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Viale di Val Fiorita, 86 00144 Roma Tel. 065919418 Fax 065912007 [email protected] www.iniziativesanitarie.it ABSTRACT - 5° Congresso Nazionale SIHTA Organizzazione ABSTRACT ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento Roma, 22-24 novembre 2012 ABSTRACT INDICE PANEL HTA e Sanità Pubblica ................................................................................................................................. pagina 5 La Analisi Decisionale a Criteri Multipli (ADCM-MCDA) per l’analisi al margine dei disinvestimenti e dei reinvestimenti nei bilanci di programma a livello macro (Stato, Regioni) e meso (Aziende sanitarie) ..................................................................................................................... « 8 L’Health Technology Assessment nelle strutture sanitarie: una opportunità reale ed attuale per un Servizio Sanitario più appropriato ed efficiente? ............................................................................................................. « 9 Il coinvolgimento dei cittadini nell’Health Tecnology Assessment: la Summer School per leader civici nell’HTA ................................................................. « 10 Le nuove terapie NA nei pazienti con HBV cronica: analisi economica, organizzativa, etica e di impatto sul budget ......... « 11 High-Value Health Care. Benefici, rischi e costi delle tecnologie sanitarie .......................................................................................................................... « 12 Valutazioni Economiche 1 ........................................................................................................................ « 14 HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze .............................................................. « 19 COMUNICAZIONI 1 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento Hospital based HTA 1 .................................................................................................................................... « 24 Valutazioni Economiche 2 ........................................................................................................................ « 29 Modelli organizzativi ........................................................................................................................................ « 34 Hospital based HTA 2 .................................................................................................................................... « 39 Hospital based HTA 3 .................................................................................................................................... « 44 Ambiti innovativi dell’HTA ....................................................................................................................... « 49 Modelli organzzativi ......................................................................................................................................... « 56 HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze ............................................................ « 70 Hospital based e HTA .................................................................................................................................... « 82 Ambiti innovativi dell’HTA ....................................................................................................................... « 101 Valutazioni Economiche .............................................................................................................................. « 108 POSTER 2 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento Roma, 22-24 novembre 2012 PANEL 3 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento 4 ABSTRACT - SESSIONE PANEL SESSIONE PANEL HTA e Sanità Pubblica Ricciardi W**, La Torre G*, Cadeddu C**, Boccalini S***, Panatto D°, Gasparini R°° *Sapienza Università di Roma **Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ***Università degli Studi di Firenze °Università degli Studi di Genova °°Università degli Studi di Genova HTA e Sanità Pubblica: applicazione alle vaccinazioni L’Health Technology Assessment da qualche anno ha allargato i suoi tradizionali orizzonti di valutazione di farmaci e di apparecchiature, per occuparsi anche di valutazione di procedure organizzative, di dispositivi medici e di vaccinazioni. L’approccio valutativo tipico dell’HTA, che comprende non solo la valutazione epidemiologica ed economica, ma anche quella relativa agli aspetti organizzativi, etici, sociali e medico-legali, bene si coniuga con gli obiettivi della sanità pubblica. Dal 2007 sono stati realizzati report completi di HTA nel settore delle vaccinazioni (anti-HPV e anti-pneumococco) che hanno consentito al decisore di utilizzare al meglio uno strumento di valutazione completo. Valutazione dell’efficacia, sicurezza ed aspetti organizzativi della vaccinazione anti-pneumococcica nell’anziano L’incidenza delle malattie invasive da pneumococco (IPD) in Italia appare in aumento, soprattutto tra i soggetti anziani. Per essi sono attualmente disponibili 2 vaccini: il polisaccaridico 23-valente (PPV23), utilizzato già da lungo tempo, e il coniugato 13-valente (PCV13), inserito nel Calendario vaccinale dell’infanzia e la cui indicazione è stata recentemente estesa anche ai soggetti dai 50 anni in su. In merito al vaccino polisaccaridico, i giudizi sull’efficacia nel prevenire le IPD nei soggetti adulti sani, emersi dalla revisione delle più recenti metanalisi disponibili, appaiono discordanti. Nello studio di Huss e colleghi, il Rischio Relativo combinato di ammalarsi di IPD fra i soggetti vaccinati con vaccini polisaccardici è risultato pari a 0,90 (Intervallo di Confidenza al 95% [IC95%]: 0,46-1,77; I² 4,9%), mentre nella Revisione Cochrane di Moberley et al. i PPV hanno dimostrato un’efficacia protettiva nel ridurre il rischio di IPD del 74% (Odds Ratio (OR) 0,26; IC95%: 0,15-0,46). Anche nella revisione di Melegaro ed Edmunds è stata riscontrata una riduzione non statisticamente significativa dell’incidenza di IPD del 65% a seguito della vaccinazione con PPV (OR 0,35; IC95%: 0,08-1,49), così come nelle metanalisi precedenti a tutte queste, in cui i risultati ottenuti sono stati analogamente deboli. Dal punto di vista della sicurezza, non esistono trial specifici che l’abbiano considerata tra gli outcome; tutti i PPV si sono comunque dimostrati nella pratica clinica sicuri e ben tollerati quando somministrati alla popolazione anziana. L’elevata eterogeneità legata alla qualità metodologica dei trial condotti per valutare l’efficacia del PPV nel prevenire le IPD nell’anziano non permette quindi di giungere a conclusioni definitive e concordi tra i vari Autori, e tali considerazioni andrebbero tenute presenti durante l’implementazione dei programmi vaccinali per l’anziano in Sanità Pubblica. Dal punto di vista organizzativo-gestionale, la vaccinazione antipneumococcica dei soggetti anziani appare un intervento di Sanità Pubblica di elevato valore, in grado di ridurre in maniera considerevole i costi legati 5 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento alle IPD. Nella proposta di Calendario Vaccinale per la Vita 2012 la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) raccomanda la somministrazione di PCV13 negli adulti e”50 anni, indipendentemente dalla loro storia vaccinale e preferenzialmente in occasione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale. Un ruolo chiave può essere quindi svolto dai Medici di Medicina Generale (MMG) che rappresentano il canale informativo dei pazienti e indirizzano la domanda di prestazioni. Tuttavia, esistono delle barriere da superare per consentire che la campagna di vaccinazione antipneumococcica tra gli anziani sia efficacemente implementata, tra cui le scarse conoscenze su questa vaccinazione tra la popolazione generale e tra gli operatori sanitari e il numero limitato di informazioni diffuse sull’opportunità della vaccinazione antipneumococco da parte dei MMG, degli specialisti e dei farmacisti. Al fine di incrementare i livelli di copertura vaccinale contro lo pneumococco sarebbe di conseguenza auspicabile il rafforzamento del processo di pianificazione, programmazione ed effettiva erogazione delle vaccinazioni nell’area della Primary Care, prevedendo appropriati percorsi formativi ed incentivi economici. Valutazione economica della vaccinazione anti-pneumococcica nell’anziano Le CAP e le malattie invasive da pneumococco sono patologie molto rilevanti nella popolazione anziana e, pertanto, da ottobre 2011 l’utilizzo di PCV13 è stato esteso ai soggetti di età e” a 50 anni. I decision-markers, quindi, dovrebbero ora rivedere le indicazioni per la prevenzione delle malattie pneumococciche e capire come trarre vantaggio da questa nuova possibilità di utilizzo di PCV13. Per valutare l’impatto clinico/ economico di una campagna di vaccinazione con PCV13 negli adulti/anziani in un limitato periodo di tempo (5 anni), nella prospettiva del SSN, è stato sviluppato un modello matematico di popolazione. Sono state confrontate 3 possibili strategie vaccinali (1 coorte vaccinata/anno = vaccinazione di soggetti di 65 anni di età; 2 coorti/anno= 65 e 70 anni; 3 coorti/anno = 65, 70 e 75 anni) per 5 anni. Inoltre, è stata valutata la somministrazione di una dose di PPV23 un anno dopo la somministrazione di PCV13, con il razionale di estendere la copertura sierotipica. L’adozione del programma di vaccinazione con PCV13 in Italia negli anziani (e”65 anni di età) ha un costo netto che varia da 84 (vaccinazione di 5 coorti) a 222 milioni di Euro (vaccinazione di 15 coorti) in 5 anni (17-44 milioni all’anno, pari a 17-15 milioni per coorte vaccinata), secondo la strategia vaccinale utilizzata. Inoltre i risultati dell’analisi mostrano che un programma di vaccinazione con PCV13 negli anziani è costo-efficace con un costo per QALY che varia da 17.000 a 22.000e. La successiva offerta con PPV23 determina un incremento di costo per QALY da 21.000 a 28.000e rimanendo costo-efficace. Per valutare l’impatto clinico/economico di un programma di vaccinazione con PCV13 negli adulti/anziani in un arco temporale più ampio (fino a 85 anni di età, corrispondente all’aspettativa media di vita), nella prospettiva del SSN, è stato invece sviluppato un modello matematico di coorte. Sono state confrontate 3 possibili strategie vaccinali (1 coorte vaccinata = vaccinazione di soggetti di 65 anni di età; 2 coorti = 65 e 70 anni; 3 coorti = 65, 70 e 75 anni). L’adozione del programma di vaccinazione con PCV13 in Italia negli anziani (e”65 anni di età) ha un costo netto che varia da 10 a 34 milioni di Euro, secondo il numero di coorti vaccinate. Inoltre i risultati dell’analisi mostrano che un programma di vaccinazione con PCV13 negli anziani è costo-efficace con un costo per QALY che varia da 4.000 a 6.000e. La successiva offerta con PPV23 determina un incremento di costo per QALY da 9.000 a 13.000e rimanendo costo-efficace. In conclusione, l’adozione di un programma di vaccinazione con PCV13 nei soggetti e”65 anni di età in Italia risulta molto favorevole da un punto di vista economico (costo-efficace) in una prospettiva sia a breve che a lungo termine, indipendentemente dalla strategia di vaccinazione a una o più corti adottata. L’adozione della vaccinazione con PCV13 risulta economicamente giustificata nella prospettiva del SSN già al secondo anno di adozione. 6 ABSTRACT - SESSIONE PANEL Importanza degli studi epidemiologici e di modellistica matematica per le valutazioni di HTA per i vaccini per il meningococco Le infezioni invasive causate dalla Neisseria meningitidis sono un problema mondiale di Sanità Pubblica e generano un impatto pesante in termini di mortalità, disabilità e ricorso ai servizi sanitari. La Neisseria meningitidis è un batterio Gram-negativo capace di infettare esclusivamente la specie umana e rappresenta la causa principale di infezione batterica invasiva nel mondo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno nell’intero pianeta si verifichino approssimativamente 300.000 casi con 30.000 decessi. I dati internazionali e nazionali confermano che i soggetti di età < 5 anni rappresentano il gruppo a maggior rischio di sviluppare malattia invasiva. Un secondo picco d’incidenza si verifica negli adolescenti, inoltre è importante sottolineare che in questa classe d’età si ha il maggior numero di casi fatali. L’European Centre for Disease Prevention and Control riporta un’incidenza complessiva pari a 0,89 per 100.000/anno che sale a 7,37 per 100.000 nella classe di età a maggior rischio. In Italia, il Sistema di Sorveglianza Speciale per le Malattie Batteriche Invasive riporta i dati d’incidenza delle meningiti e delle sepsi da N. meningitidis e di distribuzione sierotipica. Il quadro che emerge è in linea con quello europeo e si caratterizza per una riduzione progressiva del numero di casi, nel corso degli anni, con un aumento della prevalenza di infezioni da sierogruppo B. Nel 2009 è stato pubblicato un modello matematico dinamico con l’obiettivo di quantificare il maggior rischio di sviluppare malattia invasiva da meningococco alla prima infezione con sierogruppi patogeni rispetto alle successive. Inoltre, è stata valutata l’importanza della colonizzazione con la Neisseria lactamica nel generare una parziale protezione verso gli strain patogeni. I nostri risultati evidenziano che il rischio di sviluppare malattia invasiva durante il primo episodio è di 100 e di 400 volte superiore rispetto alle colonizzazioni successive per i sierogruppi C e B rispettivamente. In Liguria, negli anni 2010 – 2011, sono stati sviluppati studi epidemiologici sulla prevalenza dello stato di portatore di meningococco nei bambini (6-10 anni) e negli adolescenti (14-22 anni) con l’obiettivo di acquisire nuove informazioni sulla reazione infezione/portatore/malattia. Nei bambini la prevalenza di portatori è risultata del 5,17% (IC 95% 1,12-9,11) (5), mentre negli adolescenti è risultata globalmente dell’11,72% (IC 95% 6,48-16,95). I risultati suggeriscono un cambiamento epidemiologico della circolazione dei diversi sierogruppi con una predominanza dei ceppi B e Y, nessun ceppo C è stato isolato. Questo risultato potrebbe essere associato con la strategia vaccinale ligure che offre il vaccino per il meningococco C coniugato ai nuovi nati e agli adolescenti, dal 2005. Valutazione preliminare dei costi per una futura introduzione del nuovo vaccino per il meningococco B. Sono in fase di sviluppo studi farmaco-economici, che costituiscono un’importante tessera del mosaico per una valutazione di HTA e rappresentano un importante mezzo per valutare la fattibilità, la flessibilità dei programmi di immunizzazione e la loro sostenibilità. In particolare, questi studi sono stati programmati in previsione dell’introduzione del vaccino per il meningococco B. L’introduzione di un nuovo vaccino necessita di due importanti valutazioni farmaco-economiche: uno studio costiutilità e uno studio di impatto sul budget per la spesa sanitaria. In questa prospettiva, è stato condotto uno studio preliminare con l’obiettivo di dimensionare il costo di un caso di meningite B nel contesto italiano. Lo studio ha evidenziato che un caso costa al SSN (costi diretti) 2.202.910 e e globalmente (costi diretti + costi indiretti) 3.094,990 e. Inoltre, i nostri dati suggeriscono che la malattia può determinare mediamente, per ogni caso, 4,5 anni di vita perduti, 34,5 anni di disabilità e 13,1 anni di vita perduti in buona qualità. 7 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE PANEL La Analisi Decisionale a Criteri Multipli (ADCM-MCDA*) per l’analisi al margine dei disinvestimenti e dei reinvestimenti nei bilanci di programma a livello macro (Stato, Regioni) e meso (Aziende sanitarie) Tringali M Servizi Sanitari Territoriali e Politiche di Appropriatezza e Controllo, Direzione Generale Sanità Regione Lombardia La HTA può in linea di principio contribuire alla revisione della spesa ai vari livelli della sanità, prevenendo o almeno riducendo le conseguenze di approcci incautamente appiattiti sulla acritica applicazione di tagli lineari, solo se viene impiegata in concreti processi decisionali programmatori. La mera disponibilità di rapporti tecnici di HTA non è però sufficiente. L’impiego effettivo dei rapporti necessita da un lato di un chiaro committment strategico da parte dei decisori, condiviso con i legittimi portatori di interesse, e dall’altro di strumenti operativi che permettano di considerare e interpretare in modo coerente, trasparente, responsabile e partecipato la molteplicità delle valenze e dei punti di vista. In particolare quando appare chiaro che l’introduzione controllata di nuove offerte tecnologiche non è sostenibile in assenza di una dismissione controllata di offerte meno efficaci, meno sicure o più costose, in sintesi meno costo-opportune, emerge la necessità di disporre di strumenti analitici sufficientemente robusti per poter condividere, apprezzare e comunicare ai cittadini il contributo relativo che ciascun criterio valutativo (equità di accesso, sicurezza, efficacia, impatto economico, organizzativo, sociale, ecc.) apporta al valore complessivo di appropriatezza d’uso di una tecnologia sanitaria. La Analisi Decisionale a Criteri Multipli (ADCM) è un insieme di metodi comparativi che consente di interpretare in modo unitario i contributi valoriali dell’insieme di offerte tecnologiche che insistono su una determinata area di bilancio, nei contesti (percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali) appropriati, contributi valoriali che sono ampiamente sensibili a variabili locali e congiunturali di varia natura. La ADCM è applicata a diversi livelli (nazionale, regionale, aziendale) in Canada e altri Paesi sia per le raccomandazioni conclusive della HTA (fase di appraisal) che nelle raccomandazioni conseguenti, ad esempio nella prioritizzazione dei fondi di ricerca sanitaria e soprattutto nelle decisioni di riallocazione di bilancio (con analisi al margine dei benefici e dei costi di diverse alternative) sia in ambito programmatorio che in ambito gestionale. La ADCM può facilitare il coinvolgimento trasparente e verificabile dei portatori di interesse, combattendo i traffici di influenze dei gruppi organizzati (lobbies) poco disponibili agli accertamenti espliciti, e può essere utilizzata anche dai media per informare i cittadini ed i pazienti destinatari delle decisioni programmatorie e gestionali, prevenendo resistenze ingiustificate e facilitando l’assunzione di corresponsabilità per il mantenimento della salute. *MCDA: Multiple Criteria Decision Analysis 8 ABSTRACT - SESSIONE PANEL SESSIONE PANEL L’Health Technology Assessment nelle strutture sanitarie: una opportunità reale ed attuale per un Servizio Sanitario più appropriato ed efficiente? Marchetti M*, Tedesco G*, Cicchetti A° *Unità di Valutazione delle Tecnologie e Ingegneria Clinica, Policlinico “A. Gemelli”, Roma. °Università Cattolica del Sacro Cuore La valutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment - HTA) è uno strumento consolidato in ambito internazionale a supporto dei processi decisionali in tema di definizione delle priorità, di allocazione delle risorse e di valutazione dell’impatto nei processi di introduzione delle tecnologie nei Sistemi Sanitari, sia a livello nazionale che delle singole organizzazioni sanitarie. Oltre a ciò sempre di più negli ultimi anni si parla dell’Health Technology Assessment come uno strumento a supporto dei processi di disinvestimento in ambito sanitario. Si profila quindi l’utilizzo dell’Health Technology Assessment come di uno strumento di gestione complessiva delle tecnologie sanitarie, dal momento dell’introduzione dell’innovazione tecnologica all’interno delle sistema sanitario, ai diversi livelli del sistema, sino al loro alla loro dismissione. In questo contesto il ruolo che le attività di HTA assumono all’interno delle strutture sanitarie è determinate per il loro alto potenziale di agire sulle dinamiche tecnologiche, che gli deriva dalla loro “maggiore vicinanza” alla pratica clinica. Affinché questo si realizzi è però necessario che vi sia, come ormai ampiamente studiato e dimostrato in ambito internazionale, non solo una strutturazione formale dei processi di valutazione ma anche e soprattutto la presenza di adeguate competenze professionali in ambito valutativo. La consapevolezza della rilevante opportunità che una attività strutturata di HTA nelle organizzazioni sanitarie rappresenta rende necessario , anche alla luce delle ultime norme in tema di appropriatezza e spesa sanitaria, capire ad oggi quale è la reale capacità di sviluppare attività di valutazione delle tecnologie delle strutture sanitarie del Servizio Sanitario. Tale conoscenza rappresenta il punto di partenza per la pianificazione e la programmazione di eventuali interventi finalizzati al rafforzamento di tale capacità valutativa. A fronte della rilevanza del tema, la Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica Italiana, anche ai fini di eventuali proposte legislative sul tema, ha ritenuto opportuno supportare il progetto di ricerca del Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario (Ce.Ri.S.Ma.S.) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha strutturato una indagine per valutare il livello di diffusione e le criticità legate all’utilizzo dell’Health Technology Assessment in tutte le oltre 700 strutture sanitarie del nostro Paese, attraverso la somministrazione di un questionario compilabile elettronicamente. 9 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE PANEL Il coinvolgimento dei cittadini nell’Health Tecnology Assessment: la Summer School per leader civici nell’HTA Terzi A CittadinanzAttiva Segreteria Scientifica Nel mese di settembre si è tenuta la prima Summer School per leader civici sull’Health Tecnology Assessment, promossa da Cittadinanzattiva, da Agenas.e da SiHTA, volta a favorire l’implementazione di un modello italiano di coinvolgimento dei cittadini in tutto il ciclo di HTA attraverso la costruzione. di una leadership civica consapevole e sufficientemente informata. Sono state studiate a questo proposito le migliori esperienze internazionali con il contributo di due visiting professor (Mary Baker, rappresentante di pazienti in EMA, e Karen Facey di HTAi), rilevando un importante tratto comune e cioè che il coinvolgimento non un adempimento ma è il risultato di policies articolate, come conferma anche il Core model di EUnetHTA. Le forme di intervento, infatti sono almento cinque: 1) la raccolta delle evidenze dei pazienti; 2) la partecipazione a riunioni pubbliche di valutazione dei diversi documenti prodotti nei processi di valutazione; 3) l’interlocuzione organizzata attraverso focus group o strumenti analoghi; 4). l’inclusione a pieno titolo nei comitati di assessment e di appraisal; 5) l’intervento indipendente delle organizzazioni civiche, in assenza di iniziative delle agenzie, su temi particolarmente sensibili. Il valore aggiunto del coinvolgimento dei cittadini è dato dalla possibilità di: a) mettere in luce aspetti trascurati dai clinici e dai tecnici; b) migliorare le informazioni di base per la valutazione dell’efficacia e della qualità della vita; c) favorire una più corretta valutazione dell’impatto economico reale delle decisioni; d) garantire comunque una tempestiva rappresentazione dei destinatari delle decisioni. In merito alla costruzione delle policies delle agenzie, la Summer school ha fornito indicazioni utili per: a) un riconoscimento delle organizzazioni, in base a criteri di rilevanza, pertinenza e competenza previsti delle indicazioni europee; b) gli strumenti da adottare (registri aperti, comunicazioni periodiche, format per la raccolta delle evidenze, documenti dedicati, criteri condivisi per la designazione dei rappresentanti, ecc.); c) le possibili forme di intervento civico nelle diverse fasi dell’HTA. Sono emerse anche raccomandazioni in ordine alle modalità operative che le organizzazioni civiche potrebbero adottare per rendere più efficace la propria azione. Su questi argomenti è chiamato a lavorare il panel. 10 ABSTRACT - SESSIONE PANEL SESSIONE PANEL Le nuove terapie NA nei pazienti con HBV cronica: analisi economica, organizzativa, etica e di impatto sul budget Ruggeri M*, Marchetti M**, Sacchini D***, Cicchetti A° *Facoltà di Economia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ** Policlinico Unviersitario “Agostino Gemelli” ***Istituto di bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma °Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Il virus dell’epatite B (hepatitis B virus, HBV) è il virus epatotropo più versatile; esso può produrre: epatite acuta, epatite cronica non progressiva, malattia progressiva cronica che determina cirrosi, epatite fulminante con necrosi epatica massiva o uno stato di portatore asintomatico con o senza progressione della malattia. Inoltre, l’HBV riveste un ruolo importante nello sviluppo del carcinoma epatocellulare (hepatocellular carcinoma, HCC). Complessivamente, le epatopatie causate dall’HBV costituiscono un problema enorme, con un numero di portatori sani nel mondo pari a 300.000 nuovi casi l’anno. Il virus dell’HBV può dare origine a epatite virale. Il decorso della malattia può essere suddiviso in quattro fasi: 1) un periodo di incubazione, 2) una fase sintomatica pre-itterica, 3) una fase sintomatica itterica, e 4) la convalescenza. L’epatite, inoltre, si definisce cronica quando, per più di 6 mesi, sono presenti segni clinici, biochimici o laboratoristici di malattia epatica continua o recidivante, con flogosi e necrosi istologicamente documentate. Tradizionalmente l’HBV viene trattato con Peg Ifn ma , nei pazienti in cui la replicazione del virus persiste, viene raccomandato l’utilizzo di Analoghi Nucleosidici (NA) per tenere sottocontrollo l’infezione ed impedirne l’evoluzione. Negli ultimi anni molti NA sono stati immessi in commercio e si è assistito ad una progressiva diminuzione del tasso di resistenza ma ad un costante aumento dei costi seppur mantenendo un rapporto costo-efficacia favorevole. Con l’introduzione del Tenofovir se da un lato il tasso di resistenza è pari a 0, dall’altro lato i costi sono sensibilmente più bassi rispetto agli altri NA. In questa sessione si propone di trattare il problema dell’introduzione degli NA nei vari contesti regionali, andando ad analizzare il possibile impatto organizzativo, economico ed etico. Oltre alla valutazione costo efficacia, saranno proposte delle simulazioni di Budget Impact per poter valutare il potenziale risparmio di risorse in varie realtà regionali. Tale base costituirà il riferimento per i successivi interventi, nel contesto di una tavola rotonda, di un bioeticista, di un clinico e di un esperto di organizzazione. 11 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE PANEL High-Value Health Care. Benefici, rischi e costi delle tecnologie sanitarie Nino Cartabellotta Fondazione GIMBE Il miglioramento delle performance e l’accountability di un sistema sanitario sono strettamente legati alla definizione di obiettivi condivisi tra tutti gli stakeholders: cittadini, pazienti, organizzazioni sanitarie pubbliche e private, istituzioni di politica sanitaria, professionisti, industria, etc. Ciascuno di questi attori, in realtà, ha molteplici obiettivi individuali, spesso disallineati e conflittuali con gli obiettivi degli altri: contenimento dei costi, profitti, elevati standard di qualità, soddisfazione degli utenti, semplificazione di accesso ai servizi, disponibilità di tecnologie avanzate, autonomia professionale, etc. Di conseguenza, la mancata condivisione degli obiettivi tra gli stakeholders innesca un pericoloso gioco d’azzardo fatto di approcci divergenti a management e politiche sanitarie che ostacolano il miglioramento delle performance professionali, organizzative e dell’intero sistema sanitario. In un momento particolarmente critico in cui la sostenibilità del sistema pubblico è costantemente in bilico tra inappropriatezze e tagli indiscriminati, è possibile riallineare i numerosi e frammentati obiettivi di tutti gli stakeholders? L ’obiettivo primario dell’assistenza sanitaria dovrebbe essere universalmente riconosciuto nell’high value per i pazienti: definito come il miglior risultato di salute ottenuto per unità monetaria utilizzata, dovrebbe accomunare gli interessi di tutti gli stakeholders, contribuendo ad aumentare la sostenibilità del sistema sanitario. 12 ABSTRACT - SESSIONE PANEL 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento Roma, 22-24 novembre 2012 COMUNICAZIONI 13 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 1 La ricostruzione mammaria con matrice dermica: il punto di incontro tra evoluzione tecnica e contenimento dei costi Cattin F*, Semprini G**, Fabbro E***, Zumerle G°, Cedolini C*, Guarrera G M°, Parodi PC**, Risaliti A* *Clinica Chirurgica, Azienda Ospedaliero Unviersitaria S. Maria della Misericordia di Udine **Clinica di Chirurgia Plastica, Azienda Ospedaliero Unviersitaria S. Maria della Misericordia di Udine ***Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche, Università degli Studi di Udine °Direzione Generale, Azienda Ospedaliero Unviersitaria S. Maria della Misericordia di Udine Obiettivi: la ricostruzione mammaria mediante l’utilizzo della matrice dermica, in materiale biologico permette di evitare il posizionamento di un espansore, con un secondo intervento chirurgico. All’interno della Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine è stata svolta un’analisi economica di questa tecnica per verificarne la dispendiosità a confronto con metodiche prive della matrice. Metodologia: sono stati tenuti in considerazione i seguenti parametri: il costo di una matrice dermica: 3000 e; il costo di un espansore mammario: 750 e; il costo di una protesi definitiva: 800 e; durata di una mastectomia con posizionamento di espansore: 134 minuti; durata di un intervento di mastectomia con posizionamento di protesi: 134 minuti; durata dell’intervento di sostituzione dell’espansore con protesi: 60 minuti. Costo operatorio tutto compreso: 8.9e /min, al netto dei costi dei presidi; durata media della degenza di una paziente sottoposta ad intervento: 7.67 giorni; eventuale degenza per l’intervento di sostituzione espansore-protesi: 3.5 giorni; costo di una giornata di degenza in un reparto chirurgico: 570 e. Principali contenuti: I costi definitivi dei due percorsi sono i seguenti: a. Mastectomia + matrice dermica + protesi = 9364.5 e; b. Mastectomia + espansore + successiva sostituzione espansore/protesi: = 9643.5 e È necessario inoltre aggiungere al secondo percorso il costo degli accessi ambulatoriali per le sedute di espansione. Letteratura ed apporto specifico del lavoro: L’utilizzo della matrice dermica risulta più economico di quello non comprendente tale strumento; evita inoltre un secondo periodo di degenza, e la necessità degli accessi ambulatoriali per l’espansione; consente quindi di ridurre le liste di attesa e le giornate di assenza dal lavoro. Viene ridotto infine l’impatto psicologico della paziente nei confronti del percorso ricostruttivo. Bibliografia 1. Eriksson E. et al Plast Reconst Surg 2010; 125(2): 429-434 2. Diab K et al Aesth Plast Surg 2011; 35:100-10 14 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 1 Valutazione economica di BOTOX® per la profilassi dell’emicrania cronica Carletto A*, Ruggeri M**, Marchetti M* *Unità di Valutazione delle Tecnologie e Ingegneria Clinica, Policlinico “A. Gemelli”, Roma **Facoltà di Economia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Obiettivo: l’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il rapporto costo-efficacia di Botox rispetto a placebo per la profilassi dell’emicrania cronica. L’analisi è stata condotta dalla prospettiva del Servizio Sanitario Nazionale italiano e della società. Metodi: l’analisi economica si basa su un modello di Markov sviluppato da Allergan Inc. Il modello ha un orizzonte temporale di 2 anni e prevede sei stati di salute individuati sulla base della frequenza con cui si presenta la cefalea nell’arco di 28 giorni. I dati di efficacia provengono dallo studio registrativo PREEMPT. La valorizzazione delle risorse utilizzate per l’implementazione dei due bracci è stata effettuata considerando i costi per i trattamenti farmacologici, i ricoveri ospedalieri, le visite dal medico di medicina generale, le visite in Pronto Soccorso. Sono stati inclusi nel modello anche i costi sostenuti dalla società a causa della perdita di produttività dei pazienti con emicrania cronica. I costi e gli effetti sono stati entrambi attualizzati ad un tasso di sconto del 3% annuo. La robustezza del modello è stata testata attraverso analisi di sensibilità sia deterministica che probabilistica. Risultati: nel caso base, Botox è associato a 0,04 QALY incrementali vs. placebo, a fronte di un costo incrementale di e 208; l’ICER è pari quindi a 4,899 e /QALY. Il costo incrementale per evitare una giornata con cefalea è di e 2,72. Dal punto di vista della società, la strategia di trattamento dell’emicrania cronica con Botox è dominante. I risultati dell’analisi di sensibilità mostrano che Botox è costo-efficace nel 69% dei casi se la società è disposta a pagare fino e 30.000/QALY. Conclusioni: Botox migliora gli esiti clinici ad un costo ragionevole, e consente un risparmio di costi rispetto al placebo se viene adottato il punto di vista della società. I costi aggiuntivi sono compensati da risparmi associati ad un uso minore di risorse e ad un aumento della produttività dei pazienti. 15 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 1 Studio EVOLVO: valutazione del telemonitoraggio come modello organizzativo di cura per lo scompenso cardiaco in pazienti portatori di defibrillatori impiantabili Borghetti F*, Zanaboni P**, Marzegalli M***, Landolina ME°, Lunati M°°, Perego GB°°°, Guenzati G***, Curnis A^, Beccagutti G*, Borghi G^^, Masella C^^^ *Medtronic Italia, Sesto San Giovanni **Politecnico of Milano/University Hospital of North Norway, Milano ***San Carlo Borromeo Hospital, Milano °San Matteo Hospital, Pavia, Italy °°Niguarda Hospital, Milano °°°S. LUCA Hospital - IRCCS, Milano, ^Ospedali Civili, Brescia ^^CEFRIEL, Regione Lombardia, Milan ^^^Politecnico of Milano, Milano Obiettivi: pazienti con scompenso cardiaco (SC) portatori di defibrillatori impiantabili (ICD o CRT-D) si sottopongono di frequente a controlli ospedalieri non pianificati con conseguente assorbimento di risorse sanitarie. Lo studio valuta il possibile beneficio associato all’utilizzo del telemonitoraggio nel ridurre questi accessi e nel notificare prontamente alert ritenuti significativi per la gestione clinica del paziente. Metodologia: EVOLVO è uno studio clinico italiano multicentrico (5 centri), prospettico, controllato, randomizzato, con un follow up di 16 mesi. I pazienti sono stati assegnati a due gruppi paralleli: modello di gestione remota del follow-up – braccio remoto – e gestione del follow-up secondo la pratica clinica corrente – braccio standard – valutando parametri clinici, utilizzo delle risorse sanitarie e costi. Endpoint primario: numero di visite urgenti non programmate per cause cardiache o legate all’ICD o CRT-D; secondari: numero di tutti gli accessi legati a SC, aritmie o a eventi correlati al device. L’utilizzo di risorse sanitarie e i relativi costi sono stati valutati secondo le prospettive dell’ospedale, del SSN e del paziente. È stata misurata la qualità della vita con questionari MLHFQ ed EQ-5D. Contenuti: sono stati arruolati 200 pazienti (79% maschi; 66±10 anni) portatori di ICD (92% CRT-D). L’analisi tra il “braccio remoto” e il “braccio standard” ha dimostrato una riduzione del 35% delle visite urgenti; un risparmio per il SSN e per i costi annuali sostenuti dai pazienti di e1962.78 vs e2130.01; un risparmio cumulata per paziente e per la società del 25%; un guadagno in termini di QALY per paziente nel braccio remoto pari a 0.065. La gestione remota dei pazienti affetti da SC portatori di ICD o CRT-D è una soluzione costo-efficace, con benefici sia per il sistema sanitario che per i pazienti. Un’adozione su larga scala del monitoraggio remoto dovrebbe essere incoraggiata secondo i diversi modelli organizzativi dei vari ospedali. 16 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 1 Modello di valutazione di una terapia sostitutiva di immunoglobuline somministrate per via endovenosa rispetto alla via sottocutanea Pasut E*, De Carli M**, Zumerle G^, Guarrera GM^^, Tonizzo A*, Troncon MG* *SOC di Farmacia **SOC di Medicina Interna ^Controllo Di Gestione ^^Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine Nei pazienti affetti da immunodeficienze congenite la terapia sostitutiva è fondamentale. Obiettivo: valutare i costi e la qualità di vita di una terapia sottocutanea (SC) rispetto ad una endovenosa (EV). Sono state eseguite ricerche sia su motori di ricerca HTA sia su PUBMED. Risultati: il trattamento EV e quello SC con immunoglobuline (IG) sono considerati equivalenti in termini di riduzione delle infezioni (HM Chapel et al, J Cin Immunol 2000). Gli studi clinici concentrano l’attenzione sul possibile miglioramento della qualità di vita dei pazienti trattati SC: l’infusione SC a domicilio permette al paziente di non perdere giornate di lavoro o di scuola per recarsi in ospedale, e non viene assunta alcuna premedicazione (paracetamolo, antistaminico) che può causare sonnolenza e/o cefalea. Evidenze cliniche associano la somministrazione di IG EV a eventi tromboembolici da verosimile aumento della viscosità ematica. Le IG per via EV hanno biodisponibilità completa, a differenza delle SC. In realtà, in base ai livelli sierici di IG, la via SC permette una riduzione dei dosaggi EV fino al 25% negli stessi pazienti switchati a SC (S Thépot et al, Clin Imm 2010), fenomeno correlato probabilmente ad aumentato catabolismo delle IG EV. Considerando i costi dei farmaci, del personale sanitario e degli esami di laboratorio, i costi di cura per l’Azienda ospedaliera per un anno di un paziente di 70kg circa (25g ogni 28 giorni di IG) sono pari a: 6.984 e per le IG EV da sangue di donatori volontari; 13.776 e per le IG EV acquistate dal mercato; 23.734 e per le IG da raccolta di plasma dedicata; da 12.495 a 21.511 e per le IG SC, nell’ipotesi che il dosaggio possa variare da -25% a +30% rispetto alla somministrazione EV. Conclusioni: ove si riduca il dosaggio da somministrare, l’impiego delle IG SC risulta economicamente più vantaggioso delle IG EV “del mercato” o da raccolta dedicata. Limiti: l’analisi dei costi è stata sviluppata secondo la prospettiva del SSN. 17 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 1 Analisi di costo-efficacia e di impatto sul budget della vaccinazione universale anti-rotavirus nel contesto italiano a livello nazionale e regionale Barbieri M*, Vitale F**, Dirodi B***, Vitali Rosati G°, Franco E^ *Farmacoeconomista, OptumInSight, London, UK, ** Professore Ordinario di Igiene, Dip. Scienze per la promozione della Salute- Università di Palermo, ***Direzione Access to Medicine GlaxoSmithKline, Verona, °Pediatra di famiglia, Firenze, ^Dip. Sanità Pubblica, Università di Roma,Tor Vergata Questo studio si propone di stimare costi e benefici associati ad una vaccinazione universale (VU) antirotavirus basata su 2 dosi di Rotarix (a 2 e 3 mesi dalla nascita) nel contesto italiano, aggiornando un precedente modello di Standaert B et al (2008). Si è utilizzato un modello Markoviano statico per comparare una situazione di VU con una situazione senza vaccinazione per tutta la durata della vita di una coorte di neonati. Per il caso base si è assunta una copertura annuale del 90% ed un l’effetto di “herd immunity”. Due analisi sono state svolte: 1) un’analisi di costo-utilità; 2) un’analisi di impatto sul budget (sia a livello Nazionale che Regionale). Dati sull’efficacia del vaccino sono stati ottenuti da studi clinici randomizzati internazionali, mentre dati epidemiologici ed economici sono stati ottenuti principalmente da fonti italiane. L’analisi ha come elemento principale la riduzione di eventi di gastroenterite da rotavirus (GARV) data dalla vaccinazione ed il suo impatto sulla qualità di vita (QALYs). In una coorte di 555.791 nati nel 2011 in Italia, la vaccinazione porterebbe ad una riduzione del 71% dei casi di GARV (176.804 casi in meno) ed un 86% di ospedalizzazioni dovute a GARV (12.913 casi in meno) con conseguente guadagno di 0.0014 QALYs e 0.0022 anni di vita guadagnati per bambino (“lifetime”). L’introduzione del vaccino porterebbe inoltre ad un risparmio per bambino (“lifetime”, 3% di tasso di sconto e prospettiva del SSN) di e 25.41 dato che i costi evitati della patologia sono maggiori dei costi addizionali del vaccino. Tali risultati si sono mostrati robusti a variazioni dei parametri utilizzati sia in un analisi di sensibilità deterministica che stocastica. L’analisi di impatto sul budget ha mostrato che i risparmi per il SSN ammonterebbero a e 33.550.607 in 5 anni. I casi di diarrea evitati variano tra 399 (Valle d’Aosta) e 31.116 (Lombardia), mentre i casi di ospedalizzazione evitata tra 36 (Valle D’Aosta) e 3,096 (Lombardia). 18 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Dismissione di dispositivi medici in un percorso di risk management Mozzon R*, Zumerle G**, Pestrin R***, Troncon MG*, Favaretti C^^ *SOC di Farmacia ** Controllo di Gestione ***SOC di Patologia Neonatale ^^ Direzione Generale Azienda-Ospedaliero Universitaria di Udine Obiettivi: I danni causati da errata gestione delle linee infusionali sono largamente descritti in letteratura. La confusione tra via enterale e parenterale è fonte di errori che in neonatologia risultano più frequenti e pericolosi, non da ultimo il recente decesso di un neonato in un ospedale romano. La norma europea EN1615 del 2001, che dispone i requisiti di sicurezza dei dispositivi per nutrizione enterale, in Italia non è obbligatoria. Un evento sentinella segnalato dalla SOC di Neonatologia nel 2011, relativo ad un’accidentale somministrazione ev di nutrizione enterale, ha attivato un percorso di risk management che ha coinvolto i neonatologi e la Commissione Aziendale per i Dispositivi Medici (CDM) e che ha portato all’introduzione nel 2012 di un sistema per nutrizione enterale conforme alla norma europea. Scopo del lavoro è illustrare i criteri di valutazione che hanno indotto alla dismissione dei vecchi dispositivi per il nuovo sistema. Metodi: È stata eseguita una ricerca bibliografica, mediante consultazione di banche dati sanitarie e di Hta, e un’analisi dei costi. La valutazione economica ha considerato il costo differenziale delle risorse per la gestione del nuovo sistema rispetto ai dispositivi in uso. Risultati: Dall’analisi della letteratura è emerso che l’infusione endovenosa accidentale di nutrizione enterale è un evento possibile, con circa 90 segnalazioni a livello mondiale dal 1972 ad oggi. L’analisi economica ha evidenziato un costo incrementale con il nuovo sistema di 49e a paziente che, considerando anche il costo del personale, scende a 34e. Ipotizzando il numero annuale di pazienti pari a 500 (dato 2011), la spesa aggiuntiva sarebbe di circa 17.000e/anno. Conclusioni: Considerato l’elevato rischio di errore, anche nella nostra realtà, e la gravità delle conseguenze, nonostante il costo aggiuntivo, la CDM ha ritenuto ragionevole approvare la dismissione delle vecchie metodiche e l’introduzione del nuovo sistema. 19 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Definizione, implementazione e uso di un indice di priorità di sostituzione per le tecnologie biomediche Nocchi F*°, Capussotto C°, Derrico P*° *Area di Ricerca Innovazioni Clinico Tecnologiche, I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù °Servizio di Ingegneria Clinica, I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Obiettivi: le esigenze di efficienza e di razionalizzazione delle risorse impongono la definizione di politiche per esaminare accuratamente le priorità di rinnovo tecnologico. L’obiettivo del Servizio di Ingegneria Clinica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato definire e utilizzare un indicatore per pianificare la sostituzione delle tecnologie in base all’analisi oggettiva delle priorità. Metodi: è stato definito un algoritmo che fornisce l’Indice di Priorità di Sostituzione (IPS). Tale indicatore rappresenta, in modo sintetico e analitico, l’urgenza con cui ciascun apparecchio deve essere sostituito, consentendo così di programmare la sostituzione progressiva delle tecnologie. Le formule di calcolo dell’IPS, implementate nel sistema di gestione informatizzata delle tecnologie biomediche, sono state definite considerando il carico di lavoro richiesto per raccogliere e mantenere aggiornati i dati. Risultati: l’IPS è calcolato come combinazione lineare di un insieme di indici componenti. Ciascun indice componente, ottenuto da un sottoinsieme di complessivi 46 parametri (tecnici, economici e clinici), evidenzia la rilevanza che la sostituzione di un apparecchio avrebbe rispetto a un aspetto specifico (obsolescenza, affidabilità, costi manutentivi, criticità, efficacia clinica, impatto strategico/operativo). L’IPS consente di tenere conto di tutti gli aspetti utili all’identificazione delle priorità per il rinnovo tecnologico. Inoltre, variando i pesi nella combinazione lineare, è possibile ottenere diverse classifiche, in grado di enfatizzare specifici aspetti. Questo strumento è stato usato dal 2011 e si è rivelato di rilevanza strategica per la pianificazione delle sostituzioni sia annuale che a lungo termine. L’obiettivo successivo è la valutazione degli effetti in termini di riduzione dei guasti, dei costi manutentivi e del rischio tecnologico e l’incremento dell’uptime delle tecnologie e, conseguentemente, della produttività. 20 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Quando la realtà non supporta la linea guida: l’esempio della Lue in gravidanza Vai S*, Riva C**, Jakocs SR*, Dirindin N***, Piacenza M***, Turati G*** *ASL TO4 ** ASO S.Anna-OIRM *** Facoltà di Economia Università di Torino Introduzione: le linee guida (LG) rappresentano uno strumento che consente un rapido trasferimento delle conoscenze nella pratica clinica quotidiana, possono essere utilizzate per migliorare la qualità dell’assistenza e razionalizzare l’utilizzo delle risorse, considerando tutte le circostanze di contesto. La LGN del 2010 sulla gravidanza fisiologica ne rappresenta un esempio. Tuttavia alcune raccomandazioni non sembrano attualmente giustificate. Obiettivo: dimostrare integrando considerazioni economiche, evidenza scientifica, dinamiche demografiche ed epidemiologiche, operatività clinica - come alcune raccomandazioni andrebbero riviste e tra queste quelle inerenti allo screening per la lue in gravidanza. Materiali e metodi: sono stati condotti due studi finanziati dalla Regione Piemonte di cui uno (2006/ 07) volto a valutare la siero prevalenza della sifilide in gravidanza ed un secondo (2010/11) inerente all’efficienza dei DMI. I dati regionali sulla lue sono stati integrati da dati nazionali forniti dall’ ISS (19982011). Nell’analisti dei dati è stato utilizzato un modello di regressione logistica multivariato, condizionato quando opportuno per il matching con propensity score, stimata l’incidenza e la sieroprevalenza, svolta un’analisi di costo efficacia, verificando la bontà dei dati amministrativi. Risultati: l’esecuzione dello screening in gravidanza per la lue è eseguito in modo disomogeneo e mai totale (min. 23%, max.94%) e riflette l’opinione dei sanitari. La sieroprevalenza è limitata nelle gravide italiane (8.7:10^5) maggiore in assoluto tra quelle dell’Est Europa (293:10^5), l’incidenza della sifilide congenita è bassa (3.9:10^5 nati vivi/anno), prettamente maschile a livello di popolazione generale. L’adozione delle raccomandazioni comporterebbe un costo incrementale per caso diagnosticato di ca 90000 euro, senza garantirne l’outcome. Conclusioni: le attuali indicazioni sul doppio screening in gravidanza sono inopportune in termini di spending review. 21 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Il modello lombardo (VTS) di governo dell'innovazione e del disinvestimento: applicazione delle esperienze EUnetHTA ed EVIDEM Radaelli G*, Lettieri E*, Fortino I**, Merlino L**, Tringali M**, Strada A**, Masella C* * Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Gestionale ** Regione Lombardia, Direzione Generale Sanità Nel 2008, Regione Lombardia ha introdotto una procedura HTA per il governo dell’innovazione e del disinvestimento. Essa è composta da 3 fasi: prioritizzazione delle richieste; assessment delle tecnologie; appraisal della proposta. Il modello VTS è concepito come riutilizzo parziale del Core Model EUnetHTA (per la raccolta e analisi dati) e come versione italiana del modello EVIDEM (per l’appraisal). Esso è strutturato su 8 dimensioni (deliberati dalla Regione), 21 criteri di decisione (adattati dalla matrice EVIDEM), più tutti i topic e issue EUnetHTA. Attualmente, 19 nuove tecnologie sono in varie fasi della procedura. Obiettivi: l’analisi del modello VTS ne descrive contenuti e grado di integrazione dei modelli EUnetHTA ed EVIDEM. L’analisi si pone 3 domande: Il modello VTS è coerente con il Core Model, oppure perde informazioni? Il modello VTS rispetta i requisiti EVIDEM per l’analisi decisionale a criteri multipli? L’adattamento di EVIDEM ed EUnetHTA realizza un costrutto funzionale alla gestione operativa di assessment e appraisal? Contenuti: l’analisi offre una comparazione delle dimensioni VTS con i domain EUnetHTA; dei criteri VTS con quelli EVIDEM; del posizionamento di topic/issue nel modello RL rispetto al Core Model. Esistono importanti convergenze e divergenze tra VTS ed EUnetHTA. Il modello VTS non altera topic e issue così da non avere differenze nella raccolta dati. La rielaborazione dei domain, invece, orienta l’utilizzo dei dati verso l’obiettivo regionale di valutazione esplicita del costo-opportunità. L’uso di criteri EVIDEM emerge come aggiunta significativa, facilitando l’applicazione diretta dell’assessment nel processo decisionale. Le terze parti che intendano presentare alla Regione rapporti di assessment coerenti con il Core Model, anche adattando report predisposti per altri contesti, possono così disporre di un costrutto operabile, allineato con le procedure di determinazione del valore di appropriatezza d’uso, di competenza regionale. 22 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Utilizzo e affidabilità degli archivi sanitari elettronici: applicazione per patologie a grave impatto clinico-assistenziale Ceruti M*, Geninatti S^, Siliquini R° *Scuola di specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva, ASL TO2, Torino ^SoS Ricerche Statistiche ed Epidemiologiche, ASL TO2, Torino °Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica e Pediatriche, Università degli Studi di Torino Background: gli archivi sanitari elettronici (ASE) costituiscono una risorsa altamente economica e facilmente accessibile, ancora troppo poco utilizzata in Italia, per finalità epidemiologiche e di clinical governance. Obiettivo: verificare le potenzialità degli ASE per il monitoraggio delle patologie croniche e in particolare l’affidabilità degli indicatori per la diagnosi di ipertensione arteriosa (IA) e diabete mellito (DM) in soggetti con un esito altamente correlato, l’ictus cerebrale (IC). Materiali e metodi: sono stati indagati negli ASE i possibili criteri identificativi per IP e DM fra i soggetti ricoverati nel 2009 per IC. È stato confrontato il grado di concordanza, sia globale che rispetto all’esito, dei relativi indicatori: i farmaci prescritti (FP), le esenzioni specifiche per patologia (EP) e le schede di dimissione ospedaliera (SDO). Risultati: gli indicatori ASE più attendibili sono risultati le EP, i più scarsi le SDO, con complessivamente maggior concordanza nel DM. La sensibilità risultava sovrapponibile per DM fra EP (0.81) e FP (0.77), mentre per IA, l’indicatore FP è risultato molto più sensibile rispetto a quello EP (0.85 vs 0.35). La specificità di entrambi gli indicatori è risultata pari a 0.96 per DM; mentre per IA la specificità di EP è nettamente superiore (0.90) rispetto a quella di FP (0.61). Il grado di concordanza rispetto all’esito di IC è risultato elevato per DM (Kappa = 0.63; p) 23 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 1 Transcatheter Aortic Valve Implantation: la gestione dell’innovazione attraverso il percorso clinico Vulpiani L, Bartoccioni F, Angeloni L, Micali M, Monaco C, Amoddeo CE, Morrone A Nucleo di Health Tecnology Assessment (HTA), U.O.C. Governo Clinico e Formazione, Direzione Sanitaria, Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma, Italia Obiettivo: le TAVI rappresentano una tecnologia di recente innovazione, ad alto rischio di inappropriatezza e costo pari a sette volte di quello di una valvola normale. Con questo lavoro si è predisposto all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini un modello di gestione per l’utilizzo appropriato di tali valvole. Materiali e metodi: la creazione del Percorso Clinico relativo alle TAVI ha previsto una prima fase in cui è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare che rappresentasse tutti gli attori coinvolti nel processo. Gruppo non limitato ai soli clinici delle diverse Unità Operative coinvolte, ma anche ai rappresentanti della Farmacia e del Governo Clinico. Attraverso la raccolta e l’analisi della letteratura internazionale il gruppo di lavoro ha delineato le flowchart cliniche ed organizzative e costruito la modulistica necessaria all’implementazione e al controllo del percorso. L’invio della modulistica compilata in ogni sua parte è stata riconosciuta come condizione necessaria per procedere all’impianto. Ad un anno dall’attivazione si è effettuato l’audit. Sono stati quindi raccolti i dati attraverso la consultazione dei database delle Unità Operative, della Farmacia, del Sistema Informativo Aziendale, del GOSP e delle stesse case produttrici delle valvole, confrontandoli tra loro. Sono state così ottenute le informazioni relative ai consumi, al rispetto dei moduli e delle prassi organizzative concordate. È stata effettuata, attraverso la time series analysis, anche una valutazione inerente l’appropriatezza degli impianti TAVI. Risultati: durante l’audit sono stati discussi i risultati dell’analisi statistica e sono state valutate le proposte di modifica del percorso con tutto il gruppo di lavoro. Conclusioni: il sistema implementato per l’impianto delle TAVI è un utile punto di riferimento per l’elaborazione di una metodologia gestionale di Clinical Governance, essendo facilmente replicabile ed adattabile a nuove forme di innovazione. 24 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 1 La Chechlist interna quale strumento per la valutazione della dimensione economico/strategica nelle acquisizioni dell’innovazione sanitaria Delfino R*, Crifò I*, Migliaccio U**, Marcellini D*, Russo A**, Triassi M* *Dipartimento Scienze Mediche Preventive, Università degli Studi di Napoli Federico II **Controllo Interno di Gestione, Direzione Generale A.O.U. Federico II A fronte della necessità di realizzare una maggiore efficienza gestionale l’AOU Federico II nell’ambito delle procedure di valutazione per l’acquisizione di nuove tecnologie, ha ideato una chechlist che riassume elementi utili per condurre analisi economico/strategiche, rivolte ad aumentre i livelli di appropriatezza, complessità e salute in una logica di equilibrio tra equità, efficienza economica ed efficacia clinica; a responsabilizzare il management attraverso l’adozione di logiche/strumenti di gestione programmata. Le fasi di compilazione della checklist sono: 1. Analisi modello di Mini-HTA precompilato dal DAs richiedente; 2. Valutazione della dimensione Economico-Strategica (Benchmarking esterno; Valutazioni di coerenza con l’Atto aziendale e con la Normativa regionale/nazionale); 3. Valutazione della dimensione Economico-Contabile (Analisi dei costi e degli scostamenti); 4. Valutazione della dimensione Economico-Valutativa (Analisi costo/efficacia; costo/utilità; costo/ benefici; Analisi minimizzazione dei costi); 5. Valutazione della dimensione Socio-Economica (Risparmi/benefici stimati per la società; Risparmi/benefici stimati per l’AOU Federico II); 6. Valutazione ex-post, a sei mesi dall’eventuale implementazione della tecnologia. Attualmente si sta procedendo con la compilazione della checklist e le correlate analisi economico/ strategiche, allo scopo di fornire utili elementi decisionali in merito all’acquisizione della Colonna Adsorbente Adacolumn per il trattamento della Granulocitoaferesi selettiva in pazienti affetti da MICI, Coliti Ulcerose e Morbo di Crohn. La checklist pare essere uno strumento utile per standardizzare le analisi di natura economico/strategica, relative all’implementazione di tecnologie sanitarie. L’aver creato, per ciascuna dimensione di analisi una corrispettiva scala di valori, proporzionale al peso che la dimensione stessa assume, in relazione alla specifica tecnologia, consente di fornire elementi decisionali chiari e puntuali. 25 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 1 Esperienza di HB-HTA sullo studio della tecnologia HIFU nel trattamento del carcinoma prostatico e del fibroma uterino Porchia B*, Latella B**, Gusinu R^, Presicce G^, Virgili G^, Del Ministro V^, Giovannini V^^, Bonaccorsi G*, Miniati R**, Cecconi G**, Dori F** *Scuola di specializzazione Igiene e Medicina Preventiva Università degli studi di Firenze **Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Università di Firenze ^Direzione Sanitaria AOUC ^^Direttore Generale AOUC Obbiettivi: lo studio riporta la valutazione HTA effettuata nell’AOU Careggi sull’utilizzo di tecnologia HIFU in urologia e ginecologia. Sono stati analizzatigliambiti clinici, sociali ed economici e valutato lo status tecnologico generale relativo al trattamento del carcinoma prostatico in relazione alle diverse metodiche tradizionali (chirurgia robotica, prostatectomia laparotomica, watchful&waiting) e del fibroma uterino in confronto alla miomectomia laparoscopica e laparotomica. Metodologia: la metodologia utilizzata si basa sulle seguenti fasi: • Ricerca di evidenze scientifiche mediante Pubmed (pubblicate dal 2002 al 2012); • Definizione di appropriati indicatori multidimensionali; • Costruzione base di dati (letteratura, opinione esperti aziendali ed elaborazioni informatiche) e calcolo indicatori; • Sviluppo di grafici di sintesi; • Produzione di reportistica aziendale. Contenuti: l’analisi ha valutato 99 indicatori su 111 totali per il trattamento del carcinoma prostatico e 50 su 54 per quello del fibroma uterino, con un’accuratezza media generale rispettivamente dell’89% e del 93%. In ambito clinico nel carcinoma prostatico la migliore tecnologia è risultata la prostatectomia laparotomia, mentre nel fibroma uterino l’intervento di miomectomi laparoscopica è considerato il gold standard. Nel trattamento del carcinoma prostatico la metodica HIFU raggiunge i migliori risultati in ambito economico e sociale. Nel trattamento del fibroma uterino HIFU raggiunge il massimo livello di efficacia nell’ambito sociale e presenta risultati analoghi alle chirurgie convenzionali a livello economico. Concludendo, la tecnologia HIFU si configura come una tecnologia innovativa e con importanti potenzialità, come dimostrato dall’ampio utilizzo a livello mondiale (Asia,USA, Europa). 26 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital Based e HTA 1 Utilizzo di un acceleratore lineare dedicato per radioterapia intraoperatoria (Iort) nel trattamento del tumore alla mammella: valutazione Hta Visentin R °, Menegotti L °, Valentini A°, Pace N*, Nollo G* Servizio di Fisica Sanitaria - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari - Trento *Dipartimento di Fisica, Università di Trento Presso l’Ospedale S. Chiara – A.P.S.S. di Trento, nel trattamento chirurgico di pazienti oncologici selezionati, è metodica consolidata la somministrazione di una dose radioterapica elevata di radiazioni ionizzanti direttamente al letto tumorale durante l’intervento - radioterapia intraoperatoria (IORT), con un acceleratore lineare di particelle convenzionale installato in un bunker dell’U.O. di Radioterapia, adiacente alla sala operatoria. La presente relazione riporta una valutazione HTA dell’opportunità di modificare il percorso terapeutico attuale, con l’introduzione nel nostro Ospedale di una nuova tecnologia, consistente in un’unità di trattamento mobile (LINAC dedicato) per l’esecuzione della IORT direttamente in sala operatoria. La valutazione considera come scelte alternative all’introduzione della tecnologia oggetto di analisi, possibili modifiche dei percorsi terapeutici. Si sono sinteticamente valutate le caratteristiche tecniche e le possibili applicazioni cliniche conseguenti all’introduzione della tecnologia in esame, anche in un’ottica di integrazione col contesto sanitario e sociale, con considerazioni non solo di ordine clinico ed economico, ma anche assistenziale, organizzativo ed etico/sociale. La valutazione HTA è rivolta ai decision maker del livello meso (direzione dipartimentale, direzione sanitaria, direzione generale). Attualmente presso l’A.P.S.S. di Trento la tecnica IORT viene utilizzata come cura esclusiva per pazienti selezionate con CA mammario. Tenuto conto anche del numero di pazienti arruolabili si conclude che, con opportune modifiche organizzative, si potrebbero soddisfare totalmente le richieste di trattamento, continuando ad eseguire i trattamenti nel bunker, soddisfacendo principi di ordine etico/sociale. L’acquisto di un acceleratore lineare dedicato, considerato il contesto sociale e sanitario della Provincia di Trento, sarebbe economicamente giustificabile con l’estensione della IORT anche ad altri scenari clinici. 27 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital Based e HTA 1 Le valutazioni etiche nei processi di HTA nell’esperienza dell’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma: stato dell’arte e criticità Sacchini D*, Refolo P**, Minacori R**, Spagnolo AG*** *Professore Aggregato, Istituto di Bioetica **Dottore di ricerca, Istituto di Bioetica ***Professore Ordinario, Istituto di Bioetica Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, Università Cattolica del Sacro Cuore Obiettivi del lavoro: 1. tracciare lo stato dell’arte dell’attività di valutazione etica nei processi di HTA svolta dall’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma (IoB-UCSC); 2. enucleare le questioni/problematicità etiche riscontrate. Metodologia del lavoro: La ricerca è stata condotta sulle Banche dati Medline; Scopus e Google Scholar. Altri dati sono desunti da attività di valutazione in processi di HTA svolte dall’IoB-UCSC dal 2008 ad oggi. Principali contenuti del lavoro: l’HTA ha accolto, sin dalle sue origini, l’idea della legittimità anche di una valutazione etica relativa all’impiego di tecnologie sanitarie. Al di là di questo riconoscimento “formale”, le valutazioni etiche hanno ricevuto nella pratica scarsa applicazione. In questo panorama, assume rilievo la specifica e innovativa attività svolta dall’IoB-UCSC, almeno per il panorama nazionale. In particolare, si tenterà, attraverso un’analisi comparativa dei report realizzati, di enucleare le principali questioni/problematicità etiche più frequentemente riscontrate, anche in rapporto al domain da cui hanno avuto origine. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato: SACCHINI D, et al. Aspetti bioetici della gestione delle epatiti in Italia. Il Sole 24 ore Sanità, aprile 2012: 44-49. REFOLO P, et al. Analisi etica in un processo di HTA del vaccino pneumococcico 13-valente coniugato (Prevenar 13) per l’impiego in pazienti di età pediatrica. Italian Journal of Public Health 2010; 7 (2): S61-S67. PASTERNACK I, et al. EUROPEAN NETWORK FOR HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT (EUNETHTA). Testing the HTA Core Model: experiences from two pilot projects. International Journal of Technology Assessment in Health Care 2009; 25 (Suppl 2):21-27. SACCHINI D, et al. Health technology assessment (HTA): ethical aspects. Med Health Care Philos. 2009; 12:453-457. SACCHINI D, REFOLO P. L’Health Technology Assessment (HTA) e i suoi aspetti etici. Medicina e Morale 2007; 1: 101-139. 28 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 2 Impatto di un nuovo trattamento per la profilassi dell’emicrania cronica (OnabotulinumtoxinA) sull’utilizzo delle risorse sanitarie in Friuli Venezia Giulia Eleopra R*, Mucchiut M*, Lisotto C#, Granato A^, Belgrado E*, Devigili G*, Zumerle G*, Candian L**, Pardhanani G**, Fontana F*, Favaretti C*, Guarrera GM*, Troncon MG* *AOU S.Maria della Misericordia, Udine # AO S.Maria degli Angeli, Pordenone ^AOU, Ospedali Riuniti di Trieste **Allergan SpA Obiettivo: l’emicrania è una malattia ad alto impatto clinico, sociale ed economico. La stima di utilizzo delle risorse sanitarie dimostra come la forma cronica di emicrania (ICHD-IIR 2006) abbia un costo nettamente superiore rispetto alla forma episodica, pur con una prevalenza notevolmente inferiore (1,4 -2,2% della popolazione adulta a livello globale) ed è spesso causa di iperuso di farmaci [1-5]. L’obiettivo di questo lavoro è stimare quanto un nuovo trattamento, OnabotulinumtoxinA per la profilassi dei pazienti emicranici cronici, potrebbe incidere sull’utilizzo delle risorse sanitarie presso i “centri cefalea” del FVG. Metodi: ricerche bibliografiche sono state fatte, nelle principali banche dati sanitarie, farmacologiche e di HTA, per valutare efficacia, sicurezza ed impegno economico dei trattamenti di profilassi dell’emicrania cronica con e senza iperuso di farmaci [1-11]. È stato poi eseguito un audit (questionario SISC) sull’utilizzo delle risorse sanitarie presso i centri Cefalea dell’AOU di Udine, di Trieste e dell’AO di Pordenone (popolazione: 1.234.000). Attraverso l’utilizzo di un modello di budget impact (BIM) si è calcolato la casistica, il numero e il costo dei trattamenti con OnabotulinumtoxinA, l’impegno organizzativo, la relativa spesa gestionale e i costi sanitari totali[12] Risultati Sulla base dello studio PREEMPT e del BIM, si è evidenziato come nel tempo si attende una riduzione del costo complessivo medio per paziente del 70%, richiedendo circa 7ore/mese per la casistica della zona. Si prevede quindi la sostenibilità del nuovo approccio terapeutico. Conclusioni: OnabotulinumtoxinA è una valida terapia per l’emicrania cronica non rispondente ai trattamenti orali, determinando una riduzione del ricorso alle risorse sanitarie e dei costi diretti e indiretti, anche se una riorganizzazione assistenziale dei centri cefalea è necessaria. L’analisi svolta è un primo passo per la valutazione di PDTA dedicati per migliorare l’appropriatezza terapeutica. 29 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 2 Teysuno® (S-1): analisi costo-efficacia e di impatto sul budget Coretti S*,Ruggeri M*, Carletto A**, Marchetti M**, Sgambato A*** * Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Economia, Roma ** Policlinico Gemelli, Roma, Unità di valutazione delle tecnologie *** Policlinico Gemelli, Roma, Istituto di Patologia Generale Obiettivi: confrontare il consumo di risorse nei pazienti con carcinoma gastrico avanzato trattati con S-1 o capecitabina o con 5-FU. Stimare l’impatto dell’introduzione di Teysuno sul budget del SSN. Metodi: è stata condotta un’analisi di minimizzazione dei costi e un’analisi costo-efficacia di S-1 vs. 5-FU condotta mediante un modello di Markov sulla base del Time to Treatment Failure. Nella CMA è stato effettuato un confronto indiretto tra 5-FU e capecitabina, utilizzando 5-FU come comparatore comune. Nella CEA è stato indagato il costo per fallimento terapeutico evitato con S-1 in confronto con solo 5-FU.La BIA è stata condotta con un orizzonte temporale di 5 anni. Sono stati presi in considerazione due scenari: nel primo si è ipotizzato che i pazienti fossero trattati con 5-FU o con capecitabina; nel secondo è stata considerata l’introduzione di S-1. Sono state condotte delle analisi di sensibilità. Contenuti: dall’analisi di minimizzazione dei costi è emerso che è possibile per il SSN ottenere un risparmio maggiore trattando i pazienti affetti da carcinoma gastrico avanzato con S-1 piuttosto che con capecitabina. Coerentemente con la prima analisi, l’analisi costo-efficacia ha dimostrato che S-1 è dominante rispetto a 5-FU, infatti, è possibile ottenere un risparmio di costi per il SSN di circa e 6.233 per circa 0,11 casi di fallimento terapeutico evitati. Questi risultati sono stati confermati dall’analisi di impatto sul budget. Letteratura esistente ed apporto del lavoro presentato. Teysuno® è un’associazione a dose fissa di tre principi attivi tegafur, gimeracil e oteracil. I dati dello studio FLAGS supportano l’uso di Teysuno in associazione con cisplatino, per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma gastrico avanzato. Il valore aggiunto di questo studio consiste nel fornire una stima della costo-efficacia del nuovo farmaco. La valutazione è stata condotta attraverso un modello modificabile alla luce delle prossime evidenze. 30 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 2 Analisi di impatto sul Budget STERRAD® NX100 vs autoclave a vapore: valutazione dei costi di sterilizzazione degli endoscopi rigidi nel contesto ospedaliero Italiano Perrone F*, Mauro E**, Emmermann A***, Zenna G° *Value Proposition Professional - Johnson & Johnson Medical, **Value Proposition Manager - Johnson & Johnson Medical, ***Director Market Access Advanced Sterilization Products EMEA, °Value Proposition Professional - Johnson & Johnson Medical Obiettivi: Il metodo comunemente utilizzato per la sterilizzazione di dispositivi medici è il vapore saturo in autoclave che può non essere adatto per dispositivi sensibili ad alte temperature e umidità. Recenti studi clinici hanno evidenziato che l’uso di STERRAD®, sistema di sterilizzazione a basse temperature e gas plasma di perossido di idrogeno, comporta una significativa riduzione degli endoscopi rigidi danneggiati rispetto alla sterilizzazione a vapore. Obiettivo di questo studio è la valutazione dei costi associati alla sterilizzazione degli endoscopi rigidi con STERRAD®NX100 rispetto all’utilizzo dell’autoclave a vapore nel contesto ospedaliero italiano. Metodologia: È stato sviluppato un modello in excel per valutare i costi generati da 1.000 simulazioni di processi di sterilizzazione, considerando le variabili associate all’utilizzo di STERRAD® vs autoclave dalla prospettiva dell’azienda ospedaliera nell’arco temporale di un anno. Nello studio sono stati considerati: i costi per ciclo di sterilizzazione, i costi di riparazione degli endoscopi rigidi e i costi per le procedure di validazione e manutenzione. Infine è stata effettuata l’analisi di sensibilità per valutare l’impatto delle variabili considerate sulla stima ottenuta. Principali contenuti: Dall’analisi effettuata, Il costo annuale medio con STERRAD® è risultato pari a e55.540, mentre con autoclave a vapore e59.736, generando un risparmio per circa e4.000/anno. Nello specifico i costi annuali di sterilizzazione e di manutenzione sono risultati maggiori con l’utilizzo di STERRAD® di e13.482, mentre i costi per la riparazione degli endoscopi rigidi danneggiati sono risultati inferiori di e17.677. I risultati ottenuti dall’analisi evidenziano che l’utilizzo di STERRAD® rispetto l’autoclave riduce i costi per la gestione ospedaliera della sterilizzazione degli endoscopi rigidi; inoltre per completezza dell’analisi dovrebbero essere considerati altri dispositivi medici sensibili ad alta temperatura ed umidità. 31 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 2 Studio di fattibilità per l’espansione del Robot chirurgico a più discipline all’interno dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine Saule B*, Guarrera GM**, Crivellaro S**, Frea B**, Zorzi F**, Zumerle G**, Marson R**, Tonidandel M**, Fabbro E*** *Università degli Studi di Trieste **Azienda Ospedaliero Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine *** Università degli Studi di Udine Introduzione: la prostatectomia radicale robot assistita (RARP) è una delle tecnologie più innovative ma è gravata da un costo elevato (da 780,000 e a 1,950,000 e) e richiede notevoli spese di manutenzione. Risulta quindi necessario mantenere il Robot il più operativo in modo da ottenere un maggior risparmio di costi. Obiettivi: All’interno della Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine (AOU UD) è stata effettuata un analisi economica per poter verificare se la RARP fosse economicamente compatibile con il sistema tariffario in vigore e l’espansione alle discipline di ginecologica e di otorinolaringoiatrica. Metodologia: per verificare se la RARP fosse economicamente compatibile è stata utilizzata la tecnica del Break Even Point in relazione all’attuale tariffazione DRG 335 (e 4.797) più il finanziamento extratetto (pari a e 6.500); nell’ AOU UD le quantità annue di isterectomie e riduzioni del baselingua sono rispettivamente 500, (DRG 353 =8.101 e) e 24 (DRG 468 =7.813 e). Principali contenuti: con l’attuale tariffazione, il pareggio dei costi viene raggiunto con 12 procedure annue di prostatectomia, 58 di isterectomie e 3 riduzioni baselinguali; tali valori sono stati ottenuti mantenendo le esatte proporzioni del numero di interventi attualmente effettuati in AOU UD. In assenza di finanziamento extratetto il pareggio dei costi è stimato ottenibile tramite 16 procedure di prostatectomia, 77 procedure di isterectomie, 4 riduzioni baselinguali annue. Apporto specifico del lavoro e letteratura esistente Il calcolo applicato all’ AOU UD dimostra l’ opportunità di ampliamento dell’ utilizzo verso le due chirurgie senza sforzi eccessivi poiché i valori sono compatibili con il numero di interventi attualmente effettuati in un anno. 32 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Valutazioni Economiche 2 Allocare risorse nel settore dei farmaci biologici: il caso di Etanercept per il trattamento dell'artrite reumatoide de Waure C*, Kheiraoui F*, Cadeddu C*, Specchia ML*, Colombo GL°, Di Virgilio R^, Berto P**, Aiello A**, Capizzi S*, Di Matteo S°°, Di Nardo F*, Giardino AM^, Gualano MR*, Morelli L*, Nicolotti N*, Refolo P^^, Sferrazza A*, Veneziano MA*, Ferraccioli G***, La Torre G^^^, Di Pietro ML*, Ricciardi W* *Centro di Ricerca in Valutazione delle Tecnologie Sanitarie, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma °Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Farmacia ^Pfizer Italia **Pbe Consulting °°S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, Milano ^^Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto di Bioetica, Roma ***Università Cattolica del Sacro Cuore, Divisione di Reumatologia, Roma ^^^Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Obiettivi: i farmaci biologici sono indicati nei pazienti con artrite reumatoide (AR) che non hanno risposto ai farmaci non biologici in grado di modificare il decorso di malattia (DMARDs) e comprendono gli inibitori del fattore di necrosi tumorale (TNF) á, tra cui etanercept. Obiettivo di tale lavoro è analizzare, con il metodo dell’Health Technology Assessment, il valore di etanercept. Metodologia: è stata condotta una revisione della letteratura al fine di definire il quadro epidemiologico dell’AR e l’efficacia e la sicurezza dei farmaci anti-TNFα. È stata condotta un’analisi di costo-efficacia dalla prospettiva del Servizio Sanitario Nazionale per confrontare etanercept rispetto ai DMARDs e agli altri anti-TNFα; a tale scopo sono stati impiegati i dati del registro del Gruppo di Studio Italiano sull’Early Arthritis. Per gli aspetti manageriali è stata condotta un’analisi di contesto e degli strumenti e dei servizi necessari a garantire l’offerta sanitaria. Risultati: in Italia la prevalenza dell’AR è pari allo 0,33-0,46%, con 200.000-279.000 pazienti affetti; l’incidenza è invece di 0,98 casi per 1.000 abitanti l’anno. L’AR è una causa rilevante di disabilità e aumenta il rischio di decesso e perdita del lavoro. Gli studi sperimentali dimostrano un’efficacia similare dei diversi anti-TNFα; dal punto di vista della sicurezza, tuttavia, etanercept presenta un minor tasso di abbandono per eventi avversi. L’analisi economica dimostra che etanercept determina maggiori costi ma migliori benefici rispetto ai DMARDs; il rapporto incrementale di costo-efficacia (circa e 25.000 per anno di vita guadagnato pesato per la qualità) è, tuttavia, inferiore rispetto a quello degli altri anti-TNFα. Ai fini di una diagnosi precoce e di una gestione ottimale si richiedono un approccio multidisciplinare e azioni di empowerment del paziente. Conclusioni: il lavoro dimostra che l’impiego di etanercept può essere considerato “value for money” nella gestione dei pazienti con AR. 33 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Modelli organizzativi Il sistema robotizzato per la preparazione di antiblastici in farmacia Tandelle A*, Troncon M G*, Modesti G**, Pasut E**, Furian C °, Guarrera G° *Soc di Farmacia, AOU Santa Maria della Misericordia di Udine **Centro Diluizione Antiblastici, AOU Santa Maria della Misericordia di Udine °Unità di valutazione delle Tecnologie Sanitarie AOU Santa Maria della Misericordia di Udine Introduzione: la crescente diffusione delle neoplasie e l’introduzione di nuovi farmaci rendono il processo per l’allestimento dei farmaci citotossici sempre più complesso. Il sistema robotizzato è in grado di pesare principi attivi e soluzioni, ricostituire i farmaci in polvere, dosare i componenti, allestire siringhe, sacche, dispositivi di infusione, scaricare i materiali usati con la massima sicurezza per il tecnico preparatore. Obiettivo: valutare l’impatto strutturale, organizzativo e sulla sicurezza (dell’operatore e del paziente) del metodo convenzionale di allestimento di antiblastici (circa 22000 preparazioni all’anno) in uso presso la SOC di Farmacia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine vs il sistema robotizzato. Metodi: è stata confrontata l’attività di allestimento di terapie di farmaci antitumorali con tecniche convenzionali, completamente manuali, che prevedono l’impiego di personale dedicato per diverse ore al giorno utilizzando dispositivi quali aghi, spike e connettori rispetto ad analoghi allestimenti con sistema robotizzato. Risultati: la tecnologia robotica è di semplice installazione e consente di non allestire un locale con 2 cappe a flusso laminare. L’implementazione della nuova tecnologia permette l’allestimento di circa il 90% delle terapie chemioterapiche, consentendo la completa riorganizzazione dei turni di lavoro. L’utilizzo di un sistema robotizzato permette di migliorare nettamente le performance di velocità riducendo i tempi di allestimento dei composti chemioterapici intravenosi. Inoltre viene garantita la precisione nel dosaggio, l’identificazione corretta dei farmaci e l’assenza di contaminazioni. Nella valutazione dell’impatto sulla sicurezza sono stati analizzati due aspetti: a) sicurezza del paziente; b) sicurezza per il tecnico preparatore. Conclusioni: Si stima che il sistema robotizzato permette una riduzione dei costi complessivi (personale, dispositivi, farmaci) annui del 40%. 34 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Modelli organizzativi Fostimon (urofollitropina umana altamente purificata) per il trattamento dell'infertilità: risultati di un Health Technology Assessment Cadeddu C*, Specchia ML*, Capizzi S*, Capri S*, de Waure C*, Gualano MR*, Nicolotti N*, Kheiraoui F*, Sferrazza A*, Di Nardo F*, Di Pietro ML*, Mancuso A*, Avallone G*, La Torre G°, Ricciardi W* * Centro di Ricerca in Health Technology Assessment, Istituto di Igiene dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma ° Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Obiettivi: valutare l’utilizzo di Fostimon (urofollitropina umana altamente purificata) per il trattamento dell’infertilità attraverso un report di Health Technology Assessment (HTA). Metodi: è stata condotta una revisione della letteratura scientifica sugli aspetti epidemiologici, clinici, organizzativi e sociali dei trattamenti gonadotropinici urinari o ricombinanti e un’analisi di budget impact per stimare l’impatto sulla spesa farmaceutica del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Risultati: Fostimon è indicato nel trattamento dell’infertilità femminile e maschile (Nota AIFA 74), che interessa circa il 20% delle coppie italiane. Gli studi comparativi su efficacia e sicurezza non hanno evidenziato differenze statisticamente significative nei gruppi trattati con derivati urinari e ricombinanti. Organizzativamente si rendono necessari:l’introduzione ed implementazione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali ospedalieri e territoriali, l’equità d’accesso alle prestazioni, il monitoraggio, la valutazione degli outcome e il public reporting dei risultati dei centri di Procreazione Medicalmente Assistita. L’eterogeneità della distribuzione di questi sul territorio determina una consistente migrazione interregionale, influenzata soprattutto dal livello e dalla tipologia di attività erogata. Essendo infine il prezzo dell’urofollitropina umana sensibilmente inferiore a quello dei prodotti ricombinanti, l’incremento dell’impiego del derivato urinario, con conseguente riduzione di una quota dei ricombinanti, consentirebbe un risparmio pari al 22% dell’intera spesa per i farmaci impiegati nel trattamento dell’infertilità, permettendo una migliore allocazione delle risorse da parte del SSN. Conclusioni: l’approccio multidisciplinare, multiprofessionale e multisettoriale dell’HTA ha consentito di valutare in maniera completa ed esaustiva Fostimon. Le evidenze raccolte possono inoltre costituire un valido supporto per il processo di decision-making a livello istituzionale. 35 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Modelli organizzativi Management dell’ipertensione arteriosa e dello scompenso cardiaco. Risultati di un’analisi organizzativa Specchia ML*, Capizzi S*, Ferriero AM*, Kheiraoui F*, Cadeddu C*, Silenzi A*, de Waure C*, La Torre G°, Ricciardi W* *Centro di Ricerca in Health Technology Assessment, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma °Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Obiettivi del lavoro: obiettivo del lavoro, parte di un più ampio report di HTA, è stato quello di analizzare gli aspetti organizzativo-gestionali del trattamento dell’ipertensione arteriosa (IA) e dello scompenso cardiaco (SC) e produrre raccomandazioni sul tema. Metodologia del lavoro: attraverso la consultazione dei principali database elettronici è stata condotta una revisione di letteratura scientifica, che ha preso in esame: il controllo farmacologico dell’IA per la prevenzione del rischio cardiovascolare (CV); la gestione integrata ospedale-territorio del paziente con SC; il controllo della spesa farmaceutica e la sostenibilità. Principali contenuti del lavoro: nonostante le linee guida considerino il controllo farmacologico dell’IA un’assoluta priorità per la prevenzione del rischio CV, circa il 30% degli ipertesi riceve una terapia inadeguata o nessuna terapia e soltanto il 26% dei pazienti ad alto rischio CV in trattamento antipertensivo raggiunge il target pressorio, anche a causa di una bassa aderenza al trattamento. La gestione dello SC è ancora troppo incentrata sul ruolo dell’ospedale e dell’emergenza-urgenza, sulla remunerazione per prestazione e non per percorso. I farmaci CV sono al primo posto nel nostro Paese come voce di spesa e nei primi nove mesi del 2011 rappresentavano la principale categoria terapeutica sia in termini di dosi (47% del totale) che di spesa pro capite (36% del totale). L’ingresso in commercio nel mercato farmaceutico italiano dei farmaci generici consente l’offerta al cittadino di prodotti di qualità, sicuri ed efficaci, e il risparmio per il Paese di risorse da reinvestire nella ricerca sui farmaci innovativi. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato Dal’analisi emerge la necessità di: incrementare l’appropriatezza prescrittiva; ridisegnare percorsi di cura multidisciplinari integrati ospedale-territorio; incentivare l’uso dei farmaci equivalenti, liberando risorse da destinare alla ricerca e innovazione. 36 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Modelli organizzativi Classificare e valutare le competenze cliniche nel nuovo contesto dei sistemi sanitari Turra E*, Pedrolli S** *Direttore dell'Area Sistemi di Gestione Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento **Servizio Pianificazione e Gestione del Cambiamento Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento In un contesto sanitario sempre più dinamico, la riduzione delle risorse effettivamente disponibili per la cura dei pazienti è un vincolo che costringe a compiere della scelte più complesse, non solo dal punto di vista della razionalità economica, ma anche sotto il profilo professionale ed etico. Tra le sfide future per i sistemi sanitari, si prospetta quella di una nuova geografia professionale che comporta una ridefinizione dei modelli di competenza. Occorre quindi introdurre un sistema che da un lato valorizzi le competenze e le esperienze di ciascun professionista, facilitandone la crescita professionale, dall’altro garantisca la sicurezza del paziente, facendo in modo che le prestazioni siano svolte dai professionisti con adeguato livello di esperienza e autonomia. APSS propone di costruire un profilo di ruolo del medico che contenga una parte relativa alle competenze trasversali, uguale a tutte le discipline mediche, e una parte di dettaglio, con le attività cliniche specifiche di ogni ambito (i cosiddetti privilegi clinici). Il profilo di ruolo standard che descrive le prestazioni cliniche è costruito a livello dipartimentale, con il coinvolgimento di tutti i Direttori che afferiscono a ciascun dipartimento. Periodicamente, al singolo professionista sono quindi assegnate le singole prestazioni previste dal profilo standard sulla base di una scala che valuta il livello di autonomia posseduto. In questo modo il beneficio è duplice: dal punto di vista del singolo è possibile tenere traccia della propria crescita professionale, che aumenta/diminuisce a seconda dell’esperienza; dal punto di vista dell’insieme dei professionisti di un dipartimento, il Direttore di Dipartimento può riflettere sulle competenze e i livelli di autonomia posseduti dal gruppo e di conseguenza pianificare le attività erogate, dislocando le competenze in un’ottica di ottimizzazione. 37 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Modelli organizzativi Sistema di prioritizzazione per la selezione dei dispositivi monouso per la prevenzione del Hiv Molinaro M, Bartoccioni F, Vulpiani L, Landi F, Micali M, Dubinski M, Morrone A Htacamp, Associazione non a scopo di lucro Obiettivo: esistono molti e diversi sistemi di prioritizzazione descritti in letteratura ed uno tra questi è l’analisi multicriteriale, basata sulle matrici di concordanza. L’obiettivo del lavoro è dimostrare come questo sistema sia stato utilizzato per selezionare nella Repubblica dell’Uzbekistan, dove le risorse sono scarse, i dispositivi monouso (SUI) prioritari a livello nazionale per la prevenzione del HIV. Materiali e metodi: sono stati raccolti i dati riguardanti gli effettivi consumi annui dei dispositivi per ogni ospedale e quindi confrontata con la lista ufficiale dello United Nations Development Programme. Successivamente è stata stilata una lista ufficiale contenente i SUI ritenuti necessari secondo gli standard internazionali, adattata tuttavia alle necessità del contesto locale. Infine è stato tenuto un brainstorming durante il quale sono state delineate le caratteristiche fondamentali dei dispositivi e si è proceduto assegnando ad ognuna di queste un peso di importanza, creando quindi la matrice di concordanza. Risultati: la lista teorica iniziale è stata corretta ed adattata all’ambiente uzbeko al fine di selezionare i dispositivi più utili al contesto in questione. Conclusioni: la matrice di concordanza ottenuta attraverso il sistema informatico, oltre ad essere uno strumento utile, è risultato essere semplice, versatile ed efficace nel determinare la priorità in un sistema decisionale con risorse scarse. 38 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 2 Chirurgia Laser (CL) vs Radioterapia (RT) nel trattamento del carcinoma T1 della laringe glottica (T1LG): analisi HTA per scenari attuali ed evolutivi nella regione Friuli Venezia Giulia (FVG) Signor MA*, Fongione S*, Martina G°, Palma S^, Vidale C**, Furian C***, Guarrera GM*** *SOC RadioTerapia Oncologica °SOC Direzione Professioni Sanitarie ^SOC ORL, ** Documentazione Biomedica *** Unità di valutazione tecnologie sanitarie Obiettivi: valutare la CL vs la RT nella cura del carcinoma T1LG in FVG per l’incidenza stimata in 45 nuovi casi/anno. Metodi: da 6 motori di ricerca/database (HTA Engine, CRD, NHS Evidence, TRIP Database, The Cochrane Library, PubMed) abbiamo selezionato 28 studi e confrontato le implicazioni tecnologiche, gestionali ed economiche per 2 stakeholder: azienda sanitaria e paziente oncologico (Paz). Risultati: in metanalisi retrospettive, CL e RT offrono tassi di guarigione pari a 71-93% vs 78-94%, con funzionalità favorevole per la RT. CL prevede: 1) regime di ricovero ordinario per > 48h; > 3 visite in post-dimissione; utilizzo di una sala operatoria; 2) il personale minimo è costituito da 1 chirurgo (30’), 1 strumentista (30’), 1 infermiere (30’), 1 anestesista (60’), 1 nurse di anestesia (60’); 3) a carico del Paz è la logistica per ricovero e visite. Applicando i metodi dell’Activity Based Costing per la CL in 48h di degenza (750e x 24h) si ottiene un costo complessivo pari a 1790e. La CL rientra nel DRG 055 pari a 2.686e. RT prevede: 1) 10 procedure rapportate a 5 figure professionali coinvolte con l’impiego di 206’ di tempo medico, 48’ fisico, 80’ infermieristico, 515’ tecnico di RT e 32’ tecnico di dosimetria; 2) a carico del Paz è la logistica per i 34 approcci ambulatoriali ciascuno di circa 20’. Applicando l’ABC, il costo della RT è stimabile a 628e. Secondo il Nomenclatore Tariffario Regionale, in atto e in aggiornamento, si ottengono 2364e e 2691e, rispettivamente. Non sono disponibili dati a livello nazionale; analisi e considerazioni da studi internazionali non sono univoche. Conclusioni: CL e RT offrono efficacia e costi equivalenti applicando criteri tariffari e DRG in uso, favorevoli alla RT secondo l’ABC. Si distinguono per invasività, logistica, tecnologie e organizzazione da rapportare alle peculiarità socio-assistenziali-economiche a livello regionale/aziendale riaffermando il ruolo centrale del paziente nella scelta del percorso terapeutico. 39 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 2 MiniHTA: acquisizione di una risonanza magnetica ad alto campo presso l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento (APSS) Pace N*,**, Ferrari P***, Condini S°, Zandonà E°, Nollo G*,** *Progetto Innovazione e Ricerca Clinica e Sanitaria PAT-FBK **Centro BioTech, Università degli Studi di Trento ***Centro Interdipartimentale Mente-Cervello (CIMeC), Università degli Studi di Trento °Servizio Governance Clinica - Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari - Trento Obiettivi: fornire indicazioni utili a fini decisionali alla Direzione Aziendale sull’opportunità dell’acquisizione di una Risonanza Magnetica a 3 Tesla (RM 3T). Metodologia: è stato effettuato un ciclo di interviste ai primari dell’APSS per ottenere informazioni sul contesto clinico in cui verrebbe inserita e per stimare il carico di lavoro annuo. L’efficacia è stata valutata tramite una revisione sistematica della letteratura secondaria. É stata inoltre effettuata una ricerca sistematica della letteratura primaria dalla data della ricerca primaria dei lavori secondari inclusi alla data attuale e per gli ambiti clinici di interesse per i clinici locali. La sicurezza è stata valutata dai direttori dei servizi di Ingegneria Clinica e Fisica Sanitaria. Risultati: le interviste hanno evidenziato un interesse spiccato nei confronti della RM 3T da parte dei primari di Neurologia, Protonterapia, Ortopedia, Neurochirurgia. Il fabbisogno annuo di esami RM 3T si stima essere attorno a 5000-5500 esami. Al momento attuale, la mobilità passiva per l’esecuzione di esami RM 3T ammonta a circa 20 pazienti/anno (Neurochirurgia). La revisione della letteratura secondaria ha evidenziato due revisioni sistematiche (2011) in cui la superiorità della RM 3T sulla RM 1,5T è riportata per la valutazione avanzata di patologie neuro vascolari, neuro-oncologiche, epilessia, perfusione miocardica e angiografia vascolare periferica. É riportata la mancanza di studi comparativi rigorosi fra le due tecnologie. Le revisioni della letteratura primaria non hanno apportato modifiche sostanziali alle conclusioni dei lavori secondari rintracciati. I requisiti di sicurezza sono risultati essere simili a quelli necessari per la RM 1,5T. Conclusioni: la RM 3T può rivelarsi utile per determinate indagini diagnostiche, principalmente in ambito neurologico e neurochirurgico. L’introduzione della RM 3T in un nuovo contesto clinico va accompagnata da un percorso formativo ed informativo dei clinici utilizzatori. 40 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 2 Horizon Scanning: nuovo e semplice device riduce i casi di sepsi in modo drasticamente significativo Micali M, Bartoccioni F, Dubinski M, Molinaro M, Vulpiani L, Pretto S, Morrone A Htacamp, Associazione non a scopo di lucro Introduzione: una grave complicanza nell’utilizzo di cateteri venosi centrali (CVC) e da dialisi, sia in termini clinici che economici, è rappresentata dall’insorgenza di sepsi, con mortalità associata del 1428%. Obiettivi: con il presente lavoro si vuole valutare l’effetto di un nuovo dispositivo sull’andamento dei casi di sepsi negli impianti di CVC. Materiali e metodi: il Guardian Angel ha lo scopo di ridurre la colonizzazione batterica. L’analisi statistica è stata effettuata in cieco sui dati in anteprima di un trial promosso dalla ditta, nel periodo compreso da gennaio 2007 ad agosto 2012, su un totale di 286 pazienti. Il Guardian Angel è stato introdotto e utilizzato in tutti i pazienti a partire da maggio 2012. È stata effettuata l’analisi statistica time series analysis tramite il software Joinpoint per determinare e localizzare nel tempo la presenza di variazioni statisticamente significative nell’andamento delle sepsi. Risultati: la time series analysis ha mostrato in concomitanza con l’introduzione del nuovo device la presenza di un joinpoint statisticamente significativo, con P-value pari a 0.0064, con una netta diminuzione del numero di sepsi, come dimostrato ulteriormente dalla variazione della pendenza della curva di tendenza da -0,04 a -6.90. Tale variazione è confermata dal forecast delle sepsi, pesata sull’andamento stagionale, nell’ipotesi di mantenimento del vecchio device anche negli ultimi mesi. Conclusioni: il dispositivo Guardian Angel si è dimostrato molto utile come dispositivo protettivo per CVC, riducendo fortemente, di circa il 25%, l’incidenza di sepsi. Si è passati infatti da una media di circa il 30% a una media del 5%, con evidente miglioramento della qualità di cura per i pazienti. Si ritengono utili approfondimenti e valutazioni economiche di costo efficacia e costo benefici. 41 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 2 Criticità e proposte per l’Health Technology Assessment dei Medical Device: il caso degli emostatici locali e dei sigillanti Di Nardo F*, de Waure C*, Cadeddu C*, Nicolotti N*, Gualano MR*, Gliubizzi MD*, Kheiraoui F*, Capizzi S*, Mancuso A*, Specchia ML*, Di Pietro ML*, Capri S*, La Torre G**, Ricciardi W* *Centro di Ricerca in Valutazione delle Tecnologie Sanitarie, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma **Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma Gli emostatici locali e i sigillanti sono mezzi biologici/chimici di controllo dell’emorragia; sono indicati negli interventi chirurgici per favorire l’emostasi quando i metodi tradizionali sono inefficaci o non praticabili. Tali tecnologie sono usate in una gran varietà di circostanze, molto diverse tra loro in termini di procedura, rischi legati all’emorragia e complessità dei casi. Allo scopo di valutare una matrice emostatica nell’ambito di un report di Health Technology Assessment (HTA), si è dapprima deciso di definire i setting prioritari d’applicazione della tecnologia al fine di individuare le aree chirurgiche a maggiore impatto clinico-economico. A tal fine è stato usato come riferimento il rapporto sulle attività di ricovero annuale, i cui dati derivano dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO). S’è poi riunito un panel di esperti provenienti dalle aree chirurgiche a maggior volume di prestazioni che ha collaborato alla definizione degli ambiti d’applicazione dell’emostatico in studio, identificando gli interventi con maggiori rischi e costi connessi al sanguinamento. Una review della letteratura scientifica ha corroborato l’attività del panel. Dall’analisi delle SDO è emerso che le aree a maggior volume di attività sono la chirurgia generale, l’ortopedia/traumatologia, la neurochirurgia e la chirurgia cardiovascolare. Sulla scorta dei suggerimenti del panel è stato inoltre approfondito l’impiego del dispositivo in chirurgia endocrina, spinale e nella microchirurgia transfenoidale. Grazie alla review della letteratura, tra le branche suddette, sono stati identificati gli interventi con maggiore burden: la chirurgia dei trapianti, la sostituzione di articolazioni maggiori/reimpianto degli arti inferiori, le operazioni in circolazione extracorporea e la chirurgia tiroidea. L’HTA di dispositivi impiegati in procedure molto diverse deve avvalersi della definizione dei setting prioritari d’uso e di case studies per l’analisi dell’impatto clinico-economico. 42 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 2 Valutazione di una tecnologia per la riprocessazione dei D.M. riutilizzabili e dei D.M. single use Toffanello I°, Boscolo Meneguolo L°°, Fiorito Nl°°, Moroni D°°°, Castoro M^, Girardi I^^ °Farmacista, Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova, °°Stagista, Unità di Valutazione Tecnologie Sanitarie, Università degli Studi di Padova, Padova °°°Statistico, Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova ^Dirigente Medico, Direttore Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova ^^BICARjet® Background: le politiche dell’Health Promoting Hospital hanno imposto una profonda revisione degli orientamenti che mirano a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti ospedalieri, che siano compatibili con il mantenimento di un alto livello di safety per pazienti ed operatori e che siano coerenti con la sostenibilità della spesa per i D.M. Obiettivo: valutazione dell’efficacia di una nuova tecnologia nella riprocessazione dei D.M. Metodi: l’analisi della letteratura ha dimostrato la presenza di dati contrastanti circa la sicurezza e l’efficacia di un possibile riutilizzo dei SUDs. Emerge da tale analisi che un campo di applicazione di nuove tecniche di riprocessazione, per il contenimento dei costi e il mantenimento dell’efficacia, riguarda le frese chirurgiche. Si propone la valutazione di una nuova tecnica (BICARjet® ) di rimozione dei residui di materiale, per mezzo di un getto a bassa pressione di aria, acqua e bicarbonato di sodio (MELTRON®), come prima tappa del processo di risterilizzazione e riutilizzo. Risultati: le frese analizzate, di diverse tipologie (diamantate, craniotomi e rosette), sottoposte a normale utilizzo intraoperatorio e sottoposte a stress meccanico sono state analizzate dopo procedura di pulizia con microscopio elettronico SEM per valutarne l’efficacia di pulizia. Si è deciso di mettere a confronto tale tecnica con quella attualmente utilizzata basata sulla spazzolatura e sul lavaggio ultrasuoni, su ugual materiale(stesso modello, stessa unità operativa, stesso intervento, stesso tempo di stoccaggio) per valutarne l’efficacia comparativa, questo è stato possibile grazie all’elevata standardizzazione degli interventi all’interno della stessa unità operativa. Conclusioni: dal controllo al microscopio, sui test di pulizia profonda con tecnica BICARjet®, nelle frese trattate si è riscontrata la rimozione totale del materiale biologico, tali scansioni erano state effettuate prima sugli stessi materiali non contaminati. L’efficacia ottenuta attraverso questi test si somma a quella ottenuta con test precedenti condotti per valutare l’abbassamento della carica microbica in seguito alla rimozione di residuo di materiale biologico in esame. Questi studi hanno permesso di identificare una nuova tecnica per la pulizia dei D.M. chirurgici rapida ed economica. 43 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 3 Valutazione delle alternative tecnologiche per ipotermia terapeutica Gasparetto N°, Cacciavillani L°, Marzari A°, Toffanello I°°, Castoro M°°° °Cardiologo, Divisione di Cardiologia, Ospedale Università di Padova °°Farmacista, Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova °°°Dirigente Medico, Direttore Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova Background: l’ipotermia terapeutica è stata recentemente introdotta come una terapia in grado di migliorare l’outcome neurologico dei pazienti comatosi sopravvissuti ad un arresto cardiaco. Tale terapia è stata introdotta in classe di raccomandazione I nelle linee guida Americane ed Europee. La gestione delle diverse fasi del processo può essere attuata con metodiche non invasive (dispositivi di raffreddamento superficiale) o con metodiche invasive (dispositivi di raffreddamento intravascolare). Obiettivo: scopo di questo lavoro è valutare la differenza delle due tipologie di dispositivi mediante una revisione sistematica della letteratura, del rapporto rischio/efficacia e un’analisi economica, considerando inoltre gli aspetti organizzativi,strutturali e di performance. Materiali e metodi: abbiamo eseguito una ricerca bibliografica di studi clinici di comparazione dei due dispositivi e, nell’arco di un anno, sono stati eseguiti 20 trattamenti con ipotermia terapeutica utilizzando diversi dispositivi con controllo automatico della temperatura (6 casi con metodica intravascolare e 14 con metodiche di superficie). Risultati: l’analisi della letteratura ha mostrato solo 3 studi su casistiche limitate, che mettono a confronto le due tipologie di dispositivi. Tali studi non permettono di stabilire la superiorità di una tecnica di raffreddamento rispetto ad un’altra in termini di efficacia clinica. Unico dato significativo è il migliore controllo della temperatura del paziente entro il range desiderato a favore della metodica intravascolare che non si è dimostrata più rischiosa in termini di complicanze vascolari, infettive, trombotico/emorragiche. L’analisi economica non mostra una differenza significativa tale da indirizzare all’acquisto indubbio di un tipo di dispositivo. L’esperienza maturata ha permesso di confermare le evidenze bibliografiche in termini outcome neurologico con i due dispositivi. Dal punto di vista pratico le metodiche di superficie sono più semplici da gestire in quanto l’applicazione è veloce ed eseguibile anche dal solo personale infermieristico mentre, la metodica intravascolare richiede la presenza di una figura medica specializzata. Conclusioni: sulla base di tali evidenze in particolare riguardo la similare efficacia clinica e di sicurezza del paziente l’aggiudicazione del dispositivo dovrebbe pertanto basarsi sull’organizzazione e sui protocolli interni a ciascuna terapia intensiva e su criteri di tipo economico. 44 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 3 Miglioramento produttivo del centro unico di produzione emocomponenti dell’area vasta udinese di medicina trasfuionale attraverso un percorso Lean/Hta Barbagli F°, Nigris D^, Delle Donne M*, Giaoitti E*, Totis V*, de Angelis V* °SOC Ingegneria Clinica ^Dipartimento di Medicina di Laboratorio *Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Area Vasta Introduzione: in condizioni di crisi economica la sostenibilità delle attività produttive può essere garantita analizzando i processi, individuandone gli sprechi e trovando soluzioni smart per aumentarne la produttività. Analizzare per ottimizzare i processi ed esaltarne i percorsi a valore sono le attività alla base della metodologia denominata Lean Thinking la quale si colloca perfettamente nella logica ispiratrice dell’HTA. Obiettivo: la regione FVG ha deciso di concentrare tutta l’attività di produzione emocomponenti presso un’unica sede regionale. L’obiettivo è quindi stato quello di capire se l’attuale centro di produzione emocomponenti dedicato, oggi, all’area vasta udinese potesse, domani e da solo, sostenere il peso di ulteriori due aree vaste regionali (TS e PN) in termini di spazi, tecnologie e risorse umane. Metodologia: la metodologia seguita è stata quella del Lean Thinking che, attraverso specifici strumenti, mappa dettagliatamente il flusso d’interesse e ne individua le principali criticità. Tale metodologia rientra quindi negli ambiti di assessment di processo tipici dell’HTA, si avvale di un team multidisciplinare, prevede il coinvolgimento del personale e propone migliorie oggettive e misurabili spesso ad isorisorse. Contenuti del lavoro: lo studio ha evidenziato che il carico di lavoro derivante dalla centralizzazione regionale della produzione di emocomponenti comporterà notevoli difficoltà se non venissero adottate adeguate contromisure. L’analisi svolta dimostra come il solo intervento sui processi e l’eliminazione degli “sprechi” (intervento ad isorisorse), possa aumentare la produttività anche del 40%, mentre semplici modifiche nel layout e/o modesti investimenti avrebbero ricadute importanti per la produttività tali da poter consentire il conseguimento dell’obiettivo. 45 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 3 I laboratori nel nuovo “Centro Servizi Laboratori” (CSL) Tricase B*, Barbagli F°, Picin P^, Mansutti A** Azienda Ospedaliera universitaria Santa Maria Misericordia Udine Obiettivo: l’obiettivo del report è di analizzare i principali “servizi ancillari” per i laboratori presenti nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, confrontando l’attuale modello organizzativo - laboratori distribuiti nell’area ospedaliera - con il futuro modello centralizzato in un’ottica di miglioramento qualitativo del servizio oltre che di risparmio economico. Metodo: data la totale assenza di bibliografia sull’argomento trattato, gli ambiti analizzati derivano unicamente dalle singole esperienze dei professionisti coinvolti nell’elaborazione del report. Nel dettaglio È stato comparato il modello distribuito con il futuro modello centralizzato analizzando i seguenti servizi ancillari a supporto dei laboratori: trasporto e consegna dei campioni biologici, consegna materiali diagnostici, di farmacia e di pulizia, manutenzione dei beni mobili ed immobili, punti di timbratura e spogliatoi del personale. Risultati: dall’analisi effettuata emerge che, la presenza di tutti i laboratori all’interno di un’unica struttura permetterà di meglio organizzare tutta l’attività logistica a servizio dei laboratori razionalizzando percorsi, tempi e spesa. Conclusioni: il principale limite dello studio è che le valutazioni comparative dei dati raccolti tra il presente e la futura riorganizzazione sono basate unicamente su ipotesi. Sarà interessante poter raccogliere i dati quando la nuova struttura sarà a regine e poter così confrontare i nostri risultati con la realtà. 46 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 3 Introduzione del metodo molecolare OSNA (One Step Nucleic Acid Amplification) per l’analisi intraoperatoria del linfonodo sentinella (LS) in pazienti (PZ) con carcinoma della mammella: analisi d’impatto Pegolo E*, Pandolfi M*, Mansutti I*, Zumerle G°, Guarrera G^, Di Loreto C* * SOC Istituto di Anatomia Patologica AOU S. Maria della Misericordia Udine ° SOC Programmazione e Controllo di Gestione AOU S. Maria della Misericordia Udine ^ SOC Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie AOU S. Maria della Misericordia Udine Obiettivi: valutare i benefici apportati dal metodo OSNA per l’analisi intraoperatoria del LS in PZ con carcinoma mammario. Metodi: sono stati comparati due simili periodi di attività di 9 mesi ciascuno: nel primo (definito preOSNA) l’esame del LS veniva svolto con il metodo convenzionale intraoperatorio al criostato mentre nel secondo è stato usato il metodo OSNA. Per ciascun periodo è stato registrato il numero totale di PZ e di LS esaminati, il tournaround time (TAT) per PZ, il numero di PZ per seduta operatoria e i giorni di attesa dalla diagnosi all’intervento. L’analisi dei costi ha quindi considerato i beni e il personale impiegato in Anatomia Patologica (AP) e in Sala Operatoria (SO). La ricerca bibliografica non ha evidenziato lavori di costo/efficacia in questo ambito. Risultati: con l’introduzione dell’OSNA si è registrata una riduzione significativa (Pce (“-123•). Conclusioni: l’introduzione del metodo OSNA appare favorevole sul piano assistenziale, sociale ed economico. Limiti studio: l’analisi dei costi riflette i costi standard dell’azienda ospedaliera e il prezzo dei beni negoziato con i fornitori 47 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Hospital based HTA 3 Confronto tra una strategia angio-guidata ed una Ffr-guidata nel trattamento della malattia coronarica multivasale Colangelo I*, Verna E°, Colombo A°,Pozzi A°, Scannapieco A^, Salerno Uriarte J** *Health Economics, St. Jude Medical Italia °U.O. Cardiologia I, SS Emodinamica-Ospedale di Circolo & Fondazione Macchi, Università dell'Insubria, Varese ^Dpt Malattie Cardiocerebrovascolari, Ospedale di Circolo & Fondazione Macchi, Università dell'Insubria, Varese **Ospedale di Circolo & Fondazione Macchi, Università dell'Insubria, Varese Obiettivi: la decisione di eseguire un’angioplastica coronarica percutanea (PCI) si fonda su valutazioni cliniche (sintomi, eco-stress, scintigrafia, test da sforzo, etc.) e morfologiche (coronarografia, ecografia intravasale). La misurazione della riserva frazionale di flusso (FFR), effettuata con un microtrasduttore di pressione che misura il calo di pressione causato dalla stenosi durante iperemia farmacologica, consente di valutare funzionalmente la necessità di trattamento. Nonostante le evidenze cliniche e le forti raccomandazioni scientifiche (classe 1A), la FFR non viene utilizzata estesamente e sono non disponibili molti dati di real life sull’impatto clinico ed economico di questa strategia. Scopo del presente studio è stato confrontare le strategie di PCI FFR-guidata e Angio-guidata in pazienti con malattia coronarica multivasale. Metodi: dal Gen. 2007 al Dic. 2010, 218 pz consecutivi sono stati assegnati in modo random, per eseguire una PCI, a due diversi laboratori dello stesso ospedale che adottano una strategia Angioguidata (Lab A: 110 pz) o FFR-guidata (Lab B: 108 pz), valutando sia l’outcome (procedure di rivascolarizzazione all’arruolamento e eventi maggiori cardiovascolari in un anno di follow-up) che i costi per il sistema sanitario regionale. Risultati: i due gruppi non presentavano differenze significative cliniche. Nel gruppo FFR-guidato sono state trattate un minor numero di lesioni (41% vs 71%). 48 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Ambiti innovativi dell’HTA Valutazione delle tecnologie di sequenziamento gold standard e “-omiche” per la genetica umana Franchin T* °, Lepri FR °°, Cortese A°°°, Ritrovato M*, De Vivo L ° * Area di Ricerca Innovazioni Clinico-Tecnologiche IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma Obiettivi: le piattaforme di sequenziamento di nuova generazione (NGS) consentono la lettura di milioni di sequenze di acidi nucleici in tempi e costi inferiori rispetto allo standard (tecnica Sanger) finora utilizzato.Tali potenzialità hanno velocizzato e migliorato le ricerche in campo di mutazioni genetiche, nonché favorito la mobilità dei campioni biologici tra enti di ricerca internazionali già dotate di tecnologie NGS, modificando lo scenario diagnostico/economico del settore. Obiettivo di questo lavoro è la valutazione, secondo i principi dell’HTA, delle tecnologie di sequenziamento di nuova generazione nella genetica umana. Metodi: la valutazione è stata condotta da un team multidisciplinare utilizzando il Core Model per le tecnologie diagnostiche proposto dall’EUnetHTA per renderla quanto più comprensiva dello scenario europeo, piuttosto che di specifiche esigenze di una realtà locale. Il modello è costituito da “elementi”, ognuno combinazione di dominio, argomento e questione. Esso è in grado di standardizzare le informazioni rendendole trasferibili e accessibili alla comunità internazionale. Risultati/conclusioni: sono state consultate 10 risorse bibliografiche e raccolti 356 articoli. Le questioni degli aspetti etici, legali e sociali sono state valutate insieme, come incoraggiato dalla letteratura. Dagli articoli raccolti sono state ottenute informazioni per rispondere al 42% delle questioni costituenti il Core Model: sono state condotte interviste a professionisti del settore per aumentare la percentuale a 58%. Il numero di argomenti è rimasto invariato. Per l’efficacia e gli aspetti economici/organizzativi, la letteratura non è sufficiente per condurre analisi costo/benefici ovvero analisi economiche. Questo lavoro è un contributo non ancora esaustivo per completare l’analisi sistematica delle tecnologie NGS: è necessaria la collaborazione di network internazionali di HTA e di genomica per concluderlo e proporlo all’attenzione dell’opinione pubblica. 49 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Ambiti innovativi dell’HTA Knowledge sharing e networking nell’HTA in Italia. Il programma ViHTA2 Agostinelli A°, Kheiraoui F°, Gensini G°°, Tringali M°°°, Tarricone R^, Terzi A^^, Patarnello F^^^, Palombella O^^^, Zamparelli B**, ViHTA Project Team (Cadeddu C°, de Belvis AG°, de Waure C°, Pitrelli A^^^, Sabetta T°, Specchia ML°), Ricciardi W° °Centro Ricerche sull'HTA, Istituto di Igiene, Università Cattolica di Roma °°Università di Firenze °°°Regione Lombardia ^Università Bocconi Milano ^^Cittadinanza Attiva ^^^GlaxoSmithKline Verona ***Ospedale SS. Annunziata Napoli Obiettivi del lavoro: il programma ViHTA2 (Valore in HTA) nasce dall’esperienza del precedente ViHTA1, che ha evidenziato una forte eterogeneità di sviluppo dell’HTA nelle regioni italiane. ViHTA2 ha come obiettivo un programma volto a: creare e sostenere in Italia la rete dei professionisti dell’HTA; incoraggiare le attività regionali di HTA; rendere accessibili strumenti per migliorare la qualità metodologica delle valutazioni. Metodologia del lavoro: il progetto si è avvalso dell’utilizzo del web e si è basato su attività di: formazione, knowledge sharing e networking in materia di HTA e sulla contestualizzazione delle linee guida europee. I referenti regionali sono stati contattati e invitati ad aderire al progetto, presentato loro durante un kick-off meeting. Principali contenuti del lavoro: sono stati realizzati presso l’Università Cattolica di Roma due workshop (base e avanzato) rivolti a professionisti provenienti da tutte le regioni italiane, per un totale di 40 partecipanti per edizione. È stato inoltre creato un sito web al fine di: creare una community di professionisti sull’HTA, svolgere attività di e-learning mediante un forum dedicato, diffondere linee guida e raccomandazioni e condividere buone prassi. Il sito si compone di 4 sezioni: 1) Banca dati ViHTA/Report italiani; 2) Linee guida e raccomandazioni; 3) Rassegna articoli scientifici; 4) Progetti di ricerca e divulgazione. Le sezioni contengono ad oggi rispettivamente: 16 report di HTA; 10 linee guida/raccomandazioni; 30 articoli scientifici; 20 schede informative su progetti di ricerca e informazioni di 15 eventi scientifici. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato ViTHA 2 ha ottenuto una grande adesione delle regioni italiane sia ai workshop che al networking, contribuendo così sia alla diffusione della cultura che all’omogeneizzazione della pratica dell’HTA in Italia. ViHTA è stato inoltre presentato quale modello trasferibile e apprezzato anche in ambito internazionale. 50 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI - Ambiti innovativi dell’HTA Quali tecnologie per un ospedale che guarda al futuro? Un’analisi dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie (UVT) Furno C*, Carletto A*, Cicchetti A**, Marchetti M* *Unità di Valutazione delle Tecnologie **UCSC Background: governare l’assetto tecnologico di un Policlinico Universitario secondo modelli innovativi contribuisce a garantire prestazioni di comprovata efficacia ed efficienza. L’UVT svolge una funzione propositiva d’identificazione e governo dell’innovazione. Obiettivi: ci si è posto l’obiettivo di identificare le tecnologie emergenti che caratterizzeranno l’attività diagnostica e terapeutica di un moderno ospedale. Ci si attende, infatti, che la disponibilità di tali tecnologie possa garantire un vantaggio competitivo rispetto a strutture che ne sono prive. Metodi: è stata condotta una revisione di letteratura, consultando le principali banche dati di interesse biomedico, utilizzando key words legate all’innovazione tecnologica. Dalla selezione delle pubblicazioni di interesse sono state selezionate le tecnologie emergenti secondo 5 aree di interesse. Ciascuna tecnologia identificata è stata classificata secondo lo stadio di sviluppo tecnologico (Technology Spectrum). Risultati: discussioni La revisione ha consentito l’identificazione di 4.104 lavori pubblicati (gennaio 2010-luglio 2012) e la selezione di 37 lavori scientifici suddivisi per aree (16 Cardiologia, 8 Neurologia, 10 Oncologia, 1 Emergenze, 14 Salute della Donna). Sono emerse alcune linee evolutive che evidenziano lo sviluppo di una Medicina sempre più preventiva, personalizzata, rigenerativa, mini-invasiva, una medicina caratterizzata dall’emergere di nuove tecnologie nel campo dell’imaging, della robotica, delle nanotecnologie. La robotica propone innovazioni avveniristiche nei campi dell’urologia, ginecologia, chirurgia toracica, generale e della testa e del collo. Attraverso il continuo sviluppo delle biotecnolgie oggi è possibile diagnosticare patologie che non potevano esserlo con le tecniche tradizionali. Le nuove tecniche d’imaging se utilizzate insieme alle nanotecnologie aprono un ampio ventaglio di opportunità in termini di diagnosi e trattamento in svariati campi della medicina. 51 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE COMUNICAZIONI - Ambiti innovativi dell’HTA HTA e decision making: l’esperienza dell’Health Policy Forum Cicchetti A*, Iacopino V**, Carletto A**, Fiore A**, Marchetti M***, Mennini FS*** *Coordinatore Heath Policy Forum SIHTA **Segreteria Organizzativa Health Policy Forum SIHTA ***Segretariato Scientifico Health Policy Forum SIHTA Obiettivi: l’HTA rappresenta un importante strumento a supporto delle decisioni. Esso, tuttavia, non è in grado di dispiegare tutte le sue potenzialità se non formalmente inserito in processi decisionali strutturati che interessano tutti i livelli di governo. Obiettivo di questo lavoro è quello di evidenziarne i possibili spazi di discussione e sviluppi futuri. Metodologia: la tematica relativa all’HTA e al decision making, declinata secondo le prospettive nazionale, regionale e aziendale, è stata discussa nell’ambito dell’Health Policy Forum. L’iniziativa, promossa dalla SIHTA e giunta alla sua terza edizione, coinvolge esperti provenienti da Istituzioni, Regioni, Industria, Università, Aziende Sanitarie, Associazioni di categoria, dei cittadini e dei pazienti. Principali contenuti: il gruppo di lavoro che ha affrontato la prospettiva nazionale, ha auspicato un maggiore utilizzo dell’HTA nelle scelte di introduzione in commercio, inserimento nei LEA e definizione del prezzo delle tecnologie, unitamente a quelle relative alla loro revisione ed eventuale disinvestimento. Il gruppo di lavoro impegnato ad analizzare il ruolo dell’HTA nei processi regionali ha chiarito l’importanza di definire prassi e strumenti condivisi con il livello centrale, superando le principali barriere che sembrano ostacolarne la piena applicazione. Il terzo gruppo, che ha affrontato la prospettiva aziendale, ha sottolineato la necessità di passare da una valutazione della singola tecnologia o prestazione ad un approccio che consideri l’intero percorso assistenziale. Letteratura esistente ed apporto specifico. È stata condotta una revisione di letteratura e sono state analizzate le esperienze internazionali di impiego dell’HTA nell’ambito dei processi decisionali. Con riferimento al contesto italiano, sono state considerate le esperienze delle Agenzie Nazionali e alcune realtà regionali. Tale approfondimento ha fornito una base teorica utile ad alimentare la discussione nel Forum. 52 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI SESSIONE COMUNICAZIONI -Ambiti innovativi dell’HTA HTA dei dispositivi per la neurostimolazione nel PDTA della malattia di Parkinson refrattario Castoro M°, Toffanello I°°, Antonini A°°°, Piacentino M^, Pegoraro R^^ °Dirigente Medico, Direttore Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova °°Farmacista , Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova °°°Neurologo, Direttore Unità Operativa di Neurologia, IRCCS San Camillo, Lido di Venezia ^Neurochirurgo, Unità Operativa di Neurochirurgia, Azienda ULSS 6, Vicenza ^^Eticista, Comitato Etico, Ospedale Università di Padova, Padova Background: la malattia di Parkinson è una progressiva e permanente neurodegenerazione. Nella fase avanzata sfocia in un peggioramento del quadro clinico del paziente con una refrattarietà al trattamento farmacologico tradizionale. Una delle alternative terapeutiche disponibili è la stimolazione cerebrale profonda-DBS. Obiettivo: valutare con approccio multidisciplinare e multidimensionale i neurostimolatori , costoeffectiveness, safety, impatto organizzativo e aspetti etici. Metodi: l’analisi bibliografica degli ultimi 5 anni ha identificato 4 linee guida per la diagnosi e il trattamento della malattia che menzionano la tecnica di impianto di neurostimolatori; l’appropriatezza deve però prendere in considerazione i criteri di inclusione e di esclusione assoluti dei pazienti all’impianto, PDTA. Risutlati: sia l’analisi della bibliografia che dei dispositivi hanno dimostrato la loro sovrapponibilità sul piano dell’efficacia clinica, mentre dal punto di visto dell’economicità e della safety sono state rilevate differenze sostanziali. Per l’economicità un dispositivo è risultato esserlo più dell’altro, mentre dal punto di vista della sicurezza un dispositivo presentava una rete di assistenza in supporto al clinico, limitata invece nell’altro. Conclusioni: un team allargato a neurologi, neurochirurghi, geriatri, epidemiologi, farmacisti ed eticisti, concorda che allo stato attuale non essendoci evidenze sull’efficacia clinica che permettano di definire la prevalenza di un dispositivo sull’altro, pazienti con lunga aspettativa di vita si avvantaggerebbero di un dispositivo ricaricabile, mentre per pazienti ultra 65enni, vista la procedura invasiva di posizionamento e i connessi rischi pre, itra e post operatori di un reimpianto, la scelta si orienterebbe per un dispositivo non ricaricabile. Garantendo quindi un’estensione della rete di supporto al paziente si conclude che, alla fascia identificata di pazienti, si possa mettere a disposizione anche il dispositivo economicamente più vantaggioso. 53 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento 54 ABSTRACT - SESSIONE COMUNIC AZIONI 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento Roma, 22-24 novembre 2012 POSTER 55 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Modelli organzzativi L’Ingegneria gestionale al servizio dell’HTA: applicazione del Lean Thinking per la sostenibilità in ambito sanitario Abundo P, Armisi L Servizio di Ingegneria Medica - Fondazione Policlinico Tor Vergata, Roma Obiettivo: il SSN affronta ordinariamente numerose sfide impegnative, tra le quali spiccano lo scenario finanziario deprimente, le accuse di inefficienza endemica e gli interessi relativi a posti letto e liste di attesa. L’obiettivo del presente lavoro è studiare e condividere l’applicazione del Lean Thinking quale strumento di gestione dei processi sanitari, finalizzato all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili. Metodi: l’applicazione in ambito sanitario prende il nome di Lean HealthCare. Sono definiti una serie di step logici: - Mappatura analitica della situazione attuale del sistema in oggetto (Current State Map). - Identificazione delle attività che convergono a produrre valore distinguendole dalle altre. - Identificare i possibili ambiti di miglioramento, puntando all’eliminazione di tutte le attività non a valore aggiunto non necessarie (Sprechi); - Mappare il sistema nello stato futuro (Future State Map) al netto delle azioni correttive e migliorative implementate, valutando analiticamente i benefici ottenibili. L’attuazione dei suddetti step si può avvalere di strumenti metodologici propri del Lean Thinking (5S, Kanban, Heijunka, Makigami, etc). Le esperienze condotte da strutture sanitarie (USA, Regno Unito, Australia, SSR Torscana, E.O. Galliera) hanno dimostrato che l’applicazione del Lean Healthcare può portare a significativi risultati concreti in termini di ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse. Conclusioni: è lampante che nell’ambito del mondo sanitario, il Lean Thinking può essere applicato tanto alle fasi di processo di assistenza di un singolo paziente (kaizen di sistema), quanto per ridisegnare il modo in cui una determinata attività viene svolta (kaizen puntuale), nonché per guidare decisioni strategiche come gli investimenti e per ridisegnare il modo in cui lo stesso sistema funziona. 56 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Definizione di un modello sperimentale per la gestione dell’autorizzazione all’approvvigionamento di dispositivi medici ad alta tecnologia: dichiarazione di infungibilità e unicità o capitolati tecnici con conseguente gara d’appalto? D'Antò M, Lodato S Università degli Studi di Napoli, Istituto Nazionale Tumori “G.Pascale” Per prodotto infungibile si intende un dispositivo che per la sua specifica identità non è sostituibile con un altro similare nello svolgimento di una determinata funzione. Per prodotto esclusivo si intende dispositivo che per la sua specifica identità è brevettato da una unica ditta Obiettivi Obiettivo del lavoro è definire un modello strutturato di supporto alla Direzione Sanitaria Aziendale per la gestione delle richieste di dispositivi dichiarati unici ed infungibili. Metodi. Dall’esame delle numerose richieste di acquisti in infungibilità è emerso come spesso esse sono legate alla presunzione di accedere all’acquisto in tempi più brevi, oppure dal timore di acquisizione di prodotti non ritenuti di qualità sufficiente. Sono stati elaborati moduli ad hoc in cui il richiedente deve inserire informazioni quali numero di dispositivi per prestazione, fabbisogno annuo, innovatività e vantaggi della tecnologia, efficacia clinica comparativa rispetto ad altre tecnologie disponibili, vantaggiosità della tecnologia in termini di sicurezza, vantaggiosità del rapporto Costo/Efficacia, impatto positivo sui percorsi di assistenza, validità delle prove di evidenze presentate. Nel momento in cui si accerta l’infungibilità del prodotto si passa alla valutazione dell’esclusività. Se il prodotto viene valutato infungibile ma non unico è evidente il ricorso a procedure di gara Risultati Si è rivelato estremamente utile fornire agli utilizzatori un’informazione elementare relativamente alle procedure normative per la stipula di contratti pubblici atti all’acquisizione di beni e servizi, nonché alla possibilità di introdurre elementi di qualità tramite una corretta pesatura di parametri tecnici con il ricorso all’offerta economicamente più vantaggiosa. conclusioni. L’applicazione di tale modello, anche se in una fase ancora iniziale consente di accertare l’unicità e l’infungibilità del dispositivo e ricorrere a procedure senza previa pubblicazione del bando di gara solo in via eccezionale. 57 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Reingegnerizzazione della rete distributiva e delle forniture distrettuali. Un percorso di riorganizzazione e razionalizzazione a livello di federazione sanitaria Lovato E*, Minniti D**, Sacco R***, Cosenza G°, Infantino C°° *Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Università degli studi di Torino **Dirigente Responsabile SS Direzione Sanitaria Intersede, OO.RR. Rivoli ***Direttore Sanitario di Presidio, OO.RR. Rivoli °Direttore Generale, ASL TO3 °°Direttore SC Farmaceutica, ASL TO3 Obiettivi del lavoro: il progetto, condotto dalla SC Settore Farmaceutico e dalla Direzione Sanitaria, è articolato in aluni macro-aree: - razionalizzazione della rete distributiva ospedaliera; - riorganizzazione delle forniture distrettuali; - riduzione di sprechi correlati a duplicazioni di trasporti, personale e duplicazione di azioni; - risposta alle indicazioni nazionali e regionali (Spending Rewiev 2012), alla riduzione del personale tecnico/amministrativo e all’impossibilità di sostituire il personale in quiescenza/interinale; - cooperazione alla integrazione ospedale/territorio Metodologia del lavoro - Fase progettuale: mappatura di trasporti in modo da conciliare esigenze ospedaliere e distrettuali, tenendo in considerazione ampiezza e caratteristiche territoriali dell’ASL TO3. - Fase pilota con di tempi di trasporto e valutazione delle problematiche legate alla consegna cumulativa ed indistinta, settimanale, del materiale sanitario, specie per i trasporti in urgenza. - Fase formativa e informativa al personale agli operatori coinvolti. - Fase di sperimentazione per 3 mesi seguita dalla ridefinizione e istituzionalizzazione del lavoro. Principali contenuti del lavoro: razionalizzazione della rete distributiva: prevede la centralizzazione dei magazzini in 2 sedi anziché 4 e la razionalizzazione del sistema di trasporto di materiale sanitario, economale, biologico e posta, ottimizzando i flussi delle consegne e ottenendo un risparmio sia in termini economici sia di risorse umane, cercando di ridurre il ricorso incontrollato e continuo ad imprese private. Riorganizzazione delle forniture distrettuali: è necessario provvedere alla riorganizzazione delle forniture di farmaci e materiale sanitario per le necessità degli ambulatori distrettuali e delle cure domiciliari, passando dalla fornitura “personalizzata per singolo paziente” alla “consegna unica, cumulativa ed indistinta settimanale”; cioè dalla distribuzione al dettaglio ad una logica industriale di macroforniture. 58 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Analisi dei flussi informativi ospedalieri e ipotesi di un modello basato sulla logica Fuzzy per l’analisi dell’appropriatezza terapeutica della chemioprofilassi preoperatoria Nasi G*, La Commare F^, Sesti E°, Musolino M° *Direzione Sanitaria Ospedale Cristo Re Roma ^Direzione Sanitaria Hospice Villa Speranza Roma °UOC Qualità Aziendale e Risk Management ASL Roma B Obiettivi del lavoro: descrivere il paradigma di ospedale come sistema complesso, verificare ed analizzare attraverso lo studio dei flussi informativi ospedalieri (SIO) e dei dati del Sistema informativo della U.O.C. Farmacia ospedaliera il grado di appropriatezza prescrittiva di antibiotici nella profilassi chirurgica concepita come variabile complessa del sistema. Metodologia del lavoro: analisi retrospettiva dei dati dei sistemi informativi SIO e Farmacia ospedaliera e inferenza logica mediante un modello basato sulla logica fuzzy, in quanto teoria matematica in grado di elaborare i livelli di incertezza intrinseca alle variabili del fenomeno studiato. Principali contenuti del lavoro: presentazione dei risultati dell’indagine e proposta di un modello basato sulla logica fuzzy per un’analisi preliminare dell’ordine di appropriatezza terapeutica dell’antibioticoprofilassi preoperatoria. Apporto specifico del lavoro presentato: in letteratura sono riportati numerosi studi che mettono in luce un elevato e variabile grado di inappropriatezza prescrittiva di antibiotici in profilassi chirurgica. Un approccio sistemico alla complessità dell’ospedale permette di riconoscere realisticamente l’incertezza intrinseca ai flussi informativi del sistema e quindi permette un rating delle performance più realistico. 59 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi La gestione della TAO con i nuovi farmaci anticoagulanti orali Capizzi S*, Specchia ML*, Ferriero AM*, Cadeddu C*, Kheiraoui F*, Mancuso A*, De Waure C*, La Torre G°, Ricciardi W* *Centro di Ricerca in Health Technology Assessment, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Obiettivi del lavoro: i farmaci anti-vitamina K (VKA) rappresentano ancora il riferimento nella terapia anticoagulante orale (TAO) per la prevenzione del tromboembolismo artero/venoso. Tuttavia hanno molti limiti legati agli effetti farmacocinetici/dinamici non prevedibili, alla necessità del monitoraggio routinario dell’INR e al rischio di complicanze emorragico/trombotiche. Molti pazienti con Fibrillazione Atriale non valvolare (FANV), la patologia che più spesso richiede la TAO, non sono trattati o hanno una scarsa qualità dell’anticoagulazione. Lo studio ha analizzato i modelli organizzativi di gestione della TAO, la qualità laboratoristico/clinica conseguita e i potenziali vantaggi dei nuovi anticoagulanti orali (NAO), farmaci efficaci, sicuri e che non richiedono il monitoraggio dell’INR. Metodologia del lavoro: nell’ambito del report di HTA di rivaroxaban, un NAO indicato per la profilassi cardioembolica nella FANV, è stata condotta una revisione della letteratura scientifica sugli aspetti organizzativo-gestionali della TAO. Principali contenuti del lavoro: in Italia, per la gestione della TAO lo standard di riferimento sono i Centri di sorveglianza (CSA). Tuttavia, tra i pazienti in terapia: - non più di 1/4 sono assistiti nei CSA; - in gran parte sono seguiti dai MMG; - spesso non trovano alcun punto di riferimento per l’assistenza; - circa 1/2, nonostante l’indicazione alla TAO, non riceve alcun trattamento; - 1/3 ha valori di INR al di fuori del range desiderato. L’introduzione dei NAO potrebbe consentire un risparmio di risorse economiche legato a: - inutilità del monitoraggio; - riduzione delle emorragie intracraniche; - migliore prevenzione degli ictus. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato Si è stimato che utilizzando un NOA come rivaroxaban nei pazienti a maggior bisogno medico non soddisfatto (oltre 500.000) sia possibile evitare circa 12.000 ictus all’anno. 60 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Depressione in regione Abruzzo: dalla Drug utilization all’impatto organizzativo-gestionale in termini di costo efficacia Giosuè P 1,2, Gruppo di Lavoro SISM-GESMA2 1 Dipartimento di Salute Mentale, ASL Teramo, 2 Regione Abruzzo, Direzione Politiche della Salute, Servizio Gestione Flussi Informativi, Mobilità Sanitaria, Procedure Informatiche e Emergenza Sanitaria Introduzione: la Regione Abruzzo da gennaio 2009 ha avviato la procedura di raccolta sistematica dei dati dai Centri di Salute Mentale (CSM) abruzzesi (n=16) con versione definitiva del software, dopo una lunga fase di sperimentazione di run-in del sistema. Con il presente studio si intende documentare la validità del sistema informativo GESMAAbruzzo per il monitoraggio e la tutela della salute mentale ed ipotizzare una valutazione degli esiti in termini di consumo di antidepressivi e di impatto organizzativo-gestionale per identificare eventuali criticità rispetto a esito delle cure, personale dedicato, accesso al servizio, tipologia di diagnosi e di trattamento erogato per la gestione della depressione nel territorio abruzzese. Materiali e metodi: i dati relativi all'attività del 2009 ottenuti dai flussi SISM-GESMA e in presenza di una diagnosi di depressione, sono stati confrontati con il "percorso ideale" definito dalle linee guida, individuate per il trattamento della depressione, definendo gli standard di riferimento. Per il periodo 2008-2010, sono stati utilizzati i dati relativi all'attività dei CSM in presenza di una diagnosi di depressione ed i flussi della distribuzione farmaceutica territoriale, condotta per ASL (Fonte SFERA), che ha esaminato i trend temporali mensili del consumo di antidepressivi (N06A) - in termini di n di confezioni e di DDDx1000 ab/die - e della relativa spesa come Spesa Netta S.S.N. totale x1000 ab/die. Risultati: 11 CSM della regione hanno regolarmente inviato il flusso 2009 e sono afferiti nei CSM n=11.303 residenti, di cui n=910 con diagnosi di depressione. Pensionati, casalinghe, disoccupati e con un buon livello di istruzione sono risultati i più colpiti da depressione. Esistono grandi differenze di "cultura operativa" fra CSM con standard di struttura non omogenei e circa il 50% degli utenti sono orfani di diagnosi. Nel periodo osservato si evidenzia un trend in aumento tanto nel consumo quanto nella spesa di farmaci per il trattamento della depressione, sia a livello regionale che nazionale. L'andamento dei consumi e della spesa, distinto per ASL, evidenzia un comportamento eterogeneo sul territorio: nell'aquilano si osservano andamenti stabili o in lieve decremento in valore assoluto rispetto al 2008 e in controtendenza rispetto alle altre ASL. I valori pesati per la popolazione mostrano invece un aumento nel tempo tanto di spesa quanto di DDD consumate. Conclusioni: l'estrapolazione ed il confronto dei dati non è semplice e priva di bias (Gold et al., 1996); la raccolta dei flussi seppur valida presenta un elevato peso di missing data e di out-lyer, fenomeni descritti anche in altri contesti (Lora et al., 2007). I decrementi rilevati nel territorio aquilano - in parte (II trimestre 2009) dovuti alla distribuzione gratuita non intercettata da SFERA in seguito all'evento sismico del 6 aprile - appaiono, presumibilmente, legati ad un effetto popolazione, alla frequente possibilità in salute mentale che si fruisca di servizi di più agenzie presenti nel territorio e all'eventuale distribuzione diretta e per conto. I risultati preliminari presentati oggi, implementati tramite un modello di valutazione economica, forniscono una base provvisoria di riferimento per lo sviluppo di future azioni di miglioramento della qualità e di programmazione sanitaria basata su dati epidemiologici e di servizio alla luce di gravi limitazioni allo sviluppo clinico per il Piano di Rientro del Ministero. In prospettiva appaiono utili strategie prescrittive condivise e l'uso di sistemi informativi tali da favorire e supportare il governo delle risorse ed limitare il Bypass delle conoscenze e delle tecnologie. Le cure collaborative con la medicina generale potrebbero avvalersi dell'apporto psicoterapico degli psicologi clinici per il trattamento di disturbi della sfera emotivo affettiva 61 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER- Modelli organizzativi Valutazione dell'impatto organizzativo sull’appropriatezza di gestione del posto letto per la somministrazione di chemioterapia in day hospital Donato R^, Mansutti M^, Bin A^, Lupieri G^, Del Bianco A^^, Caporlingua G^^^, Nigris D°, Curcio F°, Modesti G°°, Troncon MG°°, Fasola G^ ^Dipartimento di Oncologia, Azienda Ospedaliero - Universitaria di Udine Introduzione: Il trattamento chemioterapico ambulatoriale richiede una complessa sequenza di fasi interdipendenti: analitica di laboratorio, valutazione clinica e prescrizione, diluizione e somministrazione. Ciò comporta tempi che possono non consentire sempre un’adeguata assistenza al paziente durante la somministrazione e la percezione per i pazienti di un allungamento dei tempi di permanenza in struttura. Obiettivi: Rendere più omogenei i flussi e i carichi di lavoro, limitare i tempi d’attesa e migliorare la qualità percepita di pazienti e operatori. Materiali e metodi: Dopo aver censito delle criticità sui tempi di attesa e sui picchi di attività degli operatori, abbiamo analizzato i dati di attività dell’anno 2011(numero e durata dei cicli) per progettare una modifica organizzativa. È stato definito un piano di azione con simulazione delle ricadute organizzative interne ed esterne e la costruzione di agende separate per prenotazione e somministrazione, programmando il prelievo ematico e la visita medica con orario predefinito al gg 1 e la diluizione pianificata in base alla programmazione della somministrazione al gg 2. Risultati: La dismissione della precedente organizzazione ha portato a una riduzione dei tempi di attesa dei pazienti ed una distribuzione omogenea dei carichi di lavoro conoscendone anticipatamente l’effettivo volume. Conclusioni: L’applicazione del ciclo di miglioramento continuo di Deming ha consentito di realizzare una sostanziale modifica organizzativa raggiungendo gli obiettivi attesi. A conferma del miglioramento percepito sarà condotta un’intervista per cogliere il punto di vista dei pazienti in merito alla qualità organizzativa del servizio erogato. 62 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER- Modelli organizzativi La valutazione dei sostituti ossei Ferretti S^, Toffanello I°, Grisafi D°°, Cavazzana A°°°, Troccoli F^^, Passaniti C^^ ^Medico Anestesista, Coordinamento Regionale Trapianti Regione Veneto °Farmacista, Unità Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova °°Farmacista, Servizio di Farmacia, Ospedale Università di Padova, Padova °°°Farmacista, Servizio di Farmacia, USLL 16 Piove di Sacco ^^Unità di Valutazione Tecnologie Sanitarie , Ospedale Università di Padova, Padova Background: ogni anno vengono effettuati numerosi interventi chirurgici usando sostituti ossei e osso di Banca. La letteratura più recente ha preso in considerazione alcuni elementi di valutazione (es. Agency for Healthcare Research and Quality - AHRQ; Washington State Health Care Authority; Cochrane) con pochi dati di follow up sull’efficacia dei tessuti di banca. Obiettivo: monitorare l’utilizzo dei sostituti e dei tessuti di banca e verificare la condivisione dei criteri clinici che ne orientano l’utilizzo. Confrontare la variabilità tra Ospedali, tra Unità Operative e all’interno delle stesse. La valutazione dell’impatto sul budget delle UO. Metodi: la verifica della bibliografia esistente negli ultimi 10 anni e di linee guida nazionali e internazionali. Verifica da registro operatorio: dell’utilizzo del sostituto; dei casi clinici trattati e del clinico utilizzatore. Valutazione dei costi delle possibili alternative disponibili. Risultati: In alcune realtà ospedaliere non viene utilizzato osso di banca a fronte di un utilizzo quasi esclusivo di una tipologia di sostituti ossei di una sola azienda. In altre realtà i sostituti sono diversificati per prodotti commerciali e per prodotti di banca e in alcuni casi per motivi etici che coinvolgono il paziente prodotti di sintesi. Sono stati analizzati i dati di due sedi ospedaliere sedi di banca che distribuiscono osso e prodotti di lavorazione e due sedi utilizzatrici. Si sono riscontrate diversità sia tra strutture sedi di banca (la maggioranza di prodotto commerciale vs 50% di altra sede) sia tra sedi utilizzatrici (maggioranza di prodotto di commerciale vs 50% di altra sede). 63 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER- Modelli organizzativi Analisi retrospettiva di indicatori di qualità nel percorso diagnostico terapeutico (PDTA) del tumore polmonare non a piccole cellule Follador A*, Menis J*, Valent F°,Merlo V*, Gardenal N*, De Carlo E*, De Maglio G^, Fasola G* * Dipartimento di Oncologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, Italia ° Direzione Centrale edlla Salute, Regione Friuli Venezia Giulia, Italia ^Anatomia Patologica, Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, Italia Obiettivi: i PDTA sono uno strumento per analizzare, riprogettare e monitorare i processi sanitari e rappresentano una strategia per la verifica e il miglioramento della gestione del paziente. Obiettivo dello studio era la verifica del management clinico ed organizzativo del PDTA del paziente con diagnosi di NSCLC. Metodi: sono state analizzate retrospettivamente le cartelle elettroniche di 169 pazienti dal gennaio al dicembre 2010. 15 indicatori sono stati scelti in base alla loro disponibilità, riproducibilità, significatività e misurabilità. Risultati: 146 pazienti eleggibili: età mediana 67 anni, prevalentemente maschi, con istotipo adenocarcinoma e in stadio avanzato di malattia alla diagnosi. Gli indicatori non allineati con il benchmark erano la percentuale di broncoscopie diagnostiche (60.7% vs 80-85%), il numero di pazienti candidati a intervento chirurgico sottoposti a mediastinoscopia per positività alla PET dei linfonodi mediastinici (0 vs 100%); il tempo mediano fra diagnosi e intervento chirurgico e inizio della chemioterapia (58.5 vs 21 e 34 vs 21 giorni; p<0.0001); il tempo mediano fra la PET e l'intervento chirurgico (53.5 vs 14 giorni; p<0.0001). Gli indicatori allineati con il benchmark erano: il tempo tra il primo accesso in pneumologia e la diagnosi istocitologica e la prima visita, la concordanza fra diagnosi istologica da pezzo operatorio e diagnosi alla procedura diagnostica broncoscopica, la percentuale di diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule non altrimenti specificato (NAS), il tempo tra l'esecuzione della prima procedura diagnostica e la diagnosi isto-citologica; la percentuale di pazienti deceduti entro 30 giorni dall'ultima chemioterapia. Conclusioni: l'analisi ha evidenziato una buona aderenza alle linee guida e alle evidenze di letteratura e censito alcune criticità nel PDTA. Sulla base delle criticità riscontrate è in corso una ridefinizione delle procedure per adeguare gli scostamenti ai benchmark. 64 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER- Modelli organizzativi Come la teoria dell'Embeddedness possa ottimizzare il coordinamento di un team di HTA Molinaro M, Bartoccioni F, Dubinski M,Vulpiani L, Tripodi AM, Amoddeo CE, Morrone A Htacamp, Associazione non a scopo di lucro Obiettivi: la teoria dell’embeddedness strutturale studia come le relazioni tra i componenti influenzano i comportamenti e i risultati di un gruppo, focalizzandosi sulle capacità comunicative. L’obiettivo del presente studio è l’applicazione della teoria dell’embeddedness al HTA (Health Tecnology Assessment)Team per ottimizzare le risorse disponibili ed incrementare le performance, evitando azioni di leveraging. Materiali e metodi: l’applicazione della teoria si basa sullo scambio interorganizzativo di conoscenze mediante l’attivazione di processi di apprendimento ad ampio spettro, facilitati da supporti informativi. Collocando il leader al centro del network ed attraverso il social control , è stato creato un clima di fiducia reciproca finalizzato alla limitazione di eventuali comportamenti opportunistici e alla condivisione di risorse personali e di gruppo. Il team è stato suddiviso in cluster funzionali per evitare un’eccessiva dispersione di energie, riducendo così i legami ridondanti e favorendo la creazione di figure di intermediazione. Risultati: è stato creato un gruppo di lavoro stabile, motivato e produttivo. L’occasionale assenza di nodi principali ha comportato situazioni di instabilità, le quali non si sono verificate nel caso di mancanza di nodi secondari. Conclusioni: la formazione dei membri del team è stata di alta qualità e innovativa su tutti i livelli. Grazie al social control e ad una condivisione centralizzata delle conoscenze, è stato possibile un rapido inserimento all’interno del team di nuove figure professionali senza precludere la stabilità nei progetti e il raggiungimento degli obiettivi. Sono stati conclusi un numero notevole di progetti di qualità, nonostante ciò l’Overembeddedness resta uno punto di debolezza del sistema. 65 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER- Modelli organizzativi La gestione dell’Ipertensione Arteriosa con farmaci antipertensivi in combinazione fissa: come semplificare il trattamento, promuovere l’aderenza e risparmiare risorse Ferriero AM*, Specchia ML*, Capizzi S*, Kheiraoui F*, Cadeddu C*, da Waure C*, Mancuso A*, La Torre G°, Ricciardi W* *Centro di Ricerca in HTA Istituto di Igiene - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma °Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive - Sapienza Università di Roma Obiettivi: obiettivo di questo lavoro, parte di un più ampio progetto di Health Technology Assessment, è stato quello di analizzare i possibili vantaggi, in termini di aderenza e risparmio economico, derivanti dall’utilizzo di associazioni farmacologiche fisse, quali olmesartan-amlodipina (OA), per il trattamento dell’Ipertensione Arteriosa, rispetto alle associazioni estemporanee. Metodi: è stata condotta una revisione della letteratura scientifica per valutare la compliance alla terapia antipertensiva (AI) dei pazienti in trattamento con combinazioni fisse vs combinazioni estemporanee. Sono stati consultati i principali database elettronici (PubMed, Cochrane Library ed Embase), i siti istituzionali e la letteratura grigia. Risultati: il trattamento con un singolo farmaco antipertensivo consente il raggiungimento dei valori pressori desiderati soltanto in circa la metà dei pazienti ed è in genere necessario utilizzare una terapia di combinazione. La complessità del regime terapeutico che ne deriva determina bassa aderenza al trattamento: in Italia nel 2009 l’aderenza alla terapia AI è stata del 53,7%. L’uso di combinazioni fisse, tuttavia, rispetto a quelle estemporanee è stato associato a un aumento, statisticamente significativo, del 29%, di aderenza e persistenza al trattamento [OR= 1.29 (IC95%: 1.11-1.50)]. Il vantaggio della combinazione fissa si traduce anche in una riduzione della spesa farmaceutica: ipotizzando il passaggio alla combinazione fissa OA dei pazienti in trattamento con una estemporanea, si potrebbe ridurre la spesa farmaceutica di quasi 4 milioni di e. Conclusioni: in considerazione di quanto detto l’associazione OA potrebbe aumentare l’aderenza alla terapia rispetto alle combinazioni estemporanee e al contempo ottenere risparmi per il SSN nel suo complesso, sia in termini di risparmio sulla spesa farmaceutica che di minor numero di ospedalizzazioni per eventi cardiovascolari maggiori e/o utilizzo di cure più sofisticate e costose. 66 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Disease Management Optimization nei pazienti con fibrillazione atriale a rischio di ictus Gensini GF*, Bianchi C**, Di Pasquale G***, Favaretti C°, Franzini JM°°, Lise I°°°, Pedone MP^, Ricciardi W^^, Volpe M^^^ *Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Firenze, **Pricing & HEOR Manager - Bayer ***Direttore UO Cardiologia - Osp. Maggiore (BO) °Direttore Generale - AOU S. Maria della Misericordia (UD) °Manager Life Sciences - Business Integration Partners S.p.A. °°°Market Access Director - Bayer ^Pricing & HEOR Advisor - Bayer ^^Direttore Dip. Sanità Pubblica - Policlinico Gemelli (Roma) ^^^Partner Life Sciences - Business Integration Partners S.p.A. Obiettivo: analisi del percorso del paziente con Fibrillazione Atriale (FA) a rischio di ictus in Italia ed identificazione dei possibili ambiti di miglioramento. Metodologia: • Sistematizzazione di evidenze e dati clinico-epidemiologici, organizzativi ed economici, relativi alla patologia e al percorso diagnostico-terapeutico del paziente tramite una revisione delle pubblicazioni disponibili a livello internazionale, nazionale e locale. • Costruzione di un modello multidimensionale di Disease Management Optimization (DMO) che correla dati ed evidenze raccolte, a supporto dell’identificazione di ambiti prioritari di miglioramento del percorso. Principali contenuti del lavoro: analisi delle singole fasi del percorso del paziente con FA a rischio di ictus: prevenzione, diagnosi, terapia della FA, gestione dell’ictus, riabilitazione e gestione della disabilità residua. Applicazione del modello di DMO e identificazione di possibili leve di miglioramento del percorso. A titolo di esempio relative a: • Pazienti con FA non trattati: il 32% dei pazienti con FA non è trattato con profilassi tromboembolica. • Pazienti non monitorati: il 75% dei pazienti con FA non è monitorato attraverso una presa in carico dedicata. • Accesso alla trombolisi: accede alla trombolisi lo 0,4% dei pazienti con ictus, un quinto del dato medio europeo (2%), un trentesimo circa dei casi candidabili al trattamento (13%). • Pazienti trattati in Stroke Unit: i pazienti trattati in Stroke Unit sono circa il 17% dei pazienti colpiti da ictus. Apporto del lavoro presentato: a fronte di una ricca letteratura sulle singole fasi e processi del percorso mancava un’analisi sistematica dell’intero percorso del paziente con FA. Il lavoro presentato propone una lettura integrata della gestione della patologia fornendo un punto di vista privilegiato per identificare ambiti prioritari di miglioramento dell’assistenza offerta al paziente, nel rispetto della sostenibilità economica di sistema. 67 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Modelli organizzativi Il Servizio di Accessi Venosi tra terapie nosocomiali e cure domiciliari: l’approccio multidisciplinare dell’Health Technology Assessment e la richiesta di “nuove” prestazioni al Sistema Sanitario Nazionale Mastrandrea G*°, Pollice S*, Ricchiuti A*, Bonifazi F°, Casilli S°, Chiarolla E°, Dibattista F°, Giannini R°, Lattarulo M°, Lerario M°, Misciagna G°, Valenzano G°, Virgilio M°, Perchiazzi G*° °GdL HTA - AreS PUGLIA *Dipartimento delle Emergenze e dei Trapianti d'Organo - Università degli Studi di Bari Le organizzazioni sanitarie si trovano a dover fronteggiare le mutate condizioni demografiche, legate anche alla chiusura dei Presidi Ospedalieri che l’applicazione di piani di rientro della spesa sanitaria impone, le crescenti aspettative degli utenti, fortemente influenzate dai media, e la proliferazione incontrollata di tecnologie sanitarie prodotte sempre più spesso con l’intento di generare profitti senza pensare alle reali necessità dei pazienti e dei loro curanti. Le più recenti innovazioni ed le più affinate tecniche di gestione e medicazione dei presidi di infusione endovenosa stanno garantendo una sempre più sicura introduzione farmacologica in vene periferiche e centrali. Tale miglioramento tecnologico favorisce l’elaborazione di piani terapeutici infusionali che, nati entro le mura ospedaliere, continuano ad essere applicati maniera appropriata in ambienti di cura sempre meno medicalizzati e seguono a domicilio, in maniera personalizzata, i pazienti sottoposti a terapie di media e lunga durata. Questa estensione d’uso impone una adeguata analisi delle rinnovate esigenze dei pazienti portatori di accessi venosi al fine di organizzare un efficace sistema di erogazione della tecnologia che tenga conto non soltanto delle necessità di posizionamento, ma soprattutto accompagni i pazienti e i loro familiari nel percorso di gestione. Il nostro studio, condotto presso le sezioni di Terapia Intensiva e Accessi Venosi Centrali del Policlinico di Bari e presso l’Unità di Terapia Intensiva e Rianimazione del P.O. Umberto I di Altamura, partendo da analisi e revisioni di dati già presenti in letteratura, si propone di analizzare i device a disposizione, le loro caratteristiche tecnico-strumentali, le condizioni di sicurezza, efficacia ed efficienza clinica correlate alle infusioni terapeutiche, le implicazioni etiche, sociali, organizzative e medico-legali relative al loro utilizzo, le conseguenze di protocolli terapeutici endovenosi sull’economia regionale con l’obiettivo di individuare i criteri fondamentali relativi alla istituzione di un Servizio di Accessi Venosi. Con l’ausilio degli strumenti metodologici propri dell’Health Technology Assessment, il Gruppo di Lavoro HTA costituitosi nell’ambito dell’AReS – PUGLIA, ha avviato un percorso di valutazione, contestualizzato con le esigenze regionali. Il riferimento metodologico per l’analisi HTA è stato il Core Model for medical and surgical interventions di EuNetHTA. La formulazione del quesito di ricerca è stata condotta utilizzando il PICO Model. PICO rappresenta l’acronimo di Patient/Population, Intervention, Comparison, Outcome: per porre un quesito di ricerca adeguato, secondo questo modello, bisogna mettere in relazione il gruppo di pazienti che nel nostro caso utilizzerà la tecnologia con la tipologia di intervento, la scelta del presidio adatto tra quelli disponibili e l’esito dello studio. La nostra indagine è stata condotta utilizzando le seguenti parole-chiave comuni a tutti gli ambiti dell’in68 ABSTRACT - SESSIONE POSTER dagine HTA P: Parenteral nutrition, chemotherapy, oncology, hematology, ICU I: Central venous access C: CVC short term, tunneled or broviac, totally implantable or port, peripherally inserted central catheter or picc O: per gli outcome è stato necessario individuare parole chiave specifiche per ciascun domain A: background information, current use B: technical characteristics, features, equipment, training C: safety, harms, infection, thrombosis, pnx D: effectiveness, mortality, morbidity E: economic, cost, qaly F: ethical, religion, dignity, appropriateness G: organisation, team, work processes H: social, family, working I: autonomy, privacy, equality, regulation I criteri di inclusione per la ricerca degli articoli sono stati: età (>18), disegno dello studio (systematic review, meta-analysis, clinical guidelines, RCTs, clinical expert opinion, manufacturers report), anno di pubblicazione (2007-2011). La ricerca dei dati è stata condotta attraverso la individuazione di systematic review, metanalysis, clinical guidelines, primary study, clinical expert opininion, descriptive publication, grey literature, manufacturers rese disponibili in forma di abstract o di full text da banche dati quali: pubmed, centre for reviews and dissemination, trip database, HTAi vortal, health economic evaluation database, BMJ, bioethics research library, psycinfo, gavecelt, vygon, bard. La ricerca ha prodotto 215 fonti bibliografiche, tra cui 144 abstract e 71 full text. La qualità degli studi individuati è stata valutata attraverso l’utilizzo della cecklist AMSTAR. Degli abstract, 117 non sono stati utilizzati nella realizzazione del report perché presentavano argomentazioni da approfondire, o per abstract poco dettagliato, o per tecnica di impianto e di gestione non indicata o per tematiche di scarsa rilevanza epidemiologica. Dei 27 abstract rimasti, 15 forniscono informazioni relative principalmente ad uno dei domain di EuNetHTA, 6 relative a 2 domain, 5 relative a 3 domain e 1 relative a 4 domain. Le fonti bibliografiche full text si sono rivelate più dotate di contenuti utili per l’assessment: sono state analizzate 14 clinical guideline, 3 systematic review, 36 article, 2 consensus e 16 clinical expert opinion. Sono stati analizzati in totale 98 studi: di questi tutti fornivano indicazioni su health problem and the current use, 20% riguardavano description and technical characteristics, 18% riguardavano safety, 9% riguardavano clinical effectiveness; 15% riguardavano costs and economic evaluation; 5% riguardavano ethical issues; 8% riguardavano organisational aspects; 3% riguardavano social implications; 20% riguardavano legal aspects. Dalla revisione di letteratura fin qui condotta sembra scontato che per poter organizzare un Servizio di Accessi Venosi sarebbe necessario: 1) individuare kit di posizionamento comprendenti il presidio di infusione endovenosa adeguato al piano terapeutico del paziente pensati per un posizionamento non solo ospedaliero, ma anche ambulatoriale e addirittura domestico; 2) Prevedere un training di apprendimento adeguato per tutti gli operatori sanitari deputati al Servizio di posizionamento e gestione; 3) Prevenire le complicanze relative al posizionamento (attraverso eco-guida, ecg-guida, RX torace) e alla gestione a medio e lungo termine degli accessi venosi; 4) Costituire un Gruppo di Lavoro per gli accessi venosi che abbia il compito di verificare le indicazioni all’impianto, gestire le complicanze, elaborare protocolli e linee guida locali; 5) Creare un Team ospedaliero di accessi venosi che abbia il compito di posizionare i device con tecnica standardizzata e che maturi un’esperienza tale da divenire punto di riferimento per i vari Reparti. 6) Creare un Team mobile di accessi venosi che abbia il compito di supportare il paziente e la sua famiglia tra le mura domestiche. 69 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Ingegneria Clinica ed HTA alla luce della spending review e del piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario in Calabria Parlagreco M*, Minniti C**, Stroili M*** *Ingegnere Resp. Direzione Tecnica del "Servizio integrato per la gestione delle apparecchiature elettromedicali" ditta Elettronica Bio Medicale S.r.l. c/o A.S.P. di Reggio Calabria **Ingegnere Resp. Direzione Tecnica del "Servizio integrato per la gestione delle appar.elettromedicali" ditta Elettronica Bio Medicale S.r.l. c/o A.O. "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria e Resp. di Centro Operativo SUD1. *** MD ResponsabileS.SDip.Technology Assessment Az. Osp.-Univ. Ospedali Riuniti di TS La Spending Review in Sanità produrrà in Calabria una riduzione in due anni del fondo regionale di 100 milioni di euro cui va aggiunto il riassetto della rete ospedaliera del Piano di rientro,commissariato con Delibere di Giunta Regionale n. 845/2009,n.585/2009 e n.752/2009.Gli obiettivi affidati al Governatore della Regione Calabria,nominato Commissario dal Consiglio dei Ministri,consistono nella riqualificazione e miglioramento dell’intero SSR.L’altro parametro del provvedimento sulla Spending Review che spaventa le Regioni adotta uno standard dei posti letto non superiore a 3,7 p.l. ogni mille abitanti. Questo lavoro ha l’obiettivo di proporre l’applicazione di metodologie dell’HTA in Calabria per apportare miglioramenti a due livelli: istituzionale con implementazione di metodi analitici teorici ed empirici per migliorare la qualità dell’assistenza in Ospedale e in ASL,concentrando ad esempio le attività ad altissima specializzazione nei nuovi grandi ospedali ed aumentando il livello di accreditamento di tutte le strutture per migliorare la qualità dell’assistenza. Nelle singole realtà con l’HTA,grazie allo strumento disponibile dell’Inventario degli elettromedicali, dopo chiusura e riconversione dei piccoli ospedali si può ottimizzare la ridistribuzione delle nuove tecnologie installate, con la finalità di apportare un beneficio tangibile alle prestazioni sanitarie per la popolazione[1].Tutto ciò può avvenire solo attraverso la collaborazione,in un gruppo di lavoro regionale,tra le Ingegnerie Cliniche se presenti dovunque(servizi interni o esterni) e le Direzioni Sanitarie. Un esempio concreto è già rappresentato dalla collaborazione tra i “Servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali” esterni gestiti dalla ditta Elettronica Bio Medicale S.r.l. su tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria (Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” ed A.S.P. di Reggio Calabria). Rif:1-Ministero Salute/ CNDM Dispositivi Medici, Roma 2010. 70 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze HTA: guida per l’innovazione e strumento di governo della spesa Piovi M*, Rossolini S**, Lelli D***, Dori F° *ESTAV Sud Est - Ente per i Servizi Tecnico Amministrativi di Area Vasta Sud Est Regione Toscana, Direttore Generale **ESTAV Sud Est, Direttore Dipartimento Magazzini e Logistica ***ESTAV Sud Est,Direttore Dipartimento Tecnologie Sanitarie °ESTAV Sud Est, Dipartimento Tecnologie Sanitarie Obiettivi: il compito degli ESTAV nell’HTA è definito dalla Regione Toscana come quello di produrre studi e redigere, per i progetti più importanti e complessi, dei business case valutandone i costi e gli impatti organizzativi, allo scopo principale di miglioramento del controllo della spesa e del governo degli investimenti. Metodi: i passi fatti per ottenere questo risultato possono quindi essere così schematizzati. • Integrazione delle professionalità ESTAV con i soggetti che operano nell’HTA a livello aziendale e regionale. • Coordinamento HTA delle Tecnologie Sanitarie a livello regionale con il mandato di sviluppare una metodologia comune e strumenti di reportistica idonei. Risultati: questa strategia di equilibrio tra domanda e investimenti è schematizzabile, in sintesi, in tre casi studio significativi, rispettivamente, per tre elementi chiave del governo della spesa: - Governo della spesa corrente: ricognizione dei contratti in essere sui prodotti per le medicazioni avanzate per eliminare le inefficienze dovute alla presenza di beni sovrapponibili dal punto di vista terapeutico e conseguente orientamento dei consumi verso il miglior rapporto qualità-prezzo. - Governo dell’innovazione: analisi dei modelli organizzativi di telemonitoraggio e individuazione delle caratteristiche tecniche ottimali di un sistema integrato di rilevazione e gestione dei parametri del paziente, inserito nell’architettura dei sistemi informativi regionali e aziendali e aperto alle rapidissime evoluzioni tecnologiche del settore. - Governo dei grandi investimenti: ricognizione sui dati di attività relativi alle principali tecnologie sanitarie per la diagnostica (TC, RMN, etc) per individuare indicatori utili alla definizione dell’utilizzo ottimale. Conclusioni: il buon livello dei primi risultati ottenuti spinge a conseguire gli obbiettivi sopra definiti tramite l’applicazione sistematica dell’approccio HTA come strumento di “governo” e aggregazione sovra-aziendale della domanda. 71 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Il ruolo del servizio di ingegneria clinica nel processo di Spending review in ambito sanitario Corona A*, Armisi L**, Abundo P**, Colangelo S**, Rovitelli V°, Prosperi D**, Rosato N** *Dottorato di Ricerca in Innovazioni Biotecnologiche e Tecniche applicate alle Scienze Chiurgiche ** Servizio di Ingegneria Medica della Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata ° Medico Chirurgo, convenzionato ASL RM G Il Processo di Spending review Uno dei principali pilastri alla base delle attività dell’attuale Governo Italiano, è la revisione della spesa pubblica, nell’ambito del processo di spending review (SR). Gli obiettivi sono: • Massimizzare l’efficienza • Garantire il controllo dei conti pubblici • Liberare risorse da utilizzare per interventi di sviluppo. Nel Decreto Legge n.95/2012, sono stati definiti specifici interventi relativi al settore sanitario. L’obiettivo del presente elaborato è definire le attività in cui il Servizio di Ingegneria Clinica (SIC) di una struttura sanitaria, può contribuire in ottica di SR. Il Ruolo Del Sic Il SIC può addurre un significativo contributo in ottica di SR mediante i seguenti processi: 1. Revisione dei contratti di manutenzione: le riduzioni di costo richieste dal citato Decreto Legge, non devono inficiare l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il SIC deve identificare i servizi che possono essere ridotti o eliminati pur mantenendo la sostanziale sicurezza ed accuratezza nella prestazioni delle apparecchiature elettromedicali. 2. Health Technology Assessment: da tempo riconosciuto come uno dei pilastri del governo clinico, l’HTA ricopre, oggi più che mai, un ruolo essenziale nel processo di approvvigionamento e dismissione di elettromedicali e dispositivi medici, alla luce della necessaria riduzione dei costi unitari. 3. Revisione del parco macchine: la riduzione di posti letto a 3,7 unità per 1000 abitanti, renderà necessaria una revisione e riallocazione del parco macchine, secondo criteri di appropriatezza ed economicità. 4. Ottimizzazione di processo: il SIC può ricoprire un ruolo fondamentale nell’ambito dell’applicazione di metodi gestionali avanzati finalizzati alla riduzione degli sprechi, quali il Lean Thinking. Conclusioni: l’essenzialità del SIC in ottica di governo clinico viene rafforzata nell’ambito dei processi di SR, all’interno del quale il SIC può svolgere un ruolo significativo. 72 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Disinvestimento, E-healthcare ed approccio care-oriented nei percorsi assistenziali e di ricerca delle demenze Simonetti M, Cupidi C, Di Lorenzo R, Smirne N, Bruni A Clinical Engineer Medical Doctor Bachelor of Science Centro Regionale di Neurogenetica - ASP di Catanzaro - Lamezia Terme Obiettivi: la demenza è tra le cause di disabilità nella popolazione anziana con un significativo impatto in termini di costi diretti sul sistema sanitario e indiretti di natura sociale. Il progetto si propone la creazione di una efficiente rete regionale per le demenze attraverso l’ottimizzazione delle risorse preesistenti, la costruzione di percorsi clinico-assistenziali integrati e distribuiti, la promozione della ricerca clinica e biotecnologica. Metodi: disinvestimento strutturale: sistema Hub-spoke attribuendo funzione di governo al CRN e di unità satelliti ai Centri Valutazione Demenze. Formazione, riorganizzazione e coordinamento delle attività assistenziali e del volontariato dedicato. Disinvestimento tecnologico: informatizzazione dell’infrastruttura con software open-source e sviluppato on-site. Promozione della ricerca: potenziamento del settore dell’ingegneria clinica con l’implementazione di sistemi di telemedicina, studi di cluster genetici. Risultati: la Rete per le Demenze ha permesso lo sviluppo di nuovi servizi assistenziali, quali ambulatori dedicati interconnessi. Il portale univacalabria.it distribuisce servizi quali la gestione documentale, la condivisione delle risorse e il forum di cooperazione. Sono stati implementati strumenti di gestione ed elaborazione dati, quali analisi genealogiche e sperimentazione e-health. L’infrastruttura di networking ICT è stata riorganizzata e potenziata per supportare l’ambito regionale, incrementando la fruibilità degli accessi ai sistemi informatici e la formazione specialistica delle figure professionali coinvolte (MMG, Neurologi, Psicologi). Conclusioni: il modello assistenziale network-oriented in sperimentazione rappresenta la soluzione più adeguata per la riduzione dei costi socio-sanitari valorizzando la qualità dell’assistenza1. La prevalenza delle demenze in Calabria è sovrapponibile ai dati nazionali e permette una validazione efficace del modello proposto. Letteratura 1.Barr C et al. Arch Public Health(2012) 73 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Disinvestimenti di strutture ospedaliere ed innovazioni clinico-gestionali in Italia con accreditamento istituzionale e all’eccellenza Stroili M Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste In questo lavoro presento esperienze italiane trasferibili di disinvestimento ed innovazione. A Trieste,istituito sia il Dipartimento di Emergenza-Urgenza con le guardie attive negli Ospedali generali, sia il primo Dipartimento di Chirurgia nell’IRCCS Burlo, abbiamo ridotto i posti letto senza eliminare Discipline Medico-Chirurgiche ed elaborato Protocolli Diagnostico Terapeutici (PDT) con formazione di supporto [1,2,3].Nel 1998 nell’ASL di Lodi/Lombardia per produttività e standard strutturali insufficienti si chiusero Reparti d’Ostetricia, Chirurgia e Otorinolaringoiatria, ma portammo in accreditamento Infettivi, Oncologia, Hospices, Riabilitazione, Psichiatria, disegnando un modello Dipartimentale sulla base dei Bisogni di salute approvato all’unanimità dal Consiglio dei Sanitari, mentre lo strumento dei PDT/Riabilitativi veniva offerto nei 4 Ospedali. In Calabria nel 2001 nell’ASL 9 di Locri, dopo il Corso “Sistemi Qualità” con ospiti VRQ, EFQM, ISO 9000, Joint Commission I., Clinical Evidence [4], abbiamo concretamente accreditato Rianimazione, Sale Operatorie, Elisoccorso provinciale, progettato l’Hospice ed istituito i Dipartimenti con Atto Aziendale. In riscontro alla DGR della Regione Calabria n.459/2002 (BURC 13/2002) si è offerta la dismissione patrimoniale dell’ospedale di Gerace, vuoto dal 1991, per sviluppare economicamente la zona e garantire risorse alle prestazioni da dare nel SSN. In Friuli-VG l’Azienda Ospedaliero-Univ. di Trieste si accredita all’eccellenza con la JCI ed applica la Tecnica FMEA per la riduzione dei rischi, mentre, come da Leggi Finanziarie n.448/1998 Tit. 2,Capo 2, Art.28 c.1 e 2 punto e, n.724/94 art.1, c.5, la Regione ha felicemente venduto gli Ospedali Santorio e Maddalena [5]. Riferimenti: 1-M.Stroili, F. Panizon Elaborazione di linee guida e raccolta di protocolli diagnosticoterapeutici. Ed. Sciarada 1995; 2-G.Sinagra Protocolli Cardiologia AOU 2010;3-ICSI H Care Guideline Preoperative Evaluation Ed. 2012; 4-Atti Ed. Esse Roma 2001; 5-Accreditation Standards 4th Ed.2011. 74 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Analisi decisionale a dimensioni multiple (ADCM): sperimentazione di un modello di verifica della efficacia relativa dei medicinali Vecchio S*, Stramba Badiale M°, Dellagiovanna M**, Tringali M° *Dirigente farmacista, UOC Governo farmaceutico, ASL di Pavia, Pavia **Direttore Dipartimento Geriatrico-Cardiovascolare, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Milano *** Responsabile UOC Governo farmaceutico, ASL di Pavia, Pavia °Dirigente medico, Direzione Generale Sanità Regione Lombardia Obiettivo: verificare un modello di valutazione rapida dell’efficacia relativa di Amiodarone (AM) e Dronedarone (DR), antiaritmici indicati per alcune forme di fibrillazione atriale (FA), entrambi gravati da problemi di sicurezza ed efficacia. Metodi: con una ricerca non sistematica (Pubmed e web) abbiamo raccolto documentazioni in inglese, italiano e francese negli ultimi 5 anni sull’uso di AM e DR per il trattamento non acuto della FA. A ciascuno studio SBM ha attribuito un livello di importanza su scala predeterminata da 1 a 5. L’assessment rapido è stato realizzato da VS e TM con la supervisione di SBM. L’analisi dei dati di utilizzo è stata limitata all’impatto finanziario nei primi 8 mesi del 2011 in ASL Pavia e regione Lombardia. La ADCM è stata effettuata sulla base di pesi, punteggi e giudizi che 10 valutatori del Tavolo Regionale per l’Appropriatezza in Medicina hanno espresso in email ed in una sezione riservata del gestionale per le valutazioni. Risultati: sono state prodotte 1 base documentale e 2 schede riassuntive strutturate per 20 criteri valutativi (14 misurabili e 6 giudicabili con metodo qualitativo). La pesatura dei criteri e la raccolta di punteggi e giudizi hanno richiesto ripetute interazioni con i valutatori. La stima del valore di appropriatezza d’uso (V), ottenuta con la combinazione normalizzata tra pesi e punteggi per i criteri misurabili, è stata di 0,89 per AM e 0,69 per DR. Discussione: la ADCM consente di rendere esplicito il contributo relativo di numerose variabili generali, locali e congiunturali (criteri) sul valore d’uso per la salute (appraisal) complessivo di una tecnologia. Gli algoritmi REAL francese e quelli di AIFA sono esempi di ADCM specifici per i farmaci. Abbiamo sperimentato una ADCM di impiego generale, identificando criticità nel metodo e nella applicazione. L’esito della valutazione è aderente alla realtà post-registrativa che ha visto l’emergere di restrizioni alle indicazioni per il DR. 75 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Dismissione di dispositivi medici “off label” in un dipartimento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Mozzon R*, Troncon MG*, Guarrera G°, Fontana F°° *SOC di Farmacia °Unità di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie °°Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Obiettivi: l’uso appropriato dei dispositivi medici (DM) secondo la loro destinazione d’uso è essenziale per la prevenzione di eventi che mettono a rischio la sicurezza di pazienti e/o operatori (D.Lvo 37/10). Scopo del lavoro è stata la ricerca all’interno di un Dipartimento dell’AOUD di DM utilizzati impropriamente, la loro sostituzione con DM adeguati presenti in commercio e la valutazione economica della spesa che questa sostituzione ha comportato. Metodi: è stata condotta un’analisi nel Dipartimento di Anestesia e Rianimazione per individuare i DM utilizzati impropriamente, mediante osservazione e analisi delle schede tecniche. È stata verificata la disponibilità in commercio di DM alternativi, mediante consultazione della Banca Dati del Ministero della Salute. È stato valutato l’esito di una prova dei DM proposti ed è stata condotta un’analisi dei costi. Risultati: di 6 DM individuati, 5 erano utilizzati per un’indicazione diversa da quella riportata in scheda tecnica, 1 secondo una procedura non corretta. Per 5 è stata individuata un’alterantiva adeguata, che è stata accettata dai reparti utilizzatori. I nuovi DM, rispetto ai precedenti in uso, hanno permesso una maggior garanzia di sterilità (n=1), la facilitazione della procedura (n=3), una riduzione della spesa (n=2), l’eliminazione di possibili eventi avversi per il paziente (n=4). Un DM, il cui utilizzo non richiedeva caratteristiche di sterilità, poichè l’alternativa presente in commercio solo in forma sterile comportava un notevole incremento della spesa (50.000 euro/anno), non è stato ancora sostituito. L’introduzione dei DM appropriati ha comportato un’incremento della spesa annua di circa 20.000 euro. Conclusioni: la sostituzione in un Dipartimento dell’AOUD di DM “off label” ha consentito, con un modesto aumento della spesa, l’incremento della sicurezza del paziente e la dismissione di procedure non conformi agli standard internazionali. 76 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Validazione del processo di analisi dei campioni di sangue capillare effettuati con sistema ABX MICROS ES 60 Giacuzzo M*,Lestani J*, Totis V*, De Angelis V^,Tillati S^, Furian C^^, Guarrera G^^ *SOC Medicina Trasfusionale Udine ^Dipartimento di Area Vasta Medicina Trasfusionale Udinese ^^ Unità di Valutazione delle Tecnologie Sanitarie Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Obiettivi: effettuare la validazione del processo di analisi dell’intero quadro emometrico dell’aspirante donatore di sangue, tramite l’apparecchiatura ABX MICRO ES60 HORIBA (ABX), in uso presso il Dpt di Area Vasta di Medicina Trasfusionale Udinese. Metodi: sullo stesso donatore sono state effettuate analisi su micro campione di sangue capillare tramite apparecchiatura (ABX) e analisi su campione venoso attraverso apparecchiatura del laboratorio IL DxH800. I parametri analizzati sono stati: HGB, HCT, RBC, MCV,PLT,WBC. Tale comparazione è stata applicata ad un campione di 3500 donatori. Con le due strumentazioni, considerata la differenza di tipologia di campione, sono state effettate anche le analisi del solo campione venoso di 132 prelievi. I valori, rilevati negli studi sopracitati, sono stati sottoposti ad una analisi statistica descrittiva- compartiva e test di regressione lineare. Risultati: nel primo studio è emerso che esistono delle relazioni di dipendenza lineare tra i due campioni e non sono state registrate differenze statisticamente significative (α= 0,05 student test) tra le medie dei valori di emoglobina e piastrine. Mentre nel secondo studio non sono state registrate differenze statisticamente significative su tutti i parametri, anche se in questo caso il risultato delle analisi potrebbe essere stato inficiato dal limite della numerosità del campione analizzato. Conclusione: la ricaduta dello studio nella operatività della SOC è stata quella di conferma della validazione del processo di analisi sul campione capillare del donatore attraverso ABX, consentendo l’eliminazione della conferma dell’idoneità tramite emocromo effettuato dal laboratorio nella fase di post prelievo della sacca di sangue. In termini economici ciò si traduce in un risparmio di circa 40.000 emocromi annui. 77 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Sperimentazione di una aggregazione di strutture assistenziali di discipline diverse Mulloni G*, Petri R** *Responsabile Infermieristica DPT Chirurgia Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine **Direttore DPT Chirurgia Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Il nuovo ospedale prevede l’adozione di una organizzazione per complessità clinica e intensità assistenziale che supera la logica delle specialità. È necessario disegnare il modello organizzativo con le aggregazioni definite, gli spazi e ai percorsi del paziente. La sperimentazione dell’accorpamento delle strutture da trasferire nel nuovo ospedale è avvenuta dal 16/07 al 19/08/12, in concomitanza agli accorpamenti per assicurare le ferie estive. Obiettivi: accorpare le strutture di chirurgia generale, clinica chirurgica, gastroenterologia, urologia del DPT di Chirurgia Generale, in un’unica area di degenza, ha l’intento di confrontare le modalità operative e di allineare i principali processi. Ha la finalità di assicurare la fruizione delle ferie estive di tutto il personale dedicato. Metodi e strumenti: analisi della letteratura su modelli organizzativi di degenze multidisciplinari e di intensità di cure; progettazione e pianificazione della sperimentazione aggregativa, attuazione e valutazione. Sono state indagate variabili delle dimensioni organizzativa, economica, etico-sociale e di sicurezza. Risultati: la dimensione organizzativa ha dimostrato che i processi del ricovero urgente e in elezione relativamente a 8 sottoprocessi delle strutture afferenti sono difformi. Dimensione economica: ci sono giornate pre operatorie improprie; contenimento dei costi outsourcing diretti di pulizie pari a e 5447,5, indiretti di ristorazione e trasporti. Si è fruito il 100% delle ferie pianificate. Una segnalazione di incident reporting. L’utenza ha segnalato un disservizio. Conclusioni: la metodologia HTA è applicabile allo studio di modelli organizzativi. La sperimentazione rappresenta una modalità di miglioramento continuo in vista di cambiamenti organizzativi importanti. L’analisi delle diverse dimensioni permette di evidenziare gli aspetti che supportano il livello meso verso scelte organizzativo/processuali di efficacia nell’uso delle risorse disponibili in ambito assistenziale. 78 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze La nuova riorganizzazione in poli ad attività integrata dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Petrucci F*, Gusinu R**, Matarrese D**, Franchi S**, Mercatelli A**, Presicce G**, Terzaghi F°, Porchia B*, Del Ministro V**, Giovannini V*** *Scuola di specializzazione Igiene e Medicina Preventiva Università degli studi di Firenze ** Direzione Sanitaria AOUC ° Dipartimento Tecnico AOUC *** Direttore Generale AOUC Obiettivi: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi (AOUC), struttura di terzo livello, ospedale più grande della Regione Toscana, si articola in 25 padiglioni e 42 edifici su una superficie di 74 ettari. Negli ultimi anni l’AOUC è stata interessata da un’imponente opera di rinnovamento edilizio e tecnologico con lavori per le riedificazioni che procedono senza sospensione delle attività; il nuovo ospedale, che prevede demolizione e ricostruzione del 60% delle volumetrie esistenti, sta sorgendo sui suoi vecchi edifici e la cantierizzazione si sovrappone all’ordinario proseguire delle attività. Obiettivo del nuovo progetto sanitario è la creazione di un modello ispirato ai Poli clinico-assistenziali. Metodologia: la metodologia utilizzata consta di varie fasi: • Istituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare • Sopralluoghi nei nuovi e vecchi edifici • Analisi dei principali flussi sanitari • Incontro con i professionisti Contenuti: al completamento dei lavori la nuova organizzazione si distribuirà su 3 macro-aree: l’accesso, il centro di grande intensità e l’area di media intensità. La prima macroarea è rappresentata dall’edificio d’ingresso, il centro di grande intensità è rappresentato dal Polo dedicato all’Emergenza ed Alta Specialità, che comprende la nuova piastra del Pronto Soccorso, la Diagnostica per Immagini e il Blocco Operatorio, mentre l’area a media-intensità è rappresentata da 5 poli satelliti periferici quali quello Materno-Infantile, che consegnato a Luglio 2012 ne rappresenta il prototipo, quello Oncologico, un Polo neuro-motorio, uno delle specialità medico-chirurgiche e uno della ricerca ed innovazione. Ogni polo periferico è autonomo da un punto di vista assistenziale, essendo dotato di una propria diagnostica per immagini, ed effettua prestazioni anche per utenti esterni. Nei Poli l’assistenza è organizzata secondo il modello dell’intensità delle cure, in continuità di competenze per le cure necessarie con un territorio modernamente organizzato. 79 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze L’HTA quale strumento a supporto del disinvestimento aziendale: il caso BACTISEAL® Beux A*, Silvestre C*, Scipioni S*, Zozzoli S*, Paudice A*, D'Alesio*, Alaimo T*, Barbaro S* *S.C. Igiene Ospedaliera e Gestione delle Tecnologie Sanitarie AO Città della Salute e delle Scienze di Torino Il dibattito e la ricerca sull’HTA si sono animati sull’utilità che tale metodologia di valutazione può avere per le politiche di disinvestimento. Oltre a qualche incertezza terminologica, restano da chiarire alcuni punti chiave procedurali. Ciò che appare consolidato è che le ristrettezze economiche fungono da catalizzatore, aumentando la velocità di interazione tra i dati relativi all’impegno economico richiesto dall’utilizzo di una tecnologia e quelli relativi alla sua efficacia clinica e alla sua sicurezza. Tale contesto favorisce i processi di ricerca e valutazione delle tecnologie i cui risultati non sono sufficienti a giustificarne i costi, cioè quelle sulle quali è possibile disinvestire. Tali forze agiscono anche nel nostro contesto aziendale, Città della Salute e della Scienza di Torino, accrescendo l’attenzione del sistema nei confronti delle tecnologie in uso, facendo si che i processi di rinnovo degli acquisti non si esauriscano nelle sole procedure amministrative, ma ricomprendano anche una rivalutazione delle tecnologie in oggetto, principalmente in termini di efficacia clinica. Un esempio significativo è rappresentato dal BACTISEAL®, catetere di drenaggio cerebrale impregnato di antibiotico. La sua acquisizione è stata autorizzata nel 2006, per un periodo pari a 12 mesi, più volte rinnovato. In prossimità del rinnovo della fornitura, sono state effettuate a) una ricerca della letteratura su efficacia e costo-efficacia della tecnologia vs profilassi antibiotica e b) sorveglianza finalizzata a rilevare la prevalenza di infezioni del sito chirurgico nei soggetti ai quali è stato posizionato il catetere di derivazione. I risultati delle iniziative intraprese, in accordo con i clinici interessati, hanno portato alla mancata conferma dell’acquisizione del dispositivo. 80 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - HTA e disinvestimento: metodi ed esperienze Implementazione di un protocollo finalizzato all'individuazione, revisione e re-impiego delle apparecchiature elettromedicali non più utilizzate Felici A*, Abundo P*, Trombetta C*, Armisi L*, Rovitelli V**, Rosato N* *Servizio di Ingegneria Medica - Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata, Roma **Medico Chirurgo specializzato in psicologia clinica, convenzionato ASL RM G Obiettivo: implementare un protocollo di management del disinvestimento delle tecnologie all’interno di un ente ospedaliero, per il re-impiego presso strutture diverse o nell’ambito dei programmi di cooperazione internazionale. Metodi: alcune apparecchiature elettromedicali presenti all’interno della struttura ospedaliera, seppur funzionanti, non vengono più utilizzate costantemente e spesso stazionano nei locali di deposito, in attesa di dismissione. Ciò avviene perché tale strumentazione può non risultare più allineata con le esigenze del medico-chirurgo, il quale, per massimizzare gli standard qualitativi, richiede apparecchiature tecnologicamente più avanzate. Nell’ottica di una gestione sostenibile dei disinvestimenti tecnologici in sanità, il Servizio di Ingegneria Medica del PTV sta studiando l’elaborazione di un protocollo tecnico di individuazione e revisione di tale strumentazione, per rendere disponibili tali apparecchiature a differenti ambiti a seguito di opportune manutenzioni. Inoltre si potrebbe creare una sorta di “magazzino virtuale” contenente un elenco di apparecchiature individuate in più strutture sanitarie a livello regionale. Gli ospedali, in funzione delle esigenze cliniche e prestazioni offerte, per evitare ulteriori invenstimenti possono consultare tale magazzino e quindi richiedere di utilizzare la suddetta strumentazione. Tali elettromedicali, inoltre, possono essere forniti a organizzazioni umanitarie che promuovono progetti a favore dei paesi in via di sviluppo, contribuendo all’allestimento delle attrezzature sanitarie, con lampanti riflessi positivi di natura sia etica che sociale. Conclusione: l’implementazione di un protocollo di individuazione e revisione di apparecchiature non più assiduamente impiegate all’interno di una struttura sanitaria, può consentirne l’utilizzo altrove, ove necessario,nonché in programmi umanitari di supporto tecnologico ai paesi in via di sviluppo, con evidente ottimizzazione di risorse altrimenti stagnanti. 81 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Identificazione indicatori di ausilio agli stakeholder per una corretta valutazione acquisti. Case study: pulsossimetri Tagliente I*, Faggiano F*, Capussotto C°, Dotta A°°, Ritrovato M* *Area di Ricerca Innovazioni Clinico Tecnologiche, I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù °Servizio di Ingegneria Clinica, I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù °°Unità Operativa Terapia Intensiva Neonatale, I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Introduzione e obiettivi: nell’ambito di un progetto di Ricerca Corrente, coordinato dall’Unità di Ricerca HTA dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è in via di completamento lo sviluppo di uno strumento software che funga da supporto per la conduzione di processi di HTA. Nel processo di validazione di tale software e stato implementato un modello di valutazione delle tecnologie mediante l’identificazione di indicatori peculiari alle varie tipologie di Dispositivi Medici. Nello specifico l’implementazione è stata effettuata sui Pulsossimetri. Materiali e metodi: al fine di garantire un approccio metodologico coerente alla finalità del progetto (realizzazione di strumenti di supporto per la valutazione di tecnologie sanitarie, sin dalla fase di analisi del contesto, nonché nella successiva definizione degli indicatori di valutazione e dei relativi pesi) sono stati coinvolti diversi stakeholder afferenti alle diverse discipline ritenute utili per la completezza della valutazione (direttore U.O Terapia Intensiva Neonatale, ingegneri clinici, ingegneri biomedici e risk manager). Attraverso la review della letteratura e l’analisi dello scenario di impiego dei pulsossimetri è stata definita una lista di 63 indicatori di valutazione (suddivisi in aree di valutazione, macro indicatori e micro indicatori), ai quali, tramite l’applicazione della metodologia di analisi strutturata Analytical Hierarchy Process, sono stati assegnati i relativi pesi. Gli indicatori identificati sono stati a loro volta definiti: basilari o opzionali (in funzione dell’ambito di impiego e delle necessità di analisi degli stakeholder). Risultati: gli Indicatori identificati, con i relativi pesi, saranno di valido ausilio per una corretta valutazione dei pulsossimetri in fase di acquisto, con conseguente riduzione a lungo termine di tecnologie inefficaci e/o inefficienti e/o sovradimensionate rispetto al settore di impiego e disinvestimento di procedure di acquisto errate. 82 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Valutazione di una tecnologia sanitaria innovativa: la TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation) D’Avenio G, Daniele C, Grigioni M Dipartimento Tecnologie e Salute, Istituto Superiore di Sanità, Roma La programmazione in campo sanitario mette salute dei cittadini, servizi e risorse in relazione fra loro. L’analisi di informazioni rilevanti su nuove tecnologie sanitarie è essenziale. Nel settore cardiovascolare, un esempio di rapida diffusione di tecnologie innovative è la TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), cioè l’impianto percutaneo di valvola cardiaca protesica in posizione aortica, con procedura minimamente invasiva. Tale tecnica di impianto è stata finora limitata a una particolare categoria di pazienti, ovvero coloro non eleggibili per un impianto valvolare in chirurgia, per età e/o status clinico. Il presente lavoro intende proporre una rassegna sistematica degli elementi necessari per una HTA (Health Technology Assessment) sulla TAVI. La discussione critica sulla valutazione della TAVI è impostata in riferimento agli standard internazionalmente adottati per la HTA. In particolare, ci riferiamo allo “HTA Core Model for Medical and Surgical Interventions”, sviluppato nel quadro del progetto EUnetHTA. Tale modello consente futuri usi transnazionali di studi di HTA, tramite una struttura condivisa e articolata nelle varie ontologie pertinenti per la HTA (9 domini di valutazione). Per ogni dominio di valutazione, è stato analizzato lo stato dell’arte della TAVI. I rischi attesi riguardano gli effetti della learning curve, sanguinamento intraoperatorio, esito dovuto alle condizioni della valvola nativa, dissezione, aritmia, ictus, uso di PMK, performance a lungo termine generalmente non valutata. Esempi in-silico realizzati presso l’ISS aiutano a comprendere questi rischi. L’identificazione dei rischi associati alla TAVI è necessaria per migliorare la definizione della classe di pazienti per i quali la TAVI rappresenta una soluzione soddisfacente in termini di rapporto costi/ benefici, nel quadro della sostenibilità dell’offerta sanitaria, come anche evidenziato da uno studio recente di analisi dei dati del registro PARTNER (Neyt et al, 2012). 83 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Implementazione di un modello inter - aziendale di “mini - HTA” per la richiesta, la valutazione e l’acquisizione delle nuove tecnologie Bononati A, Marcello R, Brazzoduro P, Sommella L ACO San Filippo Neri, Roma Introduzione: le Aziende Ospedaliere sono quotidianamente chiamate ad attuare strategie gestionali che migliorino l’efficienza e l’efficacia degli interventi diagnostici e terapeutici, creando un modello sostenibile di assistenza all’avanguardia. L’Health Technology Assessment (HTA) è uno strumento di valutazione multidisciplinare, nato per dare una risposta operativa al divario tra le risorse limitate di cui il sistema sanitario dispone e la crescente domanda di salute ed innovazione tecnologica. Obiettivi: l’’ACO San Filippo Neri di Roma ha implementato un modello inter – aziendale di “mini HTA” per governare l’introduzione delle tecnologie innovative intese come quelle tecnologie che vengono introdotte in Azienda per la prima volta o sono già fisicamente presenti ed operative, ma che vengono utilizzate per diverse finalità. Metodi e risultati: tale modello è stato realizzato attraverso l’istituzione di una Commissione Aziendale HTA che ha il compito di valutare e gestire le tecnologie sanitarie utilizzando metodi e strumenti propri dell’HTA, svolgendo attività di supporto alle decisioni della Direzione Aziendale e degli Uffici coinvolti in tali processi. La Commissione HTA, costituita da un gruppo di lavoro multidisciplinare che include professionisti con differenti competenze sia di natura clinica che di tipo tecnico, è stata istituita nel mese di Aprile 2012 ed ha predisposto una procedura che codifichi modalità e strumenti da adottare per la richiesta, la valutazione e l’introduzione di tecnologie innovative Conclusioni: la prima versione del modello inter – aziendale di “mini HTA” è in corso di perfezionamento e per la fine dell’anno 2012 si prevede di produrre i primi mini – report di HTA che supportino la Direzione aziendale negli orientamenti strategici e nelle scelte operative rispetto alle esigenze e/o alle richieste di introduzione di nuove tecnologie sanitarie all’interno dei vari Reparti. 84 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER -Hospital based e HTA Valutazione tecnologica di un nuovo dispositivo per il trattamento dell’ipertensione arteriosa resistente (DRS) Marcello R, Bononati A, Sommella L ACO San Filippo Neri, Roma Introduzione: il termine ipertensione arteriosa (IA) viene definito come il valore abnormemente alto della pressione arteriosa (PA). L’ipertensione è un fattore prevalente nella comparsa e progressione della malattia cardiovascolare ed è un importante fattore nell’incremento del tasso di morbidità e mortalità associato a malattia coronarica, insufficienza renale cronica e ictus. L’ipertensione resistente (IR) è definita come persistenza di alta pressione arteriosa nonostante la terapia con tre o più farmaci antipertensivi. Obiettivi: una nuova tecnica di Denervazione Renale Simpatica a radiofrequenza (DRS) è stata studiata con trials clinici per valutare la sicurezza e l’efficacia del dispositivo innovativo (Symplicity, Ardian CA U.S.A.). L’ipertensione può essere trattata con una serie di misure terapeutiche come la modifica dello stile di vita, l’aumento dell’attività fisica e la somministrazione di farmaci antipertensivi che in questo studio sono considerati i comparatori della valutazione tecnologica della DRS. Metodi e risultati: la denervazione dell’arteria renale mira a ridurre la pressione del sangue di pazienti con ipertensione resistente. La DRS viene generata da un catetere dedicato che con tecnica angiografica è introdotto nelle arterie renali e utilizzata per distruggere i nervi simpatici delle arterie renali. Il confronto con la nuova tecnologia (DRS) può essere fatta con le misure terapeutiche che mirano alla riduzione della PA come il cambiamento dello stile di vita e le terapie farmacologiche composte da più farmaci tra cui un diuretico. Conclusioni: dagli studi riportati in letteratura, di cui un solo RCT, la DRS ha mostrato sicurezza ed efficacia nel controllo della PA in soggetti con ipertensione resistente senza significativi effetti collaterali e con prolungato e stabile controllo pressorio nel tempo. 85 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Valutazione multidisciplinare relativa all'introduzione di un sistema per la chiusura dell'auricola in pazienti con fibrillazione atriale Scipioni S*, Beux A*, Paudice A*, Arione R**, Azzolina MC**, Barbaro S* *S.C. Igiene Ospedaliera e Gestione delle Tecnologie Sanitarie, **S.C. Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, Presidio Molinette, AO Città della Salute e delle Scienze di Torino L’efficacia della terapia anticoagulante orale per prevenire gli attacchi ischemici in pazienti con fibrillazione atriale è stata ben documentata. La chiusura dell’auricola per via percutanea può essere una delle modalità per ridurre il rischio tromboembolico. Accanto all’intervento analogo effettuato nel corso di interventi cardiochirurgici, sono infatti oggi disponibili device per effettuare la procedura per via percutanea: Watchman ed Amplatzer Cardiac Plug. Si tratta di dispositivi adattabili e di piccole dimensioni che mediante catetere guida e marker radiopachi possono essere introdotti per via transcutanea fino alla cavità atriale sinistra mediante puntura diretta del setto interatriale per l’occlusione dell’auricola all’orifizio atriale. La Commissione Aziendale Health Technology Assessment ha rilevato che le linee guida ESC 2012 citano a chiusura dell’auricola per via percutanea come un intervento indicato come possibile alternativa per il sottogruppo di pazienti in FA e in cui è controindicata la terapia anticoagulante orale. Tale raccomandazione è tuttavia basata su consenso tra esperti. Pertanto, tenuto conto del carattere preventivo dell’intervento, ad oggi senza robuste prove di efficacia clinica, dei rischi correlati alla procedura interventistica, dell’esistenza di tecniche e tecnologie alternative (intervento in minitoracotomia, nuovi farmaci come il Dabigatran), si è ritenuta opportuna la costituzione di un gruppo multidisciplinare (cardiologo, cardiochirurgo, clinico prescrittore di terapia anticoagulante per os e neurologo) al quale affidare la produzione di un adeguato modulo di consenso informato per i pazienti, la stesura di raccomandazioni aziendali nonché la definizione di modalità di valutazione congiunta dei pazienti. 86 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Appropriatezza e riduzione dei costi di dispositivi emostatici: dall'infungibilità alla gara pubblica Vulpiani L, Bartoccioni F, Pacetti L, Micali M, Montecchiesi L, Monaco C, Amoddeo C.E, Morrone A Nucleo di Health Tecnology Assessment (HTA), U.O.C. Governo Clinico e Formazione, Direzione Sanitaria, Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma, Italia Obiettivo: il lavoro valuta l’utilizzo effettivo e l’appropriatezza delle tecnologie emostatiche adottate all’interno dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. Lo scopo è valutare l’appropriatezza d’uso, ma anche standardizzare e uniformare le richieste nelle differenti Unità Operative. Metodi: la valutazione è stata effettuata attraverso un cruscotto che consente la comparazione tra le tecnologie degli emostatici in uso all’interno dell’Azienda. La prima riga del cruscotto presenta tutte le tecnologie a disposizione, mentre la prima colonna contiene le presentazioni cliniche in cui è necessario il loro utilizzo. La cella relativa all’incrocio tra una riga e una colonna è riempita con un valore che indica l’ordine di scelta con cui il prodotto trova uso nelle Unità Operative coinvolte, sulla base delle informazioni fornite dai clinici utilizzatori, mentre la cella vuota denota l’assenza di indicazioni all’uso della specifica tecnologia per una determinata presentazione clinica. Il cruscotto viene poi confrontato e discusso in relazione ai consumi e alle indicazioni delle linee guida e dei label. Risultati: dall’analisi del cruscotto emerge che alcune tecnologie non sono più utilizzate, o sono utilizzate in modo inappropriato, per cui se ne può interrompere o mettere sotto stretto controllo l’utilizzo e, quindi, dismettere anche alcuni macchinari dalla manutenzione costosa. Alcuni prodotti acquistati in precedenza come infungibili, sono aggregati per funzione e immessi in capitolati di gara pubblica come equivalenti, anche se di composizione diversa, così da ridurre il numero delle infungibilità e aumentare quello dei prodotti in gara. Conclusioni: con questo metodo si ottiene un quadro completo delle tecnologie, che consente la valutazione d’appropriatezza in tempo reale e il confronto tra di esse. Nei casi di sospetto uso inappropriato si provvederà ad approfondire tramite audit ad hoc. 87 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA “Sfidare il TAT”: la giusta reciprocità tra Medicina di Laboratorio e Clinica Lorenzon A*, Sala P*, Curcio F*, Toscani P^, Guarrera GM^ *Dipartimento di Medicina di Laboratorio, ^Direzione sanitaria Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine Introduzione: nel 2011, è stata effettuata una riorganizzazione e razionalizzazione dei percorsi di Laboratorio aziendali coinvolgendo anche i reparti clinici dell’Azienda Ospedaliero Universitaria. Sono state affrontate attività di revisione della logistica intralaboratorio, rinnovo e consolidamento delle strumentazioni, attività volte al raggiungimento della tracciabilità del campione, allo sviluppo del LIS (Laboratory Information System) e alla revisione dell’offerta postanalitica ai reparti. Ci siamo quindi proposti con questo lavoro di valutare in maniera obiettiva la reale ricaduta del processo intrapreso sulla qualità della nostra attività mediante uno studio retrospettivo compartivo di due periodi analoghi del 2011 e 2012. Metodi: abbiamo preso in esame l’attività svolta in due trimestri a confronto (primo trimestre 2012 vs 2011) ed abbiamo considerato, quali indicatori di efficienza laboratoristica nei confronti del clinico, sia il TAT (Turn Around Time) dall’arrivo del campione in Laboratorio alla disponibilità dei risultati sul visualizzatore in reparto, sia il TAT alla disponibilità del referto firmato. Risultati: l’analisi dei risultati evidenzia una sostanziale e statisticamente significativa riduzione del TAT alla disponibilità in reparto dei risultati, sia relativi a prestazioni urgenti che, soprattutto, riguardanti richieste di routine. L’introduzione della firma digitale ha consentito inoltre un’accelerazione sui tempi alla disponibilità del referto legalmente valido. Conclusioni: dai dati in nostro possesso risulta esserci stato un chiaro miglioramento delle prestazioni in chiave di tempi clinici utili di risposta: a questo risultato si è potuti giungere solo con una radicale riorganizzazione dei laboratori, con condivisione di tutte le risorse, sia tecnologiche che umane. 88 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Razionalizzazione e corretto uso delle medicazioni avanzate Landi F , Bartoccioni F , Vulpiani L, Micali M, Pillon S, Amoddeo CE, Morrone A Nucleo di Health Tecnology Assessment (HTA), U.O.C. Governo Clinico e Formazione, Direzione Sanitaria, Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Roma, Italia Obiettivo: lo scopo del lavoro è di razionalizzare rispetto alle risorse disponibili e di valutare l’appropriatezza dell’utilizzo delle medicazioni avanzate in uso nelle varie Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. Materiali e metodi: la valutazione dell’utilizzo delle medicazioni avanzate (MA) è avvenuta tramite la realizzazione di una tabella comparativa. Nelle colonne sono elencate le presentazioni cliniche (PC) per cui è necessario l’utilizzo delle MA. Nelle righe sono elencate le tecnologie utilizzabili nelle diverse PC a disposizione. Le celle sono state compilate con un valore rappresentativo in base all’ordine di scelta con cui la medicazione avanzata trovano uso nelle varie PC, su indicazione dei clinici delle Unità Operative coinvolte. Le righe con più celle piene indicheranno le tecnologie di maggior impiego, mentre la presenza di celle vuote evidenzierà il mancato impiego delle tecnologie nella specifica PC. Dalla valutazione delle corrispondenze tra la tabella comparativa e le caratteristiche tecniche delle medicazioni, ottenute dalle IFU e dalle linee guida, si può ipotizzare un eventuale uso inappropriato delle tecnologie. Nel caso in cui non vi sia indicazione per una MA ma si riscontri un certo numero di prescrizioni ciò indicherà una probabile errata gestione delle tecnologie. Risultati: i risultati ottenuti sono confrontati con i consumi di periodi passati e saranno la base per analisi relative sui consumi futuri. Si sono riscontrati molti prodotti di diversa composizione ma di simil funzione e applicazione clinica. Ciò apre la possibilità ad indire gare pubbliche al posto di acquisti in “infungibilità” con abbattimento dei costi, riduzione dei tipi di materiali usati ed una standardizzazione del loro utilizzo. Conclusioni: l’uso della tabella comparativa consente una valutazione rapida, ma allo stesso tempo efficace nel riscontrare in appropriatezze e pone inoltre le basi per azioni correttive e futuri audit. 89 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Modello di gestione informatizzata del percorso del paziente chirurgico: l’esperienza dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture D'Errico S, Pennelli S, IRCCS Centro di Riferimento oncologico Basilicata (CROB) Le sale operatorie in quanto sistemi assistenziali ad alta complessità organizzativa e gestionale rappresentano il centro nevralgico dell’attività ospedaliera. L’elevata complessità organizzativa e gestionale della attività di sala operatoria è legata sia alle caratteristiche intrinseche dell’atto chirurgico ma soprattutto al numero di professionalità coinvolte, alle condizioni acute dei pazienti, quantità di informazioni richieste, all’urgenza con cui i processi devono essere eseguiti, all’elevato livello tecnologico ma anche all’impatto che l’attività operatoria ha sull’intero percorso clinico-assistenziale del paziente. I reparti operatori alimentano flussi informativi che attraversano in maniera trasversale sia i reparti clinici che i servizi di diagnostica, generando una molteplicità di dati ed informazioni che sono di fondamentale importanza nella pianificazione dell’impiego delle risorse umane, logistiche e tecnologiche, nella programmazione dell’attività chirurgica e nella prevenzione delle criticità e dei rischi legati all’ intero percorso clinico. Alla luce di quanto sopra esposto per ottimizzare la gestione del comparto operatorio ma soprattutto porre in sicurezza tutte le fasi dell’intero percorso clinico-assistenziale del paziente che viene sottoposto ad intervento chirurgico nel nostro Istituto è stata implementata una gestione informatizzata di tutto il processo chirurgico. La gestione informatizzata del percorso chirurgico garantisce la disponibilità delle informazioni cliniche in tempo reale, la possibilità di un approccio clinico interdisciplinare mediante la condivisione dei dati clinici, la tracciabilità del percorso clinico. Supporta l’organizzazione nel processo di miglioramento della qualità e della sicurezza delle cure ed appropriatezza delle prestazioni erogate. Bibliografia Marjamaa R, et al. Operating room management: why, how and by whom? Acta Anaesthesiol Scand. 2008 May;52(5):596-600. 90 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA HTA a supporto dell'informatizzazione nei processi sanitari Franchi S*, Gusinu R*, Cecconi G**, Miniati R**, Dori F**, Matarrese D*, Petrucci F***, Del Ministro V*, Giovannini V*, Dannoui B* *Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Obiettivi: le attuali necessità di risparmio economico, spesso si riducono ad una sostanziale limitazione delle risorse a disposizione della sanità. La dematerializzazione delle informazioni, la gestione ordinata dei processi sanitari (acquisizioni, controllo e monitoraggio delle procedure ad alta criticità) attraverso valutazioni HB-HTA, risultano fondamentali per la riduzione dei costi ed il mantenimento della stessa qualità ed efficienza dell’assistenza sanitaria. In quest’ottica l’introduzione e lo sviluppo dell’informatizzazione in sanità sta diventando una necessità indifferibile, costituendo anche una risposta alle cause di malpractice medica. Metodologia: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, attraverso l’attenta analisi HTA dei processi sanitari, sta effettuando azioni mirate a migliorarne l’efficienza e la riduzione dei costi del parco tecnologico. Internamente all’AOUC si stanno sviluppando due progetti basati sull’informatizzazione: 1. ideazione e sviluppo di un software gestionale di reparto 2. e richiesta di acquisizione di nuove tecnologie. Contenuti: l’informatizzazione della cartella clinica contestualmente all’uso della firma digitale, permette di migliorare due aspetti fondamentali: costi e condivisione dei dati clinici, che incide positivamente sulla produttività dei processi clinici e sulla riduzione dell’errore da parte degli operatori sanitari. I costi sono direttamente rilevabili sul minor consumo di carta e sulla semplificazione per l’archiviazione delle cartelle cliniche. Le informazioni disponibili in tempo reale in tutte le strutture, permettono un’ottimizzazione dei processi clinici e una riduzione dell’errore umano direttamente apprezzabili anche dal paziente stesso. L’informatizzazione della procedura degli acquisti permette di valutare le tecnologie sanitarie attraverso metodiche HTA, al fine di stabilire la priorità di acquisto, e la reale necessità nei confronti dell’attività clinica svolta da una specifica struttura. Sono in fase di studio particolari indicatori che permettono di organizzare le richieste di nuove acquisizioni evidenziando e focalizzando l’attenzione sulle tecnologie che necessitano di uno studio approfondito di HTA. 91 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Elaborazione di un modello organizzativo innovativo di integrazione dei processi assistenziali ed amministrativi in un Dipartimento di Area Tecnico Sanitaria Martina G, Romanin M, Molinari G, Mesaglio M, Geatti O Azienda Ospedaliero - Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine Obiettivi del lavoro: valorizzare le potenzialità delle risorse, ridefinire i processi, evitare la compartimentazione dei processi e delle risorse, recuperare risorse da reinvestire Metodologia del lavoro Le risorse umane relative al personale del comparto sono assegnate a specifici Gruppi Assistenziali che svolgono attività diagnostiche omogenee e trasversali alle Strutture Operative. Tali Gruppi sono gestiti dai Coordinatori d’Area il cui mandato assistenziale prevede la gestione delle risorse umane, materiali e tecnologiche affidate ed il presidio del processo di riferimento. Risulta necessario: definire gli indicatori di performance, il mandato assistenziale delle Strutture, gli accessi alle risorse tecnologiche, la dotazione organica e rilevare le competenze attese, l’analisi del fabbisogno formativo, la predisposizione e programmazione dei corsi di formazione e addestramento Principali contenuti del lavoro Il lavoro rappresenta un esempio di applicazione di tecnologia organizzativa a livello aziendale e secondo i principi del Lean Thinking, viene definita una modalità di integrazione innovativa dei processi assistenziali ed amministrativi per le risorse umane, materiali e tecnologiche. La funzione integrata e condivisa nella gestione delle risorse dovrebbe assicurare: la valorizzazione del personale, la disponibilità qualitativa e quantitativa, lo svolgimento coordinato delle funzioni di assistenza, l’ottimizzazione dei percorsi diagnostici, amministrativi e di supporto, la gestione dei materiali, un miglioramento continuo della qualità, il presidio delle tematiche inerenti la sicurezza, lo sviluppo di un sistema di comunicazione efficace, l’ottimizzazione nella gestione delle risorse tecnologiche , maggior orientamento alla clinica per le necessità delle Strutture Operative, l’uniformità ed integrazione dei processi assistenziali, amministrativo e di supporto di “front-office” e “back-office” secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. 92 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Dismissione di un Acceleratore Lineare (LINAC) in un centro di RadioTerapia (RT) oncologica: analisi HTA Signor MA*, Fongione S*, Fasola G**, Ferruggia M***, Guarrera GM*** *SOC RadioTerapia Oncologica **Dipartimento di Oncologia ***Unità di valutazione tecnologie sanitarie Obiettivi: analisi delle conseguenze logistiche, gestionali, economiche, organizzative e sociosanitarie correlabili alla dismissione di un LINAC. Metodi: dal 1997, presso la vecchia sede del centro RT, è in uso un LINAC Dual Energy, per erogare RT con tecniche conformazionali standard. In previsione del trasferimento dei trattamenti ai LINAC della nuova sede, si sono analizzate le implicazioni logistiche, gestionali, economiche, organizzative relative ai carichi di lavoro, produttività e richiesta di trattamenti radianti. Si sono incrociati i dati con le indicazioni/requisiti tecnologici delle pubblicazioni ISTISAN°, ESTRO°° e con gli obiettivi di produttività/budget aziendali e di Dipartimento°°°. Risultati: il LINAC Dual Energy, pur usurato per età e turnistica, è tecnologicamente valido per erogare trattamenti per 30 pazienti/die. Ogni turno di lavoro richiede:180’ medico,440’ per 2 tecnici RT, 30’ per un tecnico dosimetrista e 180’ per un infermiere da distaccare dalla SOC principale. L’incidenza di guasti tecnici (9 die/anno di fermo) nel 2011, è verosimilmente condizionata dall’operatività per 12h/ die (doppio turno); il contratto di manutenzione è pari a 80.000e/anno. La riorganizzazione dei carichi di lavoro, introducendo un turno aggiuntivo a uno dei nuovi LINAC, non garantirebbe la stessa produttività implicando la rinuncia a trattare 8-10 pazienti/die con incrementi dei tempi e delle liste d’attesa per ogni tipo d’indicazione clinica e la riduzione delle applicazioni di tecniche speciali. Conclusioni: A fronte di costi cessanti per 80.000 e, il trasferimento dei trattamenti ai nuovi acceleratori comporta una < del numero di pazienti trattati e un > delle liste di attesa. 93 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Transcatheter Aortic Valve Implantation (TAVI) Update and Horizon Scanning Paudice A*, Scipioni S*, Beux A*, Rinaldi M**, Salizzoni S**, La Torre M**, Ferrara G***, Gaita F^, Moretti C^, Barbaro S* *S.C. Igiene Ospedaliera e Gestione delle Tecnologie Sanitarie **S.C. Cardiochirurgia ***S.C. Cardiologia 2 ^S.C. Cardiologia 1 U AO Città della Salute e delle Scienze di Torino L’attuale congiuntura economica e le previsioni dell’art. 15 c. 13 del DL 95/2012 impongono un notevole sforzo alle Aziende Sanitarie per il contenimento dei costi. In questo processo i dispositivi medici (DM) ad alto costo meritano una riflessione specifica. Le TAVI, protesi aortiche impiantabili per via percutanea, sono DM per soggetti candidati alla chirurgia per stenosi aortica severa, ma ad alto rischio o inoperabili. Si stima che attualmente più di 50.000 pazienti in tutto il mondo siano stati trattati con TAVI, un gran numero dei quali in Europa, stanti le differenze del processo regolatorio rispetto all’FDA statunitense. Le valvole SAPIEN e CoreValve rappresentano i principali device sul mercato. Le prove di efficacia finora disponibili hanno permesso di identificare il rischio di serie complicanze legato alla procedura e un recente report di HTA risulta particolarmente critico nei confronti della procedura. Le preoccupazioni principali degli autori riguardano i costi e la sicurezza. Nel frattempo, data l’ampiezza del mercato potenziale, numerose valvole transcatetere sono in fase di sviluppo o di valutazione clinica: Acurate, Portico, Engager, JenaClip, per le quali è disponibile letteratura ancora limitata. Dato lo scenario attuale, si impongono le seguenti considerazioni: - è comunque auspicabile una regolamentazione a livello regionale; - a livello aziendale è necessario l’impiego di strumenti di programmazione e controllo accanto al rispetto delle previsioni normative relative alla spending review; - vanno definite policies aziendali condivise sull’appropriatezza d’impiego del device; - sono necessari la sorveglianza e l’aggiornamento delle linee guida o delle indicazioni aziendali e l’implementazione delle recenti raccomandazioni internazionali. 94 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Il processo di HB-HTA in due aziende ospedaliero-universitarie italiane: l’AOU San Giovanni Battista di Torino e l'AOU Federico II di Napoli Barbaro S^, Crifò I°*, Delfino R°*, Marcellini D°*, Cuccaro P*, Ippolito A*, Paudice A^, Beux A^, Scipioni S^, Falco S^^, Del Favero L^^^, Illario M* °Dipartimento di Scienze Mediche Preventive, Università degli Studi “Federico II” *Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” ^S.C. Igiene Ospedaliera e Gestione delle Tecnologie Sanitarie ^^Direttore Sanitario ^^^Direttore Generale AO Città della Salute e delle Scienze di Torino L’Health Technology Assessment (HTA) nasce dall’esigenza di competenze multidisciplinari, che garantiscano un efficiente ed appropriato assessment delle innovazioni tecnologiche. Scopo dello studio è presentare le attività di HTA di due ospedali di insegnamento italiani che operano in contesti regionali differenti. L’AOU San Giovanni Battista di Torino ha previsto dal 2007 l’accentramento delle attività di coordinamento relative alle scelte di adozione di tecnologie biomediche e dispositivi medici presso la S.C. Igiene Ospedaliera e Gestione delle Tecnologie Sanitarie del Dipartimento Direzione Sanitaria. Dal punto di vista organizzativo è incaricata del coordinamento delle Commissioni Aziendali HTA, Dispositivi Medici e Acquisizione Apparecchiature Sanitarie. L’attività di HTA viene svolta grazie alla stretta i clinici e con le strutture amministrative: ciò consente da un lato di verificare l’appropriatezza e la definizione di policies condivise, dall’altro mantiene le valutazioni aderenti ai processi di introduzione. Le funzioni della S.C. sono state progettate secondo un processo di decision-making “agile” ma basato sulle evidenze, e coerente con il contesto organizzativo e normativo regionale. L’AOU Federico II di Napoli ha introdotto la valutazione dell’innovazione nel 2005 con due Commissioni Terapeutiche. Nel 2011, il gruppo di lavoro multidisciplinare del Tavolo Tecnico Ricerca e Sviluppo ha progettato e sperimentato una procedura HTA elaborata sulla base di un modello danese, e finalizzata a valutare l’introduzione di innovazioni riguardanti Farmaci/Dispositivi, Tecnologie Sanitarie e Percorsi Organizzativi. Punti di contatto: team multidisciplinare che svolge la fase istruttoria e redige un brief report/ scheda di valutazione, ed affida la decisione alla Direzione Strategica. L’AOU San Giovanni Battista di Torino è maggiormente orientata alla decisione di introduzione, l’AOU Federico II estende la metodologia HTA anche a farmaci ed ai percorsi organizzativi. 95 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER -Hospital based e HTA L’introduzione dell’Health Technology Assessment nell'AOU “Federico II”: analisi delle criticità di sistema Illario M°, Crifò I*, Perrone A°*, Ippolito A°, Delfino R° °Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” (Tavolo Tecnico R&S) *Dipartimento di Scienze Mediche Preventive - Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dal 2011, l’AOU Federico II di Napoli ha introdotto un modello di mini-HTA “personalizzato”, ispirato al modello danese, per l’introduzione di innovazioni tecnologiche, consentendo di rispondere alle esigenze del contesto, sia regionale che aziendale, di valorizzazione delle attività svolte congiuntamente tra Azienda e Università, attraverso l’organizzazione di un modello sostenibile di assistenza. Durante la sperimentazione, avviata con l’affiancamento del personale ospedaliero da parte dei componenti del Tavolo Tecnico Ricerca e Sviluppo, è stato possibile individuare alcune criticità che vanno analizzate ed approfondite, in modo da implementare il prototipo e definire il flusso di attività del processo di introduzione dell’innovazione. Dall’analisi è emersa la necessità di assegnare un budget per le attività di HTA o di collegare la valutazione dell’innovazione alla programmazione strategica. È stata rilevata l’importanza della ricognizione delle tecnologie esistenti, l’eterogeneità tra i diversi richiedenti dell’innovazione sia in termini di approccio allo strumento che in termini di ambiti di applicazione. Infine, la mancanza di coordinamento e di comunicazione tra le unità organizzative coinvolte nelle processi di acquisto, ha delineato l’esigenza di una chiara identificazione delle procedure per ciò che è definibile innovazione e per ciò che non lo è. A tal proposito, si è rilevato che, a volte, le istanze di innovazione non vengono inoltrate utilizzando la procedura HTA e, viceversa, molte richieste pervenute al gruppo HTA sono relative all’acquisizione di tecnologie non innovative, che necessitano, invece, di upgrade tecnologico. Tra le possibili linee di intervento, oltre alla predisposizione di una modulistica di interfaccia, è stato individuato un percorso di collaborazione tra i centri decisori basato anche su procedure organizzative formalizzate e la realizzazione di un archivio informatizzato delle tecnologie condiviso tra le unità organizzative. 96 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Esperienza di HB-HTA nel trattamento dell'insufficienza mitralica Miniati R*, Cecconi G*, Dori F*, Marchetti M*, Valente S**, Mori R**, Virgili G**, Presicce G**, Porchia B**, Gusinu R** *Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni - Unifi **AOU Careggi Obiettivi: lo studio riporta la valutazione tecnologica effettuata presso l’AOU Careggi sul trattamento dell’insufficienza mitralica. L’analisi svolta ha analizzato gli ambiti clinici, tecnologici, sociali, di processo e sicurezza ed economici del trattamento relativo al rigurgito mitralico e ha valutato l’impatto nel contesto ospedaliero (vantaggi e criticità) dell’AOU Careggi delle diverse tecnologie (chirurgia tradizionale, cura farmacologica e tecniche percutanee). Metodologia: la metodologia utilizzata si basa sulle seguenti fasi: • Ricerca di evidenze scientifiche mediante Pubmed e Google Scholar; • Definizione di appropriati indicatori multidimensionali; • Costruzione base di dati (letteratura, opinione esperti aziendali ed elaborazioni informatiche) e calcolo indicatori. • Sviluppo di grafici di sintesi. • Produzione della reportistica aziendale. Contenuti: l’analisi ha valutato 135 indicatori su 156 totali mostrando un’accuratezza media generale dell’86,5%. Nonostante la chirurgia tradizionale (riparazione e/o sostituzione valvolare) rappresenta ancora il gold standard per la cura del rigurgito mitralico, le tecniche radiodiagnostiche possono rappresentare un’opportunità interessante sia a livello sociale (degenza minima e assenza di riabilitazione post operatoria) che a livello clinico, specialmente come alternativa alla cura farmacologica. Per considerazioni e conclusioni complete ed affidabili, allo stato attuale vi è ancora la necessità di disporre di maggiori dati clinici, specialmente a lungo termine. 97 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Valutazione HTA di due metodiche di laboratorio per la diagnostica tossicologica su urine e matrici alternative in urgenza: metodo “tradizionale” immunometrico vs metodo Biochip Colatutto A°, Sala P°, Furian C*, Guarrera GM* °SOC Analisi di Elezione *Unità di Valutazione delle tecnologie sanitarie Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine Introduzione: l’incremento di richiesta di esami tossicologici in regime di urgenza da parte del pronto soccorso e terapie intensive, ha spinto le case produttrici a sviluppare delle metodiche in grado di rispondere in maniera specifica e sensibile ai quesiti del clinico in un settore gravato dalla ricaduta medico legale dei referti tossicologici. Obiettivo: valutare due metodiche di laboratorio volte alla diagnostica tossicologica quali il metodo Biochip vs il metodo “tradizionale” immunometrico. Materiali e metodi: presso il laboratorio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine sono stati processati contemporaneamente, con le due metodiche considerate, 57 campioni di urine provenienti da pazienti assuntori di sostanze stupefacenti, con differenti positività verso differenti analiti Tutti i campioni sono stati sottoposti a test di conferma con metodo gascromatografico con rilevazione in spettrometria di massa (GC/MS/MS). Risultati: oppiacei, anfetamina e cocaina sono del tutto sovrapponibili con i due metodi considerati (sensibilità: 1,00; specificità: 0,91 vs standard GC/MS/MS), mentre per i cannabinoidi tra le due metodiche si è evidenziata discrepanza di complessa interpretazione, soprattutto a causa della bassa numerosità del campione. Discussione: dall’analisi dei dati in nostro possesso emerge una lieve superiorità del metodo immunometrico tradizionale vs il metodo biochip, soprattutto per la semplicità delle fasi preanalitiche ed analitiche, con la possibilità di una migliore organizzazione del flusso lavoro da parte del personale tecnico in relazione al prospettato utilizzo in regime di urgenza. Conclusioni: la metodica innovativa non presenta vantaggi informativi ed organizzativi rispetto alla metodica tradizionale. 98 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Acquisizione e aggiornamento del robot chirurgico da vinci mediante Health Technology Assessment Saule B, Accardo A Università degli studi di Trieste Obiettivi: in questo lavoro ci si propone di valutare l’impatto della sua introduzione/aggiornamento secondo i principi dell’HTA considerando gli aspetti clinici ed economici, e proponendo per questi ultimi un modello di stima del Break Even Point (BEP). Metodologia: l’analisi clinica è stata effettuata a partire dalla letteratura [1-9]. Per ogni tipologia di intervento è stata eseguita un’analisi statistica su opportuni parametri al fine di valutare eventuali differenze significative tra la chirurgia robotica, laparoscopica e open. L’analisi economica è basata sulla stima del BEP e analizza i costi fissi, variabili e i ricavi (DRG) in funzione del numero di interventi annui necessari per l’equilibrio tra costi e ricavi. Tale analisi è effettuata non solo per una singola tipologia di intervento ma anche per molteplici chirurgie interessate. I valori sono stati calcolati mantenendo le proporzioni del numero di interventi attualmente effettuati. Risultati: dal punto di vista clinico il sistema robotico soffre della dilatazione del tempo operatorio, mentre offre molti risultati positivi quali la riduzione di giornate di degenza, complicazioni, perdite ematiche, trasfusioni e l’incremento dei tassi di continenza urinaria e potenza sessuale. Dal punto di vista economico il numero minimo annuo di interventi risulta generalmente elevato per raggiungere il pareggio dei costi. Il software realizzato è basato su dati ricavati dal contesto nazionale italiano, e richiede sia valori generici, come il costo giornaliero di degenza, sia relativi alla singola operazione in esame, come il nr di interventi/anno e il valore del DRG. Conclusioni: i risultati di questo lavoro evidenziano come l’introduzione del robot Da Vinci, almeno nella tipologia di interventi chirurgici sinora effettuati, è risultata vincente dal punto di vista clinico. La sua introduzione in ospedale può essere economicamente giustificata nel caso in cui il numero stimato di interventi sia sufficientemente elevato. 99 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Hospital based e HTA Rapporto di Health Technology Assessment: studio del polimorfismo del gene dell’IL28B nei pazienti con epatite C e trattamento conseguente Lanfranco P*, Chadenier G**,Ciaccio A***, Bonaldi A° *Dirigente medico Direzione Sanitaria Presidio, AO San Gerardo Monza **Specializzando, Università Milano Bicocca Monza ***Ricercatore Universitario, Università Milano Bicocca Monza °Direttore Sanitario Aziendale, AO San Gerardo Monza Obiettivo e Metodologia: report HTA.Contenuti:Rilevanza della tecnologia valutata e impatto epidemiologico della malattia Si chiede, per gli HCV positivi genotipo 1 naive, il test per polimorfismo del gene IL28B. La percentuale con genotipo CC farà duplice terapia (DT). Vi sono 30 nuovi casi/anno di epatite C con distribuzione genotipica: G1(test genetico e duplice terapia) 50%, G2 e G3 35% e G4 circa 15%.Sicurezza Test genetico,sicuro,sensibilità e specificità del 100%. Efficacia nella ricerca Test genotipico dell’IL28B nei pazienti HCV+ naive.Efficacia nella pratica routinaria Tasso di successo (RSV) della DT è del 45-50%, sale all’80% nel polimorfismo CC. Tasso di successo per la triplice terapia (TT) è al 70%; con inibitori delle proteasi vi è aumento dei costi e un 20% in più di efficacia. Rilevanza economico/ sanitaria (TT più costosa e con più effetti collaterali).Impatto economico prevedibile Il test costa 40 euro/paziente. Costo annuale per paziente trattato con DT: 12.700 euro; per la TT è 37.400 euro per Telaprevir e 20.000 euro per Boceprevir se per 24 settimane e 27.000 euro se per 32. Equità d’accesso a prestazioni sanitarie I soggetti HCV+ pagano ticket per l’esame. Impatto sociale/ etico della tecnologia valutata Il genotipo CC beneficia della DT (minori effetti collaterali). Impatto organizzativo della tecnologia Test attuato in Microbiologia. Previste visite dermatologiche per lesioni cutanee, visite psichiatriche per disturbi depressivi.Conclusioni sulla rilevanza generale della tecnologia valutata Lo studio del polimorfismo del gene dell’IL28B è tecnologia di rilevanza generale per il risparmio economico/sanitario. Identificabilità di sottogruppi per i quali la tecnologia valutata risulta più appropriata e costo-opportuna Test indicato nei pazienti HCV+ NAIVE. Letteratura ed apporto specifico: Cammà et al. Cost-effectiveness of Boceprevir or Telaprevir for intreated patients with genotype 1 Chronic Hepatitis C. Hepatology 2012;56:850-860. 100 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA La gestione della Terapia Anticoagulante Orale in Italia: una survey in collaborazione con le associazioni dei pazienti Kheiraoui F, Specchia ML, de Waure C, Capizzi S, Cadeddu C, Ferriero AM, Mancuso A, di Nardo F, Capri S, di Pietro ML, Ricciardi W Centro di Ricerca in Valutazione delle Tecnologie Sanitarie, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Obiettivi del lavoro: i farmaci antivitamina K (VKA) rappresentano ancora la classe di riferimento nella cura e prevenzione delle malattie trombotiche e vascolari in genere. Tuttavia i VKA presentano molti limiti tra cui il monitoraggio routinario dell’INR. Obiettivo della survey è raccogliere informazioni su: caratteristiche dei pazienti, sicurezza della TAO, impatto del trattamento sulla qualità di vita del paziente e del caregiver, anche in relazione alla tipologia e alle modalità organizzative dei Centri Specializzati di gestione della TAO (CSA). Metodologia del lavoro: nell’ambito di un Report di HTA di rivaroxaban, nuovo farmaco anticoagulante orale (NAO), è stata avviata nel mese di Settembre 2012, in collaborazione con le associazioni di pazienti, un’indagine, ancora in corso, basata sulla somministrazione di un questionario di 25 domande, rivolto ai pazienti in TAO. Principali contenuti del lavoro: in Italia il numero di CSA ammonta ad oggi a circa 300, che seguono circa 80.000 pazienti. Nei CSA, i pazienti hanno un percorso ben definito dall’esecuzione del prelievo alla consegna della risposta del valore di INR e del programma di terapia. La procedura per una corretta gestione del paziente (controllo di INR, aggiustamento della dose, attenzione a farmaci/cibi interagenti) impatta la qualità di vita del paziente e del caregiver. Nelle realtà territoriali in cui i CSA non sono presenti, i pazienti vengono seguiti dal MMG, con un livello di integrazione ospedale-territorio molto variabile. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato: lo studio ha quale valore aggiunto quello di fornire un update sullo stato dell’ arte della gestione della TAO in Italia in termini di:efficienza dei CSA, qualità della terapia, qualità di vita dei pazienti/caregivers, integrazione ospedaleterritorio, impatto atteso dell’ introduzione dei NAO. 101 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA Check List per la ricerca bibliografica in HTA Vidale C, Guarrera GM, Fontana F, Favaretti C Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Obiettivo: offrire informazioni concise e mirate per l’ottenimento di risultati bibliografici pertinenti e validi in ambito HTA; in particolare poter ottenere i massimi risultati con i minori sforzi e in tempi brevi. Metodologia: dal 2011 l’AOUUD organizza corsi in modalità “formazione sul campo” e “frontale” per far fronte alle necessità di reperimento di documenti in ambito HTA da parte del personale dipendente. Le figure professionali individuate per l’erogazione dei corsi sono quella del responsabile della Valutazione delle Tecnologie Sanitarie e quella della referente della Documentazione Biomedica. È stata quindi prodotta una check list dei siti particolarmente significativi per il reperimento dei report/ valutazioni e delle principali banche dati da consultare per ottenere le migliori evidenze disponibili. Le risorse ritenute, maggiormente utili, sulla base delle nostre precedenti ricerche ed esperienze, sono le seguenti: • HTA Engine • Centre for Reviews and Dissemintaion • The Cochrane Library • NHS Evidence • Risorse NLM (filtri di ricerca e My NCBI) • Trip Database + SUMSearch Risultati: la check list è stata distribuita a 70 professionisti dipendenti aziendali. A questi si aggiungono un centinaio di altri utenti, studenti e dipendenti di altre aziende, che hanno assistito alla presentazione in occasione di lezioni tenute da università, dalla SIHTA e da altre strutture. Questa esperienza costituisce una applicazione pratica dei principi HTA, ormai affermati a livello internazionale e nazionale, ed è solidamente inserita nelle metodologie dello sviluppo della qualità e della sicurezza attraverso check list mirate. Conclusioni: la check list è stata ritenuta di grande utilità nel corso delle lezioni della ricerca bibliografica e ha fornito uno strumento base a coloro che desiderano mettere in pratica l’HTA. Particolare apprezzamento è stato espresso per aver messo a confronto i risultati della ricerca in siti diversi rispetto alla medesima query. 102 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA L’aderenza alle linee guida GOLD alla luce dei nuovi farmaci per il trattamento della BPCO Katz P, Heiman F CSD Medical Research S.r.l Introduzione: le raccomandazioni delle linee guida GOLD sono attualmente il “gold standard” per la terapia della BPCO sia dal punto di vista clinico ed economico che da quello della safety. Obiettivi: L’obiettivo di quest’analisi era la valutazione del rispetto delle linee guida GOLD nella gestione del trattamento dei pazienti con BPCO da parte dei medici di medicina generale; nello specifico si è osservato l’andamento nel tempo dell’utilizzo di terapie contenenti corticosteroidi inalatori (ICS) nelle classi di pazienti con BPCO lieve e moderata, ovvero di una pratica considerata inappropriata. Metodi: l’analisi retrospettiva è stata condotta su pazienti con almeno una diagnosi di BPCO tra gennaio 2005 e dicembre 2008 (Coorte 1) e tra gennaio 2009 e dicembre 2011 (Coorte 2) che avessero nello stesso periodo almeno un valore di FEV1 riportato dal MMG nella cartella clinica computerizzata. I pazienti dovevano inoltre presentare almeno una prescrizione in classe ATC R03 alla data dell’esame spirometrico o entro 2 mesi, ed essere di età uguale o superiore a 40 anni. La severità della malattia è stata definita secondo i criteri definiti dal GOLD. Le due coorti sono state messe a confronto allo scopo di individuare eventuali variazioni nell’aderenza alle linee guida. Risultati: la prima coorte si componeva di 2103 pazienti BPCO, mentre la seconda comprendeva 1647 soggetti affetti da BPCO. Il confronto delle due coorti ha evidenziato come nella coorte selezionata più recentemente ci sia stata una riduzione nell’utilizzo di terapie contenenti ICS dell’8,4% e dell’1,6% a favore rispettivamente dei pazienti appartenenti alle classi lieve e moderata. Considerando tutte le classi di severità la riduzione nell’utilizzo di terapie contenenti ICS è stata all’incirca del 4%. Conclusioni: l’ingresso nel mercato di nuove alternative terapeutiche ha favorito il trattamento dei pazienti BPCO di severità lieve o moderata con terapie maggiormente aderenti alle linee guida. 103 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA La Summer School per leader civici nell’HTA Petrangolini T, Terzi A Cittadinanzattiva Cittadinanzattiva e SiHTA hanno sottoscritto nel novembre 2011 un accordo per la promozione di una Summer school per leader civici sull’HTA. L’intesa nasceva dalla condivisione di tre considerazioni: 1) la necessità di sostenere lo sviluppo dell’HTA come strumento di governo qualificato della spesa pubblica in un contesto di forte riduzione delle risorse; 2) l’assenza in Italia di politiche di coinvolgimento dei cittadini nei processi di valutazione; 3) l’assenza di una leadership civica consapevole e sufficientemente informata. In meno di un anno l’iniziativa è stata realizzata con la partnership istituzionale di Agenas. La progettazione si è basata sull’esperienza della HTA Patient Academy della London School of Economics e sulla linea guida “Comprendere HTA” di Health Equality Europe (HEE) ed è stata coordinata da un comitato direttivo e da un comitato scientifico espressi dai tre partner. Cittadinanzattiva ha provveduto all’organizzazione generale e al reclutamento dei 25 partecipanti - esponenti di 10 associazioni di malati cronici e dirigenti nazionali e regionali di Cittadinanzattiva - provenienti da 9 regioni. Il primo modulo (6-8 settembre) è stato dedicato alla introduzione all’HTA e alle esperienze internazionali di coinvolgimento dei pazienti, sono intervenuti due visiting professor (Mary Baker, rappresentante di pazienti in EMA e membro di HEE, e Karen Facey di HTAi) e i docenti espressi dai tre partner. Nell’attività a distanza i partecipanti hanno sperimentato l’elaborazione di evidenze dei pazienti ed hanno svolto un’indagine sullo stato dell’HTA nelle regioni di appartenenza. Nel secondo modulo (27-29 settembre), dopo una tavola rotonda gli esponenti dei diversi stakeholder, sono state approfondite le fasi di assessment e appraisal e le esperienze internazionali: Nelle sessioni conclusive sono stata discussi i principi per l’intervento dei cittadini come promotori dell’HTA (sulla base della Carta di Trento) e come interlocutori delle valutazioni. Le indicazioni saranno raccolte in un documento conclusivo, da presentare entro ottobre, con l’ambizione di proporre una Carta dei cittadini per l’HTA. I partecipanti e i partner hanno condiviso un giudizio positivo sull’iniziativa (che si intende replicare). L’HTAi ha invitato Teresa Petrangolini, direttore del corso, a fare parte dello Steering Committee del Sub-Group “Patient and Citizen Involvement”. 104 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA Progettazione e sviluppo di metodo HTA per la prioritizzazione e la valutazione delle tecnologie sanitarie Gusinu R*, Miniati R**, Cecconi G**, Dori F**, Virgili G*, Petrucci F***, Del Ministro V*, Giovannini V*, Franchi S* *Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Obiettivi: l’innovazione tecnologica in sanità ha reso il sistema ospedale sempre più tecnologicamente complesso. È quindi fondamentale, per il perseguimento degli obiettivi aziendali e per la gestione di risorse sempre più limitate, progettare e sviluppare metodiche HTA che possano supportare i decisori aziendali nell’acquisizione tecnologica, dall’innovazione al rinnovo e al potenziamento. Metodologia: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi, in collaborazione col Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Firenze, ha progettato un modello di valutazione tecnologica che comprende le seguenti fasi operative: • Raccolta dei dati relativi alla specifica richiesta tecnologica; • Definizione della priorità di analisi della tecnologia mediante parametri oggettivi; • Processo di valutazione della tecnologia attraverso il calcolo di indicatori multidisciplinari. Contenuti: l’analisi della letteratura ha permesso di progettare una scheda di raccolta dati che permette di valutare la tecnologia e definire la priorità di analisi e valutazione all’interno della struttura sanitaria. Infatti, per quanto riguarda la parte di prioritizzazione tecnologica, il modello tiene in considerazione i seguenti criteri: • Impatto politico-strategico; • Impatto economico; • Impatto clinico; • Impatto tecnologico. Mentre, il sistema di valutazione è suddiviso in più ambiti dimensionali in accordo ai dati raccolti con la scheda di valutazione:ambito economico, funzionale, tecnico, di utilizzo ed organizzativo e di processo. Infine, è attualmente in fase di terminazione il processo di informatizzazione e automatizzazione dell’intera procedura. 105 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA L’accesso ai nuovi farmaci anti-HCV: sarà una caccia al tesoro? Lanati EP°, Gardini I*, Fontana R*, Fumagalli M*, Conforti M* °MA Provider Srl *Associazione EpaC onlus Obiettivi: nonostante l’Italia conti un elevato numero di pazienti infetti da HCV (circa 1.500.000), i nuovi agenti antivirali diretti (DAA) contro l’HCV di genotipo 1 sono stati approvati con estremo ritardo. Poiché il budget previsto per coprire tutti i pazienti eleggibili potrebbe aumentare di dieci volte, potrebbero essere applicate limitazioni o politiche di selezione dei pazienti. Lo scopo di questo studio è stato quello di ottenere il punto di vista dei pazienti su costi, sostenibilità, possibili scenari legati alla mancanza di risorse economiche. Metodi: EpaC è la più importante associazione italiana di pazienti HCV. Un questionario anonimo è stato pubblicato sul sito www.epac.it. Le domande a scelta multipla sono state precedute da uno scenario che segnalava costo medio del farmaco per paziente per ciclo di terapia (e 25.000-35.000), disponibilità di farmaci DAA in monoterapia (senza interferone) nel prossimo futuro, differenti politiche di rimborsabilità (payment-by-results, tetti di spesa). Risultati: 727 questionari (su 763) sono stati considerati validi. Sono stato valutati sesso, età, provenienza geografica, stato di salute, grado di fibrosi, eleggibilità alla triplice terapia con DAA dei partecipanti. L’83% reclama equità di accesso indipendentemente dalla gravità della malattia, il 55% non è incline a rimandare il trattamento, nonostante il 62% di questi abbia un grado di fibrosi medio/ basso; il 77% non accetta la mancanza di risorse che porterebbe alla selezione dei pazienti; il 40% è disposto a viaggiare ovunque per ricevere la terapia più appropriata. Conclusioni: I risultati esprimono la determinazione dei pazienti nella ricerca di strutture specializzate con fondi per le cure, che potrebbe portare a importanti flussi migratori interni ed esterni. I pazienti si aspettano che EpaC generi consapevolezza nei politici circa i bisogni e conduca una campagna sull’equità di accesso alle nuove terapie indipendentemente dalla severità della patologia. 106 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Ambiti innovativi dell’HTA Italian Horizon Scanning Project, uno strumento di HTA per una programmazione efficace ed efficiente in un sistema di Welfare con risorse limitate: il punto di quattro anni di attività Pase D, Poggiani C, Joppi R Italian Horizon Scanning Project-Servizio Farmaceutico Az. ULSS 20 Verona Background: il cambiamento demografico, l’aumento delle aspettative di salute dei cittadini e la rapidità delle nuove tecnologie nel raggiungere il mercato sono tra le variabili che esercitano forti pressioni sulla gestione dei Sistemi di Welfare. L’Italian Horizon Scanning Project (IHSP) fornisce valutazioni critiche pre-marketing sui farmaci emergenti, individuandone il livello d’innovazione e il place in therapy, producendo stime preliminari sul loro impatto sanitario e socio-economico. Obiettivi: valutare l’output di quattro anni di attività dell’IHSP. Metodi: Identificazione e monitoraggio dei farmaci in sviluppo. Selezione dei farmaci di cui si stima un potenziale elevato impatto sul Sistema Sanitario, attraverso l’utilizzo di criteri condivisi e validati (processo di prioritizzazione). Valutazione critica delle evidenze di efficacia e sicurezza dei farmaci prioritizzati e stesura del New Product Information Report (NPIR). Risultati: ad oggi il database IHSP contiene informazioni su oltre 2.400 farmaci. Dal 2008 ad oggi IHSP ha realizzato 44 NPIR (per altrettante indicazioni terapeutiche, corrispondenti a 39 principi attivi), prodotti circa un anno prima della data prevista per la Marketing Authorization europea del farmaco. Dei 39 farmaci prioritizzati, la maggioranza (14 principi attivi) era destinata ad indicazioni oncologiche, a seguire, si ritrovano i farmaci cardiovascolari (8 molecole) e quelli per la sclerosi multipla (4 principi attivi). Conclusioni: in un contesto di scarsa disponibilità di risorse, l’attività programmatoria in ambito sanitario è resa ulteriormente difficoltosa dall’elevato numero di farmaci di cui viene continuamente richiesta l’approvazione, unitamente all’incertezza circa la loro reale innovatività e i loro benefici aggiuntivi. L’attività di Horizon Scanning fornisce ai decisori una valutazione critica e tempestiva sui farmaci emergenti, risultando, quindi, strategicamente utile per allocare le risorse in modo efficace ed efficiente. 107 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni Economiche Mini-HTA per tecniche di vitrectomia 23 versus 25 gauge in interventi per membrane epiretiniche maculari Gianino MM*, Lovato E**, Charrier L***, Grosso A°, Panico C° *Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Sanità e Pediatriche, **Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Università degli studi di Torino, ***Ricercatore, Dipartimento di Scienze della Sanità e Pediatriche, °Dirigente Medico, Sperino Eye Hospital Oculoplastic Service, Turin, Italy Obiettivi del lavoro: la “Small gauge surgery”, viene impiegata per il trattamento di patologie vitreoretiniche. Obiettivi dello studio sono: - confrontare le tecniche di vitrectomia 23 e 25 G in interventi per patologie maculari; - offrire uno strumento per l’organizzazione di centri oftalmologici. Metodologia del lavoro: lo studio, realizzato presso l’Ospedale Sperino di Torino, è osservazionale. Sono stati arruolati da giugno 2010 a maggio 2011 50 pazienti con diagnosi di pucker maculare primario e secondario. Il modello di valutazione include: • safety (presenza di complicanze, intraoperatorie e postoperatorie). • clinical effectiveness (acuità visiva (AV) a 6 mesi dall’intervento) • cost and economic evaluation (calcolati per singolo paziente) Principali contenuti del lavoro Le due popolazioni in studio (23G vs 25G) sono risultate confrontabili per variabili socio-demografiche, cliniche e per parametri inerenti all’intervento. Non si registra una differenza statisticamente significativa di AV fra le due tecniche (23 G: 2,44 ±SD 2,46; 25G: 4,03 ±SD 2,92; p value 0,587) mentre, analizzando la variazione pre/post intervento di AV, si evidenzia un incremento di significativo con il Gauge 25 (p= 0.0016). Il costo medio di intervento è pari a e1217.70 con il Gauge 23 vs e1164,84 con il Gauge 25 (p=0,351). I costi del personale e della sala operatoria sono maggiori con il 23 G per la maggior durata dell’intervento. Dall’analisi multivariata, emerge che la differenza nel costo è determinata dal tipo di tecnica utilizzata (p=0.038) e non dalla tipologia di intervento, combinato con cataratta o semplice (p = 0.983). Letteratura esistente Lakhanpal RR, et al Ophthalmology. 2005 May;112(5): 817-24. Parolini B et al Retina. 2010 Jan;30(1): 107-11. Inoue Y, et al Retina. 2009 Apr;29(4): 477-80. Scott IU, et al Graefes Arch Clin Exp Ophthalmol. 2011 Mar;249(3): 377-80. Smiddy WE. Curr Opin Ophthalmol. 2008 May;19(3): 195-201 108 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Le vaccinazioni per l'adulto: la valutazione di HTA del vaccino pneumococcico 13 valente coniugato nella popolazione adulta ed anziana de Waure C, Kheiraoui F, Specchia ML , Mantovani L , di Pietro ML, Cadeddu C, di Nardo F , Ferriero AM, Capizzi S, Gualano MR, Nicolotti N, Sferrazza A, Veneziano MA, Saulle R, Gliubizzi D, La Torre G, Ricciardi W Obiettivi: a seguito dell’approvazione del vaccino pneumococcico 13-valente (PCV13) per la prevenzione delle infezioni da S. pneumoniae in età adulta si è deciso di realizzare un report di HTA nell’ottica della sostenibilità. Metodologia: una revisione della letteratura ha permesso di definire l’epidemiologia delle malattie invasive (IPD) e delle polmoniti acquisite in comunità (CAP) da S. pneumoniae nei soggetti ≥ 65 anni e la potenziale efficacia di PCV13. Per valutare costi e benefici della vaccinazione con PCV13, è stata condotta una valutazione di costo-efficacia dalla prospettiva del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l’impiego di un modello probabilistico. Principali contenuti: S. pneumoniae costituisce la causa di circa un terzo delle CAP, il cui tasso di incidenza è pari a 1,3-2,3 per 1.000 abitanti in Italia. Le IPD presentano un’incidenza pari a circa 1 caso su 100.000 raggiungendo tuttavia valori superiori a 2,5 su 100.000 negli over 64 anni. Malgrado i progressi scientifici, incluso l’impiego del vaccino pneumococcico polisaccaridico (PPV), le patologie pneumococciche sono ancora molto diffuse negli adulti e, soprattutto, negli anziani. In base ai titoli di attività opsonofagocitica, il PCV13 è risultato non-inferiore al PPV23 ma, in quanto vaccino coniugato, è in grado sviluppare una risposta più elevata e memoria immunologica. La valutazione economica, considerando i costi di vaccinazione, somministrazione, ricoveri e visite ambulatoriali per IPD e CAP, ha dimostrato che la vaccinazione con PCV13, rispetto alla non vaccinazione, è sempre costo-efficace nelle differenti strategie di offerta ad una o più coorti di popolazione, con un rapporto incrementale di costo-efficacia inferiore a e10.000 per anno di vita guadagnato. Apporto specifico del lavoro: la vaccinazione con PCV13 rappresenta un investimento di valore per la Sanità Pubblica. 109 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche WCI (Wound Continuous Infiltration) vs terapia standard: una valutazione clinico-economica nel trattamento del dolore post operatorio dopo emiartroplastica Mozzon R*, Fabiani MG***, Zumerle G**, Sangiuliano P°, Troncon MG*, Fontana F^^ *SOC di Farmacia, ***SOC di Anestesia e rianimazione 2° **Programmazione e controllo di gestione, °Scuola di specializzazione in Anestesia rianimazione e terapia intensiva Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli studi di Udine, ^^Direzione Sanitaria Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Obiettivi: L’infiltrazione continua con anestetico locale della ferita chirurgica (WCI) è una tecnica emergente per il controllo del dolore post operatorio in numerosi ambiti chirurgici in alternativa all’analgesia sistemica (SA). Scopo del lavoro è la valutazione dell’impatto clinico ed economico dell’introduzione in Azienda di un nuovo catetere per WCI, per la gestione del dolore post operatorio, a seguito di emiartroplastica cementata, in pazienti anziani, rispetto all’analgesia sistemica. Metodi: 19 pazienti, operati per fratture trocanteriche instabili, sono stati randomizzati in due gruppi (A e B) e trattati rispettivamente con WCI e SA. I pazienti del gruppo A sono stati sottoposti, dopo l’intervento, a WCI con levobupivacaina per 48 ore mediante un nuovo catetere e quindi randomizzati in due gruppi (11 e 4 pazienti) trattati o meno un bolo iniziale di levobupivacaina, prima della chiusura della ferita. I pazienti del gruppo B hanno ricevuto tramadolo e ketorolac ev per 48 ore, con aggiunta di paracetamolo e metoclopramide ev. In tutti i pazienti sono state valutati la scala analogica visiva (VAS) e gli effetti collaterali a 6, 12, 24 e 48 ore dopo l’intervento. È stata effettuata una media tra i pazienti bolo/no bolo del gruppo A. L’analisi economica ha tenuto conto del costo diretto dei farmaci e del costo medio di una giornata di degenza nel reparto di ortopedia. Risultati: La VAS a 6, 12, 24, 48 ore era rispettivamente 3.5, 1.8, 1.4, 0.8 nel gruppo A e 3, 3, 2, 1 e nel gruppo B. Nausea e vomito si sono osservati nel 25% dei pazienti del gruppo B in nessuno del gruppo A. L’analisi dei costi ha evidenziato un risparmio di risorse nei pazienti del gruppo A. Conclusioni: Questo studio, seppure di piccole dimensioni, ha dimostrato che la WCI, nella nostra realtà, è una tecnica efficace, sicura ed economicamente vantaggiosa, da utilizzarsi, in sostituzione alla terapia standard, per il trattamento del dolore in pazienti anziani dopo emiartroplastica cementata. 110 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Sostituzione della valvola aortica per via transcatetere: analisi dell’impatto economico e clinico presso l’Azienda Ospedaliera Bolognini Beccagutti G*, Mantegazza I**, Fortis L*** * Health Economics & Reimbursement Manager, Medtronic Italia ** Farmacista Borsista, U.O. Farmacia Ospedaliera A.O. Bolognini di Seriate (BG) *** Farmacista Dirigente, U.O. Farmacia Ospedaliera A.O. Bolognini di Seriate (BG) Introduzione: l’impianto di protesi valvolare aortica transcatetere (TAVI) rappresenta una soluzione terapeutica mini-invasiva per il trattamento della stenosi aortica severa, percorribile anche per pazienti con rischio operatorio elevato o inoperabili. La valutazione dell’efficacia clinica e dell’impatto economico dell’innovativa tecnologia rappresentano un utile supporto al processo decisionale riguardante il suo impiego. Materiali e metodi: a seguito della valutazione dell’inquadramento terapeutico, degli aspetti organizzativi e di sicurezza, lo studio ha stimato i costi di ospedalizzazione secondo la prospettiva ospedaliera ricostruendo il percorso di cura intrapreso dal paziente e valutando il consumo di risorse durante la degenza. L’analisi economica ha incluso esami diagnostici, tempo impiegato dal personale, utilizzo della sala di emodinamica, degenza, dispositivi medici e costi generali. Parallelamente è stata valutata l’efficacia clinica della terapia in termini di mortalità e qualità della vita, quest’ultima misurata tramite il questionario “EuroQol-5 Dimensions”. Risultati: l’analisi ha coinvolto 57 pazienti su cui è stato osservato un miglioramento della qualità della vita quantificato da un incremento dell’indice EQ-5D da 0,491 al baseline a 0,903 a 12 mesi dal trattamento. La mortalità a 30 giorni, 3, 6 e 12 mesi è stata rispettivamente di 3,63%, 2%, 2,22% e 7,14%. Il costo di ospedalizzazione associato alla TAVI è risultato pari a 33.149 e per paziente, valore che oscilla da un minimo di 31.242 e a un massimo di 38.337 e. I principali driver di costo individuati sono l’apporto tecnologico e la durata della degenza che varia da 7 a 22 giorni. Conclusioni: I dati riguardanti l’efficacia clinica e l’impatto economico della TAVI rilevati dall’analisi si mostrano in linea con la letteratura disponibile ad oggi e si pongono come strumento di supporto per la valutazione della sostenibilità dei processi concernenti gli investimenti su tecnologie innovative. 111 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Analisi economica dell’utilizzo dei Drug Eluting Ballon nel trattamento delle arteriopatie periferiche Paragò V*, Corbo M**, Busca R°, Beccagutti G°° *Health Economics & Reimbursement Contractor, Medtronic Italia **Health Economics & Reimbursement Specialist, Medtronic Italia °Health Economics & Reimbursement Manager Cardiovascular, Medtronic International Trading °°Health Economics & Reimbursement Manager, Medtronic Italia Introduzione: il Drug Eluting Balloon (DEB) rappresenta una valida alternativa al trattamento di alcuni profili di pazienti con arteriopatia periferica (PAD) grazie alla potenziale riduzione del tasso di restenosi rispetto alle tecniche di angioplastica comunemente utilizzate. L’obiettivo dell’analisi è stato quello di valutare l’impatto sul budget correlato all’utilizzo del DEB in sostituzione alle procedure di rivascolarizzazione attualmente disponibili per pazienti affetti da stenosi dell’arteria femorale superficiale. Materiali e Metodi: l’analisi economica è stata condotta secondo la prospettiva del SSN su un orizzonte temporale di un anno, mettendo a confronto, secondo l’attuale pratica clinica e in termini di costo ed efficacia, l’angioplastica con pallone (POBA), stent (medicato e non) e DEB. I costi associati a ciascun trattamento derivano dalla media delle tariffe DRG riconosciute alla procedura di angioplastica periferica e i tassi di rivascolarizzazione sono stati stimati in base ai valori di Target Lesion Revascularization (TLR) reperibili in letteratura. Risultati: una revisione della letteratura ha rilevato, rispettivamente alle procedure con DEB, stent medicato, bare metal stent e POBA, un tasso di rivascolarizzazione di 8.6%, 9.4%, 11.5% e 28.6%. Considerando la gestione di un paziente ad un anno dalla procedura, la tecnologia DEB, nonostante un maggiore costo iniziale attribuibile alla tecnologia, consente di ottenere un risparmio sulla gestione delle rivascolarizzazioni e quindi in termini di episodi di ri-ospedalizzazione per PAD che in Italia hanno un costo medio per paziente di circa 5.000e per il SSN. Conclusioni: L’analisi vuole fornire un utile strumento di supporto al fine di prendere decisioni informate e condivise sul tema dell’impiego di nuove tecnologie e del loro finanziamento, dimostrando come l’investimento in una tecnologia innovativa come il Drug Eluting Ballon possa offrire l’opportunità di una gestione efficiente delle risorse. 112 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Horizon scanning e valutazione del ritorno di investimento del dispositivo Guardian-Angel Molinaro M, Bartoccioni F, Dubinski M, Micali M, Vulpiani L, Landi F, Morrone A Htacamp, associazione non a scopo di lucro Obiettivo: nell’utilizzo dei cateteri venosi centrali una delle complicanze più gravi è la sepsi che presenta un tasso di mortalità compreso tra il 20 ed il 50% o dell’81% in caso di shock. Il Guardian-Angel è un dispositivo che ha dimostrato di abbattere il numero di sepsi circa del 25-30%. L’obiettivo di questo studio è la valutazione economica dell’uso di tale tecnologia. Materiali e metodi: i dati ci sono stati forniti in cieco dall’azienda produttrice durante un trial attualmente in corso. A seguito di una time series analysis, che ha permesso di valutare l’efficienza del device, sono stati raccolti i dati relativi ai costi del device stesso e dalla letteratura attinente è stato fornito il costo di una sepsi. Il primo step è stato calcolare il number need to treat (NNT) e da questo stimare il numero di device da utilizzare per poter prevenire una sepsi. Una volta ottenuto il valore, questo è stato associato al costo medio in letteratura per trattare un paziente con una sepsi ed è stato quindi calcolato il ritorno di investimento (ROI). Risultati: il NNT calcolato è risultato pari a 3,7 ed essendo il costo del device pari a 8 e il nostro investimento per prevenire una sepsi è pari a 29,6 e. Il costo medio per trattare una sepsi è pari a 1.318 e al giorno, con un costo medio di 25.446 e per paziente deceduto e 21.984e per paziente sopravvissuto. Il ROI risulta essere pari a 85.866% per paziente deceduto e 74.170% per paziente sopravvissuto. Conclusioni: il device oltre a ridurre le complicanze cliniche risulta un ottimo investimento, ricordando che in economia un ottimo investimento è in media solo del 7%. Oltre al notevole risparmio è utile ricordare che evitare una sepsi significa ridurre la probabilità di morte associata. 113 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Fingolimod: analisi di Budget impact in un contesto “Real life” Furian C*, Cutuli D**, Pasut E^, Zumerle G^^, Eleopra R**, Troncon MG^, Guarrera GM* * Unità valutazione delle Tecnologie Sanitarie ** SOC di Neurologia ^ SOC di Farmacia Obiettivi: condurre un’analisi di Budget Impact in un contesto “real life” a seguito dell’introduzione sul mercato della molecola fingolimod . Metodi: l’analisi è stata condotta attraverso un’intervista ad un panel di clinici esperti nel trattamento della sclerosi multipla impegnati nel reparto di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera di Udine. Sono state confrontate le strategie terapeutiche di interferoni, natalizumab e fingolimod analizzando per ciascuna il relativo impatto economico (prospettiva SSN) considerando costo del farmaco, esami di laboratorio, visite di monitoraggio neurologiche e non, impegno infermieristico, prestazioni accessorie e altri costi. Risultati: i costi sanitari medi su base annua sono diversi a seconda del trattamento: e1.074 per interferoni, e2.196 per natalizumab e e915 per fingolimod. La stima della casistica interna del numero di pazienti eleggibili al trattamento con fingolimod nei tre anni, è pari a 67 pazienti. Considerando la spesa totale e il numero di possibili pazienti eleggibili al nuovo trattamento (spesa per gestione e monitoraggio, spesa per relapse, spesa farmaceutica) l’impiego di fingolimod, comporterebbe un incremento dei costi diretti aziendali pari a 222.632 euro in tre anni. Tuttavia, fingolimod eviterebbe ore di infusione ed iniezioni ai pazienti e minor carico di lavoro per il personale infermieristico (1.136 infusioni evitate, 5.865 ore di iniezioni evitate confrontando fingolimod vs.natalizumab e vs interferone) nonché la riduzione del numero di procedure di monitoraggio e di relapse. Ciò si tradurrebbe in una riduzione della spesa sanitaria (gestione/monitoraggio del paziente e relapse), stimata in circa e 90.000 in tre anni (- 20%) al netto del costo del farmaco. Conclusioni: il presente studio non considera, nella analisi dei costi, nè la prospettiva del paziente nè quella del Sistema Sanitario Regionale; per tali valutazioni si rendono pertanto necessari studi ad hoc. 114 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche La valutazione dei costi degli incidenti occupazionali da puntura e dei costi dei dispositivi di sicurezza Marcolongo A°, Castoro M°°, Toffanello I°°°, Fiorito N^, Boscolo L^, Moroni D^, Passaniti C°°, Pistore T°°, Pierobon S^, Troccoli F°° °Controllo di Gestione, Ospedale Università di Padova, Padova °°Unità di Valutazione Tecnologie Sanitarie, Ospedale Università di Padova, Padova °°°Farmacista, Servizio di Farmacia, Ospedale Università di Padova, Padova ^Università degli Studi di Padova Background: la promozione della salute degli operatori negli ambienti di lavoro in ambito ospedaliero è una sfida non ancora vinta. Metodi: dal 1985 è stato avviato all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Padova il sistema di monitoraggio degli incidenti occupazionali. Seppure nel corso degli anni si siano registrati dei cambiamenti nell’organizzazione dell’Azienda, che oggi si articola in tre Aziende, il sistema di monitoraggio è rimasto sostanzialmente centralizzato. È stato condotto uno studio retrospettivo degli infortuni occupazionali a rischio biologico (1985 e il 2012) con particolar attenzione al tipo di incidente, le punture accidentali da ago o siringa si aggirano tra il 45% e il 60% degli incidenti totali. Il costo stimato dovuto alle lesioni da punture ha assunto una variabilità che è legata ai protocolli che via via sono stati adottati all’interno dell’Azienda. Risultati: con circa 500 incidenti di media all’anno per il complesso delle attività sanitarie di ricovero e di indagini ambulatoriali, tale è il bacino di utenza dell’Azienda Ospedaliera oltre al 40-50% di attività di ricovero extra territoriale(30.000), in 27 anni di monitoraggio si è registrata una sola sieroconversione per l’Epatite C, che è monitorata e solo il 50% degli operatori completa il follow up offerto dall’Azienda. La valutazione economica, nella prospettiva sociale, di comunità, del Servizio Sanitario Nazionale e individuale, pone ai decisori anche un problema etico nell’utilizzo delle risorse. 115 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni economiche Il progetto SINCOPE in Triveneto (Pro.Si.T.). Uno studio multicentrico sulla gestione della sincope Borghetti F*, Costa A**, De Biasi A***, Tenci A°, Valle R°°, Tiozzo A°°, Catanzariti D°°°, Bertagnolli C^, Sitta N^^, Di Chiara A^^^, Pillini PP^^^, Zorzi A°, Mignoli S^, Molon G** *Medtronic Italia, Sesto San Giovanni **Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, Negrar ***Azienda ULSS 1 Belluno, Belluno °Ospedale Frà Castoro San Bonifacio, Verona °°Ospedale Civile, Chioggia, °°°Ospedale S. Maria del Carmine, Rovereto ^Ospedale di Cles, Cles ^^Presidio Ospedaliero di Conegliano ULSS 7, Conegliano ^^^Ospedale Sant'Antonio Abate, Tolmezzo Obiettivi: la sincope rappresenta circa il 2% annuo degli accessi totali in pronto soccorso (PS). Nel 2009 la Società Europea di Cardiologia (ESC) ha pubblicato le linee guida per la diagnosi/gestione della sincope. Il primo obiettivo di PROSIT è stato osservare e comparare la gestione della sincope in 9 ospedali italiani, indagando esiti clinici e costi. Metodi: èuno studio retrospettivo, longitudinale (6 mesi), multicentrico, che include tutti i pazienti che si sono presentati in PS per un episodio di sincope, rilevando i dati degli esami di laboratorio, dei ricoveri e dei relativi costi dal punto di vista del Servizio Sanitario Regionale (SSR). Contenuti: il campione ha incluso 1632 pazienti (età media: 61; SD±23). In media sono stati effettuati 4,5 esami/visite per paziente durante la permanenza in PS, per un totale di 7.305 prestazioni ambulatoriali in emergenza. Dopo gli esami e le visite in PS, solo il 49% dei pazienti ha ricevuto una diagnosi. Il 39% dei pazienti è stato invece ricoverato in regime di OBI. Il costo medio di esami e ricoveri in PS (incluso l’OBI) è di 174,09 e per paziente. In totale, il 28% dei pazienti è stato ricoverato in diversi reparti (dopo la prima valutazione in PS o dopo il ricovero in OBI). La durata media dell’ospedalizzazione è stata di 9 giorni (SD±6) e il costo sostenuto è stato di 2.054 e per paziente ospedalizzato. Nello studio PROSIT sono stati osservati diversi percorsi diagnostici per individuare le cause degli episodi di sincope e non in tutti i pazienti sono stati effettuati alcuni test specifici raccomandati dalle linee guida ESC. In totale il 35% dei pazienti dimessi non ha ricevuto una diagnosi, con il 26% dei costi totali sostenuti per questi pazienti indiagnosticati. Una maggiore aderenza alle linee guida potrebbe ridurre la percentuale di sincopi non diagnosticate nonché i relativi costi dovuti alla diagnostica e ai ricoveri inappropriati. 116 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni Economiche Laser Greenlight: analisi e valutazione degli standard economici comparati di una tecnologia innovativa al servizio del paziente urologico Fabbro E*, Guarrera GM**, Frea B**, Saule B***, Zumerle G**, Crivellaro S** *Università degli Studi di Udine **Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine ***Università degli Studi di Trieste Obiettivi: la vaporizzazione foto-selettiva della prostata (PVP) mediante Laser Greenlight è un intervento innovativo che permette il trattamento chirurgico dell’ipertrofia prostatica benigna a ridotto sanguinamento, con minor tempo di cateterizzazione e di ospedalizzazione. All’interno della Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine è stata eseguita una valutazione economica comparando la procedure di PVP con la Resezione Transuretrale della Prostata (TURP) effettuate presso la nostra Azienda. Metodologia: per l’analisi economica delle due procedure abbiamo valutato i costi fissi (ammortamento e manutenzione) mentre abbiamo considerato come costi variabili il costo del personale, il tempo di degenza, il costo totale della sala operatoria, delle sacche di sangue e dei presidi operatori. Al fine di verificare se la PVP fosse economicamente compatibile con il tariffario in vigore è stata utilizzata la tecnica del Break Even Point in cui viene rilevata la dinamica dei costi fissi, dei costi variabili e la relazione esistente tra il numero di procedure e i costi in relazione all’attuale tariffazione DRG 337 (e 2.880). Principali contenuti: il costo totale medio per una singola procedura con PVP pari a è risultato essere in media di e 2.748,09 mentre il costo totale medio per la TURP è pari a e 2.850,40. Con l’attuale tariffazione, il pareggio dei costi viene raggiunto con l’erogazione di 516 procedure di PVP. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro: Ad oggi non è pubblicato alcun lavoro di confronto economico delle due procedure, sono presenti invece in letteratura numerosi lavori che dimostrano come la PVP sia vantaggiosa per il paziente in termini di minor sanguinamento, minor tempo di caterizzazione e ospedalizzazione. L’apporto specifico di questo lavoro è quello di dimostrare come l’ inserimento di questa nuova tecnologia non aggiunga spese vive in confronto alla tecnica attualmente in uso, introducendo però notevoli vantaggi clinici per il paziente. 117 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento SESSIONE POSTER - Valutazioni Economiche Revisione sistematica degli studi di costo-efficacia delle tecnologie impiegate per la diagnosi di osteoporosi: DXA VS QUS+DXA Gualano MR*, Minniti D°, Davini O^, Martin B*, Siliquini R*, Gianino MM* *Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica, Università degli Studi di Torino °Direzione Sanitaria Ospedale di Rivoli ^Ospedale San Giovanni Battista, Torino Obiettivi del lavoro: l’obiettivo del lavoro è stato valutare la costo-efficacia della DXA (assorbimetria a raggi X a doppia energia) rispetto alla QUS (ultrasonografia quantitativa)+DXA per identificare l’osteoporosi nelle donne in post menopausa. Metodologia del lavoro: è stata realizzata una revisione sistematica della letteratura degli studi di costo-efficacia disponibili sui seguenti motori di ricerca: PUBMED, INAHTA, Evidence Health Network (HEN), NIHR Health Technology Assessment programma, NHS Economic Evaluation Database, Research Papers in Economics, Web of Science, Scopus, banche dati Econlit. Principali contenuti del lavoro: la nostra revisione ha incluso 7 studi internazionali, 6 effettuati in setting europeo e 1 statunitense. È emersa una mancanza di omogeneità tra gli studi pubblicati, imputabile principalmente all’utilizzo di diverse metodologie, sia in ambito clinico, per quanto concerne ad esempio le modalità di impiego della QUS, sia in campo economico, per i diversi approcci nella valutazione dei costi. Letteratura esistente ed apporto specifico del lavoro presentato; Sulla base dei risultati raggiunti, non vi sono evidenze che permettono di trarre una conclusione chiara circa la costo-efficacia delle tecniche confrontate (DXA da sola VS QUS+DXA). Sono necessari e auspicabili ulteriori studi per investigare la questione e poter avere delle evidenze al fine di indirizzare al meglio il processo di decision-making. 118 ABSTRACT - SESSIONE POSTER SESSIONE POSTER - Valutazioni Economiche Analisi del modello organizzativo di trasporto dei campioni biologici Moccia A, Prezza M, Baldassa K, Troi V, Cecotti F Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine Obiettivi: lo studio si propone di valutare l’impatto dell’introduzione della posta pneumatica nelle aziende sanitarie, analizzando in particolare la qualità del campione trasportato e gli aspetti economicotecnici connessi con la nuova tecnologia. Metodo: dopo una revisione della letteratura esistente si sono analizzati i possibili effetti dell’introduzione della posta pneumatica all’interno dell’azienda ospedaliero-universitaria di Udine. In tal modo si è fatta un’analisi comparativa valutando, da un lato la modalità di trasporto manuale con portantini, e dall’altro il sistema di movimentazione automatica tramite posta pneumatica. Si è provveduto infine a predisporre un questionario per la valutazione della qualità percepita dagli operatori addetti all’utilizzo di tale tecnologia. Risultati: dall’analisi effettuata emerge che la posta pneumatica sia efficace nel trasporto dei campioni, in quanto, con opportuni adattamenti può essere introdotta nelle aziende sanitarie evitando la perdita di qualità dei campioni biologici (v. emolisi). Altresì, per quanto riguarda l’aspetto economico, questa tecnologia consente un risparmio di costi e una riduzione del TAT (Turn Around Time). Conclusioni: dallo studio si evince che la posta pneumatica risulta essere una tecnologia conveniente sia dal punto di vista medico-organizzativo che economico anche se, vista la scarsità della letteratura in materia, questo lavoro deve considerarsi seminale in quanto non si sono approfonditi aspetti quali la variabilità del costo delle manutenzioni nel tempo. 119 5° Congresso Nazionale SIHTA Le decisioni per la sostenibilità del sistema sanitario: HTA tra governo dell'innovazione e del disinvestimento 120 Viale di Val Fiorita, 86 00144 Roma Tel. 065919418 Fax 065912007 [email protected] www.iniziativesanitarie.it ABSTRACT - 5° Congresso Nazionale SIHTA Organizzazione ABSTRACT