La telemanutenzione: bisogno ed opportunità
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La telemanutenzione: bisogno ed opportunità
TELEMANUTENZIONE La telemanutenzione: bisogno ed opportunità Sfruttando le potenzialità delle risorse telematiche attuali e l'abituine al loro uso, la manutenzione può diventare un servizio più affidabile, rapido ed economico ottimizzando l'impiego di tecnici e apparecchiature L a memoria mette in luce il bisogno odierno di poter controllare lo stato di un bene, prevederne l’evoluzione verso stati di avaria e diagnosticarne un guasto manifesto, senza che alcuno si rechi presso lo stesso. La tecnologia che permette di superare tale necessità offre nel contempo la possibilità di stabilire un dialogo a distanza tra chi opera a bordo impianto, il manutentore generalista, e chi guida l’operazione da remoto, il tecnico specialista. Vengono inoltre trattati alcuni aspetti tecnici ed organizzativi essenziali per il successo di questa recente frontiera della manutenzione fra i quali ad esempio: le predisposizioni dei mezzi di lavoro che sono soggetti alla telemanutenzione, le peculiarità richieste alla rete di comunicazione locale, l’organizzazione delle risorse umane di chi eroga e di chi riceve un servizio in telemanutenzione, la formazione e la qualificazione delle professionalità emergenti. Il lavoro prosegue illustrando i risultati scaturiti dal progetto TASIO (Technical Assistance Service Intelligent Optimisation) promosso dalla UE, conclusosi recentemente. Un cenno alla norma UNI sulla telemanutenzione pubblica il 1° agosto 2004 conclude la memoria. Introduzione Il progresso della tecnologia è stimolato da vari fattori dipendenti, a loro volta dalla contingenza storica dalla società umana in seno alla quale attecchisce il germe dell’innovazione. Sino ad alcuni decenni addietro, in nessun contesto etnico era stato possibile l’affrancamento, neppur parziale, dal lavoro per la produzione dei beni di prima necessità; l’individuo era pertanto costretto a trascorrere la magior parte del suo tempo per procurarsi l’indispensabile al proprio sostentamento. Questa costrizione incentivava la ricerca di miglioramenti tecnologici nella direzione favorevole al conseguimento dell’essenziale. Recentemente le società industrializzate hanno mutato profondamente la loro dipendenza dai bisogni, ciò che in passato era perseguito col massimo impegno è diventato scontato, ciò che era ritenuto superfluo ora è ambìto ma, soprattutto, sono apparsi bisogni mai manifestatisi in precedenza. Quali sono allora oggi gli stimoli che alimenta- Graziano Perotti ST Engineering s.r.l., Alpignano (TO) no il progresso tecnologico? Di quali strumenti disponiamo per inventare soluzioni inedite ai problemi dei nostri giorni? Le risposte a questi interrogativi ci porterebbero molto lontano dal tema qui affrontato, tuttavia una risposta, seppur prosaica, la si può avanzare: una fonte d’innovazione è il connubio tra discipline tra loro diverse! I frutti di una tecnologia possono essere colti da un’altra che ha impieghi differenti; si ottiene una fertilizzazione incrociata che genera un sistema olistico, il cui risultato finale non è semplicemente la somma di quelli parziali ma molto di più. La telemanutenzione nasce proprio dalla fusione tra la telematica e la manutenzione; simbolo d’innovazione e d’immaterialità la prima, immagine di tradizione e di estrema concretezza la seconda. Come può un tale sodalizio tra opposti migliorare sin d’ora gli attuali metodi di lavoro ed essere foriero d’interessanti prospettive? Analizziamo le funzioni svolte da ciascuna delle due discipline. La telematica opera sull’informazione espressa in forma di bit, che a loro volta si manifestano fisicamente in campi elettromagnetici di varia frequenza: dalle onde radio dei sistemi più tradizionali alle onde luminose delle reti in fibra ottica. La peculiarità di questa tecnologia è il trasferimento dell’informazione tra luoghi separati da pressoché qualsiasi distanza (basti pensare ai segnali inviati da terra alle sonde interplanetarie); per assolvere a questo compito essa usa dispositivi hardware, per lo più elettronici, e codici software, in modo da garantire un trasferimento d’informazione rapido, non corrotto e con basso impiego d’energia. Alla luce di queste brevi considerazioni emerge che la funzione della telematica è immateriale: il trasferimento d’informazione; ma che funziona grazie ad un sistema fisico materiale, gli apparati elettronici od elettrottici. La manutenzione trae la sua ragion d’essere nell’assicurare il buon funzionamento dei beni in genere, siano essi: impianti, macchine, edifici od altro ancora. Per sua natura opera negli ambiti più disparati e si serve di un’ampia gamma di strumenti, dal volgare martello ai più sofiMANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 23 sticati apparecchi di misura. La diagnosi di un guasto, la misurazione di grandezze fisiche, la sostituzione di componenti o la loro riparazione ed ancora la pulizia e la lubrificazione di un mezzo di lavoro sono tutte attività proprie della manutenzione; come si può vedere sono tutte azioni fortemente interagenti con il bene oggetto della manutenzione. Naturalmente un intervento manutentivo efficace poggia su una solida competenza dell’esecutore e, nel caso d’interventi preventivi, di colui che l’ha preparato a tavolino; ciò richiede: capacità di analizzare dati, di organizzare persone, di gestire risorse ed abilità operative manuali. Gli attributi testé descritti sono immateriali ed implicano elaborazione d’informazione. Possiamo dunque osservare che la manutenzione svolge una funzione materiale, l’interazione fisica col bene; ma funziona grazie all’immateriale intelligenza dei manutentori. L’azione combinata telematica – manutenzione, ha per obbiettivo supremo: rendere possibile l’esecuzione dell’intervento manutentivo a prescindere dall’ubicazione del manutentore rispetto al mezzo su cui deve intervenire. Obbiettivo raggiungibile stabilendo una vicinanza virtuale tra oggetto e soggetto di manutenzione; in cui le informazioni relative allo stato del bene sono trasmesse al manutentore che, dopo aver stabilito le azioni da svolgere, le trasmette nuovamente al bene. Manutenzione per via telematica Nella realtà odierna la possibilità di effettuare la manutenzione a distanza, ancorché parzialmente, costituisce una necessità ed al tempo stesso un’utilità ed un’opportunità; ciò emerge da alcune considerazioni evidenti in merito alle tecniche manutentive ed i vincoli seguenti. 1. La diagnosi dello stato di una macchina o di un impianto, in generale di un bene, trae giovamento dall’uso di rilevazioni strumentali; l’investimento in strumentazione è ammortizzato più rapidamente se solo la parte di acquisizione s’installa a bordo macchina, mentre la restante si colloca centralmente, sì da condividerla tra tutte le utenze ad essa collegate grazie alla telemanutenzione. 2. Le regolazioni e le messe a punto conseguenti a derive qualitative e prestazionali si effettuano sempre più elettronicamente; anche in questo caso, come già al precedente punto1, basta installare a bordo mezzo solo gli attuatori e l’elettronica di comando mentre quella di elaborazione può risiedere centralmente ed essere condivisa. 3. La complessità tecnologica dei mezzi comporta l’impiego di personale altamente specializzato per effettuarne la manutenzione, di cui l’azienda non sempre dispone; tale personale aumenta la propria disponibilità se riduce il tempo impiegato per i trasferimenti, operando da remoto. Lo specialista controlla lo stato del bene per via telematica, formula l’intervento da effettuare, poi lo comunica a voce o anche in video al manutentore (generalista) presso il mezzo e poi lo assiste durante l’esecuzione. 4. La documentazione tecnica aggiornata è un elemento indispensabile alla buona riuscita di un interven24 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 to, soprattutto se eseguito in seguito ad un guasto; manuali di manutenzione e disegni archiviati su supporto elettronico sono facilmente accessibili telematicamente anche se non residenti a bordo macchina, sono rapidamente aggiornabili. I quattro punti sopraccitati beneficiano della telemanutenzione sia in termini di riduzione costi, sia di aumento disponibilità di: strumentazione, tecnici esperti, documentazione. Siccome il controllo dello stato di un bene (rilevazione, analisi ed attuazione delle misure correttive) si può eseguire solo quando si verificano contemporaneamente talune condizioni: a) quando il macchinario non è operativo, solitamente; b) quando tecnici debitamente addestrati sono disponibili; c) quando la documentazione di supporto e consultabile; d) quando si dispone delle apparecchiature di misura necessarie; ne deriva che, per quanto detto precedentemente, che la telemanutenzione aumenta notevolmente la probabilità che le condizioni a), b) e c) siano verificate simultaneamente e dunque innalza la probabilità che il servizio manutentivo sia erogato a tempo debito (in linea di massima i tecnici specialisti sono più disponibili; la documentazione è sempre consultabile; le apparecchiature, raggiungibili per via telematica sono potenzialmente disponibili in ogni momento, a patto che la loro tipologia e numerosità sia stata opportunamente valutata). Per quanto concerne la lettera a) vale la pena osservare che la durata dell’intervento manutentivo tende a ridursi proprio in virtù della maggiore disponibilità testé accennata, il che migliora a sua volta la disponibilità del bene. Si osserva altresì che, in taluni casi, l’analisi preventiva (cioè prima che accada un guasto) dello stato del bene si può condurre senza doverlo arrestare, ancora una volta a tutto vantaggio della disponibilità dello stesso. Ciò è possibile grazie al fatto che un macchinario predisposto alla telemanutenzione è in grado di fornire alla rete di telecomunicazione dati acquisiti tramite sensori ed elettronica di bordo. Il telesistema: strutture e trasferimento delle informazioni Nel presente capitolo vengono descritte le caratteristiche fondamentali di un sistema idoneo ad operare in telemanutenzione; esse sono tali da permettere l’interazione fisica e virtuale tra il bene da mantenere (denominato «locale») ed un centro di controllo (denominato «remoto») distante da esso. Un’interazione parziale con altri punti remoti può eventualmente essere resa disponibile. In questo contesto col termine sistema s’intende il complesso di oggetti fisici e di codici software che rendono possibile l’azione bidirezionale seguente: 1. da locale a remoto – acquisizione, trasferimento, TELEMANUTENZIONE condizionamento, elaborazione, presentazione e archiviazione di dati che hanno la loro origine sul bene; 2. da remoto a locale – decisione di attività da svolgere, scelta di dati da inviare in locale, trasferimento, condizionamento, pilotaggio di attuatori, esecuzione delle attività decise, verifica della correttezza dell’esecuzione, invio a remoto del segnale di fine intervento. Esaminiamo ora ad uno ad uno gli elementi dei succitati punti 1. e 2. Predisposizione del bene Un bene può essere sottoposto a telemanutenzione solo se possiede alcune caratteristiche essenziali conferitegli in fase di costruzione «ex novo» oppure di successivo intervento di adattamento. Tra queste caratteristiche alcune sono indipendenti dal tipo di bene, altre invece sono proprie per ciascuna tipologia. Caratteristiche non dipendenti dalla tipologia del bene Vi sono requisiti fondamentali che qualsiasi bene deve soddisfare per poter essere oggetto di telemanutenzione; tali requisiti sono propri del sistema di generazione e di gestione dell’informazione, che origina controlla un flusso bidirezionale di dati in entrata ed in uscita dal bene stesso. Tale si- stema è formato in massima parte da hardware elettronico che realizza una logica scritta su codice software. Detto sistema non è affetto dalla natura dell’informazione che tratta (temperatura, tensione, grandezza adimensionale, ecc.) e tantomeno dal valore assunto dalle variabili che la costituiscono. Il sistema di generazione e di gestione dell’informazione deve risiedere almeno in parte sul bene da telemantenere. Nei casi canonici di telemanutenzione col prefisso «tele» si sottintendono distanze che separano inequivocabilmente il bene da un’unità interagente con esso per scopi manutentivi, a bordo della quale si trova la restante parte del sistema in questione. Il sistema viene ripartito tra bene ed unità remota in funzione dei fattori di convenienza funzionale, organizzativa ed economica; tale ripartizione si stabilisce in fase di progettazione (o di riprogettazione per adattamento). Per motivi di affidabilità, o di semplicità operativa, talvolta si preferisce ridondare il sistema sia in locale sia in remoto. Sistema di generazione e trasmissione dell’informazione, parte installata sul bene A bordo del bene deve essere installato un apparato hardware e software d’interfaccia verso i captatori di se- MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 25 gnali che lo sorvegliano, l’interfacciamento avviene anche verso altre sorgenti d’informazione ritenute utili ai fini telemanutentivi. I captatori sono sensori che rilevano informazione direttamente nella sua natura fisica originaria e la trasducono in una forma elettronica idonea al trattamento automatico; vi sono anche sorgenti che elaborano informazione già in quest’ultima forma (PLC, CN, PC, ecc.); ciò avviene ad esempio nel susseguirsi degli stati logici che il bene via via raggiunge nell’espletamento della propria funzione. Sono da considerare anche sorgenti d’informazione l’operatore ed il manutentore del bene, qualora queste figure professionali siano effettivamente presenti. I captatori e l’apparato con cui si interfacciano, ora descritti distintamente, possono talvolta trovarsi in un unico dispositivo, se la tecnologia impiegata lo consente. Oltre ai captatori il bene deve essere equipaggiato in locale di attuatori capaci di eseguire i comandi impartiti da remoto per assolvere l’intervento manutentivo: cilindri, motori, interruttori, potenziometri, riscaldatori, ecc.. Affinché gli attuatori possano operare occorre che il bene fornisca loro la potenza di cui abbisognano. Ultimo compito, d’importanza fondamentale ai fini telemanutentivi, che questa parte del sistema di generazione dell’informazione deve assolvere è di comunicare con quella remota. Sul piano applicativo i requisiti testé esposti possono essere soddisfati impiegando: a) hardware – sensori, attuatori, schede di input/output, schede di condizionamento del segnale (amplificazione, linearizzazione, ecc.), PLC, CN, PC e sue periferiche; b) software – codice di configurazione, codice per la gestione dell’input/output, codice eventuale per la traduzione dal linguaggio di basso livello dello hardware a quello di alto livello e viceversa (sono i server dei driver dei sensori, degli attuatori, dei PLC, ecc.), codice per la comunicazione. Sistema di generazione e trasmissione dell’informazione, parte remota La sezione remota riceve l’informazione proveniente da quella locale, l’elabora, la visualizza, l’archivia ed invia i comandi di ritorno a quest’ultima. L’attuazione di queste funzioni si avviene tramite hardware e software opportuni. Lo hardware è quello tipico del calcolatore elettronico e delle sue periferiche d’interfaccia verso l’utente (tastiera, stampante, ecc.) e verso la rete di comunicazione (intranet, internet, ecc.). Si tratta dunque di hardware commerciale e, di conseguenza, tale è anche il software di basso livello (cioè quello adatto a colloquiare con l’elettronica). Il software di alto livello(cioè quello adatto a colloquiare con l’operatore) consiste dei codici preposti all’espletamento delle predette funzioni che in genere non sono specifiche della telemanutenzione ma, appartengono 26 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 alle aree EDP (Electronic Data Pocessing) ed EDM (Electronic Data Management). Il software può pertanto essere scelto tra la vasta e variegata gamma commercialmente disponibile. La personalizzazione del software solitamente si limita alla scelta delle opzioni che si vogliono utilizzare tra quelle già rese disponibili dai pacchetti software commerciali stessi. Requisiti dipendenti dalla tipologia del bene La missione richiesta ad un bene determina le caratteristiche che esso deve possedere, da cui le ricadute in ambito telemanutentivo. Le informazioni di cui il manutentore si avvale per formulare la diagnosi sullo stato di un bene, funzionante o guasto, sono raccolte tramite osservazioni mirate su parti del bene stesso e su parametri del suo funzionamento. In telemanutenzione ciò deve avvenire per lo più senza la presenza diretta del manutentore a fianco dell’oggetto che s’intende esaminare. La sola eccezione si verifica quando da postazione remota si assiste il manutentore locale inviandogli le istruzioni da eseguire. Poiché la prerogativa della telemanutenzione risiede unicamente nella possibilità di operare a distanza, implicando un’appropriata predisposizione del bene come esplicitato nel precedente paragrafo, si evince che le applicazioni telemanutentive più efficaci si realizzano quando il bene è idoneo a ricevere manutenzione predittiva e diagnosi post guasto. Tale idoneità permette infatti la raccolta automatica, o semiautomatica, dei parametri che esprimono lo stato del mezzo; inoltre l’informazione così ottenuta è agevolmente trasmissibile telematicamente. L’analisi dei guasti che possono accadere, i sintomi che li preannunciano e quelli che li confermano permettono di individuare le tecniche premonitorie e di ricerca guasto appropriate. A titolo di esempio si citano alcune tra le più diffuse: analisi con ultrasuoni, analisi vibrazionale, analisi termografica, analisi chimico-fisica dell’olio di lubrificazione e di comando, rilevazione di grandezze elettriche, magnetiche e fluidiche. Tipologie di predisposizioni telemanutentive del bene a) Predisposizione mobile. Si ha quando il bene è solamente predisposto ad accogliere l’equipaggiamento necessario ad operare l’attività telemanutentiva ma questo non è presente a bordo. Soluzione valida per l’intervento saltuario, cioè quando la richiesta di telemanutenzione scatta allo scadere di tempistiche prestabilite, oppure al verificarsi di talune condizioni dello stato del bene definite preventivamente. Occorre disporre di personale che installi, e successivamente rimuova, il suddetto equipaggiamento al momento dell’impiego. b) Predisposizione permanente. In questo caso il bene è permanentemente dotato di quanto necessario al- TELEMANUTENZIONE l’intervento telemanutentivo, in qualsiasi momento ciò si renda opportuno. L’installazione dell’apparato per telemanutenzione deve essere accuratamente studiata per garantire durata e sicurezza di funzionamento oltreché affidabilità in tutti gli stati in cui il bene può trovarsi durante la propria vita utile. Tale soluzione è particolarmente opportuna laddove la continuità prestazionale del bene sia imperativa. c) Predisposizione all’intervento totalmente remotato. Questo tipo di predisposizione coinvolge anche l’ambiente in prossimità del bene (ove ad esempio siano collocate attrezzature, strumenti, ricambi, ecc. utili all’esecuzione dell’intervento) poiché il remotaggio completo comporta la riproduzione delle condizioni al contorno di cui godrebbe il manutentore se operasse in sito. Questa predisposizione richiede l’impiego di apparecchiature in grado di ricreare in remoto la situazione locale (telecamere, sensori acustici, termici, ecc.) e parimenti di attuatori in locale che attuino le operazioni compiute dal manutentore in remoto. Si ricorre a questa soluzione solo quando il bene non è raggiungibile dal manutentore a causa della distanza (ad es. località isolate, spazio) o della sicurezza (ambienti ostili). Esiste una configurazione di manutenzione ibrida tra la tradizionale quella descritta alla precedente lettera c), si tratta di quella in cui un tecnico esperto conduce l’intervento manutentivo da posizione remota assistendo un manutentore (generalista) che opera in locale sul bene. In questo tipo di telemanutenzione, connotato col termine teleassistenza, basta ricostruire solo parzialmente in remoto l’ambiente locale; ad esempio è utile riprodurre su monitor remoto le videate del pannello operatore locale, un collegamento con telecamera può migliorare la profondità diagnostica del tecnico, come pure arricchire il dialogo col manutentore. Non servono invece predisposizioni che consentano di agire fisicamente sul bene da remoto (attuatori e relativa elettronica di controllo), poiché tale compito spetta al manutentore in locale che operare direttamente sul mezzo. Alfine di una proficua collaborazione tra i due operatori coinvolti nell’intervento è bene che l’informazione documentale sia condivisa per la consultazione contemporanea da entrambi. ● Sorveglianza antincendio di zone boschive tramite termocamere all’infrarosso; tali apparecchi scandagliano l’area sorvegliata ruotando su testa pivottante comandata elettronicamente, l’immagine termica rilevata viene poi elaborata da un programma che ne compara i punti a temperatura più elevata con valori di soglia preimpostati, al superamento dei quali parte un segnale d’allarme verso la centrale operativa; questa tecnica consente il rilevamento e la localizzazione immediati di «macchie» calde. ● Monitoraggio inquinamento atmosferico in aree ad elevata urbanizzazione (andamento temporale delle quantità di COx, SOx, O3, pulviscolo, ecc.). ● Rilevamento parametri meteorologici: temperatura dell’aria, velocità del vento, pluviometria. ● Monitoraggio stato geofisico di vulcani (rete di monitoraggio dell’Etna) “ Con la Telemanutenzione la manutenzione può diventare un servizio più affidabile, rapido ed economico, ottimizzando l’impiego di tecnici e apparecchiature ” Alcuni ambiti di applicazione dei telesistemi Ambientale Viene impiegato diffusamente il monitoraggio di vaste aree di territorio ad elevato rischio d’incidente ambientale; si rammentano di seguito alcuni esempi importanti. Produzione, distribuzione di energia. Sono note le applicazioni in questo settore finalizzate a garantire la sicurezza degl’impianti, a rilevare i consumi di energia e ad elevare affidabilità, manutenibilità e disponibilità dei macchinari; per soddisfare quest’ultima finalità si collocano sulle macchine sensori fissi (termocoppie, accelerometri, manometri, amperometri, ecc.) dotati di output elettrico, sì da poterne acquisire il segnale e di remotarlo in sala controllo distante anche centinaia di chilometri. Industria di processo Valgono in linea di massima le considerazione del paragrafo precedente; in questo ambito acquista però ancora maggiore importanza l’impiego dei telesistemi per scopi preventivi del guasto, viste le ingenti perdite economiche che provocherebbe. L’industria di processo, quella petrolifera in particolare, è stata la culla del monitoraggio a distanza poiché accade frequentemente di gestire impianti complessi ubicati in località isolate e quindi no supportate da officine di manutenzione adeguatamente attrezzate (si pensi alle piattaforme off-shor, o ai pozzi petroliferi nel deserto). Industria manifatturiera Sulla scia del successo che i telesistemi hanno nel tempo raccolto in altri ambiti, anche il manifatturiero recentemente si sta avvicinando ad essi. I fattori che ne incoraggiano l’applicazione sono molteplici: miglior assistenza post-vendita, incremento efficienziale degl’impianti, basso costo d’implementazione e d’esercizio, diMANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 27 TELEMANUTENZIONE sponibilità di un’infrastruttura di comunicazione sempre più capillare. Trasporti In questo settore si distinguono due tipologie di telesistema: quella fissa e quella su veicolo; quella fissa consiste fondamentalmente di apparecchiature sensorizzate che, al passaggio del veicolo in prossimità di esse, rilevano parametri che ne determinano lo stato di funzionamento e poi ne inviano i risultati ad una centrale di controllo. I telesistemi a bordo veicolo, a differenza di quelli fissi, possono operare in ogni momento e si addicono particolarmente al rilevamento di fenomeni a rapida evoluzione temporale, che richiedono pertanto un controllo continuo (consumi energetici, composizione e portata gas di scarico). L’introduzione massiccia di elettronica su veicolo ed in special modo della centralina di controllo, apre la strada ad applicazioni molto interessanti della telemanutenzione nei trasporti; giacché rende già di per sé disponibile una moltitudine di segnali, utili alla diagnosi dello stato del bene. Civile I telesistemi sono apparsi solo di recente nel comparto civile ma hanno rapidamente recuperato terreno; l’estensione di bus di campo su interi edifici, l’applicazione di sensori (termici, di luminosità, di fumo, telecamere, ecc.) e di attuatori gestiti da PLC hanno aperto la strada alla gestione intelligente dell’abitazione. Da questa base si passa immediatamente al controllo a distanza grazie ad una semplicemente connessione telefonica tra il PLC di edificio ed il mondo esterno. Le funzioni espletabili da questo Fig. 1 «sistema nervoso» che pervade la casa riguardano principalmente la sicurezza, il comfort, il risparmio energetico; non sono però lontani da comprendere anche la telemanutenzione, infatti alcuni costruttori di elettrodomestici sono in procinto di offrire il servizio di manutenzione a distanza sui loro prodotti. Le esperienze nel civile si sono condotte su edifici progettati e costruiti intenzionalmente per accogliere una rete telematica e le sue periferiche, evitando impegnative opere di incasso. Il problema si pone quando si tratta di cablare un locale esistente; si prospettano allora due alternative: la realizzazione di una rete senza fili oppure l’iniezione nella rete elettrica di onde convogliate. La prima è ancora assai costosa perché ogni sensore ed ogni attuatore deve essere dotato d’interfaccia senza fili, inoltre la banda di trasmissione non è sufficientemente larga da consentire lo sfruttamento di certi sensori (es. telecamere); la seconda non ha ancora raggiunto un’adeguata sperimentazione. Il trasferimento a distanza delle informazioni e dei dati: le protezioni, internet, il telefono e le soluzioni possibili Ogniqualvolta occora trasferire informazioni tra luoghi separati da una distanza fisica si presentano tre aspetti da ponderare accuratamente: ● il supporto fisico su cui veicolare l’informazione ● la quantità d’informazione da trasferire nell’unità di tempo ● la sicurezza contro intrusioni. Nel caso della telemanutenzione i supporti fisici non Sistema di generazione dell’informazione, parte ubicata sul bene MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 29 possono che essere il cavo (in rame o in fibra ottica) oppure l’etere (cioè nessun supporto); la scelta dipende da molti fattori ma fondamentalmente dal fatto di dover connettere entità fisse o mobili e di permettere l’accesso da punti discreti oppure da ognidove. Il secondo punto attiene strettamente al tipo d’intervento da compiere e di fenomeno da rilevare sul bene; quando si monitora un fenomeno a lenta evoluzione o si leggono variabili di stato del bene, la quantità d’informazione da trasferire nell’unità di tempo è ben minore di quella occorrente a file di dati campionati a frequenza elevata (es. per effettuare un’analisi vibrazionale in tempo reale od una teleconferenza tra lo specialista ed il generalista). Tanto più la rete telematica è ad elevate prestazioni tanto più veloce sarà lo scambio di dati tra locale e remoto. Ai fini telemanutentivi tuttavia non è necessariamente richiesta una connessione molto veloce; un’accurata valutazione delle operazioni da compiere a distanza e l’eventuale pre-elaborazione in locale dell’informazione rendono possibile l’impiego di linee affatto ordinarie. Garantire la sicurezza dei dati in rete, proteggerli da intrusioni indesiderate è una sfida impegnativa della telecomunicazione. Gli utilizzatori degli impianti custodiscono così attentamente la loro rete di stabilimento, su cui transitano dati di produzione, da non connetterla al mondo esterno all’azienda; rendendola di fatto inutilizzabile per la telemanutenzione. Nei casi più fortunati viene offerta ai telemanutentori una linea telefonica appositamente costituita, ma spesso debbono ricorrere a modem senza fili per comunicare con il centro remoto. Quali garanzie di sicurezza può offrire che opera in telemanutenzione? Quando il collegamento avviene in modo diretto tra locale e remoto, ad esempio via telefono, la sicurezza è massima ma il costo della comunicazione cresce in funzione della durata e della distanza. Quando il collegamento sfrutta internet il costo si abbatte e così pure la sicurezza; è possibile recuperare anche la riservatezza dei dati costituendo una rete privata virtuale (VPN) la quale sul piano fisico funziona esattamente come una connessione tramite internet, ma i dati transitano criptati e dunque difficilmente decifrabili da terzi. La costituzione di una VPN comporta l’installazione di sistemi di codificazione e di decodificazione ai terminali abilitati all’uso della rete. Aspetti commerciali ed economici La telemanutenzione ha una notevole valenza se offerta come servizio del costruttore dell’impianto da telemantenere o da una società di servizi terza. In questi casi è consigliabile redigere il contratto di fornitura del servizio sulla base della normativa UNI, EN, esistente, prestando la massima attenzione agli aspetti di: ● proprietà ed uso promiscuo del SW 30 MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 ● accesso alle informazioni (apertura della LAN al mondo internet) ● proprietà e protezione delle informazioni sia raccolte che elaborate ● sicurezza delle persone fisiche (le azioni comandate da remoto potrebbero nuocere a chi si trova in locale). Sul piano economico la telemanutenzione comporta dei costi di predisposizione del bene e delle postazioni remote il cui ammontare varia notevolmente in funzione delle prestazioni richieste al servizio. A puro titolo indicativo si elencano i costi da sostenere per una predisposizione minimale che usa un modem GPRS in locale per stabilire la connessione con remoto. hw e sw in locale (sul mezzo)* ● Thin server ● Connettore server PLC ● Modem GPRS ● Licenza Windows ● Licenza server OPC1 ● Programma di archiviazione e comparazione ● variabili , invio allarme (SMS) e file dati ● gestione accessi e loro archiviazione hw e sw in remoto (centro di elaborazione)** ● PC ● Modem GPRS ● Licenza Windows ● Licenza client OPC ● Programma di archiviazione variabili ● gestione accessi e loro archiviazione ● Consulenza ed assistenza Sistema di telemanutenzione sviluppato in ambito europeo: TASIO I prodotti attualmente presenti sul mercato derivano da applicazioni sviluppate prevalentemente per il settore dell’estrazione petrolifera, per cui sono più consone ad un impiego nelle grandi industrie di processo. Questi prodotti sul piano tecnico sono concepiti per una rilevazione alquanto semplice di dati operativi; su quello gestionale ed implementativo richiedono un approccio globale (considerevoli investimenti iniziali) e non passo passo, ostacolandone la diffusione in aziende di dimensioni più modeste ma non meno interessate alla telemanutenzione. Per ovviare a questi inconvenienti la Comunità Europea ha finanziato un progetto all’uopo cui hanno partecipato aziende ed istituti di ricerca di tre nazioni (Italia, Portogallo, Spagna); il consorzio costituitosi ha originato il codice software TASIO2: Technical Assistance Service Intelligent Optimisation. Questo pacchetto ha l’obiettivo di fornire uno strumento di supporto al servizio di assistenza tecnica in modo da migliorane ed ottimizzarne le attività incrementandone la produttività e la capacità di risposta. TELEMANUTENZIONE Caratteristiche generiche TASIO è in grado di accedere (a PLC, CN), acquisire (tramite scheda d’acquisizione) ed organizzare i dati macchina significativi ai fini dell’assistenza tecnica: ● condizioni operative ● stato macchina ● attività manutentive. Successivamente stabilisce un sistema di comunicazione e di scambio dati, tra locale e remoto, di immediata utilizzazione. Caratteristiche specifiche TASIO è composto da tre moduli SW utilizzabili singolarmente o congiuntamente in funzione del servizio da espletare: ● modulo di supervisione; ● modulo di manutenzione (supporto e controllo); ● modulo di assistenza tecnica e supporto alla decisione. Modulo di supervisione Acquisisce e registra dati macchina direttamente dall’elettronica di bordo ma, consente anche l’inserimento manuale. La tipologia dell’informazione da rilevare, i canali, le frequenze, le soglie di allarme che debbono tempestivamente richiamare l’attenzione, sono impostabili anche da postazione remota. Particolarmente curato l’interfacciamento con svariate tipologie di elettronica di acquisizione e controllo. ● uso di un protocollo standard di accesso alla macchina (OPC) ● accesso da qualsiasi punto internet ● possibilità di implementazioni future (strumenti di diagnosi avanzata, ecc.) ● supervisione trasparente all’utente dell’impianto, non intrusiva ● fruizione sia da remoto che da locale. La normativa3 La telemanutenzone è contemplata alla norma UNI 11126:2004 Criteri per la predisposizione dei beni e per la definizione del servizio collegato. Essa definisce le funzioni dei sistemi telematici applicati ai processi di manutenzione ed indica i requisiti che il sistema di manutenzione deve possedere per essere gestito in remoto. La norma fornisce le indicazioni generali per la predisposizione del bene ad essere oggetto di telemanutenzione in relazione agli aspetti tecnologici, organizzativi e progettuali del processo in remoto ed in relazione ai requisiti dell'utenza. Nel documento sono considerati, oltre agli aspetti tecnici, anche quelli organizzativi, gestionali e da ultima viene trattata la qualifica del sistema di telemanutenzione dal progetto sino al bene telemantenibile. http://www.opcfoundation.org Tesi di Laurea di Matteo FACCHETTI – Politecnico di Milano anno accademico 2001-2002 copia depositata anche presso CNR ITIA di Milano 3 http://web.uni.com/settoretecnico/ct/manutenzione/home.shtml - http://www.MANUTENZIONET.COM 1 2 Modulo di manutenzione (supporto e controllo) È stato espressamente pensato per assistere il manutentore e l’operatore coinvolto nelle attività manutentive; è un elemento che dà valore aggiunto alla macchina perché, almeno nel periodo di garanzia, mantiene uno stretto legame tra costruttore e mezzo in fase di avviamento. Ultimamente è stato arricchito di potenti strumenti di diagnosi (logica fuzzy). Modulo di assistenza tecnica e supporto alla decisione Permette il colloquio in video e/o voce tra il personale a lato macchina e quello remoto, rende disponibile la documentazione ubicata in archivi elettronici. Mantenendo lo storico degli interventi, costituisce un utile bagaglio informativo da condividere con altri reparti ove siano ubicati impianti simili a quello assistito. L’impiego può essere limitato all’uso locale, come strumento di aiuto all’operatore. Punti di forza di TASIO Questo codice è stato realizzato con l’intento di utilizzare prioritariamente, quando esistente, software non coperto da licenza e di scrivere quello occorrente con linguaggi a loro volta non proprietari e multipiattaforma; ciò ha prodotto uno strumento estremamente versatile avente alcune caratteristiche interessanti: ● soluzione generale ma aperta alla personalizzazione Graziano Perotti nato a Castellamonte –TO- il 26/01/1959 ed ivi residente in Fr. S.Antonio, 213/1. Laurea in ingegneria meccanica, poi quattro anni di ricerca in tecnologie meccaniche nella realizzazione di macchine atte ad operare in ambienti ostili e nella saldatura laser. Altri quattordici anni nel settore autoveicolistico di cui dodici dedicati alle metodologie manutentive innovative ed alle tecniche predittive strumentali, altri due dedicati al- la produzione. Dal 2003 consulente nel miglioramento dei processi industriali ed amministratore della società d’ingegneria ST Engineering S.r.L. . Attualmente oltre alla telemanutenzione, l’attività innovativa prioritaria, si occupa di sicurezza dei macchinari e del posto di lavoro; con particolare riguardo alle implicazioni manutentive. Membro della Commissione Manutenzione UNI, del comitato tecnico di una rivista di macchine utensili. l’Autore MANUTENZIONE, Tecnica e Management - OTTOBRE 2004 31