Inaffondabile Nelson, presente! - ANA Gruppo Alpini Milano Centro
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Inaffondabile Nelson, presente! - ANA Gruppo Alpini Milano Centro
Numero 72 - Anno XIII/4 - settembre 2012 F ot ocopiat o in proprio da: Ass ociazione N azionale Alpini - S ezione di Milano - G ru ppo Milano Centro “G iu lio Bedeschi” Redazione: Via Vincenzo Monti 36 - 20123 Milano - tel. 02 48519720 - Responsabile: A lessandro Vincent i - Inviato gratis ai Soci. S it o w eb: ww w .alpinim ilanocent ro.it E -m ail: alpindeldomm @alpinim ilanocent ro.it Inaffondabile Nelson, presente! Quando mi è arrivata la notizia ho provato vicepresidenti e tre Consiglieri, il Coman- spinti da un affetto sincero e quasi palpapiù stupore che sofferenza. dante delle Truppe Alpine, un picchetto bile. Ero certo che i suoi 93 anni fossero un d’onore del 5° Alpini che lo ha portato a La ragione di tutto ciò è assai semplice: dato puramente anagrafi co e in quanto tale spalla, un numero incredibile di Vessilli e Nelson Cenci era amatissimo dagli alpini e da chiunque avesse avuto l a fortuna di trascurabile per un uomo che, in realtà, Gagliardetti e tanta, tantissima gente. incontrarlo. non aveva età: certo era il nostro “ grande Troppo onore, avrà pensato ... vecio” saggio e dolcissimo ma era anche E invece se lo è meritato tutto, sia per quello Era un uomo affas cinante, un poeta che un giovanotto curioso e aperto al futuro che ha fatto sia per il modo con il quale lo riusciva a raccontare anche le cose più come pochi, dotato di una sconfinata fidu- ha fatto. Quel giorno nessuno era a Cologne dure con pacata dolcezza ed un es empio cia nei giovani dei quali ha sempre cercato per semplice obbligo di circostanza, ma tutti concreto di quello che noi amiamo chiamare Spirito Alpino. una compagnia che viveva con Aveva sciolto le sue ansie e le assoluta naturalezza. sue malinconie scrivendo libri e Con lui non si era giovani o vecraccontando ostinatam ente l a sua chi. Si era semplicemente uomini e storia per ricordare le semplici e amici. grandi virtù dei suoi alpini. Nelson Cenci, come i tanti reduci Ha operato concret amente per che ho avuto il privilegio di conotutta la vita per dare un senso al scere e frequentare, era una sorta sacri ficio di quei ragazzi cercandi highlander, un immortale che do di fare dell’Italia un posto aveva già incontrato la mort e sulla migliore per vivere: medi co di piana di Nikolajewka, ma era us cichiara fama ha incarnato quell'ecto vincitore dalla battaglia contro cellenza dell'intellettualità italiala nera signora. na che ci ha permesso di crescere Forse era questo che lo aveva reso e di prosperare. immortale quantomeno nei comEppure, nonostante una vita proportamenti, nella quotidianità. fessionale di rara intensità, ha Fatto sta che la notizia della s comsempre tenuto al primo posto il parsa, ancorché sapessi che era ricordo dei suoi alpini e di quella malato, mi ha travolto con un senlezione di tenaci a, di fratellanza, so di incredulità tanto che, andandi umanità e di s confinato amore do a Cologne per l’ultimo saluto, per la Patria che ci avevano laavevo l’impressione che me lo sciato. L’amore per la montagna sarei trovato davanti con quel sored i suoi valori, lo stile di vita risetto che amava s foggiare ad semplice e schietto degli alpini, ogni scherzo ben riuscito. fatto più di opere che di parole, la E probabilmente proprio con quel concordia e il senso di responsasorrisetto ci ha guardato dal Parabilità costituivano, per Lui, un diso di Cantore, con un misto di patrimonio che non poteva ess ere soddisfazione per quella gigantedisperso in alcun modo e che sca attestazione di affetto collettivo anzi doveva ess ere trasmesso ai che sono stati i funerali ma anche giovani. di stupore. Il Presidente Nazional e con due Nelson Cenci prende posto in tribuna, Adunata di Bolzano Quante volte gliel’ho sentito riAlpin del Domm – 1 petere. Era una sorta di ossessione. Per questo motivo aveva vissuto malissimo la sospensione della leva obbligatoria ed aveva part ecipato, invece, in prima persona al dibattito sul nostro futuro associativo. Lui sapeva che “ … Solo chi ha sopportato le miserie e le angosce di una guerra, solo chi ne ha vissuto il dolore e le privazioni ed ha visto questa umanità sconvolta, indifesa, sperduta cercare disperatamente conforto, solo chi ha sofferto tutto questo, meglio di ogni altro può indicare quali siano le vie dell'altru-ismo, della fratellanza, della pacifica convivenza …” ma sapeva anche che i valori profondi potevano essere trasmessi e non ha perso occasione per farlo così come non ha perso occasione per spingere noi a fare altrettanto. Lo Spirito Alpino non avrebbe mai dovuto estinguersi Era talmente innamorato degli alpini, della montagna e dei suoi ritmi, profumi e colori che ha saputo tras formarsi da grande clinico a s emplice contadino con gioia e fi erezza. Noi gli siamo grati per tutto quello che ci ha dimostrato e insegnato e siamo grati a Dio per averci perm esso di incontrarlo e di godere della sua amicizi a, dei suoi consigli, del suo incitamento a continuare a camminare su questa strada a tratti dura e diffi cile che, grazie al suo esempio, è diventata lieve. Strada che continueremo a percorrere sentendo la sua presenza al nostro fi anco. Continueremo a coltivare quell'amicizia sincera che per lui era imprescindibile e continueremo anche a “ fare baracca”, magari con le sue amate “ bollicine” perché la festa aiuta a consolidare quei rapporti grazie ai quali tutto diventa possibile. Se c'è una cos a che abbiamo imparato è che nessuno muore m ai se lo si continua a ricordare, se continua ad essere presente nei nostri cuori e nei nostri pensieri e una persona straordinaria come Lui ce la terremo ben stretta. Sappiamo che è sereno, che ha ritrovato gli alpini ed i compagni d’un tempo. Siamo certi che continuerà a seguirci e che non ci farà mancare mai il suo consiglio ed il suo incitamento. Cesare F. Lavizzari 2 – Alpin del Domm Il Consigliere di Gruppo Antonio Zan vit a Parre con gli artiglieri Sa bato 29 settembre si è tenuto l’annuale raduno di coloro che hanno militato come artiglieri da montagna nel Gruppo Belluno nella caserma Italia di T arvisio. Il socio Zanvit si riconosce dall’impermeabil e modello “ Clouseau”. episkopos Quest’estate è mancato il Cardinale Carlo Maria Martini, dal 1979 a al 2002 Arcivescovo di Milano. Per l’evento – perché di evento si è trattato – sono state dette e scritte tante parole, alcune mi sembra cercassero di rendere un tratto del Cardinale, altre invece pareva volessero adattare Martini al pensiero dello scrivente. E allora permettetemi di presentarvi una mia immagine del pastore di cui in gioventù sono stato pecorella. Ricordate il Vescovo, non ancora Cardinale, quando ha fatto il suo ingresso in Milano nel febbraio 1980? Mentre cammina per via Dante tra la folla? Ha in mano un Vangelo. Un segno forse del suo programma? Una indicazione su se stesso? Secondo me entrambe le cose: cosa ci dovevamo aspettare da un biblista, per anni al Pontificio Istituto Biblico, tratto da una università romana, la Gregoriana, se non che si occupasse di sacre scritture? Di papiri millenari ritrovati fortunosamente nelle sabbie dell’Egitto, frammenti e testi consunti, corrosi ma preziosi rotoli metallici scoperti da ignoranti pastorelli di capre nelle grotte della Giordania? Ecco allora l’immagine che vi propongo: il Cardinale Martini ha “preso” la Milano dalla fine degli anni ’70 in poi come se fosse un papiro frastagliato con frammenti alla deriva da reinserire in un testo compiuto. Ma perché? Per leggere, senza schemi e senza preconcetti, le parole che il Signore ha voluto dire sulla ed alla nostra città: Milano come un testo che col tempo aveva perso la propria unità, e quindi la propria forza, la propria bellezza. Non si può negare che Martini abbia voluto incontrare ogni realtà più o meno viva e vivace della città, la ricchezza e la povertà, gli operatori del bene e del male, i credenti ed i non credenti, prestando ascolto ad ognuno, leggendo ogni tassello del suo testo. Forse perché l’ascolto (=la lettura della città-testo) gli permetteva di riallineare e decifrare pezzetti di papiro vaganti, all’interno di una trama più vasta. E tra un frammento e l’altro, nel luogo dei pezzi mancanti, bisognava cercare di creare dei collegamenti che dessero un significato compiuto. Dalla lettura, alla interpretazione, alla proposta agli altri di quanto aveva letto/scoperto. Si trattava di una proposta non di un’imposizione! Non di un gesto imperativo ma della presentazione di un’ipotesi di lavoro agli altri “ biblisti”. A tutti ha voluto lasciare un metodo (da biblista) con la Scuola della Parola, alla politica ha dato una scuola di formazione per l’impegno sociale e politico, per la costruzione di una nuova convivenza. A tutti ha proposto e detto qualcosa di ampio respiro, anche se molti speravano di sentirgli dire altro, più vicino alle proprie vicissitudini ed ai propri interessi. Pur timido, era curioso (sul Corriere della Sera il suo autista Sandro ha raccontato di quando il Cardinale voleva imparare a cambiare una gomma all’auto in panne): i suoi incontri coi carcerati e specie con i terroristi hanno portato frutti sconosciuti ai più fino a poco tempo fa. Non era noto infatti che i brigatisti gli avessero lasciato in arcivescovado un arsenale di fucili e bombe … Ho sentito dire che avrebbe avuto troppa frequentazione coi terroristi, tralasciando la maggioranza degli altri carcerati. Non sono d’accordo, permettetemi. I ladri, uccisori, truffatori sono tracce d’inchiostro sul papiro della storia, sul libro della città: ci sono sempre stati e ci saranno. Il terrorista invece è un tarlo che rode il papiro stesso, che distrugge la città, che distrugge il supporto su cui il Signore scrive la sua storia per noi. Per questo credo che Martini dedicasse loro maggiore attenzione, per capire, per operare contro un avversario. Basta, credo che l’immagine sia chiara. T utti voi avete sufficienti ricordi di Carlo Maria Martini per decidere se la memoria che ne voglio portare nel cuore è solida o fragile. Certo ci mancherà. Ma Milano ha avuto la fortuna di avere ricorrentemente Vescovi speciali, nei tempi più recenti, ad esempio Papa Ratti, il Cardinale Schuster, Papa Paolo VI, poi il Cardinale T ettamanzi con la grande intuizione del Fondo Famiglia Lavoro. Lasciamoci stupire anche dal Cardinale Scola. Paul Wilcke Foto tratta dal sito www.ticinolibero.ch Alpin del Domm – 3 Il 5° Alpini ha un nuovo comandante Giovedì 20 settembre 2012 a Vipiteno si è svolta la cerimonia del cambio del comandante del 5° Reggimento Alpini. Erano presenti il Generale Ignazio Gamba della Brigata Alpina Julia, il sindaco di Vipiteno ed il vicesindaco di Bergamo, oltre alle nutrite schiere delle rappresent anze delle Associazioni combattentistiche d’Arma ed a molti vessilli e gagliardetti alpini. Il Colonnello Giovanni Coradello, nato a Trento nel 1966, in anni passati Comandante del Battaglione Morbegno, Comandante del 5° dall’aprile 2010, ha trasmesso le consegne al Colonnello Michele Biasutti, suo coetaneo di Valdagno. Entrambi hanno frequent ato il 167° Corso all’Accademia Militare di Modena. Dopo CURRICULUM VITAE Colonnello f . (alp) t. ISSMI MICHELE BIASIUTTI un periodo comune a Feltre, le loro strade si sono divise, anche per partecipare ad importanti missioni ed operazioni internazionali. Il Colonnello Biasutti è ora il 50° Comandante del Reggimento. Il 5° Alpini è stato costituito il 1. novembre 1882 a Milano, coi battaglioni “ Val Dora” “Moncenisio” e “Valtellina, che nel 1886 prendono il nome di “ Morbegno” “ Tirano” ed “ Edolo”. Un plotone di stanza a Bergamo del Battaglione “Morbegno” fu il primo corpo degli alpini a sperimentare la divisa grigio-verde, nel 1906. Da questo esperimento nacque il “ plotone grigio”, 40 uomini della 45.ma compagnia. Il 5° Alpini è impiegato in Abissinia, in Libia, ovviamente nella Prima Guerra Mon- NEC VIDEAR DUM SIM diale, Viene sciolto nel 1943 dopo il rientro dal Fronte Russo, per essere ri fondato il 1° gennai o 1953, inquadrato nell’Orobica. Viene sciolto nuovamente nel 1975, passando la bandiera al Battaglione “ Morbegno”. Dopo la ricostituzione nel 1992 ha partecipato alla missione in Afghanistan, nel 2010 – 2011. I piemontesi sono riconoscenti al 5° per l’intervento in occasione dell’alluvione del 1994. I milanesi, dimenticate le fucilate prese nel maggio 1898 dai soldati del 5° per ordine di Bava Beccaris, sono legati al Reggimento per averne rimpolpate le file e per le molte personalità che vi hanno svolto servizio, tra cui Giuseppe Novello e Giuseppe Lazzati. CURRICULUM VITAE Colonnello f . (alp) t. ISSMI (e) G IOVANNI CORADELLO IL Colonnello Giovanni CORADELLO è nato a Trento nel 1966. Ha frequentato il 167° Corso dell’ Accademia Militare di Modena. Tenente di fanteria alpina, nel gennaio 1990 è assegnato al Btg Morbegno a Vipiteno. P romosso al grado di Capitano, nel settembre del 1993 è stato assegnato a Feltre dove ha comandato la Compagnia armi di sostegno, la 64^ Cp fucilieri, la Compagnia Comando e Servizi del 7° Reggimento alpini. Nel 1998, dopo la frequenza del corso di Stato Maggiore, è stato assegnato al Comando Truppe Alpine dove è stato fino al 2006 ricoprendo vari incarichi. Ha partecipato nel 1993 all’operazione ONUMOZ in Mozambico. Ha frequentato il 106° Senior Course del Nato Defence College. Dal marzo 2006 a settembre 2008 è stato Comandante del Battaglione Morbegno, partecipando, dal luglio 2007 al gennaio 2008 alla missione ISAF in Afghanistan. Dall’ ottobre 2008 a maggio 2009, ha svolto l’incarico di G3 Chief al Regional Command Capital, nell’ ambito operazione ISAF. Da maggio 2009 ad aprile 2010 ha svolto l’incarico di Capo Ufficio Piani presso il Comando Truppe Alpine di Bolzano. Il Colonnello Michele BIASIUTTI è nato a Valdagno (VI) nel 1966. Ha frequentato il 167° Corso dell’ Accademia Militare di Modena. Tenente di fanteria alpina, nel gennaio 1990 è assegnato al Btg “ Bassano” a San Candido. P romosso al grado di Capitano, nel settembre del 1993 è stato assegnato al btg. “ Feltre” dove ha comandato la 64^ Cp fucilieri e ha ricoperto gli incarichi di Capo Uf. OAI del 7° Reggimento alpini. Nel 1998, dopo la frequenza del corso di Stato Maggiore, è rientrato al reggimento dal quale, nel 2000, è stato trasferito al Centro addestramento Alpino di Aosta dove ha ricoperto l’incarico di ca. sezione Addestramento. Ha partecipato nel 1997-1998 è stato impiegato presso il Cdo SFOR in BiH. Al termine del corso ISSMI (4° Corso ISSMI 20012002), ha assunto l’ incarico di U. collegamento italiano presso la Fuehrungsakademie der Bundeswehr in AMBURGO (D) dalla quale è rientrato in patria nel 2005. Da ottobre 2005 al dicembre 2006 è stato Comandante del Battaglione “ Tolmezzo” di Venzone. Dal febbraio 2007 al settembre 2012, ha ricoperto l’ incarico di Capo Sezione presso l’ Ufficio P ianificazione dello Stato Maggiore della Difesa. Cambio del comandante alla Scuola Militare Teulié di Milano con scorta di lusso ITERUM ALTE VOLAT Avvicendamento del C om andant e dell a Scuola Militare Teulié tra il Colonnello Maurizio Patanè (a sx) e il Colonnello Francesco Giordano. Grazie per la scorta al Vessillo, di Milano, caro Camillo 14 settembre 2012 4 – Alpin del Domm Sul cappello, sul cappello che noi portiamo, c’è una lunga, c’è una lunga penna … BIANCA!!! In occasione dell’ultima Adunata, il (perfido) Luca ha ritirato per conto del socio Al fredo il cappello alpino, imprestato lungo tempo ad un amico a Bolzano, per motivi che non stiamo a spiegare. Portato a Milano il sacro oggetto, il proprietario sperava di recuperarlo, anche per dotarlo di una penna bianca. Non sapeva cosa avrebbe trovato … le foto raccontano. … comunque, alla fine, il cappellino della diadora con la piumetta di gallinella bianca, se lo è tenuto! Forse per avere qualcos a di meglio del basco per presentarsi all’alzabandiera, intanto che il suo adorato Cappello viene sottoposto a restyling per aggiungere i guadagnati gradi. Vedremo il risultato a Piacenza? Caro Alfredo, ti aspetto di nuovo, ho dello speck ottimo. Paul Alpin del Domm – 5 Accadde Domani ovvero prossimi appuntamenti ed eventi che si rinnovano di anno in anno 14 ottobre 2012, Mestre via Palazzo, piazza Ferretto - cerimonia della Madonna del Don - a cura dell’Associazione Nazionale Alpini. Anche quest'anno il Gruppo Milano Centro ha aderito alla campagna per aiutare la ricerca contro la Sclerosi Multipla, "Una mela per la vita". Ci hanno assegnato un punto decisamente visibile, via Mercanti angolo via Mengoni (Piazza Duomo). La mattina di sabato 13 ottobre ci sarà una squadra di volontari, e noi subentriamo alle 13/14. Sono richiesti volontari, con cappello! L'anno scorso siamo anche riusciti a divertirci, tra una pausa caffècorretto e l'altra! Colletta del Banco alimentare: si terrà sabato 24 novembre. Il Gruppo presterà di nuovo servizio presso il PAM di viale Sabotino. Chiediamo la vostra disponibilità per 2/3 ore per definire i turni. Santa Messa sezionale: sabato 3 novembre 2012 ore 11. Ci si trova alle 10 al monumento in via Vincenzo Monti / Piazza Giovanni XXIII. Il 4 novembre ci si troverà al Monumento del Monte Stella per deporre una corona – saranno date informazioni più dettagliate. Adunata di Piacenza: la Sezione di Milano chiede che entro il 15 novembre 2012 siano avanzate le richieste per gli spazi tenda e camper. Adunata di Piacenza – Maggio 2013. Sono stati presi accordi con un ristoratore di Piacenza, prenotando un locale a due passi dalla stazione ferroviaria per il pranzo del sabato dell’Adunata. Sono quindi aperte le iscrizioni, abbiamo a disposizione 50 posti circa. Come sempre, si paga in anticipo 30€, la ricevuta fa da biglietto d’ingresso. L’invito è rivolto innanzitutto ai soci ed agli amici del gruppo, con consorti e figli. Se rimarranno posti potranno essere accolti anche “esterni”. Si informano i soci che Luca Geronutti ha partecipato al CISA (Convegno Itinerante Stampa Alpina) ed alla riunione dei referenti del Centro Studi ANA. Il soggiorno a Costalovara è stato spesato dal Gruppo. Terremoto Emilia: sono stati raccolti, tra donazioni dirette o tramite il Gruppo, più l’integrazione deliberata dal Consiglio di Gruppo, € 2.700 circa Tappi. Dopo varie vicissitudini, è ripresa la raccolta dei tappi nei locali della Sezione. I soci sono invitati a depositarli nei sacchi neri predisposti, seguendo le istruzioni affisse presso il punto di raccolta. I soci che avessero notevoli quantità di tappi, piuttosto che portarli in Sezione, possono rivolgersi al Segretario del Gruppo per accordi circa il trasporto. Sono disponibili in sede i nuovi Grembiuli blu con il logo del Gruppo, al modico prezzo di 10€ l’uno. Naturalmente accettiamo anche pagamenti maggiorati … Rivolgersi al mercoledì sera a Silvio Anselmi Assemblea del Gruppo: 3 febbraio 2013 Scadono, sono rieleggibili e si ripresentano i consiglieri Wilcke Geronutti Celotta Ravizzotti Zanvit Marchesi; scade e si ripresenta il Capogruppo Vincenti. I soci in regola con il pagamento della quota annuale 2012 che intendessero avanzare la propria candidatura quale Consigliere o Capogruppo sono invitati a farlo prima del 15 dicembre 2012, al fine di potere poi organizzare le necessarie comunicazioni sociali Ai Capi Gruppo Ai Consiglieri sezionali Riceviamo da Luca Barisonzi ed inoltriamo ai Gruppi Segreteria Sezione di Milano comunicato stampa e il link del sito dell'AUS Niguarda sul quale pot rete trovare il codice IBAN per le donazioni. http://www.ausniguarda.it/Spazio_Vita/ Insieme_Per_Il_Progetto_Spazio_Vita.kl Mi auguro possiate aiutarci a trovare spazio in ogni manifestazione che riteniate opportuna per la divulgazione del messaggio al maggior numero possibile di persone. Vi ringrazio anticipat amente per quanto vorrete fare, sottolineando che IL MESSAGGIO SMS AL NUMERO 45597 VA INVIATO NEL PERIODO 9-28 OTTOBRE 2012 !!! LE DONAZIONI TRAMITE CODICE IBAN POTRANNO INVECE ESSERE EFFETTUATE IN QUALUNQUE MOMENTO. Con l'occasione, augurandomi di poterVi personalmente incontrare invio i più cari saluti. Luca Barisonzi Cari Alpini, con la presente intendo portarVi a conoscenza di una importante iniziativa per la cui divulgazione vorrei potere avere il Vostro aiuto. L'Associazione Unità Spinale Niguarda di Milano inizierà a pubblicizzare, dal prossimo 9 ottobre, una raccolta fondi per la realizzazione e l'ampliamento di spazi destinati ai bambini affetti da spina bi fida ed ai mielolesi più in general e. A tale fine sono stati predisposti, anche con l a diretta partecipazione in video e in voce del sottoscritto, due spot pubblicitari che t roveranno spazio (dal 9 al 29 ottobre) sulle reti Mediaset, La7 e sulle più importanti emittenti radiofoniche del Paese: con l'invio di un SMS al numero dedicato si potrà fare Come aiutarci: una donazione. Allego alla presente il Spazio Vita è promosso dalle due Associa6 – Alpin del Domm zioni presenti nell’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, AUS e ASBIN. AUS Associazione Unità Spinale Niguarda Onlus Banca: Unicredit Banca Ag: Cremona Libertà Indirizzo: Piazza Libertà, 13/15, 26100 Cremona (CR) IBAN IT78Q0200811402000102084143 ASBIN Associazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda Onlus Conto corrente c/o Banca di Legnano IBAN IT71R0320401600000000002321 Causale: AUS - ASBIN Insieme per il Progetto Spazio Vita Associazione Nazionale Alpini Invitiamo i Soci e gli Amici del Gruppo a visitare il sito sopra indicato: illustra in dettaglio i bisogni, i beneficiari, gli obiettivi del progetto “Spazio Vita”. La Fureria I centroquarant’anni delle Truppe Alpine Alpin del Domm – 7 Mano al portafogli (una piccola cifra, meno di quello che date in chiesa) per portarvi a casa … che cosa? Lo saprete presto. A breve una nuova sorpresa dell’Alpin del Domm! 8 – Alpin del Domm