dttpeople Italia La percezione degli utenti in tema di
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dttpeople Italia La percezione degli utenti in tema di
1 dttpeople Italia La percezione degli utenti in tema di Televisione Digitale Terrestre Terrestre dttpeople Italia La percezione degli utenti in tema di Televisione Digitale Terrestre 2 Fase 1 dttpeople Italia Presupposti teorici L’acronimo ICT è rappresentativo del processo di convergenza digitale ancora in corso, che nell’ultimo decennio ha visto un netto avvicinamento, tanto nelle teorie quanto nella pratica, tra tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Tale processo vive oggi una seconda fase che coinvolge anche i media, suggerendo già un nuovo acronimo: ICMT (Information Communication and Media Technology). Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono state spesso interpretate come forze in grado di modellare il comportamento delle organizzazioni e degli individui che in esse operano, abilitando questi ultimi a svolgere le proprie attività in maniera più rapida ed efficiente e creando opportunità per l’innovazione organizzativa e per migliori condizioni di vita. Negli ultimi anni un’ampia letteratura supportata da numerose evidenze empiriche ha, tuttavia, dimostrato che questo determinismo tecnologico tende a non prendere in considerazione le forti interdipendenze tra la tecnologia e l’ambiente in cui essa viene adottata e le endemiche evoluzioni che una tecnologia subisce nel tempo quando viene immersa in un qualsiasi contesto sociale (Carignani 2005). 3 In questo senso numerosi autori hanno riflettuto sul concetto di “duality of technology” (Orlikowski 1992), sottolineando come i comportamenti degli individui e il contesto sociale in cui questi comportamenti si concretizzano, modellino le tecnologie e, allo stesso tempo, queste ultime influenzino gli atteggiamenti delle persone e l’assetto delle strutture sociali. Queste riflessioni hanno portato a diverse interpretazioni della tecnologia, tutte orientate a sottolineare la fondamentale differenza tra la tecnologia “di per sè” e l’utilizzo pratico della tecnologia: differenza meglio conosciuta attraverso la contrapposizione tra “technology-as-artifact” e “technology-in-practice” (Orlikowski 2000). Tuttavia, la ricerca in ambito SI deve confrontarsi non solo con il problema della definizione della tecnologia ma anche con le sue caratteristiche di multidisciplinarietà e, soprattutto, con una crescente richiesta da parte del mercato di un approccio all’analisi orientato a studiare il futuro piuttosto che osservare il passato. Oggi, nell’ambito della ricerca dei sistemi informativi, nel processo di definizione di una specifica tecnologia come la Televisione Digitale emergono posizioni differenziate tra chi sceglie una definizione di D-TV più determinista e basata esclusivamente sulla qualità del segnale e sugli standard applicativi e chi, invece, opta per una definizione basata prevalentemente sulla tipologia di servizi erogabili. Entrambe queste posizioni, da un lato non si configurano come un valido punto di partenza per attività di ricerca orientate al disegno di scenari di applicazione, dall’altro rischiano di escludere alcuni ambiti di ricerca che storicamente rientrano nel dominio di competenza dei sistemi informativi. CARIGNANI A. (2005), IT IS – Il ruolo delle tecnologie nella teoria e nella pratica dei sistemi informativi, FrancoAngeli. ORLIKOWSKI, W.J. (1992),“The Duality of Technology: Rethinking the Concept of Technology in Organizations”, Organization Science, 3, 3, pp. 398-427. ORLIKOWSKI, W.J. (2000), “Using technology and constituting structures: A practice lens for studying technologies in organizations”, Organization Science, 11,4 , pp. 404-428. dttpeople Italia Presupposti teorici c c Evoluzione tecnologica servizi applicazioni contenuti Tessuto SocioSocio-Culturale L’approccio dell’”ambiente tecnologico” rappresenta un tentativo di uniformare il processo definitorio e di analisi di artefatti tecnologici, anche molto eterogenei tra di loro, spesso impropriamente uniformato sotto il cappello di ICT. L’ambiente tecnologico si configura, quindi, come una possibile interpretazione di artefatto tecnologico complesso in grado di sostenere un approccio multidisciplinare allo studio della tecnologia, senza tuttavia trascurare le caratteristiche più hard e quindi meno malleabili della tecnologia stessa. Se non avrebbe senso, infatti, parlare di malleabilità di un decoder, che in quanto dispositivo trasmissivo fisico presenta delle caratteristiche tecniche estremamente rigide, assumere che, a fronte di una serie di caratteristiche infrastrutturali, l’ambiente tecnologico della televisione digitale (di cui il decoder è un componente) si modifica in termini di servizi, contenuti e applicazioni erogabili, apre una nuova strada interpretativa al ruolo potenziale della televisione digitale nelle organizzazioni e nella società. Tale approccio consente pertanto di trattare un tema tecnologico in ottica multidisciplinare, come tradizione della disciplina sistemi informativi, senza trascurarne gli aspetti più tecnici, e facilitando l’adozione di una prospettiva di ricerca previsionale (come richiesto dal mercato), soprattutto in un’ottica di allargamento dei confini di ricerca. A fronte dell’evoluzione del mercato delle ICT, infatti, l’attività di ricerca deve necessariamente includere l’analisi delle interazioni tra tecnologia e società quale presupposto fondamentale per studiare le interazioni tra tecnologie e organizzazioni. Strategie di marketing infrastrutture Strategie degli operatori di mercato 4 Secondo una possibile terza via interpretativa, adottata nell’ambito dell’Osservatorio dttCOM, con Televisione Digitale si è inteso l’ambiente tecnologico costituito da applicazioni, contenuti, servizi ed infrastrutture che consente l’utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività. In linea generale ci si pone quindi l’obiettivo di verificare come l’innovazione legata a due componenti (i servizi e le infrastrutture) di un particolare ambiente tecnologico (quale la televisione digitale), ne influenzino altrettante (contenuti e applicazioni), in termini di comportamenti attuali e attesi da parte degli utenti finali. Impianto normativo e istituzionale dttpeople Italia Contesto di riferimento e metodologia d’indagine La trasmissione digitale costituisce una tappa di capitale importanza nello sviluppo tecnologico dei sistemi televisivi. Essa rappresenta il passaggio essenziale verso la convergenza di informatica e telecomunicazioni e consente di trasformare l’apparecchio televisivo in una piattaforma per lo sviluppo di servizi interattivi. Con TV digitale si intendono tutte le tecnologie di trasmissione audio/video di tipo digitale. Si contrappone alla tecnologia televisiva classica, in voga da più di 50 anni, rispetto alla quale presenta notevoli vantaggi sia in termini di qualità che di prestazioni. La televisione digitale può essere trasmessa via satellite, via cavo e via etere terrestre. Ciascun supporto ha caratteri propri che si riflettono in specifici vantaggi e limiti. 5 Via cavo: tecnologia di trasmissione televisiva basata sul cavo coassiale; con questa tecnologia è necessario che l'utente finale sia connesso direttamente tramite un cavo all'emittente, con conseguente aumento dei costi per l'emittente stessa, ma con grandi vantaggi per l’utente finale, non ultima anche la possibilità di contemporaneo accesso ad Internet a banda larga. In particolare si parla di Web TV o IPTV con riferimento alla tecnologia che sfrutta la banda larga di Internet (ADSL o connessione via cavo) per consentire all'utente finale di ricevere contenuti multimediali direttamente sul computer o sulla TV di casa (tramite apposito decoder); Satellitare: con questa tecnologia l'emittente invia i dati video ad un satellite, il quale ri-trasmette il segnale ad un'area (footprint) molto vasta. Per ricevere queste trasmissioni, l'utente finale deve dotarsi di un'apposita antenna parabolica che invia il segnale al decoder collegato a sua volta al televisore; Televisione digitale terrestre (DTT): analoga per prestazioni e qualità alla televisione satellitare, questa tecnologia permette però un più facile accesso da parte di tutti gli utenti, in quanto utilizza le strutture preesistenti create per la televisione analogica; in questo modo, l'utente deve solo dotarsi dell'apposito decoder. La DTT è in corso di introduzione nel nostro Paese, che si colloca tra i primi in Europa nel contesto di questa innovazione. La trasformazione della TV da analogica a digitale coinvolgerà progressivamente gli oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi televisivi del nostro Paese. Al fine di comprendere le percezioni degli utenti sulla DTT è stata avviata una ricerca semi-estensiva orientata ad una fascia presumibilmente “evoluta” della popolazione, basata su un campione estratto casualmente di 550 studenti universitari dell’Università IULM di Milano e Feltre. Il campo di osservazione è in fase di estensione ad un campione di 2000 soggetti appartenenti a segmenti di popolazione di fascia socioeconomica medio/alta e alta. Ad entrambi i campioni è stato somministrato un questionario strutturato di 9 domande, in modalità cartacea ai primi e in via telefonica ai secondi. Il primo field è stato realizzato nel mese di Ottobre 2005 Il secondo field verrà completato entro Febbraio 2006 dttpeople Italia Il quadro generale: il “sentiment” sulla DTT Ritenete di sapere cos’è la DTT Agli intervistati è stato chiesto di indicare il grado di conoscenza della DTT e i concetti ad essa associati 6 1,8% Tavola 1 Campione IULM Solo meno del 10% del campione intervistato non ritiene di sapere cosa sia la DTT, mentre il resto del campione si divide tra coloro che ritengono di conoscere la DTT (46,5%) e coloro che appaiono incerti (43,3%). Peraltro a fronte di una diffusa associazione tra DTT e i contenuti/servizi attualmente erogati attraverso la stessa, una serie di risposte evidenziano una reale distorta percezione dell’infrastruttura tecnologica della DTT, la quale viene spesso associata alla parabola (16,7%), alla banda larga (7,1%) e a Internet e Voice over IP (4%). Tavola 2 Campione IULM Si riscontra altresì una diffusa sensazione di interattività nonostante gli attuali servizi sulla DTT essenzialmente non siano molto distanti dall’interazione con il televideo. Bassa la percezione di DTT come flop. O 46,5% 43,3% 8,4% Sì No Non ne sono sicuro Concetti associati alla DTT A:Internet B:Banda Larga C:Parabola D:Voice over IP E:Calcio F:Film G:Pay per view H:Contributi statali I:Futuro della televisione L:Decoder M:Servizi Interattivi N:Flop O:Non risponde 0,2% 5,6% N 68% M 73,1% L 45,6% I 32% H 46,9% 51,5% G F 66,0% E 0,7% D 16,7% C 7,1% 3,3% B A 0% 20% Non risponde 40% 60% 80% 100% dttpeople Italia Tecnologia: tra possesso e utilizzo Agli intervistati è stato chiesto di indicare, per ciascuna tecnologia, il possesso, e l’eventuale utilizzo. 7 Nonostante la conoscenza espressa in termini di possesso (20%) e utilizzo (16%) della DTT sia ancora minima rispetto ad altre tecnologie quali Internet, banda larga, Umts e TV satellitare, dall’indagine si riscontra un leggero trend di crescita rispetto all’anno 2004 in cui il possesso della DTT si arrestava al 17,20% (fonte: ricerca BroadBand People, IULM, 2004). Tavola 3 Campione IULM Possesso e utilizzo delle tecnologie F E D C B A Internet e banda larga si affermano come le tecnologie maggiormente presenti (rispettivamente 65,5% e 59,5%) e utilizzate (rispettivamente 66,2% e 65,3%) dal campione analizzato. Segue con un leggero distacco il possesso (48%) e l’utilizzo (47,3%) della TV satellitare, e, in modo meno consistente dell’Umts. La diffusione di telefonini di terza generazione appare discreta (30,7%), anche se in netta crescita rispetto all’anno 2004, in cui il possesso si attestava al 3,60% (fonte: ricerca BroadBand People, IULM, 2004). Ancora bassa, invece, la diffusione della tecnologia Voice over IP, utilizzata solo nel 5,1% dei casi e posseduta nel 4%. 0% 20% Possesso 40% 60% 80% Utilizzo A:DTT B:Internet C:Banda Larga D:Umts E:TV satellitare F:Voice over IP 100% dttpeople Italia Utilizzo servizi e applicazioni Tavola 4 Campione IULM Agli intervistati è stato chiesto di indicare, per ciascun servizio/applicazione, la frequenza di utilizzo. Frequenza di utilizzo dei seguenti servizi/applicazioni M L 8 Dall’indagine emerge un vissuto molto variegato in merito all’utilizzo dei servizi e degli applicativi disponibili sul mercato. Nel dettaglio si riscontra che SMS, motori di ricerca ed e-mail vengono largamente utilizzati con frequenza settimanale (rispettivamente nel 96,4%, 84,7% e 67,1% dei casi). Poco utilizzati, invece, nonché in gran parte sconosciuti, applicazioni e servizi che vengono visti da molti osservatori come il futuro delle tecnologie, quali Voice over IP e news on demand (sconosciuti rispettivamente nel 63,5% e 36,7% dei casi), pay per view e acquisti online (mai utilizzati, rispettivamente, dal 46,2% e dal 54,4% del campione). I H G F E D C B A 0% Il problema del “willingness to pay” non sembra pertanto essere in fase di superamento. Le nuove tecnologie non vengono percepite semplicemente come un canale di distribuzione per i contenuti editoriali e informativi, ma come vettore per la creazione di veri e propri servizi a valore aggiunto. Un servizio, affinché venga percepito come tale, deve saper quindi tener conto dei differenti approcci degli utilizzatori della tecnologia e dei vissuti che con essa si sono creati, anche nella prospettiva che il servizio richieda una forma di pagamento. Tale percezione fa anche sì che, solo per i servizi ritenuti effettivamente utili o specifici, potrà riscontrare in futuro una maggiore propensione al pagamento. 20% 40% Non so di cosa si tratta 60% Mai 80% 100% Settimanalmente A:SMS B:MMS C:E-mail D:Motori di ricerca E:Acquisti online F:Pay per view G:Online games H:News on demand I:Chat-istant messenger L:Download musica\film M:Voice over IP dttpeople Italia Comunicazione istituzionale e Pubblicità In merito alla comunicazione sulla DTT, agli intervistati è stato chiesto di indicare, per i diversi canali di comunicazione, il livello di soddisfacimento Tavola 5 Campione IULM Giudizio in tema di comunicazione sulla DTT effettuata attraverso la comunicazione istituzionale e la pubblicità E D 9 Dall’indagine emerge il ruolo primario della pubblicità nella comunicazione sulla DTT, con un effetto, pertanto, di mitigazione della scarsità di comunicazione istituzionale a reale valore aggiunto, giudicata insufficiente dal 34,2% del campione. Un’ulteriore conseguenza di tale predominanza della pubblicità sulla comunicazione istituzionale si percepisce nella propensione degli utenti a pensare più ai prodotti e servizi attualmente commercializzati, che alla tecnologia in sé o alle reali future opportunità della DTT. C B A 0% 10% 20% Comunicazione Istituzionale 30% 40% 50% Pubblicità A:Insufficiente B:Sufficiente C:Buono D:Ottimo E:Non Risponde dttpeople Italia Contenuti: utilizzo DTT In merito ai contenuti, agli intervistati già utenti dei servizi del DTT (16% del campione IULM), è stato chiesto di indicare di quali servizi usufruiscano più frequentemente. Tavola 6 Campione IULM 20,5% F 10 Tra i servizi più utilizzati dal campione dell’indagine, appaiono i programmi da palinsesto, che rivelano una modalità di adozione della nuova tecnologia di tipo “mimetico”, secondo la quale la DTT, presso la maggioranza degli utenti, ha solo ‘rivestito’ di un diverso device comportamenti d’uso precedenti, senza tuttavia rivelare una situazione di incontro tra potenzialità della tecnologia e innovazione nei comportamenti d’uso. Tuttavia l’utilizzo dei servizi della DTT, in stretta connessione con quanto evidenziato nel secondo punto della slide precedente, evidenzia come sia necessario spostarsi verso un’adozione “maieutica” della nuova tecnologia, che nel tempo riveli agli utenti le proprie potenzialità, accompagnandoli ad un uso innovativo della stessa. Servizi utilizzati più frequentemente dagli utenti della DTT 36,4% E D 39,8% C 40,9% 15,9% B 56,8% A 0% 20% 40% 60% A:Programmi da palinsesto B:Programmi pay per view C:Film pay per view D:Sport pay per view E:Servizi interattivi F:Non risponde 80% 100% dttpeople Italia Servizi e contenuti futuri In merito ai contenuti, agli intervistati è stato chiesto di indicare, quali servizi e contenuti vorrebbero vedere sviluppati sulla DTT 11 A sostegno di quanto emerso precedentemente, la maggioranza del campione (73,5%) non è in grado di definire in modo puntuale quali servizi e contenuti vorrebbe vedere sviluppati sulla DTT. Nel dettaglio, a conferma dell’adozione “mimetica” della DTT da parte degli utenti, film (8,5%) e programmi culturali (6,9%) sono i contenuti più attesi dalla nuova tecnologia. Tavola 7 Campione IULM Servizi e contenuti attesi dalla DTT Q P O N M L I H G F E D C B A 0% 20% 40% 60% A:Programmi culturali/documentari B:Film C:Telefilm D:Reality E:Attualità/News F:Canale informativo funzionamento DTT G:Musica/eventi live H:Sport I:Sport minori L:Servizi interattivi M:Canali stranieri N:Moda O:Navigazione internet/e-mail P:Non so/non mi interessa Q:Non risponde 80% 100% dttpeople Italia Opinioni e attese In merito ai contenuti, agli intervistati è stato chiesto di indicare, quali servizi e contenuti vorrebbero vedere sviluppati sulla DTT Nonostante quanto emerso precedentemente, il campione ha rivelato una sorta di “vivacità intellettuale” sul tema evidenziando una buona predisposizione, se non addirittura un atteggiamento propositivo, nel delineare le proprie aspettative rispetto a contenuti e scenari applicativi attesi dalla DTT. 12 dttpeople Italia L’osservatorio dttCOM Aree di interesse ed attività dttCOM APPENDICE A Alla ricerca verranno, inoltre, affiancate attività di Education e di Dissemination sulle potenzialità e le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Il tutto in funzione del principio che i mercati e le tecnologie non sono sospesi nel vuoto e, quindi, le imprese non innovano in isolamento, ma in quanto inserite in un sistema innovativo che svolge il ruolo di supporto "istituzionale" all'innovazione, ed infrastruttura in cui la conoscenza e la tecnologia sono generate, circolano, e debbono essere condivise. RICERCA EDUCATION L’obiettivo generale della proposta di Osservatorio, indipendentemente delle declinazioni tematiche di seguito introdotte, è quello di creare un contesto di ricerca e confronto che veda la partecipazione di imprese e rispettive associazioni, Università e fornitori di tecnologia per studiare ed approfondire, in modo continuativo, l’evoluzione indotta dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sul mondo delle imprese, provando a definire scenari applicativi e funzionali e valutando gli attuali limiti e potenzialità della DTT. Le caratteristiche distintive dell’attività di Ricerca svolta saranno, tra le altre: la creazione di un network di relazioni con altre Università, Istituti di ricerca, Società di consulenza e Associazioni, anche in un contesto internazionale; l’utilizzo di metodologie di ricerca innovative; 13 DISSEMINATION Osservatorio Permanente su “Comunicazione, Contenuti e Mercati per la Televisione Digitale Terrestre”, finalizzato a: lo studio della percezione e delle aspettative dei consumatori nei confronti della nuova tecnologia; contribuire a comunicare le caratteristiche e i servizi erogabili oggi e in futuro attraverso la DTT; l’analisi delle opportunità offerte dalla DTT nei diversi mercati e contesti applicativi quali e-government, elearning, settore turistico, creatività, valorizzazione del territorio, settore delle public utility, settore bancario/finanziario, entertainment ed altri; lo sviluppo di competenze professionali innovative in grado di supportare la diffusione delle tecnologie e dei servizi legati alla DTT; la comunicazione di standard e metodologie comuni nello sviluppo di contenuti e servizi. dttpeople Italia L’osservatorio dttCOM I progetti di ricerca Le attività di ricerca saranno sviluppate secondo tre filoni principali, con l’obiettivo non solo di razionalizzare lo stato dell’arte del settore della DTT, ma soprattutto di individuare scenari futuri rispetto all’uso e al consumo del Digitale Terrestre che possano contribuire a supportare aziende e pubblica amministrazione nella definizione di strategie e approcci alla nuova tecnologia: Area Consumer Research Ricerche di base sulla Technology Readiness dei consumatori italiani, che valuti con frequenza annuale la loro predisposizione all’adozione e alle modalità di utilizzo della DTT. Area Market Research Ricerca di base e/o applicata, su specifiche industry o segmenti di mercato. Area Custom Research Ricerche sviluppate su temi verticali promosse e finanziate dai partner dell’Osservatorio. 14 dttPEOPLE Italia e dttPEOPLE Europa Interactive Advertising con il patrocinio di ABI Università Cattolica di Milano e Research t-banking Market e Custom In collaborazione con CeTIF - Area dttCOM APPENDICE A In collaborazione con le Università di Siviglia, Huelva, Barcellona, LSE Londra, Monaco, Regensburg. Area Consumer Research ABC..Digitale Guida alla convergenza digitale Education e Corso di Alta Formazione in Tecnologie, Comunicazione e Mercati per la Televisione Digitale Università IULM Febbraio 2006 Le principali attività avviate nell’ambito dell’osservatorio Dissemination dttpeople Italia GLOSSARIO Alta definizione (HDTV). Termine che comprende gli standard televisivi ad alta risoluzione, i quali richiedono sistemi elettronici specifici per la produzione, diffusione e fruizione del segnale, al fine di superare le limitazioni di quelli tradizionali attualmente in uso. Bouquet. Insieme di canali radio-televisivi e servizi multimediali, offerti da uno stesso operatore, commercializzati come entità singola. Broadcaster. Letteralmente è il “radiodiffusore”, cioè il soggetto addetto all’irradiazione del segnale radiotelevisivo. A questo termine è sempre stata associata la figura dell’emittente televisiva integrata verticalmente, in quanto operante lungo tutta la catena del valore 15 televisiva analogica, dalla produzione dei contenuti alla messa in onda degli stessi. Nella nuova catena del valore che è stata delineata dalla legge sulla televisione digitale terrestre, l’introduzione di nuovi soggetti ha modificato tale ruolo. Il frazionamento della catena tra I termini della DTT APPENDICE B operatore di rete, fornitore di contenuti e fornitore di servizi, infatti, ridimensiona il potere precedentemente in mano al broadcaster e favorisce l’ingresso di nuovi attori nel mercato televisivo. Canale di Ritorno. Detto anche “Canale di Interazione”, è un collegamento stabile tra il Set Top Box e il Centro Servizi, su una rete di telecomunicazioni, che consente di sfruttare appieno l’interattività. Il collegamento può avvenire tramite modem V.90 o ISDN sulla linea telefonica di casa, oppure tramite modem ADSL, o tramite una carta SIM identica a quella dei cellulari GSM. Decoder. Apparato d’utente necessario per decodificare programmi radiotelevisivi da analogico a digitale. Per la decodifica del segnale digitale terrestre, vedi Set Top Box. dttpeople Italia GLOSSARIO DTT. Acronimo di Digital Terrestrial Television, sigla utilizzata per fare riferimento alla televisione digitale terrestre. La TV digitale terrestre è una evoluzione tecnologica dell'attuale sistema televisivo, che comporta la diffusione del segnale televisivo in formato digitale, permettendo di ricevere i programmi digitali attraverso la normale antenna televisiva, senza la necessità di installare parabole o antenne speciali. La fruizione del servizio avviene tramite un decoder definito “set top box”, collegato all’antenna, al televisore e, per usufruire appieno dei servizi interattivi, anche alla presa telefonica. La novità per la TV è rappresentata dall'adozione di un sistema di trasmissione numerico, ossia di una modalità che non risente di interferenze, abbassamenti di livello del segnale né disturbi e che permette di moltiplicare il numero di canali disponibili (multicanalità), aspetto che rappresenta il vantaggio principale della televisione digitale terrestre. 16 DVB. Acronimo di Digital Video Broadcasting. E’ lo standard di trasmissione digitale adottato in Europa, ed è basato sul sistema di compressione MPEG-2. Elaborato da un consorzio internazionale, il DVB prevede tre varianti: il DVB-S, dedicato alla trasmissione via I termini della DTT APPENDICE B satellite; il DVB-C per la tv via cavo; il DVB-T per la trasmissione digitale attraverso ripetitori terrestri. DVB-H. Acronimo di Digital Video Broadcasting – Handheld, è lo standard di trasmissione specifico per il broadcasting della TV digitale terrestre su terminali mobili. Consiste nell’estensione e nell’adattamento della norma DVB-T ai requisiti di funzionamento di ricevitori mobili caratterizzati da dimensioni, peso e consumi energetici ridottissimi. L’obiettivo è permettere a telefoni cellulari, palmari, smartphone e altri device mobili di ultima generazione di attivare una ricezione televisiva sfruttando i network digitali terrestri. DVB-T. Acronimo di Digital Video Broadcasting – Terrestre, a indicare la ricezione digitale del segnale TV, da captare con un'antenna tradizionale terrestre, senza quindi bisogno di alcuna parabola. Lo standard DVB-T è l’insieme di norme tecniche per la diffusione terrestre del segnale televisivo digitale, che stabiliscono le modalità operative per: la trasmissione, la ricezione, la realizzazione di servizi multimediali. EPG. Acronimo di Electronic Program Guide, ovvero guida elettronica ai programmi. Si tratta del sistema adottato nelle trasmissioni digitali che consente allo spettatore, attraverso il telecomando, di visualizzare sullo schermo delle informazioni dettagliate relative ai programmi trasmessi. dttpeople Italia GLOSSARIO Free-to-air. E’ detto di servizi radiotelevisivi che non prevedono il pagamento di abbonamenti, essendo ad accesso libero. I canali digitali irradiati in modalità "free-to-air" sono quelli privi di codifiche, diffusi "in chiaro". Possono essere ricevuti liberamente e gratuitamente dall’utente finale con qualsiasi set-top box digitale, anche privo di modulo d’accesso condizionato. MHP. Acronimo di Multimedia Home Platform, cioè Piattaforma Multimediale Domestica. E’ uno standard della famiglia DVB che definisce l’interfaccia tra le applicazioni interattive digitali e gli apparati su cui queste operano. E’ basata sul linguaggio di programmazione Java, e costituisce un software intermedio (middleware) e aperto per la messa a punto di molti tipi di applicazioni e servizi, anche quelli relativi alla televisione digitale terrestre con modalità interattive. 17 Multiplex (MUX). E’ un aggregato di programmi digitali emessi nello spazio di frequenze oggi destinato ad un unico canale analogico. Un multiplex ha la capacità di trasmissione (bit rate) di 24 megabit al secondo. In un multiplex possono essere trasmessi da 4 a 8 canali I termini della DTT APPENDICE B digitali o blocchi di programmi a seconda della capacità trasmissiva disponibile. Personal Video Recording (PVR). Videoregistratore digitale che utilizza come supporti di registrazione dischi rigidi simili a quelli dei personal computer, capace di memorizzare molte ore di programmi televisivi. Consente anche l’impostazione di parametri personalizzati in base ai quali può consentire, oltre alla registrazione di programmi, anche di evitare automaticamente l’interruzione pubblicitaria. Set Top Box (STB). E’ un apparato in grado di decodificare il segnale digitale ricevuto dall’antenna e inviarlo ad un televisore analogico collegato. E’ dotato di un telecomando che permette di accedere ed utilizzare i nuovi servizi interattivi; per una reale interattività, tuttavia, è necessario che il STB sia dotato di un collegamento telefonico. L’STB è altresì dotato di un ingresso per Smart Card. Esistono sul mercato due tipi di Set Top Box: • set top box interattivi, dotati di un'uscita verso la rete telefonica, sia mediante modem V.90 o ISDN oppure mediante modem a banda larga (ADSL), oppure di un alloggiamento per la sistemazione di una carta SIM; • set top box non interattivi, detti anche zapper, in grado di ricevere solo i programmi televisivi in quanto privi dell’uscita per il collegamento con la rete telefonica. dttpeople Italia GLOSSARIO Smart Card. E’ un dispositivo portatile delle dimensioni e dell’aspetto di una tessera, con tecnologia digitale chip o banda magnetica, per la memorizzazione di dati personali riservati. Attraverso un apposito lettore permette di identificare l’utente e autorizzarlo quando un servizio esterno lo richieda. In ambito televisivo, la Smart Card è la tessera da inserire nei decoder, digitali ed analogici, per abilitarli alla decodifica di un segnale codificato. Switch-off. Termine che indica la fine della diffusione in analogico. 18 Switch-on. Termine che indica l’avvio della diffusione in digitale. I termini della DTT APPENDICE B Switch-over. Termine che indica il periodo in cui la diffusione analogica e quella digitale convivono. T-Banking. Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, agli istituti bancari per richiedere informazioni, estratti conto ed effettuare operazioni bancarie. T-Commerce. Possibilità di acquistare beni e servizi attraverso il televisore con modalità simili a quelle presenti in Internet. T-Government. Insieme dei servizi interattivi che permettono di collegarsi, attraverso il televisore, alla Pubblica Amministrazione per richiedere informazioni, certificati ecc. T-Learning. Possibilità di seguire attraverso il televisore lezioni di varie discipline, eseguire esercizi, richiedere chiarimenti ecc. L’utente può pianificare autonomamente la fruizione delle lezioni ed interagire durante il loro svolgimento. credits Osservatorio dttCOM Comunicazione, Contenuti e Mercati per la Televisione Digitale Terrestre Osservatorio Permanente sui contenuti e la comunicazione per la Televisione Digitale Terrestre, promosso dalla Fondazione Università IULM e dal CSP di Torino e finalizzato allo studio della della percezione e delle aspettative dei consumatori nei confronti di questa nuova tecnologia. dttCOM si pone l’obiettivo di analizzare le opportunità offerte dalla DTT nei diversi segmenti di mercato e in differenti contesti applicativi, oltre a contribuire, con la propria attività, allo sviluppo di professionalità innovative capaci di favorire la diffusione della DTT come strumento tecnologico e di servizio. servizio. 19 www.dttcom.it [email protected] www.fondazioneiulm.it Con il patrocinio del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie (MIT) e del Ministero delle Comunicazioni Osservatorio dttCOM Presso Fondazione Università IULM Università IULM Via Carlo Bo, Bo, 4 20143 Milano Tel. 02/89141.2696 Fax 02/89141.2694 Reproduction of this publication in any form without prior permission is forbidden. 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