AIA Settembre 2014annuncioxsito

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AIA Settembre 2014annuncioxsito
L’AC
QUE
REL
LO
TACCUINO
DI VITA ARTISTICA
DELL’ASSOCIAZIONE
ITALIANA
ACQUERELLISTI
n°9
settembre 2014
L’editoriale
di Fernando Cavalieri
Direttore responsabile
Giovanni Carabelli
Redazione
Giovanni Carabelli
Luigi Zucchero
Grafica e impaginazione
Riccardo De Checchi
Fotografie
Autori vari
I e IV di copertina
Acquerelli di P. Fracasso
Feel the passion,
Don’t look back
Indirizzo
A.I.A.
Associazione
Italiana Acquerellisti
Via Ciardi n° 25
20148 Milano
tel. 02 95380382
www.acquerello-aia.it
sponsor ufficiale AIA
In questo numero
L’editoriale .................................................................................... pag.
F.A.I. 2014 .................................................................................... pag.
Mostra alla Cavallerizza ..................................................... pag.
Lettera di ringraziamento del F.A.I. ........................... pag.
Notizie dall’ECWS .................................................................... pag.
Cordoba 2014 ........................................................................... pag.
Le nostre interviste ................................................................ pag.
Storia dell’A.I.A. ........................................................................ pag.
La posta dei soci ..................................................................... pag.
Perchè si chiama blu cobalto ........................................ pag.
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intervista a
Pasqualino
Fracasso
con il contributo di
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Al momento di andare in stampa, purtroppo, ci raggiunge la triste notizia
della scomparsa del nostro amatissimo socio Baini Francesco.
Rivolgiamo, a nome di tutta l’AIA, le nostre più sentite condoglianze ai
famigliari nel ricordo di Francesco, figura esemplare che, per tanti anni,
ha con noi condiviso l’identica passione.
La redazione
Milano Gennaio 2014
Dopo 6 mesi di Presidenza, la nuova edizione della nostra
Rivista mi offre la opportunità di contattare tutti i Soci per
esaminare insieme gli accadimenti passati e presentare quanto
programmato per il futuro.
Quest’anno celebriamo i 40 anni di vita della nostra Associazione ed il primo
evento, già realizzato, è stata la esposizione di acquerelli del passato Aprile,
tenutasi presso la Cavallerizza del Fondo Ambiente Italiano in Milano. La Mostra
ha avuto una notevole affluenza di pubblico, sia durante la inaugurazione
che durante tutti gli altri giorni di esposizione; numerosi sono stati gli
apprezzamenti, sia per l’allestimento che per il livello delle opere esposte.
Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per questo
evento, a tutti coloro che hanno partecipato, e naturalmente a chi, ospitandoci,
ne ha consentito la realizzazione.
Sempre per commemorare i 40 anni di attività,l’AIA ha sopportato la
maggior parte delle spese relative al suddetto evento; per lo stesso motivo
la prossima Mostra che si terrà all’Acquario Civico di Milano sarà, per i
partecipanti, completamente gratuita, pur con la stampa di un catalogo e la
presenza di Artisti stranieri che sono stati invitati per effettuare dimostrazioni
di pittura. Tutto questo naturalmente è possibile grazie alla oculata
amministrazione delle precedenti gestioni, che ci consente oggi di affrontare i
costi di cui sopra senza chiedere il contributo dei Soci.
Per quanto riguarda la gestione della normale attività abbiamo affrontato
il tema della modernizzazione del nostro sito web; analogamente è stato
discusso il problema di modificare e semplificare le norme di ammissione dei
nuovi Soci; l’argomento è certamente delicato e contiamo di approfondirlo nelle
prossime riunioni del Consiglio Direttivo.
Relativamente al futuro, abbiamo praticamente preso gli accordi , con le
Autorità cittadine, per una Mostra a Verona nella prossima primavera, nella Sala
Birolli di proprietà comunale; altri contatti sono in corso ma forse è prematuro
parlarne.
In definitiva l’entusiasmo non manca; contiamo come sempre sul vostro
appoggio e sui reciproci auguri.
Il Presidente
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FAI 2014
Mostra alla Cavallerizza
di Augusta Magni
di Davide Parenti
10 MAGGIO – MILANO-INAUGURAZIONE
MOSTRA “L’ACQUERELLO OGGI”
Alle 17,10 del 10 Maggio, appena arrivata all’inaugurazione,
ho trovato una numerosa folla già presente, evidentemente
desiderosa di non perdersi nemmeno un minuto dell’evento.
Per coloro che non hanno potuto presenziare , in particolare
per i soci lontani, vorrei descrivere la manifestazione e dare
qualche informazione sulla sede ospitante, dal curioso
nome “La Cavallerizza”, messa a disposizione dal FAI -Fondo
Ambiente Italiano (loro sede nazionale da alcuni anni e
concessa per la prima volta come luogo espositivo) e dalla
prestigiosa Biblioteca Braidense, grazie ai buoni rapporti in
essere con la nostra Associazione.
Dal materiale informativo del FAI apprendo che la struttura,
ubicata in zona centrale di Milano, risale al 1890. Si presenta
esternamente come un corpo di fabbrica ristrutturato,
peraltro non particolarmente interessante dal punto di vista
architettonico. Di proprietà del Comune di Milano, per molto
tempo è stata lasciata in uno stato piuttosto fatiscente e
utilizzata come magazzino. Ha avuto, per contro , un nobile
passato in quanto era stata eretta come maneggio militare,
fatto questo testimoniato dalla notevole altezza del portale
d’ingresso. A causa della sua vicinanza al Forte di Porta
Tosa, voluto dal Fedmaresciallo austriaco Radetzky, l’edifico
è stato per molti anni noto come “Cavallerizza Radetzky” .
Oggi, per brevità: “La Cavallerizza”.
Attualmente l’edificio presenta all’interno una moderna
ristrutturazione, progettata dall’architetto Gregotti, che
ne valorizza l’ altezza e richiama le strutture gotiche con
contrafforti di sostegno, ottenuti utilizzando tubi di metallo
scuro. Previsti inizialmente molto leggeri, questi sostegni
divennero più pesanti in seguito all’intervento di ingegneri
che ritennero opportuno (purtroppo dico io) apportare
ulteriore rinforzo al progetto originale. Il risultato è una
ristrutturazione comunque molto interessante e la sala
espositiva, che occupa il 2° piano, consiste in una grande
balconata al centro dell’edificio, con affaccio sulla parte
sottostante.
Ben 120 acquerelli, italiani e stranieri, facevano bella
mostra in questa sala, appesi su eleganti pannelli di colore
bianco-grigio (regalati alla nostra Associazione dal generoso
industriale Signor Casiraghi, grande amico del presidente
Fernando Cavalieri) posizionati in file oblique, con ampio
spazio fra l’uno e l’altro per agevolare la visione dei quadri e
lo spostamento dei visitatori per ammirarli.
Da ammirare effettivamente c’era molto ,a mio parere, e
già al primo colpo d’occhio ho avuto l’impressione di una
mostra degna della ricorrenza.
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Numerosi sono i luoghi segreti ma
incantevoli di Milano. Uno di questi è
Presentazione del Presidente
Il continuo arrivo di partecipanti, anche
da fuori Milano e Lombardia, ha presto
riempito la sala e Cristina Bracaloni ha
aperto ufficialmente la mostra, introducendo
la rappresentate del FAI, Signora Morando
e, a seguire, il nostro presidente Fernando
Cavalieri che ha illustrato vita e finalità
dell’Associazione dalla nascita ad oggi e
ha presentato al pubblico il più anziano
socio dell’AIA partecipe all’evento: Aurelio
Pedrazzini. Molti applausi, flash, poi gli
invitati si godono la mostra aggirandosi fra
i quadri, affollando il desk della segreteria
allestito con cataloghi, cd, materiale
informativo e raggiungendo l’area rinfresco.
Affettuosi saluti fra i soci e anche presenza
di volti nuovi , in parte grazie al FAI che ha
pubblicizzato la mostra sui media da loro
normalmente raggiunti, come mi conferma
Luca Ilgrande (responsabile eventi FAI) che
incontro nella folla della sala e a cui vanno
sinceri ringraziamenti .
Data la numerosa partecipazione mi sono
ripromessa di tornare con calma a rivedere i
dipinti, cosa che ho fatto nei giorni seguenti
, durante i quali, diversi soci milanesi , a
turno, hanno presidiato la mostra.
Lasciando la festosa atmosfera
dell’inaugurazione e la sala ancora affollata
ho pensato : “ se il buon giorno si vede dal
mattino“… il successo dovrebbe essere
assicurato per tutto il periodo espositivo.
la Cavallerizza, una struttura che conserva
il suo fascino. Ritengo un onore per i
nostri acquerelli essere ospitati qui dal
Fai, un’associazione così attenta al bello.
Esponiamo nella sede principale in via
Foldi, secondo piano, sotto l’imponente
struttura di legno in un intreccio di antico
e di nuovo ben pensato, ben realizzato.
Sotto di noi due piani con uffici dove
viaggiano le idee e la volontà per ben
conservare i nostri importanti beni culturali.
Per noi, soci da molti anni dell’AIA oppure
da poco tempo entrati a far parte di questa
associazione (proprio quest’anno compie
quarant’anni) è una vera emozione passare
da un quadro all’altro (ce ne sono circa
centoventi) quasi con frenesia per poi
tornarvi per meglio gustare le capacità dei
singoli e quella dell’associazione nel suo
insieme. Ci sono oltre una decina di lavori
dei presidenti di varie associazioni europee
e il tutto, mi pare, lega perfettamente, i
quadri sono ben esposti e ben incorniciati
e tutti mi sembrano validi. Per noi che
facciamo acquerello non è facile assistere
ad una mostra così imponente tutta
dedicata a questa tecnica ma oggi si può
dire che ci siamo.
A Milano non abbiamo fatto molte mostre,
è sempre stato più facile trovare gli ampi
spazi necessari fuori, in provincia o in altre
regioni ma oggi questa mostra ci aiuta
a farci maggiormente apprezzare anche
nella nostra città. Naturalmente come in
tutte le mostre c’è stato il momento dei
discorsi e il momento del rinfresco, il tutto
ben organizzato. La presidente dell’EWCS
Cristina Bracaloni ha presentato la nostra
associazione e le nostre aspirazioni e
ringraziato le importanti sponsorizzazioni
che ci hanno aiutato. La signora Anna
Maria Morando, vice presidente amici
del Fai, quale padrona di casa, si è
mostrata attenta alle nostre tematiche ed
Interno mostra, locandina e articolo
L’Art de l’Aquarelle
ha presentato la sua associazione ed i
propositi per il futuro.
Il nostro nuovo presidente, Ferdinando
Cavalieri, ha ripercorso il cammino di
quarant’anni del nostro gruppo come una
galoppata trionfale.
Un altro pensiero è il desiderio di
ringraziare tutti quelli che si sono
adoperati per la buona riuscita di una tale
esposizione: provate un attimo a pensare
cosa è necessario fare per realizzare
un simile avvenimento. Infine un ultimo
pensiero: è bello vedere tutti questi lavori
che arrivano dalla nostra comune passione
ma è bello rivedere anche gli autori, gli
amici che da tanti anni condividono con
noi le nostre stesse emozioni. Darci la
mano o scambiarci un saluto è davvero un
bel momento. Ciao a tutti Davide Parenti.
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Lettera di ringraziamento del FAI
Notizie dall’ECWS
di Annamaria Morando
Vice Presidente Amici del F.A.I.
di Cristina Bracaloni
Coordinatore ECWS
io esprimere
A nome del FAI- Fondo Ambiente Italiano vogl
di acquarelli
l’apprezzamento più caloroso per la mostra
o destinato a mostre,
che voi dell’AIA avete allestito nel grande spazi
mo messo a disposizione.
incontri, conferenze che con la Braidense vi abbia
acquerelli esposti (più di 120
E’ stato un vero successo sia per la qualità degli
per l’affluenza del pubblico.
con molta partecipazione di artisti stranieri) sia
ti più di 300 visitatori e nelle due
conta
stati
sono
Il giorno dell’inaugurazione
40 persone al giorno durante la
settimane successive, con una media di circa
e alla domenica sono state totalizzate
settimana e una maggior frequenza al sabato
circa 900 presenze.
Annamaria
Morando
all’inaugurazione
della mostra
ospitato un evento che ha suscitato
Noi del FAI siamo stati molto contenti di aver
anche senza una grande campagna
così grande interesse e che ha dimostrato che
realmente condivisi da molti , il
stampa quando si propongono argomenti e temi
ed esprime i suoi apprezzamenti.
pubblico risponde e corre curioso e competente
acquarelli coinvolge il pubblico
Abbiamo potuto constatare che il mondo degli
culturale, argomenti ecc.
più diverso per età, professione, nazionalità, livello
del meglio, della perfezione e dal
Tutti sono accomunati dalla ricerca del bello,
e pensieri.
desiderio di esprimere sensazioni, impressioni
perché l’arte è un mezzo per unire
e
ivision
cond
Sono stati momenti sinceri di
hanno stupito per il livello e la varietà
identità di interessi. Inoltre le tecniche usate
etenze nel settore.
anche il pubblico che non ha particolari comp
per mettere in evidenza gli scopi
Per il FAI è stata proprio una bella occasione
lavoro diamo alla tutela di una
delle sue attività: oltre ai contributi che con il nostro
straordinario paese, vogliamo
parte del patrimonio storico e artistico del nostro
diffondere l’amore per la cultura e la bellezza.
.
Ancora una volta grazie all’AIA e ai suoi artisti
Annamaria Morando
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Il prossimo 9 Ottobre s’inaugura a
Córdoba la 17a mostra, e relativo
simposio, dell’European Confederation of
Watercolour Societies. L’evento è organizzato
lanciato ben 16 anni fa per volontà dell’AIA e dei Belgi
in un momento di crescita della nostra associazione
che non si è ancora concluso, anzi, continua
positivamente avendo l’AIA assunto il coordinamento
della Confederazione nel 2012, essendo l’AIA
costantemente invitata a partecipare a mostre ed
eventi acquerellistici di rilevanza internazionale ed
intessendo rapporti con associazioni e maestri di
chiara fama.
Dal 1998 ad oggi la nostra Confederazione ha
dimostrato una forte capacità attrattiva, per nulla
esaurita, avendo recentemente incluso tra i suoi
membri altre due associazioni: quella Estone e quella
Polacca.
E’ ora con estremo piacere ed orgoglio
che annuncio il prossimo ingresso nell’ECWS
dell’associazione degli acquerellisti tedeschi (Deutsche
Aquarell Gesellschaft)!
Arrivederci a Córdoba.
On the next 9th October the 17th
exhibition, and related symposium, of the
European Confederation of Watercolour
Societies will be opened in Córdoba.
AIA participates with 11 works on show.
The ECWS is an international project launched
16 years ago by the will of AIA and the Belgians
at a time of growth of our association that has not
yet concluded and goes on positively having AIA
taken over the coordination of the Confederation in
2012 and being constantly invited to participate in
exhibitions and watercolour events of international
importance.
Since 1998, our Confederation has demonstrated
a strong ability to attract, not at all exhausted,
having recently included among its members two
associations: the Estonian and the Polish one.
And now I announce with great pleasure and
pride the new entering in the ECWS of the German
Watercolour Society (Deutsche Gesellschaft Aquarell)!
See you in Córdoba.
dall’Agrupación de Acuarelistas de Andalucía (AAA)
che, grazie all’iniziativa ed all’energia del suo nuovo
Presidente, Elías Cañas García-Otero, ospita per la
prima volta la mostra annuale dell’ECWS.
Saranno esposti oltre 150 acquerelli degli artisti
delle associazioni appartenenti alla Confederazione
e gli iscritti al simposio sono circa 140: sicuramente
un ottimo risultato e un bell’evento da godere per
quelli di noi che parteciperanno al simposio. Una
settimana (dal 6 al 12 Ottobre) ricca di attività in
comune (workshops, visite turistiche, cena di gala e
ovviamente inaugurazione mostra) in un luogo ricco
di storia e monumenti per ritrovarsi insieme, ancora.
L’AIA partecipa con 11 opere in mostra.
L’ECWS è un progetto di respiro internazionale
The event is organized by the Agrupacion de
Acuarelistas de Andalucía (AAA) which, thanks to
the initiative and energy of its new President, Elías
García-Cañas Otero, hosts the annual exhibition
dell’ECWS for the first time.
More than 150 watercolours from the associations
belonging to our Confederation will be on show and
about 140 people are registered at the symposium:
definitely a great result and an enjoyable event for
those of us who will go to Córdoba. A week (from
6 to 12 October) full of activities (workshops, tours,
gala dinner and of course the opening) in a place rich
with history and monuments to be together, again.
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CORDOBA 2014
I soci selezionati
Milano giugno 2014-06-03
Quest’anno la manifestazione ECWS si tiene a
CORDOBA (Spagna) Qui vedete elencati i soci che
hanno superato la selezione e parteciperanno all’evento.
BANDARA Manamperi C.
BANDARA Manamperi C.
CARABELLI Giovanni
COLOMBO Laura
DALLA VALLE Silvia
GRABLEVSKAJA Elena
JACCHIA Elisabetta
LATTANZI Paolo
MAIOLI Franca
MAZZUCCO Evelina
MONTRASI Rosella
ONOFRI Luigi
GRABLEVSKAJA Elena
Con i complimenti della redazione
MONTRASI Rosella
CARABELLI Giovanni
MAIOLI Franca
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COLOMBO Laura
LATTANZI Paolo
ONOFRI Luigi
DALLA VALLE Silvia
JACCHIA Elisabetta
MAZZUCCO Evelina
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Winsor & Newton presenta i nuovi
MARKER e STICK Professional WATER COLOUR
Lo storico marchio inglese Winsor & Newton, noto agli acquerellisti di tutto il mondo, lancia una
nuova sfida al mondo dell’arte contemporanea presentando due nuovi prodotti, che sarebbe più
giusto definire due nuovi strumenti, che allargano la concezione “water colour” dei colori per
artisti. Si tratta dei nuovi sticks e dei nuovi markers Professional acquerellabili per i professionisti delle belle arti.
Oggi il marchio Winsor & Newton raggiunge una nuova tappa nel lungo e articolato percorso di
sviluppo dell’universo “water colour” con l’introduzione dei nuovi MARKER e STICK Professional
ad acquerello, due innovativi strumenti / colori acquerellabili basati sulla gamma extra-fine
Professional, con veri pigmenti di qualità belle arti.
Progettati per offrire agli artisti nuove strade per esplorare la propria creatività, i nuovi markers e
sticks ad acquerello sono tra le innovazioni più recenti nel mondo dei colori per le belle arti dedicati
ai professionisti e aggiungono una nuova dimensione alla pittura ad acquerello.”
Guido d’Angelo
Artista e Tecnico Winsor & Newton
Gli STICK si presentano come dei carré a sezione quadrata di durezza media in grado di rilasciare tracce di dimensioni e qualità variabili per sfregamento sul supporto
cartaceo. Bagnati si sciolgono consentendo una versatile
e ampia lavorabilità del colore. Ideali per chi predilige o
ricerca una resa articolata dei trattamenti di stesura e dei
segni sgranati. Consentono di lavorare sovrapponendo in
modo alterno diversi passaggi e applicazioni tra bagnato
e secco.
“Nell’era digitale, che oramai ci coinvolge irrimediabilmente tutti influenzando fortemente la nostra quotidianità, si continua a fare progressi nel mondo delle tecniche pittoriche tracciando nuove linee di ricerca e
sviluppo linguistico ed estetico. Tutte le tecniche pittoriche, si può consapevolmente affermare, sono storicamente il risultato di un lento e lungo processo fatto di intuizioni, scoperte, sperimentazioni, ripetuti tentativi
e magistrali perfezionamenti. Lo stesso certamente si può dire per la tecnica dell’acquerello che ha avuto un
lungo susseguirsi di storie, personaggi più o meno gloriosi e celebri, operatività sapienti, esperienze personali, scelte individuali, grandi condivisioni e trasmissioni di valori che ne hanno determinato e consolidato l’uso,
i trattamenti e la creazione di opere d’arte uniche e straordinarie.
Fino dall’antichità si fece uso di colori temperati con gomme o diluiti con acqua, e le pitture così eseguite si
chiamarono guazzi o miniature. Ma il vero e proprio acquerello, di pratica piuttosto recente, consiste nell’uso
di colori diluiti con semplice acqua e distesi in velature fluide, anche ripetute.
Prima del’700 tinte acquose furono usate soltanto per ombreggiare schizzi e disegni.
Albrecht Dürer ( Norimberga, 1471 – Norimberga, 1528 ) noto artista del Rinascimento diffuse l’uso di questa
tecnica e ne fece uso nei suoi celebri schizzi di viaggio. Impulso e fama maggiori a questa nuova pratica
pittorica, oltre due secoli dopo, vennero dall’artista inglese Joseph Mallord William Turner ( Londra, 1775
– Chelsea, 1851 ) che perfezionò la tecnica dell’acquerello, sostituendo ai colori minerali quelli vegetali, e ottenendo così maggior leggerezza, fluidità e luminosità; mostrando quali fossero le possibilità dell’acquerello,
il quale specialmente negli ultimi tempi divenne per lui unico mezzo di espressione pittorica.
In Francia l’adoperò ampiamente il pittore Jean-Honoré Fragonard ( Grasse, 1732 – Parigi, 1806 ), che ne
mise di moda la pratica mostrando come l’acquerello rappresentasse il mezzo più fluido e più leggero, tutto
trasparenze e velature. Anche Eugène Delacroix ( Saint-Maurice, 1798 – Parigi, 1863 ) usava l’acquerello per
schizzare rapidamente le sue composizioni, così come Jean-Baptiste Camille Corot ( Parigi, 1796 – Villed’Avray, 1875 ) per le sue ricerche di luce. E l’uso continuò con Paul Cézanne ( Aix-en-Provence, 1839 – Aixen-Provence, 1906) pittore che nelle sue solitarie sperimentazioni è stato in grado di prefigurare quelli che
saranno lo stile e la visione della grande rivoluzione cubista, con Paul Signac ( Parigi, 1863 – Parigi, 1935 )
capo dei post-impressionisti, due colonne della pittura moderna.
Nel 1832 Henry Newton e William Winsor introdussero i primi acquerelli umidi al mondo, aggiungendo un
pezzo importante alla storia evolutiva di questa tecnica, da allora la reputazione dei colori ad acquerello
extra-fini Artists si è diffusa e consolidata tra gli artisti di ogni nazionalità.
I MARKER consentono agli artisti di ottenere una definizione
e un controllo senza pari offrendo una qualità di stesure e
tracciati che vanno dalla modalità grafica alla complessità
pittorica.
Perfetti per schizzi e illustrazioni, estendono il piacere e le
possibilità di disegnare con colori vivaci e fluidi.
Ciascun marker è dotato di una punta fine su un’estremità e
un pennello flessibile sull’altra. Il colore si mischia facilmente
con l’acqua per creare tinte ad acquerello morbide e vivaci.
I pigmenti sono intensi e offrono un’ampia varietà tonale
quando si aggiunge l’acqua, con una garanzia di permanenza
di durata eccezionale.
I nuovi marker e stick professional water colour di Winsor & Newton sono formulati per
rendere al meglio su carte da acquerello altamente collate e con grana medio/grossa.
Per ottenere risultati ottimali, si può utilizzare la carta per acquerelli Winsor & Newton,
dotata di proprietà di sollevamento eccezionali che migliorano la capacità di mescolarsi
e la fluidità dei colori.
Per tutti i membri dell’associazione Aia sono disponibili
campioni gratuiti dei nostri acquarelli Professional in stick,
dei nuovi marker acquerellabili Winsor & Newton senza
dimenticare i colori in Edizione limitata ispirati al deserto.
Le nostre interviste
Intervista a Pasqualino Fracasso
con la collaborazione di Angelo Gilardoni
Crescere insieme
Questa è un’intervista fuori dagli schemi
ma spero possa essere interessante, anche
grazie alla massima disponibilità dell’intervistato.
Pasqualino ti chiamo per nome perché sono quasi
(quasi) sicuro che mi consideri un amico, so che la
mia idea è forse un pochino strampalata, ma una
auto intervista non è cosa mica da tutti.
Ciao a tutti voi
Mi chiamo Pasqualino fracasso e come la
maggior parte dei lettori, sono un socio AIA. Lo
sono diventato nel 2010 e lo dico sempre con
soddisfazione perché per me è stato un primo
traguardo, il primo passo per avvicinarsi a qualcuno
che parlava il linguaggio dell’acquerello come me e
lo parlava a un certo livello.
Grazie per la sincerità ma credo, anzi sicuramente tutti saranno d’accordo con me che il merito
e la capacità di esprimerti ai massimi livelli nella fine art, sia solamente tuo. Sinceramente ogni
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volta che vedo una tua nuova opera provo una
malcelata invidia ed anche un po’ di rabbia.
Rabbia?
Pasqualino lascia stare. Si rabbia, ma non pensarci, parla descriviti racconta a tutti che lavoro
fai, come sei arrivato a dipingere, perché proprio
l’acquerello, la tecnica che utilizzi, e tutto ciò che
hai da dire sull’argomento. A proposito ho visto
ed ho osservato alla mostra del FAI l’opera che
hai esposto. Sinceramente…. Mi ha affascinato
ma l’ho trovata un po’ inquietante.
Quante domande tutte insieme … Boh da dove
cominciare… dalla fine … cioè da adesso.
Sono contento delle emozioni che il quadro ti ha
suscitato Angelo, era proprio quello che volevo.
Questo è un pezzo importante del mio percorso
artistico. È un quadro da competizione (come
li chiamo io) nel senso che è stato fatto per un
Winter impressions #02
importante concorso internazionale dove se
vuoi farti notare devi uscire dagli schemi, essere
originale, innovativo e colpire, e penso di esserci
riuscito .
Descrivermi è difficile (artisticamente parlando)
… da 4 anni sto facendo un percorso artistico
poco ortodosso: ho studiato e sviluppato tanti
stili partendo dai grandi acquerellisti internazionali
contemporanei e moderni e contaminando
tutto con tutto ciò che mi affascina dell’arte
contemporanea. Dipingo di tutto in termini di
soggetti, tecniche, stili etc. perché penso che sia
la base. È poco ortodosso, poco commerciale e
molto rischioso perché si dovrebbe prendere un
argomento (tecnica, stile o soggetto che sia) e farlo,
rifarlo e studiarlo, in tutti i modi fino a che ne sei
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fare qualcosa di nuovo o diverso non a causa dei
miei limiti ma perché l’ho scelto (vedi i grandi artisti
della storia). Uno non può fare un astratto o un
informale solo perché non è capace a fare bene un
quadro realista e spacciare il suo limite per scelta
! eh no! Ma non voglio essere polemico, bensì
egocentrico e quindi torniamo a parlare di me.
Con questa idea in testa ho studiato e studio per
diventare bravo tecnicamente e fare tutto ciò che
voglio in tanti modi diversi (forse in troppi modi
diversi: infatti, i miei quadri messi insieme sembrano
fatti da tante persone diverse: forse soffro di un
smultiplamento della personali ?!).
Vi sembra che io ci sia i riuscito ?
L’acquerello è una tecnica veramente versatile e
difficile. Ho visto artisti fare cose e avere visioni
pazzesche. Geniali, sovvertire le regole più basilari e
andare oltre. Anch’io voglio andare oltre … ma solo
dopo aver imparato bene tutte le basi, o meglio,
non dopo ma parallelamente..
Riesco proprio per questo nei concorsi internazionali?
Si e no. Ogni concorso dipende da: quanto dimostri
di essere tecnicamente capace, quanto sei
originale e diverso dagli altri, dalla fortuna (ossia dai
giudici che ti giudicano e dai loro gusti).
Io cerco sempre di fare qualcosa che soddisfi i primi
2 punti e soprattutto di colpire: per la tecnica,lo
stile, il soggetto o per l’approccio diverso ad un
tema. Ormai di acquerellisti bravissimi è pieno il
mondo e quindi o sei tecnicamente al top oppure
New York mood #06
padrone . Io però non ho tempo … questo è il mio
limite e il mio cruccio: non ho tempo di fare quello
che vorrei, come tantissimi di noi.
Aspetta sto facendo un discorso un po’
incasinato, non da ingegnere quale sono! Allora
cerchiamo di essere un po’ più schematici per
farvi capire chi sono cosa faccio e come lo faccio.
Quindi da adesso mi faccio le domande e mi do le
risposte.
Dunque, quanto dipingo ?
Dipingo una media di 6 ore alla settimana dalle 11
alle 01 di notte perché di giorno lavoro e la sera
ed il fine settimana lo passo con la mia famiglia:
non rimane che la notte ( e la pausa pranzo per
disegnare e fare bozze).
Stanchezza ?
Fisicamente si, psicologicamente no perché il mio
fai il “diverso”.
cervello è un universo di idee, stimoli, curiosità
e questo mi aiuta a tenere botta a questi ritmi di
creatività notturna.
Perché l’acquerello ?
Perché l’acquerello è magia: è casuale, irripetibile,
istintivo, pratico e soprattutto … immediato e
veloce ed io che sono molto istintivo e mi stufo
velocemente non riuscirei a fare un quadro per
giorni e giorni come per l’olio mi prenderebbe
male … e poi non ho tempo come dicevo prima!
Ho cominciato un’estate a fare degli acquerelli
partendo da un libro ma vedevo che gli acquerelli
di “quelli bravi” avevano qualcosa che non capivo
ma che mi affascinava … così ho cercato di
capire cos’era e come un colpo di fulmine l’ho
capito: loro vedevano qualcosa oltre l’immagine
che dipingevano o che riproducevano e lo
facevano magistralmente con una tecnica ed una
immediatezza tale che ti riusciva ad avvicinare a
quel qualcosa: era magico.
Il segreto dell’acquerello per me è prima di tutto
una questione di testa … devi sapere cosa fare e
come farlo.
La tecnica è poco importante ?
No anzi la tecnica è il secondo elemento
fondamentale dell’acquerello, più importante ancora
che in altre tecniche pittoriche! Senza una buona,
molto buona tecnica non puoi essere un bravo
artista, ne sono convinto e nessuno mi farà mai
cambiare idea … ma non basta.
Vedo molti artisti che fanno solo le cose che sono
capaci di fare sostenendo che tutto è arte e che
loro interpretano, per cui sono liberi di fare quello
che vogliono come lo vogliono… il che non è
sbagliato ma non è neanche giusto. La mia arte
deve essere una scelta: io so fare tutto e scelgo di
Che cosa significa essere al top tecnicamente?
Un maestro per un quadro iper realistico o
comunque molto elaborato ci mette dalle 30 alle
100 ore ed è perfetto (compresa la progettazione
e le prove) Io non posso permettermi tutto questo
tempo per un quadro. Non posso essere al top
tecnicamente (poco tempo per studiare, per
progettare e realizzare) e quindi faccio di necessità
virtù e punto sull’aspetto innovativo, diverso!
Forse non è vero che ci va tutto questo tempo per
un acquerello …
Gli acquerelli più classici (come li definisce
Castagnet) si possono fare (come fa lui) in
pochissimo tempo (1-2 ore) ma per farli come li
fanno i maestri devi avere sulla schiena almeno
vent’anni di pratica continua (ore ed ore al giorno),
e comunque tanti grandi maestri impiegano ore
ed ore a comporre un
quadro di grande impatto
(Stan Miller, Zoladz,
Sheryl Luxembourg,
ecc..), per lo meno
questo è quello che mi
hanno detto alcuni di loro
o che hanno scritto su
libri e riviste ...
e in effetti aldilà di essere
un iperrealista per fare
un grande quadro ci va
tempo, studio … ci va più
studio che esecuzione.
Per il quadro “don’t
look back” (selezionato
dall’american watercolor
society) avevo una idea
molto precisa in testa
(quello che è appunto
venuto fuori) ma dovevo
decidere i colori, la
tecnica, le luci e mille
altre cose … morale
della favola: l’ho rifatto 4
volte perché non bastava
l’idea, questa doveva
essere realizzata quasi
A sinistra lacquerello “Oggi” sopra “Higher”
alla perfezione
modo di potermi far conoscere ed affermare nel
mondo dell’acquerello internazionale; non è un
facile e neanche economico però ti permette di farti
conoscere e di conoscere altri artisti ed addetti ai
lavori. Ho conosciuto persone ed artisti veramente
interessanti da cui ho appreso molto e vedere un
acquerello dal vero non è come vederli su internet o
Iperrealismo perfetto o
immediatezza, istinto e
immaginazione (come
Castagnet che citavo
prima)!?
La seconda che hai detto
sicuramente perché
la bellezza dell’arte è
riuscire con poco a dire
tantissimo, lasciare molto
all’immaginazione dello
spettatore perché quello
è il ruolo della pittura, la riproduzione perfetta della
realtà la lasciamo alla fotografia … noi dobbiamo
far sognare ! però il realismo è un passaggio
fondamentale per arrivare a questo livello … come
dicevo prima devi saper fare tutto …
Perché partecipo a così tanti concorsi internazionali ?
Ho cominciato perché volevo capire a che livello
ero e quindi dovevo confrontarmi con altri artisti e
visto che in Italia non ci sono occasioni del genere
18
su un libro, riesci a capire molte più cose …
Mi piacerebbe fare l’acquerellista di professio-
per gli acquerellisti sono andato a cercare fortuna
all’estero … e lì si aperto un mondo nel senso che
ho visto che c’era gente veramente brava e che i
metodi di valutazione di un acquerello non erano
quelli che avevo io (per lo meno al livello a cui ero).
Ho cominciato con gli USA perché erano quelli che
pubblicavano ondine i concorsi mentre in Europa
era difficile trovare informazioni e poi negli ultimi 2
anni c’è stata un’esplosione, soprattutto grazie a
Facebook, di concorsi iniziative e quant’altro. Ora
invece partecipare ai concorsi è diventato per me
ne…
Certo, da grande vorrei fare quello ma qui in Italia ,
con una famiglia da mantenere, è quasi un
sogno impossibile troppe tasse e non c’è la cultura
dell’acquerello che ti permetta di vivere di corsi
(come succede invece in Francia, negli USA ecc…).
per cui rimango acquerellista per passione.
L’unica cosa di cui mi vanto è di essere riuscito
ad arrivare a certi livelli dipingendo 1/10 di quanto
dipingano gli altri artisti.
Domanda di rito :chi sono i miei acquerellisti preferiti ?
Sargent su tutti e poi a seguire Zorn , Wyett e
Winslow Li studio in continuazione ognuno di
loro con caratteristiche ed approcci differenti ed
interessantissimi.
Per finire: dove voglio arrivare?
Voglio semplicemente riuscire a far due cose:
Riuscire a fare quello che voglio con l’acquerello
(tecnicamente parlando, arrivare all’astratto e
poi tornare indietro e scegliere di fare ciò che
preferisco.
Riuscire sempre ad emozionare la gente,
trasmettere passione, emozioni e riflessioni
(attraverso le mie opere ma ancor più attraverso
i corsi che faccio), aiutare le persone con la forza
dell’arte.
Grazie Pasqualino.
Ti ringrazio moltissimo. Hai visto. Ti metti uno
specchio davanti e ti intervisti? Non era poi così
difficile vero?
Intervista collaborativa, significa far fare tutto
all’intervistato e prendersene il merito
Pasqualino Fracasso e Angelo Gilardoni
19
20
21
La posta dei soci
Lettera che la socia ALESSANDRA ARECCO
ha inviato al direttivo a proposito
dell’intervista apparsa sul numero 8
Leggendo sul nostro giornalino l’intervista che i membri del Direttivo
hanno fatto al Presidente uscente, Carabelli, mi sono venute alla mente varie
riflessioni. Come prima cosa, essendo stata Presidente prima di lui, gli devo
un ringraziamento per aver preso in mano la nostra associazione in un momento
difficile e per essere riuscito a pilotarla con fermezza ed in modo efficace.
Come seconda cosa, però, mi sento anche in dovere di rammentargli cose
che forse lui non ricorda pur avendo fatto parte di precedenti Direttivi.
Inizialmente i bilanci tendevano allo zero perché l’AIA era sempre stata
definita e voluta come Associazione senza fine di lucro. Al Tesoriere di allora,
Aurelio Pedrazzini, era stato detto che il bilancio, tra entrate ed uscite,
doveva andare assolutamente alla pari.
In seguito, consultati i Revisori dei conti che per statuto ci affiancavano,
eravamo stati informati che potevamo avere una moderata cifra come attivo
per coprire le spese ed attuare le migliorie che erano necessarie alla vita
associativa (allestire convegni e mostre, stampare cataloghi, affittare
una sede,acquistare uncomputer, sedie per le riunioni, proiettore per le
serate, ecc..). Infatti negli ultimi anni con Lapenna prima e Perucchini poi
come Tesoriere, gli attivi ci sono stati ed abbiamo potuto muoverci con più
scioltezza. L’ultimo, ha dato un attivo di circa 10.000 euro e questo può essere
stato d’aiuto alla programmazione del nuovo direttivo.
In quanto all’usufruire di sponsor, ricordo che la prima volta che ne abbiamo
avuti è stato nel 2004 con il convegno-mostra di Arezzo a cui hanno partecipato
oltre 15 associazioni. Basta guardare in fondo a quel catalogo (che funge anche
da nostra memoria storica di un passato importante in quanto ci ha permesso di
arrivare fin qui) una pagina elenca quanti ci hanno aiutato ed alcuni sono gli
stessi che abbiamo adesso.
Alessandra Arecco
Cara Alessandra
Ringrazio per quanto da te espresso nei miei confronti.
Non ho dimenticato quanto fatto dal Direttivo da te presieduto e, non
mi sembra opportuno ora entrare nei dettagli sulle precisazioni da te
scritte, i soci che ci leggono si annoierebbero. Ogni Direttivo che si è
succeduto, il tuo e anche i precedenti, hanno gestito l’Associazione al
meglio delle proprie possibilità, per cui, il tanto o il poco che si è
prodotto è dipeso dalle capacità dei propri componenti e alle motivazioni
che si sono riuscite a trasmettere.
A fine mandato, ciò che rimane, è solo il riconoscimento dei soci che
hanno più o meno gradito la conduzione fatta. Per quanto mi riguarda, ho
ricevuto molti apprezzamenti che ho poi trasmesso al Direttivo, ovviamente
ne sono orgoglioso ma, anche consapevole che ceduta la mia posizione
l’onere continua e l’onore non è mai stato da me considerato appagante.
Avrei ancora un consiglio: prova a rileggerti senza preconcetti la mia
intervista forse la comprenderai meglio.
Giovanni Carabelli
22
347 AA S4
025 A S3
I
Lemon Yellow
Bismuth Yellow
(Nickel Titanate)
089 A (ii) S4
I
Cadmium
Orange
724 A S1
II
Winsor Orange
587 B (i) S4
448 B S2
086 A S4 (ii)
I
Cadmium
Lemon
Madder
Opera Rose
722 A S1 Rose
Genuine 730 A S1
I
Winsor Lemon Winsor Yellow
707 A S1
II
Winsor Blue
(Green Shade)
La formula è...
724 A S1
II
Winsor Orange
723 A S1
106 A (ii) S4
I
Cadmium
Scarlet
603 A S2
II
Scarlet Lake
CoAl2O4
Winsor Orange
(Red Shade)
311 A S1
I
Hooker’s Green
587 B (i) S4
448 B S2
Rose Madder
Genuine
Opera Rose
106 A (ii) S4
I
Cadmium
Scarlet
603 A S2
II
Scarlet Lake
094 A (ii) S4
I
Cadmium Red
489 A S3
I
Permanent
016 A
Magenta
192 AA S4
I
491 A S3
I
137 AA S3
I
Cerulean Blue
379 A S2
II
Manganese
Blue Hue
Curiosità
Perché si chiama
blu cobalto
538 A (iv) S1
I
Prussian Blue
089 A (ii) S4
I
Cadmium
Orange
723 A S1
545 A S3
489 A S3
I
Permanent
Magenta 362
503 A S1
I
Permanent Sap
Green
192 AA S4
I
Cobalt Violet
Winsor Orange
(Red Shade)
545 A S3
348Quinacridone
AA S2
Magenta
Lemon Yellow
Deep
140 AA S3
I
Cerulean Blue
(Red Shade)
094 A (ii) S4
I
Cadmium Red
447 A S1
II
Olive Green
491 A S3
I
Permanent
Mauve
317 AA S1
Cobalt Violet
(i) (ii)
653 A Permanent
S1
Mauve
S4
II
I
Aureolin
Transparent
Yellow
097 A (ii) S4
I
Cadmium Red
Deep
638 AA S1
I
Terre Verte
(Yellow Shade)
672 A S2
I
Ultramarine
056Violet
A S1
537
Blu Cobalto o blu di Dresda
Quinacridone
Magenta
AA S1
Light Red
678 AA S1
I
Venetian Red
I
Indian Red
Brown Madder
548 A S3
II
Quinacridone
Red
466 A S3
004 B S1
479 A S3
Winsor Red
Deep
Permanent
Alizarin
Crimson
Alizarin
Crimson
Permanent
Carmine
502 A S3
II
Permanent
Rose
672 A S2
I
733 A S1
321 A S3
180 AA S4
263 A (iii) S2
I
667 A (iii) S2
I
Ultramarine
731 Shade)
A S1
(Green
178 AA S4
I
Cobalt Blue
709 A S1
II
010 A (iv) S1
I
721 A S1
I
Winsor Green
(Yellow Shade)
637 AA S1
I
Terre Verte
460 A S2
459 AA S3
I
Oxide of
Chromium
526 A S2
191 AA S4
Phthalo
Turquoise
Cobalt
Turquoise Light
190 AA S4
I
Cobalt
Turquoise
576 A S4
II
Rose Doré
422 AA S1
I
Naples Yellow
733 A S1
Winsor Violet
AA (Dioxazine)
S2
507 A S3
Potter’s Pink
576 A S4
II
Rose Doré
725 A S1
Winsor Red
Winsor Violet
649 AA
(Dioxazine)
Winsor Red
Green Gold
726 A S1
118Ultramarine
A (ii) S4
Violet
I
Cadmium
Yellow Pale
726 A S1
294 A S2
097 A (ii) S4
I
Cadmium Red
Deep
425 AA S1
I
Naples Yellow
Deep
321 A S3
Indanthrene
Blue470 A S2
Perylene
Maroon
Si tratta di una gradazione fredda e desaturata
del blu, storicamente creata dai sali del cobalto.
Perylene Violet
Storia
Cobalt Blue
S3 Indanthrene
108French
A (ii) S4
Blue 267 A S1
Deep
Ultramarine
I
II
Turner’s Yellow New Gamboge Cadmium
Yellow
184 AA S4
719 A S1
I
Winsor Green
(Blue Shade)
692 AA S3
I
Viridian
II
Winsor Yellow
Deep
Dalla tavola colori
Winsor & Newton
Cobalt Green
548 A S3
II
Quinacridone
Red
745 AA S1
I
Yellow Ochre
Light
180 AA S4
Cobalt Blue
Deep
125
AA S2
I
Caput Mortuum
Violet
Winsor Blue
Antwerp Blue
319 A S1
(Red Shade) 111 A (ii) S4
II
I
Indian Yellow
Cadmium
Yellow Deep
Perylene Green
725 A S1
466 A S3
004 B S1
479 A S3
Winsor Red
Deep
Permanent
Alizarin
Crimson
Alizarin
Crimson
Permanent
Carmine
744 AA S1
I
Yellow Ochre
552 AA S1
I
Raw Sienna
285 AA S2
I
Gold Ochre
263 A (iii) S2 667 A (iii) S2
I
I
French
Ultramarine
AA Ultramarine
S1
076 AA S1 (Green
676 Shade)
AA S1
554
I
Raw Umber
I
Burnt Umber
I
Vandyke Brown
547 A S3
Quinacridone
Gold
059 AA S1
I
Brown Ochre
178 AA S4
I
Cobalt Blue
609 AA S1
I
Sepia
322 A
II
Indigo
381 AA S1
Magnesium
Brown
709 A S1
II
Winsor Blue
(Red
S1 Shade)
465 A
S1
II
Payne’s Gray
Key to Coding
ASTM
AA
A
B
(i)
I
II
Extremely Permanent
(iv) Fluctuating colour, fades in light,
Permanent
recovers in dark
Moderately Durable
S Series number
‘A’ rated in full strength
Transparent
may fade in thin washes
Semi-Transparent
(ii) Cannot be relied upon
Opaque
to withstand damp
Semi-Opaque
(iii) Bleached by acids,
719 acidic
A S1atmosphere
692 AA S3
721 A S1
637 AA S1
502 A S3
II
Permanent
Rose
074 AA S1
I
Burnt Sienna
010 A (iv) S1
I
Antwerp Blue
430 A S1
II
Neutral Tint
Permanent for artists’ use
Permanent for artists’ use
Where no ASTM rating is listed,
please refer to the Winsor &
Newton permanence rating
L’alluminato
di cobalto,
noto
526 A S2
191 AA S4
190 AA S4
184 AA S4
460 A S2
459 AA S3
I
I
I
I
I
I
anche
con
il
nome
di
blu
Phthalo
Cobalt
Cobalt
Cobalt Green
Winsor Green
Viridian
Winsor Green
Terre Verte
Perylene Green Oxide of
Turquoise
Turquoise Light Turquoise
(Blue Shade)
(Yellow Shade)
Chromium
cobalto, blu di Thénard e blu
di Dresda, è un pigmento
che venne sintetizzato per
la prima volta nel 1802 da
Il Blu è un colore che piace molto
Thénard che scaldò insieme
fosfato di cobalto o arsenato all uomo perché simboleggia potere
e552successo,
invece
e425 allumina;
311 A S1
503 A S1
447 A S1
638 AA S1
294 A S2di cobalto
422 AA S1
AA S1
745 AA S1
744 AA S1
AA S1
285 AA S2piace
547 A S3
059 AAmolto
S1
381 AA S1
074 AA S1
I
I
I
I
I
II
I
I
I
I
I
I
insettiQuinacridone
che sembra
Hooker’s Green Permanent Sap Olive Green
Terre Verte
Green Gold
Yellow
Naples Yellow
Yellow
Ochre
Yellow Ochre meno
Raw Sienna agli
Gold Ochre
Brown Ochre ne
Magnesium
Burnt Sienna
oggiNaples
viene
ottenuto
dalla
Green
(Yellow Shade)
Deep
Light
Gold
Brown
siano infastiditi tant’è che prima
calcinazione di ossido
dell invenzione del frigorifero nelle
di cobalto e allumina.
Il barone Louis-Jacques Thénard
dispense si usava il blu cobalto proprio
È un ottimo colore adatto a
per tener lontano queste fastidiose
tutte le tecniche, resistente
creature.
a tutti gli agenti e molto stabile, utilizzato
Man Ray (artista del secolo scorso)
diffusamente dagli artisti non tanto come pigmento
362 AA S1
678di
AA S1
AA
S2
507
A
S3
317
AA
S1
056
A
S1
470
A
S2
125
AA
S2
537
554
AA
S1
076 AA1960
S1
676creò
AA S1 una
609 AA baguette
S1
322 A S1 parigina
465 A S1
430 A S1
nel
sostituzione
quanto come vero e proprio azzurro
I
I
I
I
I
I
I
II
II
II
Light Red
Venetian Red
Indian Red
Perylene
Perylene Violet Caput Mortuum Raw Umber
Brown Madder Potter’s Pink
Burnt
Umber
Vandyke
Brown
Sepia
Indigo
Payne’s
Gray
Neutral Tint
blu-cobalto, un vero pane blu
per ampliare la tavolozza. Maroon
Violet
realizzato con coloranti alimentari,
Ha granulazione fine, colore azzurro intenso
Key to Coding
l’esperimento fu ripetuto inASTM
seguito e
(comunque all’interno di tonalità che variano
I Permanent
for artists’ use
AA
Extremely
Permanent
(iv) Fluctuating
colour, fadesofferto
in light,
il pane
blu venne
per
le strade
dal chiaro allo scuro) e potere coprente medio
II Permanent for artists’ use
A Permanent
recovers in dark
che lo rifiutavano: sembra
basso. Aggiunto al blu di Prussia ne attenuaB Moderately Durable ai passanti
S Series number
Where no ASTM rating is listed,
(i) ‘A’ rated in full strength
Transparent
che
in
natura
non ci sia qualcosa
di
la tendenza a scurirsi, e con il giallo di cadmio
si
please refer to the Winsor &
may fade in thin washes
Semi-Transparent
(ii) Cannot be relied upon commestibile
Opaque
blu cobalto.Newton permanence rating
possono comporre verdi stabili.
331 AA S1
538 A (iv) S1
I
Prussian Blue
707 A S1
II
Winsor Blue
(Green Shade)
140 AA S3
I
Cerulean Blue
(Red Shade)
337 AA S1
137 AA S3IvoryI Black379 A Lamp
S2I Black
I
II
Cerulean Blue
Manganese
Blue Hue
386 AA S1
I
Mars Black
217 AA S1
I
Davy’s Gray
150 AA S1
I
Chinese White
644 AA S1
I
Titanium White
(Opaque White)
Curiosità
331 AA S1
I
Ivory Black
337 AA S1
I
Lamp Black
386 AA S1
I
Mars Black
217 AA S1
I
Davy’s Gray
150 AA S1
I
Chinese White
644 AA S1
I
Titanium White
(Opaque White)
to withstand damp
(iii) Bleached by acids,
acidic atmosphere
Semi-Opaque
23
Via Ciardi n° 25
20148 Milano
tel. 0295380382
www.acquerello-aia.it