Relazione finale

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Relazione finale
Allegato 2
Modulo di Progettazione del secondo anno
Corsista: Paolo Silveri – classe D1
Progetto
Alla scoperta delle risorse del nostro comune:
Le stazioni ferroviarie di Ronchi dei Legionari Nord e Sud:
il treno in un paese al bivio.
Relazione finale
Introduzione
Il progetto s’inquadra nella prosecuzione dell’attività di scoperta e della valorizzazione delle
risorse del territorio comunale di Ronchi dei Legionari (Gorizia) - iniziata lo scorso anno scolastico
con il progetto riguardante l’aeroporto internazionale “Friuli Venezia Giulia” - utilizzando
strumenti multimediali per l’acquisizione, la rielaborazione e la presentazione dei dati.
Due stazioni ferroviarie in uno stesso comune rappresentano un caso unico nella provincia di
Gorizia ed offrono lo spunto per conoscere la ferrovia ed il treno che continuano a costituire un
fondamentale mezzo di trasporto e comunicazione quotidiano per gran parte della popolazione
residente, in particolare per studenti e lavoratori).
Le due linee che si dipartono da Ronchi, una verso est (Austria, Slovenia), l’altra verso ovest
(Venezia, Milano), costituiscono un nodo viario importantissimo che, insieme all’aeroporto, riflette
l’importanza del territorio e delle attività commerciali che vi si svolgono.
Nessuno dei due rami del bivio, entro i quali è compreso l’abitato di Ronchi, serve direttamente
l’aeroporto internazionale: per questo motivo è in fase di avanzata progettazione un raccordo che
consenta ai passeggeri di usufruire di un collegamento intermodale tra aereo e treno, che favorisca
l’accoglienza turistica e faciliti il raggiungimento delle località di lavoro e di soggiorno.
La stazione di Ronchi Nord è l’unica che effettua ancora il servizio passeggeri per e da Trieste o
da e per Gorizia, mentre nella stazione di Ronchi Sud i convogli transitano solamente, costringendo
coloro che sono diretti a Venezia a recarsi alla stazione ferroviaria di Monfalcone, distante circa
otto chilometri.
Sono inoltre ancora presenti nel territorio comunale numerosi passaggi a livello, il
funzionamento dei quali “scandisce” la vita degli abitanti del comune, rendendo talvolta
problematico l’ingresso e l’uscita dal suo territorio: recentemente sono iniziati i lavori di
eliminazione di almeno uno di detti attraversamenti di superficie, mediante la creazione di
sottopassi, rendendo momentaneamente ancor più difficile la circolazione urbana.
La ferrovia e le problematiche ad essa collegate sono quindi argomenti di interesse quotidiano
per la popolazione ed appariva auspicabile che la scuola se ne occupasse.
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La fase preparatoria
Verso la fine di aprile 2008, presso l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Ronchi dei
Legionari, ha luogo un incontro tra il dirigente scolastico, professor Germano Lusnig, il sottoscritto
ed i colleghi Lorella Franco ed Aldo Zarcone, docenti nella scuola primaria “Vittorino da Feltre”
associata all’Istituto comprensivo per porre le basi operative del progetto.
I due colleghi hanno già collaborato con me al progetto DOL dell’anno precedente ed intendono
proseguire la positiva esperienza.
Anche in questo caso si sarebbe trattato della prima volta per gli alunni di una scuola del comune
di occuparsi didatticamente delle strutture ferroviarie del comune, visitandone le stazioni e
realizzando, in un arco di tempo di tre mesi, all’inizio del successivo anno scolastico, un prodotto
multimediale contenente l’esperienza narrata e tutte le attività multidisciplinari ad essa collegate.
La futura classe terza B, costituita da un gruppo di alunni già provvisti di una significativa
“esperienza” in tale tipo di attività, avrebbe così continuato un percorso formativo dagli sviluppi
estremamente interessanti sia sul piano cognitivo che su quello educativo-relazionale.
L’arco temporale di svolgimento del progetto sarebbe stato compreso tra metà settembre e metà
dicembre 2008 e tutte le attività sarebbero state realizzate esclusivamente a scuola in orario
curricolare 8.10-13.10, senza alcun rientro pomeridiano.
Nel corso di successivi incontri nel mese di maggio, si predispone la griglia di progettazione
dell’intervento formativo, da sottoporre all’approvazione del Collegio dei docenti. Per essere
assolutamente certi di tale assenso, anche quest’anno il progetto risulta essere a “costo zero”, per
non incappare nelle priorità economiche di utilizzo del fondo dell’istituzione scolastica, che avrebbe
relegato il progetto molto probabilmente agli ultimi posti rispetto alla miriade di quelli prioritari di
recupero, di sostegno e via dicendo.
Nella stesura della progettazione ci si è posti i seguenti obiettivi generali:
OBIETTIVI TRASVERSALI
- scoprire e valorizzare le risorse del territorio, utilizzando strumenti multimediali per
l’acquisizione dei dati;
- iniziare ad applicare il metodo scientifico: osservare e descrivere un fenomeno, formulare
un’ipotesi che lo possa spiegare, prevedere le conseguenze di tale ipotesi e verificarle in
modo sperimentale, ragionare sui dati raccolti dall’esperienza ed interpretare lo svolgersi di
fenomeni semplici, provando a riprodurli;
- sviluppare schematizzazioni, modelli, formalizzazioni, di fatti e fenomeni, applicandoli
anche alla realtà quotidiana;
- sviluppare un atteggiamento esplorativo, a partire dalle proprie conoscenze, per affrontare e
risolvere problemi di ambito anche non strettamente scolastico;
- usare le nuove tecnologie, lavorando in gruppo, per la ricerca di informazioni, la
simulazione di esperimenti, l’ordinamento dei dati, la relazione sulle esperienze e sulle attività;
- saper operare individualmete ed in gruppo in modo collaborativo e produttivo al fine di
realizzare un elaborato, discutendo le varie proposte.
OBIETTIVI DIDATTICI PREFISSATI PER I DIVERSI AMBITI DISCIPLINARI
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linguistico: capacità di descrivere oralmente esperienze ed attività svolte; leggere e produrre
testi descrittivi e informativi; coniugare i diversi linguaggi espressivi con l’uso delle nuove
tecnologie;
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antropologico-geografico: conoscenza delle principali vicende della storia del treno e del
trasporto ferroviario; conoscenza ed analisi di diversi ambienti;
-
scientifico-tecnologico: conoscenza di alcune caratteristiche fisiche della termodinamica,
della macchina a vapore, del motore diesel ed elettrico; realizzazione di semplici
esperimenti con l’ausilio delle simulazioni al computer; simulazione di guida di un treno per
mezzo del computer; uso guidato di programmi per videoscrittura, calcolo, archiviazione e
presentazione dei dati, di browser e motori di ricerca in Internet; acquisizione e
rielaborazione di immagini, filmati ed audio digitali per la realizzazione di elaborati
multimediali; uso elementare di fotocamera e videocamera digitale; sviluppo
dell’applicazione del metodo scientifico: osservare e descrivere un fenomeno, formulare
un’ipotesi che lo possa spiegare, prevedere le conseguenze di tale ipotesi e verificarle in
modo sperimentale, ragionare sui dati raccolti dall’esperienza ed interpretare lo svolgersi di
fenomeni semplici, provando a riprodurli;
-
pratico-operativo: capacità di leggere un orario ferroviario; ipotizzare e risolvere problemi
inerenti l’organizzazione e la realizzazione di un viaggio con il treno;
-
artistico-espressivo: sviluppo della capacità di esprimere la propria creatività artistica nella
rappresentazione della realtà attraverso la scelta di musiche che stimolino la capacità di
evocare ricordi ed immagini;
L’organizzazione degli spazi e dei tempi è stata così preordinata:
Laboratorio multimediale: 15 postazioni provviste di personal computer con masterizzatori DVD,
casse acustiche, microfono, stampanti inkjet a colori, scanner, collegamento in rete a server ADSL;
schermo per videoproiezioni collegato al PC del docente.
Aula normale per il brainstorming, lo storyboard, la realizzazione dei disegni e dei modellini.
Visita, assistita dal personale in servizio, alle stazioni ferroviarie di Ronchi Nord, Ronchi
Sud, Trieste Centrale, al museo ferroviario di Trieste Campo Marzio per le interviste, le riprese
con foto/videocamera, la raccolta di materiale cartaceo.
Aula magna per la presentazione del progetto e dell’elaborato finale.
Periodo: 20 settembre – 12 dicembre 2008
Le 60 ore complessive previste per lo svolgimento del progetto risultano così articolate:
Attività in aula: 22 ore;
Attività in laboratorio multimediale: 30 ore;
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Attività esterna (visite didattiche): 8 ore.
Completato da una dettagliata articolazione mensile del percorso, il progetto è approvato dal
Collegio dei docenti alla fine del mese di Maggio.
Subito dopo l’inizio delle lezioni, a metà settembre, sono predisposte le richieste di nulla-osta
da far sottoscribere ai genitori degli alunni, per quanto riguarda la ripresa fotografica, in video ed
in voce dei loro figli e per la visite didattiche programmate.
Numerosi sono i contatti del dirigente scolastico con i funzionari di Trenitalia, con i
responsabili del museo ferroviario, con il personale delle varie stazioni che saranno oggetto di
visita.
Il 20 settembre 2008 inizia “ufficialmente” la realizzazione del progetto.
La fase esecutiva
I 25 alunni della classe – due in più rispetto all’anno scolastico precedente, età media del
gruppo 8 anni – esprimono subito il loro confortante e “contagioso” entusiasmo per questa nuova
esperienza: alcuni non hanno mai viaggiato in treno!
La maggiore “consapevolezza” maturata durante il percorso formativo dell’anno precedente si
evidenzia fin dalla discussione iniziale, nella quale ciascuno illustra le proprie idee in modo
vivace ma ordinato.
Tutti contribuiscono alla predisposizione di una “mappa” delle attività, che servirà per
scegliere quante e quali praticare, secondo una tempistica ancora approssimativa ma che già
prospetta la realizzazione di una “narrazione” multimediale sostanzialmente diversa da quella
dell’anno precedente.
Emerge chiara la volontà di affidare ad immagini e voci, più che ad un ipertesto, il racconto
delle varia tappe del percorso. Da qui l’esigenza di imparare l’uso elementare di uno strumento di
presentazione, quale Power Point, che consenta di strutturare il prodotto finale in un “percorso
interattivo multidirezionale”.
La scelta dei moduli DOL riguardanti l’uso avanzato di Power Point e l’analisi dei principi di
grafica e layout non poteva rivelarsi più azzeccata da parte mia: grazie alle conoscenze ed alle
abilità acquisite mi è stato possibile non solo rispondere ai “desiderata” degli alunni, ma anche
insegnare loro ad utilizzare il programma di presentazione operando in modo elementare ma
adeguato per la realizzazione pratica delle loro scelte.
Nel laboratorio d’informatica gli alunni sono disposti a coppia per ciascuna postazione
multimediale: i due alunni che usufruiscono delle provvidente previste dalla legge 104/92 sono
costantemente assistiti dall’insegnante di sostegno ed integrati alternativamente in diverse coppie.
Due particolari tra i tanti, quale la scelta di includere nella slide iniziale il video con il primo
film della storia del cinema che riguarda appunto l’arrivo del treno alla stazione e di includere
nella slide “indice” un breve riferimento al famoso Chattanooga ChooChoo di Glen Miller –
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video che, tra i tanti visionati in riferimento al treno nelle varie espressioni artistiche, ha ottenuto
un incredibile “gradimento” degli alunni.
Questa volta l’assolvimento della funzione di facilitatori e mediatori che noi docenti del
“team” avevamo svolto precipuamente per gli aspetti culturali, ha riguardato anche quelli più
prettamente operativi e tecnologici, come ad esempio la scelta ed il montaggio delle sequenze
video.
Sarebbe molto interessante poter descrivere tutte le varie attività che hanno coinvolto da
protagonisti gli alunni che, grazie al loro inesauribile entusiasmo, sono fonte continua di scoperte
riguardanti non solo le conoscenze ed abilità del loro vissuto ma anche tratti della personalità che
difficilmente emergono durante l’attività strettamente curricolare.
L’esiguità dello spazio consente solo una estrema sintesi del “diario di bordo” dalla quale
appare subito evidente che la scansione delle fasi e dei tempi prevista nella griglia di
progettazione è stata sostanzialmente rispettata.
Diario di bordo
Fasi
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Attività
Spazi e tempi
a) introduzione e discussione (brainstorming)
sull’articolazione del progetto;
b) ricerca in Internet dei termini e dei siti sul treno,
sulla macchina a vapore, sulla ferrovia
c) prima stesura dello “storyboard” dell’elaborato;
d) redazione argomenti, domande, “desiderata” da
formulare al personale delle stazioni e del museo
a) giornata di visita alle stazioni di Ronchi Nord e Sud;
b) discussione sull’esito delle visite;
c) inventario dei materiali realizzati;
d)viaggio in treno e visita alla stazione di Trieste ed al
Museo ferroviario;
a) discussione sull’esito delle visite;
b) inventario dei materiali realizzati (interviste, foto,
filmati) e ricevuti
a) inizio realizzazione storyboard dell’elaborato
multimediale;
b) redazione e scelta delle immagini e delle sequenze
dei filmati da includere nell’elaborato multimediale
c) simulazione funzionamento macchina a vapore
d) simulazione di guida di un treno tramite
software dedicato
a) sviluppo realizzazione storyboard dell’elaborato
multimediale
b) scelta layout e musica da includere nell’elaborato
nell’elaborato multimediale
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20-30 settembre
a) aula normale: 4 ore
b) laboratorio multimediale: 2 ore
c) aula normale: 2 ore
d) aula normale: 2 ore
3-10 ottobre
a) visita didattica: 2 ore
b) aula normale: 1 ora
c) laboratorio multimediale: 4 ore
d) visita didattica: 6 ore
11-31 ottobre
a) aula normale: 1 ore
b) laboratorio multimediale: 4 ore
1-10 novembre
a) aula normale: 4 ore
b) laboratorio multimediale: 4 ore
c) laboratorio multimediale: 2 ore
d) laboratorio multimediale: 2 ore
11-20 novembre
a) aula normale: 4 ore
b) laboratorio multimediale: 4 ore
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a) completamento dello “storyboard” dell’elaborato;
b) competamento degli elementi multimediali da
includere nell’elaborato.
a) editing dei materiali realizzati (audio, foto, filmati)
21-30 novembre
a) aula normale: 4 ore
b) laboratorio multimediale: 4 ore
1-12 dicembre
a) laboratorio multimediale: 4 ore
Delle 60 ore impiegate, dal 20 settembre al 12 dicembre 2008 [più un’ora di presentazione
dell’elaborato alle famiglie ed alle autorità il 19 dicembre], 22 sono state le ore di attività svolte in
classe, 30 nel laboratorio multimediale ed 8 sono state dedicate alle visite didattiche.
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti multimediali di alta tecnologia:
- 15 postazioni provviste di personal computer con masterizzatori DVD, casse acustiche,
microfono, stampanti inkjet a colori, scanner, collegamento in rete a server ADSL;
- fotocopiatrice; fotocamera digitale, videocamera digitale, videoproiettore, videoregistratore;
- CD/DVD riscrivibili; schede di memoria SD da 4 Giga;
- programmi di videoscrittura, calcolo, presentazione, archiviazione dati, disegno,
simulazione ferroviaria.
Sono stati utilizzati inoltre:
- carta, cartelloni, fogli da disegno, pennarelli, matite, pastelli, cartoncino, forbici diritte,
presselle a becco ad angolo(pinzette lunghe a molla), colla bianca (stick o altro) solida
righello rigido nastro adesivo trasparente;
- materiale per modellistica ferroviaria;
In totale, dalla griglia di progettazione al DVD, prodotto finale, il progetto ha richiesto 90 ore di
lavoro da parte di ciascuno dei docenti, delle quali 60 con gli alunni in orario curricolare e 30, tra
soli docenti, per le rimanenti fasi dalla predispozione del progetto alla realizzazione dell’elaborato finale.
La metodologia usata nello svolgimento delle attività è quella della logonica - il modello
cibernetico del funzionamento della mente, proposto da Silvio Ceccato, che si basa su unità
attenzionali elementari dette «stati attenzionali» - applicata alla pedagogia: è così possibile
realizzare attività lo svolgimento delle quali può richiedere anche alcune ore consecutive, senza
quella caratteristica diminuzione attenzionale che si verifica in genere negli alunni dopo periodi
relativamente brevi e comunque inferiori ai sessanta minuti.
Gli alunni hanno lavorato sempre come intero gruppo-classe in tutte le attività didattiche. I due
alunni che usufruiscono delle provvidenze previste dalla Legge 104/92 sono stati costantemente
assistiti in tutte le fasi dall’insegnante di sostegno e si sono perfettamente e validamente integrati,
apportando importanti contributi allo svolgimento delle varie attività. Tutti gli alunni hanno
partecipato da protagonisti a tutte le fasi del progetto, operando scelte e prendendo decisioni su tutti
gli aspetti, dal cognitivo, all’operativo, all’artistico.
L’opportuna alternanza delle proposte, dalle attività didattiche tradizionali, quali lezioni teoriche
e visite guidate, alle ricerche in Internet; dalle simulazioni al computer alla visione e scelta dei
filmati, delle immagini e delle musiche, ha mantenuto immutata nei tre mesi quella “tensione
emotiva” e quella perseveranza che ha permesso agli alunni di realizzare un prodotto finale del
quale sono gli ideatori, i protagonisti ed i realizzatori, grazie ad un’attenta, continua e discreta guida
dei docenti, mediatori e facilitatori che dell’elaborato multimediale hanno “occultato” la
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complessità organizzativa e realizzativa, donandogli quella apparente “semplicità” che consente agli
alunni di percepirlo emotivamente come del tutto proprio.
Tra gli aspetti problematici ricorrenti nell realizzazione del progetto si segnalano:
1) l’esigenza di facilitare la spiegazione e la comprensione di fenomeni complessi - quali i
prinicpi fisici alla base del funzionamento della macchina a vapore e le sue applicazioni – ad
alunni con conoscenze scientifiche molto elementari;
2) l’individuazione del tipo di conoscenze ed abilità da privilegiare in questa fase di sviluppo
dell’uso delle nuove tecnologie, in particolare del computer;
3) le modalità per superare le difficoltà organizzative e burocratiche per l’accesso alle strutture
ferroviarie - come stazioni e treni - la gestione delle quali è frammentata tra diverse società.
Per dare soluzione al primo problema è stato fondamentale partire da esperienze concrete, quali
ad esempio la bollitura dell’acqua, dalle quali ricavare, con metodo induttivo, i principi generali
enunciati dalla fisica. Particolarmente efficace si è rivelato l’intervento di un ingegnere, genitore di
un’alunna, che si è “prestato” ad illustrare il funzionamento e l’evoluzione della macchina a vapore,
mediante la visione di alcune slide e l’uso di una divertente ”simulazione” animata: il
coinvolgimento di una figura parentale ha creato un’interazione di tipo quasi “familiare”, senza
nulla togliere al “rigore” scientifico che ha caratterizzato l’apprendimento.
In riferimento alla seconda problematica, nella fase di sviluppo poliennale di approccio alle
nuove tecnologie, l’attenzione è stata rivolta alla conoscenza ed uso delle caratteristiche di base di
Power Point quale strumento di presentazione di contenuti multimediali: l’apparente semplicità di
funzionamento, unita alla grande varietà di strumenti iconografici utilizzabili, ha consentito agli
alunni di concentrare la loro creatività sull’uso creativo del layout , delle immagini, dei filmati e
delle musiche da includere in un percorso interattivo organicamente articolato.
La scelta di preferire filmati a testi scritti, sonoro in presa diretta a commenti sovrapposti alle
immagini è stata motivata dagli alunni con l’esigenza di lasciare inalterata tutta l’esperienza
“emotiva” del percorso formativo: “ce lo ricorderemo di quando eravamo piccoli e per me sarà
molto emozionante” afferma un alunno durante il libero fluire del ricordo delle varie attività nel
”racconto colletivo” iniziale.
Per quanto riguarda il commento musicale anche quest’anno, per non incorrere in problemi di
diritti d’autore e di esecuzione, ho sottoposto agli alunni l’ascolto di numerosi brani pianistici da me
suonati e registrati in anni precedenti (sono diplomato in pianoforte), tra i quali sono stati scelti
quelli più addatti all’abbinamento con le immagini. Ed anche quest’anno c’è stata la piacevole
sorpresa che per “sottofondo” musicale della citata “narrazione colletiva” è stata scelta la suite
Sherazade [ la protagonista delle “Mille e una notte” ] di Rimsky-Korsakov, nella trascrizione per
pianoforte dell’autore stesso.
Per quanto concerne il terzo problema, fondamentale si è rivelata la collaborazione ed il costante
interessamento del Dirigente scolastico per l’assolvimento delle incombenze burocratiche, dal
permesso per visitare e filmare le stazioni ferroviarie di Ronchi ed il personale in servizio,
all’accoglienza degli alunni da parte di addetti specializzati di Trenitalia alla stazione di Trieste e
dei soci che gestiscono il museo ferroviario, all’ottenimento delle liberatorie delle famiglie per la
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ripresa filmate e fotografiche dei figli, alla partecipazione all’accompagnamento degli alunni
durante le visite effettuate.
I colleghi hanno potuto ulteriormente sviluppare le competenze già acquisite collaborando all
realizzazione del precedente progetto. Il sottoscritto ha cercato di mettere a frutto quanto appreso
nel biennio DOL: particolarmente utili sono risultati i contenuti dei moduli tecnici.
Le relazioni tra docenti ed alunni, già di ottimo livello nelle situazioni “ordinarie” di
apprendimento, secondo quanto riferito dai colleghi, si sono ulteriormente arricchite di quel clima
di reciproco rispetto e fiducia che risulta elemento determinante del rapporto educativo.
La facilità d’accesso e la funzionalità dell’elaborato è stata testata per i computer con i sistemi
operativi Windows XP e Vista, provvisti di Windows Media Player 11 come lettore multimediale,
per consentire alle famiglie degli alunni ed agli alunni stessi una fruizione senza problemi del
“loro” lavoro, del quale sarà consegnata copia a ciascuno nel corso della presentazione
dell’elaborato fissata per il 19 dicembre.
Considerata la rilevante positività dei risultati, le esperienze di quest’ultimo biennio avranno un
seguito anche durante prossimo anno scolastico: è prevista infatti la terza fase del macro-pogetto
“Alla scoperta delle risorse del nostro comune”, che ha come scopo quello di far conoscere agli
alunni alcune risorse del territorio in cui vivono. La nuova fase avrà come centro di studio e di
interesse i resti di una villa romana, emersi dagli scavi archeologici effettuati nel territorio
comunale.
In conclusione, gli esiti del progetto possono essere considerati pienamente soddisfacenti dal
punto di vista educativo-didattico ed anche da quello di arricchimento professionale.
Spero che il prodotto finale possa essere considerato quale dignitosa conclusione di un percorso
biennale nell’ambito di un diploma universitario come il DOL, se non per la qualità “intrinseca” del
prodotto, la valutazione della quale è affidata alla benevolenza degli esaminatori, almeno per
l’impegno e l’entusiasmo profuso nella sua realizzazione.
Ronchi dei Legionari, 18 dicembre 2008
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