Volere e potere. JVCH sbigottir, ch` io inncerb la pruova. Si

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Volere e potere. JVCH sbigottir, ch` io inncerb la pruova. Si
CAPODISTRIA, 1!» Uiugno 1904.
ANNO I.
Associazione annua Corone 10.
Stati deli' Unione postale Corone 12.
Semestre in proporzione.
1 manoseritti 11011 si restituiscbno.
„EGIDA
Redazione ed Amministrazione:
Scrittoio della Tipografia
Cobol & Priora.
N. 8.
11 giornale si pubblica tutte le
Doineniche nelle ore antiuieridiane.
4 4
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di testo :
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cent. 10, in IV pag. cent. 8.
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i o r i m l e r n i i i i u o r d a l o . i i i d i i s l r i a l č . ii^ricolo e p o l i l i c o ,
Volere
e potere.
LESSONA
JVCH
sbigottir,
ch' io inncerb
l'u numero separatola
cent.pruova.
20.
DANTE
——
delle Camere di aCoininercio,
Si predano
i noslrizione abbonali
ooler lesa e ilfgravarne agli interessi del
delle
BanChe, dei Gonsorzi,cjuanlo
delle paese - e azione politica preeisa
oersare
i! prezzo
d'
abbonamenh
Stanze di Compensazione, i Punti nel suo bbbiettivo. utile ne' suoi riprima possibile,
e aid
peri Magazzini
[acililare
1'opera
Franchi,
generali, i tratsultati.
naslra.
X'j<Tmmiqisfrajiijne.
tati con vari Stati, e le tariffe protetII niilitarismo e il baluardo d'ogni
Necessita ielle scnole cniHerciali
La prima ragione deli' attivita umana noi dobbiamo eercarla nella
necessita di appagare i nostri bisogni,
che sono il tormento e nello' stesso
tempo la fonte delle maggiori dolcezze
umane.
Ogni nostra soddisfazione porta con
se una felicita relativa, che dipende
a])punto dal bisoguo soddisfatto, e volendo gustarla occorre che nell' animo
nostro esso abbia a sentirsi: questo
varia indetinitaniente col pVogredire
della civilta, onde 1' uomo in condizioni barbare non ne avverte che počili. ma a misura che s'iunalza ad
uno stato superiare i bisogni vannp
crescendo sempre ]iiu.
Non vi sarebbe progresso se non
\ i fosse sproporzione tra cio che si
ha e cio che si desidera, ed e cosi
che noi trovianio la forza ed aguzziamo 1'ingegno per isvolgere le nostre facolta.
11 necessario nmta di epoca in epoca e quello che occorre al preselite
non abbisognava certo tant' anni addietro; 1'uomo pero da solo non puo
soddisfare ogni cosa ed anche amniesso che ne avesse le attitudini ha
bisogno sem]>re di una edueazione.
Nei tempi antichi, come ancora in
quelli delle republiclie gloriose di Yenezia, di Firenze e Genova, il conimercio si svolgeva nelle forme individuali, il credito era niolto limitato
e lo scambio dei beni in questi vari
centri si eonipiva niaterialmente, allargandosi e portandosi flno a quegli
estremi limiti ove le grandi signorie
pesavano Colla loro potenza.
Per tali bisogni di poco conto era
tenuta la vasta cultura. le cogiiizioni
profonde, e la scienza computistica si
limitava solo ali' assennato e forte
criterio ed alle vedute sicure dei
particolari interessi di coloro che si
dedicavano ali'avte
del
Ma al giorno d' oggi la natura della
cosa e di niolto niutata e cio in dipendenza di grandi fattori clie ci
portarono tanto innanzi nel progresso
e nella civilta.
1 mari e le niontagne non ci dividono piu come ad un tempo.
Le infiriite vie di coniunicazione
sia terrestri clie marittime, 1'istitu1!A('(ONTI
ILi
l»0MENICALI
p U G G I T I V O
L' albergo, bianco e ridente, apre
le tinestre, contornate da uri verde
ranipicante. su d' uno stradone assai
vicino al margine della foresta. Dalla
porta entra il sole che forma sul pavimento un quadrato liuninoso; nella
sala. bassa, animobigliata con tavole
e panche di abete, il bettogliere, un
omaccio rubicondo, coi capelli scarniigliati. senza panciotto, colle braccia
nude lino al gomilo, chiacchiera coi
clienti di passaggio. Questi per lo
piu sono carrettieri: i loro veicoli
aspettano in lunga lila ad un lato
dello stradone; i cavalli staccati sono
ansanti, e i loro padroni sono entrati
per tracannare un bicchiere, poiche
il Cjaldo e soffocante e la polvere e
densa. Stan no ascoltando un guardiacaccia, vecchio, dal pizzo bianco,
con giacca di velluto marrone e un
berretto rotondo. Seduta a un lato
del gran camino, la giovane mogHe
il bisogno di provvedere alla tranquillitk interna del }»aese. Se v'6 pericolo di sollevazione, questo indica
sofferenza di popolo e, dove v'e sofferenza, vi e ingiustizia. In questo
triei, i consolati, le loggi particolari privilegiji! politieo ed econoinico ed ca so il soldato sara il primo ad ar
sugli effetti cambiari e mille altre e esso stesso il piu fort.e dei privi- marši contro il governo. — E' lezione
facilitazioni cohimerciali, tutto val se legi per il principa ta; 1' ultinio a cui di storia! col progresso deli' industria e deli'a
q'.K"'f:t<. ^ ,'j'ebbe mai rinu.nciar<y il
A ragione si riguarda il sistema
gricoltura nei maggiori štafi a far niilitarismo poi e la gran jnovra d'Eu- militare come una fonte di niiseria
progredire il eominercio, il quale ora ropa, il ])olipo clie co' suoi tentacoli puhlica. Le sjiese per il mantenimento
si svolge sotto forme specu
iil
e tila tiene eostretta, la voragine senza di questi esereiti sono eccessive e
piche che sono oggetto di studi della
foiido, cui si sacrrficano e uomini e quindi opprimono la popolazione Con
massima iniportanza.
iiiilioni.'
imposizioni, tasse militari, prestiti.
II cominercio e fonte di civilta e
La pace, si dice. esige una forza
< ln Enropa, serive Garlo Oattarteo,
di miglioramento eeonomico, ma a bi- nimata e si ]»reparano le armate, ar- quattro iiiilioni di giovani vengono
sogno di avere sempre un iinpulso, il mate sul continente, armate sni mari, ogni anno divelti dal seno delle naclie si ottiene niediante /' insegnaalle frontiere, neti'interno, dovunque. zioni. arniati e anunaestrati contro le
menlo zano c (Jiligenfe«Se si toglie delle
questo stato Seuole
di forze, si loro patrie. Robusti per eta e per saCommerciali.
ha la gtterra e la rivoluzione», eosi lute, vivono oziosi delle miserie altrui,
Vi sono stati che nei bilanci impo- conchiude chi sostiene la necessita divorando quattromila iiiilioni aH'anno
che sono il frutto di centomila iiiiliostano delle somme rilevanli per tale delle armate permanenti.
bisogna riconoscendone tutta la sua
(-011 tali principi oggi si nianten- ni di patrimonio».
iniportanza, e quelle regioni che i>er gono piu milizie negli ozi della pace,
Restituiti alla societa dopo alcuni
posizione geogratica, per natura efti- clie 11011 ne avessero forse i piu anni sdegnano a trattare la vanga, il
cace del suolo, ]>er 1'industria dei suoi grandi conquistatori, quando porta- martello, sono incapaei a lavorare.
prodotti liaiino tutto in loro tavore, vano le guerre a tutte le nazioni del
Se esaniiniamo la rivista di statidevono sentire il bisogno di cliiamare mondo. Ma 11011 percid i regni oggi sti ca trovianio delle cifre che fanno
i loro tigli a questo utilissimo studio sono piu sicuri e meglio difesi i con- paura e che in questi ultimi tempi
che deve poi colla sua aj)]>licazione tini, lion percio sono pivi termi i troni sono aunientate in modo straordinario.
pratica rendere forti
tiorenti le dei re.
Nel bilancio annuale deli' anno 1898
Nazioni.
Si comprende che mi governo di- 1'Inghilterra importava circa un miLa scuola |>otra essere proporzio- spotico voglia eon la lunga terma liardo ]>er spese militari. la Russia
nata a seconda del luogo nella quale trasformare un cittadino in un preto- 950 iiiilioni. la Erancia 930, ia Gersorge, ma cio non pertanto non sara riano, perche esso deve essere pun- inania 915, 1'Italia 450, 1'Austria 350.
meno utile, ed al Governo verra sem- te.llato dalle baionette; ma non si pno In complesso 1' Europa spende ora
pre imposto questo suo dovere fino eompreudere perche un governo rap- ogni anno non meno di 7 miliardi
al conipiinento dei sacrosanti diritti presentativo, che si sostiene o alineno per alinientare I' immane piovra. Vi
dovrebbe sostenersi snlla libera vo- sono piii di 5 mil ion i di uomini, elie
del suo popolo.
La ricchezza ]>otra apparire Iimi- lonta de' cittadini, abbia a mantenere eonsuniano senza produrre. Se questi
tata e la sua conquisia essere oggetto grandi esereiti stanziali. che sono i- 5 iiiilioni di uomini oziosi lavorassero
di ardue contese fra i ]>opoli o gli nutili, nuando non si mutino in istru- e dessero un ]>rodotto individuale di
individualna 1'istruzione 6 senza li- HiefftTTii compressione interna o non 400 lire ali' anno, si avrebbe annualmite ed ogni persoiia deve acquis±arne attutiscano con lo sventolio delle l>an- mente una niaggiore ]>roduzione di
parecchi miliardi.
quanta piu e possibile.; essa e come diere la voce dei malcontenti.
un immenso oceano di luce e di beni,
E in (juesti tempi di civiltA assiLa storia snientisce tutti gli argodi elevazione sociale ed e la sorgente menti sulla necessita di sunili armate stiamo al desolante spettacolo che in
inesauribile deli'utile e della (lignita e ai fatti non re.sistono le parole. II Inghilterra le spese militari stanno
ulnaiia; ed uno Stato clie non prov- milite, che ha il sentimento del pro- in confronto di quelle per 1'istruzione
vedesse in misura adeguata ali' edu- prio dovere, ehe senti1 battere il cuore coine 25 sta a 3, in Erancia come 20
eazione ed al progresso nazionale con- al primo squillo di tromba, che e sta a 3.50, in German ia come 15 sta
dannerebbe un popolo ali a po ver ta deeiso a vincere o a morire, pno di- a 2.50, in Italia come 9 sta ad 1, in
materiale ed al la sua obbiezione. fendere il ])i'oprio paese: il pretoriano, Austria come 10 sta a 1.50, in Russia
Sempre avanti dobbiamo guardare e no. E lo provano gli eroismi di Ga- come sei lire stanno a quindici cent.
sempre diritti, e quello il nostro cani- ribaldi e le carabine dei Boeri. Non
Per eonchiudere dunque diremo che
mino che saprš, condurci alla meta v' erano milizie permanenti, no, quangli esereiti stanziali sono un pericolo
delle
aspirazioni.
do la Grecia domo 1'Asia ne quando permanente contro le public-he libert^t
mercatante.
i Germani
vinsero le legioni di Varo. e che pero tale pericolo deve in ogni
Vrvezia,
vel gmgno
1904.
Allora ogni cittadino era soldato della modo essere tenuto lontano da chi
Kttore prof. Porini
pa tria, il canipo, nel tempo di pace, specialmente alla difesa di queste liera la sua Citta: allo squillo delle berta e stato chiamato dal voto dei
trombe nemiche il cittadino diventava cittadini, perche appoggiare il milita
S I L
M I L I T A R I S M O
soldato e cogli allori della vittoria rismo con tutte le sue spese improritornava alle sue occupazioni.
duttive equivale a puiitellare I' ostaAvversare il sistema nella sua e-s
Ke vale meglio a scusare ia con- colo armato contro il cammino della
senza, in cio che forma la sua base
e il suo presidio — e il danno e l'of- servazione delle armate permanenti sovranita popolare e della civilta.
delFoste culla fra le braccia un bimbo
addormentato cantarellando distrattamente. L'orologio appeso alla parete fa «tic:f tac! uniformeniente, ed
il largo ]iendolo di rame lucido va
e viene. 11 guarda-caccia -col fucile
fra le gambe,.col cane ai piedi, vuota
gravemente un bicchiere di vino
bianco e si dispone a parlare: gli
altri sono tutto orecchi. II cane, col
pelo grigio e ruvido, dornie col veiitre
a terra, col muso teso sulle' gambe
anteriori, scuotendo di tanto in tanto
le orecchie.
La veccliia guardia racconta che
la polizia e in moto, che si e tele
gralato, che si sta cercando un tale,
che, a quanto sembra, si e rifugiato
da queste parti: un furfante che ha
conmiesso un omicidio. E, dieendo
questo, si levo di tasca una ca rta. e
lesse i conotati:
Statura regolare, magro, soprabito grigio e calzoni dello. stesso colore, cappello tondo, taccia rasa, eta
dai 20 ai 30 anni. — Ecco tutto.
L' albergatore alza il capo, ha letto
sul giornale i particolari del delitto:
Ali! il brigante vagherebbe in
questi dintorni?,.. Bene! E' un' avverlimcnto per serrarsi bene in časa
la notte e per sciogliere i cani!
La guardia, cogitabonda, si asciuga
col dorso delle mani i mustacchi.
Intanto, un uomo esce dal folto
tlel bosco e si avanza sullo stradone
pol ve roso, bruciato dal sole; canimina
a si eni,o, appoggiandosi al bastone
tktto col ramo raccolto in qualche
macchia. La taccia ossuta porta i
segni della tatica, gli abiti grigi sono
štracciati e sporchi di tango; qualche
giorno prima lo si sarebbe delto anc.ora giovane; ora non piu. Non ha
piu eta; nei capelli arruffati ha dei
fuscelli di paglia, 1' aspetto sinistro e
indecente, E' al termine delle sue
forze, il coraggio sta per mancargli;
s' avanza sotto il cielo azzurro, trascinando le gambe pesanti, esitando,
fermandosi ad ogni istante, guardandosi d' attorno, fiutando l'aria,
la
jielle raggrinzata dai brividi
come
una tiera inseguita....
\'olete darnii un bicchier d' acqua, un pezzo di pane.... per l'amor
di Dio?...
Al suono di quella voce, tremante
ed uniile, vicino a loro, quelli che
erano radunati nella stanza deli' albergo, ancora sotto 1'impressione del
diseorso che avevano tenuto poco
prima, si voltano bruscamenfe, sorpresi. L'uomo e nel vano della porta,
curvo, estenuato, appoggiato con una
mano allo stipile. II cane si rizza
col pelo irto, mostra le ungliie, ringhiando sordamente; la donna si e
tosto levata, stringendosi al seno il
bambino che si e svegliato e piange.
— Cosa volete?
chiese bruscamente 1' albergatore.
Un bicchier d' acqua, un pezzo
di pane per carita! - ripete il pover uomo.
L' albergatore lo squadra con uno
sguardo di sospetto:
Siete dunque un mendicailte?
Sono molto stanco! — risponde
quello.
Non lavorate ? — donianda
1' oste.
•ElilDA*
T)epositate
Gapodistriana
2 0m
avrete
il
o«»ra vorainonte lwlla im-ltan da pati«alla
}$anca
popolare
10 mifrliori spišite.
Non «'• Huito: i jfrniii doH'npioo «
dolla
liasi« d' u>rnied
spifc« van senrtnti
al piccolo
risparmio
pi'feln' snu sonipro piu pieooli do^li
del elitna ovo trovn.si eollooato il
^ianliiio. so vuole oho la sun nporazione ridoudi n qtialohe vantaggio.
1,0 oho qunntunque tornorebho pi«>vovolo. tion somliraei ueees-sjirio farlo
altri. indi, dallo spi^li,- nmzzato. s«»- soprn i Ki bes u«l iiltre frutta di po«-n
IKirino a lunini i riiiianeuti grani, to im|>ortanza.
tfliendn anoorn i umi oonfortmiti i
Šopra le pianto di viporia ordinaria
meno ^rossi.
il uiiiiiero doi frutti pim ossero piu
Iiiiuierpiim i sciui oosl soolli in 0 meno Jililtumlnnte, noti sulniuoiite
a
1
1
»
doir
uuivoivo,
I'urina
piti
liella
IIIIJI siduziiiue aoiptosa di soifato d
iu rnpiune dolla forzii vofjetativa, ma
Sni lras!Vriiin'iit(i dflle rattedrf ilaliatie
0 piu tonuita noll«* plini«' a spre l*nt
rame nll'uuo e niezzu p«*r O«MIIO «
nnoora sooondo le variota. o d ordi
\l> [X\Slt!{l'CK
tagli«' dol suh in^rf.ifiio oontro olii ve li lamino por eirea IIII uiiiiiito. narin eonvietie ehe essi siano distri
v ulova toiifrlo avvililo ai nuoi piodi. ai;itando uel lhitti-inpo »•on un lm
luiiii eipiaineiite soprn tutti i rami,
So dohbiiuno prestar fede ali«' n«
stouoiuo i uide snlpum i seliti piu 1«-^ siano tolti quolli Iu oui orosoeuza
tizio. ehe «-i prnvemrono da Vietinn «• piti lanli ooiitr«» i oostuini*o.ho «•<•
e ohe so no anolie riportate dalla initioinvnno a vonir inso/.znti «lalla iferi. i tpinli pure si dovrnnim seurtare. snrelih«' impoiiita dnpli altri o dni
I/asoiugamento proourino oho nv- ni uro. dalle lopa t ure. dni l«'£tii dello
• Neue Tirnler Stininteu« tli luusbriiok, fbnui doi pii'|>otonti, ipiando il sorvo
il govorno avrobhe oseopitnto un rdtro di-lln lilolia, srliiavn ai ooitni did si- von^a rapido •• pni ri)»otipam• i somi stesso perifnlain n da qunluuque altro
surrogato ali' l:niversitA ituliana a !Plorott«>. oho dnICalto d«d sito iurrito iu luogo adatto. altiunlemlu il tn«> oppetto. Snrn puro buoua pratioa
fvortoll«! pioniliavn ootno a«|iiila iu llionto d' allidarli al terreim.
quollu di diminuire i frutti soprn quoi
Trieste.
Nel s«'tteinlir«'. «> tutt' al piu a primi rami ni ipinli si volesso proourare
(jursta volta, (lopo la eomtimdin nicz/.o ai suoi vassalli. rultaudo I«no
rovoretana tisehiata in tutti i teatri, il umirile. r«iuon». la vita, risi iUdoudn d ottohro. somitiornnno: in min pioefila mnppior viporo por un motivo qua
•vaiiezza«. diauzi lien lavorata
ue lumpio. In tal titoilo praticaudo. i
* non i trat ta pin di mm eitiA italiann ai lamoliti ooii la In-lta. Hni ritionud«
frutti ritnasti riusoiranno tutti bon
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•luale sede deirUiiivorsitA «• uomniouo
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e maturi, n grumle coni
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pi-rfosfato.
(JI Vlonna o Urnz; il povemo, f«'delt»
Spar^oraiiim il seme piuttost«i rado. penso di iptelli tolti, mentro ci6 fii«i
alla proim-ssu. por toplicro oeiii rn- ••npriooio. d o^ni su<> iiinppti^aU« do
iu sulehi pooo profondi. distanti umi verA nnoora n manteiiere I«- piante
pione <li protesta da pnrto «I«-i tede- sidorio. o ai povori. «*ouio s«|iiil|<i d
iu piu tlorido s ta to e nd oquilibrare
tronilia
siiuaulo
a
la
riscos^i,
voni
troutiiiu
di oontimetri; nololti ehe n
sehi e por tion aeeoutoutare «Ii Ila^evoliiienie nvrnnim tatii OOII ima r atmiiale ra«-eolto, quello, per oso m
liani. avrohhe dnto ordine al rottorato vauo n oouforto didli- loro Miinorio.
pio. dolle Poscho amorioane oomo
dolITnivorsit/i di lnushriiok di |»ro- wrsi doi trilutni dol po|H>Io, orn la znppottn.
AIIIH«1OII, Alorauder. oho possouo os
poosin.
siMMpro
In
pooriin
rlic
volliva
Non
dimontioliornniio,
nolla
prima
paraiv d i statuti por I'istiluzione di
un islitulo provvisorio. ma IIOII au- o \«<rtn riniiiiiliT i )nip«ili dni pirisjo vera. il uitrato di sodin, lo s^irohia- s«>ii' mature nolla ŠM*«*<>IH1JI quimiioina
<li ipiOstn m«'se.
fotiouio, ad liiiishruok ad tiso e con- ••ii-riiii. dni o«<ppi riliaditi ni piodi «ln turo, In distriiziiiii«' dollo oritnooe.
s«>ooli di scliiavitu «• al)l»iotto/./.n.
K prima <ii tiiandaro n quol paes«
sumo degli študenti italiatii.
Lo sfronduiuouto, quntitumpte ora
1'ctrnii'a OOII I«' suo eanzmii iiii
11 sottoseritto o suoi ninestri, faranuo non sin IIII ensi normalo Invoro eome
Di front«' a qttesin ooluio, a qucsla
oscona farna, |«er «*ui noti sareldie in* »rta I i. Pnri ni ooii la sna pootda il fnMili' d allenilere il ^iuuim d' lin nollo sonfso meso, e per6 riohioato
piu volt«' dni troppn viporo dolle
nooossario il volo del parlamentu, moralo «• civilr: ni lompi dolin lotta altr' attno.
por la liln-rtn d' ll.ilia. I'AIHori, T^o
Kolla «vanezza> trovernti pianto «• pianto.
IIOII ritcniaino eoiifneenle al nostro
spijflM' IH-II mi^linri di quello ehe
deeoro di ripetere i motivi ohe «-i KOSMIOIO, l,«'iipar«li. o pol avanti.
< »v«- nI di soprn doli' iriserzioiie doi
possoti tiuvare.
iudtieoiio a domaiulnre I' oreziono di Itorsoliot, il Niooolini. »iiusi-ppo Vordi
frutti iisoissero ramioolli, tornerebbe
Kra le piaule d"«'ssji vanezzn ripe- utilo sopprimere quolli posti vorso In
nn' universitA italiann sit t«»rro lla- c taliti o tanti allri nnoora furono
quostn volta, suii estromitA. oonsorvandono solo uno o
liana: diilritiamo pero ehe i ti'il(>M'lii • piolli olio. n sfcrzniido i ooHtumi d«-i totauim la s»-«>lta
vorruuim m rettan* quosto ospedieiite Irnipi. o nifjfomdo imii di d«doii*. o siotiro. settza oh«' hiro veii^n in nient«' tutto nI piu dno por aiutare In niad inipreearo ad nloittio.
tiovernntivo, »lopo oho tu l«»ti> ufh- iutiuininaiid«) i potti OOII lo nruioui«
turazinne «loi frutti o por iiiunlenere
oiiilmonto promosKo dal irovorno il d'tlim uitisjca Hiililiino, sparsi-ro I«
Ma intanto a\ rauuo. pur dnil<- piaule I«* pinduziniii tVuttiforo oontro alle
trasporto |HT il prossituo somo*tro sointillo dolin oiviltn iu lutlin tutta
riiiianeuti, doli'ottililo seme. il qualo. branolto tundri.
dclli- eattedre italiano fuori drl Tindo. risanando i <.*osttimi oorrotti, o. piuolu' a seoonda della pazienzn di »piosfan
Molto volte lunpo i rami dei pr«»
no. pot ran ilesthiare sin a produr la lunpnuienti doi Pos<-hi o de^li AlbiNaturulineiit«- con ipiosto imtizie il frn sohiavi la i-i\illit v umrta. pur
iu 1 iHi hi, si sviluppnuo oorto puimie
govorilo eeren di tastare il tortvno, taudo l'arlo in aiui«i dolle p'iiti in- soiiK-nto pet' l antKrdi pni, sia
ispo«-ie se soit pieooli ^rnuienltori
ehe inv«'eo <li produrre ramotti frut
di sontire oio^ I' opiiiione d«'itedosohi, vooanti liln-rta.
|M*r S4<iuinar k'" nn alti nuno i oaiupi tifori, daiiuo luopo alln sviluppo di
liloria a t«' dumpir. m l luo «-onto
idi6 giA degli Italiaui IIOII si otia Irumeilto di tutt il podere.
ramotti assai ripo^liosi, detli coniura
; >nppia pero ehe irli italiaui Iiario. <i soiihno pu«'ta, violin n t«
oln» ai snpiito sffjnnro la vin, «• ni
K
nell
un
modo
«
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iieU'nltr«i
In
pn
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KOIIO part«* Interossnta •• «-ho non
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rinunzioranno taiito rarihiicitlc al luoi .HOfftntoi « h«' sopprro Imttorla • zienza d IIII #iorun fara loro ^undn- si dovono niozzjire a piM-hi »•ontiinetri
jrnn.i' uell aiino pnreeehi danari e li dni pulit«) della Inro iliser/.inne. nssi.-t
p«)stulato di riinpiaiit'aiuii, eol loro ra^iunp'!' la uiola.
dispeusera dni rii-orroii' n qunndo nI disopra dolla 4' o ;Y pemma, onde
•liritto garant i to dali«- logpi fondanllo Sbtliiiimoiilo di Tizi«i •• di Caio proiniiovor«' lo sviluppo antioipato di
motitnli. alla lotta, nelln qnale lianno
p«*r riunovar la somento n sitoit di altri ruiuetti oho. nlla loro volta si
1' appoggio d«>l mondo oivilo.
N O I K
\ ( { R A 11112
ipiallrini. S O I I Z J I « he. d nltmude. «|iio- inoz/eraniio nI disopra della
p iu
Vidoant COIIKUIOS.
sti ipinltriiii |iossnu dar l«ui> i risul
ma dni pumo delln loro insorziono:
C o n s i ir I i .
tati ehe oonsi'^itiriiim<i «•«> I motodo ipu-sta o|M'iiizione lin ja-r effotto di
ur ora dosoritto.
iudoholiro le ultime produzioni <*d i
tiamo i onmpi. Xol oampo ovo il
ramotti oho spuutorauiio. perderanno
truiiKMitu si prodoma piu ludlo, inil
oarattoti' di suoohioiii •• divorrauno
nanzi dir pMssiuo i miotitnri. sool^nno Mietnm* un eimpie o w»i ^rinrui avanti ruiuetti IVuttifori.
mi pu'di piauto: oon molte o liin^lio I epnen altittiulo. mielnno eine nllorNel eoiitennrin di Kranoosoo Po
</uest'upornziono ool umne di si(|uaitdo ressioonmonto dolin parita t'
trarea, ora oho tutta 1' Iralia si pre- «• liollo spi^hc. mm earicato, noti nt
stemu
Urinu, <lnl IIOIIIO dol suo in•
piasi
oontpletu.
ma
In
spi^a
e
eretta
para a conimi-niomro 1'illustro p<««-ta. ta«i'ato da paras>iij.
venturo, v noi essoro esepuita oon
nnoora.
il
S«MII«' non pito sehinoeiarsi
t^nosl«' piauto. iu IUIIIK-IU piu o
I' umnnista. il pronde eantor d ima
limita oiii'ospeziono, o s<i|o noi easi
meno ^rrando n seoomla dolin pa- onil la somplie«' pr<'ssjom' «l«dle dita.
patria purgata dni vizi. liliern «• in
di ooi*ossivo viporo noi Pesclii. negli
pur
OSSOIHIO intaeoahilo oon I' uu^hia.
di|H'tidoute, 1'artisia i- il sopnatoro ziouza di lor nu-oo^litori, so lo p«irAlbioia-ohi n noi -Susiai, |>oioh6 senza
Posoin
trohldilo
tnrdi.
ooiuli/iom*
sulditiie. s«- pfiisiauio ni ^ranili iu^e- liuo a oasa. I,o lasoitm nlipianti ^iorui
di
oin il ooltivatore p«a*o intollipento
ossen/.ialissima (piostn, |K'i« h«' il frupni «-h«- sojinirono «• coiitinuarouo iu looah' awitilto od ario^ginto
piin daunoKpinro I«' suo pianto.
inenio
onniplotnr
possa
la
NIUI
niatuI' opent sna. dolihlatiio IMMI inalzar«' Bortoido. inoltii«, su In poria dol 1«»Tuntn i sariucnti dolle Viti. oome
a lili un iuno di ^ra/.i<«. alla pin-sin «'nlo uicttova ima tnholln orni la rnxlone iiollo l»i«die.
i ramelii doi Posolii, Albieoorhi e
1
K
ensi
avronm.
s
«
>
non
sompro.
un
soritla:
«'
•
viotnto
1'iii^ivsso
n
lopi.
t ali'arlo.
Susiiii, si mozzeruuuo indistintamente
vem aiiliioulo di peso, oorto un nu
1'osoin. ipiand' liaiinn mozza s:inr
< »li. cpmnto pno la p«i«>sia!
in eima alla i*" «> .'5* fcouuna, iti di
luoiito
dnviltu
nll«ilililiuuito
perdite
lintn di t«'iup<>. premimi le piauto ad
Da cpiatnlo I' tionio intpar<> a coiio
>opra doi frut to. In qualo operazione
alle
ipiali
si
\,
i
iiionutin
ruiotondo
il
lina
nI
ima.
«'
di
u^iii
pinnta
elie
Heere MO strsMi, ipiamlo l'iiitolloit«i ^li
ha p«-r ofTotto di assieuraro »ptella
jrrano
ptiA
>eee«».
sin
po"
prani
oadonti
si sviluppo «'<l cy;li scppf sn||i>Yiirsi nll' inuurdial" «'«>iifrotito sotubri ansul eaiiipn. sia po I danim »'h«' nrro- nooossariH ipinutita di foglie in prosoaito pli uooolll
ueoolli poiV». se sitnila dei frutti onde provvodere al
K I' IIOIIIO por tmm »isp«>sta:
lin stonliti. muli por la sorpresa, pni In In rieordiuo. i ipiali imu rispariuiano loro innggiore sviluppo uiaturazioiie.
fnme!
^uardia si ^cttn fuori, flacliiatalo al I«' hioho mal fatto. Avraimo anolio
II piu dollo volte in seguito a queI earnltiori pnrlano trn l<>m a \<n r i-niie. ed iirlau<l«>^li:
DA^li! I h't uI i! e sompro IIII pruuo di mijdior nspettn. sia prima uiozzaturn^ eomprosa md
liansa, e iiupiicti.
.Ma ^in h' fo^lio liaimo riprcsii la piu hiniion. piu ripoutio.
ttovoro di quello ojierazioni ehiainute
Tu
tli lo d'
truvo
piuspuntaiio alle estreDa <lovo vonito, ooiioiato in lnr«i Inmtoliilitn: la foti*stn si o rinpotaturo
estate.
i|iiol tnodoV
uli d i N i ' nnoora.
iliiusa, mula. itiipeuotrnliilo, stil ini- «li vonti otiorim-hi m-lln stotuaeo di inila doi snrtnonti o ramotti mozzati
un mspo. In mniieaiizn di dimli, aduii
A «|U'-sia demunda. I' IIOIIIO alxa In soti) a eui nfliv asilo.
dello uuo ve ramitio^izioiii dotto font
tostji «• tlssa s H I sini intorloontoro
K^li o ^'ia luiifii, sonzn dtihldo, qiio. ed iu prosenzn di iputloho va
minelle qtioll«* dello Viti. e ramotti
lino s^uard" di Kiiiarrinionto: ma corrotido nnoora frn i oospu^li. po- solu'tta d aiipia. iinpurtinn rospi uollu ailtieipati quelle dei Posohi. Albi«-o<allora la irnnrdin oho 1«» o>sorvn o- standnsi i pio«li noi sassi o Ineernu- vipna: divortonto fai-i-onda!
ohi. ooo.. le i|unli dovono puro ossero
sclania:
K' lui!
•losi ^li ahitl mdl<» spiuo, Kpossnto,
i lil alrrimouti eiivondino lo viti enti nmzzato indistintamente nI disoprn
('Iii, lui V nh spavent«!
aiielanto. eo| sitdoro .silita fronto e In snstanze atfaeeatiooie. omlo impodin* della prillta o soeomla fnplin. dni
L'uoino lia troinato indiotro^Hiaido. •M*hiiiinn M I I I C lahlint. formnndosi ml- la s.-iljia deli' insotto.
^iinto dolin Inro ins«'rziotie, o ipinlora
Lui!
urida In guardia:
voltn eoll" orocohio ap|Mi^iato nI torInpo ipu-sta seenmla operazione spiineome dai c-onnotati. I.' assassino »du- ti'iu>. «'ollu toma di sentire il stiolo
tasM-ro altro ramifleazioni, queste si
itidirazioiii innisili.
ši coron!
fn-more s«itto i pas>i ilelln nuita. slanmozzeraiino di nuovo m-lln stesso
Inssnssiu«!!...,
eiara sulle sm- traooio. Quanto durerit
(/uuli o quauto siano le oure ohe IIKHIU.
qtiest osislonza di eam- arrahliiato V nel meso di piitpno riohie«iono lo
I rnmioolli stati ris|a»ttati nello
* •
1,'assnsHiuo riimiioinndo alla difesa. piauto fruttifoiv Knitoposte nd nun sfrnndamonto o m-lla sniozzatura. ed
L ' I I O I I I O lin fatto IIII salto, o, prima
si farit IIII ufiorim eolla oamioia laoeiit forma repilnro, limitnte ncllo spazin aiioora prolotti ed aiutati nolla prima
o di ipmlitn alouiio v«dto imsiii deli- vopetazione, por formare 1«' nuovo
cho I«' mani nv«'ss«-pi il tomjio d'nI
IIII laooin e s'ap|H'iidcra ad un ramo,
lun^arni vorso di lui. »-^li. ritrovando iu litin folta maiiliia. Kiinarrn In, eatn. In sa Holaineiito oolui oho vi branelio, ora dovono essere disposti
fliissii oomo l«> forw?, fu^p' tcrrildlo, attneento ad Uli ei»»iu'jo o In eiiun Invora intoruo o ilovo protopgorne giiisla Iu forma ohe si vuol dnre ai4a
sonxa dir«' nun pnrola. \ors<> la t'««
doll orlto H nlzorn fiuo n tiH-onn- In In fruttif1«-nzione. <'osl, ooine IIOII si
»iniita od aasestati soprn perpolati
n-sta ovo iu IIII mom«'nto dis|Miiv. Si punta d«'! piodi. o in alto i mrvi su. oostituisoo il dirndainento doi ml appositi puli, senza por«'* eolloearli
«'• «-ao«*iatu a corpo poiiluto Cra il piti eolle noro ali »p i epi to. ^rnoidamio frutti I* oporaziono oho il ^iardiniore n posizione tn>ppo forzjita. a inoiio
folto.
sni snu capo jrirernnno, urirernnito.«. deve oompiere noi inesi di tnappin o
h«' avessero unn ostiboranza «li vi
iit^no. piu n meno tnrdi n norimi poro. i^iu^sta operazione «lelln pnlizDapprimn. ipiolli li, riuniti. rimam-ri' K nossuno nI mondo sapr/i piu <li lui.
IVrfi
<•/»
milimi
ilrttu
liituru
m / V /K/ffitio
sitcrhioni
.1/ rot/fratori
tli
fntincnlo.
N isi
Auroru n' colliritliifi
.1' rifiitillnt'!.
v
ili
rmanu',
/'riniirii/o.
«KGIDA»
zatura di ca ta te. giova a inettere in
šesto i rami laterali, il prolungainento
delle novelle branche madri. come
anehe » meglio esporre i frutti alla
luce. ed a far prendere aU'alhero
ima forma piu regolare.
("ombatierc malattic, insetti ed altri
animalucci e lavoro che tion da mai
iregua al giardiniere, mansime nella
niaturanza dei frutti. In quc»ta stftgione la vigilauza del giardiniere si
porti ancora sopra la punteruola. la
quale. per cogtruire alla sna progenie
un sieuro ricetto, danneggia rami o
foglie de I le Viti, accartocciaudo «|ii«-ste. dopo che si sonu fatte mol I i dalle
ferite preventivamente operate dalla
ttiedesinia sopra il peduncolo tiel piu
mlrahil modo lasciando nell' interno
del s no lavoro il germe della futnra
generazione.
Non sarebbe neceagario adaopiare
«li alberi fruttiteri. se 11011 in tieguito
al rrapiantamento loro o quando sono
eoltivati in vaso: pu6 tuttavia abbisognarc se. per soverchio caldo. essi
tnancaaaero di quel voluto sviluppo
fogliaceo che giova alla loro salute.
Per le noveli«* coltivazioni poi I' aducquamento e indis|>ensahile. come
pure 1' ombreggiamcnto se vedonsi
appassire, e occorrendo nna to per
tura al suolo intorno al tronco con
groaso letame, etl ima investitura di
paglia al loro fusti, od anehe ima
spal matura eon acqua di ealee ed
argilla per modiflcare I' a/ione del
sole sni tronco ove pare fornito di
linfa, per meglio asaieurnre la ripresa
di e«si.
(Juantunq|ie meno pregevoli per
squlaitezza ora iutanto sono assai aeeette e ricereate le prime AHrfcocche,
le Pere. I«« Ciliegie di vario genere.
i Lainponi. il Ribcs a grappoli. ITva
spina, come i primi frutti della stagione.
Abbandonando per un momento le
piante |»er uccupand del rento del
giardino. il rusehiamento, il disnodamento del terreno fra gli alberi frut
t it'.- ri. cunii' la rimondatiira dei viali
e bordi loro. sono seinpre lavori da
compiersi quando si vuolc a vere il
giardino eou ordinato asjietto.
tt.
TKA
I
F I O H I
CRONACA
FKOVINCIALE
/Iff
Le solile della 'I rieste-Parenzo. Tra
i milic e i milic incidenti che naseon«
silila line« della ferjovia Trieste-Pa
renzo, da quando fu decisa la fermata
anehe a Portoifwe, questi succedooo
quasi oglii gloni«» c continneraiino
tinclie la direzione delle ferrovje non
si deciderA <li porvi un riparo.
('hi sale da Poiiorosc per imbar
carsi p<>r la prima volta sul treno che
arriva da S. Lneia o da Stin^nano.
vode vicino alla formata del treno
ima bella časa. e g'imimqdna snl»ito
che sia ima delle tante villettc. se
duta ^raziosameute fra il verde degli
olivi e ;il riparo del vento di tra
montana. Anzi [M>nsa < h>- per ^li «bitanti deve esseiv ima grande se»
eatura il via vai continuo dei treni
e la confusione dej |»asseggieri eln
attendono. Per fortuna I'elitni ta della
bella villctta non
dalla pri rte delle
rotaie e non ci sono nepputv tinestre;
altrimenti potrehl>ero avvenire del h
dis^razie se in časa si trovano dei
bambini.
Mentre il viaggiatore fa queste
servazioni ecco che arriva il treno.
il qua!e non si fernia che per inibar
care i poclii |wsseggicri e subito
parte.
S" avvicina il conduttore e naturalmente ^li si domanda uu biglietto
per iStrugnano o Semedella o per ima
delle tante altre Htnzioucelle e fermative che ci sono prima di Trieste.
II conduttore vi fa tanto d'occhi e
vi risponde:
< 'ome non a ptvso il biglietto
alla stazione di Portoroae?
Ma se non c'^ stazione!
Sissignorc che c'c. Non fi veduto quella casji? Anzi čredo che sia
assai Indla.
Come. come.... (ptolla č la stazione ? Allora perclič non cl a la
sua brava tabellaV Penli«- soluiuto e'e
un segno di fermata attaeeato al fanaleV bi non sapevo e non potevo
imuiaginarmi che quuella l»clla villctta fosse la stazione: tanto pin che
non somi^l ia atfalto ad nna cosiruzione del giMiere.
Ma Inutile. slgnore. |.ci e senza
biglietto e deve quin<li pagare la
pratassa.
Le proteste s<»no imitili: vi tocca
metter mano al horscllino e pagare
il doppio di quello che avreste fatto
se a veste avuto il biglietro.
f'trillttr
domeniccr
de!
Oran
26 giugno
gelvedere
fes
IG
campeslre
a Javore
Lego
la fesla
della
JTazionale
avra principio
dei gilanli
Concerto
solb
Jtfusicale
la direzione
Jftle
Ballo
del
fino
la fesla
il
alla
messanolle.
soguira
JUiracolosa
o
oCa verjdita
doni ricevuti
Prozzo
Piezzo
sociah
Popolare
Vuranla
Pešca
maeslro
ore 5 prineipiera
che si prolrarrd
dei
alle 5' , pom. con il
e con un
soslenuh
dai filarmonici
del
JV(
u$i c a le Cap od is tr i a no
Gorpo
Una
1904- $ulla
ridenfe
avra luogo
una
a//'
asfa
il pct$sato
d" enlrala
al rocinto
per ogni giro
di ballo
carnova/e.
ceni. |(
coni. 1
/V; romiM/iht
dri jMrirri)ntnti
nlln fml
e l»»«uH..
il n i, nt t tu rieumto
MM dmtluto
listo:
m uttr. »uro /iont,i
in trudita
mm itir
LIU ran T* lil
MR,i lo UJM,ni,il,i
MM) illumiiuitu
o
/'/*""'"
limitah/
mm ti/h.
ra la ftuta,
ncrifto
mi nmnrniMi
ramtmiv.
In rano di trm {Ml sfoiiuTiiilr
In /ruto
o
Cajrodistria.
18 giugtjo
JSCb
J/ Comitato
-
RIMKI>TO CONTHO
I.A
TISI
K >»nto trovato il rimedio Coutro la lisi. tcrrildlc mak-, clie nilcie mule povaui
Coloro che ambisscro dalle loro
eMslenze. (iioriiall dl ojrni colore ne parlanft con lode intinila
K il Prof, <,
belic e distinte varict/i di Rose otteKandicra, medico in Pa letino (Via Ca\our, l»l tine^li oni devcid In finporlaitle
nere per seminagione qualclie novita,
PiHino
l'J «ropl"
uin/fiio
rt a, che deve pori.-tre la con>ola/.tone alle dmtUlU' tanii^tie
e appnnto in qucsto inese di ma^gior
I omo di M'ieii3>.a etl uiuano. lipo tli metlico valenu-, ven. s.tcerdolc tlel do vere,
S«Hrt» »n->i<liiitrl<M- |>er Htuilcnli povrri
il Dr. Hitmliera Itn il >rrnn conforto di poter lenire con un rlme.lio sicuro, intinm
vitalit/i e potenca riproduttrice della <l' l Uluisln rcnlf |»r»viNr)al«> <11 TUinit.
tlolorl; tlisimjrirendo uu male che rt^it". tiuora ritielle. a miti ali sfor*i dl tliri
natura che si procede alla feeonda- AH' n]ipello tlircii« ilnlln PrneiriciiMi >l«-llaa
-cienjtinti, tla Koch n Mara^Hano
SooielA ^tiAKiitiAtrlri* |kt »iiidc nli [iavitI ilt ]
zione artiflciale di quclle specie prese (»nnasio
Tale rimedio, racconianilato tla medni primnri, se m p I i«
racillssiuo a soinmimile pmvindiiU' <li 1'i^iuo enrriper campione alla novella generazione. sposen« aneorn I w>jfiienti Si^nori:
niMi-anti, tli -apore p-ndevole . digeril»ili>^im... si vpetliM-.- tlieiroricIiicMaa chitinque
Htnnrtrm
lu 1'ulermo, via (Ju \ i m r, sil*i|. Depozitu in
tla Trintr:
I 'utnlllo Dr. hfpiern
cnr. 10.tliri«-a al Dott< o* iS,
S«« abbiamo raccomandato di far
lienova, prvsso In Ditta
1,'IHMIIIO r l>mkiHi
»ia tlluslininui, :i
I.ui>ri Hotieinvlli <-<>r. ">
Marin I.CICIDI
ombra alle Rose Borite in generale,
:t. — PriiKi>>eo Hallix cor. f> — l.nljti
£ iudiapensabile eiA fare a quelle coi cor.
IliMirtti eor f». — Don tiinvaniii Solnri cor
flori oscuri, perche puestc si ahbru
tO. - Knuiiiio Comel cor U. Cnrlo Unrj:• 'a 1'niiiio: Nicolo /arotil cor. tO
ciauo ai primi ra^si del sole. tJiova Mnllrr ror, tO.
Curln T«<nu»(thi cor. i'
trnic alla veneziana, prov vedendosi
do i /irrmi:
Dr. /.acearia Petri- cor. n.
</n Dolu
: S?rvilio ("lai cor. 5. Auinnlft
a mantenere vigorosa la piantagionc
i disehicor.
eolorati
presso la rinomata
• lo Tribnitv:
Nicolo liottanli•>.
Kramti-Mini cor. 4.
Ulov. Siihieormui
un buoiio e completu inafflamento.
vetreria
del
fratelli
Tono «I i \
, l mano,
I.lllffi
•lollartli«
cor.
5.
cor. f»
Valcntino l.on^n oor. 5.
Al
da 1'uiiu/,
: K. Antona/, cor.
I. CicheTi.anehe
iu questa occasione ne
Mentre e eomplfta la flori t ura di fonso Aiitoiidli cor. f>.
Luijfi Pctronlo
aaranuo i foraitori.
ijuesto fra i piu belli ornamenti di •tir, sc. cor. — Bortolo ranilMirin cor. 10. anidi cnr. iV. — M. Kiunltli cor. 2.
da /.«•>/": Dr Almeri)r» Krn^iacnmti cnr
Francescu Cecli cor.
t". I'hari«icn
un giardino, il coltivatore diligentc
da N. Viiicmti
• (i < ilorjfi-,Laspesa
cor. ."t, compIcKsiva per H restauro
cor 10.
Dr. (Jinc. Frangipani, i. r. a ^ .
rivede la nomenclatura della sna col- jfiud.
soiutua
da
Famiia:
I.
M.
Marineovich
cnr.
;i. corone S40D, delle quali il
cor. 1
Avv <;H£HI-IIIIO Dr. Varelezione, ouservando se la deserizione ton cor. ti.
do Itnrii/no:
liius. (jUmiltMtii
(ijltb.
comune fu
paga
la quai1a parte.
\llt. cor.
del flore corriMponde al suo registro.
tla Albumi:
Mutilcipio cor. 100.
N.."i.
X
La persona proposta alla direzione
IIII rismn:
(iiov. (ilierseticli cor. 5.
liltcrsn per <moOltre le gettate iuiproprie dei so>f- a tncsutn del Sin ''
IJioV. Dnlirilla cor. I
Prof 4iiusj>ppe del lavoro dA affldamento circssorirare
In
tueiooria
della
delatit«
Anjrcln
(Jrosgetti, le ipiali vogliono essere m ine sicb Ved. del fii (ilnunutltcd dccc«>:i n Drn Sclmidcoiu coroue
Lucin Sb'rpin sultcr/i degno del nostro prezioso
cor
Atiua
Sarttiri
cor.
2
Ciovanui tuonumento veneto.
eontro la loro iii.serzione, certe esu- guccio addl
iiin^io «. c. cor. 100.
i^osso
cor. JI.cor. 20.
F.tlore 1'icich cor. 2.
beranti ^'ttate deli' inneato devono
il<i
l"urrnso:
Itnicdctlo
Potepini
- Avv. Andren Dr. AmnruKO cor. s.
essere mozzale nna o dne volte a line
Coiitrressn del <('liib Cauuttierl LiUbaldo Dr. Scainpicchio cor. Ti.
di equilibrare il corso della linfa.
bertas-.
Mssendo -tato sospeso il e>»uitn I 'rrtrtiff/lio
: Mlllliclplo Cor.
(SioDA UNA DOMENICA ALL'ALTRA gresso domeiiica l i giugno e accolte
Con detle buonc gemme l»en costi- VANNL DOK c o r . 4.
le dimi—ioni del vicepresidente. del
ihl .V. lAtmiztt
11*1 I'iinriintiiii:
MIHICHIO
tuite si proeede in modo pronto ed
ltaxn
cor.
.'t.
segretario
e del direttorc nautico,
a«:curat.o ali' innesUi/.ione a gemma
(Jiiamlo
si decidernnno
a puni uu
tla lirijut/iitimi
:
GIOT. I;rep»
cor i.
nominati
allora.
se lo tetine nierco«ui rami uuovameute spuntati sopra
riparo
Keco Venuii
oggi cor
la consolante
riiln Cti/>oili*tria
i l^conrinl«
i.
so^etti nlTuopo disposti.
iln < turni;
ItartoloiiK-o IVrlol cor.
2.
sposta:
dotu/ini
hutedi
si dA ledi scoi-so 16, eol scgucnte ordiile
ilu Dimutiin:
liialiauo ('orax
cor. 10al lavoro di restatiro del- del giorno:
principio
/i!IHUI fr/trit*. AlemandM <!odinn cor. 20.
I' antico monumento cadente, che
I. Cmnunicazioni del presidente.
i/o
l'rV(«rvi ; liirolnmo Minnch cor. 20.
suila nostra piazza ma^giore segna.
"2. Nomiua del viecprcsidente, del
nelle sere lunati. i suoi siiperbi
aegretario e del dirett. nauticO.
»rotili.
II. Proposte eventuali.
11 giorno 17 I'Ing. -up. tli InogoAl priuio pumo deli' ordinc del
UMienza ca v. Levi affldava la tlire- giorno il presidente, sig. Piero Manei
a n del
n ilavoro ali' Egregio zini: spiega le ragioni per le quali
zione tecnica
lig. <1. ('nlogiorgio; mentre ci viene Pultima seduta vetrne sospesa; spera
J2 0 riferito che quiutto riguarda la parte che non si ii]K*teranno le scenate e
di falegname
che richiede del la confusione deirultima volta, ma
glisto artistico
viene atfldato al si ripromette una discus>ione ca lina
lavoratorlo cittadino di Vlttorio Co- e sercna. Comunica |H>i che il signor
cever. che gia nel P.NN) seppe omare Krnilio Bascggio. ricletto a cassicre
I >itomo con le urami! ve- nell" ultiino congroHKO. a dato le sue
i Vedi
uperozioiii
tltUa
lUinrunostro iu
IV pagina).
Ve rs a te i v ostri
capitali
alla
garje
popolare
Capodistriarja,
a s
fisso,
e v/ renderanno
i! 4- °
garant/to
netto
d i tassa
rendita.
a
«E(J1DA»
diniissioiii. luvitii »juindi 1'assemhlea
u pasemv «11« uoraina dei nuovi
tpuittro nicmhri della direzione.
11 sig. tJerohuuo G m visi propone
IIII atto di plntiso e <li ringrnziamento
«1 si<i. F.milio Hnseggio per I«- MI«prestazinni coiue rassiere della sorieta. I »a proposta (i l « vini. modilicala
urila forma dal HOCIO P O I I U »• dal
Prosideiite, (• aoeettata ali unanimita.
1'assali »piindi al serondo pulilo
deli' ordine »lol giorno veugouo elctti
|M-r nrrlamazioiio il sigiior lirrolnmo
Gravisi a vkepr»'si deiite. il >ig. Nino
Petris ti segretarm, il ei^nor Vittorin
liennaro n citKsicrc <• il siguor Franresro |)r U i usti a dircttore naulieo.
Siccomc lo statutu din- rim |HT
tliia spe«« superiore allr corOnc 1 'J*>
In ilircsdonc drvi* dnmnndurr 1'upprovazi oni- drli' aietoiuldea generale, r»»sl
il presidrnte alle propostc evontuali,
ohiede ni MH'i preseliti rnutorizsiaziono
di por t u rr aH' ordinr drl fronto drl
prossium eongivttso un p r o f i l u di
s]irs4* prr Karipiislo di min hnrea,
eppero superiore ali' iinporto pre\ isto
dallo statutu, »• la relativa eopertura.
t/ asseinhlen approva. rome plin«
approva la proposta drl siguor 1'onim
rlir si« poslu ali' ordinr drl gioNn*
drl prossiitm rougresso la costiliizione
di mi roinitnlo di sori allo sropO ili
darr tmtggiorc sviluppo alla soriria
r di allargare il namero dri sori
»•on tribuni! i.
Esaiirito I'ordinr dei giorno IM srdita r levnta.
Ura rlir semhra ridesiarsi P interesne prr la siinpatie« sormta. noi
ituguriaiiio alla nuova direzione, rninpusta da giovatiili forzr volonlrro-r.
di poirr rieondurre il nostro «Clnl>
Lihrrtas. alla pasaat« tlorhlezza r
alTantiro valorr.
II r»iugre*so generali- ilrllu ..Sorlrtii
Politim Islriami a tapoilistria. NelI' ultiliiii srdula drlla direitloiie vriuir
lissato il eongres8»i generale drlla
Soriria a Capodisrria por domridr«
10 luglio ji. v. a orr I1JH) ant. Si
slabili I'ordinr drl giorno o si »lecise
di rouvornrr il roinitHto elettorale
perehe provvrda alla progentuzionc
del le candidature prr Ir cark-lte
soriali.
Al prosimo eoiigre&so la direzione
proporra ehe il cntiotic soeiale per
Patino I'-*»4 rrsti invarlato. rior di
ror. 10. Ma aftinclir la Soriria possa
avere utio sviluppo inaggloro. verrA
fatta U0r Incliicsln prr vrdrrr ipialr
risu I tat o potrrldu' avere suHamurnto
drl nuniero dri soei la riduzione drl
ranoiir d« ror. 10 a ror. 6, riduzione
rhr vcrreblK' poi proposia al eongrrsso prr 1'auno 11H>5.
IHversi uiiisti desideri rmrgruuidluti.
Prov\ idr furoiio lr misiirc prest- dal
noslro<'ouiiiur silila neltezza pulil.lira.
rlir da noi lauto diftetta. Noli liastn
prro 1'avrr liitlo a r t i ^ r r r I'ampln
notitirazionr, biso^ua anchr larla risprtiarr su^l' albl pul>l>liri rhr, r
rosa dire, tiou lunino iniror« oiiniulo
11 perim*ss<> di puMdirUA !!!> e. si-nza
transifrrrr, far risprttarr anrlir Ir
dispoaizioni in ipicllit previste. rhr.
aliueno tsino «d oggi, lasriatr il dirlo,
siaino in i oiiili/ioni torsr p r ^ i o r i di
priina. Kd iufatli, ^ra/.ir a^li rtVnii
drl rahlo. insopportaMli pruprio son<>
i srlvajjgl scliiatnazzi notciriii rou
ranii r nnisirhr di pMitr avviua/.zata:
rd omilili i friori rlir si siMilonu iu
dati puliti drlla ritta. sprrialinrntr
di inattina r di sera.
!,<• Irjrffi (Mittitarie devonu venir
ri^orosamrute appliratr e rosi ipndlr
rdili/.ie: a rapodistrla pero iiejjlljreiiteineulr -ono tnisrurMir in (rran
pa rte lr plillio, e diliientiealr Ir
"Onde.
Rivolgiamo rahla rarromanda/.ioiir
airMseeutivo eouuinahi> MIIII Coinmissione sauitariii,
vive. e a ipielln
ehe dovrehhr rssrre la Coiiuuissiune
edlle e rhr potrehhr fartanto e tanto
bene.
Si puo preleudere!
Tutti lunino
strssi doveri, e
tutti lianno gli slessi diritti. Non e
puriroppo eosi rou la nuova provvjdenzialr oondutturn d'aru na, rhr
dove vien domandata, »piani s^-iupre
non si da prrrlir nianeauo i nirz/.i r
nun si puo d are prrrlir nun arriva
a eerta altezza.
Su vi« prorurino uiudieaiueute i
nostri hravi
ilenari neeeasari per 1'iutera rj»te e
per IM totale distriimzione dell aeipia.
tanto desiderata. e se anehe pense>
ranno di far iniuiftinro Ir vie, aliueno
d rslatr ril alineuo <|iielle di maggior
uioviuiento. damnno ejrualinente al
Coiniiiie titta rendita d'usura.
I'nI
rim'
1'rn lir il mrrrato niattiitiuo delle
trutta lo si liene uit ^ioro iu <Piazza
tlel Dtioiuo- >a graude srapilo tlel
Coiiiune r un iriornu sni fondi eomunali alla 1'orta
M uda-V Kd a
tutti drlla
i
eaprieeio?
noj-erto tli elii sta iu
eapitr.
(iiiioeare eol
Ii ipialuiupie
rasla r » o sia. r inalissituo faito, senza
con tare il danim ehr ur derlva alla
rivira rassji.
Ihitrr*
primi not«' di lotleria err. err., a 11 rhr
Iu lorimi ratoale.
XII. Kirrve sointnr tli deuaro:
V. i n l»iiii<'i»t;ir<>
prr »pialuui|ue iinporto, 11011 prelevaudo pero |>ii'i di oOO eorone al
jriorno, 11 visi« al 2 : i „.
It. i n < o a l o r t i r r r n l r
1. prr qualunqur iniporio prrlevahilr verso preavvisu tli trr giorni
m1
'..
1'. per »pialumpie iinporto. a trr
inesi figso, prelevabUe verso pr«*avviso »li »piindiei giorni al .'P t .
.*>. per »pialumpie iinporto, a sel
megi Hsso. prelevahile verso preavvis« tli vrlitimi giorui al
r
4. per ipuihuitpie iinporto. a un anno tisso, prelevahile verso preavviso di un m»'s»' 11]
'' ..
(^uantlo Hnalmente si prrntlrra la
ileeisione tli deinolire tpiel vrreluo
tuuriierio da inisrro vlllag.uio, inezzo
diroeato, seiiZM alrima imporianza
s|t»riea, rlir non r allro -r uou 1111
ivsio tlellr veeehie iillira deli« eilt/i.
il tpiale v« dalla -1'orta della Mudil*
alla rasa del Signor Stefaim Zet to V
Alloia anehe roeehio dol lorestiero
Li'Anniiiui>trazione del nostrorivji^o
Ospitale tur rita invrro o^ui piti <>iu- sarii appagalo. la piazza «Da Poiitr*
pio elogiu; e prr quanto riguarda la artpiistrra umito urila sna bellezz«, 4*. sil |»ie«'oli» ris|»iii*iiii»»
riliisrin ml »rciii siii^idn ilitla IIOII
Direzione, non si pno dir allro, i •ho ed il uiovimeuto, Spreialmenie tlei
piii tli 1111 lihrettn, per \rrs.nin iiti
t lit to eorris|Minde prrfettMinentr heue. veieoH. silil ivso faeile r siruro.
meusili min siiprriori a 4'orom* .Ml
1'ereh^ diuiipie uou aeroutentarla.
Da hravi all opra! tale dar tli
atl ecrerione del primo vfrsauientu
solhHdtando I'attivazione <le^rli Inea- umno al pirrone.
rlie \ lene »reci ta to prr t|iialiiiii|iie
nutiti pro^n i i. rhr >cnthra aucora si
linporlu. II pirrolo rlspurmlu mui
librino uril'ariji, r provvodere rosi
I mi sp,'iaii/:a. 1 eomnicnti -i potni
jHilril e>sere niai superiore ali* Iniallr rrllr per i poveri ileilUMiti. tanto last iarli alla lUaggioranza tlei eittaporio niusNlnio di Corone 1000.
lUfrssarir. alla nuova rrlhi niortuftiia diui hrti priisauti. noi roustatiiimo
Hiiiilntrsj si etTettiieranno rou pretalilo indispriisahilr. all intonaeatura solamente il fatlu. Per la fesla tlel
avrlso di eiiu|iie triorni al 4 .
del tanto bisognevole vercltio rditirio patrouo della eilta. ehe rade oggi.
sgrettolato, e eosi vi« ? K non si pensa la rhiesM si rivtdse ad aleuni študenti
H. i n il«-|»osili» pit-slili i|m»I<•rhr 1'attitnlr solerte Direzione, stufla delle srimle magistrati atHnrhe as
en ri
e listiifja di |>azientare. alla fiue st siemr atl al tri tilarumulci eiitadini
per i|imlan<|tie iinporto, a sei aiini
diiueltera ?
\ olessero suouaiv iu duomo alla messa
lisso. Vedi pro^etto votato tlal Congrande. (iiovedi alle prove tlivrisi
siglio di Amminiatrazione addl .">
I II nuifro ibi. < '.ilrnlo deli' interesse s a e r o r s r r o ehe quegli študenti parDecembre Itn:; al 4 1 V'
lavauo
slavo
r
pt-reio
si
ritiutnrono
r sprsr colltr^giaii ili Sigllorl <«
1'iiur le rotKlizioni in<tirnw snim vklcvoll
r I.
Ii
ili Triesto da ima r n t a di suonare.
II11« n miuro nvvis«.
Hanra liiprovitielahneiite ap|M>llata:
Speriamo eh» ei6 sin tK-raduto senza
»ijrni »ti.iuniiiln rvasa ili M»V\»•tmioiie T»
i v.|,u iiHtnitirM
ehe K" inearieati tli metler su 1' or- lMltluo «nrn v n le vol«* cnlro i priini i|tiiii>lii'i
Candilalr
Cor. 1*000
chestra lo sapessi-«ro.]ierelu; allrimenti jflortit »lit »jiirllo iMIttcivltJt/ionoila pum«'
a .'! inesi Cor.
le supposizmni ehe si potrehbero fnre ilrlln I'if<-/.i<iin> n <k'l < "oiiM^lin
t :<|i<tili«lriii. I Mtiirirl" I'.MM.
bollo mnibiale
1.40
- irebbero iimltlssiuie.
esteaa
«
«
I.KO
Ilif. eSp<'se reffia •
Cor. 44.sT
44.'.H)
AVVISO
a saldo Cor. I'.».">.">. 10
• TI«I * U P. •• IR^I-T RJII.' 1 ^FLM U*M 11 MIIITIII
rrstituitn bollu ea m Idil Ir
«
1.4Q
t u !•' M'irin-nlt i>|M'ntxiiiiii:
Cor. I'.».">I..."IO
Oifi* « u il I ili t MJ'i
I. At eordii prestili venso rambiale p«T fnriliinr«' il cambio »Irlla moiirta
pari a sdis
eou
paralizi« tli altneno dur tiruie, spirriola ril ili argeilto rirrvr ili trrCaleolo deU iiiteresse r spese drlla
per un termine non inferiore ad ono samentO M titolo »li deposii«) ed iu pa
Itaura |io|iolare rii|nuHstritmu:
gameuto la moneta siessa puivhe sin
e IIOII snperiore a sei inesi. al il
Camhinlr
C«»r. 2000.1
eoiisegnata
in saeeheiti sigillati e nitipii*i
,
"
,
per
spese
tli
provvigione.
" „ a il iin^si Cor. 30.—
uiti
del
tilllbro
della ilitla ehe elT»'ttua
Previo
avviso
tli
ono
giorni
tlalhi
bollo eamldale • 1.40
il versauiento.
1
loro
sradenza,
le
eambiiui
pot
ranno
, „ spese prov. « it.
1 sacrhrtti devono esser eonipletali
-pesi-ili eaueel. • 'J.
<
.'iH.4it venir riunovate, tpialorn vetiga restiiu »piesto modo:
tuilo
un
tpiinlo
della
soniina
o
tpiella
<.,,..,
UI.1.,1
sjilrlo Cor. )M; 1.1.11
frazione miiioro ehe. iu o^ui singolo 1'ezzi da 1' Cent. 1000 pari a Cor. 20
pari a J^IN
enso, tu dalla Dirozloue se tli siui
» lo
» 2000 • • » 200
>
>20
» 1000 > • » 200
Si noti per6 ehe •(iiesta eerta MII- spettanzu. altrimonii dni Conslglit) di
• I Cor. 1000 » • • looo
ItHlata Hanra Idprovinrialniente ap- Ammiiiistrazlone eeeeziuualmeiite ar*
> 1 Flor. n00 > » > 1000
pellata. IIOII fa opnazioni rauibiarir eoiilnta.
»
• 5 Cor. 200 » » » 1000
rou sradenz« superiorr a /IT TM'si,
H. Srouta i anil»iali. rou alinruo
iHentre la Iblira popolare Cupodi- dur tlrtni', a sradenza IIOII superiore
striana la Ir sirssr opnazioni eou a sei inesi al t? , pin 1 ," „ per spi^si'
sradenz« a w/
di niodo ehe
il
BANCA POPOLARE CAPODISTRIANA
tli provvigione.
ealrolo deli' interesse e spese al SifJ.
— »• III. A prr coni i eorreuti garautiti
I
A.... <iui. V.... d i < 'a pi h I [siria rl- con nudievaria tli dur o piu ti rine
Associazionf di ('oniiiien-iimli «kd linlnslriiili
sulta ronte^giato dalla llanra pnpo- sol v eliti, per la durata masnima «11
lare Capodislriaua eosi:
due anui al ti" „ piti ' , '„ per spese
I *M|.IM milrnlkit
0UAK1II 0 ' I F F I C I O :
»Ii provvigione.
Caiuhiale
Cor. ŽIH¥».
IV. Iu\ este drnari in rttetti di si- Nei giorni feriali dalle t» «lle 12 ant.
" „ a 0 inesi Cor. 00.
v dalle .'l alle H poni.
eurezza pupillare ed iu ipoterhe tli
Iiollo haiiildale •
I.40
sjeurezza piiimimitirale n rondizioni Nei giorni festivi dalle tt alle 12 ant.
1
H S<
." ,|S| ' ' prov,
n.—
II Direttore di turno si troverii liegli
t'»s.4o tla stnbilirsi.
spese di ealiee).
ultiei
uri giorni feriali: dalle
alle
DM prestiti a debitoriale. verso
'• 11«|> Hillt Ut»li*l
a saldi Cor. lMl.tiO
10
ant.
r
dalle
h
alle
0
pom.
l'i«)ii« 1 n I' nI I' Mriniborso iu rale iuensili per la »Iu- Nei giorni fesi i vi: dalle 11 alle 12 ant.
rata tlim a ehupie anui. ron garauzia
pari a t»"74
tli
aliueno due Hnnr al li" piii
t •.sserviaino ehe
auntio prr spi'se tli provvigione.
liri primo raso la diffrC1 H C O L A H E
VI. Ažurne amininistrazioni per
ivuza i' di
l.tlO" ,,!
•lolla mrf )|«IM i»U»Ut»lrt
coiito di terzi a rondizioni da si altinel seeondo raso la ditfedell'AMiaz. di Commercianti ed Iiiinstnali
lirsi.
rrnza e di
-'.-'4" ,!!
I ronimentiV ni nostri eorlesi I,etVII. Fa il servizio ili eassa prr
l.a sottoscritta si pregia tli avvertori.
eonto di irrzi a »-omlizioni da stahitire i Signori So<-i rhe il handaio
tirsi.
Homaiide. II progi'IIo di restaiiro
VIII. Assinne iueassi e pagaiuenli
tlel leatro e >rh'i niorto, o teme IM per eonio <|[ Soeiptii eooperative »Ii t err A a loro disposizione delle marDirezione di svegliare il donnientoV proiluzionr. tli eonsuuio e »Ii ditte pro- rhiur irroratriri, rrdendole a nolo
al prezzo »li soldi 20 il giorno. KipaAtteiidinino tla lei la rUposla prr torollale M rondizioni »la stabilirsi.
rnziotii »li evontuali roiture rausate
og^lottu.
IX. Klreve valori iu mistodia r da uegligruza di rlii uucrA le marprovvrdr prr I' inrivsso »lei medesitni.
II iillovo orario ehe i Signori far- verso umi provvigione tli ' , . " „ sino rhine, dovranno vonir risanite.
Per iptei šocl ehe intondessero
uiaeisti si sono iuirotiotli, da eirea un 11 eorone uiille e 1
sopra eorone »piisiarr irroratriri prr proprio conto,
aiiii« M ipiesta pa rte, nun |>ttirehlir mille, per il termine massimo tli »ei
le drtte imu-rhiur verrannu cakulale
venir modilirato nel senso, ehe. al- lliesl.
a tior. 7.50 I' ima.
ineuo durante i uieai d Aprile a OtI.<* inacchine sono artatto uuove e
X. Aeeorda sovvenziolii vei-so pelobre, restino aperle le farmaeie sino
di
sisietna uso Vorumrel.
gni
di
valori
piibhlicl,
uou
oltre
i
'
alle 10 di sera.
dol
loro
valoridi
Borsa.
al
(•"
,,
eSiaino rerti rhr si vorra venir ineontro a ipirsta giustissinia doinaii<lu Hente di spese »Ii provvigione.
XI. Assuiiif opriM/itiiil »II rainhin
tlel piiltl>li(>o.
A rli I Ur 1'tarvniliil, inlaiMr
e ramprarendita di til»di, rarbdle e
i'i.|».|l.lrUi- 11 j.. I \»«ImI \ 1'rUirn.
La ehiiisnra doinrnkvile dri negozi
»• fatta rispritair r I' areattoiuiggio
r sorvrfiliato, rt>inr si- non vi tbssero
in proposito disjiosjziotii di legK*'*
linpioriaino la sorveglianza drli' Vntoritii ronuiunlr e politira.
/,.l
I.a liti
DlUKS.lOSB
it eni /iiijiohiiT
»n'si;
1'fUmrhiur
Frmicnsrn,
1 n/K*lrxlnti
uprilr
L A PUKSII)EXZA