Migliorare le performance utilizzando la leva organizzativa

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Migliorare le performance utilizzando la leva organizzativa
“Costi & Business”, Roma 4 dicembre 2007
Migliorare le
performance
utilizzando la leva
organizzativa
Gianfranco Torriero – Direttore Centrale – Responsabile Area Centro
Studi e Ricerche
Banche: tre lustri di cambiamenti
™ I punti di debolezza (metà anni novanta)
o Dimensione
o Struttura proprietaria
o Livelli redditività e formazione del reddito
™ La risposta: azione incisiva e ad ampio raggio
o M&A, grado di concentrazione
o Privatizzazione e quotazione
o Qualità del credito, ricavi da servizi e sviluppo del lending,
Roe
o Internazionalizzazione
o Gli aspetti organizzativi
™ Processi di riorganizzazione gestionale e operativa
2
Il posizionamento competitivo in Europa
ROE E COST/INCOME RATIO DEI
MAGGIORI GRUPPI BANCARI EUROPEI
(2006)
ROE
25%
Spain
1996
2006
France
20%
UK
Germany
Italy
15%
10%
5%
Recupero di redditività e
efficienza rispetto ai concorrenti
Cost/Income
0%
40%
45%
50%
55%
60%
Fonte: elaborazioni Centro studi e ricerche ABI e EBR su dati su ABI Banking DATA e Fictch Rating
65%
70%
3
Dimensione media dei gruppi
bancari italiani
(totale attivo; miliardi di euro; 1993-2007)
600
500
MPS+Antonveneta
619
603
Unicredit+Capitalia; IntesaSanpaolo+CRFirenze; BPVN+BPI
30 giugno 2007
400
1993
421
412
300
548
382
200
238
234
100
99
89
67
0
primi 3
223
primi 5
primi 10
Fonte: elaborazioni Centro studi e ricerche ABI su ABI Banking DATA
4
I risultati attesi dalle operazioni di
aggregazione in atto
‰
Sviluppo dei ricavi
‰
Riduzione dei costi diversi dal personale
‰
Riduzione del numero di addetti
‰
Significativi oneri di integrazione
‰
Aumento della profittabilità netta
(EVA, EPS)
5
I risultati attesi dalle ultime operazioni
di aggregazione (2008-2010)
milioni di euro
6
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Governance
™
Risorse umane
™
Sistema informativo
™
Rete distributiva/produttiva
™
Gestione del credito
™
Internazionalizzazione
™
Corporate & Investment Banking
™
Clienti e Azionisti
7
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Struttura organizzativa e Governance
‰
‰
‰
Coordinamento delle attività di indirizzo e
controllo attraverso le aree di governo
Modello divisionalizzato con segmentazione
della clientela
‰
Linearità dei processi di governo commerciali
‰
Rafforzamento logiche
alla creazione di valore
gestionali
orientate
Business units con univoche responsabilità nelle
relazioni con la clientela
8
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Risorse umane
‰
Investimenti in riqualificazione e formazione
‰
Sistemi di valutazione delle posizioni
‰
Maggiore attenzione al ruolo di figure chiave
nella relazione con il cliente
‰
Modifica dei sistemi incentivanti
‰
Piano di uscite volontarie e incentivi
‰
Sistema di relazioni sindacali
‰
Razionalizzazione delle funzioni duplicate
9
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Sistema informativo
‰
Massimizzazione delle sinergie di costo
‰
Minimizzazione di tempi e costi connessi alla
integrazione
‰
Gestione delle piattaforme e del modello
operativo
‰
Unificazione delle piattaforme IT
‰
Minori investimenti per piattaforma unica IT
‰
Migrazione operatività della clientela verso
canali complementari
10
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Struttura organizzativa e rete
distributiva/produttiva
‰
Fabbriche di prodotto globali
‰
Razionalizzazione della presenza territoriale
‰
Unione di reti di filiali complementari
‰
Maggiore efficienza dei processi distributivi
11
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Struttura organizzativa e gestione
del credito
‰
‰
‰
‰
Armonizzazione dei processi creditizi
Unificazione dei sistemi informativi relativi al
credito
Strumenti di controllo unificati per le principali
categorie di rischio
Gestione integrata dei rischi
12
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Internazionalizzazione
‰
‰
Creare nuove opportunità di crescita
all’estero
Sviluppo di segmenti di clientela non
presidiati
‰
Innovazione della gamma di prodotti
‰
Ottimizzazione dei network distributivi
‰
Meccanismi di controllo della performance e
dei rischi
13
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
™
Corporate & investment banking
„
Eliminazione sovrapposizioni/fusioni
societarie
„
Ingresso in forme di investimento
innovative
„
Cessione di partecipazioni non strategiche
14
Banche: la sfida della relazione con il cliente
‰
Evoluzione della domanda
1.
2.
‰
Elevata capacità critica, comparativa e
negoziale
Accresciuta volatilità della relazione
Strategia di risposta
1.
2.
3.
4.
Conoscenza sempre più approfondita dei
bisogni e delle attese
Personalizzazione dell’offerta
Rapporto di prossimità
Gamma di figure professionali più ampia
15
Principali riflessi della variabile organizzativa
nelle operazioni di aggregazione
‰ Per
o
o
o
Aumento delle risorse commerciali
Gestione relazionale per segmento con
figure specializzate
Individuazione di cluster
comportamentali
‰ Per
o
o
o
il cliente
gli azionisti
Maggiore creazione di valore (EVA)
Incremento degli utili per azione (EPS)
Nuovi modelli di governance
16
Cost/income e ROE
(gen –sett. 2007 e 2006)
17
COSTI COMPLESSIVI SU TOTALE ATTIVO (%), 2006
2,5%
2,0%
1,6% a parità di leva
1,5%
1,0%
2,0%
1,4%
1,3%
1,4%
1,1%
0,5%
1,0%
0,0%
Italia
Spagna
Francia
Olanda
Germania
Regno Unito
Fonte: ECB, EU Banking Sector Stability
18
Il sistema è pronto, rispetto alle
sfide dell’integrazione (le regole)
Le regole
Dall’Europa
Basilea2 (rischi)
„ Compliance (governo/rischi)
„ SEPA (sistemi pagamento)
„ MIFID (finanza)
„ Codice consumo (prestiti)
„ Quale vigilanza europea in futuro
„
…. e dall’Italia ….
19
Banche: le
le nuove
nuove sfide
sfide
Banche:
Fattori
Rivoluzione delle
tecnologie della
comunicazione e
dell’informazione,
riflessi su:
- prodotti finanziari
- scelte tra
produzione e
distribuzione
- costi di contatto con
la clientela
- gestione dei rischi
Deregolamentazione dei
mercati e affermazione
Unione Monetaria
(differenze tra mercato al
dettaglio e all’ingrosso)
-allargamento ambiti
operativi
-riduzione costi di
transazione
• NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS E NUOVE MODALITÀ DI OFFERTA
Effetti
Vincoli
• RIDUZIONE BARRIERE ALL’ENTRATA/INTERNAZIONALIZZAZIONE
• NUOVI ATTORI SUL MERCATO
• DIFFERENZE DI NATURA FISCALE E GIURIDICA
• DIFFERENZE NEI COMPORTAMENTI ECONOMICI/CULTURALI
20
L’andamento dei costi gen.- sett. 2007
(var. rispetto stesso periodo 2006)
21
L’andamento del CE gen. - sett.
2007 (var. rispetto stesso periodo 2006)
22