Per l`Europa gli ebook non sono libri Bocciata l`Iva

Transcript

Per l`Europa gli ebook non sono libri Bocciata l`Iva
CULTURA
Corriere della Sera Venerdì 6 Marzo 2015
Etica e scienza
Ateneo Veneto:
con Giorello
l’inaugurazione
I temi della scienza riguardano
anche gli ambiti dell’etica, e
sono, in sé, anche alti momenti
di libertà intellettuale: con la
prolusione «La matematica
come esperienza di libertà», il
filosofo della scienza Giulio
Giorello inaugurerà domani a
Venezia l’Anno accademico
dell’Ateneo Veneto di Scienze,
Ieri il via libera, finale con BookCity
Milano capitale
della lettura:
otto mesi di eventi
Segna
libro
Lettere ed Arti (ore 11, aula
magna). Con le autorità, alla
cerimonia del 203°anno
dell’istituzione, nata su decreto
di Napoleone nel 1812,
parteciperanno il presidente
Guido Zucconi e Giovanni Diaz,
Massimo Ongaro, Camillo Tonini
e Giovanni Anfodillo, del
comitato di presidenza.
M
U
a cura di
Luca
Mastrantonio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Zadie Smith:
nuovo romanzo
e nuova città
Per l’Europa gli ebook non sono libri
Bocciata l’Iva leggera, scatta la rivolta
di Cristina Taglietti
C’è uno scarto
irrisolto, una
compensazione
mancata nella
somma di piccoli e
grandi squilibri,
dal lavoro che non
c’è al troppo
impegno di chi ce
l’ha, nelle poesie
di Francesco
Targhetta raccolte
in Le cose sono
due (Valigie Rosse,
2014, pp. 48, e
13). Al polso, il
poeta ha ereditato
dal padre la mania
di mettere in
avanti l’orologio:
«non abbastanza
per cambiare le
cose» ma per far
aumentare
l’angoscia sì.
Mentre nell’aula
insegnanti c’è
sempre la prof
che resta più del
dovuto: il premio?
Strade libere e
pane duro a casa.
Improvvisa, arriva
una beffarda e
falsa armonia:
perché tutti
restano indietro
nel tempo mentre
i «vecchi con le
moldave» davanti
ai tabacchi,
«virando con
vanto», ballano
l’«eterno
sincrono» del
valzer.
«Il mio nuovo libro, L’ambasciata di Cambogia,
nasce da un racconto di mia madre: lei mi aveva
detto di una famiglia nigeriana che, a Londra,
teneva una ragazza in schiavitù». A «Io donna»,
in edicola domani con il «Corriere», la scrittrice
Zadie Smith parla di integrazione e del perché
abbia lasciato la capitale britannica: «Nel mio
quartiere ormai sono pochi i neri. Un tempo non
era così. Ma a New York vedo mia figlia a scuola
tra bimbi di cento lingue e cento religioni».
La Corte di giustizia smentisce Francia e Lussemburgo
di Severino Colombo
ilano diventa ufficialmente, assumendo la carica di «Città del Libro
2015» (qui sotto il logo), una ribalta
nazionale di eventi e iniziative legate alla pagina scritta, alla lettura e all’industria
editoriale. In attesa di divenire, tra poche settimane e senza soluzione di continuità, grazie
all’Expo, un palcoscenico internazionale.
Ieri a Palazzo Reale è stato compiuto il primo passo con l’incontro, il quarto, del
network Città del Libro (che riunisce i centri
che ospitano festival e rassegne). Si è trattato
dell’occasione per un confronto sullo stato di
salute dei festival culturali e soprattutto per
dare concretezza all’idea di rete, una sessantina di città che dal 2013 a oggi hanno aderito al
progetto del Centro per il Libro e la Lettura
(Cepell) insieme con Fondazione per il Libro e
la Cultura e Anci (Associazione nazionale dei
comuni italiani). Flavia Cristiano, direttrice
del Cepell, ha presentato il portale della Città
del Libro
(www.cittadellibro.it),
realizzato
dall’Istituto
Poligrafico
dello Stato,
sottolineando che l’intento «è di rendere concretamente
fruibile un’offerta culturale solo all’apparenza
frammentata». La piattaforma permette di
mettere a confronto formule e modelli organizzativi dei diversi festival culturali: oltre 70
le rassegne censite dal Cepell, con la possibilità per ciascun promotore di gestire e organizzare propri spazi all’interno del sito. Dal mondo virtuale alla vita reale: Filippo Del Corno,
assessore alla Cultura del Comune di Milano,
ha ribadito il ruolo fondamentale delle città,
proprio attraverso rassegne e festival, per la
missione di «aggredire la comunità dei non
lettori sviluppando il piacere di condividere la
lettura». Seguirà il passo successivo: «Oggi —
ha osservato Pierluigi Sacco, docente di Economia della Cultura allo Iulm — le persone
che producono contenuti sono le stesse che
ne fruiscono. Occorre fare il passo successivo,
verso la cultura 3.0: la creazione di capacità e
la partecipazione attiva».
Il cammino iniziato ieri da Milano si compirà idealmente tra 8 mesi quando, in concomitanza con la chiusura dell’Expo, la città ospiterà il festival culturale «BookCity», dal 22 al 25
ottobre. Molto più ravvicinata è, invece, la
prossima tappa: giovedì 12 marzo al Palazzo
delle Stelline con il convegno internazionale
Digital library/ La biblioteca partecipata.
Domani su «Io donna»
n libro non è un libro.
O meglio un ebook
non è un libro, almeno
secondo la Corte di
giustizia europea che, accogliendo il ricorso promosso
dalla Commissione europea,
ha bocciato l’aliquota Iva ridotta applicata sui libri elettronici
da Francia e Lussemburgo (rispettivamente del 5,5% e del
3%). La Corte di giustizia si è tenuta su un piano strettamente
tecnico, rilevando che l’aliquota ridotta può essere applicata
soltanto alle cessioni di beni e a
certe prestazioni di servizi,
contenuti nell’allegato III della
direttiva Iva: tra questi la «fornitura di libri su qualsiasi supporto fisico» come, appunto, il
libro di carta. Poiché invece
l’ebook necessita di un supporto (computer, tablet, smartphone) che non è fornito insieme al libro, non può rientrare nella categoria.
Editori e associazioni hanno
risposto con una lettera aperta
al presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, al presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, e al presidente del Consiglio europeo,
Donald Tusk, sollecitando la
Ue ad agire rapidamente «per
modificare la legislazione in
materia, per consentirne l’adeguamento al progresso tecnologico e per rimuovere un serio
ostacolo allo sviluppo del mercato ebook». La lettera fa riferimento al «programma di lavoro della Commissione secondo
cui “le barriere al digitale sono
barriere all’occupazione, alla
crescita e al progresso”». Il testo proposto dalle federazioni
europee di editori (Fep), scrittori (Ewc) e librai (Eibf) è sottoscritto anche dal presidente
dell’Associazione italiana editori (Aie), Marco Polillo. Da
gennaio, infatti, anche in Italia
l’Iva sugli ebook è stata equiparata a quella sui libri di carta ed
è quindi scesa dal 22% al 4%, in
base alla legge di Stabilità all’interno della quale è stato ap-
Qui sopra, Marco
Polillo, presidente
dell’Associazione
italiana editori.
L’Aie ha
promosso la
campagna
#unlibroèun
libro.
A sinistra,
un’opera
di Despina
Georgiadis,
e-book,
(installazione,
2011)
provato l’emendamento sostenuto dal governo. Una «battaglia di civiltà e di buon senso»,
l’aveva definita il ministro dei
Beni culturali Dario Franceschini, su cui aveva trovato
sponda la campagna virale dell’Aie #unlibroèunlibro.
«La sentenza di ieri — dice
Polillo al “Corriere” — non è
certo un fulmine a ciel sereno.
Noi stiamo lavorando in sede
comunitaria per allargare il
fronte della compagna a favore
dell’equiparazione. Sosteniamo intanto da mercoledì quella
francese #thatisnotabook, modellata sulla nostra». L’Italia si
troverà presto nella situazione
di Francia e Lussemburgo?
«Credo che la procedura di infrazione sia automatica. La differenza è che essendo noi partiti dopo, arriverà dopo. Però
noi siamo partiti prima anche
con la campagna di sensibilizzazione».
Si tratta di lavorare per il rag-
 La rassegna presentata a Roma
«Libri come»: Eco e la Giannini
aprono l’edizione sulla scuola
La scuola, non solo come
istituzione, ma anche come
luogo di crescita di nuovi
lettori e avvicinamento al
libro: questo il tema della
sesta edizione di «Libri
come. Festa del Libro e della
Lettura», presentata ieri, che
sarà dal 12 al 15 marzo
all’Auditorium di Roma.
«Quest’anno il tema, la
scuola, è centrale per la
democrazia e il futuro», ha
annunciato il presidente di
Musica per Roma, Aurelio
Regina. Apriranno il 12
Umberto Eco con il curatore
Marino Sinibaldi e il ministro
Stefania Giannini. Tra gli
ospiti James Ellroy, Andrea
Camilleri, Sandro Veronesi,
Francesco Piccolo,
Emmanuel Carrère, Maylis de
Kerangal e molti altri.
giungimento di un’Iva europea
secondo Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura e
Istruzione dell’Europarlamento. «Lavoriamo per cambiare
norme e per Iva al 4%», ha twittato Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli
Affari europei, mentre anche
Schulz cinguettava: «Oggi le
industrie culturali e creative
hanno bisogno del nostro sostegno. La sentenza sugli
ebook deve essere subito affrontata dalla Commissione
Ue».
Perché sia possibile applicare l’aliquota agevolata agli
ebook, infatti, è necessario
modificare la direttiva Iva
(2006/112/CE) e prevedere tra i
beni soggetti ad aliquota ridotta anche gli ebook. Secondo la
portavoce dell’esecutivo Ue su
Tasse e dogane, Vanessa Mock:
«La Commissione intende affrontare la questione con
un’ampia revisione del sistema
Iva, ora in preparazione». I
tempi sono lunghi, continua
Mock che spera di «comunicare su questo nel prossimo anno». Poi toccherà all’Ecofin,
competente in materia fiscale,
decidere all’unanimità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
All’Università Vita-Salute San Raffaele
L’agenzia dell’Onu apprezza gli interventi del governo
Master di retorica con Cacciari
L’Unesco promuove Pompei
Docente
 Il filosofo
Massimo
Cacciari
(Venezia,
1944) insegna
alla Facoltà di
Filosofia (da lui
creata nel
2002)
dell’Università
Vita-Salute
È
tempo di retorica 2.0, di un’arte
oratoria che reinterpreti l’inventio
e l’elocutio di un Quintiliano o di
un Cicerone — tuttora centrali nell’oratoria pubblica — aggiornandole ai tempi delle notizie online, dei talk televisivi, dei dibattiti politici e delle discussioni sui social network. Si chiudono oggi
le iscrizioni al Master di I livello, nato
dalla collaborazione fra la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute del
San Raffaele di Milano e la rete
Tgcom24 di Mediaset, dedicato alla
«Retorica per le imprese, la politica e le
professioni».
Le radici classiche delle tecniche oratorie saranno canoni del corso, spiegano gli organizzatori, ma l‘arte retorica
partirà dalla struttura del discorso per
essere applicata a situazioni della comunicazione contemporanea, come costruire un intervento in un’assemblea o
47
in una sede istituzionale (per sé o per
altri), tenere comizi, partecipare a trasmissioni televisive, a contrasti nei blog
e nei social, a dibattiti politici.
Rivolto a laureati e a professionisti
della comunicazione e del giornalismo,
il Master, diretto da Roberto Mordacci,
proporrà lezioni con i docenti della Facoltà di Filosofia dell’ateneo, come Massimo Cacciari, Andrea Tagliapietra,
Matteo Motterlini, e seminari con giornalisti e professionisti di Mediaset (Paolo Liguori, Paolo Del Debbio, Mario
Giordano e altri), oltre a incontri con
personaggi della comunicazione e della
politica, da Giuliano Ferrara a Claudio
Martelli, ed esercitazioni negli studi
Mediaset (info sul sito www.unisr.it).
Le lezioni — nei weekend, per chi frequenta lavorando — iniziano il 20 marzo. (i. bo.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ministro
 Dario
Franceschini
nato a Ferrara il
19 ottobre
1958. Politico e
scrittore, ex
segretario del
Pd, è ministro
dei Beni e delle
attività culturali
e del turismo
L’
Unesco approva l’azione del governo italiano per l’area archeologica di Pompei. Il rapporto della missione degli ispettori dell’agenzia
delle Nazioni Unite per l’Educazione, la
Scienza e la Cultura ha rilevato diversi
«miglioramenti tangibili e significativi
nello stato di conservazione di Pompei».
Secondo i commissari del World Heritage Committee «si è dato il via a gran
parte delle iniziative annunciate. Sono
state eseguite sostanziali opere di restauro sul sito, nel contesto del Grande
Progetto Pompei, ma anche nell’ambito
del programma di manutenzione ordinario. Ci sono lavori in corso in 9 delle
13 domus identificate a rischio nel
2013».
La missione, si legge ancora, «considera superata ogni questione riguardo
l’iscrizione del sito nella lista del patri-
monio mondiale in pericolo».
Gli ispettori hanno registrato una discontinuità positiva grazie alla nuova
Soprintendenza: «Nelle precedenti
missioni — hanno annotato — i propositi di intervento corrispondevano essenzialmente a intenzioni, e di fatto
non avevamo constatato, tra il 2010 ed il
2013, reali modifiche dello stato dei luoghi. Quest’anno invece abbiamo potuto
verificare che ha preso il via un’attività
sia efficace che saggiamente programmata in molti luoghi del sito bisognosi
di un rapido intervento».
Per il ministro competente Dario
Franceschini, la «promozione» è il
«giusto riconoscimento dell’impegno
quotidiano» e del «lavoro intenso, scrupoloso e metodico della Soprintendenza e della Direzione del Grande Progetto
Pompei». (c.br.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Codice cliente: 8727381