21 giugno 2016 Radici del Sud 2016

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21 giugno 2016 Radici del Sud 2016
21 giugno 2016
Radici del Sud 2016: i vini del meridione pronti alla conquista del mondo
di Marco Bormolini
http://www.beverfood.com/radici-sud-2016-vini-meridione-conquista-mondo_zwd_64686/
Il comparto vinicolo del sud è in salute. Bastava fare un giro al grande banco di assaggio che
ha chiuso l’undicesima edizione di Radici del Sud per tirare in sintesi questa conclusione. Un
movimento che dal punto di vista qualitativo è cresciuto molto. Negli anni il livello medio dei
vini è aumentato, per contro si sono abbassate le rese in vigna e anche in cantina le aziende del
sud sono state capaci di aumentare l’interesse verso quello che potrebbe essere uno dei volani
per il rilancio del mezzogiorno.
Regioni come Puglia, la padrona di casa,
Campania,
Basilicata,
Calabria
e
Sicilia riunite attorno un tavolo e un
bicchiere di vino per scommettere su una
ripresa del meridione grazie al settore
primario, quello agricolo. Il merito anche
ad una kermesse come Radici del Sud che
anno dopo anno è stato in grado non solo
di radunare molte aziende e cantine anche
diverse tra loro, ma soprattutto operatori
del settore anche stranieri, perché in
molti casi parlando con le aziende del sud ci
si rende conto che è più facile vendere il
vino dall’altra parte del globo che magari
nel nord Italia oppure nella stessa regione di
produzione.
NUMERI DA RECORD
432 i vini in concorso, 183 le aziende partecipanti (23 produttori siciliani, 18 produttori
calabresi, 16 produttori lucani, 32 produttori campani e 94 produttori pugliesi). Sono ottanta i
vini premiati alla XIesima edizione del concorso internazionale di Radici che vede protagonista
il Sud Italia. La giuria composta da giornalisti stranieri e da buyer provenienti da 13 Paesi esteri,
Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Giappone,
Lituania, India, Polonia e Brasile e da operatori e stampa nazionale, hanno decretato i migliori
vini da vitigni autoctoni iscritti alla competizione. Nella rosa salita sul podio ci sono quest’anno
anche i vini spumanti, nuova categoria inserita che completa il panorama enologico del
Meridione. Le degustazioni alle cieca si sono svolte sabato 11 e domenica 12 con quattro
sessioni di assaggio e come giudici hanno anche degustato i rappresentanti di AssoEnologi
Puglia, Basilica e Calabria. Lunedì 13 il gran finale, degustazioni con 130 cantine e nel
pomeriggio la premiazione dei vincitori a seguito del convegno “Alle radici della sostenibilità”.
Chiusura in bellezza con la cena firmata dai 6 osti del sud: Nando Salemme (Abraxas osteria/
Pozzuoli) dalla Campania, Bianca Celano (Qcucinaqui/Catania) dalla Sicilia, Mariantonietta
Santoro (Al Becco della Civetta/Castelmezzano) dalla Basilicata, Giuseppe Gatto (Da Lucrezia/
Trebisacce) dalla Calabria, Stefano D’Onghia (Botteghe Antiche/Putignano) e Roberto Caputo
(Una Hotel Regina/Bari) dalla Puglia. Noi di Beverfood.com siamo stati a Radici del Sud e
abbiamo selezionato gli assaggi che ci hanno incuriosito, mentre vi pubblichiamo i vincitori
suddivisi nelle varie sezioni proposte.
D’ARAPRI’
Lo spumante metodo classico di qualità nel
sud Italia ha un indirizzo e delle coordinate
ben precise. D’Araprì, realtà situata nell’agro
di San Severo in una zona vocata da secoli alla
viticoltura, sono stati tra i primi a credere
nelle potenzialità della spumantizzazione
degli autoctoni. Quando tutti lavoravano con
i vitigni internazionali, a D’Araprì i tre amici
e soci fondatori da cui prende il nome
l’azienda hanno scommesso sul metodo
classico e non sono più tornati indietro. In
concorso due vini presentati, il Brut Rosé,
prodotto da uve di Montepulciano e Pinot
Nero e la Riserva Nobile a base di Bombino
Bianco. Non era una gara, ma per chi guarda
le classifiche D’Araprì si è posizionata al
primo e secondo posto delle rispettive
categorie al concorso Radici del Sud.
RIVERA
Un’azienda che si identifica con un territorio e con la sua storia. La cantina Rivera è stata al
centro di un grande lavoro di valorizzazione, creazione e lancio della Doc Castel del Monte.
Fedeli alla propria tradizione, portando avanti un lavoro dalla fine degli anni ’40 con Sebastiano
de Corato che fondò l’Azienda Vinicola Rivera nell’omonima tenuta di famiglia con il preciso
intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della
vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte. Gli assaggi del Nero di Troia in purezza
confermano che la strada di puntare sugli autoctoni sta pagando, per una cantina che ha fatto la
storia non solo della Puglia ma d’Italia, una delle aziende inserite nell’Istituto Grandi Marchi
ambasciatore del vino italiano nel mondo.
VALENTINA PASSALACQUA
In fatto di storie e di narrazione nel mondo del vino gli ingredienti non mancano mai. Una
laurea alla Luiss, Master a Londra, esperienze in giro per il mondo, ma quel richiamo per la terra
che si fa sentire. Una volta tornata a casa nella sua Puglia Valentina Passalacqua dopo essere
diventata mamma, decide di lasciare da parte il lavoro nell’azienda di marmi di famiglia, ma di
produrre vino in maniera naturale. Da qui l’adesione a Renaissance Italia, con una produzione
basata da subito al biologico, in conversione a regime biodinamico. Risultato nel bicchiere una
Falanghina molto interessante dopo una lunga macerazione è ancora possibile sentire il frutto
nel bicchiere, vino premiato a Radici del Sud nella sua categoria come il Nero di Troia.
CAMERLENGO
“Ci hanno premiato i buyer, questo è un
riconoscimento che vale di più perché il vino
non solo bisogna farlo bene, ma soprattutto
bisogna venderlo”. Antonio Cascarano del
Camerlengo è uno dei personaggi più
vulcanici del vino lucano. Con il Camerlengo
sta ottenendo successi importanti non solo
dalla critica e dagli addetti ai lavori, ma anche
dagli appassionati che una volta assaggiati i
suoi vini soprattutto nelle annate vecchie
hanno il desiderio di riprovarli. Unico modo
andarlo a trovarlo in cantina, a Rapolla alle
pendici del Vulture.
CANTINE ASTRONI
In fatto di vitigni bianchi la Campania non è seconda a nessuna Regione d’Italia, la strada di
lavorazione di vitigni come Falanghina, Fiano e Greco è stata tracciata ormai da
tempo. La storia enologica millenaria della Campania è alla base della ricchezza dell’attuale
patrimonio ampelografico: studi recenti hanno evidenziato la presenza sul territorio
regionale di oltre 100 varietà di vite, un numero elevatissimo non riscontrabile in
nessuna altra area di produzione vitivinicola. E tra le zone più vocate, quella
dei Campi Flegrei si contraddistingue per la mineralità dei suoi vini. Il nome
dell’azienda deriva proprio da un vulcano giovane, sui quei terreni si produno appunto dei
bianchi che anche a distanza di anni mantengono freschezza e sapidità.
VIGNETI DEL SALENTO
La Puglia del vino di sta riscoprendo terra interessante anche per grandi gruppi che
decidono di investire in quei terreni mantenendo intatte le filosofie dei produttori, in
certi casi andando anche a dover ricucire il rapporto con i conferitori che sono i
veri e propri tenutari del territorio. L’esperienza di Farnese vini con Vigneti del Salento
vuole esaltare gli elementi del territorio, con “Luce” e “pietra” all’origine di tutto nelle terre
del Salento. Col suo carattere puramente mediterraneo la “luce” penetra negli anfratti
segreti della terra, riscalda il rosso mattone dei suoli, estrai i profumi dal mare,
imporpora e concentra i grappoli spargoli. Un’esperienza con più di uno sguardi all’estero,
considerato che a livello di Gruppo la quota dell’export è più del 90%, percentuali destinate
ancora a salire.
CANTINE IMPERATORE
Il primo Orange Wine di Puglia, oppure un
vino con un drop-stop inserito nell’etichetta.
L’azienda Cantine Imperatore non smette di
stupire nel corso del nostro assaggio, una
gamma dedicata all’alta ristorazione di qualità,
un potenziale produttivo che sta portando una
cantina che sta mutando la propria vocazione
per rappresentare in maniera esemplare un
connubio tra vino e territorio. Quattro
espressioni di Primitivo da provare, quattro
modi diversi per dire che grandi vini si
possono produrre nella zone di Gioia del Colle.
PRODUTTORI VINI DI MANDURIA
Come tutelare il fenomeno del Primitivo? La domanda la poniamo a chi questa mission
ce l’ha iscritta nel dna, perché quando devi portare nel mondo questo
campione dell’enologia italiana, pugliese e di Manduria in particolare, la risposta
è solo una: con la qualità. Una realtà cooperativa con più di 400 soci che sono
parte integrante dell’azienda, vengono supportati e consigliati da un team di agronomi,
perché il vino si fa prima di tutto in vigna e poi in cantina. Una sinfonia nel
bicchiere, dal Sonetto, alla Memoria, all’Elegia.
'A VITA
Li chiamano i Cirò Boys, hanno invaso
Radici del sud con una carica di novità e
tanto
entusiasmo.
Parola
d’ordine
unione, quando in tutta una zona si
producono quattro milioni di bottiglie in
totale tra tutti i produttori bisogna essere
uniti e compatti per avere una identità
nel mondo del vino. Da ‘A Vita abbiamo
assaggiato tre vini a base di Gaglioppo,
un rosato e due Cirò prodotti in
maniera biologica con un carattere e un
tannino
che
dividono secondo
il
vignaiolo Francesco Maria De Franco. E
noi ci siamo innamorati
SOLOPACA
Sporche ma buone. Questo hastag si erano
inventati durante l’alluvione del Sannio che
aveva messo a rischio la produzione di una
cantina sociale che non è riuscita a salvare
80.000 bottiglie, ma ha messo in salvo la
produzione. Il nostro assaggio è una
Falanghina spumantizzata con uno Charmant
lungo, vino ideale per tutti gli abbinamenti a
base di pesce.
L’ARCHETIPO
Che la Puglia si stia cercando di dare anche una
connotazione al naturale ce ne eravamo resi
conto ormai da un po’ di tempo. Prima di
vedere una manifestazione a rilievo nazionale a
Radici del Sud abbiamo assaggiato anche
alcune
cantine
che
producono
con
un’attenzione sempre crescente al tema della
sostenibilità. Tra questi archetipo che dalla fine
del 2015 può fregiarsi del marchio Triple A. Un
bell’attestato di stima.
Giuria
Press 1
Maurizio Valeriani PRESIDENTE Remy Charest, Simon Woolf, Tomasz
Prange-Barczy, Warren Edwardes, William Zacharkiw, Erin Stockton,
Maria Grazia Melegari, Francesco Soleti.
Press 2
Pierluigi Gorgoni PRESIDENTE, Aneesh Bhasin, Arto Koskelo, Charles
Scicolone, James Melendez, Mayumi Nakagawara, Elisabetta Tosi, Davide
Sarcinella
Buyer 1
Ole Udsen PRESIDENTE, Mariusz Majka, Mehmet Adanir, Steen Højgård
Rasmussen, Warren Edwardes, Nana Wad, Giorgio Cotti
Buyer 2
Chiara Giorleo PRESIDENTE, Alessandro Pagano, Andrzej Kostyk, Brian
Gwynn, Daiva Mumgaudiene, Erica Nonni, Bernardo Conticelli, Fernando
Zamboni, Giuseppe Bino
RADICI DEL SUD 2016 VINCITORI
SPUMANTI BIANCHI
GIORNALISTI
1, CAPRETTONE, CASA SETARO
2, RISERVA NOBILE 2012, D’ARAPRÌ
BUYER
1, NOI DUE, TENUTA VIGLIONE
2, MACCONE SPUMANTE BIANCO BRUT, PUGLIA IGP, ANGIULI DONATO
ex aequo2 BUYER, TIATI METODO CLASSICO, PUGLIA IGP, CANTINE TEANUM
SPUMANTI ROSATI
GIORNALISTI
1, BRUT ROSÈ, D’ARAPRÌ
2, LEGGIARDO ROSATO, CONSORZIO PRODUTTORI VINI MANDURIA
ex aequo 2, DOVÌ ROSÈ, FERROCINTO
BUYER
1, LEGGIARDO ROSATO, CONSORZIO PRODUTTORI VINI MANDURIA
2 BUYER, LA VIE EN ROSE’, PUGLIA IGP, TENUTA COPPADORO
ex aequo 2, DOVÌ ROSÈ, FERROCINTO
FALANGHINA
GIORNALISTI
1, BENEVENTANO FALANGHINA IGP2015, SANPAOLO
2, COSÌCOMÈ 2014, IGP PUGLIA, VALENTINA PASSALACQUA
BUYER
1, CRUNA DELAGO 2014, CAMPI FLEGREI DOC, LA SIBILLA
2, MAIOR 2012, FALANGHINA DEL SANNIO DOP, CANTINA FOSSO DEGLI ANGELI
CATARRATTO
GIORNALISTI
1, ANTISA CATARRATTO 2015, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA 2, VIGNA
CASALJ 2015, ALCAMO DOC, TENUT A RAPITALÀ
BUYER
1, TERRE ROSSE DI GIABBASCIO 2014, TERRE SICILIANE IGT, CENTOPASSI
2, ANTISA CATARRATTO 2015, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA
GRILLO
GIORNALISTI
1, BLUES 2015, TERRE SICILIANE IGP, PAOLO CALÌ
2, GRILLO 2015, SICILIA DOC, FEUDO DISISA
BUYER
1, APOLLO 2014, TERRE SICILIANE IGP, FAUSTA MANSIO
2, ROCCE DI PIETRA LONGA 2014, TERRE SICILIANE IGT, CENTOPASSI
MISTO BIANCHI DEL SUD
GIORNALISTI
1, BIANCO DI SEI 2014, ETNA DOC, PALMENTO COSTANZO
2, BUCECI BIANCO 2015, TERRE SICILIANE IGT, BUCECI VINI
3, KORE 2015, TERRE SICILIANE IGT, CANTINE COLOMBA BIANCA
BUYER
1, STRIALE 2015, PUGLIA IGP, TENUTA PATRUNO PERNIOLA
2, MALVASIA BIANCA 2015, SALENTO IGP, CONTI ZECCA
3, BIANCO DI SEI 2014, ETNA DOC, PALMENTO COSTANZO
GRECO
GIORNALISTI
1, GRECO DI TUFO DOCG 2015, DI MEO
2, LE PAGLIE 2015, MATERA DOC, CANTINE CERROLONGO
BUYER
1, JENTILINO 2015, TERRE DI COSENZA DOP, LA PESCHIERA
2, GRECO DI TUFO DOCG 2015, SOCIETÀ AGRICOLA NATIV
FIANO
GIORNALISTI
1, FIANO DI AVELLINO DOCG 2015, DI MEO
2, BIANCOFIORE 2014, DAUNIA IGP, KANDEA
BUYER
1, TRENTENARE 2015, PAESTUM IGP, SAN SALVATORE 1988
2, TORRE DEL FALCO 2015, PUGLIA IGP, TORREVENTO
ROSATI DEL SUD
GIORNALISTI
1, CIRÒ DOC ROSATO 2015, SCALA CANTINAE VIGNETI
2, OSA! 2015, TERRE SICILIANE IGP, PAOLO CALÌ
3, LE ROTAIE 2015, VALLE D’ITRIA IGP, I PASTINI
BUYER
1, NAUSICA 2015, SALENTO IGP, CARDONE
2, NERO DI TROIA ROSÈ, ROSSO DI CERIGNOLA DOC, BIOCANTINA GIANNATTASIO
3, SPEZIALE 2015, SALENTO IGP, TRULLO DI PEZZA
NERO DI TROIA
GIORNALISTI
1, OTTAGONO 2013, CASTEL DELMONTE DOCG, TORREVENTO
2, NERO DI TROIA 2014, PUGLIA IGP, VALENTINA PASSALACQUA
BUYER
1, GRAN TIATI GOLD VINTAGE 2010, PUGLIA IGP, CANTINE TEANUM
2, LUI 2012, PUGLIA IGP, CANTINA MUSEO ALBEA
NEGROAMARO
GIORNALISTI
1, COPERTINO ROSSO DOC RISERVA 2008, CUPERTINUM – ANTICA CANTINA DEL SALENTO 1935
2, DANZE DELLA CONTESSA2014, NARDÒ DOC, CANTINA BONSEGNA
BUYER
1, VECCHIO SOGNO 2014, SALENTO IGP, TENUTA GIUSTINI
2, POSTA PIANA2014 PUGLIA IGP, CANTINE PARADISO
ex aequo 2, NERÌO 2013, NARDÒ DOC, SCHOLA SARMENTI
PRIMITIVO
GIORNALISTI
1, PRIMITIVO 2013,PUGLIA IGP, PIETREGIOVANI
2, IL RACCOMANDATO 2014, PUGLIA IGP, FIORE AZIENDA AGRICOLA
BUYER
1, PAPALE LINEA ORO 2013, PRIMITIVO DI MANDURIA DOP, VARVAGLIONE VIGNE E VINI
2, PRIMITIVO DI MANDURIA DOP 2012, ANTICA MASSERIAJORCHE
NERO D’AVOLA
GIORNALISTI
1, CURMA 2010, SICILIA IGT, A R M O S A
2, VUARIA 2010, SICILIA IGT, FEUDO DISISA
BUYER
1, SANTA CECILIA2011,NOTODOC,PLANETA
2, VUARIA 2010, SICILIA IGT, FEUDO DISISA
GRUPPO MISTO VINI ROSSI DEL SUD
GIORNALISTI
1, TAURASI S.EUSTACHIO 2008, TAURASI DOCG, BOCCELLA
2, GHIAIA NERA 2013, SICILIA DOC, TASCA D’ALMERITA
3, DON VINCENZO 2013, LACRYMA CHRISTI DEL VESUVIO DOC ROSSO, CASA SETARO
BUYER
1, ERUZIONE 1614 2013, SICILIA DOC, PLANETA
2, LIBICI 2012, CALABRIA IGP, CASA COMERCI
ex aequo 2, TAURASI 2011, TAURASI DOCG, TENUTA SCUOTTO
3, BOCCA DI LUPO 2011, CASTEL DEL MONTE DOC, TORMARESCA
GAGLIOPPO
GIORNALISTI
1, CIRÒ RISERVA 2012, COTE DI FRANZE
2, DUCA SANFELICE 2013, CIRÒ RISERVA, LIBRANDI
BUYER
1, ARCANO RISERVA 2009, CIRÒ ROSSO CLAS. SUP. RISERVA, SENATORE VINI
2, DOM GIUVÀ 2013, CIRÒ ROSSO CLASSICO SUPERIORE DOC, DU CROPIO VINERY
ex aequo2, JACCA VENTU SUPERIORE 2012, MELISSA DOP, LA PIZZUTA DEL PRINCIPE
AGLIANICO
GIORNALISTI
1, RASOTT 2012, IRPINIA CAMPI TAURASINI DOP, BOCCELLA
2, MILES 2012 CILENTO AGLIANICO DOC, CANTINE BARONE
BUYER
1, BORGOMASTRO 2007, COLLI DI SALERNO IGP, LUNAROSSA VINI E PASSIONE
2, AGLIANICO 2MILA10 2010, COLLI DI SALERNO IGP, MILA VUOLO
AGLIANICO DEL VULTURE
GIORNALISTI
1, LIKOS 2012, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, VIGNE MASTRODOMENICO
2, AQUILA DEL VULTURE 2012, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, LAGALA
BUYER
1, IL SIGILLO 2010, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, CANTINE DEL NOTAIO
2, CAMERLENGO 2009, AGLIANICO DEL VULTURE DOC, CAMERLENGO