Il Prestito Flessibile - cdp (cdp)
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Il Prestito Flessibile - cdp (cdp)
Cassa depositi e prestiti spa “L’e volu zion e de i pr odot t i e se r vizi fin a n zia r i de lla CD P offe r t i a gli En t i Loca li ” Programma eventi maggio - giugno 2010 www.cassaddpp.it Cassa depositi e prestiti spa I N D I CE L’EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI CDP DOPO LA RIFORMA 2009 I PRODOTTI FINANZIARI OFFERTI DA CDP AGLI ENTI LOCALI LA PROCEDURA DI CONCESSIONE DEI PRESTITI CDP E LE PRINCIPALI NOVITÀ SUI MODULI E LE SCHEDE ISTRUTTORIE APPENDICE LISTA CONTATTI SITO INTERNET 2 Cassa depositi e prestiti spa L’EVOLUZI ON E D ELLA STRUTTURA ORGAN I ZZATI VA D I CD P D OPO LA RI FORM A 2 0 0 9 3 Cassa depositi e prestiti spa CD P da 1 6 0 a n n i a l se r vizio de l Pa e se Ca ssa de posit i e pr e st it i ( CD P) è una Socie t à pe r Az ion i cont r olla t a da llo St a t o it a lia no. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è azionista al 70% del capitale sociale, mentre il restante 30% è partecipato da 66 Fondazioni di origine bancaria. CDP da 160 anni persegue una missione istituzionale: finanziare lo sviluppo del Paese. Attraverso la Raccolta postale CDP finanzia: •lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali, gli Enti pubblici e gli Organismi di diritto pubblico; •le operazioni di interesse pubblico promosse da Enti pubblici, incluse le operazioni per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, quando siano assistite da garanzia o assicurazione della SACE; •le operazioni effettuate a favore delle PMI per finalità di sostegno dell’economia. Utilizzando la Raccolta presso investitori istituzionali CDP finanzia: le opere, gli impianti, le reti e le dotazioni destinati alla fornitura di servizi pubblici, a condizioni di mercato, operando anche insieme ad altre istituzioni finanziarie. A sot t oline a r e il va lor e st r a t e gico e la qua lit à di CD P, le pr incipa li a ge nzie di r a t ing in t e r na ziona li assegnano alla Cassa depositi e prestiti lo stesso rating della Repubblica Italiana. 4 Cassa depositi e prestiti spa Le fon t i di pr ovvist a e gli im pie gh i Mercato dei capitali RISPARMIO G Re a r p a I t u b n z ia al bl ia ic na a PRIVATO Libretti e buoni postali Repubblica Italiana MEF C A S S A D E P O S I T I Risorse agevolate E per lo sviluppo P R E S T I T I IMPRESE (corporate e project finance) ENTI PUBBLICI CREDITO AGEVOLATO E SUPPORTO ALL’ECONOMIA FINANZA DI PROGETTO ( “operazioni promosse”) 5 Cassa depositi e prestiti spa Mission tradizionale La mission tradizionale di CDP è stata finalizzata, sin dalla sua costituzione nel 1850, al finanziamento dello sviluppo del Paese in modo tale che le risorse provenienti dal territorio nazionale venissero impiegate per la valorizzazione dello stesso. CDP assolve a questo compito utilizzando il Rispa r m io post a le per finanziare le opere di interesse pubblico realizzate dagli Enti Locali: scuole, strade, ospedali, ristrutturazioni del patrimonio immobiliare, recupero dei centri storici, ambiente, etc. CDP è l’emittente dei prodotti del Risparmio postale (Libretti di risparmio e Buoni fruttiferi) collocati da Poste Italiane attraverso gli oltre 14mila sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale. 6 Cassa depositi e prestiti spa Linee di attività CDP ha sempre operato per garantire lo sviluppo del Paese, aggiornando costantemente le linee di attività ed adeguando la propria struttura organizzativa. finanziamenti ad Enti pubblici (attività tradizionale); finanziamenti alle imprese per progetti “promossi” dagli Enti pubblici; finanziamenti a supporto all’economia (PMI); finanziamenti alle imprese per investimenti nei servizi pubblici e finanza di progetto; fondi agevolati; investimenti e servizi immobiliari; partecipazione a fondi infrastrutturali di private equity. 7 Cassa depositi e prestiti spa Struttura Funzionale C.d.A. Presidente Corporate management Amm.Delegato = Gestione Separata 1 e 2 = Gestione Ordinaria = Funzioni di supporto Aree di Supporto Raccolta di mercato Raccolta con garanzia dello Stato ENTI PUBBLICI Finanza di progetto (operazioni promosse dagli enti pubblici) Gestione Separata 1 e 2 Investimenti diretti o promossi CREDITO AGEVOLATO IMMOBILIARE (consulenza) Imprese Corporate e Project Finance Gestione Ordinaria Investimenti destinati alla fornitura di servizi pubblici 8 Cassa depositi e prestiti spa Pia n o I n du st r ia le 2 0 0 9 - 2011 Il Pia n o I n du st r ia le 2 0 0 9 - 2011 prevede che CDP metta a disposizione del Paese risorse dirette per circa 5 0 m ilia r di di e u r o (pari a oltre il 3% del PIL italiano) e ulteriori risorse indirette per 2 miliardi di euro, queste ultime sottoforma di garanzie da rilasciare a valere sul Fondo di Garanzia Opere Pubbliche. Sono stati destinati complessivamente 1 8 m ilia r di di e u r o pe r i fin a n zia m e nt i dir e t t i a gli Ent i Te r r it or ia li e Loca li, core business di CDP, cioè 6 miliardi l’anno e pari - nel triennio - al 36% delle risorse complessive previste dal piano industriale. Per il biennio 2010-2011, CDP ha in programma un’attività promozionale sul territorio nazionale, attraverso un programma di Seminari informativi destinati alla platea degli Enti Locali 9 Cassa depositi e prestiti spa I Fin a n zia m e n t i a gli En t i Pu bblici Destinatari Prodotti Circolare CDP di riferimento nr. 1255/05 Prestito ordinario ENTI LOCALI L’attività CDP di finanziamento degli Enti Pubblici, è qualificata come “se r vizio di in t e r e sse e con om ico generale” ed è svolta in un regime di: nr. 1273/08 Prestito Flessibile nr. 1263/05 TRASPARENZA REGIONI E PROVINCE AUTONOME Prestito senza preammortamento ad erogazione unica o multipla nr. 1271/07 ACCESSIBILITA’ Mutuo fondiario senza preammortamento a erogazione unica UNIFORMITA’ DI TRATTAMENTO Mutuo a erogazione unica assistito da garanzie finanziarie ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO E SOCIETA' CONTROLLATE DAGLI ENTI LOCALI Sottoscrizione a fermo di titoli obbligazionari garantiti da pegno o cessione del credito Prestito chirografario con preammortamento assistito da fideiussione Prestito chirografario senza preammortamento assistito da fideiussione PREDETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI FINANZIARIE nr. 1276/09 Ai prodotti elencati vanno aggiunti i programmi 2005-2007 di gestione attiva del debito degli Enti Territoriali ed i prestiti con oneri di ammortamento a carico dello Stato. 10 Cassa depositi e prestiti spa I Fin a n zia m e n t i a gli En t i Pu bblici (segue) Destinatari Prodotti Garanzia Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Prestito chirografario mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d’impegno e di negative pledge da parte della regione di riferimento Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Prestito chirografario Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d’impegno dell’ente territoriale di riferimento (regione o comune) Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Prestito chirografario Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Prestito chirografario Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d’impegno della regione di riferimento Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Prestito chirografario Mandato irrevocabile (ovvero fideiussione rilasciata da primario istituto di credito) + lettera d’impegno della regione di riferimento Mutuo fondiario Ipoteca di primo grado su beni immobili che appartengano al patrimonio disponibile dell’Ente Enti operanti nel settore dell'Edilizia residenziale pubblica(1) Circolare CDP di riferimento disponibili Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere nr. 1274/09 (aggiornamento della circ.nr. 1272/07 Enti operanti nel settore dell'Edilizia residenziale pubblica Università statali e Istituti ad esse assimilati Università statali e Istituti ad esse assimilati Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale La CDP rende inoltre finanziamenti in favore di: Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale nr. 1275/09 Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario Enti pubblici non territoriali residuali rispetto a quelli specificatamente normati (2) Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario mandato irrevocabile nr. 1277/10 Prestito chirografario Enti pubblici non territoriali residuali rispetto a quelli specificatamente normati fideiussione rilasciata da primario istituto di credito fideiussione rilasciata da una regione, una provincia o un comune (1) per gli enti di questa categoria costituiti in società per azione è previsto uno specifico profilo cauzionale (2) indicativamente: enti e istituzioni di ricerca, camere di commercio industria artigianato e agricoltura, autorità portuali, autorità amministrative indipendenti, enti parco, consorzi di bonifica, consorzi interuniversitari, istituti regionali di ricerca sperimentazione e aggiornamento educativi, enti regionali di sviluppo agricolo, etc 11 Cassa depositi e prestiti spa Ricor so dir e t t o a CD P Premesse normative: D.Lgs. 1 2 a pr ile 2 0 0 6 , n . 1 6 3 “Codice de i cont r a t t i pu bblici r e la t ivi a la vor i, se r vizi e for n iture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”. art. 19 “Contratti di servizi esclusi”: co.2: Il presente codice non si applica agli appalti pubblici di servizi aggiudicati da un’amministrazione aggiudicatrice o da un ente aggiudicatore ad un’altra amministrazione aggiudicatrice o ad un’associazione o consorzio di amministrazioni aggiudicatrici, in base ad un diritto esclusivo di cui esse beneficiano in virtù di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative pubblicate, purché tali disposizioni siano compatibili con il trattato. art. 3 “Definizioni”: co.25: Le «amministrazioni aggiudicatrici» sono: le amministrazioni dello Stato; gli enti pubblici territoriali; gli altri enti pubblici non economici; gli organismi di diritto pubblico; le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati, costituiti da detti soggetti. co.26: L’«organismo di diritto pubblico» è qualsiasi organismo, anche in forma societaria: •istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale; •dotato di personalità giuridica; •la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo d’amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. 12 Cassa depositi e prestiti spa Ricor so dir e t t o a CD P (segue) Conclusioni: CDP possiede i requisiti propri dell'organismo di diritto pubblico, come definito dall’art. 3, comma 26, del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163. Trattasi infatti di un soggetto dotato di personalità giuridica, sottoposto indubbiamente ad una influenza pubblica essendo il suo capitale in mano allo Stato, e si può anche ritenere che sia istituita per soddisfare esigenze di interesse generale che non hanno carattere industriale o commerciale. Cassa depositi e prestiti ha infatti lo scopo di fornire la provvista finanziaria delle pubbliche amministrazioni statali e locali al fine di consentire loro di svolgere le proprie funzioni istituzionali. Inoltre, i contratti che vengono stipulati da Stato, Regioni, Enti pubblici, Enti locali o Organismi di diritto pubblico con la Cassa, sono esenti dall'applicazione della normativa di evidenza pubblica in base a quanto stabilito dall’art. 19, comma 2, del d.lgs. 163/06. 13 Cassa depositi e prestiti spa I PROD OTTI FI N AN ZI ARI OFFERTI D A CD P AGLI EN TI LOCALI 14 Cassa depositi e prestiti spa I pr odot t i fin a n zia r i di CD P pe r gli En t i Loca li 1. Prestito ordinario: strumento di finanziamento tradizionale, con durata compresa tra 5 e 30 anni. Gli interessi possono essere a tasso fisso o variabile. Il periodo di preammortamento può durare sino ad un massimo di due anni. Le rate di ammortamento dei prestiti sono comprensive di capitale ed interessi, a quote capitale costanti o crescenti. 2. Pr e st it o fle ssibile : prodotto ideato per gli investimenti più rilevanti e con un periodo di realizzazione esteso. Consente erogazioni in più tranche nell’ambito di un periodo di utilizzo in linea con le fasi di realizzazione dell’investimento. 3. Fon do r ot a t ivo pe r la pr oge t t u a lit à : destinato a finanziare gli Enti locali mediante l’anticipazione delle spese necessarie allo studio ed alla progettazione relative agli investimenti. Tale fondo è stato istituito dalla Legge numero 549 del28 dicembre 1995 ed è regolato dalla Circolare CDP nr. 1250/2003. 15 Cassa depositi e prestiti spa I pr odot t i fin a n zia r i di CD P pe r gli En t i Loca li ( se gu e ) Principali caratteristiche dei prestiti CDP: Pubblicazione settimanale delle condizioni finanziarie per allinearle alle condizioni di mercato; Erogazioni a SAL (stato avanzamento lavori); Riconoscimento sulle somme ancora da erogare durante il periodo di ammortamento di una importo, corrisposto con cadenza semestrale, parametrato all’Euribor 6 mesi (non soggetto ad alcuna ritenuta fiscale); Stipula del contratto di prestito, senza oneri notarili e tributari, mediante scambio di corrispondenza; Riduzione del prestito senza alcun onere per l’ente locale in caso di ribassi d’asta e di economie di spesa. 16 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Or din a r io: ca r a t t e r ist ich e ge n e r a li Le procedure di Concessione, Erogazione e Variazione post-concessione del finanziamento sono regolate dalla Cir cola r e CD P n . 1 2 5 5 de l 2 7 ge n n a io 2 0 0 5 , così come successivamente modificata ed integrata anche alla luce della Circolare CDP n. 1273 del 22 luglio 2008. Il Prestito Ordinario risulta indicato per la copertura finanziaria di investimenti con pr ofili di spe sa pr ogr a m m a bili in u n or izz on t e t e m por a le br e ve (ad esempio acquisto beni immobili, manutenzioni straordinarie, etc), scegliendo un periodo di preammortamento tale da minimizzarne gli oneri (durata preammortamento massimo: 31 dicembre del secondo anno successivo a quello della stipula). Il prestito ordinario è disponibile per il finanziamento di un unico investimento, così come per la copertura finanziaria di più interventi, a n ch e n e l ca so di u n sogge t t o be n e ficia r io dive r so da uno o più soggetti pagatori. 17 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Or din a r io: ca r a t t e r ist ich e ge n e r a li ( se gu e ) L’Ente può scegliere tra tasso fisso e variabile (indicizzato ad una media del tasso Euribor). Nel caso del prestito a tasso fisso, l’ammortamento del debito è a rate costanti (metodo francese), mentre è a quote capitale costanti (metodo italiano) nel caso del prestito a tasso variabile. Ai fin i con t a bili, il finanziamento ordinario prevede - ai sensi della normativa vigente in materia e salvo eventuali eccezioni dovute a trattamenti agevolati - l’accertamento per l’intero ammontare concesso al t it olo V de lle e n t r a t e de l bila n cio pr e vision a le dell’esercizio in cui cade la stipula del contratto. 18 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile Introdotto a fine 2005, il Prestito Flessibile è ancora oggi un prodotto innovativo, sia rispetto al Prestito Ordinario della stessa CDP, sia agli altri prodotti disponibili sul mercato: caratteristica principale è quella di consentire all’Ente una con t a bilizza zion e de ll’im pe gn o lim it a t a m e n t e a lle sole somme erogate e non all’intero ammontare concesso da CDP. Il Prestito Flessibile quindi è ideale per il finanziamento di progetti di grandi dimensioni e impegno, i cui tempi di realizzazione siano particolarmente lunghi. Tale tipologia di finanziamento è particolarmente efficace nel fornire copertura finanziaria a investimenti per i quali possano essere previste for m e a ge vola t e di com pa r t e cipa zion e a lla spe sa da parte dello Stato o di altri soggetti interessati, come le Regioni. 19 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : ca r a t t e r ist ich e pr in cipa li Le caratteristiche principali del Prestito Flessibile sono: • periodo di utilizzo e preammortamento fino a 6 anni, durata complessiva fino a 30 anni; • possibilità di passaggio da regime a tasso variabile a regime a tasso fisso; • facoltà di e st inzion e a n t icipa t a o di r idu zion e se nza in de n n iz zo (nel caso rispettivamente di mancata realizzazione dell’opera o di accertamento di risorse finanziarie alternative di natura esclusivamente non debitoria); • possibilità di finanziare con il medesimo prestito più in t e r ve n t i r icon du cibili a pia n i di in ve st im e n t o tra loro funzionalmente integrati; • modalità di registrazione contabile che, anche sulla base delle note interpretative rilasciate dai competenti organi istituzionali, consente di r ipa r t ir e l’a cce r t a m e n t o de lle e n t r a t e e l’im pe gn o de lla relativa spesa su base pluriennale e sino al termine massimo di scadenza del periodo di utilizzo. 20 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: principali vantaggi Si tratta di una modalità di prestito a medio-lungo termine, che consente di contrarre un debito per un ammontare in linea con le esigenze di finanziamento in funzione dello stato di avanzamento lavori. Pr in cipa li va n t a ggi de lla fle ssibilit à : Possibilità di allungare la durata del preammortamento fino a 5 anni Oneri finanziari calcolati solo sulla somma effettivamente erogata Possibilità di riduzione dell’importo del finanziamento in relazione all’effettiva spesa di investimento Possibilità di rinuncia a costo nullo in caso di non realizzazione dell’opera Opzione per trasformare, con cadenza annuale, il tasso d’interesse da variabile a fisso 21 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: dalla stipula … all’ammortamento Le fasi: 1. LA STIPULA DEL CONTRATTO DI PRESTITO; 2. PRE- AMMORTAMENTO; 3. FINE DEL PERIODO DI UTILIZZO E DEL PRE- AMMORTAMENTO; 4. AMMORTAMENTO. DATA DI STIPULA gg/mm/aaaa TERMINE DEL PREAMMORTAMENTO 31/12/aaaa+m PERIODO DI UTILIZZO PREAMMORTAMENTO m anni 31/12/aaaa+n AMMORTAMENTO n anni D URATA M ASSI M A COM PLESSI VA D EL CON TRATTO 3 0 a n n i 22 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: la stipula La procedura per la concessione del Prestito Flessibile ricalca quella prevista per il Prestito ordinario, descritta nella Circolare CDP n. 1255 così come successivamente modificata ed integrata anche alla luce della Circolare CDP n. 1273. Supponiamo che il prestito sia stato affidato. Es: 15/10/2010 stipula Nella fase di stipula l’ente stabilisce: la durata del pre-ammortamento; la durata dell’ammortamento; l’ammontare nominale del prestito; il piano unico di ammortamento e lo spread unico vigente nella settimana di perfezionamento del contratto. 23 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : il pr e a m m or t a m e n t o Periododi diutilizzo utilizzo Periodo Inizio ammortamento (1/01/2014) 15/10/2010 stipula 30/11/2013 PrePre-ammortamento ammortamento Durante il periodo di pre-ammortamento l’ente paga semestralmente (31 luglio, 31 gennaio) gli interessi di pre-ammortamento solo sulle somme effettivamente erogate. Nell’ambito del periodo di preammortamento si definisce un periodo di utilizzo, che inizia dalla data di stipula del contratto e termina il 30 novembre precedente la data di fine periodo di preammortamento, durante il quale l’Ente potrà richiedere erogazioni e prendere le proprie decisioni sul regime di interessi applicabile. 24 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : il t e r m in e de l pe r iodo di u t ilizzo AMMORTAMENTO PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO Ricognizione su: ammontare erogato (E) rispetto al nominale (N) E<N E=N E=0 IN ALTERNATIVE : AMMORTAMENTO RINUNCIA A L’AMMONTARE COSTO NULLO EROGATO PER MANCATO UTILIZZO 1. RIDUZIONE AUTOMATICA 2. CONVERSIONE TOTALE 3. CONVERSIONE PARZIALE 25 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : il t e r m in e de l pe r iodo di u t ilizzo (segue) AMMORTAMENTO PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO Ricognizione su: Esercizio opzioni tasso fisso Nessuno Calcolo interessi di ammortamento a TV Parziale Calcolo interessi di ammortamento: TV su erogato non opzionato e TF su erogato opzionato Totale Calcolo interessi di ammortamento a TF 26 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile : l’ammortamento PREAMMORTAMENTO E PERIODO DI UTILIZZO AMMORTAMENTO 1. PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO Le Quote Capitale per il Periodo di linearmente crescenti al trascorrere durata del periodo di ammortamento unico di ammortamento (da applicare a Ammortamento sono del tempo. Ad ogni corrisponde un piano tutte le erogazioni). eur Individua le Quote Capitale da corrispondere ad ogni scadenza della rata di ammortamento, indipendentemente dal regime degli interessi o dall’andamento del mercato durante il periodo di pre-ammortamento. Piano unico di ammortamento su 100 euro di ammontare nominale su 3 ipotesi di durata di ammortamento 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 n° rata 5 anni 10 anni 20 anni 2. CALCOLO DEGLI INTERESSI Gli interessi di ammortamento sono calcolati a tasso variabile e/o fisso a seconda dell’esercizio delle opzioni nel periodo di pre-ammortamento. 3. PERIODICITA’ RATE Il pagamento avviene su base semestrale (il 30/6 ed il 31/12). 27 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : a spe t t i con t a bili La registrazione contabile nel bilancio consuntivo Lettera Ministero Economia e Finanze - Direzione Ragioneria Generale Stato (*): “… il prestito flessibile, … , determina l’insorgere del debito sul bilancio dell’ente lim it a t a m e n t e a lle somme erogate nel periodo di utilizzo …”; • “… il limite di indebitamento deve essere calcolato sull’intero importo concesso …”; • “ … la de le ga zion e di pa ga m e n t o, rilasciata sull’intero importo, non pregiudica l’idoneità del prodotto a generare debito limitatamente all’importo erogato nel periodo di utilizzo, in quanto è prevista una sua efficacia differita coincidente con l’inizio dell’ammortamento ….”. (*) MEF- DRGS Prot. N. 00078910 del 26/5/2006, in risposta a richiesta di parere CDP 28 Cassa depositi e prestiti spa I l Pr e st it o Fle ssibile : a spe t t i con t a bili (segue) La registrazione contabile nel bilancio previsionale: Quesito: L’accesso allo strumento può avvenire, nel caso in cui le entrate relative all’accensione del prestito siano inserite da parte dell’Ente nel bilancio pluriennale e nei bilanci degli esercizi successivi, in corrispondenza della previsione di erogazione del prestito in ciascuno degli esercizi coperti dal periodo di utilizzo del prestito flessibile richiesto? 1) Lettera Ministero economia e finanze - Ragioneria generale stato (*) “Si esprime l’avviso che la prospettata modalità di contabilizzazione del prestito in questione, funzionale al conseguimento dell’obiettivo di diluizione dell’incidenza locali. … del debito, non contrasti con l’ordinamento contabile degli enti trova legittimazione negli artt. 171 – 179 – 183 – 203 del TUEL…” (*) Prot. N. 00002404 del 23/1/2007, in risposta alla richiesta di parere CDP Prot. N DG\P\1481\06 del 11/12/2006 2) Lettera Ministero interni – Direzione centrale finanza locale (*) “ … A parere di questo Ufficio, appare legittima e conforme ai principi contabili validi per gli enti locali l’iscrizione nelle singole annualità di bilancio degli stanziamenti di entrata e di spesa correlati alle sole somme di cui progressivamente sarà richiesta l’erogazione. (*) MIN Prot. N. 4858/06 del 28/03/2007, in risposta alla richiesta di parere CDP Prot. N DG\P\1481\06 del 11/12/2006 29 Cassa depositi e prestiti spa Un e se m pio di con t a bilizza zion e : “Pr e st it o Or din a r io vs Pr e st it o Fle ssibile ” Risposta Bisogno Ente: Prestito flessibile Nell’anno 2010 nasce per l’Ente l’e sige nza di dare copertura finanziaria alla costruzione di una scuola. Cost o di r e a lizza zione st im a t o: Caratteristiche: com ple ssivi Finalità : euro 15 mln fina n zia r e ope r e in fr a st r ut t u r a li che richiedono un lungo periodo di realizzazione; Tempo di realizzazione stimato: 4 anni Ammontare minimo: 1 milione di euro; I pot e si di r ich ie st e di e r oga zion i, in fun zion e de l cr on o - pr ogr a m m a de i la vor i st im a t o, Durata complessiva: massimo 30 anni; Rimborso: programmate come segue: se condo un pia n o un ico di a m m or t a m e nt o in r e la zione a lla du r a t a pr e sce lt a - 10% nel primo anno = 1.500.000 € (2010) - 20% nel secondo anno = 3.000.000 € (2011) Durata - 40% nel terzo anno = 6.000.000 € (2012) m a ssim o 5 a n ni da l 1 ° ge n na io de ll’a n no sola r e - 30% nel quarto anno = 4.500.000 € (2013) dal debitore; pr e - ammortamento: m inim o 2 a n ni, successivo alla stipula; Interessi: ipotesi di durata ammortamento: 24 anni inizia lm e nt e a t a sso va r ia bile con opzione di trasformazione a tasso fisso. 30 Cassa depositi e prestiti spa Contabilizzazione della spesa per la realizzare l’infrastruttura(*) (prestito ordinario CDP vs Prestito Flessibile CDP) Prestito Ordinario Bilancio di previsione 2010 Entrate Bilancio Consuntivo 2010 Entrate Spese TIT. V° Accensione nuovi prestiti 15,0 Entrate TIT. V° Assunzione nuovi prestiti: accertamenti 15,0 in c/residui 13,5 TIT. II° Spese in c/capitale 15,0 Bilancio di previsione 2010 Prestito Flessibile TIT. II° Spese in c/capitale: impegni in c/residui TIT. V° Assunzione nuovi prestiti: accertamenti 1,5 in c/residui 0 TIT. II° Spese in c/capitale 1,5 15,0 13,5 Bilancio Consuntivo 2010 Entrate Spese TIT. V° Accensione nuovi prestiti 1,5 Spese Spese TIT. II° Spese in c/capitale: impegni in c/residui 1,5 0 Bilancio pluriennale 2010-2012 2010 2011 2012 Entrate – Assunzione mutui 1,5 3.0 6.0 4,5 Spese – Spese in c/capitale 1,5 3.0 6.0 4,5 (*) Ipotesi di rispetto del crono-programma delle erogazioni (**) ex art.183 co.7 TUEL 2013 (**) 31 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: le novità Dall’introduzione del Prestito Flessibile del novembre 2005, CDP ha raccolto e rielaborato esigenze e suggerimenti formulati dagli Enti Locali al fine di perfezionare le caratteristiche strutturali del prodotto ed introdurre nuovi elementi di flessibilità. … il risultato sarà un Prestito Flessibile ... 32 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: le novità (segue) … PIÙ PIÙ ACCESSIBILE ACCESSIBILE … Nuove soglie di accesso: •€ 2 5 0 .0 0 0 ,0 0 pe r i Com un i con popola zion e m a ggior e di 5 .0 0 0 a bit a nti; •€ 100.000,00 per i Comuni fino a 5.000 abitanti. 33 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: le novità (segue) … PIÙ PIÙ PERFORM PERFORMAN ANTE TENNELLA ELLA GESTI GESTION ONEEDDEL EL DDEBI EBITO TO … Possibilità di rimborso anticipato anche parziale, sia in preammortamento ch e in a m m or t a m e n t o, de lle som m e e r oga t e / e n t r a t e in a m m or t a m e n t o (min. € 50.000,00) 34 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: le novità (segue) … PIÙ PIÙ FUNZIONALE FUNZIONALE … Diverso utilizzo delle somme non erogate per l’intera durata del prestito. 35 Cassa depositi e prestiti spa Il Prestito Flessibile: le novità (segue) … PIÙ CAUTELATI VO D AL RI SCH I O D I TASSO Facoltà del Comune di trasformare il regime degli interessi da tasso variabile a tasso fisso anche durante il periodo di ammortamento. 36 Cassa depositi e prestiti spa Fon do Rot a t ivo pe r la Pr oge t t u a lit à Fonti normative ed aspetti generali: • fondo costituito ai sensi della Legge nr. 549/95, successivamente modificata dall’ art. 70 della Legge nr. 289/02; • le modalità di utilizzo del Fondo sono regolate nella Circolare CDP nr. 1250 del 25 febbraio 2003; • natura “rotativa” del Fondo prevede che le sue disponibilità vengono ricostituite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori. Ambito soggettivo (beneficiari): • Regioni, Enti Locali, Amministrazioni dello Stato ed Enti Pubblici. Ambito oggettivo (singola opera od insieme di opere funzionalmente integrate): • “studi per la rilevazione dei bisogni e delle esigenze” connessi all’idea progettuale che si intende sviluppare e che scaturiscono dalla rilevazione dei fabbisogni infrastrutturali espressi dal territorio; • studi di pre-fattibilità e fattibilità (sostenibilità economico-finanziaria, amministrativa-procedurale, socioambientale e tecnica); • redazione progetti preliminari, definitivi ed esecutivi; • documenti preparatori dei concorsi di idee e progettazione. 37 Cassa depositi e prestiti spa Fon do Rot a t ivo pe r la Pr oge t t u a lit à (segue) Spese non finanziabili: • spese per utilizzo di risorse interne (qualificabili come spese correnti); • spese per la predisposizione e pubblicazione dei bandi di gara; • spese già sostenute al momento della richiesta dell’anticipazione; • rimborsi spese ai soggetti non vincitori dei concorsi di progettazione; • spese per commissioni giudicatrici; • spese relative alla predisposizione di atti di pianificazione (urbanistica, territoriale, ambientale, etc) • spese relative a particolari atti di programmazione (piani d’ambito nel settore idrico, programmi urbani di mobilità, etc); • spese per gli studi di fattibilità relativi alla costituzione delle società di trasformazione urbana (STU). Soglie di accesso (costo previsto delle opere per lavori e forniture al netto di Iva): • € 250.000 per i comuni con popolazione pari od inferiore a 5.000 abitanti; • € 1.000.000 per tutti gli altri soggetti; • non vi sono soglie minime di progetto nel caso di richieste relative a concorsi di idee. 38 Cassa depositi e prestiti spa Fon do Rot a t ivo pe r la Pr oge t t u a lit à (segue) Importo dell’anticipazione: • le spese finanziabili relative all’intero ciclo programmatorio-progettuale sono suddivise in 2 FASI D I STUDIO e 3 FASI DI PROGETTAZIONE; • le diverse richieste possono essere accorpate in un’unica anticipazione, avendo l’accortezza di distinguerle tra la fase di studio e la fase di progettazione; • l’ammontare massimo dell’anticipazione n on pu ò e sse r e in ogn i ca so su pe r ior e a l 1 0 % de l costo presunto dell’opera o dell’insieme funzionale delle opere. Erogazione: in una o più soluzioni entro un periodo di 1 2 m e si (finanziamento di un’unica fase) o 1 8 m e si (più fasi). Interessi: a totale carico dello Stato. Durata: 3 anni a decorrere dalla prima erogazione. 39 Cassa depositi e prestiti spa Fon do Rot a t ivo pe r la Pr oge t t u a lit à (segue) Rimborso: • con risorse proprie dell’Ente; • attivando uno specifico mutuo con CDP a 5 anni; • includendole le spese relative all’anticipazione nel quadro economico dell’investimento del mutuo CDP che finanzia il progetto complessivo. Garanzia: • all’atto di ciascuna domanda di erogazione l’Ente rilascia apposita delegazione di pagamento. 40 Cassa depositi e prestiti spa LA PROCED URA D I CON CESSI ON E D EI PRESTI TI CD P E LE PRI N CI PALI N OVI TÀ SUI M OD ULI E LE SCH ED E I STRUTTORI E 41 Cassa depositi e prestiti spa I l pr oce sso di con ce ssion e e le fa si di ge st ion e de l pr e st it o La procedura di concessione del prestito può essere suddivisa in tre fasi principali: 1. presentazione della domanda e invio della documentazione istruttoria; 2. affidamento; 3. determinazione delle condizioni economiche e perfezionamento del contratto. La gestione del prestito può essere suddivisa in due fasi principali: 1. erogazione; 2. variazioni post concessione. 42 Cassa depositi e prestiti spa Sintesi del Processo di concessione Attività dell’Ente Attività di CDP Inserimento dell’intervento da finanziare nelle deliberazioni autorizzative (1) Approvazione del progetto definitivo/esecutivo Invio documentazione alla CDP Affidamento da parte di CDP Invio proposta contrattuale Perfezionamento contratto Appalto dell’opera ed inizio lavori Erogazioni fondi Pagamento fornitori Eventuale richiesta variazioni post concessione Autorizzazione variazioni post concessione (1) Bilancio previsionale, bilancio pluriennale, programma triennale delle opere pubbliche, etc. 43 Cassa depositi e prestiti spa La procedura di concessione FASE 1 : pr e se n t a zion e de lla dom a n da e in vio de lla docum e nt a zion e istruttoria. La procedura ha inizio con l’invio a CDP della domanda di prestito e - contestualmente - della documentazione istruttoria, differenziata per ciascuna tipologia di intervento. Occorre distinguere tra: realizzazione di opere e lavori pubblici; acquisto e/o ristrutturazione di immobili; acquisto di beni mobili; trasferimenti in conto capitale; conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie; incarichi professionali esterni e beni immateriali ad utilizzo pluriennale; debiti fuori bilancio. L’elenco dettagliato dei documenti richiesti per ciascuna tipologia di intervento è trattato nella terza sezione della presentazione. Domanda e documentazione vanno inviate in uno dei seguenti modi: per posta, indirizzandole CDP Spa - Enti Pubblici, via Goito 4, 00185 Roma; via fax - ai numeri da 06-4221.2175 in sequenza fino a 06-4221.2194. 44 Cassa depositi e prestiti spa La procedura di concessione (segue) FASE 2: affidamento. A seguito della verifica della conformità legale della documentazione istruttoria e accertata la sostenibilità sul bila ncio dell’ente del nuovo indebitamento, CDP affida l’ente in relazione al prestito. L’affidamento potrebbe essere condizionato all’inserimento nello schema contrattuale di clausole che consentano il monitoraggio della situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell’Ente. FASE 3 : de t e r m ina zion e de lle con dizion i e con om iche e pe r fe zion a m e n t o de l contratto. A seguito dell’avvenuto affidamento, il Contratto può essere perfezionato mediante sca m bio di cor r isponde nza secondo lo schema contrattuale scaricabile dalla sezione “Moduli e Contratti” presente sul sito internet www.cassaddpp.it. Le condizioni applicate, determinate su ba se se t t im a na le , di norma il venerdì, sono quelle in vigore al momento della stipula e disponibili nella sezione “Tassi e Maggiorazioni” presente sul sito internet di CDP. La proposta contrattuale, correttamente compilata e sottoscritta in ogni pagina, e l’atto di Garanzia vanno inviati - entro la data indicata sulla “Comunicazione di fine istruttoria” a: CDP Spa – Enti Pubblici, via Goito 4, 00185 Roma. Al fine di consentire la tempestiva accettazione della proposta contrattuale da parte della CDP, la documentazione può essere anticipata via fax ai numeri da 06-4221.2175 in sequenza fino a 064221.2194. Successivamente l’Ente deve comunque inviare la proposta contrattuale in originale duplice copia e l’atto di garanzia, via posta ordinaria. 45 Cassa depositi e prestiti spa La gestione del prestito FASE 1: erogazione. La procedura di erogazione prevede la somministrazione dell’importo concesso in una o più soluzioni, a partire dalla data di perfezionamento del contratto sulla base della “Domanda/Dichiarazione ai fini dell’erogazione” del responsabile del procedimento, dalla quale risultino analiticamente la natura e gli importi delle spese sostenute. Le somme erogate sono versate direttamente, mediante bonifico, nel conto corrente bancario intestato all’Ente, indicato nel contratto di prestito. Nel caso di opere, in particolare, sono e r oga bili t ut t e le spe se pr e vist e ne l qua dr o e conom ico pr ogettuale ( or igina r io o a ggior na t o) , che non sia no e splicit a m e nt e e scluse da nor m e di le gge o r e gola m e nt a r i e n on abbiano natura risarcitoria. Dopo il perfezionamento del contratto, l’erogazione del prestito è comunque sospesa fino alla ricezione da parte della CDP dei seguenti documenti: garanzia in originale, modulo R.I.D. di autorizzazione permanente di addebito in conto, qualora l’Ente non abbia già fornito alla CDP la propria adesione al sistema degli incassi e dei pagamenti mediante R.N.I. 46 Cassa depositi e prestiti spa La gestione del prestito (segue) FASE 2 : variazioni post concessione. Una volta concesso, il Prestito offre la facoltà all’Ente di richiedere a CDP l’autorizzazione alle seguenti variazioni: Diverso utilizzo: utilizzare la quota del prestito non erogata (residuo) per realizzare un nuovo investimento. La condizione è che il nuovo inve st im e n t o sia t r a que lli “finanziabili” da CD P e il residuo sia di importo pari o superiore a 5mila euro. In caso di Diverso utilizzo, le caratteristiche finanziarie del prestito rimangono invariate: l’Ente deve fornire la medesima documentazione prevista per l’affidamento di un nuovo prestito. Rim bor so a nt icipa t o: richiedere il rimborso anticipato totale del prestito al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno durante il periodo di ammortamento in corrispondenza della scadenza di ciascuna rata. In tal caso l’Ente dovrà corrispondere la differenza, se positiva, tra la somma erogata e il capitale ammortizzato. Qualora il capitale ammortizzato risulti superiore alla somma erogata, la differenza è corrisposta dalla CDP. L’Ente deve corrispondere, inoltre, l’indennizzo per il rimborso anticipato. La domanda di Rimborso anticipato, corredata dalla relativa delibera dell'organo competente, deve pervenire alla CDP: via posta ordinaria, indirizzata a CDP Spa – Enti Pubblici, via Goito 4, 00185 Roma, via fax ai numeri da 06.4221.2175 in sequenza fino a 064221.2194, almeno 30 giorni prima della data prescelta per il rimborso. Riduzione: chiedere la riduzione dell’importo di un prestito non completamente erogato, al termine dei lavori finanziati, o comunque dell’investimento effettuato, qualora: a) il costo dell’investimento definitivamente accertato risulti inferiore all’importo del prestito; b) in conseguenza del minor costo dell’investimento finanziato, derivante da un ribasso d’asta nell’aggiudicazione dei lavori. 47 Cassa depositi e prestiti spa Principali requisiti per l’a cce sso a l cr e dit o da pa r t e de gli En t i Loca li ( N or m a t iva Vige n t e ) Gli Enti Locali possono ricorrere all’indebitamento quando sussistano le seguenti condizioni: • l’indebitamento è destinato alla copertura finanziaria di spese per investimento (art. 119 Cost. ; art. 3 c.18 e c.19 L. 350/2003); • ad avvenuta approvazione del rendiconto di esercizio del penultimo anno precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso all’indebitamento (art. 203 TUEL); • ad avvenuta approvazione del bilancio previsionale (e di sue eventuali variazioni) relativo all’esercizio in corso (art. 203 TUEL); • ammontare degli interessi passivi complessivi non superiore al 15 per cento dei primi tre titoli delle entrate del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l’assunzione di un mutuo (art. 204 TUEL); • rispetto delle condizioni previste dal Patto di Stabilità Interno per i Comuni superiori a 5.000 abitanti e per le Province (art.77 bis DL 112/2008 e s.m.i.); • esclusione della sussistenza delle condizioni di dissesto (ai sensi dell’art. 249 del TUEL). 48 Cassa depositi e prestiti spa Principali requisiti per l’a cce sso da pa r t e de gli En t i Loca li al credito di CDP I finanziamenti della CDP in Gestione Separata costituiscono un servizio di interesse economico generale e pertanto la CDP nel perseguimento della propria missione istituzionale presta, nella concessione dei prestiti, la massima attenzione a: - verifica della conformità legale dei processi di indebitamento (cfr. diapositiva precedente). Cir cola r e CD P n. 1 2 5 5 / 2 0 0 5 : “ la fase ist rut t oria è funzionale all’accert am ent o della sussist enza dei requisit i im post i dalla legge per operazioni di indebit am ent o dei sogget t i richiedenti, nonché di eventuali altre condizioni fissate da CDP per categorie omogenee …” - equilibrio economico- finanziario degli Enti, per verificare la sostenibilità sul bilancio dell’Ente del nuovo indebitamento, onde evitare che quest’ultimo non determini una compromissione della stabilità finanziaria dell’Ente stesso. Cir cola r e CD P n. 1 2 7 3 / 2 0 0 8 : il servizio di concessione e affidam ent o “ viene assolt o, t ra l’altro, attraverso la verifica della conformità legale dei processi di indebitamento degli enti e la salvaguardia del loro equilibrio econom ico - finanziario e pat rim oniale, al fine di evit are che l’aum ent o del debit o dest inat o al finanziam ent o degli invest im ent i com prom et t a la stabilità finanziaria dell’ente stesso …” 49 Cassa depositi e prestiti spa Principali requisiti per l’a cce sso da pa r t e de gli En t i Loca li al credito di CDP(segue) Elementi di verifica della sostenibilità del debito: A) Per gli affidamenti alle Pr ovin ce , a i Com u n i ca polu ogo e d a i Com u n i n on ca polu ogo con popolazione superiore ai 65.000 abitanti in sede di istruttoria verranno acquisiti: • certificato di conto del bilancio, conto del patrimonio e relazione al rendiconto di gestione relativi all’esercizio immediatamente precedente a quello di richiesta del finanziamento. Nel solo caso di richieste pervenute entro il termine di legge per l’ approvazione del rendiconto di gestione dell’ultimo esercizio (30 aprile), la citata documentazione sarà riferita al penultimo esercizio. • informazioni relative alle società partecipate con quote pari o superiori al 40% del capitale sociale, secondo lo schema disponibile sul sito internet della CDP. B) Per gli affidamenti ai Com u n i di popola zion e in fe r ior e a i 6 5 .0 0 0 a bit a n t i, in sede istruttoria verranno acquisiti: • certificazione attestante la sussistenza strutturalmente deficitari (art. 242 TUEL); dei parametri obiettivi per l’individuazione degli Enti • documenti informativi di cui al punto A), solo su e splicit a r ich ie st a di CD P, tenuto conto dell’oggetto e dell’importo del finanziamento nonché dell’esposizione debitoria dell’Ente. 50 Cassa depositi e prestiti spa Aggior n a m e n t o m odu li e sch e de ist r u t t or ie La circolare CDP n. 1255/2005, come modificata ed integrata dalla circolare 1273/2008, stabilisce la documentazione di norma posta a base dell’istruttoria per l’affidamento differenziandola in base alla singola tipologia di intervento (v. le nuove schede tecniche in appendice): 1) Realizzazione di opere e lavori pubblici, 2) Acquisto e/o ristrutturazione di immobili, 3) Acquisto di beni mobili 4) Trasferimenti in conto capitale 5) Conferimenti di capitale e partecipazioni azionarie 6) Incarichi professionali esterni e beni immateriali ad utilizzo pluriennale 7) Debiti Fuori Bilancio 51 Cassa depositi e prestiti spa Criticità riscontrate durante l’analisi istruttoria Per i Prestiti per opere e lavori pubblici: • Approvazione del Bila ncio a nnua le dell’esercizio in cui è previsto il ricorso all’indebitamento e del consuntivo del penultimo esercizio (dell’ultimo esercizio nel caso in cui sia scaduto il relativo termine per l’approvazione); • Approvazione del pr oge t t o de fin it ivo – e se cut ivo ( de libe r a di Giunt a Com una le / e st r a t t o de l Re gola m e nt o Vigente); • Assenza del visto di regolarità contabile (art. 151 comma 4 del TUEL) nella determina a contrattare; • Documentazione non conforme all’originale; • Nel 2009, mancato allineamento della richiesta alla normativa riguardante gli ince nt ivi pe r la pr oge t t a zione interna ; • Mancanza dell’attestazione sui vincoli culturali e paesaggistici; • Rispetto dell’art. 204 TUEL – interessi passivi presente mutuo (Mod. EP 002a); • Parametri obiettivi - Enti locali strutturalmente deficitari e relativi controlli art. 242 TUEL - ( All. B a l r e ndicont o della gestione del penultimo esercizio precedente quello di riferimento). 52 Cassa depositi e prestiti spa Criticità riscontrate durante l’analisi istruttoria (segue) Per gli incarichi professionali esterni: • l’incarico professionale sia relativo e funzionale alla realizzazione di investimenti attuati dall’Ente; • l’Ente abbia accertato l’impossibilità ogge t t iva di pot e r si a vva le r e a ll’interno dell’Am m in ist r a zion e di figu r a pr ofe ssion a le idon e a allo svolgimento della prestazione oggetto dell’incarico; • si tratti di spe sa ch e ve r r à con t a bilizza t a n e l bila n cio de ll’En t e t r a le im m obilizza z ioni immateriali; • si tratti di spesa non ancora sostenuta dall’ Ente; • l’Ente (art. 3, comma 57 della L. 24 dicembre 2007 n. 244) abbia t r a sm e sso a lla Cor t e de i Con t i il regolamento di cui all’art. 89 TUEL, rispetto al quale non siano stati formulati rilievi. 53 Cassa depositi e prestiti spa Criticità riscontrate durante l’analisi istruttoria (segue) Per i debiti fuori bilancio: • i debiti riconosciuti per i quali è richiesto il finanziamento siano relativi a spe se di inve st im e nt o o sia no r e la t ivi a spese di parte corrente e maturati in modo certo, liquido ed esigibile anteriormente all’8.11.2001; • nelle ipotesi di finanziamenti comprensivi di spese correnti occorrerà trasmettere la dist in t a de ll’im por t o r ichie st o, con specifico riferimento alla quota per spese di investimento ed a quella per spese correnti, e dovrà essere allegato l’analitico sviluppo del calcolo effettuato; • nella deliberazione consiliare di riconoscimento del debito fuori bilancio (194 TUEL) siano fornite indicazioni de t t a glia t e r igua r do a lle m ot iva zioni che ha nno condot t o l’e n t e a r icor r e r e a ll’indebitamento, a fronte dell’impossibilità di utilizzare altre risorse. In particolare, la deliberazione consiliare di riconoscimento del debito fuori bilancio dovrà riportare espressamente le seguenti indicazioni: non disponibilità di avanzo di amministrazione; impossibilità di finanziare il debito con maggiori entrate o riduzione delle spese correnti; inesistenza di proventi derivanti da alienazioni patrimoniali prevedibili e/o destinabili al finanziamento del debito; inesistenza di trasferimenti di capitale da Stato o altri Enti pubblici destinabili al finanziamento del debito. 54 Cassa depositi e prestiti spa APPENDICE • • • Informazioni Contatti Enti Pubblici Sito internet 55 Cassa depositi e prestiti spa Informazioni Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Via Goito, 4 – 00185 Roma - Tel. +39 064221.1 Sito web: www.cassaddpp.it (4 sezioni tematiche dedicate) Supporto e assistenza Enti Pubblici: [email protected] Numero Verde Enti Pubblici 800- 007755 Lunedì – Venerdì 9,00 - 13,00 e 14,00 - 16,30 56 Cassa depositi e prestiti spa Contatti 57 Cassa depositi e prestiti spa Contatti 58 Cassa depositi e prestiti spa Homepage sito - En t i Loca li e Pu bblica Am m in ist r a zion e ( Ar e a Verde) La sezione Ent i Loca li e Pu bblica Amministrazione del sito Internet prevede al suo interno quattro aree ad accesso riservato destinate alle principali tipologie di clienti della CDP. L’utente InCDP accede inserendo username e password già in suo possesso. Al momento del primo login, dovrà confermare o modificare i dati a disposizione della CDP. Per il nuovo utente (che non sia già accreditato al servizio InCDP) è prevista una procedura di registrazione guidata che gli permetterà di navigare nel sito. La registrazione al servizio InCDP, potrà essere effettuata successivamente. 59 Cassa depositi e prestiti spa Menu di navigazione L’utente può navigare nelle pagine dedicate ai singoli prodotti offerti alla categoria di Ente alla quale appartiene. Per ciascun prodotto sono presenti pagine riepilogative che ne descrivono le caratteristiche principali, ne illustrano le modalità operative e consentono l’accesso alla modulistica e agli schemi contrattuali corrispondenti. 60 Cassa depositi e prestiti spa Informazioni e Strumenti I Calcolatori del Piano di Ammortamento consentono di simulare e confrontare le condizioni offerte dalla CDP. L’I nfor m a t iva Anda m e nt o M e r ca t i Fina nzia r i fornisce, settimanalmente, un panorama aggiornato sui mercati e sui principali avvenimenti economicofinanziari. Ce r ca N or m a t iva e Cerca M oduli e Cont r a t t i contengono due motori di ricerca che comprendono tutta la normativa, nonché la modulistica pertinente alle diverse categorie di Enti e prodotti. Com m e nt i on line permette di inviare alla CDP commenti e suggerimenti sui prodotti di finanziamento e sui servizi offerti via web. L’Assist e n za on lin e consente di indirizzare richieste di informazioni o di supporto, prese poi in carico dagli operatori CDP 61 Cassa depositi e prestiti spa Ca lcola t or e pia n o di a m m or t a m e n t o a t a sso fisso Il menu a tendina automaticamente individua alcune caratteristiche del piano di ammortamento valide per la settimana della simulazione. L’utente dovrà indicare le caratteristiche del piano di ammortamento che vuole sviluppare. Selezionando “Calcola PDA” il sistema svilupperà il piano di ammortamento. 62 Cassa depositi e prestiti spa Newsletter finanziaria settimanale La prima parte è dedicata alle principali notizie economico-finanziarie della settimana e alla situazione del mercato monetario e valutario. La seconda parte presenta grafici e tabelle con le grandezze economico-finanziarie di maggior rilievo. 63 Cassa depositi e prestiti spa Motori di Ricerca Ce r ca M odu li e Cont r a t t i consente di ricercare la modulistica di interesse distinta per tipo documento, tipologia di prodotto e/o servizio e fase (Istruttoria, Stipula e Post-concessione). Ce r ca N or m a t iva permette di visualizzare la normativa distinta per tipo, anno e mese di pubblicazione. 64 Cassa depositi e prestiti spa Assistenza online Con il modulo di Assistenza on lin e si possono inviare richieste di informazione e/o supporto (prese poi in carico dagli operatori della CDP) e ricevere via email le relative risposte e soluzioni. 65 Cassa depositi e prestiti spa Disclaimer I t e r m ini e i cont e nu t i de l pr e se nt e docu m e nt o ( " Pr e se nt a zion e " ) n on cost it uiscon o, da pa r t e di CD P o da pa r t e de i de st ina t a r i, a lcun im pe gn o od obbliga zion e le ga le , e spr e ssa o im plicit a , a n e gozia r e o a con clu de r e a lcu na t r a nsa zion e , e cce t t o pe r qua nt o pr e vist o da a ccor di de finit ivi e vin cola nt i, soddisfa ce nt i ne lla for m a e n e lla sost a n za pe r cia scu na delle suddette parti e condizionatamente al sussistere di un accordo e alla conclusione delle transazioni descritte. Negli accordi definitivi e vincolanti non si include la Presentazione e alcuno dei suoi allegati. Le st im e e le va lut a zion i di ca r a t t e r e fina nzia r io con t e n ut e ne lla Pr e se nt a zion e ha nn o va lor e m e r a m e nt e in dica t ivo e n on possono essere assunte quali dati significativi ai fini delle deliberazioni che saranno adottate dai clienti. Si segnala inoltre che CDP non si prefigge di fornire consulenza nella Presentazione. I de st ina t a r i n on de von o ba sa r e il lor o giu dizio sulla Pr e se nt a zion e pe r t r a r n e consule n za , da l m om e nt o che la Presentazione è fornita a titolo puramente informativo. CD P r a ccom a n da a i de st ina t a r i di e ffe t t ua r e ve r ifich e fina n zia r ie , le ga li e fisca li indipe nde nt i pr im a di a gir e in qua lu nqu e modo sulla base delle informazioni contenuti nella Presentazione. 66