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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
GIoVedì 2 marzo 2017 - N. 1867 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e direttore: aCHIlle oTTaVIaNI
Aut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - C e n t r a l i n o 0 4 5 5 9 1 3 1 6
F a x 0 4 5 8 0 6 7 5 5 7 E - m a i l : r e d a z i o n e @ t v v e n e t o . c o m - St a m p a i n p r o p r i o - w w w. c r o n a c a d e l v e n e t o . c o m / i t / n e t / o r g
INFurIa la PolemICa sull’euTaNasIa
ViaGGi della MOrte, 3 Veneti in lista
PolTroNCINe
ValdeGaMberi-ruZZante
GruppO trOppO...MistO
Tutti pazzi per il il Gruppo misto
in Consiglio regionale? Caso più
unico che raro, scrive il Gazzettino, a distanza di dieci minuti l’uno dall’altro, a Palazzo
Ferro Fini sono piovute due
richieste. Identiche: «lascio il
mio gruppo in consiglio regionale del Veneto e fondo il gruppo
misto». e, altro caso più unico
che raro, i due manco si erano
parlati. ma questo non significa
che il secondo, il veroinese
stefano Valdegamberi, ormai ex
lista zaia non avesse intuito del
primo (Piero ruzzante, ormai ex
Pd). In questo ingorgo che si è
creato, Valdegamberi e ruzzante
vivono da separati in casa. In un
caso come questo, infatti con un
esponente di centrodestra e l’altro di centrosinistra, il Gruppo
rischia di essere un po’ troppo...misto. ma si sa, la politica
riserva anche di queste sorprese.
Valdegamberi e Ruzzante
OK
Il
percorso
Intrapreso
da
un
ex
consIglIere
c omunIstI I talIanI , morto In una
svIzzera . m Inato dalla s la aveva nomInato
provIncIale deI
clInIca
l a m o g l I e c o m e a m m I n I s t r at o r e d I s o s t e g n o
“Se abbiamo un diritto alla vita
abbiamo un diritto alla morte.
Sta a noi, deve essere riconosciuto a noi il poter decidere
del quando e del come. Indro
Montanelli aveva una idea ben
chiara di quello che sarebbe
dovuto accadere quando la
vita diventa una zavorra”. Ed è
il percorso che ha intrapreso
Vittorio Bisso, 53enne veneziano di Dolo, ex consigliere
provinciale dei Comunisti italiani, morto in una clinica svizzera in cui viene praticata
legalmente l'eutanasia. Aveva
scelto tempo fa, quando la Sla
cominciava a minare la sua
vita, di fare testamento biologico, nominando la moglie
"amministratore di sostegno" e
specificando che intendeva
rifiutare ogni tipo di accanimento una volta che la malattia si fosse aggravata. Bisso
non è il solo, scrive Il Gazzettino. Il sommerso dei viaggi
in Svizzera è pesante. In questo momento ci sono tre veneti che hanno chiesto la visita
per poter entrare nel program-
Giovanni Manildo
Perlustrazioni a sorpresa del sindaco
di Treviso, assieme ai vigili e al loro
cane Trixie nelle zone più calde della
città. Per i controlli antiaccattonaggio.
Vittorio
ma. Ogni settimana una trentina di italiani chiedono informazioni alle cliniche svizzere,
circa 1500 ogni anno. Come
poi vada a finire non si sa:
alcuni desistono, altri s’iscrivono alle associazioni (pagando
una quota annua), altri restano. Un percorso che l’Italia
vieta e che in altri Paesi è permesso si chiama "assistenza
al suicidio". Il cocktail di barbital (un barbiturico) deve essere portato alle labbra autonomamente, il resto lo fa la chi-
Bisso
mica e il paziente passa da un
profondo sonno alla morte.E
sul fronte delle malattie che
non lasciano scampo, come
quella che ha portato Bisso a
morire in Svizzera, arriva una
notizia che apre uno spiraglio.
Per la prima volta al mondo
sono infatti state trapiantate in
un uomo colpito da Sla delle
cellule staminali del cervello
prelevate da un feto morto per
cause naturali. L’ospedale è
quello di Padre Pio.
Cesare Albertini
Fernando Zilio
Il presidente della Camera di Commercio di
Padova ha visto sfumare la sua candidatura a sindaco per i Cinquestelle. Non ha ottenuto il via libera dallo staff di Beppe Grillo.
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KO
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 2
Regione
pFas:MOnitraGGiO dei pOZZi
per aniMali e irriGaZiOne
Assessore Giuseppe Pan: “ ARPAV raccoglierà mille campioni”
Parte la campagna di analisi e
monitoraggio che la Giunta
regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’agricoltura
Giuseppe Pan, ha affidato ad
Arpav sui pozzi privati utilizzati
per l’agricoltura e gli allevamenti
nei 21 comuni dell’area contaminata dalle sostanze perfluoroalchiliche. La Giunta regionale ha
stanziato 40 mila euro perché
Arpav effettui mille campionamenti nelle acque sotterranee
del Basso Veronese, del Vicentino e della Bassa Padovana,
al fine di accertare le concentrazioni dei Pfas ‘a catena corta’ e
‘lunga’, così come già effettuato
nella rete idrica degli acquedotti
ad uso civico.“Con questa indagine sarà possibile completare in
Giuseppe Pan
modo organico e scientifico il
quadro dell’inquinamento da
Pfas nell’area individuata –
dichiara l’assessore Pan – affiancando alle analisi sulle acque
superficiali già in essere e ai controlli biologici avviati sugli abitanti,
anche i dati sulla presenza di
queste sostanze nelle acque di
falda, attinte dagli utenti individuali attraverso i pozzi privati e
utilizzate per animali e colture
agricole”. I comuni interessati dal
monitoraggio sui pozzi sono Brendola, Sarego, Lonigo, Alonte,
Zimella, Asigliano Veneto, Cologna Veneta, Poiana Maggiore,
Noventa Vicentina, Pressana,
Rovereto di Guà, Montagnana,
Bevilacqua, Boschi Sant’Anna,
Terrazzo, Veronella, Minerbe,
Arcole, Legnago, Bonavigo e
Albaredo d’Adige. I risultati delle
analisi svolte dai laboratori Arpav
saranno trasmessi alle Ulss dei
territori interessati, ai titolari dei
pozzi contaminati e alle Direzioni
regionali competenti: Sanità e
Sociale, Tutela e sviluppo del territorio e Sviluppo economico.
padOVa, ValVOle Killer
l’Ospedale deVe risarcire
C’è una sentenza che ridà speranza ai 34 pazienti sui quali
erano state impiantate le valvole
killer, i dispositivi “TT” di produzione brasiliana risultati difettosi. Con
un pronunciamento depositato, il
tribunale civile di Venezia ha condannato l’Azienda Ospedaliera a
risarcire una signora operata nel
2002 e poi nuovamente nel 2003,
rilevando la violazione del “consenso informato”. In altre parole:
la paziente non sarebbe stata
adeguatamente informata sulle
caratteristiche delle valvole - che
erano di nuova generazione e in
uso da poco tempo in reparto - e
pertanto non c’è stata per lei la
possibilità di una scelta libera e
consapevole. L’azienda sanitaria
di Padova dovrà versarle circa 50
mila euro tra risarcimento danni e
spese. La sentenza arrivata dopo
11 anni dall’inizio della causa e
“Veterinari pOchi
e sGuarniti
sul territOriO”
Patrizia Bartelle riporta al centro
del dibattito la questione aviaria
focalizzando l'attenzione sul personale in prima linea per contenere l'emergenza. "Le aziende sanitarie coinvolte, e oltre a Rovigo
parliamo di Venezia, Verona e
Padova senza dimenticare i casi
del vicino mantovano - rileva la
consigliera regionale del M5S appaiono in difficoltà di fronte a
questo problema. I veterinari sono
pochissimi e spesso hanno un'età
media molto alta, fattore che rappresenta una criticità se considerato che in periodi come questo il
lavoro si moltiplica, sommandosi
infatti i vari controlli di prassi,
necessari, alla consueta attività
professionale". Ma c'è di più e la
Bartelle non manca di sottolinearlo: "La categoria lamenta un'ulteriore carenza che balza immediatamente all'occhio anche di un profano: a capo del dipartimento che
ne verifica l'operato non c'è un
veterinario e la cosa, se posso permettermi, non può non sorprendere...". Servono insomma investimenti adeguati come peraltro
richiesto ad alta voce dal Sivemp,
il Sindacato italiano veterinari di
medicina pubblica; posizione sposata anche dalla consigliera pentastellata. "Dopo la Blue tongue l'attuale epidemia di influenza aviaria
mette tutti di fronte alla situazione
del personale, che sconta organici
sottodimensionati: val la pena di
ricordare - incalza - che in ballo
non ci sono soltanto le sorti del
comparto agroalimentare veneto,
eccellenza messa seriamente a
rischio”.
Ospedale di Padova
dopo 15 dall’intervento chirurgico,
rappresenta un importante punto
a favore per i pazienti trapiantati;
una svolta dopo le molte decisioni avverse in ambito penale. Ci
sono, rileva il giudice, due diritti
fondamentali della persone, quello di essere curato e quello di rice-
vere le opportune informazioni in
ordine alla natura e ai possibili sviluppi del percorso terapeutico da
seguire. Di qui la condanna
dell’Azienda Ospedaliera a versare 35 mila euro a titolo di risarcimento danni più 15mila euro
per spese.
Patrizia Bartelle
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Cronaca del Veneto
Cronaca di Belluno
super cittadini
antideGradO
Il sindaco Jacopo massaro chiama a raccolta il Comitato scalette
di Lambioi: «per il degrado e il controllo della città abbiamo bisogno di
voi». L'inquilino di Palazzo Rosso
chiede, i cittadini rispondono. È
andata grosso modo così la riunione indetta da Massaro per un vis a
vis con i membri del Comitato che
da anni si prende cura del parco
fluviale di Lambioi pulendolo nelle
domeniche della bella stagione e
non solo. Ieri, a loro, è stato chiesto
uno sforzo in più. Perché il territorio è grande, tenerlo tutto sotto
controllo non è facile e c'è bisogno
che il buon esempio dato dal gruppo si diffonda anche in altre zone
della città. «Avremmo bisogno di
figure che ci diano una mano nell'ambito del degrado e del controllo della città ha esordito il primo cittadino mettendo subito sul piatto,
senza giri di parole, la richiesta -.
Le segnalazioni di fatto già ci sono
ma avremmo bisogno di rendere
la cosa sistematica, non sporadica». Il super cittadino dovrebbe, in
sostanza, occuparsi della pulizia di
certe zone della città come già fa
insieme al suo gruppo, ma anche
segnalare con l'invio di appositi
moduli compilati eventuali cose
che non vanno come ragazzi colti
a scarabocchiare i muri con le
bombolette spray, sacchi dell'immondizia abbandonati ai lati della
strada o fuori dai bidoni e altro.
Volendo potrebbe anche partecipare al corso di formazione di
Bellunum, per poi sensibilizzare i
concittadini al rispetto per l'ambiente e per gli spazi comuni. Il
Comitato, da parte sua, ha detto sì.
Ha ribadito la propria volontà di
pulire il parco di Lambioi e altre
aree verdi, e ha in un primo
momento espresso perplessità in
merito al controllo. Non vogliono
fare le sentinelle.
Jacopo Massaro
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 3
Cronaca di Padova
Medici tutti ObiettOri,
in 23 Ospedali per abOrtire
«Ho quarantuno anni, non sono
una ragazzina ma non si è mai
abbastanza adulti per vivere una
cosa così». Parla a voce bassa
ma ferma Giulia, la chiameremo
così, libero-professionista residente in centro città, madre di due
bambini. Per procedere all'interruzione volontaria della sua terza
gravidanza, Giulia ha contattato
23 ospedali. Del Veneto soprattutto, ma anche del Friuli e dell'Alto
Adige. Dopo il capoluogo, Giulia
entra in contatto con i presidi
ospedalieri della provincia. «Ho
chiamato Camposampiero ma mi
hanno rimandato a Cittadella
dove hanno detto che per competenza loro non possono, poi
Schiavonia, Piove di Sacco.
Ormai i tempi stringevano, per di
Medici in sala operatoria
più eravamo a ridosso delle festività di Natale e la cosa non aiutava».Una dopo l'altra, Giulia contatta 23 strutture ospedaliere. «Dopo
aver provato con tutte quelle del
Padovano, ho passato a tappeto il
Vicentino e il Veneziano, compre-
so Chioggia e Portogruaro, quindi
Rovigo, Verona. Ho tentato anche
Trieste, Bolzano. Le risposte
erano le più disparate». Il 12 gennaio la svolta. «Mi hanno ricoverato e ho fatto tutto. Penso a tutte
quelle donne che non hanno la
fortuna di avere qualcuno che le
aiuti. Cosa ho vissuto sulla mia
pelle? Mancanza di professionalità. Mancanza di umanità, mancanza di impegno, potrei fare una
lista lunga». Ora Giulia ha ripreso
in mano la sua vita, ma quei giorni convulsi, sofferenti e incerti le si
sono impressi a fuoco. «È inutile
promuovere una legge per dire
che si rispetta un diritto di scelta e
poi non si mette nessuno nelle
condizioni di farlo. È offensivo, è
doloroso, è denigrante».
Cronaca di Vicenza
ricattati nella rete del pOrnO
paGanO
e
pOi
denuncianO
Due 32enni adescati, sul sito “Lovoo” e registrati in videochat
Contattati, adescati e poi ricattati. Con uno di loro che prima
di presentare la denuncia ha
inoltrato due pagamenti diversi per complessivi 200 euro.
Ieri in Questura a Vicenza si
sono presentati due giovani
vicentini, entrambi di 32 anni,
finiti nella rete delle videochat
erotiche, per presentato
denuncia per tentata truffa. Il
primo ha conosciuto nella chat
di incontri "Lovoo" un'avvenente ragazza, che ha scritto
di chiamarsi Adeline C. Dopo
una conoscenza iniziale i due
sono passati al collegamento
video tramite Skype: qui
Adeline, senza perdere
tempo, ha iniziato a spogliarsi,
restando
completamente
senza veli. Anche il vicentino
Polizia postale
ha iniziato a spogliarsi e dopo
qualche minuto è scattato il
ricatto: la ragazza dopo averlo
registrato e avergli fatto vedere la registrazione, ha chiesto
il pagamento di denaro altrimenti avrebbe inviato a tutti i
suoi contatti facebook le
immagini compromettenti. A
quel punto il 32enne ha chiuso la connessione, per poi
decidere di presentare denuncia. All’altro vicentino è andata
peggio. Anche in questo caso
l’incontro è avvenuto tramite
la chat "Lovoo", dove la ragazza si è presentata come
Daniela T. E alla fine il giovane
è caduto "in trappola" visto
che dopo essersi spogliato si
è masturbato. Il ricatto con
relativo rischio di esser visto
da parenti ed amici l'ha convinto a pagare tramite
Western Union, la cifra di 100
euro, inviati in Costa d'Avorio.
Dopo qualche ora è arrivata
una seconda richiesta di altri
100 euro, che ha nuovamente
pagato, prima di recarsi in
Questura.
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Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 4
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 5
Cronaca di Venezia
OspitanO stranieri in casa
i ViGili MultanO 44 persOne
Conto salato per non aver comunicato l’ospitalità di extracomunitari
Molti se ne dimenticano, altri
non conoscono nemmeno la
legge. Quando i vigili chiamano, cadono tutti dalle nuvole.
Ben 44 cittadini del Miranese
sono stati multati nel corso
del 2016 per non aver comunicato in tempo l’ospitalità di
persone extracomunitarie. Il
dato riguarda i Comuni di
Mirano, Spinea, Noale, Martellago, Santa Maria di Sala
e Salzano. Le sanzioni comminate sono di 330 euro, non
proprio una cifra irrisoria. Gli
agenti della Polizia Locale
hanno applicato il decreto
legge 286 del 1998, che prevede multe da 160 a 1.100
euro. «Chiunque a qualsiasi
titolo dà alloggio oppure ospi-
Polizia Municipale
ta uno straniero, anche se
parente o affine – dice l’articolo 7 - è tenuto a darne
comunicazione scritta entro
48 ore all’autorità locale di
pubblica sicurezza», ovvero
al sindaco. Tale comunicazione deve essere fornita con un
apposito modulo e va consegnata sia per la semplice
ospitalità sia quando uno
straniero viene assunto alle
proprie dipendenze oppure
quando gli viene ceduto un
immobile. La legge punisce
chi omette di fare questa
denuncia ma anche chi la
presenta oltre le 48 ore. Ad
essere sanzionati sono stati
sia cittadini italiani che stranieri. Si va dal caso dell’extracomunitario che ospita
nella propria casa un amico
connazionale a quello della
famiglia italiana che accoglie
per qualche mese un parente
straniero.Dimenticandosi
però di comunicare questa
ospitalità.
Cronaca di Treviso
dOnna in rianiMaZiOne
la cOccOla il suO cane
È costretta in un letto della
Terapia intensiva del Ca'
Foncello. Ha 78 anni e una salute precaria: le macchine la tengono costantemente sotto osservazione. Da lì riesce a intravedere
uno spicchio del mondo esterno
solo attraverso la finestra. Ma
non intende rinunciare alle feste
del suo cagnolino. Un beagle che
con le sue grandi orecchie riuscirebbe a strappare un sorriso a
chiunque. E non è un mistero
che coccolare il proprio miglior
amico a quattro zampe rappresenta un aiuto anche durante le
terapie più pesanti e nei momenti di estrema difficoltà. Lei non
può uscire. Così ha chiesto a
medici e infermieri di far entrare
lui. Un cane all'interno della
Cronaca di Rovigo
alberi abbattutti:
indaGine sulla sr443
Indagine penale, dopo l'intervento
dei carabinieri forestali sugli abbattimento di alberi in atto sulla strada
regionale 443 tra Rovigo e Adria.
Al centro del lavoro dei carabinieri
forestali, l’abbattimento ritenuto
non autorizzato di 25 esemplari di
tigli e platani posti in fregio alla
Strada regionale 443 “di Adria”,
che collega Adria e Rovigo collocati perlopiù nel comune di Adria
ma anche a Ceregnano, Villadose
e Rovigo, che il decreto ministerlaie 11 gennaio 1964 ha a suo
tempo dichiarato di notevole interesse paesaggistico e che "l’Ente
gestore - spiega la nota stampa della panoramica arteria stradale
ha opinabilmente, nonostante il
parere negativo dell’Autorità preposta alla tutela - la Soprintendenza Archeologica, Belle
Arti e Paesaggio per le Provincie di
Verona, Rovigo e Vicenza - deciso
di eliminare senza prevedere nel
progetto esecutivo il seppur richiesto reimpianto in situ". "Era già
successo nel 2010, all’epoca
l’Ente gestore della strada avesse
abbattuto 34 piante di tiglio all’altezza della località 'Cicese' in
Comune di Adria; tale intervento,
che era risultato privo della prevista Autorizzazione Paesaggistica,
aveva di fatto eliminato più di un
chilometro del filare tutelato".
"Doveroso il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili
per la violazione all’art. 181
comma 1 del D.Lgs 42/2004 Si
auspica altresì che l’intervento
della polizia giudiziaria possa stimolare, come avvenuto in passato, le Autorità competenti ad imporre il reimpianto ed evitare l’ennesima perdita di valori paesaggistici di
un luogo riconosciuto di notevole
interesse pubblico".
Francesco Benazzi
Rianimazione? Sembrava impossibile. Invece no. La direzione
dell'Usl ha accolto la richiesta. E
sta facendo il possibile per esaudire il desiderio della 78enne.
Non è semplice. In casi del
genere non si può lasciare nulla
all'improvvisazione. «Per noi è
una prima volta. Stiamo facendo
tutto il possibile per esaudire il
desiderio della paziente spiega
Francesco Benazzi, si potrà
lavorare per farlo diventare un
servizio stabile.
Un albero abbatuto
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Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 6
CoNCorso “BesT wINe TourIsm”
cercasi iMprese del VinO
che GuardanO al turisMO
Camera di Commercio, Veronafiere e Università lanciano l’appello. Le
aziende che parteciperanno saranno promosse a livello internazionale
Scade il 10 marzo il termine per
poter diventare l’impresa vinicola
turistica italiana per eccellenza e
per confrontarsi poi con altre
nove imprese dei principali territori mondiali del vino. La Camera
di Commercio, Veronafiere e
Università lanciano il concorso
Best of Wine Tourism, riservato
alle sole imprese vinicole veronesi poiché Verona è la sola ad
essere rappresentata per l’Italia
nella rete delle Grandi Capitali
del Vino. L’iniziativa è stata presentata da Giuseppe riello,
presidente della Camera di
Commercio, Claudio Valente,
Vice Presidente Vicario di Veronafiere, silvia Nicolis, e Nicola
Baldo, componenti di Giunta
della Camera di Commercio di
Verona, riccardo Borghero,
dirigente della Camera di Commercio e maurizio ugliano
docente Università di Verona.
“Dallo scorso anno – spiega
Giuseppe Riello – siamo stati
chiamati a rappresentare l’Italia
nella rete delle Grandi Capitali
del Vino. Un risultato importante
raggiunto grazie alla sempre
maggiore notorietà del vino scaligero”. “Il Premio “Best of Wine
Tourism”: un prestigioso concorso internazionale annuale premia le aziende vitivinicole e di
servizio nel mondo del vino –
spiega Silvia Nicolis - che si
distinguono per la qualità della
Riello, Nicolis, Valente, Borghero, Baldo e Ugliano
loro attrattività turistica. Si può
concorrere in diverse categorie.
Sei sono per le imprese vitivinicole: ricettività, ristorazione,
architettura e paesaggio, arte e
cultura, esperienze innovative
per l’enoturismo e politiche
sostenibili per l’enoturismo”. La
settima categoria è rivolta a qualsiasi impresa che fornisca servizi
per il turismo enologico. “Qui non dalla Camera di Commercio di
si premia la qualità del vino, ma si Verona”. Dalla prima edizione del
premia la capacità di attrarre turi- concorso, tra le 3100 candidate,
sti e il confronto è internazionale più di 465 aziende hanno ricevu– aggiunge Nicola Baldo – tutte to questo riconoscimento. Per
le imprese che parteciperanno al maggiori informazioni si può conconcorso saranno promosse a sultare il sito www.vr.camcom.it,
livello internazionale e saranno dov’è scaricabile il form di adeinserite nella Guida “Verona sione o contattare la segreteria:
Wine Tourism”, realizzata ad hoc [email protected]
CaNTINa moNTeCI
il catullO presenta
le nuOVe destinaZiOni
per la staGiOne estiVa
Si terrà questo pomeriggio,
presso la Cantina Monteci di
Pescantina di Verona, la quarta
edizione del Workshop Summer 2017, evento organizzato dall’Aeroporto Valerio
Catullo di Verona, presieduto da
Paolo arena per incontrare,
insieme ai propri partner commerciali, quali compagnie aeree
e tour operator, le agenzie di
viaggio del bacino di Verona,
Brescia, Vicenza, Trento,
Mantova, Bolzano, Modena per
promuovere l’offerta estiva in
partenza dallo scalo veronese.
Le novità della stagione estiva
prevedono 17 nuovi collegamenti di linea: Praga (Czech
Airlines), Oslo (Norwegian),
Berlino, Amburgo e Norimberga
(Ryanair),
Minorca,
Cork,
Mykonos (Volotea), Lampedusa
(Blue Panorama e Volotea),
Ibiza (Alitalia), Salonicco (Neos),
Cardiff (FlyBe), Corfù, Cefalonia,
Tivat e Zante (Mistral). Dall’aeroporto di Verona si possono raggiungere anche le seguenti destinazioni di lungo raggio:
Cancun, Montego Bay e Malé di
Neos, Mombasa e Cayo Largo
di Meridiana, La Romana, Nosy
Be, L’Avana e Zanzibar di Neos
e Meridiana. Nel 2017 l’aeroporto di Verona collegherà circa 80
destinazioni tra linea e charter,
tra cui 11 rotte domestiche, 48
UE e 21 Extra Ue. Alle ore 16 ci
sarà l’accredito per gli agenti di
viaggio, alle 16.30 inizio lavori
Workshop Estate 2017 - Tour
Operator e Vettori incontrano il
Trade e alle 20 fine lavori con
light dinner e DJ set.
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Paolo Arena
Cronaca del Veneto
QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 7
ParTNer dI FoNdazIoNe areNa
dOlOMia disseta il sOciale
Con Sorgente Valcimoliana 70 milioni di bottiglie di acqua
Da ormai tre anni è partner ufficiale della Fondazione Arena di
Verona, partner e fornitore ufficiale di tutti gli eventi organizzati dalla stessa Fondazione.
Ancor oggi è sponsor e fornitore ufficiale dell'Udinese, in serie
A, e tutto ciò con soddisfazione
non solo di essere accanto a
dei colossi del settore per una
visibilità commerciale ma,
anche e soprattutto, per essere
protagonista nel sociale come
ogni azienda dovrebbe fare.
Acqua Dolomia, l'acqua che
sgorga dalle Dolomiti, patrimonio dell'Unesco, non si è fermata a Fondazione Arena e
Udinese. “Dalla primavera del
2014”, spiega Gilberto zaina,
amministratore delegato di
Sorgente Valcimoliana, la
società che imbottiglia, al
Gilberto Zaina
momento, 70 milioni di bottiglie
di Acqua Dolomia ( diventeranno 140 milioni entro il 2020), “ la
nostra acqua è un prodotto firmato Friuli Venezia Giulia e
l'agenzia del turismo di questa
regione, una partnership per
suggellare l'autentico legame
tra l'azienda e il territorio regio-
nale. Poi c'è Cucinando, l'accademia di cucina di Pordenone,
impegnata ad attivare le migliori energie in ambito food- Con
questo matrimonio Acqua
Dolomia rafforza il legame con
la cucina sia degli chef che
degli appassionati dei gourmet.
Ci siamo avvicinati anche alla
Federazione Italiana Sport
Invernali, siamo partner dell'Unione Ristoratori. Siamo vicini
a Dolomiti Stars, il consorzio
dell'Alto Bellunese composto
dalle aree turistiche di Ski
Civetta, quindi Alleghe, Val di
Zoldo, Selva di Cadore, Passo
San Pellegrino, Arabba e
Marmolada. Ci sono anche
altre sponsorizzazioni e ci guardiamo sempre attorno per capire se c'è qualcos'altro che possa stimolare il nostro interesse”.
TeCNoloGIa & sPesa
alle casse di iperlandO
nOn si tOcca più il denarO
Non ci sarà più possibilità di
errore o di piccoli disavanzi
alle casse degli Iperlando. Alle
casse (per la maggior parte
donne) non si toccherà più il
denaro. Tutto avverrà sotto la
supervisione di chi lavora in
cassa ma saranno delle piccole, innovative macchinette
addette al pagamento. Lando
le ha già messo in opera questa nuova tecnologia nelle sue
sedi di Vigonza, aperta lo scorso dicembre, e a Camposampiero ma entro breve
tempo tutti i suoi 14 Iperlando
avranno questo nuovo dispositivo. L'azienda veneta che, per
propria scelta logistica, concentra i suoi 14 mega punti
vendita nell'arco di 70 km, in
sole 4 provincie, ha in animo di
Artemio Lando
allargarsi anche se tutto non
avverrà prima del 2018. “
Vorremmo innanzitutto rinnovarci a Mira, Veggiano e
Noale”,
dice
leonardo
lando, figlio di Artemio fondatore dell'impero di vendita e
ancor oggi timoniere dell'azienda, “ in attesa di poter
avviare i lavori di costruzione a
Mestre dove abbiamo ottenuto
le autorizzazioni amministrative. Con Vigonza abbiamo dato
il via ad una serie di novità.
Oltre al sistema di pagamento
abbiamo avviato la nostra
prima pescheria e i risultati
sono più che confortanti. La
struttura è a basso impatto
ambientale, con riscaldamento
a pavimento. Apriamo alle
7.30. Continuiamo con la
nostra filosofia dei prezzi
bassi, con enorme assortimento di prodotti sia di fascia economia che alta. Ci continua a
distinguere la macelleria perchè del manzo e vitello arrivano le mezzene che vengono
frollate e tagliate. Tutta di
Sorana di prima qualità”.
FarmaCeuTICa
steVanatO alla ricerca
di laureati talentuOsi
stevanato Group - leader internazionale nella produzione di tubofiale per insulina e nella produzione di contenitori in vetro per uso
farmaceutico oltre che nella tecnologia per lo sviluppo di macchinari per la trasformazione del tubo
vetro, di sistemi d’ispezione per
l’industria farmaceutica e apparecchiature per assemblaggio,
packaging e soluzioni per la serializzazione - investe sui giovani e
lancia l’esclusivo stevanato
Group Graduate Program – raise
Your Talent, che partirà a giugno
2017. Con sede principale a
Piombino dese, in provincia di
Padova, e una presenza produttiva e sedi commerciali in Italia,
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Franco Stevanato
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