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Nikon Coolpix 8800
di Giorgio Fattori (Digital Fish Eye)
L’ammiraglia delle compatte Nikon ha un grande sensore da 8MP, un grande obiettivo, equivalente
a uno zoom tradizionale 35-350mm e, unica nella sua serie, uno stabilizzatore d’immagini. Peccato
che anche le dimensioni siano piuttosto grandine.
La Nikon Coolpix 8800 è la più potente digitale compatta di casa Nikon e deriva in larga misura
dalla Coolpix 8700, anche lei di recente produzione. All’interno di un robusto corpo macchina in
lega di magnesio troviamo un sensore CCD da 8,8 x 6,6 mm in grado di contenere 8,31 milioni di
pixel totali. Abbinato a questo massiccio sensore, un obiettivo Nikkor ED con zoom ottico 10x in
grado di modificare la focale da 8,9 a 89 mm, che paragonati a un obiettivo tradizionale
equivalgono a una gamma focale di 35 - 350 mm.
Per coronare questa ambiziosa dotazione, Nikon ha deciso che la Coolpix 8800 fosse la propria
prima digitale compatta a essere dotata di uno stabilizzatore ottico d’immagine. Il sistema Vibration
Reduction si rivela indispensabile in una fotocamera che nonostante sfoggi una buona ergonomia,
presenta un elevatissimo rischio di movimenti involontari durane lo scatto quando viene adoperata
con lo zoom alla massima focale. Ma con un prezzo ufficiale di 1099 Euro, questa fotocamera non
rischia di essere lasciata in secondo piano a favore delle sicuramente più flessibili reflex digitali
economiche prodotte dalla stessa Nikon e Canon?
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Uno dei motivi che possono indurci alla scelta della Coolpix 8800 piuttosto che di una Canon EOS
300D o di una D70 va ricercato nella possibilità di avere un singolo obiettivo in grado di soddisfare
la maggior parte delle esigenze di ogni fotografo non professionista. In questo modo anche se
dovremo pur sempre portare con noi una fotocamera non certamente compatta o leggera, non
avremo l’ingombro della borsa con i diversi obiettivi. Ma dal punto di vista delle prestazioni, siamo
sicuri che una digitale compatta, per quanto potente, possa competere con una reflex digitale, anche
se di tipo economico? Il sensore da 8 MP effettivi della Coolpix è in grado di generare immagini di
3264 x 2448 pixel che possono essere stampate a una risoluzione di 300ppi dando luogo a fotografie
di 28 x 21 cm: tecnicamente quanto basta perché la nostra foto possa tecnicamente essere pubblicata
sulla copertina di una patinata rivista di pesca.
L’obiettivo come abbiamo già detto è un ottimo Nikkor ED VR con un’apertura massima di f2,8 e
una minima f8. Naturalmente si tratta di valori ancora lontani da quelli dei costosi obiettivi delle
fotocamere reflex, ma la qualità delle lenti è tale da garantire foto di ottima qualità senza evidenti
tracce di aberrazione cromatica, vignettatura né distorsione a barilotto o a cuscino. Lo zoom ottico
scorre in modo rapido e fluido da un’estremità all’altra della gamma focale, anche se non possiamo
negare che durante l’escursione produca un rumore non esattamente trascurabile. La possibilità di
inquadrare un soggetto e poi di riprenderlo ingrandendo l’immagine 10 volte è sicuramente
allettante e come si può vedere dalle seguenti due immagini il risultato è più che buono. Con una
fotocamera reflex potremmo ottenere sicuramente un risultato migliore, ma dovremmo usare uno di
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quegli obiettivi giganteschi che solitamente vediamo in dotazione ai fotografi che stazionano ai
bordi dei campi di calcio: ingombranti e pesanti, e non solo economicamente parlando.
Questa foto è stata scattata con una focale di 89 mm equivalenti, apertura f5,8, tempo di posa di
1/70 e sensibilità 50 ISO.
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Dalla stessa posizione è stata scattata quest’altra foto con una focale di 350 mm. apertura f7,4 ,
tempo di posa 1/190 e sensibilità 50 ISO. In aggiunta allo zoom ottico è stato usato anche lo zoom
digitale 4x.
I controlli fotografici sono molto capillari e rispondono alle esigenze del fotografo più esperto. La
ghiera di selezione delle modalità è posta nella parte superiore della grande impugnatura della
Coolpix 8800 e con un movimento del pollice destro possiamo accedere a controlli come il
bilanciamento del bianco, la sensibilità ISO e le caratteristiche delle immagini catturate. Oltre alla
modalità di esposizione automatica, manuale e a quelle semimanuali, possiamo accedere alla
modalità video che ci permette di registrare fino a 60 secondi di video a 640 x 480 pixel a 30 fps,
oppure filmati limitati solo dalla capacità della scheda di memoria, ma di qualità più bassa.
Non siamo rimasti soddisfatti, invece, dal pulsante Func. Per quanto possa essere utile usarlo in
congiunzione con la rotella di controllo posta nella parte posteriore dell’impugnatura per modificare
il parametro che personalmente usiamo con maggior frequenza, dobbiamo dire che lo svolgimento
di quest’operazione si rivela di una scomodità estrema. Anche il pulsante di controllo dello zoom è
risultato difficile da manovrare senza alterare la presa sulla fotocamera, soprattutto quando
dobbiamo diminuire la focale. Il piccolo pulsante con l’icona a forma di lampadina accesa serve per
illuminare il display di stato a fianco della ghiera di selezione. Peccato che l’illuminazione duri solo
alcuni secondi e poi si debba schiacciare di nuovo il pulsante.
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Per la composizione della foto possiamo avvalerci sia del mirino elettronico sia del monitor LCD. Il
primo, per quanto non possa essere paragonato ai mirini ottici delle fotocamere reflex, ha un oculare
in gomma morbida, la possibilità di regolare efficacemente le diottrie e 235.000 pixel che
permettono una buona valutazione della scena inquadrata. La copertura è pari al 97%
dell’inquadratura totale, valore perfettamente corrispondente a quello del monitor LCD.Il display
della 8800 ha una diagonale di 1,8 pollici e lo schermo è trattato in modo da risultare perfettamente
visibile anche in piena luce. Inoltre, il fatto di essere orientabile ci permette di scattare con
maggiore comodità close-up di fiori e insetti, oppure di scattare foto tenendo la fotocamera
all’altezza del bacino per non farci notare dal soggetto inquadrato, funzione molto utile quando
vogliamo riprendere con naturalezza bambini o animali.
Oltre al monitor il dorso della Coolpix 8800 è occupato dal pulsante SEL che permette di
visualizzare nel mirino o sul monitor l'
immagine inquadrata. Un'
ulteriore pressione attiva un
istogramma in tempo reale con cui possiamo controllare se l'
esposizione della scena inquadrata è
bilanciata correttamente.
Il pulsante AE/AF-L serve a bloccare l'
esposizione e la messa a fuoco del soggetto inquadrato,
mentre con il pulsante Quick possiamo visualizzare l'
ultima foto scattata. Il navipad con pulsante di
conferma centrale non è comodissimo da usare e a volte capita di uscire da una sezione del menu
anziché confermare la scelta operata. Con la rotella di controllo modifichiamo i valori del
diaframma e di velocità dell'
otturatore, oppure quelli della sensibilità ISO o del bilanciamento del
bianco.
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Sul corpo dell'
obiettivo si trova il pulsante AF con cui possiamo accedere alle opzioni della messa a
fuoco, tra cui quella manuale regolabile mediante la solita rotella di controllo. Poco più indietro
troviamo il pulsante per l'
azionamento dello stabilizzatore d'
immagini. Per scegliere il grado di
riduzione delle vibrazioni dobbiamo però entrare nel menu, ed è un vero peccato perchè un
controllo di questo genere può richiedere una scelta rapida quando ci troviamo in condizioni di
ripresa dinamiche. Il flash incorporato ha una buona potenza e un sistema di riduzione degli occhi
rossi che funziona alla perfezione. Il fatto che il flash si apra di scatto solo quando la fotocamera ne
reputa necessario l'
uso è sicuramente utile, ma spesso ci siamo trovati a ostruire quest'
operazione
con le dita della mano sinistra.
Facilità d'uso
Abbiamo visto che nella disposizione dei pulsanti, i progettisti della Coolpix 8800 non sono riusciti
a conferire a questa fotocamera quella facilità d'
uso che tanto sta a cuore ai fotografi più esperti, ma
l'
aspetto che più ci ha colpito negativamente è quello relativo alla reattività. La velocità d’azione di
una fotocamera è uno degli aspetti che rivestono maggior importanza sia per un fotografo poco
esperto, sia per un professionista.
Le case produttrici concentrano i loro sforzi nel tentativo di ridurre lo shutter lag, cercano in ogni
modo di rendere le fotocamere più veloci nell’avvio e di diminuire i tempi morti dovuti
all’elaborazione delle immagini da parte del processore. I risultati di questi sforzi si possono
apprezzare sia nelle recenti compatte, anche entry level, sia nelle reflex digitali professionali in cui
questo aspetto riveste un’importanza fondamentale. Un caso particolare è però, quello delle
compatte dotate di sensori di piccole dimensioni ma stipati all’inverosimile di fotodiodi, fotocamere
per intenderci, come la Coolpix 8800. A fronte di un non drammatico tempo di accensione di tre
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secondi circa, ci troviamo di fronte a un ritardo dell’otturatore che diventa perfino drammatico
quando inquadriamo un soggetto poco illuminato e in movimento. Grazie all’adozione di alcuni
suggerimenti che abbiamo trovato sul manuale d’uso, quali la riduzione della qualità dell’anteprima
dell’immagine sul display, lo spegnimento del sistema VR e del sistema di riduzione del rumore
digitale, nonché la scelta di scattare foto da 5 anziché da 8 MP, siamo riusciti ad aumentare la
velocità d’azione della 8800.
In pratica non si tratta di rinunce vitali, ma siamo convinti che una fotocamera di questo prezzo non
debba obbligarci a scendere a compromessi di questo tipo. Quello che invece non siamo riusciti a
migliorare è il tempo necessario alla scrittura dei dati sulla scheda di memoria Compact Flash,
soprattutto se li salviamo nel formato RAW o TIFF. Quando usiamo uno di questi due formati le
immagini registrate non vengono compresse e hanno una qualità sicuramente migliore e
particolarmente adatta agli interventi di fotoritocco in fase di post-scatto. E'un'
opzione assai
interessante e sfruttata ampiamente da quei fotografi che necessitano della massima perfezione nelle
loro immagini. Peccato che in questa modalità, dopo aver ripreso una scena debbano passare più di
dieci secondi prima di poter scattare la foto successiva. Le dimensioni dei file RAW o TIFF sono
notevoli e possono arrivare senza problemi a 25MB ciascuno. questo rende necessario l'
acquisto di
una scheda di memoria Compact Flash da almeno 512 MB. E forse è proprio questo il motivo per
cui Nikon ha deciso di non dotare la Coolpix 8800 di alcuna scheda di memoria.
La batteria ricaricabile agli ioni di litio ha una potenza di 1100mAh e un'
autonomia maggiore
rispetto a quella della Coolpix 8700, infatti secondo le indicazione di Nikon può supportare fino a
240 scatti.
Qualità immagine
Gli aspetti negativi che abbiamo evidenziato hanno
in pratica un peso differente in base alle esigenze del
fotografo che si trova dall’altra parte dell’obiettivo.
Per un fotoamatore esperto rinunciare a lavorare in
RAW per avere una fotocamera più veloce è un
compromesso difficile da accettare, mentre al
fotografo appassionato ma che non ha particolari
esigenze, la Coolpix" 8800 settata nel modo corretto
può dare notevoli soddisfazioni, perché le immagini
ottenute con questa fotocamera sono veramente
ottime. Il sensore da 8 MP abbinato un ottimo
obiettivo Nikkor e allo stabilizzatore d’immagini
VR producono risultati fantastici seppur non a
livello professionale.
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Le foto hanno un buonissimo livello di dettagli, un
notevole contrasto e una luminosità tali da conferirle
quasi l’incisività di una foto scattata con una reflex
digitale. La resa dei colori è quella tipica delle
fotocamere Nikon, leggermente fredda ma
particolarmente adatta a quel tipo di foto tanto
apprezzate dai fotografi di moda. Aldilà di questo, i
colori sono resi in modo naturale e vivido grazie
anche alla buona saturazione. Le foto scattate
all’aperto brillano per incisività e contrasto.
Abbiamo riscontrato una leggera tendenza alla
sottoesposizione ma il fatto che molte reflex digitali
si comportino allo stesso modo ci fa capire come
questo non sia poi un vero e proprio difetto.
La resa dei colori è naturale e in condizioni normali
il bilanciamento del bianco svolge con diligenza il
proprio compito. Differente la situazione nelle foto
scattate in interno con l’ausilio del flash incorporato:
qui si nota una leggera dominante azzurra che tende
a rendere più freddi i toni della pelle.
Se decidiamo di non usare il flash per illuminare un
soggetto ripreso in interni con un'
illuminazione
scarsa, dovremo ricorrere a tempi di esposizione
lunghi e in questo caso otterremo delle immagini in
cui la presenza del rumore digitale sarà tale da
rovinarne la nitidezza. Questo fenomeno risulterà
più evidente quando useremo sensibilità superiori ai
200 ISO e tempi di posa maggiori di 1/40 di
secondo, come capita spesso quando vogliamo
scattare una macro a un insetto o a una mosca
artificiale.
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Con una sensibilità di 100 ISO e un tempo di 1/140
di secondo, come quello usato per questa foto, si
nota come il livello di rumore sia nettamente
inferiore e la foto presenti nitidamente i dettagli
fondamentali.
Concludendo
La Nikon Coolpix 8800 è una fotocamera con caratteristiche adatte a un fotografo esperto, ma ha
dei limiti che risultano troppo penalizzanti per un fotografo con esigenze di alto livello. Viste le
dimensioni, il peso, il prezzo e le prestazioni io mi sentirei di consigliare piuttosto l’acquisto di una
reflex digitale come la Nikon D70 o la Canon EOS 300D (anche se l’acquisto di un obiettivo
equivalente allo zoom della Coolpix 8800 potrebbe farci spendere qualche centinaio di euro in più,
ricordiamoci che la qualità delle ottiche reflex è generalmente migliore di quella delle ottiche
montate su fotocamere compatte).
Struttura
Facilità d'uso
Prestazioni
Qualità immagine
Qualità/prezzo
Giudizio globale
Giorgio Fattori © Pipam.com
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