Imparare
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Imparare
La rivista per il benessere e la sostenibilità 05/2016 ALIMENTAZIONE Gli alimenti ricchi di fibre facilitano la digestione e aiutano a eliminare le tossine. ESCURSIONI È il dislivello a indicare l’intensità dell’escursione e ciò che non deve mai mancare nel vostro zaino. Imparare Una sfida da assaporare per tutta la vita Promesso! Tutto il nostro pesce è sostenibile. Di più su questa promessa mantenuta su generazione-m.ch EDITORIALE Voglia di novità Ascoltare i virtuosi © Foto di copertina: Matthieu Spohn; © Foto: Sabine Braun; Styling: Jehan Radwan, Chris Christodoulou Tra le cose che ho cercato di imparare c’è anche suonare il pianoforte. Di talento ne avevo poco, ma ancora oggi ascolto volentieri chi invece è riuscito a diventare veramente bravo. Questo mese inizia la nuova serie di concerti di musica classica del Percento culturale Migros, che propone star affermate, giovani talenti, grandi orchestre e interpreti tutti da scoprire. Trovate il programma su migros-kulturprozent-classics.ch (sito in tedesco e francese) Ideali scandinavi Recentemente sono stata a Stoccolma. Mi sono balzate all’occhio due cose: 1. Il biondo va abbinato al nero (tutte le bionde erano vestite di nero) 2. Il pane va usato come base creativa… su cui distribuire tutto a strati: formaggio fresco, pesce, aneto, uova, avocado ecc. Una vera e propria delizia che permette di vivere la creatività in modo sfrenato. Cara lettrice, caro lettore Alle volte, quando mi crogiolo pigramente nell’autocompiacimento, mi sfiora l’idea di chiamare il signor W. per raccontargli che lavoro faccio. Sono tentata di dirgli che ne ho fatta di strada per un’allieva che lui definiva «non particolarmente dotata e oltre- tutto chiacchierona» – «una pessima combinazione», soleva aggiungere. Ai suoi commenti reagivo con un ribelle «tanto mi rimane ancora tantissimo tempo per imparare». Ebbene, anche un’allieva insolente può aver torto. Gli anni trascorrono inesorabilmente e sono messa alle strette, se voglio ancora imparare tutto ciò di cui avrei voluto far tesoro. Ecco una lista incompleta delle cose che vorrei poter bollare con un «imparato»: calligrafia giapponese, la pronuncia del «th» inglese, quella della «r» spagnola, cucire un vestito, cantare, disegnare figure riconoscibili, sabotare tabelle excel, leggere Javier Marías in lingua originale, allacciare da sola il box della Swisscom, respirare in modo corretto, preparare un menu che convinca i cuochi professionisti di Cucina di Stagione, ascoltare attivamente, stare in verticale sulle mani senza appoggiarmi al muro, parlare tedesco senza accento, girare un film, nuotare sulla schiena, citare 10 poesie a memoria, concentrarmi, mettere bene lo smalto alle unghie della mano destra con la sinistra, capire e seguire le istruzioni per l’uso, ballare il flamenco, meditare e, perché no, anche l’ikebana. Spero di aver destato la vostra curiosità per il nostro dossier sull’apprendimento vita natural durante. Stilate anche voi una lista, vedrete che c’è ancora molto da imparare… Vi auguro una piacevole lettura! Caporedattrice Vivai 5/16 3 Promesso! Ampliamo il nostro assortimento per vegetariani e vegani del 30 %. Di più su questa promessa entro il 2017 su generazione-m.ch DALL‚INTERNO Sigla editoriale Editore: Federazione delle cooperative Migros Direzione Media Migros: Lorenz Bruegger Responsabile edizioni: Rolf Hauser Direzione pubblicazioni: Monica Glisenti Caporedattrice: Susanna Heim Sostituta caporedattrice: Christine Kunovits Redazione: Lukas Hadorn, Imelda Stalder Curatrice editoriale: Cora Gianolla (I) Correttrice: Claudia Wagner (I) Direzione artistica: Dora Siegenthaler Redazione immagini: Cornelia Thalmann Elaborazione immagini: Reto Mainetti 1 050 000 persone sfogliano un numero di Vivai, secondo Publicom. Il 7 percento di lettori in più dell‚anno scorso! Non ci resta che dirvi di cuore: grazie mille! Contatti e internet: Vivai, Limmatplatz 152, casella postale 1766, 8031 Zurigo [email protected] www.migros.ch/vivai Non si finisce mai d’imparare! Il nostro autore Ueli Bischof è un esperto in materia. Oltre a giornalista, è pure insegnante! Stampa: Vogt-Schild Druck AG CH-4552 Derendingen Carta: senza legno, FSC misto Per compensare le emissioni di CO ², sosteniamo un progetto in Brasile. 24 ISSN: 1663-7178 Tiratura totale Vivai: 249 492 copie D: 172264 copie, F: 61931 copie, I: 15297 copie Cioccolato contro i cali di rendimento? Vediamo che ne pensa lei. Gli esperti © Foto: Marion Nitsch, Pablo Tys neutral stampati 01-13-827371 myclimate.org Vivai è gratis ! Ordinala qui : abbonamenti. [email protected], oppure chiama il numero 0800 180 180 L’autore Lukas Hadorn ha terminato la formazione da consulente nutrizionale alla Scuola Club. A p. 38 ci racconta ciò che ha imparato. Marianne Botta Diener sa bene come l’alimentazione giusta può aiutare la prestazione del cervello. Ce lo svela a partire da p. 28. Vivai 5/16 5 dice GRAZIE! Per gli oltre 7.000 kg di alluminiorisparmiati grazie a questo formato.* VINCI una di 3.333 bottiglie SIGG NOVITÀ Ora presso la Sua Migros! ECCO COME FUNZIONA: PUNTO 1 PUNTO 2 PUNTO 3 Collegarsi al sito www.rexona.ch. Registrarsi con nome e indirizzo sulla pagina dedicata alla promozione. Vincere una di 3.333 bottiglie originali SIGG! *20 % di alluminio risparmiato per ciascun deodorante spray «compressed» venduto rispetto a un normale deodorante spray da 150 ml. Maggiori informazioni e condizioni di partecipazione al sito www.rexona.ch Confezione più piccola, ma uguale durata! Compressed è in vendita alla tua Migros PENSATI PER VOI Bio sempre in forma In Svizzera la domanda di prodotti biologici è tuttora piuttosto elevata. In questo settore, la Migros è presente con due marchi molto forti: Migros Bio, il label bio, che contrassegna soprattutto i prodotti freschi, quindi frutta e verdura, pane e latticini, e la linea complementare Alnatura. Entrambi gli assortimenti vengono costantemente rinnovati e completati, per permettere alla Migros di rimanere il primo punto di riferimento per gli amanti dei prodotti biologici. Girasoli anziché soia L’uso della soia per il foraggio degli animali può causare problemi ecologici e sociali nei paesi produttori. La Migros si impegna a utilizzare soia proveniente da fonti responsabili per il foraggio degli animali, a ridurne il consumo o eliminarla del tutto. Per il mangime delle galline ovaiole bio, entro fine 2017 la soia dovrà essere sostituita con panelli di girasole, un sottoprodotto ottenuto per estrazione nella produzione dell’olio di girasole. © Illustrazione: Hannah Rollings; foto: iStock A proposito di galline: visto che la Migros acquista la sua carne di pollo fresca esclusivamente da fornitori che rispettano gli standard più elevati in materia di detenzione e allevamento degli animali, è stata insignita del premio «Good Chicken Award 2016» dall’organizzazione per la protezione degli animali «Compassion in World Farming». MENO ANIDRIDE CARBONICA Autunno greco Ormai non è più un segreto l’amore di noi tutti qui in redazione per lo yogurt greco ricco di proteine! Quindi, l’intenzione della Migros di ampliare l’assortimento del marchio «Oh! Yogurt Greek Style» è stata ovviamente accolta con grande entusiasmo! Puntualissima per l’inizio dell’autunno, arriva l’edizione limitata nei gusti arancia sanguigna e mora - frutto del drago. La linea «Oh! Yogurt Greek Style» è in vendita nelle maggiori filiali Migros. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha di recente comunicato che in Svizzera le emissioni di CO² sono diminuite ulteriormente anche nel 2015. In realtà, si tratta di una riduzione relativa. Sono infatti aumentate del 5%, un rialzo dovuto al numero insolitamente elevato di giorni freddi durante i quali si è dovuto riscaldare. Secondo l’UFAM, le emissioni, corrette in base alle condizioni meteorologiche, sono state del 2,8% inferiori all’anno precedente. Dal 1990, la riduzione sarebbe addirittura del 23,6%. bafu.admin.ch Vivai 5/16 7 Pubbliredazionale Le ragazze sono doppiamente vittime Il Nord dell’Uganda, dove vive Franka, ha sofferto il martirio negli anni di guerra tra l’Esercito di resistenza del Signore e l’esercito ugandese. I minorenni sono stati le principali vittime di questo movimento: i ragazzi diventavano soldati e le ragazze schiave sessuali dei comandanti. Foto: Alexandra Wey Franka (17 anni) può guardare in faccia al futuro Nel Nord dell’Uganda, la giovane madre di Flexy (15 mesi) ha ritrovato la gioia di vivere. Abbandonata dal padre di suo figlio, esclusa dalla scuola, ha finito per ammalarsi. Oggi è una ragazza raggiante e una madre attenta che impara un mestiere che la libererà dalla povertà. Imparare il mestiere di cuoca, istruirsi, aiutare. Così gli adulti descrivono la determinazione di Franka. Oggi è una ragazza raggiante, piena di energia e di progetti. Si è illuminata da quando ha iniziato la formazione professionale presso la Nwoya Girls Academy, alcuni mesi fa. La sua condizione di madre giovanissima non le pesa più. È felice di ritrovare suo figlio Flexy diverse volte al giorno, fra un corso e l’altro. Ancora fino a poco tempo fa, Franka non aveva un futuro, nessuna prospettiva. Sua madre l’aveva ritirata Scoprite di più su Franka e suo figlio: www.farelacosagiusta.caritas.ch dalla scuola per mancanza di mezzi. A quel tempo aspettava un bambino il cui padre l’ha immediatamente abbandonata. Quando Franka ha messo alla luce suo figlio, sua madre ha sentito parlare della Nwoya Girls Academy alla radio locale. Non ha indugiato: Flexy aveva una settimana quando Franka e sua madre si sono presentate alla porta della scuola. Da allora, questo adorabile bimbo è diventato la mascotte dell’istituto. E Franka una delle ragazze più apprezzate dalle insegnanti. Nonostante la severa disciplina che regna nell’internato, le sveglie mattutine, le ore di lezione e di lavori pratici che si susseguono, Franka non cambierebbe vita per nulla al mondo. «Quando avrò terminato la formazione aprirò il mio ristorante. Sarò autonoma e potrò educare mio figlio in buone condizioni. Aiuterò mia madre affinché tutti i miei fratelli e le mie sorelle vadano a scuola.» I suoi occhi scintillano quando parla del futuro. In Uganda le ragazze incinte sono escluse dalla scuola. Nessuna legge lo prescrive, ma la pratica sociale è molto forte. Le famiglie hanno spesso scarsi mezzi e le ragazze non sono considerate prioritarie per la scuola o la formazione professionale. La guerra è finita, ma la violenza continua. Le ragazze sono vittime della prostituzione, del lavoro minorile, dei matrimoni forzati e delle gravidanze precoci. Di conseguenza sono ostracizzate dalla società e sono dunque doppiamente vittime. Frequentare la scuola e svolgere un tirocinio è il modo più sicuro per rendere le ragazze indipendenti. Così sfuggono all’ingranaggio della povertà e della dipendenza. Caritas le aiuta a istruirsi e a imparare un mestiere. Conto donazioni: 60-7000-4 Per donazioni online: www.caritas.ch/uganda-i SCELTI DA NOI Ready to quinoa Voglia di quinoa, ma poco tempo da dedicare ai fornelli? La nuova Quinoa ready to eat Bio Max Havelaar è stata creata proprio per questi momenti! Il prodotto vegano e senza glutine è precotto e può essere gustato freddo o caldo. Ideale per insalate, padellate di verdure e anche per la preparazione di dolci. «Bio Max Havelaar Quinoa ready to eat» è in vendita nelle maggiori filiali Migros. Che cos‚è la patria? Negli ultimi anni, lo Stapferhaus di Lenzburg ha scavalcato diversi altri spazi per piazzarsi ai primi posti nella classifica dei centri culturali più amati in Svizzera. Le esposizioni valgono sempre una visita (o anche di più): chi penetra tra queste mura, ogni volta viene confrontato in modo sorprendente e intelligente con il presente. Nel 2017 vi attende un’altra idea geniale. Il tema: la patria. Gli ideatori sono già a caccia di opinioni… sulla ruota panoramica. Fino a fine novembre, durante 13 feste popolari tra San Gallo e Losanna, delle persone scelte a caso vengono invitate a compiere un giro gratuito sulla grande ruota e ad esprimere i loro sentimenti e le loro visioni sul tema della patria. 1001heimat.ch Il mio frigo è anche il tuo! Scuola in quota! Vi piacerebbe seguire un corso di formazione in montagna? Per la Scuola Club Migros ogni vostro desiderio è un ordine! Nell’ambito della sua offerta «Freizeitkurse mit Bergsicht» (Corsi per il tempo libero con vista sui monti), fino a metà ottobre propone corsi di pittura di paesaggi, fotografia, yoga o ayurveda tra i monti grigionesi, a St. Moritz, Flims, Pontresina e Scuol. Sul tema dell’apprendimento, leggete il nostro dossier da pagina 10. Certamente conoscete anche voi questo problema! Si parte per qualche giorno, ma in frigorifero rimangono diversi alimenti che dovrebbero essere consumati, perché non superaranno indenni la vostra assenza. Troppo spesso, in queste circostanze, i cibi finiscono nella spazzatura. Capita meno spesso a Berna, dove l’associazione «Bern isst Bern» (Berna mangia Berna) ha installato in diversi luoghi della città dei frigoriferi collettivi nei quali tutti i cittadini possono depositare le derrate alimentari e servirsene gratuitamente. Un piccolo ma utilissimo passo verso una riduzione dello spreco alimentare! facebook.com/bernisstbern Vivai 5/16 9 10 Vivai 5/16 © Getty Images, iStock NATI PER IMPARARE DOSSIER Lezioni di vita Oggigiorno dimentichiamo spesso che studiare è un privilegio. Acquisire sapere e conoscenze, dà soddisfazione e rende sicuri di sé. Per fortuna non impariamo solo tra i banchi di scuola, è un processo continuo, che dura tutta la vita. Testo: Brigitte Jurczyk e Ueli Bischof (intervista) Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) compose il suo primo minuetto ancor prima di compiere 6 anni. m eglio Mozart o forse Bach? Ecco la domanda che si pongono i futuri genitori, da quando è stato scoperto che ascoltare musica durante la gravidanza può migliorare le capacità cognitive del nascituro. Certo è che l’embrione ha già abbastanza da fare durante la sua permanenza in grembo, come ad esempio imparare a distinguere la voce della madre da quella degli altri. Cominciamo a imparare molto prima di arrivare a sederci sui banchi di scuola. E non finiamo certo con la maturità. Imparare vita natural durante è l’imperativo al quale ci dobbiamo abituare fin dai primi giorni di vita. E la velocità alla quale l’embrione si sviluppa diventando un neonato rimane la stessa anche per le tappe successive, nelle quali impara a respirare, a vedere, a camminare carponi, eretto e a parlare, che vengono conquistate velocissimamente. Il sapere non viene trasmesso solo a scuola, è la vita stessa a insegnare, ponendoci di fronte a compiti sempre nuovi. Vivai 5/16 11 Leggete di più su questo tema nell’intervista a pagina 24. Sono dette grigie le cellule neuronali che costituiscono la materia grigia. Sebbene ci si riferisca a essa spesso come sinonimo di cervello e intelligenza, si tratta in realtà della parte più piccola del cervello, che è costituito principalmente da materia bianca. 12 Vivai 5/16 NATI PER IMPARARE «Chi non impara da piccolo, non impara neppure da grande». Questo detto, con cui un tempo gli insegnanti cercavano di motivare gli scolari, è acqua passata. Oggi si sa che «fino alla bara s’impara». Nei loro studi, gli esperti in medicina e psicologia dei maggiori centri di ricerca sul cervello del mondo hanno dimostrato che l’età non frena lo sviluppo intellettuale. Da grandi si può benissimo imparare ciò che non si ha voluto o potuto studiare da piccoli. Ma che cosa succede esattamente quando impariamo? Secondo i biologi, l’apprendimento è soprattutto un processo biochimico, durante il quale le cellule nervose si addensano con l’aiuto delle sinapsi, formando delle vere e proprie superstrade cariche di informazioni. Esercitandoci continuamente in una nuova disciplina, la superstrada si allarga per così dire da una a due, fino a sei o otto corsie. Ogni volta che usiamo il cervello, i collegamenti tra le cellule nervose si modificano, e questo avviene giorno per giorno fino a tarda età. Anche nel cervello degli adulti vengono ancora formate cellule nervose nuove, che vanno a sostituire quelle che muoiono a causa dello stress. Facendo lavorare le cellule grigie, nel cervello sono incise delle tracce che riflettono le esperienze che abbiamo vissuto. Le esperienze di tipo emozionale lasciano dei solchi particolarmente profondi, tracciati da strutture particolari che si attivano quando percepiamo sentimenti positivi o negativi. La formula magica è imparare divertendosi: in questo modo il processo d’apprendimento viene accelerato. «Nella nostra testa, felicità e Ancora gli scandinavi Nell’Unione europea, le premesse migliori per l’apprendimento vita natural durante sono riscontrabili in Danimarca, nei Paesi Bassi, in Svezia e in Finlandia. Lo rivela il nuovo «European Lifelong Learning Index» (ELLI) della fondazione tedesca Bertelsmann. Questi paesi sono anche tra quelli nei quali si è maggiormente soddisfatti della vita e si trova meno corruzione. apprendimento dipendono estremamente uno dall’altro», spiega Manfred Spitzer, ricercatore sul cervello e professore di psichiatria a Ulm. E a quanto pare, si condizionano a vicenda. La cosiddetta «centrale della felicità» è responsabile dei sentimenti positivi. Se è attiva, sono messe in circolo diverse sostanze tra cui ad esempio la dopamina, un neurotrasmettitore che viene anche chiamato ormone della felicità e che fa sì che l’apprendimento riesca più facilmente. D’altro canto, acquisire nuove conoscenze è un’esperienza eccitante di per sé. Chi elabora dei contenuti col proprio intelletto ne va fiero, contribuisce alla propria crescita personale e viene riconosciuto socialmente. Tutto ciò, a sua volta, accelera l’apprendimento. «Nel profondo del nostro cervello, felicità e apprendimento sono strettamente collegati!» sostiene lo specialista in medicina psichiatrica. Forse è questa la ragione per cui molti, proprio anche chi ha passato la mezza età e conduce una vita stabile e anche un po’ monotona, si dedica a un nuovo passatempo o cerca un nuovo campo d’attività. Magari addirittura lasciando la professione, per imparare qualcosa di completamente diverso e acquisire nuove competenze. Il riconoscimento da parte degli altri è assicurato, visto che nella nostra società al sapere viene attribuito molto valore. «Chi si ferma arrugginisce» è un rimprovero che nessuno vuole sentirsi rivolgere. Ecco perché l’offerta di corsi di formazione continua è cresciuta enormemente. Chi ha casa, giardino e si ritrova con una bella auto davanti alla porta, si sente attratto da nuovi valori. Valori come il sapere, che non può essere comprato ma deve essere elaborato con le proprie forze, servendosi delle cellule grigie. Che ciò possa essere fatto anche oltre la cinquantina è stato provato inequivocabilmente in diversi studi. Il professor Christian Stamov-Rossnagel, psicologo dell’organizzazione presso il Centro per l’apprendimento permanente della Jacobs University di Brema, sostiene: «Le scienze neurologiche hanno dimostrato che, a seconda delle attività intellettuali che svolgiamo, ad esempio se impariamo a suonare uno strumento musicale, le cellule nervose si riproducono e si ricombinano |Do·pa·mì· na|, s.f. ~ Mediatore chimico indispensabile al metabolismo cerebrale. La ruggine si forma quando l'acqua entra in contatto con il ferro. È a causa dell'azione dell' ossigeno che il ferro assume la tipica colorazione rossa. © Getty Images, iStock DOSSIER Vivai 5/16 13 DOSSIER NATI PER IMPARARE "Vogliamo decidere come, fino a età avanzata. Un cervello sano resta plasmabile per tutta la vita.» Anche l’apprendimento di una lingua straniera o di un programma per computer nuovo e complesso rimane possibile. «Chi è più anziano forse deve fare qualche giro in più, ma impara allo stesso modo e con la medesima qualità come una persona più giovane.» Spesso gli anziani sorpassano persino i giovani, perché riescono a integrare le nuove informazioni più facilmente nel sapere pre-esistente, che in loro è maggiore. Sul nostro rendimento cognitivo, ad esempio quando impariamo dei nuovi vocaboli, influiscono altri due fattori che non hanno niente a che vedere con l’età. Lo psicologo svizzero Philippe Rast, ricercatore presso la University of Victoria in Canada, ha scoperto che sono soprattutto le persone con un grande lessico e una buona memoria di lavoro a imparare particolarmente bene e velocemente. Non da ultimo è anche una questione di motivazione: che cosa ci guadagno, se studio? Sia ai bambini che vanno a scuola sia agli impiegati anziani che devono seguire un corso professionale spesso riesce difficile capire il perché dei loro sforzi. E pensare che, non molto tempo fa, l’educazione era un privilegio riservato ai ceti sociali superiori e al clero: il sapere è potere. Anche oggi, in alcuni paesi del mondo, frequentare una scuola non è per niente scontato e purtroppo spesso dipende dal livello d’educazione dei genitori e dal loro guadagno. Ma ha ancora senso imparare oggi, se su internet il sapere è comunque disponibile sempre e ovunque gratuitamente? «La questione che si pone è piuttosto, cosa ne faccio di tutto questo sapere?» dice il professor Stamov-Rossnagel. Le informazioni digitali devono anche essere organizzate, un compito che riesce più facile grazie all’esperienza di vita e di apprendimento. Il professore conclude: «Ma il nostro cervello tanto non fa nient’altro che imparare per tutta la vita!» Il lessico di base della lingua italiana, con il quale copriamo il 98% dei nostri discorsi, è costituito da circa 6500 parole. 14 Vivai 5/16 quando e dove imparare„ Andrea Ming, responsabile direzione e coordinamento Scuola Club Migros e centri per il tempo libero Che ruolo riveste l’istruzione nella società odierna? Secondo uno studio dell’ Istituto Gottlieb Duttweiler, il sapere è la risorsa più importante nella società del XXI° secolo. Il bagaglio di competenze che vengono richieste, ad esempio sociali, professionali e digitali, aumenta di continuo. Con la digitalizzazione però il sapere è disponibile ovunque e l’istruzione non si limita più a quella scolastica o professionale. È un processo che ci accompagna per tutta la vita. Ecco perché alla Scuola Club Migros trasmettiamo competenze orientate alla vita pratica. Oggi s’impara in modo diverso rispetto a una volta? La digitalizzazione ha modificato molto il modo di imparare. Oggi vogliamo decidere autonomamente cosa, come, quando e dove imparare. Inoltre, chi studia non vuole più imparare a memoria vocaboli o altri contenuti, ma essere stimolato in modo giocoso con i cosiddetti «edutainment tools», come i podcast o i giochi educativi. Anche la massima dell’efficienza che caratterizza la nostra società volta al profitto ha un influsso sul modo di apprendere: si vuole imparare più che si può in minor tempo possibile. Quali sono i temi più gettonati da chi ama imparare? Le tendenze della società si rispecchiano anche negli interessi di studio. Le persone che vivono in un mondo pervaso dalla tecnologia digitale desiderano seguire un’attività manuale. Sono molto apprezzati i corsi di cucito, cucina o pittura. Un’altra tendenza è la salute e la forma e riguarda tutte le fasce d’età. Ecco perché i corsi incentrati sul movimento, il rilassamento e l’alimentazione sono molto richiesti. Lo sono anche le lingue. Solo che, a seconda delle singole esigenze, varia il modo in cui si apprendono. Può portare un esempio? Una volta una lingua s’imparava in classe assieme agli altri partecipanti del corso. O si frequentavano lezioni private presso una sede della Scuola Club Migros. Oggi invece, con la Online Academy, offriamo la possibilità di studiare una lingua in internet, indipendentemente dal luogo e dagli orari. Le proprie conoscenze linguistiche possono essere approfondite a piacimento e in modo ludico con i podcast gratuiti sul sito podclub.ch o con l’app per smartphone. Così, imparare diventa divertente e un’esperienza molto gratificante. Vivai 5/16 15 © imago, iStock DOSSIER NATI PER IMPARARE Cosa impariamo oggi? Ci sono innumerevoli ragioni per imparare cose nuove: la curiosità, l‚ambizione e a volte anche il destino. Ne abbiamo parlato con 5 persone che stanno affrontando in modo diverso una fase d‚apprendimento. Protocolli: Ueli Bischof, Imelda Stalder, Lukas Hadorn Foto: Christian Schnur Illustrazioni: illumueller.ch Andy Mazenauer, apprendista specialista in elaborazione carni di Micarna, Bazenheid SG ” Ho frequentato una scuola d’informatica, ma lì si imparava solo con la testa e l’attività monotona al computer non mi piaceva. Inoltre, non avevo nessuna voglia di aspettare i 25 o i 26 anni per entrare nel mondo del lavoro. Allora ho deciso di fare un apprendistato. Visto che in paese cercavano un apprendista macellaio, mi sono candidato. I macellai, ovvero gli specialisti in elaborazione di carne, pollame e pesce, come sono chiamati ora, oggi sono difficili da trovare. È un mestiere ben pagato e mi sono accorto che mi piace. Voglio lavorare con le mani, con il corpo. Prima di tutto ho dovuto imparare cosa significa lavorare – una cosa che alla scuola media o al liceo non viene insegnato. Darsi da fare e non continuare a guardare le lancette dell’orologio. Nel secondo anno d’apprendistato ho iniziato a lavorare per Micarna che offre un fantastico programma per apprendisti. Qui posso imparare un sacco di cose, a differenza di una piccola azienda, dove l’apprendista alle volte si trova a dover pulire la grondaia, perché non c’è nessuno che se ne occupa. L’anno prossimo ho l’esame finale e voglio prendere il diploma. Devo però darmi da fare con le salsicce, che richiedono delicatezza e io sono piuttosto il tipo rude a cui piace di più disossare la carne. Dopo l’apprendistato forse farò la maturità professionale o una scuola universitaria professionale. E prima o poi mi metterò in proprio. ” 16 Vivai 5/16 Chantal Scaiola, pilota di parapendio, Moutier BE © Foto A. Mazenauer: Bodo Rüedi, iStock ” Mi piace molto provare cose nuove, soprattutto all’aperto. Dieci anni fa ho partecipato per la prima volta a un’escursione sciistica, ho iniziato ad arrampicarmi e a tutt’oggi ho scalato diverse cime di 4000 metri. A casa mia a Moutier, notavo quotidianamente molte persone che si avventurano con il parapendio. Intorno a Moutier ci sono diverse colline, dalle quali ci si può lanciare in aria. Ho partecipato qualche volta assieme ad amici a voli tandem con il parapendio o il deltaplano. Mi ha fatto venire una gran voglia d’imparare a volare! Da maggio di quest’anno, ho il brevetto di pilota di parapendio e mi avventuro per aria più che posso. Alle volte sorvolo anche casa mia. Le donne pilota sono ancora in netta minoranza e con i miei 58 anni probabilmente sono la pilota più vecchia che ci sia al mondo. Ma la cosa non m’interessa, l’importante è che io possa spiccare il volo. ” Vivai 5/16 17 DOSSIER NATI PER IMPARARE Terry Inglese, allieva di Scuola Club, Basilea ” Per me imparare è come respirare, perché ho un’indole molto curiosa. Perciò non solo ho scritto un lavoro di dottorato, ma ho seguito già ben 27 corsi alla Scuola Club Migros. I temi spaziano dalla pittura con vernice acrilica alla zumba fino ai corsi per detentori di cani e d’apicoltura. Da notare che non possiedo né un cane né un alveare, voglio semplicemente arricchire il mio bagaglio di conoscenze. Se fossi direttrice della Scuola Club Migros, proporrei anche corsi di scienze naturali come la botanica, la matematica o la medicina veterinaria. Quel che apprezzo della Scuola Club Migros è che trasmette conoscenze utili nella vita quotidiana e propone attività stimolanti adatte a tutti. Ai corsi ho incontrato macchinisti delle FFS, musiciste, studenti e avvocatesse pensionate. Un corso in particolare ha rivoluzionato la mia vita: la consulenza d’immagine, cioè quali colori e stili mi valorizzano come donna. Mi ha aiutato a trovare il mio stile, un vero beneficio per la mia personalità. Mi piacerebbe anche se ci fosse un percorso formativo di teologia che mi aiuti a capire meglio il mondo. ” 18 Vivai 5/16 Daniel Landolt, Montlingen SG ” A 34 anni, in seguito a un incidente sportivo, ho fratturato la quinta e la sesta vertebra del collo, diventando tetraplegico incompleto. L’unica cosa che riuscivo ancora a fare era sollevare leggermente le spalle. Le altre parti del mio corpo erano paralizzate. Ho trascorso sette mesi alla clinica di riabilitazione di Nottwil. Lì ho dovuto imparare ogni attività motorica da capo: mangiare da solo, vestirmi, pulirmi i denti, camminare. Svitare il tubetto del dentifricio e spremere la pasta sullo spazzolino erano delle sfide enormi per me. Lo spazzolino sembrava pesare diversi chili. Tutti questi percorsi d’apprendimento risultavano difficili ed estenuanti per me. La mia famiglia e i miei amici mi hanno regalato una forza incredibile. E anche i piccoli progressi che facevo, mi motivavano. Ora posso di nuovo provvedere a me stesso perlopiù autonomamente. Vorrei però continuare a imparare, in modo da fare altri progressi a livello fisico, ad esempio per poter andare di nuovo in bicicletta da solo. ” Vivai 5/16 19 DOSSIER NATI PER IMPARARE Christian Meyer, monaco benedettino, abate del monastero di Engelberg OW ” Come monaco, imparare per me significa non fermarmi mai. Vuol dire chiedermi di continuo e in ogni momento della vita quale compito Dio mi assegna. San Benedetto, il fondatore del nostro ordine, considerava la vita di monastero come una scuola del Signore. Ecco perché noi benedettini leggiamo molto. Quando m’interesso di un tema, leggo – non solo la bibbia e testi spirituali, bensì anche cose del tutto profane e quotidiane. Se in cucina c’è bisogno di una lavastoviglie nuova, studio le diverse offerte, navigo su internet e m’informo presso altre grandi aziende. Così ottengo una visione d’insieme che mi serve per formarmi un’opinione. Mi piacerebbe molto imparare a suonare il pianoforte e l’organo, ma purtroppo non trovo mai il tempo. In compenso ho i miei quattro pappagalli: anche da loro imparo! ” 20 Vivai 5/16 Un B AG N O di FE L I C I TÀ . p® Kneip No 1 * * nach Umsatz die meistgekaufte Bädermarke, Nielsen Detailhandel, marca di prodotti da bagno più venduta in base al fatturato, Baden* la MAT Februar 2016, Umsatz in CHF commercio al dettaglio Nielsen, prodotti da bagno MAT febbraio 2016, fatturato in CHF dei ercato sul m da bagno tti prodo vizzera in S NOVITÀ Sapevate che fare il bagno rende felici? Provatelo, ne resterete incantati. Trovate ulteriori informazioni su www.kneipp-schweiz.ch Kneipp è in vendita alla tua Migros e su LeShop.ch DOSSIER NATI PER IMPARARE La lezione più importante La nostra autrice ricorda un insegnante, che le insegnò molto di più che fare i conti a mente e la grammatica. Molti di noi possono dire lo stesso. Per i più svariati motivi, gli insegnanti occupano un posto importante nei nostri ricordi. Testo: Ümit Yoker i l secondo insegnante più importante della mia vita è stato un corpulento signore dal viso rossastro, austriaco se non ricordo male. Le storie che raccontava, si svolgevano per lo più fuori, davanti all’aula e con eccitante maestria spalancavano le porte su un mondo nuovo. Sempre più spesso mi ritrovavo a pensare che bastasse capire la chimica per saperne a sufficienza della vita. Per la prima volta, io, la bambina con il pallino delle lingue, riuscii a rimediare buoni voti in una materia scientifica e di colpo affrontai le formule con divertita allegria anziché con il consueto scoraggiamento. Era dunque possibile: bastava una sola persona a risvegliare l’entusiasmo che altrimenti da solo non si sarebbe mai manifestato. L’amore sincero provato verso la propria materia e abilmente condiviso con la propria classe può determinare un’intera carriera professionale. Infatti, di lì a poco, anch’io presi in considerazione di studiare chimica e decisi di dedicarmi anima e corpo a questa materia ancor prima di iniziare gli studi, di partecipare ai concorsi, insomma, di assolvere tutto il programma. Quando mi accorsi che non sarebbe bastato un semplice impegno supplementare dopo le ore scolastiche, ma che i preparativi avrebbero comportato delle vere e proprie rinuncie, l’effetto 22 Vivai 5/16 dell’entusiasmo contagioso del mio insegnante subì una battuta d’arresto. In ogni caso, la sua materia rimase per me la più entusiasmante di tutta la griglia oraria. Prima e dopo di lui incontrai: la mia prima maestra delle elementari, di cui, oltre alla gentilezza con noi primini, mi sono rimaste impresse soprattutto le lentiggini; la sua sportiva succeditrice che, nonostante fosse svizzera e nubile, aveva un nome irresistibilmente asiatico e tutti noi bambini eravamo innamorati di lei; il mio docente di classe del liceo, di cui già la prima settimana percepimmo, come dei segugi, l’arrendevole flessibilità. Il professore di storia che godeva del nostro massimo rispetto e che, nonostante avesse perduto un figlio, sembrava non aver perso l’amore per il suo lavoro. L’insegnante di matematica, che talvolta inventava storie di api grandi come persone. Che fine avrà fatto? (Andiamo su Google: allora, pensionato, si dedica alla storia della Bregaglia; un’occhiata alla foto, un po’ beffardo, ma per nulla antipatico, quasi conoscesse i segreti più oscuri di questo mondo, preclusi ai più. E forse li sa!) Più tardi: la severa giapponese, una strega che durante il mio corso di lingue a Tokyo, mi sventolava davanti al naso la sua lista ingiallita di vocaboli ancor prima che riuscissi a sedermi. Il professore Non impariamo per la scuola, ma per la vita. E per la persona che sta alla lavagna. Questo disegno è stato fatto da Sienna Camille Specker (9 anni). di portoghese, i cui metodi, ora che sono adulta e mi dedico all’insegnamento del tedesco, continuo a paragonare ai miei. Tuttavia, nessuno ha segnato il mio percorso più del mio docente di classe delle medie. Sembrava non gli piacesse nessuno di noi in particolare. Talvolta lo osservavamo mentre con discrezione cercava di mettersi le dita nel naso e subito dopo vi sistemava sopra gli occhiali con montatura in corno. Ma siccome non sembrava dotato di grande umorismo, non ci permettevamo di sbeffeggiarlo in sua presenza e ci rifacevamo ridacchiando dopo la lezione. Nei miei ricordi indossava pantaloni di colore spento, di un marrone avvilente o di un grigio ancora più triste. Ma era davvero così? Non lo so. Non c’erano legami tra di noi, tuttavia un giorno ci siamo ritrovati a svolgere gli esami che avrebbero determinato il nostro futuro percorso formativo: durante il compito di matematica, nonostante fino ad allora mi fosse risultato tutto piuttosto facile, mi bloccai e il mio insegnante iniziò a parlare sottovoce con la persona addetta alla sorveglianza, spiegando cosa fare per risolvere l’esercizio. Sono convinta a tutt’oggi che l’abbia fatto intenzionalmente per aiutarmi. In seguito il giudizio dell’insegnante non lasciò dubbi sul fatto che credesse nelle mie capacità. E così io, figlia di genitori separati e di pad- re turco, di estrazione modesta, tutte premesse piuttosto inusuali nella tranquilla cittadina fiscalmente conveniente da dove venivo, fui la sola della mia classe ad essere ammessa al liceo. E mi sono portata appresso la convinzione secondo cui solo le mie prestazioni sarebbero state determinanti per il prosieguo dei miei studi e per la mia carriera, e non la mia provenienza. Più tardi avrei scoperto che non tutti hanno avuto questa fortuna. l Vivai 5/16 23 Non è mai troppo tardi per imparare Da 40 anni il professor Kurt Reusser dell‚ Università di Zurigo si occupa di apprendimento. Egli crede poco nell‚allenamento del cervello, negli stili di apprendimento visivi o auditivi e in altre scorciatoie didattiche. Imparare è un processo continuo, faticoso, ma appagante. Intervista: Ueli Bischof Foto: Marion Nitsch/Lunax di vita. Veniamo al mondo come novizi universali. Siamo principianti in tutto. Nel giro di pochi anni, sviluppiamo un’immagine del mondo e di noi stessi, come individui. Tutto questo attraverso l’apprendimento. I bebè imparano a distinguere la voce delle persone conosciute e sconosciute, a camminare, a parlare e a utilizzare semplici utensili. I bambini piccoli imparano a giocare con altri bambini e a muoversi in un ambiente sociale. L’infanzia è la stagione dell’apprendimento per eccellenza. Come si impara? I processi di apprendimento più elementari li condividiamo con il mondo animale: sperimentazione ed effetto. Impariamo 24 Vivai 5/16 che determinate azioni portano al successo, altre al fallimento. Se si rinchiude un gatto in una gabbia, metterà in atto tutti i modelli comportamentali a lui conosciuti per liberarsi. Graffierà, morderà e miagolerà fino a premere casualmente il pulsante che apre la porta. Se il gatto viene nuovamente rinchiuso, riuscirà a liberarsi molto prima. Ha imparato. Noi uomini impariamo anche attraverso l’osservazione, la dimostrazione e l’imitazione. E attraverso la comprensione. Abbiamo la capacità di acquisire conoscenze e strutturare situazioni riconoscendo ad esempio l’arrivo di un temporale. Tutti questi meccanismi di apprendimento li sviluppiamo nella prima infanzia. Come si esprime la conoscenza? I bambini sono molto curiosi e fanno continuamente domande: papà, che cos’è © iStock Professor Reusser, che cos’è l’apprendimento, e quando inizia? Si comincia sin dal nostro primo giorno DOSSIER © xxxxxxx NATI PER IMPARARE Vivai 5/16 25 DOSSIER NATI PER IMPARARE in silenzio verso il prossimo punto di ristoro o sfruttare questo percorso affascinante in mezzo alla natura per osservare e spiegare ai bambini gli animali e le piante. L’apprendimento inizia sempre creando una relazione con la forma, la bellezza e la percezione sensuale di un oggetto, per poi passare direttamente alla formazione del concetto. Un esempio: passeggiando, vediamo un albero, una conifera, un albero che in autunno perde gli aghi, è un larice, sotto queste piante crescono dei funghi, i laricini, che sono commestibili, e così di seguito. Come impariamo a scuola? una banca? Il padre spiega al figlioletto di cinque anni che lì vengono custoditi i soldi. Attraverso spiegazioni adatte all’età, i genitori traducono il visibile in modelli mentali. È un apprendimento cognitivo, poiché ci colleghiamo a conoscenze preliminari, a strutture mentali create in precedenza. Così inizia anche la formazione dei concetti. La lingua è lo strumento più importante per cogliere le differenze. Ad esempio, prestare non vuol dire regalare. La ricchezza di vocabolario dei genitori ha un grandissimo influsso sull’evoluzione del bambino. Come possono i genitori creare le premesse ottimali per l’apprendimento? Le famiglie nelle quali il mondo suscita meraviglia sono ambienti fertili per l’apprendimento. Qui si fanno tante domande. Durante una gita ad esempio, c’è una grandissima differenza tra camminare 26 Vivai 5/16 Prof. Dr. Kurt Reusser Kurt Reusser (sposato, due figlie adulte) insegna psicologia pedagogica e didattica all’Università di Zurigo. Da 40 anni si occupa di ricerca nel settore della scuola, dell’insegnamento e della formazione degli insegnanti. Il professor Reusser vive a Burgdorf e, quale ex direttore di un coro, si occupa volentieri di musica. Attualmente si dedica alle capacità di apprendimento della sua giovane cagnetta e al meraviglioso mondo dei funghi che crescono nei boschi dei dintorni. A scuola vengono presi in considerazione soggetti di apprendimento che non si imparano automaticamente nella quotidianità. Per capire la matematica, ci vogliono opportunità di apprendimento sistematiche che sfruttano tuttora la curiosità vista come un bisogno fondamentale del bambino. A scuola i bambini devono poter sperimentare da soli. Poiché più l’apprendimento è attivo, autodeterminante e orientato all’obiettivo, più riusciamo a capire e a memorizzare, e più potremo trasferire quanto appreso ad altre situazioni. In una lezione aperta con diverse opportunità di apprendimento, i bambini sperimentano la loro competenza riconoscendo: ah, questo l’ho scoperto da solo! Questi processi di apprendimento permettono non solo di creare strutture di pensiero chiare, bensì motivano e risvegliano anche la gioia di imparare. Una persona che insegna può spiegare, ma capire devono farlo gli altri. Imparare è faticoso. Ovvio. Imparare è un processo lento e faticoso, che percorre anche molte vie traverse. Il nostro cervello purtroppo non funziona come un computer che immagazzina tutto ciò che viene inserito. Dimentichiamo facilmente, perciò l’apprendimento comporta anche l’allenamento e il consolidamento di quanto appreso. In un’epoca nella quale tutto può essere immediatamente consultato su ”L‚allenamento internet, si rischia che i bambini non imparino più a esercitarsi. Con uno strumento musicale ci si accorge presto che determinati processi devono essere ripetuti all’infinito, e quanto questa perseveranza possa essere appagante. del cervello non costituisce una scorciatoia didattica. Non esistono neanche i cosiddetti stili di apprendimento visivi o auditivi. Esistono metodi per imparare più rapidamente? L’allenamento del cervello non costituisce una scorciatoia didattica. E la ricerca dimostra che non esistono stili di apprendimento cosiddetti visivi o auditivi. C’è solo un modo per riuscire: confrontarsi con il soggetto didattico. Se voglio imparare la matematica, devo chinarmi sulla matematica. Ci vuole perseveranza. Solo chi per dieci anni pensa giorno e notte agli scacchi diventa un maestro. ” I bambini imparano più rapidamente? Il cervello dei piccoli è estremamente plastico. Può assorbire ed elaborare informazioni molto rapidamente. Visto che questa plasticità con gli anni diminuisce, i meno giovani hanno più difficoltà a imparare qualcosa di nuovo. Ma la fatica viene ampiamente compensata dalle conoscenze già acquisite. Se una persona adulta legge un articolo su Putin, riesce a classificare molto rapidamente questa informazione, perché conosce già molte cose. Per i giovani che sentono parlare per la prima volta di politica russa, la comprensione dell’articolo richiede più tempo, nonostante la maggiore plasticità del cervello. Quindi da adulti si può imparare benissimo ciò che non si è imparato da giovani. l INSERZIONE Un piccolo contributo da parte vostra, un grande effetto per tutti. Invio «pro clima». La Posta è anche questo. Con un supplemento di pochi centesimi potete inviare pacchi e merci a impatto climatico zero. E in più offriamo molti servizi ecocompatibili come imballaggi ecologici, la scelta flessibile del luogo di ricezione dei vostri pacchi o il noleggio di biciclette PubliBike su tutto il territorio nazionale. Per approfondimenti: posta.ch/clima DOSSIER NATI PER IMPARARE A mente sazia Puntando su un‚alimentazione adeguata, si può influenzare positivamente la propria prestazione mentale e intellettuale. Testo: Marianne Botta Diener Foto: Roth und Schmid i l nostro cervello, il cui peso equivale circa al 2 percento del nostro peso corporeo, consuma ben un quinto dell’energia che il corpo produce giornalmente. Per il rifornimento energetico del cervello è essenziale cosa mangiamo, in quale momento e quanto spesso. Con l’alimentazione non si può però accrescere il proprio quoziente d’intelligenza, questo è fuori dubbio. Scegliendo gli alimenti giusti, si può però aspettarsi che la propria capacità di memorizzazione migliori in breve tempo e che i cali di rendimento dovuti all’avanzare dell’età possano essere frenati un po’. Un altro mito da sfatare riguarda le vitamine e le sostanze minerali che consumiamo ad esempio sotto forma di integratori alimentari. Questi ultimi giovano al cervello solo se realmente vi è una carenza, per esempio di ferro o di vitamina B12. E anche la famosa barretta di cioccolato che sgranocchiamo per attivare le cellule grigie, pare non funzioni più di quel tanto. Uno studio pubblicato di recente nella rivista scientifica «Neurology» è arrivato infatti alla conclusione che il cacao potenzia il rendimento del cervello, solo se le prestazioni mentali delle persone sottoposte al test risultavano al di sotto della media prima. È invece assolutamente corretto che un’alimentazione tutto sommato equilibrata giova al cervello e previene i cali 28 Vivai 5/16 netti di produttività. Le ricerche fatte dimostrano che la capacità di concentrazione è migliore dopo una colazione ben scelta che non se vi si rinuncia. L’importante è che fornisca proteine a sufficienza e non faccia impennare di colpo il livello di zuccheri nel sangue. È perfetto il birchermüesli con poco zucchero, fiocchi d’avena, frutta fresca e latticini come il quark o lo yogurt. Una colazione di questo tipo attiva il metabolismo e di conseguenza il corpo assorbe le sostanze nutritive in modo più efficiente. La caffeina contenuta nel caffè che accompagna la colazione ha un effetto stimolante che fa sì che il corpo produca più dopamina, la quale a sua volta migliora la capacità di concentrazione. Il cervello non ha necessariamente bisogno di spuntini. Se comunque si sente un languorino tra i pasti, la scelta migliore è la classica mela o sono le noci. Uno studio dell’Università di Chicago ha infatti rivelato che, nel giro di un solo mese, le prestazioni mentali degli studenti aumentano del 30 percento, se come spuntino scelgono mele o noci invece del pane bianco o del fastfood. È irrinunciabile bere a sufficienza durante tutto l’arco della giornata, altrimenti ne soffre la concentrazione. Visto che l’acido carbonico contenuto nell’acqua frizzante può causare flatulenza, è meglio bere acqua naturale – soprattutto se la giornata si prospetta stressante e quindi stomaco e intestino sono già in subbuglio. Anche a pranzo, è consigliabile scegliere con cura il menu invece di divorare alla svelta una barretta di cioccolato. Il piatto ideale è facile da digerire e fa aumentare il tasso di zuccheri nel sangue lentamente e moderatamente, saziando quindi a lungo. Ciò viene in aiuto alla concentrazione e al rendimento mentale. I pasti ricchi di carboidrati e grassi affaticano lo stomaco oltre misura e di regola rendono stanchi. È meglio mangiare ad esempio un’insalata o un piatto di verdure accompagnato da un uovo, un po’ di carne o del pesce. In particolare quest’ultimo rifornisce il cervello con gli acidi grassi omega-3 che proteggono il sistema nervoso dai danni dovuti all’avanzare dell’età. L’acetilcolina contenuta nell’uovo migliora nettamente le prestazioni della memoria a breve termine. La carne previene la carenza di ferro, mentre l’insalata o la verdura, ma anche la frutta, riforniscono le cellule con innumerevoli sostanze nutritive. Tra queste ad esempio la vitamina C e le sostanze bioattive vegetali, che influenzano positivamente la circolazione sanguigna del cervello. La bevanda ideale da gustare assieme al vostro pasto è il tè verde: ha un effetto calmante e allo stesso tempo mantiene svegli. l Consigli per nutrire al meglio il cervello © iStock ● Bevete tè alla menta: l’olio contenuto ha un effetto spasmolitico, favorisce la digestione e allevia il mal di testa. ● Condite i vostri piatti con zenzero o bevete tè allo zenzero, soprattutto dopo mangiato. Le sostanze attive contenute come il gingerolo e lo shogaolo calmano e aiutano a combattere stress e ansia. ● Sgranocchiate noci: quelle di acagiù contengono molto magnesio dall’effetto calmante. Le noci comuni sono invece ricche di vitamina B, un toccasana per nervi e cervello. ● Qualche spicchio d’arancia non può che far bene, visto il contenuto di vitamina C. Quest’ultima protegge le cellule ed è fondamentale per la circolazione sanguigna del cervello. La vitamina C agisce inoltre da antiossidante e favorisce la produzione di neurotrasmettitori come la dopamina, che fanno sì che gli ordini che partono dal cervello vengano trasportati velocemente ai nervi. ● Rinunciate agli alimenti che provocano flatulenza: verdure come porri, cipolle, cetrioli e peperoni affaticano l’apparato digerente e hanno spiacevoli effetti collaterali che si manifestano al lavoro dopo mangiato. Sono invece ben tollerate le zucchine, i pomodori, i broccoli, i finocchi e gli spinaci. Vivai 5/16 29 DOSSIER NATI PER IMPARARE Lo sapevate? Sul tema dell‚apprendimento sono state sviluppate innumerevoli teorie, pubblicati studi e libri e lanciate svariate applicazioni. Ecco una raccolta di quelle che per noi sono le scoperte più interessanti. Testo: Ümit Yoker Illustrazioni: illumueller.ch Musica o Imparare dormendo Durante il sonno, il sapere acquisito in passato si consolida e le nozioni nuove vengono memorizzate dal cervello: la mente si riorganizza e rigenera la propria capacità di apprendimento. Gordon B. Feld e Susanne Diekelmann nel loro articolo sui poteri del sonno si basano su studi scientifici attuali e offrono spunti e idee da applicare alla vita quotidiana. Il sonno ha ad esempio un influsso particolarmente positivo sulla memoria se segue al massimo tre ore dopo la fase di apprendimento. È quindi consigliato rivedere appunti e libri di sera, prima di coricarsi o interrompere l’attività di studio giornaliera per un sonnellino di un’ora. Dopo una nottata di sonno ci ricordiamo inoltre meglio di contenuti particolarmente urgenti, importanti o stimolanti. Nella mente si fissano anche meglio i temi collegati a un profumo o un suono, che incontriamo nuovamente di notte. Gli autori sono però molto scettici di fronte all’idea di acquisire sapere durante il sonno. Gordon B. Feld und Susanne Diekelmann: «Sleep smart – optimizing sleep for declarative learning and memory». In: Frontiers in Psychology, 6/2015. (in inglese) 30 Vivai 5/16 videogame? Dobbiamo prendere decisioni di continuo e, a seconda della situazione, scegliamo in modo mirato, che è più faticoso per la mente, o seguendo le nostre solite abitudini. Secondo Shuyan Liu e i suoi collaboratori, anche le attività che seguiamo durante le nostre pause si ripercuotono sul nostro modo di prendere decisioni. In un esperimento, hanno addolcito la pausa dei soggetti del test con una sonata per pianoforte di Mozart o con il videogioco «Angry Birds». Il risultato: chi ha già la mente fiacca, dopo un videogioco tende raramente a prendere decisioni mirate. La musica invece non frena le decisioni mirate. Anche se, in altri studi, ai videogame si sono potuti attribuire effetti positivi, ad esempio sulla capacità di immaginare spazi a tre dimensioni, in questo studio pare abbiano limitato la rigenerazione ottimale delle risorse mentali. Shuyan Liu et al.: «Music and Video Gaming during Breaks: Influence on Habitual versus Goal-Directed Decision Making.» In: PloS ONE, Vol. II (3), 2016 (in inglese) Tutti all‚uni! Potenziale digitale L’opinione pubblica di solito considera i nuovi media come una fonte di pericoli per bambini e giovani e rivolge la propria attenzione soprattutto a temi come il bombardamento con stimoli multimediali, il cybermobbing o la dipendenza da videogiochi. Il volume «Digital Kids» non nega questi rischi, considera però in prima linea le opportunità e il potenziale creativo legati alle innovazioni tecnologiche. Grazie alla tecnologia bimbi e giovani hanno infatti infinite possibilità per dare forma alle loro idee. Il vostro sogno è seguire un corso d’astronomia a un’università rinomata? Vorreste saperne di più sulla mitologia greca? O sulla risoluzione dei conflitti? Sulla piattaforma internet coursera.org, creata alcuni anni fa da due professori dell’Università di Stanford, trovate corsi online di diverse università rinomate sui temi più svariati. Tra i partner dell’organizzazione ci sono anche le Università di Zurigo, Ginevra e Losanna e il Politecnico federale di Losanna. Dominik Landwehr (ed.): «Digital Kids». Edition Digital Culture 4. Percento culturale Migros. Edizioni Christoph Merian. (in tedesco e inglese) © iStock Imparare con i bambini Come motivare i miei bambini o scolari a fare i compiti? Quali strategie d’apprendimento posso trasmettere? Come posso animarli a studiare di propria volontà? A sostegno di genitori e insegnanti, è stato tradotto dal tedesco e messo a disposizione gratuitamente il programma Imparare con i bambini, che propone 12 lezioni gratuite per una durata totale di 6 mesi. Il programma è stato sviluppato da tre giovani psicologi e ha raccolto già moltissimi consensi nella Svizzera tedesca. genitorinforma.ch/icb-per-i-genitori Errore di sistema? Nella maggior parte delle scuole del mondo viene attribuita più importanza alla matematica e alle lingue che non per esempio alla musica e alla danza. Secondo l’autore e consulente britannico Ken Robinson, questo sistema privilegia gli allievi che intendono seguire un percorso accademico e ignora le esigenze di tutti gli altri. Questo è un punto di vista decisamente limitato che al giorno d’oggi non possiamo più permetterci! Non abbiamo idea di come sarà il mondo fra cinque anni, ancor meno di cosa succederà fra qualche decennio. La creatività dovrebbe esser considerata alla pari della capacità di leggere e scrivere. Ciò vuol dire aprirsi alle esperienze andando a tentoni e facendo errori, in modo da scoprire cose nuove. Finché il nostro sistema scolastico trasmetterà che gli errori vanno a ogni costo evitati, limiterà l’espressione creativa di bimbi e giovani. Pardon? Chi vuole dare una rinfrescata alle sue nozioni di francese aspettando il bus o durante la pausa caffè, può ricorrere all’app «Duolingo», nella quale deve però indicare il suo obiettivo giornaliero che può essere da «rilassato» (5 minuti al giorno) fino a «impazzito» (20 minuti al giorno). Le lezioni sono raggruppate a temi come la famiglia, gli animali o le preposizioni. Gli esercizi chiedono di annotare per iscritto ciò che si sente, di trovare binomi di parole o di creare frasi usando gli spezzoni indicati e di tradurle. L’app è simpatica, ben organizzata e motivante grazie ai continui feedback sul proprio rendimento. «Duolingo» è disponibile in diverse lingue, sia come app per cellulari con sistema operativo iOs e Android sia come sito internet. duolingo.com Ken Robinson: «Do schools kill creativity?» Ted-Talk online, ted.com (in inglese) Vivai 5/16 31 BIMBI MIGROS Fedeltà assoluta Alfred Kretz, di Lucerna, ha 96 anni e va a fare la spesa alla Migros e solo alla Migros quasi quotidianamente. Perché cambiare? Nella sua filiale preferita trova tutto ciò di cui ha bisogno per vivere. Testo: Pirmin Bossart Foto: Michael Sieber (fotomontaggio: Vivai) Quando è diventato un bimbo Migros? Nel mese di settembre del 1943, quando io e mia moglie ci siamo sposati. Mia moglie è morta l’anno scorso, dopo 72 anni di matrimonio. Al tempo a Lucerna c’erano solo due filiali Migros nelle quali facevamo la spesa. Erano dei piccoli negozietti, del tutto diversi dai supermercati di oggi, che hanno un’enorme scelta di prodotti che si possono prendere direttamente dagli scaffali. Perché ha optato per la Migros? A quei tempi il nostro budget era limitato e alla Migros avevamo la sensazione di ricevere di più che altrove per gli stessi soldi. C’erano anche persone benestanti che facevano acquisti alla Migros, anche se questo li rendeva oggetto di critiche. A quei tempi era così. A quei tempi Dutti era in piena azione. Che impressione le faceva? Sapevo bene chi era l’uomo dal mantello nero. Ai miei occhi era un ribelle che lottava contro il perbenismo della piccola borghesia e per far sì che anche i meno abbienti potessero permettersi qualcosa. Lo stimavo molto per questo. Oggi, finanziariamente però sto meglio di allora. E rimane comunque un cliente fedele? Alla Migros non vado più per motivi economici come un tempo. Ma l’attrazione è rimasta: non posso farne a meno. Si è instaurata quasi una sorta di paren- tela tra di noi. Mi piace l’assortimento e poi conosco un po’ di gente, il personale mi saluta e mi aiuta. Vengo riconosciuto e percepito. Alla Migros sono qualcuno. Fa aqcuisti anche in altri negozi? E perché mai? Alla Migros trovo tutto quello che mi occorre. Non compro solo alimentari, ma anche bicchieri, stoviglie, penne, buste, pantofole, scarpe da ginnastica e altro. Attualmente faccio un po’ fatica a trovare la merce perché la filiale viene ristrutturata. Ma le giovani collaboratrici mi aiutano volentieri. Vivai 5/16 per un uomo che vive da solo. ” Il bimbo Migros Alfred Kretz compra volentieri la pizza. Un pasto economico, ma anche nutriente! Qual è il suo prodotto preferito? Mi piacciono le pizze perché sono molto pratiche per un uomo come me che vive solo. Mi permettono di prepararmi un pasto economico e oltretutto nutriente. Quante volte a settimana fa la spesa? Praticamente ogni giorno. Di martedì e venerdì porto a spasso tre cani di un veterinario. Li porto con la macchina fuori città, nel verde. I cani devono poter fiutare la terra, le foglie, il bosco, i prati. Che ruolo rivestono gli animali per lei? Ci vado molto d’accordo. A 63 anni ho iniziato a cavalcare e ho continuato fino a 85 anni. Riuscivo a cavarmela anche con i cavalli più difficili. Gli animali si fidano molto di me, mi hanno sempre accettato. Non mi so spiegare il perché, ma questo mi piace. l Sei anche tu una bimba o un bimbo Migros? Contattaci! [email protected] 32 ” Super pratica Cifre e fatti Dal 2010 la Jowa, azienda delle Industrie Migros, produce la Pizza Margherita di Anna’s Best. Insieme alla Pizza Lunga al prosciutto è la pizza più venduta dell’assortimento Anna’s Best. Ogni anno ne vengono prodotte ben 400 000. © xxxxxxx Vivai 5/16 33 Il pesce di domani La Migros ha mantenuto la sua promessa in anticipo: ora tutto il suo assortimento di pesce e frutti di mare proviene da fonti sostenibili. Testo: Bernhard Raos 34 Vivai 5/16 PESCE © Markus Bühler-Rasom Pescatori sul lago di Zurigo: la pesca svizzera copre meno del 6 percento del fabbisogno nazionale di pesce. SOSTENIBILITÀ a notte fonda, ben sei giorni su sette, i pescatori professionisti della Zahner Fischhandel AG solcano le acque del lago di Zurigo per ritirare le reti di fondo. Spesso l’intero pescato è destinato alla Migros. «Il nostro prodotto principale è il coregone», spiega il comproprietario Bernhard Zahner. Questo apprezzatissimo pesce indigeno si fa però sempre più raro. «Finora, anche il 2016 è un anno poco soddisfacente, commenta Zahner. Delle circa 75 000 tonnellate di pesce e frutti di mare che vengono consumate ogni anno in Svizzera, la maggior parte viene importata. Il pesce proveniente da laghi e fiumi svizzeri e dagli allevamenti copre meno del 6 percento del consumo di pesce indigeno. Zahner prepara i coregoni appena pescati nella sua pescheria di Gommiswald. I pesci vengono sfilettati il giorno stesso, tagliati a pezzi, immersi in una pastella alla birra, fritti, surgelati e in un secondo tempo trasportati alla centrale di distribuzione della Migros. I coregoni selvatici autoctoni sono una piccolissima parte dell’offerta ittica della Migros, da poco tempo proveniente al 100 percento da fonti sostenibili. Una delle promesse fatte dalla Migros nell’ambito del programma Generazione M è stata così mantenuta prima del previsto. Ora tutti i pesci e i frutti di mare dei settori Pesci, Surgelati e Conserve sono certificati con i marchi MSC, ASC o Bio (vedi riquadro), oppure classificati come «consigliati» o «consigliati con cautela», secondo la valutazione dell’organizzazione ambientalista WWF. Purtroppo, pesca e sostenibilità sono difficilmente conciliabili. L’aumento del consumo di pesce e la sempre crescente Vivai 5/16 35 36 Vivai 5/16 MSC, ASC e Migros Bio Una parte significativa del pesce e dei frutti di mare dell’assortimento sostenibile della Migros proviene da programmi certificati: MSC (Marine Stewardship •Council) è il label che certifica la pesca sostenibile nei mari e nei laghi. Le direttive definiscono tra le altre cose anche i periodi di riposo e di riproduzione degli stock ittici e il rispetto delle altre specie. Vengono eseguiti controlli indipendenti. Il label ASC (Aquaculture •Stewardship Council) garantisce Il coregone: questo pesce molto apprezzato per il suo sapore delicato, purtroppo si sta facendo piuttosto raro nei laghi svizzeri. convenzionale è spesso irresponsabile», critica Corina Gyssler del WWF. Ad esempio, per produrre un chilo di pesce ci vogliono fino a quattro chili di pesce selvatico sotto forma di mangime. Le cose cambiano con l’allevamento sostenibile e i programmi certificati ai quali aderisce la Migros, che consente soltanto l’uso di farina di pesce derivata da scarti di produzione o farina di pesce certificata come sostenibile. In media in Svizzera vengono consumati annualmente nove chili di pesce e frutti di mare. Sono troppi? «I prodotti sostenibili possono essere gustati senza rimorsi di coscienza afferma Sandra Hinni. Corinne Gyssler, la rappresentante del WWF, preferisce non parlare di numeri, ma fornisce un consiglio prezioso: «Il pesce andrebbe considerato una prelibatezza. Dovremmo mangiarne meno, ma apprezzarlo molto di più». l un allevamento responsabile delle 12 principali specie di pesce e frutti di mare. Questo non deve compromettere l’ambiente naturale e la biodiversità. Deve essere inoltre assicurata la salute degli animali e la responsabilità sociale nei confronti di tutti i collaboratori delle aziende certificate. e i frutti di mare certifi•catiIl pesce Bio della Migros provengono da allevamenti biologici. Gli animali hanno più spazio rispetto agli allevamenti convenzionali. Il mangime vegetale è biologico e la farina e l’olio di pesce provengono da fonti sostenibili. L’impiego preventivo di antibiotici è vietato. Vengono effettuati controlli regolari da enti di certificazione indipendenti. © Monika Flückiger industrializzazione della pesca generano necessariamente catture più abbondanti. Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, circa un terzo del patrimoni ittico è soggetto a una pesca eccessiva, mentre un altro buon 60 percento viene sfruttato fino al limite biologico, e quindi potrebbe presto collassare. Tutte le specie ittiche del mondo fanno parte di un ecosistema. La pesca eccessiva crea squilibrio all’interno di questa rete, con conseguenze spesso del tutto imprevedibili. Soltanto il 10 percento degli stock ittici nei mari aperti viene ancora considerato a pesca moderata o contenuta. Le catture accessorie e la pesca illegale in alto mare sono devastanti per l’ambiente marino. A seconda del metodo di pesca e della specie catturata, gli esemplari di altre specie che finiscono nelle reti possono arrivare fino all’80 percento del pescato. Si tratta di pesci e altri frutti di mare che non possono essere venduti o utilizzati, e che spesso vengono gettati morti in mare. La pesca illegale non rispetta le regolamentazioni in materia di quote. Spesso preziose specie ittiche a rischio di estinzione vengono catturate dai pescatori pirati. «Per questi motivi, garantiamo che tutti i nostri pesci e frutti di mare provengono da fonti sostenibili» spiega Sandra Hinni, biologa marina e responsabile della promessa della Migros. Una promessa che tiene conto delle ricadute ambientali sia della pesca, sia dell’allevamento. La pesca sostenibile è impegnativa. Basta osservare i pescatori di tonno maldiviani. Escono circa in 20 in mare aperto e, con le loro canne da pesca, catturano un pesce dopo l’altro dal branco. Questo metodo evita le catture accessorie, protegge gli esemplari più giovani e genera un buon reddito per i pescatori. Per la Migros invece i costi per l’acquisto del tonno in scatola sono più elevati; uno svantaggio in parte compensato dall’acquisto diretto alle Maldive. E per il pesce d’allevamento? «Dal punto di vista ecologico l’acquacoltura PESCE SOSTENIBILITÀ Così è sostenibile: pescatori maldiviani catturano i tonni con la canna da pesca. Vivai 5/16 37 ALIMENTAZIONE FIBRE Ci sono fibre e fibre Sono imprescindibili in un’alimentazione equilibrata. Sono importanti per la digestione e la circolazione e possono prevenire diverse malattie. Doti, effetti e istruzioni per l’uso delle fibre alimentari. Testo: Lukas Hadorn i l loro nome non rivela granché sulle loro qualità. In un primo momento non è nemmeno chiaro di cosa stiamo parlando. Fibre tessili, ottiche, muscolari, nervose o alimentari? E perché mai dovremmo aver voglia di mangiare qualcosa, il cui nome ricorda un atlante di medicina o un fascio di cavi ottici? Perché la scienza lo consiglia. Secondo la Società Svizzera di Nutrizione SSN le fibre alimentari svolgono un effetto positivo sul metabolismo e sugli organi della digestione. Favoriscono inoltre la riduzione del tasso di colesterolo e regolano il livello degli zuccheri nel sangue, contribuendo così al nostro benessere fisico. In altre parole: le fibre sono tutt’altro che un inutile sottoprodotto della nutrizione. Sono un toccasana per la salute e parte integrante di un’alimentazione equilibrata. Il ruolo delle fibre nella nostra alimentazione è stato riconosciuto solo negli anni ottanta. L’interesse per le loro proprietà benefiche è da attribuire in prima linea ai britannici Denis Burkitt e Hugh Trowell, specializzati in medicina tropicale. Nella loro pubblicazione «Western Diseases», apparsa nel 1981, avanzarono l’ipotesi che il consumo ridotto di fibre, tipico dell’alimentazione occidentale, fosse co-responsabile del forte aumento delle «malattie del benessere» come la costipazione, il cancro del colon e i disturbi cardiovascolari. Per capire come le fibre alimentari svolgono il loro effetto salutare, è utile conoscerle meglio. Le fibre sono contenute 38 Vivai 5/16 negli alimenti di origine vegetale e non possono essere digerite o decomposte nello stomaco o nell’intestino. Tutte le altre sostanze nutritive, come i carboidrati, i lipidi e le proteine fino alle vitamine e le sostanze minerali, prima o poi vengono assorbite lungo il loro percorso attraverso il tubo digerente. Giungono così nel nostro organismo attraverso la circolazione sanguigna. Per le fibre alimentari la situazione è diversa: attraversano sì l’apparato digerente, ma per poi essere espulse per intero con le feci. Alimenti ricchi di fibre alimentari Contenuto di fibre alimentari per 100 grammi di prodotto consumabile: crusca di frumento 45 g cruschello di soia 28 g semi di lino 27 g scorzonera 18 g popcorn 15 g mandorle 13 g biscotti al cocco 13 g fiocchi d’avena 11 g ribes 8 g pane integrale 7 g cioccolato fondente 7 g piselli, al vapore 7 g Fonte: Banca dati svizzera dei valori nutritivi Ed è proprio questa loro resistenza alla digestione a renderle preziose per la salute. L’azione benefica delle fibre alimentari inizia già nel momento in cui le mastichiamo in bocca. Gli alimenti ricchi di fibre devono essere masticati di più e meglio, prima di poterli ingoiare. Ciò attiva il flusso di saliva che è un primo passo verso una digestione migliore. I bocconi ben rivestiti di saliva sono infatti in grado di neutralizzare gli acidi gastrici in eccesso. Inoltre, gli alimenti ricchi di fibre restano più a lungo nello stomaco, per cui l’assorbimento delle sostanze nutritive è rallentato. Di conseguenza, il livello degli zuccheri nel sangue sale più lentamente ma con maggiore costanza, per cui siamo pervasi più a lungo da un senso di sazietà. Una volta arrivate nell’intestino, le fibre svolgono addirittura una doppia azione. Da un lato, legano l’acqua, facendo in modo che le feci siano più voluminose e abbiano una miglior consistenza. Nella maggior parte delle persone ciò porta a una digestione senza disturbi e più regolare. Dall’altro, fungono a loro volta da nutrimento per i batteri intestinali, contribuendo a una flora intestinale sana. Inoltre, trasportano fuori dal corpo sostanze indesiderate e scorie legandole a sé, ad esempio i metalli pesanti e anche il colesterolo. La lunga permanenza delle fibre nel tratto digerente ha anche uno svantaggio. I microbi gastrointestinali, infatti, confrontati con le fibre, producono gas come il metano o l’anidride carbonica. Molto Le fibre possono assorbire fino a 60 millilitri d‚acqua per grammo. Fibre solubili e insolubili © Stockfood, iStock Le fibre alimentari solubili, come la pectina, la gomma di guar, i betaglucani o lo psillio, a contatto con l’acqua formano una sorta di mucilllagine. Ecco perché in caso di diarrea vengono in aiuto: rendono gelatinose le feci troppo liquide. Svolgono inoltre un’effetto benefico sul metabolismo, influenzando ad esempio il livello di zuccheri o di colesterolo nel sangue. Servono inoltre da nutrimento ai batteri nell’intestino, mantenendo sana la flora intestinale. Questo tipo di fibra è contenuto ad esempio in mele, banane e crusca d’avena. Le fibre alimentari insolubili, come la cellulosa o la lignina sono in grado di assorbire moltissima acqua, fino a ben 60 millilitri per grammo. Nell’intestino si gonfiano, aumentando la massa delle feci e stimolando la digestione. Vista la loro elevata capacità di assorbimento, in un’alimentazione ricca di fibre insolubili, è importante integrare liquidi a sufficienza in modo da evitare costipazione e stitichezza. Questo tipo di fibra si trova nelle verdure a foglia, nelle leguminose come pure nei prodotti integrali. spesso chi arricchisce la propria dieta con fibre, all’inizio reagisce con flatulenza e mal di pancia. L’SSN raccomanda di assumere 30 grammi di fibre al giorno tramite l’alimentazione. Perfetti sono gli alimenti come la verdura, la frutta e i prodotti integrali. La crusca vanta il contenuto massimo di fibre. Di regola, più un alimento è raffinato industrialmente, meno fibre contiene. Il pane e il riso bianco o la pasta comune non contengono pressoché fibre. Lo stesso vale per i succhi di frutta e di verdura. I prodotti di origine animale, lo zucchero e l’olio ne sono del tutto privi. Riassumendo, si può dire che le fibre alimentari fanno bene alla circolazione, alla digestione e anche alla linea… non fatevi ingannare dal nome poco accattivante! l Vivai 5/16 39 ALIMENTAZIONE FIBRE Cena . Insalata o Un menu ricco di fibre? Ecco come si fa! L’SSN raccomanda di assumere ogni giorno attraverso l’alimentazione almeno 30 grammi di fibre. Seguono alcuni suggerimenti su come integrare più fibre nei pasti e negli spuntini quotidiani: crude .verdure Pane integrale Merenda Spuntino . Frutta . . FruttaNoci secca . Bastoncini di . Panino integrale . Frutta secca . Barretta energetica Colazione verdura cruda Pranzo . . . Riso naturale, patate o pasta integrale, ricchi di amido Verdure, insalata con semi Legumi (lenticchie, ceci) . Porridge (fiocchi d’avena) INSERZIONE Kamillosan ® La forza della camomilla manzana In vendita nella vostra farmacia e drogheria! • Kamillosan crema e Kamillosan pomata: in caso di escoriazioni, ferite da graffio, screpolature della pelle. • Kamillosan Ocean spray nasale: per la detersione e l’idratazione delle cavità nasali. • Kamillosan liquido: agente terapeutico antinfiammatorio, antipruriginoso e disinfettante lieve (contiene alcol al 43% [v/v]). • Kamillosan spray per la bocca e la gola: Con effetto antinfiammatorio, antidolorifico e antibatterico. Si tratta di medicamenti o dispositivi medici. Leggere il foglietto illustrativo o richiedere la consulenza di personale qualificato. MEDA Pharma GmbH, 8602 Wangen-Brüttisellen. www.medapharma.ch © iStock . Müesli con frutta e semi ad es. di lino . Pane integrale Kom 746/13 Quanto è grande la tua impronta? Scoprilo su wwf.ch/footprint Scannerizza il codice QR e installa gratuitamente la app Guida WWF. INDOVINA CHI . . . ? LO PSICOLOGO E IL PERSONAGGIO MISTERIOSO La Regione è una certezza Che la spesa sia stata fatta in Svizzera romanda, il nostro psicologo dell’alimentazione lo ha scoperto rapidamente. Ma da chi? Rispondere a questa domanda sembra essere più difficile! Foto: Charles Ellena c onosco quasi tutti i prodotti appoggiati su questo nastro, molti li ho già acquistati anch’io. Posso quindi azzardare qualche analogia con la mia situazione di vita? Allora, la spesa potrebbe essere stata fatta da una coppia professionalmente attiva tra i 50 e i 60 anni con due figli adulti e uno più giovane, che vivono in una grande città della 42 Vivai 5/16 Svizzera tedesca. È evidentemente una conclusione troppo diretta, confutabile perlomeno per quanto riguarda la regione in cui vive la famiglia, considerando il formaggio acquistato! In effetti porta il marchio di qualità AOP, Riserva 2014, ed è uno dei gioielli delle alpi vodesi. Il formaggio dell’alpe viene consumato preferibilmente nella regione di produzione anziché essere esportato nella Svizzera interna. Quindi, sono sicuro: la spesa è stata fatta in Svizzera romanda. Visto che questa scelta di prodotti ha un carattere più urbano che rurale, propenderei per Losanna o un’altra città romanda. Se la collocazione geografica è stata relativamente semplice, indovinare la situazione personale mi sembra invece Ritratto Robert Sempach: Nik Hunger Questa spesa è stata fatta alla Migros Pérolles a Friborgo. piuttosto complesso. Potrebbe essere una coppia con figli adulti, ma potrebbero anche essere gli inquilini di un appartamento condiviso. Dalle quantità, penso che si tratti almeno di tre persone, che seguono tutte un’alimentazione salutare, orientata alla varietà, alla stagionalità e alla qualità dei prodotti. La percentuale di frutta e verdura supera di netto la media, le famose cinque porzioni al giorno consigliate sono ampiamente rispettate. E non è certo cosa da poco! Secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica, solo il 16 percento delle donne e il 6 percento degli uomini di oltre 15 anni rispetta questa raccomandazione centrale per una dieta sana. Anche l’ampia scelta di pesce testimonia il comportamento alimentare responsabile di chi vive in quest’economia domestica, dove però ci si concedono pure dei piccoli peccati di gola: due tavolette ” La percentuale di frutta e verdura supera nettamente la media. ” Lo psicologo dell’alimentazione Il Dr. Robert Sempach dirige il settore Salute del Percento culturale Migros. Il suo progetto attuale è Tavolata, riunioni a tavola per persone anziane. Informazioni su www.tavolata.net di cioccolato fondente, chips alla paprica e Rivella verde rappresentano una parte considerevole della spesa! Forse analizzando i sapori dolci e piccanti potrei ottenere qualche indizio sull’età e sul sesso dei misteriosi acquirenti. Ci provo: due donne e un uomo tra i 20 e i 50 anni. Tutti e tre lavorano, forse stanno ancora seguendo una formazione. Durante la settimana probabilmente pranzano fuori casa e a colazione di solito mangiano müesli con tanta frutta secca e fresca. La sera, quando c’è tempo, si cucinano una cena con i fiocchi. Se invece il tempo scarseggia, con tutti questi ingredienti di qualità si può preparare anche un pasto freddo. E alla loro tavola, l’alimentazione sana è sicuramente un discorso molto gettonato! Chi è? Per scoprirlo, volta pagina. Vivai 5/16 43 INDOVINA CHI . . . ? La soluzione Dominique Bifrare (67 anni) vive a Friborgo e predilige i prodotti regionali e di buona qualità. Quando non si trasforma in pasticciere per la gioia dei nipotini, balza in sella alla sua bici da corsa o infila gli scarponi da montagna! u n’analisi interessante, ma temo che siano state le quantità a indurre in errore il dottor Sempach. Io vivo da solo, ma di solito faccio la spesa per diversi giorni e di tanto in tanto cucino per gli amici. Abito a Friborgo, una città che è come un villaggio. In poco tempo raggiungo il caseificio di Marsens, in campagna, dove viene prodotto il miglior Gruyère e Vacherin in assoluto. Mi piacciono i prodotti regionali di ottima qualità. E quando posso, scelgo i prodotti di stagione e biologici. In casa mia non ci sono le pere del Sudafrica, ma non sono nemmeno un fanatico del biologico. Comunque sono dell’idea che chi se lo può permettere, dovrebbe acquistare cibi ecosostenibili, dico bene? Frutta, verdura e pasta fanno parte della mia alimentazione quotidiana. A colazione mangio un müesli con lo yogurt, a pranzo insalata e altri cibi leggeri. Se cucino, lo faccio la sera, ad esempio preparo un bel minestrone. Anche se non ho acquistato carne, sono tutt’altro che vegetariano! La ordino volentieri al ristorante, mentre a casa preferisco preparare il pesce, più rapido e più digeribile. Sono pensionato, ma sempre molto attivo. Per rimanere in forma, pedalo in sella alla mia bicicletta da corsa, esploro le montagne a piedi e mi diverto sugli sci. Fichi secchi e datteri mi danno energia. Quando ho tempo, mi improvviso pasticciere. Ho acquistato il cioccolato fondente per preparare la mia mitica torta, tanto apprezzata dai miei amici, ma soprattutto dai miei nipotini. l A cura di Ueli Bischof. 44 Vivai 5/16 Chi condivide gli stessi affetti, condivide il risparmio. Per chi condivide lo stesso tetto: con il vantaggio Tutto ora le famiglie risparmiano fino a 20.–/mese per abbonamento.* La novità: fino a 5 abbonamenti NATEL®. Tutti i dettagli: negli Swisscom Shop oppure su swisscom.ch/tutto * Se un abbonamento Vivo e un abbonamento NATEL® infinity oppure light sono intestati allo stesso titolare del contratto, quest’ultimo beneficia di uno sconto mensile (vantaggio Tutto). Finché sussiste il diritto Tutto, fino ad altri quattro abbonamenti NATEL® (per i tipi di abbonamenti ammessi si veda sotto) nella stessa economia domestica possono beneficiare di uno sconto sulla fattura NATEL® (vantaggio Tutto NATEL®). L’importo dello sconto dipende sempre dalla combinazione scelta. Vivo XL/L/M: 20.– /mese con NATEL® infinity 2.0 XL/L/M, 10.– /mese con NATEL® infinity 2.0 S/XS 5.– / mese con NATEL® light S/XS oppure abbonamento XTRA infinity. Vivo S/XS: 10.– /mese con NATEL® infinity 2.0 XL/L/M, 5.– /mese con NATEL® infinity 2.0 S/XS, NATEL® light S/XS oppure abbonamento XTRA infinity. Prezzi degli abbonamenti (mensili in CHF) Vivo: XL 169.– / L 149.– / M 129.– / S 109.– / XS 89.–. NATEL® infinity 2.0: XL 199.– / L 139.– / M 99.– / S 79.– / XS 65.–. NATEL® light: S 49.– / XS 29.–. NATEL® XTRA infinity 2.0: L 99.– / M 69.– / S 59.–. NATEL® XTRA light: S 45.– / XS 25.–. ESCURSIONI DISLIVELLO Sempre più in alto Quant‚era alta la cima? Di solito è questa la prima domanda. Ma in realtà si dovrebbe chiedere: quant‚era il dislivello? Poiché sono questi metri che spesso si sentono nelle gambe e che testimoniano l‚intensità dell‚escursione. Testo: Imelda Stalder Illustrazioni: Orlando Hoetzel 46 Vivai 5/16 Vivai 5/16 47 © Robert Bösch Escursione lungo le rive del Reno, Svizzera nordoccidentale Ca. 100 metri di dislivello - lungo il fiume Comodi 1 2 Difficoltà: escursione facile e piacevole, terreno pianeggiante o poco inclinato, percorribile anche con scarpe da ginnastica, orientamento facile, anche senza carta topografica. Punto di partenza: stazione di Laufenburg Destinazione: stazione di Stein-Säckingen Durata: ca. 2 ½ ore, senza pause 48 Vivai 5/16 q uesto semplice itinerario segue per 11 chilometri il sentiero lungo il Reno, sempre accompagnato dallo scorrere dell’acqua. Una proposta per le famiglie con bambini, per una tranquilla gita domenicale con un’amica o per una passeggiata con la mamma. Dalla stazione di Laufenburg, il percorso attraversa dapprima la città vecchia poi, seguendo la corrente, conduce fino a Stein-Säckingen. Le rive del fiume invitano a fermarsi per un picnic o soltanto per riprendere fiato. La vista sul fiume largo e tranquillo è rilassante e fa bene. 3 1. Zainetto per bambini Kiki di Deuter 2. Coperta da pic-nic Trevolution 3. Coltellino con lama in ceramica, Rubytec, disponibile in diversi colori Tutti gli prodotti presentati in questo articolo sono disponibili nelle filialiSportXX e su sportxx.ch DISVLIVELLO ESCURSIONI Wissmilen o Weissmeilen 2483 m, Oberland sangallese Ca. 600 metri di dislivello, con partenza in quota u © Getty Images, Ramessos /commons.wikimedia.org / CC BY-SA 3.0 n’escursione che richiede un passo sicuro. Grazie alla partenza a 2010 m s.l.m., si raggiunge la cima superando un dislivello relativamente contenuto. Sul sentiero ben segnalato – sempre con vista sullo Spitzmeilen a quota 2501 metri – si raggiunge il Wissmilen situato 18 metri più in basso. Poco prima di giungere in cima, c’è un passaggio piuttosto ripido, ma facilmente superabile. Sul percorso s’incontra la capanna Spitzmeilen, che invita a una meritatissima pausa con vista mozzafiato sulle montagne. Difficoltà: escursione di montagna impegnativa, in certi punti bisogna servirsi delle mani per l’equilibrio. I passaggi esposti possono essere assicurati con corde o catene. Sono necessari buoni scarponi da montagna, discrete capacità di orientamento e conoscenze di base dell’ambiente alpino. Utilissimi 3 1 2 Punto di partenza: stazione a monte di Maschgenkamm, con la funivia da Flumserberg Destinazione: stazione a monte di Maschgenkamm Durata: 1. Giacca impermeabile ripiegabile Trevolution, unisex 2. Calze da trekking Salomon 3. Bastone per escursioni Trail Standard Black Diamond salita ca. 3 ore con contropendenze Vivai 5/16 49 Niederhorn 1963 m e Gemmenalphorn 2061 m, Alpi bernesi Ca. 1000 metri di dislivello in contropendenza u n itinerario spettacolare con un panorama mozzafiato su Eiger, Mönch e Jungfrau, i 4000 metri dell’Oberland bernese. Il Niederhorn è una cima meno conosciuta, ma molto bella delle Prealpi bernesi. Anche se meno alto, il Niederhorn e la sua regione sono destinazioni molto amate anche per le gite guidate con osservazione della flora e della fauna selvatica. Chi si alza presto e tiene gli occhi ben aperti, avvisterà quasi certamente stambecchi, camosci, marmotte e l’aquila reale. Superando altri 99 metri di dislivello, si può raggiungere lo stesso giorno anche la seconda vetta! Si può anche prendere la funivia fino al Niederhorn e partire da lì. Un consiglio: scendendo verso il piano, ad Habkern non perdetevi i nussgipfel (cornetti alle nocciole) di Gässlibeck. Ve li sarete senza dubbio meritati! INSERZIONE Il numero 1 contro il sudore! * Nielsen: fatturato Rexona 2015 a livello globale totale deodoranti; fatturato Rexona MAT settimana 20-23/2016 CH totale Anti-Transpirant Rexona è in vendita alla tua Migros e su LeShop.ch DISLIVELLO ESCURSIONI Preziosi 2 Difficoltà: 1 3 © Fotolia 1. Binocolo Silva Scenic 2. Coltellino svizzero Spartan Victorinox 3. Scarpe da trekking Camino GTX da uomo Lowa escursione di montagna, sono richiesti un passo sicuro, scarpe da trekking e buone capacità d’orientamento. Punto di partenza: Beatenberg, arrivo con l’autopostale da Interlaken alla stazione di Beatenberg, da qui con la funivia Destinazione: Habkern, da qui ritorno con l’autopostale a Interlaken Ovest Durata: salita ca. 4 ore con contropendenze sulla seconda cima INSERZIONE A G GRE S SI VA OPPURE NO? L A C O MMI S S I O NE S V I Z Z E R A P E R L A L E A LTÀ R I S P O ND E . D A 5 0 A NNI P E R U N A P UBBL I CI TÀ L E A L E . Piccoli grandi pericoli Più conoscenze sulle allergie più qualità di vita www.aha.ch aha! Centro Allergie Svizzera aha!infoline: 031 359 90 50 CP 30-11220-0 DISLIVELLO ESCURSIONI Pizzo Campo Tencia 3071 m, Ticino Ca. 1800 metri di dislivello, meglio se in 2 giorni! i mmerso nello splendido paesaggio ticinese, il sentiero porta da Dalpe (1192 m s.l.m.) alla capanna Campo Tencia (2140 m s.l.m.). Con le sue bandiere tibetane e la vista mozzafiato sulle montagne, questo bel rifugio potrebbe trovarsi sulla catena dell’Himalaya. Per percorrere il sentiero in parte molto ripido e spesso innevato e raggiungere il Pizzo Campo Tencia, situato a quota 3071 metri, ci vuole un passo sicuro. I bastoni, la piccozza e i ramponi possono rivelarsi molto utili. L’itinerario è percorribile in un giorno; tuttavia, considerato il dislivello, meglio prevedere 2 giorni. Difficoltà: itinerario alpino, sentiero non sempre individuabile, talvolta bisogna servirsi delle mani per procedere. Il terreno può essere esposto. È richiesta dimestichezza con i terreni esposti, scarponi da montagna robusti, buone capacità di orientamento e buone conoscenze dell’ambiente alpino. Raccomandati 3 Durata: cata Elia , Petzl* 2. Piccozza Summit, Petzl, 59 cm 3. Lampada frontale Spot, Black Diamond salita ca. 6 ore con contropendenze © Michael Koger Punto di partenza: Dalpe, in treno fino ad Airolo o Faido, poi con l’autopostale Destinazione: rientro a Dalpe, oppure proseguire ad es. fino alla Capanna Soveltra 1 1. Casco da arrampi- 2 * Disponibile solo in selezionate filiali SportXX. Vivai 5/16 53 ESCURSIONI DISVLIVELLO L‚escursione comincia già a casa vostra Zaino minimalista Più siete informati sull’escursione programmata, meglio potete organizzare lo zaino. In effetti sarebbe davvero un peccato portare cibo e vestiti fin sulla cima per poi riportarli a casa. Riflettete bene su cosa vi serve e infilate nello zaino soltanto il necessario. Sempre utili: una maglietta di ricambio per cambiarvi in vetta se siete sudati e un kit di pronto soccorso. Aiuti digitali Anche se di solito si va in montagna proprio per non ricevere messaggi o chiamate, è comunque utile avere con sé uno smartphone. Con l’app «PeakFinder», la maestosa catena montuosa non avrà più segreti. Quest’applicazione aiuta coloro che non riescono a memorizzare le numerose cime in Svizzera. E se l’app non dovesse funzionare, si può tornare a indovinare! Un’app che indica la quota e un’app bussola vi aiuteranno ad orientarvi. E se ci si trovasse comunque in una situazione d’emergenza, può tornare utile l’app della Rega (iRega). Invia direttamente le coordinate alla centrale operativa. Queste applicazioni sono in parte utilizzabili anche senza copertura di rete. Letture pre-gita Raccogliere più informazioni possibile sull’escursione è di grande aiuto. A questo scopo si possono consultare le guide, gli amici che hanno già percorso quell’itinerario oppure internet. I due siti web più conosciuti sono hikr.org e wanderland.ch. Percorrete il vostro itinerario sulla carta, così riuscirete in seguito a orientarvi meglio sul terreno! Portatevi sempre appresso la carta topografica della regione! 54 Vivai 5/16 Meteo permettendo… E come si torna a casa? Spesso è il meteo che determina la riuscita o meno di una gita. In montagna le condizioni meteorologiche cambiano molto più rapidamente e la situazione può diventare spiacevole men che non si dica. Vi consigliamo quindi di valutare il meteo con la massima precisione possibile consultando diversi canali. Ottime fonti, disponibili anche sotto forma di app: RSI Meteo e il radar delle precipitazioni su search.ch. Potrebbe essere utile anche informarsi sulle condizioni attuali chiamando il custode di un rifugio della regione. Con tutta la programmazione per la salita, talvolta ci si dimentica un po’ del rientro. Altra difficoltà da non sottovalutare: in montagna, non c’è sempre campo, quindi spesso non si possono consultare gli orari dei mezzi di trasporto pubblici. Se volete riuscire a tornare in tempo per seguire la trasmissione «Storie» la domenica sera, scattate degli screenshot sul vostro cellulare dei possibili collegamenti o stampate l’orario. Questo vi permetterà di affrontare più rilassati anche la salita. Abbonati ora! er Idee p e z pieta n li? a origin soli a 1 a n no .– fr. 39 Si, desidero lasciarmi ispirare e ordino l’abbonamento di 12 numeri di Cucina di Stagione a soli CHF 39.– (anziché CHF 58.80*). Nome Cognome Via, n° NPA, luogo Telefono E-mail Inviare il tagliando a: Cucina di Stagione, servizio abbonati, casella postale, 4800 Zofingen Prezzi 2016, con riserva di modifiche. Consegna all’estero più spese di porto. I dati possono essere utilizzati per scopi commerciali. 80060956 Ordina il tuo abbonamento tramite tagliando, chiamando lo 0848 877 869 o su www.saison.ch/ispirazione IL LUOGO DEL CUORE UELI GREMINGER «Il porto di Enge amplia l’orizzonte e apre la mente. Le navi sono pronte a salpare.» Ueli Greminger, 60 anni, ha studiato teologia a Zurigo e a Vienna. Lavora come parroco da oltre 30 anni e ha trascorso gli ultimi 10 anni al servizio della chiesa di St. Peter a Zurigo. L’autore considera sé stesso un teologo liberale che combina la dottrina religiosa al libero pensiero. v ivo e lavoro proprio di fianco alla chiesa di St. Peter con le sua imponente torre e il suo bagaglio storico di 700 anni. Quando di mattina presto mi avvio verso Mythenquai, talvolta a passo di jogging, altre volte passeggiando, per me è un po’ come un atto liberatorio dalle restrizioni storiche e dal corsetto di tradizioni di questo luogo. Il mio cammino si snoda lungo le sponde della Limmat fino a Bürkliplatz, dove rivolgo lo sguardo verso Sud, alle Alpi Glaronesi. All’orizzonte si staglia il Mar Mediterraneo… Proseguo per il lungolago, 56 Vivai 5/16 incorniciato dagli alberi, mentre in aria volteggiano i gabbiani. Anche il porticciolo di Enge, con i suoi battelli pronti a salpare, invita a prendere il largo. Raggiungo il mio luogo preferito, dove mi accoglie fedelmente lo scrittore zurighese Gottfried Keller. Quando mi ritrovo faccia a faccia con lui, il mio sguardo si posa sui suoi occhi tristi ed è come se mi rivolgesse sempre la stessa domanda: «Come va con la tua vita?» Mentre rimugino, affiorano alla mia mente spezzoni dei suoi meravigliosi racconti «La gente di Seldwyla» o un brano di «Enrico il Verde» che trovo particolarmente bello: « La quiete attira la vita, l’inquietudine la scaccia; Dio se ne sta zitto.» In «Enrico il Verde», Gottfried Keller si è dedicato intensamente alle sue origini religiose e si è liberato dalle restrizioni che queste gli imponevano. Si è poi congedato anche dall’angustia di Zurigo ed è andato a vivere per qualche tempo a Berlino. A me basta passeggiare di tanto in tanto verso Sud e raggiungere il mio luogo preferito, dove «Göpf» Keller mi fa riflettere con la sua solita domanda: «Come va con la tua vita?». l A cura di Marc Bodmer © Nico Schaerer Il porto di Enge, Zurigo BREAST CANCER AWARENESS CAMPAIGN ® TUTTI INSIEME PER SCONFIGGERE IL TUMORE AL SENO Unisciti a noi su BCAcampaign.com #BCAstrength CONCORSO o rs co i! n Co prem a Risolvi, rispondi e vinci Il premio in palio: un pacchetto «Island wellness» al Ganter Hotel & Restaurant Mohren sull’isola di Reichenau sul Lago di Costanza, dove vi attendono una lunga tradizione di ospitalità, rilassanti giornate di benessere e buona cucina. Sono inclusi 2 pernottamenti in camera categoria comfort con colazione gourmet, una cena a 3 portate, 1 massaggio e 1 trattamento cosmetico per 2 persone del valore di fr. 1000.–. mohren-bodensee.de Come partecipare Telefono Chiama lo 0901 560 003 (fr. 1.–/chiamata, da rete fissa) e lascia sulla segreteria soluzione, nome, cognome e indirizzo. SMS Invia VIVAI I, soluzione, nome, cognome e indirizzo al numero 920 (fr. 1.–/SMS). Cartolina postale (posta A) Edizioni Vivai, concorso 5/16, casella postale, 8074 Zurigo Il termine d’invio è il 26 ottobre 2016 La soluzione del numero precedente era Fragola Vince il premio Barbara Weber, Soletta I vincitori saranno sorteggiati tra tutte le risposte corrette delle tre versioni linguistiche di Vivai e quindi informati per iscritto. Il premio non sarà corrisposto in denaro. Sono escluse le vie legali. In merito al concorso non si tiene alcuna corrispondenza. I premi non ritirati dai vincitori entro 3 mesi dal sorteggio sono considerati scaduti e non saranno più consegnati. I collaboratori della Federazione delle cooperative Migros sono esclusi dalla partecipazione al concorso. La soluzione e il nome delle vincitrici o dei vincitori saranno pubblicati su Vivai 6/16. 58 Vivai 5/16 Abbonati gratis a Vivai su www.migros.ch/it/vivai, inviando una e-mail a: abbonamenti.vivai@ mediasmigros.ch oppure telefonando allo 0800 180 180 COSÌ TANTA SCELTA SENZA LATTOSIO. 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