Consenso Informato

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Consenso Informato
INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE
di VOLONTA’ per:
etichetta
LITOCLASIA ECOGUIDATA DELLA SPALLA PER
TENDINOPATIA CALCAREA
Nome del paziente: …………………………………………………………………………
(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)

Diagnosi o sospetto diagnostico (al momento della proposta dell’intervento):
Tendinopatia calcarea della spalla
Il termine tendinopatia calcifica della spalla si riferisce alla patologica deposizione di
calcio (in prevalenza sotto forma di cristalli di idrossiapatite) lungo i tendini profondi
della spalla, comunemente definiti come cuffia dei rotatori.
Questa condizione può essere del tutto asintomatica o dare un quadro clinico
caratterizzato da dolore variabile a seconda della localizzazione dei depositi di calcio
lungo le strutture tendinee. Circa il 40% delle calcificazioni tendinee diventa
sintomatico, e questa condizione spiega circa il 20% dei quadri clinici di dolore alla
spalla.
All’esame ecografico si possono distinguere tre tipi di classi di depositi, in relazione
allo stadio evolutivo della calcificazione: il tipo I indica depositi calcifici in fase
formativa, mentre il tipo II e III si associano a calcificazioni stabili o in fase di
riassorbimento, con depositi prevalentemente fluidi.
Nella maggior parte dei casi l’eziopatogenesi di tale condizione è idiopatica o non
ancora del tutto compresa dalla scienza medica, è tuttavia statisticamente
riconosciuta e accettata una probabile origine di tipo microtraumatico, da
sollecitazioni meccaniche ripetute, o da alterazioni metaboliche e/o ormonali (come
diabete, disfunzioni tiroidee, disturbi ormonali in menopausa).
È statisticamente evidente una maggiore incidenza nella popolazione di media età,
con una prevalenza nel sesso femminile.
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Modalità di esecuzione e possibili varianti:
La litoclasia ecoguidata consiste nella localizzazione per via ecografica della raccolta
calcarea, e nel successivo monitoraggio in tempo reale del tragitto di un ago nel
contesto dei tessuti molli della spalla, fino al raggiungimento dei depositi.
Questo garantisce precisione e selettività alla procedura.
La formazione calcarea viene quindi irrigata con soluzione fisiologica, allo scopo di
destrutturare e frammentare la raccolta stessa, ed aspirarne i detriti ottenuti.
L’intervento prevede anestesia sottocutanea locale, e successivamente dei tessuti
sottostanti interessati dalla procedura (anestesia bursale e eventualmente
pericalcifica).
La procedura si svolge interamente sotto guida ecografica, in campo sterile, e
prevede l’inserimento di due aghi nel contesto della formazione: uno per l’irrigazione
del deposito e l’altro per l’aspirazione dei detriti calcifici.
Contestualmente si può introdurre idrocortisone nella borsa articolare, garantendo un
effetto anti-infiammatorio localizzato e immediato, legato al primo periodo postprocedurale.
Mod 541 ed 1 del 19/02/2013
ARCHIVIARE in CARTELLA insieme all’ATTESTAZIONE di CONSENSO
INFORMATIVA da allegare alla ATTESTAZIONE
di VOLONTA’ per:
etichetta
LITOCLASIA ECOGUIDATA DELLA SPALLA PER
TENDINOPATIA CALCAREA
Nome del paziente: …………………………………………………………………………
(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)
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Scopo della prestazione proposta e benefici attesi :
Scopo dell’intervento è ridurre significativamente o eliminare la sintomatologia algica,
mediante rimozione o destrutturazione e riduzione delle formazioni calcifiche che
interessano i tendini della spalla, causa dello stimolo dolorifico.
La massima efficacia della procedura si ha nel caso di calcificazioni tipo II e III; il
trattamento è comunque indicato anche per depositi del primo tipo, come
prevenzione di crisi iper-dolorifiche tipiche del passaggio alle fasi successive.
Il risultato finale della litoclasia ecoguidata è strettamente legato alla rigida
osservanza delle prescrizioni mediche specialistiche pre e post procedura.
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Rischi prevedibili legati alla non esecuzione della prestazione proposta:
La non esecuzione della procedura comporta la non risoluzione del quadro clinicosintomatologico, che raramente regredisce spontaneamente se in fase avanzata, e
non esclude la possibilità di una progressiva evoluzione della condizione.
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Rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze:
I rischi legati alla procedura sono rari, dato il carattere di invasività minima della
procedura stessa; essi sono per lo più correlati alla migrazione dei cristalli di calcio
nella sede articolare e possono comprendere rigidità articolare, permanenza di
calcificazioni, dolori residui, infezioni, disturbi cutanei e vascolo-nervosi.
Il fallimento del trattamento, correlabile con la fase (depositi estremamente strutturati,
“troppo solidi”) e con il numero (presenza contemporanea di depositi multipli di
piccole dimensioni) delle calcificazioni, è infrequente: circa il 75% dei pazienti trattati
mostra significativi miglioramenti clinici, mentre il quadro radiografico dimostra
miglioramenti (scomparsa o riduzione volumetrica dei depositi >50%) in oltre il 90%
dei pazienti sottoposti alla procedura.
La procedura si svolge in regime di anestesia locale, comportando quindi eventuali
rischi legati all’esecuzione dell’anestesia stessa, da valutare in sede pre-procedurale
con il medico specialista.
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Possibili problemi di recupero (es: conseguenze menomanti temporanee e
permanenti, necessità di ausili, presidi, …):
Il decorso post-procedurale comporta l’utilizzo di reggi-braccio per circa tre giorni
dall’esecuzione, riposo relativo per almeno otto giorni e quindi una ripresa graduale
dell’attività libera. L’intervento può essere eventualmente accompagnato da
fisioterapia integrativa.
A seguito della litoclasia ecoguidata potrebbero rendersi necessari una ripetizione
della metodica o anche trattamenti chirurgici tradizionali, conseguentemente ad
eventuali recidive delle calcificazioni e infiammazioni tendinee, incompleta
evacuazione di quelle sottoposte a trattamento ed eventuali rotture tendinee
postume.
Mod 541 ed 1 del 19/02/2013
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LITOCLASIA ECOGUIDATA DELLA SPALLA PER
TENDINOPATIA CALCAREA
Nome del paziente: …………………………………………………………………………
(da rilasciare in copia al paziente al momento del colloquio)
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Possibilità di alternative (esplicitare se l’unica alternativa è la non esecuzione della
prestazione in oggetto):
La litoclasia ecoguidata si configura come metodica di elezione nella fase di
trattamento della tendinite calcifica della spalla, grazie alla sua elevata specificità e
precisione.
La litoclasia ecoguidata attualmente si pone al confine tra metodiche incruente, come
il trattamento con onde d’urto e, procedure maggiormente invasive (approccio
chirurgico classico, sotto guida artroscopica), rappresentando lo step successivo al
fallimento del primo tipo di approccio ed una valida alternativa, meno invasiva, del
secondo.
Eventuali precisazioni dovute alle particolari condizioni cliniche:
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Data del colloquio:
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Timbro e Firma del medico che ha fornito le informazioni:
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Mod 541 ed 1 del 19/02/2013
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