AIA Settembre 2014annuncioxsito
Transcript
AIA Settembre 2014annuncioxsito
L’AC QUE REL LO TACCUINO DI VITA ARTISTICA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ACQUERELLISTI n°9 settembre 2014 L’editoriale di Fernando Cavalieri Direttore responsabile Giovanni Carabelli Redazione Giovanni Carabelli Luigi Zucchero Grafica e impaginazione Riccardo De Checchi Fotografie Autori vari I e IV di copertina Acquerelli di P. Fracasso Feel the passion, Don’t look back Indirizzo A.I.A. Associazione Italiana Acquerellisti Via Ciardi n° 25 20148 Milano tel. 02 95380382 www.acquerello-aia.it sponsor ufficiale AIA In questo numero L’editoriale .................................................................................... pag. F.A.I. 2014 .................................................................................... pag. Mostra alla Cavallerizza ..................................................... pag. Lettera di ringraziamento del F.A.I. ........................... pag. Notizie dall’ECWS .................................................................... pag. Cordoba 2014 ........................................................................... pag. Le nostre interviste ................................................................ pag. Storia dell’A.I.A. ........................................................................ pag. La posta dei soci ..................................................................... pag. Perchè si chiama blu cobalto ........................................ pag. 3 4 5 6 7 8 14 20 22 23 intervista a Pasqualino Fracasso con il contributo di 2 Al momento di andare in stampa, purtroppo, ci raggiunge la triste notizia della scomparsa del nostro amatissimo socio Baini Francesco. Rivolgiamo, a nome di tutta l’AIA, le nostre più sentite condoglianze ai famigliari nel ricordo di Francesco, figura esemplare che, per tanti anni, ha con noi condiviso l’identica passione. La redazione Milano Gennaio 2014 Dopo 6 mesi di Presidenza, la nuova edizione della nostra Rivista mi offre la opportunità di contattare tutti i Soci per esaminare insieme gli accadimenti passati e presentare quanto programmato per il futuro. Quest’anno celebriamo i 40 anni di vita della nostra Associazione ed il primo evento, già realizzato, è stata la esposizione di acquerelli del passato Aprile, tenutasi presso la Cavallerizza del Fondo Ambiente Italiano in Milano. La Mostra ha avuto una notevole affluenza di pubblico, sia durante la inaugurazione che durante tutti gli altri giorni di esposizione; numerosi sono stati gli apprezzamenti, sia per l’allestimento che per il livello delle opere esposte. Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per questo evento, a tutti coloro che hanno partecipato, e naturalmente a chi, ospitandoci, ne ha consentito la realizzazione. Sempre per commemorare i 40 anni di attività,l’AIA ha sopportato la maggior parte delle spese relative al suddetto evento; per lo stesso motivo la prossima Mostra che si terrà all’Acquario Civico di Milano sarà, per i partecipanti, completamente gratuita, pur con la stampa di un catalogo e la presenza di Artisti stranieri che sono stati invitati per effettuare dimostrazioni di pittura. Tutto questo naturalmente è possibile grazie alla oculata amministrazione delle precedenti gestioni, che ci consente oggi di affrontare i costi di cui sopra senza chiedere il contributo dei Soci. Per quanto riguarda la gestione della normale attività abbiamo affrontato il tema della modernizzazione del nostro sito web; analogamente è stato discusso il problema di modificare e semplificare le norme di ammissione dei nuovi Soci; l’argomento è certamente delicato e contiamo di approfondirlo nelle prossime riunioni del Consiglio Direttivo. Relativamente al futuro, abbiamo praticamente preso gli accordi , con le Autorità cittadine, per una Mostra a Verona nella prossima primavera, nella Sala Birolli di proprietà comunale; altri contatti sono in corso ma forse è prematuro parlarne. In definitiva l’entusiasmo non manca; contiamo come sempre sul vostro appoggio e sui reciproci auguri. Il Presidente 3 FAI 2014 Mostra alla Cavallerizza di Augusta Magni di Davide Parenti 10 MAGGIO – MILANO-INAUGURAZIONE MOSTRA “L’ACQUERELLO OGGI” Alle 17,10 del 10 Maggio, appena arrivata all’inaugurazione, ho trovato una numerosa folla già presente, evidentemente desiderosa di non perdersi nemmeno un minuto dell’evento. Per coloro che non hanno potuto presenziare , in particolare per i soci lontani, vorrei descrivere la manifestazione e dare qualche informazione sulla sede ospitante, dal curioso nome “La Cavallerizza”, messa a disposizione dal FAI -Fondo Ambiente Italiano (loro sede nazionale da alcuni anni e concessa per la prima volta come luogo espositivo) e dalla prestigiosa Biblioteca Braidense, grazie ai buoni rapporti in essere con la nostra Associazione. Dal materiale informativo del FAI apprendo che la struttura, ubicata in zona centrale di Milano, risale al 1890. Si presenta esternamente come un corpo di fabbrica ristrutturato, peraltro non particolarmente interessante dal punto di vista architettonico. Di proprietà del Comune di Milano, per molto tempo è stata lasciata in uno stato piuttosto fatiscente e utilizzata come magazzino. Ha avuto, per contro , un nobile passato in quanto era stata eretta come maneggio militare, fatto questo testimoniato dalla notevole altezza del portale d’ingresso. A causa della sua vicinanza al Forte di Porta Tosa, voluto dal Fedmaresciallo austriaco Radetzky, l’edifico è stato per molti anni noto come “Cavallerizza Radetzky” . Oggi, per brevità: “La Cavallerizza”. Attualmente l’edificio presenta all’interno una moderna ristrutturazione, progettata dall’architetto Gregotti, che ne valorizza l’ altezza e richiama le strutture gotiche con contrafforti di sostegno, ottenuti utilizzando tubi di metallo scuro. Previsti inizialmente molto leggeri, questi sostegni divennero più pesanti in seguito all’intervento di ingegneri che ritennero opportuno (purtroppo dico io) apportare ulteriore rinforzo al progetto originale. Il risultato è una ristrutturazione comunque molto interessante e la sala espositiva, che occupa il 2° piano, consiste in una grande balconata al centro dell’edificio, con affaccio sulla parte sottostante. Ben 120 acquerelli, italiani e stranieri, facevano bella mostra in questa sala, appesi su eleganti pannelli di colore bianco-grigio (regalati alla nostra Associazione dal generoso industriale Signor Casiraghi, grande amico del presidente Fernando Cavalieri) posizionati in file oblique, con ampio spazio fra l’uno e l’altro per agevolare la visione dei quadri e lo spostamento dei visitatori per ammirarli. Da ammirare effettivamente c’era molto ,a mio parere, e già al primo colpo d’occhio ho avuto l’impressione di una mostra degna della ricorrenza. 4 Numerosi sono i luoghi segreti ma incantevoli di Milano. Uno di questi è Presentazione del Presidente Il continuo arrivo di partecipanti, anche da fuori Milano e Lombardia, ha presto riempito la sala e Cristina Bracaloni ha aperto ufficialmente la mostra, introducendo la rappresentate del FAI, Signora Morando e, a seguire, il nostro presidente Fernando Cavalieri che ha illustrato vita e finalità dell’Associazione dalla nascita ad oggi e ha presentato al pubblico il più anziano socio dell’AIA partecipe all’evento: Aurelio Pedrazzini. Molti applausi, flash, poi gli invitati si godono la mostra aggirandosi fra i quadri, affollando il desk della segreteria allestito con cataloghi, cd, materiale informativo e raggiungendo l’area rinfresco. Affettuosi saluti fra i soci e anche presenza di volti nuovi , in parte grazie al FAI che ha pubblicizzato la mostra sui media da loro normalmente raggiunti, come mi conferma Luca Ilgrande (responsabile eventi FAI) che incontro nella folla della sala e a cui vanno sinceri ringraziamenti . Data la numerosa partecipazione mi sono ripromessa di tornare con calma a rivedere i dipinti, cosa che ho fatto nei giorni seguenti , durante i quali, diversi soci milanesi , a turno, hanno presidiato la mostra. Lasciando la festosa atmosfera dell’inaugurazione e la sala ancora affollata ho pensato : “ se il buon giorno si vede dal mattino“… il successo dovrebbe essere assicurato per tutto il periodo espositivo. la Cavallerizza, una struttura che conserva il suo fascino. Ritengo un onore per i nostri acquerelli essere ospitati qui dal Fai, un’associazione così attenta al bello. Esponiamo nella sede principale in via Foldi, secondo piano, sotto l’imponente struttura di legno in un intreccio di antico e di nuovo ben pensato, ben realizzato. Sotto di noi due piani con uffici dove viaggiano le idee e la volontà per ben conservare i nostri importanti beni culturali. Per noi, soci da molti anni dell’AIA oppure da poco tempo entrati a far parte di questa associazione (proprio quest’anno compie quarant’anni) è una vera emozione passare da un quadro all’altro (ce ne sono circa centoventi) quasi con frenesia per poi tornarvi per meglio gustare le capacità dei singoli e quella dell’associazione nel suo insieme. Ci sono oltre una decina di lavori dei presidenti di varie associazioni europee e il tutto, mi pare, lega perfettamente, i quadri sono ben esposti e ben incorniciati e tutti mi sembrano validi. Per noi che facciamo acquerello non è facile assistere ad una mostra così imponente tutta dedicata a questa tecnica ma oggi si può dire che ci siamo. A Milano non abbiamo fatto molte mostre, è sempre stato più facile trovare gli ampi spazi necessari fuori, in provincia o in altre regioni ma oggi questa mostra ci aiuta a farci maggiormente apprezzare anche nella nostra città. Naturalmente come in tutte le mostre c’è stato il momento dei discorsi e il momento del rinfresco, il tutto ben organizzato. La presidente dell’EWCS Cristina Bracaloni ha presentato la nostra associazione e le nostre aspirazioni e ringraziato le importanti sponsorizzazioni che ci hanno aiutato. La signora Anna Maria Morando, vice presidente amici del Fai, quale padrona di casa, si è mostrata attenta alle nostre tematiche ed Interno mostra, locandina e articolo L’Art de l’Aquarelle ha presentato la sua associazione ed i propositi per il futuro. Il nostro nuovo presidente, Ferdinando Cavalieri, ha ripercorso il cammino di quarant’anni del nostro gruppo come una galoppata trionfale. Un altro pensiero è il desiderio di ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per la buona riuscita di una tale esposizione: provate un attimo a pensare cosa è necessario fare per realizzare un simile avvenimento. Infine un ultimo pensiero: è bello vedere tutti questi lavori che arrivano dalla nostra comune passione ma è bello rivedere anche gli autori, gli amici che da tanti anni condividono con noi le nostre stesse emozioni. Darci la mano o scambiarci un saluto è davvero un bel momento. Ciao a tutti Davide Parenti. 5 Lettera di ringraziamento del FAI Notizie dall’ECWS di Annamaria Morando Vice Presidente Amici del F.A.I. di Cristina Bracaloni Coordinatore ECWS io esprimere A nome del FAI- Fondo Ambiente Italiano vogl di acquarelli l’apprezzamento più caloroso per la mostra o destinato a mostre, che voi dell’AIA avete allestito nel grande spazi mo messo a disposizione. incontri, conferenze che con la Braidense vi abbia acquerelli esposti (più di 120 E’ stato un vero successo sia per la qualità degli per l’affluenza del pubblico. con molta partecipazione di artisti stranieri) sia ti più di 300 visitatori e nelle due conta stati sono Il giorno dell’inaugurazione 40 persone al giorno durante la settimane successive, con una media di circa e alla domenica sono state totalizzate settimana e una maggior frequenza al sabato circa 900 presenze. Annamaria Morando all’inaugurazione della mostra ospitato un evento che ha suscitato Noi del FAI siamo stati molto contenti di aver anche senza una grande campagna così grande interesse e che ha dimostrato che realmente condivisi da molti , il stampa quando si propongono argomenti e temi ed esprime i suoi apprezzamenti. pubblico risponde e corre curioso e competente acquarelli coinvolge il pubblico Abbiamo potuto constatare che il mondo degli culturale, argomenti ecc. più diverso per età, professione, nazionalità, livello del meglio, della perfezione e dal Tutti sono accomunati dalla ricerca del bello, e pensieri. desiderio di esprimere sensazioni, impressioni perché l’arte è un mezzo per unire e ivision cond Sono stati momenti sinceri di hanno stupito per il livello e la varietà identità di interessi. Inoltre le tecniche usate etenze nel settore. anche il pubblico che non ha particolari comp per mettere in evidenza gli scopi Per il FAI è stata proprio una bella occasione lavoro diamo alla tutela di una delle sue attività: oltre ai contributi che con il nostro straordinario paese, vogliamo parte del patrimonio storico e artistico del nostro diffondere l’amore per la cultura e la bellezza. . Ancora una volta grazie all’AIA e ai suoi artisti Annamaria Morando 6 Il prossimo 9 Ottobre s’inaugura a Córdoba la 17a mostra, e relativo simposio, dell’European Confederation of Watercolour Societies. L’evento è organizzato lanciato ben 16 anni fa per volontà dell’AIA e dei Belgi in un momento di crescita della nostra associazione che non si è ancora concluso, anzi, continua positivamente avendo l’AIA assunto il coordinamento della Confederazione nel 2012, essendo l’AIA costantemente invitata a partecipare a mostre ed eventi acquerellistici di rilevanza internazionale ed intessendo rapporti con associazioni e maestri di chiara fama. Dal 1998 ad oggi la nostra Confederazione ha dimostrato una forte capacità attrattiva, per nulla esaurita, avendo recentemente incluso tra i suoi membri altre due associazioni: quella Estone e quella Polacca. E’ ora con estremo piacere ed orgoglio che annuncio il prossimo ingresso nell’ECWS dell’associazione degli acquerellisti tedeschi (Deutsche Aquarell Gesellschaft)! Arrivederci a Córdoba. On the next 9th October the 17th exhibition, and related symposium, of the European Confederation of Watercolour Societies will be opened in Córdoba. AIA participates with 11 works on show. The ECWS is an international project launched 16 years ago by the will of AIA and the Belgians at a time of growth of our association that has not yet concluded and goes on positively having AIA taken over the coordination of the Confederation in 2012 and being constantly invited to participate in exhibitions and watercolour events of international importance. Since 1998, our Confederation has demonstrated a strong ability to attract, not at all exhausted, having recently included among its members two associations: the Estonian and the Polish one. And now I announce with great pleasure and pride the new entering in the ECWS of the German Watercolour Society (Deutsche Gesellschaft Aquarell)! See you in Córdoba. dall’Agrupación de Acuarelistas de Andalucía (AAA) che, grazie all’iniziativa ed all’energia del suo nuovo Presidente, Elías Cañas García-Otero, ospita per la prima volta la mostra annuale dell’ECWS. Saranno esposti oltre 150 acquerelli degli artisti delle associazioni appartenenti alla Confederazione e gli iscritti al simposio sono circa 140: sicuramente un ottimo risultato e un bell’evento da godere per quelli di noi che parteciperanno al simposio. Una settimana (dal 6 al 12 Ottobre) ricca di attività in comune (workshops, visite turistiche, cena di gala e ovviamente inaugurazione mostra) in un luogo ricco di storia e monumenti per ritrovarsi insieme, ancora. L’AIA partecipa con 11 opere in mostra. L’ECWS è un progetto di respiro internazionale The event is organized by the Agrupacion de Acuarelistas de Andalucía (AAA) which, thanks to the initiative and energy of its new President, Elías García-Cañas Otero, hosts the annual exhibition dell’ECWS for the first time. More than 150 watercolours from the associations belonging to our Confederation will be on show and about 140 people are registered at the symposium: definitely a great result and an enjoyable event for those of us who will go to Córdoba. A week (from 6 to 12 October) full of activities (workshops, tours, gala dinner and of course the opening) in a place rich with history and monuments to be together, again. 7 CORDOBA 2014 I soci selezionati Milano giugno 2014-06-03 Quest’anno la manifestazione ECWS si tiene a CORDOBA (Spagna) Qui vedete elencati i soci che hanno superato la selezione e parteciperanno all’evento. BANDARA Manamperi C. BANDARA Manamperi C. CARABELLI Giovanni COLOMBO Laura DALLA VALLE Silvia GRABLEVSKAJA Elena JACCHIA Elisabetta LATTANZI Paolo MAIOLI Franca MAZZUCCO Evelina MONTRASI Rosella ONOFRI Luigi GRABLEVSKAJA Elena Con i complimenti della redazione MONTRASI Rosella CARABELLI Giovanni MAIOLI Franca 8 9 COLOMBO Laura LATTANZI Paolo ONOFRI Luigi DALLA VALLE Silvia JACCHIA Elisabetta MAZZUCCO Evelina 10 11 Winsor & Newton presenta i nuovi MARKER e STICK Professional WATER COLOUR Lo storico marchio inglese Winsor & Newton, noto agli acquerellisti di tutto il mondo, lancia una nuova sfida al mondo dell’arte contemporanea presentando due nuovi prodotti, che sarebbe più giusto definire due nuovi strumenti, che allargano la concezione “water colour” dei colori per artisti. Si tratta dei nuovi sticks e dei nuovi markers Professional acquerellabili per i professionisti delle belle arti. Oggi il marchio Winsor & Newton raggiunge una nuova tappa nel lungo e articolato percorso di sviluppo dell’universo “water colour” con l’introduzione dei nuovi MARKER e STICK Professional ad acquerello, due innovativi strumenti / colori acquerellabili basati sulla gamma extra-fine Professional, con veri pigmenti di qualità belle arti. Progettati per offrire agli artisti nuove strade per esplorare la propria creatività, i nuovi markers e sticks ad acquerello sono tra le innovazioni più recenti nel mondo dei colori per le belle arti dedicati ai professionisti e aggiungono una nuova dimensione alla pittura ad acquerello.” Guido d’Angelo Artista e Tecnico Winsor & Newton Gli STICK si presentano come dei carré a sezione quadrata di durezza media in grado di rilasciare tracce di dimensioni e qualità variabili per sfregamento sul supporto cartaceo. Bagnati si sciolgono consentendo una versatile e ampia lavorabilità del colore. Ideali per chi predilige o ricerca una resa articolata dei trattamenti di stesura e dei segni sgranati. Consentono di lavorare sovrapponendo in modo alterno diversi passaggi e applicazioni tra bagnato e secco. “Nell’era digitale, che oramai ci coinvolge irrimediabilmente tutti influenzando fortemente la nostra quotidianità, si continua a fare progressi nel mondo delle tecniche pittoriche tracciando nuove linee di ricerca e sviluppo linguistico ed estetico. Tutte le tecniche pittoriche, si può consapevolmente affermare, sono storicamente il risultato di un lento e lungo processo fatto di intuizioni, scoperte, sperimentazioni, ripetuti tentativi e magistrali perfezionamenti. Lo stesso certamente si può dire per la tecnica dell’acquerello che ha avuto un lungo susseguirsi di storie, personaggi più o meno gloriosi e celebri, operatività sapienti, esperienze personali, scelte individuali, grandi condivisioni e trasmissioni di valori che ne hanno determinato e consolidato l’uso, i trattamenti e la creazione di opere d’arte uniche e straordinarie. Fino dall’antichità si fece uso di colori temperati con gomme o diluiti con acqua, e le pitture così eseguite si chiamarono guazzi o miniature. Ma il vero e proprio acquerello, di pratica piuttosto recente, consiste nell’uso di colori diluiti con semplice acqua e distesi in velature fluide, anche ripetute. Prima del’700 tinte acquose furono usate soltanto per ombreggiare schizzi e disegni. Albrecht Dürer ( Norimberga, 1471 – Norimberga, 1528 ) noto artista del Rinascimento diffuse l’uso di questa tecnica e ne fece uso nei suoi celebri schizzi di viaggio. Impulso e fama maggiori a questa nuova pratica pittorica, oltre due secoli dopo, vennero dall’artista inglese Joseph Mallord William Turner ( Londra, 1775 – Chelsea, 1851 ) che perfezionò la tecnica dell’acquerello, sostituendo ai colori minerali quelli vegetali, e ottenendo così maggior leggerezza, fluidità e luminosità; mostrando quali fossero le possibilità dell’acquerello, il quale specialmente negli ultimi tempi divenne per lui unico mezzo di espressione pittorica. In Francia l’adoperò ampiamente il pittore Jean-Honoré Fragonard ( Grasse, 1732 – Parigi, 1806 ), che ne mise di moda la pratica mostrando come l’acquerello rappresentasse il mezzo più fluido e più leggero, tutto trasparenze e velature. Anche Eugène Delacroix ( Saint-Maurice, 1798 – Parigi, 1863 ) usava l’acquerello per schizzare rapidamente le sue composizioni, così come Jean-Baptiste Camille Corot ( Parigi, 1796 – Villed’Avray, 1875 ) per le sue ricerche di luce. E l’uso continuò con Paul Cézanne ( Aix-en-Provence, 1839 – Aixen-Provence, 1906) pittore che nelle sue solitarie sperimentazioni è stato in grado di prefigurare quelli che saranno lo stile e la visione della grande rivoluzione cubista, con Paul Signac ( Parigi, 1863 – Parigi, 1935 ) capo dei post-impressionisti, due colonne della pittura moderna. Nel 1832 Henry Newton e William Winsor introdussero i primi acquerelli umidi al mondo, aggiungendo un pezzo importante alla storia evolutiva di questa tecnica, da allora la reputazione dei colori ad acquerello extra-fini Artists si è diffusa e consolidata tra gli artisti di ogni nazionalità. I MARKER consentono agli artisti di ottenere una definizione e un controllo senza pari offrendo una qualità di stesure e tracciati che vanno dalla modalità grafica alla complessità pittorica. Perfetti per schizzi e illustrazioni, estendono il piacere e le possibilità di disegnare con colori vivaci e fluidi. Ciascun marker è dotato di una punta fine su un’estremità e un pennello flessibile sull’altra. Il colore si mischia facilmente con l’acqua per creare tinte ad acquerello morbide e vivaci. I pigmenti sono intensi e offrono un’ampia varietà tonale quando si aggiunge l’acqua, con una garanzia di permanenza di durata eccezionale. I nuovi marker e stick professional water colour di Winsor & Newton sono formulati per rendere al meglio su carte da acquerello altamente collate e con grana medio/grossa. Per ottenere risultati ottimali, si può utilizzare la carta per acquerelli Winsor & Newton, dotata di proprietà di sollevamento eccezionali che migliorano la capacità di mescolarsi e la fluidità dei colori. Per tutti i membri dell’associazione Aia sono disponibili campioni gratuiti dei nostri acquarelli Professional in stick, dei nuovi marker acquerellabili Winsor & Newton senza dimenticare i colori in Edizione limitata ispirati al deserto. Le nostre interviste Intervista a Pasqualino Fracasso con la collaborazione di Angelo Gilardoni Crescere insieme Questa è un’intervista fuori dagli schemi ma spero possa essere interessante, anche grazie alla massima disponibilità dell’intervistato. Pasqualino ti chiamo per nome perché sono quasi (quasi) sicuro che mi consideri un amico, so che la mia idea è forse un pochino strampalata, ma una auto intervista non è cosa mica da tutti. Ciao a tutti voi Mi chiamo Pasqualino fracasso e come la maggior parte dei lettori, sono un socio AIA. Lo sono diventato nel 2010 e lo dico sempre con soddisfazione perché per me è stato un primo traguardo, il primo passo per avvicinarsi a qualcuno che parlava il linguaggio dell’acquerello come me e lo parlava a un certo livello. Grazie per la sincerità ma credo, anzi sicuramente tutti saranno d’accordo con me che il merito e la capacità di esprimerti ai massimi livelli nella fine art, sia solamente tuo. Sinceramente ogni 14 volta che vedo una tua nuova opera provo una malcelata invidia ed anche un po’ di rabbia. Rabbia? Pasqualino lascia stare. Si rabbia, ma non pensarci, parla descriviti racconta a tutti che lavoro fai, come sei arrivato a dipingere, perché proprio l’acquerello, la tecnica che utilizzi, e tutto ciò che hai da dire sull’argomento. A proposito ho visto ed ho osservato alla mostra del FAI l’opera che hai esposto. Sinceramente…. Mi ha affascinato ma l’ho trovata un po’ inquietante. Quante domande tutte insieme … Boh da dove cominciare… dalla fine … cioè da adesso. Sono contento delle emozioni che il quadro ti ha suscitato Angelo, era proprio quello che volevo. Questo è un pezzo importante del mio percorso artistico. È un quadro da competizione (come li chiamo io) nel senso che è stato fatto per un Winter impressions #02 importante concorso internazionale dove se vuoi farti notare devi uscire dagli schemi, essere originale, innovativo e colpire, e penso di esserci riuscito . Descrivermi è difficile (artisticamente parlando) … da 4 anni sto facendo un percorso artistico poco ortodosso: ho studiato e sviluppato tanti stili partendo dai grandi acquerellisti internazionali contemporanei e moderni e contaminando tutto con tutto ciò che mi affascina dell’arte contemporanea. Dipingo di tutto in termini di soggetti, tecniche, stili etc. perché penso che sia la base. È poco ortodosso, poco commerciale e molto rischioso perché si dovrebbe prendere un argomento (tecnica, stile o soggetto che sia) e farlo, rifarlo e studiarlo, in tutti i modi fino a che ne sei 15 fare qualcosa di nuovo o diverso non a causa dei miei limiti ma perché l’ho scelto (vedi i grandi artisti della storia). Uno non può fare un astratto o un informale solo perché non è capace a fare bene un quadro realista e spacciare il suo limite per scelta ! eh no! Ma non voglio essere polemico, bensì egocentrico e quindi torniamo a parlare di me. Con questa idea in testa ho studiato e studio per diventare bravo tecnicamente e fare tutto ciò che voglio in tanti modi diversi (forse in troppi modi diversi: infatti, i miei quadri messi insieme sembrano fatti da tante persone diverse: forse soffro di un smultiplamento della personali ?!). Vi sembra che io ci sia i riuscito ? L’acquerello è una tecnica veramente versatile e difficile. Ho visto artisti fare cose e avere visioni pazzesche. Geniali, sovvertire le regole più basilari e andare oltre. Anch’io voglio andare oltre … ma solo dopo aver imparato bene tutte le basi, o meglio, non dopo ma parallelamente.. Riesco proprio per questo nei concorsi internazionali? Si e no. Ogni concorso dipende da: quanto dimostri di essere tecnicamente capace, quanto sei originale e diverso dagli altri, dalla fortuna (ossia dai giudici che ti giudicano e dai loro gusti). Io cerco sempre di fare qualcosa che soddisfi i primi 2 punti e soprattutto di colpire: per la tecnica,lo stile, il soggetto o per l’approccio diverso ad un tema. Ormai di acquerellisti bravissimi è pieno il mondo e quindi o sei tecnicamente al top oppure New York mood #06 padrone . Io però non ho tempo … questo è il mio limite e il mio cruccio: non ho tempo di fare quello che vorrei, come tantissimi di noi. Aspetta sto facendo un discorso un po’ incasinato, non da ingegnere quale sono! Allora cerchiamo di essere un po’ più schematici per farvi capire chi sono cosa faccio e come lo faccio. Quindi da adesso mi faccio le domande e mi do le risposte. Dunque, quanto dipingo ? Dipingo una media di 6 ore alla settimana dalle 11 alle 01 di notte perché di giorno lavoro e la sera ed il fine settimana lo passo con la mia famiglia: non rimane che la notte ( e la pausa pranzo per disegnare e fare bozze). Stanchezza ? Fisicamente si, psicologicamente no perché il mio fai il “diverso”. cervello è un universo di idee, stimoli, curiosità e questo mi aiuta a tenere botta a questi ritmi di creatività notturna. Perché l’acquerello ? Perché l’acquerello è magia: è casuale, irripetibile, istintivo, pratico e soprattutto … immediato e veloce ed io che sono molto istintivo e mi stufo velocemente non riuscirei a fare un quadro per giorni e giorni come per l’olio mi prenderebbe male … e poi non ho tempo come dicevo prima! Ho cominciato un’estate a fare degli acquerelli partendo da un libro ma vedevo che gli acquerelli di “quelli bravi” avevano qualcosa che non capivo ma che mi affascinava … così ho cercato di capire cos’era e come un colpo di fulmine l’ho capito: loro vedevano qualcosa oltre l’immagine che dipingevano o che riproducevano e lo facevano magistralmente con una tecnica ed una immediatezza tale che ti riusciva ad avvicinare a quel qualcosa: era magico. Il segreto dell’acquerello per me è prima di tutto una questione di testa … devi sapere cosa fare e come farlo. La tecnica è poco importante ? No anzi la tecnica è il secondo elemento fondamentale dell’acquerello, più importante ancora che in altre tecniche pittoriche! Senza una buona, molto buona tecnica non puoi essere un bravo artista, ne sono convinto e nessuno mi farà mai cambiare idea … ma non basta. Vedo molti artisti che fanno solo le cose che sono capaci di fare sostenendo che tutto è arte e che loro interpretano, per cui sono liberi di fare quello che vogliono come lo vogliono… il che non è sbagliato ma non è neanche giusto. La mia arte deve essere una scelta: io so fare tutto e scelgo di Che cosa significa essere al top tecnicamente? Un maestro per un quadro iper realistico o comunque molto elaborato ci mette dalle 30 alle 100 ore ed è perfetto (compresa la progettazione e le prove) Io non posso permettermi tutto questo tempo per un quadro. Non posso essere al top tecnicamente (poco tempo per studiare, per progettare e realizzare) e quindi faccio di necessità virtù e punto sull’aspetto innovativo, diverso! Forse non è vero che ci va tutto questo tempo per un acquerello … Gli acquerelli più classici (come li definisce Castagnet) si possono fare (come fa lui) in pochissimo tempo (1-2 ore) ma per farli come li fanno i maestri devi avere sulla schiena almeno vent’anni di pratica continua (ore ed ore al giorno), e comunque tanti grandi maestri impiegano ore ed ore a comporre un quadro di grande impatto (Stan Miller, Zoladz, Sheryl Luxembourg, ecc..), per lo meno questo è quello che mi hanno detto alcuni di loro o che hanno scritto su libri e riviste ... e in effetti aldilà di essere un iperrealista per fare un grande quadro ci va tempo, studio … ci va più studio che esecuzione. Per il quadro “don’t look back” (selezionato dall’american watercolor society) avevo una idea molto precisa in testa (quello che è appunto venuto fuori) ma dovevo decidere i colori, la tecnica, le luci e mille altre cose … morale della favola: l’ho rifatto 4 volte perché non bastava l’idea, questa doveva essere realizzata quasi A sinistra lacquerello “Oggi” sopra “Higher” alla perfezione modo di potermi far conoscere ed affermare nel mondo dell’acquerello internazionale; non è un facile e neanche economico però ti permette di farti conoscere e di conoscere altri artisti ed addetti ai lavori. Ho conosciuto persone ed artisti veramente interessanti da cui ho appreso molto e vedere un acquerello dal vero non è come vederli su internet o Iperrealismo perfetto o immediatezza, istinto e immaginazione (come Castagnet che citavo prima)!? La seconda che hai detto sicuramente perché la bellezza dell’arte è riuscire con poco a dire tantissimo, lasciare molto all’immaginazione dello spettatore perché quello è il ruolo della pittura, la riproduzione perfetta della realtà la lasciamo alla fotografia … noi dobbiamo far sognare ! però il realismo è un passaggio fondamentale per arrivare a questo livello … come dicevo prima devi saper fare tutto … Perché partecipo a così tanti concorsi internazionali ? Ho cominciato perché volevo capire a che livello ero e quindi dovevo confrontarmi con altri artisti e visto che in Italia non ci sono occasioni del genere 18 su un libro, riesci a capire molte più cose … Mi piacerebbe fare l’acquerellista di professio- per gli acquerellisti sono andato a cercare fortuna all’estero … e lì si aperto un mondo nel senso che ho visto che c’era gente veramente brava e che i metodi di valutazione di un acquerello non erano quelli che avevo io (per lo meno al livello a cui ero). Ho cominciato con gli USA perché erano quelli che pubblicavano ondine i concorsi mentre in Europa era difficile trovare informazioni e poi negli ultimi 2 anni c’è stata un’esplosione, soprattutto grazie a Facebook, di concorsi iniziative e quant’altro. Ora invece partecipare ai concorsi è diventato per me ne… Certo, da grande vorrei fare quello ma qui in Italia , con una famiglia da mantenere, è quasi un sogno impossibile troppe tasse e non c’è la cultura dell’acquerello che ti permetta di vivere di corsi (come succede invece in Francia, negli USA ecc…). per cui rimango acquerellista per passione. L’unica cosa di cui mi vanto è di essere riuscito ad arrivare a certi livelli dipingendo 1/10 di quanto dipingano gli altri artisti. Domanda di rito :chi sono i miei acquerellisti preferiti ? Sargent su tutti e poi a seguire Zorn , Wyett e Winslow Li studio in continuazione ognuno di loro con caratteristiche ed approcci differenti ed interessantissimi. Per finire: dove voglio arrivare? Voglio semplicemente riuscire a far due cose: Riuscire a fare quello che voglio con l’acquerello (tecnicamente parlando, arrivare all’astratto e poi tornare indietro e scegliere di fare ciò che preferisco. Riuscire sempre ad emozionare la gente, trasmettere passione, emozioni e riflessioni (attraverso le mie opere ma ancor più attraverso i corsi che faccio), aiutare le persone con la forza dell’arte. Grazie Pasqualino. Ti ringrazio moltissimo. Hai visto. Ti metti uno specchio davanti e ti intervisti? Non era poi così difficile vero? Intervista collaborativa, significa far fare tutto all’intervistato e prendersene il merito Pasqualino Fracasso e Angelo Gilardoni 19 20 21 La posta dei soci Lettera che la socia ALESSANDRA ARECCO ha inviato al direttivo a proposito dell’intervista apparsa sul numero 8 Leggendo sul nostro giornalino l’intervista che i membri del Direttivo hanno fatto al Presidente uscente, Carabelli, mi sono venute alla mente varie riflessioni. Come prima cosa, essendo stata Presidente prima di lui, gli devo un ringraziamento per aver preso in mano la nostra associazione in un momento difficile e per essere riuscito a pilotarla con fermezza ed in modo efficace. Come seconda cosa, però, mi sento anche in dovere di rammentargli cose che forse lui non ricorda pur avendo fatto parte di precedenti Direttivi. Inizialmente i bilanci tendevano allo zero perché l’AIA era sempre stata definita e voluta come Associazione senza fine di lucro. Al Tesoriere di allora, Aurelio Pedrazzini, era stato detto che il bilancio, tra entrate ed uscite, doveva andare assolutamente alla pari. In seguito, consultati i Revisori dei conti che per statuto ci affiancavano, eravamo stati informati che potevamo avere una moderata cifra come attivo per coprire le spese ed attuare le migliorie che erano necessarie alla vita associativa (allestire convegni e mostre, stampare cataloghi, affittare una sede,acquistare uncomputer, sedie per le riunioni, proiettore per le serate, ecc..). Infatti negli ultimi anni con Lapenna prima e Perucchini poi come Tesoriere, gli attivi ci sono stati ed abbiamo potuto muoverci con più scioltezza. L’ultimo, ha dato un attivo di circa 10.000 euro e questo può essere stato d’aiuto alla programmazione del nuovo direttivo. In quanto all’usufruire di sponsor, ricordo che la prima volta che ne abbiamo avuti è stato nel 2004 con il convegno-mostra di Arezzo a cui hanno partecipato oltre 15 associazioni. Basta guardare in fondo a quel catalogo (che funge anche da nostra memoria storica di un passato importante in quanto ci ha permesso di arrivare fin qui) una pagina elenca quanti ci hanno aiutato ed alcuni sono gli stessi che abbiamo adesso. Alessandra Arecco Cara Alessandra Ringrazio per quanto da te espresso nei miei confronti. Non ho dimenticato quanto fatto dal Direttivo da te presieduto e, non mi sembra opportuno ora entrare nei dettagli sulle precisazioni da te scritte, i soci che ci leggono si annoierebbero. Ogni Direttivo che si è succeduto, il tuo e anche i precedenti, hanno gestito l’Associazione al meglio delle proprie possibilità, per cui, il tanto o il poco che si è prodotto è dipeso dalle capacità dei propri componenti e alle motivazioni che si sono riuscite a trasmettere. A fine mandato, ciò che rimane, è solo il riconoscimento dei soci che hanno più o meno gradito la conduzione fatta. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto molti apprezzamenti che ho poi trasmesso al Direttivo, ovviamente ne sono orgoglioso ma, anche consapevole che ceduta la mia posizione l’onere continua e l’onore non è mai stato da me considerato appagante. Avrei ancora un consiglio: prova a rileggerti senza preconcetti la mia intervista forse la comprenderai meglio. Giovanni Carabelli 22 347 AA S4 025 A S3 I Lemon Yellow Bismuth Yellow (Nickel Titanate) 089 A (ii) S4 I Cadmium Orange 724 A S1 II Winsor Orange 587 B (i) S4 448 B S2 086 A S4 (ii) I Cadmium Lemon Madder Opera Rose 722 A S1 Rose Genuine 730 A S1 I Winsor Lemon Winsor Yellow 707 A S1 II Winsor Blue (Green Shade) La formula è... 724 A S1 II Winsor Orange 723 A S1 106 A (ii) S4 I Cadmium Scarlet 603 A S2 II Scarlet Lake CoAl2O4 Winsor Orange (Red Shade) 311 A S1 I Hooker’s Green 587 B (i) S4 448 B S2 Rose Madder Genuine Opera Rose 106 A (ii) S4 I Cadmium Scarlet 603 A S2 II Scarlet Lake 094 A (ii) S4 I Cadmium Red 489 A S3 I Permanent 016 A Magenta 192 AA S4 I 491 A S3 I 137 AA S3 I Cerulean Blue 379 A S2 II Manganese Blue Hue Curiosità Perché si chiama blu cobalto 538 A (iv) S1 I Prussian Blue 089 A (ii) S4 I Cadmium Orange 723 A S1 545 A S3 489 A S3 I Permanent Magenta 362 503 A S1 I Permanent Sap Green 192 AA S4 I Cobalt Violet Winsor Orange (Red Shade) 545 A S3 348Quinacridone AA S2 Magenta Lemon Yellow Deep 140 AA S3 I Cerulean Blue (Red Shade) 094 A (ii) S4 I Cadmium Red 447 A S1 II Olive Green 491 A S3 I Permanent Mauve 317 AA S1 Cobalt Violet (i) (ii) 653 A Permanent S1 Mauve S4 II I Aureolin Transparent Yellow 097 A (ii) S4 I Cadmium Red Deep 638 AA S1 I Terre Verte (Yellow Shade) 672 A S2 I Ultramarine 056Violet A S1 537 Blu Cobalto o blu di Dresda Quinacridone Magenta AA S1 Light Red 678 AA S1 I Venetian Red I Indian Red Brown Madder 548 A S3 II Quinacridone Red 466 A S3 004 B S1 479 A S3 Winsor Red Deep Permanent Alizarin Crimson Alizarin Crimson Permanent Carmine 502 A S3 II Permanent Rose 672 A S2 I 733 A S1 321 A S3 180 AA S4 263 A (iii) S2 I 667 A (iii) S2 I Ultramarine 731 Shade) A S1 (Green 178 AA S4 I Cobalt Blue 709 A S1 II 010 A (iv) S1 I 721 A S1 I Winsor Green (Yellow Shade) 637 AA S1 I Terre Verte 460 A S2 459 AA S3 I Oxide of Chromium 526 A S2 191 AA S4 Phthalo Turquoise Cobalt Turquoise Light 190 AA S4 I Cobalt Turquoise 576 A S4 II Rose Doré 422 AA S1 I Naples Yellow 733 A S1 Winsor Violet AA (Dioxazine) S2 507 A S3 Potter’s Pink 576 A S4 II Rose Doré 725 A S1 Winsor Red Winsor Violet 649 AA (Dioxazine) Winsor Red Green Gold 726 A S1 118Ultramarine A (ii) S4 Violet I Cadmium Yellow Pale 726 A S1 294 A S2 097 A (ii) S4 I Cadmium Red Deep 425 AA S1 I Naples Yellow Deep 321 A S3 Indanthrene Blue470 A S2 Perylene Maroon Si tratta di una gradazione fredda e desaturata del blu, storicamente creata dai sali del cobalto. Perylene Violet Storia Cobalt Blue S3 Indanthrene 108French A (ii) S4 Blue 267 A S1 Deep Ultramarine I II Turner’s Yellow New Gamboge Cadmium Yellow 184 AA S4 719 A S1 I Winsor Green (Blue Shade) 692 AA S3 I Viridian II Winsor Yellow Deep Dalla tavola colori Winsor & Newton Cobalt Green 548 A S3 II Quinacridone Red 745 AA S1 I Yellow Ochre Light 180 AA S4 Cobalt Blue Deep 125 AA S2 I Caput Mortuum Violet Winsor Blue Antwerp Blue 319 A S1 (Red Shade) 111 A (ii) S4 II I Indian Yellow Cadmium Yellow Deep Perylene Green 725 A S1 466 A S3 004 B S1 479 A S3 Winsor Red Deep Permanent Alizarin Crimson Alizarin Crimson Permanent Carmine 744 AA S1 I Yellow Ochre 552 AA S1 I Raw Sienna 285 AA S2 I Gold Ochre 263 A (iii) S2 667 A (iii) S2 I I French Ultramarine AA Ultramarine S1 076 AA S1 (Green 676 Shade) AA S1 554 I Raw Umber I Burnt Umber I Vandyke Brown 547 A S3 Quinacridone Gold 059 AA S1 I Brown Ochre 178 AA S4 I Cobalt Blue 609 AA S1 I Sepia 322 A II Indigo 381 AA S1 Magnesium Brown 709 A S1 II Winsor Blue (Red S1 Shade) 465 A S1 II Payne’s Gray Key to Coding ASTM AA A B (i) I II Extremely Permanent (iv) Fluctuating colour, fades in light, Permanent recovers in dark Moderately Durable S Series number ‘A’ rated in full strength Transparent may fade in thin washes Semi-Transparent (ii) Cannot be relied upon Opaque to withstand damp Semi-Opaque (iii) Bleached by acids, 719 acidic A S1atmosphere 692 AA S3 721 A S1 637 AA S1 502 A S3 II Permanent Rose 074 AA S1 I Burnt Sienna 010 A (iv) S1 I Antwerp Blue 430 A S1 II Neutral Tint Permanent for artists’ use Permanent for artists’ use Where no ASTM rating is listed, please refer to the Winsor & Newton permanence rating L’alluminato di cobalto, noto 526 A S2 191 AA S4 190 AA S4 184 AA S4 460 A S2 459 AA S3 I I I I I I anche con il nome di blu Phthalo Cobalt Cobalt Cobalt Green Winsor Green Viridian Winsor Green Terre Verte Perylene Green Oxide of Turquoise Turquoise Light Turquoise (Blue Shade) (Yellow Shade) Chromium cobalto, blu di Thénard e blu di Dresda, è un pigmento che venne sintetizzato per la prima volta nel 1802 da Il Blu è un colore che piace molto Thénard che scaldò insieme fosfato di cobalto o arsenato all uomo perché simboleggia potere e552successo, invece e425 allumina; 311 A S1 503 A S1 447 A S1 638 AA S1 294 A S2di cobalto 422 AA S1 AA S1 745 AA S1 744 AA S1 AA S1 285 AA S2piace 547 A S3 059 AAmolto S1 381 AA S1 074 AA S1 I I I I I II I I I I I I insettiQuinacridone che sembra Hooker’s Green Permanent Sap Olive Green Terre Verte Green Gold Yellow Naples Yellow Yellow Ochre Yellow Ochre meno Raw Sienna agli Gold Ochre Brown Ochre ne Magnesium Burnt Sienna oggiNaples viene ottenuto dalla Green (Yellow Shade) Deep Light Gold Brown siano infastiditi tant’è che prima calcinazione di ossido dell invenzione del frigorifero nelle di cobalto e allumina. Il barone Louis-Jacques Thénard dispense si usava il blu cobalto proprio È un ottimo colore adatto a per tener lontano queste fastidiose tutte le tecniche, resistente creature. a tutti gli agenti e molto stabile, utilizzato Man Ray (artista del secolo scorso) diffusamente dagli artisti non tanto come pigmento 362 AA S1 678di AA S1 AA S2 507 A S3 317 AA S1 056 A S1 470 A S2 125 AA S2 537 554 AA S1 076 AA1960 S1 676creò AA S1 una 609 AA baguette S1 322 A S1 parigina 465 A S1 430 A S1 nel sostituzione quanto come vero e proprio azzurro I I I I I I I II II II Light Red Venetian Red Indian Red Perylene Perylene Violet Caput Mortuum Raw Umber Brown Madder Potter’s Pink Burnt Umber Vandyke Brown Sepia Indigo Payne’s Gray Neutral Tint blu-cobalto, un vero pane blu per ampliare la tavolozza. Maroon Violet realizzato con coloranti alimentari, Ha granulazione fine, colore azzurro intenso Key to Coding l’esperimento fu ripetuto inASTM seguito e (comunque all’interno di tonalità che variano I Permanent for artists’ use AA Extremely Permanent (iv) Fluctuating colour, fadesofferto in light, il pane blu venne per le strade dal chiaro allo scuro) e potere coprente medio II Permanent for artists’ use A Permanent recovers in dark che lo rifiutavano: sembra basso. Aggiunto al blu di Prussia ne attenuaB Moderately Durable ai passanti S Series number Where no ASTM rating is listed, (i) ‘A’ rated in full strength Transparent che in natura non ci sia qualcosa di la tendenza a scurirsi, e con il giallo di cadmio si please refer to the Winsor & may fade in thin washes Semi-Transparent (ii) Cannot be relied upon commestibile Opaque blu cobalto.Newton permanence rating possono comporre verdi stabili. 331 AA S1 538 A (iv) S1 I Prussian Blue 707 A S1 II Winsor Blue (Green Shade) 140 AA S3 I Cerulean Blue (Red Shade) 337 AA S1 137 AA S3IvoryI Black379 A Lamp S2I Black I II Cerulean Blue Manganese Blue Hue 386 AA S1 I Mars Black 217 AA S1 I Davy’s Gray 150 AA S1 I Chinese White 644 AA S1 I Titanium White (Opaque White) Curiosità 331 AA S1 I Ivory Black 337 AA S1 I Lamp Black 386 AA S1 I Mars Black 217 AA S1 I Davy’s Gray 150 AA S1 I Chinese White 644 AA S1 I Titanium White (Opaque White) to withstand damp (iii) Bleached by acids, acidic atmosphere Semi-Opaque 23 Via Ciardi n° 25 20148 Milano tel. 0295380382 www.acquerello-aia.it