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Valdès Notizie
Periodico di aggiornamenti e notizie a cura del Laboratorio Analisi Valdès
UNA DIETA POVERA DI ZINCO
RENDE L’INTESTINO PIU’ SENSIBILE ALLE INFIAMMAZIONI
PUBBLICATO LO STUDIO SUL “JOURNAL OF NUTRITIONAL BIOCHEMISTRY”
L’INRAN, l’ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione vigilato
dal Mipaaf (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) – oggi in via di
accorpamento al CRA -, ha dimostrato per la prima volta che una dieta povera di zinco
può rendere l’intestino più sensibile alle infiammazioni.
Laboratorio
Certificato
UNI EN ISO
9001:2008
Laboratorio Analisi Valdès
Via Gianturco 9
09125 Cagliari
Tel.070305919
www.laboratoriovaldes.it
Anno XII n° 2
Febbraio 2013
La ricerca, appena pubblicata sul “Journal of Nutritional Biochemistry” ha evidenziato,
infatti, che anche una modesta carenza di questo micronutriente essenziale rende
l’intestino più fragile nei confronti degli stati infiammatori.
Lo studio - condotto nell’ambito del progetto Nume, finanziato dal Mipaaf - è stato svolto
su un modello di cellule intestinali isolate (che riproduce in laboratorio le caratteristiche
fisiologiche dell’intestino umano) e ha mostrato che tali cellule, appositamente sottoposte
prima a carenza marginale di zinco e poi a stress infiammatorio, vanno incontro a morte
cellulare programmata, interrompendo la continuità dell’epitelio intestinale, con possibili
gravi ripercussioni sulla salute che andranno confermate da specifici studi in vivo.
Lo zinco è un micronutriente essenziale che si trova in alimenti proteici di origine animale
– carne e pesce, quindi - ma anche in legumi, semi, frutta secca e – in minore quantità nei latticini.
E’ importante per l’efficienza del sistema immunitario, lo sviluppo del sistema nervoso e
l’integrità della pelle.
Poiché questo metallo è coinvolto in moltissimi processi biochimici, un suo insufficiente
apporto può contribuire ad altre patologie, tra cui le malattie cronico-infiammatorie
dell’apparato gastro-intestinale come il morbo di Chron.
“Un’alimentazione bilanciata è di solito in grado di assicurare lo zinco necessario.
Tuttavia, la quantità sufficiente di questo come di altri micronutrienti non è la stessa per
tutti – precisa Chiara Murgia la ricercatrice INRAN che ha coordinato lo studio - alcuni
individui o gruppi di popolazione, quali donne in gravidanza, anziani e bambini, sono più a
rischio di altri, ma anche stili di vita o caratteristiche genetiche individuali possono
determinare stati di carenza.
Ecco perché la supplementazione indiscriminata non è la soluzione e anzi l’eccesso di
zinco può essere altrettanto dannoso per la salute. Questo studio – conclude la
ricercatrice - suggerisce che, qualora si presentino disturbi gastrointestinali cronici, i livelli
di zinco dovrebbero essere determinati, offre una prima spiegazione all’osservazione
clinica che i pazienti affetti dal morbo di Chron beneficiano di supplementi di zinco e
fornisce nuovi possibili spunti terapeutici per trattare i sintomi di questa patologia”.
(Tratto dal sito dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
Laboratorio Valdès
Prelievi a domicilio.
Il Laboratorio Valdès esegue i prelievi
a domicilio ormai da trent'anni.
Si può usufruire di tale servizio con o
senza impegnativa: può bastare infatti
solo la richiesta dello specialista o una
richiesta dello stesso paziente.
Il costo del servizio è di 16 Euro.
Per prendere appuntamento si può
telefonare negli orari di segreteria
(8.00 – 16.00) e richiedere il prelievo
per il giorno in cui si desidera eseguire
l'analisi o prenotare on line dal sito
www.laboratoriovaldes.it
In tal caso si verrà contattati
telefonicamente o via e-mail dalla
segreteria per la conferma della
prenotazione.
Il ritiro del referto potrà avvenire anche
on line o tramite servizio postale.
Valdès Notizie
Gli Ftalati
Gli ftalati sono prodotti chimici che vengono aggiunti alle
materie plastiche per migliorarne la flessibilità e la
modellabilità.
Sono sostanze tossiche per la riproduzione, soggette a
restrizione europea: il loro utilizzo non è consentito a
concentrazioni superiori allo 0,1%, né nei giocattoli, né negli
articoli destinati all'infanzia; il motivo della restrizione è dovuto
al pericolo di esposizione che può derivare dal masticare o
succhiare per lunghi periodi di tempo oggetti che contengono
ftalati.
La presenza di ftalati nei giocattoli e il conseguente ritiro dal
commercio in vari Paesi europei viene segnalato
sistematicamente nel sistema RAPEX a partire dal 2005. Si
tratta prevalentemente di articoli di origine cinese.
Dal 2008 una media di più di 110 notifiche l’anno riguarda
questa categoria di prodotti pericolosi, per la presenza degli
ftalati oltre al limite consentito.
Nel 2011 essi hanno rappresentato il 27% delle notifiche totali
relative ai giocattoli (488). Nel primo trimestre del 2012 sono
stati notificati nel RAPEX 47 articoli pericolosi per presenza di
ftalati, provenienti per la quasi totalità (94%) dalla Cina e diffusi
nel mercato europeo.
Persino le bambole possono essere pericolose, quando
contengono i livelli di DEHP che possono variare dallo 0,2%
(doppio del livello massimo consentito) al 38% (389% in più del
livello massimo consentito).
Principesse da vestire con abiti scintillanti, teneri bambolotti da
accudire, eroine dei cartoni animati; dai rapporti di prova
eseguiti sui giocattoli risultano “infarciti” di ftalati dalla testa (fino a
29% DEHP nella testa della bambola Mermeid “Shoppiing Girl”
ritirata dal mercato in Ungheria) ai piedi (4,3% DEHP nelle scarpe
della principessa “Jess Prince” ritirata in Germania).
Nelle bambole, concentrazioni variabili di ftalati sono anche
presenti nelle braccia e nelle gambe; si tratta evidentemente di
parti che, durante il gioco, possono venire facilmente a contatto
con la bocca delle bambine.
Anche rettili, insetti o, addirittura, innocui animali da fattoria,
possono diventare pericolosi, quando contengono ftalati; la
mucca del set di animali notificati dalla Germania conteneva, ad
esempio, una concentrazione di DEHP pari al 4,6%.
Anche gli articoli di cartoleria per la scuola, accattivanti, colorati,
profumati, possono contenere ftalati: matite, pennarelli, plastilina
colorata, gomme per cancellare, zainetti, astucci etc.
Nelle riunioni europee di discussione tecnica, l’Italia si è fatta
promotrice della proposta di assoggettare le gomme da
cancellare e gli articoli di cancelleria, riconoscibilmente destinati
ai bambini, agli stessi requisiti di conformità già presenti per i
giocattoli, garantendo maggiormente rispetto al rischio di ftalati.
In Italia, ai sensi dell’art. 16 del Decreto legislativo 14 settembre
2009 n. 133, il fabbricante e l'importatore, che immettano sul
mercato giocattoli, in violazione, con concentrazione di ftalati
superiori allo 0,1%, incorrono in una sanzione penale, che
prevede l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda da 40.000 a
150.000 euro
(tratto dal sito del Ministero della Salute)
A cura di Giorgia Fantola
PREVENZIONE IN LABORATORIO: PSA, PSA libero e rapporto
Il Laboratorio Valdès per venire incontro ai propri clienti ha elaborato una serie di analisi di laboratorio che potranno essere eseguiti
dal lunedì al sabato e che presentano il grande vantaggio di:
Non è necessaria l’impegnativa
sono specifici per diverse patologie;
se eseguiti il sabato non vi è affollamento;
si può usufruire dello sconto tesserina paziente (10%) e Fidelity card (20%);
i risultati verranno gratuitamente inviati on line.
Il pannello diagnostico del mese di Febbraio prevede gli esami per la prevenzione del tumore alla prostata:
il PSA, il PSA libero e il loro rapporto
La prostata è un organo maschile fibromuscolare e ghiandolare, della forma di una castagna che si trova al di sotto della vescica e
che circonda l'uretra.
Può essere interessata da malattie infiammatorie quali le prostatiti, l'ipertrofia prostatica benigna (IPB), e tumori maligni quali
l'adenocarcinoma prostatico.
L'organo trovandosi situato sotto la vescica e intorno all'uretra può influire sul modo di urinare; pertanto ogni volta che insorgano
disturbi o alterazioni nella minzione la prostata può potenzialmente esserne la causa.
L’ipertrofia prostatica benigna non è da considerare una condizione che può precedere il tumore della prostata in quanto non
degenera in una patologia neoplastica. Piuttosto le due patologie possono coesistere e trarre origine da zone della prostata
completamente differenti tra loro.
Il tumore alla prostata, negli stadi iniziali, è spesso asintomatico perché origina nelle zone periferiche della prostata e, solo in una fase
successiva, interessa l'intera prostata e gli organi limitrofi.
In questi anni un concetto si è via via consolidato: il tumore alla prostata trattato in stadio precoce può essere ben curato.
Il PSA è una glicoproteina prodotta dalla prostata. Si dosa con un normale esame del sangue, che individua i livelli di Antigene
Prostatico Specifico. In presenza di stati patologici i valori del PSA aumentano perché le cellule ghiandolari tumorali producono molto
più PSA di quelle normali.
Il costo totale di tali esami in prevenzione (senza impegnativa) è di 18,00 euro. Se eseguiti con impegnativa il ticket è di 28.40 euro.
La Direzione Sanitaria