Ancora un anno difficile per Gualtieri
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Ancora un anno difficile per Gualtieri
Voci di Piazza CN/RE 1043/2010 Cod. SAP 30058898 A cura del Comune di Gualtieri N° 2 - Dicembre 2011 Ancora un anno difficile per Gualtieri Massimiliano Maestri - Sindaco Siamo praticamente alla fine dell’anno, periodo di festa e di speranza ma anche di bilanci e riflessioni sui giorni passati. Come sempre il mio articolo di Dicembre, sul nostro Voci di Piazza, si è posto proprio l’obiettivo di tirare le somme dell’attività svolta e di indicare le linee generali che l’Amministrazione intende seguire l’anno successivo. Purtroppo anno dopo anno questa riflessione si è sempre più trasformata in una sorta di bollettino di guerra: la crisi economica locale che ha anticipato di poco quella internazionale, le scelte sbagliate del Governo che hanno pesato sempre più sui bilanci comunali e sui cittadini, il crescere della povertà anche nella nostra comunità, ci consegnano oggi un quadro veramente preoccupante. Nella seduta di Consiglio Comunale in cui si è discusso di assestamento di bilancio, si è evidenziato come il flusso di entrate correnti del nostro ente non è più in grado di coprire le cosiddette spese correnti. In pratica, la somma dei trasferimenti statali e delle entrate tributarie (tasse comunali) non è più sufficiente per garantire la copertura dei costi dei servizi che l’ente eroga ai propri cittadini. Quest’anno siamo riusciti ad evitare tagli ai servizi, grazie ad entrate straordinarie come l’avanzo di Amministrazione dell’anno scorso e gli oneri derivanti dalla costruzione del polo commerciale ricreativo, di fatto tamponando gli effetti (continua riduzione dei trasferimenti) delle varie manovre economiche promosse dal Governo Berlusconi, ma anche della continua e crescente riduzione delle entrate derivanti dall’imposizione fiscale locale (addizionale IRPEF e tassa rifiuti) e dal pagamento delle tariffe per la fruizione dei servizi a domanda individuale. Sulla prima questione è inutile dilungarsi, per fortuna il Governo Berlusconi non c’è più, anche se la condizione in cui ha lasciato l’economia del paese (siamo sull’orlo del fallimento) costringerà a sacrifici e restrizioni che amplificheranno le già preoccupanti condizioni delle nostre famiglie. Quello che rimane è il quadro che esce da un anno di osservazione della nostra comunità. La condizione economica delle nostre famiglie è sempre più critica, lo si evince dai mancati pagamenti delle tariffe e delle tasse comunali e la situazione delle imprese locali non è certo migliore. Gli effetti benefici della risoluzione della crisi Tecnogas non sono purtroppo stati all’altezza di quanto ci si attendeva, pur avendo l’azienda ricominciato a lavorare.Purtroppo le conseguenze del “fallimento” del gruppo Merloni non si sono fermate ai mancati incassi per le aziende dell’indotto ma continuano a produrre nuove situazioni di difficoltà che rischiano di decapitare definitivamente ogni volontà di resistere degli imprenditori locali. Tutto questo, in un contesto nazionale che certo non permette di sperare per l’anno prossimo inversioni di tendenza tali da garantire nuove condizioni di prosperità. Dal canto nostro poi l’Amministrazione si accinge a predisporre il bilancio di previsione per il 2012 sapendo già di dover ridurre le spese di oltre seicentomila euro, di fatto dovendo riSegue a pagina 4 Voci di Piazza pagina 2 Dicembre 2011 Voci, ritratti, colori di un popolo alla ricerca dell’unità d’Italia Da domenica 13 novembre a domenica 11 dicembre il Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio ospita la mostra più insolita che il Comune di Gualtieri abbia mai tenuto a battesimo. Ci permettiamo di definirla in questo modo perché molte sono state le condizioni che l’hanno resa più unica che rara: è stato allestito un percorso che “racconta” gli ambienti, le situazioni ed i contesti che hanno fatto l’unità d’Italia. Hanno aderito e collaborato al progetto una moltitudine di enti, associazioni, istituti scolastici e giovani di tutto il territorio. Certo il tema era invitante, ma determinante è stata la voglia di mettersi in gioco, ognuno con le proprie competenze e peculiarità , con la complicità di esperti dei diversi settori che hanno messo a disposizione la propria professionalità al solo scopo di organizzare momenti di riflessione sulla storia e sulla comunicazione del popolo. Il progetto è stato ideato, organizzato e coordinato dll’Associazione “La Bottega dell’Arte” di Gualtieri con il patrocinio dei Comuni di Gualtieri, di Reggio Emilia, la Provincia e la Regione Emilia Romagna in collaborazione con Confcommercio, Istoreco, I musei Civici e la Fondazione “I Teatri” di Reggio Emilia, l’associazione LIONS di Guastalla, la C.R.I.,il circolo ARCI “il livello”, la protezione civile “Bentivoglio”,l’AVIS e la pro loco di Gualtieri. Hanno aderito inoltre il museo “Don Camillo e Peppone” di Brescello ed il “Museo della treccia” di Luzzara. Hanno contribuito alla realizzazione: Frati Imprese, Banca Reggiana, General Acque, F.T.A, Unipol, Benkel di Gualtieri, Tamagni Costruzioni di Boretto, RAS e Banca Popolare di Guastalla, Le vie del cioccolato e LINDT di Reggio Emilia. La manifestazione si è articolata in tre eventi distinti ma concomitanti: una mostra che consente ai visitatori di “entrare” nella storia con profumi, sapori, situazioni e animazioni; un convegno sulla comunicazione di ieri e di oggi con particolare riferimento al modo di interagire dei giovani; un concerto lirico dedicato a Giuseppe Verdi. Il percorso della mostra resterà aperto fino a domenica 11 dicembre, giorno in cui la chiusura definitiva della manifestazione sarà affidata ai referenti del museo della treccia che animeranno un pomeriggio rivolto ai bambini, insieme agli studenti del corso per tecnici dei servizi sociali dell’ist. Professionale di Guastalla ed agli operatori e anziani della casa di riposo “F:Carri” di Gualtieri. Obiettivo dell’incontro è trasmettere, raccontare, insegnare tradizioni, storie, giochi dei tempi passati alle nuove generazioni. Coordinerà il pomeriggio Paolo Mantovani, ricercatore e raccoglitore delle antiche tradizioni locali. Nell’occasione sarà esposta la collezione di giochi di Cesare Bulgarelli. Alla mostra ha partecipato il fotografo Gianni Bellesia con la collezione “ritratti d’Italia” esposta per tutto il percorso; un contributo artistico è stato offerto dal pittore Dario Rossi, mentre l’artista A.Borghi ha esposto un’istallazione pittorica dedicata ai colori dell’Italia. Ricordiamo che la mostra di palazzo Bentivoglio è stata dedicata alla memoria della prof. ssa Gloria Panizzi recentemente scomparsa e che le offerte raccolte all’ingresso saranno devolute all’Associazione Amici del day hospital oncologico di Guastalla. Al convegno sono intervenuti:Fabrizio So- Un grazie particolare al Prof. Fabrizio Solieri per la supervisione storica e alla Prof.ssa Eisabetta Dallari per il contributo profuso nell’elborazione dei testi. Non dimentichiamo il supporto della Prof.ssa Monica Giovanardi che ha elargito suggerimenti efficaci per stimolazione dei cinque sensi; l’assistenza di Luca Baroni è stata preziosissima per regalarci quel tocco di originalità nell’allestimento... come il contributo degli instancabili operatori del museo della treccia di Villarotta ed i simpaticissimi sostenitori di Don Camillo e Peppone di Brescello. I “feriti” pionieri della CRI di Guastalla con il trucco di Luca Angelucci hanno reso più vera del vero la battaglia di Solferino! Gli amici dell’Associazione Lions hanno condiviso con noi la frenesia della preparazione, così come il Circolo ARCI “Il livello” e la Pro loco di Gualtieri oltre al gentilissimo Luca Torelli che pone la cultura e la valorizzazione dei giovani al di sopra di ogni ragionevole dubbio! Andrea e Saulle per Scacciapensieri.it hanno prontamente risolto i problemi audio- lieri docente ed esperto per Istoreco, Giorgio Simonelli dell’UNICATT di Milano, Italo Moscati, regista e sceneggiatore, Don Giordano Goccini del servizio pastorale giovanile della diocesi di Reggio e Guastalla, Salvatore Ragonese del Conservatorio di Mantova,Ezio Bianchi del Liceo artistico Toschi di Parma, Lauro Menozzi dell’associazione Prodigio di Novellara. Il Concerto “W Verdi” è stato curato da Donatella Saccardi e Raffaele Cortesi del corso di canto lirico del Conservatorio di Parma con le splendide voci dei cantanti Son Dong Chul e Maria Simona Cianchi. In occasione dell’inaugurazione è stato predisposto un annullo filatelico su disegno di Alfonso Borghi, disponibile ancora per alcuni giorni presso la sala dei giganti di Palazzo Bentivoglio. Per informazioni tel.334/1207176 visivi... ed in ultimo, non certo per importanza, il personale del Comune di Gualtieri che ha accolto e reso possibili le nostre proposte. Tante, tantissime persone esterne ed interne alla nostra Associazione, volontari ed appassionati che fanno del loro contributo attivo un vero atto di professionalità come: l’arte del cucito della nostra Stefania Carrara che ha incantato registi e fotografi con la precisa ricostruzione degli abiti d’epoca, le acconciature storiche di Mariuccia Cattagnoli, la falegnameria di Renato Daolio ed ancora... Ezio, Nathalie, Alberto e Lisa, Alessandra, Ardemia, Dirce, Gabriella, Chiara, Asia, Michele, Arianne, Lucia, Desirè, Beatrice, Micol, Carolina, Andrea, Zara, Franco, Gabriele, David, Emanuele P., Alessandro C., Kashif, Filomena, Sara, Francesca A., Alessio D, Alessio B., Daljeet, Giacomo, Micael, Alex, Giulia, Emanuele C., Alessandro T., Michela, Laura, Francesca C., Francesco, Eleonora, Greta, Valentina, Sabrina, Diana, Iulia… Questa è vera partecipazione attiva! Patrizia Vezzani e Francesca Zecchi per La Bottega dell’Arte - Gualtieri Voci di Piazza Dicembre 2011 pagina 3 L’Agricola compie 100 anni Il 25 novembre 1911 nasceva a Santa Vittoria la cooperativa Agricola. In anni in cui il livello di disoccupazione era talmente alto da costringere la gran parte dei vittoriesi ad emigrare per cercare lavoro e il disagio sociale era oramai divenuto inaccettabile, un gruppo di abitanti di Santa Vittoria, per lo più analfabeti, decisero di organizzarsi in cooperativa, acquistando la tenuta Greppi e lavorandone i terreni non più a beneficio del Conte, ma per loro stessi. Inutile dire che fu una grande rivoluzione, che portò con sé grandi cambiamenti nella vita e nel tessuto sociale dell’intero paese, al punto che, dopo alcuni anni, la gran parte delle attività economiche di Santa Vittoria erano gestite in forma di cooperativa. Questo cambiamento epocale ridiede slancio e fiducia alla comunità ed in questo modo si diede una svolta alla crisi economica permettendo al paese di rinascere e di ricostruirsi attorno alle cooperative. Proprio da lì nasce il celeberrimo segno distintivo di Santa Vittoria che è, oramai, universalmente riconosciuto come il paese dei “Tuch a vouna” (tradotto in italiano: tutti a una). Infatti il senso di solidarietà e il concetto di aiutarsi uno con l’altro per crescere insieme, perché se ci si aiuta tutti si cresce tutti, mentre l’arricchimento del singolo non porta arricchimento per la società, sono concetti nati e cresciuti a Santa Vittoria più che in ogni altro paese. Già la pur vicinissima Gualtieri, che però rimaneva un paese ancorato ad una cultura contadina ancora basata sul latifondo, appariva lontanissima dalla realtà vittoriese. Poi naturalmente il mondo è cambiato e si è evoluto e la cooperativa Agricola ha continuato a modificarsi, adattandosi alla realtà e alle innovazioni, così nel 1979 si univa alla Cooperativa Braccianti di Novellara e nasceva la Cooperativa Intercomunale Lavoratori Agricoli (C.I.L.A.), che oggi prosegue la sua attività raccogliendo i frutti di cento anni di cooperazione nel territorio della Bassa Reggiana. Allora festeggiare i 100 anni dell’Agricola (perché a Santa Vittoria è sempre riconosciuta come “l’Agricola”) non significa semplicemente ricordare una realtà economica importante o la cooperativa più longeva d’Italia, ma ha un significato molto più profondo. L’Agricola è stata un fenomeno sociale che ha coinvolto e stravolto un’intera comunità; fenomeno che potrebbe essere ancora attuale, non necessariamente nel senso di ripercorrere in toto l’esperienza cooperativa, quanto piuttosto nell’idea di fondo che ha spinto i vittoriesi a non arrendersi alla crisi economica e ad inventarsi una soluzione per poterne uscire. Questo spirito può ancora essere attuale e quindi abbiamo deciso di festeggiare l’Agricola, ripercorrendo la sua storia e parlando di quale ruolo la cooperazione può avere oggi per la comunità e il territorio. Il 26 Novembre hanno parlato dell’esperienza di Santa Vittoria Giuseppe Catellani, autore del saggio “Santa Vittoria dei Braccianti. La cooperazione in un villaggio rurale della Bassa Reggiana”, e lo storico Romeo Guarnieri, uno degli autori del volume sulla storia della Cila. Lo storico Antonio Canovi ha parlato poi di un’altre importante e significativa esperienza reggiana, quella della centenaria Cooperativa Case Popolari di Mancasale e Coviolo, dove si è sviluppato un interessante rapporto tra una cooperativa di abitazione e la comunità. Quello del rapporto tra cooperazione, comunità e territorio è oggi un tema di grande attualità. A Santa Vittoria è intervenuto sul tema Carlo Borzaga, docente all’Università di Trento, presidente di Euricse, European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises, uno dei massimi esperti di cooperazione in Europa. Il convegno è stato concluso da Giuliano Poletti, presidente nazionale di Legacoop, che ha parlato del progetto “cooperative di comunità” a cui sta lavorando Legacoop, e che vede già importanti esperienze anche nel Reggiano. Hanno portato il loro saluto Massimiliano Maestri, sindaco di Gualtieri, Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia e Graziano Salsi, presidente di Cila, L’attrice e autrice televisiva Syusy Blady ci ha illustrato il progetto a cui sta lavorando che riguarda l’esperienza dei violinisti di Santa Vittoria. Nel corso del convegno sono state presentate le ricerche della Scuola Media di Gualtieri per il progetto di Legacoop Bellacoopia “Storie della Cooperativa Agricola di Santa Vittoria e di emigrazione” e i lavori del Laboratorio di ricerca storica sull’emigrazione” realizzato dagli studenti della classe II C della Scuola Media di Gualtieri. Nel teatrino di Palazzo Greppi è stata allestita la mostra fotografica che ripercorre gli anni gloriosi della cooperativa Agricola. Livia Bianchi Assessore alla cultura pagina 4 Voci di Piazza Dicembre 2011 Dalla prima pagina Ancora un anno difficile per Gualtieri pensare complessivamente il sistema dei servizi, proprio nella situazione di maggior necessità dei cittadini. Dal bilancio certo non positivo dell’anno che sta finendo, dobbiamo, per senso di responsabilità, traguardare al prossimo con seria determinazione e con la consapevolezza che siamo, oggi, di fronte alla necessità di un cambiamento radicale del nostro stile di vita per come lo conosciamo e forse, troppo spesso diamo per scontato. Non pensiamo ne vogliamo mettere in discussione la necessaria pubblicità dei servizi né tanto meno la loro universalità di accesso, occorre però ricalibrare l’offerta all’esigenza reale, il costo all’effettiva capacità di spesa dell’utente, la continua ricerca di eccellenza deve lasciare il posto alla garanzia di qualità sostenibile e l’essenzialità deve diventare l’emblema dall’attività dell’Amministrazione. Per trasformare in azioni concrete quelle che ora sono solo parole, sarà necessario l’impegno di ogni membro della nostra comunità, dobbiamo rispolverare lo spirito che all’inizio del secolo scorso ha promosso la nascita dei movimenti cooperativi ma dobbiamo prima di tutto metabolizzare la necessità di ridurre lo stile di vita che in questi anni ci siamo “potuti permettere”, nella consapevolezza che da questa crisi non ne usciremo come quando ci siamo entrati. Quello che mi rassicura è che abbiamo nella nostra tradizione e cultura gli strumenti per resistere, l’esempio degli amministratori che ci hanno preceduto e dei cittadini che con l’associazionismo continuano a sostenere l’attività istituzionale, dovrà essere il faro a cui traguardare per superare la tempesta che stiamo affrontando. In questo senso mi permetto di ricordare tre amici che quest’anno ci hanno lasciati, Francesco Benassi, Gloria Panizzi e Tiziano Gandini. Nel loro essere genitori, lavoratori ed anche membri attivi della nostra comunità dobbiamo trarre la forza di traguardare all’anno nuovo, con la consapevolezza che insieme ogni difficoltà potrà essere affrontata. Nel frattempo auguro ad ogni uno di noi di trascorrere con serenità e felicità questo periodo di festa, certamente meno illuminato di quelli passati, pronti a tuffarci nell’anno nuovo con ritrovata determinazione. Massimiliano Maestri Sindaco Internet gratis in piazza a Gualtieri Da pochi giorni è attivo in Piazza Bentivoglio un nuovo servizio rivolto ai cittadini, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la rivista “Wired” (rivista americana che si occupa di innovazione) ha attivato un segnale WI-Fi completamente gratuito. Il segnale Wi-fi attivato di recente consente a chi ha dispositivi come computer, portatili, o “smart phone” (cellulare adatto a ricevere il segnale “wi-fi”) di ricevere gratuitamente il segnale Wi-fi per collegarsi ad Internet. Il servizio è gratuito ed opera inizialmente solo a Piazza Bentivoglio e le vie adiacenti con un raggio di azione di circa 300 mt. Nello specifico, offre 120 minuti al giorno di navigazione gratis, ad almeno 30 utenti in contemporanea ed è completamente sicura grazie al sistema di piattaforma GG. Questo servizio è pensato soprattutto per i turisti che visitano il paese, per i giovani che condividono spesso informazioni, o chi per lavoro si ferma in centro e vuole controllare per esempio, la posta elettronica. Per registrarsi, occorre accedere ad uno dei browser in commercio (Firefox, Safari, Internet explorer, Chrome, Opera, ect.), e seguire le procedure indicate dal portale di “Gualtieri 150” per la prima registrazione. Successivamente per accedere occorrerà inserire una password ed una username. Come disse Nicolas Negroponte dell’MIT (Massachusetts Institute of Technology) “la banda larga è come l’aria” la conoscenza è senza confine, da oggi anche Gualtieri, fa parte di questo mondo globalizzato. Un altro anno di “Palanca Sbusa” È trascorso un anno da quando mi sono trovato a scrivere sulla rivista “Voci di piazza” della compagnia teatrale di Gualtieri e confesso che non mi sarei immaginato le soddisfazioni provate in questa passata stagione. Sicuramente, fra le rappresentazioni, quella che ha dato maggior entusiasmo è quella tenutasi il 10 luglio u.s. in piazza Bentivoglio. Qui mi sento di spendere un sentito ringraziamento al numeroso pubblico intervenuto; a chi, più che per un tornaconto di immagine ha creduto di sostenere e incoraggiare tale forma di cultura e di divertimento, e infine chi ha dato del suo tempo per allestire ogni cosa. Fra ciò che ha dato carica alla compagnia, vi è stato il desiderio di ritrovarsi e di esibirsi, e l’attesa della nuova creazione di Ugo Franzoni, ormai a fine realizzazione, ma il cui testo è celato ancora da un geloso riservo, lascia presagire di essere molto interessante e divertente, di stampo rigorosamente dialettale, costituito su una vicenda di vita locale ricca di risate e colpi di scena. E... allora... a presto e buon S. Natale a tutti. Un componente della Palanca Sbusa Dicembre 2011 Voci di Piazza Caritas dell’Unità Pastorale di Gualtieri - Pieve Saliceto Santa Vittoria Che cosa è la Caritas? La Caritas è l’organismo pastorale dei Vescovi della Chiesa Cattolica italiana per la promozione della Carità. La definizione può apparire un po’ burocratica, diciamo però subito che l’esperienza di vivere la carità nella concretezza del quotidiano permette di scoprire possibilità di relazioni nemmeno immaginate prima, ti porta a scoprire le tante potenzialità e qualità delle persone che incontri. Impari a guardare l’altro in modo diverso, scopri che ti assomiglia molto, ti rendi conto che le cose che gli danno gioia sono le stesse che danno gioia anche a te, così come ciò che lo fa stare male fa stare male anche te. Quando gli dai un dono, se stai attento, vedrai sul suo volto la tua ricompensa, così come succede a te quando qualcuno ti fa un dono. Il potere della Carità è quello di far sperimentare una gioia vera, profonda, che nasce dal lasciarsi conquistare dalla “logica del dono”. Tutto ciò lo si può vivere davvero concretamente, rimanendo con i piedi per terra, facendo ciò che c’è da fare senza rinunciare alla razionalità nella valutazione della realtà e nelle decisioni che ci sono da prendere. Una cosa importante da tenere sempre presente (forse la più importante) per vivere la Carità con il cuore libero, è che c’è una “Somiglianza” che ci accomuna tutti, indi- pendentemente dai tratti somatici che rendono ciascuno di noi diverso dall’altro. La Caritas della nostra Unità Pastorale in questi ultimi anni si è attivata in modo sollecito per cercare di rispondere alle tante persone che vengono a bussare ogni giorno alla porta della canonica. Un gruppo di animatori prende in esame periodicamente la situazione delle richieste poi riferisce alla comunità cristiana le esigenze che emergono, invitando tutti a partecipare con il proprio contributo per dare una risposta a chi è nel bisogno. Da circa due anni è in atto una collaborazione tra Caritas Parrocchiale e Amministrazione Comunale di Gualtieri: insieme, sulla base di una convenzione stipulata tra le due parti, operano per rispondere in modo efficace alle richieste di aiuto che provengono da famiglie o da singoli in grave difficoltà economica. Volentieri come Caritas offriamo il nostro servizio per aiutare, per quanto è possibile, persone che vivono il peso di un’incertezza e di una povertà che le privano di quel minimo di speranza necessario per pensare al proprio futuro. Diacono Angelo Capiluppi a nome della Parrocchia 24 ottobre 2011: Giornata nazionale Avo Questo è il quarto anno che viene celebrata la festa Nazionale AVO, Associazione Volontari Ospedalieri. Questa Associazione che opera negli ospedali e nelle case di riposo è attiva in Italia dal 1975. Nella nostra Provincia sono operativi 9 gruppi di AVO e noi facciamo parte di questo gruppo dal 1988. L’iniziativa era partita da un medico milanese, il Prof. Erminio Longhini, che in un reparto dell’ospedale dove operava si era accorto che una paziente che chiedeva un bicchiere d’acqua non poteva essere assistita dal personale impegnato in attività tecniche importanti. In questo modo molti volontari sono entrati in queste strutture per esSere vicini agli ammalati ed agli ospiti delle case di riposo, anche se per poche ore al giorno, per aiutarli a bere, a mangiare, a spostarsi per una breve camminata o anche semplicemente per parlare e per dare e ricevere compagnia. I volontari di Gualtieri hanno ricordato questa giornata il 24 ottobre scorso con la celebrazione della Santa Messa presso la Sala Piccinini, in Casa di Riposo, seguita da un rinfresco. Presenti i volontari, gli ospiti della Casa e tanti altri amici. I nostri volontari operano nel silenzio e nella discrezione più assoluta, ma ogni tanto ci mostriamo a tutti e questo quasi unicamente, per richiamare l’attenzione su un problema importante e cioè invitare persone di buona volontà ad entrare nella nostra associazione. Avremmo bisogno di avere altre persone, al momento almeno 5, per poter far fronte agli impegni che ci siamo assunti e per sostituire, chi per l’età e per altri motivi, non è più in grado di continuare nel servizio intrapreso magari più di 20 anni fa. Vi attendiamo. Venite con fiducia non solo per dare ma anche sicuramente per ricevere. pagina 5 AVIS GUALTIERI Anche questo 2011 sta chiudendosi e pertanto è doveroso stilare un bilancio, sia pure incompleto, della nostra Sezione Comunale. Cominciamo con il riferire che nel corso dell’anno andremo a raccogliere un numero di donazioni all’incirca quasi eguale a quello del 2010. I nuovi limiti di età, portati recentemente a 67 anni per il sangue e a 65 per il plasma, hanno condizionato le speranze di superare precedenti prestazioni. Dobbiamo far presente inoltre che si pensava di aumentare il numero dei volontari rivolgendo inviti scritti e orali ai nostri giovani e favorendo l’entrata dei gruppi extracomunitari presenti nel nostro Comune. I nostri sforzi però sono stati vanificati dal disinteresse delle nuove leve e da nuove disposizioni sanitarie che impediscono la donazione di sangue intero per quei soggetti provenienti da certe zone che nelle stesse siano nati e vissuti sino ai 5 anni. In alternativa potranno effettuare la donazione del plasma nei modi e giorni che stiamo organizzando con l’unità di raccolta (U.D.R) dislocata a Guastalla. Stiamo aspettando anche la prosecuzione dei lavori relativi alla nuova sede dell’Avis comunale sperando di inaugurarla nel 2012. Abbiamo sostenuto diverse manifestazioni sportive, culturali quali: Trofeo interregionale “AVIS LEI” assieme alla bocciofila Bentivoglio, vinto anche quest’anno dalla campionessa mondiale Elisa Luccarini; Pasquetta sportiva (ASD 2000 che cura anche il pattinaggio e la gara di bike); Festa dei Ragazzi; Miss Italia (locale selezione) svoltasi per la seconda volta a Gualtieri; Giornata Mondiale del donatore; Concerto di Natale insieme a PROLOCO ed al Comune, che organizziamo in data 26 dicembre prossimo Calendario donazioni 2012: domenica 15 gennaio domenica 15 aprile domenica 24 giugno domenica 15 luglio domenica 30 settembre domenica 14 ottobre Ricordiamo il nostro tel / fax 0522 829393 e la nostra e-mail: [email protected] Auguriamo a tutti i nostri soci, ai collaboratori e a tutta la cittadinanza un Natale sereno ed un nuovo Anno in salute e fecondo di soddisfazioni. Il Consiglio AVIS Gualtieri Voci di Piazza pagina 6 Dicembre 2011 Il teatro sociale di Gualtieri Come una nave in rada I teatri ogni tanto entrano in rada, attraccano gli ormeggi e sono tirati in secca. Da ormai tre anni, l’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri, grazie all’impegno gratuito e volontario dei soci e alla collaborazione col Comune di Gualtieri, ha reso possibile un piccolo miracolo: la riapertura del gioiellino del Teatro Sociale e la realizzazione di rassegne di alto livello artistico e culturale. L’impegno primario dell’associazione infatti, reso possibile grazie ai lavori manuali (spesso notturni) di ripristino del teatro, è quello di restituire al pubblico e alla cittadinanza un luogo meraviglioso e unico non solo dal punto di vista architettonico ma per il valore simbolico che riveste nei ricordi e nella storia della comunità di Gualtieri. Dopo tre anni entusiasmanti che hanno portato a Gualtieri oltre sessanta serate di spettacolo e artisti di fama internazionale, quest’anno grosse difficoltà nel reperimento dei fondi hanno impedito l’organizzazione della consueta rassegna autunnale, nonostante l’impegno e la disponibilità fondamentale dell’Amminsitrazione Comunale e di alcune aziende ed enti del territorio. Dopo un primo momento di forte delusione, in cui appariva sempre più incombente lo spettro di una nuova chiusura delle porte del Teatro, si è deciso di reagire a una situazione apparentemente irreversibile: se mancano i fondi non mancano certo le idee, la creatività, la voglia di mettersi in gioco e portare avanti ad ogni costo il nostro sogno. Chiudere ancora una volta le porte del teatro avrebbe significato rassegnarsi agli eventi e al disinteresse, togliere il giusto valore a quanti, nonostante le difficoltà, hanno deciso di supportarci, e togliere ai gualtieresi la possibilità di “vivere” il loro Teatro e di usufruire di momenti di grande cultura. E’ nata così la rassegna “Teatro in Rada”, una serie di eventi ad ingresso gratuito in cui il teatro si è trasformato in ideale cantiere navale, un veliero ormeggiato per ritracciare le rotte future; gli eventi hanno alternato letture teatrali ad iniziative volte a coinvolgere il pubblico nella scoperta e nell’impegno diretto per salvare le sorti del teatro. Le letture a tema marinaresco, con scenografie curate dall’associazione e musiche originali di Nicola Bonacini al contrabbasso e Matteo Pacifico al clarino hanno visto la straordinaria presenza di un ospite d’eccezione: l’attore di lungo corso Giancarlo Ilari, vecchio marinaio che ha prestato la sua voce e il suo impegno alla causa del Teatro Sociale trascinando il pubblico attraverso utopiche rotte e naufragi, balene irraggiungibili e navi fantasma, leggendarie creature sottomarine e fumose bettole di porti. Per permettere al pubblico di scoprire gli spazi più “nascosti” del teatro e offrire ai gualtieresi l’occasione di perdersi nei ricordi dei fasti del passato sono state inoltre organizzate visite guidate, restituendo, agli sguardi curiosi di tanti, alcuni ambienti a lungo dimenticati: la biglietteria, regno del vecchio custode Stringher, i diversi ordini di palchi, i vecchi camerini, la cabina di proiezione. Infine i lavori manuali, quelli che da sempre hanno caratterizzato l’impegno dell’associazione, quest’anno resi obbligatori da un’esigenza particolare: il consolidamento dell’assito in legno della platea, strutturalmente compromesso in molti punti, che non permette più l’utilizzo in sicurezza dello spazio per il pubblico e come palcoscenico. L’idea forte, che a metà ottobre ha portato Gualtieri e il suo Teatro su molti media nazionali, è stata quella di rendere i lavori e il piccolo “cantiere” che essi comportano, una sorta di evento teatrale in grado di coinvolgere direttamente il pubblico, chiamato a partecipare manualmente alla ricostruzione. Sono nate così le serate di “Cantiere Aperto”, momenti in cui molti amici del teatro, in gran parte gualtieresi, rimboccandosi le maniche contribuiscono con il loro lavoro alla rinascita di questo magnifico spazio fra badili, martelli, viti, chiacchere, confronti e qualche sorso di vin brulèe per rompere i rigori del freddo invernale. Splendide serate in cui conoscersi e partecipare alla costruzione e al proseguimento della magnifica storia di un luogo di tutta la comunità, serate in cui il Teatro torna ad essere “Sociale” nel senso più ampio del termine: spazio e risorsa di tutti, in cui tutti, specialmente in questi tempi difficili per la cultura, sono chiamati a partecipare e fare la loro parte. Le attività di cantiere aperto proseguiranno, una sera a settimana, per tutto l’inverno, informazioni sulle date sul sito www.teatrosocialegualtieri.it o al numero 3291356183; per partecipare bastano un semplice abito da lavoro, un buon paio di scarpe, e dei guanti per affondare senza paura in polvere e ghiaia, per affrontare senza timori legni polverulenti e chiodi arrugginiti. Vi aspettiamo numerosi. Federico Monica Presidente dell’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri Dicembre 2011 Voci di Piazza pagina 7 I primi 40 anni degli “Amici bar Parigi” Mancano oramai pochi giorni alla fine di questo storico 2011, non solo per la ricorrenza del 150° anno dell’unità d’Italia, ma perchè la nostra associazione “Amici bar Parigi” ha compiuto i primi 40 anni di vita. Ebbene sì, sono già passati 40 anni da quando un gruppo di amici si ritrovò per fare la classica mangiata in compagnia, allegria e spensieratezza così, come succede spesso in questi casi da cosa nasce cosa si è arrivati al 2011. Da allora molte cose sono cambiate, qualche amico purtroppo ci ha lasciato, ma la voglia di stare assieme, la voglia di fare qualcosa per la nostra comunità sono valori che sono rimasti fino ad oggi. Ora siamo una associazione legalmente costituita (siamo quasi 150 soci) e uno dei principi fondamentali del nostro statuto, a cui noi crediamo molto, è la solidarietà. Il ricavato delle manifestazioni da noi organizzate oltre ad essere necessario come autofinanziamento viene infatti devoluto in beneficenza, in questi anni infatti abbiamo elargito contributi a varie associazioni, società sportive, asili e scuole di ogni ordine e grado presenti nel nostro comune, abbiamo inoltre contribuito all’acquisto di materiale, ad esempio in questi giorni, insieme al comune, abbiamo acquistato delle panchine da sistemare in viale Pò. Per una buona riuscita delle diverse iniziative che vengono organizzate nel nostro comune, come si sà, da anni è profonda la collaborazione e la partecipazione con tutte le associazioni di volontariato presenti a Gualtieri a partire dalla Pro loco, la Protezione civile, la Società sportiva Gualtieri 2000, il Centro sociale Olimpia e naturalmente con l’Amministrazione comunale. Facendo una breve panoramica delle varie manifestazioni a cui abbiamo partecipato o organizzato in questo 2011 vogliamo citare: ad inizio aprile la collaborazione con il comune alla Fiera di primavera, a seguire la classica e longeva collaborazione con la Società sportiva Gualtieri 2000 alla Pasquetta sportiva, il 4 giugno l’organizzazione della Festa country, il giorno dopo con l’importante collaborazione della Pro loco abbiamo organizzato per il 2° anno la selezione provinciale di Miss Italia, a metà giugno sempre con la Pro loco abbiamo collaborato alla Festa del pozzo, a fine mese di luglio l’impegnativa e importante organizzazione della nostra Festa del pesce con la collaborazione della Protezione civile (questa edizione ha avuto un afflusso di gente significativo e coinvolgente) e per finire il 18 dicembre collaboreremo con il comune al mercatino di Natale. Per quanto riguarda il prossimo anno sono già in progamma più o meno tutte le manifestazioni che si sono svolte quest’anno a cominciare dalla Fiera di primavera, la Pasquetta sportiva, la selezione di Miss Italia, la Festa del pozzo, la nostra Festa del pesce, ecc. Un’ultima nota ma non meno importante a nome mio e di tutto il consiglio: volevamo ringraziare pubblicamente tutte le Associazioni, Pro loco, Protezione civile e il Comune di Gualtieri per la proficua collaborazione ricevuta, tutti i nostri soci che con loro disponibilità si sono adoperati e prestati volontariamente per la buona riuscita delle manifestazioni in cui è coinvolta la nostra Associazione, ma soprattutto tutte le persone del nostro comune che con la loro partecipazione quantitativamente importante ci dà la forza e l’entusiasmo per continuare e sostenere tutte queste iniziative. Sempre a nome mio e di tutto il consiglio ne approfittiamo, per fare a tutti i più sinceri Auguri di un Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo. Il presidente “Amici bar Parigi” Bruno Trolla La nostra mensa per Peppino Il 26 maggio, a Gualtieri, alle ore 12,00, tutti il tuo corpo, ma non i VALORI a cui il tuo cuore gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria si si è sempre ispirato e che, ancora oggi, dopo sono riuniti nei pressi dell’aula-mensa, per la trentatrè anni, sono vivi più che mai. cerimonia di intitolazione a Peppino Impastato. Si è pensato, tra tante persone, a questo La classe V° B (A.S.2010-2011) ragazzo palermitano, che da “piccolo grande e l’Ins.te Baratti Cristina eroe con le sue parole scomode”, prima come speaker radiofonico, poi giornalista e scrittore si è opposto umilmente e valorosamente alla MAFIA. Il fratello Giovanni, presente all’evento, insieme alle autorità locali, ci ha parlato di Peppino come di un ragazzo semplice e normale simile a noi, che da grande ha sempre combattuto per difendere i valori della GIUSTIZIA, della LEGALITA’ e della VERITA’. Giovanni ci ha inoltre spiegato che noi ragazzi, possiamo già raccogliere la sua eredità, rispettando le nostre Insegnanti, la nostra famiglia, le regole della comunità, il nostro piccolo paese, “il bene pubblico”, ma soprattutto dobbiamo cercare di dare un senso profondo alla nostra vita. Ti ringraziamo allora Peppino a nome di tutti, perché hanno ucciso Peppino Impastato pagina 8 Voci di Piazza Dicembre 2011 VOCI DALLA CASA DI RIPOSO Le radici che vengono da lontano… A gennaio vi abbiamo raccontato della nostra visita al “Museo del Tricolore” a Reggio Emilia e, ora, a conclusione di quest’anno speciale, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, al Palazzo Bentivoglio c’è una manifestazione molto importante su questo tema. Anche noi parteciperemo, raccontando aneddoti, facendo la treccia “ cun i paioei” come una volta, in un ambientazione caratteristica di 60-70 anni fa: il salotto di un tempo, cioè “ al filoss in dla stala”. Allora, già da novembre, noi bambini parlavamo dell’imminente arrivo, la notte fra il 12 e il 13 dicembre, di Santa Lucia che, con il suo somarello ci portava i doni; non Babbo Natale o il Bambin Gesù, come oggi. Che smania per noi, allora piccoli, vivere l’attesa di questa festa speciale. Già molto tempo prima scrivevamo la letterina a Santa Lucia, chiedendole i giocattoli che desideravamo, ma i nostri genitori erano poveri e ci facevano riflettere sul fatto che non si può avere tutto e ciò che ci portava Santa Lucia era segno di tanto amore. Contavamo con ansia i giorni e finalmente arrivava il 12 dicembre! Nel pomeriggio, tutti fuori in cortile, anche se c’era tanta neve, a pregare la Santa di non portarci il carbone, a pentirci delle marachelle fatte e a promettere d’essere più ubbidienti, cantando la filastrocca che ci aveva insegnato la mamma o la nonna. Eccola: “Santa Lucia, mamma mia, porta i doni in scarpa mia, con i soldi del papà, Santa Lucia porterà, porterà i bei bilin per i bon putin” Sulla finestra o sulla cornice del camino, mettevamo una scarpina ben lucidata, in modo che Santa Lucia capisse che lì un bambino l’aspettava. Guai a dimenticare il somarello, che aveva sulla groppa i sacchi pesanti dei doni: per lui, con l’aiuto dei grandi, preparavamo sulla tavola o sul camino un po’ di fieno, di crusca o di farina gialla, una scodella d’acqua. E poi… svelti a letto! Che lunga notte ci aspettava! Ssst! Tutti zitti, ma tutt’orecchi sobbalzava- mo al minimo rumore. “Non ti sembra il suono di un campanellino lontano lontano?” “ Ssst, se Santa Lucia ci sente, se ne va” “Ascoltate! Questi sono passi!” “No, sono gli zoccoli dell’asinello!” “Ne sei sicuro?” “Ssst, parlate ancora più piano!” Con i fratellini ci abbracciavamo con il cuore che batteva forte, forte, fermi, immobili, per non farci scoprire svegli. Passato un po’ di tempo che sembrava infinito, in punta di piedi per non svegliare mamma e papà (che dormivano nella stessa camera con noi), prendendo un lume a petrolio o una candela, sapete non c’era ancora l’energia elettrica nelle case, correvamo scalzi, sul pavimento freddo, giù in cucina a controllare. L’acqua non c’era più, il fieno e la crusca erano diminuiti: il somarello aveva gradito! Ecco i nostri regali spuntare dalla scarpina o da un sacchetto di tela: Santa Lucia era passata davvero! Aveva mantenuto la promessa! I doni erano lì davanti ai nostri occhi che brillavano di gioia! C’erano le caramelle di “pomo”, le “regolizie” dalle forme strane, gli omini di zucchero, qualche cioccolatino (che delizia!), un torroncino, un paio di mandarini profumati, due fichi secchi, gli “scacchetti” (le arachidi), alcune noci o nocciole. Che buoni tutti questi dolcetti! Ci viene ancora l’acquolina in bocca. Per i più fortunati, c’era un soldino o il giocattolo tanto desiderato: una bambola di pezza, una palla fatta di stracci o paglia… Ai nostri tempi, ci si accontentava di poco. “ Guardate, guardate: c’è un altro pacchettino!” Che dispiacere, però, se dentro si trovava un pezzetto di carbone. La malinconia ci lasciava subito: promettevamo di essere più buoni ed ubbidienti e, tutti felici, con i nostri tesori, ripetevamo la filastrocca: “Santa Lucia bella, dei bimbi sei la stella. Per il mondo vai e vai e non ti stanchi mai. Vieni a tarda sera quando l’aria si annera. Vieni con il somarello, al suon d’un campanello. Cara Santa Lucia, non smarrire la via: trova la porticina di questa mia casina. A tutti i bimbi buoni porta dolci e doni, ai bambini poverelli porta i doni più belli!”. È vero che i doni erano molto poveri, ma a differenza di oggi, ci accontentavamo e tanta era la gioia di giocare tutti insieme dando libero sfogo alla fantasia. E se tornassimo a rivivere le nostre tradizioni, l’atmosfera magica dell’attesa di un semplice regalo, ad aspettare con ansia nella notte il trillo di un campanello, a scartare con stupore un pacchettino? Fermiamo questa nostra vita così frenetica, passiamo più tempo a giocare con i nostri bimbii. Farà bene a loro, ma anche a noi. Buon Natale! Come tutti gli anni, non possono mancare i ringraziamenti e gli auguri a tutti coloro che, in mille modi, hanno pensato a noi e non ci hanno fatto sentire soli. Gli anziani del Csa “F.Carri” Asp Progetto Persona Dicembre 2011 Voci di Piazza pagina 9 NATALE È… Anche alla Scuola statale dell’infanzia “Il sole” sta arrivando il Natale. Come ogni anno ci prepariamo a questo speciale evento cercando di sensibilizzare i bambini ad amare e donare, dando rilevanza ai messaggi che il Natale porta con sé. Oltre ad adornare la scuola con addobbi, il tradizionale Presepe e l’albero, prepariamo il nostro cuore, cercando, attraverso la solidarietà, di portare gioia e amore a chi ne ha più bisogno. Sono ormai diversi anni che si è creato un significativo “gemellaggio” con la Casa di prima accoglienza “Madre Teresa” di Cogruzzo, che accoglie mamme in difficoltà con i rispettivi bambini. Ogni anno i nostri piccoli, assieme alle loro famiglie, si impegnano nella raccolta di giocattoli, vestiario e articoli di prima necessità da consegnare agli ospiti della casa, per aiutarli e far sentir loro il nostro calore. I nostri bambini si sentono molto coinvolti in questa iniziativa e dimostrano di privarsi volentieri di un giocattolo per donarlo a chi non ne ha. Ma un rapporto di scambio affettuoso e sincero, ormai consolidato, l’abbiamo creato negli anni qui sul territorio di Gualtieri, con i nonni (si, perché sono tutti nostri nonni!) del Centro servizi anziani “Felice Carri”. Ogni anno infatti, con la Sig.ra Lara, animatrice degli anziani, organizziamo vari incontri tutti insieme, al Centro e a Scuola, dove bambini e anziani si divertono e trovano una loro dimensione, socializzano e intrecciano rapporti affettuosi. Possiamo constatare che in queste situazioni gli anziani tornano veramente bambini: è incredibile la capacità che hanno di rapportarsi e di giocare con i piccoli, i quali, sentendosi accolti a loro volta, si rivolgono ai nonni con serenità e naturalezza, come se fossero persone di famiglia. Nel corso degli incontri programmiamo attività manipolative da svolgere insieme e ogni anno prepariamo anche la grande festa di Natale della Scuola. Lo scorso anno scolastico, ad esempio, abbiamo riscoperto e costruito i giocattoli del passato, abbiamo organizzato un torneo di “Giochi senza età”, con tanto di medaglie come premio finale, ed è stato fantastico vedere tanto impegno ed entusiasmo nei bambini , ma soprattutto nei nonni. In occasione del Natale invece sono i nonni stessi che inventano la storia che i bambini poi drammatizzano nel corso della recita della consueta festa di Natale. Quest’anno hanno superato se stessi: hanno reinventato per noi la favola di Cappuccetto Rosso in chiave moderna, ambientata a Gualtieri, con una serie di colpi di scena degni di un grande regista! Ma non anticipiamo troppo: siete tutti invitati ad assistere allo spettacolo di Natale MARTEDI’ 20 DICEMBRE alle ore 18,00 presso il CENTRO SOCIALE OLIMPIA per festeggiare con noi e con i nonni del Centro “Felice Carri”. I bambini, le insegnanti e il personale della Scuola statale dell’infanzia “Il sole” pagina 10 Voci di Piazza Dicembre 2011 Ambiente e Territorio Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale cubi al secondo. Inoltre la bonifica dell’Emilia Centrale gestisce tre grandi derivazioni a scopi irrigui, dai Fiumi Po, Enza e Secchia, al servizio di un comprensorio irriguo di 120.000 ettari, da cui vengono annualmente distribuiti circa 200 milioni di metri cubi d’acqua per la produzione dei nostri prodotti agricoli. Le proprietà servite sono circa 300.000 ed i consorziati 220.000. Già da questi pochi numeri risulta chiaro che il Consorzio si pone come uno degli enti di bonifica più importanti a livello regionale e nazionale. Non va dimenticato che il secolare processo storico che ha portato alla costituzione di questo Ente ha preso l’avvio proprio a Gualtieri, durante l’illuminata signoria dei Bentivoglio, a cui si deve l’attuale assetto idraulico della nostra pianura. Nel nuovo, ampliato, comprensorio consortile, che va dall’Enza al Secchia, Gualtieri non costituisce più il baricentro dell’attività di bonifica e per questa ragione la sede del Consorzio è stata fissata a Reggio Emilia. Pur tuttavia il territorio di Gualtieri mantiene alcuni importantissimi impianti a testimonianza e conferma dell’importanza di questo Comune nell’attuale sistema di bonifica, primi tra tutti l’idrovora del Torrione e la Botte Bentivoglio che sottopassa il Torrente Crostolo. Per questa ragione l’impegno del Consorzio nel territorio di Gualtieri rimane e rimarrà molto forte, come dimostrano i tre importanti progetti, in corso o in fase di avvio, che di seguito brevemente si illustrano. IMPIANTO del TORRIONE LOCALITÀ PIEVE Sono in corso lavori di ampliamento del magazzino idraulico posto in adiacenza alla casa di guardia dell’impianto idrovoro. Con una adeguata distribuzione interna degli spazi, si prevede di dotare l’impianto di un locale attrezzato con multimedialità per l’accoglienza di circa 30 persone; lo scopo è quello di gestire al coperto l’attività didattica per i numerosi gruppi di visitatori che sempre più spesso sono interessati ad uno dei più importanti “nodi idraulici” della regione padana. Completerà l’intervento l’inserimento di adeguati servizi igienici al fine di tramutare il sito in un punto di appoggio attrezzato anche per la stessa Protezione Civile. Per la prossima stagione irrigua sarà pronto un nuovo distributore irriguo per i terreni posti a sud della località Pieve Saliceto; le aziende agricole della zona sono da tempo in difficoltà per l’interconnessione fra la rete idrica superficiale ad uso promiscuo e i dispositivi di collettamento delle acque reflue. Il nuovo distributore irriguo è costituito da una tubazione di oltre 2 km, interrata, del diametro di 400 mm in grado di servire oltre 100 l/s in bassa pressione; la tubazione utilizza infatti la prevalenza generata dall’impianto irriguo esistente fra i comuni di Boretto e Gualtieri sul cavo Stechezzino. L’opera del valore di € 215.000,00 è in parte finanziata dalla Regione (€ 100.000,00) grazie ad un fattivo interessamento dell’amministrazione comunale che si è impegnata anche ad ottenere i permessi presso i proprietari attraversati. Attualmente è in corso l’iter procedurale necessario alla concessione del finanziamento. ROTONDA fra SP63R e SP62R VARIANTE Il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale è sorto dalla fusione dei storici consorzi reggiani (Bentivoglio – Enza e Parmigiana Moglia – Secchia) in esecuzione della L.R. n. 5/2009. Il Consorzio opera su di un comprensorio di 315.000 ettari, che comprende quasi tutta la provincia di Reggio Emilia, una parte significativa della provincia di Modena e si estende alle Provincie di Parma, Massa Carrara e Mantova. All’interno di questo enorme bacino, il Consorzio gestisce più di 3.500 Km. di canali ed una cinquantina di impianti di sollevamento, tra cui quattro grandi idrovore, situate a San Benedetto Po (San Siro), a Moglia (Mondine), a Gualtieri (Torrione) e a Boretto, in grado di immettere nei corsi d’acqua principali, contemporaneamente, una portata massima di 175 metri Attraverso un accordo anche economico con l’amministrazione comunale, si prevede di attrezzare la rotonda posta al di sotto del cavalcavia della strada variante SP62 con alcune icone della bonifica. Lo scopo è quello di ricordare ai distratti automobilisti l’artificialità del territorio strappato alle acque col sudore di tanta povera gente (gli scarriolanti); al centro della rotonda farà bella mostra un pezzo di archeologia industriale messo a disposizione dal Ministero dell’agricoltura: si tratta dell’unica idrovora ancora disponibile delle 3 che originariamente costituivano l’impianto del Torrione. L’idea progettuale elaborata dall’architetto Baricchi per un importo presunto di circa € 70.000,00 è in corso di editazione al livello esecutivo da parte dell’ufficio tecnico comunale, mentre i lavori saranno eseguiti in diretta amministrazione dal consorzio di bonifica. Come apparirà la rotonda sotto la variante SP62 Foto: impianto Torrione, il bosco planiziale del Torrione, pianta e sezioni del nuovo centro visite Il distributore irriguo per i terreni a sud di Pieve Saliceto www.emiliacentrale.it Voci di Piazza Dicembre 2011 pagina 11 Ambiente e Territorio Serve più impulso alle energie da fonti rinnovabili Leggo sempre più spesso sui quotidiani locali le prese di posizione di singoli cittadini e gruppi organizzati contro la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili. Quasi sempre le osservazioni avanzate riguardano, per gli impianti a biomasse e biogas, la modalità di approvvigionamento della materia prima necessaria. Infatti la coltivazione dei campi verrebbe sempre meno finalizzata all’alimentazione e sempre più alla produzione di materiale da bruciare in questi impianti. Inoltre preoccupano le emissioni in atmosfera dei gas combusti. Minori in generale le osservazioni per gli impianti fotovoltaici; le rimostranze dei cittadini riguardano il fatto che tali impianti occuperebbero terreni ora destinati a coltivazioni tradizionali. Inoltre preoccupa lo smaltimento dei pannelli dopo il post-mortem. Un quesito che spesso mi pongo è se l’autosufficienza per il nostro paese è una chimera oppure, grazie anche alla diffusione delle fonti rinnovabili, si potrà in futuro attenuare la dipendenza dai combustibili fossili che, come sappiamo, acquistiamo dall’estero. Credo sia difficile rispondere, anche perché l’atteggiamento nei confronti delle fonti rinnovabili risulta essere favorevole a tutti, salvo poi lamentarsi nel momento in cui queste realizzazioni vengono poste sui propri territori. Senza entrare nelle singole o legittime posizioni, non avendo né titolo né interesse alla polemica, mi preme sottolineare alcuni aspetti sperando che ciò aiuti lo sviluppo della produzione energetica con le fonti rinnovabili. Innanzitutto evidenzio che, a maggior ragione dopo il blocco al nucleare a seguito del recente referendum, occorre dare un ulteriore impulso, oltre che al risparmio energetico, alla realizzazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili non solo per produrre energia elettrica ma anche termica, sfruttando ed incentivando maggiormente la cogenerazione. In questo contesto particolarmente significativo è il ricorso all’utilizzo di biomasse, sia per produzioni di biogas sia per combustione diretta. Come sappiamo il nostro territorio è ricco di prodotti e sottoprodotti vegetali, di liquame e letame da allevamenti, di prodotti arborei e residui agro-industriali che andrebbero in questo modo meglio valorizzati. Mi piacerebbe anche pensare che, in un futuro prossimo, l’attuale impatto ambientale dato dai nostri rifiuti umidi, residui da potature e sfalcio, possa diventare una ricchezza e un valore da sfruttare. In sintesi penso sia necessario assicurare la massima integrazione possibile di questi impianti con la salute e la sicurezza pubblica, senza però impedirne la necessaria realizzazione. In Italia, rispetto all’introduzione delle rinnovabili siamo arrivati tardi, consentendo ad altri Paesi di esportare tecnologie e lavoro. Ma si sta migliorando. Risulta incoraggiante quindi constatare che nel 2010 si siano raggiunti 18500 occupati diretti e quasi 100000 indiretti, soprattutto giovani. La positività di questi aspetti sta incoraggiando un gruppo di agricoltori locali ad investire in un progetto riguardante una piccola centrale a biogas, situata nelle campagne del nostro comune. L’Amministrazione Comunale oltre che apprezzare lo sviluppo di questo progetto, che consente fra l’altro, attraverso gli incentivi di mantenere viva l’agricoltura locale, ne seguirà l’evolversi per verificarne l’eventuale beneficio ambientale. Tuttavia oggi è possibile reagire alla lievitazione dei costi energetici, causata dal’aumento costante del costo del petrolio e dal minor poter d’acquisto dell’euro rispetto al dollaro, producendosi in proprio la quantità di energia necessaria. I privati e le aziende possono in concreto realizzarsi impianti di pannelli fotovoltaici da installare sulle proprie abitazioni, capannoni, magazzini o altro, che consenta di prodursi l’energia necessaria al proprio consumo e di cedere quella eccedente a prezzi sicuramente remunerativi. Occorre ricordare, per chi è preoccupato dallo smaltimento dei pannelli, che gli stessi contengono silicio, riciclabile senza costi ma con benefici. E’ in quest’ottica che nello scorso mese di Ottobre l’Amministrazione Comunale ha aderito ad una convenzione con IREN Rinnovabili che prevederà nel corso del 2012 la realizzazione di due impianti di pannelli fotovoltaici sul tetto del palazzetto dello sport in Via Allende e sul tetto del magazzino comunale situato a fianco della stazione ecologica del capoluogo. Questo progetto ha una valenza provinciale e prevede la realizzazione di oltre 100 impianti per un complessivo di 4900 kWp di cui quasi 100 a Gualtieri. Complessivamente produrranno energia pulita per circa 5.500.000 kWh annui che è il consumo di oltre 2000 famiglie. Si risparmieranno l’equivalente di 1000 tonnellate di petrolio evitando così l’emissione di 2.750.000 kg/anno di CO2 . Nella prospettiva, se le capacità finanziarie dell’ente lo consentiranno, valuteremo ulteriori nostre realizzazioni sui tetti di altri edifici comunali. Tutto il mondo sta investendo nella green economy che dovrà rappresentare un volano essenziale dell’economia e ridurre la dipendenza dalle fonti petrolifere e forse dal nucleare. Credo non abbiamo oggi altre alternative, serve quindi responsabilità, coraggio ed impulso. R. Bergamini Assessore all’Ambiente pagina 12 Voci di Piazza Dicembre 2011 Ambiente e Territorio G.G.E.V. “Le sentinelle dell’ambiente” Siamo state definite “sentinelle dell’ambiente”, lodate per lo zelo dimostrato nel fare rispettare i regolamenti del verde e dei rifiuti di diversi Comuni Reggiani. Siamo le Guardie giurate ecologiche volontarie (GGEV®) della provincia di Reggio: cittadini e cittadine preparati ed organizzati ad agire in prima persona per tutelare il nostro territorio e collaborare alla sicurezza di tutti. Tanti ci conoscono già: ci hanno viste impegnate nella vigilanza, con la divisa verde-bosco dell’Associazione, a fare controlli di caccia, di pesca o nei parchi cittadini, a verificare che tutto sia in regola, nelle auto bianche dell’Associazione in coppia o in gruppo. LE GGEV ® Il volontariato delle Guardie Ecologiche è stato istituito dalla Regione Emilia Romagna con una apposita legge vent’anni fa e stabilisce che i volontari, organizzati in Corpi o Raggruppamenti autonomi, siano attivi come Guardie nominate dalla Provincia e con un decreto del Prefetto, nell’impegno civico a difendere l’ambiente, le piante e gli animali senza pregiudizi né schieramenti di parte. Il nostro Raggruppamento GGEV® è un’Associazione di volontariato Onlus autonoma, democratica, attualmente formata da circa 130 soci. Siamo presenti nella provincia di Reggio dagli inizi degli anni Ottanta ed operiamo in convenzione con alcune decine di Enti pubblici: Provincia, Comuni, Parchi Fra le attività delle GGEV ®: • Educazione ambientale In più di un centinaio di classi elementari, medie e materne di tutta la Provincia. Con le scuole elementari di Gualtieri e di Santa Vittoria abbiamo collaborato sia nella progettazione che nella realizzazione di diverse attività teoriche e pratiche sulle aree protette golenali (I Caldaren) a piantare alberi e siepi, a divulgare la raccolta differenziata. dei rifiuti. In particolare con le classi 4° e 5° della scuola Primaria di S. Vittoria abbiamo ragionato con gli alunni sull’importanza di produrre meno rifiuti e sulla Raccolta Differenziata degli stessi. Attraverso le immagini di una presentazione in Power Point, li abbiamo condotti a riconoscere le diverse tipologie di materiali, per saperli utilizzare a seconda del loro riuso, riciclo e smaltimento. Al fine che i ragazzi si sentissero protagonisti del loro lavoro, dopo la preparazione teorica, li abbiamo accompagnati in luoghi frequentati del paese ad intervistare ed ad ascoltare le persone incontrate. Muniti di questionari, hanno posto domande sui rifiuti, hanno registrato le risposte e così hanno raccolto dati significativi riguardo il comportamento degli abitanti. Davanti alla COOP e in Piazza Parenti, dove c’era il mercato settimanale, si sono avvicinati con garbo ai presenti, convinti e soddisfatti per il loro lavoro di indagine. I dati raccolti verranno rielaborati a scuola, nel laboratorio di informatica, per essere trasformati in grafici da rendere pubblici in un’apposita iniziativa che verrà organizzata prossimamente con l’Assessorato all’Ambiente del Comune. Il progetto delle MINIGGEV, tutor della Raccolta Differenziata, si è concluso con un’ultima uscita in visita alla stazione ecologica, per osservare la corretta differenziazione dei rifiuti urbani, pericolosi, ingombranti, riciclabili e non. Il tutto servirà ai bambini per mettere una prima pietra sul percorso che li porterà a diventare cittadini attivi e responsabili. •Vigilanza sulle attività di caccia, pesca, raccolta funghi, tartufi e prodotti del sottobosco, sull’abbandono rifiuti e sulle corrette modalità di raccolta differenziata; sul rispetto del verde e della flora protetta; sulla tutela degli animali, sul rispetto dei parchi cittadini. Durante l’attività di vigilanza noi GGEV abbiamo prioritariamente una funzione informativa ed educativa, ma nel caso rileviamo infrazioni contestiamo gli illeciti amministrativi e redigere verbali nelle materie di nostra competenza. •Tutela della Biodiversità: collaboriamo a gestire alcune importanti aree protette, aree SIC e ZPS, della Provincia di Reggio Emilia: I CALDAREN a Gualtieri, le VALLI di NOVELLARA e di REGGIOLO, le CASSE D’ESPANSIONE DEL TRESINARO a Rio Saliceto. Facciamo censimenti sugli ungulati, sulla fauna minore, sulla flora e sull’avifauna in tutta la provincia e ricerche sul campo con l’Università di Modena e Reggio. Abbiamo collaborato alla realizzazione di quattro tesi di laurea su temi naturalistici reggiani •Tutela del verde e delle siepi di campagna: abbiamo redatto i regolamenti del Verde per alcuni Comuni e collaboriamo a farli rispettare. Curiamo una raccolta di Dicembre 2011 Voci di Piazza pagina 13 Ambiente e Territorio piantine da siepi, a Reggiolo, ed ogni anno le affidiamo gratuitamente a scuole, Comuni, privati cittadini, per contrastare la desertificazione e le modificazioni climatiche. In venti anni abbiamo donato piante per più di 35 chilometri di siepi. • Tutela degli animali: in collaborazione con molti Comuni facciamo controlli di anagrafe canina e sul benessere animale. Collaboriamo con i CRAS (centri dei recupero della fauna) per salvare uccelli mammiferi ed … altri animaletti. • Protezione civile: partecipiamo attivamente a tutte le emergenze del territorio reggiano ma anche fuori Regione, se richiesto. Terremoti, alluvioni, ricerche persone, rischio idrogeologico, incendi boschivi ecc. Facciamo parte della Colonna mobile della Protezione civile regionale.. Crediamo che le nostre attività siano tutte importanti poiché il fine di tutte è quello di difendere l’ambiente e gli esseri viventi che lo abitano, in particolare quelli che non hanno voce per protestare quali gli animali o le piante, nella consapevolezza che sul mondo siamo di passaggio e che dobbiamo lasciarlo in ricco e bello per chi lo vivrà dopo di noi. La divisa. Ci siamo dotati di una apposita divisa, approvata regolarmente dal Ministero e dal Prefetto di Reggio Emilia. L’attività in divisa permette ai cittadini di identificarci con prontezza ed a noi di operare con maggiore sicurezza. Il simbolo dell’Associazione è un gheppio in volo sulla sagoma della provincia di Reggio Emilia, a simboleggiare l’attività di continua vigilanza del territorio. Quando si diventa GGEV? E’ il momento giusto poiché inizia un nuovo corso. Ci si può informare presso l’Associazione che ha sede a REGGIO E. in via Lombroso n.1, tel 335201316, fax 0522393474, email info@ggev. re.it. Sito internet: www.ggev.re.it o venire direttamente alle lezioni in via Lombroso 3 presso il Circolo Venezia tutti i lunedì sera ( e da gennaio ad aprile 2010 anche il 2° e 4° giovedì di ogni mese), dalle 20,30-23,30. Si inizia meglio il volontariato affiancando le GGEV esperte per alcuni mesi. Il corso di formazione è organizzato con l’approvazione della Provincia, è completamente gratuito serve per imparare e prepararsi all’esame finale, ma anche per conoscerci. E’ importante studiare ma lo è ancor più essere persone leali, disponibili ad ascoltare e a rispettare le opinioni degli altri: abbiamo bisogno di brave persone per svolgere meglio i compiti che ci vengono affidati. Vi aspettiamo. M.Luisa Borettini Presidente Associazione turistica Proloco Gualtieri Anche quest’anno si è arrivati alle Festività Natalizie e questo vuole dire che ormai un altro anno è trascorso e che si è arrivati al punto di dover fare mente locale per ripensare al lavoro svolto nell’annata appena conclusa. La PRO LOCO sta ormai marciando da 28 anni ed in tutto questo tempo tantissime cose sono state pensate, organizzate ed eseguite. La viva collaborazione con l’Amministrazione comunale e con le Associazioni presenti sul territorio ha senz’altro portato un ottimo risultato nell’ottimizzazione delle manifestazioni che si effettuano a Gualtieri e tutto questo si vede dal risultato e dal successo ottenuto dalle stesse. Quest’anno si sono allacciati rapporti di collaborazione con la PRO LOCO Mori Val di Gresta del Trentino e siamo stati presenti, attivamente, a due importanti manifestazioni che si sono svolte nel paese di Mori: una in Maggio (Assemblea Regionale delle PRO LOCO del Trentino Alto Adige), l’altra in ottobre (Manifestazione per il 150° dell’Unità d’Italia). Anche a Gualtieri le manifestazioni e le attività si sono succedute a pari passo con quelle organizzate sia dall’Amministrazione comunale che dalle altre Associazioni. Tanto per ricordarne alcune: Ragazzi in festa, Selezione Concorso nazionale Miss Italia, Festa del Pozzo, Mercatino dell’Antiquariato. Non dimentichiamo l’apertura di Palazzo Bentivoglio nei giorni festivi. Un altro anno sta per iniziare e ci si appresta con un nuovo spirito e vigore ad iniziare nuove performances che serviranno a tenere vivo ed attivo il nostro Paese. Colgo l’occasione, tramite queste poche righe, per porgere a nome mio e del Consiglio della PRO LOCO, ai soci e a tutta la cittadinanza di Gualtieri, i migliori AUGURI DI BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO. Il presidente PRO LOCO Ruggero Migliorini Si ricorda che è aperto il tesseramento per l’anno 2012 SOSTENETECI NELLE NOSTRE ATTIVITÀ!! pagina 14 Voci di Piazza Dicembre 2011 Ambiente e Territorio I bambini della scuola primaria di S. Vittoria “Minitutor” dell’ambiente Chi nei giorni scorsi ha visto dei bambini giocare con i rifiuti (puliti) o schiere di ragazzini al mercato, davanti all’edicola o nel piazzale COOP per intervistare gli adulti, si sarà chiesto se qualcosa stia “bollendo in pentola”. E’ proprio così: l’Unione Europea ha imposto a tutti gli Stati membri la chiusura delle discariche entro il 2015. Possiamo avere qualche dubbio in merito alla oggettiva possibilità di attuazione di questa norma in tempi così ravvicinati, ma la norma esiste ed è necessario attrezzarsi per non essere in deroga. E’ una sfida con noi stessi, soprattutto è una sfida che deve vedere coinvolti tutti, dai più piccoli a noi adulti. Ma è anche una sfida che ci deve vedere competenti nella scelta degli acquisti, per evitare troppi imballaggi, nella raccolta differenziata e nel compostaggio domestico. Diventare esperti nella conoscenza dei materiali è il prerequisito alla base del quale la raccolta differenziata è efficace, ed è di questo che si è occupata la scuola per sensibilizzare e rendere competenti gli alunni. Obiettivi a lungo termine, che si costruiscono col gioco, col protagonismo, ma anche nella prassi quotidiana, nel differenziare gli scarti delle merende e nel conferirli nella compostiera o negli appositi contenitori presenti a scuola. La ricerca-azione, che le G.G. Ecologiche Volontarie hanno proposto alle insegnanti in sede di programmazione, ha avuto l’obiettivo da una lato di responsabilizzare gli alunni rendendoli “MINITUTOR” dell’ambiente, dall’altro di promuovere un’azione nei confronti di tutta la cittadinanza, affinchè la capacità di differenziare, già molto alta, sia aggiornata rispetto alle novità di cui SABAR costantemente informa la scuola. Le interviste sono state uno dei momenti importanti di questo progetto, durante il quale si è posto l’accento sulla consistenza degli scarti umidi (30% sul complesso dei rifiuti) e delle opportunità di risparmio che l’Amministrazione Comunale offre a chi pratica il compostaggio domestico. Nel corso della “Settimana verde” i bambini più grandi hanno anche visitato l’Isola Ecologica con le insegnanti e le G.G.E.V., accompagnati dal Sig. Pellacani, tecnico della SABAR, per conoscere le modalità di riciclaggio dei diversi rifiuti e per rendersi conto che essi sono davvero delle “miniere” di risorse. I più piccoli hanno giocato con “Barattolomeo” per esercitarsi nel riconoscimento dei materiali. Tutti poi, con materiali di scarto, hanno costruito oggetti e giocattoli. Sarebbe riduttivo, però, pensare che l’attenzione all’ambiente di vita debba essere limitata alla raccolta differenziata, al compostaggio… per raggiungere il nostro obiettivo: l’apprezzamento ed il rispetto per ciò che ci circonda sono il frutto dell’educazione che riceviamo, ma anche del senso di appartenenza che matura in ognuno di noi, attraverso la conoscenza di un territorio, delle vicende significative che caratterizzano la sua storia e della lettura delle sue tracce presenti nell’assetto attuale. Di questo la scuola si è già occupata, lavorando sulla conoscenza del suolo, della flora e della fauna. Se ne occuperà anche nei prossimi mesi con il supporto di persone che hanno svolto studi approfonditi sulla cooperazione e sugli edifici storici della nostra frazione. Ins.te Deanna Lanzi Scuola Primaria di S. Vittoria Dicembre 2011 Voci di Piazza pagina 15 Ambiente e Territorio Monitoraggio stazioni radio base di telefonia mobile a Gualtieri La telefonia mobile è un fenomeno in continua crescita che ha modificato in maniera forse irreversibile il vivere insieme delle persone: al giorno d’oggi praticamente tutti hanno almeno un cellulare. L’innovazione tecnologica ha però anche un impatto sul territorio: i telefonini per funzionare devono “agganciarsi” ad una rete di ripetitori ed è facile capire che maggiore è il numero degli utenti, più fitta deve essere questa rete. Ecco perché a Gualtieri così come in tutta la provincia di Reggio Emilia (per la verità in tutto il mondo), il numero delle antenne a servizio delle telefonia mobile (i ripetitori o con un nome più tecnico le stazioni radio base spesso abbreviato con l’acronimo SRB) continua ad aumentare. L’installazione di un’antenna, sebbene possa venire fisicamente montata anche in un solo giorno, segue in realtà un iter piuttosto articolato, della durata di alcuni mesi, in cui il Comune autorizza l’installazione solo dopo aver accertato, tramite il parere di Arpa e Ausl, che il nuovo impianto rispetti quelli che sono i limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. I riferimenti, particolarmente restrittivi se confrontati con quelli degli altri Paesi dell’Unione Europea, sono quelli della Legge Quadro n. 36 del 2001 e del DPCM dell’8 luglio 2003 in cui il Legislatore ha fissato un limite per l’esposizione umana al campo elettrico generato dalle antenne della telefonia mobile pari a 6 V/m (Volt su metro, è questa l’unità di misura) negli ambienti di vita. Tale valore limite è stato scelto per la tutela di eventuali effetti a lungo termine applicando così all’esposizione della popolazione un principio di precauzione. Su richiesta dell’Assessorato Ambiente, Arpa ha predisposto un piano di monitoraggio in continuo delle emissioni elettromagnetiche generate dagli impianti di telefonia mobile presenti sul territorio comunale. Ad oggi si è concluso il controllo delle emissioni generate dagli impianti recentemente installati presso il Cimitero comunale ed è attualmente in corso il monitoraggio degli impianti di via Fattori. Per il sito del Cimitero sono stati individuati due punti di rilievo: (1) la copertura della palestra dell’Istituto Comprensivo di via Dante Alighieri e (2) il balcone di un’abitazione privata al 1° piano dell’edificio del Cantinone lungo la SS63. Il monitoraggio consiste nell’acquisizione in continuo dei valori di campo elettrico ed ogni 6 minuti viene fornito dalla centralina un dato confrontabile con i valori normativi. Per l’edificio scolastico i rilevamenti sono stati effettuati da metà marzo a fine maggio 2011. Il valore massimo registrato sull’intera campagna (78 giorni) è stato di 0,63 V/m, mentre il valore medio è risultato inferiore a 0,5 V/m. Nel punto presso il Cantinone il monitoraggio si è svolto dal 6 giugno all’11 luglio della scorsa estate, per complessivi 35 giorni. Il valore massimo registrato è stato di 2,45 V/m, mentre il valore medio è risultato pari a 1,39 V/m. In entrambi i punti indagati, i valori rilevati indicano un ampio margine di sicurezza rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente (6 V/m). In particolare per quel che riguarda il monitoraggio svolto presso il polo scolastico, la maggior parte dei dati è risultata inferiore alla soglia di rilevabilità strumentale (0,5 V/m) e solo raramente si sono registrati valori di poco superiori. I dati riepilogativi delle campagne di misura concluse sono disponibili per consultazione alla pagina http://www.arpa.emr.it/elettrosmog/ elettrosmog_cc.asp?PROV=RE del sito internet di Arpa. I dati riepilogativi giornalieri delle campagne in corso, aggiornati con frequenza settimanale, sono invece visualizzabili all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/elettrosmog/ elettrosmog.asp?prov=re ARPA REGGIO EMILIA Nuova rotatoria sulla sp63r E’ stata ultimata la rotatoria sulla SP63R, già prevista nel PRG vigente, che servirà a regolare il traffico in corrispondenza del nuovo accesso alla nuova zona di espansione commerciale-direzionale a lato della SP62R “Cispadana”. La rotatoria è stata realizzata dal Comune di Gualtieri, i lavori sono stati appaltati mediante procedura negoziata e sono state invitate n. 34 ditte, in 18 hanno presentato l’offerta e si è aggiudicata i lavori la ditta Asfalti Dorigo s.r.l. di Gualtieri (RE) con il ribasso del 24,200% per un importo lavori di euro 259.641,67= oltre a IVA e somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale per un totale complessivo di costo dell’intervento di euro 376.667,35=. Indicativamente entro l’estate prossima verrà realizzata anche la bretella di collegamento. Voci di Piazza pagina 16 Dicembre 2011 L’importanza delle esercitazioni L’Associazione di Protezione Civile “Bentivoglio”, da alcuni anni a questa parte, pone particolare attenzione all’addestramento dei volontari. Per questo motivo organizza, periodicamente, esercitazioni volte a migliorare le conoscenze teoriche e pratiche delle varie situazione che si debbono affrontare in caso di emergenze reali. Tra le esercitazioni programmate nel corso dell’anno, quella svolta nella giornata del 7 maggio 2011 è stata senza dubbio quella che ha dato i risultati migliori sia sotto il profilo organizzativo che quello pratico e formativo. In quella giornata sono state utilizzate pressoché tutte le attrezzature di proprietà dell’Associazione, allestendo anche un mini-campo d’emergenza nel quale spiccavano: • Il camper segreteria • La cucina da campo • Il tendone mensa • Alcune tende da campo I volontari impegnati sono stati oltre sessanta, suddivisi in squadre operative ognuna con un proprio caposquadra. Alle direttive del coordinatore Vivaldo Malagoli sono stati simulati diversi interventi, legati al rischio idraulico, in relazione ad un “evento” di piena del Po; tutti gli scenari sono stati preparati nell’area prospiciente l’impianto idrovoro del Torrione gentilmente messo a disposizione dal Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale. L’esercitazione ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza di volontari del Comune di Moimacco (UD), gemellati con la “Bentivoglio”, oltre a rappresentanti delle associazioni di volontariato di Reggiolo, Guastalla e Brescello, che abitualmente collaborano con il ns. gruppo. Era presente una Unità Mobile della Croce Rossa Italiana – del Comitato di Guastalla – per il supporto sanitario. Una squadra di Vigili del Fuoco del Distaccamento di Guastalla, inviata su nostra richiesta, dal Comando Provinciale di Reggio Emilia, ha controllato e ci ha dato indicazioni sull’aspetto sicurezza nell’ambito operativo. Tutti i volontari presenti hanno potuto sperimentare le proprie capacità su ognuno degli scenari proposti e, con l’aiuto degli esperti, tutte le varie operazioni sono state eseguite con competenza e professionalità. Tra i circa 200 iscritti all’Associazione, sono diversi i volontari che hanno frequentato corsi di specializzazione per formarsi e migliorare le proprie conoscenze; la partecipazione a questi corsi, oltre alle nozioni tecniche, permette di affinare le proprie abilità anche con suggerimenti pratici, utili ad affrontare le situazioni d’emergenza, per poter essere così un valido aiuto di supporto alle Istituzioni che sono preposte alla gestione delle calamità. Nell’anno trascorso abbiamo svolto diversi interventi e servizi; tra questi spicca sicuramente l’impegno profuso da tre nostri volontari che sono stati impegnati nel Comune di Aulla (MS), per una intera settimana, durante l’emergenza idrogeologica in Liguria-Toscana del novembre scorso. Anche la recente piena del fiume Po, pur se di portata limitata, ci ha visti impegnati; la Prefettura di Reggio E. ha attivato il Piano d’Emergenza Provinciale il quale prevede che, oltre ad aprire le sedi Comunali, si svolgano attività di monitoraggio e di controllo. Dette attività, come previsto dal piano, sono state svolte in sinergia tra gli Uffici Comunali preposti e la nostra sede. Considerando quindi le recenti emergenze di ordine idrogeologico verificatesi in Liguria, Toscana e Sicilia, si evince facilmente che non è mai tempo di abbassare la guardia. La nostra Associazione continuerà quindi ad impegnarsi sempre più per formare e istruire i propri volontari al meglio e per offrire quindi un servizio sempre migliore e competente ovunque sia richiesto il nostro intervento. L’occasione è gradita a tutto il Consiglio di Amministrazione per porgere alla cittadinanza e a tutti i volontari i migliori auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo. Dicembre 2011 Voci di Piazza pagina 17 Le attività al Circolo Arci a S. Vittoria Il Circolo Arci “Al Palazzo” come sempre è un punto di riferimento per la comunità di S. Vittoria. Quest’anno abbiamo raggiunto i 220 soci, tra questi una ventina prestano abitualmente servizio come volontari all’interno del Circolo ARCI. Sebbene è sistemato in un piccolo ambiente, si è attrezzato per poter soddisfare alcune attività dei soci. Noi pensiamo che un circolo, oltre ad avere uno luogo con servizi interni per i soci, debba dare spazio a quelle iniziative di gruppi di persone che abbiano una finalità rivolta alla cittadinanza nel suo complesso, inoltre crediamo che ogni gruppo debba avere una sua autonomia operativa, di cui la sede del Circolo abbia il ruolo di base logistica. Certo che i progetti devono rispettare i valori di civiltà e di convivenza tra soci e cittadini e promuovere sensibilità conoscitive. Questo anno è continuata la collaborazione con il gruppo “I Genitori del Parco”, che organizzano laboratori, intrattenimenti per i loro bambini, favorendo l’incontro e il dialogo tra le famiglie. Per la scuola elementare della frazione, il Circolo contribuisce alle spese e alla gestione del materiale per la didattica. Per lo sport il Circolo ARCI Al Palazzo, sostiene la scuola di pattinaggio “Il Ponte”, garantendo sia l’iscrizione alla UISP, sia il tesseramento annuale degli atleti e destina un contributo alla squadra di calcio VIRTUS che milita in 3° categoria inserita da quest’anno nel Progetto Intesa. Ospita nei propri locali Corsi di Ricamo, e altri corsi a richiesta dei soci. Nei propri ambienti sistemati in un’ala di Palazzo Greppi è aperto il circolo per gli anziani e non solo, che giocano le partite quotidiane. È continuata anche quest’anno la collaborazione con l’Amministrazione comunale di Gualtieri per realizzare alcune iniziative culturali, tra le quali: la serata della Festa della Donna, da Reggio Iniziative Culturali, con lo spettacolo realizzato nella sala del Popolo; le due giornate d’agosto dedicate alla tradizione violinistica di S. Vittoria, con gli spettacoli del circuito “Taca a Dancer”, Sulle vie del violino, con i concerti TEKLA KLEBETNICA con un’eccezionale violista polacca e l’intervista musicale tra ARTUTO STALTERI di Radiotre e RICCARDO TESI, famoso musicista e ricercatore di musica popolare. Durante le due serate sono stati offerti e degustati i buonissimi prodotti delle Aziende Agricole di S. Vittoria (angurie e meloni). Questo grazie all’attività del volontariato del Circolo che ogni anno organizza anche in due intensi fine settimana di settembre la “Festa del Lambrusco”, che ha raggiunto la 15° edizione con il patrocinio del Comune di Gualtieri, della provincia di Reggio Emilia e con l’inserimento della manifestazione nel circuito gastronomico degli “Ori della Terra Reggiana”. In questi sei giorni la frazione di S. Vittoria diventa un punto in cui si degustano piatti tipici e vini lambruschi locali, si balla e si ascolta buona musica nella Osteria del Més, spazio per i giovani localizzato in uno dei più suggestivi spazi del palazzo. In contemporanea erano visitabili una mostra di Ricamo del gruppo “S. Vittoria Ricama” e una mostra d’arte dei “pittori locali” e altre di artigianato artistico. In occasione del centenario della fondazione della “Cooperativa Agricola”, ora C.I.L.A., il Circolo Al Palazzo ha ristampato i due volumi “Le Cooperative di S. Vittoria, un’utopia del XX secolo?”, che raccoglie documenti e immagini di questa grande esperienza e la “Le Cooperative di S. Vittoria raccontata da loro stesse” con articoli tratti dai giornali dal 1888 al 1938, una sorta di autobiografia “giornalistica”. Durante l’anno il Circolo “Al Palazzo” ha partecipato fattivamente alla realizzazione di alcune feste collaborando con altre Associazioni di volontariato: “Amici del Day Hospital Oncologico” di Guastalla, Associazione “Un Bambino per Amico”, e ha organizzato il pranzo sociale per l’AVIS di S. Vittoria. Gli abitanti di S. Vittoria erano detti “Tutc a vuna”, tutti come uno solo, oggi forse non è più come 50 o 40 anni fa, ma la sensibilità e il desiderio di lavorare per la collettività è ancora presente. Ancora siamo convinti che la collaborazione e la partecipazione è cultura, che non si deve solo consumare, ma anche partecipare. Lavorare stanca, ma se si lavora assieme ci si stanca meno e si ottiene molto di più. Un particolare ringraziamento porgiamo alla Banca Reggiana che da tanti anni sostiene le attività del Circolo e alla Amministrazione Comunale. Il Presidente del Circolo Arci “Al Palazzo”, il Consiglio e i Volontari che svolgono tutte le varie attività augurano a tutti i soci e a tutta la comunità un BUON NATALE e un SERENO 2012. Voci di Piazza pagina 18 Dicembre 2011 20 giorni da volontaria ad Haiti Salve a tutti, questa è la cronaca di un viaggio come infermiera volontaria ad Haiti di una vostra (poco illustre) concittadina. Precisiamo: non pensate ad un’infermiera stile “E.R.”, perché ho un profilo decisamente più basso, anzi… più piccolo, visto che lavoro in terapia intensiva neonatale, dove “piccolo” indica un bambino di 800 gr e un “gigante” un bambino di 3 kg. In missione ad Haiti sono finita quasi per caso, grazie ad una mia dottoressa: non pensavo che, in un Paese già povero e sconvolto da un terremoto, qualcuno avesse a cuore l’assistenza dei neonati. E non stupitevi, perché nella stragrande maggioranza dei Paesi del 3° mondo, dall’Africa all’Asia, la mortalità neonatale è talmente alta che la morte di un bebé non sconvolge nessuno, semplicemente per una donna avere 7-8 gravidanze e veder sopravvivere ben pochi di quei figli è un “fatto della vita”. La carenza di risorse economiche e un sistema sanitario carente indirizzano i propri sforzi verso gli adulti, soggetti già inseriti e produttivi per la società. Non si può piangere per un neonato di cui a malapena si è visto il volto: non è mancanza di sensibilità, o di amore genitoriale, è solo una necessità, un modo di proteggersi in luoghi in cui la vita, di grandi e piccini, è sempre appesa a un filo. Ma torniamo a noi: non vi farò la cronaca di questi 20 giorni (sarebbe una noia terribile), vorrei solo mostrarvi delle “immagini” di un mondo tanto lontano dal nostro, e che può farci vedere sotto un’altra luce anche le nostre preoccupazioni quotidiane… In questa missione ho lavorato, e alloggiato, presso l’ospedale pediatrico St. Damien di Tabarre, un piccolo gioiello che ospita tutte le specialità pediatriche in un Paese in cui l’assistenza sanitaria pubblica è minima, sia come qualità che quantità (ospedali, medici etc). Per arrivarci si attraversa Portau-Prince, la capitale, dove ti accorgi che tendopoli, macerie e fogne a cielo aperto sono ancora ovunque, e purtroppo non sono problemi legati solo al terremoto del 2010. Il St. Damien è circondato da mura, e all’ingresso ci sono guardie armate, così come negli altri 2 ospedali vicini, il St. Luc e il St. Philomene, dove ci sono il pronto soccorso e il campo colera. Ci viene raccomandato di uscire dall’ospedale in divisa, per essere riconoscibili e più “rispettati”: gli stranieri di solito hanno soldi e le rapine sono frequenti. Il campo dei volontari è costituito da tende della protezione civile italiana, anche all’interno dell’ospedale moltissimi impianti ed attrezzature arrivano dalla solidarietà del nostro Paese: questo ci rende subito orgogliosi e ci fa sentire un po’ a casa. Ci sono molti italiani: 2 ginecologhe, 2 ostetriche, 2 medici, 2 infermiere che lavorano al campo colera e l’equipe di neonatologia (una dottoressa e un’infermiera) a cui diamo il cambio e che ci presentano il reparto in cui lavoreremo. La neonatologia ha due sezioni, la terapia intensiva e la intermedia neonatale, con circa 20 posti letto, l’ambiente è curato, le pareti azzurrine con tanti disegni… praticamente come a “casa”, a prima vista. Al secondo sguardo noti le formiche sul banco della terapia, che le incubatrici sono vecchie e i bambini sono bollenti o congelati, che non esistono macchine per la ventilazione, che le infermiere si impegnano molto ma forse manca loro una formazione adeguata su come gestire un neonato “fragile” o prematuro, che ci sono solo 3 saturimetri (apparecchiature che rilevano la frequenza cardiaca e l’ossigeno nel sangue, il sensore è costituito da una fascetta che si avvolge alla mano o al piede del neonato) per tutto il reparto, nonostante diversi neonati necessiterebbero di un monitoraggio continuo. In realtà abbiamo trovato altri 5 saturimetri in un cassetto, ma mancavano le pile, i caricabatterie (spesso vengono rubati, ci hanno detto), o la manutenzione. Il materiale non manca in senso “assoluto”, manca quello della “taglia” giusta: diciamo che complica notevolmente le cose dover incannulare una vena di un neonato con un cateterino che andrebbe bene a un bambino di 10 kg o mettergli gli “occhialini” per l’ossigeno con le cannuline, che dovrebbero stare nelle narici, che invece gli arrivano a metà guancia, o aspirare le secrezioni dal loro microscopico naso con una sonda che farebbe impallidire anche me. Non c’è acqua calda, tranne un thermos che arriva al mattino, quindi conviene tenere i neonati sporchi, perché sporco è meglio che congelato! Gli esami del sangue urgenti, ci avvisano, arrivano in media dopo 3 giorni (e ho il flash di quando a Reggio, dopo 3 ore, telefoniamo al laboratorio per sollecitare…). I teli per cambiare i lettini o lavare i bambini non abbondano, quindi si cambiano solo se strettamente necessario, ossia: un rigurgito, qualche traccia di sangue e un po’ di popò sui teli non hanno mai ucciso nessuno, quindi è già molto che qualcuno si prenda la briga di piegarli sul lato pulito. I teli sono un problema anche in sala parto e in sala operatoria: alla nascita è fondamentale asciugare subito il neonato e avvolgerlo in teli asciutti, e per ovviare al problema usiamo i teli che avvolgono i camici sterili dei ginecologi in sala operatoria… ogni volta che il medico si preparava per l’intervento noi eravamo in agguato! I ciuci, i biberon e le tettarelle non ci sono, quindi i neonati vengono alimentati per bocca con le siringhe (proprio come si fà con i gattini) o al seno (un neonato di 1100 gr che succhia al seno è davvero eroico). Giuro che al prossimo che mi angoscia con la storia della nipple confusion (secondo la teoria della nipple confusion i ciucci e le Dicembre 2011 tettarelle dei biberon possono interferire con l’allattamento naturale riducendo il tempo speso dal bambino al seno, peggiorando la tecnica di suzione con un conseguente aumento di ragadi ed ingorgo mammario) regalo un biglietto di sola andata per Haiti. Non parliamo dei farmaci… la mia amata diluizione in sterilità, il cambio ogni 24 ore… in frigo ci sono farmaci diluiti almeno una settimana prima, ma anche qui la domanda è: meglio il rischio infettivo o rimanere senza farmaci?! E dulcis in fundo, la raccomandazione delle colleghe neonatologhe in partenza: “preparati ad arraffare tutto quello che ti serve, dai sondini ai teli per asciugare i bambini in sala parto, perché il materiale scarseggia e non si può sprecare niente. Se sei in sala operatoria, o in qualsiasi altro posto, e trovi qualcosa di utile, mettitelo in tasca e fine. Se vuoi il materiale per i bimbi ti devi arrangiare”. Benissimo. Io, che non ho rubato mai nemmeno una caramella, nell’arco di un paio di giorni ho accumulato una piccola fortuna nelle tasche della divisa: cerotti, sondini, cateterini per le vene… ma d’altra parte la scelta fra le necessità primarie di un bambino e l’onestà è abbastanza semplice!!! E’ bello vedere come cambiano le prospettive quando non hai tutto a disposizione… I problemi non sono legati solo all’approvvigionamento di materiale: i cateteri venosi centrali per infondere in grosse vene si sarebbero potuti mettere, ma il rischio d’infezione è alto (soprattutto in queste condizioni) e le infermiere sono “diffidenti”, non si sentono sicure nel gestirli, e talvolta tendono a rimuoverli non appena notano una macchiolina sulla medicazione… A livello infermieristico, le mie colleghe haitiane mi sembrano capaci, ma lavorano ancora per “compiti” (una rileva tutti i pesi, l’altra tutte le temperature e le glicemie), concetto superato e non solo, dannoso per il neonato, che dovrebbe essere stimolato il meno possibile (concentrando in un unico momento, per esempio, la glicemia, il peso, il cambio del pannolino), devono scrivere consegne infinite e hanno prassi infermieristiche che ci fanno un po’ inorridire. Ma l’impegno è grande, tant’è che già dopo il primo corso tenuto dalle mie colleghe del Bambin Gesù di Roma, alcune pratiche infermieristiche hanno iniziato a cambiare. Voci di Piazza Per tutti i problemi che vi ho spiegato finora, quando ci siamo trovati di fronte a neonati molto gravi abbiamo dovuto scegliere se rianimare: in alcuni casi, dopo un iniziale tentativo, siamo stati obbligati a desistere con il rimpianto che, con qualche mezzo in più, avremmo potuto salvare un bambino. Questo stride con quello che invece a volte proviamo nei nostri reparti, dove l’accanimento terapeutico può farti sentire più un torturatore che un infermiere, e ti chiedi se sarà mai possibile trovare una via di mezzo… ma qui il non-accanimento è d’obbligo, sia perché non ci sono respiratori, supporto nutrizionale e tecniche invasive sicure, sia perché un bambino vivo ma con gravi danni diventa un peso enorme per la sua famiglia. Gli abbandoni sono frequenti, soprattutto se il neonato “ha qualcosa che non va”, e ogni tanto viene ricoverato un bambino trovato per strada, come Richardine (dal nome di Padre Rick), con un sindrome simile alla focomelia. Nell’ospedale c’è la sezione dei Poissons (i “nostri” pesciolini), che ospita bambini abbandonati: 3 sono affetti da idrocefalia, ma gli altri, fra cui una deliziosa ex-prematura, sono sanissimi e bellissimi (anche se hanno lo sguardo un po’ sperduto), tanto da chiedersi cosa abbia spinto una madre a lasciarli in ospedale… Le difficoltà hanno creato anche curiosi scambi di opinione e “commerci” fra i vari gruppi di lavoro, in particolare con il gruppo colera (che, quanto a problemi di materiale, era messo peggio di noi): “Aiuto, non ho più nemmeno un sondino per aspirare i piccolini!!! Ci sono le pipette stile 1800 ma non entrano nemmeno nelle mie narici… cosa faccio se devo aspirare qualcuno in sala parto?!?” “Eh cara, i sondini sono merce rara un po’ in tutto l’ospedale. Ma puoi fare come noi, puoi usare i deflussori da flebo tagliati” “Idea geniale. Ormai posso fare anche questo…” pagina 19 Oppure “Al campo ho un bambino con una pancia così, non è che mi puoi prendere una supposta pediatrica dal tuo reparto??” “sì volentieri, in cambio di un paio di cateterini venosi gialli” “Affare fatto!!”. Ma per far sembrare tutto questo un lusso, bastava fare un giro nei dintorni del St. Damien. La Cité Soleil è un gigantesco quartiere di baracche in riva al mare, la spiaggia è invasa da dune di spazzatura. I bambini giocano in mezzo a pozze di acqua stagnante, maiali e appunto… spazzatura. Il letto di un fiume si era trasformato in un serpentone pieno solo di rifiuti, anche se per i bambini anche quello era un grande gioco in cui cercare qualche piccolo tesoro… Molte mamme però sono implacabili: quando è ora di andare a scuola (la maggior parte gestite da volontari e associazioni), i bambini non sfuggono alla “doccia”, che consiste nell’accucciarsi in una bacinella ed essere lavati per bene con una brocca. Gli stessi bambini che poche ore prima sembravano selvaggi, si avviano verso la scuola vestiti e profumati di tutto punto… l’istruzione non è scontata e forse avranno una chance in più per vivere lontano da queste tendopoli. Una delle scene che mi ha colpita di più è stato però vedere delle donne che per strada si lavavano piedi e gambe con le acque reflue che sgorgavano da un tombino. Le docce fredde del nostro campo mi sono sembrate un lusso sfrenato, e ho capito perché le uniche cose che “sparivano” dal nostro campo erano i saponi e gli shampoo dimenticati nei bagni (notare che le tende erano sempre aperte con pc, lettori mp3, cellulari in bella vista). Con tutti questi shock la salvezza è arrivata dalla “grande famiglia” dei volontari: per darci il benvenuto alla fine del turno di lavoro, per sfogare la rabbia quando ci sentivamo impotenti, per darci consulenze sui casi difficili (professionali e non) e ridere delle docce fredde, delle zanzare e del caldo. E forse l’unico modo per non tornare a casa schiacciati dal senso d’impotenza per una realtà così difficile (perché siamo tutti consapevoli che no, non salveremo il mondo) è avere una grande, seppur provvisoria, famiglia e pensare al valore di ogni singolo gesto e di ogni singola vita, adulta o piccina che sia. Sara Mingori pagina 20 Voci di Piazza Dicembre 2011 MediaLibrary Online - La Biblioteca digitale della Provincia di Reggio Emilia Conosci MediaLibrary? È un servizio online gratuito per tutti gli utenti delle biblioteche della Provincia di Reggio Emilia per leggere quotidiani dal mondo, e-book, ascoltare musica, guardare film in tante lingue, consultare banche dati e portali. MediaLibraryOnLine, è la prima piattaforma di prestito digitale per biblioteche pubbliche: al suo interno si può accedere gratuitamente – mediante la tessera personale del servizio bibliotecario – a oltre 50mila contenuti, tra e-book, video, film, foto, documentari, quotidiani di 89 paesi in 40 lingue, community e social network. Ogni utente del Servizio bibliotecario provinciale può accedere a tutte le risorse messe a disposizione da MediaLibrary 24 ore su 24 da qualsiasi postazione informatica (dunque anche da casa propria), semplicemente utilizzando il proprio numero di tessera bibliotecaria e una password che sarà fornita all’atto dell’iscrizione (da effettuarsi presso una qualunque biblioteca pubblica della Provincia). La Provincia di Reggio Emilia crede molto nel progetto Medialibrary, perché permette di migliorare e arricchire sempre di più le risorse presenti sul nostro territorio: da oggi gli utenti di tutte le biblioteche reggiane (che già offrono quotidianamente molti servizi, a partire dal Prestito interbibliotecario su cui la Provincia ha investito molto) possono contare su uno strumento molto potente, in continua evoluzione, che promette di andare incontro alle necessità di molti, dai giovani agli adulti, dai curiosi ai professionisti. La piattaforma è attualmente disponibile al sito http://re.medialibrary.it Chiedi alla Biblioteca la password di accesso al servizio. Basta la tessera della biblioteca, una e-mail e il codice fiscale per scoprire come è facile entrare nella biblioteca digitale. Biblioteca Comunale “Walter Bonassi” Palazzo Bentivoglio - Gualtieri (RE) (Ingresso davanti al Bar Teatro) Tel. 0522/221851 E-mail: [email protected] Orario Invernale: Martedì: 15.00 – 18.30 Mercoledì: 9.00 – 12.00 / 15.00- 18.30 Giovedì: 15.00 – 18.30 Venerdì: 9.00 – 12.00 Sabato: 9.00 – 12.30 Voci di Piazza Dicembre 2011 pagina 21 “Un bambino per amico” Anche quest’anno l’associazione “Un bambino per amico” di Gualtieri ha accolto in Italia, per 2 settimane, un gruppo di bambini e ragazzi provenienti dall’orfanotrofio di Banja Koviljaca (Serbia), istituto al quale portiamo aiuto già da 11 anni. Durante la prima settimana di accoglienza in Italia, dal 16 al 23 luglio, abbiamo inoltre realizzato, presso la casa per vacanze “Mare e vita” di Pinarella di Cervia, un campo estivo al mare al quale hanno partecipato, oltre ai volontari, anche i ragazzi dell’associazione “Genitori ragazzi down” di Novellara, ragazzi italiani e stranieri. Il campo estivo ha quindi rappresentato un importante momento di aggregazione ed integrazione tra varie forme di diversità, infatti il gruppo che ha partecipato era costituito da 15 ragazzi dell’orfanotrofio, 4 volontari del centro giovani di Loznica (Serbia), 3 insegnanti dell’orfanotrofio, 2 interpreti, 18 ragazzi italiani, 8 ragazzi stranieri, 15 ragazzi diversamente abili e 17 volontari italiani, per un totale di ben 82 persone. L’obiettivo principale del campo estivo è stato quello di educare i giovani alla solidarietà e al volontariato attraverso l’esperienza diretta, la conoscenza delle varie forme di “diversità” culturali, il confronto di condizioni e stili di vita, nelle abilità e possibilità. L’assunzione di impegni precisi come il controllo dell’ordine e della pulizia, il supporto alla cura della persona e all’accompagnamento durante le varie attività, la condivisione dei momenti ricreativi, sia in spiaggia che nella struttura, tutte queste varie esperienze concre- te di solidarietà hanno favorito la condivisione di riflessioni e il superamento di stereotipi e pregiudizi, permettendo a questi giovani di superare la paura del diverso. Nella seconda settimana di accoglienza, trascorsa presso il circolo “Il Livello”, i ragazzi serbi, seguiti dai volontari dell’associazione, hanno svolto attività di vario tipo, da quelle prettamente ludiche, alle gite, ad attività sportive e di intrattenimento. L’integrazione delle diversità non è facile e scontata, è una sfida che va costruita giorno per giorno, conoscendo “il diverso” soprattutto attraverso una relazione diretta, così come la solidarietà concreta e la promozione del volontariato; l’associazione “Un bambino per amico” si è impegnata a realizzare questi tipi di progetti e continuerà a farlo anche per gli anni futuri. Paolo Gualtieri Noi ci siamo I tagli delle risorse per la Sanità e il Sociale dei Governi Nazionali mettono a gravissimo rischio la gestione dei Servizi dei Comuni, che si troveranno a fare i conti con bisogni che aumentano per la crisi economica, l’invecchiamento della popolazione e la mancanza di finanziamenti adeguati. Per queste ragioni nei giorni scorsi abbiamo incontrato gli amministratori del Comune, dell’ASP e di SABAR per verificare lo stato della nostra attività di volontariato nei vari Servizi. Erano presenti gli Assessori Mori Amadio e Cocconi Laura, il Presidente ASP Grazzi Angelino e il Direttore Sabar Marastoni Mirko. Abbiamo dato la disponibilità a confermare tutte le attività in essere, ribadendo la volontà di non essere sostitutivi dei lavoratori dipendenti perché il nostro impegno è per migliorare e qualificare il vivere quotidiano della nostra Comunità. NOI CI SIAMO…… I nostri volontari tutte le settimane sono attivi per: • Stazioni ecologiche di Gualtieri e Santa • • • • Vittoria Verde pubblico Trasporti disabili e anziani; medicinali e analisi per CUP; consegna pasti a domicilio Aiuto alle Case Protette con animazione e intrattenimento; piccole manutenzioni e giardinaggio; servizio lavanderia e guardaroba Salvaguardia Arredo Urbano, Impianti Sportivi e Sale Pubbliche Inoltre, collaboriamo nella gestione di Filos a Gualtieri e della Stanza del Tesoro a S.Vittoria, che sono due importantissime attività di socializzazione con le persone anziane. Ci sono esigenze nuove che abbiamo individuato: in particolare vorremmo attivare il TELEFONO AMICO per la compagnia delle persone anziane sole e la consegna a domicilio di libri e films, per chi non riesce a recarsi in biblioteca. Per fare meglio e di più abbiamo bisogno di nuovi volontari e per questo ci rivolgiamo a tutti i cittadini di Gualtieri per invitare chi ha qualche ora disponibile a venire con noi per aiutarci a rendere ancora più accogliente e solidale la nostra Comunità. Tel. AUSER c/o Casa Protetta 0522-828112 Arnaldo Vergnani Presidente AUSER Amadio Mori Assessore al volontariato Voci di Piazza pagina 22 Dicembre 2011 Dal territorio l’energia del futuro Energia elettrica … quanta energia consumiamo? Il consumo mondiale medio totale dell’umanità è circa pari a 15 TWh, energia che per un 86,5% proviene da combustibili fossili. S.A.BA.R. S.p.A., nata per volontà di otto comuni limitrofi della bassa reggiana che costituiscono i soci (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo), ha scelto di utilizzare le risorse a sua disposizione per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. Ognuno di noi in media produce circa 2 kg di rifiuto al giorno (744 kg/anno). Noi ai nostri rifiuti non attribuiamo nessun valore, invece S.A.BA.R. S.p.A grazie alla propria esperienza maturata in questi anni di attività riesce a sfruttarli al massimo come risorse energetiche. Facendo un giro nelle campagne di San Giovanni (Novellara) non passa certo inosservata la sede di S.A.BA.R. S.p.A, luogo in cui sorgono i bacini di raccolta adibiti ad accogliere i conferimenti di rifiuti indifferenziati. Chi ha avuto modo di passare in Via Levata dopo il 30 Aprile 2011, si sarà sicuramente accorto del nuovo impianto fotovoltaico che la società ha installato sul corpo della discarica. L’impianto fotovoltaico è composto da 5.544 pannelli fotovoltaici (di cui 288 ad inseguimento) per una potenza totale di 997,92 kWp, in grado di produrre energia elettrica per servire 1.050 abitanti. Considerando le emissioni in atmosfera con questo impianto è possibile evitare di immettere 675 ton/anno di CO2, potenzialità che saranno entro il 2011 raddoppiate, dal momento che ad oggi sono in corso di realizzazione le opere per la realizzazione del secondo impianto. Grazie alla realizzazione di questi impianti, S.A.BA.R. S.p.A, dal punto di vista energetico, ha utilizzato doppiamente la discarica, in quanto già dal 1996 è attivo un impianto di cogenerazione da 4 MW che permette di trasformare il biogas estratto dai bacini di conferimento dei rifiuti in energia elettrica ed energia termica. Ma questi non sono i primi impianti ad energia solare della società, poiché ha realizzato nel 2010 sul capannone della frazione secca un ulteriore impianto fotovoltaico di potenza pari a 155,52 kWp, la cui produzione permette di servire l’equivalente di 150 abitanti. Le fonti rinnovabili sono le fonti energetiche del nostro futuro e in questo futuro S.A.BA.R. S.p.A crede molto, tanto da voler continuare a investire in questa direzione. Nel 2011, ha preso vita l’attività di selezione e pressatura della carta e plastica che consente di conferire agli impianti di riciclaggio tutto il materiale raccolto in modo differenziato sul territorio dei nostri comuni. E’ in corso la richiesta alla provincia di ampliare l’autorizzazione per candidarci a diventare un punto di riferimento del riciclaggio per l’intera provincia. I nuovi progetti, di grande interesse, che si stanno sviluppando negli uffici della società riguardano l’impianto di fitodepurazione, che porterà notevoli benefici dal punto di vista ambientale. La fitodepurazione è una moderna tecnologia che usa la capacità depurativa degli ecosistemi naturali per trattare i liquami provenienti dalle acque di dilavamento dei piazzali e delle coperture degli impianti presenti in Sabar. È un impianto di semplice costruzione, che ci consentirà di non trasportare al depuratore migliaia di metri cubi di acque da trattare, evitando così il transito sulle nostre strade di centinaia automezzi, con un evidente miglioramento ambientale. Infine, si sta analizzando il nuovo progetto di valorizzazione delle biomasse raccolte nelle nostre isole ecologiche, stiamo valutando quali siano le migliori prospettive di utilizzo, anche alla luce dei recenti sviluppi normativi, con la prospettiva di diventare un importante polo ambientale ed energetico tecnologico di riferimento per lo sviluppo e la ricerca in questo settore. Da ultimo in un contesto di forte evoluzione per il settore dei rifiuti, in un territorio che sta aggiornando la propria pianificazione rispetto alla gestione del ciclo del recupero e smaltimento, è d’obbligo fare un riferimento al nuovo piano d’ambito, recentemente approvato all’unanimità dai nostri soci, che costituirà, a partire dal 2012, una vera ‹rivoluzione’ per la Provincia di Reggio Emilia e per il territorio della Bassa Reggiana. Il nuovo piano d’ambito si pone come obiettivo di aumentare la raccolta differenziata a livello Provinciale al 67,1%, ed è per questo che oltre alle nuove modalità di raccolta porta a porta per le 3 frazioni (organico, secco Indifferenziato e verde) che serviranno, rispetto all’attuale 11,6%, il 51,2% degli utenti della nostra Provincia, il comuni S.a.ba.r dovranno aumentare la raccolta differenziata al 73.1%. Oltre all’applicazione del nuovo piano d’ambito ed ai cambiamenti che ci vengono imposti dalle nuove normative, il senso di responsabilità che da sempre ha contraddistinto S.A.BA.R spa, impone di pensare e programmare con la massima coesione territoriale, il futuro dell’azienda. Detto questo non mi resta che salutarvi ed augurare a tutti voi un sincero augurio di Buon Natale e di un 2012 ricco di soddisfazioni. Il Presidente Messori Moreno Dicembre 2011 UNITI PER GUALTIERI - CENTRO SINISTRA Un contributo da parte di tutti Il governo Berlusconi era il governo delle incertezze, delle parole e delle lettere, ma non dei fatti. Non potevamo andare avanti così. Da più parti, senza distinzione di appartenenza politica si è levata la richiesta unanime e sempre più pressante di certezze sul nostro futuro. Queste sono le motivazioni di base che hanno permesso la costituzione di un governo tecnico, che spariamo dimostri all’Europa ed al mondo intero che l’Italia è una nazione forte e dalle solide basi democratiche. Potrei continuare ed elencare presunte colpe, ipotetiche cure ed azioni per mettere a posto l’Italia, ma come consigliere del comune di Gualtieri è giusto guardare con tanta attenzione alla situazione del nostro comune e non essere latitanti di fronte alla crisi che ci sta direttamente colpendo. Spetta a noi consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza richiedere specifici interventi, dare indicazioni e suggerimenti, al Sindaco ed alla giunta affinché possano con serenità affrontare la stesura del bilancio del prossimo anno. Bilancio sul quale graveranno tagli dei trasferimenti statali e minori entrate tributarie locali. I temi da affrontare saranno due: il mantenimento dei servizi, ed il gettito fiscale dei tributi locali. Io auspico che nei prossimi consigli comunali il dibattito possa vertere principalmente su questi temi, perché sono fermamente convinto che il nostro impegno per definire le scelte politiche per la predisposizione del bilancio, rappresenti nel modo migliore il mandato elettorale che abbiamo ricevuto dai nostri concittadini. Chiedo a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale di rendesi disponibili ad un confronto aperto, libero da considerazioni preconcette e da fantasie utopistiche, dando vita ad un dibattito, se necessario anche acceso, ma con l’obbiettivo finale di interpretare al meglio le necessità di tutti i nostri cittadini. La maggioranza sia di supporto all’amministrazione in questo momento di scelte difficili. Le minoranze ricoprano con serietà il ruolo a loro assegnato di contraddittorio e controllo delle attività della maggioranza. Tutto questo affinché ogni rappresentate politico, anche nel nostro piccolo comune, dia il suo contributo al sostegno della nostra preziosa Democrazia. Viscardo Bonvicini Capogruppo Uniti per Gualtieri Voci di Piazza UN’ALTRA GUALTIERI Ci scherzavate, noi non scherziamo Sarà capitato anche a voi, di comprare il quotidiano, cominciare a sfogliare le prime pagine e leggere distrattamente i titoli e gli occhielli o i sommari che sintetizzano il contenuto e poi invece essere come investiti da una notizia che, d’improvviso, vi fa scattare un “film” della memoria. Proprio questo mi è successo qualche giorno fa (fine novembre) sfogliando il quotidiano “la Repubblica” dove, a pag.11 campeggiava la foto di Bersani e l’occhiello riportava la frase a lui attribuita “Il PD vuole la patrimoniale, servono misure impopolari.”Come?! Fammi rileggere sì, sì, ho letto bene: il PD vuole la patrimoniale. E parte il film interiore. Questo film inizia una quindicina di anni fa, quando una parte consistente del movimento di sinistra comincia ad elaborare una strategia programmatica di alternativa ai contenuti di politiche neo-liberiste che invece divenivano sempre più patrimonio e bandiera degli schieramenti di centro destra berlusconiano e centro sinistra democratico, senza sostanziali differenze se non negli uomini. Questa strategia di alternativa tentava di porre al centro dell’attenzione il fatto che questo modello di sviluppo non era sostenibile, che l’arretramento della politica e dell’intervento dello stato a vantaggio dell’economia dei grandi poteri provocava forti diseguaglianze e impediva sempre più la partecipazione dei cittadini. Questo movimento cercava di portare all’attenzione temi come “la riduzione dell’orario di lavoro”, “il ritorno di un confronto vero nelle relazioni industriali in grado di rompere le logiche concertative che avevano ridotto e leso i diritti dei lavoratori”, “il mantenimento dei servizi pubblici come valore assoluto a tutela e garanzia dei diritti di tutti i cittadini” e “la tassazione dei grandi patrimoni come tutela dell’uguaglianza e delle fasce deboli della società”. Rivedete il film? Rivedete alcune scene? La caduta del primo governo Prodi sul (finto, i motivi erano ben altri, ndr) rifiuto alla legge sulle 35 ore; le esperienze di governo di centro-sinistra che partoriscono contro-riforme che danneggiano il mondo del lavoro (pensiamo al pacchetto Treu e agli strumenti di flessibilità); le grandi privatizzazioni di energia, telecomunicazioni, servizi pubblici (Enel, Telecom); le riforme fiscali e delle pensioni sempre a svantaggio dei molti e a tutela dei più abbienti (ricordate il governo e le riforme Dini?). Ricordate i giudizi dell’intellighenzia di centrosinistra (i partiti, i leader, la stessa “la Repubblica”) verso queste istanze? Lo scherno, la derisione. Tacciati come vetero comunisti fuori dal tempo, anti-modernisti inaffidabili perché non capivamo i tempi. Piuttosto si facevano cadere i governi, piuttosto si introducevano i co.co.co., piuttosto si svendevano le grandi aziende dello stato, piuttosto si alzava l’età pensionabile. E nel piccolo del nostro comune? Come non rivedere il film delle derisioni ricevute quando si provava a dire che il finanziamento delle spese correnti tramite gli oneri di urbanizzazione non poteva essere l’unica politica economica e del territorio e sarebbe divenuto un boomerang, quando si diceva che era vergognoso privatizzare aziende patrimonio dei concittadini per fare sfoggio di “modernità” e ingrassare i soliti noti, quando si diceva che esternalizzare i servizi del comune significava perdere il principale strumento di azione delle amministrazioni ed era ad unico svantaggio delle persone. Non era piacevole allora sentirsi derisi, così come oggi è magra consolazione rivedere le scene di questi film e pensare che ciò che viviamo oggi era prevedibile, si poteva provare qualcosa di diverso. Torno alla foto di Bersani serio con sigaro in bocca, occhiali sulla testa e non mi viene da scherzare. Vedo solo i titoli di coda del film: Servono misure impopolari: il PD vuole la patrimoniale. Il capogruppo della lista “Un’Altra Gualtieri” Paolo Ferrarini pagina 23 INSIEME PER GUALTIERI I cittadini vogliono risposte Ormai giunti a metà mandato, mi sembra giusto cominciare a fare un attimo di riflessione su alcuni temi che per tanti cittadini non trovano una risposta. Il primo punto che voglio sottolineare sono le ex scuole di Pieve Saliceto. Cerchiamo di fare un po’ la cronistoria di quello che si può ben definire un “romanzo giallo”. Dopo diversi incontri con i cittadini, l’amministrazione decide di ristrutturare l’edificio per creare diverse sale polivalenti e la sede dell’Avis. Dopo aver trovato la copertura finanziaria dell’opera si procede all’appalto. Appalto vinto per un valore di € 518.210,62 dalla C.M.R. – Cooperativa Muratori Reggiolo – (ma che coincidenza…). L’Appalto prevede il rifacimento della copertura, degli intonaci interni con materiale isolante, nuovi impianti elettrici, porte e finestre con doppi vetri, pavimentazioni, tinteggio interni e ascensore. L’ultimazione dell’opera era prevista per il 20.07.2010. Purtroppo dopo tante promesse, anche pubbliche, siamo alla fine del 2011 e l’opera non è stata completata, anzi ha bisogno di un nuovo stralcio per essere ultimata. A voi i commenti del caso. Un altro punto che non trova una risposta è la riqualificazione e il rilancio del centro storico. Una parte degli oneri derivanti dal centro commerciale dovrebbero essere investiti nel centro storico. Purtroppo fino ad oggi non esiste un piano di rilancio, non si conosce l’entità della somma destinata., ma la Giunta non smette di riempirsi la bocca di parole che poi non trovano riscontro nella realtà dei fatti. Riteniamo che il centro storico sia un importante volano per le attività commerciali, le sporadiche manifestazioni e mercati straordinari, gestiti da commercianti provenienti da altre provincie non aiutano, come dimostrato, le attività locali. Inoltre, se si pensa che, durante questi eventi, spuntano spesso cucine mobili davanti ai ristoranti del centro, questo fa veramente un quadro desolante della situazione. Ma è possibile che l’amministrazione non riesca a fare una convenzione con i ristoratori locali come accade in tanti altri comuni? Crediamo che l’assessore, visto anche l’incontro svoltosi nel mese di marzo con i commercianti del paese, dove sono state fatte proposte concrete da prendere in considerazione, nessuna delle quali ancora presa in valutazione, dovrebbe fare un esame di coscienza e riflettere se in un momento così delicato non sia preferibile avere un punto di riferimento. Tragga lui le conclusioni e prenda in considerazione l’ipotesi di dimettersi. Auguro a tutte le famiglie di Gualtieri un felice e sereno Natale. Giovanni Iotti Capogruppo PDL – Gualtieri pagina 24 Voci di Piazza Dicembre 2011