Corsi per Crediti ECM
Transcript
Corsi per Crediti ECM
CATALOGO CORSI ECM Edizione 2015 A cura di: CESVIP LOMBARDIA Provider accreditato ECM – CPD - Regione Lombardia Premessa CESVIP Lombardia - società di formazione operante a partire dal 1996 sul territorio lombardo attraverso le sue sette sedi – è organismo accreditato dalla “Commissione Nazionale per la Formazione Continua” in qualità di Provider per l’erogazione e gestione di attività didattiche finalizzate al rilascio di crediti E.C.M. Il sistema di Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) nasce con lo scopo di mantenere elevate le competenze dei professionisti di ambito sanitario nonché di garantire un diritto dei cittadini che richiedono operatori attenti, aggiornati, sensibili capaci di risposte che risolvano la domanda di cura ed al tempo stesso quelle più complessive di salute. Destinatari degli eventi E.C.M. – e quindi dei corsi inseriti nel presente Catalogo – sono da una parte il personale sanitario, medico e non medico, che opera all’interno di aziende di ambito sanitario sia private che pubbliche; dall’altra i liberi professionisti del medesimo settore, che possono trovare nei corsi proposti uno strumento di attestazione del loro necessario aggiornamento professionale. Grazie all’impegno di personale altamente qualificato - tra cui progettisti, docenti, coordinatori e tutor - CESVIP Lombardia è in grado di offrire programmi formativi efficaci ed aggiornati, erogati da docenti dalla conclamata esperienza didattica e in possesso di know how di alto livello. Con l’obiettivo di contribuire in maniera determinante a mantenere elevata la professionalità degli operatori sanitari, il nostro ente è da sempre attento a formulare interventi che risultino perfettamente in linea con le esigenze espresse dal settore sanitario lombardo e con le linee guida fornite dal Ministero della Salute e dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Elenco corsi AREA COMPETENZE TECNICHE - ambito SANITARIO Titolo evento/corso Ore corso Crediti ECM Pagina La gestione di pazienti affetti da malattia di Alzheimer e altre demenze senili 12 12 5 L'assistenza al paziente portatore di piaghe da decubito 12 12 6 Alimentazione e idratazione del paziente disfagico 12 12 6 L’importanza dell’alimentazione nelle patologie degenerative autoimmuni 8 8 7 Ore corso Crediti ECM Pagina Teamworking e dinamiche di gruppo 12 12 8 Strumenti e tecniche per la gestione dei conflitti 12 12 9 Modalità comunicative e gestione della relazione con i familiari delle persone assistite 8 8 9 Modalità di comunicazione efficace con la persona assistita e gestione della relazione d'aiuto 8 8 10 Accompagnamento al decesso del malato terminale e tecniche per l’elaborazione del lutto 12 12 10 Aggiornamenti professionali: accompagnamento al decesso del malato terminale e tecniche di animazione 16 16 11 Tecniche di ascolto e di costruzione della relazione e comunicazione con la famiglia 16 16 11 AREA COMUNICAZIONE Titolo evento/corso 3 AREA GIURIDICO-AMMINISTRATIVA Ore corso Crediti ECM Pagina Formazione sul modello D.Lgs 231/01 8 8 12 La gestione informatizzata della cartella clinica della persona assistita nelle strutture sanitarie 8 8 13 Titolo evento/corso AREA SICUREZZA SUL LAVORO Ore corso Crediti ECM Pagina Il Burn Out e la gestione dello stress 8 8 14 Tecniche per la movimentazione manuale di carichi e pazienti 8 8 15 BLSD - Rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce 8 8 15 Formazione iniziale per addetti al primo soccorso 16 16 16 Formazione iniziale per addetti antincendio in strutture a rischio incendio elevato 16 16 16 Formazione di base in materia di sicurezza, igiene e salute per lavoratori del settore sanitario (art. 87 D.Lgs. 81/08) 16 16 17 Titolo evento/corso 4 Corsi per il rilascio di crediti ECM Area COMPETENZE TECNICHE ambito SANITARIO LA GESTIONE DI PA ZIENTI AFFETTI DA MALATTIA DI ALZHEIMER E ALTRE DEMENZE SENILI Destinatari Infermieri e più genericamente tutto il personale con funzioni assistenziali-sanitarie che opera con soggetti affetti da Alzheimer o altre demenze senili. Obiettivi Il numero di pazienti affetti da malattia di Alzheimer è in crescita esponenziale all’interno delle società ad economia più avanzata. La gestione di questa tipologia di pazienti pone problematiche complesse di diversa natura, medica ma anche relazionale ed etica. La formazione e la qualificazione del personale addetto all’assistenza quotidiana del malato diventa pertanto un fattore fondamentale per consentire di gestire in modo efficace la relazione con il paziente e la famiglia e contenere i fattori di stress degli operatori. In considerazione del contesto appena descritto, l’obiettivo del corso è quello di favorire l'acquisizione degli elementi teorici e degli strumenti pratici per poter effettuare una corretta diagnosi e per eseguire un adeguato trattamento del paziente affetto da Malattia di Alzheimer o altre demenze. Avranno particolare rilevanza le metodiche di prevenzione e diagnosi precoce. Saranno inoltre presentati software a somministrazioni illimitate, realizzati per monitorare il decorso ed il trend di questi disturbi. Contenuti Durata 12 ore Il cervello: Neurofisiologia, neuropsicologia, e neuroanatomia La psicologia della III età Introduzione alla tematica Alzheimer e altre demenze Morbo di Parkinson La malattia di Creutzfeldt-Jacob e la Sindrome di Wernicke-Korsakoff Medicina preventiva e Genetica predittiva La genetica dell'Alzheimer Diagnosi precoce Le capacità operative necessarie per la gestione del paziente L’utilizzo delle tecniche di stimolazione/riabilitazione cognitiva 5 L’ASSISTENZA AL PAZIENTE PORTATORE DI PIAGHE DA DECUBITO Destinatari Medici, Infermieri, Operatori Socio Sanitari e più genericamente tutto il personale sanitario con funzioni assistenziali-sanitarie che opera con persone portatrici di lesioni da decubito. Obiettivi Favorire lo sviluppo di competenze per essere in grado di: riconoscere i diversi gradi e fasi dell’ulcera, i segni clinici di infezione locale per poter scegliere il presidio antidecubito più idoneo e pianificare interventi di prevenzione trattamento della LDD; applicare correttamente i prodotti per la medicazione in base ai nuovi standard previsti dalle linee guida e alla tipologia di medicazione che in questi ultimi anni ha permesso un nuovo approccio di cura al paziente portatore di LDD. Contenuti Durata 12 ore I gradi e le fasi di classificazione delle ulcere da pressione (LDD) Le linee guida dell’AHRQ sulla cura e sui principi assistenziali dei pazienti con ulcere La guarigione tessutale in ambiente umido I presidi di medicazione in relazione alle fasi ed ai gradi di sviluppo dell’ulcera Prevenzione delle LDD con l’utilizzo delle scale di valutazione/monitoraggio dello stato nutrizionale Utilizzo dei materassi antidecubito di terza generazione come prevenzione e trattamento delle LdD Riparazione tessutale in ambiente umido Preparazione del letto della ferita Il dolore: prevenzione del dolore al dressing change Lettura fotografica delle lesioni e rispettive fasi Tecniche per l’individuazione dello stato fisiologico e/o di alterazione della cute perilesionale ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE DEL PAZIENTE DISFAGICO Destinatari Medici, infermieri professionali e generici, operatori socio sanitari, fisioterapisti e tutte le professioni di ambito sanitario interessate ad acquisire competenze strutturate e aggiornate sul tema della disfagia. Obiettivi Le strutture socio sanitarie e assistenziali registrano un crescente incremento nel numero dei pazienti disfagici. La gestione di questa tipologia di pazienti pone problematiche complesse di diversa natura, medica ma anche relazionale ed etica. La formazione e la qualificazione del personale addetto all’assistenza quotidiana del malato diventa pertanto un fattore fondamentale per consentire di gestire in modo efficace la relazione con il paziente e la famiglia e contenere i fattori di stress degli operatori. In considerazione del contesto appena descritto, l’obiettivo del corso è quello di fornire un approfondimento sul tema della disfagia, con particolare riferimento alle tecniche e alle metodologie per favorire l’alimentazione e l’idratazione dell’ospite disfagico. Contenuti Durata Come cambia il corpo e la funzione alimentare nell’anziano Fattori di rischio di malnutrizione nella popolazione anziana Le tre fasi della deglutizione: orale, faringea, esofagea I disturbi della deglutizione Sintomi della disfagia: perdita di liquidi/cibi semisolidi/solidi ai lati della bocca durante il pasto; presenza di scialorrea; lungo tempo di permanenza del boccone in bocca con solidi/semisolidi/liquidi Cause di disfagia nell’anziano Identificazione degli anziani a rischio di disidratazione Modificazioni da invecchiamento primario e fattori estrinseci che interferiscono con l’atto deglutitorio Disfagia e Aspirazione: indicazioni e complicanze della Nutrizione Enterale Norme di gestione della sonda per la Nutrizione Enterale (P.E.G./S.N.G.) Quando sospendere o evitare la Nutrizione e Idratazione Enterale Tipi di dieta enterale: diete elementari o monometriche; diete semi-elementari o polimeriche 12 ore 6 L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOG IE DEGENERATIVE AUTOIMMUNI Destinatari Medici, Infermieri, Operatori Socio Sanitari e più genericamente tutte le professioni di ambito sanitario interessate ad acquisire competenze sul tema delle patologie autoimmuni e relativa alimentazione. Obiettivi Si definisce malattia autoimmune una condizione patologica provocata da una reazione immunitaria contro costituenti propri dell'organismo (cellule, proteine, frammenti peptidici) che vengono "scambiati" per agenti estranei pericolosi ed attaccati per essere distrutti. Le malattie autoimmuni di più frequente riscontro sono: l'artrite reumatoide, il diabete mellito di tipo I, il Morbo di Chron, la colite ulcerosa, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjogren, la psoriasi, la sclerodermia, la polimiosite, le connettiviti autoimmuni e la tiroidite di Hashimoto. Attraverso un'alimentazione corretta è possibile modificare il decorso della malattia, ridurre l'intensità ed il numero dei disturbi fisici ad essa correlati, allungare i periodi di benessere, diminuire le fasi di riacutizzazione e migliorare la prognosi. In considerazione del contesto appena descritto, l’obiettivo del corso è quello di fornire conoscenze aggiornate in materia di malattie degenerative autoimmuni e relative alla alimentazione più adeguata per le persone affette da tali patologie. Contenuti Durata Alimentazioni a base di alimenti ad alto contenuto di vitamine antiossidanti A, C, E Alimentazione senza alimenti ricchi di glutine (grano, farro, kamut, seitan) Alimentazione alternativa ai dolci tradizionali sostituendo latte, uova, burro e zucchero con latti vegetali (di riso, soia, avena, mandorla), creme di nocciola, uva passa e succo di mela Tecniche di mantenimento di un peso corretto (BMI compreso fra 18.5 e 24.9) La prevenzione dell’insorgere di radicali liberi e infiammazione dei tessuti Cenni su molecole dotate di attività antinfiammatoria: polifenoli, capsaicina, reveratrolo, etc. Modalità per posizionare, gestire e monitorare le vie di accesso e del paziente in NP 8 ore 7 Corsi per il rilascio di crediti ECM Area COMUNICAZIONE TEAMWORKING E DINAMICHE DI GRUPPO Destinatari Medici, infermieri, operatori sanitari, fisioterapisti e più genericamente tutto il personale di strutture sanitarie che si operano in équipe con la finalità comune di assistere le persone ospiti della struttura. Obiettivi Il corso si focalizzerà sulle tematiche legate alla costruzione di un team di lavoro e alla gestione delle sue dinamiche interne. Il buon funzionamento delle diverse équipe che operano nelle strutture sociosanitarie è infatti un fattore centrale per la riuscita dell’intervento terapeutico e per contenere i fattori di stress e di burn out. Questi dunque gli obiettivi che si intende perseguire: - incrementare le competenze comunicative relazionali ed organizzative dei partecipanti - accrescere la capacità degli operatori di interagire con i colleghi - incrementare lo spirito di collaborazione interdisciplinare - accrescere la capacità di condurre con efficacia le riunioni di equipe Contenuti Durata Dinamiche di gruppo: da gruppo a gruppo di lavoro La collaborazione e la comprensione, la capacità di integrazione delle diversità Comunicare efficacemente all'interno del proprio gruppo di lavoro, le difficoltà comunicative Riconoscere e risolvere problemi in gruppo, definire e valutare programmi di gruppo Adottare modalità cooperative per produrre un risultato collettivo Metodi e strumenti per il lavoro di gruppo efficace: metodologie del lavoro di gruppo e la partecipazione nei diversi ruoli; la partecipazione attiva Il lavoro all’interno di un’equipe: metodi e tecniche di problem setting e solving Tecniche e strumenti per la gestione dei conflitti all’interno del gruppo di lavoro Processi di decisione di gruppo: riconoscere e risolvere problemi in gruppo, produrre soluzioni e risultati collettivi 12 ore 8 STRUMENTI E TECNICHE PER LA GESTIONE DEI CONFLITTI Destinatari Medici, infermieri, operatori sanitari, fisioterapisti, psicologi, educatori professionali e più genericamente tutto il personale di strutture sanitarie che operano in équipe e si relazionano quotidianamente con le persone assistite. Obiettivi I cambiamenti sempre più veloci aumentano il numero di conflitti che si creano all’interno delle aziende, in particolar modo all’interno di strutture che erogano servizi alla persona – quali la RSA – vista la “delicata” utenza di riferimento che molto spesso ingenera nell’operatore processi di stress, tensioni legate al coinvolgimento emotivo, non ultimo fenomeni di burn out. Il conflitto è un'esperienza emotivamente impegnativa ma di per sé non è positivo né negativo. La connotazione che avrà dipende da come sarà affrontato. Affrontare e risolvere positivamente un conflitto consente una crescita importante delle persone coinvolte. Se un conflitto si spegne senza che venga gestito niente può garantirci che non ne possa nascere un altro ancora più pericoloso. Contenuti Durata 12 ore Individuazione ed analisi delle diverse tipologie di conflitti L'incidenza dei conflitti sul clima interno alla struttura sanitaria Minimizzare il danno economico per l'ente derivante dai conflitti interni Trasformare l'energia negativa dei conflitti in fattori motivanti Conflitti distruttivi e conflitti costruttivi: riuscire ad individuarli per scegliere la soluzione più adatta Strumenti e tecniche per risolvere i conflitti La negoziazione degli interessi contrapposti Il rispetto delle regole interne Il Piano Personale di Miglioramento: costruire un piano d’azione concreto per lavorare sulle proprie aree di miglioramento individuate durante il corso di formazione. MODALITÀ COMUNICATIVE E GESTIONE DELLA RELAZIONE CON I FAMILIARI DELLE PERSONE ASSISTITE Destinatari Infermieri, operatori sanitari, educatori professionali, psicologi e più genericamente tutto il personale sanitario che si relaziona con i familiari delle persone assistite. Obiettivi Il corso si focalizzerà su una tematica centrale per gli operatori sanitari in particolare per quelli che lavorano con minori o persone comunque non autosufficienti e che quindi devono necessariamente instaurare relazioni positive ed efficace con la famiglia in modo da farne un valido alleato nel processo terapeutico/riabilitativo del soggetto. L’obiettivo è quello di fornire conoscenze strumenti e tecniche per comunicare efficacemente con le famiglie al fine di costruire una opportuna e positiva relazione. Contenuti Durata Elementi e caratteristiche della relazione con la famiglia nel contesto educativo Le varie fasi della relazione, modalità e strumenti per osservare, interpretare, calibrare, guidare Elementi della comunicazione: verbale, non verbale, paraverbale Modalità di organizzazione di una comunicazione in rapporto al contesto di riferimento, agli obiettivi, alle caratteristiche degli interlocutori/destinatari La comunicazione empatica e la capacità di ascolto attivo Distorsioni ed errori nel processo di comunicazione e la gestione efficace delle obiezioni La gestione della comunicazione nei contesti di gruppo (riunioni, incontri, ecc.) 8 ore 9 MODALITÀ DI COMUNICAZIONE EFFICACE CON LA PERSONA ASSISTITA E GESTIONE DELLA RELAZIONE D’AIUTO Destinatari Infermieri, operatori sanitari, educatori professionali, psicologi e più genericamente tutto il personale sanitario che si relaziona con le persone assistite e con i loro familiari. Obiettivi Il corso si focalizza sulle problematiche legate alla gestione della relazione di aiuto in situazioni di multi problematicità e conflittualità latente o palese tra di diversi soggetti coinvolti nella relazione: utente , operatore, famiglia e intende fornire le competenze necessarie a gestire in modo efficace la relazione d’aiuto con l’utente e la famiglia, soprattutto in situazioni di conflitto intra-familiare o tra utente e struttura. Contenuti Durata 8 ore Il concetto di relazione d’aiuto L’intelligenza emotiva: la condivisione sociale delle emozioni L’ascolto empatico La comunicazione verbale e non verbale L’osservazione del contesto La risposta al bisogno di aiuto: la condivisione La relazione d’aiuto in ambito assistenziale, sanitario ed educativo Gestione delle relazioni e dei conflitti con le famiglie degli utenti ACCOMPAGNAMENTO AL DECESSO DEL MALATO TERMINALE E TECNICHE PER L’ELABORAZIONE DEL LUTTO Destinatari Infermieri, operatori socio sanitari e più genericamente tutto il personale di strutture sanitarie che si relaziona con malati terminali e con i relativi familiari. Obiettivi La morte all’interno di una struttura sanitaria è un evento quasi quotidiano a cui però l’operatore non riesce mai ad abituarsi in quanto ogni esperienza di accompagnamento del paziente alla morte fa vibrare corde personali particolari legate anche al momento e alle esperienze personali che l’operatore sta vivendo. Per questo diventa sempre più necessario fornire al personale sanitario gli strumenti per gestire il dolore accompagnamento alla morte. La gestione di questa tipologia di pazienti pone problematiche complesse di diversa natura, medica ma anche relazionale ed etica. La formazione e la qualificazione del personale addetto all’assistenza quotidiana del malato diventa pertanto un fattore fondamentale per consentire di gestire in modo efficace la relazione con il paziente e la famiglia e contenere i fattori di stress degli operatori. Contenuti Durata Situazioni traumatiche e psicologiche delle situazioni di crisi L’elaborazione individuale e collettiva della crisi L’accompagnamento al decesso da parte dell’operatore nei confronti della persona morente La normalizzazione della situazione di crisi Fattori e strumenti della normalizzazione: dall’empatia alla ricostruzione dei significati La relazione d’aiuto nelle situazioni critiche tra psicologia ed etica La gestione del coinvolgimento emotivo nelle situazioni di decesso della persona assistita Psicologia, psicofisiologia e psicopatologia del lutto Psicodiagnostica del lutto e delle situazioni traumatiche tra metodo scientifico ed empatia L’assistenza psico-sociale delle famiglie in lutto per morte naturale (malattia e vecchiaia) o traumatica (morte di un bambino, suicidio, etc.) nelle strutture sanitarie Strumento e tecniche volte a favorire l’elaborazione del lutto 12 ore 10 AGGIORNAMENTI PROFESSIONALI: ACCOMPAGNAMENTO AL DECESSO DEL MALATO TERMINALE E TECNICHE DI ANIMAZIONE Destinatari Infermieri, operatori socio sanitario e animativo, più genericamente tutto il personale di strutture sanitarie che si relaziona con malati terminali e con i relativi familiari. Obiettivi Fornire al personale sanitario gli strumenti sia per gestire le attività animative all’interno della struttura, sia per gestire il processo di accompagnamento alla morte. Contenuti Durata Situazioni traumatiche e psicologiche delle situazioni di crisi L’elaborazione individuale e collettiva della crisi Il coinvolgimento emotivo L’accompagnamento al decesso da parte dell’operatore nei confronti della persona morente La normalizzazione della situazione di crisi Fattori e strumenti della normalizzazione: dall’empatia alla ricostruzione dei significati La relazione d’aiuto nelle situazioni critiche tra psicologia ed etica La gestione del coinvolgimento emotivo nelle situazioni critiche e la prevenzione del burn out e delle crisi dei caregivers Psicologia, psicofisiologia e psicopatologia del lutto Psicodiagnostica del lutto e delle situazioni traumatiche tra metodo scientifico ed empatia L’assistenza psico-sociale delle famiglie in lutto per morte naturale (malattia e vecchiaia) o traumatica (morte di un bambino, suicidio, etc.) nelle strutture sanitarie Strumento e tecniche volte a favorire l’elaborazione del lutto Il gruppo nell’RSA Coinvolgere l’anziano Le attività educative Le attività ricreative, culturali e artistiche Le attività motorie 16 ore TECNICHE DI ASCOLTO E DI COSTRUZIONE DELLA RELAZIONE E COMUNICAZIONE CON LA FAMIGLI A Destinatari Infermieri, operatori socio sanitari e più genericamente tutto il personale di strutture sanitarie che si relaziona con malati terminali e con i relativi familiari. Obiettivi Favorire l’acquisizione di modalità e strumenti per una corretta e proficua relazione con i familiari delle persone assistite nei vari servizi socio-assistenziali e sanitari (in particolare ADI e SAD). Contenuti Durata Comunicazione come processo sociale Elementi della comunicazione: i “livelli” verbale, non verbale e paraverbale Modalità di organizzazione di una comunicazione in rapporto al contesto di riferimento, agli obiettivi, alle caratteristiche degli interlocutori/destinatari Modalità e strumenti per osservare, interpretare, calibrare, guidare La comunicazione empatica e la capacità di ascolto La gestione delle emozioni Comunicazione come processo sociale Elementi della comunicazione: i “livelli” verbale, non verbale e paraverbale Modalità di organizzazione di una comunicazione in rapporto al contesto di riferimento, agli obiettivi, alle caratteristiche degli interlocutori/destinatari Modalità e strumenti per osservare, interpretare, calibrare, guidare La comunicazione empatica e la capacità di ascolto La gestione delle emozioni 16 ore 11 Corsi per il rilascio di crediti ECM Area GIURIDICO-AMMINISTRATIVA FORMAZIONE SUL MODELLO D.LGS 231/01 Destinatari Tutto il personale sanitario incaricato alla predisposizione di modelli organizzativi coerenti con quanto previsto dal D.Lgs. 231/01. Obiettivi Il Decreto n.231 dell’8 giugno 2001 ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, prevedendo la possibilità, o meglio il rischio, che società ed enti possano essere direttamente chiamati a rispondere dei reati commessi nel loro interesse da dirigenti, dipendenti, partner o collaboratori, e da tutti coloro che operano in nome e per conto della società, dai quali quest’ultima tragga un interesse o un vantaggio. Si tratta di una responsabilità che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto. In considerazione del contesto appena descritto, l’obiettivo del corso è quello di fornire ai partecipanti nozioni necessarie alla realizzazione, all'interno dell’azienda di appartenenza, di progetti di adeguamento alle regole disciplinate dal D.Lgs. 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Contenuti Durata Inquadramento generale della normativa di riferimento e principali novità apportate dal D.Lgs 231 Disciplina del D.Lgs. 231/01: soggetti interessati, responsabilità dell’Ente Individuazione delle aree e dei processi a rischio Tipologie di reati previsti dal D.Lgs. 231/01 Predisposizione di organigrammi e mansionari dettagliati e aggiornati Mappatura normativa e protocolli Composizione del modello: parte generale, codice etico, sistema sanzionatorio, capitolo sulla governante, parti speciali per ciascuna tipologia di reato Esame del modello base Estensione del modello nei gruppi di imprese 8 ore 12 LA GESTIONE INFORMATIZZATA DELLA CARTELLA CLINICA DELLA PERSONA ASSISTITA NELLE STRUTTURE SANITARIE Destinatari Tutte le professioni sanitarie interessate ad approfondire legate alla gestione cartacea e/o informatizzata della cartella clinica all’interno delle strutture sanitarie. Obiettivi In questi ultimi decenni, la cartella clinica è diventata sempre di più uno strumento essenziale e, al tempo stesso, un problema complesso. Infatti, da semplice registrazione di dati essenziali del paziente e della sua malattia, si è passati ad una raccolta di sempre più numerosi documenti sanitari ed informazioni che, nella loro articolazione organica e logica, devono soddisfare numerose necessità, e non solo quelle strettamente clinico-diagnostico-terapeutiche del paziente. Pertanto, alle strutture sanitarie è imposta la necessità di gestire la documentazione clinica secondo regole codificate o, per meglio dire, basate su criteri di rintracciabilità, chiarezza, accuratezza, veridicità, pertinenza e completezza. In considerazione del contesto appena descritto, l’obiettivo del corso è quello di fornire competenze in materia di gestione della cartella clinica come strumento di lavoro e documento medico-legale. Contenuti Durata 8 ore Introduzione alla Cartella Clinica e cenni storici Struttura e gestione della Cartella Clinica Considerazioni Medico Legali - Responsabilità - Diritto all’anonimato e Privacy Custodia (Conservazione - Archiviazione - Alienazione) Cartella clinica informatica Evoluzione della cartella clinica: da “time-oriented” a “problem oriented” Dalla gestione dei dati anagrafici al completamento della scheda anamnestica. La registrazione del consenso informatico Le modalità di organizzazione dei dati clinici nella cartella clinica informatizzata 13 Corsi per il rilascio di crediti ECM Area SICUREZZA SUL LAVORO IL BURN OUT E LA GESTIONE DELLO STRESS Destinatari Lavoratori impiegati in strutture sanitarie soggetti a rischio stress che necessitano della relativa formazione ai sensi del D.Lgs. 81/08 che ha introdotto l'obbligo per il datore di lavoro di valutare il rischio stress lavoro-correlato nonché formare ed informare i lavoratori su questo fattore di rischio. Obiettivi Il D.Lgs.81/08 ha introdotto l'obbligo per il datore di lavoro di valutare il rischio stress lavoro correlato, nell'ambito della propria azienda, e formare ed informare i lavoratori su questo fattore di rischio. Ciò vale dunque anche per il settore sanitario, laddove questi sarà tenuto a verificare se sussista o meno la possibilità che le condizioni lavorative possano indurre nei lavoratori una condizione di stress e formare/informare i lavoratori su questo argomento con un apposito momento formativo. Il corso che stiamo proponendo intende fornire una panoramica sul tema dello stress lavoro correlato – presente in tutte le strutture sanitarie che erogano servizi di cura alla persona – nonché un approfondimento sui rischi psicosociali e in particolare sul rischio stress - burn out. Contenuti Modulo 1: “Stress lavoro correlato e rischi psico-sociali” I fattori di rischio psico-sociali nell'ottica del nuovo D. Lgs. 81/08 Patologie e disturbi derivanti dal rischio da stress lavoro-correlato La gestione dei rapporti interpersonali nello staff aziendale Il sistema di gestione aziendale per la prevenzione dal rischio stress lavoro-correlato Le misure di prevenzione e i comportamenti da assumere Modulo 2: “Strumenti e tecniche per la prevenzione e gestione dello stress” Inquadramento concettuale: cosa si intende per stress, burn out e coping I sintomi del burn out e le sue fasi La sindrome di burn out come malattia professionale nel lavoro assistenziale Modalità di prevenzione del rischio stress Modalità di intervento quando lo stress arriva al burn out Motivazione interiore e strategie di adattamento: la resilienza Il fitness cognitivo-emotivo Durata 8 ore 14 TECNICHE PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI E PAZIENTI Destinatari Medici, psicologi, infermieri, operatori e assistenti sanitari, educatori professionali e più genericamente tutto il personale sanitario soggetto ai rischi tipici della movimentazione delle persone. Obiettivi Il lavoro degli operatori sanitari richiede un impegno fisico non indifferente legato soprattutto alle attività di movimentazione delle persone assistite. Varie statistiche collocano le professioni sanitarie ed il personale ausiliario tra coloro che sono a più alto rischio di incorrere in danni muscolo-scheletrici in particolare per ciò che concerne la colonna vertebrale. Degli studi hanno dimostrato che la maggior parte delle giornate lavorative perse per malattie è imputabile alle lombalgie. Il lavoro manuale nell’assistenza ospedaliera non può certamente essere sradicato anche perché esso rappresenta un aspetto essenziale nella cura stessa dei pazienti. Nelle movimentazioni il personale addetto espone pericolosamente il suo rachide a sforzi eccessivi affaticandosi inutilmente e facilitando così l’insorgenza di dolori sia per sovraccarico articolare che muscolare. Contenuti Durata 8 ore Definizione del rischio MMC e inquadramento normativo Elementi di anatomia dell’apparato muscolo-scheletrico I rischi connessi all’attività di movimentazione manuale dei carichi e delle persone Le principali patologie dorso-lombari Valutazione del rischio per la movimentazione dei carichi e delle persone (Modello NIOSH) Tecniche e procedure da adottare per evitare di assumere posizioni pericolose I massimali di peso secondo la normativa Protocolli di sorveglianza sanitaria BLSD – RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE E DEFIBRILLAZIONE Destinatari Personale medico-infermieristico-sanitario che necessita di essere abilitato ad effettuare manovre rianimatorie e all'impiego del DAE (Defibrillatore semi-Automatico Esterno). Obiettivi Il Decreto 18 marzo 2011 ha determinato i criteri e le modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni di cui all'art. 2 della L. 191/09 e ha previsto la necessità di effettuare una formazione adeguata all’uso dei defibrillatori sia dei cittadini che del personale sanitario al fine di assicurare la presenza capillare sul territorio, a fianco dei defibrillatori, di personale in grado di utilizzare questa manovra in condizioni di sicurezza per il paziente lo stesso e per tutte le persone presenti intorno al paziente. La formazione del personale sanitario diventa quindi fondamentale per creare un nucleo di operatori qualificati in grado di svolgere a loro volta il compito di formatori dei colleghi e dei cittadini. Contenuti Durata 8 ore Riconoscimento dei segni di allarme dell´attacco cardiaco Valutazione dello stato di coscienza, del respiro spontaneo, dell´attività cardiaca Attivazione del sistema sanitario di emergenza Ventilazione artificiale con sistema pallone autoespansibile-maschera Uso della cannula di Guedel Valutazione del polso carotideo Massaggio cardiaco esterno Sequenza di rianimazione cardiorespiratoria a 2 soccorritori Posizione laterale di sicurezza Manovra di Heimlich (disostruzione delle vie aeree) Conoscenza dei meccanismi di base della terapia elettrica Conoscenza dei principi di funzionamento del defibrillatore semiautomatico Uso del defibrillatore semiautomatico 15 FORMAZIONE INIZIALE PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Destinatari Personale sanitario incaricato di attuare le misure di pronto soccorso (designati ai sensi dell'art. 18 del D. Lgs. 81/08) in aziende o unità produttive classificate nella tipologia Gruppo A ai sensi dell'art. 1 del decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 (aziende di ambito socio-sanitario). Obiettivi Erogare la formazione iniziale in materia di primo soccorso ai lavoratori designati dal Datore di Lavoro a far parte della “squadra di primo soccorso”, in coerenza con quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e come disciplinato dal D.M. 388/03 per quanto riguarda i contenuti formativi. Contenuti Modulo 1 “Formazione teorica” (8 ore) Modalità di allerta del sistema di soccorso Modalità di comunicazione delle informazioni ai Servizi di assistenza sanitaria di emergenza Modalità di riconoscimento di un’emergenza sanitaria Tecniche di autoprotezione del personale addetto al pronto soccorso Riconoscimento e limiti d'intervento di primo soccorso: lipotimia, sincope, shock, etc. Conoscenze generali sui traumi in ambiente di lavoro Conoscenze generali sulle patologie specifiche in ambiente di lavoro Modulo 2 “Formazione pratica (applicazione delle tecniche di primo soccorso)” (8 ore) Principali tecniche di comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N. Principali tecniche di primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute Principali tecniche di primo soccorso ella sindrome respiratoria acuta Principali tecniche di rianimazione cardiopolmonare Principali tecniche di tamponamento emorragico Principali tecniche di sollevamento, spostamento e trasporto del traumatizzato Principali tecniche di primo soccorso in caso di esposizione accidentale ad agenti chimici e biologici Durata 16 ore FORMAZIONE INIZIALE PER ADDETTI ANTINCENDIO IN STRUTTURE A RISCHIO INCENDIO ELEVATO Destinatari Personale sanitario designato, ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 81/08, per l’attuazione delle misure di prevenzione incendi ed evacuazione in contesti aziendali – come quello tipico delle strutture sanitarie – in cui si svolgono attività classificate "a rischio incendio elevato" come da D.M. 64/98. Obiettivi Erogare la formazione iniziale in materia di primo soccorso ai lavoratori designati dal Datore di Lavoro a far parte della “squadra di primo soccorso”, in coerenza con quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 e come disciplinato dal D.M. 388/03 per quanto riguarda i contenuti formativi. Contenuti Modulo 1 “Formazione teorica” (12 ore) Incendio e prevenzione: principi della combustione, sostanze estinguenti, etc. Misure di protezione antincendio, le vie d'esodo, le procedure da adottare in caso di incendio, allarme e evacuazione, i rapporti con i Vigili del Fuoco Procedure da adottare in caso di incendio: attrezzature e gli impianti di estinzione, i sistemi di allarme, la segnaletica di sicurezza, l'illuminazione di emergenza Modulo 2 “Formazione pratica (prova di spegnimento)” (4 ore) Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento Presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute. etc.) Esercitazione sull'uso delle attrezzature di spegnimento e di protezione individuale Durata 16 ore 16 FORMAZIONE DI BASE IN MATERIA DI SICUREZZA, IGIENE E SALUTE PER LAVORATORI DEL SETTORE SANITARIO (art. 37 D.Lgs. 81/08) Destinatari Tutto il personale sanitario che necessita di fruire del percorso di formazione di base in materia di sicurezza, igiene e salute, obbligatorio ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs. 81/08. Obiettivi Fornire conoscenze generali in materia di sicurezza sul lavoro nonché la formazione specifica per operare nel settore sanitario in condizioni di massima sicurezza, fornendo agli operatori del settore gli strumenti e le metodologie per prevenire l’insorgere dei rischi e mettere in atto azioni di protezione, in accordo anche con quanto previsto dai sistemi di gestioni dell’azienda di appartenenza. La durata e i contenuti del corso sono coerenti con quanto indicato all’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 che ha regolamentato l’art. 37 del Testo Unico. Contenuti Modulo 1 “Formazione Generale” (4 ore) Concetti base in materia di sicurezza Il funzionigramma della sicurezza nelle aziende: Datore di lavoro; dirigente; preposto; RSPP/ASPP; addetti a squadre antincendio e primo soccorso; RLS; medico competente. Diritti, doveri e sistema sanzionatorio Organismi di vigilanza, controllo e assistenza Modulo 2 “Formazione specifica per i lavoratori di ambito sanitario con mansioni a rischio alto” (12 ore) Caratteristiche e fenomenologia dei rischi tipici del settore sanitario: MMC, rischio biologico, rischio chimico, rischio stress Possibili danni alla salute per i lavoratori Modalità di valutazione del rischio in azienda Misure di prevenzione pianificate dal Datore di Lavoro Misure di protezione pianificate dal Datore di Lavoro DPI da indossare e comportamenti adeguati da assumere Durata 16 ore 17 LE NOSTRE SEDI ci puoi trovare a … Lodi Via Salvemini, 6/A - 26900 Lodi tel. 0371/ 430642 - fax 0371/ 956810 [email protected] Bergamo Via Andrea Gritti, 25 - 24125 Bergamo tel. 035/217904 - fax 035/4228587 [email protected] Varese - Area Varese, Como e Lecco Via Santa Croce, 7 - 21100 Varese Tel. 0332/263983 - Fax 0332/815091 [email protected] Cremona - Area Cremona e Brescia Via Antiche Fornaci, 51 - 26100 Cremona tel. 0372/432868 - fax 0372/ 437445 [email protected] Mantova Viale Piave, 26/b - 46100 Mantova tel. 0376/288025 - fax 0376/ 318923 [email protected] Pavia Via Rezia, 11 - 27100 Pavia tel. 0382/538884 - fax 0382/308942 [email protected] Sondrio Via Milano, 25/d - 23100 Sondrio tel. 0342/211708 - fax 0342/ 517259 [email protected] Milano - Area Milano e Monza Brianza Via dell’Unione, 4 –20121 Milano tel. 02/63793836 - fax 02/29011814 [email protected] 18