Progetto Pensa Sicuro - obiettivo casa sicura
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Progetto Pensa Sicuro - obiettivo casa sicura
Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO U.O.C. MATERNO INFANTILE U.O. PEDIATRIA DI COMUNITA’ L’immagine della casa come ambiente tranquillo e sicuro ha portato a sottovalutare per molto tempo i pericoli che spesso si annidano in questo importante ambiente di vita. Nell’ultimo ventennio gli infortuni domestici sono aumentati con un trend del + 80% a fronte di una sostanziale stabilità degli incidenti lavorativi e stradali. I dati europei dimostrano chiaramente che la fascia più esposta è quella dell’età pediatrica. Tra i vari fattori che intervengono nella dinamica degli incidenti domestici i fattori psicologici ed educativi hanno una rilevante importanza. Tra questi quelli motivazionali rivestono una funzione preminente perché strettamente connessi con la dinamica del rapporto tra genitori e figli ,e in tal senso, risultano quindi più facilmente modulabili da parte del genitore stesso. Quanto più un genitore è in grado di comprendere lo sviluppo motorio, cognitivo e relazionale del proprio figlio, tanto più si comporta in modo adeguato rispetto ai rischi dell’ambiente domestico. Le “spinte” all’esplorazione ambientale, alla “sperimentazione” degli spazi, la non netta separazione tra il vissuto reale e la produzione fantastica, la manipolazione degli oggetti e dell’ambiente circostante da parte dei bambini determinano nei genitori da un lato una serie di divieti, dall’altro si consentono manifestazioni per così dire a briglia sciolta senza limiti e regole. Occorre invece conoscere ed educare i propri figli non imponendo una lunga sequenza di divieti, ma dando loro la possibilità di crearsi quante conoscenze e competenze possibili nel rispetto delle regole. Il bambino più sicuro, cioè che rischierà meno di farsi male, sarà ovviamente quello con schemi motori sviluppati, più agile, più coordinato; sarà il bambino che ha avuto maggiormente la possibilità di esplorare se stesso e la realtà e di riorganizzarla e sarà colui che avrà maggiori competenze e conoscenze del proprio corpo, del rapporto tra sé, lo spazio ed il tempo, degli oggetti e degli altri. Ciò è favorito anche da conversazioni con adulti significativi in cui si esaminano eventi fisici e psicologici e le loro cause. Egli rafforzerà la propria personalità e stabilirà una relazione positiva con l’adulto che lo stimola, sarà messo nelle condizioni di saper assumere iniziative personali senza aspettarsi che sia sempre l’adulto a dare le soluzioni ai suoi problemi. Sarà così sicuramente più facilitato nell’evitare eventi accidentali. OBIETTIVI DI SALUTE Mettere in grado i bambini di prevenire gli incidenti domestici attraverso la conoscenza dell’ambiente familiare. OBIETTIVI SPECIFICI: a) di comportamento: favorire l’acquisizione di comportamenti e abitudini positive sicure . Padroneggiare il proprio comportamento motorio: sperimentare i movimenti imitativi ed esercitare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale. b) educativi: (conoscenze, atteggiamenti, capacità pratiche): 1. acquisire conoscenze con obiettivi specifici relativi ai vari campi di esperienze. 2. raggiungere competenze. 3. acquisire regole mediante la loro interiorizzazione. STRATEGIE E METODI EDUCATIVI 1. lavoro di gruppo 2. simulazione di situazioni 3. imitazione del modello 4. lezioni frontali 5. laboratori Si indicano le varie fasi del programma e si precisano i tempi di attuazione di ogni singola fase: FASI TEMPI DI ATTUAZIONE (esempio) 1. inizio Indagine preliminare (somministrazione del questionario n° 1 ai genitori; elaborazione e restituzione ai genitori dei risultati) settembre - ottobre 2. intervento educativo svolto dagli insegnanti per i bambini della scuola ottobre - marzo 3. check list bambino-genitore sugli ambienti domestici (questionario n°2) dicembre, durante le vacanze scolastiche 4. intervento di rinforzo (intermedio e finale) rivolto ai bambini da parte degli operatori ULSS gennaio - inizio aprile 5. verifica finale, che coinvolgerà sia i genitori che i bambini ( i risultati saranno confrontati con quelli ottenuti dalla somministrazione del medesimo questionario di inizio percorso fine aprile 6. incontro finale rivolto ai genitori: presentazione dei lavori, eventuale mostra fotografica o visione video prodotto fine anno scolastico, in occasione di una festa scolastica 1. indicatori di PROCESSO (riferiti alla effettiva conduzione delle attività previste) rispetto delle scadenze (tempi di attuazione – azioni previste dal programma ) numero di genitori coinvolti nel progetto numero di richieste di approfondimento o di materiale difficoltà legate all’attenzione e alla capacità concentrazione dei bambini nell’attività tipo di supporto dato ai genitori 2. indicatori di RISULTATO (riferiti all’efficacia dell’intervento) indicatori educativi vedi obiettivi specifici educativi: percorso (gioco) di valutazione sulle conoscenze percorso di valutazione sugli atteggiamenti percorso di valutazione sulle capacità pratiche indicatori di comportamento vedi obiettivi specifici di comportamento: ripetizione della rilevazione (con gioco/attività) prima e dopo dell’intervento ripetizione della rilevazione dopo 6 mesi indicatori di salute Confronto tra una scuola che ha svolto il progetto sulla Sicurezza e una “scuola controllo” (che non ha fatto attività di prevenzione) (es. somministrazione dei questionari n. 1 e 2 prima e dopo intervento nella scuola partecipante e gli stessi questionari nella scuola controllo con valutazione e verifica di differenti comportamenti Il gruppo controllo dovrà essere scelto con parametri comuni al gruppo su cui si fa l’intervento. da “PER UN INFANZIA SICURA” a cura di: Comune di Verona – Assessorato alla Pubblica Istruzione Direzione Scuole Materne – Provveditorato agli Studi di Verona ULSS n. 20 Verona progetto didattico sull’accettazione delle regole, scuola materna “Colombare” - Comune di Verona Verbalizzazione della realtà oggettiva sviluppata attraverso la creazione di personaggi di fantastici. Sviluppo della capacità di scegliere le regole da adottare nella vite scolastica e domestica a) CONOSCENZA DEGLI SPAZI : sezione, bagno, corridoi, ecc.. DEGLI ARREDI : tavoli, sedie, cassettiera, armadi, ecc.. DEGLI UTENSILI DOMESTICI E ALTRI ARNESI: forbici, coltelli ecc ACQUISIZIONE DI UN USO CORRETTO DEGLI STESSI b) CONOSCENZA DELLE STRUTTURE DELLA CASA: balconi, scale, porte, finestre, impianto elettrico ecc.. ACQUISIZIONE DELLE REGOLE PER UN CORRETTO USO c) RICERCA DEI PERICOLI NEL PERCORSO TRA I LOCALI DELLA ABITAZIONE : terrazzo, scale, bagno, ecc.. ACQUISIZIONE DI COMPORTAMENTI SICURI d) ESERCIZI PSICOMOTORI FINALIZZATI ALLA SICUREZZA IN CASA E ALL’AMBIENTE ESTERNO (cortile, vialetto, giardino..) ACQUISIRE CONOSCENZE SU EVENTI CHE AVVENGONO INTORNO ALLA CASA (movimentazione di automobili, moto, bici che escono dal garage..) E CAPIRE L’IMPORTANZA DELLA PROPRIA POSIZIONE RISPETTO AL RAGGIO DI AZIONE DEI VEICOLI. CAMPO DI ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITA’ IL CORPO E IL MOVIMENTO Conoscere l’ambiente familiare muoversi con sicurezza negli ambienti della casa usare le proprie abilità percettive nel rapporto corpo-ambiente capire la relazione fra proprio corpo ed elementi dello spazio e fra elementi dello spazio capire e tener conto dei rapporti topologici degli oggetti con riferimenti al proprio corpo e a quello delle altre persone giochi di equilibrio (saper portare un vassoio con sopra bicchieri; ricercare il punto di equilibrio di vari oggetti.. ) giochi di motricità fine (uso corretto degli utensili da cucina..) giochi di travaso giochi simbolici e di imitazione ( “mammacasetta..”) individuare un oggetto con consegne topologiche (dietro di te; dietro la scatola..) attività concrete o simulate: salire i gradini prestando attenzione a come si appoggia il piede e come aiutarsi con le mani I DISCORSI E LE PAROLE verbalizzare denominando correttamente ambienti, arredi e oggetti specifici della casa descrivere le azioni specifiche che si svolgono nell’ambiente domestico formulare ipotesi sui potenziali pericoli far capire ai bambini che uno stesso ambiente può produrre e far vivere esperienze simili o diverse comprendere e produrre un testo narrativo conversazione sulle esperienze vissute negli ambienti domestici raccolta di informazioni su libri, didascalie, riviste, foto relative agli ambienti della casa “cesta delle parole” (realizzazione di cartoncini con immagini dei luoghi domestici e relativa parola scritta da associare) invenzione di filastrocche e poesie sui pericoli e sulla sicurezza domestica lettura di racconti, aneddoti, storie per conoscere altre esperienze CAMPO DI ESPERIENZA OBIETTIVI ATTIVITA’ LO SPAZIO, L’ORDINE E LA MISURA mettere in sequenza eventi capacità di cogliere connessioni e collegamenti fra i vari ambienti riconoscere e discriminare le qualità e gli attributi degli oggetti stimolare la costruzione di simboli per codificare l’esperienza riconoscere le differenti altezze, pesi e dimensioni degli arredi LE COSE, IL TEMPO E LA NATURA progettare e costruire capacità di cogliere relazioni di causa-effetto analizzare e riconoscere le sequenzialità di alcuni eventi colorare, ritagliare e costruire sequenze di eventi accidentali costruire la legenda dei pericoli della casa con i rispettivi simboli) e collocarli sulla mappa della casa (vedi Esempio n°1) attività con oggetti di uso quotidiano visita guidata al supermercato (individuazione di vari simboli di pericolo sui contenitori; ricerca delle cose che si possono mangiare e bere da quelle che sono pericolose) realizzare un libro a forma di casetta che riproduca gli ambienti della casa utilizzo di schede in cui data una causa il bambino trova l’effetto (o viceversa) MESSAGGI, FORME E MEDIA sperimentare e padroneggiare diverse tecniche espressive riconoscere le possibilità espressive di forme e di colori costruire cartelloni e plastici della casa utilizzando materiali e tecniche varie rappresentare graficamente la propria casa attività di drammatizzazione IL SE’ E L’ALTRO interiorizzare regole significative per il proprio benessere acquisire il senso di responsabilità e di rispetto per l’ambiente in cui si vive (gli ambienti e gli spazi della casa) capire che persone diverse (bambini) hanno abilità diverse, hanno bisogni percezioni, emozioni e comprensioni diverse nello svolgimento delle attività costruzione da parte dei bambini di una check-list di controllo della propria casa giochi in piccolo e grande gruppo per rafforzare le conoscenze e le regole riflettere e verbalizzare sul differente modo di usare un oggetto o di compiere certe attività (salire o scendere le scale..)