Ecco il report finale di unTHINKables!
Transcript
Ecco il report finale di unTHINKables!
30 e 31 marzo 2012 • Università Bocconi 2 Bocconi Alumni Association Queste pagine sono dedicate alla terza edizione di unthinkables - l’incontro annuale di Continuous Learning della Bocconi Alumni Association. Raccolgono gli insight più significativi sull’imperativo della crescita estrapolati dagli interventi degli ospiti che sono stati protagonisti. Propongono una rielaborazione dei temi chiave emersi durante le due giornate di lavoro, secondo le tre prospettive a cui l’evento è dedicato: quella individuale, quella organizzativa e quella della comunità degli Alumni Bocconi. Non hanno la pretesa di essere una trascrizione completa o precisa di quanto detto e accaduto, ma di raccontare gli “unthinkable” che Alumni e speaker hanno identificato, riconosciuto e messo al lavoro il 30 e 31 marzo 2012 all’interno dell’Università Bocconi. unthinkables 2012 3 VENERDI 30 marzo GROWTH 9.00 Sarwant Singh Across Boundaries WSQ&A Sergio Marchionne Stretching Strategies André - Michel Ballester Claudio Costamagna Pushing Limits Stefano Beraldo Angelos Papadimitriou Carlo Mazzi Carlo De Benedetti 18.00 4 Bocconi Alumni Association WS Q&A Q&A SABATO 31 marzo Despite Maturity WSQ&A Ivan Pavesio Marco Milani Isabella Chiodi Through Renewals Q&A Andrea Pontremoli Gianmario Tondato da Ruos GROWTH 9.00 Thomas Mayer 13.00 unthinkables 2012 5 6 Bocconi Alumni Association Perché crescere è imperativo ? Perché solo un Paese che cresce può offrire prospettive per il futuro. Perché soltanto un’azienda o un’istituzione in crescita sono in grado di creare possibilità di sviluppo per le persone che ne fanno parte. Perché soltanto una comunità che cresce può giocare un ruolo influente nella società e mettersi al servizio delle istituzioni e del Paese. Alberto Grando Perché noi, qui, oggi? SDA Bocconi, Dean Oggi, perché è già tardi per parlare di crescita. Qui, perché per noi la nostra Università è il luogo in cui cercare le cose più importanti. Noi, perché condividiamo la sfida della crescita e ne sentiamo la responsabilità in prima persona. Tutti noi che siamo qui oggi, siamo accomunati dal fatto che sappiamo di potere e dovere fare qualcosa per la crescita del Paese: è l’unico modo di dare senso a questa comunità. E vogliamo imparare qualcosa dall’esperienza di “buoni maestri” - che non sono i maestri che predicano, ma quelli che agiscono in prima persona, quelli che si mettono in gioco quotidianamente. unthinkables 2012 7 8 Bocconi Alumni Association Crescita e sviluppo sono due concetti somiglianti, ma allo stesso tempo molto diversi. La crescita richiama le dimensioni, i volumi, il fatturato; lo sviluppo è creatività, innovazione, ricerca. Lo sviluppo è la premessa per la crescita, ma non c’è sviluppo senza innovazione. C’è sempre una scintilla iniziale che innesca un processo. La crescita è un paradosso, perché non può essere infinita. Dobbiamo perseguirla, ma allo stesso tempo essere consapevoli che esistono limiti alla crescita - limiti fisici che hanno a che fare con lo sviluppo demografico, con la disponibilità di risorse naturali, di spazio. In un mercato concorrenziale, la competizione erode la base del vantaggio competitivo, e la La crescita è dentro di noi, non è un fatto esogeno. La crescita non dipende dall’offerta di moneta, non dipende soltanto dalla domanda di mercato, ma da come noi cooperiamo all’interno delle nostre aziende, e quindi da come noi diamo un impulso allo sviluppo. Pietro Guindani crescita che può essere forte in una determinata fase viene meno quando raggiunge la maturità. Quindi dobbiamo perseguire la “crescita sostenibile”, sia sotto il profilo della ricerca del vantaggio competitivo, sia dal punto di vista degli elementi esterni. Bisogna impostare strategie di sviluppo che tengano conto del senso del limite, proprio per poter andare oltre. Bocconi Alumni Association, Presidente Vodafone, Presidente Dobbiamo avere fame e sete di cambiamento: questa è l’attitudine interna che porta a superare i limiti della crescita. unthinkables 2012 9 10 Bocconi Alumni Association Università Bocconi, Rettore Un’idea centrale in economia è che per crescere sia fondamentale avere una buona allocazione delle risorse. Per riuscire a valorizzare al meglio le risorse individuali e le potenzialità delle persone, è necessario concentrarle in una massa critica che consenta di sfruttare pienamente le complementarietà tra queste risorse e questi individui. Quindi, per far crescere il Paese è fondamentale concentrare le risorse là dove esiste l’efficienza organizzativa per sfruttarne al meglio la complementarietà. Guido Tabellini In questa fase storica dell’Italia, credo sia dimostrato quanto sia importante per un Paese poter attingere a risorse e talenti di un’Università eccellente come la nostra, autonoma da ogni potere economico e politico. unthinkables 2012 11 12 Bocconi Alumni Association mega-trends: • MegaCities and MegaRegions as new opportunities • Smart is the new green • Geo-socialization • The Rise of the Middle Class • Gen Y & Gen Z as customers • Space Jam • Innovation to Zero • From Health-Care investments to Balance and Well-Being Italy will have some megacorridors tomorrow: the MilanTurin corridor will contribute for the 20% to the Italian GDP. Our prediction is that in our future wealth creation will be driven not by Countries, but by Cities. The implication is that Cities will become more important customers in the future: they will have all opportunities to develop together the next generation of infrastructure and solutions. In this decade, if you combine social networking to location based services, there will be a new trend: “geo-socialization”. Sarwant Singh In the next 10 years, 4 billion people will be connected to the Internet through 80 billion devices. Half of them will access internet using tablet PCs. By the end of this decade there will be more than 6-7 billion mobile phones. The world will then be much more global and smaller. What does it mean for business models in the future? Frost & Sullivan, Partner What is the mega business model for this decade? We will zoom from “value for money” to “value for many.” There are already some interesting business models around the world that involve clients and even suppliers through a platform to create solutions for the future. unthinkables 2012 13 14 Bocconi Alumni Association La necessità che la nuova fase della nostra storia economica ci impone è cercare i fatturati oltre confine e sempre più lontano, perché è sui nuovi mercati che si gioca la sfida decisiva. Agire, pensare, essere globali oggi è qualcosa da cui non si può sfuggire. Il successo economico e finanziario può reggere la sfida del futuro solo se è radicato in una sana etica di business. La decisione di portare a Pomigliano la produzione della nuova Panda è stata dettata per lo più dalla coscienza dell’importanza che l’industria dell’auto riveste per l’economia di un Paese. Pur tra le mille difficoltà, l’epoca in cui viviamo ci sta offrendo una grande occasione: scegliere quale Italia essere, e diventare i protagonisti nel costruirla. Sono le cose che facciamo e il modo in cui le facciamo che parlano di noi, della nostra visione del mondo, del tipo di persone che vogliamo essere. E solamente le cose che facciamo, ciò che costruiamo, ci rendono ciò che siamo. Oggi viviamo nell’epoca dei diritti. È come se si pretendesse di avere diritto a un domani migliore, senza essere consapevoli che bisogna saperlo conquistare. Lasciatemi dire che i diritti sono sacrosanti e vanno tutelati. Ma se continuiamo a vivere di soli diritti, di diritti moriremo, perché questo crea una generazione molto più debole Fiat e Chrysler, CEO Sergio Marchionne di quella precedente, senza il coraggio di lottare, ma con la speranza che qualcun altro faccia qualcosa al posto loro. I confini che tutti noi, come aziende e come individui, abbiamo bisogno di superare sono molto spesso mentali, barriere che ci costruiamo da soli e si rafforzano nel tempo. Quello che raccomando sempre è di andare oltre l’ovvio e il conosciuto. Solo rompendo gli schemi si raggiungono gli “unthinkables” di cui stiamo parlando in questi due giorni. Credo che il futuro sia una responsabilità individuale e collettiva. Nel nostro ruolo di leader d’impresa, se abbiamo la forza di immaginare un futuro di crescita per le nostre aziende o per i nostri Paesi, abbiamo anche la responsabilità di rendere questa visione reale. unthinkables 2012 15 Quanto tempo abbiamo? I mercati cercano certezza. Se vogliamo riportare il debito dell’Italia a un livello accettabile, bisogna creare un’economia che funzioni. Se non riusciamo a misurarci con il livello di produttività di altri Paesi, le multinazionali continueranno a non incoraggiare gli investimenti nel nostro Paese, e non riusciremo ad attrarre altre industrie. I talenti giusti per gestire la crescita sono persone che non hanno paura, non hanno pregiudizi e non sono condizionate dai limiti che essi stessi si impongono. Il resto non conta. Arriva sempre un momento in cui - dopo aver ascoltato tutti e condiviso con tutti - un vero leader deve decidere da solo. E non c’è niente che fa più paura che riconoscere la propria solitudine e sentire il peso delle responsabilità e delle scelte che si stanno facendo, senza nessuno a coprirti le spalle. 16 Bocconi Alumni Association Zero. tweet @ sergio marchionne È fondamentale è che il nostro Paese si liberi dal provincialismo. È importante fare esperienze all’estero, ma è altrettanto importante smettere di vergognarci di essere italiani. E l’unico modo per farlo è diventare credibili e affidabili a livello internazionale. Rompere gli schemi e rovesciare i giochi è assolutamente essenziale. Abbiate il coraggio di cambiare. Bisogna avere lo stomaco per cambiare e gestire la velocità del cambiamento. unthinkables 2012 17 18 Bocconi Alumni Association From 2007 to 2010, Sorin managed a big turnaround and went from being an “unacceptable” company to being a “good” one. That was really painful: lots of people left the company, lots of people were unhappy, lots of people thought we were crazy and we would had never going to make it. Sorin Group, CEO André-Michel Ballester Today, we have an even more challenging change to deal with: we want to become a “great” company - and the difference between a good company and a great one is the ability to deliver long-term sustainable growth. The first step of our process of growth is creating a “burning platform”. This is a concept that everybody understands, but it is hard to convince people that they are actually on a burning platform, particularly when they feel pretty good about where they are today. The second step is about creating and communicating new vision and new values. growth force is the geographic area: just like other industries, the emerging markets are also emerging for us. China, for instance, is today only 2-3% of the market, but it will become 2025% in the next 10 years. We are an innovation-driven company: growth and acceleration will come from the ability to develop and commercialize technologies that are designed to meet unmet clinical needs - new markets, if you wish. The second How to become “great”? It is about the way we do things (reduce the “time-to-market”, learn some skills on launching products, etc.), but also about a new ability to increase speed and agility, to test and learn. unthinkables 2012 19 20 Bocconi Alumni Association Avere opportunità di crescita è diventato sempre più indispensabile per raggiungere la scala giusta e per garantire una crescita trimestrale capace di mantenere il prezzo dell’azione a un certo livello. Le aziende hanno cominciato a sviluppare strategie di acquisizione secondo logiche diverse: integrando a monte o a valle (ad es. Ferragamo con le reti di distribuzione); espandendosi geograficamente (ad es. Vodafone), oppure sviluppando società multibrand (ad es. LVHM). Alcune di queste, poi, hanno seguito due direzioni in contemporanea (ad es. News Corp.). CC&Co, Presidente Claudio Costamagna Che cosa è necessario per garantire crescita attraverso acquisizioni? 1) Il capitale • Il capitale deve essere flessibile e deve essere in grado di “diluirsi” rispetto all’azionista di controllo (che in Italia molto spesso è l’imprenditore o la famiglia). • La valutazione del capitale deve essere buona per ottenere in Borsa “acquisition currency”, ovvero la possibilità di comprare nuove aziende usando le proprie azioni. •È necessario sviluppare una serie di relazioni ben strutturate con il mondo finanziario (banche, analisti, invesitori...) per avere la possibilità e gli strumenti necessari per fare acquisizioni. 2) Le persone Servono talenti capaci sia di occuparsi del “deal” (“deal making capabilities”) sia di eseguire e gestire l’integrazione tra i business (“drive, lead, manage capabilities”). 3) Il coraggio dell’imprenditore Credo che questi 3 elementi siano indispensabili per la gran parte delle imprese del sistema italiano, soprattutto delle PMI. È fondamentale entrare in Borsa, non esclusivamente per vendere azioni ma per trasformare il mercato di Borsa in uno strumento di espansione e crescita; rendere più manageriali le nostre aziende, slegandole dall’imprenditore e dalla sua famiglia; aggregare più aziende in modo da avere strutture in grado di creare scala e competere nei nuovi mercati. unthinkables 2012 21 22 Bocconi Alumni Association Prada, un’azienda familiare che ha dovuto trasformarsi in una public company in un Paese diverso dal proprio (Hong Kong), ha scelto di adottare uno strumento finanziario (la quotazione in Borsa) per contribuire alla crescita dell’impresa e, a suo modo, anche a quella del nostro Paese. La scelta “unthinkable” di quotarsi a Hong Kong è stata dettata da una serie di fattori positivi prospettati da società finanziarie esperte del mercato e del settore. Ma ci siamo poi resi conto che non tutto era così come ci veniva presentato: il mercato retail era pressoché inesistente; le condizioni del mercato erano in continuo cambiamento; la normativa era molto più “pignola” di quanto ci avessero prospettato; diverse persone ci consigliavano seguendo i propri interessi personali più che quelli della nostra azienda. Carlo Mazzi Da questa operazione, ho tratto alcuni insegnamenti sulle caratteristiche necessarie per realizzare questo tipo di quotazione: • la dimensione: un’operazione da quasi 2 milioni di euro giustifica i costi di farla in una terra così lontana • l’awareness del brand sul mercato in cui si vuole realizzare l’operazione • l’infrastruttura (da creare o pre-esistente) che è necessario mettere in piedi in loco per supportare l’intera operazione. Queste idee nuove sono necessarie e vanno coltivate con determinazione e umiltà, sapendo però che nessuna idea sperimentata da un gruppo è applicabile allo stesso modo da un altro gruppo. Prada, Deputy Chairman Nelle decisioni innovative dobbiamo mettere in conto vantaggi e svantaggi, conosciuti e sconosciuti, oggettivi e soggettivi. unthinkables 2012 23 24 Bocconi Alumni Association Coesia, CEO La strategia permette alle organizzazioni di creare asimmetrie nei confronti dei propri clienti e dei propri concorrenti. Globalizzazione significa essere presenti ovunque per il cliente, costruendo sul posto, e magari modificando il prodotto per adattarsi al mercato. È però importante non “dividere” l’azienda in troppi pezzi e non fare affidamento solo su un’e-mail per diffondere i “comandamenti” e i “valori” aziendali. La qualità che fa la differenza nelle persone è avere fame. Le persone affamate vogliono crescere per smettere di avere fame. E quindi crescono di più. Angelos Papadimitriou Il concetto di accelerare su più fronti è un elemento della strategia: crea tensione e pressione, ma permette di riconoscere quali dilemmi sono veri e quali sono invece inutili. Solo muovendosi, si sperimenterà concretamente il limite raggiungibile imposto dal mercato di riferimento. Ci stiamo muovendo verso una reindustrializzazione dell’Europa: la ricchezza finanziaria viene solo dopo grandi periodi di ricostruzione primaria, industriale. Credo che l’Europa continuerà ad esserci, ma la domanda è: dove saranno i prossimi distretti meccanici? unthinkables 2012 25 26 Bocconi Alumni Association La crescita è una condizione di equilibrio. Gruppo Coin, CEO Stefano Beraldo Qualunque essere vivente trova nella crescita la sua condizione naturale. Lo stesso succede per le organizzazioni. La stasi genera squilibrio, perchè la crescita si raggiunge con la dinamica del movimento. Crescere per continuare a vivere. La crescita è la condizione che consente all’azienda di attirare gruppi di talenti motivati, senza i quali la crescita non esiste. In 7 anni ho cambiato il 60% dei dirigenti, e il 50% dei manager. Gran parte di questo ricambio è avvenuto grazie alla possibilità di aumentare il numero delle persone - quindi integrare figure nuove. Crescere per resistere e sopravvivere. 7 anni fa è stato “unthinkable” rendermi conto di dover aumentare la nostra dimensione rapidamente, perché gli altri stavano crescendo. Ho dovuto decidere che, nel contesto di un mercato frammentato, che stava cambiando le sue regole drasticamente, essere prudenti e lavorare sull’ottimizzazione non sarebbe stata una scelta vincente - dovevamo buttarci e crescere. percorso e dell’ambito scelti, non differenziare ed espandersi. Il sistema distributivo del lusso dovrebbe riconoscere che l’Italia è un mercato anomalo: non esistono department store del lusso, né una pluralità di negozi multimarca capaci di assicurare un’adeguata rappresentazione, e la frammentazione geografica in città molto piccole non consente la creazione di negozi monomarca di lusso. Credo che crescere significhi innanzitutto approfondire il livello delle competenze all’interno del unthinkables 2012 27 28 Bocconi Alumni Association La mia grande passione è lavorare. E soprattutto affrontare le discontinuità. Carlo De Benedetti Gruppo Editoriale l’Espresso, Presidente Non esistono segreti per avere successo. Esiste solo il lavoro. L’impegno, l’umanità, l’intelligenza e la fantasia. le sfide, e il coraggio… che qualche volta è diventato anche incoscienza. Oggi i cambiamenti sono rapidissimi, ed è sempre più importante accettare il cambiamento non come un peso imposto, ma abbracciarlo come una grande opportunità. La grande sfida dei miei prossimi anni è la migrazione dall’editoria cartacea a tutte le forme del digitale, del virtuale. È una sfida che mi piace molto, che mi motiva, e credo sia una delle più difficili che ho affrontato nella mia vita. Potrei dire che il filo conduttore delle mie esperienze professionali è la voglia e l’entusiasmo per Non c’è dubbio che stiamo assistendo a un cambiamento del quale forse non ci siamo resi profondamente conto. La geografia economica è rimasta statica negli ultimi 50 anni: l’Europa e gli Stati Uniti sono stati l’intero mondo. Oggi questo sta cambiando, da tutti i punti di vista. Io credo nelle idee, nell’innovazione, nelle cose che oggi non esistono ancora. Il mio habitat naturale è tra persone che provano, falliscono, riprovano… che lavorano su un’idea. unthinkables 2012 29 30 Bocconi Alumni Association crescita individuale Le prossime pagine propongono una rielaborazione di parole e temi chiave emersi durante i workshop, i Q&A e gli interventi degli speaker sull’imperativo della crescita osservato dal punto di vista della crescita di ciascun individuo. unthinkables 2012 31 qual è la prossima meta? dove sei adesso? quali sono i prossimi imperativi? quali sono i prossimi luoghi? quali sono le prossime imprese? quali sono le prossime scelte? 32 Bocconi Alumni Association •••crescita come attitudine • crescita come paradosso • crescita responsabile • la crescita crea equilibrio • la stasi crea disequilibrio • equilibrio tra micro e macro • crescita organica • crescita e solitudine • tensione costante verso il cambiamento • la discontinuità crea opportunità • continuare a imparare • pratica quotidiana • confronto costante • comprensione del contesto • cambio di paradigma • value for many • che il luogo non sia il limite • creare hub • creare valore • creare unthinkable • progettualità • velocità • accelerazione • stare in movimento • anticipare nuovi percorsi • fallire e ricominciare • non aver paura di iniziare • trappola delle competenze • uscire dalla comfort zone • attrarre risorse per crescere • scegliere chi essere • scegliere di essere protagonisti • scegliere le persone giuste • assumersi le responsabilità • mettersi al servizio del territorio, del proprio paese • manager o imprenditore? • italia, europa o mondo? • esplorare • fiducia • umiltà • autenticità • esserci, qui e ora • ciò che costruiamo ci rende ciò che siamo • • • unthinkables 2012 33 crescita delle organizzazioni Il modello rappresentato nelle prossime pagine rielabora i contenuti più “unthinkable” emersi da workshop, Q&A e interventi degli speaker sull’imperativo della crescita, osservato dalla prospettiva delle organizzazioni, delle loro strategie e sinergie, del loro rapporto con il territorio sul quale nascono e si espandono, della relazione con le persone che ne fanno parte. 34 Bocconi Alumni Association unthinkables 2012 35 strategie, convergenza, sinergie, territorio, persone 36 Bocconi Alumni Association sen za ma nifa ttu rier & ies cit so o- nza s u l ter health c a ritori re solut ga me ge prese persone game r si in mo co do nti ne fo nte rte su op l te ae si e sce rri g m l iere s pos erg torio dov t am en e nt o e co ti? deg mp li a s e t e si g e re o gra fici corrispo ndenza tra indiv iduo e o che l’ rganizza ident ità no zione n dive dive n rsit t i u n a y lea trapp ola der shi inw p d a iffu rd et sa loo ica kin so g p cia er le sc op rir ei lp ro pr io DN A la geografia economica non è più statica ivi? canali distribut ne prodotti o ediato differenziazio m m i e i ibuzion di distr ibutiv mezz o distr i em i t co m e nic i sist interne cca s nuo v me r i o t d i r ret r dist -co ion at ae liz cia pre rad ica e ell ed s ie nc e llia erg con na ta strumento finanziario come motore di crescita acquisition currency portaf oglio d i merc ati siner gie d i bus sap iness ers i pr co e n -fin der an e ri re zia sch -in m i l’in du en to st no ria de va i pr liz zio za og ne zio ett ne i ne no n lla è filie d is ra cr pro ez du ion tti va ale verg enz a ed ei b is og ni ( me g a cor rido rs) à nit tu or pp l’o ia etr re mm ica asi nif are si” pia cre r a eve rid ia d “ib teg tra la s el s mod usines a tra b rgenz conve li ni industria combinazio nuova monetarizzazione delle idee web con v e rg enza di tecnol ogie conver g e n z a di com conv petizio e r ne g e nza d scal i tre abili nd tà nuo va seg m ent azio n Sin ic ci res i izion sci cquis a cre r pe cita ne cres egazio r aggr e p a crescit ale flessibilità di capit o wi nwi ed egi PM at organica r ta g na ma ions nuove mobility so lutions nuove infrastrutture feedback real time tazione proget a ll e n i ttiva i client rodu nto de p e a im r lg e r sa fili coinvo riso e tta la u e t r m on co n” pe azi i op a catio or istr “edu Eur n i nit te m r m a i fo gra lica on e c ubb p nt ie la ei rg n e o rm sin ie c fo erg ta sin t pia n zio za z i ia l er e n lia a I it unthinkables 2012 37 38 Bocconi Alumni Association crescita della comunità alumni bocconi Le prossime pagine raccolgono idee e parole chiave emerse da workshop, Q&A e interventi degli speaker relative allo Yin e lo Yang dell’imperativo della crescita osservato dalla prospettiva della comunità degli Alumni Bocconi. unthinkables 2012 39 Secondo la filosofia cinese, tutto il mondo manifestato si regge sui due principi: yin e yang. Lo yin e yang sono opposti, ma contengono ognuno il seme del proprio opposto. Lo yin e lo yang hanno radice uno nell’altro: il giorno non può esistere senza la notte. Lo yin e lo yang diminuiscono e crescono: sono complementari, si consumano e si sostengono a vicenda, sono costantemente mantenuti in equilibrio. Lo yin e lo yang si trasformano l’uno nell’altro. 40 Bocconi Alumni Association moto alternato qualità espansione status quo difesa di quanto si ha azione che cosa sappiamo fare evoluzione organizzazione aggregazione strategia esercitare la leadership traspirazione condivisione tradizione creazione scelta moto rotatorio quantità consolidamento rischio attacco al mercato di riferimento riflessione che cosa possiamo offrire forte identità flessibilità viral networking visione trasmettere il virus scambio compenetrazione innovazione distruzione dubbio unthinkables 2012 41 42 Bocconi Alumni Association È molto bello crescere e aumentare i ricavi, ma quando questo non succede bisogna lavorare in maniera inversa e risparmiare sui costi: migliorare l’efficienza nei processi industriali di fabbricazione e nella progettazione; spostare la produzione e la presenza manifatturiera; costruire prodotti migliori che abbiano meno bisogno di assistenza tecnica. Se le persone si abituano a non crescere, si perde il concetto di capacità di svilupparsi ed essere più bravi degli altri. Non possiamo assolutamente accettarlo. Indesit, CEO Marco Milani Siamo convinti che crescere in Europa per noi sia molto più importante che aumentare il fatturato in India, in Brasile o in Cina. La grande opportunità che abbiamo è la crescita organica, nei mercati, nei prodotti e in categorie affini. Visto che questo è un settore maturo, magari è abbastanza maturo per un cambiamento più definitivo - e quindi ci siamo allargati nel settore dei servizi. Stiamo quindi passando dalla vendita del solo prodotto a quella di un pacchetto prodotto/servizi, per sfruttare l’interconnessione offerta dagli elettrodomestici digitali. Le caratteristiche della competizione sono cambiate, e la velocità di innovazione dei prodotti e servizi dell’azienda è aumentata in modo esponenziale. L’innovazione è diventata obbligatoria, non discrezionale. La cosa veramente “unthinkable” della mia esperienza professionale è che ho lavorato 32 anni nella stessa azienda, nello stesso settore. Vivere un’azienda in questo modo, per tanti anni, regala un senso di partecipazione e di gratificazione straordinari: è una sensazione splendida che mi sento di augurare a ciascuno di voi. unthinkables 2012 43 44 Bocconi Alumni Association Crescere per un’azienda come IBM significa avere l’ossessione di chiedersi continuamente dove sta andando il mercato, dove si stia facendo bene e dove si abbia spazio per migliorare. Significa investire in innovazione, ma avere anche il coraggio di dismettere gli investimenti dove necessario. Isabella Il mio incoraggiamento Chiodi è quello di guardare all’Europa e alle opportunità che rappresenta in modo molto più attivo e attento di quello che è avvenuto finora. IBM, Vice President UE Le direttive dell’Unione Europea indicano le strade per la crescita, le strade che possono restituire competitività all’Europa. Una di queste riguarda l’utilizzo dei dati pubblici, che sono una miniera d’oro di informazioni e che possono essere resi disponibili e fruibili a titolo gratuito o a prezzi bassissimi. Un’altra area di crescita fondamentale è rappresentata (e lo sarà sempre più in futuro) dal sistema della mobilità nelle città, per scoraggiare il trasporto privato e incoraggiare il trasporto pubblico. Il XXI secolo con le sue esigenze di innovazione e creatività non può prescindere dalla questione della “diversity”. Non si tratta di un tema sociale, o di chiedere alle aziende di fare quello che è giusto. In questo momento, la diversità serve per integrare competenze e modi diversi di pensare; per cogliere opportunità di mercato inesplorate e comprendere nuovi bisogni. unthinkables 2012 45 46 Bocconi Alumni Association La mia esperienza più “unthinkable” è stata la possibilità, concessami da Michele Ferrero, di accedere alla “stanza dell’innovazione”, di entrare nel mondo di come si crea e come si innova in Ferrero. Questa azienda è nata nel 1946, quando il cacao era una rarità, con l’idea di cercare di sostituirlo quanto più possibile con un prodotto tipico delle Langhe: la nocciola. E dietro questa nocciola c’è un intero mondo di valori, primo tra tutti l’ossessione per la qualità. La crescita in Ferrero parte da un presupposto importante: non chiediamo a noi stessi se siamo innovativi. Bisogna ascoltare il consumatore con umiltà e pazienza, cercando con attenzione all’interno delle sue risposte, per capire come cambia e come evolve. Innovazione in Ferrero significa anticipare i bisogni del consumatore, continuando a crescere insieme a lui, ma mantenendo intatta la propria identità. Ivan Pavesio La Ferrero è da parecchio tempo in mercati “lontani” (nel 1969 eravamo negli Stati Uniti, nel 1974 in Australia). La sfida oggi è che in questi mercati sta - di nuovo - cambiando il consumatore. Ferrero è sempre entrata nei nuovi mercati con la logica delle “imprese sociali”: piccoli insediamenti produttivi, molto flessibili e capaci di crescere rapidamente, che permettono di radicarsi sul territorio secondo lo stesso modello che è stato portato avanti con successo nelle Langhe all’inizio. Ferrero, Innovation & Experimentation Process Management Il grande messaggio di sintesi che ho raccolto nella “stanza dell’innovazione”, in cui Michele Ferrero non lavora mai da solo, è che la creatività è innanzitutto lavoro insieme, collaborazione, “group genius”. unthinkables 2012 47 48 Bocconi Alumni Association Nella storia di Autogrill abbiamo fatto diverse cose “unthinkable” legate alla crescita. In particolare, c’è una storia di grande successo: negli anni ’90 abbiamo comprato un’azienda in America che più delle altre “bruciava” cassa e l’abbiamo aiutata a fare un salto incredibile. In questa situazione, abbiamo trasformato un punto di debolezza in un punto di forza: non avendo nessuno da “esportare” in America, abbiamo lavorato con il management esistente e ci siamo “ibridati”, ascoltati, rispettati nelle nostre reciproche posizioni. Ne è nato un mix vincente. Gianmario Nel nostro percorso e nella Tondato Da Ruos nostra storia, la quota di mercato è sempre stata poco importante. È molto più importante il “dove” competere. Questo ha significato vivere uno spostamento di asse e focalizzazione dal singolo mercato a un portafoglio di mercati a livello mondiale. Crescita opportunistica o pianificata? Bisogna pianificare l’opportunismo. In questo momento storico bisogna prepararsi a scelte Autogrill, CEO opportunistiche per essere pronti a cogliere, in tempi brevissimi, alcune opportunità di management. Abbiamo costruito una divisione manageriale completamente indipendente perché pensiamo che in futuro la crescita possa avvenire attraverso “combinazioni industriali”. Il problema adesso è dove andare domani, come continuare a crescere. Credo che ci siano diverse possibilità: mescolarsi con qualcun altro, evitando di disperdere energie in momenti così complicati; acquisire altre organizzazioni, piccole o grandi; oppure continuare con una crescita organica. Per crescere e andare avanti, bisogna fare delle cose antitetiche: ogni giorno dobbiamo essere efficienti nelle attività che contraddistinguono il nostro lavoro (fare il caffè, gli scontrini...). Dall’altra parte dobbiamo essere preparati a leggere e cogliere le opportunità, le sinergie, le acquisizioni che arrivano nel mercato. Questo per me è “l’unthinkable” di oggi. unthinkables 2012 49 50 Bocconi Alumni Association Tutti noi ci troviamo nella condizione di fare delle scelte, e molte scelte sono fatte per caso o per occasioni che non pensavi potessero arrivare. Le mie passioni (la musica, l’elettronica e la velocità) hanno influenzato in maniera forte le scelte della mia vita. Il mio primo lavoro non era il miglior lavoro possibile, ma quello che mi permetteva di mettere insieme le mie passioni. Dallara Automobili, CEO Andrea Bisogna essere dentro al tempo Pontremoli giusto per fare le cose. È interessante chiedersi che cosa sia la velocità: in inglese esiste una differenza tra “speed” e “velocity”. La “speed” è quanti chilometri all’ora vengono fatti; la “velocity” è quanti chilometri all’ora vengono fatti in una data direzione. Vedo tante aziende che hanno una grande “velocity”, ma poca “speed”. La velocità non è assoluta, ma relativa perché viene valutata rispetto agli altri, o rispetto ad alcune situazioni. Si vince se si arriva prima, non soltanto se si è i più veloci. Quali sono i fattori che danno velocità? Partire per primi, rischiare per primi, fare per primi delle scommesse (su tecnologie, mercati, prodotti...). Il rischio più grande è stare fermi: se non faccio niente sarò sicuramente perdente. Ci troviamo oggi in una situazione in cui velocità e incertezza stanno aumentando. La combinazione di questi due fattori si chiama “caos”, e noi italiani siamo fantastici nel gestirlo. Il nostro valore come management nasce lì, ma dobbiamo anche preoccuparci a tutti i costi di un’altra cosa: ritrovare l’entusiasmo di accettare nuove sfide, di “fare”, di servire e “fare qualcosa” per il nostro Paese. unthinkables 2012 51 thomas mayer Deutsche Bank Group, Chief Economist 52 Bocconi Alumni Association cheap credit turned the first 10 years of EMU into a big party for some… 140 …where cost discipline was lost... 140 Unit Labour Cost 135 135 Real GDP 130 France 125 125 120 120 115 115 4 2 0 -2 110 110 -4 105 105 -6 100 Source: Haver 100 2000 2002 2004 2006 2008 2010 Germany 2002 2004 70 1.000 60 800 50 40 600 30 400 20 GIP (incl.ELA) 200 10 Italy 0 0 10 11 12 % total ECB standard refinancing EUR bn 80 1.200 09 Germany 2010 1999 2001 France GIIPS 2003 2005 2007 2009 2011 By now, target-claims are the Bundesbank’s largest asset Balance sheet of the Bundesbank as of 31 Dec. 2011 ECB Standard Refinancing plus Emergency Lending Assistance Assets 600 90 08 2008 … and balance of payments imbalances have increased 1.400 07 2006 -10 EUR bn GIIPS as % of total (inlc. ELA) GIIPS -8 2000 ECB Standard Refinancing plus Emergency Lending Assistance To other euro area France 95 ECB lending has concentrated on the GIIPS countries... Spain CA % of GDP 6 GIIPS 95 8 index, Q1’ 00 = 100 130 index, Q1’ 00 = 100 Germany …and where financing of external deficits was not (seen as) a problem 10 Liabilities change against 2010 change against 2010 500 200 100 0 TARGET 2 132,9 04 05 06 07 08 09 10 11 Banknotes (Pos. 1 and 9.2) FX reserves 51,7 +5,0 391,8 +25,0 18,1 +18,1 Monetary operations 228,9 +82,4 Monetary operations 55,8 -47,3 Euro-accounts of foreign depositors 46,6 +32,1 TARGET2 463,1 +137,6 Provisions 12,0 +4,1 Euro-Securities 71,9 +35,7 Revaluations 129,4 +18,9 Financial assets 10,5 +0,2 Other liabilities 28,4 +5,4 Other assets 33,6 -4 Annual profit 0,6 -1,6 837,6 +166,4 837,6 +166,4 -100 03 +17,5 Foreign currency claims 400 300 Gold 12 in EUR, rounded numbers German banks do no longer depend on central bank refinancing Intra-Eurosystem balance of payments positions (Target 2) Target balances are drifting further apart 800 45.5 100 0.1 (Jan, Feb 2012) 50 Major creditor -50 Important creditor -101.3 -52.5 Major debtor 200 0 -32.0 -79.6 -200 Bank of Greece -3.3 -250 Bank of Portugal -62.6 Net position -400 Central Bank of Ireland -300 Liabilities 400 -11.0 -200 Claims 600 103.6 547.0 Important debtor -150 Banque Centrale du Luxembourg Deutsche Bank Nearly balanced -100 Die Nederlandsche Bank 168.9 Range of creditor/debtor in EUR bn 0 Net position against the ECB (Target 2) EUR bn (Jan. 2012) Net position of German banks against the Bundesbank EUR bn (Jan. 2012) -107.4 -175.9 -350 -194.1 Bank of Spain -9.0 Bank of Italy -400 01 02 03 Permanent monetary funding of BoP imbalances (“inflation union”). 04 05 06 07 08 09 10 11 Permanent resource transfer through government budgets (“transfer union”). possible outcomes Shrinking of EMU to core-EMU around Germany and France. How much inflation in the surplus countries? How much deflation in the deficit countries? Fitness programme for existing EMU: internal real exchange rate realignment through deflation in the “south” and inflation in the “north”. Who will remain and who will key questions -800 07 -0.9 12 -600 Serie8 leave the euro? To maintain EMU in its present shape the south will have to accept 08 09 10 11 12 the likely outcome ECB would give monetary support through a mild deflation and the north mild inflation. European Monetary Fund Southern adjustment programmes need start-up funding, if not possible otherwise then through the ECB. that insists on conditionality and ensures solvency of recipients of liquidity support. unthinkables 2012 53 Cosa vuol dire crescere per l’Università Bocconi? Vogliamo crescere in diverse direzioni, andando a intercettare i mega-trend internazionali, e ci stiamo concentrando su tre grandi direttrici: 1) un programma master post universitario nel mega-corridor Mumbai-Delhi, che va a soddisfare l’enorme domanda di formazione manageriale in uno dei Paesi driver della crescita in questo momento Bruno Pavesi Università Bocconi, Consigliere Delegato 54 Bocconi Alumni Association 2) un programma di laurea triennale che stiamo sviluppando con altre due Università nel mondo, che permetterà agli studenti di frequentare un anno in ciascuna Università e che darà tre lauree simultaneamente 3) lo sviluppo delle aree di ricerca in Bocconi su temi di interesse globale. Sono ottimista sulla crescita, della Bocconi così come del nostro Paese, perché in questi giorni ho respirato passione ed entusiasmo - che sono due caratteristiche distintive della nostra Università e dei nostri laureati. Bocconi Alumni Association, Direttore Gianfranco Minutolo Crescita per me significa riuscire a trasmettere il virus della partecipazione spontanea e attiva alla community degli Alumni Bocconi, affinché la nostra diventi, grazie alla partecipazione attiva dei nostri Alumni, una comunità sempre più interessante e stimolante. unthinkables 2012 55 Come Presidente della BAA, sento molto forte la responsabilità di animare questa comunità affinché cresca e si ingrandisca. La nostra missione, che ci rende uniti come comunità, parla di “mobilitare le energie migliori”, per crescere come persone e per contribuire allo sviluppo dell’Università. Ciascuno di noi è leader in questo esercizio. Pietro Guindani Bocconi Alumni Association, Presidente Vodafone, Presidente 56 Bocconi Alumni Association La crescita segue lo sviluppo, che segue l’innovazione, che a sua volta deriva dal cambiamento, che è frutto di scelte personali. Io credo nella gioia delle scelte, perché quello è il momento creativo, è il momento che dà un senso al nostro ruolo di leader - non soltanto di aziende, ma anche di gruppi, di funzioni, di progetti, leader della società perché sappiamo influenzare un pensiero e trasmettere un messaggio. Talents and Values in Motion una forza positiva della società, capace di mobilitare le energie migliori La nostra missione è essere delle persone cresciute professionalmente e culturalmente all’interno del mondo Bocconi. realizzare una comunità di Alumni Bocconi Alumni Association vuole che contribuisca, attraverso progetti, attività, studi e scambi, allo sviluppo e alla valorizzazione dell’Università, degli studenti e della società civile. unthinkables 2012 57 58 Bocconi Alumni Association Riccardo Aimerito • Patrizia Albano • Ilario Francesco Michele Amato • Oronzo Antonio Maria Amato • Egidio Amoretti • Fabio Ancarani • Stefano Angeli • Valeria Angella • Renzo Argentin • Simona Arghittu • Alessandro Arnone • Monica Arrighetti • Davide Atzeni • Silvia Bagdadli • Ezio Balarini • André-Michel Ballester • Franca Banti • Erika Barani • Paolo Daniele Barbanti • Fabio Barbato • Matteo Bartalena • Luca Bartoli • Ilaria Battistini • Gabriele Belsito • Felice Beltrametti • Luigi Beltrametti • Luca Beltramino • Lucia Benedetti • Maurizio Benedetti • Stefano Beraldo • Federico Bernardi • Paola Berton • Paola Beschi • Guido Bichisao • Roberto Bigotti • Niccolo’ Binazzi • Barbara Boccato • Pietro Boggia • Andrea Bonaccini • Gero Antonio Bongiorno • Dario Bonometti • Camilla Bonvicini • Corrado Borgognoni • Sergio Borra • Anna Borri • Andrea Brambati • Giovanni Brianza • Alberto Brunelli Bonetti • Massimiliano Bruni • Manuela Brusoni • Camilla Budelli • Bruno Busacca • Stefan Michael Caballo • Giuseppe Caltabiano • Aldo Camagni • Rosaria Camardese • Rossana Camera • Stefano Caminaghi • Marco Candeloro • Fabio Cannata • Rossella Cappetta • Sara Caratti • Guido Carissimo • Fabio Alessandro Carli • Francesca Carlini • Matteo Carminati • Costantino Carnevale • Paola Carniglia • Ruggero Carraro • Andrea Casadei • Gennaro Casale • Giuseppe Cassi • Rita Castro • Nicoletta Cazzaniga • Francesco Centro • Paolo Cesa • Pilar Chaparro • Mikaela Chimienti • Isabella Chiodi • Daniele Cigarini • Chiara Cittone • Chiara Clerici • Maurizio Cohen • Matteo Colo’ • Liana Colombelli • Sergio Colombetti • Claudio Colombi • Carlo Colombo • Franco Colombo • Luca Colombo • Francesco Cometa • Laura Comunello • Gisella Conca • Guido Conti • Stefano Cordero Di Montezemolo • Orazio Corva • Claudia Coscia • Fabrizio Cosi • Claudio Costamagna • Ugo Cotroneo • Alessio Cozzolino • Lilia Cucchiaro • Lucio Da Ros • Luigi D’Alonzo • Valeria D’Amico • Giuseppe D’Antonio • Carlo De Benedetti • Cesare De Giorgi • Diego De Giorgi • Giacomo De Laurentis • Emanuele De Pasquale • Marina Del Bue • Andrea Destro • Pierattilio Di Gregorio • Paolo Di Maggio • Carmine Di Martino • Tobia Dian • Ivo Diana • Demis Diotallevi • Massimo Domini • Maurizio Dorigo • Yoko Dozaki • Michele Facco • Paola Fanin • Leonardo Fattorini • Davide Fazioni • Roberto Ferretti • Paola Figini • Paolo Floriello • Paola Floris • Emanuele Fontani • Francesco Fortunato • Pietro Foschi • Paolo Frisa • Marie Laure Gaillard • Antonella Galasco • Gianpaolo Galipò • Michele Massimo Galipò • Roberta Galli • Roberto Gamba • David Gargano • Maria Luisa Gasparini • Andrea Gasparri • Elena Gelosa • Filippo Genzini • Claudio Marco Giarda • Silvia Gibertoni • Marco Giletta • Emanuela Girardi • Dario Giudici • Elvana Gjinika • Isabella Goldmann • Gerardo Gondi • Alberto Grando • Matteo Granziero • Luca Grassi • Alberto Grechi • Anna Guatri • Michele Gueli • Francesco Guidara • Pietro Guindani • Maria Heggen • Fabrizio Iaconetti • Attilio Imi • Laura Iris Ferro • Riccardo Isola • Raffaele Jerusalmi • Evgenia Kalugina • Aliaksei Kirycheuski • Christos Kontos • Gianrico Langiano • Alberto Lenzi • Massimo Leto Di Priolo • Jacopo Licheri • Anita Lombardi • Vittorio Lusvarghi • Simona Macellari • Alessandra Maestroni • Roberto Maggi • Mauro Malavasi • Eric Manasse • Piergiorgio Mancone • Roberto Manini • Sergio Marchionne • Katia Martinetti Osculati • Luca Martinetti Osculati • Daniela Martino • Roberto Massardi • Paolo Matteini • Cristiano Maurich • Elena Mauri • Thomas Mayer • Carlo Mazzi • Ilaria Mencolini • Andrea Mereta • Simone Migliarino • Marco Milani • Michele Mimmo • Gaetano Damiano Minervini • Gianfranco Minutolo • Giovanni Mocchi • Pierluigi Molla • Riccardo Monti • Riccardo Moro • Giacomo Morri • Lorenzo Mottura • Marino Murolo • Paola Musile Tanzi • Alessandro Nasi • Holger Neecke • Sergio Notariello • Annamaria Olori • Marialuisa Ortini • Alberto Palaveri • Jacopo Palermo • Angelos Papadimitriou • Valeria Parisi • Michelangelo Patron • Bruno Pavesi • Ivan Pavesio • Tiziana Pavesio • Claudia Pecoraro • Francesca Pensato • Alejandro Perez • Francesco Perrini • Alberto Petroni • Marco Piacentini • Paola Piaggio • Francesca Piantavigna • Nicola Piazzalunga • Riccardo Picca • Isabella Pinucci • Pierpaolo Pisoni • Lucrezia Pocek • Pietro Poletto • Edoardo Policano • Maurizio Poli • Mauro Poloni • Andrea Pontremoli • Monica Possa • Martina Postal • Francesca Prandstraller • Ilaria Puerari • Edoardo Giovanni Raimondi • Pier Paolo Raimondi • Paolo Rainone • Antonio Ranellucci • Mario Ranieri • Andrea Rebuffo • Luca Redaelli • Roberto Redaelli • Simona Reschini • Gianmarco Ricci • Matteo Rignano • Niccolo’ Rignano • Diana Maria Rincon Rodriguez • Laura Riva • Silvio Rivetti • Vittorio Rizzi • Olaf U Rogowski • Massimiliano Ronzitti • Laura Daria Ros • Simone Rosmarino • Fernanda Rossetti • Lucia Margherita Calista Rota • Paolo Rota • Massimiliano Rottoli • Marco Rubino • Matteo Rumi • Daniele Sacerdoti • Cleto Sagripanti • Giulio Saitta • Gigliola Salvioni • Sarwant Singh • Stefano Scardigli • Alvise Ludovico Maria Scaroni • Flavio Sciuccati • Giovanni Scrofani • Fabrizio Sechi • Roberto Serbelloni • Guido Serrao D’aquino • Domenico Sguerso • Valentina Sidoti • Anna Simioni • Andrea Sironi • Giuseppe Soda • Luca Sorteni • Wolfgang Sparer • Shoko Suzuki • Guido Tabellini • Elisa Tamagnini • Matteo Tamburini • Carlo Giovanni Tieghi • Riccardo Tommasini • Gianmario Tondato Da Ruos • Flavio Tosi • Bruno Troiano • Debora Usai • Laura Vaccarella • Oriana Vadori • Giovanni Vallardi • Manuela Vallecchi • Tommaso Valli • Manuele Valsecchi • Livio Vaninetti • Alessandro Vannucci • Isabella Ventura • Silvia Venturelli • Gianmario Verona • Federico Visconti • Marco Andrea Vismara • Michele Vitali • Silvia Vitali • Michele Vitucci • Marco Volpato • Antonio Zaffaroni • Raffaella Zambellini • Laura Zanfrini • Anna Zeniou • Vittorio Zenith • Cristina Zennaro • Mao Mary Zhao • Arturo Ziliani • Federico Ziller unthinkables 2012 59 Grazie al team che ha lavorato per l’ideazione e la realizzazione di unthinkables 2012. In particolare: Amina Attia El Tabakh, Daniela Ligurgo, Erika Turati, Fabienne Agliardi, Liudmila V. Valeva, Marina Picker, Marta Bramani, Maya Yazbeck, Ursula Rigamonti, Valentina Sances (Bocconi Alumni Association) e Alberto Gennari, Andrea Paganini, Benedetta Medici, Carla Schiavone, Chiara Ghidelli, Federico Nota, Filippo Rosati, Giulia Ricci, Katia Lesmo, Marta Valsania, Maurizio Travaglini, Sebastiano Bagarotto, Simone Bettini, Veronica Wolff (Architects Of Group Genius). Grazie anche a: unthinkables 2012 61 30 e 31 marzo 2012 • Università Bocconi