Gente, 24 ottobre 2015

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Gente, 24 ottobre 2015
ESCLUSIVO angela finocchiaro racconta il debutto con “calendar girls”
«durante le prove
abbiamo riso da
matte», rivela
l’attrice pronta
a mostrarsi a
teatro senza veli:
«chi ci dà il
coraggio di farlo?
una buona causa»
Noi ci spogliamo
pg
voi fate la ola!
fantastiche amiche
le Calendar Girls italiane,
da sinistra: matilde facheris,
41 anni, ariella reggio, 79,
angela finocchiaro, 59,
laura curino, 59, carlina
torta, 62, e corinna
lo castro, 43. (f
(foto
giovanni de sandre).
come il famoso film
l’ampio cast originale
del film Calendar Girls,
di nigel cole, uscito nel
2003. la protagonista
era helen mirren,
che oggi ha 70 anni
(la prima da sinistra).
fiori e dolci per coprirsi in modo strategico
angela e corinna lo castro (sotto) in due scatti del calendario
senza vestiti che realizzano sul palco. il nudo integrale
dovrebbe essere schermato da oggetti di uso quotidiano.
di sara recordati
s
«
periamo che in teatro non ci siano spifferi, altrimenti sai che freddo». Angela
Finocchiaro è a capo del gruppo di coraggiose attrici che si spoglia nello
spettacolo Calendar Girls, tratto dall’omonimo film con Helen Mirren del 2003. È
ispirato alla storia vera di alcune casalinghe inglesi tra i 50 e 60 anni che, nel 2000, s’impegnarono per la raccolta fondi destinati a un
ospedale nel quale era morto il marito di una di
loro. Stanche delle solite iniziative di beneficenza, ebbero l’idea di realizzare un calendario
che le ritraesse nelle normali attività domestiche, ma senza vestiti! La risata nasce quindi da
un evento drammatico. L’iniziativa delle signore
inglesi riscosse un tale successo da diventare
un film e poi uno spettacolo teatrale che ora arriva, per la prima volta, in Italia. E per assecon-
dare il desiderio del suo autore, l’inglese Tim
Firth, anche da noi lo show si accompagnerà a
un’iniziativa benefica. Le Calendar Girls italiane
hanno quindi scelto di sostenere l’Ail (Associazione italiana contro la leucemia) con un grande gala al Teatro Manzoni di Milano, che si terrà
l’11 novembre. Prima di approdare a Milano lo
spettacolo ha già cominciato il suo viaggio in
Italia e la Finocchiaro è entusiasta dei primi risultati. «La gente a poco a poco si affeziona a
queste sei signore e quando arriva il momento
di spogliarsi per le foto del calendario scoppia
un boato, viene giù il teatro! Il pubblico riconosce il coraggio». Chissà che imbarazzo. «Macché.
Mi piace l’idea forte: la solidarietà porta a fare
cose inaspettate. E non ho pensato affatto alla
nudità fino a che non mi sono trovata lì. Inizialmente dovevamo indossare gli “accademici”:
sottilissime retine color carne, poi abbiamo deciso che era meno imbarazzante un nudo ve101
angela e le “calendar girls”: «noi ci spogliamo, voi fate la ola!»
una serata di beneficenza
matilde facheris copre il seno con uno
spartito, invece ariella reggio (a destra)
con un lavoro a maglia. l’11 novembre, al
teatro manzoni di milano, lo spettacolo
ospiterà un gala a sostegno della
associazione italiana contro la leucemia.
ro: se dobbiamo farlo facciamolo! Abbiamo riso fino alle lacrime durante le
prove e facevamo voltare i tecnici». Anche nel film i nudi c’erano eccome, ma
in realtà non si vedeva nulla perché
ogni volta le signore erano accuratamente coperte da qualche oggetto strategicamente posizionato. «È così anche
per noi, ma sul palco è più difficile. Ci
sono tante prospettive e abbiamo dovuto considerare anche quella delle barcacce (i palchi laterali sopra il palcoscenico), che sono così frequenti nei teatri
italiani. E se qualcuno vedrà di più, non
so se sarà fortunato oppure no! Il problema vero sono i pompieri dietro le
quinte. Comunque siamo tranquille».
Il 20 novembre Angela compie 60
anni, ma non sembra che abbia intenzione di rallentare. «L’unica cosa che mi
spaventa davvero dell’età che avanza è
la depressione, la mancanza di entusiasmo. E io non sono proprio un’allegrona, anche se con gli anni ho imparato a
controllare l’ansia. Dal punto di visto fisico ci sono alcuni doloretti che si sono
affezionati a me e non mi lasciano, ma
finché prevale la voglia di vivere sono
vestite solo con due fili di perle
sopra, carlina torta innaffia un vaso di
girasoli. la storia vera s’ispira a un gruppo
di donne che scattò un calendario sexy
amatoriale per finanziare un ospedale.
serena. Cioè, la cifra tonda è seccante,
ma cerco di non pensarci». Due anni fa
aveva girato una commedia intitolata Ci
vuole un gran fisico, sottinteso: per superare i 50. «Ora vedo intorno a me signore grintosissime che anche a 60 anni
sono sempre in pista. La menopausa
non è più un problema: le donne vanno
avanti». Un tempo a quell’età ti facevi la
crocchia nei capelli e ti ritiravi a fare la
maglia. «Appunto. Per fortuna non è più
così». Lei e le sue Girls sono tutte negli
“anta” e porteranno avanti una faticosa
tournée fino a marzo, rientrando a casa
solo il lunedì. «Da quando sono diventata mamma ho sempre cercato di organizzare solo piccole tournée con poche
persone, nelle quali facevo al massimo
10 serate al mese. Ora che i ragazzi sono
grandi - Nina ha 19 anni, Niccolò 17mi capita di stare via più a lungo e con
un gruppo più ampio». Sembra una
nuova giovinezza! Ride: «Piuttosto il
preludio a una vecchiaia in solitudine.
Alle 7 di sera, in inverno, ti aggiri in una
città sconosciuta alla ricerca del teatro
mentre tutti sono dentro casa: mi sento
nel posto sbagliato. Con l’età il nomadi-
smo, che un tempo era sintomo di
grande libertà, perde di fascino. E poi
stando lontano disimparo a stare con i
miei: torno e sono uno zombie, oppure
al telefono i figli mi salutano con “ciao
babbo... scusa mamma” e allora mi girano le scatole. Se posso stare via comunque è merito di
mio marito Daniele
«i miei figli
che è molto presenora sono
te». Di solito il tempo insegna a godergrandi, ma
sela un po’ di più.
ancora mi
«Faccio fatica, magapesa stare
ri verso i 150 anni ci
lontano»
riuscirò. Il vantaggio di una grande
produzione è che non pesa tutta sul
mio gobbone. Ci aiutiamo e tutto diventa facile come una passeggiata tra
pensionati. Anche se finisci lo spettacolo a mezzanotte e non vai mai a letto
prima delle tre: la faccia alla mattina
non è il massimo». Poi Angela salta sul
treno e parte, pronta ad andare in scena in una nuova città. Sorride ed è bellissima.
sara recordati
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