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IL TUO VIAGGIO
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE
PORTOGALLO
IL TUO VIAGGIO
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE
PORTOGALLO
Le Azzorre (in portoghese Açores) sono un arcipelago di origine vulcanica situato
nell'oceano Atlantico che è formato da nove isole principali che sono São Miguel, Pico,
Terceira, São Jorge, Faial, Flores, Santa Maria, Graciosa e Corvo e da numerosi isolotti.
L'arcipelago, di origine vulcanica, è nato dalla fuoriuscita di lava dalla crosta oceanica
ed è di formazione relativamente recente. L'alto livello di attività di questa zona è il
risultato dell'interazione delle tre maggiori placche tettoniche: quella americana, quella
euroasiatica e quella africana. La zolla americana va gradualmente spingendosi ad
ovest, quella euroasiatica verso est e quella africana si spinge verso est e nord. Il
risultato di questa divergenza è la spaccatura della crosta con fuoriuscita di lava che
crea delle dorsali alte fino a 2000 m in mezzo all'Oceano. Le dorsali non sempre sono
interamente sommerse: alcune cime più elevate possono emergere e formare isole
vulcaniche. È il caso delle Azzorre, situate lungo l'allineamento della dorsale medioatlantica, che percorre l'oceano da nord a sud per una lunghezza di 16.000 km e che
comprende anche l'Islanda. In questo viaggio esploreremo quattro di queste isole,
scelte per la bellezza dei loro siti naturali, molto interessanti dal punto di vista
geologico e naturalistico. L’isola di Faial, ricordata anche come Ilha Azul, l’isola azzurra,
dal poeta Raul Brãndao a causa della gran quantità di ortensie di quel colore, presenti
nell’isola. Simbolo genetico dell’isola, Caldeira (‘caldaia’) stupisce per la sua immensità
e per il rivestimento di fiori, piante ed alberi che luccicano al sole. Le pareti di questa
depressione vulcanica, con un perimetro di sette chilometri, sono coperte dalla morella
faya, alloro delle Azzorre, muschio, felci ed altre specie endemiche. Sul fondo, 450
metri sotto il belvedere di Caldeira, un laghetto intermittente e un piccolo cono
vulcanico, rivestito dai resti della primitiva foresta laurisilva, coprono il paesaggio di un
appassionante gioco cromatico. Sull’estremità occidentale dell’isola si erige
maestosamente il vulcano di Capelinhos, testimone dell’ultima eruzione manifestatasi
alle Azzorre, che ha aggiunto terra alla terra che già esisteva. Entrare in questa zona è
come atterrare sulla superficie lunare: il grigio delle ceneri e delle scorie vulcaniche
emesse tra il 1957 e il 1958 comincia solo adesso ad essere invaso dal verde della
vegetazione, che testardamente cerca di colonizzare questo nuovo territorio. Sulle
scoscese coste di Capelinhos e di Costado da Nau sono visibili le viscere di questi
vulcani, in una sequenza di rocce, stratificazioni e profili contrastanti, formando un
sorprendente gioco di colori e spessori. Pico è la seconda maggior isola delle Azzorre
ed ha una forma allungata. I grandi campi di lava che caratterizzano il paesaggio
dell’isola, e che la popolazione locale chiama lajidos o terras de biscoito (‘terre di
biscotto’, nome dato alla lava di recente solidificazione), secondo la loro maggior o
minore irregolarità, sono la ragione per cui il grigio è considerato il colore emblematico
di Pico. Ed anche i muretti che dividono i vigneti in quadricole, i monti di pietra nei
campi, i muri che fiancheggiano i sentieri e quelli che dividono le proprietà
ripropongono questa tonalità, sempre ravvivata dal verde della vegetazione. Dominata
dal vulcano della montagna di Pico, situata nella sua metà occidentale, è l’isola più
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meridionale del Gruppo Centrale dell’arcipelago, ed uno dei vertici del cosiddetto
“triangolo”. Il suo punto più alto (2350 m.) è anche il punto più alto di tutto il
Portogallo: si tratta del ‘Piquinho’. L’immenso cono vulcanico della montagna si innalza
maestoso, stagliandosi contro l’azzurro del cielo o lasciandosi avvolgere da un manto
di nuvole. Il terzo maggior vulcano dell’Atlantico incombe sul paesaggio dell’isola,
esercitando un’attrazione irresistibile su chi lo osserva, anche delle isole vicine. Nel suo
cratere principale si trova un cono di lava chiamato Piquinho, sulla cui cima due
fumarole permanenti ricordano la natura vulcanica dei luoghi. A circa 1.250 metri di
altezza, dove inizia la salita a piedi, lo sguardo può già abbracciare gran parte dell’isola,
così come le vicine Faial e São Jorge. L’ascensione provoca elevate dosi di stanchezza
e di soddisfazione: sia per il fatto di conquistare la cima, sia per i panorami fantastici.
Nei giorni in cui il cielo è limpido, si ottiene anche il premio addizionale
dell’avvistamento di Graciosa e Terceira. Ad oriente di questo colossale vulcano, l’isola
si allunga in una catena montuosa, anch’essa vulcanica, coperta da esuberanti macchie
di vegetazione endemica e pascoli verdeggianti, in mezzo ai quali spuntano circa due
centinaia di piccoli coni di scorie basaltiche e si adagiano una ventina di laghi. Queste
superfici d’acqua, insieme agli stagni e alle torbiere più o meno allagate, servono da
rifugio ad uccelli stanziali o a migratori esotici come l’airone cenerino. Il vero emblema
dell’isola sono i campi di lava basaltica, repertorio di innumerevoli e diversificati
fenomeni legati all’attività vulcanica che originò l’isola, e che ricordano quelli che si
verificarono alle Hawaii. In certi casi, questi campi di lava sono associati ad eruzioni
testimoniate dalle popolazioni che, spaventate, diedero a questi terreni incolti e
rocciosi il suggestivo nome di mistérios (‘misteri’). Così nacquero il Mistério da Prainha
(nel XVI secolo) e i mistérios di Santa Luzia, di São João e di Silveira, nel XVIII secolo.
L’osservazione dei cetacei è il naturale prolungamento della tradizione baleniera
dell’isola, ora trasposta nel presente. Fra le cinque isole che formano il Gruppo Centrale
dell’arcipelago, Terceira è quella più orientale. La sua designazione iniziale fu ‘Isola di
Gesù Cristo’. Il nome che le fu posteriormente attribuito (Terceira significa ‘terza’),
ricorda l’ordine in cui furono effettuate le scoperte (prima di essa furono conosciute
Santa Maria e São Miguel). Nella parte centrale dell’isola si trova la Caldeira de
Guilherme Moniz, inondata dalla lava eruttata duemila anni fa dal cono dell’Algar do
Carvão, dove oggi si trova la più grande macchia d’erica delle Azzorre. Uno scenario
identico si presenta a Nord, in corrispondenza del Biscoito da Ferraria e di Pico Alto e
ad Ovest, sulla Serra de Santa Bárbara, dove le dense aree boschive di vegetazione
endemica ricordano la foresta originale dell’arcipelago, generalmente designata come
laurisilva. Terceira, infatti, è l’isola che ha conservato la maggior estensione boschiva di
essenze anteriori al popolamento umano. Il verde che domina all’interno dell’isola si
alleggerisce alla sua periferia, dato che lungo le coste ha avuto luogo l’occupazione
umana. E qui, fra le case colorate, si distacca il color lillà usato su molte facciate,
specialmente nella città di Angra do Heroísmo. I ricordi dell’attività vulcanica
assumono a Terceira forme peculiari, spettacolari e facilmente visitabili. Quanto alla
realtà sotterranea, merita una menzione speciale l’Algar do Carvão, in cui si possono
vedere i resti di un’antica condotta vulcanica, che colpisce per la sua vastità. Dalla sua
volta pendono le più grandi stalattiti di silicio del mondo. La Gruta do Natal, un tunnel
di lava, suscita meraviglia per la successione di corridoi stretti e lunghi e per le forme e
i colori diversi che assumono le pareti, il suolo e il soffitto: la grotta sembra davvero un
luogo mistico. Alla superficie, le Furnas do Enxofre costituiscono l’eloquente
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testimonianza della forza del vulcanismo azzoriano: il paesaggio è dominato da
fumarole circondate da terreni rossastri, il cui colore contrasta con il verde del muschio
e della restante vegetazione. L’atmosfera è calda, e si avverte il peculiare odore dello
zolfo. São Miguel è l’isola più grande dell’Arcipelago. Il profilo dell’isola è caratterizzato
da due aree montuose separate da una piattaforma di bassa altitudine. È detta «Isola
verde» per il paesaggio formato dai suoi grandi prati e dalle macchie forestali che sono
state piantate nelle valli scavate dai torrenti e nelle zone di più difficile accesso. La
foresta produttiva micaelense è soprattutto formata da criptomerie, alberi che
possono raggiungere grandi dimensioni, raggruppate in quelle dense aree boschive
che si ammirano sulle cartoline illustrate dell’isola. Ma, in certe zone, è ancora presente
la flora originale, costituita da specie endemiche quali l’erica, la Morella faya, l’alloro
delle Azzorre e l’agrifoglio che, oltre a dar vita ad una tavolozza di svariati toni di
verde, offrono rifugio ad un uccello molto raro e speciale: il priôlo (pyrrulla pyrrulla
murina). E’ a São Miguel che si trovano i grandi laghi (lagoas) delle Azzorre. Il più
emblematico è probabilmente quello di Sete Cidades, luogo di miti e leggende, con il
belvedere chiamato Vista do Rei (‘vista del re’): la visione del lago verde e di quello
azzurro, separati da un ponte ad archi, giustifica questo nome. Ugualmente
incantevole è il lago chiamato Lagoa do Fogo (‘del fuoco’), che rivela una natura più
selvaggia. Nel cratere vulcanico di Furnas, un altro lago occupa una posizione
privilegiata, e colpisce per la sua estensione e per le rive coperte da una vegetazione
lussureggiante ed esotica, che rende giustizia alla denominazione di “Valle Formosa”
attribuita a questa zona di São Miguel. File di piccoli coni vulcanici e verdi distese
ondulate che terminano bruscamente sull’azzurro del mare: è questo il tipo di vedute
offerto dalla maggior parte dei punti panoramici (miradouros) di São Miguel, dai quali
si possono ammirare gli isolotti lungo la costa, come quello, magnifico, che si innalza a
Villa Franca do Campo o il faraglione di Mosteiros, glorioso al tramonto, quando visto
dalla lontana Ponta do Escalvado. Le piscine naturali d’acqua calda sono uno dei
prodigi della natura a São Miguel: spettacolari, come quella di Caldeira Velha, con il suo
filo d’acqua trasparente che scorre lungo le venature di un vivo color ocra incrostate
nella roccia nera; maestose, come quella d’acqua ferrosa di color giallastro del Parco
Terra Nostra, un giardino botanico senza uguali; segrete, come le pozze cristalline e i
fanghi tonificanti di Poça da Beija; tranquille, come nello storico edificio termale di
Caldeiras di Ribeira Grande, risalente al 1811 e circondato da alberi e campi fumanti; o
addirittura sconvolgenti, nell’“idropoli” di Furnas, dove esistono decine di sorgenti
termali, fumarole e acque bicarbonate effervescenti naturali, che fanno di questa
località una Mecca del termalismo mondiale e una virtuale stazione di
imbottigliamento.
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IL TUO VIAGGIO
ISOLE
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VULCANI
E
1° giorno
Partenza dall'Italia per l'isola di Sao Miguel nelle Azzorre
2° giorno
Intera giornata dedicata alla scoperta della Valle di Furnas
3° giorno
Facile trekking nell'area dei Sete Cidades
4° giorno
Visita del Lago di Fogo e del Centro di osservazione dei vulcani
5° giorno
Volo per l'isola di Terceira e visita della città di Angra, Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
Nel pomeriggio, "safari marino" per avvistare le balene e i delfini
6° giorno
Trekking del Mistério dos Negros e visita della Grotta Algar do Carvao
7° giorno
Escursione in barca per ammirare le balene e i delfini e volo per l'isola di Pico
8° giorno
Salita del Monte Pico, uno stratovulcano di 2.351 metri o in alternativa visita alle Grutas das
Torre
9° giorno
Mattinata libera. Dopo il pranzo trasferimento in barca all'isola di Faial
10° giorno
Visita della città di Horta e delle sue principali attrazioni. Nel pomeriggio camminata a
Caldeira
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11° giorno
Mattina dedicata alla scoperta del Parco do Capelos. Nel pomeriggio, il magnifico vulcano
Capelinhos ci attende!
12° giorno
In mattinata volo per Milano via Lisbona
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1° giorno
Partenza dall'Italia per l'isola di Sao Miguel nelle Azzorre
Partenza da Milano Malpensa con volo di linea per l’isola di São Miguel, nell’arcipelago
delle Azzorre, via Lisbona. Al nostro arrivo, trasferimento all’Hotel Royal Garden, per la
cena e il pernottamento.
www.azoreshotelroyalgarden.com
2° giorno
Intera giornata dedicata alla scoperta della Valle di Furnas
São Miguel è l’isola più grande dell’Arcipelago, con 62,1 km di lunghezza e 15,8 di
larghezza massima. La superficie di 744,7 km2 ospita più di metà della popolazione
azzoriana: 137.856 abitanti (dati del 2011). São Miguel fu probabilmente scoperta dai
navigatori portoghesi fra il 1427 e il 1431, subito dopo Santa Maria. Il popolamento
iniziale risale al decennio del 1440, sotto la guida di Gonçalo Velho Cabral, e fu
intrapreso da colonizzatori oriundi dalle regioni del Nord, dall’Estremadura,
dall’Algarve e dall’Alentejo. Arrivarono poi anche comunità more ed ebraiche, e altri
stranieri (specialmente francesi e inglesi). I terreni fertili e l’esistenza di insenature
sicure rapidamente fecero dell’isola una piattaforma commerciale. La sua crescita
economica si basò essenzialmente sulla coltivazione ed esportazione del frumento e
del guado, i due prodotti che stimolarono il popolamento dell’isola. Fino al terremoto
dell’ottobre 1522, che lasciò dietro di sé una scia di distruzione, la capitale fu Vila
Franca do Campo. Ponta Delgada conquistò allora un ruolo fondamentale e fu elevata
alla categoria di città nel 1546. L’ultima parte del XVI secolo fu contraddistinta da molti
attacchi corsari; São Miguel fu inoltre occupata da truppe spagnole nel 1582, data la
resistenza azzorriana alle forze militari del nuovo re del Portogallo, Filippo II di Spagna.
Dopo la restaurazione della monarchia portoghese, nel 1640, lo sviluppo commerciale
ricominciò, e si strinsero ulteriormente i legami con il Brasile. L’esportazione delle
arance, principalmente verso la Gran Bretagna, costituì la principale fonte di ricchezza
fra il XVIII e la prima metà del secolo seguente. Risalgono a quest’epoca molte delle
chiese decorate a intaglio dorato, e i palazzi in pietra raffinatamente scolpita che oggi
meravigliano i visitatori. La perdita degli aranceti, in seguito ad alcune infestazioni che
dal 1870 in poi li distrussero, ridusse drasticamente la produzione e fu all’origine di un
flusso di emigrazione verso il Brasile e gli Stati Uniti. L’introduzione di nuove colture –
ananas, tè, tabacco e lino neozelandese (Phormium) – originò una nuova espansione
economica nel XIX secolo. L´economia si mantenne florida durante il Novecento,
principalmente grazie all’allevamento bovino, che alimentò l’industria dedicata alla
trasformazione del latte. Dal 1980 avvenne lo sviluppo del settore terziario, che ora
impiega la maggioranza della popolazione. Il turismo è una delle sfide più recenti di
São Miguel, isola che è anche sede del Governo Regionale delle Azzorre. Il profilo di
São Miguel è caratterizzato da due aree montuose separate da una piattaforma di
bassa altitudine. È detta «Isola verde» per il paesaggio formato dai suoi grandi prati e
dalle macchie forestali che sono state piantate nelle valli scavate dai torrenti e nelle
zone di più difficile accesso. La foresta produttiva micaelense è soprattutto formata da
criptomerie, alberi che possono raggiungere grandi dimensioni, raggruppate in quelle
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dense aree del bosco che si ammirano sulle cartoline illustrate dell’isola. In certe zone,
è ancora presente la flora originale, costituita da specie endemiche quali l’erica, la
Morella faya, l’alloro delle Azzorre e l’agrifoglio, che, oltre a dar vita ad una tavolozza di
svariati toni di verde, offrono rifugio ad un uccello molto raro e speciale: il priôlo
(pyrrulla pyrrulla murina). Dopo la colazione, partenza verso sud, attraversando il
villaggio di Lagoa e il punto panoramico di Caloura. Sosta a Vila Franca (prima capitale
dell’isola) per la visita della città. Riempiendo crateri vulcanici larghi chilometri, è a São
Miguel che si trovano i grandi laghi (lagoas) delle Azzorre. Si arriva nella Valle di
Furnas e visita del Monitoring & Research Centre. Camminata attorno al Lago Furnas
ed esplorazione dell’area geotermica, dove consumeremo il nostro picnic. Nel cratere
vulcanico di Furnas, un altro lago occupa una posizione privilegiata, e colpisce per la
sua estensione e per le rive coperte da una vegetazione lussureggiante ed esotica, che
rende giustizia alla denominazione di “Vale Formoso” attribuita a questa zona di São
Miguel. Dopo il pranzo, camminata nel giardino botanico. Riprendiamo il nostro
percorso verso nord e lungo la strada ci fermiamo a visitare la piantagione di tè e al
punto panoramico di Sta Iria. File di piccoli coni vulcanici e verdi distese ondulate che
terminano bruscamente sull’azzurro del mare: è questo il tipo di vedute offerto dalla
maggior parte dei punti panoramici (miradouros) di São Miguel, dai quali si possono
ammirare gli isolotti lungo la costa, come quello, magnifico, che si innalza a Vila Franca
do Campo, o il faraglione di Mosteiros, glorioso al tramonto. Cena e pernottamento in
hotel.
3° giorno
Facile trekking nell'area dei Sete Cidades (Camminata ai Sete Cidades - 7 km circa 2
ore, facile e lineare)
Il sentiero comincia al punto panoramico di Vista do Rei e termina nel distretto di Sete
Cidades. Il punto d’inizio si trova sul lato occidentale della Cumeeira da Caldeira das
Sete Cidades (il punto più alto della Caldeira). In questa parte del sentiero si possono
osservare a destra, i laghi della Caldeira Seca e quello dei Sete Cidades, mentre a
sinistra si staglia la costa occidentale dell’isola di Sao Miguel. Seguendo il sentiero si
raggiunge la strada che collega Mosteiros a Sete Cidades. Il sentiero si snoda
attraverso una zona classificata come Paesaggio Protetto e, per questa ragione, tutti
noi abbiamo la responsabilità di contribuire alla sua integrità. Il lago è un luogo di miti e
leggende, con il belvedere chiamato Vista do Rei (‘vista del re’): la visione del lago
verde e di quello azzurro, separati da un ponte ad archi, giustifica questo nome. La
leggenda racconta di un re vedovo dal terribile carattere e di sua figlia che vivevano in
un regno nel Mare Occidentale. Egli era un re, signore dell’alchimia e mago che viveva
solo per sua figlia Antilia e che non consentiva che la figlia parlasse ad altre persone.
La principessa era stata allevata da una vecchia governante dopo la morte della
madre. Con il passare degli anni, la principessa diventò una bellissima donna che
attirava l’attenzione di tutti i ragazzi del regno. Tuttavia, il re restringeva i suoi
movimenti al castello e al giardino e pochi erano quelli che riuscivano a vederla.
Aiutata dalla governante, mentre il padre dormiva, la principessa scappava per
esplorare le vicine vallate. Durante una delle sue fughe, lei udì una canzone: la musica
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era bellissima e lei volle scoprire da dove proveniva e vide che era un giovane pastore
che suonava il flauto. Nelle settimane successive lei ritornò nello stesso luogo, per
ascoltare il giovane pastore, fino a che un giorno fu scoperta. Il giovane pastore
s’innamorò della principessa e nei giorni seguenti continuarono a incontrarsi e a
godere della reciproca compagnia fino a che il ragazzo decise di chiedere in moglie la
principessa. Una mattina la coppia bussò alla porta del castello e chiesero ai servi di
parlare con il re. Alla proposta di matrimonio, il re reagì con rabbia, rifiutò, cacciò il
pastore dal castello e proibì alla figlia di rivedere il giovane. La figlia acconsentì ma
incontrò segretamente il giovane quel pomeriggio per comunicargli che non lo
avrebbe più rivisto. Antilia e il pastore piansero tutto il pomeriggio, abbracciati e le loro
lacrime formarono i due bellissimi laghi, uno verde, come il colore degli occhi della
principessa e l’altro blu, come gli occhi del giovane. Il lago è situato all’interno della
caldera del massiccio dei Sete Cidades, un antico vulcano costruito su vari strati di
ceneri, piroclasti e lave basaltiche. Si tratto di uno stato vulcano nato da fasi alternate
di eruzioni esplosive ed effusive. Anche se ideologicamente, il Lagoa das Sete Cidades
è un lago (è diviso da un ponte), molti si riferiscono a esso parlando di due laghi
separati: il Lagoa Verde e il Lagoa Azul che sono chiamati così per il loro colore.
Pranzo in un ristorante tipico. Ritorno a Ponte Delgada e visita delle piantagioni di
ananas che crescono nelle serre.
Cena e pernottamento in hotel.
4° giorno
Visita del Lago di Fogo e del Centro di osservazione dei vulcani
Dopo la colazione, partenza per Ribeira Grande per una breve visita. In essa colpisce
particolarmente il gioco cromatico fra le mura bianche e la pietra intagliata, sia essa
basalto o ignimbrite. Questo effetto di contrasto è visibile non solo nelle chiese (come
quella di Nossa Senhora da Estrela, che presenta anche una scalinata monumentale ed
un singolare campanile nero), ma anche nel ponte degli Oito Arcos (otto archi) o nei
palazzi signorili con i balconi in ferro battuto. Si continua lungo una strada di
montagna verso il Lagoa do Fogo e vista panoramica dell’isola ad un’altitudine di 900
m. Si continua verso sud fino al villaggio di Lagoa. Pranzo in ristorante locale. Dopo il
pranzo, visita del Centro di Osservazione Vulcanologica.
Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno
Volo per l'isola di Terceira e visita della città di Angra, Patrimonio Mondiale
dell'Unesco. Nel pomeriggio, "safari marino" per avvistare le balene e i delfini (Volo
Sao Miguel - Terceira, 40 minuti)
Dopo la colazione, trasferimento in aeroporto in tempo utile per le operazioni
d’imbarco per il volo per Terceira. Al nostro arrivo, trasferimento all’hotel Angra, dove
potremo lasciare i nostri bagagli in attesa che le camere siano disponibili. Pranzo in un
ristorante locale. Nel pomeriggio, passeggiata nella città di Angra de Heroismo,
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classificata come patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1983. Il titolo di “Mui Nobre, Leal
e Sempre Constante” (‘nobilissima, leale e sempre fedele’) attribuito alla città di Angra
do Heroísmo sottolinea l’importanza che essa ebbe nella storia di tutto il Portogallo e,
naturalmente, in quella delle Azzorre. Il rilievo della baia di Angra, specialmente nei
secoli XV e XVI, e l’importanza che la città assunse nello scacchiere politico,
economico e religioso delle Azzorre sono evidenti nel suo ordinamento urbano.
Osservato dall’Alto da Memória o dal belvedere del Monte Brasil, il centro storico di
Angra do Heroísmo appare come un elaborato ricamo di vie, vicoli, chiese, palazzi,
case signorili, monumenti, piazze e giardini che generazioni di cittadini coscienti hanno
saputo conservare e tramandare fino ai giorni nostri, lottando addirittura contro le
forze telluriche. È quanto l’UNESCO ha riconosciuto, inserendo il centro storico di
Angra do Heroísmo nella lista dei luoghi considerati patrimonio mondiale. L’imponente
fortificazione di São João Baptista, nella città di Angra do Heroísmo, costruita circa
400 anni fa, è un esempio unico di architettura militare azzorriana e si erige come a
difesa dell’identità urbana. Palazzi, chiese, conventi e musei sono tutti luoghi aperti al
pubblico: si possono dunque vistare la Cattedrale, il Palazzo dei Capitani Generali, il
Palazzo del Comune, la Chiesa di São Gonçalo e Palazzo Bettencourt (ma si tratta solo
di alcuni esempi fra tanti altri possibili). Angra sembra fatta per essere scoperta senza
seguire itinerari prefissati: andare in giro senza fretta permette di osservare facciate in
pietra intagliata (in trachite) ed intonaci dai colori squillanti, balconi in ferro battuto e
finestre cariche di ornamenti. Nel comune di Praia da Vitória si è sviluppata la
cosiddetta ‘architettura di Ramo Grande’ o ‘Casa di Ramo Grande’, che predomina nel
campo della costruzione: si tratta di abitazioni rurali in cui sono utilizzate grandi lastre
di pietra, o pietra intagliata con minuziosa abilità (fu in genere usata l’ignimbrite, una
roccia vulcanica molto peculiare e grandemente diffusa in questa zona). Disseminate in
tutta la pianura di Ramo Grande, in molti casi le abitazioni si fanno notare per le loro
dimensioni e per le costruzioni annesse, che derivavano dalle necessità indotte dalla
produzione agricola: anche queste furono costruite utilizzando lastre accoppiate di
pietra ignimbritica. In varie località di Terceira si trovano poi gli impérios (‘imperi’,
piccole costruzioni dedicate al culto dello Spirito Santo), architettonicamente bizzarre
e dotate di facciate dai colori vivissimi: sono divenuti immagini-simbolo dell’isola e,
meritano di essere osservati con attenzione. Numerose tenute e ville, spesso adattate
ad unità di alloggio turistico, costituiscono un importante complemento della ricca
architettura profana e dell’atmosfera aristocratica dell’isola. L’isola di Terceira respira
cultura da tutti i pori. Sono numerose le istituzioni e le associazioni culturali, le
compagnie teatrali ed i luoghi di esposizione che contribuiscono alla sua promozione.
È il caso del Museo di Angra do Heroísmo, installato nel Convento di São Francisco,
con le sue ragguardevoli collezioni di storia militare e di storia dei trasporti del XVIII e
XIX secolo.
Nel pomeriggio, “safari marino” per avvistare i delfini e le balene che popolano in gran
numero le acque delle Azzorre.
Cena e pernottamento all’Hotel Angra.
www.angragardenhotelazores.com
Hotel Angra Garden. Situato nel centro storico di Angra do Heroismo è stato il primo
hotel della città. Completamente rinnovato, mantiene tuttavia l’atmosfera dell’epoca.
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 11
6° giorno
Trekking del Mistério dos Negros e visita della Grotta Algar do Carvao (Trekking del
Mistério dos Negros - 5 km, circa 2 ore e mezzo. Percorso circolare di media
difficoltà.)
La nostra giornata è dedicata alla scoperta, a piedi, del Mistério dos Negros e alla visita
della condotta vulcanica di Algar do Carvấo. Il sentiero comincia e finisce, dove è
situata la grotta conosciuta come Gruta do Natal, vicino al Lagoa do Negro e richiede
circa tre ore di cammino. S’inizia su un sentiero di terra battuta fino ad arrivare a un
cancello di legno. Oltrepassato il cancello, si continua attraverso un prato fino a
raggiungere un altro cancello di legno, dopo il quale il sentiero si restringe. Il paesaggio
cambia e si cammina in un bosco di brugo (Calluna vulgaris), erica (Erica azorica) e
ginepri (Juniperus brevifolia), ai lati del lago Vale Fundo. A un certo punto, una piccola
deviazione ci porterà ad ammirare il lago da un’altra prospettiva. Ritornati sul nostro
cammino, avremo la possibilità di ammirare molte piante native come il ginepro, i
mirtilli delle Azzorre (Vaccinium cylindraceum), alloro (Laurus sp.), alloro Portoghese
(Viburnum tinus), agrifoglio (Ilex perado), mirto del Capo (Myrsine retusa). Si arriva
infine ai “Dark Mysteries”, tre cupole formate da depositi di lava recenti, ancora privi di
piante. Il sentiero prosegue lungo due di questi ‘misteri’, attraverso un terreno molto
accidentato. Passata quest’area, il sentiero diventa più facile e ci conduce presto in
un’altra via più stretta che si snoda lungo un bosco di cedri giapponesi. Oltrepassato il
bosco, si giunge in un prato e poi in una strada asfaltata. A poca distanza il cono
vulcanico secondario di Pico Gaspar. Il suo cratere è ricco di specie che si trovano solo
in questo luogo. Continuiamo il nostro cammino sino ad arrivare alla Gruta de Natal.
Pranzo a picnic. Dopo il pranzo visita della grotta Algar do Carvão. I ricordi dell’attività
vulcanica assumono a Terceira forme peculiari, spettacolari e facilmente visitabili.
Quanto alla realtà sotterranea, merita una menzione speciale, l’Algar do Carvão, in cui
si possono vedere i resti di un’antica condotta vulcanica, che colpisce per la sua
vastità. Dalla sua volta pendono le più grandi stalattiti di silicio del mondo. La Gruta do
Natal, un tunnel di lava, suscita meraviglia per la successione di corridoi stretti e lunghi
e per le forme e i colori diversi che assumono le pareti, il suolo e il soffitto: la grotta
sembra davvero un luogo mistico. Alla superficie, le Furnas do Enxofre costituiscono
l’eloquente testimonianza della forza del vulcanismo azzoriano: il paesaggio è
dominato da fumarole circondate da terreni rossastri, il cui colore contrasta con il
verde del muschio e della restante vegetazione. L’atmosfera è calda, e si avverte il
peculiare odore dello zolfo.
Al termine delle nostre visite, rientro lungo la costa nordovest fino a Biscoitos. Cena e
pernottamento in hotel.
Nota bene. L’Algar do Corvão è visitabile solamente da giugno a settembre.
7° giorno
Escursione in barca per ammirare le balene e i delfini e volo per l'isola di Pico (Volo
Terceira - Pico, circa 30 minuti. Escursione in barca 3 ore.)
12 | IL TUO VIAGGIO
Dopo la colazione, lasciamo a piedi il nostro hotel per andare alla marina di Angra do
Heroismo per l’escursione in barca per avvistare le balene e i delfini (tre ore). Al rientro
dalla nostra escursione, pranzo in un ristorante locale. Dopo il pranzo, trasferimento in
aeroporto per il volo pomeridiano per l’isola di Pico. Al nostro arrivo, trasferimento
all’Hotel Caravelas per la cena e il pernottamento.
www.hotelcaravelas.com.pt
8° giorno
Salita del Monte Pico, uno stratovulcano di 2.351 metri o in alternativa visita alle
Grutas das Torre (Salita e discesa del Monte Pico, dalle 6 alle 8 ore)
Dopo la colazione, partenza per la base del Monte Pico, uno strato vulcano a 2.351
metri che ha eruttato l’ultima volta nel 1720. Il cratere sulla sua cima ha un diametro di
500 metri ed è profondo 30 metri. Al suo interno di trova un cono vulcanico al quale i
portoghesi hanno dato il nome di Piquinho, ‘piccolo Pico’. Il punto di partenza della
camminata si trova a 1.200 metri. I primi minuti della salita il sentiero è di terra o
fangoso, a seconda delle condizioni atmosferiche. Dopo 15 minuti, il terreno diventa
roccia lavica fino alla cima. Raggiunta la cima si può vedere il Piquinho che rappresenta
l’ultima parte della salita e anche quella più difficile. Pranzo a pic-nic. Al termine
dell’escursione, rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Nota bene. Non è necessario essere un’atleta per compiere questa ascesa, ma è
richiesta una buona condizione fisica ed è importante indossare un paio di scarponcini
da trekking alti per evitare il rischio di distorsioni. La salita comincia a 1.231 metri e la
cima si trova a 2.351 metri, quindi un dislivello di 1,120 metri. Per la salita e la discesa del
vulcano bisogna calcolare dalle 5 alle 8 ore a seconda del livello fisico.
In alternativa a questa escursione, in caso di maltempo e di non buone condizioni
fisiche dei partecipanti, sarà prevista una visita alle Grutas das Torres. Si tratta di una
grotta di lava, una formazione geologica di origine vulcanica formata dal flusso e dal
raffreddamento dei fiumi di lava. Questa grotta si è formata da una serie di flussi di
lava pāhoehoe che origina dal cono parassitario del Cabeco Bravo, dai 500 ai 1500
anni fa. Le grotte sono un gruppo di tubi di lava interconnessi che variano dai 0.5 ai 22
metri di larghezza, creati da lava di tipo pāhoehoe e ‘a’ā, generata durante diversi
momenti geologici. Ha un’altezza che varia tra i 1,5 metri e 15 metri. Con una lunghezza
stimata di circa 5.2 km è la più lunga grotta di lava delle Azzorre. L’unicità della grotta
è nel suo impressionante sistema di drenaggio che può essere capito dalla presenza di
più di sette strati sulle pareti. Gruta das Torre è una delle 17 grotte nell’isola di Pico. E’
stata dichiarata monumento naturale nazionale dal Dipartimento Ambientale
Portoghese nel 2004. La Gruta das Torres è situata nel versante occidentale più basso
del Monte Pico. La grotta ha due entrate. Un certo numero di tunnels secondari
mostrano delle impressionanti formazioni geologiche, stalattiti, stalagmiti, lava, banchi
di lava e palle di lava. La lava liquida che è gocciolata dal tetto della Grotta ha formato
delle stalattiti pittoresche e molte altre formazioni. All’interno del tunnel è umido, dato
che l’acqua gocciola dal soffitto e c’è una temperatura costante di 16° C.
9° giorno
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 13
Mattinata libera. Dopo il pranzo trasferimento
(Trasferimento in barca Pico - Faial, circa 30 minuti)
in
barca
all'isola
di
Faial
Mattinata libera per relax, shopping o passeggiate. Pranzo in hotel. Dopo il pranzo,
trasferimento al porto Madalena, dove ci imbarcheremo per raggiungere l’isola di Faial
(30 minuti). Al nostro arrivo al porto di Horta, trasferimento all’Hotel Faial. Cena e
pernottamento.
www.faialresorthotelazores.com
10° giorno
Visita della città di Horta e delle sue principali attrazioni. Nel pomeriggio camminata
a Caldeira (Camminata a Caldeira - 8 km, circa 2.30/3 ore)
Nella mattinata visiteremo la città di Horta e i suoi principali punti d’interesse.
L’anfiteatro naturale composto dalle insenature di Horta e Porto Pim, attorno alle quali
si sviluppa il centro abitato e vari edifici della città di Horta possono essere ammirati
dai posti d’osservazione situati sul Monte da Guia e sulla Ponta da Espalamaca. Fa
spicco l’imponente chiesa di São Salvador, dall’interno riccamente decorato in legno
intagliato coperto d’oro e pannelli di azulejos. L’architettura delle case denota lo spirito
internazionale e il secolare carattere cosmopolita dell’isola. Alle testimonianze più
antiche di questo cosmopolitismo si sono aggiunte, nel Novecento, le abitazioni
costruite per alloggiare le comunità d’inglesi, tedeschi e francesi che lavoravano presso
le stazioni telegrafiche e di comunicazione via cavo. L’ambiente eclettico continua ad
essere una prerogativa di Horta, dove si trova il mitico Peter Cafè Sport, luogo
d’incontro tra viaggiatori e velisti di tutto il mondo. L’intrico di vie e viuzze
accompagna la collina e scende fino al livello del mare, confluendo sul lungomare e
sboccando presso il porto turistico di Horta. Questa infrastruttura nautica, inaugurata
nel 1986, è il moderno prolungamento di un porto e di una baia dotati di secolare
importanza. La tradizione vuole che tutti i navigatori lascino qui una pittura sul
cemento grigio del molo: se si fa, l’imbarcazione arriverà sicura alla sua meta, per cui il
viaggio potrà essere ripreso d’animo lieto, dopo aver fatto il proprio dovere! E’ per
questo che chi arriva al porto turistico si trova di fronte ad una galleria d’arte a cielo
aperto: il mondo intero trova posto sul molo di un porto azzoriano, rappresentato da
coloriti e creativi disegni e pitture. Parte della storia di Faial può essere conosciuta
visitando il Museo di Horta, installato nell’antico Collegio dei Gesuiti, grazie alle sue
collezioni documentali, etnografiche, fotografiche ed artistiche. Nelle costruzioni di
quella che fu la Fábrica da Baleia di Porto Pim funziona ora un nucleo museologico che
espone macchine ormai in disuso e una variata raccolta di utensili legati all’attività
baleniera. E, ancorato presso il Peter Cafè Sport, il Museo dello Scrimshaw mostra una
preziosa collezione di oggetti in dente e osso di balena, intagliati o lavorati a
bassorilievo, testimoni di un’epoca in cui le balene erano la fonte di reddito di
numerose famiglie dell’arcipelago e l’ispirazione degli artigiani locali. I lavori realizzati a
Faial in midollo di fico sono così famosi che il Museo di Horta possiede una sala
interamente occupata dal lascito di Euclides Rosa, grande maestro e divulgatore di
quest’arte. I motivi dei delicati oggetti sono vari, rappresentando fiori, imbarcazioni,
animali e edifici rilevanti. La Scuola di Artigianato di Capelo cerca di conservare e
14 | IL TUO VIAGGIO
dinamizzare il talento degli artigiani locali, che si esprime anche in fiori di squame di
pesce e in ricami in fili di paglia su tulle. Dopo il pranzo, camminata a Caldeira. Simbolo
genetico dell’isola, Caldeira (‘caldaia’) stupisce per la sua immensità e per il
rivestimento di fiori, piante e alberi che luccicano al sole. Le pareti di questa
depressione vulcanica, con un perimetro di sette chilometri, sono coperte da Morella
faya, alloro delle Azzorre, muschio, felci e altre specie endemiche. Sul fondo, 450 metri
sotto il belvedere di Caldeira, un laghetto intermittente e un piccolo cono vulcanico,
rivestito dai resti della primitiva foresta laurisilva, coprono il paesaggio di un
appassionante gioco cromatico.
Nota: non è consentito scendere nel fondo della Caldeira.
11° giorno
Mattina dedicata alla scoperta del Parco do Capelos. Nel pomeriggio, il magnifico
vulcano Capelinhos ci attende! (Camminata nel Parco do Capelos - 7 km, lineare,
circa 2.30/3 ore)
Il sentiero inizia vicino al Parco Foresta (Trupes do Capelo) e termina al Núcleo
Museológico dos Capelinhos. E’ lungo circa 7 km ed è caratterizzato da una grande
diversità biologica e geologica. Durante il percorso, ci sono due deviazioni che ci
consentono di accedere a due coni vulcanici. Inizialmente la strada è asfaltata, ma
poco dopo diventa sterrata e sale lentamente fino a Cabeço Verde (un cono vulcanico
con una caldera al suo interno). Da qui si gode un magnifico panorama sul Cabeço do
Fogo (a est), centro della prima eruzione storica (1672) e dell’antico fiume di lava
associato a questa eruzione. Quando si raggiunge la lapilli road, andando verso ovest,
si raggiunge Caldeirão, vicino cui si trova Furna Ruim, un vecchio camino vulcanico,
con una profondità di 55 metri. In questo luogo si possono vedere alcuni esemplari di
victorian box (Pittosporum undulatum). Poco oltre si trova l’Algar do Carvão, una delle
più antiche formazioni vulcaniche della penisola di Capelo. Tutto intorno, bellissimi
arbusti di agrifoglio. Continuando a salire si arriva fino a Cabeço do Canto, da cui si
gode un’eccellente vista del Vulcano Capelinhos, testimone dell’ultima eruzione
manifestatasi alle Azzorre, che ha aggiunto terra alla terra che già esisteva. Entrare in
questa zona è come atterrare sulla superficie lunare: il grigio delle ceneri e delle scorie
vulcaniche emesse tra il 1957 e il 1958 comincia solo adesso a essere invaso dal verde
della vegetazione, che testardamente cerca di colonizzare questo nuovo territorio.
Sulle scoscese coste di Capelinhos e di Costado da Nau sono visibili le viscere di questi
vulcani, in una sequenza di rocce, stratificazioni e profili contrastanti, formando un
sorprendente gioco di colori e spessori. Meta d’eccellenza della comunità scientifica
internazionale, il Vulcano di Capelinhos forzò a emigrare quella parte della popolazione
di Faial cui toccò in sorte la pesante eredità di case, terreni e piantagioni distrutte, in
uno scenario di calamità che il vecchio faro testimoniò silenziosamente. Ai nostri giorni,
la torre, non più illuminata, fa parte del magnifico Centro di Interpretazione, provvisto
delle più moderne tecniche espositive multimediali. La visita a questo centro termina
salendo in cima al faro, esperienza visiva ed emotiva senza paragoni. Pranzo a pic-nic
nel parco. Nel pomeriggio, visita del Vulcano Capelinhos e dell’Interpretation Center of
Capelinhos. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 15
12° giorno
In mattinata volo per Milano via Lisbona
Dopo la colazione, trasferimento in aeroporto per il volo per Milano, via Lisbona.
L’arrivo è previsto in tarda serata.
16 | IL TUO VIAGGIO
1.
Caldeira, isola di Faial 2. Isola di Faial 3. Isola di Sao Miguel
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 17
Quota Individuale di partecipazione da Milano
Minimo 10 partecipanti
Con Esperto Kel 12.
Massimo 16 partecipanti
€ 3,550.00
Supplementi per persona
Supplemento singola
€ 580.00
Tasse aeroportuali/fuel surcharge
€ 180.00
Quota di gestione pratica € 80.00
Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento
del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio, cosi come determinato
dalla tabella premi seguente:
Costo individuale del viaggio fino a
€ 1.000,00
€ 2.000,00
€ 3.000,00
€ 4.000,00
€ 5.000,00
Oltre € 5.000,00 sull’eccedenza
Premio individuale
€ 31,00
€ 63,00
€ 94,00
€ 125,00
€ 156,00
3%
Le condizioni di polizza sono riportate sul catalogo Kel12 e riguardano sia
l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di
annullamento.
Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio.
PENALI DI ANNULLAMENTO






10% della quota di partecipazione sino a 45 giorni di calendario prima della
partenza;
20% della quota di partecipazione da 44 a 31 giorni di calendario prima della
partenza;
30% della quota di partecipazione da 30 a 18 giorni di calendario prima della
partenza;
50% della quota di partecipazione da 17 a 10 giorni di calendario prima della
partenza;
75% della quota di partecipazione da 9 giorni di calendario prima della partenza
fino a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza;
100% della quota di partecipazione dopo tali termini.
18 | IL TUO VIAGGIO
Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà
durante lo svolgimento del viaggio stesso.
Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il
corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. La
copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto.
Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno
successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della
partenza.
La quota comprende:







Voli internazionali Milano Malpensa/Ponta Delgada e Horta/Milano Malpensa via
Lisbona
Voli domestici Ponta Delgada/Terceira/Pico
Trasferimento in barca dall’isola di Pico a quella di Faial
Trattamento di pensione completa nelle strutture citate nel programma dalla cena
del 1° giorno alla colazione del 12° giorno
Transfers ed escursioni come da programma
Guida locale
Esperto Kel12 al raggiungimento del minimo previsto
La quota non comprende:



Tax & fuel
Mance e spese personali
Quanto non espressamente citato in “La quota comprende”
Partenza
Rientro
16/09/2017 (sabato)
27/09/2017 (mercoledì)
Stagionalità
Note
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 19
Informazioni pratiche Portogallo
FORMALITA’
Per i turisti italiani è richiesto il Passaporto o carta d’identità validi per l’espatrio, per
un soggiorno massimo di tre mesi.
Per guidare è sufficiente la patente italiana.
DISPOSIZIONI SANITARIE
Nessuna vaccinazione è richiesta.
La tessera sanitaria magnetica sostituisce il modulo E111 rilasciato dalle Asl e garantisce
l’assistenza nei Paesi della UE e dunque anche in Portogallo.
Le farmacie sono ben fornite, i farmacisti parlano in genere inglese e possono anche
fornire farmaci per i quali in Italia è richiesta la ricetta medica.
CLIMA
A nord, ovvero nella parte più montuosa del Paese, il clima è decisamente atlantico,
con abbondanti precipitazioni e l'influsso dell'oceano, attenuato dalla presenza di
correnti fredde che lambiscono le coste. A sud di Lisbona e del Capo da Roca (la
punta più occidentale), l'effetto della bassa latitudine prende il sopravvento e si
accentua l'aridità, conseguenza di scarse piogge. Infine, in Algarve, l'estrema regione
meridionale prospiciente l'Africa e protetta alle spalle da alcuni rilievi, il clima diventa
subtropicale.
Isole Azzorre. Il clima delle Azzorre è molto mite: è subtropicale oceanico, fresco per
molti mesi e piacevolmente caldo in estate: dunque non si tratta di un paradiso
tropicale. L'arcipelago delle Azzorre, che costituisce una regione autonoma
portoghese, si trova in pieno oceano Atlantico alla stessa latitudine della Sicilia e della
Calabria; l'influenza dell'oceano rende però il clima ancora più mite di quanto non sia
nelle nostre regioni meridionali. Infatti, le temperature invernali, che vanno dagli 11/12°C
di notte ai 15/17 di giorno, assomigliano a quelle di Palermo nel mese di marzo, mentre
quelle estive, che vanno dai 18/20 di minima ai 24/26 di massima, assomigliano a
quelle della prima metà di giugno sempre nel capoluogo siciliano. Col passare dei mesi
alle Azzorre le temperature variano lentamente, per cui le massime superano i 20 gradi
soltanto da giugno a ottobre. I record del caldo alle Azzorre sono molto contenuti: le
temperature non raggiungono quasi mai i 30 gradi neanche in estate. Nelle notti
invernali, in compenso, le temperature scendono raramente sotto i 7/8 gradi.
Ecco le temperature medie di Ponta Delgada.
Ponta Delgada
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Min (°C)
12
11
12
12
13
15
17
18 18 16 14
13
Max (°C)
17
17
17
18
20 22 24 26 25 22 20 18
Per fare i bagni, l'oceano è abbastanza fresco, ma non proibitivo, almeno per chi non è
freddoloso: la temperatura dell'acqua è di 22 gradi a luglio, e raggiunge i 23 ad agosto
e settembre.
20 | IL TUO VIAGGIO
Ponta Delgada
Mare (°C)
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
17
16
16
16
17
19
22
23
23
21
19
18
Se è vero che hanno un clima mite, e che hanno dato il nome al famoso anticiclone che
porta il bel tempo sul Mediterraneo, non bisogna pensare che alle Azzorre il tempo sia
sempre soleggiato. Infatti nei mesi autunnali e invernali le piogge sono frequenti, e in
alcune isole (quelle nord-occidentali) anche abbondanti. Il totale delle precipitazioni
annue, che scende sotto gli 800 millimetri nell'isola di Santa Maria (l'isola più a sudest), supera di poco gli 800 nell'isola di Santa Barbara, mentre supera i 1.000 mm nelle
altre isole. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, le piogge sono un po' più rare e meno
abbondanti, ma si verificano comunque 5/7 giorni di pioggia al mese, come a
settembre nelle città italiane del centro-nord. L'abbondanza delle piogge rende verde
e fiorito il paesaggio; i fiori naturalmente sbocciano soprattutto in primavera e
colorano il paesaggio, come dimostra anche il nome dell'isola più occidentale, la
piovosissima Flores.
Anche il soleggiamento alle Azzorre non è abbondante, soprattutto nel periodo
ottobre-aprile, quando i cieli sono spesso nuvolosi. Non mancano le tempeste di vento
nel periodo novembre-marzo.
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO
Abbigliamento decisamente informale e comodo. Deve essere funzionale al clima.
Meglio non dimenticare una giacca per la pioggia (specie nelle Azzorre e nel Nord) e
qualche capo più pesante (pile, golf). Il solito consiglio rimane quello di vestirsi a strati,
soprattutto per un viaggio in primavera o autunno.
Per le Azzorre si consiglia anche un paio di scarpe leggere per il trekking.
FUSO ORARIO
Portogallo continentale e Madeira: - 1 rispetto all’Italia (ora legale in vigore da marzo a
settembre).
Isole Azzorre: - 2.
VALUTA
La valuta è l’euro. Le carte di credito sono generalmente accettate ovunque. In qualche
piccolo paese o nelle zone rurali sono meno accettate.
LINGUA
La lingua ufficiale del Paese è il portoghese. Più facile da leggere che da capire quando
è parlata (la pronuncia è molto particolare, con molte nasali, molti suoni dolci, tipo la j
francese, accenti quasi di una lingua orientaleggiante, con qualcosa di genovese, per
noi). Il portoghese è una lingua romanza formatasi su un ceppo neolatino ed è una
delle lingue più diffuse, parlata da oltre 180 milioni di persone e in quattro continenti,
oltre all’Europa, Brasile, Africa (Guinea Bissau, Capo Verde, Mozambico, Angola),
Estremo Oriente (Timor, Macao e Goa).
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 21
Comunque inglese e francese sono piuttosto diffusi.
RELIGIONE
Il 95% della popolazione è cattolico, ma i Portoghesi mescolano rituali antichi di
derivazione pagana, legati alla vita della terra e alla pesca, con il culto cattolico,
creando ibridi di grande effetto. Vergine, Santi, Angeli sono alla base di ogni festa
sacra che evolve necessariamente in festa popolare, con balli, canti, fiere artigianali. Il
culto della Vergine è diffuso un po’ dappertutto e prevede celebrazioni di valenza
internazionale.
PREFISSI TELEFONICI
Per telefonare dall’Italia al Portogallo occorre comporre lo 00351 + numero dell’utente;
dal Portogallo in Italia 0039 + numero dell’utente.
Cellulari. Gli operatori locali utilizzano tecnologia GSM 900-1800. La copertura Gsm è
ottima.
VOLTAGGIO
La corrente è a 220 volts; le prese sono a due o tre buchi rotondi; utili gli adattatori in
uso anche in Italia.
CUCINA
Ricca, gustosa, fatta di ingredienti semplici in cui predomina naturalmente il pesce, la
cucina portoghese è sempre una piacevolissima sorpresa. A fare la parte del leone è il
merluzzo: si dice esistano 365 ricette diverse, una per ogni giorno dell’anno, bollito,
arrosto, alla brace….Ma un pranzo portoghese-tipo è completo di tutto, dall’antipasto al
dolce.
Azzorre. Una cucina varia, in cui sono equamente presenti piatti di pesce e piatti di
carne e profondamente legata a tradizioni di tipo religioso: pranzo e cena iniziano di
regola con stuzzichini fatti di piccole formaggette fresche, accompagnate da una
salsina piccantissima a base di peperoncino e da olive. A parte alcune tipicità locali si
trovano un po’ dappertutto aragoste e frutti di mare. Quindi, polipo al vino, bistecche
di tonno, pesce fresco cucinato con semplicità, alla griglia o al vapore e zuppa di
pesce. Tra i piatti di carne, lo stufato, la pezza di bue leggermente affumicata, il maiale
in salsa piccante, le salsicce di maiale e salsicce in genere di pollo o coniglio,
aromatizzate con un tipo particolare di aglio. Ampia la scelta di dolci spesso legata
all’antica tradizione conventuale.
22 | IL TUO VIAGGIO
Informazioni generali
NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO
Biglietto aereo
Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le
disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale
che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di
linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di
viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo
più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio
per i viaggiatori.
Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in
formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto
cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi
verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del
passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli
estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore
aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da
passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato
direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento
della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche
secondo nome o cognome se li avete).
Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano):
 un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza +
profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36
del 28 gennaio 1987)
 una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile
 un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD
 un soprabito o impermeabile
 un ombrello o bastone da passeggio
 un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare
 articoli da lettura per il viaggio
 culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio
 articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno
dell’aeroporto e sugli aeromobili
 medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici
strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i
predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica
 liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o
equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di
plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non
eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20)
separatamente dall’altro bagaglio a mano.
Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi,
creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia,
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 23
contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze
in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di
analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve
intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia
necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip
oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta
possa essere richiusa.
É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf,
utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non
includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc.
Bagaglio da spedire a seguito del passeggero
Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito
anche all’interno del bagaglio.
Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso
sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i
limiti imposti, questo può comportare un costo elevato.
Articoli vietati nel bagaglio
 E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli:
 esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi
 gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi)
come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole
lanciarazzi e pistole per starter
 sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi;
sostanze infettive e velenose
 sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti
 congegni di allarme
 torcia subacquea con batterie inserite
Modalità di reclamo:
In caso di MANCATA RICONSEGNA/DANNEGGIAMENTO del bagaglio registrato (il
bagaglio consegnato al momento dell’accettazione e per il quale viene emesso il
“Talloncino di Identificazione Bagaglio”) all’arrivo a destinazione si deve APRIRE UN
RAPPORTO DI SMARRIMENTO O DI DANNEGGIAMENTO BAGAGLIO facendo
contestare l’evento, prima di lasciare l’area riconsegna bagagli, presso gli Uffici Lost
and Found dell’aeroporto di arrivo, compilando gli appositi moduli, comunemente
denominati P.I.R – Property Irregularity Report.
SMARRIMENTO DEL BAGAGLIO – Se entro 21 giorni dall’apertura del “Rapporto di
smarrimento bagaglio” non fossero state ricevute notizie sul ritrovamento, inviare tutta
la documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento.
RITROVAMENTO DEL BAGAGLIO SMARRITO – In caso di ritrovamento del bagaglio,
entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la
documentazione di seguito specificata all’Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza
24 | IL TUO VIAGGIO
Bagagli della compagnia aerea con la quale si è viaggiato per l’avvio della pratica di
risarcimento delle spese sostenute.
Documentazione necessaria per entrambi i casi:
 il codice di prenotazione del volo in caso di acquisto via internet oppure l’originale
della ricevuta in caso di biglietto cartaceo;
 l’originale del P.I.R rilasciato in aeroporto;
 l’originale del talloncino di identificazione del bagaglio e la prova dell’eventuale
avvenuto pagamento dell’eccedenza del bagaglio;
 un elenco del contenuto del bagaglio nel caso di bagaglio smarrito;
 un elenco dell’eventuale contenuto mancante nel caso di bagaglio ritrovato;
 gli originali degli scontrini e/o ricevute fiscali nei quali sia riportata la tipologia
della merce acquistata (in relazione alla durata dell’attesa) in sostituzione dei
propri effetti personali contenuti nel bagaglio;
 indicazione delle coordinate bancarie complete: nome e indirizzo della Banca,
codici IBAN, ABI, CAB, numero di C/C, codice SWIFT nel caso di conto estero e
nome del titolare del conto corrente; se i suddetti dati non si riferiscono
all’intestatario della pratica, specificare anche l’indirizzo di residenza, numero di
telefono, numero di fax (se disponibile), l’indirizzo e-mail (se disponibile).
Importante – “Partenze da altre città”
La normativa aerea è estremamente complessa e articolata. Riteniamo quindi doveroso
darvi alcune indicazioni, confermandovi che, comunque, tutto lo staff addetto alle
prenotazioni resta a disposizione per informazioni, consigli, chiarimenti.
Le partenze da “altre città” diverse da quelle pubblicate in catalogo, sono quasi
sempre possibili ma, soprattutto se non sono operate dallo stesso vettore della tratta
internazionale, seguono disposizioni particolari che è giusto conoscere, anche perché
eventuali ritardi/cancellazioni o altro non comportano responsabilità né dei vettori né
della Kel12. Eseguiremo tutte le pratiche necessarie per farvi partire nel modo più
comodo e dalla città che preferite, ma con le opportune avvertenze e informandovi
che, se non esiste un accordo tra la compagnia che opera il volo internazionale e quelle
che effettuano la prima tratta, devono essere emessi due biglietti differenti e questo
comporta a volte la necessità di un doppio imbarco dei bagagli. Informandovi inoltre
che la perdita del volo internazionale non comporta riprotezione, rimborsi o
assunzione delle eventuali spese di hotel da parte della compagnia aerea e di Kel 12.
In base al Contratto di Trasporto, i vettori faranno il possibile per trasportare i
passeggeri e i bagagli con ragionevole speditezza. I vettori possono sostituire senza
preavviso altri vettori e l’aeromobile, e possono modificare e omettere, in caso di
necessità, le località di fermata indicate sul biglietto. Gli orari possono essere variati e
non costituiscono elemento essenziale del contratto. I vettori non assumono
responsabilità per le coincidenze.
INFORMAZIONI RELATIVE AL VIAGGIO
Documenti per l’espatrio
Ricordiamo che, considerata la variabilità della normativa in materia, le informazioni
relative ai documenti di espatrio sono da considerarsi indicative e riguardano
ISOLE AZZORRE: VULCANI E BALENE | 25
esclusivamente cittadini italiani e maggiorenni. Ogni partecipante è tenuto a
controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che normalmente non
deve scadere entro sei mesi dalla data di ingresso nel paese), la presenza di diverse
pagine libere (il numero varia a seconda dell’itinerario scelto e dunque visti necessari).
Si consiglia di avere sempre con sé una copia conforme all’originale del passaporto e di
eventuali vaccinazioni internazionali, e di tenerle separate dai documenti originali.
L'impossibilità per il cliente di iniziare e/o proseguire il viaggio a causa della mancanza
e/o dell’irregolarità dei prescritti documenti personali (passaporto, carta d'identità,
vaccinazioni, etc.) non comporta responsabilità dell'organizzatore.
MARCA DA BOLLO ABOLITA DAL 24/6/2014
Dal 24 giugno 2014 è abolita la tassa annuale del passaporto ordinario da € 40,29.
Pertanto tuti i passaporti, anche quelli già emessi, saranno validi fino alla data di
scadenza riportata all'interno del documento per tutti i viaggi, inclusi quelli extra UE,
senza che sia più necessario pagare la tassa annuale da € 40,29
www.poliziadistato.it/articolo/10301-Il_Rilascio/
Segnaliamo a chi viaggia con minori che posso esserci particolari limitazioni per
ciascun paese riguardanti la necessità di avere copia CERTIFICATO di NASCITA, o altri
documenti vi preghiamo di verificarlo con largo anticipo prima della partenza
Norme valutarie in Italia
Ai sensi del Reg. CE 1889/2005 del 26.10.2005 (aggiornamento del 15.06.2007) ogni
persona fisica in entrata o in uscita dall’Unione Europea ha l’obbligo di dichiarazione in
DOGANA delle somme di denaro contante e strumenti negoziabili al portatore
trasportati d’importo pari o superiore a 10.000 euro.
Assicurazioni
Per quanto riguarda le disposizioni assicurative vi invitiamo a leggere con attenzione la
relativa polizza. In caso di sinistro, malattia o infortunio durante il viaggio, Vi
preghiamo di provvedere immediatamente a informare l’assicurazione comunicando il
numero indicato nella polizza ricevuta con i documenti di viaggio.
Imprevisti
Gli itinerari pubblicati sono stati elaborati in modo da essere realizzati con puntualità e
precisione. Particolari situazioni possono tuttavia determinare variazioni nello
svolgimento dei servizi previsti: voli, orari, itinerari aerei e alberghi possono essere
modificati a discrezione dei vari fornitori e sostituiti con servizi di pari livello. Il
verificarsi di cause di forza maggiore quali scioperi, avverse condizioni atmosferiche,
calamità naturali, disordini civili e militari, sommosse, atti di terrorismo e banditismo e
altri fatti simili non sono imputabili all'organizzazione. Eventuali spese supplementari
sostenute dal partecipante non potranno pertanto essere rimborsate, e non lo saranno
le prestazioni che per tali cause dovessero venir meno e non fossero recuperabili.
Inoltre l'organizzazione non è responsabile del mancato utilizzo di servizi dovuto a
ritardi o cancellazioni dei vettori aerei.
26 | IL TUO VIAGGIO
Disservizi
Come indicato nelle Condizioni di Partecipazione, eventuali contestazioni in merito a
difformità di prestazioni rispetto a quanto contrattualmente previsto, rilevate in corso
di viaggio, dovranno essere riferite quando e se possibile al nostro rappresentante sul
luogo. E’ comunque necessaria la notifica scritta a Kel 12 entro 10 giorni dalla data di
rientro in Italia. Le eventuali richieste di rimborso relative a servizi non usufruiti saranno
documentate da una dichiarazione che richiederete al rappresentate locale, e che
attesterà il mancato godimento dei servizi stessi.
Convenzione CITES
Il 1° giugno 1997 è entrato in vigore il Regolamento Comunitario che dà attuazione alla
Convenzione CITES di Washington a proposito d’importazione di animali e parti di
animali protetti perché a rischio di estinzione. Sono previste multe fino a 130.000 euro
per chi porta in Italia souvenir realizzati con animali protetti, animali vivi, anche se
acquistati legalmente nel paese di origine.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 17 della Legge n. 38/2006:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati concernenti la
prostituzione e la pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero”.
Data ultimo aggiornamento 19/10/2015
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