Il Giro d`Italia a Livorno
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Il Giro d`Italia a Livorno
Il Giro d’Italia a Livorno Quando Livorno ha incontrato i girini 10 maggio 2011 PROVINCIA DI LIVORNO Il Giro d’Italia a Livorno Quando Livorno ha incontrato i girini 10 maggio 2011 4ª tappa 94° Giro d’Italia Quarto dei Mille - Livorno Lo sport è, prima di tutto, disciplina e autodisciplina, costanza nell’impegno e rispetto dell’avversario, con il quale ci si misura in termini di concorrenza leale verso un obiettivo comune. Forse più di altre discipline, il ciclismo è banco di prova del coraggio e metafora dell’etica della fatica necessaria a cogliere il risultato. E’ con questo sentimento di adesione all’etica della lealtà e dell’impegno e con l’augurio di un nuovo incontro, vicino nel tempo, con una delle più belle gare ciclistiche del mondo che saluto, a nome mio personale e di tutta l’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, gli atleti e gli organizzatori di questo 94° Giro d’Italia. Giorgio Kutufà Presidente della Provincia Il Giro d’Italia è, ormai da un secolo, uno dei più importanti eventi sportivi internazionali. Per celebrare l’arrivo della 4ª tappa nella citttà labronica, abbiamo organizzato una serie di eventi che abbiamo chiamato “Aspettando il Giro”. Tra le altre iniziative, questa pubblicazione, che sintetizza e raccoglie le cronache di tutte le volte che il Giro ha toccato la città.Vi sono notizie tecniche, corredate da dati sulle classifiche, ma anche curiosità e aneddoti sconosciuti. Gli appassionati di età più matura vi troveranno eventi cui hanno assistito. I più giovani vi scopriranno i nomi di grandi campioni che hanno fatto la storia di questo sport e i segni della passione che i livornesi hanno sempre nutrito per il ciclismo. Fausto Bonsignori Vicepresidente della Provincia Assessore allo Sport, Cultura e Istruzione 1921 - 9° GIRO D’ITALIA Giovanni Brunero vince la tappa e conquista il primato.Vincerà il Giro Il Giro per la prima volta a Livorno Il 6 giugno si corre la 7ª tappa Roma-Livorno. L’arrivo sul Viale Regina Margherita. Un giorna di riposo, poi la partenza per Parma Il Giro d’Italia giunge per la prima volta a Livorno dove si chiude la settima tappa della 9ª edizione. Il Giro allora si correva ogni due giorni, tanto erano massacranti le tappe. Al vincitore ci vollero oltre 120 ore per coprire, in dieci giornate, i 3.500 chilometri dell’intero percorso: una media di 12 ore al giorno in sella. La Roma-Livorno, con i suoi 341 chilometri, fu corsa dal vincitore in poco più di 15 ore: partenza alle 4 del mattino dalla capitale, arrivo a Livorno alle 19,33. Gli ultimi arrivarono dopo le 22,30. La cronaca della gara riferisce che la tappa si decise sul Romito, dove Gaetano Belloni e Giovanni Brunero giunsero con oltre un minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori. Fu Brunero a tagliare il traguardo, tutto solo. Il suo compagno di fuga, che giunse secondo, era incappato in una foratura che gli costò un ritardo di 2’01”. Ritardo fatale: Brunero, con la vittoria livornese, si stabilì in testa alla classifica generale fino all’ultima tappa. E Belloni – secondo nella LivornoParma e vincitore delle ultime due tappe – si dovette accontentare del secondo posto assoluto per soli 41” di distacco. Il vincitore della tappa Curiosità: gli “isolati” Giovanni Brunero è stato uno dei più forti ciclisti italiani degli anni ‘20. Il suo palmarès annovera tre Giri d’Italia (1921-’22-’26). Al Giro ottiene anche sette vittorie di tappa. Una la consegue al Tour del ‘24. Tra il 1919 e il 1927 vince 2 volte il Giro di Lombardia,una volta i Giri dell’Emilia, del Piemonte e della Romagna e un’edizione della Milano-Sanremo. Così si chiamavano i ciclisti di ventura che correvano privi di assistenza. Ad ogni arrivo potevano contare sugli aiuti degli sportivi. A Livorno, trovarono assistenza dall’Officina “Galeno” mentre la Sala “Toncelli e Vaselli” offrì un servizio completo di toilettes. Il Bar “Italia” servì un buffet freddo e il comitato organizzatore garantì l’alloggio. Al primo “isolato” giunto a Livorno furono offerte da alcuni privati una medaglia d’oro e una cassata del valore di 50 lire. Classifiche a confronto Classifica prima della 7ª tappa 1° BELLONI Gaetano 2° BRUNERO Giovanni Ordine d’arrivo della 7ª tappa Roma-Livorno di 341 km 1° BRUNERO Giovanni15h 03’ 59” 2° SIVOCCI Alfredo a 2’ 01” 3° BELLONI Gaetano s.t. Classifica generale dopo la 7ª tappa 1° BRUNERO Giovanni86h 02’ 03” 2° BELLONI Gaetano a 52” 3° AIMO Bartolomeo a 4’ 29” Ordine d’arrivo dell’8ª tappa Livorno-Parma di 242 km 1° ANNONI Luigi 16h 21’ 46” 2° BELLONI Gaetano s.t. 3° BRUNERO Giovanni s.t. Classifica generale dopo l’8ª tappa 1° BRUNERO Giovanni102h 23’ 49” 2° BELLONI Gaetano a 52” 3° AIMO Bartolomeo a 9’ 21” Classifica generale finale 1° BRUNERO Giovanni120h 24’ 39” 2° BELLONI Gaetano a 41” 3° AIMO Bartolomeo a 19’ 47” 1934 - 22° GIRO D’ITALIA Vince Learco Guerra,che in volata batte Olmo,Binda e il toscano Meini La locomotiva umana sfreccia a Livorno Il 22 maggio si corre la 3ª tappa Genova-Livorno. L’arrivo sulla pista dell’ippodromo. Guerra si impone anche nella crono Livorno-Pisa Il Giro d’Italia torna a Livorno dopo 13 anni. La seconda volta che i “girini” fanno tappa in città – 72 anni fa – vi sono tra loro campioni ancor oggi indimenticati: Binda, Camusso, Guerra, Olmo. E il ciclismo si avvia a divenire uno degli sport più popolari tra gli italiani. Sono gli anni dei “duelli” e, nel ’34, sono Alfredo Binda e Learco Guerra ad accendere gli animi delle tifoserie. Anche a Livorno. Binda, che fora a 90 km dal traguardo, si spende in un inseguimento che lo riporta nel gruppo di testa. Guer- ra controlla la corsa, senza lasciarsi tentare dagli accenni di fuga di Olmo e Camussi. Il gruppo entra compatto all’ippodromo. Ai 400 metri finali è chiaro che la vittoria è cosa che riguarda Olmo, Guerra, Binda e il toscano Meini. Agli ultimi 100 metri cedono prima Meini, poi Binda. E Guerra brucia sul traguardo il pur generoso Olmo. Il giorno dopo, Guerra e Olmo si sfidano di nuovo nella cronometro Livorno-Pisa. Guerra s’impone ancora e veste la maglia rosa, avviandosi a vincere il suo primo e unico Giro d’Italia. Il vincitore della tappa Curiosità: Le maglie del Giro Learco Guerra fu soprannominato la locomotiva umana per la potenza che esprimeva nelle volate e che gli consentì di cogliere trentuno vittorie di tappa al Giro. Fra queste la MilanoMantova del ‘31, che gli valse la prima maglia rosa di capoclassifica della storia del Giro. Specialista delle corse a cronometro, trionfò nel ‘34 nel primo campionato mondiale di specialità. La maglia rosa, come simbolo del primato in classifica, viene istituita nel 1931. Dal ‘33 si premia anche il migliore scalatore che, dal ‘74, indossa la maglia verde. La maglia ciclamino della classifica a punti risale al ‘66. La più recente, 1989, è la maglia azzurra dell’Intergiro. Non sono più in uso la maglia bianca (miglior giovane) e la maglia nera (ultimo in classifica generale). Classifiche a confronto Classifica generale prima della 3ª tappa 1° CAMUSSO Francesco 10h 51’ 00” 2° GUERRA Learco a 15” 3° BERTONI Remo a 15” Classifica generale dopo la 3ª tappa 1° CAMUSSO Francesco 17h 25’ 47” 2° GUERRA Learco a 15” 3° BERTONI Remo a 15” Classifica generale dopo la 4ª tappa 1° GUERRA Learco 2°OLMO Giuseppe 3°BOVET Alfredo Ordine d’arrivo della 3ª tappa Genova-Livorno di 220 km 1° GUERRA Learco 6h 34’ 47” 2° OLMO Giuseppe s.t. 3° BINDA Alfredo s.t. Ordine d’arrivo della 4ª tappa Livorno-Pisa di 45 km (crono) 1° GUERRA Learco 1h 05’ 39” 2° OLMO Giuseppe a 26” 3° PIEMONTESI Domenico a 50” Classifica generale finale 1° GUERRA Learco 121h 17’ 17” 2° CAMUSSO Francesco a 51” 3° CAZZULANI Giovanni a 4’ 59” 18h 31’ 41” a 26” a 1’ 00” 1937 - 25° GIRO D’ITALIA Il livornese Olimpio Bizzi vince per distacco su Deloor e Del Cancia Il“morino”trionfa sulle strade di casa Il 12 maggio si corre la 6ª tappa Marina di Massa-Livorno.L’arrivo allo stadio. Olmo si impone nella Livorno-Arezzo. Bartali vincerà il Giro Terzo appuntamento del Giro con Livorno, dove l’attesa per l’arrivo della carovana rosa è più fervida che nelle due precedenti occasioni: c’è un forte tifo per il campione di casa, Olimpio Bizzi, il “Morino”. I sostenitori più accesi scortano in auto il proprio beniamino, da Massa fino alla vittoria. Bizzi del resto è in gran forma – nelle prime quattro tappe, un primo, un secondo e un quarto posto – ed è tra i protagonisti della gara: rintuzza gli attacchi degli avversari più temuti e collabora, quando ce n’è bisogno, all’inseguimento di qualche fuggitivo. Tiene l’andamento della corsa sotto controllo, finché, sulla salita del Castellaccio, sferra l’attacco decisivo. Di- stanzia gli avversari, raggiunge e supera di slancio il belga Alfons Deloor, quindi affronta spericolatamente la discesa che lo porta all’Ardenza. Durante il breve tragitto verso lo stadio, Bizzi è acclamato dai concittadini e viene accompagnato dalla folla fino al traguardo. Secondo giunge Deloor, terzo Cesare Del Cancia. A Livorno Bartali – che incappa in due forature – cede la maglia rosa a Giovanni Valetti. La riconquisterà sulle montagne e la porterà fino a Milano. La Livorno-Arezzo del giorno dopo è vinta da Olmo. Il vincitore della tappa Curiosità: Livornesi al Giro Olimpio Bizzi nasce a Livorno nel 1916. Ottimo velocista, Bizzi - il morino di Livorno - nella sua lunga carriera conquista 22 successi. Campione italiano su strada del 1936, vince 13 tappe del Giro d’Italia: la prima avent’anni, l’ultima a Livorno nel 1950. Al Giro del 1940 vestì per un giorno la maglia rosa. I ciclisti livornesi che hanno preso parte al Giro sono sei. Bizzi, 8 volte (dal ‘36 al ’40 e nel ’46, ‘50 e ’51); il suo miglior piazzamento è l’11° posto conquistato nel ’39. Simonetti ha collezionato 6 presenze al Giro (dal ‘70 al ’74 e nel ’76); miglior piazzamento, 21° nel ’70. Rossi ha preso parte a 3 edizioni del Giro, 1949, ’50 e ’51(19°). Salutini ha preso il via al Giro del 1971 e del 1974.Una la partecipazione di Terreni,92° al Giro 1986, e di Profeti, 63° nel 1998. Classifiche a confronto Classifica generale prima della 6ª tappa 1° VALETTI Giovanni 19h 43’ 24” 2° BIZZI Olimpio a 1’ 44” 3° BARTALI Gino a 2’ 30” Classifica generale dopo la 6ª tappa 1° VALETTI Giovanni 24h 29’ 56’’ 2° BARTALI Gino a 43’’ 3° CANAVESI Severino a 1’ 38’’ Classifica generale dopo la 7ª tappa 1° VALETTI Giovanni 29h 58’ 28” 2° BARTALI Gino a 43” 3° CANAVESI Severino a 1’ 38” Ordine d’arrivo 6ª tappa Marina di Massa-Livorno di 114 km 1° BIZZI Olimpio 3h 10’ 02’’ 2° DELOOR Alfons a 18’’ 3° DEL CANCIA Cesare a 38’’ Ordine d’arrivo della 7ª tappa Livorno-Arezzo di 190 km 1° OLMO Giuseppe 5h 36’ 02’’ 2° MARA Enrico s.t. 3° GENERATI Walter s.t.. Classifica generale finale 1° BARTALI Gino 122h 25’ 40’’ 2° VALETTI Giovanni a 8’ 18’’ 3° MOLLO Enrico a 17’ 38’’ 1950 - 33° GIRO D’ITALIA Il “morino” vince in volata, bissando la vittoria del 1937 Bizzi, ancora lui, tredici anni dopo Il 26 maggio la 3ª tappa Firenze-Livorno.A Bevilacqua la Livorno-Genova Per la prima volta uno straniero (lo svizzero Koblet) vince il Giro A distanza di 13 anni, ecco un altro arrivo di tappa per gli appassionati livornesi. Di Giri d’Italia se ne sono corsi sette e le cinque edizioni del periodo bellico sono state annullate. Anche stavolta l’arrivo è sulla pista dello stadio e i livornesi iniziano a riempire gli spalti dalle prime ore del pomeriggio. Radio-corsa non segnala novità di rilievo, finché, sulla salita di Volterra, va in fuga Rossello, presto raggiunto da Bizzi e Peverelli. I tre iniziano a collaborare e il distacco del gruppo si fa sempre più robusto, fino a misurare i 5’35”. Vantaggio che resterà pressoché immutato fino all’in- gresso nello stadio. Peverelli prende l’iniziativa, cercando di sorprendere i rivali, ma ben presto deve vedersela con lo scatto di Bizzi. Il “morino” parte ai quattrocento metri finali, piega prima la resistenza di Peverelli e poi brucia Rossello sul traguardo. “Che uragano di applausi - scriverà Il Telegrafo - che contentezza sugli spalti: per ciascuno dei presenti fu come se avesse vinto lui la gara”. Il giorno dopo, arrivo in volata a Genova, con Bevilacqua che prevale su Koblet e Serse Coppi. Bizzi fugge come un ciclone” Curiosità: Lo straniero Pazzi per il morino nello stadio d’Ardenza Lo svizzero Hugo Koblet è il primo straniero ad imporsi in un Giro d’Italia. In totale gli stranieri IL TELEGRAFO - 27 maggio 1950 che si sono aggiudicati il Giro sono 25: gli svizzeri Koblet, Clerici e Rominger; il lussemburghese Gaul (2 volte); i francesi Anquetil (2), Fignon e Hinault (3); i belgi Merckx (5), Pollentier e De Muynck; lo svedese Pettersson; l’irlandese Roche; lo statunitense Hampsten; lo spagnolo Indurain (2); i russi Berzin e Tonkov, che nel ’96 è stato l’ultimo straniero a vincere il Giro. Classifiche a confronto Classifica generale prima della 3ª tappa 1° SCHAER Fritz (SVI) 12h 50’ 51” 2° MARTINI Alfredo a 30” 3° PEDRONI Silvio a 1’ 30” Classifica generale dopo la 3ª tappa 1° SCHAER Fritz (SVI) 17h 36’ 56” 2° MARTINI Alfredo a 30” 3° BIZZI Olimpio a 54” Classifica generale dopo la 4ª tappa 1° SCHAER Fritz (SVI) 24h 0’ 11” 2° MARTINI Alfredo a 30” 3° BIZZI Olimpio a 54” Ordine d’arrivo della 3ª tappa Firenze-Livorno di 148 km 1° BIZZI Olimpio 4h 30’ 34’’ 2° ROSSELLO Vincenzo s.t. 3° PEVERELLI Armando s.t. Ordine d’arrivo della 4ª tappa Livorno-Genova di 216 km 1° BEVILACQUA Antonio 6h 22’ 05’’ 2° KOBLET Hugo (SVI) s.t. 3° COPPI Serse s.t.. Classifica generale finale 1° KOBLET Hugo (SVI)117h 28’ 03’’ 2° BARTALI Gino a 5’ 12’’ 3° MARTINI Alfredo a 8’ 41’’ 1960 - 43° GIRO D’ITALIA Niente da fare per gli italiani Sartore (secondo) e Fantini (terzo) Il belga RikVan Looy domina la volata Il 26 maggio l’8ª tappa Forlì-Livorno. Un altro belga, Daems vince la volata della Livorno-Carrara. Il francese Anquetil conquista il Giro L’appuntamento di Livorno con il Giro del 1960 è di marca straniera, belga per la precisione. Belga è la maglia rosa prima e dopo le due tappe che interessano la città: Joseph Hoevenaers. Belgi sono Rik Van Looy, vincitore della tappa che si chiude a Livorno, e il vincitore della tappa che ne riparte, Emile Daems. Van Looy resta, tra l’altro, il primo ed unico straniero ad aver vinto una tappa a Livorno. La corsa non è di quelle che passano alla storia del ciclismo. Una salita impegnativa quella del Muraglione - c’è sul percorso, ma si trova troppo lontana dal traguardo. Così la fuga di Pellicciari si esaurisce dopo 100 km. A 40 km dal traguardo ci prova anche Pambianco, ma il suo tentativo è subito rintuzzato dalla maglia rosa. Si arriva a Livorno con il gruppo compatto. La squadra di Van Looy entra dentro lo stadio pronta a lanciare lo sprint al proprio capitano, che non ha difficoltà a battere il giovane Sartore e Fantini. Il giorno successivo si corre la semitappa Livorno-Carrara vinta dal belga Daems, che lascia il posto d’onore gli italiani Pierino Baffi e Tonino Domenicali. Il vincitore della tappa Curiosità: Chilometri e ore Rik Van Looy: 371 vittorie. Oltre 210 su circuito o in criterium; 2 mondiali, 2 campionati nazionali, 16 classiche, 3 giri nazionali, 6 corse a tappe, 100 successi parziali nelle corse a tappe. Queste cifre misurano il valore di un campione, unico ad aver vinto almeno una volta in tutte le classichedel calendario internazionale. Il percorso di tappa più lungo al Giro sono i 468 km della prima e dell’ultima giornata dell’edizione 1914: la Milano-Cuneo e la Lugo-Milano. Il tempo di percorrenza più alto fu registrato al Giro del 1924, quando Arturo Ferraro impiegò 18h 15’ 54” per vincere la tappa Fiume-Verona. La Roma-Livorno di 341 km, disputata nel ’21 e completata dal vincitore Brunero in 15h 03’ 59”, è la tappa, per distanza e tempo di percorrenza, più lunga tra quelle partite o arrivate a Livorno. Classifiche a confronto Classifica generale prima dell’8ª tappa 1° HOEVENAERS Joseph (B) 32h 27’ 52” 2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 56” 3° CARLESI Guido a 2’ 07” Ordine d’arrivo dell’8 tappa Forlì-Livorno di 206 km 1° VAN LOOY Rik (B) 5h25’15’’ 2° SARTORE Giuseppe s.t.. 3° FANTINI Alessandro s.t. Classifica generale dopo l’8ª tappa 1° HOEVENAERS Joseph (B) 37h 53’ 17” 2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 56” 3° CARLESI Guido a 2’ 07” Classifica generale dopo la 9ª tappa 1° HOEVENAERS Joseph (B)40h 18’ 28” 2° ANQUETIL Jacques (F) a 1’ 32” 3° CARLESI Guido a 1’ 56” Ordine d’arrivo della 9ª tappa Livorno-Carrara di 93 km 1° DAEMS Emile (B) 2h 14’ 25’’ 2° BAFFI Pierino s.t. 3° DOMENICALI Tonino s.t. Classifica generale finale 1° ANQUETIL Jacques (F) 94h 03’ 54’’ 2° NENCINI Gastone a 28’’ 3° GAUL Charly (LUX) a 3’ 51’’ 1964 - 47° GIRO D’ITALIA Fontona, maglia rosa virtuale, tenta l’attacco ad Anquetil Cuore matto Bitossi vince per distacco Il 31 maggio la 16ª tappa Montepulciano-Livorno. Bitossi si ripete il giorno dopo a Santa Margherita Ligure.Anquetil conquista il suo 2° Giro È il 47° Giro d’Italia e la tappa Montepulciano–Livorno, di 199 chilometri, si rivela “una tra le più interessanti e vive” di tutta la corsa. A soli 22 chilometri dal via, a S. Quirico d’Orcia, con Bitossi, Zanchi e Pellizzoni, scatta in una fuga precocissima Fontona, che terrà la testa della corsa fino alle porte di Livorno. A Ponteginori i quattro hanno guadagnato un vantaggio di 9’ sul leader della classifica, Anquetil, e Fontona - che lo segue con un distacco di 6’51” - accarezza il sogno di strappare la maglia rosa al francese. Ma questi reagisce, e con lui altri, quali Carlesi, Adorni, Tacconi e Zancanaro che, sull’erta del Castellaccio, danno vita a una furibonda battaglia per la vittoria e recuperano parte del ritardo pagato al drappello dei quattro battistrada. Bitossi sul Castellaccio stacca i compagni di fuga e taglia vittorioso il traguardo dell’Ardenza. Ma è Fontona l’uomo del giorno. Col terzo posto ottenuto a Livorno, balza alle calcagna di Anquetil in classifica generale, con un distacco di 1’03” che scende, dopo l’arrivo a Santa Margherita Ligure, a soli 33”. Il vincitore della tappa Curiosità: Più e meno giovani Franco Bitossi - cuore matto a causa di un’ipetrofia cardiaca - vanta, tra l’altro, 3 Campionati Italiani, 2 Giri di Lombardia, 2 Campionati di Zurigo, una Tirreno-Adriatico e un Giro della Svizzera. Settimo posto la sua miglior prestazione al Giro. Nel ‘72, a Gap, sfiora il titolo di campione del mondo, ma è beffato sul traguardo da Marino Basso. Il vincitore del Giro “meno giovane” è Fiorenzo Magni, che nel ‘55 lo vince all’età di 34 anni e 6 mesi. Bizzi è il “meno giovane” ad aver vinto una tappa a Livorno. E’ il 26 maggio ‘50 e Bizzi ha 33 anni e 10 mesi. Fausto Coppi è il più giovane vincitore del Giro: 1940, a 20 anni e 9 mesi. Arrivo in volata per decretare il più giovane vincitore di tappa a Livorno: la spunta Moreno Argentin, primo nel 1981 a 20 anni, 5 mesi e 10 giorni. Quattro mesi e nove giorni più giovane di quanto fosse Bizzi, quando vinse nel 1937. Classifiche a confronto Classifica generale prima della 16ª tappa 1° ANQUETIL Jacques (F) 74h 24’ 14” 2° ZILIOLI Italo a 1’ 54” 3° DE ROSSO Guido a 2’ 01” Classifica generale dopo la 16ª tappa 1° ANQUETIL Jacques (F) 79h 36’ 31” 2° FONTONA Renzo a 1’ 03” 3° ZILIOLI Italo a 1’ 54” Classifica generale dopo la 17ª tappa 1° ANQUETIL Jacques (F) 85h 34’ 07” 2° FONTONA Renzo a 1’ 03” 3° ZILIOLI Italo a 1’ 54” Ordine d’arrivo della 16ª tappa Montepulciano-Livorno di 199 km 1° BITOSSI Franco 5h53’01’’ 2° PELLIZZONI Renato a 19’’ 3° FONTONA Renzo a 27’’ Ordine d’arrivo della 17ª tappa Livorno-S. Margherita di 210 km 1° BITOSSI Franco 5h53’01’’ 2° ADORNI Vittorio s.t. 3° ZILIOLI Italo a 3’’ Classifica generale finale 1° ANQUETIL Jacques (F)115h10’27’’ 2° ZILIOLI Italo a 1’ 22’’ 3° DE ROSSO Guido a 1’ 31’’ 1981 - 64° GIRO D’ITALIA Il giovane Argentin sorprende tutti a Montenero staccando il gruppo Argentin: il Giro scopre un campione Il 27 maggio la 12ª tappa Arezzo-Livorno. La carovana rosa si trasferisce a Empoli.Saronni conserva la maglia rosa,ma il Giro lo vincerà Battaglin Ancora i “girini” a Livorno, nell’81, per la 12° tappa del 64° Giro d’Italia, con i 224 chilometri della Arezzo-Livorno Montenero. Un arrivo in salita, su cui si scatena la polemica. “Mi vien da ridere, li chiamano arrivi in salita! – sbotta Baronchelli – Era quella del Santuario che dovevano farci fare. Allora sì, ne avremmo viste delle belle!” Il Tirreno riferisce dello scontento degli “scalatori”. Battaglin lamenta: “Ci si danna l’anima per ottenere una manciata di secondi attaccando su tutto il Terminillo e poi ci tocca restituirli per un abbuono al termine di una salita-giocattolo come questa!” Parla dei 20” che Saronni, maglia rosa e primo piazzato, guadagna sugli inseguitori in classifica generale. La corsa non è stata entusiasmante. Cade Bandoni, gregario di Saronni, e dopo aver corso, con la testa bendata, per oltre 100 km si vede costretto al ritiro per l’insorgere della febbre. All’ultimo chilometro si accende la gara. Argentin scatta lasciandosi alle spalle Mantovani e Saronni. Quest’ultimo, con uno scatto d’orgoglio, brucia sul traguardo l’avversario, si piazza al secondo posto, conquista l’abbuono di 20” e conserva la maglia rosa. Il vincitore della tappa Curiosità: Volata o distacco Moreno Argentin è stato un grande corridore che prediligeva le grandi classiche. 86 i suoi successi, tra i quali un titolo mondiale (’86), 13 tappe al Giro d’Italia e 2 al Tour. Quattro volte ha vinto la Liegi-Bastogne-Liegi, tre volte la FrecciaVallone, una volta il Giro della Lombardia e il Giro delle Fiandre. Due sono stati gli arrivi in volata del gruppo a Livorno: nel ’34, vittoria di Guerra, e nel ’60, con vittoria di Van Looy. Nel 1950, Bizzi ha prevalsomsu due compagni di fuga, con il gruppo in ritardo di 5’ 31”. Nel ’56, Nascimbene vince una volata a quattro, staccando il gruppo di 1’ 55”. Nel ‘21, Sivocci giunge a 2’ 01” e il gruppo a 6’ dal vincitore Brunero. 1937, vince Bizzi, Deloor è a 18”, il gruppo a 1’ 19”. Bitossi, nel ’64, infligge 19” a Pellizzoli e 8’ 15” al gruppo. Argentin vince nell’81, staccando il gruppo di 2”. Classifiche a confronto Classifica generale prima della 12ª tappa 1° SARONNI Giuseppe58h 26’ 17” 2° BORTOLOTTO Claudio a 22” 3° BARONCHELLI Gianbattista a 31” Ordine d’arrivo della 12ª tappa Arezzo-Livorno di 224 km 1° ARGENTIN Moreno6h 09’22’’ 2° SARONNI Giuseppe a 2’’ 3° MANTOVANI Giovanni s.t. Classifica generale dopo la 12ª tappa 1° SARONNI Giuseppe 64h 35’ 21” 2° BORTOLOTTO Claudio a 42” 3° BARONCHELLI Gianbattista a 51” Classifica generale finale 1° BATTAGLIN Giovanni 101h 50’ 36’’ 2° PRIM Tommy (S) a 1’ 22’’ 3° SARONNI Giuseppea 4’ 50’’ 2006 - 89° GIRO D’ITALIA A Barriera Garibaldi il via alla 12ª tappa Livorno-Sestri Levante Il Giro torna a Livorno dopo 25 anni Il 19 maggio lo spagnolo Joan Horrach si aggiudica la tappa staccando i compagni di fuga in prossimità del traguardo Il tentativo di fuga di 15 corridori (poi ridottisi a 6 in prossimità di Sestri) è arrivato in fondo. C’è collaborazione tra i fuggitivi, mentre il gruppo mantiene un’andatura turistica. Il percorso si fa più impegnativo, man mano che si affronnta l’Appennino Ligure. All’inizio della discesa del Passo del Bracco, a 20 Km dalla conclusione, Emanuele Sella e Manuele Mori tentano la fuga. Sella e Mori guadagnano terreno sul resto del gruppetto dei battistrada, ma i due corridori cadono tra i tornanti della discesa per ben due volte, venendo riassorbiti definitivamente dai quattro inseguitori finali. Il finale vede lo spagnolo Horrach scattare agli 800 metri staccando definitivamente i compagni di fuga e vincere la tappa. Lo sfortunato Sella arriva 3°, ma recupera i 7’ persi nella cronometro del giorno prima e risale alla 5ª posizione della classifica generale. La volata del gruppo, giunto sul traguardo con un ritardo di oltre sette minuti, è vinta da Paolo Bettini. Il vincitore della tappa Curiosità: Gli arrivi a Livorno Joan Horrach, spagnolo, oltre alla 12ª tappa del Giro d’Italia 2006, si è aggiudicato una tappa e la classifica finale del Grand Prix Jornal de Noticia; una tappa allaVuelta a Asturias; due tappe dell Giro del Portogallo; una tappa delTroféu Joaquim Agostinho. Otto, fino ad oggi, le volte che il Giro arriva a Livorno. Per quattro volte lo striscione di arrivo è stato collocato dentro lo stadio: nel 1937 (vittoria di O. Bizzi), nel 1950 (bis di Bizzi), nel 1956 (P. Nascimbene) e nel 1960 (R. Van Looy). Sul Viale Regina Margherita si conclude con la vittoria Giovanni Brunero la tappa del 1921. Nel 1934 è all’ippodromo che L. Guerra vince la tappa. All’Ardenza e a Montenero Basso si concludono le tappe 1964 e 1981 vinte, rispettivamente, da Franco Bitossi e da Moreno Argentin. Classifiche a confronto Classifica generale prima della 12ª tappa 1° BASSO Ivan 40h 28’ 56” 2° GUTIERREZ Enrique (E) a 2’ 48” 3° SAVOLDELLI Paolo a 3’ 26” Ordine d’arrivo della 12ª tappa Livorno-Sestri Levante di 169 km 1° HORRACH Joan (E)3h 55’ 53’’ 2° ENGELS Addy (N) a 5’’ 3° SELLA Emanuele s.t. Classifica generale dopo la 12ª tappa 1° BASSO Ivan 44h 31’ 52” 2° GUTIERREZ Enrique (E) a 2’ 48” 3° SAVOLDELLI Paolo a 3’ 26” Classifica generale finale 1° BASSO Ivan 91h 33’ 36” 2° GUTIERREZ Enrique (E) a 9’ 18” 3° SIMONI Gilberto a 11’ 59” 10 MAGGIO 2011 - 94° GIRO D’ITALIA 4ª tappa Quarto dei Mille (GE) - Livorno Il 10 maggio la “Carovana rosa” arriva a Livorno a conclusione della quarta tappa, che giunge nella città labronica dopo essere partita da Quarto dei Mille-Genova, in Liguria. Entrati in Livorno, i “girini” percorrono il vecchio tracciato della SS 1 Aurelia e ne escono in prossimità della Chiesa dell’Apparizione. Inizia la salita. Per 3/4 della sua lunghezza, la strada procede tranquilla, con picchi massimi attorno al 5%. Così si arriva in Piazza delle Carrozze. I circa 900 metri che separano il Santuario di Montenero dall’inizio della vecchia salita, sono di quelli che si ricordano. Un mini Mortirolo qualcuno l’ha definita. Ma non è finita. Una secca virata a sinistra per risalire fin sulla vetta del “Castellaccio”, Gran Premio della Montagna di 4ª categoria. Quindi, giù in picchiata lungo la strada del Romito, per raggiungere il traguardo sul Viale Italia, all’altezza della Terrazza Mascagni. COMITATO DI TAPPA PRESIDENTE Fabio Canaccini DELEGATO ARRIVO Gino Calderini, Presidente CONI Livorno DELEGATO SICUREZZA Aldo Baldeschi, Polizia Municipale Livorno DELEGATA QUARTIERE DI TAPPA Anna Roselli, Direttore Museo di Storia Naturale del Mediterraneo DELEGATO STAMPA Francesco Gazzetti, Giornalista “Granducato Tv” DELEGATO PROMOZIONE E MARKETING Pierluigi Giuntoli, Camera di Commercio Livorno DELEGATO ALLOGGI Paolo Demi, Comune di Livorno DELEGATO EVENTI, CAROVANA, SPETTACOLO E PROTOCOLLO Luca Lischi, Provincia di Livorno DELEGATO COLLEGAMENTO SQUADRE Aldo Della Nina, Giornalista “Il Tirreno” DELEGATO STRUTTURE SOCCORSO Luca Bianciardi, Responsabile Presidio Ospedaliero DELEGATA SCUOLA Biagina Petreccia, Ufficio Provinciale Scolastico DELEGATO CERIMONIE PROTOCOLLARI IN ACCADEMIA NAVALE C.F. Daniele Boddi, Accademia Navale Livorno PROVINCIA DI LIVORNO Ufficio di Gabinetto a cura di Fabrizio Michelucci Centro Stampa Provincia di Livorno Maggio 2011