Descrizione archivio Bonatti

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Descrizione archivio Bonatti
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DONAZIONE COLLEZIONI DELL’ARCHIVIO DI WALTER BONATTI
DESCRIZIONE DELLA RACCOLTA
L'archivio Bonatti è enorme perché Walter ha conservato moltissimo e ha avuto una vita ricca
di avvenimenti. Ma la cosa sorprendente (o che forse, per dire meglio, aiuta a comprendere la
precoce lucidità e la determinazione del personaggio) è che questa sua abitudine a conservare
si manifestò già a partire dall'adolescenza. Per capirci: il primo foglio del primo dei faldoni in
cui Walter raccolse sessant’anni di corrispondenza è un biglietto che gli passò una sua
compagna di seconda media...
A maggior ragione, la passione per l'alpinismo si tradusse da subito anche nella raccolta di
tutte le tracce della sua attività in parete: le foto di lui a 17-18 anni in Grigna con Andrea
Oggioni, Camillo Barzaghi e gli amici dei “Pell e Oss”; la lettera di “presentazione” con la quale
andò a conoscere Toni Gobbi a Courmayeur nel 1949; le relazioni, scritte a mano o già a
macchina, delle prime pareti e poi via via delle salite più impegnative; i ritagli dei giornali che
già alla fine degli anni Quaranta si accorgono delle qualità di quel gruppo di rocciatori; e
naturalmente le vecchie attrezzature, i primi chiodi e martelli...
Ai ricordi giovanili si aggiungono, via via, quelli della maturità, dalle lettere dal K2 ai diari del
Gasherbrum IV e del Rondoy, alle “fotocronache” delle salite al Bianco degli anni Cinquanta...
Un altro fattore che ha influenzato la vastità e la varietà dell'archivio è stato l'impegno (e il
talento) di Walter come comunicatore e divulgatore: aver “scoperto” la forza della scrittura
già all'inizio degli anni Cinquanta (su “Giovane montagna”) e aver presto cominciato a tenere
conferenze (la prima di cui si trova testimonianza è del 1953) ha fatto sì che in archivio si
siano conservati un gran numero di testi (dattiloscritti, appunti, relazioni tecniche,
conferenze, interventi e discorsi pubblici), oltre che pellicole e registrazioni audio e video).
Infine, naturalmente, la collaborazione con “Epoca” moltiplicò il numero e la qualità dei suoi
scatti fotografici, che si trovano in archivio insieme agli strumenti del suo lavoro: fotocamere,
cartine, documenti preparatori dei viaggi attorno al mondo... E a questi si aggiunsero
ovviamente nuove conferenze, interviste, ricordi...
In estrema sintesi: circa 7000 fotografie di montagna, dalla fine degli anni Quaranta agli anni
Ottanta; attrezzature alpinistiche degli anni Cinquanta-Sessanta (dalla solitaria sul pilastro
sud ovest del Petit Dru alla Nord del Cervino): abbigliamento, sacchi, caschi, chiodi, scarponi,
ramponi, piccozze, martelli, corde, pedule, occhiali... Circa 70.000 foto di viaggi esplorativi, dal
periodo in cui lavorava per “Epoca” (quindi, a partire dalla metà degli anni Sessanta) al 2000.
E ancora, 60 anni di ritagli stampa (quotidiani, periodici italiani ed esteri, riviste specializzate,
fumetti...). E 60 anni di corrispondenza con amici, colleghi, ammiratori, personalità...:
dattiloscritti, appunti, relazioni tecniche, conferenze, libri, interventi e discorsi pubblici,
pellicole, registrazioni audio e video, macchine fotografiche, mappe e documentazione varia …
La consistenza dell’intera Collezione dell’Archivio Walter Bonatti è stata stimata, con una
prima sommaria inventariazione di larga massima, in circa 250.000 pezzi.
Prima dell’attuale donazione, grazie alla collaborazione diretta con Walter Bonatti, il Museo
disponeva già di altre importanti collezioni:
- centinaia di dispositive/fotografie restaurate analogicamente alla fine degli anni 1990, sotto
la sua diretta supervisione;
- attrezzature del Gran Capucin 1951 (staffe di canapa, cordino porta chiodi con chiodi da
roccia e moschettoni, prototipo di cuneo di legno uguale ai due lasciati in parete, chiodi da
roccia e ghiaccio, martello da roccia; quest’ultimo usato anche sul Pilastro Ovest del Dru nel
1955);
- tutti i documentari prodotti direttamente dal Museomontagna o in collaborazione con RAI,
RAI – Sede Regionale Valle d’Aosta, TSI – Televisione Svizzera Italiana, FR3 Montagne
(Francia), Television Española – Al filo de lo Imposible (Spagna), Iceberg Film (Svizzera)…
- zaino, macchine fotografiche e documentazione varia del viaggio di Bonatti per “Epoca” in
Klondike (Canada-USA), pervenuti a seguito di una donazione esterna.
UFFICIO STAMPA MUSEOMONTAGNA: [email protected]