ultrasuoni e radiofrequenza per la coagulazione vasale e
Transcript
ultrasuoni e radiofrequenza per la coagulazione vasale e
Pierfranco Ioan, Irma Mignini, Giulio Monti, Cristina Puggioli Farmacia Clinica-Puggioli, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S.Orsola-Malpighi INTRODUZIONE Il crescente costo che le aziende sanitarie devono sostenere per l’introduzione di nuove tecnologie è un tema di grande interesse. I dispositivi medici (DM) sono per loro natura dei driver di spesa, recenti valutazioni indicano che DM innovativi e di Classe III sono responsabili del 42% dell’aumentata spesa sanitaria contro il 14% dei farmaci innovativi.1 La spesa per i DM in ambito ospedaliero è in costante aumento ed ha ormai raggiunto quella sostenuta per i farmaci al netto della distribuzione diretta, qualsiasi politica di contenimento dei costi non possa prescindere quindi, per essere efficace, da azioni di regolazione circa la loro introduzione e diffusione nelle aziende sanitarie. 2 Nel novembre 2014 la Commissione Regionale DM ha approvato un documento con le indicazioni “evidence based” per l’utilizzo appropriato in chirurgia di DM a ultrasuoni (US) e a radiofrequenza (RF) in particolari ambiti di chirurgia generale (mammaria, gastrica e intestinale) e specialistica (urologica, ginecologica, otorino). Il panel di esperti ha espresso con un valore percentuale, il grado di appropriatezza nell'utilizzo del dispositivo esaminato rispetto alla tecnologia convenzionale per quel dato scenario/procedura chirurgica individuata (Fig. 1).3 Obiettivo del presente lavoro è valutare il livello di adesione dei chirurghi del Figura 1. Grado di appropriatezza. nostro Policlinico alle Raccomandazioni regionali. Materiali e Metodi Il sistema di monitoraggio è stato realizzato dalla Farmacia Clinica con il supporto del Servizio informativo. Dal Registro Operatorio Informatizzato Ormaweb sono stati estratti gli interventi eseguiti nel 2015 e sono stati selezionati quelli per i quali si è fatto uso delle tecnologie a RF/US. E' stata creata una tabella con i codici di intervento (ICD9-CM, raggruppati per categoria) oggetto delle Raccomandazioni e per ogni categoria sono stati indicati i valori appropriati di utilizzo delle tecnologie RF/US/Convenzionali (elettrochirurgia monopolare, bipolare) rispetto al totale degli interventi eseguiti (Tab. 1). Come indicatore di monitoraggio è stato utilizzata la percentuale di utilizzo delle diverse tecnologie: Registro Operatorio Informatizzato Ormaweb 3.552 Interventi. 85 codici ICD9-CM, 164 considerando la via laparotomica o laparoscopica. 15 diverse equipe chirurgiche. 218 diversi chirurghi. 139.674 singoli pezzi scaricati. Tabella 1. Report esemplificativo per l’analisi dei dati. In giallo le % di appropriatezza indicate dalle linee guida Regionali. Intervento/ Chirurgo Appendicectomia/ Chirurgo ICD9CM ICD9-CM DESCRIZIONE 47.01 APPENDECTOMIA LAPAROSCOPICA 47.09 ALTRA APPENDECTOMIA Sia int c/DM TOTALE Appropria Appropria Appropria Appropria COSTI TOTALE US che da INAPPR to Rf to Us to Us Rf to Conv TOTALI INAPPR RF valutare % 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5,0% 0,0% 95,0% 100,0% Totali 146,0 16,0 162,0 164671,5 11480,8 176152,3 119,7 8,0 127,7 RF RF % RF % v tot Costi RF inappr inappr RF US US % v tot US % v tot US/RF % Costi US US/RF US/RF % inappr inappr inappr US inappr US/RF 82,0 50,0 78,8 127,0 8,0 135,0 87,0 50,0 83,3 82,0 50,0 78,8 119,7 8,0 127,7 v tot Costi CONV % inappr CONV CONV % US/RF inappr CONV ALTRI 155859,2 19,0 13,0 -82,0 -127,0 9205,8 8,0 50,0 -50,0 -8,0 165065,1 27,0 16,7 -83,3 -135,0 Costi CONV 8812,3 2274,9 11087,2 Il numero di interventi eseguiti con ogni tecnologia è stato poi confrontato con il numero di interventi teorico che si sarebbero dovuti eseguire con ogni tecnologia rispettando le indicazioni di appropriatezza regionali, quindi si sono calcolati il numero di interventi inappropriati e le relative percentuali di inappropriatezza (Tab. 1). RISULTATI Nel 2015 sono stati valutati 3.552 interventi afferenti a 16 diverse Categorie ricondotte a 14 scenari clinici e 45 procedure chirurgiche oggetto delle linee guida regionali, eseguiti da 15 diverse equipe chirurgiche di varie discipline. Nel 59% dei casi si è fatto uso della tecnologia convenzionale e nel 41% di tecnologie US/RF. Complessivamente sono stati scaricati 139.674 singoli DM, i gruppi CND K02 Dispositivi per Elettrochirurgia (US e RF) e H02 Suturatrici Meccaniche rappresentano il 5,6% dei DM utilizzati ma incidono per un terzo sulla spesa totale delle sale operatorie. La spesa complessiva per questi DM è stata pari a 3,9 mln di cui il 42% per tecnologie convenzionali e il 58% per DM ad alta energia. L’appropriatezza media è stata pari al 74% (N=2625) mentre il 26% (N=927) degli interventi è risultato non in linea con lo standard di riferimento definito dalla Regione. L’appendicectomia è risultata la categoria più inappropriata (78,8%), mentre l’ernioraffia la più appropriata (0% inappropriatezza). La chirurgia della mammella che conta il maggior numero di interventi (N=555) è risultata tra le più appropriate (92%) (Fig. 2). Figura 2. N° Interventi suddivisi per appropriatezza/inappropriatezza e inappropriatezza % per scenario chirurgico. Resezione del Colon/Retto Chirurgia Gastrica Pancreasectomia Resezione Epatica Figura 4. Spesa media per intervento per UO per ambito chirurgico in confronto con la spesa media per quello scenario chirurgico. Tra le UO più inappropriate troviamo la chirurgia in urgenza per l’elevato numero di appendicectomie eseguite, la chirurgia generale e dei trapianti per l’elevato numero di pancreasectomie e le urologie a causa dell’introduzione della chirurgia robotica non considerata dalle linee guida regionali (Fig. 3). Un’interessante analisi mette in confronto il costo medio generale per tipologia di intervento derivante dai DM considerati con il costo medio per lo stesso intervento delle singole UO (Fig. 4). Questo permette di identificare le UO che presentano gli scostamenti in aree omogenee di chirurgia. L’analisi per singolo chirurgo rivela la frammentarietà del dato, i 3.552 interventi estratti sono stati eseguiti complessivamente da 218 chirurghi con un’altissima variabilità nel numero di interventi eseguiti da ogni uno, la tipologia e l’appropriatezza misurata. Figura 3. Inappropriatezza nelle diverse UO considerate. CONCLUSIONI Anche nel campo dei DM l’appropriatezza deve diventare parte integrante della pratica clinica. Documenti di indirizzo, prodotti in contesti multidisciplinari con il contributo degli stessi professionisti, rappresentano un importante strumento per governare l’impiego di tecnologie ad alto costo. Un efficace sistema di monitoraggio è indispensabile per individuare criticità ed avviare azioni di miglioramento. Il costante confronto con i clinici permette altresì di raccogliere utili informazioni in un ambito particolarmente complesso come quello chirurgico, in cui intervengono molte variabili di contesto e legate al paziente che possono determinare una non puntuale adesione alle raccomandazioni. Il presente lavoro ha permesso alla Farmacia Clinica di mettere a punto un sistema efficiente di monitoraggio dell’appropriatezza di utilizzo dei DM a US e RF in chirurgia e di iniziare un processo di confronto tra UO, chirurghi, procedure, per identificare i margini di miglioramento e le azioni da intraprendere per ottenerli. 3. BIBLIOGRAFIA 1. Willemé P. and Dumont M. Health Econ. 2015, 24, 1027–1041. 2. Botti R. VIII Conferenza nazionale sui dispositivi medici. Roma 17-18 dicembre 2015. Ministero della salute - Direzione generale della programmazione sanitaria. Commissione Regionale Dispositivi Medici. Indicazioni per l’utilizzo in chirurgia di dispositivi a ultrasuoni e a radiofrequenza per la coagulazione vasale e la dissezione tissutale