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Cronaca del Veneto.com 58.000 Spedizioni Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza GIoVedì 2 marzo 2017 - N. 1867 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e direttore: aCHIlle oTTaVIaNI Aut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - C e n t r a l i n o 0 4 5 5 9 1 3 1 6 F a x 0 4 5 8 0 6 7 5 5 7 E - m a i l : r e d a z i o n e @ t v v e n e t o . c o m - St a m p a i n p r o p r i o - w w w. c r o n a c a d e l v e n e t o . c o m / i t / n e t / o r g INFurIa la PolemICa sull’euTaNasIa ViaGGi della MOrte, 3 Veneti in lista PolTroNCINe ValdeGaMberi-ruZZante GruppO trOppO...MistO Tutti pazzi per il il Gruppo misto in Consiglio regionale? Caso più unico che raro, scrive il Gazzettino, a distanza di dieci minuti l’uno dall’altro, a Palazzo Ferro Fini sono piovute due richieste. Identiche: «lascio il mio gruppo in consiglio regionale del Veneto e fondo il gruppo misto». e, altro caso più unico che raro, i due manco si erano parlati. ma questo non significa che il secondo, il veroinese stefano Valdegamberi, ormai ex lista zaia non avesse intuito del primo (Piero ruzzante, ormai ex Pd). In questo ingorgo che si è creato, Valdegamberi e ruzzante vivono da separati in casa. In un caso come questo, infatti con un esponente di centrodestra e l’altro di centrosinistra, il Gruppo rischia di essere un po’ troppo...misto. ma si sa, la politica riserva anche di queste sorprese. Valdegamberi e Ruzzante OK Il percorso Intrapreso da un ex consIglIere c omunIstI I talIanI , morto In una svIzzera . m Inato dalla s la aveva nomInato provIncIale deI clInIca l a m o g l I e c o m e a m m I n I s t r at o r e d I s o s t e g n o “Se abbiamo un diritto alla vita abbiamo un diritto alla morte. Sta a noi, deve essere riconosciuto a noi il poter decidere del quando e del come. Indro Montanelli aveva una idea ben chiara di quello che sarebbe dovuto accadere quando la vita diventa una zavorra”. Ed è il percorso che ha intrapreso Vittorio Bisso, 53enne veneziano di Dolo, ex consigliere provinciale dei Comunisti italiani, morto in una clinica svizzera in cui viene praticata legalmente l'eutanasia. Aveva scelto tempo fa, quando la Sla cominciava a minare la sua vita, di fare testamento biologico, nominando la moglie "amministratore di sostegno" e specificando che intendeva rifiutare ogni tipo di accanimento una volta che la malattia si fosse aggravata. Bisso non è il solo, scrive Il Gazzettino. Il sommerso dei viaggi in Svizzera è pesante. In questo momento ci sono tre veneti che hanno chiesto la visita per poter entrare nel program- Giovanni Manildo Perlustrazioni a sorpresa del sindaco di Treviso, assieme ai vigili e al loro cane Trixie nelle zone più calde della città. Per i controlli antiaccattonaggio. Vittorio ma. Ogni settimana una trentina di italiani chiedono informazioni alle cliniche svizzere, circa 1500 ogni anno. Come poi vada a finire non si sa: alcuni desistono, altri s’iscrivono alle associazioni (pagando una quota annua), altri restano. Un percorso che l’Italia vieta e che in altri Paesi è permesso si chiama "assistenza al suicidio". Il cocktail di barbital (un barbiturico) deve essere portato alle labbra autonomamente, il resto lo fa la chi- Bisso mica e il paziente passa da un profondo sonno alla morte.E sul fronte delle malattie che non lasciano scampo, come quella che ha portato Bisso a morire in Svizzera, arriva una notizia che apre uno spiraglio. Per la prima volta al mondo sono infatti state trapiantate in un uomo colpito da Sla delle cellule staminali del cervello prelevate da un feto morto per cause naturali. L’ospedale è quello di Padre Pio. Cesare Albertini Fernando Zilio Il presidente della Camera di Commercio di Padova ha visto sfumare la sua candidatura a sindaco per i Cinquestelle. Non ha ottenuto il via libera dallo staff di Beppe Grillo. guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su KO Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 2 Regione pFas:MOnitraGGiO dei pOZZi per aniMali e irriGaZiOne Assessore Giuseppe Pan: “ ARPAV raccoglierà mille campioni” Parte la campagna di analisi e monitoraggio che la Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, ha affidato ad Arpav sui pozzi privati utilizzati per l’agricoltura e gli allevamenti nei 21 comuni dell’area contaminata dalle sostanze perfluoroalchiliche. La Giunta regionale ha stanziato 40 mila euro perché Arpav effettui mille campionamenti nelle acque sotterranee del Basso Veronese, del Vicentino e della Bassa Padovana, al fine di accertare le concentrazioni dei Pfas ‘a catena corta’ e ‘lunga’, così come già effettuato nella rete idrica degli acquedotti ad uso civico.“Con questa indagine sarà possibile completare in Giuseppe Pan modo organico e scientifico il quadro dell’inquinamento da Pfas nell’area individuata – dichiara l’assessore Pan – affiancando alle analisi sulle acque superficiali già in essere e ai controlli biologici avviati sugli abitanti, anche i dati sulla presenza di queste sostanze nelle acque di falda, attinte dagli utenti individuali attraverso i pozzi privati e utilizzate per animali e colture agricole”. I comuni interessati dal monitoraggio sui pozzi sono Brendola, Sarego, Lonigo, Alonte, Zimella, Asigliano Veneto, Cologna Veneta, Poiana Maggiore, Noventa Vicentina, Pressana, Rovereto di Guà, Montagnana, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Terrazzo, Veronella, Minerbe, Arcole, Legnago, Bonavigo e Albaredo d’Adige. I risultati delle analisi svolte dai laboratori Arpav saranno trasmessi alle Ulss dei territori interessati, ai titolari dei pozzi contaminati e alle Direzioni regionali competenti: Sanità e Sociale, Tutela e sviluppo del territorio e Sviluppo economico. padOVa, ValVOle Killer l’Ospedale deVe risarcire C’è una sentenza che ridà speranza ai 34 pazienti sui quali erano state impiantate le valvole killer, i dispositivi “TT” di produzione brasiliana risultati difettosi. Con un pronunciamento depositato, il tribunale civile di Venezia ha condannato l’Azienda Ospedaliera a risarcire una signora operata nel 2002 e poi nuovamente nel 2003, rilevando la violazione del “consenso informato”. In altre parole: la paziente non sarebbe stata adeguatamente informata sulle caratteristiche delle valvole - che erano di nuova generazione e in uso da poco tempo in reparto - e pertanto non c’è stata per lei la possibilità di una scelta libera e consapevole. L’azienda sanitaria di Padova dovrà versarle circa 50 mila euro tra risarcimento danni e spese. La sentenza arrivata dopo 11 anni dall’inizio della causa e “Veterinari pOchi e sGuarniti sul territOriO” Patrizia Bartelle riporta al centro del dibattito la questione aviaria focalizzando l'attenzione sul personale in prima linea per contenere l'emergenza. "Le aziende sanitarie coinvolte, e oltre a Rovigo parliamo di Venezia, Verona e Padova senza dimenticare i casi del vicino mantovano - rileva la consigliera regionale del M5S appaiono in difficoltà di fronte a questo problema. I veterinari sono pochissimi e spesso hanno un'età media molto alta, fattore che rappresenta una criticità se considerato che in periodi come questo il lavoro si moltiplica, sommandosi infatti i vari controlli di prassi, necessari, alla consueta attività professionale". Ma c'è di più e la Bartelle non manca di sottolinearlo: "La categoria lamenta un'ulteriore carenza che balza immediatamente all'occhio anche di un profano: a capo del dipartimento che ne verifica l'operato non c'è un veterinario e la cosa, se posso permettermi, non può non sorprendere...". Servono insomma investimenti adeguati come peraltro richiesto ad alta voce dal Sivemp, il Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica; posizione sposata anche dalla consigliera pentastellata. "Dopo la Blue tongue l'attuale epidemia di influenza aviaria mette tutti di fronte alla situazione del personale, che sconta organici sottodimensionati: val la pena di ricordare - incalza - che in ballo non ci sono soltanto le sorti del comparto agroalimentare veneto, eccellenza messa seriamente a rischio”. Ospedale di Padova dopo 15 dall’intervento chirurgico, rappresenta un importante punto a favore per i pazienti trapiantati; una svolta dopo le molte decisioni avverse in ambito penale. Ci sono, rileva il giudice, due diritti fondamentali della persone, quello di essere curato e quello di rice- vere le opportune informazioni in ordine alla natura e ai possibili sviluppi del percorso terapeutico da seguire. Di qui la condanna dell’Azienda Ospedaliera a versare 35 mila euro a titolo di risarcimento danni più 15mila euro per spese. Patrizia Bartelle guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su Cronaca del Veneto Cronaca di Belluno super cittadini antideGradO Il sindaco Jacopo massaro chiama a raccolta il Comitato scalette di Lambioi: «per il degrado e il controllo della città abbiamo bisogno di voi». L'inquilino di Palazzo Rosso chiede, i cittadini rispondono. È andata grosso modo così la riunione indetta da Massaro per un vis a vis con i membri del Comitato che da anni si prende cura del parco fluviale di Lambioi pulendolo nelle domeniche della bella stagione e non solo. Ieri, a loro, è stato chiesto uno sforzo in più. Perché il territorio è grande, tenerlo tutto sotto controllo non è facile e c'è bisogno che il buon esempio dato dal gruppo si diffonda anche in altre zone della città. «Avremmo bisogno di figure che ci diano una mano nell'ambito del degrado e del controllo della città ha esordito il primo cittadino mettendo subito sul piatto, senza giri di parole, la richiesta -. Le segnalazioni di fatto già ci sono ma avremmo bisogno di rendere la cosa sistematica, non sporadica». Il super cittadino dovrebbe, in sostanza, occuparsi della pulizia di certe zone della città come già fa insieme al suo gruppo, ma anche segnalare con l'invio di appositi moduli compilati eventuali cose che non vanno come ragazzi colti a scarabocchiare i muri con le bombolette spray, sacchi dell'immondizia abbandonati ai lati della strada o fuori dai bidoni e altro. Volendo potrebbe anche partecipare al corso di formazione di Bellunum, per poi sensibilizzare i concittadini al rispetto per l'ambiente e per gli spazi comuni. Il Comitato, da parte sua, ha detto sì. Ha ribadito la propria volontà di pulire il parco di Lambioi e altre aree verdi, e ha in un primo momento espresso perplessità in merito al controllo. Non vogliono fare le sentinelle. Jacopo Massaro QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 3 Cronaca di Padova Medici tutti ObiettOri, in 23 Ospedali per abOrtire «Ho quarantuno anni, non sono una ragazzina ma non si è mai abbastanza adulti per vivere una cosa così». Parla a voce bassa ma ferma Giulia, la chiameremo così, libero-professionista residente in centro città, madre di due bambini. Per procedere all'interruzione volontaria della sua terza gravidanza, Giulia ha contattato 23 ospedali. Del Veneto soprattutto, ma anche del Friuli e dell'Alto Adige. Dopo il capoluogo, Giulia entra in contatto con i presidi ospedalieri della provincia. «Ho chiamato Camposampiero ma mi hanno rimandato a Cittadella dove hanno detto che per competenza loro non possono, poi Schiavonia, Piove di Sacco. Ormai i tempi stringevano, per di Medici in sala operatoria più eravamo a ridosso delle festività di Natale e la cosa non aiutava».Una dopo l'altra, Giulia contatta 23 strutture ospedaliere. «Dopo aver provato con tutte quelle del Padovano, ho passato a tappeto il Vicentino e il Veneziano, compre- so Chioggia e Portogruaro, quindi Rovigo, Verona. Ho tentato anche Trieste, Bolzano. Le risposte erano le più disparate». Il 12 gennaio la svolta. «Mi hanno ricoverato e ho fatto tutto. Penso a tutte quelle donne che non hanno la fortuna di avere qualcuno che le aiuti. Cosa ho vissuto sulla mia pelle? Mancanza di professionalità. Mancanza di umanità, mancanza di impegno, potrei fare una lista lunga». Ora Giulia ha ripreso in mano la sua vita, ma quei giorni convulsi, sofferenti e incerti le si sono impressi a fuoco. «È inutile promuovere una legge per dire che si rispetta un diritto di scelta e poi non si mette nessuno nelle condizioni di farlo. È offensivo, è doloroso, è denigrante». Cronaca di Vicenza ricattati nella rete del pOrnO paGanO e pOi denuncianO Due 32enni adescati, sul sito “Lovoo” e registrati in videochat Contattati, adescati e poi ricattati. Con uno di loro che prima di presentare la denuncia ha inoltrato due pagamenti diversi per complessivi 200 euro. Ieri in Questura a Vicenza si sono presentati due giovani vicentini, entrambi di 32 anni, finiti nella rete delle videochat erotiche, per presentato denuncia per tentata truffa. Il primo ha conosciuto nella chat di incontri "Lovoo" un'avvenente ragazza, che ha scritto di chiamarsi Adeline C. Dopo una conoscenza iniziale i due sono passati al collegamento video tramite Skype: qui Adeline, senza perdere tempo, ha iniziato a spogliarsi, restando completamente senza veli. Anche il vicentino Polizia postale ha iniziato a spogliarsi e dopo qualche minuto è scattato il ricatto: la ragazza dopo averlo registrato e avergli fatto vedere la registrazione, ha chiesto il pagamento di denaro altrimenti avrebbe inviato a tutti i suoi contatti facebook le immagini compromettenti. A quel punto il 32enne ha chiuso la connessione, per poi decidere di presentare denuncia. All’altro vicentino è andata peggio. Anche in questo caso l’incontro è avvenuto tramite la chat "Lovoo", dove la ragazza si è presentata come Daniela T. E alla fine il giovane è caduto "in trappola" visto che dopo essersi spogliato si è masturbato. Il ricatto con relativo rischio di esser visto da parenti ed amici l'ha convinto a pagare tramite Western Union, la cifra di 100 euro, inviati in Costa d'Avorio. Dopo qualche ora è arrivata una seconda richiesta di altri 100 euro, che ha nuovamente pagato, prima di recarsi in Questura. guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 4 Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 5 Cronaca di Venezia OspitanO stranieri in casa i ViGili MultanO 44 persOne Conto salato per non aver comunicato l’ospitalità di extracomunitari Molti se ne dimenticano, altri non conoscono nemmeno la legge. Quando i vigili chiamano, cadono tutti dalle nuvole. Ben 44 cittadini del Miranese sono stati multati nel corso del 2016 per non aver comunicato in tempo l’ospitalità di persone extracomunitarie. Il dato riguarda i Comuni di Mirano, Spinea, Noale, Martellago, Santa Maria di Sala e Salzano. Le sanzioni comminate sono di 330 euro, non proprio una cifra irrisoria. Gli agenti della Polizia Locale hanno applicato il decreto legge 286 del 1998, che prevede multe da 160 a 1.100 euro. «Chiunque a qualsiasi titolo dà alloggio oppure ospi- Polizia Municipale ta uno straniero, anche se parente o affine – dice l’articolo 7 - è tenuto a darne comunicazione scritta entro 48 ore all’autorità locale di pubblica sicurezza», ovvero al sindaco. Tale comunicazione deve essere fornita con un apposito modulo e va consegnata sia per la semplice ospitalità sia quando uno straniero viene assunto alle proprie dipendenze oppure quando gli viene ceduto un immobile. La legge punisce chi omette di fare questa denuncia ma anche chi la presenta oltre le 48 ore. Ad essere sanzionati sono stati sia cittadini italiani che stranieri. Si va dal caso dell’extracomunitario che ospita nella propria casa un amico connazionale a quello della famiglia italiana che accoglie per qualche mese un parente straniero.Dimenticandosi però di comunicare questa ospitalità. Cronaca di Treviso dOnna in rianiMaZiOne la cOccOla il suO cane È costretta in un letto della Terapia intensiva del Ca' Foncello. Ha 78 anni e una salute precaria: le macchine la tengono costantemente sotto osservazione. Da lì riesce a intravedere uno spicchio del mondo esterno solo attraverso la finestra. Ma non intende rinunciare alle feste del suo cagnolino. Un beagle che con le sue grandi orecchie riuscirebbe a strappare un sorriso a chiunque. E non è un mistero che coccolare il proprio miglior amico a quattro zampe rappresenta un aiuto anche durante le terapie più pesanti e nei momenti di estrema difficoltà. Lei non può uscire. Così ha chiesto a medici e infermieri di far entrare lui. Un cane all'interno della Cronaca di Rovigo alberi abbattutti: indaGine sulla sr443 Indagine penale, dopo l'intervento dei carabinieri forestali sugli abbattimento di alberi in atto sulla strada regionale 443 tra Rovigo e Adria. Al centro del lavoro dei carabinieri forestali, l’abbattimento ritenuto non autorizzato di 25 esemplari di tigli e platani posti in fregio alla Strada regionale 443 “di Adria”, che collega Adria e Rovigo collocati perlopiù nel comune di Adria ma anche a Ceregnano, Villadose e Rovigo, che il decreto ministerlaie 11 gennaio 1964 ha a suo tempo dichiarato di notevole interesse paesaggistico e che "l’Ente gestore - spiega la nota stampa della panoramica arteria stradale ha opinabilmente, nonostante il parere negativo dell’Autorità preposta alla tutela - la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Verona, Rovigo e Vicenza - deciso di eliminare senza prevedere nel progetto esecutivo il seppur richiesto reimpianto in situ". "Era già successo nel 2010, all’epoca l’Ente gestore della strada avesse abbattuto 34 piante di tiglio all’altezza della località 'Cicese' in Comune di Adria; tale intervento, che era risultato privo della prevista Autorizzazione Paesaggistica, aveva di fatto eliminato più di un chilometro del filare tutelato". "Doveroso il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili per la violazione all’art. 181 comma 1 del D.Lgs 42/2004 Si auspica altresì che l’intervento della polizia giudiziaria possa stimolare, come avvenuto in passato, le Autorità competenti ad imporre il reimpianto ed evitare l’ennesima perdita di valori paesaggistici di un luogo riconosciuto di notevole interesse pubblico". Francesco Benazzi Rianimazione? Sembrava impossibile. Invece no. La direzione dell'Usl ha accolto la richiesta. E sta facendo il possibile per esaudire il desiderio della 78enne. Non è semplice. In casi del genere non si può lasciare nulla all'improvvisazione. «Per noi è una prima volta. Stiamo facendo tutto il possibile per esaudire il desiderio della paziente spiega Francesco Benazzi, si potrà lavorare per farlo diventare un servizio stabile. Un albero abbatuto guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 6 CoNCorso “BesT wINe TourIsm” cercasi iMprese del VinO che GuardanO al turisMO Camera di Commercio, Veronafiere e Università lanciano l’appello. Le aziende che parteciperanno saranno promosse a livello internazionale Scade il 10 marzo il termine per poter diventare l’impresa vinicola turistica italiana per eccellenza e per confrontarsi poi con altre nove imprese dei principali territori mondiali del vino. La Camera di Commercio, Veronafiere e Università lanciano il concorso Best of Wine Tourism, riservato alle sole imprese vinicole veronesi poiché Verona è la sola ad essere rappresentata per l’Italia nella rete delle Grandi Capitali del Vino. L’iniziativa è stata presentata da Giuseppe riello, presidente della Camera di Commercio, Claudio Valente, Vice Presidente Vicario di Veronafiere, silvia Nicolis, e Nicola Baldo, componenti di Giunta della Camera di Commercio di Verona, riccardo Borghero, dirigente della Camera di Commercio e maurizio ugliano docente Università di Verona. “Dallo scorso anno – spiega Giuseppe Riello – siamo stati chiamati a rappresentare l’Italia nella rete delle Grandi Capitali del Vino. Un risultato importante raggiunto grazie alla sempre maggiore notorietà del vino scaligero”. “Il Premio “Best of Wine Tourism”: un prestigioso concorso internazionale annuale premia le aziende vitivinicole e di servizio nel mondo del vino – spiega Silvia Nicolis - che si distinguono per la qualità della Riello, Nicolis, Valente, Borghero, Baldo e Ugliano loro attrattività turistica. Si può concorrere in diverse categorie. Sei sono per le imprese vitivinicole: ricettività, ristorazione, architettura e paesaggio, arte e cultura, esperienze innovative per l’enoturismo e politiche sostenibili per l’enoturismo”. La settima categoria è rivolta a qualsiasi impresa che fornisca servizi per il turismo enologico. “Qui non dalla Camera di Commercio di si premia la qualità del vino, ma si Verona”. Dalla prima edizione del premia la capacità di attrarre turi- concorso, tra le 3100 candidate, sti e il confronto è internazionale più di 465 aziende hanno ricevu– aggiunge Nicola Baldo – tutte to questo riconoscimento. Per le imprese che parteciperanno al maggiori informazioni si può conconcorso saranno promosse a sultare il sito www.vr.camcom.it, livello internazionale e saranno dov’è scaricabile il form di adeinserite nella Guida “Verona sione o contattare la segreteria: Wine Tourism”, realizzata ad hoc [email protected] CaNTINa moNTeCI il catullO presenta le nuOVe destinaZiOni per la staGiOne estiVa Si terrà questo pomeriggio, presso la Cantina Monteci di Pescantina di Verona, la quarta edizione del Workshop Summer 2017, evento organizzato dall’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, presieduto da Paolo arena per incontrare, insieme ai propri partner commerciali, quali compagnie aeree e tour operator, le agenzie di viaggio del bacino di Verona, Brescia, Vicenza, Trento, Mantova, Bolzano, Modena per promuovere l’offerta estiva in partenza dallo scalo veronese. Le novità della stagione estiva prevedono 17 nuovi collegamenti di linea: Praga (Czech Airlines), Oslo (Norwegian), Berlino, Amburgo e Norimberga (Ryanair), Minorca, Cork, Mykonos (Volotea), Lampedusa (Blue Panorama e Volotea), Ibiza (Alitalia), Salonicco (Neos), Cardiff (FlyBe), Corfù, Cefalonia, Tivat e Zante (Mistral). Dall’aeroporto di Verona si possono raggiungere anche le seguenti destinazioni di lungo raggio: Cancun, Montego Bay e Malé di Neos, Mombasa e Cayo Largo di Meridiana, La Romana, Nosy Be, L’Avana e Zanzibar di Neos e Meridiana. Nel 2017 l’aeroporto di Verona collegherà circa 80 destinazioni tra linea e charter, tra cui 11 rotte domestiche, 48 UE e 21 Extra Ue. Alle ore 16 ci sarà l’accredito per gli agenti di viaggio, alle 16.30 inizio lavori Workshop Estate 2017 - Tour Operator e Vettori incontrano il Trade e alle 20 fine lavori con light dinner e DJ set. guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su Paolo Arena Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 7 ParTNer dI FoNdazIoNe areNa dOlOMia disseta il sOciale Con Sorgente Valcimoliana 70 milioni di bottiglie di acqua Da ormai tre anni è partner ufficiale della Fondazione Arena di Verona, partner e fornitore ufficiale di tutti gli eventi organizzati dalla stessa Fondazione. Ancor oggi è sponsor e fornitore ufficiale dell'Udinese, in serie A, e tutto ciò con soddisfazione non solo di essere accanto a dei colossi del settore per una visibilità commerciale ma, anche e soprattutto, per essere protagonista nel sociale come ogni azienda dovrebbe fare. Acqua Dolomia, l'acqua che sgorga dalle Dolomiti, patrimonio dell'Unesco, non si è fermata a Fondazione Arena e Udinese. “Dalla primavera del 2014”, spiega Gilberto zaina, amministratore delegato di Sorgente Valcimoliana, la società che imbottiglia, al Gilberto Zaina momento, 70 milioni di bottiglie di Acqua Dolomia ( diventeranno 140 milioni entro il 2020), “ la nostra acqua è un prodotto firmato Friuli Venezia Giulia e l'agenzia del turismo di questa regione, una partnership per suggellare l'autentico legame tra l'azienda e il territorio regio- nale. Poi c'è Cucinando, l'accademia di cucina di Pordenone, impegnata ad attivare le migliori energie in ambito food- Con questo matrimonio Acqua Dolomia rafforza il legame con la cucina sia degli chef che degli appassionati dei gourmet. Ci siamo avvicinati anche alla Federazione Italiana Sport Invernali, siamo partner dell'Unione Ristoratori. Siamo vicini a Dolomiti Stars, il consorzio dell'Alto Bellunese composto dalle aree turistiche di Ski Civetta, quindi Alleghe, Val di Zoldo, Selva di Cadore, Passo San Pellegrino, Arabba e Marmolada. Ci sono anche altre sponsorizzazioni e ci guardiamo sempre attorno per capire se c'è qualcos'altro che possa stimolare il nostro interesse”. TeCNoloGIa & sPesa alle casse di iperlandO nOn si tOcca più il denarO Non ci sarà più possibilità di errore o di piccoli disavanzi alle casse degli Iperlando. Alle casse (per la maggior parte donne) non si toccherà più il denaro. Tutto avverrà sotto la supervisione di chi lavora in cassa ma saranno delle piccole, innovative macchinette addette al pagamento. Lando le ha già messo in opera questa nuova tecnologia nelle sue sedi di Vigonza, aperta lo scorso dicembre, e a Camposampiero ma entro breve tempo tutti i suoi 14 Iperlando avranno questo nuovo dispositivo. L'azienda veneta che, per propria scelta logistica, concentra i suoi 14 mega punti vendita nell'arco di 70 km, in sole 4 provincie, ha in animo di Artemio Lando allargarsi anche se tutto non avverrà prima del 2018. “ Vorremmo innanzitutto rinnovarci a Mira, Veggiano e Noale”, dice leonardo lando, figlio di Artemio fondatore dell'impero di vendita e ancor oggi timoniere dell'azienda, “ in attesa di poter avviare i lavori di costruzione a Mestre dove abbiamo ottenuto le autorizzazioni amministrative. Con Vigonza abbiamo dato il via ad una serie di novità. Oltre al sistema di pagamento abbiamo avviato la nostra prima pescheria e i risultati sono più che confortanti. La struttura è a basso impatto ambientale, con riscaldamento a pavimento. Apriamo alle 7.30. Continuiamo con la nostra filosofia dei prezzi bassi, con enorme assortimento di prodotti sia di fascia economia che alta. Ci continua a distinguere la macelleria perchè del manzo e vitello arrivano le mezzene che vengono frollate e tagliate. Tutta di Sorana di prima qualità”. FarmaCeuTICa steVanatO alla ricerca di laureati talentuOsi stevanato Group - leader internazionale nella produzione di tubofiale per insulina e nella produzione di contenitori in vetro per uso farmaceutico oltre che nella tecnologia per lo sviluppo di macchinari per la trasformazione del tubo vetro, di sistemi d’ispezione per l’industria farmaceutica e apparecchiature per assemblaggio, packaging e soluzioni per la serializzazione - investe sui giovani e lancia l’esclusivo stevanato Group Graduate Program – raise Your Talent, che partirà a giugno 2017. Con sede principale a Piombino dese, in provincia di Padova, e una presenza produttiva e sedi commerciali in Italia, slovacchia, danimarca, Germania, romania, messico, usa, Cina e Brasile – stevanato Group è infatti alla ricerca di giovani e brillanti neolaureati di alto potenziale, da inserire in un programma di crescita e di sviluppo, in affiancamento a colleghi e risorse esperte in diverse aree aziendali. lo stevanato Group Graduate Program è rivolto a giovani neolaureati in Ingegneria (meccanica, dei materiali, elettronica, dell’automazione, chimica, gestionale), scienze dei materiali, Fisica, CTF, statistica, economia, lingue, scienze della comunicazione, matematica, sociologia. Per partecipare alla selezione è possibile visitare la pagina www.stevanatogroup.com/graduateprogram e inviare la candidatura entro il 30 aprile. I partecipanti al percorso formativo saranno scelti dopo prove e colloqui mirati, nel corso dei quali saranno illustrate le modalità del Programma. Franco Stevanato guarda Il sIto cronacadelveneto.com e seguIcI su Cronaca del Veneto QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 2 mARzO 2017 - 8 C’È SEMPRE CON TE TRIPLA A CATTOLICA&INVESTIMENTO LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO TRIPLA A LO RENDONO UN INVESTIMENTO IDEALE PER CHIUNQUE VOGLIA PROVVEDERE ALLA SICUREZZA PROPRIA E DEI PROPRI CARI, SENZA INTACCARE LA PENSIONE O ALTRE FONTI DI REDDITO. È PENSATO PER OGNI CAPACITÀ DI RISPARMIO E PER CHI CERCA GUADAGNI SICURI NEL TEMPO. TRIPLA A, TRE AGGETTIVI PER UN INVESTIMENTO A PROVA DI OGNI RISCHIO: ASSICURATIVO, ACCESSIBILE, ANTICICLICO. IN UNA PAROLA: AFFIDABILE. Con una rete di agenzie diffusa in tutt’Italia, Cattolica è in grado di fornire al cliente risposte rapide ed efficienti ad ogni sua esigenza. Trova sul nostro sito l’agenzia più vicina alla tua abitazione o al tuo luogo di lavoro. www.cattolica.it Cronaca del Veneto < (' '% "!" 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