Bonafini 2
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31 sabato 24 giugno 2000 Cronaca di Rovereto REDAZIONE: Corso Rosmini , 66 - Tel. 0464 - 433700 l'Adige Fax: 0464 - 432148 / E-Mail: [email protected] PUBBLICITA’ SPE: Corso Rosmini, 66 - Tel. 0464 - 432223 - Fax 0464 - 432148 A sinistra il cassiere Michele Cristoforetti che alle 16 si è trovato a tu per tu con il bandito che ha sequestrato un ostaggio per aprirsi la via alla fuga e qui a destra altri accertamenti degli investigatori per scoprire particolari preziosi sul colpo Rapinatori all’assalto Il bottino è stato di 8 milioni Rurale di Lizzana, tre rapine in sette giorni Bandito armato di coltello al Rovercenter Giovane cameriera presa in ostaggio Serrate indagini dei carabinieri e della polizia per risalire all’identità del rapinatore del Rovercenter (fotoservizio Senes) di STEFANO PAROLARI E tre! Nel giro di una settimana la Cassa Rurale di Lizzana è stata rapinata tre volte. Un record poco invidiabile. Ieri alle 16 un bandito solitario, sui 30-35 anni, con un cappellino azzurro e occhiali a specchio, un foulard sul viso e armato di un coltello da cucina, ha assaltato la filiale del centro commerciale Rovercenter alle porte della città della Quercia. Il malvivente è entrato in banca quando all’interno si trovavano il cassiere, Michele Cristoforetti, e una cliente, una giovane cameriera del vicino ristorante «La Brace» che stava effettuando un versamento. Il rapinatore ha minacciato l’impiegato ed ha arraffato otto milioni, quelli che si trovavano nella cassa, quindi ha raggiunto la porta a chiusura automatica facendosi scudo con la cliente, atterrita e costantemente tenuta sotto la minaccia del coltello. L’ostaggio è servito ad annullare la possibilità di bloccare il bandito dentro il tunnel d’uscita a serrature programmate. Dalle prime indagini effettuate dai carabinieri della compagnia di Rovereto e dagli agenti del commissariato roveretano pare che il rapinatore solitario del Rovercenter non abbia nulla a che fare con i precedenti colpi in doppia battuta, venerdì 16 giugno, alla sede centrale di piazza Guella ed alla filiale di Marco sempre della Cassa Rurale di Lizzana. L’allarme, ieri, è scattato subito, dopo che quell’uomo che aveva la carnagione scura e parlava in italiano - al cassiere infatti avrebbe detto con il coltello rivolto alla ragazza: «Dammi i soldi, hai capito, questa è una rapina» - è passato davanti ad altri due clienti, una signora che abita in via Pederzini e un imprenditore, liberando la cameriera del ristorante. Il rapinatore dovrebbe essere fuggito a piedi verso il par- NUOVA «Non mettiamo a repentaglio l’incolumità dei nostri clienti, non era il caso di bloccarlo nelle porte d’uscita» Il direttore Pozzer: «Strana coincidenza» Accanimento contro la Cassa Rurale di Lizzana, tris clamoroso «Una strana coincidenza»: questo il commento del direttore generale della Cassa Rurale di Lizzana, Massimo Pozzer, che da sei mesi circa ha preso in mano le redini dell’istituto bancario che per tre volte nel giro di una settimana ha ricevuto la visita dei banditi. «Non sono le stesse persone - continua Pozzer parlando ai giornalisti alla fine del conteggio alla filiale del Rovercenter - certo è che c’è un notevole accanimento nei nostri confronti. D’altronde non possiamo certo prevedere questi assalti e soprattutto cerchiamo di tutelare i nostri clienti. Bene ha fatto il nostro cassiere a non mettere a repentaglio l’incolumità della nostra cliente presa in ostaggio. Il bandito sapeva dell’orario diverso di questa nostra filiale e si è dileguato minacciando la don- bonafin TUTTO pubblicita R0030528 Bonafini 2 ROVERETO - Tel. 0464/434188 - 439890 negozio via Pozzo 7/B - Officina via Prato 11 Il direttore Massimo Pozzer do ha visto sfrecciare il bandito oltre la porta con apertura a sensore del centro commerciale, verso la statale e il parcheggio. «La ragazza era visibilmente spaventata - ci ha detto la donnaquindi posso confermare che quell’uomo aveva il cappellino e gli occhiali, il colore della pelle era scuro, ha riposto il coltello». La ragazza presa in ostaggio, la cameriera del ristorante «La brace», non vuole pubblicità. «Non fatemi foto e non mettete il mio nome, sono già abbastanza spaventata. É stata un’esperienza terreibile, ora mi stanno sentendo i carabinieri, sono già in ritardo sul lavoro». Ed appunto ci si augura che la donna possa immergersi nel suo lavoro per dimenticare quei pochi istanti di un pomeriggio da dimenticare. Al più presto. Venerdì 16 giugno la doppia rapina in poche ore MOTO MOTO DI TUTTE LE MARCHE GARANZIA TAGLIANDI UFFICIALI MALAGUTI - PIAGGIO - KYMCO DUCATI - SUZUKI CASCHI ARAI E ABBIGLIAMENTO DAINESE - STIVALI ALPINESTARS na». Michele Cristoforetti è l’unico cassiere in quella filiale al centro commerciale alle porte della città. Dopo un’ora dalla rapina è parso più rilassato: «Era nervoso il malvivente - ci ha detto - ed aveva il viso nascosto dal cappellino, dagli occhiali e da un foulard. Subito dopo essere entrato ha puntato il coltello da cucina verso la signorina che stava facendo un’operazione e sono stato costretto a consegnargli i soldi che c’erano sul bancone. É successo tutto in pochi attimi. Poi ha preso per un braccio la ragazza e si è recato verso l’uscita, ha gridato di voler uscire senza temere di rimanere bloccato nella porta. Ho eseguito naturalmente tutelando la nostra cliente». La signora che abita in via Pederzini, vicino al centro commerciale, stava entrando quan- cheggio e nessuno ha notato quell’individuo alto 1.70-1.75, vestito con una giacca dal colore blu scuro e con pantaloni bianchi. Sulle prime pareva potesse trattarsi di un extracomunitario, poi le indagini hanno preso la piega sull’ipotesi di un bandito italiano che ha utilizzato metodi piuttosto «artigianali» e sbrigativi, dall’atteggiamento nervoso e cattivo. Carabinieri e poliziotti hanno setacciato le zone attorno alla filiale e non hanno trovato, fino a ieri a tarda notte, elementi utili per poter risalire all’autore dell’assalto. Gli investigatori hanno visionato la cassetta sulla quale è incisa la sequenza della rapina ma le immagini non aiutano un granchè, sono piuttosto confuse, d’altronde il malvivente è rimasto dentro la banca pochissimi minuti. Quella filiale della Rurale di Lizzana incastonata nel centro commerciale ha orari particolari, infatti apre alle 9.30 di mattina ed opera fino alle 13, quindi nel pomeriggio riapre alle 14.30 e chiude alle 16.45. Di questa particolare fascia oraria il bandito era perfettamente a conoscenza tanto che ha deciso di mettere a segno il colpo alle 16 spaccate. La ragazza presa in ostaggio è stata sentita a verbale dai carabinieri ed ha confermato gli elementi riscontrati all’interno della banca, oltre a sottolineare le minacce ripetute nei suoi confronti fino all’uscita. Poi le tracce del rapinatore diventano difficili da seguire. Subito dopo il colpo sono stati tanti gli impiegati di altri istituti di Lizzana che si sono alternati alla filiale del centro commerciale per rincuorare Michele Cristoforetti. Sotto la visione del direttore generale Massimo Pozzer sono stati verificati gli ammanchi ed è stato confermato che il bandito è riuscito a ripulire solo la cassa senza indirizzare le sue mire in altri settori della filiale del Rovercenter. Quattro banditi all’opera Un altro venerdì da rapina a Rovereto. Ancora la Cassa Rurale di Lizzana. Stavolta un colpo solo, mentre il 16 giugno c’era stata la doppia rapina. Prima, alle 9.20 alla sede centrale di piazza Guella, poi alle 13 l’assalto alla filiale di Marco. Due banditi con le pistole spianate rapinano 30 milioni alla sede centrale e per i cassieri è un bello spavento, mentre nel primo pomeriggio altri due banditi con pistola e coltello entrano nella filiale di Marco, sequestrano i due impiegati, li chiudono in bagno e quindi entrano in illegale possesso di 40 milioni. Nel primo caso è stato possibile visionare il filmato, nel secondo invece i malviventi hanno sequestrato la cassetta. Fino ad ora nessuna novità nelle indagini della Polizia di Rovereto. Il Signore nostro Padre ha chiamato a sé la nostra cara mamma RINA ARMANI ved. ANDREOLLI di anni 95 Lo annunciano i figli RAFFAELLA con GIAMPAOLO, MARIANO con ANNA, MARIA, FRANCESCA con PAOLO e PIERGIORGIO con LORENZA, la cognata, i nipoti, i pronipoti e parenti tutti. Rovereto, 23 giugno 2000 La cerimonia funebre avrà luogo oggi, sabato 24 giugno alle ore 16,30, nella chiesa parocchiale di Santa Caterina per il cimitero di San Marco. I fiori più graditi sono le opere di bene. LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO. Marco, uno dei sequestrati O.F. MANTOVANI Rovereto - Tel. 0464/433696