orario di lavoro per gli specializzandi di

ORARIO DI LAVORO PER GLI SPECIALIZZANDI DI GASTROENTEROLOGIA: ESISTONO
GRANDI DIFFERENZE IN EUROPA.
Esiste una direttiva europea dell’orario di lavoro (EWTD) che ha una regola basilare molto
semplice: un lavoratore adulto deve avere un periodo di riposo di non meno di undici ore
consecutive in ogni periodo di 24 ore durante il quale egli lavora come dipendente e la settimana
media di lavoro di un giovane specializzando non dovrebbe essere superiore alle 56 ore, compresi i
turni di guardia tutorata. Tutti dovrebbero avere due periodi di riposo di almeno 24 ore ogni
quindici giorni e quattro settimane di vacanze annuali.
IL Professor Roy Pounder si sta occupando alacremente del problema dell’orario di lavoro dei
nostri specializzandi a livello europeo ed una sua recente inchiesta ha fatto emergere che quasi tutti
gli Stati membri della Comunità violano le regole di cui sopra. In altre parole, Stati importanti e più
vecchi come appartenenza (Francia, Germania, Belgio, Portogallo) arrivano a richiedere un
impegno orario settimanale anche superiore alle 56 ore e non permettono recuperi dopo le guardie
ai junior doctor. Ciò sembra più dovuto ad un numero insufficiente di specializzandi che ad
un’esigenza di risparmio di spesa da parte del sistema sanitario. Tuttavia, è stato ampiamente
provato che un tale carico di lavoro aumenta notevolmente il rischio di errori medici. Pertanto, la
proposta della Commissione Europea capitanata da Pounder è di far scendere l’orario settimanale da
56 a 48 ore a partire dal 1 Agosto 2009 per non sconvolgere troppo gli attuali organigrammi nei
Paesi carenti di forza lavoro. Nonostante la suddetta proposta di parziale riduzione, molti Paesi
hanno già risposto che non riusciranno ad adeguarsi in tempi così brevi e tra essi possiamo elencare
Francia, Germania, Finlandia, Ungheria, Norvegia, Irlanda, Polonia, Belgio, Croazia, Portogallo,
Slovenia, Cechia, Lussemburgo, Cipro.
Una volta tanto, l’Italia non è compresa nella lista dei Membri disobbedienti grazie all’introduzione
del recente contratto di formazione specialistica, che prevede un impegno orario settimanale di 38
ore, comprendente anche gli eventuali turni di guardia tutorata con il conseguente recupero
immediatamente successivo.
Vincenzo Savarino