Ancora un anno difficile per Gualtieri

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Ancora un anno difficile per Gualtieri
Voci di Piazza
CN/RE 1043/2010
Cod. SAP 30058898
A cura del Comune di Gualtieri
N° 2 - Dicembre 2011
Ancora un anno difficile per Gualtieri
Massimiliano Maestri - Sindaco
Siamo praticamente alla fine dell’anno, periodo di festa e di speranza ma anche di bilanci
e riflessioni sui giorni passati.
Come sempre il mio articolo di Dicembre, sul
nostro Voci di Piazza, si è posto proprio l’obiettivo di tirare le somme dell’attività svolta e di
indicare le linee generali che l’Amministrazione
intende seguire l’anno successivo.
Purtroppo anno dopo anno questa riflessione
si è sempre più trasformata in una sorta di bollettino di guerra: la crisi economica locale che
ha anticipato di poco quella internazionale, le
scelte sbagliate del Governo che hanno pesato
sempre più sui bilanci comunali e sui cittadini, il
crescere della povertà anche nella nostra comunità, ci consegnano oggi un quadro veramente
preoccupante.
Nella seduta di Consiglio Comunale in cui
si è discusso di assestamento di bilancio, si è
evidenziato come il flusso di entrate correnti
del nostro ente non è più in grado di coprire le
cosiddette spese correnti.
In pratica, la somma dei trasferimenti statali
e delle entrate tributarie (tasse comunali) non è
più sufficiente per garantire la copertura dei costi dei servizi che l’ente eroga ai propri cittadini.
Quest’anno siamo riusciti ad evitare tagli
ai servizi, grazie ad entrate straordinarie come
l’avanzo di Amministrazione dell’anno scorso
e gli oneri derivanti dalla costruzione del polo
commerciale ricreativo, di fatto tamponando gli
effetti (continua riduzione dei trasferimenti)
delle varie manovre economiche promosse dal
Governo Berlusconi, ma anche della continua
e crescente riduzione delle entrate derivanti
dall’imposizione fiscale locale (addizionale
IRPEF e tassa rifiuti) e dal pagamento delle
tariffe per la fruizione dei servizi a domanda
individuale.
Sulla prima questione è inutile dilungarsi,
per fortuna il Governo Berlusconi non c’è più,
anche se la condizione in cui ha lasciato l’economia del paese (siamo sull’orlo del fallimento)
costringerà a sacrifici e restrizioni che amplificheranno le già preoccupanti condizioni delle
nostre famiglie.
Quello che rimane è il quadro che esce da
un anno di osservazione della nostra comunità.
La condizione economica delle nostre famiglie è sempre più critica, lo si evince dai mancati
pagamenti delle tariffe e delle tasse comunali
e la situazione delle imprese locali non è certo
migliore.
Gli effetti benefici della risoluzione della crisi Tecnogas non sono purtroppo stati all’altezza
di quanto ci si attendeva, pur avendo l’azienda
ricominciato a lavorare.Purtroppo le conseguenze del “fallimento” del gruppo Merloni non si
sono fermate ai mancati incassi per le aziende
dell’indotto ma continuano a produrre nuove situazioni di difficoltà che rischiano di decapitare
definitivamente ogni volontà di resistere degli
imprenditori locali.
Tutto questo, in un contesto nazionale che
certo non permette di sperare per l’anno prossimo inversioni di tendenza tali da garantire
nuove condizioni di prosperità.
Dal canto nostro poi l’Amministrazione si
accinge a predisporre il bilancio di previsione
per il 2012 sapendo già di dover ridurre le spese
di oltre seicentomila euro, di fatto dovendo riSegue a pagina 4
Voci di Piazza
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Dicembre 2011
Voci, ritratti, colori di un popolo
alla ricerca dell’unità d’Italia
Da domenica 13 novembre a domenica 11
dicembre il Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio ospita la mostra più insolita che il Comune
di Gualtieri abbia mai tenuto a battesimo.
Ci permettiamo di definirla in questo modo
perché molte sono state le condizioni che
l’hanno resa più unica che rara: è stato allestito un percorso che “racconta” gli ambienti, le
situazioni ed i contesti che hanno fatto l’unità
d’Italia. Hanno aderito e collaborato al progetto
una moltitudine di enti, associazioni, istituti
scolastici e giovani di tutto il territorio.
Certo il tema era invitante, ma determinante
è stata la voglia di mettersi in gioco, ognuno
con le proprie competenze e peculiarità , con
la complicità di esperti dei diversi settori che
hanno messo a disposizione la propria professionalità al solo scopo di organizzare momenti
di riflessione sulla storia e sulla comunicazione
del popolo. Il progetto è stato ideato, organizzato e coordinato dll’Associazione “La Bottega
dell’Arte” di Gualtieri con il patrocinio dei Comuni di Gualtieri, di Reggio Emilia, la Provincia
e la Regione Emilia Romagna in collaborazione
con Confcommercio, Istoreco, I musei Civici
e la Fondazione “I Teatri” di Reggio Emilia,
l’associazione LIONS di Guastalla, la C.R.I.,il
circolo ARCI “il livello”, la protezione civile
“Bentivoglio”,l’AVIS e la pro loco di Gualtieri.
Hanno aderito inoltre il museo “Don Camillo e
Peppone” di Brescello ed il “Museo della treccia”
di Luzzara. Hanno contribuito alla realizzazione:
Frati Imprese, Banca Reggiana, General Acque,
F.T.A, Unipol, Benkel di Gualtieri, Tamagni
Costruzioni di Boretto, RAS e Banca Popolare
di Guastalla, Le vie del cioccolato e LINDT di
Reggio Emilia.
La manifestazione si è articolata in tre eventi
distinti ma concomitanti:
una mostra che consente ai visitatori di “entrare” nella storia con profumi, sapori, situazioni
e animazioni;
un convegno sulla comunicazione di ieri e di
oggi con particolare riferimento al modo di interagire dei giovani; un concerto lirico dedicato
a Giuseppe Verdi.
Il percorso della mostra resterà aperto
fino a domenica 11 dicembre, giorno in cui la
chiusura definitiva della manifestazione sarà
affidata ai referenti del museo della treccia che
animeranno un pomeriggio rivolto ai bambini,
insieme agli studenti del corso per tecnici dei
servizi sociali dell’ist. Professionale di Guastalla
ed agli operatori e anziani della casa di riposo
“F:Carri” di Gualtieri.
Obiettivo dell’incontro è trasmettere, raccontare, insegnare tradizioni, storie, giochi dei
tempi passati alle nuove generazioni. Coordinerà il pomeriggio Paolo Mantovani, ricercatore
e raccoglitore delle antiche tradizioni locali.
Nell’occasione sarà esposta la collezione di
giochi di Cesare Bulgarelli.
Alla mostra ha partecipato il fotografo Gianni Bellesia con la collezione “ritratti d’Italia”
esposta per tutto il percorso; un contributo
artistico è stato offerto dal pittore Dario Rossi,
mentre l’artista A.Borghi ha esposto un’istallazione pittorica dedicata ai colori dell’Italia.
Ricordiamo che la mostra di palazzo Bentivoglio è stata dedicata alla memoria della prof.
ssa Gloria Panizzi recentemente scomparsa
e che le offerte raccolte all’ingresso saranno
devolute all’Associazione Amici del day hospital
oncologico di Guastalla.
Al convegno sono intervenuti:Fabrizio So-
Un grazie particolare al Prof. Fabrizio
Solieri per la supervisione storica e alla
Prof.ssa Eisabetta Dallari per il contributo
profuso nell’elborazione dei testi.
Non dimentichiamo il supporto della
Prof.ssa Monica Giovanardi che ha elargito
suggerimenti efficaci per stimolazione dei
cinque sensi; l’assistenza di Luca Baroni è
stata preziosissima per regalarci quel tocco
di originalità nell’allestimento... come il
contributo degli instancabili operatori del
museo della treccia di Villarotta ed i simpaticissimi sostenitori di Don Camillo e Peppone
di Brescello. I “feriti” pionieri della CRI di
Guastalla con il trucco di Luca Angelucci
hanno reso più vera del vero la battaglia di
Solferino!
Gli amici dell’Associazione Lions hanno
condiviso con noi la frenesia della preparazione, così come il Circolo ARCI “Il livello”
e la Pro loco di Gualtieri oltre al gentilissimo Luca Torelli che pone la cultura e la
valorizzazione dei giovani al di sopra di ogni
ragionevole dubbio!
Andrea e Saulle per Scacciapensieri.it
hanno prontamente risolto i problemi audio-
lieri docente ed esperto per Istoreco, Giorgio
Simonelli dell’UNICATT di Milano, Italo Moscati,
regista e sceneggiatore, Don Giordano Goccini
del servizio pastorale giovanile della diocesi
di Reggio e Guastalla, Salvatore Ragonese del
Conservatorio di Mantova,Ezio Bianchi del
Liceo artistico Toschi di Parma, Lauro Menozzi
dell’associazione Prodigio di Novellara.
Il Concerto “W Verdi” è stato curato da
Donatella Saccardi e Raffaele Cortesi del corso
di canto lirico del Conservatorio di Parma con
le splendide voci dei cantanti Son Dong Chul e
Maria Simona Cianchi.
In occasione dell’inaugurazione è stato
predisposto un annullo filatelico su disegno di
Alfonso Borghi, disponibile ancora per alcuni
giorni presso la sala dei giganti di Palazzo
Bentivoglio.
Per informazioni tel.334/1207176
visivi... ed in ultimo, non certo per importanza, il personale del Comune di Gualtieri che
ha accolto e reso possibili le nostre proposte.
Tante, tantissime persone esterne ed
interne alla nostra Associazione, volontari
ed appassionati che fanno del loro contributo attivo un vero atto di professionalità
come: l’arte del cucito della nostra Stefania
Carrara che ha incantato registi e fotografi
con la precisa ricostruzione degli abiti d’epoca, le acconciature storiche di Mariuccia
Cattagnoli, la falegnameria di Renato Daolio
ed ancora... Ezio, Nathalie, Alberto e Lisa,
Alessandra, Ardemia, Dirce, Gabriella, Chiara, Asia, Michele, Arianne, Lucia, Desirè, Beatrice, Micol, Carolina, Andrea, Zara, Franco,
Gabriele, David, Emanuele P., Alessandro C.,
Kashif, Filomena, Sara, Francesca A., Alessio
D, Alessio B., Daljeet, Giacomo, Micael, Alex,
Giulia, Emanuele C., Alessandro T., Michela,
Laura, Francesca C., Francesco, Eleonora,
Greta, Valentina, Sabrina, Diana, Iulia…
Questa è vera partecipazione attiva!
Patrizia Vezzani e Francesca Zecchi
per La Bottega dell’Arte - Gualtieri
Voci di Piazza
Dicembre 2011
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L’Agricola compie 100 anni
Il 25 novembre 1911 nasceva
a Santa Vittoria la cooperativa
Agricola.
In anni in cui il livello di disoccupazione era talmente alto
da costringere la gran parte dei
vittoriesi ad emigrare per cercare lavoro e il disagio sociale era
oramai divenuto inaccettabile, un
gruppo di abitanti di Santa Vittoria, per lo più analfabeti, decisero
di organizzarsi in cooperativa,
acquistando la tenuta Greppi e
lavorandone i terreni non più a
beneficio del Conte, ma per loro
stessi.
Inutile dire che fu una grande rivoluzione, che portò con sé
grandi cambiamenti nella vita e nel tessuto
sociale dell’intero paese, al punto che, dopo
alcuni anni, la gran parte delle attività economiche di Santa Vittoria erano gestite in forma
di cooperativa.
Questo cambiamento epocale ridiede
slancio e fiducia alla comunità ed in questo
modo si diede una svolta alla crisi economica
permettendo al paese di rinascere e di ricostruirsi attorno alle cooperative.
Proprio da lì nasce il celeberrimo segno
distintivo di Santa Vittoria che è, oramai,
universalmente riconosciuto come il paese
dei “Tuch a vouna” (tradotto in italiano: tutti
a una). Infatti il senso di solidarietà e il concetto di aiutarsi uno con l’altro per crescere
insieme, perché se ci si aiuta tutti si cresce
tutti, mentre l’arricchimento del singolo
non porta arricchimento per la società, sono
concetti nati e cresciuti a Santa Vittoria più
che in ogni altro paese. Già la pur vicinissima
Gualtieri, che però rimaneva un
paese ancorato ad una cultura
contadina ancora basata sul
latifondo, appariva lontanissima
dalla realtà vittoriese.
Poi naturalmente il mondo è
cambiato e si è evoluto e la cooperativa Agricola ha continuato
a modificarsi, adattandosi alla
realtà e alle innovazioni, così nel
1979 si univa alla Cooperativa
Braccianti di Novellara e nasceva
la Cooperativa Intercomunale
Lavoratori Agricoli (C.I.L.A.), che
oggi prosegue la sua attività raccogliendo i frutti di cento anni di
cooperazione nel territorio della
Bassa Reggiana.
Allora festeggiare i 100 anni dell’Agricola
(perché a Santa Vittoria è sempre riconosciuta come “l’Agricola”) non significa semplicemente ricordare una realtà economica importante o la cooperativa più longeva d’Italia, ma
ha un significato molto più profondo.
L’Agricola è stata un fenomeno sociale
che ha coinvolto e stravolto un’intera comunità; fenomeno che potrebbe essere ancora
attuale, non necessariamente nel senso di
ripercorrere in toto l’esperienza cooperativa,
quanto piuttosto nell’idea di fondo che ha
spinto i vittoriesi a non arrendersi alla crisi
economica e ad inventarsi una soluzione per
poterne uscire.
Questo spirito può ancora essere attuale
e quindi abbiamo deciso di festeggiare l’Agricola, ripercorrendo la sua storia e parlando
di quale ruolo la cooperazione può avere oggi
per la comunità e il territorio.
Il 26 Novembre hanno parlato
dell’esperienza di Santa Vittoria Giuseppe Catellani, autore
del saggio “Santa Vittoria dei
Braccianti. La cooperazione in
un villaggio rurale della Bassa
Reggiana”, e lo storico Romeo
Guarnieri, uno degli autori del
volume sulla storia della Cila. Lo
storico Antonio Canovi ha parlato
poi di un’altre importante e significativa esperienza reggiana,
quella della centenaria Cooperativa Case Popolari di Mancasale
e Coviolo, dove si è sviluppato
un interessante rapporto tra una
cooperativa di abitazione e la
comunità.
Quello del rapporto tra cooperazione, comunità e territorio è oggi un tema di grande
attualità. A Santa Vittoria è intervenuto sul
tema Carlo Borzaga, docente all’Università
di Trento, presidente di Euricse, European
Research Institute on Cooperative and Social Enterprises, uno dei massimi esperti di
cooperazione in Europa. Il convegno è stato
concluso da Giuliano Poletti, presidente
nazionale di Legacoop, che ha parlato del
progetto “cooperative di comunità” a cui sta
lavorando Legacoop, e che vede già importanti
esperienze anche nel Reggiano.
Hanno portato il loro saluto Massimiliano
Maestri, sindaco di Gualtieri, Sonia Masini,
presidente della Provincia di Reggio Emilia e
Graziano Salsi, presidente di Cila, L’attrice e
autrice televisiva Syusy Blady ci ha illustrato
il progetto a cui sta lavorando che riguarda
l’esperienza dei violinisti di Santa Vittoria.
Nel corso del convegno sono state presentate
le ricerche della Scuola Media di
Gualtieri per il progetto di Legacoop Bellacoopia “Storie della
Cooperativa Agricola di Santa Vittoria e di emigrazione” e i lavori
del Laboratorio di ricerca storica
sull’emigrazione” realizzato dagli
studenti della classe II C della
Scuola Media di Gualtieri.
Nel teatrino di Palazzo Greppi
è stata allestita la mostra fotografica che ripercorre gli anni gloriosi della cooperativa Agricola.
Livia Bianchi
Assessore alla cultura
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Voci di Piazza
Dicembre 2011
Dalla prima pagina
Ancora un anno difficile
per Gualtieri
pensare complessivamente il sistema dei servizi, proprio nella situazione
di maggior necessità dei cittadini.
Dal bilancio certo non positivo dell’anno che sta finendo, dobbiamo,
per senso di responsabilità, traguardare al prossimo con seria determinazione e con la consapevolezza che siamo, oggi, di fronte alla necessità di
un cambiamento radicale del nostro stile di vita per come lo conosciamo
e forse, troppo spesso diamo per scontato.
Non pensiamo ne vogliamo mettere in discussione la necessaria pubblicità dei servizi né tanto meno la loro universalità di accesso, occorre
però ricalibrare l’offerta all’esigenza reale, il costo all’effettiva capacità
di spesa dell’utente, la continua ricerca di eccellenza deve lasciare il
posto alla garanzia di qualità sostenibile e l’essenzialità deve diventare
l’emblema dall’attività dell’Amministrazione.
Per trasformare in azioni concrete quelle che ora sono solo parole, sarà
necessario l’impegno di ogni membro della nostra comunità, dobbiamo
rispolverare lo spirito che all’inizio del secolo scorso ha promosso la nascita
dei movimenti cooperativi ma dobbiamo prima di tutto metabolizzare
la necessità di ridurre lo stile di vita che in questi anni ci siamo “potuti
permettere”, nella consapevolezza che da questa crisi non ne usciremo
come quando ci siamo entrati.
Quello che mi rassicura è che abbiamo nella nostra tradizione e cultura
gli strumenti per resistere, l’esempio degli amministratori che ci hanno
preceduto e dei cittadini che con l’associazionismo continuano a sostenere
l’attività istituzionale, dovrà essere il faro a cui traguardare per superare
la tempesta che stiamo affrontando.
In questo senso mi permetto di ricordare tre amici che quest’anno
ci hanno lasciati, Francesco Benassi, Gloria Panizzi e Tiziano Gandini.
Nel loro essere genitori, lavoratori ed anche membri attivi della nostra
comunità dobbiamo trarre la forza di traguardare all’anno nuovo, con la
consapevolezza che insieme ogni difficoltà potrà essere affrontata.
Nel frattempo auguro ad ogni uno di noi di trascorrere con serenità
e felicità questo periodo di festa, certamente meno illuminato di quelli
passati, pronti a tuffarci nell’anno nuovo con ritrovata determinazione.
Massimiliano Maestri
Sindaco
Internet gratis in
piazza a Gualtieri
Da pochi giorni è attivo in Piazza Bentivoglio un nuovo servizio
rivolto ai cittadini, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con
la rivista “Wired” (rivista americana che si occupa di innovazione) ha
attivato un segnale WI-Fi completamente gratuito.
Il segnale Wi-fi attivato di recente consente a chi ha dispositivi
come computer, portatili, o “smart phone” (cellulare adatto a ricevere il segnale “wi-fi”) di ricevere gratuitamente il segnale Wi-fi per
collegarsi ad Internet. Il servizio è gratuito ed opera inizialmente
solo a Piazza Bentivoglio e le vie adiacenti con un raggio di azione di
circa 300 mt. Nello specifico, offre 120 minuti al giorno di navigazione
gratis, ad almeno 30 utenti in contemporanea ed è completamente
sicura grazie al sistema di piattaforma GG.
Questo servizio è pensato soprattutto per i turisti che visitano il
paese, per i giovani che condividono spesso informazioni, o chi per
lavoro si ferma in centro e vuole controllare per esempio, la posta
elettronica.
Per registrarsi, occorre accedere ad uno dei browser in commercio
(Firefox, Safari, Internet explorer, Chrome, Opera, ect.), e seguire
le procedure indicate dal portale di “Gualtieri 150” per la prima
registrazione. Successivamente per accedere occorrerà inserire una
password ed una username.
Come disse Nicolas Negroponte dell’MIT (Massachusetts Institute of
Technology) “la banda larga
è come l’aria” la conoscenza è senza confine, da oggi
anche Gualtieri, fa parte di
questo mondo globalizzato.
Un altro anno di
“Palanca Sbusa”
È trascorso un anno da quando mi sono trovato a scrivere sulla rivista
“Voci di piazza” della compagnia teatrale di Gualtieri e confesso che non mi
sarei immaginato le soddisfazioni provate in questa passata stagione.
Sicuramente, fra le rappresentazioni, quella che ha dato maggior entusiasmo è quella tenutasi il 10 luglio u.s. in piazza Bentivoglio.
Qui mi sento di spendere un sentito ringraziamento al numeroso pubblico intervenuto; a chi, più che per un tornaconto di immagine ha creduto
di sostenere e incoraggiare tale forma di cultura e di divertimento, e infine
chi ha dato del suo tempo per allestire ogni cosa.
Fra ciò che ha dato carica alla compagnia, vi è stato il desiderio di ritrovarsi e di esibirsi, e l’attesa della nuova creazione di Ugo Franzoni, ormai a
fine realizzazione, ma il cui testo è celato ancora da un geloso riservo, lascia
presagire di essere molto interessante e divertente, di stampo rigorosamente
dialettale, costituito su una vicenda di vita locale ricca di risate e colpi di
scena. E... allora... a presto e buon S. Natale a tutti.
Un componente della Palanca Sbusa
Dicembre 2011
Voci di Piazza
Caritas dell’Unità Pastorale
di Gualtieri - Pieve Saliceto
Santa Vittoria
Che cosa è la Caritas? La Caritas è l’organismo
pastorale dei Vescovi della Chiesa Cattolica italiana per la promozione della Carità. La definizione
può apparire un po’ burocratica, diciamo però
subito che l’esperienza di vivere la carità nella
concretezza del quotidiano permette di scoprire
possibilità di relazioni nemmeno immaginate
prima, ti porta a scoprire le tante potenzialità
e qualità delle persone che incontri. Impari a
guardare l’altro in modo diverso, scopri che ti
assomiglia molto, ti rendi conto che le cose che gli
danno gioia sono le stesse che danno gioia anche a
te, così come ciò che lo fa stare male fa stare male
anche te. Quando gli dai un dono, se stai attento,
vedrai sul suo volto la tua ricompensa, così come
succede a te quando qualcuno ti fa un dono. Il
potere della Carità è quello di far sperimentare
una gioia vera, profonda, che nasce dal lasciarsi
conquistare dalla “logica del dono”.
Tutto ciò lo si può vivere davvero concretamente, rimanendo con i piedi per terra, facendo ciò
che c’è da fare senza rinunciare alla razionalità
nella valutazione della realtà e nelle decisioni
che ci sono da prendere. Una cosa importante da
tenere sempre presente (forse la più importante)
per vivere la Carità con il cuore libero, è che c’è
una “Somiglianza” che ci accomuna tutti, indi-
pendentemente dai tratti somatici che rendono
ciascuno di noi diverso dall’altro.
La Caritas della nostra Unità Pastorale in
questi ultimi anni si è attivata in modo sollecito
per cercare di rispondere alle tante persone che
vengono a bussare ogni giorno alla porta della
canonica. Un gruppo di animatori prende in esame periodicamente la situazione delle richieste
poi riferisce alla comunità cristiana le esigenze
che emergono, invitando tutti a partecipare con
il proprio contributo per dare una risposta a chi
è nel bisogno.
Da circa due anni è in atto una collaborazione tra Caritas Parrocchiale e Amministrazione
Comunale di Gualtieri: insieme, sulla base di una
convenzione stipulata tra le due parti, operano
per rispondere in modo efficace alle richieste
di aiuto che provengono da famiglie o da singoli
in grave difficoltà economica. Volentieri come
Caritas offriamo il nostro servizio per aiutare, per
quanto è possibile, persone che vivono il peso di
un’incertezza e di una povertà che le privano di
quel minimo di speranza necessario per pensare
al proprio futuro.
Diacono Angelo Capiluppi
a nome della Parrocchia
24 ottobre 2011:
Giornata nazionale Avo
Questo è il quarto anno che viene celebrata
la festa Nazionale AVO, Associazione Volontari
Ospedalieri.
Questa Associazione che opera negli ospedali
e nelle case di riposo è attiva in Italia dal 1975.
Nella nostra Provincia sono operativi 9 gruppi
di AVO e noi facciamo parte di questo gruppo dal
1988.
L’iniziativa era partita da un medico milanese, il Prof. Erminio Longhini, che in un reparto
dell’ospedale dove operava si era accorto che una
paziente che chiedeva un bicchiere d’acqua non
poteva essere assistita dal personale impegnato
in attività tecniche importanti.
In questo modo molti volontari sono entrati in
queste strutture per esSere vicini agli ammalati
ed agli ospiti delle case di riposo, anche se per
poche ore al giorno, per aiutarli a bere, a mangiare, a spostarsi per una breve camminata o anche
semplicemente per parlare e per dare e ricevere
compagnia.
I volontari di Gualtieri hanno ricordato questa
giornata il 24 ottobre scorso con la celebrazione
della Santa Messa presso la Sala Piccinini, in
Casa di Riposo, seguita da un rinfresco. Presenti
i volontari, gli ospiti della Casa e tanti altri amici.
I nostri volontari operano nel silenzio e nella
discrezione più assoluta, ma ogni tanto ci mostriamo a tutti e questo quasi unicamente, per richiamare l’attenzione su un problema importante e
cioè invitare persone di buona volontà ad entrare
nella nostra associazione.
Avremmo bisogno di avere altre persone,
al momento almeno 5, per poter far fronte agli
impegni che ci siamo assunti e per sostituire, chi
per l’età e per altri motivi, non è più in grado di
continuare nel servizio intrapreso magari più di
20 anni fa.
Vi attendiamo.
Venite con fiducia non solo per dare ma anche
sicuramente per ricevere.
pagina 5
AVIS GUALTIERI
Anche questo 2011 sta chiudendosi e
pertanto è doveroso stilare un bilancio,
sia pure incompleto, della nostra Sezione
Comunale.
Cominciamo con il riferire che nel corso
dell’anno andremo a raccogliere un numero
di donazioni all’incirca quasi eguale a quello
del 2010.
I nuovi limiti di età, portati recentemente a 67 anni per il sangue e a 65 per il plasma,
hanno condizionato le speranze di superare
precedenti prestazioni. Dobbiamo far presente inoltre che si pensava di aumentare il
numero dei volontari rivolgendo inviti scritti
e orali ai nostri giovani e favorendo l’entrata
dei gruppi extracomunitari presenti nel
nostro Comune. I nostri sforzi però sono
stati vanificati dal disinteresse delle nuove
leve e da nuove disposizioni sanitarie che
impediscono la donazione di sangue intero
per quei soggetti provenienti da certe zone
che nelle stesse siano nati e vissuti sino ai
5 anni. In alternativa potranno effettuare la
donazione del plasma nei modi e giorni che
stiamo organizzando con l’unità di raccolta
(U.D.R) dislocata a Guastalla.
Stiamo aspettando anche la prosecuzione dei lavori relativi alla nuova sede dell’Avis
comunale sperando di inaugurarla nel 2012.
Abbiamo sostenuto diverse manifestazioni sportive, culturali quali:
Trofeo interregionale “AVIS LEI” assieme alla bocciofila Bentivoglio, vinto anche
quest’anno dalla campionessa mondiale
Elisa Luccarini; Pasquetta sportiva (ASD
2000 che cura anche il pattinaggio e la gara
di bike); Festa dei Ragazzi; Miss Italia (locale selezione) svoltasi per la seconda volta a
Gualtieri; Giornata Mondiale del donatore;
Concerto di Natale insieme a PROLOCO ed
al Comune, che organizziamo in data 26
dicembre prossimo
Calendario donazioni 2012:
domenica 15 gennaio
domenica 15 aprile
domenica 24 giugno
domenica 15 luglio
domenica 30 settembre
domenica 14 ottobre
Ricordiamo il nostro tel / fax 0522 829393
e la nostra e-mail: [email protected]
Auguriamo a tutti i nostri soci, ai collaboratori e a tutta la cittadinanza un Natale
sereno ed un nuovo Anno in salute e fecondo
di soddisfazioni.
Il Consiglio AVIS Gualtieri
Voci di Piazza
pagina 6
Dicembre 2011
Il teatro sociale di Gualtieri
Come una nave in rada
I teatri ogni tanto
entrano in rada, attraccano gli ormeggi
e sono tirati in secca.
Da ormai tre
anni, l’Associazione Teatro Sociale
di Gualtieri, grazie
all’impegno gratuito
e volontario dei soci
e alla collaborazione
col Comune di Gualtieri, ha reso possibile un piccolo miracolo: la riapertura del
gioiellino del Teatro
Sociale e la realizzazione di rassegne di
alto livello artistico e
culturale.
L’impegno primario dell’associazione infatti, reso possibile
grazie ai lavori manuali (spesso notturni) di
ripristino del teatro, è quello di restituire al
pubblico e alla cittadinanza un luogo meraviglioso e unico non solo dal punto di vista
architettonico ma per il valore simbolico
che riveste nei ricordi e nella storia della
comunità di Gualtieri.
Dopo tre anni entusiasmanti che hanno
portato a Gualtieri oltre sessanta serate di
spettacolo e artisti di fama internazionale,
quest’anno grosse difficoltà nel reperimento
dei fondi hanno impedito l’organizzazione
della consueta rassegna autunnale, nonostante l’impegno e la disponibilità fondamentale
dell’Amminsitrazione Comunale e di alcune
aziende ed enti del territorio.
Dopo un primo momento di forte delusione, in cui appariva sempre più incombente lo
spettro di una nuova chiusura delle porte del
Teatro, si è deciso di reagire a una situazione
apparentemente irreversibile: se mancano i
fondi non mancano certo le idee, la creatività,
la voglia di mettersi in gioco e portare avanti
ad ogni costo il nostro sogno.
Chiudere ancora una volta le porte del
teatro avrebbe significato rassegnarsi agli
eventi e al disinteresse, togliere il giusto valore a quanti, nonostante le difficoltà, hanno
deciso di supportarci, e togliere ai gualtieresi
la possibilità di “vivere” il loro Teatro e di
usufruire di momenti di grande cultura.
E’ nata così la rassegna “Teatro in Rada”,
una serie di eventi ad ingresso gratuito in cui
il teatro si è trasformato in ideale cantiere
navale, un veliero ormeggiato per ritracciare
le rotte future; gli eventi hanno alternato letture teatrali ad iniziative volte a coinvolgere
il pubblico nella scoperta e nell’impegno
diretto per salvare le sorti del teatro.
Le letture a tema marinaresco, con scenografie curate dall’associazione e musiche
originali di Nicola Bonacini al contrabbasso
e Matteo Pacifico al clarino hanno visto la
straordinaria presenza di un ospite d’eccezione: l’attore di lungo corso Giancarlo Ilari,
vecchio marinaio che ha prestato la sua voce
e il suo impegno alla causa del Teatro Sociale
trascinando il pubblico attraverso utopiche
rotte e naufragi, balene irraggiungibili e navi
fantasma, leggendarie creature sottomarine
e fumose bettole di porti.
Per permettere al pubblico di scoprire
gli spazi più “nascosti” del teatro e offrire
ai gualtieresi l’occasione di perdersi nei ricordi dei fasti del passato sono state inoltre
organizzate visite guidate, restituendo, agli
sguardi curiosi di tanti, alcuni ambienti a
lungo dimenticati: la biglietteria, regno del
vecchio custode Stringher, i diversi ordini
di palchi, i vecchi camerini, la cabina di
proiezione.
Infine i lavori manuali, quelli che da
sempre hanno caratterizzato l’impegno
dell’associazione, quest’anno resi obbligatori
da un’esigenza particolare: il consolidamento
dell’assito in legno
della platea, strutturalmente compromesso in molti punti,
che non permette
più l’utilizzo in sicurezza dello spazio per il pubblico e
come palcoscenico.
L’idea forte, che
a metà ottobre ha
portato Gualtieri e
il suo Teatro su molti media nazionali, è stata quella di
rendere i lavori e il
piccolo “cantiere”
che essi comportano,
una sorta di evento
teatrale in grado di
coinvolgere direttamente il pubblico, chiamato a partecipare
manualmente alla ricostruzione.
Sono nate così le serate di “Cantiere Aperto”, momenti in cui molti amici del teatro,
in gran parte gualtieresi, rimboccandosi le
maniche contribuiscono con il loro lavoro
alla rinascita di questo magnifico spazio fra
badili, martelli, viti, chiacchere, confronti
e qualche sorso di vin brulèe per rompere i
rigori del freddo invernale.
Splendide serate in cui conoscersi e partecipare alla costruzione e al proseguimento
della magnifica storia di un luogo di tutta
la comunità, serate in cui il Teatro torna
ad essere “Sociale” nel senso più ampio del
termine: spazio e risorsa di tutti, in cui tutti,
specialmente in questi tempi difficili per la
cultura, sono chiamati a partecipare e fare
la loro parte.
Le attività di cantiere aperto proseguiranno, una sera a settimana, per tutto l’inverno,
informazioni sulle date sul sito www.teatrosocialegualtieri.it o al numero 3291356183;
per partecipare bastano un semplice abito da
lavoro, un buon paio di scarpe, e dei guanti
per affondare senza paura in polvere e ghiaia,
per affrontare senza timori legni polverulenti
e chiodi arrugginiti.
Vi aspettiamo numerosi.
Federico Monica
Presidente dell’Associazione
Teatro Sociale di Gualtieri
Dicembre 2011
Voci di Piazza
pagina 7
I primi 40 anni degli “Amici bar Parigi”
Mancano oramai pochi giorni
alla fine di questo storico 2011,
non solo per la ricorrenza del 150°
anno dell’unità d’Italia, ma perchè
la nostra associazione “Amici bar
Parigi” ha compiuto i primi 40 anni
di vita. Ebbene sì, sono già passati
40 anni da quando un gruppo di
amici si ritrovò per fare la classica
mangiata in compagnia, allegria e
spensieratezza così, come succede
spesso in questi casi da cosa nasce
cosa si è arrivati al 2011. Da allora
molte cose sono cambiate, qualche
amico purtroppo ci ha lasciato, ma
la voglia di stare assieme, la voglia
di fare qualcosa per la nostra comunità sono
valori che sono rimasti fino ad oggi. Ora siamo
una associazione legalmente costituita (siamo
quasi 150 soci) e uno dei principi fondamentali
del nostro statuto, a cui noi crediamo molto, è
la solidarietà. Il ricavato delle manifestazioni
da noi organizzate oltre ad essere necessario
come autofinanziamento viene infatti devoluto
in beneficenza, in questi anni infatti abbiamo
elargito contributi a varie associazioni, società
sportive, asili e scuole di ogni ordine e grado
presenti nel nostro comune, abbiamo inoltre
contribuito all’acquisto di materiale, ad esempio
in questi giorni, insieme al comune, abbiamo
acquistato delle panchine da sistemare in
viale Pò. Per una buona riuscita delle diverse
iniziative che vengono organizzate nel nostro
comune, come si sà, da anni è profonda la
collaborazione e la partecipazione con tutte le
associazioni di volontariato presenti a Gualtieri
a partire dalla Pro loco, la Protezione civile, la
Società sportiva Gualtieri 2000, il Centro sociale
Olimpia e naturalmente con l’Amministrazione
comunale. Facendo una breve panoramica delle
varie manifestazioni a cui abbiamo partecipato
o organizzato in questo 2011 vogliamo citare:
ad inizio aprile la collaborazione con il comune
alla Fiera di primavera, a seguire la classica e
longeva collaborazione con la Società sportiva
Gualtieri 2000 alla Pasquetta sportiva, il 4 giugno
l’organizzazione della Festa country, il giorno
dopo con l’importante collaborazione della Pro
loco abbiamo organizzato per il 2° anno la selezione provinciale di Miss Italia, a metà giugno
sempre con la Pro loco abbiamo collaborato alla
Festa del pozzo, a fine mese di luglio l’impegnativa e importante organizzazione della nostra
Festa del pesce con la collaborazione della
Protezione civile (questa edizione ha avuto un
afflusso di gente significativo e coinvolgente)
e per finire il 18 dicembre collaboreremo con
il comune al mercatino di Natale. Per quanto
riguarda il prossimo anno sono già in progamma
più o meno tutte le manifestazioni che si sono
svolte quest’anno a cominciare dalla Fiera di
primavera, la Pasquetta sportiva, la selezione di
Miss Italia, la Festa del pozzo, la nostra Festa del
pesce, ecc. Un’ultima nota ma non meno importante a nome mio e di tutto il consiglio: volevamo
ringraziare pubblicamente tutte le
Associazioni, Pro loco, Protezione
civile e il Comune di Gualtieri per
la proficua collaborazione ricevuta,
tutti i nostri soci che con loro disponibilità si sono adoperati e prestati
volontariamente per la buona riuscita delle manifestazioni in cui è
coinvolta la nostra Associazione,
ma soprattutto tutte le persone
del nostro comune che con la loro
partecipazione quantitativamente
importante ci dà la forza e l’entusiasmo per continuare e sostenere
tutte queste iniziative. Sempre a
nome mio e di tutto il consiglio ne
approfittiamo, per fare a tutti i più sinceri Auguri
di un Buon Natale e un Sereno Anno Nuovo.
Il presidente “Amici bar Parigi”
Bruno Trolla
La nostra mensa
per Peppino
Il 26 maggio, a Gualtieri, alle ore 12,00, tutti il tuo corpo, ma non i VALORI a cui il tuo cuore
gli alunni della Scuola Primaria e Secondaria si si è sempre ispirato e che, ancora oggi, dopo
sono riuniti nei pressi dell’aula-mensa, per la trentatrè anni, sono vivi più che mai.
cerimonia di intitolazione a Peppino Impastato.
Si è pensato, tra tante persone, a questo
La classe V° B (A.S.2010-2011)
ragazzo palermitano, che da “piccolo grande
e l’Ins.te Baratti Cristina
eroe con le sue parole scomode”, prima come
speaker radiofonico, poi giornalista e scrittore
si è opposto umilmente e valorosamente alla MAFIA.
Il fratello Giovanni, presente
all’evento, insieme alle autorità locali, ci ha parlato di Peppino come
di un ragazzo semplice e normale
simile a noi, che da grande ha sempre
combattuto per difendere i valori
della GIUSTIZIA, della LEGALITA’ e
della VERITA’.
Giovanni ci ha inoltre spiegato
che noi ragazzi, possiamo già raccogliere la sua eredità, rispettando le
nostre Insegnanti, la nostra famiglia,
le regole della comunità, il nostro
piccolo paese, “il bene pubblico”, ma
soprattutto dobbiamo cercare di dare
un senso profondo alla nostra vita.
Ti ringraziamo allora Peppino a
nome di tutti, perché hanno ucciso Peppino Impastato
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Voci di Piazza
Dicembre 2011
VOCI DALLA CASA DI RIPOSO
Le radici che vengono da lontano…
A gennaio vi abbiamo raccontato della
nostra visita al “Museo del Tricolore” a Reggio
Emilia e, ora, a conclusione di quest’anno speciale, dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia,
al Palazzo Bentivoglio c’è una manifestazione
molto importante su questo tema.
Anche noi parteciperemo, raccontando
aneddoti, facendo la treccia “ cun i paioei” come
una volta, in un ambientazione caratteristica
di 60-70 anni fa: il salotto di un tempo, cioè “ al
filoss in dla stala”.
Allora, già da novembre, noi bambini parlavamo dell’imminente arrivo, la notte fra il 12
e il 13 dicembre, di Santa Lucia che, con il suo
somarello ci portava i doni; non Babbo Natale
o il Bambin Gesù, come oggi.
Che smania per noi, allora piccoli, vivere
l’attesa di questa festa speciale. Già molto tempo prima scrivevamo la letterina a Santa Lucia,
chiedendole i giocattoli che desideravamo, ma i
nostri genitori erano poveri e ci facevano riflettere sul fatto che non si può avere tutto e ciò che
ci portava Santa Lucia era segno di tanto amore.
Contavamo con ansia i giorni e finalmente
arrivava il 12 dicembre!
Nel pomeriggio, tutti fuori in cortile, anche
se c’era tanta neve, a pregare la Santa di non
portarci il carbone, a pentirci delle marachelle
fatte e a promettere d’essere più ubbidienti,
cantando la filastrocca che ci aveva insegnato
la mamma o la nonna.
Eccola:
“Santa Lucia,
mamma mia,
porta i doni in scarpa mia,
con i soldi del papà,
Santa Lucia porterà,
porterà i bei bilin
per i bon putin”
Sulla finestra o sulla cornice del camino,
mettevamo una scarpina ben lucidata, in modo
che Santa Lucia capisse che lì un bambino
l’aspettava.
Guai a dimenticare il somarello, che aveva
sulla groppa i sacchi pesanti dei doni: per lui,
con l’aiuto dei grandi, preparavamo sulla tavola
o sul camino un po’ di fieno, di crusca o di farina
gialla, una scodella d’acqua.
E poi… svelti a letto!
Che lunga notte ci aspettava!
Ssst! Tutti zitti, ma tutt’orecchi sobbalzava-
mo al minimo rumore.
“Non ti sembra il suono di un campanellino
lontano lontano?”
“ Ssst, se Santa Lucia ci sente, se ne va”
“Ascoltate! Questi sono passi!”
“No, sono gli zoccoli dell’asinello!”
“Ne sei sicuro?”
“Ssst, parlate ancora più piano!”
Con i fratellini ci abbracciavamo con il cuore
che batteva forte, forte, fermi, immobili, per non
farci scoprire svegli.
Passato un po’ di tempo che sembrava infinito, in punta di piedi per non svegliare mamma
e papà (che dormivano nella stessa camera con
noi), prendendo un lume a petrolio o una candela, sapete non c’era ancora l’energia elettrica
nelle case, correvamo scalzi, sul pavimento
freddo, giù in cucina a controllare.
L’acqua non c’era più, il fieno e la crusca
erano diminuiti: il somarello aveva gradito!
Ecco i nostri regali spuntare dalla scarpina o
da un sacchetto di tela: Santa Lucia era passata
davvero! Aveva mantenuto la promessa!
I doni erano lì davanti ai nostri occhi che
brillavano di gioia!
C’erano le caramelle di “pomo”, le “regolizie”
dalle forme strane, gli omini di zucchero, qualche cioccolatino (che delizia!), un torroncino,
un paio di mandarini profumati, due fichi secchi,
gli “scacchetti” (le arachidi), alcune noci o nocciole. Che buoni tutti questi dolcetti!
Ci viene ancora l’acquolina in bocca.
Per i più fortunati, c’era un soldino o il giocattolo tanto desiderato: una bambola di pezza,
una palla fatta di stracci o paglia… Ai nostri
tempi, ci si accontentava di poco.
“ Guardate, guardate: c’è un altro pacchettino!”
Che dispiacere, però, se dentro si trovava un
pezzetto di carbone.
La malinconia ci lasciava subito: promettevamo di essere più buoni ed ubbidienti e,
tutti felici, con i nostri tesori, ripetevamo la
filastrocca:
“Santa Lucia bella,
dei bimbi sei la stella.
Per il mondo vai e vai
e non ti stanchi mai.
Vieni a tarda sera
quando l’aria si annera.
Vieni con il somarello,
al suon d’un campanello.
Cara Santa Lucia,
non smarrire la via:
trova la porticina
di questa mia casina.
A tutti i bimbi buoni
porta dolci e doni,
ai bambini poverelli
porta i doni più belli!”.
È vero che i doni erano molto poveri, ma a
differenza di oggi, ci accontentavamo e tanta
era la gioia di giocare tutti insieme dando libero
sfogo alla fantasia.
E se tornassimo a rivivere le nostre tradizioni, l’atmosfera magica dell’attesa di un semplice
regalo, ad aspettare con ansia nella notte il
trillo di un campanello, a scartare con stupore
un pacchettino?
Fermiamo questa nostra vita così frenetica, passiamo più tempo a giocare con i nostri
bimbii.
Farà bene a loro, ma anche a noi.
Buon Natale!
Come tutti gli anni, non possono mancare i
ringraziamenti e gli auguri a tutti coloro che,
in mille modi, hanno pensato a noi e non ci
hanno fatto sentire soli.
Gli anziani del Csa “F.Carri”
Asp Progetto Persona
Dicembre 2011
Voci di Piazza
pagina 9
NATALE È…
Anche alla Scuola statale dell’infanzia “Il
sole” sta arrivando il Natale.
Come ogni anno ci prepariamo a questo
speciale evento cercando di sensibilizzare i
bambini ad amare e donare, dando rilevanza
ai messaggi che il Natale porta con sé.
Oltre ad adornare la scuola con addobbi,
il tradizionale Presepe e l’albero, prepariamo
il nostro cuore, cercando, attraverso la solidarietà, di portare gioia e amore a chi ne ha più
bisogno.
Sono ormai diversi anni che si è creato un
significativo “gemellaggio” con la Casa di prima
accoglienza “Madre Teresa” di Cogruzzo, che
accoglie mamme in difficoltà con i rispettivi
bambini. Ogni anno i nostri piccoli, assieme
alle loro famiglie, si impegnano nella raccolta
di giocattoli, vestiario e articoli di prima necessità da consegnare agli ospiti della casa,
per aiutarli e far sentir loro il nostro calore.
I nostri bambini si sentono molto coinvolti
in questa iniziativa e dimostrano di privarsi
volentieri di un giocattolo per donarlo a chi
non ne ha.
Ma un rapporto di scambio affettuoso e
sincero, ormai consolidato, l’abbiamo creato
negli anni qui sul territorio di Gualtieri, con i
nonni (si, perché sono tutti nostri nonni!) del
Centro servizi anziani “Felice Carri”.
Ogni anno infatti, con la Sig.ra Lara,
animatrice degli anziani, organizziamo vari
incontri tutti insieme, al Centro e a Scuola,
dove bambini e anziani si divertono e trovano
una loro dimensione, socializzano e intrecciano
rapporti affettuosi.
Possiamo constatare che in queste situazioni gli anziani tornano veramente bambini: è
incredibile la capacità che hanno di rapportarsi e di giocare con i piccoli, i quali, sentendosi
accolti a loro volta, si rivolgono ai nonni con
serenità e naturalezza, come se fossero persone
di famiglia.
Nel corso degli incontri programmiamo
attività manipolative da svolgere insieme e
ogni anno prepariamo anche la grande festa
di Natale della Scuola.
Lo scorso anno scolastico, ad esempio,
abbiamo riscoperto e costruito i giocattoli del
passato, abbiamo organizzato un torneo di
“Giochi senza età”, con tanto di medaglie come
premio finale, ed è stato fantastico vedere
tanto impegno ed entusiasmo nei bambini ,
ma soprattutto nei nonni.
In occasione del Natale invece sono i nonni
stessi che inventano la storia che i bambini
poi drammatizzano nel corso della recita della
consueta festa di Natale.
Quest’anno hanno superato se stessi: hanno
reinventato per noi la favola di Cappuccetto
Rosso in chiave moderna, ambientata a Gualtieri, con una serie di colpi di scena degni di
un grande regista!
Ma non anticipiamo troppo: siete tutti
invitati ad assistere allo spettacolo di Natale
MARTEDI’ 20 DICEMBRE alle ore 18,00 presso
il CENTRO SOCIALE OLIMPIA per festeggiare
con noi e con i nonni del Centro “Felice Carri”.
I bambini, le insegnanti e il personale
della Scuola statale dell’infanzia “Il sole”
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Voci di Piazza
Dicembre 2011
Ambiente e Territorio
Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale
cubi al secondo. Inoltre la bonifica dell’Emilia
Centrale gestisce tre grandi derivazioni a scopi
irrigui, dai Fiumi Po, Enza e Secchia, al servizio
di un comprensorio irriguo di 120.000 ettari, da
cui vengono annualmente distribuiti circa 200
milioni di metri cubi d’acqua per la produzione
dei nostri prodotti agricoli. Le proprietà servite
sono circa 300.000 ed i consorziati 220.000.
Già da questi pochi numeri risulta chiaro
che il Consorzio si pone come uno degli enti
di bonifica più importanti a livello regionale e
nazionale.
Non va dimenticato che il secolare processo
storico che ha portato alla costituzione di questo
Ente ha preso l’avvio proprio a Gualtieri, durante
l’illuminata signoria dei Bentivoglio, a cui si deve
l’attuale assetto idraulico della nostra pianura.
Nel nuovo, ampliato, comprensorio consortile,
che va dall’Enza al Secchia, Gualtieri non costituisce più il baricentro dell’attività di bonifica e
per questa ragione la sede del Consorzio è stata
fissata a Reggio Emilia. Pur tuttavia il territorio
di Gualtieri mantiene alcuni importantissimi
impianti a testimonianza e conferma dell’importanza di questo Comune nell’attuale sistema di
bonifica, primi tra tutti l’idrovora del Torrione e
la Botte Bentivoglio che sottopassa il Torrente
Crostolo.
Per questa ragione l’impegno del Consorzio
nel territorio di Gualtieri rimane e rimarrà
molto forte, come dimostrano i tre importanti
progetti, in corso o in fase di avvio, che di seguito
brevemente si illustrano.
IMPIANTO del TORRIONE
LOCALITÀ PIEVE
Sono in corso lavori di ampliamento del
magazzino idraulico posto in adiacenza alla
casa di guardia dell’impianto idrovoro. Con
una adeguata distribuzione interna degli spazi,
si prevede di dotare l’impianto di un locale attrezzato con multimedialità per l’accoglienza di
circa 30 persone; lo scopo è quello di gestire al
coperto l’attività didattica per i numerosi gruppi
di visitatori che sempre più spesso sono interessati ad uno dei più importanti “nodi idraulici”
della regione padana. Completerà l’intervento
l’inserimento di adeguati servizi igienici al fine
di tramutare il sito in un punto di appoggio
attrezzato anche per la stessa Protezione Civile.
Per la prossima stagione irrigua sarà pronto
un nuovo distributore irriguo per i terreni posti
a sud della località Pieve Saliceto; le aziende
agricole della zona sono da tempo in difficoltà
per l’interconnessione fra la rete idrica superficiale ad uso promiscuo e i dispositivi di collettamento delle acque reflue. Il nuovo distributore
irriguo è costituito da una tubazione di oltre 2
km, interrata, del diametro di 400 mm in grado
di servire oltre 100 l/s in bassa pressione; la
tubazione utilizza infatti la prevalenza generata
dall’impianto irriguo esistente fra i comuni di
Boretto e Gualtieri sul cavo Stechezzino. L’opera
del valore di € 215.000,00 è in parte finanziata
dalla Regione (€ 100.000,00) grazie ad un fattivo
interessamento dell’amministrazione comunale
che si è impegnata anche ad ottenere i permessi
presso i proprietari attraversati. Attualmente
è in corso l’iter procedurale necessario alla
concessione del finanziamento.
ROTONDA fra SP63R
e SP62R VARIANTE
Il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale
è sorto dalla fusione dei storici consorzi reggiani
(Bentivoglio – Enza e Parmigiana Moglia – Secchia) in esecuzione della L.R. n. 5/2009.
Il Consorzio opera su di un comprensorio
di 315.000 ettari, che comprende quasi tutta la
provincia di Reggio Emilia, una parte significativa della provincia di Modena e si estende alle
Provincie di Parma, Massa Carrara e Mantova.
All’interno di questo enorme bacino, il Consorzio gestisce più di 3.500 Km. di canali ed una
cinquantina di impianti di sollevamento, tra cui
quattro grandi idrovore, situate a San Benedetto
Po (San Siro), a Moglia (Mondine), a Gualtieri
(Torrione) e a Boretto, in grado di immettere
nei corsi d’acqua principali, contemporaneamente, una portata massima di 175 metri
Attraverso un accordo anche economico con
l’amministrazione comunale, si prevede di attrezzare la rotonda posta al di sotto del cavalcavia della strada variante SP62 con alcune icone
della bonifica. Lo scopo è quello di ricordare ai
distratti automobilisti l’artificialità del territorio
strappato alle acque col sudore di tanta povera
gente (gli scarriolanti); al centro della rotonda farà bella mostra un pezzo di archeologia
industriale messo a disposizione dal Ministero
dell’agricoltura: si tratta dell’unica idrovora
ancora disponibile delle 3 che originariamente
costituivano l’impianto del Torrione. L’idea
progettuale elaborata dall’architetto Baricchi
per un importo presunto di circa € 70.000,00 è in
corso di editazione al livello esecutivo da parte
dell’ufficio tecnico comunale, mentre i lavori
saranno eseguiti in diretta amministrazione dal
consorzio di bonifica.
Come apparirà la rotonda sotto la variante SP62
Foto: impianto Torrione, il bosco planiziale del
Torrione, pianta e sezioni del nuovo centro visite
Il distributore irriguo per i terreni a sud di Pieve
Saliceto
www.emiliacentrale.it
Voci di Piazza
Dicembre 2011
pagina 11
Ambiente e Territorio
Serve più impulso alle energie
da fonti rinnovabili
Leggo sempre più spesso sui
quotidiani locali le prese di posizione di singoli cittadini e gruppi
organizzati contro la realizzazione
di impianti a fonti rinnovabili.
Quasi sempre le osservazioni
avanzate riguardano, per gli impianti a biomasse e biogas, la
modalità di approvvigionamento
della materia prima necessaria.
Infatti la coltivazione dei campi
verrebbe sempre meno finalizzata
all’alimentazione e sempre più
alla produzione di materiale da
bruciare in questi impianti. Inoltre preoccupano le emissioni in
atmosfera dei gas combusti.
Minori in generale le osservazioni per gli impianti fotovoltaici; le rimostranze dei cittadini riguardano il fatto che tali
impianti occuperebbero terreni ora destinati a
coltivazioni tradizionali. Inoltre preoccupa lo
smaltimento dei pannelli dopo il post-mortem.
Un quesito che spesso mi pongo è se l’autosufficienza per il nostro paese è una chimera
oppure, grazie anche alla diffusione delle fonti
rinnovabili, si potrà in futuro attenuare la dipendenza dai combustibili fossili che, come
sappiamo, acquistiamo dall’estero.
Credo sia difficile rispondere, anche perché l’atteggiamento nei confronti delle fonti
rinnovabili risulta essere favorevole a tutti,
salvo poi lamentarsi nel momento in cui queste
realizzazioni vengono poste sui propri territori.
Senza entrare nelle singole o legittime
posizioni, non avendo né titolo né interesse
alla polemica, mi preme sottolineare alcuni
aspetti sperando che ciò aiuti lo sviluppo della
produzione energetica con le fonti rinnovabili.
Innanzitutto evidenzio che, a maggior ragione dopo il blocco al nucleare a seguito del
recente referendum, occorre dare un ulteriore
impulso, oltre che al risparmio energetico, alla
realizzazione di nuovi impianti a fonti rinnovabili non solo per produrre energia elettrica
ma anche termica, sfruttando ed incentivando
maggiormente la cogenerazione.
In questo contesto particolarmente significativo è il ricorso all’utilizzo di biomasse, sia
per produzioni di biogas sia per combustione
diretta. Come sappiamo il nostro territorio è
ricco di prodotti e sottoprodotti vegetali, di
liquame e letame da allevamenti, di prodotti
arborei e residui agro-industriali che andrebbero in questo modo meglio valorizzati.
Mi piacerebbe anche pensare che, in un
futuro prossimo, l’attuale impatto ambientale
dato dai nostri rifiuti umidi, residui da potature
e sfalcio, possa diventare una ricchezza e un
valore da sfruttare.
In sintesi penso sia necessario assicurare
la massima integrazione possibile di questi
impianti con la salute e la sicurezza pubblica,
senza però impedirne la necessaria realizzazione.
In Italia, rispetto all’introduzione delle
rinnovabili siamo arrivati tardi, consentendo
ad altri Paesi di esportare tecnologie e lavoro.
Ma si sta migliorando.
Risulta incoraggiante quindi constatare che
nel 2010 si siano raggiunti 18500 occupati diretti e quasi 100000 indiretti, soprattutto giovani.
La positività di questi aspetti sta incoraggiando un gruppo di agricoltori locali ad investire in un progetto riguardante una piccola
centrale a biogas, situata nelle campagne del
nostro comune.
L’Amministrazione Comunale oltre che
apprezzare lo sviluppo di questo progetto, che
consente fra l’altro, attraverso gli incentivi di
mantenere viva l’agricoltura locale, ne seguirà
l’evolversi per verificarne l’eventuale beneficio
ambientale.
Tuttavia oggi è possibile reagire alla lievitazione dei costi energetici, causata dal’aumento
costante del costo del petrolio e dal minor
poter d’acquisto dell’euro rispetto
al dollaro, producendosi in proprio
la quantità di energia necessaria.
I privati e le aziende possono
in concreto realizzarsi impianti di
pannelli fotovoltaici da installare
sulle proprie abitazioni, capannoni, magazzini o altro, che consenta
di prodursi l’energia necessaria al
proprio consumo e di cedere quella eccedente a prezzi sicuramente
remunerativi.
Occorre ricordare, per chi è
preoccupato dallo smaltimento
dei pannelli, che gli stessi contengono silicio, riciclabile senza costi
ma con benefici.
E’ in quest’ottica che nello
scorso mese di Ottobre l’Amministrazione
Comunale ha aderito ad una convenzione con
IREN Rinnovabili che prevederà nel corso del
2012 la realizzazione di due impianti di pannelli fotovoltaici sul tetto del palazzetto dello
sport in Via Allende e sul tetto del magazzino
comunale situato a fianco della stazione ecologica del capoluogo.
Questo progetto ha una valenza provinciale
e prevede la realizzazione di oltre 100 impianti
per un complessivo di 4900 kWp di cui quasi
100 a Gualtieri.
Complessivamente produrranno energia
pulita per circa 5.500.000 kWh annui che è il
consumo di oltre 2000 famiglie.
Si risparmieranno l’equivalente di 1000
tonnellate di petrolio evitando così l’emissione
di 2.750.000 kg/anno di CO2 .
Nella prospettiva, se le capacità finanziarie
dell’ente lo consentiranno, valuteremo ulteriori nostre realizzazioni sui tetti di altri edifici
comunali.
Tutto il mondo sta investendo nella green
economy che dovrà rappresentare un volano
essenziale dell’economia e ridurre la dipendenza dalle fonti petrolifere e forse dal nucleare.
Credo non abbiamo oggi altre alternative, serve quindi responsabilità, coraggio ed
impulso.
R. Bergamini
Assessore all’Ambiente
pagina 12
Voci di Piazza
Dicembre 2011
Ambiente e Territorio
G.G.E.V. “Le sentinelle dell’ambiente”
Siamo state definite “sentinelle dell’ambiente”, lodate per lo zelo dimostrato nel fare
rispettare i regolamenti del verde e dei rifiuti
di diversi Comuni Reggiani. Siamo le Guardie
giurate ecologiche volontarie (GGEV®) della
provincia di Reggio: cittadini e cittadine preparati ed organizzati ad agire in prima persona
per tutelare il nostro territorio e collaborare alla
sicurezza di tutti.
Tanti ci conoscono già: ci hanno viste impegnate nella vigilanza, con la divisa verde-bosco
dell’Associazione, a fare controlli di caccia, di
pesca o nei parchi cittadini, a verificare che
tutto sia in regola, nelle auto bianche dell’Associazione in coppia o in gruppo.
LE GGEV ®
Il volontariato delle Guardie
Ecologiche è stato istituito dalla
Regione Emilia Romagna con una
apposita legge vent’anni fa e stabilisce che i volontari, organizzati in
Corpi o Raggruppamenti autonomi,
siano attivi come Guardie nominate
dalla Provincia e con un decreto
del Prefetto, nell’impegno civico
a difendere l’ambiente, le piante
e gli animali senza pregiudizi né
schieramenti di parte.
Il nostro Raggruppamento
GGEV® è un’Associazione di volontariato Onlus autonoma, democratica, attualmente formata
da circa 130 soci. Siamo presenti
nella provincia di Reggio dagli inizi
degli anni Ottanta ed operiamo in
convenzione con alcune decine di
Enti pubblici: Provincia, Comuni,
Parchi
Fra le attività delle GGEV ®:
• Educazione ambientale
In più di un centinaio di classi
elementari, medie e materne di
tutta la Provincia. Con le scuole
elementari di Gualtieri e di Santa
Vittoria abbiamo collaborato sia
nella progettazione che nella
realizzazione di diverse attività
teoriche e pratiche sulle aree
protette golenali (I Caldaren) a
piantare alberi e siepi, a divulgare
la raccolta differenziata. dei rifiuti.
In particolare con le classi 4° e 5°
della scuola Primaria di S. Vittoria
abbiamo ragionato con gli alunni
sull’importanza di produrre meno rifiuti e sulla
Raccolta Differenziata degli stessi.
Attraverso le immagini di una presentazione
in Power Point, li abbiamo condotti a riconoscere le diverse tipologie di materiali, per saperli
utilizzare a seconda del loro riuso, riciclo e
smaltimento.
Al fine che i ragazzi si sentissero protagonisti
del loro lavoro, dopo la preparazione teorica, li
abbiamo accompagnati in luoghi frequentati del
paese ad intervistare ed ad ascoltare le persone
incontrate. Muniti di questionari, hanno posto
domande sui rifiuti, hanno registrato le risposte
e così hanno raccolto dati significativi riguardo
il comportamento degli abitanti. Davanti alla
COOP e in Piazza Parenti, dove c’era il mercato settimanale, si sono avvicinati con garbo ai
presenti, convinti e soddisfatti per il loro lavoro
di indagine.
I dati raccolti verranno rielaborati a scuola,
nel laboratorio di informatica, per essere trasformati in grafici da rendere pubblici in un’apposita
iniziativa che verrà organizzata prossimamente
con l’Assessorato all’Ambiente del Comune.
Il progetto delle MINIGGEV, tutor della
Raccolta Differenziata, si è concluso con un’ultima uscita in visita alla stazione ecologica, per
osservare la corretta differenziazione dei rifiuti
urbani, pericolosi, ingombranti, riciclabili e
non. Il tutto servirà ai bambini per mettere una
prima pietra sul percorso che li
porterà a diventare cittadini attivi
e responsabili.
•Vigilanza sulle attività di caccia, pesca, raccolta funghi, tartufi
e prodotti del sottobosco, sull’abbandono rifiuti e sulle corrette
modalità di raccolta differenziata;
sul rispetto del verde e della flora
protetta; sulla tutela degli animali,
sul rispetto dei parchi cittadini.
Durante l’attività di vigilanza noi
GGEV abbiamo prioritariamente una funzione informativa ed
educativa, ma nel caso rileviamo
infrazioni contestiamo gli illeciti
amministrativi e redigere verbali
nelle materie di nostra competenza.
•Tutela della Biodiversità:
collaboriamo a gestire alcune
importanti aree protette, aree SIC
e ZPS, della Provincia di Reggio
Emilia: I CALDAREN a Gualtieri,
le VALLI di NOVELLARA e di REGGIOLO, le CASSE D’ESPANSIONE
DEL TRESINARO a Rio Saliceto.
Facciamo censimenti sugli ungulati, sulla fauna minore, sulla flora e
sull’avifauna in tutta la provincia e
ricerche sul campo con l’Università
di Modena e Reggio. Abbiamo collaborato alla realizzazione di quattro
tesi di laurea su temi naturalistici
reggiani
•Tutela del verde e delle siepi
di campagna: abbiamo redatto i
regolamenti del Verde per alcuni
Comuni e collaboriamo a farli rispettare. Curiamo una raccolta di
Dicembre 2011
Voci di Piazza
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Ambiente e Territorio
piantine da siepi, a Reggiolo, ed ogni anno le affidiamo gratuitamente a scuole, Comuni, privati
cittadini, per contrastare la desertificazione e le
modificazioni climatiche. In venti anni abbiamo
donato piante per più di 35 chilometri di siepi.
• Tutela degli animali: in collaborazione
con molti Comuni facciamo controlli di anagrafe
canina e sul benessere animale. Collaboriamo
con i CRAS (centri dei recupero della fauna) per
salvare uccelli mammiferi ed … altri animaletti.
• Protezione civile: partecipiamo attivamente a tutte le emergenze del territorio
reggiano ma anche fuori Regione, se richiesto.
Terremoti, alluvioni, ricerche persone, rischio
idrogeologico, incendi boschivi ecc. Facciamo
parte della Colonna mobile della Protezione
civile regionale..
Crediamo che le nostre attività siano
tutte importanti poiché il fine di tutte è quello
di difendere l’ambiente e gli esseri viventi che
lo abitano, in particolare quelli che non hanno
voce per protestare quali gli animali o le piante,
nella consapevolezza che sul mondo siamo di
passaggio e che dobbiamo lasciarlo in ricco e
bello per chi lo vivrà dopo di noi.
La divisa. Ci siamo dotati di una apposita
divisa, approvata regolarmente dal Ministero e
dal Prefetto di Reggio Emilia. L’attività in divisa
permette ai cittadini di identificarci con prontezza ed a noi di operare con maggiore sicurezza.
Il simbolo dell’Associazione è un gheppio
in volo sulla sagoma della provincia di Reggio
Emilia, a simboleggiare l’attività di continua
vigilanza del territorio.
Quando si diventa GGEV?
E’ il momento giusto poiché inizia un nuovo
corso. Ci si può informare presso l’Associazione
che ha sede a REGGIO E. in via Lombroso n.1,
tel 335201316, fax 0522393474, email info@ggev.
re.it. Sito internet: www.ggev.re.it o venire direttamente alle lezioni in via Lombroso 3 presso il
Circolo Venezia tutti i lunedì sera ( e da gennaio
ad aprile 2010 anche il 2° e 4° giovedì di ogni
mese), dalle 20,30-23,30.
Si inizia meglio il volontariato affiancando
le GGEV esperte per alcuni mesi.
Il corso di formazione è organizzato con
l’approvazione della Provincia, è completamente gratuito serve per imparare e prepararsi
all’esame finale, ma anche per conoscerci. E’
importante studiare ma lo è ancor più essere
persone leali, disponibili ad ascoltare e a rispettare le opinioni degli altri: abbiamo bisogno di
brave persone per svolgere meglio i compiti che
ci vengono affidati.
Vi aspettiamo.
M.Luisa Borettini
Presidente
Associazione
turistica
Proloco Gualtieri
Anche quest’anno si è arrivati alle Festività Natalizie e questo vuole
dire che ormai un altro anno è trascorso e che si è arrivati al punto
di dover fare mente locale per ripensare al lavoro svolto nell’annata
appena conclusa.
La PRO LOCO sta ormai marciando da 28 anni ed in tutto questo
tempo tantissime cose sono state pensate, organizzate ed eseguite.
La viva collaborazione con l’Amministrazione comunale e con le Associazioni presenti sul territorio ha senz’altro portato un ottimo risultato
nell’ottimizzazione delle manifestazioni che si effettuano a Gualtieri e
tutto questo si vede dal risultato e dal successo ottenuto dalle stesse.
Quest’anno si sono allacciati rapporti di collaborazione con la PRO
LOCO Mori Val di Gresta del Trentino e siamo stati presenti, attivamente,
a due importanti manifestazioni che si sono svolte nel paese di Mori:
una in Maggio (Assemblea Regionale delle PRO LOCO del Trentino Alto
Adige), l’altra in ottobre (Manifestazione per il 150° dell’Unità d’Italia).
Anche a Gualtieri le manifestazioni e le attività si sono succedute a
pari passo con quelle organizzate sia dall’Amministrazione comunale che
dalle altre Associazioni. Tanto per ricordarne alcune: Ragazzi in festa,
Selezione Concorso nazionale Miss Italia, Festa del Pozzo, Mercatino
dell’Antiquariato. Non dimentichiamo l’apertura di Palazzo Bentivoglio
nei giorni festivi.
Un altro anno sta per iniziare e ci si appresta con un nuovo spirito
e vigore ad iniziare nuove performances che serviranno a tenere vivo
ed attivo il nostro Paese.
Colgo l’occasione, tramite queste poche righe, per porgere a nome
mio e del Consiglio della PRO LOCO, ai soci e a tutta la cittadinanza di
Gualtieri, i migliori AUGURI DI BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO.
Il presidente PRO LOCO
Ruggero Migliorini
Si ricorda che è aperto il tesseramento per l’anno 2012
SOSTENETECI NELLE NOSTRE ATTIVITÀ!!
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Voci di Piazza
Dicembre 2011
Ambiente e Territorio
I bambini della scuola primaria
di S. Vittoria “Minitutor” dell’ambiente
Chi nei giorni scorsi ha visto
dei bambini giocare con i rifiuti
(puliti) o schiere di ragazzini al
mercato, davanti all’edicola o nel
piazzale COOP per intervistare gli
adulti, si sarà chiesto se qualcosa
stia “bollendo in pentola”.
E’ proprio così: l’Unione Europea ha imposto a tutti gli Stati
membri la chiusura delle discariche entro il 2015.
Possiamo avere qualche dubbio
in merito alla oggettiva possibilità
di attuazione di questa norma in
tempi così ravvicinati, ma la norma
esiste ed è necessario attrezzarsi
per non essere in deroga. E’ una
sfida con noi stessi, soprattutto è
una sfida che deve vedere coinvolti
tutti, dai più piccoli a noi adulti.
Ma è anche una sfida che ci
deve vedere competenti nella
scelta degli acquisti, per evitare
troppi imballaggi, nella raccolta
differenziata e nel compostaggio
domestico.
Diventare esperti nella conoscenza dei materiali è il prerequisito alla base del quale la raccolta
differenziata è efficace, ed è di
questo che si è occupata la scuola
per sensibilizzare e rendere competenti gli alunni.
Obiettivi a lungo termine, che
si costruiscono col gioco, col protagonismo, ma anche nella prassi
quotidiana, nel differenziare gli
scarti delle merende e nel conferirli nella compostiera o negli appositi
contenitori presenti a scuola.
La ricerca-azione, che le G.G.
Ecologiche Volontarie hanno proposto alle insegnanti in sede di programmazione, ha avuto l’obiettivo
da una lato di responsabilizzare gli
alunni rendendoli “MINITUTOR”
dell’ambiente, dall’altro di promuovere un’azione nei confronti
di tutta la cittadinanza, affinchè la
capacità di differenziare, già molto
alta, sia aggiornata rispetto alle
novità di cui SABAR costantemente
informa la scuola.
Le interviste sono state uno
dei momenti importanti di questo
progetto, durante il quale si è posto
l’accento sulla consistenza degli
scarti umidi (30% sul complesso
dei rifiuti) e delle opportunità di
risparmio che l’Amministrazione
Comunale offre a chi pratica il
compostaggio domestico.
Nel corso della “Settimana
verde” i bambini più grandi hanno
anche visitato l’Isola Ecologica con
le insegnanti e le G.G.E.V., accompagnati dal Sig. Pellacani, tecnico
della SABAR, per conoscere le
modalità di riciclaggio dei diversi
rifiuti e per rendersi conto che
essi sono davvero delle “miniere”
di risorse.
I più piccoli hanno giocato con
“Barattolomeo” per esercitarsi nel
riconoscimento dei materiali.
Tutti poi, con materiali di scarto, hanno costruito oggetti e giocattoli.
Sarebbe riduttivo, però, pensare che l’attenzione all’ambiente
di vita debba essere limitata alla
raccolta differenziata, al compostaggio… per raggiungere il nostro
obiettivo: l’apprezzamento ed il
rispetto per ciò che ci circonda
sono il frutto dell’educazione che
riceviamo, ma anche del senso di
appartenenza che matura in ognuno di noi, attraverso la conoscenza
di un territorio, delle vicende
significative che caratterizzano la
sua storia e della lettura delle sue
tracce presenti nell’assetto attuale.
Di questo la scuola si è già occupata, lavorando sulla conoscenza
del suolo, della flora e della fauna.
Se ne occuperà anche nei prossimi
mesi con il supporto di persone che
hanno svolto studi approfonditi
sulla cooperazione e sugli edifici
storici della nostra frazione.
Ins.te Deanna Lanzi
Scuola Primaria di S. Vittoria
Dicembre 2011
Voci di Piazza
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Ambiente e Territorio
Monitoraggio stazioni radio base
di telefonia mobile a Gualtieri
La telefonia mobile è un fenomeno in continua crescita che ha modificato in maniera forse
irreversibile il vivere insieme delle persone: al
giorno d’oggi praticamente tutti hanno almeno
un cellulare.
L’innovazione tecnologica ha però anche un
impatto sul territorio: i telefonini per funzionare
devono “agganciarsi” ad una rete di ripetitori ed
è facile capire che maggiore è il numero degli
utenti, più fitta deve essere questa rete.
Ecco perché a Gualtieri così come in tutta la
provincia di Reggio Emilia (per la verità in tutto
il mondo), il numero delle antenne a servizio
delle telefonia mobile (i ripetitori o con un
nome più tecnico le stazioni radio base spesso
abbreviato con l’acronimo SRB) continua ad
aumentare.
L’installazione di un’antenna, sebbene
possa venire fisicamente montata anche in un
solo giorno, segue in realtà un iter piuttosto
articolato, della durata di alcuni mesi, in cui
il Comune autorizza l’installazione solo dopo
aver accertato, tramite il parere di Arpa e Ausl,
che il nuovo impianto rispetti quelli che sono i
limiti di esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici.
I riferimenti, particolarmente restrittivi se
confrontati con quelli degli altri Paesi dell’Unione Europea, sono quelli della Legge Quadro n.
36 del 2001 e del DPCM dell’8 luglio 2003 in cui
il Legislatore ha fissato un limite per l’esposizione umana al campo elettrico generato dalle
antenne della telefonia mobile pari a 6 V/m
(Volt su metro, è questa l’unità di misura) negli
ambienti di vita.
Tale valore limite è stato scelto per la tutela
di eventuali effetti a lungo termine applicando
così all’esposizione della popolazione un principio di precauzione.
Su richiesta dell’Assessorato Ambiente,
Arpa ha predisposto un piano di monitoraggio
in continuo delle emissioni elettromagnetiche
generate dagli impianti di telefonia mobile
presenti sul territorio comunale. Ad oggi si è
concluso il controllo delle emissioni generate
dagli impianti recentemente installati presso il
Cimitero comunale ed è attualmente in corso il
monitoraggio degli impianti di via Fattori. Per
il sito del Cimitero sono stati individuati due
punti di rilievo: (1) la copertura della palestra
dell’Istituto Comprensivo di via Dante Alighieri
e (2) il balcone di un’abitazione privata al 1°
piano dell’edificio del Cantinone lungo la SS63.
Il monitoraggio consiste nell’acquisizione in
continuo dei valori di campo elettrico ed ogni
6 minuti viene fornito dalla centralina un dato
confrontabile con i valori normativi.
Per l’edificio scolastico i rilevamenti sono
stati effettuati da metà marzo a fine maggio
2011. Il valore massimo registrato sull’intera
campagna (78 giorni) è stato di 0,63 V/m, mentre
il valore medio è risultato inferiore a 0,5 V/m.
Nel punto presso il Cantinone il monitoraggio si è svolto dal 6 giugno all’11 luglio della
scorsa estate, per complessivi 35 giorni. Il valore
massimo registrato è stato di 2,45 V/m, mentre il
valore medio è risultato pari a 1,39 V/m.
In entrambi i punti indagati, i valori rilevati
indicano un ampio margine di sicurezza rispetto a quelli previsti dalla normativa vigente (6
V/m). In particolare per quel che riguarda il
monitoraggio svolto presso il polo scolastico, la
maggior parte dei dati è risultata inferiore alla
soglia di rilevabilità strumentale (0,5 V/m) e
solo raramente si sono registrati valori di poco
superiori.
I dati riepilogativi delle campagne di misura
concluse sono disponibili per consultazione alla
pagina http://www.arpa.emr.it/elettrosmog/
elettrosmog_cc.asp?PROV=RE del sito internet
di Arpa. I dati riepilogativi giornalieri delle
campagne in corso, aggiornati con frequenza
settimanale, sono invece visualizzabili all’indirizzo http://www.arpa.emr.it/elettrosmog/
elettrosmog.asp?prov=re
ARPA REGGIO EMILIA
Nuova rotatoria
sulla sp63r
E’ stata ultimata la rotatoria sulla
SP63R, già prevista nel PRG vigente, che
servirà a regolare il traffico in corrispondenza del nuovo accesso alla nuova zona
di espansione commerciale-direzionale a
lato della SP62R “Cispadana”.
La rotatoria è stata realizzata dal
Comune di Gualtieri, i lavori sono stati
appaltati mediante procedura negoziata e
sono state invitate n. 34 ditte, in 18 hanno
presentato l’offerta e si è aggiudicata i lavori la ditta Asfalti Dorigo s.r.l. di Gualtieri
(RE) con il ribasso del 24,200% per un
importo lavori di euro 259.641,67= oltre
a IVA e somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale per un totale
complessivo di costo dell’intervento di
euro 376.667,35=.
Indicativamente entro l’estate prossima verrà realizzata anche la bretella di
collegamento.
Voci di Piazza
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Dicembre 2011
L’importanza delle esercitazioni
L’Associazione di Protezione
Civile “Bentivoglio”, da alcuni anni
a questa parte, pone particolare
attenzione all’addestramento dei volontari. Per questo motivo organizza,
periodicamente, esercitazioni volte
a migliorare le conoscenze teoriche
e pratiche delle varie situazione
che si debbono affrontare in caso di
emergenze reali.
Tra le esercitazioni programmate
nel corso dell’anno, quella svolta nella giornata del 7 maggio 2011 è stata
senza dubbio quella che ha dato i
risultati migliori sia sotto il profilo
organizzativo che quello pratico e
formativo.
In quella giornata sono state utilizzate pressoché tutte le attrezzature di proprietà dell’Associazione, allestendo anche un mini-campo
d’emergenza nel quale spiccavano:
• Il camper segreteria
• La cucina da campo
• Il tendone mensa
• Alcune tende da campo
I volontari impegnati sono stati oltre sessanta,
suddivisi in squadre operative ognuna con un
proprio caposquadra.
Alle direttive del coordinatore Vivaldo Malagoli sono stati simulati diversi interventi, legati
al rischio idraulico, in relazione ad un “evento”
di piena del Po; tutti gli scenari sono stati preparati nell’area prospiciente l’impianto idrovoro
del Torrione gentilmente messo a disposizione
dal Consorzio della Bonifica dell’Emilia Centrale.
L’esercitazione ha visto anche la partecipazione di una rappresentanza di volontari del Comune
di Moimacco (UD), gemellati con la “Bentivoglio”,
oltre a rappresentanti delle associazioni di volontariato di Reggiolo, Guastalla e Brescello, che
abitualmente collaborano con il ns. gruppo.
Era presente una Unità Mobile della Croce
Rossa Italiana – del Comitato di Guastalla – per
il supporto sanitario.
Una squadra di Vigili del Fuoco del Distaccamento di Guastalla, inviata su nostra richiesta,
dal Comando Provinciale di Reggio Emilia, ha
controllato e ci ha dato indicazioni sull’aspetto
sicurezza nell’ambito operativo.
Tutti i volontari presenti hanno potuto sperimentare le proprie capacità su ognuno degli
scenari proposti e, con l’aiuto degli esperti, tutte
le varie operazioni sono state eseguite con competenza e professionalità.
Tra i circa 200 iscritti all’Associazione, sono
diversi i volontari che hanno frequentato corsi di
specializzazione per formarsi e migliorare le proprie conoscenze; la partecipazione a questi corsi,
oltre alle nozioni tecniche, permette di affinare
le proprie abilità anche con suggerimenti pratici, utili ad affrontare le
situazioni d’emergenza, per poter
essere così un valido aiuto di supporto alle Istituzioni che sono preposte
alla gestione delle calamità.
Nell’anno trascorso abbiamo
svolto diversi interventi e servizi; tra
questi spicca sicuramente l’impegno
profuso da tre nostri volontari che
sono stati impegnati nel Comune
di Aulla (MS), per una intera settimana, durante l’emergenza idrogeologica in Liguria-Toscana del
novembre scorso.
Anche la recente piena del fiume
Po, pur se di portata limitata, ci ha
visti impegnati; la Prefettura di Reggio E. ha attivato il Piano d’Emergenza Provinciale il quale
prevede che, oltre ad aprire le sedi Comunali, si
svolgano attività di monitoraggio e di controllo.
Dette attività, come previsto dal piano, sono
state svolte in sinergia tra gli Uffici Comunali
preposti e la nostra sede.
Considerando quindi le recenti emergenze
di ordine idrogeologico verificatesi in Liguria,
Toscana e Sicilia, si evince facilmente che non è
mai tempo di abbassare la guardia.
La nostra Associazione continuerà quindi ad
impegnarsi sempre più per formare e istruire i
propri volontari al meglio e per offrire quindi un
servizio sempre migliore e competente ovunque
sia richiesto il nostro intervento.
L’occasione è gradita a tutto il Consiglio di
Amministrazione per porgere alla cittadinanza e
a tutti i volontari i migliori auguri di Buon Natale
e di Felice Anno Nuovo.
Dicembre 2011
Voci di Piazza
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Le attività al Circolo Arci a S. Vittoria
Il Circolo Arci “Al Palazzo” come sempre
è un punto di riferimento per la comunità di
S. Vittoria. Quest’anno abbiamo raggiunto i
220 soci, tra questi una ventina prestano abitualmente servizio come volontari all’interno
del Circolo ARCI. Sebbene è sistemato in un
piccolo ambiente, si è attrezzato per poter
soddisfare alcune attività dei soci.
Noi pensiamo che un circolo, oltre ad avere
uno luogo con servizi interni per i soci, debba
dare spazio a quelle iniziative di gruppi di
persone che abbiano una finalità rivolta alla
cittadinanza nel suo complesso, inoltre crediamo che ogni gruppo debba avere una sua
autonomia operativa, di cui la sede del Circolo
abbia il ruolo di base logistica. Certo che i
progetti devono rispettare i valori di civiltà e
di convivenza tra soci e cittadini e promuovere
sensibilità conoscitive.
Questo anno è continuata la collaborazione con il gruppo “I Genitori del Parco”, che
organizzano laboratori, intrattenimenti per i
loro bambini, favorendo l’incontro e il dialogo
tra le famiglie.
Per la scuola elementare della frazione, il
Circolo contribuisce alle spese e alla gestione
del materiale per la didattica.
Per lo sport il Circolo ARCI Al Palazzo,
sostiene la scuola di pattinaggio “Il Ponte”,
garantendo sia l’iscrizione alla UISP, sia il
tesseramento annuale degli atleti e destina un
contributo alla squadra di calcio VIRTUS che
milita in 3° categoria inserita da quest’anno
nel Progetto Intesa.
Ospita nei propri locali Corsi di Ricamo, e
altri corsi a richiesta dei soci. Nei propri ambienti sistemati in un’ala di Palazzo Greppi è
aperto il circolo per gli anziani e non solo, che
giocano le partite quotidiane.
È continuata anche quest’anno la collaborazione con l’Amministrazione comunale
di Gualtieri per realizzare alcune iniziative
culturali, tra le quali: la serata della Festa della
Donna, da Reggio Iniziative Culturali, con lo
spettacolo realizzato nella sala del Popolo; le
due giornate d’agosto dedicate alla tradizione
violinistica di S. Vittoria, con gli spettacoli del
circuito “Taca a Dancer”, Sulle vie del violino, con i concerti TEKLA KLEBETNICA con
un’eccezionale violista polacca e l’intervista
musicale tra ARTUTO STALTERI di Radiotre
e RICCARDO TESI, famoso musicista e ricercatore di musica popolare. Durante le due
serate sono stati offerti e degustati i buonissimi
prodotti delle Aziende Agricole di S. Vittoria
(angurie e meloni).
Questo grazie all’attività del volontariato
del Circolo che ogni anno organizza anche
in due intensi fine settimana di settembre la
“Festa del Lambrusco”, che ha raggiunto la
15° edizione con il patrocinio del Comune di
Gualtieri, della provincia di Reggio Emilia e con
l’inserimento della manifestazione nel circuito
gastronomico degli “Ori della Terra Reggiana”.
In questi sei giorni la frazione di S. Vittoria
diventa un punto in cui si degustano piatti tipici e vini lambruschi locali, si balla e si ascolta
buona musica nella Osteria del Més, spazio per
i giovani localizzato in uno dei più suggestivi
spazi del palazzo. In contemporanea erano
visitabili una mostra di Ricamo del gruppo
“S. Vittoria Ricama” e una mostra d’arte dei
“pittori locali” e altre di artigianato artistico.
In occasione del centenario della fondazione della “Cooperativa Agricola”, ora C.I.L.A., il
Circolo Al Palazzo ha ristampato i due volumi
“Le Cooperative di S. Vittoria, un’utopia del XX
secolo?”, che raccoglie documenti e immagini
di questa grande esperienza e la “Le Cooperative di S. Vittoria raccontata da loro stesse” con
articoli tratti dai giornali dal 1888 al 1938, una
sorta di autobiografia “giornalistica”.
Durante l’anno il Circolo “Al Palazzo” ha
partecipato fattivamente alla realizzazione di
alcune feste collaborando con altre Associazioni di volontariato: “Amici del Day Hospital
Oncologico” di Guastalla, Associazione “Un
Bambino per Amico”, e ha organizzato il pranzo
sociale per l’AVIS di S. Vittoria.
Gli abitanti di S. Vittoria erano detti “Tutc
a vuna”, tutti come uno solo, oggi forse non è
più come 50 o 40 anni fa, ma la sensibilità e il
desiderio di lavorare per la collettività è ancora
presente. Ancora siamo convinti che la collaborazione e la partecipazione è cultura, che non
si deve solo consumare, ma anche partecipare.
Lavorare stanca, ma se si lavora assieme ci si
stanca meno e si ottiene molto di più.
Un particolare ringraziamento porgiamo
alla Banca Reggiana che da tanti anni sostiene
le attività del Circolo e alla Amministrazione
Comunale.
Il Presidente del Circolo Arci “Al Palazzo”,
il Consiglio e i Volontari che svolgono tutte le
varie attività augurano a tutti i soci e a tutta
la comunità un BUON NATALE e un SERENO
2012.
Voci di Piazza
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Dicembre 2011
20 giorni da volontaria ad Haiti
Salve a tutti, questa è la cronaca di un
viaggio come infermiera volontaria ad Haiti
di una vostra (poco illustre) concittadina.
Precisiamo: non pensate ad un’infermiera
stile “E.R.”, perché ho un profilo decisamente
più basso, anzi… più piccolo, visto che
lavoro in terapia intensiva neonatale, dove
“piccolo” indica un bambino di 800 gr e un
“gigante” un bambino di 3 kg.
In missione ad Haiti sono finita quasi per caso,
grazie ad una mia dottoressa: non pensavo
che, in un Paese già povero e sconvolto da
un terremoto, qualcuno avesse a cuore
l’assistenza dei neonati. E non stupitevi,
perché nella stragrande maggioranza dei
Paesi del 3° mondo, dall’Africa all’Asia, la
mortalità neonatale è talmente alta che la
morte di un bebé non sconvolge nessuno,
semplicemente per una donna avere 7-8
gravidanze e veder sopravvivere ben pochi di
quei figli è un “fatto della vita”.
La carenza di risorse economiche e un
sistema sanitario carente indirizzano i propri
sforzi verso gli adulti, soggetti già inseriti e
produttivi per la società. Non si può piangere
per un neonato di cui a malapena si è visto
il volto: non è mancanza di sensibilità, o di
amore genitoriale, è solo una necessità, un
modo di proteggersi in luoghi in cui la vita,
di grandi e piccini, è sempre appesa a un filo.
Ma torniamo a noi: non vi farò la cronaca di
questi 20 giorni (sarebbe una noia terribile),
vorrei solo mostrarvi delle “immagini” di un
mondo tanto lontano dal nostro, e che può
farci vedere sotto un’altra luce anche le
nostre preoccupazioni quotidiane…
In questa missione ho lavorato, e alloggiato,
presso l’ospedale pediatrico St. Damien di
Tabarre, un piccolo gioiello che ospita tutte
le specialità pediatriche in un Paese in cui
l’assistenza sanitaria pubblica è minima,
sia come qualità che quantità (ospedali,
medici etc). Per arrivarci si attraversa Portau-Prince, la capitale, dove ti accorgi che
tendopoli, macerie e fogne a cielo aperto
sono ancora ovunque, e purtroppo non sono
problemi legati solo al terremoto del 2010.
Il St. Damien è circondato da mura, e
all’ingresso ci sono guardie armate, così come
negli altri 2 ospedali vicini, il St. Luc e il St.
Philomene, dove ci sono il pronto soccorso
e il campo colera. Ci viene raccomandato
di uscire dall’ospedale in divisa, per essere
riconoscibili e più “rispettati”: gli stranieri di
solito hanno soldi e le rapine sono frequenti.
Il campo dei volontari è costituito da tende
della protezione civile italiana, anche
all’interno dell’ospedale moltissimi impianti
ed attrezzature arrivano dalla solidarietà
del nostro Paese: questo ci rende subito
orgogliosi e ci fa sentire un po’ a casa.
Ci sono molti italiani: 2 ginecologhe, 2
ostetriche, 2 medici, 2 infermiere che lavorano
al campo colera e l’equipe di neonatologia
(una dottoressa e un’infermiera) a cui diamo
il cambio e che ci presentano il reparto in cui
lavoreremo.
La neonatologia ha due sezioni, la terapia
intensiva e la intermedia neonatale, con circa
20 posti letto, l’ambiente è curato, le pareti
azzurrine con tanti disegni… praticamente
come a “casa”, a prima vista.
Al secondo sguardo noti le formiche sul
banco della terapia, che le incubatrici
sono vecchie e i bambini sono bollenti o
congelati, che non esistono macchine per la
ventilazione, che le infermiere si impegnano
molto ma forse manca loro una formazione
adeguata su come gestire un neonato
“fragile” o prematuro, che ci sono solo 3
saturimetri (apparecchiature che rilevano la
frequenza cardiaca e l’ossigeno nel sangue,
il sensore è costituito da una fascetta che si
avvolge alla mano o al piede del neonato)
per tutto il reparto, nonostante diversi
neonati necessiterebbero di un monitoraggio
continuo. In realtà abbiamo trovato altri 5
saturimetri in un cassetto, ma mancavano le
pile, i caricabatterie (spesso vengono rubati,
ci hanno detto), o la manutenzione.
Il materiale non manca in senso “assoluto”,
manca quello della “taglia” giusta: diciamo
che complica notevolmente le cose dover
incannulare una vena di un neonato con un
cateterino che andrebbe bene a un bambino
di 10 kg o mettergli gli “occhialini” per
l’ossigeno con le cannuline, che dovrebbero
stare nelle narici, che invece gli arrivano a
metà guancia, o aspirare le secrezioni dal
loro microscopico naso con una sonda che
farebbe impallidire anche me.
Non c’è acqua calda, tranne un thermos che
arriva al mattino, quindi conviene tenere i
neonati sporchi, perché sporco è meglio che
congelato!
Gli esami del sangue urgenti, ci avvisano,
arrivano in media dopo 3 giorni (e ho il flash
di quando a Reggio, dopo 3 ore, telefoniamo
al laboratorio per sollecitare…).
I teli per cambiare i lettini o lavare i bambini
non abbondano, quindi si cambiano solo se
strettamente necessario, ossia: un rigurgito,
qualche traccia di sangue e un po’ di popò
sui teli non hanno mai ucciso nessuno,
quindi è già molto che qualcuno si prenda
la briga di piegarli sul lato pulito. I teli sono
un problema anche in sala parto e in sala
operatoria: alla nascita è fondamentale
asciugare subito il neonato e avvolgerlo
in teli asciutti, e per ovviare al problema
usiamo i teli che avvolgono i camici sterili
dei ginecologi in sala operatoria… ogni volta
che il medico si preparava per l’intervento
noi eravamo in agguato!
I ciuci, i biberon e le tettarelle non ci sono,
quindi i neonati vengono alimentati per
bocca con le siringhe (proprio come si fà
con i gattini) o al seno (un neonato di 1100
gr che succhia al seno è davvero eroico).
Giuro che al prossimo che mi angoscia con
la storia della nipple confusion (secondo
la teoria della nipple confusion i ciucci e le
Dicembre 2011
tettarelle dei biberon possono interferire con
l’allattamento naturale riducendo il tempo
speso dal bambino al seno, peggiorando
la tecnica di suzione con un conseguente
aumento di ragadi ed ingorgo mammario)
regalo un biglietto di sola andata per Haiti.
Non parliamo dei farmaci… la mia amata
diluizione in sterilità, il cambio ogni 24 ore…
in frigo ci sono farmaci diluiti almeno una
settimana prima, ma anche qui la domanda
è: meglio il rischio infettivo o rimanere senza
farmaci?!
E dulcis in fundo, la raccomandazione
delle colleghe neonatologhe in partenza:
“preparati ad arraffare tutto quello che ti
serve, dai sondini ai teli per asciugare i
bambini in sala parto, perché il materiale
scarseggia e non si può sprecare niente. Se
sei in sala operatoria, o in qualsiasi altro
posto, e trovi qualcosa di utile, mettitelo in
tasca e fine. Se vuoi il materiale per i bimbi ti
devi arrangiare”.
Benissimo. Io, che non ho rubato mai
nemmeno una caramella, nell’arco di un
paio di giorni ho accumulato una piccola
fortuna nelle tasche della divisa: cerotti,
sondini, cateterini per le vene… ma d’altra
parte la scelta fra le necessità primarie di un
bambino e l’onestà è abbastanza semplice!!!
E’ bello vedere come cambiano le prospettive
quando non hai tutto a disposizione…
I problemi non sono legati solo
all’approvvigionamento di materiale: i
cateteri venosi centrali per infondere in
grosse vene si sarebbero potuti mettere,
ma il rischio d’infezione è alto (soprattutto
in queste condizioni) e le infermiere sono
“diffidenti”, non si sentono sicure nel
gestirli, e talvolta tendono a rimuoverli
non appena notano una macchiolina sulla
medicazione…
A livello infermieristico, le mie colleghe
haitiane mi sembrano capaci, ma lavorano
ancora per “compiti” (una rileva tutti i pesi,
l’altra tutte le temperature e le glicemie),
concetto superato e non solo, dannoso per
il neonato, che dovrebbe essere stimolato
il meno possibile (concentrando in un
unico momento, per esempio, la glicemia,
il peso, il cambio del pannolino), devono
scrivere consegne infinite e hanno prassi
infermieristiche che ci fanno un po’
inorridire. Ma l’impegno è grande, tant’è
che già dopo il primo corso tenuto dalle mie
colleghe del Bambin Gesù di Roma, alcune
pratiche infermieristiche hanno iniziato a
cambiare.
Voci di Piazza
Per tutti i problemi che vi ho spiegato finora,
quando ci siamo trovati di fronte a neonati
molto gravi abbiamo dovuto scegliere se
rianimare: in alcuni casi, dopo un iniziale
tentativo, siamo stati obbligati a desistere
con il rimpianto che, con qualche mezzo in
più, avremmo potuto salvare un bambino.
Questo stride con quello che invece a
volte proviamo nei nostri reparti, dove
l’accanimento terapeutico può farti sentire
più un torturatore che un infermiere, e ti
chiedi se sarà mai possibile trovare una via
di mezzo… ma qui il non-accanimento è
d’obbligo, sia perché non ci sono respiratori,
supporto nutrizionale e tecniche invasive
sicure, sia perché un bambino vivo ma con
gravi danni diventa un peso enorme per la
sua famiglia. Gli abbandoni sono frequenti,
soprattutto se il neonato “ha qualcosa che
non va”, e ogni tanto viene ricoverato un
bambino trovato per strada, come Richardine
(dal nome di Padre Rick), con un sindrome
simile alla focomelia.
Nell’ospedale c’è la sezione dei Poissons
(i “nostri” pesciolini), che ospita bambini
abbandonati: 3 sono affetti da idrocefalia, ma
gli altri, fra cui una deliziosa ex-prematura,
sono sanissimi e bellissimi (anche se
hanno lo sguardo un po’ sperduto), tanto
da chiedersi cosa abbia spinto una madre a
lasciarli in ospedale…
Le difficoltà hanno creato anche curiosi
scambi di opinione e “commerci” fra i vari
gruppi di lavoro, in particolare con il gruppo
colera (che, quanto a problemi di materiale,
era messo peggio di noi):
“Aiuto, non ho più nemmeno un sondino
per aspirare i piccolini!!! Ci sono le pipette
stile 1800 ma non entrano nemmeno nelle
mie narici… cosa faccio se devo aspirare
qualcuno in sala parto?!?”
“Eh cara, i sondini sono merce rara un po’ in
tutto l’ospedale. Ma puoi fare come noi, puoi
usare i deflussori da flebo tagliati”
“Idea geniale. Ormai posso fare anche
questo…”
pagina 19
Oppure
“Al campo ho un bambino con una pancia
così, non è che mi puoi prendere una
supposta pediatrica dal tuo reparto??”
“sì volentieri, in cambio di un paio di
cateterini venosi gialli”
“Affare fatto!!”.
Ma per far sembrare tutto questo un lusso,
bastava fare un giro nei dintorni del St.
Damien. La Cité Soleil è un gigantesco
quartiere di baracche in riva al mare, la
spiaggia è invasa da dune di spazzatura. I
bambini giocano in mezzo a pozze di acqua
stagnante, maiali e appunto… spazzatura.
Il letto di un fiume si era trasformato in un
serpentone pieno solo di rifiuti, anche se per
i bambini anche quello era un grande gioco
in cui cercare qualche piccolo tesoro…
Molte mamme però sono implacabili: quando
è ora di andare a scuola (la maggior parte
gestite da volontari e associazioni), i bambini
non sfuggono alla “doccia”, che consiste
nell’accucciarsi in una bacinella ed essere
lavati per bene con una brocca. Gli stessi
bambini che poche ore prima sembravano
selvaggi, si avviano verso la scuola vestiti e
profumati di tutto punto… l’istruzione non
è scontata e forse avranno una chance in più
per vivere lontano da queste tendopoli.
Una delle scene che mi ha colpita di più è
stato però vedere delle donne che per strada
si lavavano piedi e gambe con le acque reflue
che sgorgavano da un tombino. Le docce
fredde del nostro campo mi sono sembrate un
lusso sfrenato, e ho capito perché le uniche
cose che “sparivano” dal nostro campo erano
i saponi e gli shampoo dimenticati nei bagni
(notare che le tende erano sempre aperte
con pc, lettori mp3, cellulari in bella vista).
Con tutti questi shock la salvezza è arrivata
dalla “grande famiglia” dei volontari: per
darci il benvenuto alla fine del turno di
lavoro, per sfogare la rabbia quando ci
sentivamo impotenti, per darci consulenze
sui casi difficili (professionali e non) e ridere
delle docce fredde, delle zanzare e del caldo.
E forse l’unico modo per non tornare a
casa schiacciati dal senso d’impotenza per
una realtà così difficile (perché siamo tutti
consapevoli che no, non salveremo il mondo)
è avere una grande, seppur provvisoria,
famiglia e pensare al valore di ogni singolo
gesto e di ogni singola vita, adulta o piccina
che sia.
Sara Mingori
pagina 20
Voci di Piazza
Dicembre 2011
MediaLibrary Online - La Biblioteca
digitale della Provincia di Reggio Emilia
Conosci MediaLibrary? È un servizio online
gratuito per tutti gli utenti delle biblioteche
della Provincia di Reggio Emilia per leggere
quotidiani dal mondo, e-book, ascoltare musica,
guardare film in tante lingue, consultare banche
dati e portali.
MediaLibraryOnLine, è la prima piattaforma
di prestito digitale per biblioteche pubbliche:
al suo interno si può accedere gratuitamente –
mediante la tessera personale del servizio bibliotecario – a oltre 50mila contenuti, tra e-book,
video, film, foto, documentari, quotidiani di 89
paesi in 40 lingue, community e social network.
Ogni utente del Servizio bibliotecario provinciale può accedere a tutte le risorse messe
a disposizione da MediaLibrary 24 ore su 24 da
qualsiasi postazione informatica (dunque anche
da casa propria), semplicemente utilizzando il
proprio numero di tessera bibliotecaria e una
password che sarà fornita all’atto dell’iscrizione
(da effettuarsi presso una qualunque biblioteca
pubblica della Provincia).
La Provincia di Reggio Emilia crede molto
nel progetto Medialibrary, perché permette di
migliorare e arricchire sempre di più le risorse
presenti sul nostro territorio: da oggi gli utenti
di tutte le biblioteche reggiane (che già offrono
quotidianamente molti servizi, a partire dal
Prestito interbibliotecario su cui la Provincia
ha investito molto) possono contare su uno strumento molto potente, in continua evoluzione,
che promette di andare incontro alle necessità
di molti, dai giovani agli adulti, dai curiosi ai
professionisti.
La piattaforma è attualmente disponibile al
sito http://re.medialibrary.it
Chiedi alla Biblioteca la password di accesso
al servizio. Basta la tessera della biblioteca, una
e-mail e il codice fiscale per scoprire come è
facile entrare nella biblioteca digitale.
Biblioteca Comunale “Walter Bonassi”
Palazzo Bentivoglio - Gualtieri (RE)
(Ingresso davanti al Bar Teatro)
Tel. 0522/221851
E-mail: [email protected]
Orario Invernale:
Martedì: 15.00 – 18.30
Mercoledì: 9.00 – 12.00 / 15.00- 18.30
Giovedì: 15.00 – 18.30
Venerdì: 9.00 – 12.00
Sabato: 9.00 – 12.30
Voci di Piazza
Dicembre 2011
pagina 21
“Un bambino per amico”
Anche quest’anno l’associazione “Un
bambino per amico” di Gualtieri ha accolto in
Italia, per 2 settimane, un gruppo di bambini
e ragazzi provenienti dall’orfanotrofio di Banja
Koviljaca (Serbia), istituto al quale portiamo
aiuto già da 11 anni.
Durante la prima settimana di accoglienza
in Italia, dal 16 al 23 luglio, abbiamo inoltre
realizzato, presso la casa per vacanze “Mare
e vita” di Pinarella di Cervia, un campo estivo
al mare al quale hanno partecipato, oltre ai
volontari, anche i ragazzi dell’associazione
“Genitori ragazzi down” di Novellara, ragazzi
italiani e stranieri.
Il campo estivo ha quindi rappresentato
un importante momento di aggregazione ed
integrazione tra varie forme di diversità, infatti
il gruppo che ha partecipato era costituito da
15 ragazzi dell’orfanotrofio, 4 volontari del
centro giovani di Loznica (Serbia), 3 insegnanti
dell’orfanotrofio, 2 interpreti, 18 ragazzi italiani, 8 ragazzi stranieri, 15 ragazzi diversamente
abili e 17 volontari italiani, per un totale di ben
82 persone.
L’obiettivo principale del campo estivo è
stato quello di educare i giovani alla solidarietà
e al volontariato attraverso l’esperienza diretta,
la conoscenza delle varie forme di “diversità”
culturali, il confronto di condizioni e stili di
vita, nelle abilità e possibilità.
L’assunzione di impegni precisi come il
controllo dell’ordine e della pulizia, il supporto
alla cura della persona e all’accompagnamento
durante le varie attività, la condivisione dei
momenti ricreativi, sia in spiaggia che nella
struttura, tutte queste varie esperienze concre-
te di solidarietà hanno favorito la condivisione
di riflessioni e il superamento di stereotipi e
pregiudizi, permettendo a questi giovani di
superare la paura del diverso.
Nella seconda settimana di accoglienza,
trascorsa presso il circolo “Il Livello”, i ragazzi
serbi, seguiti dai volontari dell’associazione,
hanno svolto attività di vario tipo, da quelle
prettamente ludiche, alle gite, ad attività
sportive e di intrattenimento.
L’integrazione delle diversità non è facile
e scontata, è una sfida che va costruita giorno
per giorno, conoscendo “il diverso” soprattutto
attraverso una relazione diretta, così come
la solidarietà concreta e la promozione del
volontariato; l’associazione “Un bambino per
amico” si è impegnata a realizzare questi tipi
di progetti e continuerà a farlo anche per gli
anni futuri.
Paolo Gualtieri
Noi ci siamo
I tagli delle risorse per la Sanità
e il Sociale dei Governi Nazionali
mettono a gravissimo rischio la
gestione dei Servizi dei Comuni,
che si troveranno a fare i conti
con bisogni che aumentano per la
crisi economica, l’invecchiamento
della popolazione e la mancanza di
finanziamenti adeguati.
Per queste ragioni nei giorni
scorsi abbiamo incontrato gli amministratori del Comune, dell’ASP
e di SABAR per verificare lo stato
della nostra attività di volontariato
nei vari Servizi.
Erano presenti gli Assessori Mori Amadio
e Cocconi Laura, il Presidente ASP Grazzi
Angelino e il Direttore Sabar Marastoni Mirko.
Abbiamo dato la disponibilità a confermare
tutte le attività in essere, ribadendo la volontà
di non essere sostitutivi dei lavoratori dipendenti perché il nostro impegno è per migliorare
e qualificare il vivere quotidiano della nostra
Comunità.
NOI CI SIAMO……
I nostri volontari tutte le settimane sono
attivi per:
• Stazioni ecologiche di Gualtieri e Santa
•
•
•
•
Vittoria
Verde pubblico
Trasporti disabili e anziani; medicinali e
analisi per CUP; consegna pasti a domicilio
Aiuto alle Case Protette con animazione e
intrattenimento; piccole manutenzioni e
giardinaggio; servizio lavanderia e guardaroba
Salvaguardia Arredo Urbano, Impianti
Sportivi e Sale Pubbliche
Inoltre, collaboriamo nella gestione di
Filos a Gualtieri e della Stanza del Tesoro
a S.Vittoria, che sono due importantissime
attività di socializzazione con le
persone anziane.
Ci sono esigenze nuove che
abbiamo individuato: in particolare
vorremmo attivare il TELEFONO
AMICO per la compagnia delle
persone anziane sole e la consegna
a domicilio di libri e films, per chi
non riesce a recarsi in biblioteca.
Per fare meglio e di più abbiamo
bisogno di nuovi volontari e per
questo ci rivolgiamo a tutti i cittadini di Gualtieri per invitare chi ha
qualche ora disponibile a venire con
noi per aiutarci a rendere ancora
più accogliente e solidale la nostra Comunità.
Tel. AUSER c/o Casa Protetta 0522-828112
Arnaldo Vergnani
Presidente AUSER
Amadio Mori
Assessore al volontariato
Voci di Piazza
pagina 22
Dicembre 2011
Dal territorio l’energia del futuro
Energia elettrica … quanta energia consumiamo? Il consumo mondiale medio totale
dell’umanità è circa pari a 15 TWh, energia che
per un 86,5% proviene da combustibili fossili.
S.A.BA.R. S.p.A., nata per volontà di otto
comuni limitrofi della bassa reggiana che
costituiscono i soci (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e
Reggiolo), ha scelto di utilizzare le risorse a sua
disposizione per produrre energia elettrica da
fonti rinnovabili.
Ognuno di noi in media produce circa 2 kg
di rifiuto al giorno (744 kg/anno). Noi ai nostri
rifiuti non attribuiamo nessun valore, invece
S.A.BA.R. S.p.A grazie alla propria esperienza
maturata in questi anni di attività riesce a
sfruttarli al massimo come risorse energetiche.
Facendo un giro nelle campagne di San Giovanni (Novellara) non passa certo inosservata
la sede di S.A.BA.R. S.p.A, luogo in cui sorgono
i bacini di raccolta adibiti ad accogliere i conferimenti di rifiuti indifferenziati. Chi ha avuto
modo di passare in Via Levata dopo il 30 Aprile
2011, si sarà sicuramente accorto del nuovo
impianto fotovoltaico che la società ha installato
sul corpo della discarica.
L’impianto fotovoltaico è composto da 5.544
pannelli fotovoltaici (di cui 288 ad inseguimento) per una potenza totale di 997,92 kWp, in grado di produrre energia elettrica per servire 1.050
abitanti. Considerando le emissioni in atmosfera
con questo impianto è possibile evitare di immettere 675 ton/anno di CO2, potenzialità che
saranno entro il 2011 raddoppiate, dal momento
che ad oggi sono in corso di realizzazione le
opere per la realizzazione del secondo impianto.
Grazie alla realizzazione di questi impianti,
S.A.BA.R. S.p.A, dal punto di vista energetico, ha
utilizzato doppiamente la discarica, in quanto
già dal 1996 è attivo un impianto di cogenerazione da 4 MW che permette di trasformare il
biogas estratto dai bacini di conferimento dei
rifiuti in energia elettrica ed energia termica.
Ma questi non sono i primi impianti ad
energia solare della società, poiché ha realizzato
nel 2010 sul capannone della frazione secca un
ulteriore impianto fotovoltaico di potenza pari
a 155,52 kWp, la cui produzione permette di
servire l’equivalente di 150 abitanti.
Le fonti rinnovabili sono le fonti energetiche
del nostro futuro e in questo futuro S.A.BA.R.
S.p.A crede molto, tanto da voler continuare a
investire in questa direzione.
Nel 2011, ha preso vita l’attività di selezione
e pressatura della carta e plastica che consente
di conferire agli impianti di riciclaggio tutto il
materiale raccolto in modo differenziato sul
territorio dei nostri comuni.
E’ in corso la richiesta alla provincia di
ampliare l’autorizzazione per candidarci a diventare un punto di riferimento del riciclaggio
per l’intera provincia.
I nuovi progetti, di grande interesse, che
si stanno sviluppando negli uffici della società
riguardano l’impianto di fitodepurazione, che
porterà notevoli benefici dal punto di vista
ambientale.
La fitodepurazione è una moderna tecnologia che usa la capacità depurativa degli ecosistemi naturali per trattare i liquami provenienti
dalle acque di dilavamento dei piazzali e delle
coperture degli impianti presenti in Sabar.
È un impianto di semplice costruzione, che
ci consentirà di non trasportare al depuratore
migliaia di metri cubi di acque da trattare,
evitando così il transito sulle nostre strade
di centinaia automezzi, con un evidente
miglioramento ambientale.
Infine, si sta analizzando il nuovo progetto
di valorizzazione delle biomasse raccolte nelle
nostre isole ecologiche, stiamo valutando quali
siano le migliori prospettive di utilizzo, anche
alla luce dei recenti sviluppi normativi, con la
prospettiva di diventare un importante polo ambientale ed energetico tecnologico di riferimento per lo sviluppo e la ricerca in questo settore.
Da ultimo in un contesto di forte evoluzione
per il settore dei rifiuti, in un territorio che sta
aggiornando la propria pianificazione rispetto
alla gestione del ciclo del recupero e smaltimento, è d’obbligo fare un riferimento al nuovo piano
d’ambito, recentemente approvato all’unanimità
dai nostri soci, che costituirà, a partire dal 2012,
una vera ‹rivoluzione’ per la Provincia di Reggio
Emilia e per il territorio della Bassa Reggiana.
Il nuovo piano d’ambito si pone come obiettivo di aumentare la raccolta differenziata a livello
Provinciale al 67,1%, ed è per questo che oltre
alle nuove modalità di raccolta porta a porta per
le 3 frazioni (organico, secco Indifferenziato e
verde) che serviranno, rispetto all’attuale 11,6%,
il 51,2% degli utenti della nostra Provincia, il
comuni S.a.ba.r dovranno aumentare la raccolta
differenziata al 73.1%.
Oltre all’applicazione del nuovo piano d’ambito ed ai cambiamenti che ci vengono imposti
dalle nuove normative, il senso di responsabilità
che da sempre ha contraddistinto S.A.BA.R spa,
impone di pensare e programmare con la massima coesione territoriale, il futuro dell’azienda.
Detto questo non mi resta che salutarvi ed
augurare a tutti voi un sincero augurio di Buon
Natale e di un 2012 ricco di soddisfazioni.
Il Presidente
Messori Moreno
Dicembre 2011
UNITI PER GUALTIERI - CENTRO SINISTRA
Un contributo
da parte di tutti
Il governo Berlusconi era il governo delle
incertezze, delle parole e delle lettere, ma non
dei fatti. Non potevamo andare avanti così. Da
più parti, senza distinzione di appartenenza
politica si è levata la richiesta unanime e sempre più pressante di certezze sul nostro futuro.
Queste sono le motivazioni di base che hanno
permesso la costituzione di un governo tecnico,
che spariamo dimostri all’Europa ed al mondo
intero che l’Italia è una nazione forte e dalle
solide basi democratiche.
Potrei continuare ed elencare presunte
colpe, ipotetiche cure ed azioni per mettere a
posto l’Italia, ma come consigliere del comune di
Gualtieri è giusto guardare con tanta attenzione
alla situazione del nostro comune e non essere
latitanti di fronte alla crisi che ci sta direttamente colpendo.
Spetta a noi consiglieri sia di maggioranza
sia di minoranza richiedere specifici interventi,
dare indicazioni e suggerimenti, al Sindaco ed
alla giunta affinché possano con serenità affrontare la stesura del bilancio del prossimo anno.
Bilancio sul quale graveranno tagli dei
trasferimenti statali e minori entrate tributarie
locali.
I temi da affrontare saranno due: il mantenimento dei servizi, ed il gettito fiscale dei
tributi locali.
Io auspico che nei prossimi consigli comunali il dibattito possa vertere principalmente su
questi temi, perché sono fermamente convinto
che il nostro impegno per definire le scelte
politiche per la predisposizione del bilancio, rappresenti nel modo migliore il mandato elettorale
che abbiamo ricevuto dai nostri concittadini.
Chiedo a tutte le forze politiche presenti
in consiglio comunale di rendesi disponibili ad
un confronto aperto, libero da considerazioni
preconcette e da fantasie utopistiche, dando vita
ad un dibattito, se necessario anche acceso, ma
con l’obbiettivo finale di interpretare al meglio
le necessità di tutti i nostri cittadini.
La maggioranza sia di supporto all’amministrazione in questo momento di scelte difficili.
Le minoranze ricoprano con serietà il ruolo a
loro assegnato di contraddittorio e controllo
delle attività della maggioranza. Tutto questo
affinché ogni rappresentate politico, anche nel
nostro piccolo comune, dia il suo contributo al
sostegno della nostra preziosa Democrazia.
Viscardo Bonvicini
Capogruppo Uniti per Gualtieri
Voci di Piazza
UN’ALTRA GUALTIERI
Ci scherzavate, noi
non scherziamo
Sarà capitato anche a voi, di comprare il quotidiano,
cominciare a sfogliare le prime pagine e leggere distrattamente i titoli e gli occhielli o i sommari che sintetizzano
il contenuto e poi invece essere come investiti da una
notizia che, d’improvviso, vi fa scattare un “film” della
memoria. Proprio questo mi è successo qualche giorno
fa (fine novembre) sfogliando il quotidiano “la Repubblica” dove, a pag.11 campeggiava la foto di Bersani e
l’occhiello riportava la frase a lui attribuita “Il PD vuole la
patrimoniale, servono misure impopolari.”Come?! Fammi
rileggere…sì, sì, ho letto bene: il PD vuole la patrimoniale.
E parte il film interiore. Questo film inizia una quindicina
di anni fa, quando una parte consistente del movimento di
sinistra comincia ad elaborare una strategia programmatica di alternativa ai contenuti di politiche neo-liberiste
che invece divenivano sempre più patrimonio e bandiera
degli schieramenti di centro destra berlusconiano e
centro sinistra democratico, senza sostanziali differenze
se non negli uomini. Questa strategia di alternativa
tentava di porre al centro dell’attenzione il fatto che
questo modello di sviluppo non era sostenibile, che l’arretramento della politica e dell’intervento dello stato a
vantaggio dell’economia dei grandi poteri provocava forti
diseguaglianze e impediva sempre più la partecipazione
dei cittadini. Questo movimento cercava di portare all’attenzione temi come “la riduzione dell’orario di lavoro”,
“il ritorno di un confronto vero nelle relazioni industriali
in grado di rompere le logiche concertative che avevano
ridotto e leso i diritti dei lavoratori”, “il mantenimento dei
servizi pubblici come valore assoluto a tutela e garanzia
dei diritti di tutti i cittadini” e “la tassazione dei grandi
patrimoni come tutela dell’uguaglianza e delle fasce
deboli della società”. Rivedete il film? Rivedete alcune
scene? La caduta del primo governo Prodi sul (finto, i
motivi erano ben altri, ndr) rifiuto alla legge sulle 35
ore; le esperienze di governo di centro-sinistra che partoriscono contro-riforme che danneggiano il mondo del
lavoro (pensiamo al pacchetto Treu e agli strumenti di
flessibilità); le grandi privatizzazioni di energia, telecomunicazioni, servizi pubblici (Enel, Telecom); le riforme
fiscali e delle pensioni sempre a svantaggio dei molti e a
tutela dei più abbienti (ricordate il governo e le riforme
Dini?). Ricordate i giudizi dell’intellighenzia di centrosinistra (i partiti, i leader, la stessa “la Repubblica”) verso
queste istanze? Lo scherno, la derisione. Tacciati come
vetero comunisti fuori dal tempo, anti-modernisti inaffidabili perché non capivamo i tempi.…Piuttosto si facevano
cadere i governi, piuttosto si introducevano i co.co.co.,
piuttosto si svendevano le grandi aziende dello stato,
piuttosto si alzava l’età pensionabile. E nel piccolo del
nostro comune? Come non rivedere il film delle derisioni
ricevute quando si provava a dire che il finanziamento
delle spese correnti tramite gli oneri di urbanizzazione
non poteva essere l’unica politica economica e del territorio e sarebbe divenuto un boomerang, quando si diceva
che era vergognoso privatizzare aziende patrimonio dei
concittadini per fare sfoggio di “modernità” e ingrassare
i soliti noti, quando si diceva che esternalizzare i servizi
del comune significava perdere il principale strumento di
azione delle amministrazioni ed era ad unico svantaggio
delle persone. Non era piacevole allora sentirsi derisi,
così come oggi è magra consolazione rivedere le scene
di questi film e pensare che ciò che viviamo oggi era
prevedibile, si poteva provare qualcosa di diverso. Torno
alla foto di Bersani serio con sigaro in bocca, occhiali
sulla testa e non mi viene da scherzare. Vedo solo i titoli
di coda del film: Servono misure impopolari: il PD vuole
la patrimoniale.
Il capogruppo della lista “Un’Altra Gualtieri”
Paolo Ferrarini
pagina 23
INSIEME PER GUALTIERI
I cittadini
vogliono risposte
Ormai giunti a metà mandato, mi sembra
giusto cominciare a fare un attimo di riflessione
su alcuni temi che per tanti cittadini non trovano
una risposta.
Il primo punto che voglio sottolineare sono le
ex scuole di Pieve Saliceto. Cerchiamo di fare un
po’ la cronistoria di quello che si può ben definire
un “romanzo giallo”.
Dopo diversi incontri con i cittadini, l’amministrazione decide di ristrutturare l’edificio per
creare diverse sale polivalenti e la sede dell’Avis.
Dopo aver trovato la copertura finanziaria
dell’opera si procede all’appalto. Appalto vinto
per un valore di € 518.210,62 dalla C.M.R. – Cooperativa Muratori Reggiolo – (ma che coincidenza…). L’Appalto prevede il rifacimento della
copertura, degli intonaci interni con materiale
isolante, nuovi impianti elettrici, porte e finestre
con doppi vetri, pavimentazioni, tinteggio interni
e ascensore. L’ultimazione dell’opera era prevista
per il 20.07.2010. Purtroppo dopo tante promesse, anche pubbliche, siamo alla fine del 2011 e
l’opera non è stata completata, anzi ha bisogno
di un nuovo stralcio per essere ultimata. A voi i
commenti del caso.
Un altro punto che non trova una risposta è
la riqualificazione e il rilancio del centro storico.
Una parte degli oneri derivanti dal centro
commerciale dovrebbero essere investiti nel
centro storico. Purtroppo fino ad oggi non esiste
un piano di rilancio, non si conosce l’entità della
somma destinata., ma la Giunta non smette di
riempirsi la bocca di parole che poi non trovano
riscontro nella realtà dei fatti. Riteniamo che il
centro storico sia un importante volano per le attività commerciali, le sporadiche manifestazioni
e mercati straordinari, gestiti da commercianti
provenienti da altre provincie non aiutano, come
dimostrato, le attività locali. Inoltre, se si pensa
che, durante questi eventi, spuntano spesso
cucine mobili davanti ai ristoranti del centro,
questo fa veramente un quadro desolante della
situazione. Ma è possibile che l’amministrazione
non riesca a fare una convenzione con i ristoratori locali come accade in tanti altri comuni?
Crediamo che l’assessore, visto anche l’incontro svoltosi nel mese di marzo con i commercianti del paese, dove sono state fatte proposte
concrete da prendere in considerazione, nessuna
delle quali ancora presa in valutazione, dovrebbe
fare un esame di coscienza e riflettere se in un
momento così delicato non sia preferibile avere
un punto di riferimento.
Tragga lui le conclusioni e prenda in considerazione l’ipotesi di dimettersi.
Auguro a tutte le famiglie di Gualtieri un
felice e sereno Natale.
Giovanni Iotti
Capogruppo PDL – Gualtieri
pagina 24
Voci di Piazza
Dicembre 2011