ALLA SCOPERTA DEI GESTI - museo e villaggio africano
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ALLA SCOPERTA DEI GESTI - museo e villaggio africano
ALLA SCOPERTA DEI GESTI ANNI 5-11 SCHEDA N. 2 ITALIANO LINGUA STRANIERA In compagnia di amici, così come in famiglia, ci sono dei gesti che accompagnano le nostre parole. I mass media e la pubblicità si servono del linguaggio nonverbale per influenzare gli spettatori. Come stanno seduti gli inglesi? Come esprimono un rifiuto? Cosa significa darsi dei colpetti sul gomito con la mano in Germania? E nei paesi di lingua spagnola? Come camminano i francesi? E come dicono “Taci” con la mano? Quali gesti abbiamo appreso? Quali gesti vengono usati? STORIA GEOGRAFIA Schioccare le dita era un gesto già usato nell’antica Roma. La riverenza si diffuse nel Medioevo. La V di vittoria fu usata nel 1941 da Winston Churchill. La T di “Time out” (pausa) trae origine dal football americano. Anche il gesto dell’autostop è nato negli Stati Uniti. Le mani giunte per esprimere “Grazie” si sono diffuse dall’Asia in tutto il mondo. Quali gesti vengono dal passato? Quali gesti vengono da altri paesi? SCIENZE EDUCAZIONE CIVICA Quali meccanismi fisici e psichici stanno alla base delle nostre emozioni? Come fa un bambino a farsi capire? Per far rispettare il codice della strada il vigile compie diversi movimenti con le braccia e le mani. Come si apprendono i gesti? Quali gesti è importante conoscere? ARTE E IMMAGINE RELIGIONI Spesso pittori e scultori ritraggono figure religiose nell’atto di compiere un gesto. Capita a volte anche nei ritratti profani. Durante le cerimonie tanto il celebrante quanto l’assemblea si servono di gesti, non solo per pregare. Quali gesti sono rappresentati? Quali gesti conosciamo? EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE MUSICALE Come chiama gli schemi il playmaker? E l’alzatore? E l’allenatore di calcio? Come si esulta? Come ci si dispera? Il direttore d’orchestra usa le mani per far capire agli strumentisti e/o ai coristi come interpretare un brano. Quali gesti dello sport conosciamo? Quali gesti sono significativi? Quali gesti usiamo di solito? “AL VILLAGGIO” Vita, lavoro, iniziazione MAPPA TEMATICA antica moderna contemporanea saluti rispetto giuramenti amicizia NELLA STORIA rifiuto NEL MONDO paura pittura scultura calcio musica NELL’ARTE vittoria / sconfitta teatro basket pallavolo NELLO SPORT ALLA SCOPERTA DEI GESTI NELLE PROFESSIONI cuoco operatore di borsa da piccoli vigile DI TUTTI I GIORNI tra amici a casa celebrante ricevente il sacramento assemblea NEI MASS MEDIA SACRI tempo ordinario festività particolari televisione internet giornali riviste a scuola IL LINGUAGGIO DEL CORPO ANNI 11-16 SCHEDA N. 2 “Scambio di saluti GHANA Siamo amici UGANDA 1. Ogni comunicazione umana avviene contemporaneamente su due piani, quello verbale (la lingua, le parole) e quello corporeo. Il primo da informazioni sul contenuto, il secondo sulla relazione e sulle emozioni. 2. Nessun atteggiamento o movimento del corpo ha un preciso significato in sé. Il linguaggio del corpo e quello verbale sono interdipendenti. I messaggi trasmessi possono essere congruenti o incongruenti. La congruenza convince. IL LINGUAGGIO DEL CORPO 4. Il linguaggio corporeo, così come quello verbale, è appreso. Varia a seconda dell’ambiente naturale, del contesto culturale e familiare in cui vive un individuo. Salve alcune eccezioni, non esiste un linguaggio corporeo universale. 3. Nel linguaggio corporeo si possono osservare e decodificare: a) L’atteggiamento b) La mimica c) La GESTUALITÀ d) La distanza e) Il tono Quanto maggiore è la capacità di un individuo di comprendere il proprio mondo emotivo, tanto maggiore potrà divenire la sua capacità d’intuire quello degli altri. “AL VILLAGGIO” Vita, lavoro, iniziazione APPROFONDIMENTI Posizione eretta seduta - distesa Modo di camminare Fronte - sopracciglia occhi - naso - guance bocca - mento ATTEGGIAMENTO MIMICA Braccia - mani - dita tronco gambe - piedi GESTUALITÀ IL LINGUAGGIO DEL CORPO: Cosa osservare Volume velocità intonazione pause Intima - personale Sociale - pubblica TONO DISTANZA 10 domande di controllo 1. L’atteggiamento è aperto o chiuso? 6. Dà segni di malumore, noia? 2. È sciolto oppure contratto e rigido? 7. Ci sono segnali di distanziamento? 3. C’è un contatto oculare? 8. Oppure, viene troppo vicino? 4. La bocca è distesa o contratta? 9. Il tono è aggressivo, calmo, neutro? 5. Ci sono dei gesti significativi? 10. Parla in fretta o lentamente? Alcuni esercizi a) Osservare delle immagini raffiguranti persone (in foto, disegni, libri, riviste) e verbalizzare tutti i segnali del linguaggio corporeo che si possono notare. In seguito interpretare, dare un significato agli aspetti notati, esprimendoli ad alta voce. b) Ritagliare da una rivista foto che compaiono nella pubblicità (o nell’articolo) e fare una graduatoria dei diversi tipi di espressioni e di emozioni. c) Come sopra, ma osservando una scena in movimento, come un talk show in televisione. d) Imitare altre persone, presenti o conosciute, attraverso il loro linguaggio corporeo.