Scalo di “interesse nazionale”

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Scalo di “interesse nazionale”
savigliano
AEROPORTO
In futuro, test di velivoli ultramoderni
Scalo di “interesse nazionale”
Splende il sole sull’aeroporto di Levaldigi. La settimana scorsa abbiamo raccontato del salvataggio dello scalo, e della ripresa del servizio Torre di controllo che era stato sospeso per un contenzioso con Enav, l’Ente nazionale di assistenza al volo, che lamentava mancati pagamenti. Con la positiva conseguenza che i voli Ryanair, trasferiti su Caselle e Genova, dal 18 agosto sono rientrati a
Levaldigi. Se poi le indicazioni della Commissione Trasporti della Camera diventeranno legge, Levaldigi non dovrà più pagare in
futuro la Torre, dal momento che il provvedimento parlamentare prevede che il costo
del servizio passi a carico dello Stato per tutti gli aeroporti di “interesse nazionale”.
E Levaldigi lo è. Nei giorni scorsi è arrivata la conferma che lo scalo è stato riconosciuto come uno dei 38 aeroporti di interesse nazionale ed inserito nel nuovo Piano trasporti.
Favorevoli il Governo, il Demanio, il Consiglio di Stato, le commissioni parlamentari, la
Conferenza Stato-Regioni: ora il decreto è alla firma del presidente della Repubblica Mattarella. Non si prevedono amare sorprese.
Levaldigi è uno scalo molto gradito dai
viaggiatori: in una decina di giorni, dal ripristino del servizio Torre, sono stati circa 7.000
i passeggeri che sono transitati dall’aeroporto di Cuneo a testimonianza di quello che molti sottolineano essere, «un’infrastruttura a misura d’uomo, con un comodo parcheggio, con
All’’aeroporto di Levaldigi, l’Augusta testerà e proverà il suo AW609, il “convertiplano”
personale professionale e cortese».
Ora però bisogna guardare al futuro. Un
futuro che passa attraverso nuove rotte commerciali. «Ci siamo già rimessi in attività per
cercare di trovare nuove tratte da aggiungere
a quelle già esistenti (Cagliari, Alghero, Trapani, Casablanca, Marrakech, Rodi, Palma
di Maiorca) – ha sottolineato il direttore generale Gian Piero Pepino –. Siamo fiduciosi e
sereni, anche grazie a questo ulteriore riconoscimento del nostro ruolo. L’inserimento
nel Piano degli aeroporti di interesse nazionale premia il risultato di tanti anni di lavoro».
Ma anche attraverso la partnership con
società all’avanguardia nella tecnologia del
volo per realizzare test e sperimentazioni. In
autunno, con Alenia e Sukhoi si svolgeranno le prove di certificazione del rumore per
il Superjet 100: saranno eseguiti passaggi
sulla pista, senza atterraggio, con varie configurazioni di peso e velocità, e tramite antenne e microfoni a terra saranno rilevati i
decibel. Successivamente sarà di base l’Augusta con il suo AW609, il “convertiplano”,
ovvero un velivolo che decolla ed atterra verticalmente, come un elicottero, ma vola in
modo orizzontale come un aereo. A chiudere i test, tra maggio a settembre 2016, l’Airbus 320.
Paolo Biancardi
AMBIENTE Il bivio di Solerette ha il primato negativo delle segnalazioni
De Lio: «Continuo abbandono di rifiuti»
Sembra impossibile che non
si riesca a debellare il problema
dell’abbandono rifiuti al bivio di
Solerette, sulla strada per Suniglia. È uno dei punti della nostra
città dove riceviamo più segnalazioni. L’ultima lunedì scorso, a cura del consigliere comunale di minoranza Maurizio De Lio, della li-
sta Siamo Savigliano.
«Mi preme far notare – scrive – come continui il degrado in alcune zone della nostra città e precisamente in strada Suniglia. Ho ricevuto lagnanze da alcuni cittadini saviglianesi: la situazione che si vede si
ripete ogni settimana. Le telecamere promesse dall’assessore all’Eco-
Nelle foto, due episodi di abbandono rifiuti al bivio di Solerette
logia, sono state messe e poi tolte.
Mi riferisce una signora che ora non
c’è più controllo ed ogni tarda sera,
ai cassonetti, c’è una processione di
persone che gettano ogni tipo di rifiuti: anche un favo con molte api.
L’amministrazione continua a non
risolvere la questione rifiuti: Savigliano città sporca!».
mercoledì 2 settembre 2015
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Chiamparino e Merlo:
«Sinergia con Caselle»
Importanti prese di posizione, negli ultimi giorni, riguardanti il ruolo di Levaldigi nei confronti dei suoi rapporti con Caselle e la Sagat, la società che gestisce l’aeroporto Sandro Pertini di Torino.
Ne ha parlato il Governatore del Piemonte Sergio
Chiamparino all’inaugurazione della Grande Fiera d’Estate di Cuneo venerdì 28 agosto (articolo a pagina 10). «Per
il futuro rimettiamoci ad un tavolo regionale e troviamo la sinergia necessaria per far collaborare Torino e Cuneo» ha detto Chiamparino all’amico Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo e principale
sponsor dello scalo. Un dietrofront su Levaldigi se si pensa che giusto un anno fa, a settembre 2014, Chiamparino
aveva sottolineato come l’aeroporto della Granda non
avrebbe più avuto i soldi della Regione: «mettiamo i soldi
destinati a Levaldigi – le sue parole – per finanziare le iniziative di promozione di Caselle, nell’ottica di una valorizzazione
del territorio».
«Con Caselle si deve trovare una partnership, non un contrasto». Questo il convincimento dell’industriale cuneese
Amilcare Merlo che si è speso in prima persona per il salvataggio dello scalo cuneese come racconta al mensile di
Confindustria Cuneo “Provincia Oggi”. «Finora la Geac si
è seduta al tavolo con Caselle come se fosse il povero di famiglia – ha aggiunto – adesso deve dialogare e cercare delle
diversificazioni di interessi, programmare rotte e orari diversi.
Levaldigi deve essere il vero secondo aeroporto della Regione
Piemonte». Quanto a Nizza, «è tutto da cominciare, ma le
potenzialità ci sono – ha concluso Merlo –: Levaldigi può diventare un punto di riferimento di Nizza, per i grandi operatori ad alto livello, un business per gli aerei privati, cosa che darà
la possibilità di avere collegamenti con aeroporti internazionali».
Pa. Bi.
SALUTE
Dono degli Amici dell’Ospedale
Strumento per Ginecologia
L’associazione Amici dell’Ospedale SS. Annunziata di Savigliano ha donato un nuovo strumento per la diagnosi e la terapia delle lesioni tumorali del collo dell’utero ad uno stadio iniziale. Andrà a sostituire un apparecchio
precedentemente usato, ormai
vecchio. «Questa nuova strumentazione, di ultima generazione tecnologica – spiega il primario di Ginecologia ed Ostetricia, Luciano
Luciano Galletto
Galletto – consente un miglioramento ulteriore della qualità del servizio offerto alle donne nell’ambito del progetto regionale “Prevenzione Serena” per la diagnosi precoce dei tumori dell’utero». Per questa donazione,
Galletto esprime «un sincero ringraziamento all’associazione,
ed in particolare al presidente Ezio Nava».