CapitOlo 4 - Massimo Varini Forum Index

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CapitOlo 4 - Massimo Varini Forum Index
CapitOlo 4
CAPITOLO 4
Le Tecniche
TECNICHE PER CHITARRA “MODERNA”
E’ mia intenzione, in questo capitolo, approfondire un poco le tecniche delle quali abbiamo accennato nel Capitolo 3, nei
licks. Vedremo qualche esercizio che possa aiutarci a prendere confidenza con esse e ancora (ancora!!!) qualche licks.
Come avrete potuto assolutamente intuire per me i licks sono basilari! Ma non è che si possa soltanto suonare a licks o
ad esibizioni di tecnica. Queste tecniche, i licks e tutto il resto devono solo andare a far parte del nostro bagaglio
culturale, del nostro vocabolario... poi si suona e basta!
4.1.1. ALTERNATE PICKING (pennata alternata)
DEFINIZIONE
Mai nome di una tecnica fu più esplicito del nome affidato alla pennata alternata... significa semplicemente pennata
alternata!!! La sequenza del plettro è quindi SU’-GIU’-SU’-GIU’ oppure GIU’-SU’-GIU’-SU’, qualsiasi sia la nota
successiva e qualsiasi sia la corda sulla quale questa va suonata.
Esistono però un paio di tipi di pennata alternata: quella interna e quella esterna.
Interna è quando in una sequenza di note una è su di una corda e la seconda su quella sopra o sottostante. Ma
spiegarlo sarebbe “macchinoso”... quindi, come ci siamo abituati fin qui in questo manuale, vediamo un esempio (a corde
vuote):
Fig. 102 - Pennata alternata INTERNA
Fig. 103 - Pennata alternata ESTERNA
Track 34
Segue
Track 34
Come avrete potuto quindi intendere, scherzi a parte, le definizioni interna ed esterna sono proprie del movimento del
plettro: o all’interno delle 2 corde interessate, quindi con un movimento minimo; oppure all’esterno, quindi con un
movimento più ampio, che prima salta la corda da plettrare, per poi colpirla con la pennata in SU’.
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Capitolo 4
4.1.2. SWEEP PICKING (pennata continua)
DEFINIZIONE
La definizione “Sweep picking” deriva dal significato della parola Sweep: spazzola…
Per noi chitarristi il risultato è: cambiare il meno possibile la direzione naturale del plettro. Si potrebbe dire che
pennata continua e sweep siano due cose diverse: la prima sta nel colpire la corda sottostante SEMPRE con pennata
GIU’ e la soprastante con pennata SU, a prescindere dalle diteggiature, numero di note per corda etc. La seconda
(sweep) è una tecnica vera e propria che ha sue diteggiature appositamente costruite per avere:
•
•
un numero di note per corda DISPARI (1 - 3 - 5 note per corda) ogni qualvolta si voglia mantenere la medesima
direzione di pennata.
un numero di note per corda PARI (2 - 4 - 6 note per corda) ogni qualvolta si voglia cambiare la direzione di
pennata.
Ma la pratica vale più della grammatica (spesso)... quindi ecco un po’ di esempi:
Alcuni esercizi utili per prendere confidenza con la penna SWEEP:
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Fig. 106 – Arpeggi a quadriadi “verticalizzati” in posizione sulle modali – SWEEP “GAMBALIANO”
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Track 36
CapitOlo 4
4.1.3. HYBRID PICKING (plettro-dita)
DEFINIZIONE
La pennata ibrida risulta molto comoda per raggiungere intervalli che sarebbero tecnicamente molto difficili da
eseguire. Altro punto a favore della tecnica plettro-dita è il suono: per le ritmiche o per le parti eseguite in generale
con questa tecnica, è possibile avere le note basse (quelle col plettro) definite e con una maggiore quantità di
frequenze acute, per le note più acute eseguite con le dita è possibile ottenere suoni più morbidi per via del
polpastrello, più acidi se suonati con le unghie o “slappati” se si usa un po’ di tecnica bassistica.
Esempi fantastici si trovano nel country e country rock; sempre più chitarristi si stanno avvicinando o si sono già
avvicinati a questa tecnica (vedi i vari: Albert Lee, Micheal Lee Firkins... forse è il Lee nel nome che aiuta!).
Per quanto riguarda i Licks, ne ho inseriti nel percorso di questo libro un po’ dappertutto, essendo una delle mie
“tecniche” preferite. Metto le virgolette per tecniche poiché credo che una volta diventati padroni di questa
possibilità, la si può intendere semplicemente come un’opportunità di espressione, un colore, e non più sicuramente solo
e semplicemente una “tecnica”.
Alcuni esercizi:
Fig. 109 - Questo esercizio, se ripetuto su tutte le corde, suonando 2 note con l’intervallo da voi scelto, serve per
imparare a sincronizzare il movimento: PENNATA - PULL-OFF - DITO MEDIO - PULL-OFF, poi la stessa cosa con
l’anulare. E’ fondamentale suonare col metronomo e osservare che tutte le note abbiano lo stesso volume!
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4.1.4. STRING SKIPPING (salto di corda)
DEFINIZIONE
Come altre tecniche, anche nella tecnica del “salto di corda” il nome dice tutto. Si parla di string skipping quando in
una sequenza di note, 2 note conseguenti sono dislocate su corde diverse. Ho trattato con esempi, esercizi e licks
l’argomento sul mio primo manuale “Costruire il proprio fraseggio nella chitarra pop-rock”, esaminando il mio brano
HOT COUNT (PROGETTO FUSIONE II), ma molti esempi di String Skipping sono sparsi qua e la’ tra queste pagine,
essendo questa una tecnica tra le mie preferite.
Ecco alcuni esercizi per prendere confidenza con questa tecnica.
Fig. 116
Track 40
Nella prossima Fig. 117, invece, ecco lo stesso arpeggio utilizzando la pennata continua, Hammer On e Pull Off:
In Fig. 118 un esempio di come applicare i salti di corda alla scala Maggiore di G (diteggiatura a 3 note per corda già
vista più volte)
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Capitolo 4
4.1.5. CHICKEN PICKING
DEFINIZIONE
E’ un termine che ha origine da una assonanza tra suono e un animale: il pollo (chicken). E’ una tecnica non usatissima
ma dalle buone potenzialità; i chitarristi che ricordo utilizzarla sono: Steve Morse ed Albert Lee. Ci sono diversi punti
di vista su questa tecnica. C’è chi afferma che Chicken Picking sia il suonare una nota contemporaneamente con il
plettro e con un dito della mano DX (la Sx per i mancini), ovviamente la pennata sarà in giù e il dito suonerà la nota
colpendola dal basso verso l’alto: il movimento, per quanto simultaneo porterà a stoppare leggermente la nota facendole
fare il “verso del pollo”. C’è invece chi utilizza questa tecnica alternando plettro e dito sulla stessa nota, il risultato è
che le note sembrano “singhiozzare”... credo che come accade spesso la verità stia nel mezzo: entrambi questi modi di
suonare sono il Chicken Picking.
Vediamo un esempio:
Fig. 119
Track 41
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4.1.6. TAPPING
DEFINIZIONE
Giusto per intenderci ricordiamoci che forse il primo esempio di TAPPING “famoso” (un tipo di tapping viene usato
anche nella chitarra classica) è ERUPTION di Edward Van Halen. La tecnica consiste nell’utilizzare anche uno o più
dita della mano DX (la SX per i mancini) per suonare; la qual cosa obbliga anche ad utilizzare Hammer On(s) e Pull
Off(s) per far suonare tutte le note. Chitarristi quali Stanley Jordan, J. Batten, T.J. Helmerich, Roy Ashen e tanti altri
hanno fatto di questa tecnica la loro caratteristica peculiare... usando però mooolte dita: questa tecnica viene
chiamata TAPPING a 8 DITA.
Vediamo alcuni esercizi per abituarci alla tecnica del Tapping:
I primi due sono a terzine sulla forma 5 della penta maggiore di C (opp. Am) con la mano SX e il dito indice della DX
colpisce la prima nota della forma successiva.
Fig. 120
Un miscuglio dei primi 2 esercizi questa volta a gruppi di 4 note.
Fig. 121
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CapitOlo 4
Trovo sia molto bello e musicale sfruttare gli Hammer On e Pull Off della sinistra suonando una diteggiatura di scala (o
arpeggio) mentre si suona con la destra la forma (o rivolto) successivo.
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Capitolo 4
E’ anche molto utile costruire triadi o arpeggi con la tecnica del tapping (l’esempio fatto all’inizio di Eruption ne è la
prova!); in questo manuale ci sono esempi qui e la’ di questa tecnica, comunque ecco un altro esempio:
Fig. 122
Segue
Track 42
Partendo da questo semplicissimo esempio, mettendo in pratica le nozioni apprese durante le parti teoriche di questo
manuale, provare a costruire diversi arpeggi sulle varie sezioni di manico e corde.
4.1.7. LEGATO
DEFINIZIONE
Di solito si definisce “legato” il modo di suonare plettrando la prima nota di una sequenza ed eseguendo le altre con
una successione di Hammer On e Pull Off.
Ecco un esempio con una Movable Shapes basato su una “specie di forma” di pentatonica di Em al XII tasto... molto
Power!!!
Fig. 123 – Moving Shape – Legato Technique
Segue
Track 42
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4.1.8. VERTICALIZZAZIONI
DEFINIZIONE
E’ un termine del quale, per l’uso che ne faccio, mi auto-attribuisco la potestà (!!!). Intendo dire che se le scale sono
un’espressione orizzontale di una tonalità e gli accordi lo sono in modo verticale, io mi sono creato delle scale ad
intervalli (random) che mi servono come verticalizzazione di una scala.
Come nella Fig. 124 che segue: costruita su una scala Ionica di Fa, funziona anche se usata in posizione Lidia (in
questo caso saremmo in Do maggiore). Alternate Picking oppure Pennata continua. Interessante se provata su Bbmaj7,
su D7/9 blues, Dm7 e ovviamente Fmay7 o F6. Track 43
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CapitOlo 4
A questa tecnica ho dato ampio spazio nel mio primo Video didattico “costruire il proprio fraseggio nella chitarra poprock”, mostrando i vari usi, tecniche di plettraggio, le altre diteggiature etc.
CAPITOLO 4
Superesercizi
I primi esercizi di Tecnica che il mio maestro (Giuseppe La Monica) mi insegnò furono i 24 Pattern per le 4 dita. Era il
1985 e questi esercizi lui li estrasse da un suo vecchio quaderno dove teneva proprio gli esercizi che sto per
trascrivervi.
Sono Pattern BASILARI per il controllo dello strumento, storici proprio perché così importanti; e proprio per questo ci
tengo a specificare che non sono “miei” ma sono “tramandati”; non conosco purtroppo il nome del chitarrista che per
primo pensò a questi esercizi... ebbe comunque una grande idea!
Questa potente serie di esercizi consiste nel suonare tutte le combinazioni possibili tra le 4 dita, partendo di volta in
volta dall’1 (Indice), poi il 2 (medio), 3 (anulare) e 4 (mignolo).
L’impostazione di base è: indice al primo tasto e un dito per ogni tasto successivo. Dita a “martello” con un lieve
piegamento del polpastrello.
La sequenza è “A SPECCHIO” cioè si torna al contrario di come si è andati. Ecco la sequenza partendo con l’indice:
4.2.1. Fig. 125 - ESERCIZIO 1
ANDATA (dal E basso al E cantino)
RITORNO (dal E cantino al E basso)
1
2
3
4
4
3
2
1
1
2
4
3
3
4
2
1
1
3
2
4
4
2
3
1
1
3
4
2
2
4
3
1
1
4
2
3
3
2
4
1
1
4
3
2
2
3
4
1
Per essere assolutamente chiaro il primo esercizio ve lo riporto in spartito e tablatura:
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Capitolo 4
4.2.5. MOVING SHAPE costruite sui Superesercizi
Personalmente ho l’opinione che le cose che si studiano debbano avere un concetto FUNZIONALE e non fine a se
stesso. Se io avessi proposto gli esercizi 1 2 3 4 e... basta, mi sarei sentito come un maestro delle elementari che insegni
una parola ma non il suo significato.
Moving Shape 1
Prendiamo ora una diteggiatura dell’esercizio 1: 1 4 2 3 che al “ritorno” diventa 3 2 4 1. Partiamo dalla nota C
al C VIII e ogni volta che scendiamo alla corda inferiore muoviamoci di un tasto “indietro” (verso la paletta). Al ritorno
ogni volta che saliamo alla corda superiore muoviamoci di un tasto “avanti” (verso il ponte), torneremo all posizione
originale. Vi invito a provare questa Shape con un accordo di C7 sotto... yeah! (io ho aggiunto la modifica ritmica di
suonare i gruppi di 4 note dell’esercizio su una divisione a sestine in modo che gli accenti naturali risultino più
interessanti... come vedremo anche nel prossimo Capitolo).
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4.2.6. CAMBIO DI CORDA sui Superesercizi
Prendendo ora ciascuno dei 4 blocchi di esercizi, proviamo a spostare 1 dito su di un’altra corda: voglio dire che la
prima sequenza 1 2 3 4
4 3 2 1, spostando il dito 2 nella corda sottostante diventerà qualcosa del genere:
Fig. 131
Segue
Track 45
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4.2.7. SUPERESERCIZIO con spostamento di corda usato come la SHAPE 1
Moving Shape 2
Provate ora a fare quello che abbiamo fatto poc’anzi alla Moving Shape 1. Suonando il superesercizio con il cambio di
corda, spostatevi ogni volta di un tasto verso la paletta... Yeah!
Vi do’ un accenno di cosa succede... finitelo voi! Trovo che su A7,
Fig. 132
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4.2.8. SUPERESERCIZI applicati agli H.O. e P.O.
Vediamo ora una serie di “Superesercizi” che aiutino a sviluppare l’utilizzo degli Hammer On(s) e Pull Off(s).
Il principio è sempre lo stesso: cercare tutte le combinazioni possibili!
Quindi partiamo con il primo di questa serie: l’esecuzione consiste nel plettrare la prima nota da eseguire su ogni
corda e legare le successive.
Fig. 134
dito 1
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1-2
1-3
1-4
1-3
CapitOlo 4
dito 2
2-1
2-3
2-4
2-3
dito 3
3-1
3-2
3-4
3-2
dito 4
4-1
4-2
4-3
4-2
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Questo serie di esercizi è particolarmente utile anche per sincronizzare mano DX-SX ed incrementare l’indipendenza
e la forza delle dita della SX. Le altre 3 serie di esercizi (quelle che partono con il dito 2, 3 e 4) sono di esecuzione più
difficile poiché partono tutti con un P.O. e perché, soprattutto nel caso del dito 4, si utilizzano le dita più “deboli”.
CONSIGLI: come per tutti gli esercizi; partire lentamente ed “assimilare” l’esercizio. Prestare
movimento della mano SX sia fluido e naturale, senza scatti o movimenti particolarmente bruschi.
cosa che rimanga al centro del manico e tutta la mano sia rilassata. Il movimento dell’H.O. e P.O.
forza per la pressione sulle corde e per strappare via la corda, ma non bisogna partire con l’idea
forza.
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attenzione che il
Il pollice è buona
richiede un po’ di
che occorra tanta
4.2.9. RINFORZARE LE DITA PIU’ DEBOLI
Il problema “del mignolo debole” è un problema mooolto diffuso. Ci sono nella storia tanti chitarristi che hanno quasi
del tutto abolito l’uso di questo dito durante i soli. Se pensate che la soluzione sia non usare le dita più deboli, è inutile
che proseguiate la lettura, se invece pensate che il problema vada risolto, troverete in queste serie di esercizi un
probabile aiuto.
Prendiamo ora in esame un tipo di esercizio che serve proprio per isolare le dita che reputiamo essere il nostro punto
debole e rinforzarle.
Il principio è per l’ennesima volta lo stesso affrontato in tutto questo Capitolo dei SUPERESERCIZI: trovare tutte le
combinazioni.
Ci sono 3 combinazioni per ogni dito, gli esercizi consistono col prendere ciascuna combinazione (es.: 1-2) e ripeterla
sulle 6 corde ed eseguirla identica al ritorno. Le diverse possibilità saranno quindi:
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è di per sé un esercizio indipendente dagli altri. Per maggiore chiarezza... e per far luce sulla tabellina sopra, ecco la
trascrizione del primo della serie di questi esercizi (l’esercizio che utilizza le dita 1-2):
Fig. 138
Per il ritorno non cambia nulla, tranne che per la prima nota che viene suonata con pennata in su.
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