Volere e potere. JVCH sbigottir, ch` io inncerb la pruova. Si
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Volere e potere. JVCH sbigottir, ch` io inncerb la pruova. Si
CAPODISTRIA, 1!» Uiugno 1904. ANNO I. Associazione annua Corone 10. Stati deli' Unione postale Corone 12. Semestre in proporzione. 1 manoseritti 11011 si restituiscbno. „EGIDA Redazione ed Amministrazione: Scrittoio della Tipografia Cobol & Priora. N. 8. 11 giornale si pubblica tutte le Doineniche nelle ore antiuieridiane. 4 4 Prezzo (lelle inscrzioni pet' ogni riga di testo : Avvisi coninierciali in I I I pag\ cent. 10, in IV pag. cent. 8. Coniunicati in III pag. cent. 20. Avvisi collettivi 4 cent. la parola. Tassa mininia cent. 20. i o r i m l e r n i i i i u o r d a l o . i i i d i i s l r i a l č . ii^ricolo e p o l i l i c o , Volere e potere. LESSONA JVCH sbigottir, ch' io inncerb l'u numero separatola cent.pruova. 20. DANTE —— delle Camere di aCoininercio, Si predano i noslrizione abbonali ooler lesa e ilfgravarne agli interessi del delle BanChe, dei Gonsorzi,cjuanlo delle paese - e azione politica preeisa oersare i! prezzo d' abbonamenh Stanze di Compensazione, i Punti nel suo bbbiettivo. utile ne' suoi riprima possibile, e aid peri Magazzini [acililare 1'opera Franchi, generali, i tratsultati. naslra. X'j<Tmmiqisfrajiijne. tati con vari Stati, e le tariffe protetII niilitarismo e il baluardo d'ogni Necessita ielle scnole cniHerciali La prima ragione deli' attivita umana noi dobbiamo eercarla nella necessita di appagare i nostri bisogni, che sono il tormento e nello' stesso tempo la fonte delle maggiori dolcezze umane. Ogni nostra soddisfazione porta con se una felicita relativa, che dipende a])punto dal bisoguo soddisfatto, e volendo gustarla occorre che nell' animo nostro esso abbia a sentirsi: questo varia indetinitaniente col pVogredire della civilta, onde 1' uomo in condizioni barbare non ne avverte che počili. ma a misura che s'iunalza ad uno stato superiare i bisogni vannp crescendo sempre ]iiu. Non vi sarebbe progresso se non \ i fosse sproporzione tra cio che si ha e cio che si desidera, ed e cosi che noi trovianio la forza ed aguzziamo 1'ingegno per isvolgere le nostre facolta. 11 necessario nmta di epoca in epoca e quello che occorre al preselite non abbisognava certo tant' anni addietro; 1'uomo pero da solo non puo soddisfare ogni cosa ed anche amniesso che ne avesse le attitudini ha bisogno sem]>re di una edueazione. Nei tempi antichi, come ancora in quelli delle republiclie gloriose di Yenezia, di Firenze e Genova, il conimercio si svolgeva nelle forme individuali, il credito era niolto limitato e lo scambio dei beni in questi vari centri si eonipiva niaterialmente, allargandosi e portandosi flno a quegli estremi limiti ove le grandi signorie pesavano Colla loro potenza. Per tali bisogni di poco conto era tenuta la vasta cultura. le cogiiizioni profonde, e la scienza computistica si limitava solo ali' assennato e forte criterio ed alle vedute sicure dei particolari interessi di coloro che si dedicavano ali'avte del Ma al giorno d' oggi la natura della cosa e di niolto niutata e cio in dipendenza di grandi fattori clie ci portarono tanto innanzi nel progresso e nella civilta. 1 mari e le niontagne non ci dividono piu come ad un tempo. Le infiriite vie di coniunicazione sia terrestri clie marittime, 1'istitu1!A('(ONTI ILi l»0MENICALI p U G G I T I V O L' albergo, bianco e ridente, apre le tinestre, contornate da uri verde ranipicante. su d' uno stradone assai vicino al margine della foresta. Dalla porta entra il sole che forma sul pavimento un quadrato liuninoso; nella sala. bassa, animobigliata con tavole e panche di abete, il bettogliere, un omaccio rubicondo, coi capelli scarniigliati. senza panciotto, colle braccia nude lino al gomilo, chiacchiera coi clienti di passaggio. Questi per lo piu sono carrettieri: i loro veicoli aspettano in lunga lila ad un lato dello stradone; i cavalli staccati sono ansanti, e i loro padroni sono entrati per tracannare un bicchiere, poiche il Cjaldo e soffocante e la polvere e densa. Stan no ascoltando un guardiacaccia, vecchio, dal pizzo bianco, con giacca di velluto marrone e un berretto rotondo. Seduta a un lato del gran camino, la giovane mogHe il bisogno di provvedere alla tranquillitk interna del }»aese. Se v'6 pericolo di sollevazione, questo indica sofferenza di popolo e, dove v'e sofferenza, vi e ingiustizia. In questo triei, i consolati, le loggi particolari privilegiji! politieo ed econoinico ed ca so il soldato sara il primo ad ar sugli effetti cambiari e mille altre e esso stesso il piu fort.e dei privi- marši contro il governo. — E' lezione facilitazioni cohimerciali, tutto val se legi per il principa ta; 1' ultinio a cui di storia! col progresso deli' industria e deli'a q'.K"'f:t<. ^ ,'j'ebbe mai rinu.nciar<y il A ragione si riguarda il sistema gricoltura nei maggiori štafi a far niilitarismo poi e la gran jnovra d'Eu- militare come una fonte di niiseria progredire il eominercio, il quale ora ropa, il ])olipo clie co' suoi tentacoli puhlica. Le sjiese per il mantenimento si svolge sotto forme specu iil e tila tiene eostretta, la voragine senza di questi esereiti sono eccessive e piche che sono oggetto di studi della foiido, cui si sacrrficano e uomini e quindi opprimono la popolazione Con massima iniportanza. iiiilioni.' imposizioni, tasse militari, prestiti. II cominercio e fonte di civilta e La pace, si dice. esige una forza < ln Enropa, serive Garlo Oattarteo, di miglioramento eeonomico, ma a bi- nimata e si ]»reparano le armate, ar- quattro iiiilioni di giovani vengono sogno di avere sempre un iinpulso, il mate sul continente, armate sni mari, ogni anno divelti dal seno delle naclie si ottiene niediante /' insegnaalle frontiere, neti'interno, dovunque. zioni. arniati e anunaestrati contro le menlo zano c (Jiligenfe«Se si toglie delle questo stato Seuole di forze, si loro patrie. Robusti per eta e per saCommerciali. ha la gtterra e la rivoluzione», eosi lute, vivono oziosi delle miserie altrui, Vi sono stati che nei bilanci impo- conchiude chi sostiene la necessita divorando quattromila iiiilioni aH'anno che sono il frutto di centomila iiiiliostano delle somme rilevanli per tale delle armate permanenti. bisogna riconoscendone tutta la sua (-011 tali principi oggi si nianten- ni di patrimonio». iniportanza, e quelle regioni che i>er gono piu milizie negli ozi della pace, Restituiti alla societa dopo alcuni posizione geogratica, per natura efti- clie 11011 ne avessero forse i piu anni sdegnano a trattare la vanga, il cace del suolo, ]>er 1'industria dei suoi grandi conquistatori, quando porta- martello, sono incapaei a lavorare. prodotti liaiino tutto in loro tavore, vano le guerre a tutte le nazioni del Se esaniiniamo la rivista di statidevono sentire il bisogno di cliiamare mondo. Ma 11011 percid i regni oggi sti ca trovianio delle cifre che fanno i loro tigli a questo utilissimo studio sono piu sicuri e meglio difesi i con- paura e che in questi ultimi tempi che deve poi colla sua aj)]>licazione tini, lion percio sono pivi termi i troni sono aunientate in modo straordinario. pratica rendere forti tiorenti le dei re. Nel bilancio annuale deli' anno 1898 Nazioni. Si comprende che mi governo di- 1'Inghilterra importava circa un miLa scuola |>otra essere proporzio- spotico voglia eon la lunga terma liardo ]>er spese militari. la Russia nata a seconda del luogo nella quale trasformare un cittadino in un preto- 950 iiiilioni. la Erancia 930, ia Gersorge, ma cio non pertanto non sara riano, perche esso deve essere pun- inania 915, 1'Italia 450, 1'Austria 350. meno utile, ed al Governo verra sem- te.llato dalle baionette; ma non si pno In complesso 1' Europa spende ora pre imposto questo suo dovere fino eompreudere perche un governo rap- ogni anno non meno di 7 miliardi al conipiinento dei sacrosanti diritti presentativo, che si sostiene o alineno per alinientare I' immane piovra. Vi dovrebbe sostenersi snlla libera vo- sono piii di 5 mil ion i di uomini, elie del suo popolo. La ricchezza ]>otra apparire Iimi- lonta de' cittadini, abbia a mantenere eonsuniano senza produrre. Se questi tata e la sua conquisia essere oggetto grandi esereiti stanziali. che sono i- 5 iiiilioni di uomini oziosi lavorassero di ardue contese fra i ]>opoli o gli nutili, nuando non si mutino in istru- e dessero un ]>rodotto individuale di individualna 1'istruzione 6 senza li- HiefftTTii compressione interna o non 400 lire ali' anno, si avrebbe annualmite ed ogni persoiia deve acquis±arne attutiscano con lo sventolio delle l>an- mente una niaggiore ]>roduzione di parecchi miliardi. quanta piu e possibile.; essa e come diere la voce dei malcontenti. un immenso oceano di luce e di beni, E in (juesti tempi di civiltA assiLa storia snientisce tutti gli argodi elevazione sociale ed e la sorgente menti sulla necessita di sunili armate stiamo al desolante spettacolo che in inesauribile deli'utile e della (lignita e ai fatti non re.sistono le parole. II Inghilterra le spese militari stanno ulnaiia; ed uno Stato clie non prov- milite, che ha il sentimento del pro- in confronto di quelle per 1'istruzione vedesse in misura adeguata ali' edu- prio dovere, ehe senti1 battere il cuore coine 25 sta a 3, in Erancia come 20 eazione ed al progresso nazionale con- al primo squillo di tromba, che e sta a 3.50, in German ia come 15 sta dannerebbe un popolo ali a po ver ta deeiso a vincere o a morire, pno di- a 2.50, in Italia come 9 sta ad 1, in materiale ed al la sua obbiezione. fendere il ])i'oprio paese: il pretoriano, Austria come 10 sta a 1.50, in Russia Sempre avanti dobbiamo guardare e no. E lo provano gli eroismi di Ga- come sei lire stanno a quindici cent. sempre diritti, e quello il nostro cani- ribaldi e le carabine dei Boeri. Non Per eonchiudere dunque diremo che mino che saprš, condurci alla meta v' erano milizie permanenti, no, quangli esereiti stanziali sono un pericolo delle aspirazioni. do la Grecia domo 1'Asia ne quando permanente contro le public-he libert^t mercatante. i Germani vinsero le legioni di Varo. e che pero tale pericolo deve in ogni Vrvezia, vel gmgno 1904. Allora ogni cittadino era soldato della modo essere tenuto lontano da chi Kttore prof. Porini pa tria, il canipo, nel tempo di pace, specialmente alla difesa di queste liera la sua Citta: allo squillo delle berta e stato chiamato dal voto dei trombe nemiche il cittadino diventava cittadini, perche appoggiare il milita S I L M I L I T A R I S M O soldato e cogli allori della vittoria rismo con tutte le sue spese improritornava alle sue occupazioni. duttive equivale a puiitellare I' ostaAvversare il sistema nella sua e-s Ke vale meglio a scusare ia con- colo armato contro il cammino della senza, in cio che forma la sua base e il suo presidio — e il danno e l'of- servazione delle armate permanenti sovranita popolare e della civilta. delFoste culla fra le braccia un bimbo addormentato cantarellando distrattamente. L'orologio appeso alla parete fa «tic:f tac! uniformeniente, ed il largo ]iendolo di rame lucido va e viene. 11 guarda-caccia -col fucile fra le gambe,.col cane ai piedi, vuota gravemente un bicchiere di vino bianco e si dispone a parlare: gli altri sono tutto orecchi. II cane, col pelo grigio e ruvido, dornie col veiitre a terra, col muso teso sulle' gambe anteriori, scuotendo di tanto in tanto le orecchie. La veccliia guardia racconta che la polizia e in moto, che si e tele gralato, che si sta cercando un tale, che, a quanto sembra, si e rifugiato da queste parti: un furfante che ha conmiesso un omicidio. E, dieendo questo, si levo di tasca una ca rta. e lesse i conotati: Statura regolare, magro, soprabito grigio e calzoni dello. stesso colore, cappello tondo, taccia rasa, eta dai 20 ai 30 anni. — Ecco tutto. L' albergatore alza il capo, ha letto sul giornale i particolari del delitto: Ali! il brigante vagherebbe in questi dintorni?,.. Bene! E' un' avverlimcnto per serrarsi bene in časa la notte e per sciogliere i cani! La guardia, cogitabonda, si asciuga col dorso delle mani i mustacchi. Intanto, un uomo esce dal folto tlel bosco e si avanza sullo stradone pol ve roso, bruciato dal sole; canimina a si eni,o, appoggiandosi al bastone tktto col ramo raccolto in qualche macchia. La taccia ossuta porta i segni della tatica, gli abiti grigi sono štracciati e sporchi di tango; qualche giorno prima lo si sarebbe delto anc.ora giovane; ora non piu. Non ha piu eta; nei capelli arruffati ha dei fuscelli di paglia, 1' aspetto sinistro e indecente, E' al termine delle sue forze, il coraggio sta per mancargli; s' avanza sotto il cielo azzurro, trascinando le gambe pesanti, esitando, fermandosi ad ogni istante, guardandosi d' attorno, fiutando l'aria, la jielle raggrinzata dai brividi come una tiera inseguita.... \'olete darnii un bicchier d' acqua, un pezzo di pane.... per l'amor di Dio?... Al suono di quella voce, tremante ed uniile, vicino a loro, quelli che erano radunati nella stanza deli' albergo, ancora sotto 1'impressione del diseorso che avevano tenuto poco prima, si voltano bruscamenfe, sorpresi. L'uomo e nel vano della porta, curvo, estenuato, appoggiato con una mano allo stipile. II cane si rizza col pelo irto, mostra le ungliie, ringhiando sordamente; la donna si e tosto levata, stringendosi al seno il bambino che si e svegliato e piange. — Cosa volete? chiese bruscamente 1' albergatore. Un bicchier d' acqua, un pezzo di pane per carita! - ripete il pover uomo. L' albergatore lo squadra con uno sguardo di sospetto: Siete dunque un mendicailte? Sono molto stanco! — risponde quello. Non lavorate ? — donianda 1' oste. •ElilDA* T)epositate Gapodistriana 2 0m avrete il o«»ra vorainonte lwlla im-ltan da pati«alla }$anca popolare 10 mifrliori spišite. Non «'• Huito: i jfrniii doH'npioo « dolla liasi« d' u>rnied spifc« van senrtnti al piccolo risparmio pi'feln' snu sonipro piu pieooli do^li del elitna ovo trovn.si eollooato il ^ianliiio. so vuole oho la sun nporazione ridoudi n qtialohe vantaggio. 1,0 oho qunntunque tornorebho pi«>vovolo. tion somliraei ueees-sjirio farlo altri. indi, dallo spi^li,- nmzzato. s«»- soprn i Ki bes u«l iiltre frutta di po«-n IKirino a lunini i riiiianeuti grani, to im|>ortanza. tfliendn anoorn i umi oonfortmiti i Šopra le pianto di viporia ordinaria meno ^rossi. il uiiiiiero doi frutti pim ossero piu Iiiiuierpiim i sciui oosl soolli in 0 meno Jililtumlnnte, noti sulniuoiite a 1 1 » doir uuivoivo, I'urina piti liella IIIIJI siduziiiue aoiptosa di soifato d iu rnpiune dolla forzii vofjetativa, ma Sni lras!Vriiin'iit(i dflle rattedrf ilaliatie 0 piu tonuita noll«* plini«' a spre l*nt rame nll'uuo e niezzu p«*r O«MIIO « nnoora sooondo le variota. o d ordi \l> [X\Slt!{l'CK tagli«' dol suh in^rf.ifiio oontro olii ve li lamino por eirea IIII uiiiiiito. narin eonvietie ehe essi siano distri v ulova toiifrlo avvililo ai nuoi piodi. ai;itando uel lhitti-inpo »•on un lm luiiii eipiaineiite soprn tutti i rami, So dohbiiuno prestar fede ali«' n« stouoiuo i uide snlpum i seliti piu 1«-^ siano tolti quolli Iu oui orosoeuza tizio. ehe «-i prnvemrono da Vietinn «• piti lanli ooiitr«» i oostuini*o.ho «•<• e ohe so no anolie riportate dalla initioinvnno a vonir inso/.znti «lalla iferi. i tpinli pure si dovrnnim seurtare. snrelih«' impoiiita dnpli altri o dni I/asoiugamento proourino oho nv- ni uro. dalle lopa t ure. dni l«'£tii dello • Neue Tirnler Stininteu« tli luusbriiok, fbnui doi pii'|>otonti, ipiando il sorvo il govorno avrobhe oseopitnto un rdtro di-lln lilolia, srliiavn ai ooitni did si- von^a rapido •• pni ri)»otipam• i somi stesso perifnlain n da qunluuque altro surrogato ali' l:niversitA ituliana a !Plorott«>. oho dnICalto d«d sito iurrito iu luogo adatto. altiunlemlu il tn«> oppetto. Snrn puro buoua pratioa fvortoll«! pioniliavn ootno a«|iiila iu llionto d' allidarli al terreim. quollu di diminuire i frutti soprn quoi Trieste. Nel s«'tteinlir«'. «> tutt' al piu a primi rami ni ipinli si volesso proourare (jursta volta, (lopo la eomtimdin nicz/.o ai suoi vassalli. rultaudo I«no rovoretana tisehiata in tutti i teatri, il umirile. r«iuon». la vita, risi iUdoudn d ottohro. somitiornnno: in min pioefila mnppior viporo por un motivo qua •vaiiezza«. diauzi lien lavorata ue lumpio. In tal titoilo praticaudo. i * non i trat ta pin di mm eitiA italiann ai lamoliti ooii la In-lta. Hni ritionud« frutti ritnasti riusoiranno tutti bon 1 aninia o il oorpo doi misernliil avran ommosso di soiterrnr « * « > I la •luale sede deirUiiivorsitA «• uomniouo oostituiti e maturi, n grumle coni sohinvi siill arn d opii MIU fttjQ;(>vol< v mit il pi-rfosfato. (JI Vlonna o Urnz; il povemo, f«'delt» Spar^oraiiim il seme piuttost«i rado. penso di iptelli tolti, mentro ci6 fii«i alla proim-ssu. por toplicro oeiii rn- ••npriooio. d o^ni su<> iiinppti^aU« do iu sulehi pooo profondi. distanti umi verA nnoora n manteiiere I«- piante pione <li protesta da pnrto «I«-i tede- sidorio. o ai povori. «*ouio s«|iiil|<i d iu piu tlorido s ta to e nd oquilibrare tronilia siiuaulo a la riscos^i, voni troutiiiu di oontimetri; nololti ehe n sehi e por tion aeeoutoutare «Ii Ila^evoliiienie nvrnnim tatii OOII ima r atmiiale ra«-eolto, quello, per oso m liani. avrohhe dnto ordine al rottorato vauo n oouforto didli- loro Miinorio. pio. dolle Poscho amorioane oomo dolITnivorsit/i di lnushriiok di |»ro- wrsi doi trilutni dol po|H>Io, orn la znppottn. AIIIH«1OII, Alorauder. oho possouo os poosin. siMMpro In pooriin rlic volliva Non dimontioliornniio, nolla prima paraiv d i statuti por I'istiluzione di un islitulo provvisorio. ma IIOII au- o \«<rtn riniiiiiliT i )nip«ili dni pirisjo vera. il uitrato di sodin, lo s^irohia- s«>ii' mature nolla ŠM*«*<>IH1JI quimiioina <li ipiOstn m«'se. fotiouio, ad liiiishruok ad tiso e con- ••ii-riiii. dni o«<ppi riliaditi ni piodi «ln turo, In distriiziiiii«' dollo oritnooe. s«>ooli di scliiavitu «• al)l»iotto/./.n. K prima <ii tiiandaro n quol paes« sumo degli študenti italiatii. Lo sfronduiuouto, quntitumpte ora 1'ctrnii'a OOII I«' suo eanzmii iiii 11 sottoseritto o suoi ninestri, faranuo non sin IIII ensi normalo Invoro eome Di front«' a qttesin ooluio, a qucsla oscona farna, |«er «*ui noti sareldie in* »rta I i. Pnri ni ooii la sna pootda il fnMili' d allenilere il ^iuuim d' lin nollo sonfso meso, e per6 riohioato piu volt«' dni troppn viporo dolle nooossario il volo del parlamentu, moralo «• civilr: ni lompi dolin lotta altr' attno. por la liln-rtn d' ll.ilia. I'AIHori, T^o Kolla «vanezza> trovernti pianto «• pianto. IIOII ritcniaino eoiifneenle al nostro spijflM' IH-II mi^linri di quello ehe deeoro di ripetere i motivi ohe «-i KOSMIOIO, l,«'iipar«li. o pol avanti. < »v«- nI di soprn doli' iriserzioiie doi possoti tiuvare. iudtieoiio a domaiulnre I' oreziono di Itorsoliot, il Niooolini. »iiusi-ppo Vordi frutti iisoissero ramioolli, tornerebbe Kra le piaule d"«'ssji vanezzn ripe- utilo sopprimere quolli posti vorso In nn' universitA italiann sit t«»rro lla- c taliti o tanti allri nnoora furono quostn volta, suii estromitA. oonsorvandono solo uno o liana: diilritiamo pero ehe i ti'il(>M'lii • piolli olio. n sfcrzniido i ooHtumi d«-i totauim la s»-«>lta vorruuim m rettan* quosto ospedieiite Irnipi. o nifjfomdo imii di d«doii*. o siotiro. settza oh«' hiro veii^n in nient«' tutto nI piu dno por aiutare In niad inipreearo ad nloittio. tiovernntivo, »lopo oho tu l«»ti> ufh- iutiuininaiid«) i potti OOII lo nruioui« turazinne «loi frutti o por iiiunlenere oiiilmonto promosKo dal irovorno il d'tlim uitisjca Hiililiino, sparsi-ro I« Ma intanto a\ rauuo. pur dnil<- piaule I«* pinduziniii tVuttiforo oontro alle trasporto |HT il prossituo somo*tro sointillo dolin oiviltn iu lutlin tutta riiiianeuti, doli'ottililo seme. il qualo. branolto tundri. dclli- eattedre italiano fuori drl Tindo. risanando i <.*osttimi oorrotti, o. piuolu' a seoonda della pazienzn di »piosfan Molto volte lunpo i rami dei pr«» no. pot ran ilesthiare sin a produr la lunpnuienti doi Pos<-hi o de^li AlbiNaturulineiit«- con ipiosto imtizie il frn sohiavi la i-i\illit v umrta. pur iu 1 iHi hi, si sviluppnuo oorto puimie govorilo eeren di tastare il tortvno, taudo l'arlo in aiui«i dolle p'iiti in- soiiK-nto pet' l antKrdi pni, sia ispo«-ie se soit pieooli ^rnuienltori ehe inv«'eo <li produrre ramotti frut di sontire oio^ I' opiiiione d«'itedosohi, vooanti liln-rta. |M*r S4<iuinar k'" nn alti nuno i oaiupi tifori, daiiuo luopo alln sviluppo di liloria a t«' dumpir. m l luo «-onto idi6 giA degli Italiaui IIOII si otia Irumeilto di tutt il podere. ramotti assai ripo^liosi, detli coniura ; >nppia pero ehe irli italiaui Iiario. <i soiihno pu«'ta, violin n t« oln» ai snpiito sffjnnro la vin, «• ni K nell un modo « « iieU'nltr«i In pn iiomonte o KOIIO part«* Interossnta •• «-ho non , rinunzioranno taiito rarihiicitlc al luoi .HOfftntoi « h«' sopprro Imttorla • zienza d IIII #iorun fara loro ^undn- si dovono niozzjire a piM-hi »•ontiinetri jrnn.i' uell aiino pnreeehi danari e li dni pulit«) della Inro iliser/.inne. nssi.-t p«)stulato di riinpiaiit'aiuii, eol loro ra^iunp'!' la uiola. dispeusera dni rii-orroii' n qunndo nI disopra dolla 4' o ;Y pemma, onde •liritto garant i to dali«- logpi fondanllo Sbtliiiimoiilo di Tizi«i •• di Caio proiniiovor«' lo sviluppo antioipato di motitnli. alla lotta, nelln qnale lianno p«*r riunovar la somento n sitoit di altri ruiuetti oho. nlla loro volta si 1' appoggio d«>l mondo oivilo. N O I K \ ( { R A 11112 ipiallrini. S O I I Z J I « he. d nltmude. «|iio- inoz/eraniio nI disopra della p iu Vidoant COIIKUIOS. sti ipinltriiii |iossnu dar l«ui> i risul ma dni pumo delln loro insorziono: C o n s i ir I i . tati ehe oonsi'^itiriiim<i «•«> I motodo ipu-sta o|M'iiizione lin ja-r effotto di ur ora dosoritto. iudoholiro le ultime produzioni <*d i tiamo i onmpi. Xol oampo ovo il ramotti oho spuutorauiio. perderanno truiiKMitu si prodoma piu ludlo, inil oarattoti' di suoohioiii •• divorrauno nanzi dir pMssiuo i miotitnri. sool^nno Mietnm* un eimpie o w»i ^rinrui avanti ruiuetti IVuttifori. mi pu'di piauto: oon molte o liin^lio I epnen altittiulo. mielnno eine nllorNel eoiitennrin di Kranoosoo Po </uest'upornziono ool umne di si(|uaitdo ressioonmonto dolin parita t' trarea, ora oho tutta 1' Iralia si pre- «• liollo spi^hc. mm earicato, noti nt stemu Urinu, <lnl IIOIIIO dol suo in• piasi oontpletu. ma In spi^a e eretta para a conimi-niomro 1'illustro p<««-ta. ta«i'ato da paras>iij. venturo, v noi essoro esepuita oon nnoora. il S«MII«' non pito sehinoeiarsi t^nosl«' piauto. iu IUIIIK-IU piu o I' umnnista. il pronde eantor d ima limita oiii'ospeziono, o s<i|o noi easi meno ^rrando n seoomla dolin pa- onil la somplie«' pr<'ssjom' «l«dle dita. patria purgata dni vizi. liliern «• in di ooi*ossivo viporo noi Pesclii. negli pur OSSOIHIO intaeoahilo oon I' uu^hia. di|H'tidoute, 1'artisia i- il sopnatoro ziouza di lor nu-oo^litori, so lo p«irAlbioia-ohi n noi -Susiai, |>oioh6 senza Posoin trohldilo tnrdi. ooiuli/iom* sulditiie. s«- pfiisiauio ni ^ranili iu^e- liuo a oasa. I,o lasoitm nlipianti ^iorui di oin il ooltivatore p«a*o intollipento ossen/.ialissima (piostn, |K'i« h«' il frupni «-h«- sojinirono «• coiitinuarouo iu looah' awitilto od ario^ginto piin daunoKpinro I«' suo pianto. inenio onniplotnr possa la NIUI niatuI' opent sna. dolihlatiio IMMI inalzar«' Bortoido. inoltii«, su In poria dol 1«»Tuntn i sariucnti dolle Viti. oome a lili un iuno di ^ra/.i<«. alla pin-sin «'nlo uicttova ima tnholln orni la rnxlone iiollo l»i«die. i ramelii doi Posolii, Albieoorhi e 1 K ensi avronm. s « > non sompro. un soritla: «' • viotnto 1'iii^ivsso n lopi. t ali'arlo. Susiiii, si mozzeruuuo indistintamente vem aiiliioulo di peso, oorto un nu 1'osoin. ipiand' liaiinn mozza s:inr < »li. cpmnto pno la p«i«>sia! in eima alla i*" «> .'5* fcouuna, iti di luoiito dnviltu nll«ilililiuuito perdite lintn di t«'iup<>. premimi le piauto ad Da cpiatnlo I' tionio intpar<> a coiio >opra doi frut to. In qualo operazione alle ipiali si \, i iiionutin ruiotondo il lina nI ima. «' di u^iii pinnta elie Heere MO strsMi, ipiamlo l'iiitolloit«i ^li ha p«-r ofTotto di assieuraro »ptella jrrano ptiA >eee«». sin po" prani oadonti si sviluppo «'<l cy;li scppf sn||i>Yiirsi nll' inuurdial" «'«>iifrotito sotubri ansul eaiiipn. sia po I danim »'h«' nrro- nooossariH ipinutita di foglie in prosoaito pli uooolll ueoolli poiV». se sitnila dei frutti onde provvodere al K I' IIOIIIO por tmm »isp«>sta: lin stonliti. muli por la sorpresa, pni In In rieordiuo. i ipiali imu rispariuiano loro innggiore sviluppo uiaturazioiie. fnme! ^uardia si ^cttn fuori, flacliiatalo al I«' hioho mal fatto. Avraimo anolio II piu dollo volte in seguito a queI earnltiori pnrlano trn l<>m a \<n r i-niie. ed iirlau<l«>^li: DA^li! I h't uI i! e sompro IIII pruuo di mijdior nspettn. sia prima uiozzaturn^ eomprosa md liansa, e iiupiicti. .Ma ^in h' fo^lio liaimo riprcsii la piu hiniion. piu ripoutio. ttovoro di quello ojierazioni ehiainute Tu tli lo d' truvo piuspuntaiio alle estreDa <lovo vonito, ooiioiato in lnr«i Inmtoliilitn: la foti*stn si o rinpotaturo estate. i|iiol tnodoV uli d i N i ' nnoora. iliiusa, mula. itiipeuotrnliilo, stil ini- «li vonti otiorim-hi m-lln stotuaeo di inila doi snrtnonti o ramotti mozzati un mspo. In mniieaiizn di dimli, aduii A «|U'-sia demunda. I' IIOIIIO alxa In soti) a eui nfliv asilo. dello uuo ve ramitio^izioiii dotto font tostji «• tlssa s H I sini intorloontoro K^li o ^'ia luiifii, sonzn dtihldo, qiio. ed iu prosenzn di iputloho va minelle qtioll«* dello Viti. e ramotti lino s^uard" di Kiiiarrinionto: ma corrotido nnoora frn i oospu^li. po- solu'tta d aiipia. iinpurtinn rospi uollu ailtieipati quelle dei Posohi. Albi«-o<allora la irnnrdin oho 1«» o>sorvn o- standnsi i pio«li noi sassi o Ineernu- vipna: divortonto fai-i-onda! ohi. ooo.. le i|unli dovono puro ossero sclania: K' lui! •losi ^li ahitl mdl<» spiuo, Kpossnto, i lil alrrimouti eiivondino lo viti enti nmzzato indistintamente nI disoprn ('Iii, lui V nh spavent«! aiielanto. eo| sitdoro .silita fronto e In snstanze atfaeeatiooie. omlo impodin* della prillta o soeomla fnplin. dni L'uoino lia troinato indiotro^Hiaido. •M*hiiiinn M I I I C lahlint. formnndosi ml- la s.-iljia deli' insotto. ^iinto dolin Inro ins«'rziotie, o ipinlora Lui! urida In guardia: voltn eoll" orocohio ap|Mi^iato nI torInpo ipu-sta seenmla operazione spiineome dai c-onnotati. I.' assassino »du- ti'iu>. «'ollu toma di sentire il stiolo tasM-ro altro ramifleazioni, queste si itidirazioiii innisili. ši coron! fn-more s«itto i pas>i ilelln nuita. slanmozzeraiino di nuovo m-lln stesso Inssnssiu«!!..., eiara sulle sm- traooio. Quanto durerit (/uuli o quauto siano le oure ohe IIKHIU. qtiest osislonza di eam- arrahliiato V nel meso di piitpno riohie«iono lo I rnmioolli stati ris|a»ttati nello * • 1,'assnsHiuo riimiioinndo alla difesa. piauto fruttifoiv Knitoposte nd nun sfrnndamonto o m-lla sniozzatura. ed L ' I I O I I I O lin fatto IIII salto, o, prima si farit IIII ufiorim eolla oamioia laoeiit forma repilnro, limitnte ncllo spazin aiioora prolotti ed aiutati nolla prima o di ipmlitn alouiio v«dto imsiii deli- vopetazione, por formare 1«' nuovo cho I«' mani nv«'ss«-pi il tomjio d'nI IIII laooin e s'ap|H'iidcra ad un ramo, lun^arni vorso di lui. »-^li. ritrovando iu litin folta maiiliia. Kiinarrn In, eatn. In sa Holaineiito oolui oho vi branelio, ora dovono essere disposti fliissii oomo l«> forw?, fu^p' tcrrildlo, attneento ad Uli ei»»iu'jo o In eiiun Invora intoruo o ilovo protopgorne giiisla Iu forma ohe si vuol dnre ai4a sonxa dir«' nun pnrola. \ors<> la t'«« doll orlto H nlzorn fiuo n tiH-onn- In In fruttif1«-nzione. <'osl, ooine IIOII si »iniita od aasestati soprn perpolati n-sta ovo iu IIII mom«'nto dis|Miiv. Si punta d«'! piodi. o in alto i mrvi su. oostituisoo il dirndainento doi ml appositi puli, senza por«'* eolloearli «'• «-ao«*iatu a corpo poiiluto Cra il piti eolle noro ali »p i epi to. ^rnoidamio frutti I* oporaziono oho il ^iardiniore n posizione tn>ppo forzjita. a inoiio folto. sni snu capo jrirernnno, urirernnito.«. deve oompiere noi inesi di tnappin o h«' avessero unn ostiboranza «li vi iit^no. piu n meno tnrdi n norimi poro. i^iu^sta operazione «lelln pnlizDapprimn. ipiolli li, riuniti. rimam-ri' K nossuno nI mondo sapr/i piu <li lui. IVrfi <•/» milimi ilrttu liituru m / V /K/ffitio sitcrhioni .1/ rot/fratori tli fntincnlo. N isi Auroru n' colliritliifi .1' rifiitillnt'!. v ili rmanu', /'riniirii/o. «KGIDA» zatura di ca ta te. giova a inettere in šesto i rami laterali, il prolungainento delle novelle branche madri. come anehe » meglio esporre i frutti alla luce. ed a far prendere aU'alhero ima forma piu regolare. ("ombatierc malattic, insetti ed altri animalucci e lavoro che tion da mai iregua al giardiniere, mansime nella niaturanza dei frutti. In quc»ta stftgione la vigilauza del giardiniere si porti ancora sopra la punteruola. la quale. per cogtruire alla sna progenie un sieuro ricetto, danneggia rami o foglie de I le Viti, accartocciaudo «|ii«-ste. dopo che si sonu fatte mol I i dalle ferite preventivamente operate dalla ttiedesinia sopra il peduncolo tiel piu mlrahil modo lasciando nell' interno del s no lavoro il germe della futnra generazione. Non sarebbe neceagario adaopiare «li alberi fruttiteri. se 11011 in tieguito al rrapiantamento loro o quando sono eoltivati in vaso: pu6 tuttavia abbisognarc se. per soverchio caldo. essi tnancaaaero di quel voluto sviluppo fogliaceo che giova alla loro salute. Per le noveli«* coltivazioni poi I' aducquamento e indis|>ensahile. come pure 1' ombreggiamcnto se vedonsi appassire, e occorrendo nna to per tura al suolo intorno al tronco con groaso letame, etl ima investitura di paglia al loro fusti, od anehe ima spal matura eon acqua di ealee ed argilla per modiflcare I' a/ione del sole sni tronco ove pare fornito di linfa, per meglio asaieurnre la ripresa di e«si. (Juantunq|ie meno pregevoli per squlaitezza ora iutanto sono assai aeeette e ricereate le prime AHrfcocche, le Pere. I«« Ciliegie di vario genere. i Lainponi. il Ribcs a grappoli. ITva spina, come i primi frutti della stagione. Abbandonando per un momento le piante |»er uccupand del rento del giardino. il rusehiamento, il disnodamento del terreno fra gli alberi frut t it'.- ri. cunii' la rimondatiira dei viali e bordi loro. sono seinpre lavori da compiersi quando si vuolc a vere il giardino eou ordinato asjietto. tt. TKA I F I O H I CRONACA FKOVINCIALE /Iff Le solile della 'I rieste-Parenzo. Tra i milic e i milic incidenti che naseon« silila line« della ferjovia Trieste-Pa renzo, da quando fu decisa la fermata anehe a Portoifwe, questi succedooo quasi oglii gloni«» c continneraiino tinclie la direzione delle ferrovje non si deciderA <li porvi un riparo. ('hi sale da Poiiorosc per imbar carsi p<>r la prima volta sul treno che arriva da S. Lneia o da Stin^nano. vode vicino alla formata del treno ima bella časa. e g'imimqdna snl»ito che sia ima delle tante villettc. se duta ^raziosameute fra il verde degli olivi e ;il riparo del vento di tra montana. Anzi [M>nsa < h>- per ^li «bitanti deve esseiv ima grande se» eatura il via vai continuo dei treni e la confusione dej |»asseggieri eln attendono. Per fortuna I'elitni ta della bella villctta non dalla pri rte delle rotaie e non ci sono nepputv tinestre; altrimenti potrehl>ero avvenire del h dis^razie se in časa si trovano dei bambini. Mentre il viaggiatore fa queste servazioni ecco che arriva il treno. il qua!e non si fernia che per inibar care i poclii |wsseggicri e subito parte. S" avvicina il conduttore e naturalmente ^li si domanda uu biglietto per iStrugnano o Semedella o per ima delle tante altre Htnzioucelle e fermative che ci sono prima di Trieste. II conduttore vi fa tanto d'occhi e vi risponde: < 'ome non a ptvso il biglietto alla stazione di Portoroae? Ma se non c'^ stazione! Sissignorc che c'c. Non fi veduto quella casji? Anzi čredo che sia assai Indla. Come. come.... (ptolla č la stazione ? Allora perclič non cl a la sua brava tabellaV Penli«- soluiuto e'e un segno di fermata attaeeato al fanaleV bi non sapevo e non potevo imuiaginarmi che quuella l»clla villctta fosse la stazione: tanto pin che non somi^l ia atfalto ad nna cosiruzione del giMiere. Ma Inutile. slgnore. |.ci e senza biglietto e deve quin<li pagare la pratassa. Le proteste s<»no imitili: vi tocca metter mano al horscllino e pagare il doppio di quello che avreste fatto se a veste avuto il biglietro. f'trillttr domeniccr de! Oran 26 giugno gelvedere fes IG campeslre a Javore Lego la fesla della JTazionale avra principio dei gilanli Concerto solb Jtfusicale la direzione Jftle Ballo del fino la fesla il alla messanolle. soguira JUiracolosa o oCa verjdita doni ricevuti Prozzo Piezzo sociah Popolare Vuranla Pešca maeslro ore 5 prineipiera che si prolrarrd dei alle 5' , pom. con il e con un soslenuh dai filarmonici del JV( u$i c a le Cap od is tr i a no Gorpo Una 1904- $ulla ridenfe avra luogo una a//' asfa il pct$sato d" enlrala al rocinto per ogni giro di ballo carnova/e. ceni. |( coni. 1 /V; romiM/iht dri jMrirri)ntnti nlln fml e l»»«uH.. il n i, nt t tu rieumto MM dmtluto listo: m uttr. »uro /iont,i in trudita mm itir LIU ran T* lil MR,i lo UJM,ni,il,i MM) illumiiuitu o /'/*""'" limitah/ mm ti/h. ra la ftuta, ncrifto mi nmnrniMi ramtmiv. In rano di trm {Ml sfoiiuTiiilr In /ruto o Cajrodistria. 18 giugtjo JSCb J/ Comitato - RIMKI>TO CONTHO I.A TISI K >»nto trovato il rimedio Coutro la lisi. tcrrildlc mak-, clie nilcie mule povaui Coloro che ambisscro dalle loro eMslenze. (iioriiall dl ojrni colore ne parlanft con lode intinila K il Prof, <, belic e distinte varict/i di Rose otteKandicra, medico in Pa letino (Via Ca\our, l»l tine^li oni devcid In finporlaitle nere per seminagione qualclie novita, PiHino l'J «ropl" uin/fiio rt a, che deve pori.-tre la con>ola/.tone alle dmtUlU' tanii^tie e appnnto in qucsto inese di ma^gior I omo di M'ieii3>.a etl uiuano. lipo tli metlico valenu-, ven. s.tcerdolc tlel do vere, S«Hrt» »n->i<liiitrl<M- |>er Htuilcnli povrri il Dr. Hitmliera Itn il >rrnn conforto di poter lenire con un rlme.lio sicuro, intinm vitalit/i e potenca riproduttrice della <l' l Uluisln rcnlf |»r»viNr)al«> <11 TUinit. tlolorl; tlisimjrirendo uu male che rt^it". tiuora ritielle. a miti ali sfor*i dl tliri natura che si procede alla feeonda- AH' n]ipello tlircii« ilnlln PrneiriciiMi >l«-llaa -cienjtinti, tla Koch n Mara^Hano SooielA ^tiAKiitiAtrlri* |kt »iiidc nli [iavitI ilt ] zione artiflciale di quclle specie prese (»nnasio Tale rimedio, racconianilato tla medni primnri, se m p I i« racillssiuo a soinmimile pmvindiiU' <li 1'i^iuo enrriper campione alla novella generazione. sposen« aneorn I w>jfiienti Si^nori: niMi-anti, tli -apore p-ndevole . digeril»ili>^im... si vpetliM-.- tlieiroricIiicMaa chitinque Htnnrtrm lu 1'ulermo, via (Ju \ i m r, sil*i|. Depozitu in tla Trintr: I 'utnlllo Dr. hfpiern cnr. 10.tliri«-a al Dott< o* iS, S«« abbiamo raccomandato di far lienova, prvsso In Ditta 1,'IHMIIIO r l>mkiHi »ia tlluslininui, :i I.ui>ri Hotieinvlli <-<>r. "> Marin I.CICIDI ombra alle Rose Borite in generale, :t. — PriiKi>>eo Hallix cor. f> — l.nljti £ iudiapensabile eiA fare a quelle coi cor. IliMirtti eor f». — Don tiinvaniii Solnri cor flori oscuri, perche puestc si ahbru tO. - Knuiiiio Comel cor U. Cnrlo Unrj:• 'a 1'niiiio: Nicolo /arotil cor. tO ciauo ai primi ra^si del sole. tJiova Mnllrr ror, tO. Curln T«<nu»(thi cor. i' trnic alla veneziana, prov vedendosi do i /irrmi: Dr. /.acearia Petri- cor. n. </n Dolu : S?rvilio ("lai cor. 5. Auinnlft a mantenere vigorosa la piantagionc i disehicor. eolorati presso la rinomata • lo Tribnitv: Nicolo liottanli•>. Kramti-Mini cor. 4. Ulov. Siihieormui un buoiio e completu inafflamento. vetreria del fratelli Tono «I i \ , l mano, I.lllffi •lollartli« cor. 5. cor. f» Valcntino l.on^n oor. 5. Al da 1'uiiu/, : K. Antona/, cor. I. CicheTi.anehe iu questa occasione ne Mentre e eomplfta la flori t ura di fonso Aiitoiidli cor. f>. Luijfi Pctronlo aaranuo i foraitori. ijuesto fra i piu belli ornamenti di •tir, sc. cor. — Bortolo ranilMirin cor. 10. anidi cnr. iV. — M. Kiunltli cor. 2. da /.«•>/": Dr Almeri)r» Krn^iacnmti cnr Francescu Cecli cor. t". I'hari«icn un giardino, il coltivatore diligentc da N. Viiicmti • (i < ilorjfi-,Laspesa cor. ."t, compIcKsiva per H restauro cor 10. Dr. (Jinc. Frangipani, i. r. a ^ . rivede la nomenclatura della sna col- jfiud. soiutua da Famiia: I. M. Marineovich cnr. ;i. corone S40D, delle quali il cor. 1 Avv <;H£HI-IIIIO Dr. Varelezione, ouservando se la deserizione ton cor. ti. do Itnrii/no: liius. (jUmiltMtii (ijltb. comune fu paga la quai1a parte. \llt. cor. del flore corriMponde al suo registro. tla Albumi: Mutilcipio cor. 100. N.."i. X La persona proposta alla direzione IIII rismn: (iiov. (ilierseticli cor. 5. liltcrsn per <moOltre le gettate iuiproprie dei so>f- a tncsutn del Sin '' IJioV. Dnlirilla cor. I Prof 4iiusj>ppe del lavoro dA affldamento circssorirare In tueiooria della delatit« Anjrcln (Jrosgetti, le ipiali vogliono essere m ine sicb Ved. del fii (ilnunutltcd dccc«>:i n Drn Sclmidcoiu coroue Lucin Sb'rpin sultcr/i degno del nostro prezioso cor Atiua Sarttiri cor. 2 Ciovanui tuonumento veneto. eontro la loro iii.serzione, certe esu- guccio addl iiin^io «. c. cor. 100. i^osso cor. JI.cor. 20. F.tlore 1'icich cor. 2. beranti ^'ttate deli' inneato devono il<i l"urrnso: Itnicdctlo Potepini - Avv. Andren Dr. AmnruKO cor. s. essere mozzale nna o dne volte a line Coiitrressn del <('liib Cauuttierl LiUbaldo Dr. Scainpicchio cor. Ti. di equilibrare il corso della linfa. bertas-. Mssendo -tato sospeso il e>»uitn I 'rrtrtiff/lio : Mlllliclplo Cor. (SioDA UNA DOMENICA ALL'ALTRA gresso domeiiica l i giugno e accolte Con detle buonc gemme l»en costi- VANNL DOK c o r . 4. le dimi—ioni del vicepresidente. del ihl .V. lAtmiztt 11*1 I'iinriintiiii: MIHICHIO tuite si proeede in modo pronto ed ltaxn cor. .'t. segretario e del direttorc nautico, a«:curat.o ali' innesUi/.ione a gemma (Jiiamlo si decidernnno a puni uu tla lirijut/iitimi : GIOT. I;rep» cor i. nominati allora. se lo tetine nierco«ui rami uuovameute spuntati sopra riparo Keco Venuii oggi cor la consolante riiln Cti/>oili*tria i l^conrinl« i. so^etti nlTuopo disposti. iln < turni; ItartoloiiK-o IVrlol cor. 2. sposta: dotu/ini hutedi si dA ledi scoi-so 16, eol scgucnte ordiile ilu Dimutiin: liialiauo ('orax cor. 10al lavoro di restatiro del- del giorno: principio /i!IHUI fr/trit*. AlemandM <!odinn cor. 20. I' antico monumento cadente, che I. Cmnunicazioni del presidente. i/o l'rV(«rvi ; liirolnmo Minnch cor. 20. suila nostra piazza ma^giore segna. "2. Nomiua del viecprcsidente, del nelle sere lunati. i suoi siiperbi aegretario e del dirett. nauticO. »rotili. II. Proposte eventuali. 11 giorno 17 I'Ing. -up. tli InogoAl priuio pumo deli' ordinc del UMienza ca v. Levi affldava la tlire- giorno il presidente, sig. Piero Manei a n del n ilavoro ali' Egregio zini: spiega le ragioni per le quali zione tecnica lig. <1. ('nlogiorgio; mentre ci viene Pultima seduta vetrne sospesa; spera J2 0 riferito che quiutto riguarda la parte che non si ii]K*teranno le scenate e di falegname che richiede del la confusione deirultima volta, ma glisto artistico viene atfldato al si ripromette una discus>ione ca lina lavoratorlo cittadino di Vlttorio Co- e sercna. Comunica |H>i che il signor cever. che gia nel P.NN) seppe omare Krnilio Bascggio. ricletto a cassicre I >itomo con le urami! ve- nell" ultiino congroHKO. a dato le sue i Vedi uperozioiii tltUa lUinrunostro iu IV pagina). Ve rs a te i v ostri capitali alla garje popolare Capodistriarja, a s fisso, e v/ renderanno i! 4- ° garant/to netto d i tassa rendita. a «E(J1DA» diniissioiii. luvitii »juindi 1'assemhlea u pasemv «11« uoraina dei nuovi tpuittro nicmhri della direzione. 11 sig. tJerohuuo G m visi propone IIII atto di plntiso e <li ringrnziamento «1 si<i. F.milio Hnseggio per I«- MI«prestazinni coiue rassiere della sorieta. I »a proposta (i l « vini. modilicala urila forma dal HOCIO P O I I U »• dal Prosideiite, (• aoeettata ali unanimita. 1'assali »piindi al serondo pulilo deli' ordine »lol giorno veugouo elctti |M-r nrrlamazioiio il sigiior lirrolnmo Gravisi a vkepr»'si deiite. il >ig. Nino Petris ti segretarm, il ei^nor Vittorin liennaro n citKsicrc <• il siguor Franresro |)r U i usti a dircttore naulieo. Siccomc lo statutu din- rim |HT tliia spe«« superiore allr corOnc 1 'J*> In ilircsdonc drvi* dnmnndurr 1'upprovazi oni- drli' aietoiuldea generale, r»»sl il presidrnte alle propostc evontuali, ohiede ni MH'i preseliti rnutorizsiaziono di por t u rr aH' ordinr drl fronto drl prossium eongivttso un p r o f i l u di s]irs4* prr Karipiislo di min hnrea, eppero superiore ali' iinporto pre\ isto dallo statutu, »• la relativa eopertura. t/ asseinhlen approva. rome plin« approva la proposta drl siguor 1'onim rlir si« poslu ali' ordinr drl gioNn* drl prossiitm rougresso la costiliizione di mi roinitnlo di sori allo sropO ili darr tmtggiorc sviluppo alla soriria r di allargare il namero dri sori »•on tribuni! i. Esaiirito I'ordinr dei giorno IM srdita r levnta. Ura rlir semhra ridesiarsi P interesne prr la siinpatie« sormta. noi ituguriaiiio alla nuova direzione, rninpusta da giovatiili forzr volonlrro-r. di poirr rieondurre il nostro «Clnl> Lihrrtas. alla pasaat« tlorhlezza r alTantiro valorr. II r»iugre*so generali- ilrllu ..Sorlrtii Politim Islriami a tapoilistria. NelI' ultiliiii srdula drlla direitloiie vriuir lissato il eongres8»i generale drlla Soriria a Capodisrria por domridr« 10 luglio ji. v. a orr I1JH) ant. Si slabili I'ordinr drl giorno o si »lecise di rouvornrr il roinitHto elettorale perehe provvrda alla progentuzionc del le candidature prr Ir cark-lte soriali. Al prosimo eoiigre&so la direzione proporra ehe il cntiotic soeiale per Patino I'-*»4 rrsti invarlato. rior di ror. 10. Ma aftinclir la Soriria possa avere utio sviluppo inaggloro. verrA fatta U0r Incliicsln prr vrdrrr ipialr risu I tat o potrrldu' avere suHamurnto drl nuniero dri soei la riduzione drl ranoiir d« ror. 10 a ror. 6, riduzione rhr vcrreblK' poi proposia al eongrrsso prr 1'auno 11H>5. IHversi uiiisti desideri rmrgruuidluti. Prov\ idr furoiio lr misiirc prest- dal noslro<'ouiiiur silila neltezza pulil.lira. rlir da noi lauto diftetta. Noli liastn prro 1'avrr liitlo a r t i ^ r r r I'ampln notitirazionr, biso^ua anchr larla risprtiarr su^l' albl pul>l>liri rhr, r rosa dire, tiou lunino iniror« oiiniulo 11 perim*ss<> di puMdirUA !!!> e. si-nza transifrrrr, far risprttarr anrlir Ir dispoaizioni in ipicllit previste. rhr. aliueno tsino «d oggi, lasriatr il dirlo, siaino in i oiiili/ioni torsr p r ^ i o r i di priina. Kd iufatli, ^ra/.ir a^li rtVnii drl rahlo. insopportaMli pruprio son<> i srlvajjgl scliiatnazzi notciriii rou ranii r nnisirhr di pMitr avviua/.zata: rd omilili i friori rlir si siMilonu iu dati puliti drlla ritta. sprrialinrntr di inattina r di sera. !,<• Irjrffi (Mittitarie devonu venir ri^orosamrute appliratr e rosi ipndlr rdili/.ie: a rapodistrla pero iiejjlljreiiteineulr -ono tnisrurMir in (rran pa rte lr plillio, e diliientiealr Ir "Onde. Rivolgiamo rahla rarromanda/.ioiir airMseeutivo eouuinahi> MIIII Coinmissione sauitariii, vive. e a ipielln ehe dovrehhr rssrre la Coiiuuissiune edlle e rhr potrehhr fartanto e tanto bene. Si puo preleudere! Tutti lunino strssi doveri, e tutti lianno gli slessi diritti. Non e puriroppo eosi rou la nuova provvjdenzialr oondutturn d'aru na, rhr dove vien domandata, »piani s^-iupre non si da prrrlir nianeauo i nirz/.i r nun si puo d are prrrlir nun arriva a eerta altezza. Su vi« prorurino uiudieaiueute i nostri hravi ilenari neeeasari per 1'iutera rj»te e per IM totale distriimzione dell aeipia. tanto desiderata. e se anehe pense> ranno di far iniuiftinro Ir vie, aliueno d rslatr ril alineuo <|iielle di maggior uioviuiento. damnno ejrualinente al Coiniiiie titta rendita d'usura. I'nI rim' 1'rn lir il mrrrato niattiitiuo delle trutta lo si liene uit ^ioro iu <Piazza tlel Dtioiuo- >a graude srapilo tlel Coiiiune r un iriornu sni fondi eomunali alla 1'orta M uda-V Kd a tutti drlla i eaprieeio? noj-erto tli elii sta iu eapitr. (iiiioeare eol Ii ipialuiupie rasla r » o sia. r inalissituo faito, senza con tare il danim ehr ur derlva alla rivira rassji. Ihitrr* primi not«' di lotleria err. err., a 11 rhr Iu lorimi ratoale. XII. Kirrve sointnr tli deuaro: V. i n l»iiii<'i»t;ir<> prr »pialuui|ue iinporto, 11011 prelevaudo pero |>ii'i di oOO eorone al jriorno, 11 visi« al 2 : i „. It. i n < o a l o r t i r r r n l r 1. prr qualunqur iniporio prrlevahilr verso preavvisu tli trr giorni m1 '.. 1'. per »pialumpie iinporto. a trr inesi figso, prelevabUe verso pr«*avviso »li »piindiei giorni al .'P t . .*>. per »pialumpie iinporto, a sel megi Hsso. prelevahile verso preavvis« tli vrlitimi giorui al r 4. per ipuihuitpie iinporto. a un anno tisso, prelevahile verso preavviso di un m»'s»' 11] '' .. (^uantlo Hnalmente si prrntlrra la ileeisione tli deinolire tpiel vrreluo tuuriierio da inisrro vlllag.uio, inezzo diroeato, seiiZM alrima imporianza s|t»riea, rlir non r allro -r uou 1111 ivsio tlellr veeehie iillira deli« eilt/i. il tpiale v« dalla -1'orta della Mudil* alla rasa del Signor Stefaim Zet to V Alloia anehe roeehio dol lorestiero Li'Anniiiui>trazione del nostrorivji^o Ospitale tur rita invrro o^ui piti <>iu- sarii appagalo. la piazza «Da Poiitr* pio elogiu; e prr quanto riguarda la artpiistrra umito urila sna bellezz«, 4*. sil |»ie«'oli» ris|»iii*iiii»» riliisrin ml »rciii siii^idn ilitla IIOII Direzione, non si pno dir allro, i •ho ed il uiovimeuto, Spreialmenie tlei piii tli 1111 lihrettn, per \rrs.nin iiti t lit to eorris|Minde prrfettMinentr heue. veieoH. silil ivso faeile r siruro. meusili min siiprriori a 4'orom* .Ml 1'ereh^ diuiipie uou aeroutentarla. Da hravi all opra! tale dar tli atl ecrerione del primo vfrsauientu solhHdtando I'attivazione <le^rli Inea- umno al pirrone. rlie \ lene »reci ta to prr t|iialiiiii|iie nutiti pro^n i i. rhr >cnthra aucora si linporlu. II pirrolo rlspurmlu mui librino uril'ariji, r provvodere rosi I mi sp,'iaii/:a. 1 eomnicnti -i potni jHilril e>sere niai superiore ali* Iniallr rrllr per i poveri ileilUMiti. tanto last iarli alla lUaggioranza tlei eittaporio niusNlnio di Corone 1000. lUfrssarir. alla nuova rrlhi niortuftiia diui hrti priisauti. noi roustatiiimo Hiiiilntrsj si etTettiieranno rou pretalilo indispriisahilr. all intonaeatura solamente il fatlu. Per la fesla tlel avrlso di eiiu|iie triorni al 4 . del tanto bisognevole vercltio rditirio patrouo della eilta. ehe rade oggi. sgrettolato, e eosi vi« ? K non si pensa la rhiesM si rivtdse ad aleuni študenti H. i n il«-|»osili» pit-slili i|m»I<•rhr 1'attitnlr solerte Direzione, stufla delle srimle magistrati atHnrhe as en ri e listiifja di |>azientare. alla fiue st siemr atl al tri tilarumulci eiitadini per i|imlan<|tie iinporto, a sei aiini diiueltera ? \ olessero suouaiv iu duomo alla messa lisso. Vedi pro^etto votato tlal Congrande. (iiovedi alle prove tlivrisi siglio di Amminiatrazione addl ."> I II nuifro ibi. < '.ilrnlo deli' interesse s a e r o r s r r o ehe quegli študenti parDecembre Itn:; al 4 1 V' lavauo slavo r pt-reio si ritiutnrono r sprsr colltr^giaii ili Sigllorl <« 1'iiur le rotKlizioni in<tirnw snim vklcvoll r I. Ii ili Triesto da ima r n t a di suonare. II11« n miuro nvvis«. Hanra liiprovitielahneiite ap|M>llata: Speriamo eh» ei6 sin tK-raduto senza »ijrni »ti.iuniiiln rvasa ili M»V\»•tmioiie T» i v.|,u iiHtnitirM ehe K" inearieati tli metler su 1' or- lMltluo «nrn v n le vol«* cnlro i priini i|tiiii>lii'i Candilalr Cor. 1*000 chestra lo sapessi-«ro.]ierelu; allrimenti jflortit »lit »jiirllo iMIttcivltJt/ionoila pum«' a .'! inesi Cor. le supposizmni ehe si potrehbero fnre ilrlln I'if<-/.i<iin> n <k'l < "oiiM^lin t :<|i<tili«lriii. I Mtiirirl" I'.MM. bollo mnibiale 1.40 - irebbero iimltlssiuie. esteaa « « I.KO Ilif. eSp<'se reffia • Cor. 44.sT 44.'.H) AVVISO a saldo Cor. I'.».">.">. 10 • TI«I * U P. •• IR^I-T RJII.' 1 ^FLM U*M 11 MIIITIII rrstituitn bollu ea m Idil Ir « 1.4Q t u !•' M'irin-nlt i>|M'ntxiiiiii: Cor. I'.».">I..."IO Oifi* « u il I ili t MJ'i I. At eordii prestili venso rambiale p«T fnriliinr«' il cambio »Irlla moiirta pari a sdis eou paralizi« tli altneno dur tiruie, spirriola ril ili argeilto rirrvr ili trrCaleolo deU iiiteresse r spese drlla per un termine non inferiore ad ono samentO M titolo »li deposii«) ed iu pa Itaura |io|iolare rii|nuHstritmu: gameuto la moneta siessa puivhe sin e IIOII snperiore a sei inesi. al il Camhinlr C«»r. 2000.1 eoiisegnata in saeeheiti sigillati e nitipii*i , " , per spese tli provvigione. " „ a il iin^si Cor. 30.— uiti del tilllbro della ilitla ehe elT»'ttua Previo avviso tli ono giorni tlalhi bollo eamldale • 1.40 il versauiento. 1 loro sradenza, le eambiiui pot ranno , „ spese prov. « it. 1 sacrhrtti devono esser eonipletali -pesi-ili eaueel. • 'J. < .'iH.4it venir riunovate, tpialorn vetiga restiiu »piesto modo: tuilo un tpiinlo della soniina o tpiella <.,,.., UI.1.,1 sjilrlo Cor. )M; 1.1.11 frazione miiioro ehe. iu o^ui singolo 1'ezzi da 1' Cent. 1000 pari a Cor. 20 pari a J^IN enso, tu dalla Dirozloue se tli siui » lo » 2000 • • » 200 > >20 » 1000 > • » 200 Si noti per6 ehe •(iiesta eerta MII- spettanzu. altrimonii dni Conslglit) di • I Cor. 1000 » • • looo ItHlata Hanra Idprovinrialniente ap- Ammiiiistrazlone eeeeziuualmeiite ar* > 1 Flor. n00 > » > 1000 pellata. IIOII fa opnazioni rauibiarir eoiilnta. » • 5 Cor. 200 » » » 1000 rou sradenz« superiorr a /IT TM'si, H. Srouta i anil»iali. rou alinruo iHentre la Iblira popolare Cupodi- dur tlrtni', a sradenza IIOII superiore striana la Ir sirssr opnazioni eou a sei inesi al t? , pin 1 ," „ per spi^si' sradenz« a w/ di niodo ehe il BANCA POPOLARE CAPODISTRIANA tli provvigione. ealrolo deli' interesse e spese al SifJ. — »• III. A prr coni i eorreuti garautiti I A.... <iui. V.... d i < 'a pi h I [siria rl- con nudievaria tli dur o piu ti rine Associazionf di ('oniiiien-iimli «kd linlnslriiili sulta ronte^giato dalla llanra pnpo- sol v eliti, per la durata masnima «11 lare Capodislriaua eosi: due anui al ti" „ piti ' , '„ per spese I *M|.IM milrnlkit 0UAK1II 0 ' I F F I C I O : »Ii provvigione. Caiuhiale Cor. ŽIH¥». IV. Iu\ este drnari in rttetti di si- Nei giorni feriali dalle t» «lle 12 ant. " „ a 0 inesi Cor. 00. v dalle .'l alle H poni. eurezza pupillare ed iu ipoterhe tli Iiollo haiiildale • I.40 sjeurezza piiimimitirale n rondizioni Nei giorni festivi dalle tt alle 12 ant. 1 H S< ." ,|S| ' ' prov, n.— II Direttore di turno si troverii liegli t'»s.4o tla stnbilirsi. spese di ealiee). ultiei uri giorni feriali: dalle alle DM prestiti a debitoriale. verso '• 11«|> Hillt Ut»li*l a saldi Cor. lMl.tiO 10 ant. r dalle h alle 0 pom. l'i«)ii« 1 n I' nI I' Mriniborso iu rale iuensili per la »Iu- Nei giorni fesi i vi: dalle 11 alle 12 ant. rata tlim a ehupie anui. ron garauzia pari a t»"74 tli aliueno due Hnnr al li" piii t •.sserviaino ehe auntio prr spi'se tli provvigione. liri primo raso la diffrC1 H C O L A H E VI. Ažurne amininistrazioni per ivuza i' di l.tlO" ,,! •lolla mrf )|«IM i»U»Ut»lrt coiito di terzi a rondizioni da si altinel seeondo raso la ditfedell'AMiaz. di Commercianti ed Iiiinstnali lirsi. rrnza e di -'.-'4" ,!! I ronimentiV ni nostri eorlesi I,etVII. Fa il servizio ili eassa prr l.a sottoscritta si pregia tli avvertori. eonto di irrzi a »-omlizioni da stahitire i Signori So<-i rhe il handaio tirsi. Homaiide. II progi'IIo di restaiiro VIII. Assinne iueassi e pagaiuenli tlel leatro e >rh'i niorto, o teme IM per eonio <|[ Soeiptii eooperative »Ii t err A a loro disposizione delle marDirezione di svegliare il donnientoV proiluzionr. tli eonsuuio e »Ii ditte pro- rhiur irroratriri, rrdendole a nolo al prezzo »li soldi 20 il giorno. KipaAtteiidinino tla lei la rUposla prr torollale M rondizioni »la stabilirsi. rnziotii »li evontuali roiture rausate og^lottu. IX. Klreve valori iu mistodia r da uegligruza di rlii uucrA le marprovvrdr prr I' inrivsso »lei medesitni. II iillovo orario ehe i Signori far- verso umi provvigione tli ' , . " „ sino rhine, dovranno vonir risanite. Per iptei šocl ehe intondessero uiaeisti si sono iuirotiotli, da eirea un 11 eorone uiille e 1 sopra eorone »piisiarr irroratriri prr proprio conto, aiiii« M ipiesta pa rte, nun |>ttirehlir mille, per il termine massimo tli »ei le drtte imu-rhiur verrannu cakulale venir modilirato nel senso, ehe. al- lliesl. a tior. 7.50 I' ima. ineuo durante i uieai d Aprile a OtI.<* inacchine sono artatto uuove e X. Aeeorda sovvenziolii vei-so pelobre, restino aperle le farmaeie sino di sisietna uso Vorumrel. gni di valori piibhlicl, uou oltre i ' alle 10 di sera. dol loro valoridi Borsa. al (•" ,, eSiaino rerti rhr si vorra venir ineontro a ipirsta giustissinia doinaii<lu Hente di spese »Ii provvigione. XI. Assuiiif opriM/itiiil »II rainhin tlel piiltl>li(>o. A rli I Ur 1'tarvniliil, inlaiMr e ramprarendita di til»di, rarbdle e i'i.|».|l.lrUi- 11 j.. I \»«ImI \ 1'rUirn. La ehiiisnra doinrnkvile dri negozi »• fatta rispritair r I' areattoiuiggio r sorvrfiliato, rt>inr si- non vi tbssero in proposito disjiosjziotii di legK*'* linpioriaino la sorveglianza drli' Vntoritii ronuiunlr e politira. /,.l I.a liti DlUKS.lOSB it eni /iiijiohiiT »n'si; 1'fUmrhiur Frmicnsrn, 1 n/K*lrxlnti uprilr L A PUKSII)EXZA