Ludovico Einaudi in concerto

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Ludovico Einaudi in concerto
Ludovico Einaudi in concerto
La sua musica affonda le radici nella tradizione classica con l'innesto di elementi derivati dalla
musica pop, rock, folk e contemporanea.
Le sue melodie, profondamente evocative e di grande impatto emotivo, lo hanno reso oggi uno
degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea.
A seguito del suo ultimo album, Divenire, ha fatto un tour europeo di oltre 80 concerti, culminato
nel novembre del 2007 con un concerto alla Royal Albert Hall di Londra davanti a 4000 persone.
Definito dalla critica come l'album della maturità, "Divenire" esce nel 2006 per la prestigiosa
etichetta britannica Decca e viene ristampato nel settembre 2007 in "limited editon cd + dvd", a
riprova del grande consenso che Einaudi si è ritagliato, anche e soprattutto all'estero.
Con “Divenire”, Einaudi, è stato per 22 settimane ininterrottamente presente nella classifica Nielsen
dei 100 CD più venduti sul territorio italiano e ha ricevuto il Disco D'Oro; un traguardo di rilievo
per un artista che più di ogni altro ha saputo fondere differenti forme musicali creando un
linguaggio inconfondibile, personale e suggestivo.
Con "Divenire", Einaudi ha avuto la nomination ai Classic Brit Awards 2008 (Londra, 8 maggio
2008) tra i dieci migliori album di musica classica.
Il brano "In un'altra vita" è stato scelto da Wim Wenders per il nuovo film “The PalermoShooting”,
presentato a al Festival di Cannes 2008.
Nato a Torino il 23 novembre 1955, si è diplomato in composizione al Conservatorio
G. Verdi di Milano, e si è perfezionato sotto la guida di Luciano Berio.
Verso la fine degli anni Ottanta attraversa un periodo di sperimentazione e ricerca, durante il quale
inizia a collaborare con il teatro e la danza.
Nel 1990 pubblica ‘Stanze', 16 composizioni interpretate dall’arpa elettrica di
Cecilia Chailly. L'album viene pubblicato anche in Inghilterra: si racconta che quando la BBC
mandò in onda alcuni brani, la segreteria dell'emittente britannica andò in tilt per rispondere agli
ascoltatori che volevano sapere chi era l'autore.
Ma è l'album ‘Le Onde' (1996) che rappresenta il vero punto di svolta nella sua carriera.
Con ‘Le Onde' Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato
dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf.
Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo
stile, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanime consenso di
pubblico e di critica.
Nel frattempo il regista Nanni Moretti sceglie alcuni brani per il suo film Aprile, a cui faranno
seguito una serie di proficue e premiate collaborazioni con il cinema, fra cui "Fuori dal Mondo"
(Echo Klassik Preis) e "Luce dei miei occhi" (Italian Music Awards), di Giuseppe Piccioni, "Dr
Zhivago" (Gold Word Medal New York Film Festival), di Giacomo Campiotti, "Sotto Falso Nome"
(Best Filmscore Avignon Festival), di Roberto Andò, fino al più recente This is England (Best
British Film – Bafta 2008), dell’inglese Shane Meadows
L'atteso seguito di "Le Onde" si intitola ‘Eden Roc' (1999) e prosegue la
ricerca sull'approfondimento della canzone strumentale iniziata precedentemente, con l'aggiunta di
un quintetto d'archi e della collaborazione con il grande musicista armeno Djivan Gasparijan.
Sul finire del 2001 è tempo di ‘I Giorni', altra raccolta di brani per piano solo, sulla scia di
un viaggio in Mali - terra di cantastorie e di antiche tradizioni musicali- durante il quale Einaudi
incontra il maestro della kora Toumani Diabate. L'album possiede una sua particolare leggerezza,
ma allo stesso tempo è ricco e profondo. Melodie lineari, tanto suggestive da apparire ancestrali, già
esistenti dentro ognuno di noi.
In Mali ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del Festival au Désert.
Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko, altro mostro sacro della kora.
Un brano di quella performance, ‘Chameaux', sarà inserito nel disco dal vivo 'Le Festival au
Désert'.
Einaudi ricambierà l'ospitalità invitando Sissoko in Italia per una serie di concerti e per registrare
l’album ‘Diario Mali’.
Il 2003 è caratterizzato da puntuali 'tutto esaurito' sia in Italia che all'estero, a
cominciare dalla Gran Bretagna, dove nel frattempo esce “Echoes” (The Einaudi Collection)', una
raccolta dei suoi successi, che supererà le 100 mila copie vendute.
Nello stesso anno è nel cartellone della Scala di Milano, dove registra il doppio live
‘LaScala:Concert 03 03 03', che contiene tutti i brani più noti dell'autore e anche un omaggio al
rock con una versione di “Lady Jane” dei Rolling Stones.
Quando esce ‘Una mattina’, il primo album firmato con la Decca, nell’autunno del 2004, il
disco schizza subito al primo posto delle charts britanniche di musica classica.
A colpire nel segno sono le melodie ondulatorie in continuo movimento, fra accelerazioni
improvvise e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari e ‘positive’.
Da quel momento, Einaudi inizia un tour fortunato e pressoché infinito, che lo porta in giro per
l’Europa, offrendogli spunti per collaborazioni inedite e sempre più stimolanti, in bilico tra
suoni classici e d'avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica.
Nel 2007 ha aderito a un progetto umanitario per la raccolta di fondi per la costruzione di
pozzi d'acqua in Africa, gestito dall'Associazione Ali 2000/Onlus
Nel 2008 prosegue con il tour internazionale, ha impegni concertistici in Italia, Svizzera,
Belgio, Olanda, Francia, Germania, India, Stati Uniti e Giappone.