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«Cosa sono 5 milioni di dollari in confronto all`amore di 8 milioni di
«Cosa sono 5 milioni di dollari in confronto all'amore di 8 milioni di cubani?» 18 È morto il grande pugile cubano che preferì restare dilettante a Cuba che diventare ricco professionista negli Stati Uniti. di Roberto Galtieri Teòfilo Stevenson è stato il più grande boxeur di sempre a livello amatoriale, vincitore di 3 olimpiadi tra il 1972 ed il 1980. Ed avrebbe potuto vincere una quarta olimpiade se Cuba non fosse stata coinvolta nel boicottaggio dei giochi di Los Angeles del 1984 in ritorsione al boicottaggio statunitense quattro anni prima a Mosca. Il suo palmares è infatti eccezionale: categoria pesi massimi; ottiene l’oro alle olimpiadi di Monaco di Baviera nel ’72, Montrèal nel ’76 e Mosca nell’80. Ottiene l’oro anche ai mondiali di boxe, sempre per la categoria dei pesi massimi a La Habana nel ’74, a Belgrado nel ’78 e a Reno (Nevada, Usa) nel 1986. Sempre il massimo titolo ai giochi panamericani del ’76. L’unica sconfitta (dopo 11 anni consecutivi di vittorie) la soffre in occasione dei mondiali dilettanti del 1976 ad opera di Francesco Damiani. Di lui afferma Damiani: "Tra i dilettanti era spanne sopra gli altri, per tecnica, tattica e potenza tra i professionisti sarebbe diventato tra i più grandi di sempre". Insomma Teòfilo Ste venson è stato il più grande pugile dilettante di tutti i tempi. La sua forza fu tale che nel 1976 gli venne proposto di passare al professionismo e gli vennero offerti 5 milioni di dollari per un incontro con Cassus Clay Mohammad Ali, il che lo avrebbe reso il se condo pugile a passare direttamente dalle olimpiadi al debutto da professionista con in palio la corona mondiale dei pesi massimi dopo Pete Rademacher. Ma Steveson rifiutò con la motivazione « Cosa sono cinque milioni di dollari in confronto all'amore di otto milioni di cubani? ». Motivazione questa, che racchiude in sé il vero spirito olimpico che purtroppo abbiamo visto calpestare troppe volte in occasione delle recenti olimpiadi di Londra. Nessuno saprà mai se avrebbe vinto contro Mohammad Ali, certo, quando gli offrirono il favoloso ingaggio milionario era ad armi pari con il grande pugile afroamericano e in molti lo davano per favorito. Tuttavia Stevenson preferì restare fedele agli ideali della rivoluzione cubana e continuare a boxare nella sfera del dilettantismo, fare sport per amore e non per soldi. La famosa frase sopra citata sul preferire l’amore dei cubani ai soldi è entrata nel mito, ma non per chi lo conosceva.A fine carriera, Stevenson era diventato allenatore del programma di pugilato dilettantistico di Cuba e vice presidente della Federazione cubana di boxe. Ci ha lasciato l’11 giugno scorso all’età di 60 anni a causa di un infarto. Stevenson con Fidel al ritorno dalle olimpiadi di Mosca nel 1980