Dalla comunicazione delle “cattive notizie”

Transcript

Dalla comunicazione delle “cattive notizie”
Dalla comunicazione delle “cattive notizie”
alla promozione della Qualità di Vita (QdV)



L’assistenza ai malati in stato di vulnerabilità fisica, psichica e relazionale, tanto più se
prossimi al termine della loro vita, impegna una quota sempre più importante di risorse,
tempo e consapevolezza professionale. S’inserisce in una vicenda umana che rinvia,
per il medico e gli altri operatori, a motivi di riflessione profondi, spesso condivisi e
maturati con i loro pazienti più impegnativi.
Lì s’incrociano, talvolta in maniera sorprendente e originale, convinzioni con dubbi
sull’opportunità e sui confini delle cure, comunicazioni profonde e incertezze
relazionali, pratiche individuali e d’équipe, approcci valutativi clinici e non, e molto altro
ancora.
Insieme, operatori, malati e famiglie, condividono una storia di sofferenza e d’aiuto che
potrà essere per tutti un’esperienza da conservare.
La complessità dei molti aspetti implicati nelle storie di maggior fragilità suggerisce,
come modalità operativa più adeguata, la cooperazione tra coloro che, in vario modo,
sono interessati alla storia del malato. Solo così si arriva al momento di decisioni
importanti, talora difficili, con adeguati elementi di conoscenza che consentono le
scelte più opportune per ”quel paziente”, in “quel momento”, in “quella situazione”.
Soprattutto è possibile scegliere strategie comunicative e relazionali coerenti con molte
altre dimensioni assistenziali, dove prevale l’attenzione alla globalità delle persone, alla
qualità di vita, al rispetto delle convinzioni e dei contesti affettivi, ai desideri del malato.
In questa visione, la tutela del paziente è sottoposta a connotati fortemente etici, nella
consapevolezza che essa assume significati diversi in rapporto alle differenti
prospettive di colui che dà un giudizio e del quale spesso riflette la visione della
sofferenza.
Secondo l’etica della buona pratica, il corso intende quindi approfondire, attraverso
approcci attivi e fondati sull’esperienza dei partecipanti, i seguenti ambiti:
il livello di dignità e soddisfazione del malato correlati al grado d’espressione della sua
autonomia decisionale
l’efficacia comunicativa nel rispetto del principio di beneficità
il processo decisionale per un buon uso delle risorse e della loro accessibilità,
sottoponendo alla riflessione e alla narrazione anche la sofferenza dell’operatore nella
relazione con il malato grave come sorgente di difficoltà organizzativa e assistenziale,
nonché i principi di una alleanza di cura con il malato e i suoi familiari, secondo equità
distributiva
Obiettivo formativo nazionale
Promozione di una comunicazione corretta ed efficace
Obiettivi formativi specifici





Innalzare la consapevolezza degli operatori sulle componenti di tutela del malato vulnerabile
Sviluppare capacità di orientamento ai problemi del malato e della sua famiglia
Individuare le modalità di relazione, secondo criteri di tutela, nelle situazioni di particolare
complessità sul piano della comunicazione, dell’informazione, del rispetto dei valori e della
cultura del paziente
Migliorare la capacità individuale e d’équipe di promozione della QdV e di valutazione d’impatto
delle cure
Individuare i contenuti più utili e le modalità più adeguate di relazione con il contesto familiare e
informale del malato

Proporre modalità decisionali cliniche e assistenziali condivise e orientate alla tutela del malato
e alla promozione della QdV
Obiettivi didattici




Proporre un approccio comunicativo che porti all'adesione del malato alle cure
Come costituire un contesto familiare favorevole alle cure
Come preservare il medico e gli altri operatori da difficoltà relazionali e assistenziali in contesti
comunicativi complessi con il malato grave
Individuare approcci comunicativi delle c.d. “cattive notizie”
Metodologie didattiche prevalenti
Il corso ha carattere di forte interattività e prevede presentazioni teoriche con discussioni in
plenaria, role playing, visioni guidate di filmati e lavori di gruppo commentati in plenaria.
Materiali didattici
Ai partecipanti saranno consegnati i materiali di supporto didattico e una selezione della
letteratura.
Verifica d’apprendimento
Sarà verificato l’apprendimento con un questionario finale.
Numero dei partecipanti e destinatari
Il corso per le caratteristiche di interattività è riservato a 25 discenti per edizione ed è rivolto a
medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, educatori professionali, operatori
sociosanitari
Docente
Marco Bonetti. medico
Responsabile Servizio Qualità e Sicurezza del Paziente, ULSS 15
Date e sede
Sono previste due edizioni del corso:
17-18-19 gennaio 2013
22-23-25 marzo 2013
I corsi si svolgeranno presso le aule didattiche del Centro Rossignoli, Distretto A.ULSS 15,
Camposampiero (PD), v. Cao del Mondo, di fronte all’ingresso dell’Ospedale Civile.
Modalità d’iscrizione
Le iscrizioni si ricevono solo per email, rivolgendosi alla dott.ssa Elisabetta Caielli:
[email protected]
(Solo per informazioni : tel. 049.9822143)
Programma
I sessione
La comunicazione
delle
“cattive
notizie”
I giorno
9.00 – 10.00
Il malato e i familiari: un sistema del quale prendersi Lezione frontale
cura
con
discussione
(in questa parte del lavoro viene definito il concetto di guidata in plenaria
sistema familiare come “luogo” di cure e al quale indirizzare (60’) A2
l’assistenza; il docente presenterà un approccio di lettura e
ne seguirà una discussione)
10.00 – 13.00
frontale
Un approccio pragmatico alla comunicazione della verità Lezione
(30’),
lavoro
di
al malato grave (I parte): perché comunicare la verità?
gruppo
(60’)
(la
comunicazione
della
verità
sulla
diagnosi,
sull’inguaribilità e sulla terminalità, viene proposta con brevi con
discussione
introduzioni del docente, discussioni in gruppo e in plenaria guidata in plenaria
dopo le restituzione dei lavori di gruppo)
(75’) A2
11.00 – 11.15 coffee break
13.00 – 14.00 Pausa pranzo
14.00 – 17.30
Lezione
frontale
Un approccio pragmatico alla comunicazione della verità
(30’), lavoro di
al malato grave (II parte): come, quando, a chi
gruppo (60’)
comunicare la verità?
con
discussione
(la
comunicazione
della
verità
sulla
diagnosi,
sull’inguaribilità e sulla terminalità, viene proposta con brevi guidata in plenaria
introduzioni del docente, discussioni di gruppo e in plenaria (75’) A2
dopo le restituzione dei lavori di gruppo)
16.00 – 16.15 coffee break
II sessione
La comunicazione
delle
“cattive
notizie”
dalla
parte
dell’operatore
II giorno
9.00 – 11.00
Un setting a tutela della comunicazione delle “cattive Lezione
frontale
notizie”: per non fare male
(30’). Role paying
(il docente propone un possibile contesto nel quale collocare (30’). Discussione
la comunicazione delle cattive notizie al malato e ai suoi guidata in plenaria
familiari, secondo i principi del rispetto dell’autonomia e
della baneficità, cui segue un role playing esplicativo e una (60’)
discussione in plenatria)
11.00 – 11.15 coffee break
11.15 – 13.00
La sofferenza dell’operatore: approcci per non farsi male Lezione frontale
con
discussione
(individualmente e come équipe)
(in questa parte del lavoro vengono affrontate le sofferenze guidata in plenaria
e le resistenze dei singoli operatori e delle équipes alla (75’) A2
comunicazione della verità; dopo un presentazione del
Visione guidata di
docente è prevista la visione di un filmato e una discussione
un filmato (30’) B3
in plenaria)
13.00 – 14.00 Pausa pranzo
III sessione
La
promozione 14.00 – 16.00
della QdV del La valutazione della qualità di vita del malato grave e del Lezione
frontale
malato grave
suo contesto familiare: dall’approccio quantitativo a con discussione in
quello narrativo
plenaria (30’) A2
(in questa sezione del lavoro viene proposta una definizione Lavoro di gruppo
di QdV e una sua valutazione secondo criteri quantitativi e (30’)
con
qualitativi; segue un lavoro di gruppo sugli aspetti di metodo
discussione
in
della valutazione della QdV e una discussione in plenaria
plenaria
(60’)
C3
dopo la restituzione dei lavori di gruppo)
16.00 – 16.15 coffee beak
16.15 – 17.30
frontale
La negoziazione della qualità di vita col malato grave e Lezione
con discussione in
col suo contesto familiare
(in questa parte del lavoro vengono indicate le strategie di plenaria (30’) A2
promozione e negoziazione della salute possibile in una Lavoro di gruppo
storia di malattia, in particolare se inguaribili; dopo
(30’)
con
un’introduzione del docente è prevista una discussione in
discussione
in
plenaria)
plenaria (45’) C3
IV sessione
Il
processo
decisionale verso
la QdV
III giorno
9.00 – 11.00
Di cosa ci parlano il malato e la sua famiglia: dal Lavoro di gruppo
(30’), restituzione
paradigma della malattia a quello del benessere
plenaria
e
(in questa parte del lavoro viene affrontata la disparità di in
contenuto delle comunicazioni tra malato con i suoi familiari discussione (90’)
e gli operatori, riconducibile a differenti paradigmi e come
sanarne l’incompatibilità, soprattutto nell’inguaribilità)
11.00 – 11.15 coffee break
11.15 – 13.00
Lezione
frontale
Il processo decisionale tra gli operatori e le ricadute con discussione in
comunicative e relazionali con il malato grave e la sua plenaria (30’) A2
famiglia
Lavoro di gruppo
(in questa parte del lavoro viene affrontato il tema della
coerenza comunicativa con il malato e i familiari nei contesti con discussione in
di
particolare
complessità
organizzativa;
dopo plenaria (90’) C3
un’introduzione del docente viene proposto un lavoro di
gruppo sulle dinamiche decisionali per i contenuti e le
modalità comunicative nei contesti lavorativi, cui segue la
restituzione in plenaria e la discussione)
13.00 – 14.00 Pausa pranzo
14.00 – 16.00
frontale
Sulla soglia dell’incertezza: decisioni e comunicazioni ai Lezione
con
discussione
confini della vita
(in questa sezione finale, vengono presi in considerazione i guidata in plenaria
confini decisionali, quindi anche comunicativi ed etici, che la (120’) A2
pratica sta proponendo, con una introduzione del docente, Visione guidata di
la visione di un film e la discussione in plenaria)
un filmato (30’) B3
16.00 -16.30 Test finale