Commissione_culturale
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Palmiro Toglianì 566 occidentaùi di ,muoversí in * Intervento alla commissione culturale ques,ta d.irezione? Noi di co,nseguenza qi moviam.o su,Il', immediata. I farnosi regirní ,occidentali sùann'o ínvece d,ando giorno pier gior,no, che non ne voglio,no sapere e son clkpos,ti pur di sbalrar,e ln s'trada. N,on so'lo sono evid€nti fe tres è anche widente da quaúe parte si trov,i tE democnazia. aper,ba questa possúbí[ità, e si attende ío irltervenga, irn Alcuni com,pagni rni h,anno d,elto che questo pu'nto 'delf'odg' ln realtà' úra sì'r dib,^teito t;;;ffi;;;;'tí l: *on ,inno+taanina f'orse f^... pelché n*tché ,r\a tr,n t-rot di di tempg tgmpo po' ^-- di -.^- ínt'etveninre, 'da un i"t."r1""" .ru di qu'a'lità. úa di'ri'genui, a'rei m'od'o, p,a'r'dcolar in rezzate ;pp il;;; ,^rio.-riiti, senrire q"u;úo cl'e dúcono gli a'loli e ttame profitto lf tr"p"i" íuuo- e tra direzio'ne del 'l'avoro.'al'uu'i'. Dtatrma.P'oT: dall'a 'soienza, drai qu'aùi sono prer,.nti compagni speclaúisti 'di sett'ori perspi ,abbiarno che da iÀparare. Il rapporto, poi, è stato com'pleto, questione porre d'i rirnbenzilone abbiam'o Infi,ne giusfo. e, m,i pare, 'l'a ,nosffi; 6td;ità nel campo culturaÍ,e 'a una riun'i'qne del CC che forse a unadata as's,ai p'ros'sirna. Perciò rni acoontiernterò di dke poche palotre su due qu'esrioni che v'ostrÌa perché 'inúeles'sano e su'l],e quaúi vo,mei altitarc l'attenzionre tiftrstteste: una è di e tono d,el nostro úavoro, 'lìalnna è di ^diriruo in'lerressa è sùata boacaba, se di sfuggita, dal comp,agno Onofd. In sosM'nza, sí'n dratliìirl'izio, ci siamo ooJu,uoí ín qruui. iu*po dri frcnte a r:'na drifÍicoltà, che La questrio.ne d,i r|nd{,rizzo e tono che rni re stata f'onmulata a1eîb^mente dando tluogo a d'iLiattit'i e a nasti, af'le voilte í,nve,ce è sgorga,ra ón f,atti, dai risuftari rn'aggirorri minori d,el lavoro- dr,l successo o dalú'insuccesso 'd,í questa o quell'a aiativa. La difficoítà consi,s'teva ,nello stabiline un rapporto gi'trsrc fra votrne è 'Iavor'o che svdlgevamo per orga,nizzane 'tra lo,tta del parti'lo nrrarxista carnpo delrle ,idree e i:L ,lavoro che d,ovevam'o svo'lgere pat otganizzarc tr'onte curltu'alLe progr,essivo, ,c1oè'una cotrlabo'aztone $^ u'onr'íni delfa ;$"Tff.xi.'à:isf,f i,o*í",1',,lf",lulî^,:,;T,i':Tlx'"Î;i3*lff am: Ínten;ento alla comnzissione culturale Palmiro Togliatti 568 cultura p,er raggiungere delenîina'ti obíettivi inrte,ressarìti tutùa zione. d,a na- A prrima '/ista, s,embîava talora che ,ie duc cose fosserro trtVe$e 6,i, e p,ersino conrrastanti. Un flonte ideale <lella tott" aoll" Àuìri .h;;;Jt;;;l{oi ,..u emancipazione deve esistere. i rtt:ffi apertamente. 11 fro,nte dell,a lotta dú clnsse.è trip,li'ce. Vi è i[ frcnte della lotta economica, 'ii frc'te cl,e,lia loma po],it'ica e il fronte dullu toiii ideatre (o ,ideologica, com,e sí dic'e). Questo fronte,abbrr,accia essenzijalrnenie ,Jo s,tuclio del naarxisneo ,e'leninúsmo, il suo svíiupp'o e app,rofo,ndimento, la diffusione dei princípi del marxismo e la lotta conffo le correnti ideali avverse al marxismo o non o:narxiste. Sernbra chiaro quali debbano essere gli aspetri della nostra attività e le for.me di organizzazione del nostro lavoro su questo fronte; comunqu,e, ammettiamo che questo sia chiaro per continuare spedito il ragionamento e veniamo subito all'altr.o lato della nostra attività culturale. p..lu Sin dai pdmi tempi d,opo ùa l'iberazíone fu evide,nte per rssi [" dt <trgaruzzare un frontre progù:eslsivo de[la cu,ltura itniliana ed necessità evicl,ente che queslo comp,ito er,a <li gr,and,e imporranza. Quando tito era irl[egale e i su'oi quadli migl,iori in il par- o emrigrrati, non è che questo compi'to nom s'i po,nesse, tut,t'altro. Anche allora d,ibattevamo queste questioni e fac'evamo un'l'avoro rirn quest'a direzio,ne; ma vi erano aút're cose u'rgenni d,a fare e su queste €'ra corncontmla l'aúte'nzione. La carcere class,e ope,raia pr,ima dovette per quasi vent'a,nni resister.e per poter costr'urire e manlenrere i[ suo parti'to di avanguadi'a; poi dovetrc pren- dere ,le arm'i per aa'coirare 'lo stlanirero" 11 sisterna dei contatti e detrle co[ mondo in queste oondizio,ni un prarticolare. Prevals'ero i mot'ivi della rcsistenza e lonta imme6spetbo ,a tiraf p,olinica, diata m'iLlitare, ecc. Quando 'invece si incom,inci,arc,no le s'ortme, dopo la vi'ttor.ia rsutr fascismo, e s,i lpresentò ri1 campo srermú' nato della ,r.icos,ffuzirone dri tutta l,a vita nazionatre, ú,1 fronte del'la cultura diventò uno dei piú iraportanti. Nei periodi precedenti, quando la orga' ,tizzaziane erra r.,ido,lta ,ai quadri piú tenaci € scarsLa d,i collegamenú esrcr' ni, ['attivi,tà che veniva iv,o,lta neù can.rpo della cultula era di na10ra in prevalenza ,critica e prop,agandúslica. Pti questo cliventò u'no dei t'ernt i,mpor:lanti del,l'azione pol,itlca e come tale dòvette esser€ t'raftato e cosl culturaùe ,asstrnse coútrabomzio'n'i la ques,tio,ne ch,e ho dretto, e cloè dei rapporti úa \^ pÍopa' del nrrr*irrno e le re,hzjoni politiche con un rnondo cuTwr'ale sonìe anche genda dove il mlarxismo nom è arnco,la pen€llato. Per derò i mostrra:tre p'resentaba, ricor' Ji-;;it.ú 1945, se ry oo,ncteto com€ la di{iíco,ltà si è di una d,i'scussione che fu ,t far penetrare il marxis'rno nella cultura italiana tetm,inri sbaglio, Per in rrot u"" co'n --^,rrr.ri'lJi es:enziaim'ente, s'i d'iceva ecl è vero, 569 ú'1 croci'anesimo, btrmo '-.tt,t,tí..izzo cr-rkurale ide'aúiist'ico. Nol cot.so d'e'lLa lotta di 'liber:acioc ctr'^' sortto il fas'ci,smo, ,eravamo p,e'rò stati arlleati di " .,1i., oai*r, ,'","ii.rrurli appart'enent,i a queslo 'indi'rizzo culturale, e ciò ela ''tÎ.i' tttotli.,.^"",,,rostdi1te che Benectre'tto Croce non avesse favo,rúto questa cperranrenre osracolata, Inoltre, I'indirizzo llilii_rrr,,,, .,. rnzi. lrrvesse ?'j::". icle;l,ist'ico, ch,e noi c'ritichúarn'o 'e resp'ingiamo, è un inàitizza :-ffi; ir.r contronto p'er es'empúo co'n ,i tentativ,i di tìportrare rirl pen i$îrliir"" "r1 tomisnio, ar],fa scolastica medioeva,le. I-'induizzo ideaì,i"1^-;nt;1". 1ei prirni tempú del suo manife'starsi in I'tal'i'a, sutrla fúne ff.". XiX. clerte senza dubbio un contributo per''fiberarc {,a cultula ij'."] .h,1Ì; r-olgarità positivis'tiche, che si erano accumu[ate iri modo .,oi,i.olrr. nell"- rnanife,strazri'onù culturali del s'oci'alismo di quei rempí I .u.urr.ru ostrcrilirto la diffusione del vero pensiero marxista. Bisognava à.,,nq*. saper dris,tingu,ere, evitatre 'di metter tutto e tuttú i,n un so,l s'acco, .onor.... bene ia. rcaltà e la storia e sapersi adeguare ad esse pef potef l.avorarc i1 gu.clo ,efficace nella di'tezione che noi vog'lú'arao' No'n credo si possa diL'e clre rin questo nesso dí ques'tioni sirarno sempre liuscitú a vederci chiaro. Vi sono slale disco'n,ti,nuità, asprezze, capúrtolazioni norr necess'arie, osciilazioni &a ila pura p,ro,p,aganda e I'azíorne cultur,arle di piú ampia porirata, e an'che cont,raddizio,nú. Non par1,o poi di quetrle difficotrtà conclete cu'i acce'nnava p'oco fa un compag,no, dicendo che tiarlo'ra ,i,1 nostro ú,ntervenlo crit'ico verso u{1 certo i,ndilizzo cu,ltulaúe s,tacoa da 'noú questo o quell'uomo di cu,l,tum che sarebbe Linvece vi,oiuro a no,i sul tetreno po[ritico. Queste d,idfúcoltà sono ,nclla sosfanzia legate aúle questio'ni dette p'r,ima, e qu'ando sri ,presentano, sc anclass,inro a vedere ,a {ondo, sooptir.emmo che vi è s'trato qu,alche sbaglio da perte rxostrra, e sp'ess,o lo slraglio è 's,!ato commesso, per I'eggerezza, superficialità, ,inactreguato studio della que,strione ecc. proprio sut terf;eno cu]tur,aùe. 11 p'artito cle,lla cla'sse operraia, ,ins,omma, ha la es,igenza di conquísta.te anclic tr.e gli i,ntellettua,li,semp,te nuovi,alleabi Fer la sua trotta Polttica e c1i rreutralizzate sempre piú largarnente coloro che oggi ancora 811 sono i,stili. In prani tempo esso lra il comp,ito,,no,n solo di eclucare 'Lt marxi nro ì suoi militanti e iscri,rti, ma di lavoratc per Ie crerzìone ur un- t1s-71,.rcr1to o, se s,i vuol,e, di un fnon'te di cuftu,r'a pr gressiva, che.abbi.r rina sux solrid'ità e una coerenza inter,na e ch,e non può'avere osgj rltro r..se ideolosico che ,non sria í'1 marxis,mo. Si tratta di vederc se esista u". ."ntrud?iirone tt;a questi clue compiti. Orbene, io non ro credo, qurrntunque è certo che ,esistono serie difficoltà tanto p,e,r , aeempinrcr,r., del irimo, quanto del secondo. Interuenta alla conmissione culturale Palmiro Togliatti 570 Queste <fi'fficotrtà ,si ,rrioonoscono, sí lirnitano e si supetano. h , ,tri ,tutìo, lavo'and' bene. Questo vr1ol dire che bisogrna marxismo e il leninismo, avere dimestichezza con le oper€ e cc pensiero di Marx, di Engels, di Lenin, di Stalin. Ó..J;;-;"ì"hI che bi's,ograa anche conosoele bene le questionri che percl6 Gi.:i:T .si ,tnattano, è condiziorae indilspensabitre per poter dare .giudizi Fecisi, chiamar 1pa{ne il palle ed 'asino un s,ornaro. I ,compagni che redigono Rlza. scita, Società e tl,e ,terze pagine dei quotidriani hanno dato spesso ques,ta b'oni esempi d'el modo di 'ttattare le questionri cuhul'aùi senza stacoarsi dal marxismo e con effioacira. Vú sono strati però anche esempi oattivi ed etrot'i, e non avendo,il tempo dri indioarlú ,e discutedú ora oonoretamenrc, rilevo però che l'esame di essi porÍ.a a scoprire quelle questioni di ord,ine generatre su cui vogirio atrtira'fe rliattenzi,one vos!îa. Ritengo giuste I'analisi e le conclusioni cui è giunto il compagno Salinari ciLroa lo stato attuale delfa cuùtura itaili'ana. Vi è un affesbo, una deoa,denza, úrLa clis,i, ch,e si ma'nifestano, oon drlv.ersra gravità e in f,:rrne diverse, ún ,tutti o quasi tt-Ltbi ,i campi d,e,l1'attivirtà crirltu'raùe, dal,la rioeroa scientifica a quetrlra fi,trosofica e s,troîica, d,atrla creazio,ne ar,bi'stica alla cridoa e via vi,a, sino ,all,e mranif'estazioni cutrturali meno elevate, ma che son'o spesso ,tanto piú impo'rmna.i in quanlo so,no ,1,o slrumenfo qu,ale si stah'ilisce'la egem,onia ,cuftura,le delle cl,assi d'onr,iatmavetso 'i1 nanti. Cíò che piú colpisce è la instabilità e superficialità delle correnti cultur''a[i cla u,n lat'o, clall'a[tro lato '],a ,sempre piú evide'nte contraddizio,ne interna drei sisterni fino ,a 'ieri rnano, ma rapertamente 'or.arna,i dornirna,rrt'i, fixentrre sú non soltan'to d:i srotto' rlavora per respúngere ,indi'etro d,i seootri tutta ia nostra cultura, distruggendo in essa tutto cíò che vi è stato e tutto ciò Che,ancora può esserv;i di p,logiressivo e moder,no. ololllo de1 fasoism'o ,l,a oo,rrente domi,nante nelf'a,loa cultura era ,l',ide,a1,is,mo ,attuale, già penetrato anche nei te,srt:i delle scuo'tre med're' e n,e1 quatre ],a classe do'minante sembr'ava avesse trovato 10 strumento S'inro a1 culturaile piú ,efficace" Oggi, a d,istanza dú pochi a,nnú, co,loro che anet'À. essl osarlo ricómere ,a,1 gergo ,ilrtelÍettuale attua,tris,túoo, s'e ne vrergognarno piú si preoccupa d,l capirfi. i,pprru. qul'iló avrebbe p*r.to dovuto esserre i1 d,ì arlivo di t,rttn la scie,ìza! L'esúsrcnzi'alisrno è venuto e pard,to come una foggia del vestire. Le piú va'rie correntl c{i rinascita spirìtualistica irrarlór.,,a1istiche ,""oìi-o" ate ooi rnezzl poesie che nessun piú diversi i birror,ri, che" vanno du1l. .or:dJ.ite 'i,iaí*t-::ltt sa cosa siano ,e cosa voglian <lire, alle ,".irr'iii. ,:::ót;j conoscitiva della sregoneria e alla descrizione anrlitica dell'antno pederasta attivo e passivo. L'ideali,smo rr*;.i"i.., tllioi,'ubb"t-'i'tu stessi ,e n'essu{ìo di quello attuale, tende ancora a prevalore, #'.;;; ;i;; ha perdvto 571 in sé, e 'tu'lte |'e sue posizio'ni sono minate 9uu'1".'.-,'"rladdizione, che semp're piú si rende palese, tra il punrto qi "]::-;;' che era razionale, e i pun'ti di arrivo, che ci mos'tran'o la dt l-Lr".-,'..,11. pratica> ispirata da ragio'ni di conservazione 'sociale, di r-:^..i cl:'rcio e fiducia del1e cofrenti ideali piú f,eazionarie' Ques'ta aggressivo ill,lr..ît't.rnonon può non sgofgare dalle basi s,tesrse del sirs,tema, che -.,."J,lizione tl]l'""-ì.',-l nrodo di definire e considerare la realtà e par,ticoúarmerìte ìj"."1ì,1 rle lle vita sociale, che è quella di tu't'ti gli uomini' '"''in LtuL.sto cornples,so di posizioni culturali contraddit,torie, confuse .una infinita úcchezza di fatti e momen'ti . lr, .rirl'*oid,ente noi troviamo ì ^-i; .:'n,utrii::uiscono a darci una dimo,s,trazíone evidente del carattere e domitrata da ,,lir*t^t* che hanno, in una so'cietà divisa in clasii dgmiu"u"lUrt" cli sfruttatorri, le manifesrtazioni cr:lturali della classe propon€ di raggiu'ngere non nante. Il compito che oggi quesrta classe si guidare gli è púú, come iro,tteva essere negli antenati sette€€nteschi, di modificarla, ,"-i"i e gli uo,mini col,ti a comprendere la real,tà sociale e ,o, è irru... di diverge,re I'a,rtenzione degli uo,mini e degli uo'mini còltj negare che la realtà della vita sociale por* tr,r""" profon'daÀente trasfo'rmata attraversìo uno svilup'po di fo'rie oggottive iu lo,rt^ consapevole dei lavoratori. La capitolazione di " di ogni sorta d-i irrazionalismo, di sfiducia, cioè, fronie atia rfurascita nella ragione umana e neile sue capacità, d,i fro'n,te ai de'triti culturali del passato accumiulati alla rinfusa dava,n'ti alla ragione umana per impeda questa realtà, dide di capíre e sopfattutto e di p,rogrerJíre, è dettata dalla difesa di i'nte,ressi posizioli poiitíche naolto precise.Ma se noi compren'diamo bene Ia radice dei p'rocessi che si compiono nel carnpo della cr.rlltu,ra, ,non al,trettanto b,ene riusciamo a spíegare Ie cose lrtrgamente e quindi intervenire in moclo attivo nel d,ibattito culturale. Pa"rlando coÀ intellettuali, scrittori, professori, stu'denti di e si avverte subi,to ,l,o sdegno di cui es,si sono presi per la penetrazione semprre piú minaccio'sa di tendenze culturali rcazit)narie nella scuola e in tutti gli altri campi. La denuncia di q{resto pxocesso di Cegenerazione non è però abbastanza al,ta, continua, vibranle nella nosrle poiemica quoti,diana, e non riusciamo, poi, a tendere eviqente il lcgar-De che esiste tra i1 modo come ques'to processo reazionario sl. cornpic î tutto il rimanerr,te quadro del movinaen,to cultu,r'ale. Ques'to 'ten'denze progi:es,sive, otrninuisce la efficacia persuasiva d,eile nosffe posizioni, non ci conse'nte dr avvicìrt;u'e e convincere uomini che sono pieni sí di sdegno pet quello lt^tt 'u..",1. sotto i loro occhi, ma non si sono ancora mo,ssi da ques,te ronstatrazioni per giunge,re a una piú giusta critica di i'dee e di sis,temi' Mi pare, cioè, che attorno alle lotte che si combattono nel campo \7 -) Paliniro 1-ogliatti T i:ì:i:i;;'.1 *"'' 'i.-.1ilc' cuLturale di grancl,e rilievo: non c'era maestro di scuola o studente di classi medie che non ne fo,s,se toccato. Fer sus,citare qlresta pírî grande pas,sione at,torllo aJle ques,tioni deltra cultura bisogna però cono'sce,re queste ques'tioni e inte,rveÀire efficacemente nel dibattito che si svoJg€ at,torlro ad es,se. Qui ci debbono dare aiuto i compagni intellettuali, perché è un campo dove non si può e non sí deve irnprovvi,sa're, si devono e.,ritare tre usci,re ,superficiaìi, che fanno solo p'erdere credi,to e bi,scgna, inoltre, essere in grado di dare un contriburo originale alla elaborazionc e posizioue nuova, secondo i princípi de1 marxismo, delle quesrtjoni che so,rgono nei diverrsi campi della cultura e del1a scienza. L'esempio, qui, vale assai piú dell,argomento poiemico. Prendete le senili giaculatorie che Benedetto Croce viene ripetendo, per esempio, circa la storiografia marxista, che dovrebbe consistete, secondo lui, nel classificare uomini, fatti, regimi ecc., in un ridicolo casellario del be,ne e del male. In rea,lrtà i nosmi cJas'sici sono i soli che come sto,i,iografi sepporo, spezzando tu,trti g1i asltatti ,schemi del bene e de1 male, penetrale e comcrenrtre,re 1o sviiuppo della realtà 'sociale e farla finita co,l pesta,r l'acqua ne1 motraio degli storioglìafi id,ealistici e motalisteggianti. Ma il loro esempio deve essere seguíto, con una nuova a,oplicazicne allo studio de11a storia cle,l nosrtro paese, che noi ln tulri i modi. Cosí facend,o in questo sono uornini qualífica,ti, no'n sotro riusciremo a mettere sempre meglio in luce le ragioni e gli aspetti della crisi culturale deile attuàil classi dominanti, e quindi saromo in grado di avvicinare gii esitanti, i perplessi e per 1o meno di <liscorre're oon ,tro.o; ntu drr*Jo inaio a\ lou"lo n...r.urio per gettare le basi di r,rna nuova cul'tura italiana, ,cii una cultuira socia1.is,ta, ne faremo rnaturare g1i elementi e via via, ii svilupperenro. A clues,to pr:nto però biscgna insistere che sbaglieremfia se aÍíer' nrassimo con prfosopopca che .rna c'.rit.,ra socialisti ne1 nostro p'aese esiste già e, cle'ato,ci di cluesta ,oultura nofl so quaje mo,cle11o, pensassirno no,r ci sperta al,tro che tr-inciar giuclizi a destra e a marlca-' .UrM "1t. cu],tur.n socialìsta ítaliana non esiste ancora. Si deve Íarmare. Suaao travorando e cormbattendo per forrnarla ed esqa è in formazj,ofle e 6!'afiz'a' e in tutti gli atrtr:i campi per i quali 57) .l mo,,lo come avanza la coscienza scciali'sta nelle mas'se in riL'tztt'" ìn r.,tto il paese. No,n,c'è poiò 'ancora, e ckr:bbiamo avere LìLic{ro lirlrite, se vogliamo essefe in 'grado di farla pro- della cuitura dovremmo riuscire ad accenclerc una passione piú ".^ I socialisti del passato, quantunque fo'ssero ,lo*ir.i dt .d"" *^t-1d.. e dí cultura non narxista, riuscivano p.ro u f;r;';; ,ìitj, *** no'n ci riusciamo noi ora. Qua,ndo Enrico Fe,rri o Podr..., Jri,l:u*'o fin nelle province piú arre,rate a sfidare il canonico d.il, ;;i::tun" circa le pro'e d.il'àsis,renza di Dio, è vero;il,..*ni'Jrt"1r[$l'|] mucchio ,cli sci,o,cchezze, tna è anche vero che sí trattava ,l,i u.o-ì^tto dobbiamo soliecitare e aiutare nteraento alla commissione cultutale vi i \ pr'rnto di partenza; ci dàLnno ìilrr,ri::iirrlo e il leninísmo ci dànno i1 delle q'es,t;oni che soluzio'e e per cornprensione 1a ,,. ,,1,.,-,- ,,"ne,.ale t.""'l1e arti e altri lette'ratura, anche la la stor1a e i,,1,.'-i'c,cc,,oilir, t'g'l'l.l'"'i'ti, ci dà un Sovietica L'Unio'e sociale. e ,'irr inLeilerluale ttil:.'il ,:,..l,-.rio insis'rer:ì ncn si e cuhura socialisra, una cii di cleuione alel'1a questo esempio. di studio necessità del1o ;i.,''.iùrr,, ;zr sulh latttr hrnno ie orti ir scicnza, pcnsicto, il chc prcgr.ssi :':;",..,,.i ,1..i rariovorlo pebsi che e negli Sovietica nell'Unione 'alt'ri i.lc.n:lt, 'si ""ri.,n,r., tf s.rcir,lisnro. L^ cteazrane di una cultura socialista itaiiaria è però ì** rt'lazionc ii 1,,r',;'i , ;,:rl iicoìrrc ilJjtio, chc si pone I lloi in sirc:la IJla poiitica. e econcnaica l'azione proglerlisce nci rlit ,,1 ,o.t,, c,.rli-ie nazionale è ma co'ntenulo' per su<l il infa,tti, ta1'e, è so,tial,ista "ulr.rr,.I.,.,r,r,i.,.a. eues,to è un punto che non dobbiamc mai dime'nticare, i", l^ pel sapel: s,tate in guardia e comilattefe co1xtto í,1 cosmopoli.1. .,r l,,tn tisn-ro it-n;.-cr-idislico e c1e,iícale, clall'altro laro p'erché ci richiama atla necr..ssifà cl.i cono,scere a fondo g1i eJrementi della cutrtu::a italiana e di seguire e ccunprendere in tutti i suoi aspetti la crisi che questa cultura sri amr:avclsatl,lo. iJtro dí q'.resti asp,eiti è ia negazione c.[el]a tradizior-ie cultLirale i:aliana ne1le s.ue parti migliori, in quello che è s'ia,to i:l s'uo valoie c| lilrr:rtzì, di pro'gresso, di ers,altazione cleLla ,ragi'o,r-le. Noor è velo infatti, che in i,rna,società che ò sempre stata divisa in cl,assi,e cloir-lii-rala dn gr,-rppi reuicnari, 1a 'cul,ltlr'a ciebba per forza esrsere s'tata scmpfe e in tuîro un assieme di elementi teazionali, di c,--'i q,.resti gruppi si siano seirriti per con,soiiciare il loro dominio. La cultr-r,ra è una va,srtissima aren,a. r-io,..: si combaLtono l,oite accanife, tra ciri vuole andare ar./o'lrli e crri c'-r-:L di rllpediL'lo, tra il lrlovo e i,l vecchio, tra ciò che sgorga ilall'.r.nit,rl ;rnpol"r. e ciò che ten'de a compiimere q-Llesto animo e impedìre lr l:f ;,.ra;ric,rr contirr,-ra tli esso dalic vcccIie oopi'cssioni. irrl:erslizioni, ;,'aLrlc. l{ella uadizione nazionale e popolare dcbbiamo saper scav:ile, ilrnriue, Fer sjcoprire gii elernenti italrani di una c'.rit'-rLa sc'cialista nostfa. i'-j utrl cul Lura socialis'ta t'ta\iana, Giordano Brrttlc e Galileo Gali, ,lr:'|tlri, lct "rLìi.ì ilnl'Jjrtanza ben piti grande che pcr 'altri paesi, pc'r ciò c]rc:;nrr1: r,rti c per la riaccia profonda che hannc lasciato. Irer quan"to dr tLrlr-' l. prrri e con ,ogni sorta cii me'zzi Io abbiano cercato e 1<l cetchirr,', (iuesr.e traccin rron riuscirallno a cnncclltrlu. Lo slesso urovirnento anticlericale che del lJruno prese il norne ne de'tÉe una prova, 574 Palniro Togliatti Ínter|ento alla e 1o dico prlr f,iconoscendo ciò .he quel movimento ebbe di saansarneqhe scierl,tifioo, di superficiale e di sbagliato. Dobbi,arno certamentre far conoscer''e agli uomini colti i,taliani esempio, il pensiero di Bielinski, grancle plnsatore e critico il; f.T l'otrtocento, e dobbiamo far.lo anche per combattere quell'analfabetisrno in cui il croce, per esempi', vcr*ebbe mantenere jia cultura italiani per quanro si riferisce alla conoscenza di quelle correnti intellettuali p,rogressive che hanno contribui,to al trionfo del marxis,rno in Russia_ Per la formazione, però, di una cultura ,sociali'ta italiana, il pensarore di cui, in questo campo, dobbiamo saper valutare sia le posizi,oni pnogressive che i limi,ti, è prima di tutto Francesco De Sancti,s. Cosí nqa vogiio nem'meno aprire un dibartito circa i meriti relativi di Giorgio di Antonio Labriola: per noi, però, Antonio Labriola"rimane il perìsarore che, affond,ando le radici nella cultura itaJiana de,lla rnetà dell'Otrtocento, con un colpo d'ala apre al pensiero 'progres.sivo Flechanov e del nostr.o paese la via maestra del marxismo. L'importanza di Gramsci nello sviluppo de1la cul,tura j,taliana mi pare sia cosí grande rappunto perché ha saputo muoversi con sicurezza ín questa direzione e con questo metodo. Sin dai primi anni dell'uni versità, ricordo, egli possedeva i ciassici del pensiero ma,rxist,a che allora. erano noti in Italia, Marx, Engels, Lab,riola. In seguito avev@ corìosciuto Lenin e Stalin. Nei suoi Quaderni d,el carcere, però, quan'dc egli esamina le varie cor,re,n,ti ed espressioni deLla cultura italiana, norì Lrovarc mai una puta negazione o una corìtr:apposizione astratta di una realtà a un modello. Vi è invece senìpre I'analisi atteota, oggettiva, di tutte le posizioni di pensiero e di cultura che lo interessano e che egli scoÍìpone nei loro elementi, di cui mostra I'otigine, il rapporto co,n le posizioni Ia ,contraddizione, I'inconsistenza. Egli segue questo me,toclo anche nell'esame di posizioni a prima vista iiesigniiicanti; ed è l'applicazione costante di q.resto -.todo che rende la sria critica cosl de'1 m'ondo reale, efficàce, perché la fa sgorgare dalle cose s,tesse, claJl'interno di quel mondo intellettuale che studia. Dobbiarno avere coscien za che nella crisi attuale d"l mondo c'-tlturale italiano, che rion è separabile dalla anche piú profonda crisi politica lorrtrib,,lrt ulla e sociale, matuîano già oggi gii elementi .i.,J ;;;; & nascí,ta e affermazione di una cul,tura .o.iutiuiu. p", 1u ^xutu,ion" essi è necessario un lavoro ampio c renace, che va dalla migliore conÙ d"llÍ soenza <lel marxismo per parte rìosffa, aXlo studio , il?u lrrt 'u c" piú diverse oorrenti .li penriero; dalla popolaúzzazione e difftr'sione rl"o .u,lr...u nel popolo, ai contatto ui dibattito con gli "^ <li atrtri índir'azi culturali; clalla elaborari"n. esponontl ;;i;;1" ìortíu alli critica cotztmissione culturale 575 m'e selnbra -., nirrrii. I'n questo quadro cosí vasto e molteplice, a ciò che si tra qualsiasi conmaddizione 1. " Jebl" icornpa,rire evltlerrL! *.,-,-,-,,;or. e I'approfondimento della conoscenza del marxismo t. fl' *,.'_i clevc fare peî creafe il fronte di una efficace resistenza t,,t'u,i,l'i.-' ,r'oni culluiali reazionarie in no'e di una cultura iibera' ',rro:tressiva. I1 conttasro sarà insuperabile soltanto con coloro 't"t-iii,l, un itr,teresse reazionario, rinnegano le miglio'ri ,.ruo,to i||':i';;;,".i,., t'l'r'l',,"' crìlr:rrali italiane. rinncgano pcrsinc sc stessi per la paura Itii',i",rr"*,.sso 5 abbia a superare, sono tesi so,rdi e s,tupidi da,lla l'arttii]]1,.'.,.r1,;..lr,,rrr;iste. In que'sto quaclro trovano i1 loro posto tanto scienf inclagine t'6llrto facilmeot€, ta'nto si sollecita iir.'.r.,tr;r"r che non ,critica di indfuizzo, la Jotrta co1''tfo le correnti ,#i.,, "rig;.*tír. quanto la ,.rrì""rtì" c Collrt,to I'attuale disorg'anizzazioue cul:turale e scientifica, ii .""trtt" ccn le masse popolari, la colla.borazjone con coloro i quali ;.j;;" i pericoli che oggi ci rninacciano e vogliano lo,ttare conlo cli Jell,oPt'', ess i. La secr:nda questione sulla quale intendo richiamape 'lìa't'tenzione vostra, è tli arg,entzzazione. Non vi è niente che vacla avanrti bene, in un movitr:ii:'trto come il nos,tto, se non si dà allè ques,tioni di o'r'ganizzazione i1 cio-,,r:to rilievo. I-Io avvertito che sono stati fa,tti dei progressi, né si sottolinee'rà mai abbastanza i1 vaiole enorme che hanno, per 1a fornazior-,c r1i una cr-r.ltura p'ro,gressiva, i vari co,nvegni'che sono stali convocati pi:i 1'csarne di aspelti singo,li dell'altività cu,lturale. lvli sembra però che i:i manc,a anìcora, in ques'to campo, uno s,trumento di organizzaziotte rii cui s'ap,piamo servirci con la necessaria c'ontinuità e adattandolr: aì biso,gni dei movimento. Nel campo in quello coope'sindacale, rativo, ccc. vi è tutta una specializzazione di organtzzazioni, e questo consentc a1 ruovimento di nfforzarsi e affermarsi. Nel camp'o c;ultur'ale, vi è rrra gr:inde tncertezza e meLnca la soliclità. Si clice che il lavoro culruralc cl':ve esse,te affidato a compagni di pa'rticolnre preparazione e qualificar intellettuali, come usa dire. Sta bene, possiamo essete d'accordo; nril non vo'rremmo accadesse che, dopo avei afficlat'o i1 lavoro 'a una cotrìrnissione di due o tre co,mpagni, o anche a un solo compagno cosí chicnr;:o, g1i o,rganismi dirigenti del partito dimenticassero che u iavoro l,lrurale è p,arte essenziale e imp'ortante clella 1o'ro artivi'tà Polrtlî:ì c rli c,r;gxni2zazione e se ne lavasseto le mani. Gli o'rga,nisrrri llrrlcnLl di par-ìito non hanno qui solranto, come p'er tutti i campí ol lavoro, rn compito di stimolo, cont,rolio. ecc. Essi hanno anche un cornpì11' rii scelta clegii obiettivi che devono essere raggiunti, perché questi. ol-,;eLrivi non p"orro.ro essere uguali dappertutto e cambiano colle "'uaztc'li. Corne vi è un problema sindacale partioolare in cias'cuna Ydinrtro I o!!tdllt 576 Interuento alla comntissioue cultura!c località importante, per e,senrpio de1 salario deLle ressili o della r ,--'1* -rgal]iZ^"-..-i^,-^ l: f^t-l--;^^ -1^; -^^^^^*:^: ."î., ^^- co.sí"in -- 4 ,. ciascuna.r"""u,i.iol,Í. l*o:1.: :-.::l,l.,it blemí culturali pongono cl-re 9:1 sono di.rersi. se si riu,scirà u fr, ,.i t'u' 'si -ggte, frcr esrompio, e"cnrt.i^ , un .i.^.'l^ per *., circolo culturale ^^^.:^,-- jonrca, a Caulonia, v<rulvrrr4r -,-11^ sulla Lv>LLEra ruar4 ^ î^,,1^-^i^ costiera 'r. -.__"._", -i,;",_,\: ^,'1t,,*^l^ 4 in,.; suo cornpiro primo sa'rà probabilmente quello cli studiar.e i modi della l^r,^ lotta d'*'Jl".,o D^i:î.,: il compiro 01, :?::': l?:,11*"^'u'll _" !t _"" ",j.1 p"b;;., Ferl,arese iîl,:i:.*l N;1 î:':",.::?*ig:^^1 ?. _1 I".î?: dopo 1,e ailuvio'i, T:::',^ azione culturaie voleva dire e 'nel collegame'to organìrzzato tra I'e organizzaztoni pcpolari 'e i tecnici per fa elaboraaione dldl. stioni poste d,alle alluvi'oni ste,sse. ,,,,"_ E cosí via. interventi che 1-lo ascol,tato non mi è risuJ,tata, invece, questa varie,tà 'di lavoro cul'turale pel adesic,ne alle que's,tioni .ot.rt., b*uì tr)ag1i nna cliversità di indiúzzi e iniziative derivanti soJo dall'o,rientamento occasionale e dal genio dei nostri compagni. Valga I'esempio del modo profondamente diverso co,me hanno ríferito qui sul loro lavo,ro i co,mpagni di Milano e di Torrino. Né gli uni né g1i altri, pnobabilmente, adàriscono in pieno alla si,tuazione che sta davan,ti a loro, orientati come sono i p,rimi esclu,siva,men,te, pare, sull,a lot,ta conlro le manifes,tazioni di un,monopolio capitalistico ci.ttadino, i secondi in modo diverso. La prima cosa da richieclere è quindi che il lavoro culturalelpur essendo fatro da specialisti, sia diret,to dagli organi dirigenti di parrito normali, come avviene per tLxtto il resto. Ma quale deve essere 1a forma fond,amentale di organízzazione di ques,to lavoro? Le co,mmissioni cultuiali di federazione ecc. sono o'rganismi ris,ffetti. Po,ssono e debb,o,n,o essere in contatrto con organismi non di partito; non possono es,sere i1 luogo, il terreno di ques,to .contatfo e del1e collaborazioni che ne disrcendono. Si dovrebbe quindi I'avorate per otLterìete che esis'ta dappertr-ltto un organismo ,adatto a questo e a tuita l'attività cu,ltu,rale popolare ,e progressiva, e ques,to dowebbe es'sere íl circolo di cultura. S.nro.^d".. inino r.h.rn^j però. In alcuni luoghi questo può es'sere ,un circolo creato cla noi o con Î'aiuto di akn; al,ff'ove può essete un organisnno già esistenle, chiamato co,n nome diverso, ma che setva agli s'tessi fini; può essere una vecchia università poPo]a're e anclre altra iosa. Non è oÍÍntto erscluso, anzi sarà. talo,ra óesideta' bile che noi aderjamo a un organísmo fonda,ío e diret,to da altri. L'es' senziale è l'esistenza, fuori de1 purtito, di urt..rurl A""t*i"lra cul't|fale su cui po,ssano appoggia'rsi iniziative *ott.p1i.i ún p'îesti'gLo' " "fr.lfrfi, Vanno bene t. purché non siano ,;;,p;'; iillat ^n^ qtaltrìt' "Ànf.r!,.r., Si dovrebbero stabilire inoit*. scambi fr.q,r.ntiài ínf,o,rmazione -traluo' go e lnogo, per comba,ttere e suDer,a." l.'pi..àt"^;;h;-" l'*ol^@o localistico, e sempre tener p,resente le necessità che degli asp'eitt t . ,rr..lle :i.r messa al coflente in modo largo tutta ia i l opintone ^,.Ì,r ,::.' t,. vedo cjilesti ci,rcoli > o ( cent'ri > di cr:ltura 'diventare ot'bb',tt,l , un movimento il qr-rale'sol'1'evi e tra,tti le que"ì...;rrrt, cli riccrcn l: ì.1 .ì.i1,,,-,,,-!*,,ieila sclcnLificr, dclla liber;à c olganizzazione t"I " -i,,','r .lllla lctta contro 1'oscurtanti,smo e cosí via, giungendo ecc' Cosí crlst << ftit:,.;:t;.,;t tt1.'-,.,",.'. i1 pci.olo, a elaborare rivendicazioni concrete' un fro'nte delia cuitura serio, efficierate. Un conveij."ìi. cli siffatti centri culli-rra\i, organizzato bene, 'dcpo una ..i'.,i.rr.rr di lavoro iocale. srrebbc rrna ccsíì nL!ovc e n'ol1o inrrlrr.vverù ljl iì,i., nOltanrte t'"-'Lu . rnirr ploposta conclusiva è che i documenti di questa riuntone i1 par'ti,to, insieme co,1 testo J,i risolusiano me-csi a disposiziorle di 'tutto pctrà discu,te're i'n tutte 7e otgantzza' Cosí si )inn. .t'r" è siarc l:rfop-arato. ,ptoposte le modifiche o ie aggiunte che saÍ6.nno u1lr, ris;clu.zjone "1oni, preparazione dei dibattito migiior u,na si avrà e Darfann11 11,.::cos,sÍìIIe centrale. nei Comita,to avere Lr'mi vo.gliamo ilic su .r.i."ti i i i ri