VII edizione - Sardegna Turismo
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VII edizione - Sardegna Turismo
COMUNICATO STAMPA VII edizione 28 novembre – 2 dicembre 2012 spazio Search - Sottopiano del palazzo Civico Largo Carlo Felice 2 - Cagliari Settimo appuntamento con il festival dedicato ai linguaggi espressivi contemporanei: musica, danza, teatro, workshop e arte Indagare le espressioni del contemporaneo e sperimentare la contaminazione tra le arti: con questo obiettivo torna a Cagliari Signal - Performing Arts, oggi alla sua settima edizione. Grande novità per quest'anno è la condivisione della direzione artistica e organizzativa dell'evento, che vede protagoniste le associazioni TiConZero, SpazioDanza e Riverrun Performing Arts. Musica, danza e teatro: tre linguaggi che abbandonano i loro territori specifici e si uniscono nel comune intento di realizzare una pratica trasversale di workshop, performance e spettacoli, legati da un unico fil rouge: come l'opera d'arte contemporanea interroga e trasforma la percezione individuale e collettiva del tempo. L'edizione 2012 di Signal porterà in scena performance musicali, teatrali e di danza per cinque giorni, da mercoledì 28 novembre a domenica 2 dicembre. In programma tutte le mattine, inoltre, il workshop "Eresia [nera]", per 15 artisti (solo su prenotazione) curato da Sineglossa per un progetto di ricerca in collaborazione con Riverrun Performing Arts che debutterà a Cagliari nel 2013. Nei giorni del festival sarà inoltre presentato il percorso artistico Signal Open Art. Il festival accoglierà nella sua programmazione anche gli ultimi cinque appuntamenti di AutunnoDanza, rassegna dedicata alla danza contemporanea che ha preso avvio il 7 novembre a Cagliari al teatro La Vetreria. Innovativo lo spazio scelto: il Search, sottopiano del Palazzo Civico, messo a disposizione dal Comune di Cagliari, location ideale per la sua dimensione poliedrica e per la sua posizione nel cuore della città, capace di suscitare e stimolare negli artisti creazioni site-specific in dialogo con gli ambienti. La rassegna prenderà avvio il 28 novembre alle 20 con l'inaugurazione di Signal Open Art: percorso espositivo con fotografie, sculture, installazioni che riflettono sulla percezione del tempo. Rebecca Stella, Blux, Claude Gazengel, Fabio Costantino Macis, Manu Invisible, Mauro Melis e Silvia Taddei gli artisti coinvolti. Dal 29 novembre, inoltre, Signal Open Art si arricchirà del video di Sineglossa, "Eresia [nera]". A seguire, ore 21, lo spettacolo audio/visual "Passeio No Tejo" dei cagliaritani Roberto Follesa e Massimo Gasole, istantanee in movimento delle relazioni umane nella società moderna; la danza butoh del giapponese Gyohei Zaitsu, tra gli artisti più attesi per questa edizione; e il collettivo isolano di musicisti improvvisatori Impro.Sar. Il giorno successivo, giovedì 29 novembre, la danza di Sara Marasso con Gabriele Capilli, le sonorità industrial con il duo Brigata Stirner che proporrà una riflessione sull'opera di James Ballard, e in chiusura la performance teatrale del collettivo veneziano Pathosformel. Venerdì 30 novembre dalle 20 "Pneuma", spettacolo per soli dieci spettatori per volta (su prenotazione) di Sineglossa, collettivo eclettico presente a Signal per una residenza creativa in collaborazione con Riverrun Performing Arts. A seguire ancora danza con Sara Marasso in un dialogo con il musicista Adriano Orrù, e dalle 22 la musicista francese Bérangère Maximin, musica elettronica venata di malinconia e intimismo. Sabato 1 dicembre in programma dalle 21 sarà proposta ancora la performance "Pneuma", dalle 22 in scena Enrico Tedde della compagnia Blicke per lo spettacolo di danza "Se potessi ancora" sulle musiche di Giorgio Tedde ed Astor Piazzolla, a seguire il duo di musica elettronica Zbeen ovvero Giancluca Favaron e Ennio Mazzon. L'ultima serata, domenica 2 dicembre con inizio alle 19, vedrà in scena la danza di Francesca Foscarini, il live elettronico di Francesco Giomi, la performance di Noemi Medas, mentre la compagnia catalana di Vero Cendoya presenterà in anteprima lo spettacolo "Sinfonia de quarto de baño" realizzata in co-produzione con TiConZero. SIGNAL - Performing Arts è ideato e realizzato da TiConZero in collaborazione con SpazioDanza e Riverrun Performing Arts con il contributo di MiBAC, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari Ufficio stampa 8ARTS Cultura e Comunicazione di Francesca Mulas [email protected] +393405637226 Segreteria di produzione Associazione TiconZero [email protected] tel.0708607522; +393470529177 Informazioni e prenotazioni workshop e spettacoli tel. 07043201; +393293465439 SIGNAL 2012 - PROGRAMMA 28 novembre h. 20: Inaugurazione SIGNAL OPEN ART, Rebecca Stella, Blux, Claude Gazengel, Play Time (Fabio Costantino Macis, Manu Invisible, Mauro Melis e Silvia Taddei, a cura di Giacomo Pisano), Sineglossa h. 21: Massimo Gasole, Roberto Follesa, “Passeio No Tejo”, performance audio/video h. 21.45: Gyohei Zaitsu “J’erre”, danza butoh h. 22.30: Impro.sar, “ImproRing”, musica di improvvisazione 29 novembre h. 20: Sineglossa "Eresia [nera], videoinstallazione h. 21: Sara Marasso, Gabriele Capilli "When I dance, I dance. When I sleep, I sleep", danza h. 22: Brigata Stirner, "Le vigili catalessi", musica elettronicaù h. 23: Pathosformel, "Volta" performance 30 novembre h. 20: Sineglossa, "Pneuma", performance per dieci spettatori h. 21: Sara Marasso, Adriano Orrù, "No strings attached", danza e musica h. 22: Bérangère Maximin, "Infinitesimal" musica elettronica 01 dicembre h. 20: Sineglossa "Eresia [nera], videoinstallazione h. 21: Sineglossa, "Pneuma", performance per dieci spettatori h. 22: Enrico Tedde “Se potessi ancora”, danza h. 23: Zbeen, musica elettronica 02 dicembre h. 19: Francesca Foscarini, "Cantando sulle ossa" danza h. 20: Francesco Giomi, "Solo" musica elettronica h. 21: Compagnia Vero Cendoya “Sinfonia de Cuarto de baño" danza, musica h. 19-22: Noemi Medas, "PlayTime" PROGRAMMA COMPLETO 28 novembre h. 21.00 Massimo Gasole, Roberto Follesa, “Passeio No Tejo”, performance audio/video. Massimo Gasole, videomaker per Illadorfilms insieme a Daniela Cimino, e Roberto Follesa, specializzando in Musica Elettronica, hanno dato vita al progetto "Passeio No Tejo", dove l'aspetto visuale e quello musicale si incontrano per fotografare il legame sottile, a volte impalpabile, tra le esistenze umane. Il risultato finale è un quadro in movimento fatto di colore, luce e suoni dove le persone, incontrandosi, passando vicino le une alle altre si fondono come delle pennellate in un quadro impressionista. h. 21.45 Gyohei Zaitsu “J’erre” performance di danza butoh Gyohei Zaitsu, giapponese, da anni vive a Parigi. Privilegia l'improvvisazione nei luoghi più diversi, e ha realizzato numerose performance sperimentali in Europa e Giappone. Collabora spesso con musicisti, e oltre alla danza lavora nel campo teatrale, fotografico, cinematografico. E' oggi uno dei più significativi esponenti del butoh, linguaggio della danza contemporanea che si ispira al movimento Ankoku-Butoh attivo in Giappone negli anni '50, movimento che ha come nomi di riferimento Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno. Caratterizzano questa danza, a metà tra performance contemporanea e teatro classico giapponese, il corpo nudo e dipinto, le smorfie grottesche ispirate alle maschere, i gesti giocosi che si alternano con movimenti lenti e frenetici. h. 22.30 Impro.sar “ImproRing” concerto di improvvisazione Il collettivo Improring Sardegna (Impro.sar) è nato alla fine del 2011 con la volontà di riunire in un unico evento gli improvvisatori del sud Sardegna utilizzando la formula dell'Improring, concerto che unisce sul palco musicisti di diverse estrazioni con lo spirito di un concerto e non di una jam session, in quattro/cinque set da venti minuti ciascuno. Il primo lavoro registrato dal vivo raccoglie le migliori performance realizzate durante un anno di concerti, ai quali hanno partecipato alcuni tra gli artisti più rappresentativi nell'ambito dell'improvvisazione in Sardegna. Per Signal saranno sul palco Mauro Medda: Tromba; Valter Mascia: Sax soprano; Gianluca Piras: Live electronics; Gianfranco Fedele: Piano, Live electronics; Elia Casu: Chitarra; Matteo Muntoni: Basso; Alessandro Cau: Batteria; Antonio Pinna: Batteria. 29 novembre h. 21.00 Sara Marasso “When I dance I dance, when I sleep I sleep”, duetto danza "When I dance, I dance... ", coreografia interpretata da Sara Marasso e Gabriele Capilli, propone una riflessione sul linguaggio del corpo e della parola, sull'espressività dei gesti e del movimento che rincorrono la voce. La necessità di esprimersi e di tacere allo stesso tempo è narrata attraverso una ricerca sul suono e sulla scrittura gestuale. h. 22.00 Brigata Stirner “Le Vigili Catalessi” musica elettronica Il progetto “Le vigili catalessi” si propone di tradurre in musica le riflessioni sul tempo che hanno ispirato il racconto “The voice of time” (1960) di James G. Ballard. Con il nome Brigata Stirner i musicisti cagliaritani Roberto Belli e Arnaldo Pontis hanno ulteriormente concretizzato un’unione artistica che dura ormai fin dal 1993. Già membri fondatori della Machina Amniotica, con questo progetto si dedicano più specificamente al suono elettronico estremo fra l'ambient-industrial e il power electronics, basandosi concettualmente su solide esperienze letterarie e filosofiche che hanno come prima fonte d’ispirazione l’individualismo anarchico del filosofo tedesco Max Stirner. La Brigata Stirner sperimenta l’unione fra il suono elettronicorumoroso industrial e postindustrial, la parola, la videoinstallazione con performances a metà strada fra il concerto e il reading. h. 23.00 Pathosformel “Volta” teatro La performance indaga la presenza di un corpo in lotta con il proprio supporto di visibilità: in uno spazio scuro si alternano corpi neri parzialmente coperti da uno strato di cera bianca, simulacro della carne e supporto unico della visibilità. I frammenti del corpo sono visibili unicamente nelle parti coperte di cera, il resto sparisce agli occhi dello spettatore. Il corpo nasce, ricoprendosi d’improvviso del materiale che lo renderà visibile in scena, si muove creando un ritmo scenico. Al di là della continua metamorfosi a cui la visibilità del corpo è assoggettata, esiste una seconda trasformazione di natura irreversibile: la cera si sgretola, trasportando il corpo in una sparizione progressiva. Le scaglie abbandonano il corpo, si distaccano lentamente o esplodono in frammenti minuscoli. Allo sparire del corpo corrisponde così la nascita progressiva di una nuova galassia in terra: pezzi candidi disseminati sul palco fino a formare un nuovo firmamento di origine umana. Pathosformel è un progetto di performing art nato a Venezia nel 2004 con l'obiettivo di studiare e riconsiderare la presenza umana e la sua immagine in scena. Ha ricevuto il Premio Ubu 2009 per la ricerca teatrale. Lo spettacolo, a cura di Daniel Blanga Gubbay e Paola Villani, vedrà in scena Paola Villani e Monica Serra. E' una produzione Pathosformel in coproduzione con Centrale fies e Riverrun Performing Arts. 30 novembre h. 21.00 Sara Marasso e Adriano Orrù “No strings attached” danza e musica "No strings attached" è un dialogo imprevisto tra una danzatrice, Sara Marasso, e un musicista, Adriano Orrù, che nasce come un invito ad aprire uno spazio fragile, scomodo, senza protezione in cui una relazione si rende possibile. Coreografa e danzatrice, Sara Marasso inizia a studiare danza a Torino e prosegue i suoi studi tra Londra e Parigi. Approfondisce la danza contemporanea, il contact, l'improvvisazione, lo yoga. Rientrata a Torino nel 1999 crea l'associazione culturale Il Cantiere. Dal 2003 da vita a un percorso di creazione coreografica che negli ultimi anni ha visto crescere le collaborazioni con enti e istituzioni pubbliche e private, e la partecipazione a rassegne e festival nazionali ed internazionali di danza. Adriano Orrù, contrabbassista e compositore, è nato a Nuoro, vive e lavora a Cagliari. Si occupa di jazz, improvvisazione radicale, di musica da camera e didattica musicale. In questa performance utilizzerà motivi della sua poetica musicale basati su elementi minimali in continua trasformazione h. 22.00 Bérangère Maximin “Infinitesimal” Live electronics Bérangère Maximin, francese, inizia la sua carriera musicale come cantante, studiando poi musica elettro-acustica con il compositore Denis Dufour al conservatorio di Perpignan. Dal 2002 vive a Parigi dove affronta le prime esperienze professionali e inizia a lavorare come compositrice indipendente. Suo obiettivo è quello di preservare lo spirito della musica live durante le registrazioni in studio, passione ereditata da diversi amici musicisti del panorama rock. Le sue composizioni, fortemente anticonvenzionali e di difficile collocazione, utilizzano registrazioni di soundscapes e suoni acustici, campioni, effetti digitali, e un intenso uso della voce. La sua attrazione per luci e suoni forti, dilatati e manipolati, conferisce al suo lavoro una grande peculiarità, a cui si unisce una malinconia di fondo. "I temi musicali scalpitano per trovare la loro grammatica improvvisata, la loro consistenza, possiedono allo stesso tempo l'oscurità di una notte di caccia e la leggerezza di una passeggiata sotto il sole. Bérangère diffonde le sue sonorità attraverso il suo set come se fosse un'invocazione" . Il suo secondo album, “No One Is An Island”, viene pubblicato nel marzo del 2012 e include collaborazioni con Rhys Chatham, Fennesz, Frédéric D. Oberland e Richard Pinhas. Negli intervalli tra uno spettacolo e l'altro “Pneuma”, performance di Sineglossa, per soli 10 spettatori (su prenotazione, ai num. 07043201 e +393293465439). “Pneuma”, per la regia di Federico Bomba, è una performance che accade sempre in luoghi periferici: bagni, anfratti, cunicoli, cambuse. È una luce che si accende all’improvviso alle spalle di chi la cerca, illuminando qualcosa che non necessariamente esiste. Pneuma è un filtro di proiezione materiale e simbolico, nel quale si innesca un rapporto intimo, uno ad uno, con una figura che, inseguendo il proprio desiderio, si disegna una trappola su misura. In scena Simona Sala . 1 dicembre h. 22.00 Enrico Tedde “Se potessi ancora”, danza Cagliaritano, Enrico Tedde ha studiato danza e coreografia in Germania preso la Folkwangtanzstudio di Essen, e dal 2002 ha dato vita, insieme a Virginia Heinen, alla compagnia Blicke con sede a Strasburgo. Ha collaborato con diverse compagnie, tra cui quella di Pina Bausch, e insegnato in scuole di danza in tutto il mondo. I lavori di Blicke sono ispirati particolarmente alla scuola tedesca e al Kinomichi, movimento giapponese che concentra la sua ricerca sull'energia. Ideato e interpretato da Enrico Tedde sulle musiche di Astor Piazzolla e Giorgio Tedde. h. 23.00 Zbeen, concerto elettro-acustico Zbeen è il progetto sonoro elettro-acustico di Gianluca Favaron e Ennio Mazzon. L'approccio improvvisativo di Zbeen si basa sul paradigma uomo-macchina, definito a partire dall'interazione con gli strumenti digitali appositamente sviluppati per questo progetto. Il flusso numerico elaborato e supportato da una infrastruttura digitale di equazioni e algoritmi è la base da cui si sviluppa il suono, non più semplice vibrazione bensì complessa entità geometrica-matematica riconducibile al concetto di spazio vettoriale che esprime e delinea suggestioni materiche e dimensionali influenzate tanto dal gesto performativo quanto dall'interazione con l'ambiente e lo spazio circostante. In concerto il suono, forma aperta di manipolazione delle fonti in tempo reale, varia rapportandosi al luogo in cui viene prodotto, dando vita a risultati sempre diversi comunque riconducibili all’intenzione di occupare in modo originale il campo acustico proprio di ogni spazio. Negli intervalli tra uno spettacolo e l'altro “Pneuma”, performance di Sineglossa, per soli 10 spettatori (su prenotazione, ai num. 07043201 e +393293465439). 02 dicembre h. 19.00 Francesca Foscarini “Cantando sulle ossa” danza Dalla presentazione dello spettacolo "Cosa succede quando la volontà abdica e il corpo si lascia guidare dal movimento stesso? Quando si abbandona al piacere di perdersi nella vastità e vuoto dello spazio? Si va cercando la giusta collocazione da dare al corpo, a quel corpo di cui rimangono solamente le ossa, tintinnanti come vetro". Di e con Francesca Foscarini. h. 20.00 Francesco Giomi "Solo" musica elettronica Cosa significa per un musicista elettronico esibirsi da solo? Quali sono i suoi strumenti? Che ruolo giocano l'improvvisazione e i suoi rapporti con la strutturazione dei suoni? Il progetto Solo tenta delle risposte, proponendo un equilibrio instabile tra materiale musicale fissato ed elementi sonori estemporanei, sempre in una dimensione temporale che sfugge all'idea di flusso continuo e va verso la proposta di paesaggi drammaturgici ed emotivi “musicalmente” percepibili. Compositore e regista del suono, Giomi ha sviluppato una lunga esperienza nel campo della musica di ricerca e dei suoi rapporti con le altre arti. Negli ultimi anni si è particolarmente interessato all'elettronica dal vivo, esibendosi sia come solista che in altre formazioni; ha fondato il gruppo di sperimentazione e improvvisazione Zum e il Progetto Sdeng. Da molti anni collabora con il centro di ricerca musicale di Firenze Tempo Reale, del quale è attualmente direttore; in questo ambito ha diretto l'equipe di produzione del centro nei principali teatri di tutto il mondo per le opere di Luciano Berio, collaborando anche con artisti come Virgilio Sieni, Henri Pousseur, Micha Van Hoecke, David Moss, Uri Caine, Sonia Bergamasco, Jim Black. Insegna Musica Elettronica al Conservatorio di Musica di Bologna. h. 21.00 Compagnia Vero Cendoya “Sinfonia de cuarto de baño (o intimitat)” danza, video e musica live Uno spettacolo sull'intimità, un omaggio al luogo che l'essere umano sceglie per azioni diversissime che vanno dal tagliarsi le unghie al togliersi la vita. Lo spazio scenico si converte in un bagno immaginario dove cinque interpreti esplorano tramite la danza e la musica dal vivo l'universo dell’intimo e dell'inconfessabile. Un percorso drammaturgico astratto, che si ispira al senso di vergogna individuale per arrivare a quello collettivo e sociale. Cinque personaggi che si mostrano così come sono, mettendo a nudo difetti e debolezze in quella solitudine che si vive solo nella stanza del bagno mentre si sa di non essere osservati. Ma come reagiranno nel rendersi conto che in alcuni momenti c'è qualcuno che li spia? Lo spettacolo debutta per Signal. Direzione e Regia: Vero Cendoya. Sul palco, Ona Fusté, Ariadna Montfort, Vero Cendoya, Adele Madau, Alessandro Olla. Lo spettacolo è realizzato in co-produzione con TiConZero. WORKSHOP 29 novembre – 2 dicembre 2012 Sineglossa, “Eresia [nera]” per 15 artisti, su prenotazione Il workshop, tenuto da Federico Bomba e Simona Sala, tra i fondatori di Sineglossa, è rivolto ad artisti di ogni disciplina. Dopo un primo momento di riflessione sull’impianto drammaturgico e sulla messa in scena della performance “Eresia [nera]”, si attuerà un passaggio di consegne ai partecipanti. Ciascuno sarà chiamato a individuare un nucleo semantico o formale da sviluppare secondo la sua specifica sensibilità e nell'ambito del proprio linguaggio artistico o trasversalmente ad esso, in forma singola o collettiva. Si tratta della prima tappa di un percorso che vedrà Sineglossa impegnata in Sardegna per tutto il 2013 all’interno del progetto triennale di residenze creative di Riverrun Performingarts. L’atto di “affidamento e rivoluzione” con il quale Federico Bomba e Simona Sala apriranno il loro lavoro ai flussi e alle pratiche di creazione autoriale dei partecipanti approderà ad una visione pubblica in cui all’opera originaria dei Sineglossa “Eresia [nera]” si affiancheranno quelle scaturite dal lavoro degli artisti partecipanti al progetto. Il workshop è aperto a 15 artisti di qualsiasi età e disciplina, si svolgerà nello spazio Search dal 29 novembre al 1 dicembre 2012, tra le 10 e le 13 del mattino. Il costo è di € 100,00 complessivi a persona. Per informazioni e iscrizioni tel. 07043201; +39 3293465439; [email protected]. SIGNAL OPEN ART 28 novembre – 2 dicembre 2012 Rebecca Stella, “Da 0 a 40km Android”, fotografie Rebecca Stella, cagliaritana, eredita la passione della fotografia dal padre. Inizia a fotografare con la reflex analogica per poi arrivare a quella digitale alle nuove tecnologie, fino a sperimentare le fotocamere dello smartphone. Durante gli studi artistici (Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti di Brera) collabora con laboratori scenografici e frequenta la F.A.M.U. di Praga, sezione fotografia. Negli ultimi anni ha partecipato a concorsi e frequentato diversi corsi e workshop, tra cui quello di fotografia di scena, presso la Scala a Milano. Ha collaborato con diverse rassegne teatrali in Italia, tra cui il festival San Miniato in Toscana. Claude Gazengel "La mia natura statica, il tuo nomadismo", installazione L'installazione dell'artista francese si ispira al suo testo “La toile, des places imaginaires” e abbraccia diverse forme espressive (scrittura, video, spazio scenico). L'obiettivo è quello di teorizzare l'incontro tra due nature, quella statica e quella dinamica, realizzando un punto di incontro trasversale dove memoria, ricordi e emozioni si confondono. “La storia, le nostre storie non girano in cerchio ma nelle diversità dell’inclinazione, la mia natura statica e il tuo nomadismo (físico mentale e culturale), trovano nuovamente in questo viaggio breve il punto di raccordo [...]. Sei sempre tu, sono sempre io, attraverso traiettorie diverse ma percezioni altrettanto acute e chiare nel loro fissarsi nella nostra anima incidendo un tratto netto nella nostra consapevolezza di noi e del mondo, e della misteriosa bellezza che è lecito cogliere” BLUX, “Lumière intemporelle de la ville” installazione luminosa Blux, artista francese, lavora la luce come se si trattasse di una materia malleabile, realizzando oggetti luminosi improbabili per tradurre il movimento incessante della vita urbana.. Utilizza la luce come catalizzatore, sviluppando un linguaggio lirico regolato che alterna superfici e volumi, forme, linee e angoli. I segnali luminosi, estrapolati dal contesto urbano, divengono interpreti del linguaggio delle città e assumono una dimensione nuova, sensoriale e poetica, nel contesto in cui l'artista li inserisce. Fabio Costantino Macis, Manu Invisible, Mauro Melis, Silvia Taddei “PlayTime. Quattro artisti per quattro tempi” a cura di Giacomo Pisano, Noemi Medas (performance, 2 dicembre) La percezione del tempo è da considerarsi idea astratta? O è cosa viva che rallenta e accelera insieme a noi accordandosi ai moti della nostra anima? Quattro artisti, quattro tempi, raccontano l'uomo e il suo rapporto con questo concetto. C'è l'immobilità nei desolanti paesaggi urbani fotografati da Silvia Taddei che suggeriscono un silenzio palpabile, luoghi/non luoghi; la sonorizzazione delle sculture in materiale riciclato di Mauro Melis scandisce un tempo lento, cadenzato, che ancora trattiene il segno di una presenza umana; Fabio Costantino Macis cattura invece il movimento, lo costringe a parlare di un tempo dinamico, attivo, vivo e presente, coadiuvato dalla performer Noemi Medas; velocità, bagliori di luce e colore come li coglieremmo guardando dal finestrino di un'auto in corsa: è il tempo che scorre rapido, che fugge inesorabile di Manu Invisible. Silvia Taddei: fotografie; Mauro Melis: sculture sonorizzate; Fabio Costantino Macis: fotografie; Noemi Medas, performance; Manu Invisible: pittura su legno 29, 30 novembre, 1 dicembre dalle 20.00 alle 24 Sineglossa, “Eresia [Nera]” videoinstallazione in loop Eresia [nera], per la regia di Federico Bomba, con Antonio Cesari e Simona Sala, è una documentazione video della prima stanza di un progetto pluriennale attorno alla figura di Giovanna D’Arco. In questo lavoro la teologia pone le basi grammaticali per le visioni di Jeanne, le rende possibili e dà loro una forma. Un dialogo conflittuale, visivo e sonoro, tra Jeanne e il suo agiografo - o anche tra l’attrice in scena e il suo regista, che è la stessa cosa. Jeanne impara, imita e in questa ripetizione trasforma ciò che ha imparato e lo fa proprio, lo rende attuale, vivo e originale. Questa è la sua vera salvezza e la sua condanna. La performance sarà parte integrante del workshop omonimo, nell'ambito di un progetto di residenza creativa in Sardegna in collaborazione con Riverrun Performing Arts.