Una bimba, una spilla, un ragazzo

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Una bimba, una spilla, un ragazzo
Una bimba, una spilla, un ragazzo.
Era un normale giovedì mattina alla Merlin: Andrea come al solito blaterava scherzosamente
mentre una tiepida Giada discuteva con Margherita ed Irene. I Naruto-Boys lanciavano premonizioni sul nuovo capitolo. Luca entra cercando Lorien.
Era un normale giovedì mattina alla Merlin. La classe aspettava italiano.
Suona la campana e arriva trafelata la professoressa, tra sorrisi e saluti si genera l’appello e
poi tutti immersi nella materia. Tutti tranne Carolina, che vedendo passare Luca con Lorien gli
dice: “Lo sai che oggi la Persicci non c’è e le ultime due ore sono di sostituzione... Hei, la spilla
è mia... Grr.” Luca prende la spilla dal diario di Carolina e le risponde: “La spilla te la rendo dopo e sì sapevo che la Persicci è assente, ciao testona!”
Linguaccia. Sorriso.
Si chiude la porta della 3aA e passano velocemente le prime due ore scandite da compiti, esercizi, sogni, spille aperte e chiuse.
La ricreazione è una sospensione temporale, si fermano le materie, si rifocillano i corpi e le
menti, ignave, vagano nei 15 momenti minuti verso una larga, ma semplice direzione: il gioco.
Poi, inesorabile come il tuono dopo il lampo, la campanella suonando riporta, con strascichi, la
normalità scolastica.
“Che fortuna” sussurra Gaga ”abbiamo musica, un’ora di dolce dormire.” “Mi sa, se non sbaglio,
che se oggi non andiamo a chiamare Luca e Lorien l’Assistente si arrabbia e dirà ‘Accidenti ai
ragazzi’ o qualcosa di simile” dice Giulia ridendo.
Un’ora di musica, un’ora di canto, un’ora di insolito dormire mossi da note e suoni: Maggie balla
con Irene, Gioia canta, il prof. suona e gli altri parlano.
Trilla l’ennesima campana, tutti di volata nel corridoio per passare dall’aula di musica alla più
confortevole 3aA. Due ore di sostituzione, disegni da finire e parole da spendere in allegre
discussione sul + e il -: dove + parli e - ascolti, ma + ti diverti e - ti annoi.
Due ore senza prof., due ore senza... Carolina si alza improvvisamente dalla sedia: “Luca dove
hai messo la spilla rossa di Hello-Kitty??” “Guarda Carola che alla ricreazione l’ho attaccata a
quella specie di taccuino che chiami diario!” “E’ vero, lo ricordo pure io!”, dice Gaga.
Il panico e la disperazione appaiono sul volto dell’attonita Carolina. “E’ nei matti”, commenta
una divertita Giulia. Inizia la ricerca e Carolina guarda sotto i libri, nelle cartelle: come un
bracco da caccia fiuta possibili tracce della adorata spilla. Tutta la 3aA viene mobilitata, è
una spilla, ma è quella di Hello-Kitty.
D’improvviso, come uno sbatter di ali di farfalla, la spilla riappare da sotto un libro. I verdi
occhi di Carolina si distendono e un sorriso soddisfatto si approssima sulle sue labbra.
Tutti la guardano con cupidigia, ridacchiando. “Dai Carol è solo una spilla!!”, dice sorridendo
Luca.
“No, è la spilla che se ti comporti bene ti regalerò a fine anno, visto che ti piace tanto”, risponde Carolina con pazienza e felice che quell’oggetto, quel gioco, non sia andato perso.
A Carolina.