esodata fu la ppk
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curiosità ESODATA FU LA PPK... Anche se James Bond continua a essere un cliente Walther, la leggendaria PPK è stata pensionata. Scelte diverse, ma entrambe interessanti, per il cinema e per i romanzi: nel film Skyfall appare la PPK/S in 9 Corto, nel più recente romanzo Carta bianca si parla invece della PPS in 40 S&W. testo e immagini di p.t. Con il romanzo Casino Royale iniziarono nel 1953 le avventure di James Bond, l’agente segreto 007 al servizio di sua Maestà britannica nato dalla brillante immaginazione di Ian Fleming. Il personaggio di James Bond nacque dunque nella letteratura e solo dall’ottobre del 1962 sarebbe diventato anche un protagonista del cinema; bisogna però precisare che il soggetto dei film è a volte ispirato ai romanzi, ma non ne è mai stato la fedele trasposizione su pellicola. Inoltre i quattordici titoli a opera di Fleming furono scritti in un arco temporale di dodici anni, mentre i ventitré film ufficiali di 007 sono stati prodotti in ben mezzo secolo: ciò comporta inevitabilmente che le pellicole più recenti abbiano riferimenti sempre più lontani, oltre che vaghi, con i romanzi che le hanno ispirate, non solo per quanto riguarda il soggetto della storia, ma anche per quanto riguarda le auto, le tecnologie, le mode e i modi di dire. In sostanza, esistono due James Bond distinti anche se correlati, uno che appartiene al mondo della letteratura e uno a quello del cinema. Nell’ultimo dei 23 film ufficiali di 007 tira aria nuova: l’interprete è per la terza volta Daniel Craig ma, sull’onda dell’evoluzione della serie, esordisce al suo fianco Q (interpretato dal giovane attore Ben Whishaw), personaggio che nelle due precedenti pellicole non si era visto. È il responsabile degli equipaggiamenti del servizio segreto inglese e questa volta, al posto della PPK in 7,65 Br., dà a Bond una pistola Walther PPK/S calibro 9 mm Corto: come dire, una scelta in linea con la tradizione ma un po’ più vigorosa. Nel 1968 entrò in vigore negli Stati Uniti il Gun Control Act, una legge federale varata con lo scopo di regolamentare il commercio delle armi, ma connotata anche da un certo tenore protezionistico; 1 2 3 Foto 1. Una Walther PPK/S calibro 9 Corto, simile a quella dell’ultimo film di James Bond, Skyfall, qui nella versione brunita. Da anni la produzione di queste armi si concentra negli Stati Uniti. Foto 2. 3. La PPK/S nell’allestimento, ormai diventato corrente, d’acciaio inossidabile; questo esemplare monta guancette Crimson Trace che incorporano un puntatore laser, un gadget realistico e funzionale che non è mai stato preso in considerazione dagli autori dei film di 007. 34 | actionarms | dicembre 2012 dicembre 2012 | actionarms | 35 curiosità Walther PPK/S Costruttori: Carl Walther Waffenfabrik – Ulm am Donau (Germania), Interarms – Alexandria (Virginia) e Walther USA – Springfield (Massachusetts) Tipo: pistola semiautomatica Calibro: 9 mm Corto Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura labile (a massa) Canna: lunga 84 mm; 6 righe destrorse Sistema di percussione: indiretto, a mezzo cane esterno su percussore a lancio inerziale Alimentazione: caricatore monofilare da 7 colpi Meccanismo di scatto: ad azione mista (singola e doppia) Estrattore: a gancio, imperniato al carrellootturatore Espulsore: ricavato sulla leva hold open Mire: mirino fisso a rampa, tacca di mira spostabile lateralmente; linea di mira lunga 106 mm Meccanismi di sicurezza: automatico che a grilletto non premuto blocca il cane, manuale a leva che disconnette la catena di scatto e disarma il cane Impugnatura: guancette di materiale plastico Peso: 650 g Dimensioni: lunghezza 155 mm, altezza 110 mm, spessore 29,5 mm Materiali: acciaio ordinario o acciaio inossidabile Finitura: brunitura nera lucida o spazzolatura (se inox) 4 5 36 | actionarms | dicembre 2012 alle armi d’importazione era ora assegnato una sorta di punteggio in base alle caratteristiche tecniche e non sarebbe più stato possibile esportare verso gli USA quei modelli che non raggiungessero un punteggio minimo. La Walther PPK rientrava in questo caso (a causa delle dimensioni troppo piccole) e fu così che nacque il modello PPK/S. Era stata ottenuta montando sul fusto della PP (che, ricordiamo, ospita un caricatore da 8 colpi) canna e carrello di una PPK, in modo da ottenere una pistola tascabile da difesa che superasse le restrizioni imposte dal Gun Control Act. Nata per aggirare delle norme di legge, la PPK/S si è rivelata un’ottima pistola, facilmente occultabile ma dotata di un’impugnatura perfettamente confortevole per la mano di un uomo. E, proprio per dare l’immancabile tocco bondiano con il gadget avveniristico, la PPK/S di Skyfall monta un’impugnatura che incorpora un dispositivo elettronico in grado di riconoscere il palmo della mano di 007 e, naturalmente, questo dispositivo inibisce il funzionamento dell’arma quando è impugnata da altri. Questo tipo di congegni non è nuovo, perché rappresenta il più diffuso tentativo di applicazione dell’elettronica/informatica alle armi da fuoco; nessuno di essi ha mai fornito però sufficienti garanzie di affidabilità e, per ciò che ci è dato di sapere, non ha mai superato lo stadio della sperimentazione e non è stato adottato Foto 4. 5. 6. 7. Alcune sequenze di Skyfall dove si vede la Walther PPK/S. I tre led verdi accesi sulla parte posteriore dell’impugnatura indicano che l’arma è proprio nelle mani di James Bond e, pertanto, può funzionare normalmente. su vasta scala da corpi militari o di polizia. Il più recente di questi dispositivi – realmente funzionante, beninteso, e non solo destinato alla finzione cinematografica – è lo “SmartGun” della ditta tedesca Armatix, che fu presentato all’IWA 2008 di Norimberga. In breve, l’arma è in contatto radio con l’orologio fornito in dotazione, il quale contiene un sensore in grado di riconoscere le impronte digitali; è sufficiente passare il dito indice di chi è stato memorizzato come il legittimo proprietario dell’arma sull’orologio per ottenere il funzionamento dell’arma stessa. Questa sarà funzionante per un periodo di tempo prestabilito (ad esempio, la durata di un turno di servizio di un poliziotto) e fintanto che l’arma si trova nelle vicinanze dell’orologio; diversamente il meccanismo dell’arma si blocca e diventa inutilizzabile. È anche possibile disattivare manualmente l’arma con un comando presente sull’orologio. La soluzione sarebbe inapplicabile per l’attuale Bond del cinema che, oltre a essere in servizio 24/7 con tanto di licenza di uccidere, è sponsorizzato proprio da una marca di orologi... Novità anche nei romanzi A James Bond, l’agente segreto 007 del servizio di Sua Maestà Britannica, è quasi automatico associare il nome di Ian Fleming; come detto, pubblicò il primo romanzo nel 1953 e concluse la saga di Bond con un libro contenente tre brevi racconti che uscì postumo nel 1965. Nell’immaginario collettivo James Bond è soprattutto un personaggio cinematografico, ma per gli appassionati e i cultori dell’agente inglese Bond è e s’identifica soprattutto nella figura delineata nei romanzi. La morte di Fleming non impedì che si sviluppasse il ciclo cinematografico del personaggio, ma per i lettori dei romanzi si creò un vuoto incolmabile che in qualche misura è stato colmato. La Glidrose Publications, casa editrice che detiene 8 9 6 7 Foto 8. 9. Un dispositivo analogo a quello che si vede in Skyfall esiste davvero: è lo “SmartGun” della ditta tedesca Armatix. Qui il riconoscimento dattiloscopico dell’utente avviene attraverso l’orologio, che costituisce parte integrante del sistema. dicembre 2012 | actionarms | 37 curiosità 10 Foto 10. L’ultimo romanzo pubblicato di James Bond è Carta bianca, del 2011. L’agente è reduce dall’Iraq e utilizza una Walther PPS in calibro 40 S&W. 11 Foto 11. 12. Due immagini della PPS, arma di produzione corrente Walther. 13 Foto 13. La sovrapposizione della PPK sulla PPS permette di apprezzare come, in ingombri praticamente equivalenti, sia stato possibile ottenere una pistola, con chiusura stabile a corto rinculo di canna, in grado di sparare una cartuccia molto più potente (il .40 S&W) rispetto ai modesti 7,65 Br./9 Corto della PPK.” Walther PPS Costruttore: Carl Walther GmbH Sportwaffen – Ulm am Donau (Germania) – Internet: www.carl-walther.de Importatore: Bignami spa – Via Lahn, 1 – 39040 Ora (BZ) Tel. 0471/803000 – Fax 0471/810899 – www.bignami.it Modello: PPS (Police Pistol Slim) i diritti d’autore dei libri di 007, ha via via affidato il compito di scrivere romanzi e racconti di James Bond a diversi scrittori: Kingsley Amis, John Gardner, Raymond Benson, Sebastian Faulks e Jeffery Deaver. Per il più recente, Carte Blanche (Carta Bianca in italiano), la scelta dell’arma è rimasta in Casa Walther ma è caduta sul modello PPS in calibro 12 38 | actionarms | dicembre 2012 40 S&W. Questa è l’abbreviazione di Polizei Pistole Schmal in tedesco o di Police Pistol Slim in inglese, cioè pistola sottile per la polizia, perché è spessa appena 23 mm ed è particolarmente leggera. Disponibile nei calibri 9 Parabellum, 9x21 IMI (solo per l’Italia) e 40 S&W, adotta un sistema di chiusura del tipo Browning a corto rinculo di canna. La PPS è alimentata da un caricatore monofilare (cosa che ha permesso di contenerne lo spessore); sono state previste tre diverse lunghezze del caricatore, cui corrispondono altrettante capacità. L’impugnatura è dunque costituita, nella sua parte superiore, dal fusto mentre per quella inferiore concorre il fondello del caricatore; inoltre il costruttore tedesco ha previsto due parti dorsali diverse, intercambiabili, simili a quelle già in un uso nella Walther P99. Simili ma non uguali: è stato infatti aggiunto il QuickSafe, un originale dispositivo di sicurezza a funzionamento meccanico (qui l’elettronica non c’entra...) che Tipo: pistola semiautomatica Calibri: 9x21 IMI e 40 S&W Funzionamento: a sfruttamento del rinculo con chiusura stabile a corto rinculo di canna Canna: lunga 81 mm; 6 righe destrorse Sistema di percussione: diretto, a mezzo percussore lanciato Alimentazione: caricatore monofilare da 6, 7 o 8 cartucce Meccanismo di scatto: ad azione continua Mire: mirino fisso a rampa, tacca di mira spostabile in senso laterale; linea di mira lunga 137 mm Meccanismi di sicurezza: automatico che a grilletto non premuto blocca il percussore, automatico che permette l’arretramento del grilletto solo quando questo è premuto in centro, QuickSafe (la rimozione del dorsalino impedisce l’uso dell’arma) Impugnatura: parte superiore integrale al fusto, parte inferiore sul caricatore Peso: 586 g (caricatore da 6 colpi, scarica) Dimensioni: lunghezza totale 160,5 mm, altezza 112 mm (caricatore da 6 colpi), spessore 23 mm Materiali: fusto di polimero, il resto d’acciaio Prezzo indicativo al pubblico: 883,00 euro permette di togliere rapidamente la parte dorsale stessa dell’impugnatura. Senza di essa lo scatto si blocca e l’arma diventa inutilizzabile. Il meccanismo di scatto è stato ereditato dalla “P99 Quick Action” (a sua volta mutuato da quello della Glock): è del tipo a percussore lanciato, parzialmente caricato dal movimento di chiusura del carrello. Sono presenti la sicurezza automatica che a grilletto non premuto blocca il percussore e l’altro dispositivo che permette al grilletto di arretrare solo quando la pressione è esercitata al centro (e non, ad esempio, quando il grilletto striscia contro la fondina in fase di inserimento). Questo meccanismo di scatto non richiede comandi manuali e ciò aiuta il progettista nel contenere gli ingombri limitando le sporgenze. Gli unici comandi manuali, tutti sul fusto e bene incassati, sono la leva hold open, quelle per lo smontaggio dell’arma e la coppia di leve ambidestre per lo sgancio del caricatore. A nostro avviso la Walther PPS interpreta in maniera intelligente concetti moderni, funziona bene e in un ingombro che un tempo era quello di una pistola in 6,35 camera una cartuccia ben più potente; l’unico neo – ma al giorno d’oggi non si deve certo gridare allo scandalo – sono le rifiniture, non più all’altezza di quelle che permisero alla Walther di entrare nell’empireo dei costruttori. t t t dicembre 2012 | actionarms | 39