Il Giro d`Italia a Livorno

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Il Giro d`Italia a Livorno
Il Giro
d’Italia
a Livorno
Quando Livorno ha
incontrato i girini
10 maggio 2011
PROVINCIA DI LIVORNO
Il Giro
d’Italia
a Livorno
Quando Livorno
ha incontrato i girini
10 maggio 2011
4ª tappa
94° Giro d’Italia
Quarto dei Mille - Livorno
Lo sport è, prima di tutto, disciplina e autodisciplina, costanza
nell’impegno e rispetto dell’avversario,
con il quale ci si misura in termini di concorrenza leale verso un
obiettivo comune.
Forse più di altre discipline, il ciclismo è banco di prova del
coraggio e metafora dell’etica della fatica necessaria
a cogliere il risultato.
E’ con questo sentimento di adesione all’etica
della lealtà e dell’impegno e con l’augurio
di un nuovo incontro, vicino nel tempo, con una delle più belle
gare ciclistiche del mondo che saluto, a nome mio personale
e di tutta l’Amministrazione che mi onoro di rappresentare,
gli atleti e gli organizzatori di questo 94° Giro d’Italia.
Giorgio Kutufà
Presidente della Provincia
Il Giro d’Italia è, ormai da un secolo, uno dei più
importanti eventi sportivi internazionali.
Per celebrare l’arrivo della 4ª tappa nella citttà labronica,
abbiamo organizzato una serie di eventi che abbiamo chiamato
“Aspettando il Giro”.
Tra le altre iniziative, questa pubblicazione, che sintetizza e
raccoglie le cronache di tutte le volte che il Giro ha toccato la
città.Vi sono notizie tecniche, corredate da dati sulle classifiche,
ma anche curiosità e aneddoti sconosciuti.
Gli appassionati di età più matura vi troveranno eventi cui
hanno assistito. I più giovani vi scopriranno i nomi di grandi
campioni che hanno fatto la storia di questo sport e i segni della
passione che i livornesi hanno sempre nutrito per il ciclismo.
Fausto Bonsignori
Vicepresidente della Provincia
Assessore allo Sport, Cultura e Istruzione
1921 - 9° GIRO D’ITALIA
Giovanni Brunero vince la tappa e conquista il primato.Vincerà il Giro
Il Giro per la prima volta a Livorno
Il 6 giugno si corre la 7ª tappa Roma-Livorno. L’arrivo sul Viale
Regina Margherita. Un giorna di riposo, poi la partenza per Parma
Il Giro d’Italia giunge per la prima volta a
Livorno dove si chiude la settima tappa della 9ª edizione. Il Giro allora si correva ogni
due giorni, tanto erano massacranti le tappe.
Al vincitore ci vollero oltre 120 ore per coprire, in dieci giornate, i 3.500 chilometri
dell’intero percorso: una media di 12 ore al
giorno in sella.
La Roma-Livorno, con i suoi 341 chilometri, fu corsa dal vincitore in poco più di
15 ore: partenza alle 4 del mattino dalla capitale, arrivo a Livorno alle 19,33. Gli ultimi
arrivarono dopo le 22,30.
La cronaca della gara riferisce che la tappa
si decise sul Romito, dove Gaetano Belloni e
Giovanni Brunero giunsero con oltre un minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori. Fu Brunero a tagliare il traguardo, tutto
solo.
Il suo compagno di fuga, che giunse secondo, era incappato in una foratura che gli
costò un ritardo di 2’01”. Ritardo fatale:
Brunero, con la vittoria livornese, si stabilì
in testa alla classifica generale fino all’ultima
tappa. E Belloni – secondo nella LivornoParma e vincitore delle ultime due tappe – si
dovette accontentare del secondo posto assoluto per soli 41” di distacco.
Il vincitore della tappa
Curiosità: gli “isolati”
Giovanni Brunero è stato uno
dei più forti ciclisti italiani degli
anni ‘20. Il suo palmarès annovera
tre Giri d’Italia (1921-’22-’26).
Al Giro ottiene anche sette
vittorie di tappa.
Una la consegue al Tour del ‘24. Tra il 1919 e il
1927 vince 2 volte il Giro di Lombardia,una volta
i Giri dell’Emilia, del Piemonte e della Romagna e
un’edizione della Milano-Sanremo.
Così si chiamavano i ciclisti di ventura che correvano privi di assistenza. Ad ogni arrivo potevano
contare sugli aiuti degli sportivi. A Livorno, trovarono assistenza dall’Officina “Galeno” mentre la
Sala “Toncelli e Vaselli” offrì un servizio completo
di toilettes. Il Bar “Italia” servì un buffet freddo
e il comitato organizzatore garantì l’alloggio. Al
primo “isolato” giunto a Livorno furono offerte da
alcuni privati una medaglia d’oro e una cassata
del valore di 50 lire.
Classifiche a confronto
Classifica prima della 7ª tappa
1° BELLONI Gaetano 2° BRUNERO Giovanni
Ordine d’arrivo della 7ª tappa
Roma-Livorno di 341 km
1° BRUNERO Giovanni15h 03’ 59”
2° SIVOCCI Alfredo a 2’ 01”
3° BELLONI Gaetano s.t.
Classifica generale dopo la 7ª tappa
1° BRUNERO Giovanni86h 02’ 03”
2° BELLONI Gaetano a 52”
3° AIMO Bartolomeo a 4’ 29”
Ordine d’arrivo dell’8ª tappa
Livorno-Parma di 242 km
1° ANNONI Luigi
16h 21’ 46”
2° BELLONI Gaetano s.t.
3° BRUNERO Giovanni s.t.
Classifica generale dopo l’8ª tappa
1° BRUNERO Giovanni102h 23’ 49”
2° BELLONI Gaetano a 52”
3° AIMO Bartolomeo a 9’ 21”
Classifica generale finale
1° BRUNERO Giovanni120h 24’ 39”
2° BELLONI Gaetano a 41”
3° AIMO Bartolomeo a 19’ 47”
1934 - 22° GIRO D’ITALIA
Vince Learco Guerra,che in volata batte Olmo,Binda e il toscano Meini
La locomotiva umana sfreccia a Livorno
Il 22 maggio si corre la 3ª tappa Genova-Livorno. L’arrivo sulla pista
dell’ippodromo. Guerra si impone anche nella crono Livorno-Pisa
Il Giro d’Italia torna a Livorno dopo 13
anni. La seconda volta che i “girini” fanno
tappa in città – 72 anni fa – vi sono tra loro
campioni ancor oggi indimenticati: Binda,
Camusso, Guerra, Olmo. E il ciclismo si avvia a divenire uno degli sport più popolari tra
gli italiani.
Sono gli anni dei “duelli” e, nel ’34, sono
Alfredo Binda e Learco Guerra ad accendere
gli animi delle tifoserie.
Anche a Livorno. Binda, che fora a 90 km
dal traguardo, si spende in un inseguimento che lo riporta nel gruppo di testa. Guer-
ra controlla la corsa, senza lasciarsi tentare
dagli accenni di fuga di Olmo e Camussi. Il
gruppo entra compatto all’ippodromo. Ai
400 metri finali è chiaro che la vittoria è
cosa che riguarda Olmo, Guerra, Binda e il
toscano Meini. Agli ultimi 100 metri cedono
prima Meini, poi Binda. E Guerra brucia sul
traguardo il pur generoso Olmo.
Il giorno dopo, Guerra e Olmo si sfidano di nuovo nella cronometro Livorno-Pisa.
Guerra s’impone ancora e veste la maglia
rosa, avviandosi a vincere il suo primo e unico Giro d’Italia.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Le maglie del Giro
Learco Guerra fu soprannominato la locomotiva umana per la potenza che esprimeva nelle volate e che gli consentì di cogliere trentuno vittorie
di tappa al Giro.
Fra queste la MilanoMantova del ‘31, che gli valse
la prima maglia rosa di capoclassifica della storia del Giro.
Specialista delle corse a
cronometro, trionfò nel
‘34 nel primo campionato
mondiale di specialità.
La maglia rosa, come simbolo del primato in classifica, viene istituita nel 1931.
Dal ‘33 si premia anche il migliore scalatore che,
dal ‘74, indossa la maglia verde.
La maglia ciclamino della classifica a punti risale
al ‘66.
La più recente, 1989, è la maglia azzurra dell’Intergiro.
Non sono più in uso la maglia bianca (miglior
giovane) e la maglia nera (ultimo in classifica generale).
Classifiche a confronto
Classifica generale
prima della 3ª tappa
1° CAMUSSO Francesco 10h 51’ 00”
2° GUERRA Learco
a 15”
3° BERTONI Remo
a 15”
Classifica generale
dopo la 3ª tappa
1° CAMUSSO Francesco 17h 25’ 47”
2° GUERRA Learco a 15”
3° BERTONI Remo a 15”
Classifica generale
dopo la 4ª tappa
1° GUERRA Learco
2°OLMO Giuseppe
3°BOVET Alfredo
Ordine d’arrivo della 3ª tappa
Genova-Livorno di 220 km
1° GUERRA Learco 6h 34’ 47”
2° OLMO Giuseppe
s.t.
3° BINDA Alfredo s.t.
Ordine d’arrivo della 4ª tappa
Livorno-Pisa di 45 km (crono)
1° GUERRA Learco 1h 05’ 39”
2° OLMO Giuseppe
a 26”
3° PIEMONTESI Domenico a 50”
Classifica generale finale
1° GUERRA Learco 121h 17’ 17”
2° CAMUSSO Francesco a 51”
3° CAZZULANI Giovanni a 4’ 59”
18h 31’ 41”
a 26”
a 1’ 00”
1937 - 25° GIRO D’ITALIA
Il livornese Olimpio Bizzi vince per distacco su Deloor e Del Cancia
Il“morino”trionfa sulle strade di casa
Il 12 maggio si corre la 6ª tappa Marina di Massa-Livorno.L’arrivo allo
stadio. Olmo si impone nella Livorno-Arezzo. Bartali vincerà il Giro
Terzo appuntamento del Giro con Livorno, dove l’attesa per l’arrivo della carovana
rosa è più fervida che nelle due precedenti
occasioni: c’è un forte tifo per il campione di
casa, Olimpio Bizzi, il “Morino”. I sostenitori
più accesi scortano in auto il proprio beniamino, da Massa fino alla vittoria. Bizzi del resto
è in gran forma – nelle prime quattro tappe,
un primo, un secondo e un quarto posto – ed
è tra i protagonisti della gara: rintuzza gli attacchi degli avversari più temuti e collabora,
quando ce n’è bisogno, all’inseguimento di
qualche fuggitivo. Tiene l’andamento della
corsa sotto controllo, finché, sulla salita del
Castellaccio, sferra l’attacco decisivo. Di-
stanzia gli avversari, raggiunge e supera di
slancio il belga Alfons Deloor, quindi affronta spericolatamente la discesa che lo porta
all’Ardenza.
Durante il breve tragitto verso lo stadio,
Bizzi è acclamato dai concittadini e viene
accompagnato dalla folla fino al traguardo.
Secondo giunge Deloor, terzo Cesare Del
Cancia.
A Livorno Bartali – che incappa in due
forature – cede la maglia rosa a Giovanni
Valetti. La riconquisterà sulle montagne e la
porterà fino a Milano.
La Livorno-Arezzo del giorno dopo è vinta da Olmo.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Livornesi al Giro
Olimpio Bizzi nasce a
Livorno nel 1916. Ottimo
velocista, Bizzi - il morino di
Livorno - nella sua lunga carriera
conquista 22 successi. Campione
italiano su strada del 1936,
vince 13 tappe del Giro d’Italia:
la prima avent’anni, l’ultima a Livorno nel 1950.
Al Giro del 1940 vestì per un giorno la maglia rosa.
I ciclisti livornesi che hanno preso parte al Giro
sono sei. Bizzi, 8 volte (dal ‘36 al ’40 e nel ’46,
‘50 e ’51); il suo miglior piazzamento è l’11°
posto conquistato nel ’39. Simonetti ha collezionato 6 presenze al Giro (dal ‘70 al ’74 e nel
’76); miglior piazzamento, 21° nel ’70. Rossi
ha preso parte a 3 edizioni del Giro, 1949, ’50
e ’51(19°). Salutini ha preso il via al Giro del
1971 e del 1974.Una la partecipazione di Terreni,92° al Giro 1986, e di Profeti, 63° nel 1998.
Classifiche a confronto
Classifica generale
prima della 6ª tappa
1° VALETTI Giovanni 19h 43’ 24”
2° BIZZI Olimpio a 1’ 44”
3° BARTALI Gino a 2’ 30”
Classifica generale
dopo la 6ª tappa
1° VALETTI Giovanni 24h 29’ 56’’
2° BARTALI Gino
a 43’’
3° CANAVESI Severino
a 1’ 38’’
Classifica generale
dopo la 7ª tappa
1° VALETTI Giovanni 29h 58’ 28”
2° BARTALI Gino
a 43”
3° CANAVESI Severino a 1’ 38”
Ordine d’arrivo 6ª tappa Marina di
Massa-Livorno di 114 km
1° BIZZI Olimpio
3h 10’ 02’’
2° DELOOR Alfons
a 18’’
3° DEL CANCIA Cesare a 38’’
Ordine d’arrivo della 7ª tappa
Livorno-Arezzo di 190 km
1° OLMO Giuseppe 5h 36’ 02’’
2° MARA Enrico
s.t.
3° GENERATI Walter
s.t..
Classifica generale finale
1° BARTALI Gino
122h 25’ 40’’
2° VALETTI Giovanni
a 8’ 18’’
3° MOLLO Enrico
a 17’ 38’’
1950 - 33° GIRO D’ITALIA
Il “morino” vince in volata, bissando la vittoria del 1937
Bizzi, ancora lui, tredici anni dopo
Il 26 maggio la 3ª tappa Firenze-Livorno.A Bevilacqua la Livorno-Genova Per la prima volta uno straniero (lo svizzero Koblet) vince il Giro
A distanza di 13 anni, ecco un altro arrivo
di tappa per gli appassionati livornesi. Di Giri
d’Italia se ne sono corsi sette e le cinque edizioni del periodo bellico sono state annullate.
Anche stavolta l’arrivo è sulla pista dello
stadio e i livornesi iniziano a riempire gli spalti
dalle prime ore del pomeriggio. Radio-corsa
non segnala novità di rilievo, finché, sulla salita di Volterra, va in fuga Rossello, presto raggiunto da Bizzi e Peverelli. I tre iniziano a collaborare e il distacco del gruppo si fa sempre
più robusto, fino a misurare i 5’35”. Vantaggio
che resterà pressoché immutato fino all’in-
gresso nello stadio.
Peverelli prende l’iniziativa, cercando
di sorprendere i rivali, ma ben presto deve
vedersela con lo scatto di Bizzi. Il “morino”
parte ai quattrocento metri finali, piega prima la resistenza di Peverelli e poi brucia Rossello sul traguardo. “Che uragano di applausi
- scriverà Il Telegrafo - che contentezza sugli
spalti: per ciascuno dei presenti fu come se
avesse vinto lui la gara”.
Il giorno dopo, arrivo in volata a Genova,
con Bevilacqua che prevale su Koblet e Serse
Coppi.
Bizzi fugge come un ciclone”
Curiosità: Lo straniero
Pazzi per il morino nello stadio d’Ardenza Lo svizzero Hugo Koblet è il primo straniero ad
imporsi in un Giro d’Italia. In totale gli stranieri
IL TELEGRAFO - 27 maggio 1950
che si sono aggiudicati il Giro sono 25:
gli svizzeri Koblet, Clerici e Rominger; il lussemburghese Gaul (2 volte); i francesi Anquetil (2),
Fignon e Hinault (3); i belgi Merckx (5), Pollentier e De Muynck; lo svedese Pettersson; l’irlandese
Roche; lo statunitense Hampsten; lo spagnolo Indurain (2); i russi Berzin e Tonkov, che nel ’96 è
stato l’ultimo straniero a vincere il Giro.
Classifiche a confronto
Classifica generale
prima della 3ª tappa
1° SCHAER Fritz (SVI) 12h 50’ 51”
2° MARTINI Alfredo
a 30”
3° PEDRONI Silvio
a 1’ 30”
Classifica generale
dopo la 3ª tappa
1° SCHAER Fritz (SVI) 17h 36’ 56”
2° MARTINI Alfredo a 30”
3° BIZZI Olimpio
a 54”
Classifica generale
dopo la 4ª tappa
1° SCHAER Fritz (SVI) 24h 0’ 11”
2° MARTINI Alfredo a 30”
3° BIZZI Olimpio
a 54”
Ordine d’arrivo della 3ª tappa
Firenze-Livorno di 148 km
1° BIZZI Olimpio
4h 30’ 34’’
2° ROSSELLO Vincenzo s.t.
3° PEVERELLI Armando s.t.
Ordine d’arrivo della 4ª tappa
Livorno-Genova di 216 km
1° BEVILACQUA Antonio 6h 22’ 05’’
2° KOBLET Hugo (SVI) s.t.
3° COPPI Serse
s.t..
Classifica generale finale
1° KOBLET Hugo (SVI)117h 28’ 03’’
2° BARTALI Gino
a 5’ 12’’
3° MARTINI Alfredo a 8’ 41’’
1960 - 43° GIRO D’ITALIA
Niente da fare per gli italiani Sartore (secondo) e Fantini (terzo)
Il belga RikVan Looy domina la volata
Il 26 maggio l’8ª tappa Forlì-Livorno. Un altro belga, Daems vince la
volata della Livorno-Carrara. Il francese Anquetil conquista il Giro
L’appuntamento di Livorno con il Giro del
1960 è di marca straniera, belga per la precisione. Belga è la maglia rosa prima e dopo le
due tappe che interessano la città: Joseph Hoevenaers. Belgi sono Rik Van Looy, vincitore
della tappa che si chiude a Livorno, e il vincitore della tappa che ne riparte, Emile Daems.
Van Looy resta, tra l’altro, il primo ed unico straniero ad aver vinto una tappa a Livorno.
La corsa non è di quelle che passano alla
storia del ciclismo. Una salita impegnativa quella del Muraglione - c’è sul percorso, ma
si trova troppo lontana dal traguardo. Così la
fuga di Pellicciari si esaurisce dopo 100 km.
A 40 km dal traguardo ci prova anche Pambianco, ma il suo tentativo è subito rintuzzato dalla maglia rosa. Si arriva a Livorno con
il gruppo compatto.
La squadra di Van Looy entra dentro lo
stadio pronta a lanciare lo sprint al proprio
capitano, che non ha difficoltà a battere il
giovane Sartore e Fantini.
Il giorno successivo si corre la semitappa
Livorno-Carrara vinta dal belga Daems, che
lascia il posto d’onore gli italiani Pierino Baffi e Tonino Domenicali.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Chilometri e ore
Rik Van Looy: 371 vittorie.
Oltre 210 su circuito o in criterium; 2 mondiali, 2
campionati nazionali, 16 classiche, 3 giri nazionali, 6 corse a tappe, 100 successi parziali nelle
corse a tappe.
Queste cifre misurano il valore
di un campione, unico ad aver vinto
almeno una volta in tutte
le classichedel calendario
internazionale.
Il percorso di tappa più lungo al Giro sono i 468
km della prima e dell’ultima giornata dell’edizione 1914: la Milano-Cuneo e la Lugo-Milano. Il
tempo di percorrenza più alto fu registrato al Giro
del 1924, quando Arturo Ferraro impiegò 18h 15’
54” per vincere la tappa Fiume-Verona.
La Roma-Livorno di 341 km, disputata nel ’21 e
completata dal vincitore Brunero in 15h 03’ 59”, è
la tappa, per distanza e tempo di percorrenza, più
lunga tra quelle partite o arrivate a Livorno.
Classifiche a confronto
Classifica generale prima
dell’8ª tappa
1° HOEVENAERS Joseph (B) 32h 27’ 52”
2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 56”
3° CARLESI Guido
a 2’ 07”
Ordine d’arrivo dell’8 tappa
Forlì-Livorno di 206 km
1° VAN LOOY Rik (B) 5h25’15’’
2° SARTORE Giuseppe s.t..
3° FANTINI Alessandro s.t.
Classifica generale dopo l’8ª tappa
1° HOEVENAERS Joseph (B) 37h 53’ 17”
2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 56”
3° CARLESI Guido
a 2’ 07”
Classifica generale dopo la 9ª tappa
1° HOEVENAERS Joseph (B)40h 18’ 28”
2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 32”
3° CARLESI Guido
a 1’ 56”
Ordine d’arrivo della 9ª tappa
Livorno-Carrara di 93 km
1° DAEMS Emile (B) 2h 14’ 25’’
2° BAFFI Pierino s.t.
3° DOMENICALI Tonino s.t.
Classifica generale finale
1° ANQUETIL Jacques (F) 94h 03’ 54’’
2° NENCINI Gastone
a 28’’
3° GAUL Charly (LUX) a 3’ 51’’
1964 - 47° GIRO D’ITALIA
Fontona, maglia rosa virtuale, tenta l’attacco ad Anquetil
Cuore matto Bitossi vince per distacco
Il 31 maggio la 16ª tappa Montepulciano-Livorno. Bitossi si ripete il
giorno dopo a Santa Margherita Ligure.Anquetil conquista il suo 2° Giro
È il 47° Giro d’Italia e la tappa Montepulciano–Livorno, di 199 chilometri, si rivela
“una tra le più interessanti e vive” di tutta la
corsa.
A soli 22 chilometri dal via, a S. Quirico
d’Orcia, con Bitossi, Zanchi e Pellizzoni, scatta in una fuga precocissima Fontona, che terrà
la testa della corsa fino alle porte di Livorno.
A Ponteginori i quattro hanno guadagnato un
vantaggio di 9’ sul leader della classifica, Anquetil, e Fontona - che lo segue con un distacco di 6’51” - accarezza il sogno di strappare
la maglia rosa al francese. Ma questi reagisce,
e con lui altri, quali Carlesi, Adorni, Tacconi
e Zancanaro che, sull’erta del Castellaccio,
danno vita a una furibonda battaglia per la
vittoria e recuperano parte del ritardo pagato al drappello dei quattro battistrada.
Bitossi sul Castellaccio stacca i compagni di fuga e taglia vittorioso il traguardo
dell’Ardenza.
Ma è Fontona l’uomo del giorno. Col terzo posto ottenuto a Livorno, balza alle calcagna di Anquetil in classifica generale, con un
distacco di 1’03” che scende, dopo l’arrivo a
Santa Margherita Ligure, a soli 33”.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Più e meno giovani
Franco Bitossi - cuore matto a causa di
un’ipetrofia cardiaca - vanta, tra l’altro, 3 Campionati Italiani, 2 Giri di Lombardia, 2 Campionati di Zurigo, una Tirreno-Adriatico e un Giro
della Svizzera.
Settimo posto la sua
miglior prestazione al Giro.
Nel ‘72, a Gap, sfiora il titolo
di campione del mondo,
ma è beffato sul traguardo
da Marino Basso.
Il vincitore del Giro “meno giovane” è Fiorenzo Magni, che nel ‘55 lo vince all’età di 34 anni e 6
mesi. Bizzi è il “meno giovane” ad aver vinto una
tappa a Livorno. E’ il 26 maggio ‘50 e Bizzi ha
33 anni e 10 mesi. Fausto Coppi è il più giovane
vincitore del Giro: 1940, a 20 anni e 9 mesi.
Arrivo in volata per decretare il più giovane vincitore di tappa a Livorno: la spunta Moreno Argentin, primo nel 1981 a 20 anni, 5 mesi e 10 giorni.
Quattro mesi e nove giorni più giovane di quanto
fosse Bizzi, quando vinse nel 1937.
Classifiche a confronto
Classifica generale
prima della 16ª tappa
1° ANQUETIL Jacques (F) 74h 24’ 14”
2° ZILIOLI Italo
a 1’ 54”
3° DE ROSSO Guido
a 2’ 01”
Classifica generale
dopo la 16ª tappa
1° ANQUETIL Jacques (F) 79h 36’ 31”
2° FONTONA Renzo
a 1’ 03”
3° ZILIOLI Italo
a 1’ 54”
Classifica generale
dopo la 17ª tappa
1° ANQUETIL Jacques (F) 85h 34’ 07”
2° FONTONA Renzo
a 1’ 03”
3° ZILIOLI Italo
a 1’ 54”
Ordine d’arrivo della 16ª tappa
Montepulciano-Livorno di 199 km
1° BITOSSI Franco
5h53’01’’
2° PELLIZZONI Renato a 19’’
3° FONTONA Renzo a 27’’
Ordine d’arrivo della 17ª tappa
Livorno-S. Margherita di 210 km
1° BITOSSI Franco
5h53’01’’
2° ADORNI Vittorio s.t.
3° ZILIOLI Italo
a 3’’
Classifica generale finale
1° ANQUETIL Jacques (F)115h10’27’’
2° ZILIOLI Italo
a 1’ 22’’
3° DE ROSSO Guido
a 1’ 31’’
1981 - 64° GIRO D’ITALIA
Il giovane Argentin sorprende tutti a Montenero staccando il gruppo
Argentin: il Giro scopre un campione
Il 27 maggio la 12ª tappa Arezzo-Livorno. La carovana rosa si trasferisce
a Empoli.Saronni conserva la maglia rosa,ma il Giro lo vincerà Battaglin
Ancora i “girini” a Livorno, nell’81, per la
12° tappa del 64° Giro d’Italia, con i 224 chilometri della Arezzo-Livorno Montenero. Un
arrivo in salita, su cui si scatena la polemica.
“Mi vien da ridere, li chiamano arrivi in salita!
– sbotta Baronchelli – Era quella del Santuario
che dovevano farci fare. Allora sì, ne avremmo viste delle belle!” Il Tirreno riferisce dello
scontento degli “scalatori”. Battaglin lamenta:
“Ci si danna l’anima per ottenere una manciata di secondi attaccando su tutto il Terminillo e poi ci tocca restituirli per un abbuono al
termine di una salita-giocattolo come questa!”
Parla dei 20” che Saronni, maglia rosa e primo piazzato, guadagna sugli inseguitori in
classifica generale. La corsa non è stata entusiasmante. Cade Bandoni, gregario di Saronni, e dopo aver corso, con la testa bendata,
per oltre 100 km si vede costretto al ritiro
per l’insorgere della febbre. All’ultimo chilometro si accende la gara. Argentin scatta
lasciandosi alle spalle Mantovani e Saronni.
Quest’ultimo, con uno scatto d’orgoglio,
brucia sul traguardo l’avversario, si piazza al
secondo posto, conquista l’abbuono di 20” e
conserva la maglia rosa.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Volata o distacco
Moreno Argentin è stato un grande corridore che prediligeva le grandi classiche. 86 i suoi
successi, tra i quali un titolo mondiale (’86), 13
tappe al Giro d’Italia
e 2 al Tour.
Quattro volte ha vinto la
Liegi-Bastogne-Liegi,
tre volte la FrecciaVallone,
una volta il Giro della
Lombardia e
il Giro delle Fiandre.
Due sono stati gli arrivi in volata del gruppo a
Livorno: nel ’34, vittoria di Guerra, e nel ’60,
con vittoria di Van Looy. Nel 1950, Bizzi ha prevalsomsu due compagni di fuga, con il gruppo in
ritardo di 5’ 31”. Nel ’56, Nascimbene vince una
volata a quattro, staccando il gruppo di 1’ 55”.
Nel ‘21, Sivocci giunge a 2’ 01” e il gruppo a 6’
dal vincitore Brunero. 1937, vince Bizzi, Deloor è
a 18”, il gruppo a 1’ 19”. Bitossi, nel ’64, infligge
19” a Pellizzoli e 8’ 15” al gruppo. Argentin vince
nell’81, staccando il gruppo di 2”.
Classifiche a confronto
Classifica generale prima
della 12ª tappa
1° SARONNI Giuseppe58h 26’ 17”
2° BORTOLOTTO Claudio a 22”
3° BARONCHELLI Gianbattista a 31”
Ordine d’arrivo della 12ª tappa
Arezzo-Livorno di 224 km
1° ARGENTIN Moreno6h 09’22’’
2° SARONNI Giuseppe a 2’’
3° MANTOVANI Giovanni s.t.
Classifica generale
dopo la 12ª tappa
1° SARONNI Giuseppe 64h 35’ 21”
2° BORTOLOTTO Claudio a 42”
3° BARONCHELLI Gianbattista a 51”
Classifica generale finale
1° BATTAGLIN Giovanni 101h 50’ 36’’
2° PRIM Tommy (S) a 1’ 22’’
3° SARONNI Giuseppea 4’ 50’’
2006 - 89° GIRO D’ITALIA
A Barriera Garibaldi il via alla 12ª tappa Livorno-Sestri Levante
Il Giro torna a Livorno dopo 25 anni
Il 19 maggio lo spagnolo Joan Horrach si aggiudica la tappa staccando i compagni di fuga in prossimità del traguardo
Il tentativo di fuga di 15 corridori (poi ridottisi a 6 in prossimità di Sestri) è arrivato in
fondo. C’è collaborazione tra i fuggitivi, mentre il gruppo mantiene un’andatura turistica.
Il percorso si fa più impegnativo, man mano
che si affronnta l’Appennino Ligure.
All’inizio della discesa del Passo del Bracco,
a 20 Km dalla conclusione, Emanuele Sella e
Manuele Mori tentano la fuga.
Sella e Mori guadagnano terreno sul resto
del gruppetto dei battistrada, ma i due corridori cadono tra i tornanti della discesa per ben
due volte, venendo riassorbiti definitivamente dai quattro inseguitori finali.
Il finale vede lo spagnolo Horrach scattare agli 800 metri staccando definitivamente i
compagni di fuga e vincere la tappa.
Lo sfortunato Sella arriva 3°, ma recupera
i 7’ persi nella cronometro del giorno prima e risale alla 5ª posizione della classifica
generale.
La volata del gruppo, giunto sul traguardo
con un ritardo di oltre sette minuti, è vinta
da Paolo Bettini.
Il vincitore della tappa
Curiosità: Gli arrivi a Livorno
Joan Horrach, spagnolo,
oltre alla 12ª tappa
del Giro d’Italia 2006,
si è aggiudicato una tappa
e la classifica finale
del Grand Prix Jornal
de Noticia; una tappa
allaVuelta a Asturias;
due tappe dell Giro
del Portogallo; una tappa
delTroféu Joaquim Agostinho.
Otto, fino ad oggi, le volte che il Giro arriva a
Livorno. Per quattro volte lo striscione di arrivo è
stato collocato dentro lo stadio: nel 1937 (vittoria
di O. Bizzi), nel 1950 (bis di Bizzi), nel 1956 (P.
Nascimbene) e nel 1960 (R. Van Looy). Sul Viale Regina Margherita si conclude con la vittoria
Giovanni Brunero la tappa del 1921. Nel 1934
è all’ippodromo che L. Guerra vince la tappa.
All’Ardenza e a Montenero Basso si concludono
le tappe 1964 e 1981 vinte, rispettivamente, da
Franco Bitossi e da Moreno Argentin.
Classifiche a confronto
Classifica generale
prima della 12ª tappa
1° BASSO Ivan 40h 28’ 56”
2° GUTIERREZ Enrique (E) a 2’ 48”
3° SAVOLDELLI Paolo a 3’ 26”
Ordine d’arrivo della 12ª tappa
Livorno-Sestri Levante di 169 km
1° HORRACH Joan (E)3h 55’ 53’’
2° ENGELS Addy (N) a 5’’
3° SELLA Emanuele s.t.
Classifica generale
dopo la 12ª tappa
1° BASSO Ivan 44h 31’ 52”
2° GUTIERREZ Enrique (E) a 2’ 48”
3° SAVOLDELLI Paolo a 3’ 26”
Classifica generale finale
1° BASSO Ivan 91h 33’ 36”
2° GUTIERREZ Enrique (E) a 9’ 18”
3° SIMONI Gilberto a 11’ 59”
10 MAGGIO 2011 - 94° GIRO D’ITALIA
4ª tappa Quarto dei Mille (GE) - Livorno
Il 10 maggio la “Carovana rosa” arriva a Livorno
a conclusione della quarta tappa, che giunge
nella città labronica dopo essere partita da
Quarto dei Mille-Genova, in Liguria.
Entrati in Livorno, i “girini”
percorrono il vecchio tracciato
della SS 1 Aurelia e ne escono in prossimità
della Chiesa dell’Apparizione.
Inizia la salita. Per 3/4 della sua lunghezza, la
strada procede tranquilla, con picchi massimi attorno
al 5%. Così si arriva in Piazza delle Carrozze.
I circa 900 metri che separano
il Santuario di Montenero dall’inizio
della vecchia salita, sono di quelli che
si ricordano. Un mini Mortirolo qualcuno
l’ha definita.
Ma non è finita.
Una secca virata a sinistra per risalire
fin sulla vetta del “Castellaccio”,
Gran Premio della Montagna
di 4ª categoria.
Quindi, giù in picchiata lungo la strada del Romito, per raggiungere
il traguardo sul Viale Italia, all’altezza della Terrazza Mascagni.
COMITATO DI TAPPA
PRESIDENTE
Fabio Canaccini
DELEGATO ARRIVO
Gino Calderini, Presidente CONI Livorno
DELEGATO SICUREZZA
Aldo Baldeschi, Polizia Municipale Livorno
DELEGATA QUARTIERE DI TAPPA
Anna Roselli, Direttore Museo di Storia Naturale del Mediterraneo
DELEGATO STAMPA
Francesco Gazzetti, Giornalista “Granducato Tv”
DELEGATO PROMOZIONE E MARKETING
Pierluigi Giuntoli, Camera di Commercio Livorno
DELEGATO ALLOGGI
Paolo Demi, Comune di Livorno
DELEGATO EVENTI, CAROVANA, SPETTACOLO E PROTOCOLLO
Luca Lischi, Provincia di Livorno
DELEGATO COLLEGAMENTO SQUADRE
Aldo Della Nina, Giornalista “Il Tirreno”
DELEGATO STRUTTURE SOCCORSO
Luca Bianciardi, Responsabile Presidio Ospedaliero
DELEGATA SCUOLA
Biagina Petreccia, Ufficio Provinciale Scolastico
DELEGATO CERIMONIE PROTOCOLLARI IN ACCADEMIA NAVALE
C.F. Daniele Boddi, Accademia Navale Livorno
PROVINCIA DI LIVORNO
Ufficio di Gabinetto
a cura di Fabrizio Michelucci
Centro Stampa Provincia di Livorno
Maggio 2011