UNITA` DI APPRENDIMENTO “PROBLEMI E TESTO ovvero
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UNITA` DI APPRENDIMENTO “PROBLEMI E TESTO ovvero
UNITA’ DI APPRENDIMENTO “PROBLEMI E TESTO ovvero NARRAZIONE DI UNA STORIA” SCUOLA PRIMARIA “ DANTE ALIGHIERI” APPIGNANO (MC) INS. MARCONI SIMONA CLASSI II A – II B ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Mappa concettuale Problema NARRAZIONE DI UNA STORIA che varia nel tempo e nello spazio fornisce delle informazioni stimola l’individuazione di altre informazioni non esplicitate. Obiettivo formativo: sollecitare nell’alunno l’immaginazione per costruire un’immagine non riduttiva del pensiero matematico. FASE 0 - ANALIZZARE UN TESTO CON PAROLE SCONOSCIUTE. L’insegnante propone un problema-stimolo: “Sul pianeta Plump vivono gli Slumpi. Ogni Slumpo ha 5 gonk. Si ritrovano al parco 8 Slumpi. Quanti gonk hanno in tutto?” Il testo suscita ilarità e curiosità negli alunni che sono invitati a rispondere ad alcune domande. Sezione B Domande E’ un problema’ Tutti i problemi hanno i numeri? Che cos’è un problema? Di che cosa parla il problema? Che cos’è un pianeta? Come si chiama? Chi sono gli Slumpi? Che cosa sono i gonk? Per risolvere il problema è importante sapere che cosa sono i Gonk? Che cosa serve sapere? Che cosa vuol dire ogni? Risposte Tutti rispondono sì. La maggior parte degli alunni pensa che non tutti i problemi abbiano i numeri; infatti ci so molti problemi della vita che non hanno i numeri. Ci sono alcuni numeri da mettere insieme. Esempi di vita quotidiana a cui trovare una risposta. E’ un testo con i numeri e bisogna rispondere alla domanda. E’ una cosa da risolvere. Di un pianeta di nome Plump dove vivono gli Slumpi. 8 Slumpi che si trovano nel parco hanno 8 gonk ciascuno. E’ un corpo solido che si muove nell’universo attorno al Sole. Sulla terra c’è vita, mentre su altri pianeti non ci può essere perché o è troppo caldo o è troppo freddo. Plump Gli abitanti di quel pianeta. Cerchi con mani e piedi. Biscotti con mani e piedi Sono delle orecchie. Orologi con le braccia. Palline per giocare. Uova. Caramelle. Gattini da compagnia. Tutti rispondono no. I numeri di cui si parla. Le quantità. Le domande. I dati cioè le parole-chiave. Ciascuno, ogni persona… Commento alle risposte degli alunni. E’ didatticamente importante far riflettere gli alunni su ciò che si deve sapere o si deve saper fare per risolvere un problema. Tale riflessione permette di verificare le conoscenze che gli alunni possiedono, le competenze che hanno costruito e la capacità di organizzare le varie operazioni da compiere. Tutti riconoscono nella lettura dell’insegnante il testo di un problema. Gli alunni sanno che non tutti i problemi contengono i numeri, ce ne sono alcuni, specie nella vita quotidiana che non contengono numeri; i problemi vanno sempre risolti. Le successive domande contribuiscono a dare all’alunno una conoscenza del contesto nel quale si svolge la storia fantastica. Infatti, affinché l’alunno risolva il problema, è necessario che egli possa dare un significato alla scena evocata dall’enunciato, indipendentemente dalle implicazioni matematiche sottese al testo stesso. Sezione A Domande E’ un problema’ Tutti i problemi hanno i numeri? Che cos’è un problema? Di che cosa parla il problema? Che cos’è un pianeta? Chi sono gli Slumpi? Che cosa sono i gonk? Per risolvere il problema è importante sapere che cosa sono i Gonk? Che cosa serve sapere? Che cosa vuol dire ogni? Risposte Tutti rispondono sì. Alcuni alunni dicono di sì, altri di no. Un bambino fa l’esempio della parola dozzina, che è una parola ma significa il numero 12. E’ una situazione di cui bisogna trovare la soluzione, anche delle volte è difficile. E’ una situazione problematica da risolvere Bisogna ragionare per capire la risposta e dunque il risultato. Di un pianeta di nome Plump dove vivono gli Slumpi. 8 Slumpi che si trovano nel parco hanno 8 gonk ciascuno. E’ un luogo dove vivono delle persone. E’ un luogo fatto di rocce, gas, ghiaccio, polvere e pietre. Sono alieni di varie tipologie. Pupazzetti. Hanno forme umane, ma con qualcosa di diverso. Caramelle magiche. Monete. Fiocchi. Gambe d’oro. Figurine. Occhi. Sassolini. Tentacoli. Tutti rispondono no. Quanti gonk ha ciascuno e quanti Slumpi ci sono. Le quantità. Ogni cioè un gruppo. Tutti. Ciascuno. Commento alle risposte degli alunni. Il porsi di fronte a un problema è un’eventualità alla quale ognuno reagisce in vario modo. Per giungere alla soluzione di un problema, bisogna passare attraverso la comprensione del problema stesso. Se è espresso in forma verbale, è ovvio che la comprensione linguistica del testo sia il passaggio obbligato verso la soluzione. La comprensione linguistica deve essere consapevole e profonda e va incoraggiata. In questo caso il problema fa riferimento non ad una situazione univoca come quelle che in maggioranza costituiscono l’ambito della formulazione dei testi dei problemi, ma è una situazione fantastica che stimola maggiormente gli alunni ed è unita all’attività grafica (cioè alla rappresentazione fantastica dei personaggi). Tutti gli alunni hanno capito quali elementi sono necessari per risolvere il problema. FASE 1 - ANALIZZARE E RISOLVERE IL TESTO DEL PROBLEMA. GLI ALUNNI RISOLVONO IL PROBLEMA E RAPPRESENTANO I GONK CON I SIMBOLI. DISEGNANO LO SLUMPO CON I GONK, COSÌ COME SE LO IMMAGINANO. FASE 2 - INVENTARE PROBLEMI COM PAROLE DI FANTASIA FASE 3 - FORMULARE UNA O PIU’ DOMANDE COERENTI AL TESTO PROPOSTO. La richiesta consiste nel formulare una o più domande coerenti al lavoro proposto. Il lavoro è stato svolto individualmente e in gruppo. Spesso la lettura delle domande formulate veniva fatta in classe e la correttezza o meno veniva decisa in base ad una discussione collettiva. Non sempre, oltre alla ricerca delle domande veniva richiesta la soluzione del problema. L’attività non è stata semplice all’inizio, poi i bambini hanno preso più confidenza, evitando ad esempio domande che richiedevano dati in realtà già presenti nel testo. Riportiamo di seguito i testi di alcuni problemi proposti a partire dalle esperienze concrete dei bambini. FASE 4 - OBIETTIVO: INVENTARE STORIE PROBLEMATICHE E SCAMBIARSI DOMANDE E RAPPRESENTAZIONI I bambini divisi in gruppi inventano delle storie partendo dalle situazioni problematiche inventate precedentemente. Disegno di un Pianosck. FASE 5 - RIVAVARE SITUAZIONI PROBLEMATICHE DA STORIE CONOSCIUTE. L’INSEGNANTE PROPONE LA FORMA SINTETICA DELLA STORIA DEI TRE PORCELLINI E CHIEDE AD OGNI ALUNNO DI FORMULARE DOMANDE COERENTI CON IL TESTO E DI RIFLETTERE SULLE OPERAZIONI NECESSARIE PER RISOLVERE IL PROBLEMA. STESSA ATTIVITA’ FASE 6 - PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELL’INTERO LAVORO SVOLTO. APPREZZARE IL VALORE DI CERTI PASSAGGI DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO COMPIUTO. Invita i bambini a riguardare le attività svolte. Chiede: Ti è piaciuto questo lavoro? Quale attività in particolare? Che cosa ti è sembrato difficile? A che cosa è servito il lavoro fatto? Ti è venuta in mente qualche altra attività che ti sarebbe piaciuto fare? RISPOSTE DEGLI ALLIEVI sezione A Ti è piaciuto questo lavoro? Sì, mi è piaciuto molto. Sì e no. Sì, mi è piaciuto tantissimo. Quale attività in particolare? I problemi fantasiosi e le descrizioni. Il lavoro fatto sulla storia de “I tre porcellini”. Lavorare con le operazioni. Mi son piaciute tutte le attività. L’attività che mi è piaciuta di più è stata quella dei problemi fantasiosi di gruppo. Il lavoro fatto sulla storia “Cip e Ciop”. Nessuna in particolare perché mi è piaciuto tutto. Che cosa ti è sembrato difficile? Niente. Mi son sembrati difficili i problemi. Le descrizioni dei personaggi. A che cosa è servito il lavoro svolto? Per diventare più bravi e responsabili nel lavoro. Ad imparare di più. Questo lavoro è servito per verificare se abbiamo capito quelle cose e se abbiamo tanta fantasia. Per essere più competenti in matematica. Per sviluppare la mente. Il lavoro mi è servito per sviluppare la fantasia. Per imparare cose nuove. Ti è venuta in mente qualche altra attività che ti sarebbe piaciuto fare? No. Nessuna altra idea. Inventare altri problemi divertenti. Fare tanti disegni. Non lo so. Altri problemi. Problemi più difficili. RISPOSTE DEGLI ALLIEVI sezione B Ti è piaciuto questo lavoro? Sì, mi è piaciuto molto. Sì e no. Sì, mi è piaciuto tantissimo. No, per niente. Quale attività in particolare? I problemi fantasiosi e le descrizioni. Il lavoro fatto sulla storia de “I tre porcellini”. Mi son piaciute tutte le attività. L’attività che mi è piaciuta di più è stata quella dei problemi fantasiosi di gruppo. Il lavoro fatto sulla storia “Cip e Ciop”. Nessuna in particolare perché mi è piaciuto tutto. Mi è sembrato difficile lavorare in gruppo perché qualcuno giocava e qualcun altro guardava di fuori. Mi è sembrato difficile il lavoro di gruppo. Che cosa ti è sembrato difficile? Niente. Mi è sembrato difficile il problema degli Slumpi. Le descrizioni dei personaggi. Mi è sembrato difficile il lavoro di gruppo. A che cosa è servito il lavoro svolto? Il lavoro svolto è stato utile per capire bene i problemi. Ad imparare di più. Il lavoro svolto è servito per lavorare ed essere più competenti nelle cose che facciamo. Per essere più competenti in matematica. Per sviluppare la mente. Il lavoro mi è servito per sviluppare la fantasia. Per imparare cose nuove. Ti è venuta in mente qualche altra attività che ti sarebbe piaciuto fare? No. Nessuna altra idea. Inventare altri problemi divertenti. Fare tanti disegni. Altri problemi. Problemi più difficili. Mi piacerebbe fare tante altre attività in gruppo. Mi sarebbe piaciuto fare tante altre attività in più. FASE 7 - VERIFICA DELLE COMPETENZE ACQUISITE Consegna agli allievi la prova di verifica da svolgere individualmente. A) “QUATTRO BAMBINI DISORDINATI” B) GIGI, PIERO E PAOLO GIOCANO.