio di poterli concludere con rapidità ed efficienza maggiori grazie alla presenza in loco. “I nostri Clienti operano in un contesto sempre più globalizzato, in Paesi quali Cina, India e Brasile dove la concorrenza è molto dinamica - dichiara Mirko Merlo, presidente di Walter AG -: grazie a 34 filiali Walter siamo già ben presenti in tutti i principali mercati. Ora, nel know-how per soluzioni speciali e specifiche di settore, i nostri clienti possono accedere ai nostri specialisti tramite i nuovi RCC, senza il bisogno per le consociate di tutto il mondo di dipendere tanto fortemente dai nostri esperti di Tübingen”. Sede nella quale si continueranno comunque a definire standard e metodologie globali, delineando soluzioni specifiche in collaborazione con clienti e reparto ricerca e sviluppo, provvedendo quindi alla trasmissione del know-how verso gli altri centri. 74 rmo settembre 2013 www.giovettiadv.com Idee in movimento. Il movimento per noi è il lavoro quotidiano. Costruire cuscinetti speciali che fanno muovere oggetti e macchinari che ci circondano è la nostra sfida. Essere Partner dei nostri clienti nello sviluppo di cuscinetti speciali è la nostra missione. Dal 1967 produciamo in medie ed elevate serie cuscinetti volventi speciali a sfere, a rulli cilindrici, a rulli conici ed a rullini in una gamma dimensionale tra 10 mm di foro e 800 mm di diametro esterno. Crediamo fortemente che il “made in italy” sia garanzia di qualità, a partire dalla materia prima, attraverso le fasi di lavorazione, sino ai controlli finali e all’assemblaggio. Crediamo nell’eccellenza del nostro prodotto e del nostro servizio; metteteci alla prova! Italy - 20834 Nova Milanese (MB) Via Brodolini, 26 - Tel. +39 0362 363411 [email protected] www.cpmbearings.com d a 4 0 anni i prodotti SEIM sono al servizio dellʼindustria mondiale Pompe per lubrorefrigerante Alta pressione Serie PWO 100 Bar - 600 L/min Lʼaffidabile risposta italiana alle vostre necessità per un apporto senza pulsazioni e duraturo del lubrorefrigerante nella Vostra macchina utensile SEIM S.r.l. 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MaccKine e impianti di granigliatura: • macchine a tappeto ribaltante • macchine a flusso continuo • macchine con convogliatore aereo e pezzi sospesi • macchine con piano di scorrimento a rulli • impianti di sabbiatura e verniciatura lamierati • macchine a tavola rotante/satelliti • granigliatrici a tamburo • macchine con tappeto a maglie metalliche o tappeto in gomma • granigliatrici per tubi • roboblaster • macchine di granigliatura ad aria compressa • cabinette di granigliatura • shot peening • macchine per la pulizia degli stampi • sbavatrici della plastica termoindurente 9ZSLr0[HSPHUHZrS - Via Vittorini 10/12 - 20863 Concorezzo MB - telefono 039 611 521 PRIMO PIANO Il passaggio generazionale, questo conosciuto di Stefano Belviolandi A colloquio con tre giovani ingegneri under 40 che in Rösler Italiana hanno portato novità, intraprendenza e freschezza, bruciando le tappe. Il rapporto con gli studi e la ‘vecchia guardia’, l’approdo al mondo del lavoro. Uno spaccato di un’azienda che ha deciso di puntare sul ricambio di Alessandra Fraschini generazionale, a cominciare dall’ex amministratore delegato, Alessandro Giussani, che le nuove leve se le è andate a prendere direttamente al Politecnico di Milano D avide Silva, responsabile commerciale macchine e ricambi; Simone Guzzi, responsabile ufficio tecnico e Riccardo Leoni, tecnico del laboratorio, sono solo tre dei giovani under 40 e, nel caso di Leoni under 30, che si sono affacciati al mondo di Rösler, vi sono entrati e insieme stanno portando innovazione, freschezza e tanta voglia di sperimentare. Il più ‘anziano’ lavorativamente parlando è Silva, da sette anni presente in azienda, ha preso in mano la responsabilità commerciale rmo rrm mo se settembre ettem tttem embr bre 20 br 22012 122 79 7 9 PRIMO PIANO dell’area macchine e ricambi di Rösler, gestendo, a oggi, circa la metà del fatturato della sede Italiana. L’incontro con questi giovani, tutti ingegneri e tutti usciti dal Politecnico di Milano, ha il sapore di novità e di cambiamento generazionale in Rösler Italiana. Sono giovani che hanno voglia di portare in azienda valore aggiunto, hanno accettato la sfida senza dimenticarsi della vecchia guardia, ma hanno un percorso di studi e di vita sul quale Rösler Italiana ha deciso di puntare. Strategie Esperienza professionale e umana. Riccardo Leoni è il più giovane dei giovani ingegneri intervistati e il più giovane in azienda. Ha 28 anni ed è da sei anni in azienda, in pratica da quando si è laureato e ha ricevuto la ‘chiamata’ di Rösler Italiana. Leoni è laureato in ingegneria dei materiali e trattamento delle superfici e come afferma lui “lavorare in Rösler è stato il massimo, sono caduto in piedi. L’università e la conoscenza delle tecnologie mi ha dato lo schema mentale per affrontare un problema e trovare una soluzione. In azienda si deve sempre stare col cervello acceso perché si imparano sempre cose nuove. Ho sviluppato il mio periodo di tesi in azienda e ho realizzato una tesi dal titolo: ‘Vibrofinitura dei rivestimenti depositati per Hvof’, ossia una tecnologia di deposito per materiali duri, e dopo un anno da tirocinante, l’azienda ha creduto in me e mi ha assunto. Devo ringraziare il team del laboratorio e, in particolare, Luca Sala, responsabile del la- 80 rmo settembre 2012 boratorio, colui il quale mi ha seguito come relatore esterno nella mia tesi - spiega Leoni - mi ha trasmesso un bagaglio di esperienza. Il laboratorio è aperto al dialogo”, continua “con i colleghi ci si confronta ogni giorno su come affrontare i problemi”. Entrando in Rösler Italiana e avendo modo di parlare con questi giovani ingegneri, si respira un certo rispetto e riconoscenza, nonché un’apertura mentale da parte dei vertici aziendali e l’esempio che ricorre spesso è quello di Alessandro Giussani, l’ex amministratore delegato di Rösler Italiana, che ha creduto in tutti loro e, qualche volta, li ha letteralmente buttati in campo. Un esempio lo racconta lo stesso Leoni: “Ero in azienda da sei mesi e l’ingegner Giussani ha deciso di mandarmi a Cassino, da un cliente importante. Fu una sua richiesta personale perché lui voleva che affrontassi i problemi per superarli e quando ho avuto momenti di difficoltà ho avuto la forza di rialzarmi dicendomi che la cosa fondamentale era il risultato da portare ‘a casa’, svolgendo un lavoro al massimo delle potenzialità, anche ammettendo di fronte al cliente qualche debolezza perché così, secondo me, si crea un rapporto di fiducia”. Leoni segue il collaudo interno e quello esterno col personale del cliente. In questi sei anni, Rösler Italiana gli ha dato la possibilità di uscire dall’Italia e confrontarsi con culture differenti. “Rösler è un’azienda multinazionale - precisa - che permette il contatto e il confronto con i colleghi delle altre consociate”. A questo proposito traspare da tutti i giovani intervistati l’idea che i problemi vadano affrontati e PRIMO PIANO se si cade ci si deve necessariamente rialzare. Rösler è una realtà che occupa una settantina di persone, tra di esse il più giovane, lavorativamente parlando, è Guzzi, 35 anni, che è in azienda da due anni ed è responsabile tecnico. Guzzi precisa che nel suo passato ha lavorato in una società che ha operato per la Reni Cirillo, che nel 2007 è stata acquistata da Rösler Italiana. “Quindi - spiega - non arrivavo avulso dalle tematiche sulle macchine perché ho avuto la fortuna di operare per Reni Cirillo in modo intenso e questo ha fatto la differenza anche per il mio ingresso qui”. Guzzi racconta di aver visto un cambiamento delle persone verso sui ci si deve rapportare con il cliente, anche dal punto di vista della verifica della qualità dei processi: le richieste sono sempre più spinte, quindi la qualità stessa dei clienti è aumentata ed è ovvio che se ci sono richieste spinte ci si deve riadattare per dare risposte all’altezza. Secondo Guzzi l’università dà quei mattoni fondamentali per iniziare a costruire qualcosa e al seguito ci si arriva attraverso un continuo aggiornamento. “Ho studiato al Politecnico di Milano e mi sono laureato in Ingegneria Aeronautica. La mia formazione in azienda è stata affidata a Marco Lombardi, il responsabile di produzione, figura con 35 anni di esperienza sulle spalle che ringrazio poiché mi sta formando tutti i giorni, perché tutti i giorni si impara qualcosa di nuovo su macchine sulle quali bisogna avere molta esperienza per capirne le problematiche, ma devo dire grazie a tutti i miei colleghi e in particolar modo a tutti i ragazzi dell’ufficio tecnico. Il mio percorso di studi - continua Guzzi - mi ha spinto verso nuove tecnologie e applicazioni che mi hanno dato le basi per capire meglio come funzionano le nostre macchine in vibrazione. I sistemi in vibrazione - spiega - sono complessi e a volte ci troviamo di fronte a comportamenti particolari della macchine che non capiamo, pertanto l’applicazione di alcuni programmi messi a disposizione a costi abbordabili può darci un supporto. Secondo me il futuro della parte tecnica deve essere dietro a questo aspetto: ampliare le nostre conoscenze sul funzionamento delle macchine, perché queste fanno il processo e conoscerne il comportamento supporta al meglio il lavoro dei colleghi in laboratorio”, afferma Guzzi. “Il processo va fatto nella macchina, è come se fossero i due ventricoli del cuore, devono lavorare assieme: senza l’uno l’altro non funziona”, ribatte Leoni parlando del rapporto tra il laboratorio e l’ufficio tecnico. Silva, invece, si è laureato in Ingegneria Chimica al Politecnico di Milano e ha realizzato una tesi sui nanotubi in carbonio e, a seguito di questa tesi, il relatore di tesi lo ha introdotto in Rösler Italiana. “Sono entrato in azienda da neolaureato, a 25 anni, e fin da subito mi è stata affidata la responsabilità commerciale della granigliatura, in quanto Rösler aveva necessità di una figura commerciale e tecnica che proponesse e vendesse le granigliatrici”, spiega. “ll mio approdo in azienda e avvenuto tramite il Politecnico perché esiste una collaborazione con Rösler Italiana sia di tipo tecnologico sia di accesso alle risorse che escono dall’Università e possono far crescere la Rösler Italiana. Il percorso di studio mi ha dato basi e modus operandi per affrontare il cliente e concordo con Leoni sul fatto che l’Università dà basi ma bisogna poi continuare a studiare. In Rösler Italiana abbiamo avuto la possibilità di crescere e l’azienda ha investito su di noi dando a tutti la possibilità di partire con solide prospettive. L’azienda, pur non conoscendomi, mi ha assunto a tempo indeterminato grazie al sostegno del Politecnico e del relatore che mi ha seguito e rappresenta l’interfaccia tra Politecnico e Rösler Italiana”. Ciò a cui fa riferimento Silva è l’associazione Poliefun-Politecnico di Milano (www. poliefun.org), che fa da ponte tra l’università e le aziende e della quale Rösler ha la vicepresidenza. L’associazione si occupa della divulgazione della cultura d’impresa, di ricerca e di innovazione nel trat- rmo settembre 2012 81 PRIMO PIANO tamento delle superfici. Poliefun ha promosso il corso di Trattamento delle Superfici, oggi istituzionalizzato nel piano di studi universitario. Ma Rösler ha anche la presidenza di UCIF: Unione Costruttori Impianti di Finitura (www.ucif.net), che rappresenta il 70% dei costruttori di impianti di finitura. Si tratta dell’associazione del sistema di Confindustria per il trattamento delle superfici. Dall’università all’azienda. Per spiegare meglio quello che gli studi hanno poi permesso ai giovani manager di portare in Rösler le loro esperienze, lo sintetizza Guzzi. “Ho fatto uno studio statico e dinamico su giunti cardanici per un sistema di puntamento andato sulla stazione spaziale internazionale: lo studio dinamico mi ha dato le basi, una volta entrato in Rösler, di dire che se c’è dinamica ci sono strade per approfondire questi argomenti”. Ai tre giovani ingegneri under 40 chiediamo cosa farebbero se oggi fossero nominati amministratori delegati. Silva traccia, prima di tutto, un profilo dell’Ingegner Giussani e lo fa affermando che “ha una prerogativa di leader. Ha sempre dato spazio alle persone per crescere dando loro in mano progetti importanti e alla fine lui prendeva la decisione. Se fossi amministratore delegato…”, Silva si ferma per qualche secondo… Strategie S St trra ate eg giie Da sinistra Davide Silva, Simone Guzzi e Riccardo Leoni. 82 8 2 rmo rm mo sse settembre ettttem ttem embbrre 20 22012 12 “Il mercato è cambiato: le scelte sbagliate del passato non danneggiavano molto le aziende perché c’era margine di recupero, ma oggi le scelte sono differenti perché una scelta sbagliata può mettere in crisi un’azienda. Oggi le scorte si sono consumate, perché i fatturati sono ridotti e le aziende verificano attentamente gli investimenti. Non possiamo dimenticare, però, che chi si ferma è perduto perché il mondo cambia e quando si dovrà investire, ci si accorgerà che il treno è passato. Quindi - spiega - credo che le aziende siano obbligate a investire e lo si può fare o sulle macchine o sulle persone: farlo sulle persone giovani permette di approcciare i problemi in modo differente. Nel mio percorso formativo - continua Silva - mi è sempre stata data la possibilità di esprimere il mio parere e di essere responsabilizzato. Ho avuto la responsabilità di un settore e del relativo fatturato; mi hanno dato un’auto e un cellulare dicendomi di partire alla conquista dell’Italia e mi è stato ricordato che la porta dell’ufficio dell’amministratore delegato restava sempre aperta. Se fossi amministratore delegato mi focalizzerei su investimenti in tecnologia per far rendere al meglio il lavoro delle persone. Guzzi parte invece dal presupposto che le scelte finora fatte hanno pagato: l’incontro azienda-am- PRIMO PIANO biente universitario va nella direzione giusta, ma se fosse l’amministratore delegato “aumenterei gli investimenti in tecnologia con strumentazioni tecnicamente più avanzate che possano migliorare il processo produttivo, inteso come la realizzazione della gestione della commessa e la gestione delle informazioni”. Maurizio Foppa Pedretti è l’attuale amministratore delegato di Rösler Italiana, una persona scelta da Giussani affinché continuasse il lavoro svolto. È Silva che ammette che è impossibile fare un paragone tra le due figure, spiega, in quanto due persone completamente differenti. L’ing. Giussani è una persona dal bagaglio di esperienza immenso, la sua storia è la storia dell’azienda. Foppa Pedretti è un amministratore altrettanto valido che sta lavorando per migliorare il team di lavoro dandogli più libertà di azione con conseguente aumento della sua responsabilizzazione” spiega. La differenza la fanno i giovani. Largo ai giovani, dunque, che hanno dalla loro la proposta di una soluzione e non solo la visione problematica delle cose. La preparazione universitaria fa la differenza e porta un plus. Leoni concorda sia con Silva, per quanto riguarda i tempi odierni e l’oculatezza sulle scelte da fare perché si naviga a vista, sia con Guzzi e sull’idea di stare al passo con gli investimenti in strumentazioni tecnologiche. “Bisogna sempre mettersi in discussione, uscire dal seminato per provarci sempre”, spiega Leoni, “anche se bisogna trovare la quadratura del cerchio per evitare di incappare in scelte avventate che, in questo periodo, possano portare danni in azienda”. L’affiancamento a persone che hanno anni e anni di esperienza fa piacere ai giovani ingegneri di Rösler Italiana, ma come è possibile affiancare l’esperienza del passato con le idee dei giovani, a volte davvero inconciliabili? “L’apertura mentale delle due interfacce fa la differenza”, dice Silva. “Da un lato l’intraprendenza del giovane e la persona navigata in azienda che porta l’esperienza. È la volontà di condividere, che è fondamentale, e in azienda questo è presente”, continua. “Bisogna dimostrare l’umiltà sia verso chi ha esperienza - incalza Guzzi - sia verso il tecnico sia verso l’operaio che da anni lavora sulle macchine e la credibilità che la mia figura di lavoratore deve cercare di trasmettere. La credibilità professionale e umana apre con la controparte un rapporto di fiducia”. Freschezza, spregiudicatezza, dialogo, soluzione dei problemi. Sono queste alcune delle caratteristiche che disegnano i giovani occupati, oggi. Ma la realtà giovanile presenta anche un altro lato della medaglia e cioè la scuola che, sebbene sia importante, non nasconde alcuni limiti. Ai giovani ingegneri di Rösler Italiana abbiamo quindi chiesto che cosa la scuola non fa per i giovani d’oggi e cosa avrebbero voluto che la scuola insegnasse loro e non ha fatto. Il ruolo della scuola. Secondo Guzzi, la scuola, come l’università, tratta poco l’aspetto normativo. “Attualmente altri grossi cambiamenti sono l’entrata in servizio delle direttive comunitarie che sono applicate in qualsiasi ambito. Io auspico un approfondimento in questo senso, perché quando si è sul mercato del lavoro le difficoltà sono molte, se non si conoscono queste direttive. Rösler Italiana permette di seguire corsi dedicati, ma non tutte le aziende sono così illuminate e spesso capita di navigare a vista. Quindi - spiega Guzzi - spero che l’università si prenda carico di questo aspetto perché oggi le normative la fanno da padrone anche da un punto di vista commerciale, perché i clienti sono sempre più esigenti”. Secondo Silva l’università non ha lasciato grossi buchi. “Il dipartimento di ingegneria chimica è sempre stato attento con gli studenti, dando loro una mano a trovare uno sbocco nel mondo del lavoro, mentre dal punto di vista didattico non possiamo aspettarci che l’università dia tutto, deve offrire le basi per poi trovare la strada e aggiornarsi e le aziende devono completare nella formazione ciò che l’università non è riuscita a fare”, suggerisce Silva. Leoni porta in primo piano i seminari tecnici, con le aziende, svolti in università. “Tecnici di aziende sono arrivati in università e spiegano il proprio percorso. Bisognerebbe incentivare, oltre alla normativa, anche la possibilità di fare pratica e quindi avere contatto con le aziende direttamente, magari uscendo anche dalle aule universitarie”, conclude Leoni. rmo settembre 2012 83 & Automazione Tecnologia Produzione di Marco Zambelli Azionamenti per torni verticali Redex presenta il nuovo sistema di azionamento per grandi tavole di tornitura MSR TwinDrive e l’innovativo alloggiamento Cubic Concept. La tecnologia di finitura ingranaggi HQ-GF inoltre assicura avanzati standard di qualità e consumi ridotti nell’impiego delle macchine utensili I l sistema MSR TwinDrive di Redex semplifica la progettazione dell’azionamento assi per grandi torni verticali, grazie a due gruppi identici che si dividono la coppia di azionamento al 50% nelle operazioni di tornitura: l’innovativa configurazione del sistema è stata studiata in modo tale da garantire livelli elevati di precisione nel posizionamento, consentendo anche l’esecuzione di funzioni da asse C senza ricorso a complessi dispositivi meccanici addizionali, tipicamente un riduttore precaricato di avanzamento con il compito di eliminare il gioco durante le lavorazioni in modalità asse C, con sistema di innesto/disinnesto dalla corona, il tutto mentre l’azionamento principale deve essere portato a un rapporto neutro. Il nuovo azionamento con concezione TwinDrive elimina completamente il gioco grazie al contributo di sistemi di controllo di ultima generazione, come i CNC Siemens o Fanuc, che gestiscono la coppia di precarico del mo- 84 rmo settembre 2013 tore. La speciale concezione del sistema ottiene pertanto molteplici vantaggi: semplifica enormemente la progettazione della meccanica di trasmissione, riducendo come conseguenza la manutenzione, guadagnando in compattezza con una soluzione a due motori meno costosa e più facilmente gestibile. Nelle lavorazioni pesanti, infatti, due motori più piccoli da 80 kW costano meno di uno solo da 160, sono più facili da approvvigionare e snelliscono a livello di costi anche la gestione delle parti di ricambio. Inoltre, la soluzione aumenta la precisione nelle lavorazioni, in quanto ad esempio in operazioni di fresatura uno dei due motori spinge e l’altro frena. Montaggio semplice chiavi in mano. L’azionamento MSR TwinDrive può essere collocato sotto la tavola, in presa diretta con la corona senza ulteriori stadi intermedi di riduzione, necessari ad esempio nelle cinema- La qualità nella finitura degli ingranaggi è essenziale per il costante miglioramento degli azionamenti industriali. tiche fatte in casa per diametri elevati della tavola o parti grandi da lavorare, dove l’impiego di più stadi di riduzione con rapporti differenti complica il sistema, alzando i costi e abbassando l’efficienza. Nella concezione chiavi in mano in cui la nuova soluzione viene offerta, Redex ha combinato l’ultima generazione di riduttori MSD a due velocità con la versione cubica potenziata del rinvio angolare Serie R (rinvio angolare opzionale per gli OEM, a seconda della configurazione macchina), evoluzione di sistema che impiega un nuovo motoriduttore più compatto e ancora più affidabile per l’azionamento del cambio gamma, insieme a un nuovo impianto per la lubrificazione. Il tutto viene fornito come un sottoinsieme autonomo, integrato e pronto da installare sulla macchina utensile, con estetica migliorata per adattarsi alla progettazione di componenti per macchine utensili high-tech. La nuova serie MSR migliora le caratteristiche delle 4 taglie MSR330-MSR640-MSR650 e MSR660, con capacità di coppia al pignone da 2.000/4.000 Nm (in soluzione con due motori da 40 kW) a 9.000/18.000 Nm (con due motori da 100 kW), con tre combinazioni di rapporti possibili: 7,66&2, 9,88&2 e 11,49&3. Combinata con rapporto pignone/corona che normalmente va da 10 a 15, la soluzione offre coppie alla tavola di tornitura che vanno da circa 200.000 Nm a 270.000 Nm, per la maggior parte delle taglie disponibili, e rapporti totali riduttore+ingranaggio ad anello da 77/20 a 172/45. Il Cubic Concept. Redex ha inoltre integrato la tecnologia HQ-GF per la finitura degli ingranaggi nei riduttori nelle serie DRP e KRP, che assicura reversibilità e precisione elevate, riducendo il rumore e le perdite di potenza del 15%, risparmiando migliaia di kWh nell’intero ciclo di vita della macchina utensile. I prodotti delle linee DRPng e KRPXng integrano un ridut- tore planetario a gioco ridotto e altissima rigidezza che impiega l’innovativo Cubic Concept, un involucro cubico che incorpora gli azionamenti assi, pronti per essere montati direttamente sul telaio macchina, come fossero parte del telaio stesso. Le strutture cubiche di alloggiamento del treno planetario sono state ottimizzate con metodi FEM per minimizzare la deformazione in qualsiasi condizione di accelerazione, con metodo di fissaggio ad alta rigidezza con il telaio macchina. Questo sistema, di invenzione di Redex, elimina la necessità di progettare e integrare estensioni di fissaggio a elevata precisione sul telaio principale della macchina, semplificando il progetto e con evidente risparmio nei tempi di simulazione della rigidezza tramite sofisticati software CAD 3D/ FEM, oltre che nelle campagne di prova in condizioni reali. Il Cubic Concept di Redex semplifica anche l’implementazione degli azionamenti, dal momento che richiede forme di lavorazione molto più semplici per le interfacce di fissaggio: il tutto si traduce in risparmi dal 15 al 20% in total cost of design e total cost of manufacturing. Rigidezza in cinque taglie. Le due serie di riduttori planetari con struttura cubica Redex sono ora inoltre disponibili nelle cinque taglie standard universali: nello specifico, il KRPXng è un singolo azionamento compatto, progettato per facilitare la costruzione di sistemi di azionamento assi totalmente privi di gioco impiegando un doppio azionamento assieme a un precarico elettrico. Il DRPng combina invece due riduttori planetari nella stessa unità cubica compatta ultrarigida, design cubico che annulla totalmente il gioco, sia mediante una soluzione brevettata di precarico meccanico (con regolazione semplice ed economica in quanto basata su di un solo motore), sia con l’abituale soluzione basata sul precarico elettrico. rmo settembre 2013 85 & Automazione Tecnologia Produzione Redex ha trasformato il proprio stabilimento di Senonches (Francia) in un avanzato centro d’eccellenza nella produzione di ingranaggi. Entrambe le serie offrono eccezionale rigidezza grazie alla concezione brevettata del pignone d’uscita integrale Redex, sostenuto da un doppio cuscinetto d’uscita sovradimensionato e precaricato. I pignoni d’uscita sono lavorati allo stesso diametro degli alberi, offrendo un equilibrio ottimale fra coppia trasmissibile e rigidezza sulla cremagliera, mentre la flangia d’uscita consta di due cuscinetti a rulli incrociati e sovradimensionati. La peculiare costruzione consente al cuscinetto di supportare il pignone il più vicino possibile al punto di applicazione della forza, in quanto il pignone è separato dal cuscinetto d’uscita solo dallo spessore del dado di serraggio. La flessione radiale, che contribuisce normalmente per il 60% alla deflessione globale, viene in tal modo notevolmente ridotta. L’estrema rigidezza combinata alla bassa inerzia consentono di spostare carichi più pesanti a velocità più elevate, con accelerazioni fino a 25 m/s2, con significativo aumento delle frequenze naturali dei sistemi che incorporano i nuovi azionamenti assi DRP e KRPX. Centro ingranaggi all’avanguardia. Redex ha infine trasformato il proprio stabilimento di Senonches (Francia) - oltre 500 m2 dove lavorano 50 ingegneri e due tecnici esperti - sviluppando un volume commerciale di quasi 10 milioni di euro, in un avanzato centro d’eccellenza nella produzione di ingranaggi, con un investimento da 20 milioni di euro in nuove tecnologie in tutte le fasi di produzione, taglio, finitura e controllo 3D (ingranaggi cilindrici, lineari o elicoidali 86 rmo settembre 2013 Redex offre fra l’altro una gamma completa di ingranaggi ‘di qualità superiore’: cilindrici, lineari o elicoidali, spiro conici. e spiro-conici), che consentono oggi all’azienda di offrire di serie ingranaggi di qualità superiore nei propri azionamenti per gli OEM nel settore macchine utensili, sviluppando anche un’attività conto terzi per il settore aeronautico. Il 40% dell’investimento globale del Centro Ingranaggi ha potenziato il valore aggiunto addotto dalle tecniche di automazione, gestione del flusso e metodi operativi sviluppati in Redex in 65 anni nella produzione di riduttori planetari: ad esempio, le officine che ospitano macchine utensili di ultima generazione hanno sistemi di condizionamento che consentono di lavorare quasi come in camere sterili, realizzando un ambiente high-tech per la lavorazione degli ingranaggi che richiede precisioni quasi sempre nell’ordine dei micron. La qualità nella finitura degli ingranaggi è infatti essenziale per il costante miglioramento degli azionamenti industriali, per offrire ai costruttori di macchine migliore efficienza, minori livelli di rumore, una progettazione ecosostenibile e vita più lunga, rendendo possibile implementare innovazione e cambiamento nei nuovi progetti senza rischi, come mai prima d’ora. VERNICIATURA IMPREGNAZIONE RICERCA e SVILUPPO LAVAGGIO Saliamo in SUPERFICIE Per Tecnofirma salire in superficie vuol dire raggiungere sempre il massimo livello di eccellenza in tecnologia, innovazione e personalizzazione, con impianti e macchine di Lavaggio, Impregnazione e Verniciatura industriale per ogni superficie in plastica e metallo. Progetti e installazioni in tutto il mondo, apprezzati per innovazioni tecnologiche, qualità dei materiali e cura per i dettagli, che permettono il raggiungimento dei massimi standard qualitativi. Un’organizzazione orientata al miglioramento continuo e alla soddisfazione del cliente, dalla stesura della prima offerta all’assistenza post vendita. Saliamo sulla superficie di tutti i vostri prodotti, dalla minuteria metallica ai trattori. da 60 anni l’eccellenza nei trattamenti di superficie Up to the surface 60 years of excellence in surface treatments TECNOFIRMA SpA - V.le Elvezia, 35 - 20900 Monza (MB) - Tel. +39 039.23601 - Fax +39 039.324283 - tecnofirma@tecnofirma.com - www.tecnofirma.com & Centri di lavoro Tecnologia Produzione di Giovanni Rossi Vedo chiaro e in sicurezza I vetri di sicurezza per macchine utensili proposti da Hema hanno caratteristiche di protezione e visibilità della zona di lavoro elevate, in grado di aumentare la protezione dell’operatore. I vetri possono essere installati anche su macchine già esistenti N egli ultimi decenni i vetri di sicurezza per le macchine utensili, consentono una visuale perfetta sulla zona di lavoro offrendo al contempo una protezione sicura, sono stati oggetto di un costante sviluppo. La struttura in due strati, costituita da una lastra di policarbonato e da un vetro di sicurezza, si è imposta sul mercato come la soluzione che presenta la massima capacità di ritenzione. Per esempio, la resistenza alla penetrazione di una lastra di policarbonato (PC) dello spessore di 12 mm in un test d’impatto secondo EN 12417 con un proiettile da 100 g è di 1.125 Nm. Le lastre di policarbonato utilizzate, tuttavia, hanno un grande svantaggio: per effetto dei raggi ultravioletti e del contatto permanente con i prodotti refrigeranti, le lastre si infragiliscono e assumono caratteristiche simili a quelle del vetro, con una duttilità molto inferiore. Per questa ragione i vetri 88 rmo settembre 2013 di sicurezza per le macchine dovrebbero essere sostituiti ogni due-cinque anni a seconda delle sollecitazioni. Una soluzione completa. I vetri di sicurezza di Hema, distribuiti nel nostro Paese da Sefra Italia, vengono proposti su richiesta con una piastra preinstallata per il montaggio della finestra, ma non solo: sono disponibili anche come soluzione completa con telaio di montaggio e illuminazione integrata. Questa soluzione coniuga i vantaggi di varie soluzioni di provata efficacia in un sistema compatto, semplifica notevolmente il montaggio e la messa in servizio dei vetri di sicurezza. I vetri di sicurezza in policarbonato di Hema, grazie all’incapsulamento e alla sigillatura, sono protetti in modo efficace dai fattori d’influenza esterni. I vetri danneggiati da agenti meccanici esterni o non più I vetri di sicurezza per macchine di Hema con illuminazione a led integrata. Efficenti protezioni per le macchine utensili trasparenti per effetto dei prodotti chimici devono essere sostituiti anche prima dei due/cinque anni previsti, poiché la loro funzione protettiva non è più totalmente garantita. Per le macchine utensili destinate alla lavorazione meccanica ad asportazione di truciolo esistono norme relative ai torni (EN Iso 23125) e alle fresatrici e centri di lavorazione (EN 12417). Queste norme sono alla base della progettazione dei vetri di sicurezza di Hema. La sicurezza prima di tutto. La capacità di ritenzione dei vetri di sicurezza non dipende solo dallo spessore del policarbonato utilizzato, ma anche dalla struttura in lamiera in cui vengono montati. In questo campo, le soluzioni più indicate sono le giunzioni mediante serraggio e incollaggio, nonché le soluzioni con telaio. Per impedire la fuoriuscita del vetro dal telaio del dispositivo di protezione in caso d’impatto con corpi estranei, le giunzioni devono essere eseguite con una copertura sufficiente. Per questo i bordi dei vetri di sicurezza per macchine Hema sono provvisti di una sigillatura che li rende ermetici alla diffusione e resistenti ai refrigeranti; su richiesta vengono forniti anche con telai in alluminio o acciaio inox per un montaggio ottimale. Hema offre esclusivamente vetri di qualità testata in policarbonato (PC) con un rivestimento superficiale performante, che garantisce una protezione efficace da agenti chimici, graffi e usura. Le lastre in policarbonato sono disponibili in tutti gli spessori più comuni. Il materiale di base è costituito da lastre di policarbonato con uno spessore compreso tra 4 e 15 mm. Sul lato interno della macchina, le lastre sono ulteriormente protette con vetro di sicurezza monolastra o in lastra composita. In base alle specifiche richieste dell’utente, è possibile combinare lastre in policarbonato, pellicola e vetro: normalmente si utilizzano lastre in vetro temprato e stratificato, poiché in caso di danneggiamento formano una quantità di schegge molto ridotta e pertanto comportano un minore rischio di lesioni e tempi di fermo macchina e pulizia della cabina inferiori. La capacità di ritenzione di tutti i vetri e i componenti utilizzati da Hema è testata dall’istituto IWF di Berlino secondo la norma EN ISO 23125 con classi d’impatto da A1 a C3 e secondo norma DIN EN 12417. Ben illuminati. I vetri di sicurezza consentono il controllo dei processi di lavoro all’interno della macchina utensile. Un’illuminazione supplementare, tuttavia, è quasi sempre necessaria. A seconda dello spazio disponibile e delle posizioni dei corpi luminosi, su questi ultimi spesso si creano accumuli di sporcizia. Per questo Hema ha integrato l’illuminazione nel vetro di sicurezza: le luci a led vengono collocate direttamente tra la lastra di policarbonato e quella di vetro e di conseguenza sono perfettamente protette. Le strisce a led, posizionabili liberamente in verticale o in orizzontale nel vetro di sicurezza, consentono un’illuminazione molto flessibile dell’interno della macchina. I bordi dei vetri sono muniti di una sigillatura perimetrale che li rende ermetici alla diffusione e resistenti ai refrigeranti; in questo modo i led sono protetti efficacemente dalla sporcizia e dall’umidità. Un sistema di inserimento intelligente permette inoltre di conservare le strisce di luci a led in caso di danneggiamento del vetro di sicurezza. rmo settembre 2013 89 Centri di lavoro & Tecnologia Produzione Ogni soffietto viene consegnato dopo un controllo qualità finale, pronto per il montaggio. I soffietti di Hema sono realizzati in tessuti speciali di alta qualità (teflon, poliuretano, preotex). Molle a spirale di protezione in acciaio per molle o in acciaio inox per viti a ricircolo di sfere e alberi. Sistema integrato a due assi CUBE, con soffietti a lamelle precaricate. Le luci a led per macchine di Hema illuminano anche nel retrofit. Il sistema d’illuminazione modulare Hetled può essere adattato individualmente a tutte le condizioni di spazio e di luce. Gli apparecchi sono disponibili a scelta con tre, sei, nove o dodici led. Il corpo esterno è composto da alluminio e policarbonato e il grado di protezione IP68 lo rende adatto anche agli ambienti umidi o polverosi. Per l’impiego nel campo della lavorazione ad asportazione di truciolo è possibile ordinare anche una tipologia di vetro resistente ai graffi. Grazie alla lunga durata dei led (fino a 50.000 ore) e alla facilità dell’installazione si ottengono risparmi significativi sulla manutenzione e sui montaggi. Retrofit, una cura di giovinezza. Hema propone una grande varietà di componenti che permettono di riportare allo stato dell’arte anche le macchine più datate. 90 rmo settembre 2013 Quando si acquista una nuova macchina, oltre al prezzo d’acquisto ci sono anche altri costi: molto spesso si devono realizzare nuove fondazioni, formare il personale e integrare la nuova macchina nella linea di produzione esistente. Per le macchine più vecchie e di buona qualità spesso vale la pena di ricorrere a un retrofit, tanto più che quest’ultimo si può realizzare in tempi molto più brevi rispetto alla consegna di una nuova macchina. Spesso, nel corso della vita di una macchina, si riscontra una maggiore usura da attrito e da utilizzo sui componenti mobili. Inoltre i dispositivi di sicurezza devono essere adeguati alle condizioni, ai requisiti di legge e agli intervalli di manutenzione prescritti da leggi o norme che sono oggetto di costanti aggiornamenti. Per il retrofit è possibile aggiungere coperture in acciaio, sistemi a tendina, soffietti, molle elicoidali, vetri Venite a scoprire le nostre NOV VIT TA’ Con le qualità di nuova generazione di sicurezza o luci adatti al caso, che garantiscono la sicurezza e ostacolano efficacemente la sporcizia. Questi componenti dovrebbero provenire dal fornitore delle parti originali, poiché in caso contrario potrebbero subentrare costi unitari elevati per il dimensionamento e la progettazione. Dato che Hema da oltre 30 anni produce coperture di sicurezza per le macchine e dispone di una grande quantità di documenti di progettazione relativi a tali componenti, è molto probabile che abbia a disposizione i dati delle parti originali. Questo permette di impiegare ricambi allo stato dell’arte, perfettamente adatti nelle dimensioni e nel funzionamento. I soffietti di Hema sono realizzati in tessuti speciali di alta qualità (per esempio teflon, poliuretano, preotex). La piegatura e il taglio avvengono su una macchina CNC che garantisce la massima precisione dimensionale. Tecnologie di connessione intelligenti assicurano poi una giunzione duratura delle parti. In caso di liquidi aggressivi o proiezione di trucioli, i soffietti possono essere rivestiti anche con lamelle o lamiere d’acciaio. Queste ultime vengono montate direttamente sulle pieghe e proteggono efficacemente i soffietti dai trucioli caldi, affilati e proiettati ad alta velocità. La documentazione e verifica completa secondo ISO 9001:2008 garantisce la possibilità di riprodurre e sostituire in ogni momento tutti i componenti in caso d’usura. Ogni componente viene consegnato singolarmente al cliente dopo un controllo qualità finale, pronto per il montaggio e il funzionamento e può essere installato direttamente nella macchina. Le coperture telescopiche in acciaio si utilizzano tradizionalmente nella costruzione delle macchine utensili e richiedono un minimo di cure quotidiane. Tuttavia, una manutenzione regolare e preventiva è la condizione fondamentale per un funzionamento affidabile a lungo termine. Le parti d’usura come guide, raschiatori, elementi di scorrimento e rulli, forbici e guarnizioni devono essere sostituite ad intervalli regolari a seconda del grado d’usura. Le molle elicoidali in acciaio azzurrato o inox offrono una protezione affidabile per mandrini e assi di rotazione. Robuste e particolarmente indicate per le applicazioni contenenti olio, sono disponibili in tante dimensioni. Oltre a queste coperture protettive industriali, Hema è specializzata anche nei sistemi di serraggio, frenata e ritenuta per assi di rotazione, guide lineari e aste cilindriche, che con l’ausilio dei vetri di sicurezza per macchine in policarbonato di Hema e dei deflettori Visiport restano sempre sott’occhio. Pad.3 Stand G40 YOU ARE MOST WELCOME 2D, 3D, 4D, 5D Punte con inserti a fissaggio meccanico con le nuove qualità UP!GRADE Nuove qualità UP!GRADE per la tornitura : T8300 con rivestimento PVD, T9300 e molte altre... Frese ed inserti LNGX12 e LNGU16 Safety Impero Italia Via Bachelet - Località Crocetta 29010 S. Polo (Piacenza) - Italia Tel. : +39 0523 55 19 11 Fax : +39 0523 55 18 00 [email protected] www.safety-impero.com rmo settembre 2013 91 & Automazione Tecnologia Produzione di Brunella Pala Per il dentale CAM e 5 assi Diverse tecnologie permettono precisioni di lavorazioni impensabili fino a qualche anno fa. Tutto inizia da una buona progettazione. Il ruolo dei software CIMsystem dal CAM alla misura 3D nel comparto dentale L’ esperienza nelle tecnologie CAM è un fattore chiave per la scelta ottimale di soluzioni tecnologiche capaci di migliorare efficienza e qualità del processo produttivo di un’azienda meccanica. In tal senso si colloca la scelta dell’azienda Gozzi, che in CIMsystem ha trovato il partner tecnologico in grado di offrire le soluzioni più adeguate per le lavorazioni CAM dei propri reparti produttivi; lavorazioni meccaniche che negli anni più recenti si sono indirizzate in modo particolare al settore dentale. Gozzi ha sede in Emilia, a Cavriano, e vanta un’esperienza che risale a quarant’anni fa, quando l’azienda è stata fondata da Raul Gozzi per svolgere attività meccanica conto terzi nel settore dell’incisoria e degli stampi. Da un mercato inizialmente rivolto ai settori automobili- 92 rmo settembre 2013 stico e aeronautico, l’azienda ha successivamente rivolto l’attenzione verso il settore medicale e più precisamente a quello dentale. Dal 3D alla macchina utensile. “L’attività conto terzi svolta nei nostri reparti produttivi - spiega Massimo Gozzi, che oggi conduce l’azienda - è rivolta in modo particolare a una clientela costituita da odontotecnici ai quali, avvalendoci delle nostre esperienze e risorse tecnologiche, possiamo garantire la realizzazione di componenti precisi e qualitativamente in linea con le migliori aspettative dei clienti finali: i dentisti”. Per soddisfare le aspettative di una clientela molto attenta ai dettagli di lavorazione, la Gozzi dispone di centri a controllo numerico Con SUM3D Dental è possibile suddividere le lavorazioni e beneficiare delle strategie suggerite dal software. Grazie alle funzioni di import disponibili, le geometrie vengono acquisite immediatamente dal sistema. tecnologicamente avanzati, in grado di svolgere accurate lavorazioni di fresatura a 5 assi necessarie per realizzare i componenti richiesti in questo mercato: corone per singoli denti, ponti, arcate complete, ed elementi strutturali richiesti dalle tecniche di implantologia. La prima fase del processo comporta l’acquisizione delle geometrie di forma, fornite dai laboratori odontotecnici attraverso file in formato STL, generati da scanner 3D. Già in questa fase emerge l’importanza del software SUM3D Dental, sul quale si impernia il flusso di operazioni che conducono alla lavorazione su macchina utensile. Grazie alle funzioni di import disponibili, le geometrie vengono acquisite immediatamente dal sistema che dispone di opzioni per interfacciarsi con altri standard geometrici, a beneficio della flessibilità. Il file STL fornito dall’odontotecnico viene importato in ambiente SUM3D Dental che è in grado di interpretare automaticamente le geometrie definite da tale standard, oltre a quelle provenienti da altri formati ottenuti per scansione 3D ed eventuali elaborazioni con CAD dentale. Il file STL Massimo Gozzi, di Gozzi con sede a Cavriano (RE). così importato può essere sottoposto all’interpretazione software per la conseguente definizione del relativo ciclo di lavorazione CAM. Questa fase è completamente guidata dalle funzionalità software di SUM3D Dental, che in modo automatico provvede al riconoscimento del pezzo e quindi, in base alla tipologia e forma del componente da realizzare, predispone la sequenza delle lavorazioni, dal nesting delle parti sul grezzo da lavorare fino alla specifica del percorso e dei parametri per la lavorazione sul centro di lavoro prescelto dall’operatore. Precisione automatizzata. La flessibilità nell’acquisizione dei formati geometrici si rivela di particolare interesse per un’attività conto terzi come quella svolta dall’azienda Gozzi; essa consente infatti di poter lavorare con i più svariati committenti, senza essere vincolati a specifici standard di formato. “È nella fase di allestimento della lavorazione - sottolinea Massimo Gozzi - che emergono le principali doti di SUM3D Dental, la cui semplicità consente di arrivare in breve alla fase produttiva. Gli automatismi offerti dal sistema agevolano la predisposizione delle lavorazioni senza richiedere particolare esperienza all’operatore mentre la flessibilità del software permette all’operatore esperto di attuare scelte personalizzate sui dettagli di lavorazione in base a criteri dettati dall’esperienza o da condizioni particolari”. L’accuratezza della lavorazione meccanica, necessaria per ottenere i vari componenti, viene affidata alle potenzialità del centro di fresatura e al supporto delle funzioni software che, in base al tipo di materiale e alle caratteristiche di finitura richieste, permettono di identificare in modo completamente automatico la tipologia e i parametri di lavorazione. Trattandosi di materiali con caratteristiche di alta resistenza, la scelta della lavorazione è attuata seguendo criteri dettati dall’esperienza; tuttavia, grazie alle funzionalità del software, è possibile automatizzare tale scelta e semplificare le operazioni per definire la lavorazione. Che si tratti di titanio, cromocobalto, ossido di zirconio o disilicato di litio, ciascuno con specifica struttura e durezza, è possibile definire in modo rmo settembre 2013 93 & Automazione Tecnologia Produzione Gozzi dispone di centri fresatura a 5 assi per lavorazioni complesse. semplice i parametri più adatti alla lavorazione CAM, tenendo conto del comportamento fisico e del ritiro a cui il materiale è soggetto, garantendo così i desiderati livelli di qualità superficiale del prodotto finale. Materiali leggeri con elevata resistenza meccanica, possono essere lavorati su centri di fresatura ad alta velocità con utensili molto piccoli che, grazie a percorsi definiti su 5 assi, consentono un elevato livello di precisione geometrica e finitura superficiale del pezzo. Nelle soluzioni per l’implantologia la precisione della lavorazione riveste un particolare ruolo, perché si tratta di garantire la perfetta adesione dell’impianto con la relativa struttura di sostegno. Macchine utensili ad alta precisione, supportate dalle funzionalità software disponibili nell’ambiente SUM3D Dental, contribuiscono a far crescere la produttività e ad ottimizzare i materiali impiegati. Il nesting accurato permette infatti di predisporre le forme da lavorare in modo tale da ottimizzare il grezzo a disposizione, fornito sotto forma di cialde standard, poste su attrezzature collocate sulla tavola basculante del CNC. 5 assi e CAM. Se la semplicità operativa viene incontro alle esigenze del settore dentale, poco avvezzo all’impiego di complesse tecnologie computerizzate, sofisticate funzionalità e algoritmi interni al software garantiscono il miglior impiego di quelle macchine che si affacciano al mondo delle lavorazioni dentali per fornire prestazioni specifiche. Non è un caso che i centri di fresatura dell’azienda Gozzi siano caratterizzati da rigidità strutturale e stabilità meccanica che, insieme all’alta velocità e movimentazione dell’utensile a 5 assi, permettono la totale copertura delle esigenze di un ambito che richiede elevati livelli qualitativi. Per macchine con queste caratteristiche è importante che il software sia in grado di supportare la definizione dei percorsi utensile più adatti ai tipi di lavorazione previsti. “Con SUM3D Dental - spiega Massimo Gozzi - è possibile 94 rmo settembre 2013 suddividere le lavorazioni e, per ciascuna tipologia, beneficiare delle strategie suggerite dal software. È inoltre possibile memorizzare in apposite librerie procedure dedicate, accanto a personalizzazioni riguardanti utensili e parametri di lavorazione”. L’immediatezza delle funzionalità offerte dal software e la sua semplicità d’impiego consentono all’utente di ridurre i tempi di apprendimento e di perseguire rapidamente i massimi livelli di produttività. “Inoltre la risposta che l’assistenza tecnica di CIMsystem è in grado di fornire a ogni nostra richiesta è sempre immediata - sottolinea Massimo Gozzi - si è instaurato un rapporto di collaborazione che consente non solo di risolvere problemi contingenti ma anche di alimentare, attraverso richieste e suggerimenti dettati dalla nostra esperienza, la continua innovazione che rende il software SUM3D Dental costantemente aggiornato rispetto all’evoluzione delle macchine e alle esigenze del processo produttivo”. È proprio attraverso un continuo confronto con l’utente e le sue richieste che si concretizza la partnership collaborativa in grado di fornire agli sviluppatori software efficaci spunti per la sua continua evoluzione. Misurazione 3D. Nel mondo dentale, caratterizzato da procedure gestite in modo più soggettivo rispetto alla meccanica tradizionale, gli automatismi software di SUM3D Dental rispondono all’esigenza di rendere le procedure omogenee rispetto alle specificità delle lavorazioni, senza togliere all’operatore la possibilità di avvalersi della propria esperienza per intervenire in modo personalizzato e con la massima flessibilità quando necessario. È la precisione delle lavorazioni a stabilire il livello qualitativo del prodotto finale, ma non manca la possibilità di misurare in modo semplice e veloce il risultato della lavorazione stessa, per una sua convalida formale. A tal fine l’applicazione software di CIMsystem prevede, attraverso il modulo 3D Form Inspect, la possibilità di misurare i punti rilevanti del pezzo lavorato, per confrontarli con la geometria teorica e stabilire la conseguente correttezza del processo di fresatura. Il sistema acquisisce le misure senza dover togliere il pezzo lavorato dall’attrezzatura in macchina, riducendo i tempi e consentendo eventuali interventi successivi, senza svolgere onerose operazioni di smontaggio e montaggio del pezzo stesso. Semplicità, funzionalità specifiche e costante supporto da parte di CIMsystem sono gli ingredienti di un processo produttivo che consente all’azienda Gozzi di realizzare centinaia di componenti ogni mese, beneficiando di un parallelismo fra lavorazioni diverse, gestite e pianificate attraverso il supporto degli automatismi software. B. Pala, responsabile marketing CIMsystem. Per informazioni: LAMIERA c/o CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA viale Fulvio Testi 128, 20092 Cinisello Balsamo MI (Italy) tel +39 0226 255 230/861, fax +39 0226 255 894 www.lamiera.net [email protected] Ente organizzatore CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA in collaborazione con: SENAF SRL, via Eritrea 21/A, 20157 Milano lamiera.net B O L O G N A 1 4 - 1 7 / 5 / 2 0 1 4 Promosso da MACCHINE, IMPIANTI, ATTREZZATURE PER LA LAVORAZIONE DI LAMIERE, TUBI, PROFILATI, FILI E CARPENTERIA METALLICA. STAMPI. SALDATURA. TRATTAMENTI TERMICI. TRATTAMENTO E FINITURA SUPERFICI. & Centri di lavoro Tecnologia Produzione La velocità… al centro di Grete Tanz Con il suo cambiatore di pallet denominato PW 3000, il costruttore tedesco Hermle esplora nuove dimensioni di peso e amplia le possibilità per i pezzi di lavorazione. Il sistema è stato ideato per l’automazione dei propri centri di lavoro a cinque assi. C on le macchine Hermle C 50/C 60 gli utenti di tutti i settori traggono vantaggio da centri di lavorazione di grandi proporzioni, in grado di lavorare a cinque assi fino a 2.000 o 2.500 kg. Mandrini altamente tecnologici con una coppia elevata o un alto numero di giri garantiscono il dinamismo in una nuova dimensione. In risposta alle richieste di maggiori possibilità di impiego, gli impianti ad altissime prestazioni sono disponibili anche nelle varianti per fresatura e tornitura. 96 rmo settembre 2013 Gestione automatizzata. Il nuovo cambiatore di pallet PW 3000, composto da tre moduli, serve ad automatizzare in maniera coerente la C 50 U / MT e la C 60 U / MT. Il modulo di base è costituito da assi di movimento, rotazione e sollevamento, oltre che da un rivestimento protettivo con porte rototraslanti, e garantisce un afflusso e deflusso omogeneo dei pallet con i pezzi di lavorazione. Il modulo del posto di attrezzaggio con porta gire- vole consente un attrezzaggio dei pallet in parallelo al tempo macchina. E il modulo scaffale a uno o due piani può contenere fino a 8 pallet. Di notevole importanza pratica è la possibilità che il cambiatore di pallet PW 3000 possa essere anche allungato e concatenato a due centri di lavorazione. Caratteristiche tecniche. Le principali caratteristiche tecniche del cambiatore PW 3000 sono: installazione rapida e semplice; nessun ancoraggio al pavimento necessario; libero accesso alla zona di lavoro per la regolazione, le operazioni manuali o gli interventi di misurazione e pulizia; trasformabilità in un sistema di produzione completo mediante il concatenamento con centri di lavorazione C 60; peso di trasporto di 3.000 kg pallet incluso; dimensioni pallet 1.000 x 1.000 diametro 1.200 mm; dimensioni pezzi di lavorazione diametro 1.400 x 980 mm e diametro 1.400 x 930 mm nella versione MT; caricatore due piani cinque pallet e due piani nove pallet; concatenamento con due centri di lavoro. rmo settembre 2013 97 & Laser Tecnologia Produzione L’impiego di macchine GF AgieCharmilles equipaggiati con dei laser Ytterbium a fibra ottica permettono a Mira di eseguire lavorazioni di incisoria e texture per importanti comparti industriali come: l’automotive, l’aerospace, il medicale, gli elettrodomestici e altri svariati settori di Gabriele Peloso Per incisoria e texture L a tecnologia laser è innovativa ed è utilizzata in numerose applicazioni industriali, in particolare nei processi delle lavorazioni degli stampi, incisoria, saldatura, microsaldatura ottenendo risultati fino ad ora irrealizzabili. Un’azienda specializzata nelle lavorazioni laser è Mira. La società, con sede in provincia di Bologna, ha un organico di sei persone ed è specializzata nella saldatura e microsaldatura laser, incisioni, texture, e lucidatura speculare di stampi. Essa opera in svariati comparti industriali: dall’automotive all’aerospace, dal medicale alla cosmetica, stampi, fino alla meccanica generale. In azienda sono presenti moderni sistemi laser per la saldatura e per l’incisione e fotoincisione laser e personale altamente qualificato per la lucidatura degli stampi. L’elevato livello di flessibilità del processo e l’illimitata gamma di materiali e geometrie lavorabili rendono la tecnologia laser decisamente flessibile e adatta a un mercato dinamico, come quello attuale. Precisione di lavorazione e finiture di alto livello permettono a Mira di sviluppare applicazioni impensabili fino a qualche anno fa. Insomma, anche in questo comparto il leit motiv è uno solo: innovazione. Per questo motivo l’azienda ha pianificato investimenti 98 rmo settenbre 2013 importanti acquistando una macchina Laser 1000 5ax per incisioni laser di GF AgieCharmilles, con un laser 50 W di potenza. 5 assi per la creatività. “Dal 2002 operiamo con sistemi laser nel campo della saldatura e dal 2006 anche in quello dell’incisione”, ha esordito Daniele Raisa, socio fondatore di Mira. “Con la saldatura laser riusciamo grazie al suo minimo apporto termico ad eseguire saldature e microsaldature prive di alterazioni e deformazioni dovute allo stress termico della miniatura meccanica allo stampo di media dimensione su ogni tipo di acciaio bonificato, temprato, inox e lega di alluminio ergal, rame berillio, titanio ecc”. Tutto questo è reso possibile grazie alle fonti laser che permettono di riportare lo stesso tipo di materiale del particolare da saldare, di intervenire in zone circoscritte facilitandone il ripristino ed evitando di effettuare ulteriori trattamenti termici mantenendo invariate geometrie, tolleranze e durezze. Ma non è tutto. L’azienda emiliana adesso esegue lavorazioni di incisioni e texture con sistemi produttivi avanzati della società svizzera GF AgieCharmilles. La tecnologia laser a fibra Ytterbium dell’azienda elvetica permette di realizzare texture e microstrutture, marcare e incidere geometrie 2D fino a complesse geometrie 3D con un utensile di 30 . Si tratta di lavorazioni accurate e affidabili di processo con maggiore versatilità, mettendo in primo piano la creatività e l’innovazione. In questo caso entra in scena la tecnologia 5 assi. “Il sistema Laser 1000 a 5 assi di GF AgieCharmilles - ha proseguito Omar Bettini, responsabile tecnico di Mira - ci permette di eseguire lavorazioni specifiche fino allo spigolo della chiusura stampo, senza che quest’ultimo si deformi. Ciò non sarebbe possibile con lavorazioni tradizionali come per esempio l’elettroerosione e laser Yag di vecchia generazione che tende comunque ad arrotondare gli spigoli. Inoltre, possiamo ricavare le texture, come l’effetto pelle su tutta la superficie dello stampo”. Le macchine e le strategie di lavorazione GF AgieCharmilles possiedono caratteristiche di flessibilità, capacità prestazionale e affidabilità fondamentali per la produzione di componenti complessi per i settori sopra riportati, anche con superfici irregolari e stampi per termoplastica, metallo e matrici. Il laser a fibra ottica ha caratteristiche importanti poiché è un’evoluzione dei sistemi Nd:Yag a lampada o a diodi, i quali hanno alcuni limiti. Le fibre ottiche non necessitano di supporti meccanici; non devono essere allineate; possono essere arrotolate; non risentono delle vibrazioni. Proprio come le fibre ottiche utilizzate nel campo delle telecomunicazione, anche queste hanno dispersioni minime, per massimizzare il rendimento del sistema, ovvero la conversione di energia elettrica in potenza laser. “I vantaggi nelle lavorazioni con il laser a fibra - ha sottolineato Bettini - sono uniformi e l’erogazione della potenza è costante. La qualità dei rmo settenbre 2013 99 & Laser Tecnologia Produzione prodotti è aumentata enormemente rispetto all’utilizzo delle tecnologie tradizionali”. Moderna tecnologia per competere. L’investimento in moderne macchine utensili ha permesso a Mira di differenziarsi rispetto ad altri contoterzisti. La tecnologia di ultima generazione, non solo quella relativa ai sistemi produttivi, ma anche all’IT in genere, i sistemi CAD/ CAM e la simulazione permettono alle imprese di competere acquisendo commesse sia sul mercato interno sia sui mercati internazionali. Ecco allora le principali caratteristiche dei sistemi laser targati AgieCharmilles. Il modello Laser 1000 è dotato di una sorgente laser pulsato a fibra da 50 W. Le corse degli assi X, Y e Z sono rispettivamente di 995, 550 e 845 mm; la velocità di avanzamento massima degli assi è fino a 48 m/min con accelerazione di 3 m/s2. La tavola di lavoro ha dimensioni di 1.000 x 560 mm e il peso massimo del pezzo installabile è di 750 kg. L’asse rotante B muove il pezzo di 360° mentre l’asse rotante A del laser si muove di 200° (+140° e –60°). Il costruttore svizzero propone agli utilizzatori quattro macchine laser in varianti diverse. Esse offrono soluzioni che vanno dal modello base Laser 600 a tre assi fino al modello di fascia alta Laser 1200 per la lavorazione a cinque assi con un campo di lavoro di 1.200 x 900 x 1.200 mm (X, Y, Z). Le dimensioni massime del pezzo sono 700 x 700 x 700 mm e il peso fino a 1.700 kg, senza contare che la macchina Laser 4000 è in grado di lavorare pezzi di 2.500 x 1.500 x 900 mm. La linea di prodotti laser di AgieCharmilles consente agli utenti di migliorare il loro vantaggio competitivo. Questa tecnologia reca indubbi vantaggi per realizzare texture e microstrutture, marcare e incidere in modo efficiente e ripetibile su stampi e materiali differenti. La linea di prodotti laser offre possibilità enormi per la progettazione di pezzi, garantendo la libertà creativa nelle tre dimensioni per differenti materiali e misure del pezzo da lavorare. Insomma, grazie a questi sistemi di produzione è possibile migliorare la qualità dei prodotti e non porre limiti alla creatività con spirito innovatore e tecniche hi-tech. La gamma Laser di GF AgieCharmilles digitalizza l’intero processo di texture, chiudendo l’anello del processo produttivo. Nel passato, ogni fase del processo era computerizzata eccetto le texture, le quali venivano realizzate grazie al processo manuale della fotoincisione chimica. Oggi, in Mira, con il sistema Laser 1000 a 5 assi anche le texture sono digitalizzate, offrendo un modo efficiente di visualizzare in anteprima il prodotto finito e riprodurre in modo affidabile le texture e le immagini sia grandi sia piccole in lotti. “I materiali lavorati con il sistema laser - commenta 100 rmo settenbre 2013 Bettini - sono diversi e tutti significativi: eseguiamo saldature su qualsiasi tipo di acciaio e leghe di alluminio; lavoriamo rame ottone e bronzo nell’incisoria. Sempre nelle lavorazioni di saldatura trattiamo anche leghe di rame berillio e titanio”. Poi ha continuato: “È importante sottolineare che la struttura artigianale di Mira consente al personale di controllare, gestire e verificare tutti i prodotti lavorati e garantire la qualità delle lavorazioni. Siamo in grado di affrontare qualsiasi problematica. Proponiamo ai nostri clienti uno sviluppo prodotto in concurrent engineering e non solo la produzione fine a se stessa”. Cosa dire. La qualità, il Made in Italy, non riguarda più solo lo stretto momento produttivo, ma coinvolge l’intero processo, la scelta dei sistemi per produrre, i materiali, i controlli, la progettazione, fino alle fasi della consegna e distribuzione delle merci. È questa la filosofia di Mira. L’evento verticale di riferimento europeo per manutenzione e asset management Fiera di Verona 29-30 ottobre 2013 Sponsored by Manutenzione elettrica Manutenzione meccanica Pompe, compressori, valvole e accessori Manutenzione preditiva e diagnostica Strumentazione e controllo per la manutenzione Software per manutenzione e asset management Materiali e saldatura Ambiente, sicurezza e salute Asset management Organizzato da Service di manutenzione (IðFLHQ]DHQHUJHWLFD Il miglio r rappo rto qualità/ prezzo • Stand prealles titi • Works hop tec nici • Incont ri vertic ali Ente Italiano Organizzazione Mostre www.mcmonline.it & Utensili Tecnologia Produzione di Attilio Alessandri Foratura profonda per il common rail Per la lavorazione completa dei common rail sono utilizzati centri di lavorazione per foratura profonda MFZ e WBM di Samag. L’aumento della produttività è al centro del processo di lavorazione. Ecco qui di seguito come L’ alimentazione di carburante dei motori diesel avviene in misura sempre maggiore tramite common rail. Il sistema common rail sta infatti prendendo il sopravvento su altre tecnologie. Con questa tecnologia vengono generate pressioni elevate, che assicurano minor contaminazione da particelle e ridotti consumi di carburante. Quel che inizialmente veniva impiegato nei motori più potenti è ora usato da un numero sempre crescente di produttori per un assortimento sempre più ampio. Oltre che nelle autovetture, i benefici di questo sistema vengono sfruttati anche nei veicoli commerciali e nei grandi diesel navali. Con un volume di produzione di 3,5 milioni di rail all’anno, questo componente del settore Powertrain rientra tra i principali gruppi di prodotti del fornitore di 102 rmo settembre 2013 sistema Rege. Per gestire un tale volume è necessaria una tecnologia modernissima. Da anni vengono pertanto utilizzati differenti centri di lavorazione di Samag. L’attività produttiva di Rege. Rege è, con quasi 2.000 collaboratori totali, uno dei maggiori subfornitori tedeschi del settore della lavorazione di parti di motore e componenti di telai. Oltre che dai produttori di automobili, la cerchia di clienti è composta da subfornitori di componenti e sottosistemi. Le certificazioni di qualità e gestione ambientale richieste da tali clienti nonché norme come la TS 16949 (standardizzazione internazionale dei requisiti dei sistemi di gestione qualità, che sono state implementate da circa il 30% dei produttori automobilistici) sono cosa Centri di lavorazione orizzontali multimandrino della serie MFZ di Samag. A destra la serie MFZ 6, che consente la lavorazione multimandrino di pezzi grandi. scontata in Rege. Gli stabilimenti hanno differenti fulcri di prodotti: i common rail e bielle sono fabbricati presso la sede centrale di Hörselberg/Eisenach, assieme a corpi valvola per ABS e sistemi EPS, corpi pompa e monoblocchi. La sede di Witzenhausen è invece specializzata in testate, traverse e diversi tipi di corpi. A Brasov in Romania è infine eseguita la lavorazione meccanica per entrambi gli stabilimenti. I materiali utilizzati sono alluminio, acciaio forgiato, acciaio inox e ghisa. Gli stabilimenti di Witzenhausen e Eisenach sono insigniti con il Ford Q1-Award, il marchio di qualità Ford, una premessa essenziale per tutti i subfornitori. Valori tratti dall’esperienza. Le macchine utensili di Saalfeld fanno parte del parco macchine di Rege già dal 1996. Le prime macchine erano costruzioni speciali, a fine 2005, a queste si sono aggiunti i primi centri di lavorazione dell’allora nuova serie MFZ. Oggi in Rege sono in funzione 28 MFZ, una macchina speciale per l’alesatura di precisione e tre foratrici per alberi per i grandi rail. Queste realizzano i fori passanti dei rail, mentre sui sistemi MFZ è eseguita la lavorazione completa dei lati di connessione, le uscite e, per i rail più corti, anche la foratura profonda. Anche scatole dell’albero di equilibratura e bielle rientrano tra i pezzi a cui Rege conferisce la forma richiesta sui centri di lavorazione di Samag. Nella lavorazione bielle le due aziende hanno imboccato nuove strade nel 2007, quando è stata messa in funzione la prima cella robot per l’attrezzaggio delle MFZ. La cella autarchica è concatenata con il centro di lavorazione ed espleta il caricamento e lo scarico tramite pallet o vassoi. I centri di lavorazione MFZ sono stimati per la loro concezione dell’attrezzo, che garantisce un processo stabile. Andreas Gutzeit, responsabile del progetto Common Rails in Rege, apprezza molto la concezione delle macchine di Samag, proprio in quanto assicura processi stabili. Nel 2007, quando Samag ha inserito nel suo programma anche la foratura profonda, la nuova foratrice per alberi è risultata del tutto convincente e infatti ne sono in uso oggi tre esemplari. Secondo Gutzeit traspaiono in essa sia il know-how nelle macchine che la competenza nella foratura profonda. Anche la vicinanza geografica crea ulteriori vantaggi: i tecnici di Rege non sono infatti costretti a specializzarsi nelle operazioni di manutenzione dettagliate dei centri di lavorazione, in quanto un tecnico dell’assistenza del produttore dotato di una sua formazione specifica è presto in loco. Da tutti i lati. Con le MFZ a due o tre mandrini orizzontali vengono eseguiti circa 30 passaggi di lavorazione sui common rail. Si tratta principalmente di processi di fresatura e foratura, che devono essere eseguiti con la precisione richiesta. In generale nell’industria automobilistica sono richieste tolleranze di forma e posizione ristrette. Il resistentissimo materiale dei common rail costituisce una sfida aggiuntiva, in quanto è proporzionalmente difficile da lavorare. La MFZ, nella versione standard, è adatta per queste mansioni, mentre per requisiti ancora più impegnativi può essere opportunamente adattata. Oggi la serie MFZ (nelle due versioni MFZ 4 e MFZ 6) è disponibile nell’esecuzione a tre e quattro mandrini ed è costantemente aggiornata al nuovo stato della tecnica. Le innovazioni più recenti comprendono la riduzione dei tempi di rotazione per gli assi portapezzi. Per la lavorazione a 5 assi, come opzione, sono disponibili tavole circolari CN quali assi B, che nelle MFZ sono ora azionate singolarmente, semplificando quindi le correzioni nella truciolatura dei pezzi cubici. Nella revisione della serie MFZ alcuni dettagli rmo settembre 2013 103 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione sono stati messi sul banco di prova. Considerazioni pratiche basate su esperienze degli utenti, dal caricamento al riattrezzamento, sono parte integrante della costruzione e creano le premesse per condizioni di lavoro ottimali. Un esempio di ciò è l’arco a C, a cui nelle macchine utensili di Saalfeld è fissata l’unità di comando. L’arco a C è girevole e l’unità di comando è posizionata su di esso di modo che l’utente possa verificare il risultato delle sue immissioni direttamente con una semplice occhiata allo spazio di lavorazione. Agganciato alla macchina, ne semplifica il trasporto. Grazie alla sua forma e al colore rosso, che salta all’occhio, è al contempo una caratteristica distintiva che ne consente il riconoscimento immediato. Maggiore produttività. L’aumento della produttività è al centro del processo di lavorazione vero e proprio. In questo senso gli aspetti decisivi sono la riduzione dei tempi di inattività, un cambio utensili senza difficoltà e l’attrezzaggio automatizzato. “Una delle finalità della costruzione è creare un fondamento sicuro ed ergonomico per processi rapidi e sofisticati. Il calcolo FEM apre potenziali di ottimizzazione grazie ai quali possiamo giungere a soluzioni tanto potenti quanto economiche”, ha affermato Rainer Lenz, responsabile dell’engineering di Samag, in relazione alle moderna costruzione delle macchine. Tutte le parti sottoposte a forza sono state sottoposte a ottimizzazione secondo criteri statici e dinamici. Il risultato è tra l’altro una struttura della macchina estremamente rigida, che assicura la massima precisione anche nelle lavorazioni di asportazione pesante come nella lavorazione di parti in ghisa. Il bancale della macchina in monoblocco è costruito per uno smorzamento delle vibrazioni elevato con contemporanea termostabilità. Il modulo di lavorazione e portapezzo costituiscono pertanto un’unità, di cui fanno parte anche i moduli aggiuntivi. L’asse Y verticale con azionamento Gantry è dotato di una compensazione del peso. Geometrie compatte. Nelle foratrici per alberi i circuiti separati dell’energia e oleoidraulico sono disposti sopra la macchina. I due circuiti sono divisi uno dall’altro. Tale disposizione rende le tubazioni facilmente accessibili e consente di risparmiare tempo nella manutenzione - un fattore importante in relazione ai costi di mantenimento della 104 rmo settembre 2013 Centro di lavoro Samag modello WBM con nastro di alimentazione pezzi. macchina. Altrettanto pragmatico, ma ugualmente decisivo è il posizionamento flessibile dello smaltimento trucioli nel sistema WBM. Non di rado un’installazione non riesce in quanto nel punto del capannone destinato al trasportatore trucioli non c’è posto. La possibilità di installare tale attrezzo a destra o a sinistra della macchina consente quindi un adattamento flessibile alle condizioni locali - anche in caso di spostamento della macchina. Con tale flessibilità nella concezione dell’impianto Samag offre un beneficio aggiuntivo reale. Quale esempio del maggior comfort d’uso Gutzeit cita il nastro di trasporto temporizzato con cui i rail sono automaticamente alimentati e che può essere regolato in maniera particolarmente semplice. Alternativamente l’alimentazione dei pezzi è possibile anche manualmente, tramite robot o sistemi di trasporto. Le macchine possono inoltre essere convertite, senza grande dispendio, per altri pezzi simmetrici a rotazione. L’intervallo di numeri di giri può essere regolato in maniera continua tra 1.000 e 10.000 giri/min. Nel rapido si raggiungono velocità di 10 m/min. Nell’esercizio S1 la WBM2 eroga una potenza di 5,5 kW. L’azionamento separato di ciascun mandrino consente il monitoraggio esatto della coppia. Quale optional anche il circuito refrigerante può essere monitorato singolarmente per ciascun mandrino. Per i fori lunghi 500 mm si lavora con una scentratura massima di 0,5 mm. A tale fine è necessario un orientamento esatto di mandrini, punte e pezzi. Una conduzione sicura delle punte a cannone monotagliente è assicurata dalle lunette con sistema di ritorno a catena. Grazie a un sistema di cambio rapido le punte possono essere sostituite in tempi estremamente brevi. %LHQQDOH ,QWHUQD]LRQDOH SHUL6LVWHPL GL$]LRQDPHQWR )OXLGRWHFQLFD H$XWRPD]LRQH La nuova piattaforma B2B per L’innovazione tecnologica applicata. 99LVLWDWRULTXDOL¿FDWL GDWXWWLJOLDPELWLDSSOLFDWLYL 0DJJLR )LHUD0LODQR_5KR 98QQXRYRFRQFHWWRGL¿HUD SHULSURWDJRQLVWLGHOPHUFDWR 9 &RQLOVXSSRUWRGHOQHWZRUNJOREDOH 'HXWVFKH0HVVH TPA ITALIA. UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE! ZZZWSDLWDOLDFRP_LQIR#WSDLWDOLDFRP Z Centri di lavoro & Tecnologia Produzione Macchine utensili del futuro, applicazioni al presente Roberto Grassi In Arol sono presenti una decina di macchine estremamente avanzate dalle fresatrici a 5 assi ai torni multitasking che permettono lavorazioni di fresatura integrata su una sola macchina. Come cambia la strategia di produzione in un’azienda che produce macchine automatiche per la chiusura di contenitori (tappatura) M acchine complesse, automazione al limite, produttività estreme, serie limitate, consegna immediata: cinque caratteristiche che richiedono eccezionali capacità produttive, ma soprattutto adattabilità e precisione; tutto sulle spalle delle macchine utensili, ossature portanti dell’azienda meccanica che garantiscono il rispetto di specifiche al limite del possibile. Analizziamo insieme un caso applicativo e dimostreremo quanta tecnologia si nasconda dietro un oggetto semplice quale un comune tappo. La tappatura industriale è antica quanto l’inscatolamento: dagli albori dell’industria qualunque prodotto che fosse commercializzato in un contenitore richiedeva che il contenitore fosse chiuso. In luogo di tappatura sarebbe più indicato dire chiusura, perché quello che 106 rmo settembre 2013 realizza Arol, azienda piemontese specializzata nel settore, è fornire soluzioni di chiusura che garantiscano sicurezza, efficienza, e soprattutto velocità. La chiusura non è da intendersi come l’applicazione di un tappo, ma come un processo che deve garantire performance predeterminate a fronte di produzioni industriali, del tappo e del contenitore, di milioni di pezzi. Una macchina per chiusure diventa quindi un oggetto che accetta in ingresso due componenti e fornisce il prodotto finito con una determinata efficienza: questa efficienza, che esprime la percentuale di successo nella chiusura di una grande serie di contenitori, è il parametro su cui si deve lavorare per identificare una macchina efficiente. Arol progetta e costruisce macchine in Alcuni pezzi realizzati in Arol. Centro di lavoro universale DMC 125 U duoblock, con tempi cambio utensile ridotti e lavorazione a 5 assi. grado di soddisfare le più svariate richieste di clienti di dimensioni spesso molto diverse, mantenendo elevata l’efficienza di chiusura con un modello di produzione improntato sulla risposta rapida e sulla serie limitata, in questa continua corsa contro il tempo e la precisione ha trovato un valido alleato in DMG/Mori Seiki, azienda specializzata nel settore della tornitura e fresatura. Vediamo ora qualche spunto significativo sull’impresa piemontese. Arol nasce nel 1978 dedicata alla progettazione e realizzazione di sistemi di chiusura nei settori del beverage, food, home-care, health-care e pharma. Nel 1999 l’impresa inizia il suo percorso di internazionalizzazione espandendosi alla volta del mercato globale raggiungendo attualmente una copertura commerciale e di assistenza con sedi in Francia, Cina, India, Nord e Sud America. Nel 2009 Arol acquisisce il controllo di FT System azienda focalizzata sulla realizzazione di tecnologie di ispezione e controllo delle linee di imbottigliamento. Dall’anno della sua fondazione la società ha progettato, realizzato e installato oltre 16.000 matricole nel mondo. Ricerca e sviluppo per il pezzo unico. Gli utenti di Arol vanno dai grandi produttori di catene di imbottigliamento ai clienti finali come la cantina di pregio, il produttore di olio o il produttore di cosmetici naturali. Lo sforzo per far fronte alle richieste sempre più stringenti comporta una totale aderenza alle specifiche in un concetto di on demand spinto all’estremo. Ogni prodotto è personalizzato a seconda delle esigenze del cliente che viene coinvolto in un processo di ricerca e sviluppo per sperimentare insieme nuove soluzioni. Alla domanda diretta sulle capacità di DMG/Mori Seiki a far fronte a simili richieste Marco Re, sales manager DMG/Mori Seiki Italia risponde: “Una struttura on demand ha richieste particolari che non possono essere esaudite solo con macchine convenzionali, le macchine performanti non si limitano agli assi base tipici di una fresatrice, ma aggiungono una tavola a tornire che permette alla fresatrice di effettuare operazioni a simmetria cilindrica. Un altro esempio è la tecnologia di tornitura FD tipica di DMG/Mori Seiki. In Arol sono presenti una decina di macchine estremamente avanzate dalle fresatrici a 5 assi ai torni multitasking che permettono lavorazioni di fresatura integrata su una sola macchina”. Ridurre i tempi di produzione. Il target di Arol è migliorare i tempi di attraversamento arrivando alle due settimane indipendentemente dalla complessità del prodotto. Per arrivare a questi risultati l’ottimizzazione del ciclo produttivo è fondamentale, si tende a scomporre in singoli cicli corti su centri di lavoro che partono dal grezzo per fornire il componente finito. La velocità di lavoro delle macchine rmo settembre 2013 107 Centri di lavoro & Tecnologia Produzione utensili è arrivata a un punto in cui un ulteriore incremento ha un effetto marginale sulla produzione, i tempi che devono essere ridotti sono quelli di cambio pezzo e allineamento. È fondamentale quindi che utilizzatore e costruttore analizzino insieme i punti del ciclo di lavoro per identificare opportunità di miglioramento e ottimizzazione. Un esempio lampante è la fase dell’inversione: un tornio che produce partendo da grezzo quando ha finito la lavorazione su un lato del pezzo richiede l’inversione, ovvero lo smontaggio del pezzo semilavorato e la sua installazione sul mandrino nel senso opposto per procedere alla lavorazione del secondo lato. Questo richiede l’intervento di un operatore o di un opportuno robot che andrà a piazzare il pezzo sul mandrino. Il tornio a doppio mandrino risolve questo problema facendo in modo che l’inversione avvenga sempre con almeno uno dei mandrini in presa. L’incremento di produttività dato da questa soluzione è evidente da due punti di vista: si eliminano tutti gli interventi manuali sul pezzo e si riducono gli errori dovuti al secondo piazzamento. Un tornio a doppio mandrino garantisce una precisione tale che alcuni dei pezzi che è in grado di lavorare risultino irrealizzabili con una configurazione classica: il costo di realizzazione, su cui incidono tempi morti e pezzi di scarto, risulterebbe eccessivo per mantenere una precisione comparabile. L’obiettivo di Arol è migliorare i tempi di produzione indipendentemente dalla geometria del pezzo. Dedicato alle macchine utensili DMG/Mori Seiki è un’azienda specializzata nel settore macchine utensili, per le tecnologie di tornitura, fresatura, ultrasuoni e asportazione laser. Dalla collaborazione tra DMG e Mori Seiki, due gruppi che hanno contribuito allo sviluppo e crescita economica del mondo della macchina utensile, è nata una terza e ancor più solida realtà. Una struttura forte, autonoma e incisiva, capace di definire e rinnovare le proprie risorse e relazioni per perseguire gli obiettivi di qualità e innovazione a vantaggio dei clienti. Una maggior presenza sul territorio e un miglioramento della propria rete di assistenza e di vendita rappresentano il primo passo di un processo di perfezionamento che offre al mondo della meccanica italiana un partner affidabile. La rete commerciale DMG/Mori Seiki si distingue per una costante attenzione alle esigenze del mercato, una vendita diretta in grado di coprire tutte le aree di mercato e un’offerta di servizi a misura dell’utilizzatore. Grazie ai 21 stabilimenti produttivi, ai 35 centri tecnologici presenti in Europa di cui tre in Italia, e una copertura commerciale e service capillare, il Gruppo presenta una struttura di vendita e di assistenza consolidata e ottimizzata e una gamma di prodotti include un’ampia offerta di soluzioni innovative e di qualità per diverse esigenze produttive. Più automazione e qualificazione del personale. La filosofia di Arol riguardo all’automazione non è quella di acquisire macchine che richiedono meno intervento umano per ridurre personale bensì di reimpiegare il personale per lavoro a più alto valore aggiunto quale: il controllo di qualità e l’ottimizzazione della lavorazione. DMG/Mori Seiki dal lato suo conferma che il tornio a doppio mandrino e le macchine in grado di effettuare cicli di lavorazione in una fase unica sono la spinta verso il futuro. La distinzione tra fresatrice e tornio è destinata a scomparire lasciando spazio al nuovo concetto di macchine ibride, un moderno tornio equipaggiato con mandrino attivo può effettuare operazioni che fino ad alcuni anni fa erano possibili solo caricando il pezzo su una fresatrice. Il duale è la fresatrice equipaggiata con una tavola rotante che aggiunge un ulteriore asse ‘virtuale’ e permette di lavorare agevolmente pezzi a simmetria cilindrica. R. Grassi, Politecnico di Torino. 108 rmo settembre 2013 Il numero di Platino® installati in tutto il mondo testimonia la grande affidabilità di questa macchina. Costantemente innovato e migliorato, oggi Platino® è disponibile in versione Fiber, per il taglio veloce, economico ed ecologico della lamiera sottile e CO2 , per ottime prestazioni e qualità anche su spessori elevati. primapower.com The Bend The Combi The Laser The Punch The System & Misura e controllo Tecnologia Produzione Una moderna precisione di Roberto Grassi Renishaw ha presentato alcune importanti novità di prodotto dedicate alla misura, alla calibrazione e controllo del processo industriale. L’azienda ha chiaramente indicato quali sono le sue linee guida per adeguare l’offerta di prodotti alle sempre più specifiche esigenze dell’industria moderna C ome ogni anno la sede italiana di Renishaw, azienda specializzata nel settore della misura industriale, ha presentato, lo scorso giugno, la nuova linea di prodotti. Sistemi che naturalmente saranno esposti alla EMO, che si terrà ad Hannover dal 16 al 21 settembre, nel padiglione 6, stand B38. Si tratta di una serie di soluzioni per il controllo di processo che aiutano a sostenere la spinta delle aziende verso la produzione snella: dalle nuove tecnologie per la calibrazione pre-processo delle macchine alla misura on-line e off-line. Le principali novità includono un encoder laser a lunga portata e un sistema innovativo per la calibrazione di assi rotanti unitamente a un nuovo software di misura per il sistema Equator e a recenti acquisizioni nelle tecnologie di produzione additiva. 60 m di portata. Un encoder laser in grado di raggiungere i 60 m di portata specificatamente dedicato al mondo delle grandi macchine per la lavorazione 110 rmo settembre 2013 di componenti aeronautici e navali, questo è HS20, il sostituto pensato per andare a rimpiazzare i modelli HS10 che, prodotti alla fine degli anni 90, sono ormai arrivati al termine della loro vita utile. Il nuovo encoder è compatibile con le installazioni delle vecchie unità HS10, ma la struttura interna è completamente differente e ricalca quella dei laser da calibrazione. HS20 si apre un mercato nel mondo delle grandi macchine utensili destinate al settore aerospaziale (incluse le macchine per il taglio ad acqua di pannelli compositi) che di norma producono pezzi estremamente costosi dove non è economicamente accettabile lo scarto di parti non conformi. Gli encoder laser installati in macchina ne esaltano le caratteristiche di precisione rendendole immuni ai fenomeni di deriva termica e assicurano un elevato livello di ripetibilità e affidabilità. Misure di parti rotanti. Renishaw presenterà ad Hannover una soluzione innovativa per effettuare la Calibrazione di asse rotativo fuori asse. calibrazione di macchine a controllo numerico a 5 assi costituita dal software rotativo fuori asse per il calibratore XR20-W. Il software in questione permette di misurare l’accuratezza del posizionamento di rotazione di un asse anche nelle macchine utensili che non permettono l’installazione di strumenti tradizionali alloggiati sul centro di rotazione dell’asse stesso. Il sistema di calibrazione XR20-W per assi rotanti consente di misurare le prestazioni di posizionamento degli assi rotativi con un’accuratezza di ± 1 secondo d’arco utilizzando un laser XL-80. Il metodo per le misure fuori asse prevede la sincronizzazione dei movimenti degli assi lineari e rotativi in modo che il fascio del laser sia allineato durante l’intero test. L’azienda fornisce inoltre software e strumentazione utili per individuare con precisione micrometrica la posizione del centro di rotazione di un asse rotante. La conoscenza della posizione dei centri di rotazione degli assi rotanti rispetto agli assi lineari è fondamentale per effettuare lavorazioni corrette, errori in queste quote affliggono pesantemente il risultato finale perché il sistema di controllo non riesce a guidare gli assi in maniera affidabile. Renishaw si zione laser. Renishaw ha acquisito la espande nella prototipaLa filiale tedesca di recentemente società LBC Laser Bearbeitungs Center, un’azienda che si occupa di tecnologie additive per la realizzazione di stampi. Nasce così LBC Engineering, azienda integrata con Renishaw presso la sede di Pliezhausen. Renishaw è già presente sul mercato dei sistemi di fusione laser per produzione additiva in vari materiali e arricchisce il suo parco macchine con i sistemi della LBC in grado di realizzare pezzi in metallo con le possibilità offerte dalla tecnologia laser. La fusione laser è una tecnologia per la produzione additiva che utilizza un laser ad alta potenza per fondere polveri di materiali bassofondenti e creare, strato dopo strato, pezzi tridimensionali lavoranti. Questa tecnologia in rapida evoluzione ha raggiunto la maturità necessaria ad operare su polveri metalliche per la realizzazione di particolari complessi e molto sollecitati quali gli stampi per pressofusione; tramite la prototipazione additiva sarà possibile ottenere forme estremamente complesse che porteranno benefici nella realizzazione soprattutto dei canali di raffreddamento degli stampi stessi. Encoder HS20 con ottiche e raggi laser. rmo settembre 2013 111 Misura e controllo & Tecnologia Produzione Equator, il calibro intelligente. L’interfaccia utente del sistema di calibrazione Equator di Renishaw (foto di apertura), si arricchisce di una nuova finestra di monitoraggio che mostra all’operatore i risultati delle misure degli elementi ispezionati, tramite una visualizzazione con grafico a barre. Il sistema Equator, prodotto di punta della linea Renishaw, è un innovativo concetto di strumento di misura che svolge le funzioni di verifica e controllo post produzione. Si tratta, infatti, di una sorta di macchina di misura semplificata in grado di garantire un’eccellente ripetibilità del valore letto. In questo modo sarà possibile effettuare misure di confronto tra un pezzo campione, denominato master, e i pezzi di produzione uscenti dalla linea. Il processo di apprendimento della forma e delle dimensioni del pezzo master è detto masterizzazione e può venire eseguito più volte su richiesta della macchina o dell’operatore. È proprio questa la caratteristica che rende possibile, utilizzando una macchina semplificata, effettuare misure comparative che tengono conto di effetti quali la deriva termica senza necessità di costosi sistemi di compensazione tipici delle macchine di misura assolute. A titolo di esempio il sistema Equator agisce nei confronti delle variazioni di temperatura dell’ambiente semplicemente richiedendo una iterazione del processo di masterizzazione e acquisendo la nuova forma dell’oggetto nelle nuove condizioni di temperatura. Questo rende possibile l’installazione di Equator in ambienti di officina e possibilmente a bordo macchina, comportandosi a tutti gli effetti come un cali- La specialità di LBC sono i sistemi di simulazione dei canali di raffreddamento. 112 rmo settembre 2013 Rapida evoluzione dei prodotti Nello showroom dello stabilimento di Pianezza in provincia di Torino, trasformato all’occasione in un accogliente stand fieristico, l’amministratore delegato di Renishaw Italia, Roberto Rivetti, ha presentato in anteprima le macchine che saranno esposte alla fiera EMO 2013 di Hannover. Renishaw durante l’evento ha chiaramente indicato quali sono le sue linee guida per adeguare l’offerta di prodotti alle sempre più specifiche esigenze dell’industria moderna: la crescente complessità dei prodotti, l’importanza crescente degli aspetti estetici e di design uniti alla rapidità nella loro evoluzione portano il mondo industriale a operare in maniera sempre differente in un processo di continuo rinnovamento. Tolleranze ridotte e lavorazioni su macchine sempre più complesse vanno a sposarsi con le esigenze di rapida prototipazione di prodotti lavoranti e produzioni che variano dalla grande serie al pezzo unico. Renishaw supporta adeguatamente il cambiamento introducendo miglioramenti e rivisitazioni alle proprie filosofie progettuali assecondando il bisogno di diagnostica, acquisizione di misure in tempo reale e successiva elaborazione in linea anche sui pezzi più complicati. bro passa o non passa in grado di effettuare misure di accettazione del pezzo per confronto con un campione. Renishaw presenterà anche un nuovo modello di encoder della famiglia Resolute in grado di interfacciarsi direttamente con i controllori Sinumerik e Sinamics. L’encoder ottico assoluto Resolute verrà quindi integrato con l’interfaccia Drive-CLiQ per consentire ai costruttori di produrre macchine utensili più affidabili e performanti. Drive-CliQ è un’interfaccia di comunicazione sviluppata da Siemens per il mondo delle macchine CNC per mettere in collegamento l’encoder e i sistemi di misura direttamente con i componenti del controllo. Questo dispositivo è in grado di determinare la posizione immediatamente all’accensione e risulta quindi particolarmente adatto per l’utilizzo su mandrini di torni ad alte prestazioni e su motori coppia rotativi a presa diretta che richiedono elevata precisione e massima integrità nel controllo del movimento. IL MIGLIOR PUNTO DI VISTA SU PRODOTTI DI FISSAGGIO E TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO Bussole autofilettanti Filetti riportati elicoidali Prigionieri autoaggancianti Inserti filettati trilobati Spine e chiodi intagliati SALCA srl Via Jacopo della Quercia, 7/9 20149 Milano www.salca-srl.com Tel. 02 48000881 • Fax 02 4981955 ISO 9001:2000 cert. n°1626/1 & Utensili da taglio Tecnologia Produzione Una forza a sei eliche di Giordano Proverbio Le nuove frese integrali in ceramica Eade Beyond di Kennametal fanno registrare altissimi risultati in fatto di velocità e durata dell’utensile nella lavorazione di leghe ad alta temperatura a base di nichel. Grazie alle buone prestazioni di velocità e di durata sono molto indicate nella lavorazione di pale di turbine e altri componenti dei settori energia e aerospazio L e leghe a base nichel utilizzate per le turbine a gas e a vapore sono fra i materiali più duri del mondo e vengono continuamente sviluppati per consentire agli impianti di generazione dell’energia di funzionare a temperature molto più elevate. Oltre a offrire una maggiore potenza dove è necessario, ciò aumenta l’efficienza degli impianti e riduce o elimina le emissioni nocive. Le superleghe come inconel, waspaloy, rene e altre entrano in gioco nelle pale di turbine e altre parti che richiedono elevata resistenza, anche contro le fessurazioni alle alte temperature, stabilità di fase e ancora resistenza a ossidazione e corrosione. Tuttavia, la lavorazione di materiali come questi può essere un’esperienza lenta, laboriosa e costosa. In generale, l’utensileria in metallo duro è comunemente utilizzata a velocità di taglio comprese fra 20 e 60 m/min su questi materiali, con una limitata durata degli utensili. Le nuove frese integrali in ceramica Beyond in qualità KYS40TM Kennametal, tuttavia, presentano miglioramenti di ordini di grandezza, nella lavorazione di leghe ad alta resistenza a base di nichel, con sgrossatura a velocità di taglio fino a 1.000 m/min e durata dell’utensile, da due a tre volte superiori rispetto ai corrispondenti utensili in metallo duro. 114 rmo settembre 2013 Prime nel settore. Gli utensili da taglio in ceramica, principalmente in ossido di alluminio (Al2 O3) esistono dall’inizio del XX secolo. Brevetti su utensili da taglio in ceramica sono stati rilasciati in Germania nel 1913 e sono diventati commercialmente disponibili negli USA negli anni 50. Gli inserti a fissaggio meccanico in ceramica hanno oggi una loro collocazione perché possono funzionare a velocità più elevate in applicazioni selezionate, ma frese integrali in ceramica si sono viste raramente, perché questi utensili erano più fragili di quelli al carburo e non offrivano buone prestazioni. In realtà, molti produttori di turbine hanno iniziato a produrre internamente le proprie frese integrali in metallo duro a causa dell’elevato consumo di questi utensili. Il nuovo tipo ceramico SiAlON KYS40 di Kennametal e il design complessivo delle frese integrali in ceramica offrono ora ‘il modo più efficace’ per la sgrossatura di leghe ad alta temperatura a base di nichel. “Le velocità di taglio sulle superleghe a base di nichel possono essere fino a 20 volte maggiori rispetto a quelle delle frese in metallo duro e, grazie all’ottima resistenza al calore e ai taglienti più duri (con spoglia negativa) della ceramica, la durata degli utensili può essere cinque volte superiore o anche di più”, afferma Thilo Le pale di turbine in superleghe a base di nichel presentano complessi problemi di lavorazione. Mueller, responsabile di prodotto globale presso Kennametal. Sono disponibili due tipi di frese in ceramica KYS40, una versione a sei eliche per la spianatura e la profilatura; e una versione a quattro eliche, con colletto, per la fresatura di asole e di tasche. Entrambe le linee di prodotto permettono anche la penetrazione inclinata, l’interpolazione elicoidale e strategie di lavorazione trocoidale. I meccanismi di usura e l’indicazione di usura sulle frese in ceramica sono completamente differenti rispetto a quelle in metallo duro, permettendo di utilizzare le frese in ceramica molto oltre il punto nel quale sarebbe necessario sostituire un utensile in metallo duro. È anche questo il motivo per cui la nuova fresa integrale di tipo KYS40 è un utensile ‘usa e getta’ che può essere utilizzato oltre il normale tipo di usura. Lavorazione di pale di turbine. Quasi tutta l’energia elettrica sulla Terra è generata da una turbina di qualche tipo, alimentata da combustibili fossili o energia idraulica o nucleare. Produrre, gestire e manutenere questi componenti critici è vitale per mantenere il flusso dell’energia. Ciò pone sotto un’elevata pressione i produttori, che devono costantemente aggiornare le loro strategie di lavorazione tenendo conto di molti fattori: sono richiesti quantità elevate di pale simili o piccoli volumi di pale con caratteristiche differenti? Occorre utilizzare setup multipli e centri di lavoro o singole macchine multitask multiasse? Quale sistema CAD/CAM viene utilizzato e qual è la competenza degli operatori? E, naturalmente, quali sono le scelte migliori in termini di utensili per le operazioni di lavorazione? I risultati di recenti test eseguiti sulla nuova fresa in ceramica KYS40 sono rivelatori. In primo luogo, la ceramica di tipo KYS40 Beyond, nelle versioni a quattro e a sei eliche, presenta un design del nocciolo ingrandito che migliora la rigidità dell’utensile e riduce la flessione alle elevate velocità di taglio. La geometria ottimizzata della punta e un angolo di inclinazione dell’elica di 40 gradi aumentano l’azione di taglio e l’evacuazione del truciolo. Le nuove frese integrali in ceramica di Kennametal fissano, secondo il costruttore, nuovi riferimenti nella velocità di lavorazione e nella durata dell’utensile. Nella sgrossatura di una piccola pala di turbina in inconel 718, con lavorazione a secco, la fresa a quattro eliche Eade è stata utilizzata a 645 m/min, con avanzamento di 0,03 mm/z. La profondità di taglio (ap) era di 0,5 mm e la larghezza di taglio (ae) era di 11,4 mm. Rispetto a una soluzione convenzionale, fa sapere Kennametal, la durata della fresa Eade è stata tre volte superiore, eseguendo la sgrossatura in meno tempo. Questa applicazione si è tradotta nel triplo di parti prodotte per fresa. Un interessante test. La fresa in ceramica piena a sei eliche Eade è stata testata dai tecnici della Kennametal nella profilatura di un blisk (disco integrato nella pala) in inconel 718, con evacuazione del truciolo mediante aria compressa. A differenza degli utensili convenzionali in metallo duro, la sgrossatura, fino a raggiungere quasi la forma netta, crea trucioli più simili alla polvere rispetto ai trucioli a ricciolo tradizionali, richiedendo solo aria compressa per evacuarli. Le condizioni di test erano una velocità di taglio di 679 m/min, un avanzamento di 0,03 mm/z e la variazione della profondità di taglio fino a 0,5 mm. I risultati sono stati due segmenti di blisk lavorati con un utensile per un tempo di lavorazione di 12 minuti per segmento, che il personale di test ha definito ‘senza precedenti’. Kennametal offre le nuove frese in ceramica KYS40 nella gamma da 4 a 12 mm (da 3/16 a ½ pollice). L’utensile non richiede l’uso di un serraggio speciale, è pienamente sufficiente l’uso di comuni mandrini con bussola, a forte serraggio o idraulici a elevate prestazioni, ma il mandrino deve essere in grado di girare alle elevate velocità necessarie per la lavorazione delle superleghe. Per assicurare la durata più elevata dell’utensile, è raccomandata l’equilibratura finale. rmo settembre 2013 115 Rassegna a cura di Stefano Viviani Una vetrina sul mondo EMO Hannover 2013 dal 16 al 21 settembre allinea le novità che i produttori internazionali protagonisti nel settore delle macchine utensili presentano al mercato. In occasione della fiera, raccogliamo in queste pagine i servizi e i prodotti che le aziende ci hanno segnalato ACETI Levigatrice-satinatrice per tubi La satinatrice Planetaria Art.79 presentata da Aceti è adatta a effettuare lavorazioni di levigatura e satinatura per la finitura di tubi diritti e curvati, barre a sezione circolare, ovale, tubolari conici e con cambi di sezione. La macchina può lavorare tubi da diametro minimo 10 a massimo 100 mm e viene utilizzata per finiture di qualità su qualsiasi materiale, soprattutto metallico e in particolar modo per l’acciaio inossidabile. Il principio di lavorazione prevede l’adozione di un sistema planetario, ovvero il tubo da lavorare inserito nella macchina non ruota, ma sono i due nastri abrasivi e l’intero volano della macchina a ruotare attorno al pezzo. Planetaria Art.79 è dotata di un motore a due velocità per la rotazione dei nastri abrasivi e di un comando a pedale per l’apertura dei nastri abrasivi. Come accessori a richiesta è possibile avere l’inverter per la regolazione elettronica dei giri motore dei nastri abrasivi e l’avanzamento automatico per tubi diritti. AFAR Utensili di precisione Afar produce seghe e frese circolari in metallo duro integrale din e frese circolari a profilo costante con diametro da 6 a 300 mm. Presente da trent’anni sul mercato italiano ed estero, è qualificata e specializzata per le esigenze del taglio e/o fresatura nei seguenti campi merceologici: collettori elettrici, meccano-tessile, minuteria metallica in generale, elettromeccanica, meccanica generale, orafo, occhialeria, chiavi, gomme, plastica, compositi, circuiti stampati ecc. Un reparto interno dell’azienda è dedicato al servizio di riaffilatura, in modo da mantenere gli standard produttivi garantiti dall’utensile nuovo il più a lungo possibile. 116 rmo settembre 2013 ALBERTI Teste pneumatiche EMO 2013 sarà per Alberti l’occasione per esporre parte dei suoi prodotti in modo nuovo. Grazie alla presenza di una macchina utensile verranno fatte delle dimostrazioni di lavorazioni dal vivo. In particolare, Alberti, ha sviluppato, in collaborazione con l’azienda Nakanishi, una serie di teste pneumatiche, Turboflex, alimentate da un motore ad aria, con una capacità massima in pinza di 3 mm. La particolarità di queste teste è che si inseriscono nel cambio utensile automatico della macchina e sono quindi utilizzabili nel ciclo di lavorazione del pezzo senza bisogno di riposizionarlo. Inoltre, grazie al motore ad aria interno, che dà la rotazione all’utensile, riescono a raggiungere alte velocità, fino a 60.000 giri/min. Le teste Turboflex sono ideali per piccole forature, sbavature, incisioni e microlavorazioni in generale. Della stessa linea fanno parte anche le Slimline, anch’esse adatte per entrare in spazi molto ridotti, per fori più piccoli di 13 mm, ma queste, a differenza dei Turboflex, prendono il moto direttamente dalla macchina. APOLLO Manipolatore CN La ditta Apollo, produce e commercializza un manipolatore a CN di carico scarico tubi ad assi cartesiani. Il Mach3, carica i tubi da forare e scarica i tubi forati su due appositi contenitori costruiti a misura, consente un cambio rapido di formato per il trasferimento di tubi, utilizzando una pinza magnetica unica per tutti i formati, la quale rende possibile caricare le barre in modo veloce e preciso. Con questo manipolatore la linea di punzonatura diventa completamente automatica, senza presidio. Generalmente viene affiancato alla linea di punzonatura Twin, modello di punta della produzione Apollo, che può essere affiancato anche alle altre linee di punzonatura, o utilizzato per un qualsiasi spostamento di barre da un punto di presa a un punto di scarico e viceversa. Con una pinza di presa adeguata, può spostare barre fino a un peso di 50 kg. AZ Rettifiche per il settore aerospaziale AZ, produttore di rettifiche per alberi a gomito di grande dimensione, già protagonista con le sue rettifiche da 12 metri per alberi a gomito fino a 30 t di peso per il settore marino, si posiziona oggi sul mercato con una nuova gamma di rettifiche per il settore aerospaziale. AKP come rettifica per esterni di carrelli fino a 3 m di lunghezza e 4.000 mm di diametro, GSB come rettifica per interni di carrelli con profondità fino a 2.200 mm e RU sofisticata rettifica per componentistica aerospaziale con ricopertura Hvof. BLM GROUP Nuovo sistema tagliatubi LT5, uno dei prodotti di punta di BLM Group, è un nuovo sistema della famiglia Lasertube in grado di tagliare tubi di piccolo e medio spessore con un laser in fibra da 1 kW. Il sistema è progettato secondo un design innovativo e compatto, che garantisce ampia accessibilità e facilità di utilizzo. LT5 è in grado di tagliare tubi fino a 6,5 m di lunghezza e 120 mm di diametro con le prestazioni e l’affidabilità che caratterizzano tutti i prodotti della famiglia Lasertube. Il sistema LT5 produce tubi tagliati e lavorati che vengono raccolti da un robot antropomorfo che li rende disponibili a un sistema di curvatura modello E-turn che esegue la curvatura finale. Quattro elementi uguali realizzati in questo modo sono pronti per essere manualmente assemblati a formare un oggetto di arredo finito. La riduzione dei consumi continua a essere un aspetto nel quale BLM investe molto: i sistemi di curvatura di nuova generazione con la tecnologia All-electric consumano fino all’80% meno dei loro predecessori. BRETON Centro di lavoro per stampistica Matrix 1000/2T Dynamix è il centro di lavoro a portale con traversa mobile progettato e realizzato da Breton per soddisfare particolarmente le nuove esigenze di lavorazioni ad alta velocità nel settore della stampistica e dello stile per la lavorazione di particolari complessi di grandi dimensioni. Le peculiari caratteristiche di rigidezza e dinamica consentono di affrontare le varie tipologie di particolari con la massima velocità di lavorazione e capacità di asportazione. Matrix 1000/2T Dynamix, infatti, grazie alle velocità degli assi lineari fino a 60 m/min e alla testa Direct Drive, con velocità di rotazione fino a 100 giri/min, e alla rotazione continua dell’asse C, mostra capacità di lavorazione non comuni proprio nell’esecuzione di profili complessi a cinque assi continui con la massima precisione e dinamica. La testa birotativa continua ad azionamento diretto, posizionabile in qualsiasi angolazione del suo campo operativo grazie a potenti freni idraulici, permette di utilizzare mandrini fino a 40 kW (51 Nm o 100 Nm) di potenza continuativa e fino a 28.000 giri/min conferendo alla macchina una notevole capacità di asportazione. Le diverse configurazioni di Matrix 1000/2T Dynamix consentono di lavorare particolari di medie e grandi dimensioni realizzati in acciaio, alluminio, resina e materiali compositi. rmo settembre 2013 117 Rassegna BUFFOLI TRANSFER Un’ampia gamma di macchinari Per la bresciana Buffoli, EMO è l’occasione per esporre un’ampia gamma di macchinari CNC, a partire dalle macchine multimandrino da barra non rotante, flessibili e rapidamente riattrezzabili, ma in grado di abbattere drasticamente anche i tempi ciclo, alle macchine transfer propriamente dette, ottimizzate per pezzi di alta precisione. Dalle macchine flessibili di tornitura e fresatura per pezzi particolarmente complessi quali mozzi ruote, giunti omocinetici, alberi fino a 1.000 mm di lunghezza e oltre, ai multi-centro, ovvero celle di più centri di lavoro integrati per ottimizzare flessibilità e produttività nella lavorazione di pezzi di precisione da stampati, fusioni o direttamente da barre non rotanti. Determinate operazioni di precisione saranno visibili direttamente sui macchinari esposti, altre soluzioni saranno presentate con l’ausilio di grandi monitor. Le soluzioni Buffoli sono sviluppate a partire da moduli sperimentati, ma altresì l’azienda da decenni si caratterizza per l’elevata innovatività e tecnologia, tanto meccanica quanto elettronica. CABE Famiglia di stozzatrici Cabe dice addio al tradizionale meccanismo biella-manovella per la movimentazione dell’utensile con le nuove stozzatrici della serie ST4 che lo sostituiscono con un asse lineare servo-controllato. Con le stozzatrici ST4 sono possibili tempi più rapidi di approntamento macchina, velocità di taglio costante per ottimizzare la durata dell’utensile, lavorazioni di cave elicoidali e coniche con l’interpolazione di 2 assi e realizzazione di cave cieche senza effettuare fori di scarico. L’asse è implementato da vite di comando a ricircolo di sfere rettificate precaricate, dimensionata per il carico di punta del sistema, ed è spinto da motore brushless. La praticità d’uso della macchina è completata dal porta-utensile ad alta ripetibilità, brevettato, che consente di avere sempre gli utensili posizionati al centro del foro. Di grande contenuto tecnologico è il controllo, dotato di un software dedicato che permette di realizzare in modo semplice figure poligonali complesse quali esagoni e quadri, impostando il lato del poligono. CAR Levigatura e lappatura dei clindri CAR, specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine, attrezzature e sistemi per la levigatura e la lappatura interna di cilindri, vanta un ampio range produttivo che trova vasto impiego in moltissimi settori della meccanica generale e nelle lavorazioni di tubi e distributori idraulici, iniettori, ingranaggi, pompanti idraulici, boccole e matrici in metallo duro, ceramica, vetro ecc., laddove siano richieste rugosità molto basse, finiture o superfiniture di cilindri, nell’oleodinamica e dopo i processi di foratura e rettifica. La produzione standard comprende macchine CNC per levigare in verticale fino a 1.500 mm, in orizzontale fino a 8.000 mm, levigatrici manuali oppure automatiche, gestite dall’innovativo software proprietario ‘LPE’. Tutte le levigatrici e i relativi programmi operativi possono essere personalizzati in relazione a specifiche esigenze di lavorazione. Unitamente alle macchine, vengono prodotti levigatori per tutti i tipi di foro e diametri da 3,80 mm a 1.000 mm, a grande espansione, nominali, temprati, bussole diamantate, utensili speciali ecc. Su questi mandrini CAR assembla pietre abrasive tradizionali (ossido di alluminio, carburo di silicio) oppure diamantate (diamante, CBN borazon a legante metallico o resinoide). CBC Curvatubi per grandi diametri Presente sul mercato con una vasta gamma di macchine e attrezzature per curvare, filettare, saldare, tagliare e per i vari sistemi di pressfitting in commercio, l’emiliana CBC propone UNI 76, una curvatubi potente e precisa per curvare tubi di grande diametro. I raggi di curvatura ottimali e costanti non deformano in alcun modo i tubi curvati. UNI 76 è una macchina ideale per le varie esigenze degli operatori nei settori della nautica, oleodinamica, industria e impiantistica in genere. Il corpo è in ghisa sferoidale su basamento in carpenteria metallica, il motore autofrenante asincrono a 2 velocità (voltaggio e tensione a richiesta), la centralina elettronica digitale è munita di microprocessore per l’impostazione e il controllo dell’angolo di curvatura desiderato (memorizza 50 programmi di curvatura e per ogni programma 9 angoli di curvatura sequenziali). Quadro comandi a bassa tensione (24V), ritorno automatico a fine corsa, angolo massimo di curvatura 180°. La capacità massima di curvatura varia a seconda del tipo di tubo sottoposto alla lavorazione. C.B. FERRARI Due macchine produttive C.B.Ferrari sarà presente a EMO 2013 con due novità. La prima è rappresentata dalla macchina a motori digitali e torque a 6 assi continui tipo A176, progettata e realizzata con numerose novità tecniche che consentono di combinare un’altissima precisione, elevati livelli di finiture e ridotti tempi di esecuzione. La macchina, grazie alla sua flessibilità, si rivolge principalmente ai settori aeronautici, energia, stampi e meccanica di precisione. Le corse sono configurate con l’asse longitudinale da 1.050 mm, mentre le corse trasversale e verticale sono rispettivamente di 520 e 420 mm. Su questa macchina è applicato il nuovo CNC Siemens 840D sl. La seconda novità è rappresentata dal centro di lavoro verticale a 5 assi continui di alta velocità e precisione tipo D230, con corse X = 1.600, Y = 1.600 e Z = 820 mm. Questo centro di lavoro è particolarmente adatto alla lavorazione a 5 assi di stampi e attrezzature di medio/grandi dimensioni. Su questa macchina è applicato il nuovo CNC Heidenhain i TNC 530 Hsci. 118 rmo settembre 2013 CEIA Generatori con funzione ‘auto-learn’ In occasione di EMO 2013, Ceia presenta la nuova gamma di generatori Power Cube SA/80, composta da generatori con potenze da 25, 50 e 100 kW. Tutti i nuovi generatori sono dotati della funzione di ‘auto-learn’ che consente la configurazione automatica dei parametri interni del generatore, riducendo al minimo i tempi di set-up macchina, con la conseguente riduzione dei costi di esercizio. Il generatore, grazie a uno specifico software di controllo a microprocessore, è in grado di adattarsi in tempo reale alle variazioni di carico di lavoro, modificando automaticamente il circuito di accoppiamento interno, massimizzando l’energia trasferita ed evitando sprechi energetici. Tutti i generatori SA sono dotati di una nuova interfaccia grafica touch-screen che consente all’operatore di accedere alla programmazione dei parametri di funzionamento in maniera semplice, rapida e intuitiva. Di estrema importanza il sistema di data log e web server integrato in dotazione. Tramite una connessione Ethernet TCP/IP è possibile accedere al web server interno del generatore per poter effettuare la programmazione e il log dati da postazione remota, e l’interfaccia con sistemi Svada/DCS. COLGAR Fresalesatrici tipo gantry Precisione e flessibilità sono le caratteristiche principali della gamma di fresalesatrici Colgar tipo gantry serie FVG. Il modello base, FVG 60 M, propone una serie di caratteristiche strutturali e funzionali che lo rendono molto interessante per una vasta gamma di utenti finali. La linea di macchine a portale presenta un passaggio tra le colonne che può raggiungere 10.000 mm e la corsa dell’asse X di lavorazione che può superare i 30 m. Lo spazio del passaggio tra il mandrino e i piani di lavoro regolabili è stato migliorato tramite la soluzione con traversa mobile che, accoppiata con ram idrostatici fasciati fino a 1.800 mm, consente la lavorazione di componenti con dimensioni diverse. L’elevata flessibilità della macchina deriva da una vasta gamma di teste accessorie con deposito teste a bordo e magazzino utensili con soluzioni a catena o a rack; la tavola di fresatura e di tornitura può essere implementata. La velocità del mandrino arriva fino a 4.500 giri con 4.000 Nm di coppia e di potenza fino a 100 kW giri/min. Le elevate prestazioni in termini di precisione e affidabilità provengono da un design che fornisce il sistema idrostatico su tutte le guide e il loro dimensionamento simmetrico con soluzioni molto rigide. COLOMBO FILIPPETTI Macchina cambia utensili ‘Gestire la complessità della semplificazione’ è lo slogan di Colombo Filippetti, che da sessant’anni opera nel campo dei meccanismi a camme e da venticinque negli scambiatori a camme con innumerevoli soluzioni, standard e non. Fedele a questa filosofia, l’azienda propone il suo cambia utensili VTC, con meno componenti e più facile da montare. Un meccanismo che realizza i movimenti tipici del dispositivo con ingombri in larghezza molto contenuti, consente lo scambio in tempi più brevi e una maggiore rigidità. Anche l’eventuale assistenza nei luoghi più ameni e remoti del mondo risulta estremamente semplificata. COMEV Torni paralleli convenzionali e a CNC Comev, azienda Italiana fondata nel 1958, produce torni paralleli convenzionali e torni CNC. La politica dell’azienda è quella di produrre torni di qualità per le imprese che cercano di investire su macchine utensili durevoli e affidabili. Le macchine a CNC di Comev, presentano un software unico appositamente sviluppato, in grado di affrontare con estrema semplicità ed efficacia, molteplici lavorazioni ed è configurabile a seconda delle esigenze del cliente. Programmazione completamente conversazionale, oppure ISO standard e grafica efficiente e a elevata precisione sia in simulazione sia in esecuzione pezzo. A corredo, cicli di tornitura, foratura, fresatura e rettifica, compresa teleassistenza gratuita e tutti i programmi di diagnosi per una veloce ed efficiente assistenza. D.ELECTRON Controlli numerici economici D.Electron è in prima fila nei controlli numerici economici, con realizzazioni innovative e di grande efficienza, tra cui il nuovo CNC Solo Series, ultimo nato della famiglia basata sul moderno sistema operativo FlorenZ (Linux based), che ha la missione di rendere accessibili alle applicazioni più semplici tutti i vantaggi e la potenza dei CNC Z32. Il CNC Z32 Solo Series si pone in concorrenza al classico connubio tra Plc e Hmi consentendo di affrontare anche applicazioni di motion control con il comfort operativo e la potenza di calcolo tipica di un CNC Z32 di fascia alta. Gli assi sono interfacciati agli azionamenti di commercio tramite un solo cavo, che integra il riferimento analogico e la simulazione encoder oltre a I/O dedicati alla comunicazione col drive. Questo rende il cablaggio minimale, economico e affidabile. Grazie ai semplici e potenti strumenti di ausilio all’attivazione e alla manutenzione, con Teleservice integrato, può essere messo in servizio e assistito anche da personale non particolarmente esperto. rmo settembre 2013 119 Rassegna DELTA Rettificatrici per piani a montante mobile Delta, presente a EMO con la sua Rotax7, produce un’ampia gamma di rettificatrici per piani a montante mobile. Oltre alla linea esposta ha a catalogo 11 modelli della serie Maxi e Mini. L’architettura a montante mobile garantisce che ‘la testa non cada’, infatti vengono eliminati in partenza tutti i problemi di caduta della testa legati alla corsa trasversale che si verificano normalmente nelle rettificatrici a testa mobile (flessione che aumenta con lo sbraccio della testa e relative problematiche di compensazione). Tutte le guide degli assi-macchina sono a sostentamento idrostatico, il che si traduce nell’eliminazione degli attriti radenti e massimo sfruttamento di tutta la potenza installata, usura zero, movimenti estremamente regolari in assenza di andamento a scatti (stick-slip). La linea mandrino è un progetto originale Delta frutto di anni di ricerca e sperimentazioni. Anteriormente è supportato da un cuscinetto idrodinamico Mackensen a usura zero, mentre posteriormente è montata una coppia di cuscinetti a sfere di precisione precaricati. Il risultato è un’elevata precisione geometrica e di lavoro, durata nel tempo e finiture superficiali molto accurate. DROPSA Sistemi di lubrificazione Dropsa, presente a EMO 2013, oltre ai prodotti già consolidati per la lubrificazione a grasso (Sumo, CannonPump e Bravo), a olio (DragonX), aria/olio e minimale (Serie Vip4), presenta una gamma di nuovi prodotti che include le pompe Smart3 e PoliPump. Smart3 è il nuovo pacchetto pompa per la lubrificazione a olio e a grassello, configurabile ad hoc per il cliente, un modo economico di applicare le più innovative tecnologie per la lubrificazione a una soluzione di semplice utilizzo. La versione automatica include la possibilità di avere differenti modi di configurare il ciclo di lubrificazione. Polipump è una soluzione completamente nuova per la lubrificazione e una grande alternativa per i sistemi che sono al momento lubrificati manualmente. Polipump è in grado di alimentare fino a 35 punti di lubrificazione direttamente con grasso e non richiede conoscenze specialistiche di ingegneria per la progettazione del sistema. Semplice da utilizzare, non appena estratta dalla confezione, all’utente non rimane che selezionare l’intervallo di lubrificazione. Un altro prodotto esposto da Dropsa, è MiQueL, il sistema modulare aria/olio per la lubrificazione minimale lanciato lo scorso anno. ELBO CONTROLLI Macchine preset Elbo Controlli partecipa a EMO 2013 con due nuove macchine preset, Sethy Six e Hathor Six, che vanno ad ampliare la gamma di prodotti già presente sul mercato. Grazie alla continua ricerca e sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e ai suggerimenti ricevuti dai propri partner commerciali, Elbo Controlli ha sviluppato una nuova tipologia di preset con interessanti novità. Anche sulle macchine di fascia media, le dimensioni del campo di misura sono state aumentate, in modo da realizzare un migliore rapporto tra prestazioni e prezzo. Non solo la meccanica ha fatto un notevole passo in avanti: l’elettronica, di ultima generazione, e il software, totalmente rivisitato, completano il processo di crescita e sviluppo di tecnologie. Le caratteristiche che accompagnano da sempre i prodotti Elbo Controlli sono rapidità di apprendimento, facilità d’uso, ergonomia e l’ottimo rapporto qualità-prezzo. FAMAR Torni verticali a mandrino rovescio Famar, quest’anno, in cui cade il 40° della sua fondazione, punta sulla gamma Infinity, arricchendola di nuovi modelli che oggi partono dalla taglia 200 per arrivare fino alla taglia 630 nella versione Ergo monomandrino, e dalla taglia 200 fino alla 400 nella versione Tandem bimandrino. Nella soluzione Infinity, grazie a un magazzino fino a 40 posizioni, e a uno scambiatore utensile posti nella parte posteriore della macchina, diventa possibile sostituire in automatico l’utensile usurato. Questa operazione viene eseguita durante la fase di carico e scarico automatico del pezzo, e quindi senza gravare sul tempo ciclo. Eliminando gli arresti macchina per sostituzione manuale dell’utensile o dell’inserto, la soluzione Infinity permette di incrementare in modo notevole la produttività della macchina stessa. In funzione delle diverse taglie, sono disponibili attacchi utensile Capto C5, C6 e C8 oppure, in alternativa, HSK63 e HSK80. GIANA Tornio parallelo a controllo numerico Il tornio parallelo a controllo numerico modello GF/SC 10 CNC a quattro guide è caratterizzato dal fatto che le guide del carro e della contropunta sono tra loro indipendenti. Ciò permette di evitare interferenza tra carro, lunette e contropunta e offre la possibilità di avere più carri operanti sulla stessa macchina. La testa porta mandrino poggia sul bancale in modo da lasciare libere le guide del carro. La stabilità della macchina viene garantita da un allargamento della base di appoggio della testa sul banco. Questo consente di proteggere in modo economico e semplice le guide del bancale e l’alloggiamento della cremagliera con coperture telescopiche. Il tornio è disponibile in diverse altezze punte (da 460 a 560 mm) e può essere fornito con differenti motorizzazioni del mandrino (40 o 60 kW) e con configurazioni diverse per meglio adattarsi alle esigenze produttive degli utilizzatori. La macchina può essere equipaggiata di un motore torque direttamente calettato sul mandrino in modo da ottenere il migliore asse C possibile. 120 rmo settembre 2013 GIORIA Rettificatrice cilindrica a mola mobile Gioria si presenta a EMO con il suo modello R/162. Questa rettificatrice, dotata di controllo CNC Sinumerik 840D SL, viene prodotta con distanza punte da 1.000 fino a 8.000 mm e altezza punte fino a 450 mm. Il massimo diametro rettificabile arriva a 600 mm e il massimo peso del pezzo ammesso in macchina fino a 3.000 kg. La dotazione può essere corredata da un’ampia serie di accessori opzionali, come: mandrino testa porta mola a sostentamento idrodinamico o idrostatico, bilanciamola dinamico automatico, dispositivo per la rettifica di bombature e curve complesse mediante movimento micrometrico del supporto eccentrico del mandrino porta mola a doppio sostentamento idrostatico controllato dal CNC (asse X2), testa porta mola speciale per eseguire lavorazioni di rettifica conica in passata, senza interpolazione, mediante asse B e asse Z2 controllati dal CNC, telediagnosi, servizio di assistenza remota, lunette aperte a regolazione manuale o mediante assi controllati dal CNC, unità di superfinitura. HEIDENHAIN Software per asportazione di truciolo Con Dynamic Efficiency, Heidenhain combina importanti funzioni dei controlli numerici TNC per le lavorazioni con elevata asportazione di truciolo, facilitando l’attività dell’operatore, ma anche incrementando la velocità, la stabilità e la prevedibilità dei processi produttivi. Vengono combinate potenti funzioni di regolazione con strategie di lavorazione innovative, in modo da migliorare le prestazioni di asportazione e ridurre il tempo di lavorazione. Dynamic Efficiency comprende queste tre funzioni TNC: AFC (Adaptive Feed Control) - controllo adattativo dell’avanzamento che ottimizza automaticamente l’avanzamento traiettoria; ACC (Active Chatter Control) - soppressione attiva delle vibrazioni che riduce le vibrazioni della macchina e consente maggiori avanzamenti e profondità di passata; fresatura trocoidale, che velocizza la sgrossatura di scanalature e tasche. Come consuetudine dei controlli Heidenhain, l’impiego delle funzioni da parte dell’operatore è semplice e agevole. In particolare, la combinazione di queste funzioni TNC sfrutta il potenziale della macchina e dell’utensile e, allo stesso tempo, limita il sovraccarico meccanico. .d o- no ti: liet 412 big 633 o e i w mazion ver 121 Mila+n39 02 70 w r o 0 : w Infora di Hananpa 1 · I-2292 · Fax Fie aleoc 70633 .com P Via +39 02 hfitaly @ : 281 o: Tel. ail: info 049 o ggi ilan 02 70 it M E-M etti via A. . 9 4 i .p. I-2015 ax: +3 .kuon ch F pac re · lia S i Ita peri, 8 2490 · tp://fie n o t 1 h 8 Ku ito S · 6 t 6 i.i T Via +39 02 @kuon : e Tel. ail: fier E-M . INFO: VDW – Generalkommissariat EMO Hannover 2013 Verein Deutscher Werkzeugmaschinenfabriken e.V. Corneliusstraße 4 · 60325 Frankfurt am Main · GERMANY Tel. +49 69 756081-0 · Fax +49 69 756081-74 [email protected] · www.emo-hannover.de em n ha e r ve rmo settembre 2013 121 Rassegna HYDROBLOCK Cilindro a staffa rotante autoallineante Cilindro a staffa rotante autoallineante con supporto antivibrante a doppio effetto ad attacco flangiato battezzato SRA20FD. È questa la proposta che Hydroblock ha studiato per rispondere a esigenze di compattezza combinate a elevate prestazioni di stabilità di bloccaggio richieste nelle applicazioni complesse su attrezzature idrauliche. Questi cilindri sono particolarmente indicati per applicazioni come quarto punto di bloccaggio svolgendo la funzione combinata di cilindro a staffa rotante e di supporto antivibrante. Un particolare studio dei componenti è stato rivolto all’ottenimento di una elevata scorrevolezza e di un basso carico di adattamento al pezzo così da contenere al minimo le reazioni trasmesse al pezzo in bloccaggio evitandone indesiderate deformazioni in fase di bloccaggio e lavorazione. I cilindri SRA20FD sono predisposti per essere alimentati a corpo flangiato tramite o-ring oppure in linea tramite attacchi filettati 1/8” Bspp. JOBS Centro di fresatura Tra le numerose proposte esposte a EMO 2013 da Jobs c’è il centro di fresatura eVer 7, con traversa mobile, di medie dimensioni. I principi progettuali di eVer 7 sono le alte prestazioni dinamiche e di asportazione assicurate dalla struttura della traversa a sezione multi-triangolare ‘MT–frame’, le elevate accelerazione e velocità (fino a 40 m/min) realizzate con meccanica e cinematica innovative, i costi orari di esercizio contenuti, la flessibilità d’impiego, l’ergonomia, la facilità di carico/scarico e la manutenzione semplificata. La versione esposta è una soluzione ideale per la lavorazione di grandi pezzi dei settori stampi e aeronautico su cui sono necessarie sia l’asportazione ad alta potenza, sia la finitura ad alta velocità. La macchina è infatti dotata di una testa universale Kosmo, particolarmente adatta per le operazioni di grande asportazione e di una testa T3K con elettromandrino a 27.000 giri/min, per lavorazioni di seminifitura e finitura ad alta velocità. La configurazione compatta della macchina consente poi ‘un’eccellente cabinatura per un efficiente contenimento dei residui di lavorazione’. ILC Sistemi di lubrificazione I sistemi di lubrificazione minimale di ILC sono stati progettati per sostituire la tradizionale lubrificazione a emulsione d’olio nelle lavorazioni con asportazione di truciolo, stampaggio e deformazione a freddo. Utilizzano lubrificanti vegetali, a base naturale, che sostituiscono i tradizionali fluidi, eliminando l’obbligo di registrazione e smaltimento dei liquidi esausti. Le micropompe pneumatiche dosano minime quantità di lubrificante trasportato da un flusso di aria compressa verso il punto di contatto utensile/pezzo, senza creare nebbia. Il lubrificante è consumato durante la fase di lavorazione. Si ottiene un immediato incremento della produttività con l’eliminazione dei tempi morti derivati dalla pulizia della macchina, della zona di lavoro e dei pezzi. Un ulteriore vantaggio è dato dall’incremento della durata dell’utensile che, mantenuto a una temperatura ambiente, aumenta in maniera sensibile la sua vita. Si eliminano inoltre i problemi di salute derivati dal contatto con i fluidi tradizionali. IMAS GROUP Macchine transfer a tavola rotante Imas Group, presente sul mercato delle macchine transfer a tavola rotante da quasi 70 anni, offre ai propri clienti una gamma completa di soluzioni a disegno speciale e flessibili. L’ultima nata della famiglia Imasflex è 300 V. Caratterizzata da un cubo di lavoro insolitamente elevato (si possono raggiungere anche i 600 mm), si avvale di avanzate soluzioni progettuali, come il satellite direct-drive a indexaggio continuo, con attacco rapido e sgancio automatico dell’attrezzo di bloccaggio per un setup agevole, anche robotizzato. La macchina è ingegnerizzata per avere il massimo spazio e pulizia intorno alla zona di lavoro: l’adozione di teste speciali diventa facile, a tutto vantaggio del contenimento del tempo ciclo e della riduzione del costo/pezzo. Il cubo rilevante permette anche l’implementazione di soluzioni molto efficienti qualora il pezzo richieda un doppio posaggio o si debbano lavorare più pezzi alla volta. Imasflex 300 V trova il suo utilizzo ideale nei componenti automotive quali coppe olio, scatole cambio, carter, testate e basamenti. IMSA Macchina di foratura profonda La macchina di foratura profonda MF1000A di IMSA, con 3 assi CNC, utilizza punte a cannone per realizzare fori fino alla profondità di 1.000 mm, per diametri da 4 a 25 mm. Rigida e compatta, si tratta di una macchina per la foratura di stampi per plastica, pressofusione e metrici di piccole-medie dimensioni, con circuiti di difficoltà non elevata formati da fori ortogonali o a singola inclinazione. MF1000A ha una corsa orizzontale di 1.000 mm, corsa verticale 400 mm, corsa di foratura 1.000 mm. Il vantaggio dell’utilizzo di una foratrice con punta a cannone, confrontata con la foratura con punte a elica senza lubrificazione interna, è soprattutto nella velocità di avanzamento. Inoltre la vita dell’utensile è molto lunga: una punta a cannone esegue da 25 a 50 m di foro fra due riaffilature, e può essere riaffilata fino a 30 volte in media. Temperatura, pressione e pulizia dell’olio di foratura sono parametri fondamentali per assicurare forature continue in piena affidabilità. Nella MF1000A queste vengono gestite da due differenti pompe per alta e bassa pressione, per un sistema completo di filtraggio e un refrigeratore per l’olio. La macchina è controllata da un TNC 620 Heidenhain, con funzioni specifiche Imsa per la foratura profonda e per la trasformazione delle coordinate per i fori inclinati. 122 rmo settembre 2013 IMT FAVRETTO Rettificatrice tangenziale con testa orizzontale Flessibilità, facilità d’utilizzo, alta velocità di esecuzione e finitura ottimale sono i punti di forza della nuova Modulo 500 di IMT Favretto. A partire dal successo ottenuto con la serie di rettificatrici monomontanti a testa orizzontale e a tavola a movimento alternato, la Modulo Favretto è stata progettata e sviluppata da IMT Grinding Group, integrando in un’unica macchina maggiore potenza, più prestazioni e rispetto per l’ambiente. I tempi di rettifica sono significativamente ridotti grazie alla velocità di traslazione della tavola (fino a 55 m/min) e alla profondità di passata (fino a 30 micron), incrementabili utilizzando un impianto refrigerante specifico opzionale per l’adduzione all’interno della mola, ottenendo così alte prestazioni nella capacità di asportazione (Q’=25 mm3/s). Il tutto garantito dalla grande rigidità della rettificatrice. IMT INTERMATO Famiglia di torni Tra le proposte IMT Intermato c’è la famiglia di torni P60, studiata specificatamente per le operazioni di tornitura e fresatura, sia nella configurazione con torrette sia con testa di tornitura/fresatura e cambio utensile, eseguite nella stessa fase, con una capacità massima tornibile fino a un diametro di 1.500 mm. Questa caratteristica rende la macchina ideale per le lavorazioni di pezzi che presentano varie fasi di lavorazioni, come ad esempio flange e valvole. La serie P può essere configurata in molti modi, anche se i dati tecnici si possono riassumere in: 4 assi di tornitura configurabili con torrette oppure teste, 2 magazzini utensili da 30 posizioni, operazione di fresatura realizzata mediante un asse C e un mandrino da 3.000 giri e 30 kW con coppie fino a 1.100 Nm, potenza mandrino 125 kW, capacità di carico 5.000 kg. La macchina è inoltre equipaggiata con un gruppo pallet di carico semiautomatico a 2 posizioni che riduce drasticamente il tempo ciclo e offre una configurazione più ergonomica durante il controllo e il carico del pezzo, anche se una caratteristica peculiare è quella di poter eseguire due differenti operazioni in sequenza. IMT MECCANODORA Fresatrice per giunti omocinetici La fresatrice Cage Window di IMT Meccanodora è la soluzione ideale per chi necessiti di operazioni di fresatura di qualità elevata e faccia dell’alta produttività un proprio punto di forza. Più precisione, maggiore attenzione all’ambiente e controllo totale della macchina: sono queste alcune delle principali caratteristiche della fresatrice. Con una velocità di 5.000 giri/min e una risoluzione di 0,5 micron, i due mandrini portautensile (asse X1 e X2) scorrono su guide lineari mediante motore AC Brushless, con vite a ricircolo di sfere accoppiata al motore per mezzo di giunto coassiale. La testa portapezzo (asse C), con motorizzazione torque, poggia su un basamento a struttura rigida per garantire massima stabilità e un’eccellente precisione dei pezzi lavorati. Per soddisfare le esigenze dell’automotive, la fresatrice per giunti omocinetici di IMT Meccanodora è attrezzata con un caricatore automatico a CNC (asse X3 e Z3), in grado di provvedere al trasporto in ingresso e uscita del pezzo, garantendo l’ottimizzazione dei tempi ciclo e la massima produttività. IMT MORARA Rettificatrice per diametri e profili interni La nuova rettificatrice per diametri e profili interni MT–ID, di IMT Morara, è la soluzione ottimale per tutti i rettificatori che fanno dell’alta produttività e della flessibilità operativa il loro punto di forza. La gamma è composta da tre nuovi modelli con swing di 900, 500 e 250 mm, equipaggiati con un carro a croce e una torretta in grado di ospitare fino a quattro mandrini, rotante su motore torque e regolabile da -20° a + 230° tramite CN. Costruita su un basamento monoblocco, progettato con le più moderne tecnologie 3D e verificato con analisi FEM, la nuova rettificatrice garantisce lavorazioni in una sola presa pezzo per diametri esterni di 500 mm e ammette lunghezze a sbalzo di 350 mm, sostenendo pesi fino a 500 kg. La testa portapezzo (asse C), montata su cuscinetti a sfere di alta precisione, può ruotare manualmente da - 5° a + 20°. Il carro a croce, asse X trasversale e asse Z longitudinale, si muove tramite motore Siemens e viti a ricircolo di sfere. Oltre a garantire una perfetta finitura di diametri cilindrici interni, la macchina rettifica anche spallamenti e facce esterne. IMT TACCHELLA Centro di rettificatura Design rinnovato e prestazioni incrementate, si presenta così il centro di rettificatura per diametri esterni e interni Proflex di IMT Tacchella, controllata Paritel. Proflex è la soluzione ottimale per tutti i rettificatori che intendono massimizzare produttività e flessibilità operativa. Le numerose configurazioni della testa portamola, che consentono di posizionare più utensili in svariate combinazioni sopra un carro a croce (asse X e Z), costituiscono la caratteristica principale della gamma. Due, tre, quattro mole (convenzionali ad alta velocità di taglio CBN) possono essere montate contemporaneamente e impiegate in successione per le lavorazioni richieste. Grazie alle molteplici opzioni modulari, le versioni Proflex sono ampiamente utilizzate nei settori della media e grande industria (automotive, aeronautica, agricoltura, idraulica, meccanica di precisione ecc.), in quanto capaci di rispondere con la massima efficienza ad esigenze produttive medio-alte. Il modello Proflex 3 è equipaggiato con tre mole (2 convenzionali e 1 CBN) esterne (R/L/R-B) orientabili con motore digitale AC Brushless su posizioni angolari programmabili comprese tra +10° e -240°, con velocità periferica inclusa tra 50 e 250 m/s. rmo settembre 2013 123 Rassegna INDUSTRIAL TECHNICAL TOOLS Serie di utensili Industrial Technical Tools è un’azienda che produce e vende, con il suo marchio Yonnex, utensili innovativi, sviluppando e ricercando nuove soluzioni. Con la serie di punte in metallo duro Y1200 si possono eseguire fori di alta precisione con tolleranza H7 e profondità fino a 30 volte il diametro senza stop per scaricare il truciolo ma forare in un’unica operazione. Le punte serie Y1200 forano acciai fino a RM 1.300 n/mm2. Un utensile estremamente versatile è la nuova fresa Y468 per sgrossatura, semi-finitura e finitura, che esegue cave e contornature, lavora acciai legati da costruzioni, acciai inossidabili, acciai da stampi, materiali aeronautici come il titanio e l’inconel. Questa fresa permette di ridurre il numero di utensili da gestire nella tool-room contenendo i costi. Lo stesso vale per la nuova fresa Y456, nata per sgrossare usando elevati avanzamenti, per esempio: Ø 6 Vc 150 m/min F=10.000 mm/min fresando acciai da stampi 1.2311. LAZZATI Alesatrice idrostatica Lazzati lancia l’alesatrice idrostatica HB 160T, figlia della R&S della linea T-Type Boring. Alta dinamica, rapidi fino a 15 mm/1’, accelerazione di 1 m/s2, elevati avanzamenti di lavoro, idrostatica su tutti gli assi, completa dotazione di accessori e termostabilizzazione costante delle strutture, permettono a questo prodotto di adattarsi a ogni lavorazione per l’asportazione di truciolo. La HB 160T è dotata di un mandrino di alesatura di diametro 160 mm da 4.000 giri/min e potenza pari a 65 kW. La corsa longitudinale del mandrino è di 1.100 mm, quella trasversale della tavola girevole di 3.000 mm ÷ 6.000 mm; quella verticale di testa 2.000 mm ÷ 3.000 mm; quella longitudinale del montante 1.500 mm ÷ 3.000 mm. La tavola girevole con portata di 30 t e dimensione 2.000 mm x 2.500 mm è dotata di un sistema a doppio pignone con recupero del gioco che lavora su una cremagliera a dentatura rettificata. Il sistema permette precisioni di posizionamento della tavola nell’ordine dei 3” di grado e la possibilità di utilizzare la rotazione tavola come un vero asse per lavorazioni in contornatura. LOSMA Separatore magnetico a dischi rotanti In occasione di EMO 2013 Losma presenta un nuovo modello di separatore magnetico a dischi rotanti DMD. Progettato per eliminare le particelle magnetiche senza l’impiego di materiale consumabile, il nuovo DMD presenta dischi separatori più sottili, che permettono di aumentare considerevolmente la potenza magnetica e il numero delle calamite presenti. Con la nuova struttura il passaggio dalla versione a scivolo fisso a quello regolabile avviene cambiando solo il pacco magnetico. DMD è disponibile in otto modelli standard con portate da 50 a 500 l/min di olio emulsionato e da 25 a 250 l/min di olio intero. Il principio di funzionamento è semplice: il liquido contaminato attraversa il gruppo rotante dei dischi magnetici che catturano le particelle inquinanti, una lama raschiante le rimuove e le invia a uno scivolo per lo scarico in cassetta. Il liquido depurato può essere rinviato alla macchina utensile o passare attraverso un ulteriore stadio di filtrazione. MANDELLI Centro di lavoro a elevata modularità Spark 2600X, presentato da Mandelli, è un centro di lavoro per grandi componenti in configurazione a T rovesciata con il movimento dell’asse Z sulla tavola e dell’asse X sul montante. Gli importanti dati del pezzo lavorabile (diametro max 2.600 mm, peso max 5.000 kg), le significative caratteristiche degli assi lineari (corse X=2.500, Y=2.000, Z=1.800; rapido 50 m/1’; accelerazione 4 m/s2) e la tavola girevole continua Direct Drive con velocità di rapido di 20 giri/ min fanno di questo modello ‘un prodotto di elevate prestazioni tecnologiche e dinamiche’. Altre caratteristiche di Spark 2600X sono l’elevata modularità delle configurazioni, che permettono di adeguarsi alle molteplici esigenze dei diversi settori di applicazione, la capacità di lavorare tutti i tipi di materiali, dalle leghe leggere ai materiali tenaci, l’automazione flessibile con magazzini utensili e sistemi di movimentazione pallet modulari, il sistema evacuazione trucioli con 3 coclee parallele all’asse Z, adatto a trattare efficacemente qualunque tipo di truciolo. Sono possibili soluzioni a 4 o 5 assi, sia con una grande varietà di teste mandrino da 5.000 a 24.000 giri/ min, potenze fino a 70 kW e coppie fino a 1.200 Nm, sia con tavole tilting. MATRIX MACHINE TOOL Rettificatrice interna Machine Matrix Tool, celebra quest’anno il centenario della sua fondazione, è specializzata in macchine smerigliatrici e macchine a CNC per la filettatura di precisione, ma dispone anche di un’ampia gamma di rettificatrici interne ed esterne per poter offrire soluzioni su misura per svariate applicazioni. A EMO 2013 espone la rettificatrice interna 5060, modello che ha un’oscillazione di 500 mm e una capacità di smerigliatura con diametro di 400 mm e lunghezza di 250 mm, ideale per applicazioni come sterzo a dado, strumenti API ecc. Il modello 5060 è munito di sistema di controllo Siemens 840DE, programmato utilizzando il software proprietario Matrix ‘ProfileMate’, per la generazione di operazioni a forma di vite e di filettatura. Ogni macchina è fornita di un sistema di raffreddamento, separatore centrifugo, separatore magnetico, frigo per il raffreddamento, dispositivo per l’estrazione di fumi, frigo a mandrino, scatola di controllo elettrica con aria condizionata, ruota per la smerigliatura e disco con diamante per rivestire la ruota per smerigliatura. 124 rmo settembre 2013 MCM Torni a cinque guide Questa edizione di EMO, coincide con i venticinque anni di attività di MCM, costruttrice di torni paralleli, torni ad autoapprendimento e a CNC, con altezza punte da 180 mm a 1.200 mm e distanza punte da 1.000 mm a 12.000 mm. Sono disponibili modelli a cinque guide che permettono il passaggio del carro davanti alle lunette senza interferenza. Notevoli le capacità di asportazione con pesi ammessi fino a 35 t e passaggi barra fino a 800 mm. È possibile scegliere tra CNC Fagor, Siemens, Fanuc e Heidenhain, tutti già ampiamente implementati su ogni modello di tornio, e personalizzare i macchinari con studio e montaggio di accessori e attrezzature idonee a ogni tipo di lavorazione. La certificazione di sistema è conforme alla norma UNI EN ISO 9001:2008. MECLAB Micrometro laser Meclab, proposto da Aeroel, è uno strumento preciso e flessibile, adatto alla misura del diametro di pezzi cilindrici, alberini, rulli di gomma, pezzi torniti e rettificati, utensili in metallo duro. È ideale per il controllo di accettazione, il collaudo finale, la sorveglianza del processo produttivo e il controllo di qualità, nonché adatto al controllo off-line di un’ampia gamma di pezzi con varie forme e dimensioni, come ad esempio, alberini, particolari torniti o rettificati, rulli di gomma e utensili in metallo duro. Con Meclab si misurano diametri e ovalizzazioni, concentricità, posizioni di bordi, luce tra due pezzi, conicità, fondi gola, diametri di picco, diametro di taglio ecc. I risultati dei controlli vengono memorizzati e i dati trasferiti a computer remoti. MELCHIORRE Rettifiche fini pianparallele Le macchine Melchiorre serie ELC sono progettate per ottenere, in un solo passaggio, valori di planarità, tolleranza, spessore e parallelismo elevati, compatibili con l’asportazione richiesta. Hanno una struttura estremamente rigida, che permette l’impiego di opportune mole in superabrasivo CBN o diamante in relazione alla richiesta specifica. Questo abbinamento ha permesso di realizzare un’importante evoluzione tecnologica rispetto alla lappatura classica con abrasivo libero. L’esclusivo sistema elettromeccanico adottato per la gestione del carico ‘reale’ applicato sui pezzi, esercitato da una vite a ricircolo di sfere controllata ‘ad anello chiuso’ da una cella di carico - il tutto gestito dall’unità di governo - consente di lavorare particolari estremamente delicati e fragili con deformazioni iniziali importanti. La gamma di rettifiche a doppia mola serie ELC, classificate secondo il diametro esterno della mola (parte da un diametro 400 fino a 2.000 mm), consentono di ottenere elevati standard qualitativi, sempre più richiesti dal mercato attuale. WHERE QUALITY COMES TOGETHER Sistemi di misura a coordinate e per reverse engineering Hexagon Metrology SpA Divisione Commerciale Italia Strada del Portone, 113 10095 Grugliasco (TO) Tel.: +39 011 4025 111 Fax: +39 011 4025 472 Visitate i nostri stand a • EMO - Hannover, 16 - 21 settembre 2013 • Medtec - Modena, 2 - 3 ottobre 2013 [email protected] www.hexagonmetrology.it rmo settembre 2013 125 Rassegna MEP Segatrice semiautomatica elettroidraulica MEP presenta la nuova Shark 652 SXI evo H, segatrice semiautomatica elettroidraulica a doppia colonna, con nastro da 6.700 x 41 x 1,3 mm per tubi e travi compresi in 650 x 450 mm a 0°, che consente di operare tagli compresi tra 60° sinistra e 60° destra. La macchina è disponibile in due versioni (con impostazione manuale o automatica) entrambe gestite da tastiera semplificata da touch screen e controllore MEP di ultima generazione progettato esclusivamente per le proprie segatrici. La struttura in robusta fusione di ghisa sostiene un potente motore da 6,6 kW con inverter vettoriale per la regolazione continua della velocità del nastro in unico range da 15 a 115 m/min. Discesa dell’arco con doppio cilindro idraulico su guide lineari con pattini precaricati a ricircolo di sfere. Display touch screen 7”, per programmazione dell’angolo e del numero dei tagli, visualizzazione numerica della posizione della testa, tesatura lama, velocità lama, diagnostica, allarmi (descrizione delle cause), stato degli ingressi e delle uscite, conteggio dei tagli, tempo impiegato per il taglio eseguito e assorbimento motore lama. MICRONFILTER Depuratore autopulente a tamburo La serie Spin proposta da Micronfilter fa parte dei depuratori cosiddetti autopulenti a tamburo. Progettata per la filtrazione di volumi consistenti di liquido lubrorefrigerante, senza che ciò comporti la gestione di materiali filtranti a perdere, Spin utilizza come elemento filtrante una speciale tela metallica avvolta attorno a un tamburo statico/dinamico, mantenuto a tenuta stagna rispetto al corpo del depuratore anche durante la fase dinamica di rotazione. La tela metallica è permanente e la sua efficienza filtrante viene mantenuta costante grazie a un esclusivo doppio sistema di lavaggio, realizzato con getti di liquido in contropressione che la puliscono dall’interno verso l’esterno e con ulteriori getti tangenziali che affinano il lavoro di pulizia effettuato dai primi. Questi depuratori autopulenti sono indicati per tutte le macchine utensili per la lavorazione dei metalli, per la depurazione di emulsioni e oli interi aventi una viscosità massima di 20 cSt a 40 °C e per portate da 300 a 1.200 l/min di emulsione (da 150 a 600 l/min di olio intero), con un grado di filtrazione, in funzione della tela metallica utilizzata, che varia da 25 a 50 micron. I fanghi che si staccano dalla tela vengono raccolti sul fondo del depuratore, dove una draga a facchini provvede a trasportarli all’esterno. OMG Teste ad angolo OMG presenta sul mercato una gamma rinnovata e ampliata di teste ad angolo, studiate per consentire una riduzione di tempi e costi nelle lavorazioni meccaniche evitando ulteriori piazzamenti del pezzo. Le teste ad angolo serie TA, applicate su macchine tradizionali e centri di lavoro con cambio automatico dell’utensile, sono particolarmente curate in ogni particolare, dal cinematismo trattato termicamente, alle coppie coniche Gleason rettificate, fino ai cuscinetti di precisione per ottenere e garantire un’elevata rigidità e massima precisione nelle lavorazioni da effettuare. Le teste ad angolo serie TA sono state studiate e definite avvalendosi di sistemi computerizzati all’avanguardia a supporto di conoscenze acquisite da OMG in quarant’anni di esperienza nel settore. Sono inoltre disponibili teste ad angolo in versioni prolungate, anche di notevoli dimensioni, per lavorazioni interne a pezzi o in spazi ridotti. In alta gamma vengono offerte teste con movimenti automatici su tutti gli assi per completare l’attrezzamento di macchine utensili di maggiore prestigio e qualità. OML Inserti in metallo duro per bloccare SinterGrip di OML nasce dall’esigenza di bloccare un pezzo per meno millimetri possibili (‘con SinterGrip 3,5 mm di presa’) consentendo così di poter lavorare il pezzo completamente in un’unica fase (soprattutto per macchine a 5 assi); risparmiare sulle materie prime, specie quando queste hanno una grossa incidenza sul prezzo; avere maggiori velocità di taglio e avanzamento, con conseguente maggior volume di truciolo asportato e minore tempo per lavorare il pezzo. SinterGrip sono degli inserti in metallo duro sinterizzato tipo ISO P30:P35 e rivestito con metodo PVD. Il grande vantaggio di SinterGrip è la combinazione di questo materiale abbinato con la propria affilatura delle cuspidi, la speciale forma conica (5 gradi) della sezione dell’inserto e la speciale forma triangolare. SinterGrip incide penetrando il materiale da lavorare e crea accoppiamenti con totale assenza di giochi, scaricando forze e vibrazioni e diventando un corpo unico con la morsa e/o l’attrezzatura di bloccaggio e il pezzo in lavorazione. 126 rmo settembre 2013 OMV Centro di fresatura a portale fisso Si chiama Active il centro di fresatura ad alta velocità e portale fisso proposto da OMV - Officine Meccaniche Venete, che consente una velocità massima di avanzamento in rapido di 60 m/min (40 m/min su asse verticale). L’asse verticale è equipaggiato con vite a ricircolo di sfere di precisione, i movimenti degli assi longitudinale e trasversale sono realizzati con motore lineare raffreddato ad acqua. Il montante, la mensola e lo slittone sono generosamente dimensionati e nervati. Le strutture sono naturalmente simmetriche garantendo quindi costanza di comportamento indipendentemente dalle variazioni di temperatura e dalle sollecitazioni generate in fase di lavorazione. Grazie alla carenatura completamente chiusa e dotata di sistemi di visualizzazione (oblò rotanti, videocamere ecc.), l’operatore ha un’ottima visibilità dell’area di lavoro, conservando una protezione da trucioli e acqua. La linea mandrino è costituita da un moto-mandrino sincrono da 37 kW di potenza massima con una coppia massima di 117 Nm e una velocità di rotazione fino a 22.000 giri/min. Nonostante la mole e il campo di lavoro proposto, la macchina occupa uno spazio veramente limitato, indice di grande compattezza. PARPAS Centro di fresatura ad alta velocità Parpas propone il centro di fresatura ad alta velocità serie XS, il cui design è stato sviluppato completamente con l’impiego di software FEM, prestando particolare attenzione al dimensionamento delle strutture per ottenere la massima rigidezza e precisione. Tra le altre caratteristiche di questa macchina troviamo un sistema brevettato di avanzamento dell’asse longitudinale ottenuto tramite un doppio motore torque (sistema TTM) con cremagliera e pignoni che permettono un avanzamento fino a 100 m/min. La macchina è equipaggiata anche con un innovativo sistema brevettato per il controllo completo delle deviazioni termiche sulle strutture che permette di ottenere un’elevata precisione nelle lavorazioni a 5 assi in ogni condizione ambientale. XS può essere equipaggiata con varie teste a 5 assi sia meccaniche (40 kW, 800 Nm, 5.000 giri/min) sia ad alta velocità (fino a 65 kW, 250 Nm, 24.000 giri/min). È possibile equipaggiare la macchina con un sistema automatico di cambio teste o di cambio cartuccia mandrino per operazioni di sgrossatura, semifinitura e finitura in vari settori industriali. PIETRO CARNAGHI Centri di tornitura e fresatura verticali La linea di centri di tornitura e fresatura verticali Pietro Carnaghi serie AC e AP è utilizzata principalmente per la lavorazione di componenti per l’industria aeronautica ed energetica. Questi centri di tornitura sono particolarmente indicati per le lavorazioni delle casse turbine (vapore, gas , idraulico ed eolico). Con queste macchine è possibile effettuare operazioni di tornitura, fresatura, foratura e rettifica, nonché personalizzare la configurazione in funzione delle esigenze specifiche del cliente. Le caratteristiche dei centri di tornitura e fresatura Pietro Carnaghi sono: diametro tavola da 1.000 mm sino a 12.000 mm con portata fino a 500 t, con sostentamento idrostatico; diametro tornibile sino a 18.000 mm; altezza tornibile sino a 9.000 mm. La sezione del ram è di 600 x 600 mm con 113 kW di motore di fresatura. La corsa dell’asse Z arriva sino a 4.000 mm. Gli spostamenti degli assi X, Z, W e Y sono effettuati tramite guide a sistema idrostatico di alta precisione. PORTA SOLUTIONS Macchina utensile futuristica Frutto di due anni di analisi, studi, progettazioni, miglioramento continuo e un rapporto proficuo con la Libera Accademia di Belle Arti (Laba) e la facoltà di Ingegneria Meccanica dell’Università degli Studi di Brescia, Porta Solutions lancia la nuova Multicenter, esponendo a EMO 2013 una tipologia di macchina utensile creata con il concetto d’innovazione futuristica (Innovision), per la produzione industriale in diversi settori, quali automotive, industriale, chimico, petrolchimico, aeronautico, navale e idraulico. Lo sviluppo della Multicenter è stato concepito di fatto, interamente all’interno di Porta Solutions, dove designer e ingegneri meccanici hanno sviluppato il progetto studiandone la tecnologia d’avanguardia, le forme, il concetto, l’ergonomia, la compattezza e l’estetica. RAMBAUDI Centro di fresatura ad alta velocità Si chiama RC270 il rinnovato centro di fresatura ad alta velocità di Rambaudi, le cui caratteristiche e prestazioni sono il frutto di una lunga e consolidata esperienza nella produzione di macchine a traversa mobile. La configurazione esposta a EMO 2013 presenta asse longitudinale X 6.000 mm, asse trasversale Y 2.700 mm e asse verticale Z 1.250 mm, con testa Glob 89G, particolarmente indicata per lavorazioni di semifinitura e finitura ad alta velocità di stampi sia per il settore plastica, sia per il settore lamiera. In alternativa, sulla stessa macchina potrà essere integrata la versione Glob 123G, realizzata con mandrino HSK-A-100 e velocità di rotazione fino a 15.000 giri/min, adatta per lavorazioni caratterizzate da utensili di grandi dimensioni. La macchina è dotata di magazzino utensili a 42 posti per il quale sono disponibili alternative in termini di capacità. Così configurata, RC270 è l’ideale per ‘lavorazioni che richiedono precisione, dinamica elevata e produttività a costi orari estremamente competitivi’. rmo settembre 2013 127 Rassegna RAMBAUDI-SANCO Portale fisso a tavola mobile Una delle novità per il mercato europeo presenti a EMO 2013 è Rambaudi RS-SDM 3225, frutto dello sviluppo congiunto fra i brand Rambaudi-Sanco, che completerà la gamma dei prodotti Rambaudi. Destinato al mercato mondiale della meccanica generale, si tratta di un portale fisso a tavola mobile, realizzato interamente in fusione di ghisa, con corse asse X 3.200 mm, asse Y 2.400 mm, asse Z 1.200 mm, tavola mobile da 3.000 x 2.000 mm. Il mandrino da 6.000 giri/min, 18,5 kW, ISO 50 è l’elemento forte dell’insieme, in quanto, grazie anche alla struttura della macchina, è in grado di assicurare prestazioni di fresatura ai massimi livelli. La macchina è poi completata da testa a 90°, orientabile ogni 45°, cambio utensili e carenatura completa. Si tratta di un prodotto che guarda alla subfornitura per la lavorazione di strutture meccaniche e stampi. REMA CONTROL Centri di lavoro a montante mobile Rema Control è presente a EMO 2013 con i centri di lavoro a montante mobile a 5 assi Leonard LT5B. Per caratteristiche tecniche questi centri si posizionano nel segmento di mercato ad alta tecnologia quale per esempio l’aeronautico ed energetico, specie su particolari ingombranti. Infatti, slitta e montante hanno corse di 1.200 mm sugli assi Y e Z e la modularità consente la scelta di una corsa lungitudinale asse X quasi illimitata, che da 1.600 mm di base può svilupparsi oltre i 20.000 mm. La tavola può essere suddivisa in due zone distinte di lavoro. Una zona può essere utilizzata per il cambio pezzo in tempo mascherato durante la lavorazione sull’altra (lavorazione in pendolare), con grandi benefici in produttività. Grazie alla tecnologia del montante mobile, con Leonard si riducono molto gli spazi al suolo rispetto alle soluzioni tradizionali a pallet. Altro vantaggio è la possibilità di utilizzare tutta la lunghezza della tavola di lavoro nei casi in cui non sia necessaria la suddivisione a zone. Questa flessibilità rende possibile abbinamenti di lavorazioni corte-lunghe per produzioni diversificate. ROBBI Rettifiche semi-automatiche L’inizio del 2013 ha visto il lancio sul mercato dei nuovi modelli della linea T6 del marchio Robbi. L’innovazione principale risiede nel nuovo sistema di controllo Siemens integrato con il PLC. Rivisto nella veste grafica e nel pannello operatore, il controllo semi-automatico T6 ingloba alcune delle funzioni più utili nelle più comuni lavorazioni di rettifica tra cui la diamantatura automatica all’interno del ciclo di lavoro e il concatenamento dei cicli. Le funzioni principali delle versioni precedenti, come la lavorazione in manuale con fermo a zero del volantino e il recupero della diamantatura, sono rimaste invariate. Il controllo T6 permette di lavorare lotti di piccole-medie dimensioni con estrema facilità di utilizzo e di programmare fino a 8 differenti diametri in un unico programma di rettifica. È inoltre possibile integrare differenti dispositivi di controllo, per una gestione accurata del ciclo di lavoro, anche per componenti di elevata precisione. ROBORIS Software di simulazione Eureka Virtual Machining, prodotto dalla Roboris di Pisa, è il software di simulazione per macchine utensili a CNC che simula, analizza e ottimizza lavorazioni meccaniche di fresatura e tornitura utilizzando il programma ISO della macchina reale. Facile e affidabile, ideale per l’officina meccanica, grazie a una fedele emulazione dei controlli numerici più diffusi, Eureka permette di verificare, senza impegnare la macchina, i programmi generati manualmente o da un sistema CAM, riducendo i costi di attrezzaggio e prova programma della produzione. Eureka consente di simulare qualsiasi cinematica, con un numero illimitato di assi, dal tornio 2 assi al centro di lavoro multifunzione, alle macchine multi-flusso. Inoltre, permette un’accurata analisi dei risultati, la stima dei tempi ciclo, l’ottimizzazione dei programmi e la creazione di report personalizzabili. ROLLERI Sistema per cambio utensili Rolleri presenta il nuovo prodotto Quick Lock per utensili superiori. Questo sistema è simile a quello tipo Wila (NL) precedentemente registrato con il nome Safety Click. Gli utensili superiori dotati di sistema Quick Lock sono adattabili alle presse tipo Trumpf, Lvd o alle nuove presse piegatrici con sistema di staffaggio Wila New Standard. Pertanto chi è in possesso di questi tipi di presse piegatrici ha la possibilità di avere come prima alternativa un utensile Rolleri. Il sistema permette agli operatori delle suddette presse piegatrici di cambiare vari utensili in modo veloce ed efficace. Il bottone di sicurezza del Quick Lock evita la caduta dell’utensile. Gli utensili vengono montati verticalmente in modo facile e veloce e fissati per mezzo di tale bottone, mentre premendolo a fondo è possibile rimuovere l’utensile. Gli utensili con lunghezza fino a 100 mm sono forniti di un unico Quick Lock, mentre utensili con lunghezza oltre 100 mm sono forniti di due Quick Lock posizionati ogni 100 mm e distribuiti simmetricamente su tutta la lunghezza dell’utensile. In base alla sagoma dell’utensile e per permettere all’operatore una facile movimentazione, ci sono diverse lunghezze dei bottoni Quick Lock. Il peso massimo degli utensili non può superare i 12,5 kg. 128 rmo settembre 2013 ROSA ERMANDO Rettificatrice e tavola circolare di precisione Rosa Ermando espone a EMO la rettificatrice Steel Linear 11.7 CNC con campi di lavoro di 1.200 x 750 mm e tavola azionata da motore lineare. La macchina nasce per soddisfare le crescenti necessità di ridurre i tempi ciclo per i componenti, laddove sono richiesti di continuo la rettifica di profili, i componenti concavi/convessi e le parti rettificate dal pieno. Il controllo è affidato al collaudato CNC Rosa System 7, su base Sinumerik 840 DiE. L’altro prodotto di sicuro interesse esposto è il modello a tavola circolare di precisione Rotor 800 CN, che rappresenta la soluzione economica per la rettifica di componenti piccoli e pezzi simmetrici di rotazione di grandi dimensioni. Le macchine della serie Rotor vengono offerte con tavole circolari con un diametro da 400 mm a 1.500 mm. La Rotor 800 CN con unità di governo Sinumerik 840 DiE e programmazione Rosa System 6 si distingue per la semplicità d’uso con cicli sia manuali sia automatici. SACHMAN Centro di fresatura A EMO 2013 Sachman propone Thora RT, un nuovo centro di fresatura di media potenza e medie dimensioni con configurazione a T e tavola girevole integrata. La nuova macchina è pensata principalmente per il mercato della subfornitura, caratterizzato da fasce molto contenute di prezzo senza rinunciare alle prestazioni. Flessibilità, affidabilità, precisione, capacità di asportazione ed economicità sono i driver di progetto. Particolare cura è stata posta nel pensare la macchina come unità produttiva finalizzata alla riduzione del costo orario. Thora RT è disponibile nelle configurazioni ‘basic’, concepita per lavorazioni meccaniche con testa universale e velocità massima di lavoro di 24 m/min, e ‘speed’, con testa a 5 assi continui e velocità massima di lavoro di 45 m/min e prestazioni dinamiche di alto livello. Come per tutti i prodotti Sachman, anche per Thora è disponibile un’ampia gamma di accessori (cambio utensili, palettizzazione di vario tipo, dispositivi di controllo della produzione ecc.). rmo settembre 2013 129 Rassegna SAFETY IMPERO Frese con inserti reversibili Safety Impero presenta le nuove frese universali a 90° con inserti reversibili Lngx/Lngu. Il design degli inserti Lngx 120508ER-M con tagliente 12 mm consente di eseguire operazioni di spianatura e spallamento, esecuzione di cave, interpolazione elicoidale, ramping ed entrata progressiva. È possibile ottenere una maggiore asportazione con un minore assorbimento di potenza della macchina e un ridotto consumo di energia. Altra novità è la gamma con punte con inserti Xpet e Scet prodotti nelle nuove qualità Up!grade. L’assortimento comprende modelli 2D, 3D, 4D e 5D. Le nuove punte non consentono solo la semplice esecuzione di fori, ma possono altresì essere impiegate per forare o allargare fori mediante interpolazione elicoidale e in parte anche in fresatura verticale e fresatura ad alto avanzamento. La geometria ottimale delle nuove punte offre una grande rigidità del corpo utensile, riducendo così la tendenza alle vibrazioni e assicurando una maggiore stabilità oltre che una migliore evacuazione del truciolo. Gli inserti Xpet sono prodotti nella nuova qualità Up!grade D8345 con rivestimento PVD. Gli inserti Scet sono disponibili nelle due nuove qualità Up!grade D8330 con rivestimento PVD e D9335 con un esclusivo rivestimento MT-CVD. SALA Tornitura multimandrino Sala presenta T4, una tornitrice a 4 mandrini verticali e contrapposti, per la tornitura completa di particolari di precisione prodotti da barra, tubo, bobina e da semilavorati o grezzi fusi, pressofusi, stampati. Dotata di struttura estremamente rigida e compatta che racchiude e integra tutti gli impianti e il quadro elettrico, la tornitrice è dotata di 4 elettromandrini con velocità fino a 10.000 giri/min e potenza di 18 kW, montati su slitte a croce con motori lineari e brushless. I portautensili fissi con attacco rapido sono 16. È possibile applicare 4 unità supplementari con utensili rotanti per lavorazioni di fresatura con asse C. La lubrificazione utensili avviene con sistema di lubrorefrigerazione minimale, oppure con refrigerante ad alta pressione. Il ciclo, che prevede due pezzi finiti, è completamente automatico e include carico e scarico dei pezzi. La macchina è completata da un sistema di convogliamento degli sfridi di lavorazione, un sistema elettronico di controllo usura o rottura degli utensili e un collegamento via internet per assistenza da remoto. SAMPUTENSILI Rettificatrice flessibile e veloce L’ultima novità in casa Samputensili è la G 250, macchina rettificatrice molto versatile, compatta e progettata espressamente per tempi ciclo ridotti. La G 250 è una rettificatrice verticale sia di profilo sia per generazione, in grado di lavorare ingranaggi con un diametro massimo di 250 mm e alberi fino a 550 mm con l’utilizzo della contropunta. La grande innovazione della G 250 è rappresentata dal concetto di doppia tavola presente nella macchina, in grado di eliminare quasi del tutto i tempi ausiliari non produttivi. Le due tavole di lavoro parallele fanno sì che, mentre su una tavola il pezzo viene lavorato, l’altra tavola sia disponibile per le operazioni ausiliarie, che avvengono in tempo mascherato. Il mandrino portautensile, grazie alle sue dimensioni, permette di alloggiare sia mole di forma sia mole a vite, o anche combinazioni di mole (di forma o a vite) sgrossatrici e finitrici in CBN elettrodeposto e/o in ceramica riprofilabile. Questo consente di avere sulla macchina una notevole flessibilità, grazie alla quale la lavorazione in un unico setup di pezzi anche molto complessi non rappresenta più un problema. In base alle applicazioni, la G 250 può essere dotata di varie soluzioni di automazione per la produzione di piccole e grandi quantità di pezzi. SAN GIACOMO PRESSE Presse eccentriche a collo di cigno San Giacomo Presse ha nel suo catalogo presse meccaniche eccentriche a collo di cigno, caratterizzate da una robusta struttura monolitica, semplice nelle sue caratteristiche ma adatta a una molteplicità di lavorazioni, con una gamma di produzione con presse meccaniche eccentriche che vanno dalla 10 t alla 450 t, con modalità di trasmissione del moto ‘alla volata’ o con ‘ritardo’. A queste si aggiungono le presse eccentriche a doppio montante, a singola o doppia biella, che offrono il grande vantaggio di evitare il fenomeno di sbadiglio. Con presse di questo tipo, oltre a limitare considerevolmente le deformazioni strutturali, si riducono le tempistiche di manutenzione delle attrezzature impiegate nelle lavorazioni, conferendo un elevato grado di finitura al prodotto. Grazie agli alberi eccentrici a rotazione contrapposta, con una singola o doppia riduzione a denti elicoidali, si consente un ottimo bilanciamento delle masse in movimento e, di conseguenza, si evita l’usura asimmetrica delle guide della mazza. La gamma di produzione include presse a singola o doppia riduzione da 100 a 500 t. 130 rmo settembre 2013 SIGMA TECHNOLOGY Centro di lavoro verticale Compact 5A, è il nuovo centro di lavoro verticale Sigma a tavola mobile a cinque assi continui, di taglia media. La macchina, dotata di strutture generosamente dimensionate e realizzate in ghisa, è concepita, nel rispetto del ‘Sigma DNA’, nella configurazione con tavola girevole (asse B continuo: 360°) annegata nella tavola mobile (asse X) e testa di fresatura basculante (asse C continuo: ±110°). Compact 5A dispone di corse assi lineari X 1.250, Y 620 mm e Z 750 mm, rapidi 40 m/min e accelerazione di 3,5 m/s2. I motomandrini, sviluppati e costruiti interamente in Sigma, garantiscono una coppia fino a 180 Nm e potenza fino a 33 kW con diverse velocità di rotazione: 12.000, 18.000 e 24.000 giri/min. Il magazzino utensili (40 posti standard), strutturalmente scollegato dai movimenti degli assi della macchina, consente di caricare e scaricare gli utensili e di gestirli, grazie al dispositivo elettronico Sigma Tool Check (brevetto Sigma), in completa sicurezza, senza interrompere il ciclo di lavorazione, azzerando i tempi morti. I possibili settori di utilizzo sono: stampi, aerospace, meccanica generale, medicale. VALDARNO Cesoie per taglio a caldo La cesoia per taglio a caldo modello B.C.G.S. 300, proposta da Valdarno, è la più grande di una lunga serie di macchine per la cesoiatura di barre alla temperatura di stampaggio. La particolarità di queste cesoie sta nell’accuratezza del taglio che non deforma la superficie degli spezzoni ricavati. Ciò permette massima precisione sul peso dello spezzone ricavabile e l’utilizzo dello stesso anche nello stampaggio con stampi senza bava. I modelli di cesoie proposti da Valdarno sono completi di un sistema di taglio in squadra senza sottrazione di forza che consente di non deformare il pezzo alla temperatura di 1.200 °C durante l’azione di taglio. L’impianto sopra descritto è ad azionamento oleodinamico con una centrale separata dal corpo della macchina, onde poter garantire una facile manutenzione e pulizia dei vari organi. Questo tipo di cesoie è adatto al taglio di tutti quei materiali non cesoiabili a freddo, o per quei materiali con grandi sezioni sia di quadro sia di tondo per il cui taglio sia necessario l’impiego di macchinari quali cesoie a freddo, molto costose, e segatrici, che risultano invece lente nell’esecuzione del taglio. VOLUMEC Sistema per foratura e maschiatura Drilltronic, prodotta da Volumec, azienda che produce maschiatrici pneumatiche ed elettriche di alta qualità vendute in tutto il mondo, è ‘la prima unità integrata per foratura e maschiatura dotata di un innovativo sistema a braccio articolato’ sviluppato per dare la massima flessibilità di lavorazione. La struttura è studiata con una tecnologia in grado di dare fluidità e rapidità nei posizionamenti, garantendo rigidità e precisione durante le operazioni di foratura e maschiatura. Equipaggiata con motore brushless ad alte prestazioni e bassa rumorosità che offre un elevato campo di velocità e coppia, Drilltronic è dotata di mandrino a innesto rapido che permette un montaggio veloce degli utensili. È possibile attrezzarla con il sistema di controllo Vaps con interfaccia operatore touch screen, facile e intuitiva, mediante la quale si possono eseguire operazioni di foratura e maschiatura, alle quote prestabilite, senza bisogno della tracciatura manuale come nei trapani tradizionali. rmo settembre 2013 131 Cataloghi Contatti ACETI MACCHINE . . . . . . . . . . . . . . 116 C.B. FERRARI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 DROPSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 HANNOVER MESSE . . . . . . . . . . . . . . 56 Tel. 035 843751 Tel. 0331 903524 Tel. 02 250791 Tel. 511 8931639 Fax 035 841624 Fax 0331 903642 Fax 02 25079767 Fax 511 8939695 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] AEROEL. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 CABE STOZZATRICI . . . . . . . . . . . . . 118 ELBO CONTROLLI. . . . . . . . . . . . . . . 120 HEIDENHAIN ITALIANA. . . . . . . . . . 121 Tel. 0432 671301 Tel. 0338 874045 Tel. 0362 342745 Tel. 02 270751 Fax 0432 609238 Fax 0338 879203 Fax 0362 342741 Fax 02 27075210 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] AFAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 CAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 FAMAR AVIGLIANA . . . . . . . . . . . . . 120 HEMA MASCHINEN . . . . . . . . . . . . . . 88 Tel. 0331 924553 Tel. 039 6959161 Tel. 011 9367186 Tel. 0049 6182773 Fax 0331 913410 Fax 039 6957330 Fax 011 9367334 Fax 0049 618277335 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] AIR LIQUIDE ITALIA . . . . . . . . . . . . . . 66 CBC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 FANUC FA ITALIA. . . . . . . . . . . . . . . . 48 HERMLE ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Tel. 02 40261 Tel. 0522 831023 Tel. 02 457951 Tel. 02 95327241 Fax 02 48705895 Fax 0522 831223 Fax 02 45795250 Fax 02 95327240 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 02 96703586 CEIA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 FANUC ROBOTICS ITALIA . . . . . . . . . 48 HYDROBLOCK . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Fax 02 96703620 Tel. 0575 4181 Tel. 02 9345601 Tel. 0522 957324 [email protected] Fax 0575 418287 Fax 02 93581598 Fax 0522 957116 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 02 45418500 CIMSYSTEM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 FAVRETTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 HYPERTHERM . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Fax 02 45418545 Tel. 02 87213185 Tel. 011 8118888 Tel. 02 72546312 [email protected] Fax 02 61293016 Fax 011 8111103 Fax 02 72546400 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 0536 851616 COLGAR . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 FIERA DI HANNOVER. . . . . . . . . . . . . 56 ILC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Fax 0536 851273 Tel. 02 936151 Tel. 02 70633292 Tel. 0331 601697 [email protected] Fax 02 93615278 Fax 02 70633412 Fax 0331 365149 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 0141 820500 COLOMBO FILIPPETTI . . . . . . . . . . . 119 FIERE DI PARMA . . . . . . . . . . . . . . . . 67 IMAS GROUP . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Fax 0141 820555 Tel. 0363 3251 Tel. 0521 996284 Tel. 031 757311 [email protected] Fax 0363 325252 Fax 0521 996274 Fax 031 752002 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 02 575511 COMEV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 FROST & SULLIVAN . . . . . . . . . . . . . . 52 IMPERO. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34/130 Fax 02 57510105 Tel. 055 9102726 Tel. 0044 2077303438 Tel. 0523 551911 [email protected] Fax 055 9104923 Fax 0044 2077303343 Fax 0523 551800 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 0445 575543 D. ELECTRON . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119 GF AGIE CHARMILLES . . . . . . . . . 70/98 IMSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Fax 0445 575756 Tel. 055 416927 Tel. 02 664261 Tel. 031 860444 [email protected] Fax 055 434220 Fax 02 66426550 Fax 031 861446 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 031 7070200 DELTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 GIANA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 IMT INTERMATO . . . . . . . . . . . . . . . 123 Fax 031 715911 Tel. 0382 474301 Tel. 0331 658302 Tel. 0332 966110 [email protected] Fax 0382 483141 Fax 0331 657330 Fax 0332 966033 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 0423 7691 DHL ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 GIORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 INDUSTRIAL TECHNICAL TOOLS. . . 124 Fax 0423 769600 Tel. 02 952521 Tel. 0331 301540 Tel. 049 8060140 [email protected] Fax 02 95252051 Fax 0331 301662 Fax 049 8060182 [email protected] [email protected] [email protected] Tel. 030 201550 DMG ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 HAAS AUTOMATION . . . . . . . . . . . . 60 ISCAR ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Fax 030 201555 Tel. 035 6228201 Tel. 0032 25229905 Tel. 02 935281 [email protected] Fax 035 6228210 Fax 0032 25230855 Fax 02 93528213 [email protected] [email protected] [email protected] ALBERTI UMBERTO . . . . . . . . . . . . . 117 ANIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . .66/70/72 APOLLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 AROL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 AUTODESK . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66/69 AZ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 BLM GROUP . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 BRETON . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34/117 BUFFOLI TRANSFER . . . . . . . . . . . . . 118 132 rmo settembre 2013 JOBS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34/122 OMG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 RF CELADA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 SIGMA TECHNOLOGY . . . . . . . . . . . 131 Tel. 0523 5496 Tel. 0522 941627 Tel. 02 251581 Tel. 0381 3051 Fax 0523 549750 Fax 0522 941951 Fax 02 27302870 Fax 0381 347864 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] KENNAMETAL . . . . . . . . . . . . . . 70/114 OML . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 ROBBI SAS DI ROBBI ROBERTO & C . . 128 SIRMA MACCHINE . . . . . . . . . . . . . . . 62 Tel. 02 895961 Tel. 0382 559613 Tel. 0442 47700 Tel. 011 9588082 Fax 02 89501745 Fax 0382 559942 Fax 0442 47966 Fax 011 9588081 [email protected] omlspa@ omlspa.it [email protected] [email protected] OMV OFFICINE MECC. 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Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. 134 rmo settembre 2013 Sede legale - Piazzale Carlo Magno,1 - 20149 Milano Sede operativa - S.S. del Sempione, 28 - 20017 Rho (MI) tel. +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it Direzione Aldo Brandirali Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Luca Rossi Coordinamento Editoriale Area Meccanica [email protected] - tel: 02 49976513 Gabriele Peloso Caposervizio [email protected] - tel: 02 49976510 Daniele Pascucci [email protected] - tel: 02 49976507 Antonella Pellegrini [email protected] - tel: 02 49976508 Deborah Tessari Segreteria [email protected] - tel: 02 49976514 Collaboratori: Stefano Belviolandi, Silvio Beraci, Silvia Calabrese, Marco Tullio, Stefano Viviani, Marco Zambelli Grafici e illustrazioni: Aldo Raul Garosi Grafica e produzione Daniela Ghirardini Progetto grafico, impaginazione e copertina [email protected] - tel: 02 49976562 Franco Tedeschi Coordinamento grafici [email protected] - tel: 02 49976569 Alberto Decari Coordinamento DTP [email protected] - tel: 02 49976561 Prontostampa Srl uninominale - Zingonia - BG - Stampa Nadia Zappa UfficioTraffico [email protected] tel: 02 49976534 Giuseppe De Gasperis Sales Manager Pubblicità [email protected] tel: 02 49976527 - fax: 02 49976570-1 International Sales U.K. - Scandinavia - Netherland - Belgium Huson European Media tel: +44 -1932-564999 • fax: +44-1932-564998 • website: www.husonmedia.com Switzerland IFF Media tel: +41-52-6330884 • fax: +41-52-6330899 • website: www.iff-media.com Germany - Austria: Mediaagentur MAP Mediaagentur Adela Ploner tel: +49-8192-9337822 • fax: +49-8192-9337829 • website: www.ploner.de USA Huson International Media tel: +1-408-8796666 • fax: +1-408-8796669 • website: www.husonmedia.com Taiwan Worldwide Services co.Ltd tel: +886-4-23251784 • fax: +886-4-23252967 • website: www.acw.com.tw Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno 1, 20149 Milano. 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