VIAGGIO TRA LE CICLADI 16/08 -31/08/2012 Compagni di viaggio
Transcript
VIAGGIO TRA LE CICLADI 16/08 -31/08/2012 Compagni di viaggio
VIAGGIO TRA LE CICLADI 16/08 -31/08/2012 Compagni di viaggio: Fabio Paolo Rosi Lella Siamo partiti dopo la sofferta iniezione di Fabio fatta dalla Patrizia alle ore 13.30 da Dervio verso il terminal 1 di Malpensa. La nostra prima tappa di questa nuova vacanza un po’ avventurosa è Mikonos, la più famosa isola delle Cicladi. Volo tranquillo, ci sistemiamo in una camera doppia tutti e quattro insieme. L’alloggio è un po’ misero, ma ci adattiamo. Adesso ci interessa solamente mettere le gambe sotto il tavolo per una prima cena greca. Come pianificato già in Italia la serata trascorre girando per le viuzze bianche di Mikonos che non traboccano solo di paccottiglia come ricordavamo 30 anni prima, ma sono caratterizzate da bei negozietti con prodotti di artigianato ed anche artistici di buon livello. Poi seduti su un muretto abbiamo guardato il passaggio di tante persone, di varia umanità, tutte molto curate che ci hanno indotto a coniare la massima “meglio giovani e magri che grassi e vecchi”. Ci siamo un po’ sconsolati ma anche molto divertiti. Giorno 2: il tentativo di affittare un’auto è stato negativo, abbiamo perso parte della mattinata a risolvere questo problema e non ci siamo riusciti. Siamo però riusciti a prenotare i biglietti per traghetto che ci porterà a Milos. Ancora una volta su e giù, qui e là nelle stradine di Mikonos, incontriamo anche il pellicano Pedros come trent’anni fa. Poi abbiamo preso un autobus che ci ha portato nella spiaggia più famosa ”Paradise”. Sulla spiaggia siamo stati bene, eravamo un po’ defilati dal caos centrale e dalla musica assordante, ma anche inseriti nella vita movimentata della spiaggia. Ritornatati sempre col bus in hotel siamo andati a cena da Antoni un ristorante citato dalla Lonely Planet dove abbiamo cenato a base di pesce spendendo 130 € in quattro.(sarà la cena più costosa di tutta la vacanza) Rapporto qualità-prezzo così così. Anche la giornata successiva è iniziata nella spasmodica ricerca di un’auto a noleggio con cui girare un po’ per l’isola. Essendo agosto e soprattutto essendo nel week-end a fatica e per fortuna abbiamo trovato quello che cercavamo al prezzo di 50 € per un giorno. Inizia l’esplorazione di alcune spiagge che troviamo o troppo affollate o 1 comunque sfruttate in maniera troppo intensiva: le sdraio degli stabilimenti balneari arrivano addirittura nell’acqua non lasciando spazio per stendere un asciugamano o per passeggiare. Le spiagge visitate sono state quelle di Paradise, Super- Paradise, Elia, Ormos… Giornata marina nel complesso piacevole poi serata nella calca di Mikonos dove divertendoci veramente ci siamo continuamente persi e non siamo riusciti a trovare il ristorante che avevamo prescelto, dovendoci quindi accontentare di sederci a mangiare in centro e guardare il passaggio di una folla varia e particolare solo alle 11 di sera. La mattina di domenica abbiamo lasciato il nostro alberghetto dove siamo stati bene, con la sensazione (mia personale) che questa isola che peraltro mi è piaciuta molto è più adatta ad un turismo più giovane fatto di musica, ballo, divertimento e birra lontano anni luce dal nostro stile di vita. Non è più il ”sesso, droga e rock and roll”dei nostri tempi, che peraltro era per noi solo un modo di dire, ma è un trovare soddisfazione dallo stordimento fatto di musica e alcool delle nuove generazioni. Fabio penso, si sia fatto un giudizio ancor più negativo, mentre Paolo e Rosi hanno colto soprattutto il fatto estetico ed allegro dell’isola. Ore 8.30 inizio della lunga trasferta verso Milos . Il viaggio in nave dura circa 8 ore e prevede l’attracco all’isola di Naxos – Paros – Serifos – Sifnos – kimolos prima di arrivare a Milos. Ottima scelta aver preferito la nave lenta, ma più grande e non le motonavi più veloci (e anche più costose) perché il mare è un po’ mosso. Il viaggio è un po’ faticoso, noi però riusciamo a rilassarci inoltre a un certo punto Paolo individua dei delfini che saltano sull’acqua e che ci ripagano di tutto . A Milos l’alloggio si trova nella località di Pollonia, un villaggio di pescatori posto su un promontorio che si estende nel mare esponendolo al vento, ma anche garantendo una magnifica vista dalle nostre camere quasi a contatto con le onde che per il vento si infrangono sugli scogli a noi antistanti. Ottima la scelta dell’alloggio hotel Maryelen nella casa del capitano. Non avendo ancora un mezzo privato a nostra disposizione decidiamo di raggiungere la spiaggia di Paleochori col bus e di fare una giornata di mare. Davanti ad un mare bellissimo, in una spiaggia non troppo affollata, un buon libro come compagnia la giornata trascorre in assoluto relax mentre Fabio nuota, nuota, nuota. Per dirla alla maniera dei nostri figli: giornata TRA…. 2 La sera ritiriamo l’auto presa a noleggio e via per escursioni che ci appagano occhi e cuore. Anche questa nuova giornata sarà dedicata al mare, le spiagge visitate al lato sud dell’isola al riparo dei venti sono: Firiplaka, Tsigrado e Provatas. In serata abbiamo deciso di andare a Plaka il capoluogo dell’isola una cittadina in cima ad un monte dalla quale godere di un panorama molto bello e vedere un tramonto che a detta della guida nulla ha da invidiare a quello di Santorini. Il colpo d’occhio è davvero soddisfacente, in quanto al paragone con Santorini lo verificheremo in seguito. La cittadina è nel complesso bella ed il turismo, inevitabilmente presente nel mese di agosto, è un punto di forza che nulla toglie alle bellezze locali. La giornata successiva prevede una gita sulla barca del Capitano Yiangos che al prezzo di 30 euro ci farà circumnavigare l’isola. Partenza ore 9, orario previsto per il ritorno ore 18.30. La bellezza dell’isola di Milos sta tra le altre cose nella varietà delle sue rocce, ne vediamo veramente di tutti i colori dall’ocra, alle rocce nere di origine vulcanica, dalle bianche per la perlite e carbonato di calcio, a quelle rosse per la presenza di zolfo, vediamo persino rocce verdi. Le coste sono un susseguirsi di grotte e insenature con spiagge più o meno piccole; non solo i colori delle rocce sono vari e particolari ma anche le forme che assumono danno spazio alla fantasia di chi le guarda immaginandole protagoniste di rifugi di pirati o ripari per i pescatori. Primo bagno nella splendida insenatura di Kleftico, raggiungibile solo in barca; secondo bagno nella baia di Kalamos. L’acqua trasparente tra il blu, l’azzurro e il verde è stata piacevolissima. La circumnavigazione prosegue per poi deviare verso l’isola di Kimolos senza che il paesaggio circostante possa perdere straordinarietà e bellezza. Adesso capisco perché la chiamano l’isola dei colori, sono le tonalità delle rocce a fare la differenza. Ma per me l’emozione più grande è stata quella sul finire della gita di costeggiare ed ammirare i paesini di Firopotamos, Arkudes, Mandrakia e soprattutto Klima dalle case bianche con le porte tutte colorate utilizzate dai pescatori come ricoveri delle barche, ma oggi anche camere da affittare. Ci torneremo anche con una gita in auto. Davanti ai villaggi sono ancorate piccole barche di pescatori molto curate e ben dipinte che completano un paesaggio tipicamente greco. Serata con menù a base di pesce e il giorno successivo visitiamo di nuovo la costa con particolare riguardo per la bellissima Sarakiniko tutta bianca per il carbonato di calcio riportandoci alla mente “la scala dei turchi” un ambiente da noi già visto in Sicilia vicino ad Agrigento. Qui però è tutto più ampio. Speriamo che le numerose foto scattate rendano giustizia. 3 Il pranzo a base di insalata greca e “octopus” lo facciamo in una bella trattoria di Mandrakia con sedie e tavolini azzurri, il mare davanti e una bianca chiesetta ortodossa dietro. Raggiungiamo il paesino di Klima dove i nostri fotografi Fabio e Rosi si sono sbizzarriti a fissare “a peritura memoria” le caratteristiche e i colori di questo angolo di mondo davvero unico. Cena sul balconcino della nostra camera a base di panini e patatine e da un’ottima bottiglietta di vino bianco fresco offerta dal proprietario del nostro alloggio. Al mattino sulla nostra Hyundai Jazz per la prima volta dopo trent’anni Paolo, Rosi ed io ci siamo ribellati alla prepotenza del nostro compagno di viaggio ed ammutinati preferendo trascorrere una giornata di relax al mare nella spiaggia di Paleochori sdraiati comodamente sul lettino leggendo, facendo bagni e rilassandoci, mentre Fabio riprende l’auto e si fa un altro paia di spiagge. Serata in giro per ADHAMAS poi a letto presto perché la mattina successiva ci si alza all’alba per prendere la nave che ci porterà a Folegandros. Una cosa che non voglio dimenticare di questa bella isola di Milos è il baretto self service di Pollonia dove ci recavamo la mattina per fare la prima colazione e la sera per bere un bicchierino di ouzo. Unica fermata del traghetto è Kimolos prezzo traversata 9 euro cad. L’alloggio a Folegandhros è presso l’hotel Aeolos accanto ad una bella spiaggia di ciotoli che ci ricorda un po’ la Foppa di Dervio. Dalla finestra vediamo passare un gregge di pecore. Il giardino dell’albergo ci induce a fermarci un po’ sotto la frescura degli ulivi a leggere e scrivere questo diario di viaggio. Poi spiaggia di Katergò raggiunta con la barca, siamo però scappati nel primo pomeriggio perché non riuscivamo a fuggire ai raggi del sole un po’ troppo avvolgenti e che non ci davano tregua. Col pulman raggiungiamo Hora, città principale dell’isola dove ceniamo in un bel ristorantino con pasta fatta in casa dalla signora Melissa, agnello e souvlaki. Giudizio nel complesso positivo spesa modica sui 38 euro in quattro. Lasciamo Folegandros alle ore 11 del giorno dopo alla volta di IOS. Ad Ios dal porto con un pullman ci trasferiamo alla spiaggia di Milopotas dove c’è il nostro albergo. Credo che quest’inverno porterò con me il ricordo dell’immagine di 4 questo golfo che vedo dal terrazzo della mia camera e quasi nulla è più bello di stare qui seduta a leggere o scrivere al tramonto. Abbiamo trascorso la giornata sulla spiaggia e la sera, nella taverna sotto la nostra camera, abbiamo mangiato dell’ottimo branzino in accordo con quello che c’è scritto sulla lonely planet: “ sembra che i pesci escano dal mare per entrare nella cucina del ristorantino e poi direttamente nel nostro piatto”. Serata tra…. Al mattino con una Punto abbiamo cominciato a perlustrare l’isola che ci appare brulla e sassosa, con delle belle spiagge. L’abbiamo attraversata tutta per raggiungere la tomba di Omero in cima ad un monte che ci riserva una vista mozzafiato sul mare, e nonostante non ci siano che pochi sassi ad indicare il luogo della tomba del grande poeta greco valeva la pena di arrivare sin quassù. Intendiamo approfondire al nostro rientro notizie su questo luogo e verificare tale informazione. Pomeriggio sulla spiaggia di Manganari e poi come nostra consuetudine su e giù per le strade dell’isola sino all’ora di cena. Oggi è il giorno del mio compleanno decidiamo di fermarci a mangiare alla nostra taverna, ne restiamo più o meno soddisfatti,poi facciamo un giro a Hora dove acquistiamo dei gelatini che andiamo a mangiare con una buona bottiglia di vino bianco sulla terrazza della nostra camera. Compleanno felice anche per gli auguri che mi ha mandato Marco e per l’esame superato oggi da Laura. Il ricordo di questo luogo credo rimarrà impresso nella mente di tutti e quattro. Ios ci è proprio piaciuta. Ma oggi è il 28 agosto e noi dobbiamo raggiungere uno dei più bei posti del mondo: Santorini. Arriviamo al porto e scendiamo dalla nave con migliaia di persone, ci si accalca sul pullman che ci porterà a Thira e poi altro pullman verso Imerovigli dove abbiamo prenotato la camera al Katerina’s Castle. L’accoglienza di Dimitri il proprietario dell’hotel e per noi entusiasmante. Ci offre un vino bianco di Santorini come benvenuto e ci fa assaporare le specialità locali: mousaka, olive, purèa di fave. Ci sediamo a contemplare il paesaggio che ci circonda e ci sentiamo beati per tanta bellezza. Non ci muoveremmo più di qui. La vista della caldera con le nere isole che la circondano ci riempiono occhi e cuore. Su suggerimento di Dimitri andiamo a cena da Hanoti dove con poca spesa mangiamo bene. 5 Il giorno successivo iniziamo la visita dell’isola partendo dalla zona di Akrotiri dove dopo una breve pausa per vedere Perissa beach, la spiaggia rossa, visitiamo l’omonimo sito archeologico. Quello che riusciamo a vedere sono gli scavi (peraltro aperti ai visitatori da un anno) della città di Akrotiri. Quanto è stato asportato dal sito suppellettili , vasellami e affreschi sono esposti nei musei di Thira e di Atene. Ad Akrotiri sono state recuperate le case coperte dalla cenere prodotta dall’eruzione del vulcano, ma non sono stati ritrovati resti umani o beni preziosi perché gli abitanti del luogo sono riusciti a fuggire in tempo, probabilmente messi in allarme da scosse sismiche e dal terremoto antecedentemente l’esplosione del vulcano e il conseguente tsunami. Poi spiaggia di Eros (spiaggia nera) con il bel baretto dove c’era una piacevole musica dal vivo. Così in disordine decidiamo di fare una prima puntata a Oia. poi senza tornare in albergo a lavarci e cambiarci, decidiamo di fermarci a cena e per tutta la serata. Le stradine di Oia, un incanto bianco azzurro e grigio, prendono sempre più vita al sopraggiungere della sera. Tanta gente arriva per godersi un tramonto spettacolare. Ci divertiamo un sacco e ci stupiamo per ogni bell’angolino che riusciamo a vedere. Inenarrabile conclusione di serata. La mattina successiva l’obiettivo è la visita di Thira con la sua scalinata degli asinelli che decidiamo di non percorrere e che ammiriamo dall’alto. Nel passeggiare tra le stradine di Thira incontriamo Fulvio, Antonella e loro figlio Marco scesi da una nave crociera Costa per la visita alla bella Santorini. Riprendiamo l’auto, facciamo una sosta a Pirgos alla ricerca di una non ben identificata chiesetta che non troviamo e che ci fa perdere un sacco di tempo. Poi decidiamo di raggiungere la spiaggia di Kamari per un’altra giornata marina. Ritorno all’albergo per il tramonto (c’è anche la luna piena) doccia, cambio d’abiti e poi Thira notturna con cena da Nicolas su consiglio dei nostri amici di Dervio Adriano e Vittoria, Franco e Giuliana che sono venuti qui prima di noi. I negozi di Thira traboccano un po’ di paccottiglia, ma sono comunque carini, anche se sinceramente siamo stati colpiti di più da Oia. Stiamo comunque parlando di posti meravigliosi. Quindi il giorno successivo, subito dopo colazione, verso le 8 siamo andati a fare una passeggiata sullo scoglio Rocca di Skaros dove c’è una bella chiesetta. Al ritorno salutiamo il nostro albergatore Dimitri e suo figlio esprimendo loro tutta la nostra soddisfazione per il luogo, il trattamento e la cortesia ricevuta e andiamo di 6 nuovo ad Oia alla ricerca di nuovi angolini straordinari che ci conquistano inevitabilmente. Pranzo sempre su consiglio dei nostri amici di Dervio al porto di Ammoudhi: medio per tre, eccellente pesce spada per Fabio, che prima riesce a fare anche un bagno. Poi via di nuovo con l’auto sulle coste dell’isola sino a Kamari, dove Fabio fa un ultimo bagno e noi tre ci rilassiamo in un baretto in attesa di andare all’aeroporto di Santorini per il rientro a casa dai nostri figli che noi tutti a questo punto abbiamo voglia di vedere, ma che consapevolmente sappiamo stavano meglio senza di noi. Cosa potrei dire di queste vacanze 2012: l) Cambiare isole è stato divertente e stimolante più che stancante. Tutte e cinque le isole meritavano di essere visitate. a) di Mikonos ricorderemo soprattutto il bellissimo paese con i negozi di buon livello: la rumorosa e divertente gioventù (beati loro) ed anche il caos. b) di Milos i colori delle coste, la gita in barca, il paesino Klima, il nostro alloggio esposto al vento (vento non fastidioso, ma stimolante) ed il baretto di Pollonia. c) di Folegandhos il paesino di Hora e il giardino del nostro alberghetto. d) di Ios la bella spiaggia di Milopotas, l’asperità dell’isola, ma soprattutto il tramonto dalle nostre camere ed il ristorantino Drakos. e) di Santorini lo stupendo paesaggio della caldera, la vista dall’albergo e il suo proprietario Dimitri. 2) Della compagnia non posso che confermare un rapporto ben collaudato ed apprezzare come sempre la pazienza nei confronti di Fabio da parte di Paolo e Rosi. Anche Fabio è stato felice e ha contribuito a rendere allegra la vacanza. Poi mi piace sottolineare i momenti di complicità e di divertimento con la mia amica Rosi (abbiamo riso tanto). Paolo è stato un po’ disturbato da un brutto herpes labiale, ma come sua caratteristica non si è mai lamentato e ha sopportato tutto stoicamente. Questa sarà ricordata anche come la vacanza del bastone di Fabio (perso a Santorini) per l’infiammazione al ginocchio. Per quanto mi riguarda posso dire che le piccole dimensioni delle isole mi fanno sentire un po’ prigioniera; preferisco spazi più ampi, 7 ma avendone cambiate molte non ho fatto a tempo ad annoiarmi e ho potuto godere della loro oggettiva straordinaria bellezza. In auto abbiamo avuto anche in questa vacanza la compagnia delle nostre canzoni e quindi il bilancio finale è estremamente positivo. Alla prossima!! 8