BrrRiva la prima birra artigianale alle olive,Le erbe dei prati in
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BrrRiva la prima birra artigianale alle olive,Le erbe dei prati in
Il Mercatino del Gusto, fra tradizione e innovazione Da giovedì provincia tradizione, altro. Tra gustosofo 1 a lunedì 5 agosto, si rinnova a Maglie, in di Lecce, l’appuntamento con la qualità, la i saperi, il cibo, il vino, la musica e tanto gli ospiti il gastronauta Davide Paolini, il Michele Di Carlo e altri autori, musicisti, produttori, giornalisti e chef. “Tradizione e innovazione si incontrano in Puglia”, è il tema principale della quattordicesima edizione del Mercatino del Gusto di Maglie (Le). Cinque giorni di danza, musica, masserie didattiche, laboratori, libri, vino, birra e tanto buon cibo. L’evento è un’occasione per immergersi in una regione generosa, caratterizzata da una biodiversità straordinaria e popolata da culture diverse, ognuna con la propria ricchezza, la propria identità, i propri sapori. Un modo per recuperare la tradizione e gli antichi mestieri, sempre con lo sguardo rivolto al futuro con alcuni dei migliori interpreti delle eccellenze enogastronomiche pugliesi, che hanno imparato da tempo a esprimere i legami tra cibo, produzione agroalimentare, sostenibilità ambientale e sociale e stili di consumo. Il Mercatino del Gusto prende il nome dalle bancarelle di espositori regionali dislocate fra cortili, giardini, piazze, vie e palazzi di Maglie. Il pubblico avrà l’opportunità di scoprire i prodotti della tradizione alimentare salentina e regionale, incontrando e parlando direttamente con casari, pastai, vignaioli, birrai e frantoiani. Nella “Piazza del vino” si potranno degustare bianchi, rossi e rosati delle cantine selezionate, in quella della birra artigianale troveranno spazio alcuni tra i migliori micro birrifici pugliesi, nati dalla creatività e dall’ingegno di giovani birrai. E poi la “Via della gastronomia”, la “Via dell’olio extravergine di oliva”, dedicata all’oro verde prodotto dagli ulivi del Salento; la “Via dell’ortofrutta”. Le antiche varietà recuperate, invece, saranno nella “Via dei presìdi e comunità del cibo” dove le aziende promuoveranno la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni. Nell’elegante cornice di Villa Tamborrino ogni sera si rinnova l’appuntamento con le “Cene in villa” che proporranno una cucina senza stereotipi, dove la straordinaria tradizione della cultura alimentare pugliese sarà rielaborata con estro accurato, innovazione ed eclettismo consapevole dai cuochi protagonisti delle serate. Fra gli angoli e scorci di Maglie, le Cene in strada, condivisione della buona cucina tradizionale sotto il cielo stellato in un clima informale e rilassato. Per chi preferisce passeggiare per le strade della città degustando le tipicità gastronomiche pugliesi immancabile appuntamento con il Cibo di strada. Tutte le serate saranno accompagnate da buona musica a cura dell’Associazione Culturale Jazz Bud Powell di Maglie. Ensemble di musicisti salentini e alcuni ospiti italiani e internazionali si esibiranno per le strade e negli angoli del centro storico. La manifestazione è organizzata dal Comitato Mercatino del Gusto con il sostegno di Camera di Commercio di Lecce, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Maglie, Gal Terra D’Otranto e alcune aziende private e ha il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato. “Cataste e Canzei” dove i cumuli di legna si fanno arte Tra i Borghi più Belli d’Italia, ai piedi delle Pale di San Martino, Mezzano in estate si trasforma in un museo a cielo aperto, invasa dai ceppi d’autore dalle forme inattese e offre un calendario ricco di suggestioni per tutti i gusti. Mezzano, orgoglio trentino, tra Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza, ai piedi delle Pale di San Martino, il cui destino da sempre è legato al legno e agli altri elementi della natura montana, d’estate si popola di meravigliose cataste artistiche. L’evento si chiama “Cataste e Canzei” ed è la tradizionale scorta di ceppi per l’inverno che si fa bella e prende forme inattese lungo gli stretti vicoli, ai piedi delle antiche facciate, al cospetto dei tipici ballatoi, nelle piccole piazze, nei cortili, sotto le scale, negli anditi e sui poggioli. Un museo sotto il cielo affidato ad artisti affermati che realizzano in paese i loro capolavori come la fisarmonica in tensione sembra una stella, o la clessidra chiusa tra sole e luna a segnare il trascorrere del tempo, o ancora la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il paese nel 1966. Un modo originale che restituisce vicende passate, consegna sogni, reinterpreta eventi storici, racconta dei padroni di casa che vale la pena di visitare. Ma questo borgo incantevole va oltre offrendo un’intera stagione di suggestioni: spettacoli, concerti, passeggiate emozionali, serate a tema, feste tradizionali, gemellaggi folkloristici, sagre, etc. Gli appuntamenti estivi vogliono essere un antidoto al “mordi e fuggi”, un invito irresistibile a restare o a tornare, un’esortazione a stare insieme e condividere, un grazie alla natura per l’ispirazione che offre, un omaggio alla fantasia contro la globalizzazione. Una sorta insomma di lungo evento costante che, tra iniziative ed evocazioni, regala al pubblico qualcosa di Mezzano che resta nel cuore. Per maggiori informazioni, www.mezzanoromantica.it Piero Rotolo [email protected] BrrRiva la prima birra artigianale alle olive Per l’estate l’azienda Agraria Riva del Garda ha presentato la nuova esclusiva birra rossa artigianale arricchita di una infusione di olive del Garda Trentino che ne caratterizza l’aroma e il gusto. Chi poteva pensare ad una birra alle olive! L’Agraria Riva del Garda, azienda storica nel settore vitivinicolo e oleario dell’Alto Garda, ha presentato per l’estate BrrRiva, la prima birra artigianale alle olive. Gustosa, beverina, la birra artigianale alle olive è nata da una ricetta esclusiva elaborata dall’esperta mastra birraia Monika Sieghart del Birrificio Carador. Si tratta di una birra non filtrata, ottenuta a bassa fermentazione, un prodotto di livello, dalle caratteristiche peculiari che lo rendono unico nel panorama delle birre artigianali. E’ una birra che trae ispirazione dal Lago di Garda, dal suo territorio circostante, dal gusto per la retro innovazione, dalla dolce vita del piccolo mediterraneo che caratterizza l’Alto Garda; una birra sensuale e gradevole che si accompagna ai piatti estivi della cucina mediterranea, insalata di riso e caprese in primis. “Abbiamo pensato di creare una birra artigianale – ha dichiarato Furio Battelini, direttore produttivo di Agraria – che sfruttasse la nostra esperienza nel campo oleario e le realtà esistenti in zona, per dare vita a un prodotto unico, dal sapore deciso e riconoscibile come ci viene richiesto dagli estimatori delle birre artigianali”. BrrRiva nasce da una ricetta personalizzata, che suscita grande interesse per l’inconsueta aromatizzazione, alla quale ne seguiranno altre a breve. Piero Rotolo [email protected] Le erbe dei prati in pentola, menù povero per palati raffinati Non deve essere soltanto la crisi che spinge la gente a farsi il pane, i dolci o la pasta fresca in casa quanto piuttosto la tendenza al “mangiar sano”, perché se si mette in conto il consumo degli apparecchi elettrici e dei forni, ammesso che non si voglia calcolare la fatica, il sudore della fronte, il tempo da impiegare, quasi quasi il gioco non varrebbe la candela. Eppure in molte famiglie moderne si è riscoperto il cibo fatto in casa e anche le verdure dell’orto. La cucina delle tradizioni locali di tutte le regioni, ancora prima della moda del “chilometro zero”, ha sempre utilizzato le spontanee erbe di prato, le quali assumono di luogo in luogo nomi diversi, come diverse sono le specie ambientali e differenziato ogni microclima. Non possiamo nemmeno immaginare quante centinaia di piantine commestibili crescono nei nostri prati, dalla pianura alla mezza montagna, e quante di queste abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, crescono sui muri (e non mi riferisco ai capperi), sui cigli delle strade, fanno capolino in mezzo al cemento. Tuttavia è bene non affidarsi al caso. La raccolta di piante selvatiche edibili richiede precise conoscenze botaniche ed ecologiche, non solo perché ogni pianta ha un suo ciclo vitale e le sue essenze sono maggiormente presenti a seconda della specie vegetale, in mesi precisi, tra germogli, fiori, foglie, radici, ma specialmente perché quelle stesse erbe sono nocive se raccolte nel periodo sbagliato. Le nostre nonne e bisnonne “sapevano”, oggi si deve imparare tutto d’accapo, come per i funghi, bisogna andare a scuola (esistono corsi di laurea in erboristeria), affidarsi agli esperti che hanno studiato e a volte ancora studiano sperimentando. Non tutto si può apprendere dai libri, conta molto l’osservazione diretta sul campo, dal momento che molte specie hanno ‘sosia’ tossici. Si può imparare altresì aderendo ai gruppi che, spesso sotto l’egida delle Pro Loco locali o di specifiche associazioni amatoriali, organizzano uscite pratiche con escursioni sui prati, in collina, in montagna, guidate da specialisti in erboristica, e cicli di conferenze didattiche professionisti, anche medici, farmacisti, nutrizionisti. con Al di là delle piante officinali e quelle aromatiche note a tutti, si può scoprire l’esistenza di una gamma infinita di varianti di “salate” selvatiche buone da mettere nel piatto, crude o lessate, per risotti, minestre, ripieni di ravioli, frittate, torte rustiche: cicoria-scarola, bietola, dente di cane, costole d’asino, insalata dei grilli, erba cipollina o aglio di serpe, piantaggine, centocchio. Quante volte passeggiando le abbiamo calpestate! Pochi sanno che il finocchio selvatico o finocchietto è tutto commestibile: germogli, foglie, fiori, frutti (impropriamente chiamati “semi”), incluse radici e fusti. Poi ci sono le prelibatezze vere e proprie: dalle foglie di ortica e quelle di papavero, dal bulbo dei topinambur (pianta infestante tipica dei luoghi umidi, stelo alto e infiorescenza a margherita gialla) ai germogli giovani del luppolo (i “bruscandoli”, il cui aspetto è molto simile a quello degli asparagi selvatici, ma con sapore non paragonabile). Molto ricercata in gastronomia è la Silene con le sue molte specie e varietà di nomi: strigoli, carletti, strisci, scrissioi o concigli, sclopit; è fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura (quei fiorellini dal calice rigonfio che da bambini ci divertivamo a far scoppiare sulla fronte). A dire il vero la rassegna delle piante spontanee e dei fiori mangerecci non termina qui, questo è solo un “assaggio”. La cosiddetta cucina povera ora viene riscoperta dagli chef in cerca di novità e viene proposta ai palati raffinati, a caro prezzo. Vi dovreste aspettare delle stupefacenti sorprese: margheritine, gelsomini, ginestre, primule, nasturzi, viole mammole, e persino gigli e gerani, etc. L’ottimale resta sempre il fai da te, competente e sicuro. Maura Sacher [email protected] Sei vegano? Natural…mente! Non vi è dubbio alcuno: i vegani non sono dei marziani. Sono esseri umani. Ma con una particolarità in campo alimentare, non si nutrono di cibo proveniente dal mondo animale. Ciò vuol dire niente carne, pesce, uova, latte e altri derivati. Per i vegani non vi è alcuna differenza tra un coniglio, un pollo, un gatto, un cinghiale, un cane o un’orata, perché tutti gli animali della terra e dei nostri mari hanno diritto ad una vita dignitosa. Esattamente come noi. Non sono solo motivi etici a spingere i vegani ad operare questa scelta ma anche salutistici, perché una dieta a base squisitamente vegetale pare risulti più salutare per l’essere umano. È proprio questo a spingere la bella e tenace trentenne, Giada Tuzzeo, ad abbracciare personalmente tale filosofia di vita e a fondare nel 2011 a Torino in corso Casale 204/L il Circolo ACSI “Natural…mente Veg”. Al primo piano dell’associazione, Giada, chef dotata di estrema fantasia e talento, supportata fattivamente dalla sua dolcissima mamma Dora e dal simpaticissimo e competente Emanuele, suo compagno di vita, sera dopo sera, crea piatti sani, sfiziosi e decisamente gustosi, facendo uso di ingredienti unicamente vegetali: legumi, cereali, verdure, frutta, tutto rigorosamente di stagione. L’osteria che ospita pochi coperti è variopinta ed arredata con curata semplicità. Emanuele accoglie gli avventori e spiega loro con dovizia di particolari ciò che da lì a poco la cucina sfornerà grazie all’estro dello chef. Il menu varia ogni sera e prevede antipasti misti – creme di legumi vari che grazie all’unione con capperi o olive e soprattutto spezie e semi vari, risultano deliziose, soprattutto spalmate su fette di pane croccante. A seguire un piatto unico – alla vista vi assicuro è un vero piacere! – composto da un primo, un secondo e un contorno. Eccovi alcuni esempi. Tra i primi piatti proposti: mix di risi (riso integrale e riso venere) agli asparagi, pennette integrali al pesto di sedano e mandorle, burghul con avocado, cumino, pomodorini e menta. I secondi piatti: straccetti di soia con indivia, capperi e pomodori ciliegini caramellati, tempeh alla pizzaiola, quiche con spinacino tenero, tofu affumicato. I contorni: croccante e gustosa verdura di stagione fatta appena saltare nel wok condita con semi e spezie. Infine vi consiglio di non abbandonare il tavolo senza prima aver sognato assaggiando i dolci della casa: tiramisù, crema chantilly al cioccolato, torta soffice al cioccolato e fragole, crumble di mele con crema pasticcera. La cantina suggerisce dell’ottimo vino rosso dei F.lli Pavia di Agliano Terme nell’astigiano (0141 954093): Barbera, Dolcetto e Grignolino. Qualità ottima e prezzi popolari. Ma non solo di cibo si nutre il nostro corpo! Al piano terra l’associazione mette a disposizione un ampio salone per corsi di cucina vegana, conferenze a tema, mostre fotografiche. Natural…mente Veg 0117631763 – 3332063599. Anna Beccaccini [email protected] Il sindaco Gianni Alemanno ed Ignazio Marino insieme alla “Guida Ristoranti di Roma e del Lazio” In questi giorni in cui fermenta la campagna elettorale per elezioni alla carica di Sindaco di Roma, i due candidati Gianni Alemanno ed Ignazio Marino, si sono incontrati in Campidoglio in occasione della presentazione della “Guida dei ristoranti di Roma e Lazio” edizione 2013-2014. La presentazione del manuale, che quest’anno compie 10 anni, ha ricevuto un inaspettato, quanto speciale regalo da parte dei due sfidanti: ovvero la sottoscrizione congiunta di un patto, che verrà eseguito dal candidato che verrà eletto Sindaco della capitale, volto a rilanciare le eccellenze dell’ enogastronomia romana ideato e promosso dal giornalista della Repubblica Giuseppe Cerasa. “La Guida dei ristoranti di Roma e Lazio, afferma Cerasa, costituisce, con le sue 2.789 recensioni di ristoranti presenti nella capitale e in tutta la Regione, un importante motivo di orgoglio e di soddisfazione poiché in 10 anni abbiamo accompagnato la ristorazione romana contribuendo all’arrivo nella capitale di chef iperstellati, facendo riscoprire ai romani e non solo la propria tradizione enogastronomica”. Nell’occasione della presentazione sono intervenuti dapprima gli sfidanti Ignazio Marino e Gianni Alemanno, i quali hanno annunciato il loro severo impegno di divulgazione della c.d. cultura enogastronomica romana attraverso lo stanziamento di fondi a ciò dedicati, e successivamente numerosi personaggi del mondo dello spettacolo e della enogastronomica tra i quali Gigi Proietti ed Heinz Beck chef del ristorante “La Pergola” vincitrice del premio 3 forchette della Gambero Rosso. Quest’anno, infine, è stata inserita all’interno della Guida sopra citata, i racconti enogastronomici del calciatore della Lazio vincitrice della Coppa Italia, Hernanes, il capitano della Roma Francesco Totti, Carlo Verdone, Claudio Amndola, Enrico Brignano, Rocco Papaleo e molti altri. Fonte La Repubblica Francesco Vaglio [email protected] Le Sgranatelle spuntino goloso per uno Croccanti snack cotti al forno da sgranocchiare per una pausa veloce oppure da utilizzare come base per sfiziosi accostamenti per aperitivi in compagnia. Basso contenuto di colesterolo (45mg per 50g di prodotto) e all’alto contenuto di proteine, fosforo, calcio, minerali e vitamine, senza aggiunta di conservanti ed additivi, prodotto italiano al 100%, sono disponibili in due versioni: con il 60% di Grana Padano, dal sapore più deciso e intenso e con il 40% di Grana Padano, dal gusto più delicato. Sono prodotti dalla Plac, Produttori Latte Associati Cremona, che dal 1933 produce formaggi tipici come il Grana padano e il provolone. Alcuni consigli per l’utilizzo: SGRANATELLE bruschettate Tagliare i pomodorini freschi a dadini e condire con olio, sale e basilico fresco. Adagiare una piccola quantità (un cucchiaino da caffè) di pomodorini sulle Sgranatelle. Decorare a piacere con foglie di basilico fresco. SGRANATELLE alla greca Condire lo yogurt greco magro con erba cipollina fresca tritata, olio e sale. Mantecare il tutto e guarnire le Sgranatelle. In alternativa, si può versare la crema in bicchierini accompagnandola con un pinzimonio di verdure fresche. Piera Genta [email protected] Stasera l’aperitivo lo offre Slow Food! A partire da giovedì 30 maggio uscirà nelle sale italiane il film di Stefano Sardo Slow Food Story. Lo spettatore pagherà il biglietto di ingresso al cinema ma l’aperitivo lo offrirà Carlin Petrini. Non è una goliardata, quanto appena detto corrisponde a verità. Un’ottima idea quella delle Condotte Slow Food: un aperitivo/degustazione offerto agli spettatori prima della visione del film narrante la storia del movimento Slow Food ormai famoso in tutto il mondo. L’associazione internazionale no-profit nata 25 anni fa grazie a Carlo Petrini di Bra – simpatico e ruvido piemontese – ed alla sua concezione del cibo inteso come veicolo di piacere e cultura e soprattutto nel pieno rispetto delle tradizioni e dell’identità, vanta ormai una folta schiera di amanti dell’universo eno-gastronomico vissuto in modo slow, autentica risposta rivoluzionaria al fast food. Non so a voi ma a me Carlin ricorda Baudelaire che nel “Lo Spleen di Parigi” scriveva: E’ ora di ubriacarsi! Per non essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.” Queste le prime sale in cui il film sarà proiettato: BRA – Cinema Impero (anteprima nazionale il 29 maggio) ROMA- Cinema 4 Fontane MILANO- Cinema Apollo GENOVA-Cinema City TORINO- Cinema Centrale UDINE- Cinema Visionario PADOVA – Porto Astra PISA- Cinema Lanteri SAN REMO – Cinema Ariston BOLOGNA- Cinema Lumiere PORDENONE- Cinema Cinemazero PESARO- Cinema Loreto TRENTO- Cinema Astra CAGLIARI – Cinema Odissea TRIESTE – Cinema Giotto Per ulteriori aggiornamenti: http://www.slowfoodstory.com Anna Beccaccini [email protected] Il Pagnotto Il Pagnotto, il panino come lo faresti tu. Non il classico tramezzino, ma un panino ricco, appetitoso sviluppato da Parma Is, dedicato al mercato del freschissimo con scadenza 6 giorni. La confezione di Pagnotto è costituita da due panini farciti confezionati in atmosfera protettiva in una vaschetta rettangolare di materiale plastico termosaldato trasparente di tipo alimentare, rivestita da un sacchetto di carta esterno che ha ricevuto il premio Miglior packaging e Miglior innovazione di prodotto 2012 in occasione di Tuttofood 2013. 6 varianti tutti con pane ai 9 cereali: montanaro con porchetta arrosto, funghi porcini trifolati, salsa con yogurt, lattughino e rosmarino; primavera con prosciutto cotto di alta qualità, pomodoro, salsa con yogurt, lattughino, origano; mediterraneo con tonno, olive verdi, pomodoro, salsa con yogurt, lattughino; genovese con mozzarella, pesto alla genovese, pomodori, salsa di yogurt e lattughino; emiliano con prosciutto crudo, pomodoro, parmigiano reggiano in scaglie e lattughino; sansecondino con spalla cotta di San Secondo, pomodoro, crema di scalogno e lattughino. Non resta che provare! Per sapere dove trovarlo: www.ilpagnotto.it Piera Genta [email protected] Incantevole Trapani Un week end rigenerante sotto un cielo turchese con il naso all’insù. Consigli per una vacanza low cost in una città dai colori e i sapori unici ed indimenticabili. Fin dall’arrivo in aeroporto Trapani è in grado di regalare suggestioni speciali. All’apertura del portellone dell’aereo verrete investiti da un intenso profumo di mare, accompagnato sovente da un vento capriccioso ma liberatorio, a seconda delle stagioni gelidamente sferzante o appassionatamente caldo ed avvolgente. Dell’influenza araba sembrano parlare arte, letteratura, cucina, palazzi e le mille viuzze del centro storico. Fazzoletti di cielo con voli di gabbiani sono un tuttuno con l’azzurro del mare, da qui le splendide isole Egadi sembrano solo un sogno anziché una splendida realtà. Perché la vostra vacanza abbia una valenza terapeutica, ossia risulti rilassante, rinvigorente e divertente, occorrerà fondersi anche solo per pochi giorni con l’ambiente circostante, indigeni inclusi. I siciliani sono accoglienti e generosi, contribuiranno a rendere indimenticabile il vostro soggiorno grazie alla loro proverbiale ospitalità. Per alloggiare senza che la carta di credito abbia un tracollo, “Gli Agrumi Rooms”, del quarantenne produttore di eventi teatrali Paolo Cinquemani, nel cuore del centro storico di Trapani, a 300 metri dal terminal degli autobus diretti all’aeroporto di Trapani Birgi e a 5 minuti a piedi dal porto, da cui partono i traghetti per le Isole Egadi, fa sicuramente al caso vostro. Camere arredate con linda semplicità, vivacemente colorate, con aria condizionata, bagno privato e balcone. A disposizione anche una cucina comune con frigorifero, microonde e macchina da caffè espresso. www.gliagrumi.com. La colazione offerta da Paolo degli “Agrumi” potrete gustarla al Bar della Piazzetta (092/3360326), a 50 metri dalla struttura, in piazza S. Francesco da Paola, 11/12, di proprietà del sorridente e sempre professionale Alessio Agugliaro. Ma non solo colazioni dal bravo Alessio; di sera la piazzetta all’ora dell’aperitivo si riempie di musicisti e l’atmosfera è assicurata. Mi auguro che in ogni città ci siano altrettanti Paolo ed Alessio che, grazie all’ amore per la loro terra, con grande generosità si attardano a raccontare con dovizia di particolari gli angoli più suggestivi della città meritevoli di visita. Per placare invece la fame e la sete, ma soprattutto per poter godere della tipica cucina trapanese – qui ricca di piatti particolarmente freschi e gustosi – il consiglio è di andare a trovare Tonino, presso l’Hostaria San Pietro, in Largo Porta Galli, 4 (cell. 339 7198193 – si consiglia di prenotare). L’ambiente è piccolo ma estremamente accogliente. La sensazione è quella di essere a cena da amici, complice sicuramente il numero contenuto di coperti, in un’unica stanza con cucina a vista. Pareti colorate come il mare ed arredamento assolutamente in tema, si intuisce subito che l’Hostaria è il sogno di una vita di Tonino, finalmente realizzato (l’osteria apre i battenti nel giugno 2010). Il menu spazia da piatti di cous cous di pesce o verdure, a pesce crudo marinato, primi piatti con pescato locale (fantastiche le busiate al sugo di gamberi rossi!), insalata di polpo, frittura di alici, sarde al beccafico. Il tutto accompagnato da vino bianco delle cantine circostanti, inzolia, catarratto e grillo. E per chi preferisce il rosso, dell’ottimo nero d’avola. Dolci deliziosi preparati in casa. Il prezzo è ottimo, pari alla qualità. Anna Beccaccini [email protected]