BrrRiva la prima birra artigianale alle olive,Le erbe dei prati in

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BrrRiva la prima birra artigianale alle olive,Le erbe dei prati in
Il Mercatino del Gusto, fra
tradizione e innovazione
Da giovedì
provincia
tradizione,
altro. Tra
gustosofo
1 a lunedì 5 agosto, si rinnova a Maglie, in
di Lecce, l’appuntamento con la qualità, la
i saperi, il cibo, il vino, la musica e tanto
gli ospiti il gastronauta Davide Paolini, il
Michele Di Carlo e altri autori, musicisti,
produttori, giornalisti e chef.
“Tradizione e innovazione si incontrano in Puglia”, è il tema
principale della quattordicesima edizione del Mercatino del
Gusto di Maglie (Le). Cinque giorni di danza, musica, masserie
didattiche, laboratori, libri, vino, birra e tanto buon cibo.
L’evento è un’occasione per immergersi in una regione
generosa, caratterizzata da una biodiversità straordinaria e
popolata da culture diverse, ognuna con la propria ricchezza,
la propria identità, i propri sapori. Un modo per recuperare
la tradizione e gli antichi mestieri, sempre con lo sguardo
rivolto al futuro con alcuni dei migliori interpreti delle
eccellenze enogastronomiche pugliesi, che hanno imparato da
tempo a esprimere i legami tra cibo, produzione
agroalimentare, sostenibilità ambientale e sociale e stili di
consumo.
Il Mercatino del Gusto prende il nome dalle bancarelle di
espositori regionali dislocate fra cortili, giardini, piazze,
vie e palazzi di Maglie. Il pubblico avrà l’opportunità di
scoprire i prodotti della tradizione alimentare salentina e
regionale, incontrando e parlando direttamente con casari,
pastai, vignaioli, birrai e frantoiani. Nella “Piazza del
vino” si potranno degustare bianchi, rossi e rosati delle
cantine selezionate, in quella della birra artigianale
troveranno spazio alcuni tra i migliori micro birrifici
pugliesi, nati dalla creatività e dall’ingegno di giovani
birrai.
E poi la “Via della gastronomia”, la “Via dell’olio
extravergine di oliva”, dedicata all’oro verde prodotto dagli
ulivi del Salento; la “Via dell’ortofrutta”. Le antiche
varietà recuperate, invece, saranno nella “Via dei presìdi e
comunità del cibo” dove le aziende promuoveranno la qualità e
la sostenibilità delle loro produzioni. Nell’elegante cornice
di Villa Tamborrino ogni sera si rinnova l’appuntamento con le
“Cene in villa” che proporranno una cucina senza stereotipi,
dove la straordinaria tradizione della cultura alimentare
pugliese sarà rielaborata con estro accurato, innovazione ed
eclettismo consapevole dai cuochi protagonisti delle serate.
Fra gli angoli e scorci di Maglie, le Cene in strada,
condivisione della buona cucina tradizionale sotto il cielo
stellato in un clima informale e rilassato. Per chi preferisce
passeggiare per le strade della città degustando le tipicità
gastronomiche pugliesi immancabile appuntamento con il Cibo di
strada. Tutte le serate saranno accompagnate da buona musica a
cura dell’Associazione Culturale Jazz Bud Powell di Maglie.
Ensemble di musicisti salentini e alcuni ospiti italiani e
internazionali si esibiranno per le strade e negli angoli del
centro storico.
La manifestazione è organizzata dal Comitato Mercatino del
Gusto con il sostegno di Camera di Commercio di Lecce, Regione
Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Maglie, Gal Terra
D’Otranto e alcune aziende private e ha il patrocinio del
ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali,
Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato.
“Cataste e Canzei” dove i
cumuli di legna si fanno arte
Tra i Borghi più Belli d’Italia, ai piedi delle Pale di San
Martino, Mezzano in estate si trasforma in un museo a cielo
aperto, invasa dai ceppi d’autore dalle forme inattese e offre
un calendario ricco di suggestioni per tutti i gusti.
Mezzano, orgoglio trentino, tra Fiera di Primiero e San
Martino di Castrozza, ai piedi delle Pale di San Martino, il
cui destino da sempre è legato al legno e agli altri elementi
della natura montana, d’estate si popola di meravigliose
cataste artistiche.
L’evento si chiama “Cataste e Canzei” ed è la tradizionale
scorta di ceppi per l’inverno che si fa bella e prende forme
inattese lungo gli stretti vicoli, ai piedi delle antiche
facciate, al cospetto dei tipici ballatoi, nelle piccole
piazze, nei cortili, sotto le scale, negli anditi e sui
poggioli. Un museo sotto il cielo affidato ad artisti
affermati che realizzano in paese i loro capolavori come la
fisarmonica in tensione sembra una stella, o la clessidra
chiusa tra sole e luna a segnare il trascorrere del tempo, o
ancora la grande parete che ricorda l’alluvione che colpì il
paese nel 1966.
Un modo originale che restituisce vicende passate, consegna
sogni, reinterpreta eventi storici, racconta dei padroni di
casa che vale la pena di visitare. Ma questo borgo incantevole
va oltre offrendo un’intera stagione di suggestioni:
spettacoli, concerti, passeggiate emozionali, serate a tema,
feste tradizionali, gemellaggi folkloristici, sagre, etc.
Gli appuntamenti estivi vogliono essere un antidoto al “mordi
e fuggi”, un invito irresistibile a restare o a tornare,
un’esortazione a stare insieme e condividere, un grazie alla
natura per l’ispirazione che offre, un omaggio alla fantasia
contro la globalizzazione. Una sorta insomma di lungo evento
costante che, tra iniziative ed evocazioni, regala al pubblico
qualcosa di Mezzano che resta nel cuore. Per maggiori
informazioni, www.mezzanoromantica.it
Piero Rotolo
[email protected]
BrrRiva
la
prima
birra
artigianale alle olive
Per l’estate l’azienda Agraria Riva del Garda ha presentato la
nuova esclusiva birra rossa artigianale arricchita di una
infusione di olive del Garda Trentino che ne caratterizza
l’aroma e il gusto.
Chi poteva pensare ad una birra alle olive! L’Agraria Riva del
Garda, azienda storica nel settore vitivinicolo e oleario
dell’Alto Garda, ha presentato per l’estate BrrRiva, la prima
birra artigianale alle olive.
Gustosa, beverina, la birra artigianale alle olive è nata da
una ricetta esclusiva elaborata dall’esperta mastra birraia
Monika Sieghart del Birrificio Carador. Si tratta di una birra
non filtrata, ottenuta a bassa fermentazione, un prodotto di
livello, dalle caratteristiche peculiari che lo rendono unico
nel panorama delle birre artigianali.
E’ una birra che trae ispirazione dal Lago di Garda, dal suo
territorio circostante, dal gusto per la retro innovazione,
dalla dolce vita del piccolo mediterraneo che caratterizza
l’Alto Garda; una birra sensuale e gradevole che si accompagna
ai piatti estivi della cucina mediterranea, insalata di riso e
caprese in primis.
“Abbiamo pensato di creare una birra artigianale – ha
dichiarato Furio Battelini, direttore produttivo di Agraria –
che sfruttasse la nostra esperienza nel campo oleario e le
realtà esistenti in zona, per dare vita a un prodotto unico,
dal sapore deciso e riconoscibile come ci viene richiesto
dagli estimatori delle birre artigianali”. BrrRiva nasce da
una ricetta personalizzata, che suscita grande interesse per
l’inconsueta aromatizzazione, alla quale ne seguiranno altre a
breve.
Piero Rotolo
[email protected]
Le erbe dei prati in pentola,
menù
povero
per
palati
raffinati
Non deve essere soltanto la crisi che spinge la gente a farsi
il pane, i dolci o la pasta fresca in casa quanto piuttosto la
tendenza al “mangiar sano”, perché se si mette in conto il
consumo degli apparecchi elettrici e dei forni, ammesso che
non si voglia calcolare la fatica, il sudore della fronte, il
tempo da impiegare, quasi quasi il gioco non varrebbe la
candela. Eppure in molte famiglie moderne si è riscoperto il
cibo fatto in casa e anche le verdure dell’orto.
La cucina delle tradizioni locali di tutte le regioni, ancora
prima della moda del “chilometro zero”, ha sempre utilizzato
le spontanee erbe di prato, le quali assumono di luogo in
luogo nomi diversi, come diverse sono le specie ambientali e
differenziato ogni microclima.
Non possiamo nemmeno immaginare quante centinaia di piantine
commestibili crescono nei nostri prati, dalla pianura alla
mezza montagna, e quante di queste abbiamo sotto gli occhi
ogni giorno, crescono sui muri (e non mi riferisco ai
capperi), sui cigli delle strade, fanno capolino in mezzo al
cemento.
Tuttavia è bene non affidarsi al caso. La raccolta di piante
selvatiche edibili richiede precise conoscenze botaniche ed
ecologiche, non solo perché ogni pianta ha un suo ciclo vitale
e le sue essenze sono maggiormente presenti a seconda della
specie vegetale, in mesi precisi, tra germogli, fiori, foglie,
radici, ma specialmente perché quelle stesse erbe sono nocive
se raccolte nel periodo sbagliato.
Le nostre nonne e bisnonne “sapevano”, oggi si deve imparare
tutto d’accapo, come per i funghi, bisogna andare a scuola
(esistono corsi di laurea in erboristeria), affidarsi agli
esperti che hanno studiato e a volte ancora studiano
sperimentando. Non tutto si può apprendere dai libri, conta
molto l’osservazione diretta sul campo, dal momento che molte
specie hanno ‘sosia’ tossici.
Si può imparare altresì aderendo ai gruppi che, spesso sotto
l’egida delle Pro Loco locali o di specifiche associazioni
amatoriali, organizzano uscite pratiche con escursioni sui
prati, in collina, in montagna, guidate da specialisti in
erboristica, e cicli di conferenze didattiche
professionisti, anche medici, farmacisti, nutrizionisti.
con
Al di là delle piante officinali e quelle aromatiche note a
tutti, si può scoprire l’esistenza di una gamma infinita di
varianti di “salate” selvatiche buone da mettere nel piatto,
crude o lessate, per risotti, minestre, ripieni di ravioli,
frittate, torte rustiche: cicoria-scarola, bietola, dente di
cane, costole d’asino, insalata dei grilli, erba cipollina o
aglio di serpe, piantaggine, centocchio. Quante volte
passeggiando le abbiamo calpestate!
Pochi sanno che il finocchio selvatico o finocchietto è tutto
commestibile: germogli, foglie, fiori, frutti (impropriamente
chiamati “semi”), incluse radici e fusti.
Poi ci sono le prelibatezze vere e proprie: dalle foglie di
ortica e quelle di papavero, dal bulbo dei topinambur (pianta
infestante tipica dei luoghi umidi, stelo alto e infiorescenza
a margherita gialla) ai germogli giovani del luppolo (i
“bruscandoli”, il cui aspetto è molto simile a quello degli
asparagi selvatici, ma con sapore non paragonabile).
Molto ricercata in gastronomia è la Silene con le sue molte
specie e varietà di nomi: strigoli,
carletti, strisci,
scrissioi o concigli, sclopit; è fra le migliori erbe
commestibili, ma solo prima della fioritura (quei fiorellini
dal calice rigonfio che da bambini ci divertivamo a far
scoppiare sulla fronte).
A dire il vero la rassegna delle piante spontanee e dei fiori
mangerecci non termina qui, questo è solo un “assaggio”. La
cosiddetta cucina povera ora viene riscoperta dagli chef in
cerca di novità e viene proposta ai palati raffinati, a caro
prezzo. Vi dovreste aspettare delle stupefacenti sorprese:
margheritine, gelsomini, ginestre, primule, nasturzi, viole
mammole, e persino gigli e gerani, etc.
L’ottimale resta sempre il fai da te, competente e sicuro.
Maura Sacher
[email protected]
Sei vegano? Natural…mente!
Non vi è dubbio alcuno: i vegani non sono dei marziani. Sono
esseri umani. Ma con una particolarità in campo alimentare,
non si nutrono di cibo proveniente dal mondo animale.
Ciò vuol dire niente carne, pesce, uova, latte e altri
derivati. Per i vegani non vi è alcuna differenza tra un
coniglio, un pollo, un gatto, un cinghiale, un cane o
un’orata, perché tutti gli animali della terra e dei nostri
mari hanno diritto ad una vita dignitosa. Esattamente come
noi.
Non sono solo motivi etici a spingere i vegani ad operare
questa scelta ma anche salutistici, perché una dieta a base
squisitamente vegetale pare risulti più salutare per l’essere
umano.
È proprio questo a spingere la bella e tenace trentenne, Giada
Tuzzeo, ad abbracciare personalmente tale filosofia di vita e
a fondare nel 2011 a Torino in corso Casale 204/L il Circolo
ACSI “Natural…mente Veg”. Al primo piano dell’associazione,
Giada, chef dotata di estrema fantasia e talento, supportata
fattivamente dalla sua dolcissima mamma Dora e dal
simpaticissimo e competente Emanuele, suo compagno di vita,
sera dopo sera, crea piatti sani, sfiziosi e decisamente
gustosi, facendo uso di ingredienti unicamente vegetali:
legumi, cereali, verdure, frutta, tutto rigorosamente di
stagione.
L’osteria che ospita pochi coperti è variopinta ed arredata
con curata semplicità. Emanuele accoglie gli avventori e
spiega loro con dovizia di particolari ciò che da lì a poco la
cucina sfornerà grazie all’estro dello chef. Il menu varia
ogni sera e prevede antipasti misti – creme di legumi vari che
grazie all’unione con capperi o olive e soprattutto spezie e
semi vari, risultano deliziose, soprattutto spalmate su fette
di pane croccante. A seguire un piatto unico – alla vista vi
assicuro è un vero piacere! – composto da un primo, un secondo
e un contorno.
Eccovi alcuni esempi. Tra i primi piatti proposti: mix di risi
(riso integrale e riso venere) agli asparagi, pennette
integrali al pesto di sedano e mandorle, burghul con avocado,
cumino, pomodorini e menta. I secondi piatti: straccetti di
soia con indivia, capperi e pomodori ciliegini caramellati,
tempeh alla pizzaiola, quiche con spinacino tenero, tofu
affumicato. I contorni: croccante e gustosa verdura di
stagione fatta appena saltare nel wok condita con semi e
spezie. Infine vi consiglio di non abbandonare il tavolo senza
prima aver sognato assaggiando i dolci della casa: tiramisù,
crema chantilly al cioccolato, torta soffice al cioccolato e
fragole, crumble di mele con crema pasticcera. La cantina
suggerisce dell’ottimo vino rosso dei F.lli Pavia di Agliano
Terme nell’astigiano (0141 954093): Barbera, Dolcetto e
Grignolino.
Qualità ottima e prezzi popolari.
Ma non solo di cibo si nutre il nostro corpo! Al piano terra
l’associazione mette a disposizione un ampio salone per corsi
di cucina vegana, conferenze a tema, mostre fotografiche.
Natural…mente Veg 0117631763 – 3332063599.
Anna Beccaccini
[email protected]
Il sindaco Gianni Alemanno ed
Ignazio Marino insieme alla
“Guida Ristoranti di Roma e
del Lazio”
In questi giorni in cui fermenta la campagna elettorale per
elezioni alla carica di Sindaco di Roma, i due candidati
Gianni Alemanno ed Ignazio Marino, si sono incontrati in
Campidoglio in occasione della presentazione della “Guida dei
ristoranti di Roma e Lazio” edizione 2013-2014.
La presentazione del manuale, che quest’anno compie 10 anni,
ha ricevuto un inaspettato, quanto speciale regalo da parte
dei due sfidanti: ovvero la sottoscrizione congiunta di un
patto, che verrà eseguito dal candidato che verrà eletto
Sindaco della capitale, volto a rilanciare le eccellenze dell’
enogastronomia romana ideato e promosso dal giornalista della
Repubblica Giuseppe Cerasa.
“La Guida dei ristoranti di Roma e Lazio, afferma Cerasa,
costituisce, con le sue 2.789 recensioni di ristoranti
presenti nella capitale e in tutta la Regione, un importante
motivo di orgoglio e di soddisfazione poiché in 10 anni
abbiamo accompagnato la ristorazione romana contribuendo
all’arrivo nella capitale di chef iperstellati, facendo
riscoprire ai romani e non solo la propria tradizione
enogastronomica”.
Nell’occasione della presentazione sono intervenuti dapprima
gli sfidanti Ignazio Marino e Gianni Alemanno, i quali hanno
annunciato il loro severo impegno di divulgazione della c.d.
cultura enogastronomica romana attraverso lo stanziamento di
fondi a ciò dedicati, e successivamente numerosi personaggi
del mondo dello spettacolo e della enogastronomica tra i quali
Gigi Proietti ed Heinz Beck chef del ristorante “La Pergola”
vincitrice del premio 3 forchette della Gambero Rosso.
Quest’anno, infine, è stata inserita all’interno della Guida
sopra citata, i racconti enogastronomici del calciatore della
Lazio vincitrice della Coppa Italia, Hernanes, il capitano
della Roma Francesco Totti, Carlo Verdone, Claudio Amndola,
Enrico Brignano, Rocco Papaleo e molti altri.
Fonte La Repubblica
Francesco Vaglio
[email protected]
Le
Sgranatelle
spuntino goloso
per
uno
Croccanti snack cotti al forno da sgranocchiare per una pausa
veloce oppure da
utilizzare come base per sfiziosi
accostamenti per aperitivi in compagnia.
Basso contenuto di colesterolo (45mg per 50g di prodotto) e
all’alto contenuto di proteine, fosforo, calcio, minerali e
vitamine, senza aggiunta di conservanti ed additivi, prodotto
italiano al 100%, sono disponibili in due versioni: con il
60% di Grana Padano, dal sapore più deciso e intenso e con il
40% di Grana Padano, dal gusto più delicato.
Sono prodotti dalla Plac, Produttori Latte Associati Cremona,
che dal 1933 produce formaggi tipici come il Grana padano e il
provolone.
Alcuni consigli per l’utilizzo:
SGRANATELLE bruschettate
Tagliare i pomodorini freschi a dadini e condire con olio,
sale e basilico fresco. Adagiare una piccola quantità (un
cucchiaino da caffè) di pomodorini sulle Sgranatelle. Decorare
a piacere con foglie di basilico fresco.
SGRANATELLE
alla greca
Condire lo yogurt greco magro con erba cipollina fresca
tritata, olio e sale. Mantecare il tutto e guarnire le
Sgranatelle. In alternativa, si può versare la crema in
bicchierini accompagnandola con un pinzimonio di verdure
fresche.
Piera Genta
[email protected]
Stasera l’aperitivo lo offre
Slow Food!
A partire da giovedì 30 maggio uscirà nelle sale italiane il
film di Stefano Sardo Slow Food Story. Lo spettatore pagherà
il biglietto di ingresso al cinema ma l’aperitivo lo offrirà
Carlin Petrini.
Non è una goliardata, quanto appena detto corrisponde a
verità. Un’ottima idea quella delle Condotte Slow Food: un
aperitivo/degustazione offerto agli spettatori prima della
visione del film narrante la storia del movimento Slow Food
ormai famoso in tutto il mondo.
L’associazione internazionale no-profit nata 25 anni fa grazie
a Carlo Petrini di Bra – simpatico e ruvido piemontese – ed
alla sua concezione del cibo inteso come veicolo di piacere e
cultura e soprattutto nel pieno rispetto delle tradizioni e
dell’identità, vanta ormai una folta schiera di amanti
dell’universo eno-gastronomico vissuto in modo slow, autentica
risposta rivoluzionaria al fast food.
Non so a voi ma a me Carlin ricorda Baudelaire che nel “Lo
Spleen di Parigi” scriveva: E’ ora di ubriacarsi! Per non
essere schiavi martirizzati dal Tempo, ubriacatevi,
ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi
pare.”
Queste le prime sale in cui il film sarà proiettato:
BRA – Cinema Impero (anteprima nazionale il 29 maggio)
ROMA- Cinema 4 Fontane
MILANO- Cinema Apollo
GENOVA-Cinema City
TORINO- Cinema Centrale
UDINE- Cinema Visionario
PADOVA – Porto Astra
PISA- Cinema Lanteri
SAN REMO – Cinema Ariston
BOLOGNA- Cinema Lumiere
PORDENONE- Cinema Cinemazero
PESARO- Cinema Loreto
TRENTO- Cinema Astra
CAGLIARI – Cinema Odissea
TRIESTE – Cinema Giotto
Per ulteriori aggiornamenti: http://www.slowfoodstory.com
Anna Beccaccini
[email protected]
Il Pagnotto
Il Pagnotto, il panino come lo faresti tu. Non il classico
tramezzino, ma un panino ricco, appetitoso sviluppato da Parma
Is, dedicato al mercato del freschissimo con scadenza 6
giorni. La confezione di Pagnotto è costituita da due panini
farciti confezionati in atmosfera protettiva in una vaschetta
rettangolare di materiale plastico termosaldato trasparente di
tipo alimentare,
rivestita da un sacchetto di carta esterno che ha ricevuto il
premio Miglior packaging e Miglior innovazione di prodotto
2012 in occasione di Tuttofood 2013.
6 varianti tutti con pane ai 9 cereali: montanaro con
porchetta arrosto, funghi porcini trifolati, salsa con yogurt,
lattughino e rosmarino; primavera con prosciutto cotto di alta
qualità, pomodoro, salsa con yogurt, lattughino, origano;
mediterraneo con tonno, olive verdi, pomodoro, salsa con
yogurt, lattughino; genovese con mozzarella, pesto alla
genovese, pomodori, salsa di yogurt e lattughino; emiliano con
prosciutto crudo, pomodoro, parmigiano reggiano in scaglie e
lattughino; sansecondino con spalla cotta di San Secondo,
pomodoro, crema di scalogno e lattughino.
Non
resta
che
provare!
Per
sapere
dove
trovarlo:
www.ilpagnotto.it
Piera Genta
[email protected]
Incantevole Trapani
Un week end rigenerante sotto un cielo turchese con il naso
all’insù. Consigli per una vacanza low cost in una città dai
colori e i sapori unici ed indimenticabili.
Fin dall’arrivo in aeroporto Trapani è in grado di regalare
suggestioni speciali. All’apertura del portellone dell’aereo
verrete investiti da un intenso profumo di mare, accompagnato
sovente da un vento capriccioso ma liberatorio, a seconda
delle stagioni gelidamente sferzante o appassionatamente caldo
ed avvolgente. Dell’influenza araba sembrano parlare arte,
letteratura, cucina, palazzi e le mille viuzze del centro
storico. Fazzoletti di cielo con voli di gabbiani sono un
tuttuno con l’azzurro del mare, da qui le splendide isole
Egadi sembrano solo un sogno anziché una splendida realtà.
Perché la vostra vacanza abbia una valenza terapeutica, ossia
risulti rilassante, rinvigorente e divertente, occorrerà
fondersi anche solo per pochi giorni con l’ambiente
circostante, indigeni inclusi. I siciliani sono accoglienti e
generosi, contribuiranno a rendere indimenticabile il vostro
soggiorno grazie alla loro proverbiale ospitalità.
Per alloggiare senza che la carta di credito abbia un
tracollo, “Gli Agrumi Rooms”, del quarantenne produttore di
eventi teatrali Paolo Cinquemani, nel cuore del centro storico
di Trapani, a 300 metri dal terminal degli autobus diretti
all’aeroporto di Trapani Birgi e a 5 minuti a piedi dal porto,
da cui partono i traghetti per le Isole Egadi, fa sicuramente
al caso vostro. Camere arredate con linda semplicità,
vivacemente colorate, con aria condizionata, bagno privato e
balcone. A disposizione anche una cucina comune con
frigorifero, microonde e macchina da caffè espresso.
www.gliagrumi.com.
La colazione offerta da Paolo degli “Agrumi” potrete gustarla
al Bar della Piazzetta (092/3360326), a 50 metri dalla
struttura, in piazza S. Francesco da Paola, 11/12, di
proprietà del sorridente e sempre professionale Alessio
Agugliaro. Ma non solo colazioni dal bravo Alessio; di sera la
piazzetta all’ora dell’aperitivo si riempie di musicisti e
l’atmosfera è assicurata. Mi auguro che in ogni città ci siano
altrettanti Paolo ed Alessio che, grazie all’ amore per la
loro terra, con grande generosità si attardano a raccontare
con dovizia di particolari gli angoli più suggestivi della
città meritevoli di visita.
Per placare invece la fame e la sete, ma soprattutto per poter
godere della tipica cucina trapanese – qui ricca di piatti
particolarmente freschi e gustosi – il consiglio è di andare a
trovare Tonino, presso l’Hostaria San Pietro, in Largo Porta
Galli, 4 (cell. 339 7198193 – si consiglia di prenotare).
L’ambiente è piccolo ma estremamente accogliente. La
sensazione è quella di essere a cena da amici, complice
sicuramente il numero contenuto di coperti, in un’unica stanza
con cucina a vista. Pareti colorate come il mare ed
arredamento assolutamente in tema, si intuisce subito che
l’Hostaria è il sogno di una vita di Tonino, finalmente
realizzato (l’osteria apre i battenti nel giugno 2010). Il
menu spazia da piatti di cous cous di pesce o verdure, a pesce
crudo marinato, primi piatti con pescato locale (fantastiche
le busiate al sugo di gamberi rossi!), insalata di polpo,
frittura di alici, sarde al beccafico. Il tutto accompagnato
da vino bianco delle cantine circostanti, inzolia, catarratto
e grillo. E per chi preferisce il rosso, dell’ottimo nero
d’avola. Dolci deliziosi preparati in casa. Il prezzo è
ottimo, pari alla qualità.
Anna Beccaccini
[email protected]