“PERSONALITA` AUTORITARIA” THEODOR ADORNO Volume I,II

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“PERSONALITA` AUTORITARIA” THEODOR ADORNO Volume I,II
SOCIOLOGIA DELLA FAMIGLIA
DOCENTE: ANTONIETTA CENSI
A. A 2014/2015
LAVORO DI GRUPPO SU
“PERSONALITA’ AUTORITARIA”
THEODOR ADORNO
Volume I,II
COMPONENTI GRUPPO:
Anello Silvia
Astolfi Laura
Attanasio Barbara
Barbato Francesca
Barbato Maria Camilla
Ponzi Andrea
Santangelo Lorenza
1
INDICE
Introduzione……………………………………………………………………………………………………………………………….4
1. La Personalità Autoritaria……………………………………………………………………………………………………………6
2. Studi sul pregiudizio: le scale………………………………………………………………………………………………………7
2.1 Il problema…………………………………………………………………………………………………………………………….7
2.2 Le caratteristiche del metodo…………………………………………………………………………………………………7
2.3 Le tecniche…………………………………………………………………………………………………………………………….8
2.4 I gruppi studiati………………………………………………………………………………………………………………………8
2.5 Lo studio dell’ideologia antisemita…………………………………………………………………………………………8
2.6 Lo studio dell’ideologia etnocentrica……………………………………………………………………………………..9

Etnocentrismo in rapporto ad alcuni atteggiamenti e pratiche religiose……………………………..9

Etnocentrismo in relazione all’intelligenza e all’istruzione………………………………………………..10
2.7 L’ideologia politica economica e l’appartenenza al gruppo in relazione all’etnocentrismo……10

La relazione tra etnocentrismo e appartenenza a vari raggruppamenti politici ed
economici…………………………………………………………………………………………………………………………11
2.8 La costruzione della scala fascista…………………………………………………………………………………………11
3. La personalità rivelata attraverso le interviste…………………………………………………………………………..13
3.1 Le interviste come approccio alla personalità affetta da pregiudizi………………………………………13

Lo schema dell’intervista…………………………………………………………………………………………………..13

Genitori e infanzia nelle interviste…………………………………………………………………………………….15

Il sesso, la gente e l’ego…………………………………………………………………………………………………….16
3.2 Diversi comportamenti pregiudiziali…………………………………………………………………………………….17
4. Caratteristiche specifiche: atteggiamenti nei confronti dell’ego attuale……………………………………19

L’antitesi tra auto-glorificazione e apprezzamento oggettivo………………………………………….19

Virilità e femminilità………………………………………………………………………………………………………19

Convenzionalismo e moralismo………………………………………………………………………………………19

La proprietà come estensione dell’ego……………………………………………………………………………20

L’organizzazione dinamica e conoscitiva della realtà considerata attraverso le interviste..20

Tre aspetti dell’aggressività…………………………………………………………………………………………….21

Identificazione……………………………………………………………………………………………………………....21

Super-ego………………………………………………………………………………………………………………………21

Forza dell’ego…………………………………………………………………………………………………………………22

Rigidità ………………………………………………………………………………………………………………………….22
2
5. Il manuale dei punteggi: categorie di risposte alle domande proiettive…………………………………….23
5.1 Il pregiudizio nel materiale dell’intervista…………………………………………………………………………….24
5.2 Il carattere funzionale dell’antisemitismo…………………………………………………………………………….25

Il dilemma dell’antisemita…………………………………………………………………………………………………25
5.3 Tipi e sindromi……………………………………………………………………………………………………………………..26
6. Criminalità e tendenze anti-democratiche: uno studio sui detenuti del carcere di San
Quintino……………………………………………………………………………………………………………………………………….29

Ideologia concernente i neri e gli ebrei…………………………………………………………………………….29

Le difese contro la debolezza…………………………………………………………………………………………….29

Tabella………………………………………………………………………………………………………………………………30

Eterosessualità………………………………………………………………………………………………………………….31

Anti-intraccezione e infanzia……………………………………………………………………………………………..32

Atteggiamenti nei confronti dei genitori……………………………………………………………………………32
7.Disturbi psichici in relazione al fascismo potenziale: uno studio sui pazienti di una clinica
psichiatrica……………………………………………………………………………………………………………………………………33
8. Studi su due personalità differenti: Mack e Larry………………………………………………………………………35
Conclusioni………………………………………………………………………………………………………………………………37
3
Introduzione
La Scuola di Francoforte, istituto filosofico e sociologico neo-marxista, nasce negli anni venti del XX
secolo nell'ambiente del neonato “Istituto per la Ricerca Sociale” dell’università di Francoforte. Il
nucleo originario di tale scuola era formato per lo più da filosofi e sociologi tedeschi di origine
ebraica. Il nucleo successivamente si ampliò per numero di studiosi ed ambiti di ricerca. Il primo
periodo di attività della scuola si inquadra nel primo dopoguerra, tra gli anni venti e gli anni trenta;
all'avvento del nazismo il gruppo lasciò la Germania e si trasferì dapprima a Ginevra, poi a Parigi e
infine a New York, dove continuò la sua attività. Dopo la seconda guerra mondiale alcuni esponenti
(tra cui Adorno, Horkheimer e Pollock) tornarono in Germania per fondare un nuovo Istituto per la
ricerca sociale. La scuola raccolse studiosi di diverse discipline e ambiti culturali, ma la linea di
pensiero che ha accomunato tutti gli esponenti risiede nella critica della società presente,
tendente a smascherare le contraddizioni del contemporaneo vivere collettivo. L'istituto e vari dei
suoi collaboratori ebbero una gigantesca influenza (specie negli USA) sulle scienze sociali tramite la
loro opera The Authoritarian Personality, che condusse un'estesa ricerca empirica, usando
categorie sociologiche e psicoanalitiche, al fine di caratterizzare gli impulsi che portavano le
persone ad affiliarsi a o sostenere movimenti o partiti fascisti. Dell’istituto fece parte anche il
grande pensatore Theodor Wiesengrund Adorno.
Nato nel 1903 a Francoforte da un ricco commerciante ebreo e da madre italiana, di cui assunse il
cognome. Nel 1928 cominciò la sua collaborazione con l'Istituto per la ricerca sociale. Nei primi
anni della dittatura nazista rimase in Germania, ma in un secondo tempo si trasferì negli USA,
dove fu particolarmente impegnato in progetti sociologici all'avanguardia come il Radio Research
Project e soprattutto nell'indagine sulla Personalità autoritaria, nella quale è evidente l’influsso di
Freud. Durante la guerra scrisse diverse opere in collaborazione anche con Horkheimer. Tornato in
Germania, fu dal 1951 vice direttore e dal 1958 fino alla morte, sopraggiunta nel 1969, direttore
dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. Egli si distinse per una critica radicale alla società e
al capitalismo avanzato; infatti fin dalla giovinezza si proclama marxista: si tratta di un marxismo,
però, prevalentemente filosofico e mai approfondito sul piano dell'analisi economica. Oltre ai testi
di carattere sociologico, nella sua opera sono presenti scritti inerenti alla morale e all'estetica,
nonché studi critici sulla filosofia di Hegel e Heidegger. Alla riflessione filosofica affiancò per tutta
la sua esistenza un'imponente attività musicologica..
Tra le riflessioni di Adorno possiamo leggere: “Ciò che succede nei settori generali della società,
agisce di rimando sulla vita della famiglia, perché essa, pur avendo leggi relativamente autonome e
una certa capacità di resistenza, si mostra in tutte le fasi dipendente dalla dinamica della società
nel suo complesso” (“Studi sull'autorità e famiglia”).
Queste riflessioni sono contenute in opere sia scritte in comune con Horkheimer, come Dialettica
dell'Illuminismo e Lezioni di Sociologia , sia opere scritte singolarmente.
In dialettica dell'Illuminismo sono tracciate le coordinate generali del loro pensiero sulla moderna
società industriale.
Punto di partenza delle loro analisi è l'idea che la famiglia sia una relazione spontaneo-naturale
che, apparsa storicamente, è venuta differenziandosi sino alla moderna famiglia monogamica,
dove si risalta la sfera separata di rapporti privati. In questo senso la famiglia non è intesa come
una realtà mediata socialmente, anche in una struttura più intima.
Secondo la loro visione i flussi della dinamica sociale attraversano la famiglia secondo una modalità
duplice. Da un lato il processo di razionalizzazione e di incivilimento della società moderna.
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Dall'altro, dinanzi alle potenze autoritarie della società, l'individuo cerca riparo in microassociazioni come la famiglia che, quale luogo gli affetti, intimità e valori, è stata compromessa dal
dominio economico, dalla connessione con le strutture delle proprietà tipiche del capitalismo.
Al tempo della Riforma e dell'Assolutismo, la famiglia veicolava i principi di disciplina ed
obbedienza che Lutero considerava essenziali per l'ordine del mondo.
All'interno della famiglia borghese il padre aveva ampi poteri di comando, legittimati dalla sua
posizione socio-economica, incentrata sul guadagno-possesso del denaro, quale strumento per
affermare il potere su moglie e figli.
Questo assunto delineava un'organizzazione asimmetrica in cui il padre borghese era il perno di
tale asimmetricità.
Sotto la pressione del padre, nella famiglia si formavano individui forti, "autodiretti" e autonomi,
caratteri autoritari che ben si adattavano ad una società di doveri, dominata da formazioni statali
autoritarie.
In tal senso tra famiglia e società c'era uno scambio fruttuoso, per cui l'autorità del padre era
fondata sul suo ruolo nella società e la società era rinnovata attraverso l'educazione patriarcale
all'autorità .
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1. LA PERSONALITA’ AUTORITARIA
La “PERSONALITA’ AUTORITARIA” raccoglie i risultati di una ricerca sulla psicologia
dell’antisemitismo condotta presso l’Università di Berkeley (dal 1944 al 1949). Tale ricerca in realtà
non fa riferimento esclusivamente all’antisemitismo ma, si concentra anche sull’autoritarismo e sul
tipo di personalità di chi ne è portatore.
Lo studio sulla personalità autoritaria nasce tra i sociologi della scuola di Francoforte
(Horkheimer,Adorno) e la psicologia americana. I ricercatori presero in esame un campione di
2.099 soggetti costituito da americani autoctoni di razza bianca appartenenti alla classe media
appartenenti ad organizzazioni come università, scuole, circoli, sindacati; due gruppi in particolare
erano composti dai detenuti della prigione di San Quintino e dai ricoverati di una clinica
psichiatrica. Gli intervistati furono sottoposti a questionari e quesiti tendenti a fornire informazioni
sulla loro mentalità, sulla loro visione del mondo; il soggetto poteva esprimere un’approvazione o
disapprovazione secondo una scala di tre gradi positivi (approvazione) e di tre gradi negativi
(disapprovazione).
Vennero quindi costruite quattro scale:
-la Scala dell’antisemitismo (A-S)
-la scala dell’etnocentrismo (E)
-la scala del conservatorismo politico-economico (CPE)
-la scala delle tendenze antidemocratiche implicite (F=FASCISMO).
Dall’analisi di queste scale emergono due soggetti: i soggetti ad alto punteggio e quindi più inclini
all’autoritarismo (high scorers) e i soggetti con un punteggio più basso meno inclini
all’autoritarismo e più democratici (low scorers). Tale opera vuole dimostrare che l’antisemitismo
fa parte di una ideologia che è caratterizzata dal conservatorismo politico, da un’ideologia
etnocentrica e da un rapporto di sottomissione verso l’autorità. L’etnocentrismo consiste nello
svalutare e respingere in modo totalizzante e punitivo le caratteristiche dei “gruppi esterni” in
particolare quando essi sono espressione di una minoranza. Esistono interessi storici e psicologici
tali da spingere gli uomini o determinati strati sociali verso aspetti di “cattiva solidarietà” e di
etero-aggressione (fascismo). Tale ricerca presenta un’ambiguità di fondo perché: da un lato gli
autori affermano che non si vuole dare una spiegazione soggettiva dell’antisemitismo e del
fascismo, ma piuttosto si è voluto esaminare com’è fatto l’antisemita o il fascista; dall’altro lato si
fa riferimento alle esperienze infantili mediate dalla famiglia che determinano la nascita di quel
particolare tipo di persona (la persona autoritaria). La ricerca di Adorno non identifica una
maggiore adesione all’autoritarismo da parte delle persone borghesi, rispetto alle classi
subordinate, anzi, alcuni dati hanno fatto parlare di un maggiore autoritarismo delle classi
subalterne. Adorno e i suoi collaboratori dimostrarono nella ricerca che con l’aumento
dell’educazione diminuisce l’autoritarismo. Di fronte ad una intervista, quando il soggetto
appartiene ad uno stato sociale con bassa scolarità si innesca un tipo di subordinazione
pregiudiziale nei confronti dell’intervistatore. Diverse sono invece le risposte dell’intervistato
quando egli è in possesso di una base educativa e culturale, e quindi appartiene alla stessa cultura
dell’intervistatore (si sentirà più a suo agio nella ricerca). La ricerca psicosociologica può
incontrare difficoltà tecniche e di metodo, incertezze nella raccolta dei dati, malintesi tra
intervistatore e intervistati: essa si scontra con la difficoltà di applicare ai soggetti di una classe
sociale principi ideologici elaborati all’interno di un’altra classe.
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2. STUDI SUL PREGIUDIZIO: LE SCALE
Il tema centrale di quest’opera è il sorgere di una specie “antropologica” che chiamiamo il tipo
autoritario di uomo. Dal punto di vista istituzionale quest’opera rappresenta un’iniziativa congiunta
del Berjely Opinion Study (BPOS) e dell’Istitute Of Social Research (IOSR).
Il BPOS si era dedicato all’esame del pregiudizio e aveva scoperto la correlazione esistente tra il
pregiudizio manifesto e certi tratti della personalità distruttivo nichilista.
IOSR ha adottato il principio dell’integrazione teorica e metodologica. L’Institute formulò e
pubblicò nel 1939 un progetto di ricerca sull’antisemitismo.
Il gruppo di ricerca è stato guidato da: Sanford che ha formulato le combinazioni delle varie
tecniche e ha programmato le procedure di ricerca.
Adorno ha introdotto invece le dimensioni sociologiche connesse ai fattori della personalità e i
concetti caratteriologici concomitanti dall’autoritarismo. Brunswick che ha formulato alcune delle
prime variabili della personalità nella ricerca. Quest’opera è un simbolo del legame tra l’educazione
democratica e la ricerca fondamentale.
2.1 IL PROBLEMA
Gli autori ritengono che l’antisemitismo sia fondato su fattori presenti nel soggetto e nella sua
situazione sociale. Per comprendere meglio è necessaria una teoria della personalità totale.
La personalità è un’organizzazione più o meno durevole di forze nell’ambito dell’individuo. Le forze
della personalità sono primariamente bisogni (desideri, impulsi emotivi) che variano da un
individuo all’altro.
La personalità si evolve sotto l’influenza dell’ambiente sociale. Le influenze principali sullo sviluppo
della personalità si manifestano nel caso dell’educazione del bambino, in quanto condotta in un
ambiente di vita familiare. Non soltanto ogni famiglia, nell’allevare i propri figli, procede in
conformità ai modi dei gruppi sociali, etnici e religiosi al quale appartiene, ma fattori crudamente
economici influenzano in modo diretto il comportamento dei genitori nei confronti del bambino.
Ciò significa che vasti mutamenti nelle condizioni e nelle istituzioni sociali avranno un’influenza
diretta sui tipi di personalità che si sviluppano all’interno di una società.
2.2 LE CARATTERISTEICHE DEL METODO
Per studiare gli individui potenzialmente anti-democratici era necessario individuarli, perciò per
mezzo di questionari sono state formulate numerose domande fattuali intorno alla vita passata e
presente del soggetto, e una varietà di enunciati anti-democratici con il quale il soggetto era
invitato ad esprimere il proprio accordo o disaccordo. Con il metodo Likert si ottiene una misura
dell’intensità delle opinioni e degli atteggiamenti, chiedendo al soggetto di indicare il grado del
proprio accordo o disaccordo con ogni proposizione. Le risposte sono state convertite attraverso
un sistema di assegnazione di punti.
Tutte le risposte ricevettero un punteggio nel modo seguente:
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- 3 = 1 punto +1=5punti
- 2 = 2 punti +2=6punti
- 1 = 3 punti +3=7 punti
2.3 LE TECNICHE

Il metodo del questionario – Ogni questionario comprendeva:
1) Domande fattuali che comprendevano l’appartenenza passata e presente a gruppi (religiosi,
politici)
2) Le scale di opinioni e atteggiamenti che sono state usate per ottenere valutazioni quantitative di
certe tendenze ideologiche (antisemitismo, etnocentrismo)
3) Domande proiettive che presentano al soggetto un materiale di stimolo ambiguo e fornito di
carica emotiva.

Le tecniche cliniche
1) L’intervista: fu divisa in una sezione ideologica e clinico-genetica.
Nella prima sezione si proponeva di indurre il soggetto a parlare più spontaneamente e
liberamente possibile di varie questioni ideologiche generali. La sezione clinico-genetica, si
proponeva di ottenere una quantità di materiale fattuale intorno alla situazione contemporanea
del soggetto e al suo passato e le concezioni del soggetto stesso intorno all’ambiente della propria
infanzia e alla propria personalità infantile. 2) Il test di appercezione: è una tecnica proiettiva nella
quale viene presentata al soggetto una serie di immagini drammatiche e gli viene chiesto di
raccontare una storia intorno ad esse.
2.4 I GRUPPI STUDIATI
1 )Studenti della sessione estiva dei corsi di psicologia dell’Università dell’Oregon
2) Studenti della sessione estiva di un corso di pedagogia nell‘Università di California
3) Circoli assistenziali maschili
4) Uomini e donne della classe operaia e media
5) Carcerati di San Quintino
6) Pazienti di una clinica psichiatrica
7) Ideologie contrastanti di due studenti universitari (Mack e Larry)
2.5 LO STUDIO DELL’IDEOLOGIA ANTISEMITA
Da un punto di vista psicologico l’antisemitismo è particolarmente importante e rivelatore. Lo
studio dell’antisemitismo potrà costruire il primo passo di una ricerca intorno alle tendenze antidemocratiche nell’ideologia, nella personalità e nei movimenti sociali. Le questioni inerenti
all'antisemitismo hanno dato vita a una scala delle opinioni e degli atteggiamenti per la
misurazione dell’ideologia anti-semitica.
Questa scala aveva diverse funzioni, essa forniva una misura quantitativa e inoltre offriva una base
per la selezione di gruppi-limite di individui a punteggio alto e a punteggio basso. La conoscenza
del punteggio di un individuo su una qualsiasi delle sotto-scale permette di predire, con un grado
notevole di accuratezza, il suo punteggio sulla scala A-S totale.
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La Scala totale dell’Antisemitismo consiste in 52 proposizioni che sono poi raggruppate in 5 sotto
scale aventi rispettivamente le opinioni degli ebrei:
“offensivi”;”minacciosi”;”atteggiamenti”;”riservati”;”invadenti” e “neutrali”. La scala è intesa a
misurare la disposizione dell’individuo ad appoggiare o ad opporsi all’ideologia anti-semitica nel
suo complesso. Questa ideologia consiste, secondo la concezione sulla quale fu fondata la scala, di
opinioni negative stereotipate che descrivono gli Ebrei come minacciosi, immorali e diversi dai
non-Ebrei, e di atteggiamenti ostili che raccomandano varie forme di restrizione, di esclusione e di
soppressione come mezzi per la soluzione del “problema ebraico”.
2.6 LO STUDIO DELL’IDEOLOGIA ETNOCENTRICA
La nostra attenzione si rivolge ora al problema del pregiudizio, anche se questo termine non è del
tutto adeguato. Il termine etnocentrismo è preferibile perché il suo significato tradizionale è più
vicino a quello che viene qui impiegato. Il pregiudizio è considerato come un senso di antipatia nei
confronti di un gruppo specifico, mentre l’etnocentrismo si riferisce a una struttura mentale
relativamente costante che si ha verso gli “estranei” in generale.
La Scala dell’etnocentrismo (E) consiste di 34 proposizioni riguardanti i Neri, minoranze e il
Patriottismo.
La scala E totale è intesa a misurare la disposizione dell’individuo ad accettare o a rifiutare
l’ideologia etnocentrica nel suo complesso. Una persona può considerarsi etnocentrico quando il
suo punteggio totale è abbastanza elevato da indicare che egli ha accettato la maggior parte delle
proposizioni della scala. Caratteristica fondamentale dell'ideologia è la generalità del rifiuto del
gruppo esterno, secondo cui l'etnocentrico, percepisce come una minaccia i gruppi nei confronti
dei quali non prova senso di appartenenza. Altra caratteristica è lo spostamento del gruppo
esterno tra vari livelli di organizzazione sociale. Una volta trovato il contesto sociale di discussione
è probabile che gli individui distinguono i gruppi interni da quelli esterni. Il bisogno etnocentrico di
un gruppo esterno impedisce di basare l’identificazione con l'umanità nel complesso è piuttosto di
basarla sulla tendenza di vedere e pregiudicare un individuo perché esemplare di un gruppo
reificato. L'etnocentrismo è fondato su una distinzione generale rigida tra gruppo interno ed
esterno, in cui il gruppo esterno viene considerato come minaccioso ed assetato di sangue, nonché
oggettivamente più debole, mentre il gruppo interno viene percepito come superiore per moralità,
capacità e sviluppo generale. L'interazione tra gruppo interno ed esterno é percepito in termini
gerarchici ed autoritari. Analoga è la concezione della situazione familiare ideale per il bambino:
obbedienza acritica al padre e agli anziani, pressioni dirette unilateralmente dall'alto verso il basso,
inibizione della spontaneità e conformità ai valori imposti dall'esterno.

L’ETNOCENTRISMO IN RAPPORTO AD ALCUNI ATTEGGIAMNETI E
PRATICHE RELIGIOSE
Partendo da un questionario, e prendendo la regione come variabile si è potuto analizzare i dati
sulle tendenze dell'ideologia religiosa. Questi risultati furono ricavati dai dati sull'affiliazione
religiosa dei soggetti dei loro genitori raccolti in prima fase il questionario. Infatti si è partito
dall'ipotesi, secondo cui l'appartenenza dell'individuo sia data dall'influenza del gruppo in cui sei
cresciuto.
I risultati riscontrati sono:
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A. Accettazione o rifiuto della religione: non sembrano esserci dubbi sul fatto che i soggetti quali
respingono la religione organizzata sono in media meno affetti da pregiudizi di coloro che
l'accettano in un modo o nell'altro. I soggetti con affiliazioni religiose non sono tuttavia in generale
etnocentrici. Per quanto riguarda i soggetti non religiosi in media non sono etnocentrici, i punteggi
medi per le varie confessioni per le varie religioni sono assai vicino al punto neutro. Occorre tener
conto delle differenze tra sessi: le donne non religiose sembrano ottenere punteggi inferiori
rispetto agli uomini religiosi.
B. La frequenza della Chiesa. Un altro tipo di differenza fra le persone con affiliazioni religiose
riguarda la regolarità della frequenza della Chiesa. Si potrebbe supporre che coloro i quali
frequentano regolarmente partecipano più pienamente a quegli aspetti della religione che
sembrano favorire l'etnocentrismo
C. Le affiliazioni religiose dei genitori: dai risultati è stata indicata la possibilità che l'etnocentrismo
sia più alto nei soggetti in cui genitori rappresentano un fronte religioso unito che un'influenza
incoerente, parziale o inesistente. L'accordo tra i genitori nelle questioni dell'affiliazione religiosa e
l'identità fra la religione del soggetto è quella della madre può essere indicativa di un
atteggiamento di sottomissione all'autorità che tendono ad accompagnarsi con l'etnocentrismo. I
soggetti che professano qualche affiliazione religiosa esprimono più pregiudizi di coloro che non ne
professano alcuna. Inoltre l'accordo tra il soggetto e la madre nelle questioni religiose tende ad
essere associato con l'etnocentrismo, mentre il disaccordo in essere associato con la tendenza
opposta. Questi risultati indicano che l'accettazione della religione, in quanto espressione della
sottomissione ad un preciso modello di autorità paterna o materna, rappresenta una condizione
favorevole all'etnocentrismo.

L’ETNOCENTRISMO IN RELAZIONE ALL’INTELLIGENZA E ALL’ISTRUZIONE
Vi sono diversi motivi per cui ci si potrebbe aspettare che l'intelligenza e l'istruzione siano correlate
con l'etnocentrismo. Varie ipotesi e interpretazioni implicavano che l'intelligenza e l'etnocentrismo
sono correlati negativamente, vale a dire che i soggetti a punteggio alto sulla scala E sono meno
intelligenti in media dei soggetti a punteggio basso. I soggetti più etnocentrici sono in media meno
intelligenti dei soggetti meno etnocentrici, mentre i soggetti a punteggio medio sulla scala E
occupano una posizione intermedia quanto a quoziente di intelligenza.
2.7 L’IDEOLOGIA POLITICO-ECONOMICA E L’APPARTENENZA AL
GRUPPO IN RELAZIONE ALL’ETNOCENTRISMO (CPE)
Le forme politiche ed economiche svolgono una funzione vitale nello sviluppo dell'etnocentrismo,
sia nella forma istituzionale sia in quella psicologica individuale. Di qui si verrà ad analizzare,
attraverso una scale delle opinioni e degli atteggiamenti, rispetto ad una dimensione destrasinistra, l'ideologia politico-economica su una dimensione che va dal liberismo al
conservazionismo.
10

LA RELAZIONE TRA ETNOCENTRISMO E APPARTENENZA A VARI
RAGGRUPPAMENTI POLITICI ED ECONOMICI
In che modo i vari raggruppamenti politici ed economici differiscono rispetto all'etnocentrismo?
All'interno di ogni gruppo ci sono delle differenze e queste indicano che l'appartenenza ad un
gruppo non è di per sé una determinante principale dell'ideologia dell'individuo. Risulta che gli
individui sostengano un gruppo perché lo scelgono. Si è cercato di analizzare l'influenza che i
genitori hanno sull'ideologia del soggetto, chiedendo la preferenza del partito del padre e della
madre. É stato constatato come la formazione dell'ideologia è un processo selettivo e dinamico,
nel quale qualsiasi pressione ideologica proveniente dall'ambiente esterno verrà accolta o respinta
sulla base dei bisogni e delle aspirazioni dell'individuo. Per verificare l'ipotesi che l'accordo o
disaccordo con il padre sia correlato con l'etnocentrismo indipendentemente dalle opinioni
politiche del padre, si è presa la posizione di una persona rispetto all'etnocentrismo sulla base del
loro accordo/disaccordo con la preferenza politica del padre altrettanto accuratamente che sulla
base della preferenza politica del soggetto. È stato riscontrato che la relazione dell'individuo con
l'autorità dei genitori, in particolare la sua disponibilità a sottomettersi e a essere criticamente
indipendente, risulta una tendenza fondamentale della personalità che determina parzialmente la
sua preferenza politica e la sua ideologia in merito alle relazioni fra i gruppi. Altre ipotesi degne di
considerazione é quella, secondo la quale il pregiudizio sarebbe determinato dal livello economico
dei genitori. Da un'analisi composta dal reddito del padre è stato delineato che il gruppo di soggetti
che guadagnavano oltre $ 100.000 l'anno é significativamente meno etnocentrico dei livelli di
reddito inferiore combinati. Altro fattore di "ambiente socio economico" è l'occupazione del padre:
nessun tipo di gruppo professionale é costantemente alto o costantemente basso in ogni
campione, anche nel caso di padri con occupazioni direttive o industriali la media varia
considerevolmente. Indica che l'etnocentrismo nell'individuo non è significativamente correlato
con i raggruppamenti socioeconomici e che é il significato del gruppo dell'individuo a determinare
la posizione sull'Etnocentrismo. La scelta del gruppo da parte di un individuo, così come per
l'ideologia, risulta un'espressione di importanti disposizioni emotive. Quindi l'ideologia
concernente ogni aria sociale deve essere considerata come un aspetto della persona totale e
come espressione di disposizioni psicologiche più centrali.
2.8 LA COSTRUZIONE DELLA SCALA FASCISTA (F)
Dopo le diverse scale si è cercato di elaborare un piano per la costruzione di una scala che
misurasse il pregiudizio senza lasciar trasparire questo fine e senza menzionare il nome di nessun
gruppo di minoranza. Ci si è serviti del materiale clinico, delle discussioni di argomenti quali la
propria professionalità, la famiglia, il sesso, le relazioni interpersonali, i valori morali e personali,
che possono essere connessi con il pregiudizio. Ancora altro scopo è stato fornire una valutazione
delle tendenze anti-democratiche a livello di personalità, attraverso la formulazione di
proposizioni. Il nuovo strumento è denominato scala F, per indicare il suo riferimento a tendenze
prefasciste implicite. All'interno della scala ci sono diverse variabili che costituiscono il contenuto
fondamentale, in cui ogni variabile è stata considerata come una tendenza centrale della persona
che si esprimeva in forma di etnocentrismo.
Le variabili sono:
•Convenzionalismo: adesione rigida a valori convenzionali propri della classe media;
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•Sottomissione all'autorità: atteggiamento di sottomissione A critico nei confronti di autorità
morale idealizzate del gruppo interno;
•Aggressività autoritaria: tendenza a spiare a condannare, rifiutare e punire le persone che violano
i valori convenzionali;
•Anti-intraccezione: opposizione agli individui soggettivi, immaginative, di animo tenero;
•Superstizione e stereotipia: la credenza in determinati mistiche del destino dell'individuo; la
disposizione a pensare in categorie rigide;
•Potere e durezza: preoccupazione per la dimensione di dominio/sottomissione, forte/debole,
identificazione con le figure del potere, attribuzioni di importanza eccessiva agli attributi
convenzionali dell'ego;
•Distruttività e cinismo: ostilità generalizzata degli esseri umani;
•Proiettività: la disposizione a credere che eventi selvaggi e pericolosi accadono nel mondo; la
proiezione esterna di impulsi emotivi inconsci;
•Sesso: E occupazione esagerata per i contatti sessuali.
Queste variabili sono state concepite come parti di un’unica struttura più o meno durevole o della
persona che la rende ricettiva alla propaganda antidemocratica. La scala F si propone di misurare la
personalità potenzialmente antidemocratica.
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3. LA PERSONALITA’ RIVELATA ATTRAVERSO LE INTERVISTE
3.1 LE INTERVISTE COME APPROCCIO ALLA PERSONALITA’ AFFETTA
DA PREGIUDIZI
Il vantaggio fondamentale della tecnica dell'intervista consiste nell'ampiezza e libertà di
espressione che questa offre alla persona oggetto di studio. Il procedimento consisteva in una
valutazione accurata del materiale delle interviste in termini di una serie estensiva di categorie di
punteggio.
La selezione dei soggetti da intervistare è stata determinata dalle loro risposte alla scala A F o alla
scala E, sono state poi considerate tutte le varie risposte ai questionari e infine si è cercato di
equilibrare i nostri campioni in termini di età, sesso, religione ecc. In tutto sono state intervistate
cento persone e alcune interviste non hanno però potuto essere usate nel punteggio finale. Si è
compiuto ogni sforzo per mantenere l'anonimato di tutti gli intervistati, e nello stesso tempo per
convincerli del fatto che essi sarebbero rimasti non identificati. Nella maggior parte dei casi l'invito
a farsi intervistare fu accolto prontamente. La motivazione consisteva anzitutto nel desiderio di
parlare di sé e nella speranza di ricevere qualche consiglio. Per alcuni soggetti sembrò avere una
certa importanza anche l'ulteriore incentivo di una remunerazione. Le interviste durarono da
un'ora e mezza e tre ore. Anche per quanto concerne le persone che hanno condotto le interviste
ci siamo attenuti a certe specificazioni. Gli uomini furono sempre intervistati da uomini, le donne
da donne. Non era possibile porre tutte le domande a tutti i soggetti, ma è stato compiuto uno
sforzo per coprire tutti i punti principali con ogni intervistato. Nelle riunioni preliminari tutti gli
intervistatori chiarirono ogni punto dubbio prima di vedere gli intervistati.
Le aree fondamentali coperte nelle interviste sono le seguenti:
1) professione
2) reddito
3) religione
4) dati clinici
5) politica
6) minoranze e “razza”.
Gli intervistatori non si sono attenuti rigidamente a nessun ordine particolare di argomenti. Il
motivo fondamentale dell'ordine suggerito risiede nel fatto che si è ritenuto opportuno iniziare con
un argomento relativamente periferico. Ciò fornisce l'affiatamento necessario per l'intervistato.

LO SCHEMA DELL’INTERVISTA
1) La professione: la funzione principale delle domande sottostanti che hanno guidato l'intervista
in quest'area consisteva nello scoprire: a) in significato che la professione ha per il soggetto, b) gli
elementi determinanti della scelta della sua professione.
2) Il reddito: la funzione dell'intervista consisteva nello scoprire il grado di “interesse per il denaro”,
le aspirazioni e le fantasie incentrate intorno al denaro.
3) La religione: lo scopo delle domande consisteva nello scoprire se la religione rappresenti per il
soggetto uno sforzo ulteriore di appartenenza a un gruppo privilegiato e l'accettazione esplicita di
13
una serie di costumi e di norme prevalenti in un gruppo di maggioranza, oppure se la religione
rappresenti un sistema di esperienza e di valori genuini, maggiormente interiorizzati. Nel primo
caso la religione tende ad assumere la funzione di un'autorità esterna che decide quanto è bene e
quanto è male, liberando così l'individuo dal compito di prendere le proprie decisioni e
garantendogli nello stesso tempo l'appartenenza a un gruppo privilegiato.
4) I dati clinici: nella sezione clinica dell'intervista è stato compiuto un tentativo per ottenere il
maggior numero possibile di dati personali rilevanti. Qui, come nelle altre sezioni, il desiderio quasi
generale dei soggetti di parlare di sé in una situazione professionale e confidenziale è stato di
grande aiuto all'intervistatore. Era stata raccolta una gran varietà di dati personali. Inoltre, il tipo di
informazioni che l'intervistatore doveva ottenere era fondato su ipotesi concernenti gli aspetti
della vita personale che si poteva ritenere che influenzassero il modello delle credenze e degli
atteggiamenti sociali. Data la lunghezza della parte clinica dello schema dell'intervista, le domande
sono presentate e analizzate sotto dei titoli fondamentali:
- ambiente familiare: aspetti sociologici
-figure familiari: aspetti personali
-infanzia
-sesso,
-scuola.
Ambiente familiare: aspetti sociologici. L'origine nazionale dei genitori è stata esplorata per
scoprire se la relativa “purezza” o mescolanza dell'origine nazionale sia correlata col pregiudizio.
L'appartenenza dei genitori a certi gruppi doveva essere considerata come un'indicazione
dell'accento posto dalla famiglia sull'idea di “appartenenza”.
Figure familiari: aspetti personali. La concezione delle figure dei genitori poteva rivelare se
l'immagine fosse dominata dagli aspetti autoritari del rapporto tra genitori e figlio oppure da un
tipo di rapporto più democratico. A questo proposito l'attenzione dell'intervistatore fu
ulteriormente concentrata sulla capacità del soggetto di valutare oggettivamente i propri genitori
contrapposta all'inclinazione a collocare i genitori su un piano assai elevato. Anche le concezioni
concernenti fratelli e sorelle sono state oggetto di un'indagine particolare, fondata sulla nozione
che le rivalità connesse ai rapporti con fratelli siano una fonte importante dell'instaurazione dei
rapporti inter-personali. Abbiamo ritenuto importanti per il nostro problema anche il rapporto di
potere tra i genitori, il dominio del padre o della madre e il loro predominio relativo in aree
specifiche della vita.
L'infanzia: tra le domande sottostanti ci è apparsa particolarmente importante quella sulla
struttura dell'attaccamento emotivo ai genitori. Nel caso di un uomo era importante sapere se ci
fosse mai stata una ribellione esplicita nei confronti del padre, oppure se ci fosse soltanto una
sottomissione passiva. Un'altra parte risiede nella questione dell'identificazione, o nell'assenza di
identificazione, con il padre, e quindi con il ruolo maschile in generale. La formazione della virilità
nel ragazzo è senza dubbio strettamente connessa anche con l'atteggiamento del ragazzo nei
confronti della madre. É stato considerato anche il problema delle tendenze omosessuali. Il
problema dell'omosessualità è correlato a modi diversi di fallimento nella soluzione del conflitto
edipico e alla regressione a fasi precedenti che ne risulta. Si è formulata l'ipotesi che
l'atteggiamento emotivo dei genitori nei confronti del bambino, la loro permissività di fronte alla
sua debolezza e immaturità, fornisca il modello del suo comportamento futuro nei confronti degli
oggetti che egli considera deboli. Una persona dotata di coscienza matura, integrata e
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interiorizzata assumerà certamente sui problemi morali e sociali una posizione differente da quella
assunta da una persona con un super-ego sotto-sviluppato, o da una persona che si attiene ancora
(come nell'infanzia) a una serie di norme e di valori soltanto in quanto sono sanzioni da un'autorità
esterna.
Il sesso: Una mancanza di adattamento etero-sessuale adeguato a livello fisico si trova in genere
associata a relazioni inadeguate con gli oggetti a livello psicologico, essa si manifesta in una
mancata fusione tra sesso e amore o in un atteggiamento di dipendenza e di sfruttamento nei
confronti dell'altro sesso. Una mancanza di calore umano e di “interiorità” conduce alla
degradazione dell'altro sesso.
La scuola: Riguardo alla storia scolastica del soggetto ci siamo proposti soprattutto di scoprire gli
interessi manifestati durante questo periodo.
5) La politica: le varie domande si propongono di scoprire la misura in cui le credenze politiche del
soggetto erano semplicemente proiezioni dei suoi bisogni e delle sue ansie personali, e la misura in
cui queste erano fondate su informazioni e requisiti situazionali di carattere oggettivo. In questa
sfera si può ritrovare il bisogno di un capo forte, di un'autorità esterna con funzioni di guida.
6) Minoranze e “razza”: ci si è chiesto in quale misura il pregiudizio può essere una funzione di
esperienze specifiche con gruppi di minoranza.

GENITORI E INFANZIA NELLE INTERVISTE: GLI ATTEGGIAMENTI NEI
CONFRONTI DEI GENITORI E LA CONCEZIONE DELL A FAMIGLIA
Idealizzazione oppure valutazione oggettiva dei genitori. Data la tendenza generale dei soggetti
affetti da pregiudizi alla convenzionalità e alla sottomissione nei confronti dei membri del gruppo
interno, non è sorprendente trovare in loro una tendenza all' “idealizzazione dei genitori”. La
“valutazione oggettiva” dei genitori è invece predominante nei soggetti non affetti da pregiudizi. La
glorificazione dei genitori è egualmente o ancor più pronunciata tra gli uomini ad altro punteggio
che tra le donne. Uno degli uomini ad alto punteggio descrive il padre come un “uomo
meraviglioso”. L'uso di espressioni quali “naturalmente” o “senza dubbio” rivela l'elemento di
convenzionalismo inerente nel meccanismo di glorificazione. Quando è assente la disposizione ad
ammettere che i propri genitori abbiano una qualche debolezza, non è sorprendente trovare in
seguito un'indicazione di ostilità repressa e di fantasie di vendetta. Nel tipico soggetto libero da
pregiudizi troviamo una valutazione dei genitori in termini di eguaglianza. Nelle interviste con
soggetti a basso punteggio troviamo i genitori descritti come persone reali con qualità e difetti
reali. E nello stesso tempo troviamo un rapporto più stretto e più affettuoso con i genitori. Tra le
donne ad alto punteggio intervistate si trova un senso di vittimizzazione da parte dei genitori.
Questi sentimenti includono l'accusa di essere stati trascurati, puniti ingiustamente e rimproverati.
Altre donne ad alto punteggio provano risentimento nei confronti dei genitori poiché hanno
l'impressione che i loro fratelli siano stati preferiti per il fatto di essere maschi. I soggetti affetti da
pregiudizi tendono a sentirsi “dimenticati”, vittime di ingiustizia che non hanno ricevuto
abbastanza di quello che meritavano. Essi tendono a provare così risentimento per gli altri. In più le
donne ad alto punteggio tendono a esprimere una forte ostilità nei confronti della madre.
Sottomissione oppure indipendenza fondata su principi. Alla glorificazione dei genitori è correlato
un atteggiamento che si può caratterizzare come sottomissione all'autorità e ai valori dei genitori
per un rispetto fondato sul timore. Questo aspetto è più visto negli uomini che nelle donne. Essi si
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identificano con la persona che li punisce e sembrano perfino godere della punizione. E fin da
bambini continuano ad avere timore della punizione. Per quanto nei soggetti ad alto punteggio
non si trovi una ribellione, si trovano talvolta indicazioni di ribellione capricciosa nei confronti dei
genitori. Gli uomini a punteggio estremamente alto, quando sono insoddisfatti dei genitori,
abbandonano la famiglia: vagabondaggio o delinquenza.
I tipici soggetti affetti da pregiudizi vogliono essere accuditi come bambini e vogliono sfruttare i
propri genitori e così anche le altre persone per ottenere sostegno o oggetti. Possiamo dire che gli
uomini a basso punteggio sono più orientati in senso affettivo verso la madre e gli uomini ad alto
punteggio verso il padre. I soggetti non affetti da pregiudizio hanno ricevuto maggiore affetto e
quindi hanno maggiore sicurezza dando luogo a un grado elevato di indipendenza. La barriera tra
padre e figlio arriva al punto che non si parlano più l'uno con l'altro. Anziché incolpare i genitori il
soggetto ad alto punteggio nega l'esistenza di qualsiasi problema. In generale invece, i padri degli
uomini non affetti da pregiudizi sembrano aver passato molto tempo a giocare e a “fare cose” con i
propri figli. Il riferimento al padre come uomo rilassato e mite è frequente nelle interviste degli
uomini a basso punteggio.
L'immagine del padre nelle donne. L'opportunismo riscontrato nelle donne ad alto punteggio,
insieme alla loro ostilità dei confronti degli uomini ci faceva supporre che queste tendessero a
considerare il padre essenzialmente come colui che provvede alle necessità. È questa la qualità che
le donne ad alto punteggio sembrano apprezzare soprattutto negli uomini e che spesso costituisce
la fonte della loro dipendenza. Si trovano infatti scarsi segni di una relazione genuina nei confronti
dei loro padri.
La disciplina. l'antitesi tra applicazione rigida di regole e assimilazione di principi. Nel primo caso, la
disciplina viene somministrata come una forza esterna al bambino. Il secondo tipo di disciplina
sollecita la cooperazione e la comprensione del bambino e ne rende possibile l'assimilazione. La
disciplina per violazione di regole è caratteristica dei soggetti ad alto punteggio più di quanto la
disciplina per violazione di principi lo sia dei soggetti a basso punteggio.

IL SESSO, LA GENTE E L’EGO CONSIDERATI ATTRAVERSO LE INTERVISTE
Gli individui ad alto punteggio tendono a considerare il sesso come un mezzo per conseguire una
certa posizione e a razionalizzare i fallimenti o le deficienze in questo campo. Il tipico uomo ad alto
punteggio sembra avere un bisogno particolarmente forte di concepire se stesso come un ideale di
virilità, così gli uomini ad alto punteggio tendono a vantarsi delle loro conquiste sessuali.
Generalmente, una delle caratteristiche preminenti dei nostri soggetti a basso punteggio è la loro
capacità di ammettere le proprie deficienze.
Le varie citazioni mostrano chiaramente che gli uomini a basso punteggio riescono ad ammettere
l'insufficienza sessuale e le difficoltà in quest’ambito.
Il rifiuto moralistico delle tendenze istintuali. Risulta inoltre che i soggetti ad alto punteggio
tendono a manifestare quello che potremmo chiamare un rifiuto moralistico dell'id. Il tipo ristretto
di persona affetta da pregiudizi manifesta un moralismo esplicito contrario all'id. Il tipo meno
ristretto di soggetto ad alto punteggio, manifesta la stessa tendenza per esempio attraverso
l'attaccamento a una donna frigida. Il moralismo contrario all'id si manifesta più chiaramente nelle
dichiarazioni delle donne affette da pregiudizi, che hanno spesso idee molto precise di ciò che
dev'essere considerato male. L'isolamento dell'esperienza sessuale nei tipici soggetti ad alto
punteggio è connessa al disprezzo sottostante e al risentimento nei confronti del sesso opposto,
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spesso celati dietro una pseudo-ammirazione. I soggetti a basso punteggio dall'altro lato,
manifestano più spesso genuino rispetto e tenerezza per il sesso opposto. Questo atteggiamento
tende ad accrescersi in relazioni più prolungate e intime. Nelle loro relazioni con il sesso opposto
come nelle altre relazioni inter-personali i soggetti ad alto punteggio tendono a un tipo di
orientamento vero il potere ispirato allo sfruttamento e alla manipolazione. Si trova invece un
atteggiamento di ricerca di affetto nei soggetti a basso punteggio. Gli uomini ad alto punteggio
pretendono di ottenere qualcosa dalle donne spesso senza dare molto in cambio. Per contrasto i
soggetti a basso punteggio tendono a desiderare l'amicizia, la tenerezza e la socievolezza.
L'antitesi tra condanna moralistica e permissività. Si è trovato che gli individui ad alto punteggio
tendono a una condanna moralistica delle altre persone, mentre la permissività verso gli individui è
più comune tra i soggetti a basso punteggio.
3.2 DIVERSI COMPORTAMENTI PREGIUDIZIALI
Mentre il rifiuto delle altre persone è più comune tra i soggetti a punteggio alto, i soggetti a
punteggio basso tendono maggiormente al rifiuto di sé. Da questo si è quindi arrivati ad una
distinzione negli atteggiamenti, modi di pensare, di vedere e percepire nelle relazioni sociali:
I soggetti affetti da pregiudizi (tendenzialmente soggetti ad alto punteggio) tendono ad una
relazione esteriorizzata con le altre persone, apprezzando coloro che si trovano in alto nella
gerarchia sociale e che si conformano ai criteri convenzionali; condannano in maniera irrealistica le
devianze da questi criteri. I sentimenti ostili vengono esteriorizzati e proiettati attraverso la
concezione degli altri come minacciosi e pericolosi, tali idee persecutorie rafforzano il desiderio di
essere forti ed acquisire tale potere conformandosi al modello generale delle relazioni sociali
(associandosi a coloro che detengono il potere). La scelta degli amici è determinata quasi
esclusivamente dal desiderio di ottenere un sostegno nella lotta compulsiva per il successo.
L’atteggiamento verso i genitori indica la loro predisposizione ad utilizzare la gente per ottenere gli
oggetti necessari e l’aiuto a superare gli ostacoli. La concezione de “il mondo come una giungla”
rivela un senso di panico legato alla paura di trovarsi privi di difese di fronte a pericoli “dati per
scontati” nel futuro, a causa di ciò fondano il loro approccio, nei riguardi delle persone, sulla base
della manipolazione e dello sfruttamento. Manifestano indifferenza nei confronti del contenuto del
proprio lavoro, evidenziandone la funzione strumentale di accesso a successo e potere.
I soggetti non affetti da pregiudizi (tendenzialmente soggetti a basso punteggio) difficilmente si
lasciano dominare dall’ansia, si sentono liberi di cercare nelle loro amicizie compagnia affettuosa,
divertimento e interessi comuni (attività intellettuali, valori sociali, apprezzamento artistico). Come
nei confronti dei genitori, tendono a formare relazioni relativamente interiorizzate e affettuose con
la gente in generale, evidenziando le caratteristiche specifiche dell’altra persona e manifestando un
atteggiamento permissivo e fiducioso. Concepiscono, perciò, l’ambiente circostante come
congeniale. La loro ricerca di affetto assume connotazione irrealistica e insaziabile, espressa
attraverso il più puro desiderio di accettazione totale e di perdono di tutte le proprie colpe, e,
talvolta, culminata nell’insoddisfazione per l’oggetto di affetto/amicizia derivata da un alto livello di
aspirazioni. Concepiscono il lavoro come ricerca costante di successo intellettuale o di realizzazione
di valori sociali produttivi e manifestano preoccupazione e depressione circa la possibilità di
fallimento. L’ottenimento di successo è spesso oggetto di inibizione o fonte di conflitto causata dal
desiderio di amore (nel caso di soggetti ad alto punteggio tale desiderio è stato spesso schiacciato
nel corso della prima infanzia). La tendenza ad accentuare i valori interiori e intrinseci
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dell’individuo dev’essere considerata direttamente connessa con l’assenza di pregiudizio. I soggetti
a basso punteggio risultano maggiormente aperti all’esperienza immediata e ad una valutazione
della gente sulla base dei meriti individuali e intrinseci.
18
4. CARATTERISTICHE SPECIFICHE:ATTEGGIAMENTI NEI
CONFRONTI DELL’EGO ATTUALE

L’ANTITESI TRA AUTO-GLORIFICAZIONE E APPREZAMENTO OGGETTIVO
I soggetti affetti da pregiudizi tendono all’auto-glorificazione, alla convenzionalità dell’ideale
dell’ego e all’assenza di penetrazione, contemporaneamente manifestano un auto-disprezzo che
cercano di negare. Atteggiamenti verso “l’ego attuale”, ergo della concezione che tali soggetti
hanno maturato della loro personalità nell'infanzia.
Soggetti ad alto punteggio: la tendenza all’auto-glorificazione si manifesta attraverso l’attribuzione
a se stessi di tratti prevalentemente positivi e la razionalizzazione di quelli negativi che non
riescono a negare; sottolineano, inoltre, il superamento delle debolezze, degli ostacoli e della
vittimizzazione. Tali soggetti sono stati esposti ad un tipo di disciplina che richiedeva sottomissione
immediata e che è probabilmente stata la causa della loro tendenza a reprimere ciò che gli appare
sgradevole da affrontare. Il risentimento nei riguardi dei genitori è stato represso e negato dietro
una facciata “positiva” che li ha condotti ad auto-ingannarsi. Altra caratteristica interessante da
evidenziare è il costante ricorso all’esaltazione della propria forza di volontà come strumento per
superare le avversità insorte. Ripudiano la responsabilità dei propri fallimenti biasimando
proiettivamente altre persone, circostanze esterne oppure l’ereditarietà; tutto questo si estrinseca
nell’auto-disprezzo estraneo all’ego di tipo moralistico-autoritario e semi-esteriorizzato (autogiustificazione).
Soggetto a basso punteggio: la tendenza all’auto-apprezzamento oggettivo, diversamente, appare
più diffusa tra questi soggetti, i quali ammettono i propri sentimenti di insicurezza, timidezza e
dipendenza.

VIRILITA’ E FEMMINILITA’
Soggetti ad alto punteggio negli uomini: si può riscontrare quella che viene definita pseudo-virilità
e, in misura minore, un’ammissione di passività. Per pseudo-virilità si intende un atteggiamento di
vanteria relativamente alla determinazione, all’energia, all’ingegnosità, all’indipendenza, alla
decisione ed alla forza di volontà. Nelle donne ad alto punteggio si individua una tendenza definita
pseudo-femminilità consistente nell’auto-apprezzamento, nella tendenza a considerarsi femminili e
dolci e nella negazione delle tendenze maschili che sfocia in un’aggressività piuttosto violenta,
diretta specialmente contro gli uomini.
Soggetti a basso punteggio : negli uomini si rintraccia un’ammissione di passività, di mitezza e di
debolezza accettata dall’ego. Le donne confessano spesso di provare un conflitto reale relativo alla
loro femminilità e palesano un certo grado di invidia nei riguardi degli uomini dimostrando, al
contempo ammirazione, per le attività da essi svolte e praticandole a loro volta.

CONVENZIONALISMO E MORALISMO
Soggetti ad alto punteggio: tendono a ritenersi molto morali e controllati e considerano ogni
condotta che contraddica questa norma come un “cedimento” verso attitudini che non possono
venire spiegate o influenzate. Si descrivono come individui onesti, dotati di alti ideali ed autocontrollo, da intendersi come moralismo convenzionale. Il loro desiderio di ”appartenenza” alla
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maggioranza potente e di concezione di se stessi come individui medi, dunque accettabili,
accompagnata dal tentativo di “dimenticare” le deviazioni, rappresentano il modo in cui questi
soggetti cercano di compensare la mancanza di identità personale. L’appartenenza di cui sopra
mette in luce il bisogno di sicurezza e protezione insito in questi soggetti, i quali sfruttano
l’appartenenza al gruppo come mezzo di compensazione di queste carenze. Emerge, inoltre, che
per i soggetti affetti da pregiudizi, quanto maggiore è la deviazione tanto maggiore è la negazione
della sua esistenza.
Soggetti a basso punteggio: ammettono la fallibilità dell’auto-controllo individuandone la causa
nella propria natura; tendono a considerarsi diversi, individualizzati o non convenzionali, questa
affermazione di identità personale li facilita nello stabilire relazioni genuine con l’oggetto. Le rare
circostanze in cui sottolineano l’identificazione come “appartenenza”, la medesima è da intendersi
come forma di “identificazione con il mondo”, da cui emerge l’ideale egualitario della fratellanza.
Nel caso di donne ad alto punteggio dimostrano una notevole insistenza su tratti come la
proprietà, il portamento, l’auto-controllo ed il disinteresse, mentre nel caso di donne a basso
punteggio si ottiene dalle loro risposte l’ammissione di egoismo.

LA PROPRIETA’ COME ESTENSIONE DELL’EGO
Soggetti ad alto punteggio: l’insicurezza fondamentale costituisce il fattore più importante del loro
smodato desiderio di proprietà, intendendola come estensione dell’ego.
Soggetti a basso punteggio: si rapportano in maniera più realistica al denaro, ne conoscono il
valore come mezzo ma non lo sopravvalutano rendendolo un fine a se stesso, concepiscono la
proprietà come mezzo per un fine Le interviste rilasciate da tali soggetti illustrano una maggiore
predisposizione alla spensieratezza e alla passività ed un atteggiamento più orientato verso la
ricerca del piacere manifestato nei riguardi del denaro e della proprietà.

L’ORGANIZZAZIONE DINAMICA E CONOSCITIVA DELLA
PERSONALITA’CONSIDERATA ATTRAVERSO LE INTERVISTE
Meccanismi di difesa: tendenze orali o anali che si verificano quando i soggetti ottengono punteggi
estremamente alti o estremamente bassi sulla scala dell’etnocentrismo aperto.
“Analità” e “oralità” sono riferite alle particolari sindromi del carattere nella personalità adulta,
descritti in termini di sintomi attuali connessi con le loro controparti rispettive nell’infanzia.
Soggetti ad alto punteggio: si verifica la presenza di una “disposizione alle esigenze orali”, per
esempio in una dipendenza dall’ottenimento di “oggetti” e in una dipendenza da autorità e da
forze soprannaturali; tendono a modelli di comportamento rigido-moralistici e mostrano una
maggiore tendenza ai disordini digestivi ed una compulsione verso la pulizia. Mostrano una
dipendenza diffusa ed estranea all’ego che si traduce in evasione dalle responsabilità, passività
sottostante, sfiducia e debolezza, “religione come rifugio” accompagnata da povertà affettiva
Soggetti a basso punteggio: è spesso presente una forma di oralità diretta, tendono a formazioni
reattive anali, trapela dalle loro interviste un’inclinazione costruttiva verso la pianificazione e una
totale assenza di ritenzione (atteggiamento spensierato e rilassato). Rivelano una tipologia di
protezione-assistenza orientata verso l’affetto.
20

TRE ASPETTI DELL’AGGRESSIVITA’
Soggetti ad alto punteggio: forme di aggressività non integrate e prive di scopo personale (collera
cieca, bizze colleriche, irritazione collerica in generale); l’aggressività può essere moralisticoautoritaria o totalitaria o primitiva o persecutoria; intolleranti.
Soggetti a basso punteggio: maggiormente consapevoli della causa della loro aggressività; forme
di aggressività specifica e rivolta contro una determinata persona o ad un principio; si manifesta
inoltre un senso di colpa o di conflitto verso le espressioni e gli episodi di aggressività; denotano
tolleranza generalizzata.
Terzo aspetto dell’aggressività: aggressività relativamente mite, a carattere occasionale e tendente
allo sfogo regolare ed all’espressione verbale. I soggetti a basso punteggio: hanno un successo
maggiore nell’evitare manifestazioni di aggressività distruttive, al prezzo di un’accresciuta autodistruzione.

IDENTIFICAZIONE
Identificazione considerata come situazione edipica dei soggetti riguarda i problemi di
identificazione coincidenti con problemi affrontati nella psicoanalisi:
1) problema della catessi (cioè della scelta dell’oggetto di affetto filiale);
2) problema dell’identificazione con l’uno o con l’altro genitore.
La preferenza per il genitore di sesso opposto non differenzia in misura significativa tra i soggetti ad
alto e a basso punteggio, c’è però una differenza significativa rispetto all’accettazione –oppure alla
difesa- dell'identificazione con il genitore del sesso opposto oppure con il genitore “più debole”
(femminilità negli uomini e virilità nelle donne).
Soggetti ad alto punteggio: gli uomini tendono a reprimere la loro “femminilità”; e manifestano
una “pseudo-virilità”, mentre le donne ad alto punteggio tendono a reprimere la loro “virilità”.
Soggetti a basso punteggio: oppongono scarsa resistenza a parlare delle loro analogie con la
madre ed a mostrare le loro identificazioni parziali con essa; tendono a sviluppare una virilità più
integrata nell’ego e un’accettazione delle tendenze femminili presenti in se stessi, attribuendo
maggiore importanza ai tratti del carattere e ai valori interiorizzati.

SUPER-EGO
Dal momento che le richieste morali devono essere apparse al bambino sopraffattrici ed
inintelligibili e la remunerazione esigua, la sottomissione ad esse gli è stata imposta attraverso un
sistema basato sul timore e sulla pressione causata da fattori esterni; tale bisogno di imposizione
permanente è persistito fino a diventare una situazione costante nell’adulto.
Soggetti ad alto punteggio: esteriorizzazione del super-ego, in cui l’autorità, fonte di punizioni e
remunerazione, viene vista al di fuori invece che dentro di sé. Privi di identificazione genuina con i
genitori, non riescono a compiere il passaggio dalla semplice “ansia sociale” ad una coscienza
reale; l’autorità preferita da questi soggetti è quella che promette una maggiore ricompensa in
termini di beni materiali o di sostegno; non-accettazione e repressione delle tendenze dell’id, rese
estranee all’ego, sono il risultato di una sottomissione timorosa all’autorità esterna; sesso e
aggressività repressi possono affiorare in maniera incontrollata. Il tipico soggetto ad alto punteggio
rimane dipendente dalla benedizione concesse dall’autorità esterna (ricerca costante di
21
approvazione) e questo fattore lo espone alla manipolazione ad opera di forze sociali, soprattutto
da parte di quelle che tendono a legittimare illecitamente l’uso dell’aggressività.
Soggetti a basso punteggio: coscienza interiorizzata, con il comportamento orientato in primo
luogo verso valori e modelli genuini ed intrinseci. L’interiorizzazione del super-ego, che produce un
cittadino più assennato e responsabile nella vita privata e pubblica; sussiste una ristretta casistica
che sviluppa un super-ego severo ed irrazionale, simile a quello presente nei soggetti ad alto
punteggio, tuttavia mitigato dalla presenza del senso di colpa; accettazione e sublimazione delle
proprie tendenza dell’id; maggiore capacità di integrazione, di espressione dell’aggressività, di
fusione tra sesso e affetto dovuti ad una repressione relativa delle tendenze istintuali.

FORZA DELL’EGO
Soggetti ad alto punteggio: ego debole; impulsi istintivi avvertiti come elemento irresistibile e
malvagio (la repressione di questi istinti non ne diminuisce la forza potenziale, anzi trovano sfoghi
“proiettivi” e altri sbocchi tortuosi);
Soggetti a basso punteggio: a motivo della loro maggiore integrazione rimangono meno immaturi
e meno infantili; l’assenza o la presenza del patrimonio valoriale è riassunta nell’antitesi tra ego
“debole” ed ego “forte”; manifestano una forza relativa delle tendenze razionali, in confronto a
quelle irrazionali, probabilmente derivata dal tentativo di dominare e sublimare l’inconscio;
adattamento flessibile alla realtà; maggiore ansia.
 RIGIDITA’
Categorie: rigidità/flessibilità e intolleranza/tolleranza nei riguardi dell’ambiguità si riferiscono a
tendenze della personalità tra loro correlate.
Soggetti ad alto punteggio: maggiore rigidità e tendenza ad evitare ambiguità; incapacità di
affrontare l’ambivalenza (ambiguità emotiva).
Soggetti a basso punteggio: maggiore flessibilità e accettazione dell’ambiguità; riluttanza ad
accettare acriticamente concetti e ideali tradizionali e rigidi; tendenza a servirsi –nelle interviste- di
numerose espressioni limitative e di altri espedienti caratteristici di un approccio frutto di giudizio
anziché pregiudizialmente fondato sul dogma, sulla convenzione o su una tendenza rigida;
presenza di una sotto-varietà distinta di soggetti estremamente liberi da pregiudizi etnici che
aderiscono strettamente all’ideologia liberale in maniera rigida e stereotipata, in ciò non dissimili
dai tipici soggetti ad alto punteggio e definiti “bassi rigidi”.
Studi sperimentali più concreti sull’intolleranza dell’ambiguità pongono in evidenza la relativa
preminenza nei bambini affetti da pregiudizi etnici di una tendenza ad imporre, in maniera rigida,
certe tendenze preconcette su dati percettivi ambigui oppure sulla soluzione di problemi di
ragionamenti.
22
5. IL MANUALE DEI PUNTEGGI: CATEGORIE DI RISPOSTE
ALLE DOMANDE PROIETTIVE
Il manuale dei punteggi ha una funzione non soltanto metodologica ma anche una funzione
descrittiva, in quanto presenta le differenze tra le risposte del gruppo etnocentrico e del gruppo
non-etnocentrico ed aiuta ad interpretarle.
CATEGORIE ALTE
CATEGORIE BASSE
Domanda 1. Quali stati d’animo sono sgradevoli o disturbanti
1) Violazione di valori convenzionali
1) Conflitto e colpa coscienti
2) Ambiente minaccioso o indifferente
2) Dipendenza focale e ricerca di affetto
3) “Brontolii dal basso”
3)Ostilità aperta, da parte di sé o di altri, nei
confronti di oggetti di affetto
Domanda 2. Quali desideri sono particolarmente difficili da controllare
1) Aggressività non focale e/o motoria
1) Ostilità focale( generalmente verbale) diretta
contro i violatori dei valori di realizzazione
2)Passività estranea all’ego
2) La tendenza a violare valori di realizzazione
3) Sesso impersonale
4) Piaceri accidentali e violazioni di valori
convenzionali
Domanda 3. Quali grandi uomini ammira maggiormente
1)Potere e controllo
1)Le arti e la filosofia
2) Conseravtori americani
2) Fisici e biologi
3) Genitori e parenti
3)Studiosi di scienze sociali; figure politiche
liberal-radicali
4)Negazione attiva dell’ammirazione
Domanda 4. Che cosa potrebbe far perdere la testa ad una persona?
1) “Brontolii dal basso
1)Stati psicologici interiori
2)Ambiente minaccioso, irritante o indifferente
2)Ambiente caratterizzato da predominio, da
blocchi, da rifiuto
Domanda 5. Quali sono i delitti peggiori che un apersona può commettere?
1) Aggressività cruda e sesso
1) Violazione di valori di realizzazione
2) Altri atti immorali
3)Varie trasgressioni legali
Domanda 6. Quali sono i momenti più imbarazzanti?
1) Violazioni delle convenzioni e dell’etichetta
1) Offendere i sentimenti altrui
2)Episodi di esibizionismo e di narcisismo
2)Sentimenti di inadeguatezza, di fallimento, di
rifiuto da parte degli altri
Domanda 7. Come passerebbe gli ultimi sei mesi della sua vita?
1) Modalità convenzionali e inibizione
1) Valori di realizzazione, cratività e controbuto
sociale
2)Piaceri casuali e superficiali
2)Sensualità aperta e piacere attivo
3)Passività
Domanda 8. Quali esperienze le ispirano maggiormente un senso di reverenza?
1) Realizzazione di valori convenzionali
1) Adempimento di valori di realizzazione
2) Potere: deferenza e sottomissione a figure di
2)Il potere esemplificato dalle realizzazione
potere
dell’uomo e della natura
3)Distruziuone-danno verso altre persone
3 Esperienze intense della natura
4) Esperienze superficiali della natura e della
bellezza
23
Risultati
Problemi di ordine pratico hanno impedito la quantificazione del materiale delle domande per ogni
gruppo. Sono state analizzate le risposte degli interi quartili alto e basso punteggio, dei gruppi
seguenti: allieve del corso di psicologia, reduci di guerra a un centro di collocamento, pazienti
maschi e femmine di una clinica psichiatrica, donne della classe media, uomini della classe media e
membri di circoli assistenziali maschili. Questi gruppi costituiscono un campione di 312 soggetti
abbastanza rappresentativo di tutti i gruppi studiati. I risultati e le costruzioni teoriche derivate
dall’applicazione di questa tecnica sono analoghi a quelle ottenute da altre tecniche utilizzate nella
ricerca. In alcuni casi si trova una duplicazione quasi esatta di variabili, in altri casi si trova una
relazione più complementare in cui le variabili impiegate esprimono aspetti diversi.
Tendenze differenziali tra i soggetti ad alto e a basso punteggio sulla scala E esistono nei seguenti
campi:
- Funzionamento generale dell’ego: differenti modi di affrontare tendenze come l’aggressività, il
sesso, la dipendenza, l’ansia. Nei soggetti a basso punteggio queste tendenze sono più assimilate
all’ego, al contrario di quelli ad alto punteggio dove sono per lo più estranee.
-Proprietà specifiche dell’ego: strettamente connesse al funzionamento dell'ego. Pertanto i
soggetti ad alto punteggio hanno un ego ristretto e circoscritto, hanno una maggiore concretezza
di pensiero e un’esperienza emotiva meno differenziata. Al contrario quelli a basso punteggio
tendono a descrivere esperienze più sottili e realtà più astratte; tendono a biasimare se stessi in
situazioni di frustrazione.
-L’antitesi tra valori di realizzazione e valori convenzionali: I valori di realizzazione che sono
predominanti nei soggetti a punteggio basso danno un rilievo primario all’auto espressione. Questi
sono astratti e aperti e non possono mai essere definiti in termini di semplici formule di
comportamento o regole rigide. I valori convenzionali, che potremmo anche dire condizionali,
limitano e condizionano l’espressione dei bisogni anziché nello stimolarla. La differenza tra i valori
di realizzazione fondati sull’autorità interiore e quelli convenzionali, fondati invece sull’autorità
esterna, si esprime anche in una differenza di reazione alle violazioni dei valori, o meglio una
differenza tra colpa e vergogna.
-Il modo di affrontare la dipendenza come tendenza sottostante: nei soggetti basso punteggio la
dipendenza viene espressa soprattutto nella forma di interesse all’affetto (si esprime nel valore da
questi attribuiti alle relazioni e strutture sociali egualitarie) . Nei soggetti ad alto punteggio invece
stimola un interesse al potere (conduce all’accettazione di un’autorità assoluta).
- Il modo di affrontare altre tendenze: come sesso, aggressività, ostilità, curiosità e omosessualità.
Alcune prove hanno evidenziato come il modo di affrontare queste tendenze da parte di soggetti
ad alto e a basso punteggio sia analogo a quelli descritti precedentemente.
5.1 IL PREGIUDIZIO NEL MATERIALE DELL’INTERVISTA
Un’altra indagine condotta sempre dai ricercatori dell’Istitute of Social Research, si è incentrata
soprattutto sulla questione dell’antisemitismo, anche se si è compiuto il tentativo di utilizzare
alcune idee dello studio sul movimento operaio, come ipotesi per indagini ulteriori. Ciò ha fatto
parte del lavoro compiuto a Los Angeles, dove dalla collaborazione di Adorno, Pollock e Brown, è
stato creato un nuovo schema di interviste dedicato a domande specifiche concernenti gli Ebrei, le
quali sono state ricavate per la maggior parte dalle interviste sullo studio del movimento operaio. Il
fine era quello di vedere se fosse possibile stabilire alcuni modelli differenziati nell’ambito della
24
struttura generale del pregiudizio. Tra le domande sottoposte ne citiamo qualcuna, come ad
esempio: “Ritiene che esiste un problema ebraico?”, “ Hai mai avuto qualche esperienza con gli
ebrei?”, “Che cosa fecero i nazisti agli Ebrei tedeschi?”, “Un ebreo dovrebbe venir trattato come un
individuo o come membro di un gruppo?”, e così dicendo. Tali domande si sono rivelate
particolarmente utili nella comprensione non soltanto di fenomeni di conflitto psicologico, ma si è
osservato come soggetti affetti da pregiudizi tendono a sottoscrivere qualsiasi rimprovero diretto
contro gli Ebrei, purché non debbano formulare queste obiezioni personalmente, ma le trovano
“prefabbricate”, o meglio comunemente accettate. Ciò potrebbe essere indicativo della coerenza
interna al pensiero anti-semita, ma proverebbe anche la rigidità mentale dei soggetti ad alto
punteggio. La selezione del campione esclude un’indagine sull’importanza “dell’oggetto”, vale a
dire degli ebrei nella formazione del pregiudizio, piuttosto si incentra sulle reazioni dirette verso di
essi. Pertanto l’ostilità, derivante da frustrazione e repressione, deviata socialmente dal suo
oggetto reale, ha bisogno di un oggetto sostitutivo attraverso il quale possa ottenere un aspetto
realistico, per evitare manifestazioni come ad esempio la psicosi. Un oggetto che non sia troppo
tangibile, che deve avere un contesto storico sufficiente e apparire come elemento discutibile della
tradizione; dev’essere definito in stereotipi rigidi e di caratteristiche che possano armonizzarsi con
le tendenze distruttive del soggetto affetto da pregiudizio. Non c’è dubbio che il fenomeno
dell’Ebreo risponda a tutti questi requisiti.
5.2 IL CARATTERE FUNZIONALE DELL’ANTISEMITISMO
L’antisemitismo non dipende tanto dalla natura dell’oggetto quanto dai bisogni e dai desideri
psicologici del soggetto. Abbiamo soggetti affetti da pregiudizi di per sé, e per i quali il gruppo
contro cui è diretto il pregiudizio costituisce un elemento accidentale. La reazione primaria è
diretta contro gli stranieri di per sé, percepiti come “misteriosi”. Questo timore infantile di ciò che
è strano viene riempito solo successivamente con l’immagine di un gruppo stereotipato e utile a
questo scopo. Così gli ebrei risultano essere i sostitutivi “dell’uomo nero” dell’infanzia, e qualora si
presentino altri fattori, l’aggressività può essere deviata dagli Ebrei verso un altro gruppo,
preferibilmente verso una a distanza sociale ancora maggiore. Per quanto la correlazione tra
antisemitismo e “anti-negrismo” sia elevata, ciò non vuol dire che il pregiudizio costituisca un’unica
massa compatta. Può accadere, come nel caso dell’intervista, che un soggetto provi un odio
particolare nei confronti di una minoranza piuttosto che nei confronti di un’altra ( i soggetti del
nostro campione infatti sostituiscono l’Ebreo con i Messicani e i Greci). Un aspetto importante del
carattere funzionale dell’antisemitismo è quello dello “spostamento del fardello”, o meglio di una
diffamazione di altri gruppi allo scopo di collocare la propria posizione sociale in una luce migliore.
Curioso è stato il caso di un Turco il quale si abbandonò a violente diatribe anti-semitiche, finché
alla fine dell’intervista, risultò egli stesso ebreo.
 IL DILEMMA DELL’ANTISEMITA
Dal momento che il contenuto degli atteggiamenti e delle opinioni anti-semitiche è inconciliabile
con la realtà, si ha il diritto di chiamarli Sintomi, i quali non sono semplicemente l’espressione di
ciò che l’individuo si trova ad essere, ma è il risultato di un conflitto, che deve la sua irrazionalità
nella dinamica psicologica che costringe l’individuo ad abbandonare il principio di realtà. Il
soggetto affetto da pregiudizi è oscuramente consapevole che il contenuto dello stereotipo è
immaginario e che la sua esperienza rappresenta la verità, ma per ragioni psicologiche più
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profonde egli vuole mantenere lo stereotipo. A questo fine egli trasforma lo stereotipo in
un’espressione della propria personalità e gli elementi anti-stereotipici in un obbligo astratto.
Questa trasposizione è rafforzata dalla convinzione che i supposti stereotipi della tolleranza non
siano socialmente forti come egli pretende. Pertanto si rende conto che pur apparendo come un
ribelle della democrazia e dell’uguaglianza, è in realtà appoggiato da potenti tendenze sociali
nonostante sostenga di agire come individuo sincero e indipendente dagli altri.
5.3 TIPI E SINDROMI
Dal punto di vista della teoria dinamica generale della personalità si obietta che le tipologie
tendono a catalogare e trasformare tratti altamente flessibili in caratteristiche statiche, semibiologiche, mentre trascurano principalmente l’influenza dei fattori storici e sociali. Lo sviluppo
delle moderne teorie psicologiche ha origine nella psichiatria con Kraepelin e Lombroso, nel
bisogno di classificare le malattie mentali per facilitare la diagnosi e la prognosi. Secondo la teoria
psicologica il mondo in cui viviamo è diviso in “tipi” e produce diversi tipi di persone e quindi
soltanto identificando i tratti stereotipici degli esseri umani moderni è possibile opporsi alla
tendenza a una classificazione. Il tentativo della ricerca è di comprendere psicologicamente le
persone affette da pregiudizi di costruire gruppi diversi di tipi psicologici. Le sindromi riscontrate
sono state elaborate gradualmente e si differenziano tra soggetti ad alto punteggio e soggetti a
basso punteggio.
- Soggetto ad alto punteggio
Il risentimento di superficie: il pregiudizio mantiene un livello razionale e pseudo-razionale. In
questa categoria rientra il padre di famiglia insoddisfatto, contento se può trarre vantaggio dalla
discriminazione delle minoranze: hanno un atteggiamento di aggressività nei confronti di coloro
che potrebbero (a loro parere) portare via qualcosa nella posizione sociale.
Sindrome convenzionale: la stereotipia proviene dall’esterno ma è stata integrata nella personalità
come parte essenziale di una conformità generale. Il pregiudizio è visto come un mezzo di facile
identificazione con il gruppo al quale si appartiene o si vorrebbe appartenere, è preconscio e non
razionale; è altamente marcato rispetto ai neri apparentemente perché la linea di demarcazione
tra gruppo interno e gruppo esterno è più drastica. Vi è un’assenza di impulsi violenti dovuta
dall’accettazione dei valori della civiltà e della decenza. La caratteristica principale di questi
soggetti è il “timore di essere diverso”.
Autoritaria: il soggetto è dominato da un super-ego rigido, e deve contendere costantemente con
tendenze dell’id forti e altamente ambivalenti: è dominato dal timore di essere o diventare debole.
Vi è una relazione genetica tra sindrome autoritaria e soluzione sado-masochista del complesso
edipico poiché coloro che fanno parte di questa sindrome hanno avuto un padre severo, non
religioso e molto autoritario. L’amore che ne deriva per la madre cade sotto a un tabù, mentre
l’odio contro il padre viene trasformato in amore. Nella psicodinamica del carattere autoritario una
parte dell’aggressività precedentemente assorbita è trasformata in masochismo, mentre un’altra
viene lasciata al sadismo che cerca uno sfogo. L’ebreo in questo caso diventa un sostituto del padre
odiato, appare pericoloso in quanto usurpatore del controllo.
Il ribelle e lo psicopatico: in luogo dell’identificazione con l’autorità dei genitori può esserci
“insurrezione”, che può trasformarsi in tendenze sado-masochistiche. Questi soggetti portano un
odio irrazionale e cieco verso qualsiasi autorità, con forti connotazioni distruttive. Il ribelle ha un
26
forte desiderio di compiere azioni pseudo-rivoluzionarie contro coloro che l’individuo ritiene
deboli, ha una simpatia per gli eccessi tollerati di ogni tipo, dal bere all’omosessualità manifesta. Lo
psicopatico “è un ribelle, un trasgressore religioso dei codici e dei modelli prevalenti”, oppresso
dalla colpa e sempre in cerca della punizione. Questo probabilmente deriva dalla complessa
situazione edipica.
L’eccentrico: questa sindrome è caratterizzata dalla frustrazione. Questo modello si trova nelle
persone che non sono riuscite ad adattarsi nel mondo, a raggiungere un equilibrio tra rinunce e
gratificazioni. Questi soggetti sono spinti all’isolamento, all’auto-ingrandimento, al rifiuto del
mondo esterno e hanno una tendenza paranoica. Per quanto concerne le questioni razziali
stigmatizzano qualsiasi gruppo, e soltanto con riluttanza si limitano ai suoi nemici preferiti.
Il tipo manipolativo: questa sindrome è potenzialmente la più pericolosa poiché presenta una
parte schizofrenica. Vi è una totale mancanza di legami emotivi, rispetto per il padre e per le sue
opinioni ma nessun attaccamento. La loro intelligenza insieme all’ assenza quasi completa di
qualsiasi affetto li rende più spietati di tutti. Vedono i soggetti deboli come oggetti da manipolare.
La sua peculiarità è la “fedeltà” verso il suo gruppo di appartenenza nel quale si riconosce.
- Soggetto a basso punteggio
Rigidi: i tipi rigidi sono caratterizzati da forti tendenze del super-ego e da caratteristiche
compulsive. L’autorità paterna e i suoi sostituti sociali sono spesso rimpiazzati dall’immagine di una
collettività. Il loro atteggiamento li rende soggetti a mutare pensiero in situazioni critiche; infatti
essi sono contrari al pregiudizio ma talvolta tendono a servirsi dei luoghi comuni riguardo alle
minoranze. Alcuni tendono a sminuire la discriminazione razziale catalogandola semplicemente
come un sotto-prodotto dei problemi della lotta di classe.
Protestatario: è la contropartita del soggetto autoritario. Sono persone che hanno attraversato
delle gravi situazioni familiari, come il divorzio dei genitori e l’ostilità del padre. Pur essendo ostili
all’autorità paterna essi hanno interiorizzato in alto grado l’immagine del padre. Si può dire infatti
che il loro super-ego sia così forte da rivolgersi contro il modello del padre e contro tutte le
autorità esterne. Sono guidati dalla coscienza che si presenta del tutto autonoma e indipendente
dai codici esterni; protestano contro la repressione sociale e il pregiudizio raziale. Spesso sono
timidi, riservati, insicuri e inclini a tormentarsi con una serie di dubbi e scrupoli. Per quanto
riguarda il pregiudizio essi sono guidati dal desiderio di risarcire l’ingiustizia perpetrata nei
confronti delle minoranze e tendono a considerare gli ebrei a priori come vittime.
Impulsivo: è l opposto del soggetto psicopatico. I soggetti dominati dall’impulso: queste persone
presentano un id molto forte e sono relativamente libere da impulsi distruttivi poiché a causa della
loro situazione libidica simpatizzano con tutto ciò che considerano represso. Inoltre essi sono
attratti da tutto ciò che è differente, che promette qualsiasi tipo di gratificazione e assolutamente
contrari al pregiudizio.
Indulgente: è la contropartita del soggetto manipolativo. Questa tipologia è caratterizzata
negativamente da una tendenza a “lasciar correre”, da una riluttanza estrema nel prendere
decisioni e da un’avversione profonda a fare violenza a qualsiasi oggetto. Manifestano una
profonda sicurezza interiore e una certa ricchezza psicologica, ovvero una capacità di godere delle
cose, immaginazione e senso dell’umorismo. All’apparenza possono sembrare immaturi poiché
nella loro vita non soltanto non hanno avuto nessun conflitto grave in famiglia, e tutta la loro
infanzia sembra caratterizzata dalla presenza dell’immagine della madre o di presenza femminili.
Riguardo ai pregiudizi sono del tutto contrari.
27
Liberale genuino: questa tipologia condivide alcuni aspetti delle altre tipologie tra i soggetti a basso
punteggio. Il soggetto presenta un forte senso di autonomia e di indipendenza personale, non può
tollerare qualsiasi interferenza esterna con le sue convinzioni e credenze personali e non vuole
interferire con gli altri. Egli non può “rimanere silenzioso” anche a rischio di mettersi in pericolo. Il
suo amore non è soltanto desiderio ma compassione, infatti si può definire anche “soggetto
compassionevole”. Non presenta pregiudizi e conflitti familiari.
Il risultato che si evince da queste tipologie è che il fattore più importante dei soggetti a basso
punteggio riguarda il ruolo della famiglia e la mancanza quasi perpetua dei conflitti familiari,
mentre per i soggetti ad alto punteggio la palese conflittualità familiare ha un ruolo importante per
quanto concerne l’ideologia, in questo caso fascista.
28
6. CRIMINALITA’ E TENDENZE ANTI-DEMOCRATICHE: UNO
STUDIO SUI DETENUTI DEL CARCERE DI SAN QUINTINO
Viene effettuato uno studio sui detenuti del carcere di San Quintino per analizzare le insufficienze
nell’integrazione del super-ego nella personalità psicopatica. Viene preso un campione di detenuti
secondo un campione di reati commessi in proporzione al loro rapporto con la popolazione totale
dei detenuti, l età (non ammessi detenuti con più di 55 anni), esclusione dei deficienti e dei
detenuti con meno di 8 anni di scolarizzazione. Successivamente il test, sono stati effettuati altri
filtri eliminando i detenuti di colore e ebrei, psicotici e questionari incompleti. Alla fine gli
intervistati presi in considerazione furono 15, a loro volta divisi in 3 tipologie:
- 8 punteggi alti che vengono definiti pseudo-democratici
- 4 punteggi bassi
- 3 punteggi alti definiti fascisti per la loro ostilità aperta nei confronti di gruppi di minoranza e
approvazione per l’uso della forza quando questa sia necessaria per sopprimere tali gruppi.
VEDI TAB. Dati per l’identificazione degli intervistati nel gruppo dei detenuti

IDEOLOGIA CONCERNENTE I NERI E GLI EBREI: GRUPPI ESTERNI
CONSIDERATI RISPETTIVAMENTE SOTTOPOSTI E DOMINANTI
Soggetti a punteggio alto: considerano i neri come un gruppo sottoposto in contrapposizione a un
immaginario gruppo dominante (gli ebrei). Attribuiscono ai neri caratteristiche negative come la
sessualità inibita, la pigrizia, sporcizia, aggressività; li reputano ingannatori, menzogneri,
esibizionisti e con istinti selvaggi e primitivi. Non appoggiano l’uguaglianza poiché hanno paura e
ansia che la loro posizione sociale venga usurpata. Gli ebrei sono classificati come gruppo esterno
dominante e vengono condannati per la loro manipolazione del mondo degli affari.
Fascisti: presentano degli stereotipi anti-neri e un odio palesemente manifesto. Vorrebbero
sopprimere ogni gruppo esterno con la forza fisica e posseggono un’ansia più intensa per la loro
posizione sociale. Per quanto riguarda gli ebrei li considerano manipolatori e portatori di sensualità
molto spinta. Hanno timore di essere vittimizzati dal potere ebraico.
Soggetto a punteggio basso: sono liberi dai pregiudizi contro i neri, hanno minore ansia per la loro
posizione sociale e minimizzano i conflitti fra gruppi forti e gruppi deboli. Infatti quando esprimono
un rifiuto sui neri manifestano un certo grado di oggettività intraccettiva e auto-critica (antipatia
naturale). Respingono la stereotipia antisemitica poiché classificano l’ebraismo come una religione
e non una razza.
 LE DIFESE CONTRO LA DEBOLEZZA
Soggetti ad alto punteggio: Le difese contro la debolezza sono accentuate nei detenuti affetti da
pregiudizi. Tale debolezza è collegata con i timori di non-virilità. Per sfuggire a questi timori
mettono in atto difese che possono essere raggruppate in quattro temi generali: aspirazione al
potere, durezza, rifugio nell’attività eterosessuale e reazioni paranoiche. Questi uomini esprimono
nel comportamento criminale motivi di opposizione alla debolezza. La delinquenza è quindi vista
come un meccanismo estremo di difesa dalla debolezza.
Fascisti: Le difese contro la debolezza appaiono in forma estrema nei fascisti.
Soggetti a basso punteggio: Questi intervistati manifestano alcuni segni di conflitto accettati
dall’ego; la maggior parte cerca di risolverli attraverso la realizzazione (successo interno e esterno).
29
TAB. Dati per l’identificazione degli intervistati nel gruppo dei detenuti
Pseudonimo
Et
à
Stato
civile
Posizio
ne di
classe
della
famigli
a
Anni di
istruzio
ne
scolasti
ca
Q.I
Occupazion
e
precedente
alla
condanna
Reato
attuale
Reati
precedenti
Autocaratterizzazioni
tipiche
30
Divorziat
o tre
volte
A-S
9
12
6
Cuoco
Numerosi
furti e furti
con scasso
Rapine come
“professione”; “mi
sposo sempre in
forma spettacolare”
M-I
12
Omicidio
durante
una rapina
con una
banda
Emissione di
assegni a
vuoto; rapina
Era un “bravo
ragazzo..lavoratore..f
attosi da sè..successo
negli affari”
Pseudodemocr
atici
Ronald
Robert
Eugene
32
28
Separato
Celibe
11
5
B-I
10
11
5
Wilbur
42
B-I
Gerente di
negozio
Idraulico
Emissioni
di assegni
vuoto
0
Sposato
Uccisione
dell’amant
e durante
un litigio
Camionista
86
Clarence
63
M-I
Vedovo
Nessuno
3
94
Agricoltore,
militare in
pensione
Uccisione
del
padrone di
casa
durante
una rissa a
coltellate
Tentata
violenza( su
una
bambina di
12 anni)
Fascisti
Floyd
23
Celibe
M-I
11
Adrian
30
Celibe
A-I
14
Buck
32
Divorziat
o due
volte
M-I
Otto
condanne
per
ubriachezza;
aggression;
rapina;
12
5
Lavori vari
irregolari
12
2
Prostituzio
ne
omosessual
e,
impiegato
saltuario
Rapine con
una banda
“Molestie ai
danni di
bambini”tent
a violenza su
una bambina
Ubriachezza
molesta;
numerose
condanne
per assenza
ingiustificate
nell’esercito
“Mi piace fare a
pugni, sono un pò
turbolento”
Uno dei “poveri che i
greci vogliono
punire”
Era un “bravo
ragazzo, un
seguace”, “vittima di
una montatura di
gente che sta in
politica”
“Tutto quello che
faccio è una
scena”,”la mia
industriosità non
esiste”, “mi rimane
una cosa
soltanto..mio padre”
Rapina con
pistola a
salve
Numerose
condanne
per
ubriachezza e
adescamento
omosessuale;
altri
“Gli uomini mi fanno
irritare con un
atteggiamentop di
superiorità”,“mio
padre mi ossessiona”
Emission di
assegni a
vuoto in
stato di
ubriachezz
a
Frode;
aggressione
sessuale(a
una bambina
di 13 anni);
“mancato
“Il denaro è tutto”,
“Leinon crede che io
sia un maniac
30
sessuale, vero?”
8
83
“Bovaro
provvediemn
to”;
“molestie” ai
bambini
Soggetti a
basso
punteggio
28
Celibe
B-I
11
42
M-S
12
26
Vedovo
della
prima
moglie,
divorziat
o dalla
seconda
31
Divorziat
o;
attualme
nte
fidanzato
Jim
Don
B-S
11
7
Fattorino,
impiegato
Uccisione a
bastonate,
in stato di
ubriachezz
a, di una
donna
anziana
12
8
Commercia
nte
Rapine in
banca(da
solo) per
pagare I
debiti della
mdre
11
2
Impiegato
12
Diversi furti
per
acquistare
oggetti
necessari alla
madre
L’unica felicità che
conosciamo
veramente è qui sulla
terra”, “considero
Dio più che altro
come la bontà in
tutti”
Nessuno
“Aiutare gli altri tutta
la mia vita”, “
oppresso da problem
emotive di ogni
genere”
Dick
M-S
14
Art
13
0
Sposato
per la
seconda
volta
Nessuno
Furto di
un’automo
bile in stato
di
ubriachezz
a
Artistacommercio
Emission di
assegni a
vuoto in
stato di
ubriachezz
a
Emission di
assegno a
vuoto in
stato di
ubriachezza
“Non mi è mai
piaciuto discutere
con nessuno”,
“..quando ci
separammo diventai
un pò turbolento”
“Auto-psicopanalisi”
del proprio
“complessoo
edipico” per
migliorare
l’adattamento
sociale
 ETEROSESSUALITA’
Soggetti a basso punteggio: Gli uomini affetti da pregiudizi manifestano una menomazione della
capacità di unire sentimenti di sessualità e di tenerezza nei riguardi della stessa donna. Nella
ricerca si fa una distinzione tra due stereotipi: le donne pure, dolci, asessuali come le madri ; e le
donne cattive, sessuali. Nei confronti delle donna “pure” troviamo che i detenuti manifestano gesti
superficiali di rispetto, mentre per quanto riguarda le donne “cattive” manifestano espressioni di
disprezzo e ostilità. Ad esempio, uno degli intervistati affianca lo stereotipo della donna “pura” a
due soggetti: sua madre (il tipo giusto di donna) e sua moglie (stereotipo della donna perfetta).
Fascisti: I fascisti rivelano un orientamento eterosessuale esteriorizzato, sprezzante e sfruttatorio.
Uno dei detenuti fascisti intervistati considerava le donne come semplici oggetti fisici, manifestava
un rancore molto forte nei confronti delle prostitute e delle donne “dai facili costumi”; mentre
manifestava rispetto per le donne considerate “buone”.
31
Soggetti a basso punteggio: tutti e quattro i detenuti a basso punteggio rivelano disturbi ben
precisi nel loro adattamento eterosessuale, sembrano soffrire di conflitti fondati su desideri
insoddisfatti di affetto e di dipendenza verso le donne considerate come figure materne. In
generale, tali soggetti rivelano un maggiore rispetto di fondo per le donne considerate come
individui.
 ANTI-INTRACCETTIVITA’ E INFANZIA
Soggetti ad alto punteggio: In questi soggetti, l’infanzia e il rapporto con i genitori sembrano
costituire l’origine emotiva dei loro conflitti interni, in realtà, questo aspetto tende a venir isolato e
considerato come privo di soluzione di continuità con la loro personalità adulta.
Fascisti: i detenuti fascisti rivelano un’analoga “rottura” tra l’infanzia e la personalità successiva che
si sviluppa in vita adulta.
Soggetti a basso punteggio: tali intervistati ammettono un rapporto di continuità causale tra i
problemi emotivi attuali e i conflitti emotivi infantili con i genitori. Uno dei detenuti ad esempio,
afferma che nel carcere è stato oppresso da problemi emotivi di ogni genere incentrati intorno alla
madre e al padre.
 ATTEGGIAMENTI NEI CONFRONTI DEI GENITORI
Soggetti ad alto punteggio: Le ansie inconsce di questi uomini possono essere fatte risalire ad
atteggiamenti dominati dal timore nei confronti dei genitori. Un atteggiamento autoritario si
manifesta specialmente nei riguardi del genitore considerato “più forte” che è tipicamente il padre.
Questa sottomissione si fonda sui principi di severità dei genitori ,dall’accettazione della
soppressione imposta dai genitori; questa sottomissione infantile viene sfogata con atti
delinquenziali. Una conseguenza ulteriore della sottomissione ai genitori nei detenuti affetti da
pregiudizi è l’isolamento degli impulsi sessuali verso la prima figura eterosessuale, la madre. Dato
che questa figura sprigiona “dolcezza” e “bontà”, essi la privano, nella loro fantasia della sessualità;
tali distorsioni costituiscono per questi uomini la base della loro incapacità di fondere l’amore con il
sesso.
Fascisti: i tre fascisti rivelano in forma estrema lo stesso modello di atteggiamenti nei confronti
delle figure genitoriali. Di rilievo è la loro sottomissione timorosa al padre.
Soggetti a basso punteggio: gli intervistati a basso punteggio manifestano una maggiore
indipendenza sottostante verso i genitori, particolarmente verso il padre. In ogni caso il genitore
preferito è decisamente la madre che è amata e rispettata in quanto individuo . l’orientamento
primario di affetto con la madre forma la base di una simpatia genuina per la gente e per le
identificazioni democratiche.
32
7. I DISTURBI PSICHICI IN RELAZIONE AL FASCISMO
POTENZIALE:UNO STUDIO SUI PAZIENTI DI UNA CLINICA
PSICHIATRICA
Per mezzo di un questionario e con altri metodi sono stati studiati 121 pazienti psichiatrici. La
maggior parte dei soggetti è stata sottoposta a un test standardizzato noto come MINNESOTA
MULTIPHASIC PERSONALITY INVENTORY. I soggetti 71 donne e 50 uomini erano tutti pazienti alla
Langley Porter Clinic di San Francisco, una clinica per disturbi psichiatrici. Nella selezione dei
soggetti si è creato un campione casuale della popolazione della clinica, escludendo coloro che
avevano meno di 20 anni, gli Ebrei, i non bianchi o i nati all’estero.
Gli uomini e le donne scelti per lo studio possono essere caratterizzati in base a:
-età: tra i 20 e i 40 anni
-sesso: il numero delle donne supera il numero degli uomini
-situazione coniugale: tra gli uomini il 58% erano sposati, il 36%celibi e il 6% divorziati. Nel caso
delle donne il 62% erano sposate, il 31% nubili e il 7% divorziate.
-istruzione: la maggior parte del gruppo aveva completato le scuole superiori, tutti avevano
completato le scuole elementari e alcuni avevano un’istruzione universitaria.
-intelligenza: gli unici punteggi considerati sono stati quelli ottenuti per mezzo dei test di
intelligenza
-luogo di nascita dei genitori: un numero considerevole di soggetti aveva genitori nati all’estero
-reddito: maggior parte dei soggetti rispose di non possedere reddito
-religione: nel gruppo erano presenti numerose confessioni religione
-politica
Nella sezione conclusiva sarà preso in esame il problema del rapporto tra etnocentrismo e disturbi
psichici; il campione studiato è stato considerato abbastanza rappresentativo della popolazione
complessiva della clinica. Gli interrogativi che seguono sono stati posti in connessione con i risultati
della ricerca:
- le persone affette da disturbi psichici gravi sono in media più o meno affette da pregiudizi della
gente “normale”?
–un vasto gruppo di persone affette da disturbi ottiene in media punteggi sul pregiudizio analoghi
a quelli di un gruppo di persone non affette da disturbi. I soggetti ad alto o a basso punteggio sono
inclini a sviluppare certi tipi specifici di disturbi psichici?
I soggetti che hanno ottenuto un punteggio alto sulla scala dell’etnocentrismo hanno manifestato
di solito scarsa consapevolezza dei propri sentimenti e dei propri problemi psicologici. I soggetti a
basso punteggio mostravano una grande varietà di disturbi; essi conoscevano molto meglio se
stessi ed erano più disposti ad accettare le esperienze e i problemi emotivi degli altri.
Lo studio dei soggetti nevrotici e psicotici ha condotto a nuove ipotesi intorno alla struttura del
carattere e alle sue possibili fonti genetiche nei soggetti ad alto e basso punteggio.
I soggetti ad alto punteggio hanno personalità rigide e ristrette, il loro ego appare indifferenziato.
Le madri ad alto punteggio erano incapaci di ammettere qualsiasi deviazione dall’idea che una
madre ,non possa provare altro che tenerezza e devozione per i propri figli.
Esiste qualche prova del fatto che uno dei due gruppi agli estremi opposti alla scala
dell’etnocentrismo, sia affetto da disturbi più gravi dell’altro? Uno dei due gruppi che si collocano
agli estremi della scala dell’etnocentrismo è un gruppo considerato “normale”, mentre l’altro
sarebbe un gruppo “anormale”. Alcuni hanno concluso dicendo che le persone affette da pregiudizi
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pensano in forma “emotiva”, mentre le persone non affette da pregiudizi penserebbero in forma
“razionale, cioè senza essere influenzati dai loro bisogni e emozioni.
Nei soggetti a basso punteggio vi sono nella prima infanzia tendenze aggressive che vengono
rivolte verso l’ego, nei rapporti con i genitori c’è una forte identificazione e una coscienza ben
interiorizzata anche se spesso fonte di turbamento. Nei soggetti ad alto punteggio l’ego rimane
primitivo e isolato; gli individui etnocentrici realizzano un senso di “conforto” e “adattamento”, ma
essi mancano spesso della capacità di affetto.
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8. STUDI SU DUE PERSONALITA’ DIFFERENTI: MACK E LARRY
Nel libro “La personalità autoritaria” vengono presi in considerazione due soggetti presenti in tutto
il libro che sono degli esempi concreti di tutto ciò che Adorno afferma nel libro. Questi due soggetti
hanno vite completamente, ideologie diverse e famiglie diverse. Per questo presentano
atteggiamenti e personalità differenti nei confronti di cose e persone, modi di pensare e pregiudizi.
Questo perché hanno vissuto due realtà familiari completamente differenti con tipi di genitori in
opposizione tra di loro, che a causa di questi sono cresciuti con interiorizzazioni di timori,
dipendenze e relazioni tipiche dei soggetti ad alto ed a basso punteggio.
Analizzandoli i risultati sono i seguenti:
- Mack: un uomo ad alto punteggio sulla scala dell’etnocentrismo: Questo soggetto ha 24 anni è al
primo anno di legge all’università e spera di diventare consulente legale oppure avvocato penalista.
È di religione metodista, come lo era sua madre, non frequenta i culti e pensa che la religione non
abbia importanza per lui. Come suo padre è un aderente al partito democratico. Egli afferma nel
questionario che suo padre è un taglialegna in pensione, il quale possiede la propria casa e ha un
reddito di mille dollari. La madre morì quando il soggetto aveva sei anni. Ha una sorella più grande
di quattro anni. Presenta una forte ostilità nei confronti del padre, anche se lo considera la sua
guida principale: ne ha un immagine di un uomo rigidamente morale, che non beveva, non fumava
e che andava spesso in chiesa. Dopo la morte della madre si è rivolto verso quest’ultimo in cerca
di un conforto, che gli verrà negato causa della grande personalità autoritaria. Presenta un
desiderio di attenzione ma non accetta la sua dipendenza attuale, per questo molte volte si rivolge
alla Bibbia e manifesta una dipendenza verso gli oggetti. La sua aggressività contro il gruppo
esterno deriva proprio dal fatto che deve tirare fuori la sua rabbia repressa contro il padre
trasformandola in odio contro chi è diverso. Il suo punteggio medio rientra appena del quartile
alto per il gruppo di allievi del corso di oratoria nel quale egli fu esaminato. Sembra che Mack sia
d'accordo che “il posto della donna è nella casa”, ma la sua situazione di quel tempo gli ha
impedito di dichiararlo nel questionario. Il suo comportamento deferente nell'intervista è
probabilmente un aspetto della sua sottomissione all'autorità. Inoltre possiamo notare che le sue
idee per quanto concerne il lavoro, l'amore e il matrimonio appaiono estremamente convenzionali.
Ed è una delle ragioni principali per il quale respinge tanti gruppi dal momento che essi
violerebbero i valori convenzionali. È interessante notare il punteggio estremamente alto di Mack
sull'aggressività autoritaria. Si potrebbe dire che riesce a esprimere l'aggressività in forma diretta
soltanto in nome di qualche autorità morale o soltanto nei confronti di qualche gruppo che si stato
respinto per motivi morali. Si potrebbe suggerire che un altro modo in cui Mack affronta
l'aggressività è costituito dal cinismo. Ciò potrebbe significare che Mack abbia tendenze aggressive
inconsce che vengono proiettate sulla natura umana e sul mondo. La sua potenzialità per il
fascismo si rivela nella sua ammirazione per il potere e nella sua disposizione sottomettervisi,
piuttosto che nel desiderio di essere un capo aggressivo. La sua mancanza di superstizione è forse
fondata non già su un'identificazione genuina con la scienza come modo di vita, ma piuttosto sul
suo bisogno generale di apparire pratico, realistico e difficile da “ingannare”. Secondo lui gli Ebrei
violano i valori convenzionali in quanto “non sono cortesi o interessati all’umanità”, ma sono
invece materialisti e venali.
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- Larry:
Un uomo a basso punteggio sulla scala dell’etnocentrismo : Questo soggetto è uno studente di 28
anni, al secondo anno del corso di amministrazione commerciale. Suo padre è proprietario di bar e
ha un reddito di dodici mila dollari all’anno. Il padre è proprietario della propria casa. Il soggetto è
al pari dei genitori di religione metodista, pur frequentando di rado la chiesa. Come i genitori
anche lui è repubblicano. Lui esprime disaccordo con tutti gli enunciati del raggruppamento del
potere e della “durezza”, e ciò è conforme all'immagine del soggetto come un giovane piuttosto
tranquillo e simpatico. Un punteggio basso sull' anti-intraccezione non è certamente sorprendente
in un uomo che dedica un'attenzione considerevole ai propri sentimenti, fa del piacere un valore
positivo, afferma che gli piace “ filosofare” e discute delle determinanti psicologiche del
pregiudizio. Egli esprime accordo con la proposizione concernente l'astrologia ma non con la
superstizione. La sottomissione all'autorità ha avuto una parte piuttosto preminente nell'intervista
di Larry; egli ha espresso chiaramente il rispetto per la propria famiglia e ha detto di aver avuto
scarse occasioni di ribellarvisi nelle azioni o nel pensiero. Larry ottiene un punteggio inferiore alla
media del gruppo sulla distruttività e sul cinismo, ma il suo ingenuo ottimismo e il suo
atteggiamento cordiale verso il mondo, ci inducono a pensare perché egli non ottenga un
punteggio ancora più basso. Occorre osservare che le proposizioni sulle quali egli ottiene punteggi
più alti hanno in generale medie di gruppo elevate e basse capacità discriminatorie. Rifiuta l’idea
che gli Ebrei sono assetati di potere e di controllo. Una delle differenza più importanti tra i due
soggetti è costituita dal fatto che Larry si domanda soprattutto perché esistano questi problemi,
mentre Mack non considera seriamente tale questione. Larry afferma di credere in un’interazione
completamente aperta con tutti su una base di eguaglianza. Al contrario di Mack ha avuto
un’infanzia abbastanza felice, una madre amorevole e un padre abbastanza presente e non
autoritario. La sua personalità è caratterizzata da una dipendenza di una passività e sottomissione
a un super-ego interiorizzato, e dall’identificazione femminile. Esprime senza timore il suo
desiderio di comprensione e sostegno; vorrebbe che tutti gli esseri umani siano felici.
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CONCLUSIONI
Il risultato più importante del presente studio è secondo gli autori la dimostrazione della stretta
corrispondenza nel tipo di approccio e di atteggiamento che un soggetto può assumere in una
grande varietà di campi, che vanno dagli aspetti più intimi dell’adattamento familiare e sessuale
alle relazioni con gli altri in generale, alla religione, alla filosofia sociale. Così un rapporto
fondamentalmente autoritario, di sfruttamento tra genitore e figlio, tenderà a tradursi in un
atteggiamento orientato verso il potere. In opposizione, si trova un modello caratterizzato da
relazioni interpersonali, affettuose, egualitarie e permissive; questo ultimo modello abbraccia gli
atteggiamenti positivi all’interno della famiglia e verso il sesso opposto e un’interiorizzazione dei
valori religiosi e sociali.
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