Inaffondabile Nelson, presente! - ANA Gruppo Alpini Milano Centro

Transcript

Inaffondabile Nelson, presente! - ANA Gruppo Alpini Milano Centro
Numero 72 - Anno XIII/4 - settembre 2012
F ot ocopiat o in proprio da: Ass ociazione N azionale Alpini - S ezione di Milano - G ru ppo Milano Centro “G iu lio Bedeschi”
Redazione: Via Vincenzo Monti 36 - 20123 Milano - tel. 02 48519720 - Responsabile: A lessandro Vincent i - Inviato gratis ai Soci.
S it o w eb: ww w .alpinim ilanocent ro.it E -m ail: alpindeldomm @alpinim ilanocent ro.it
Inaffondabile Nelson, presente!
Quando mi è arrivata la notizia ho provato vicepresidenti e tre Consiglieri, il Coman- spinti da un affetto sincero e quasi palpapiù stupore che sofferenza.
dante delle Truppe Alpine, un picchetto bile.
Ero certo che i suoi 93 anni fossero un d’onore del 5° Alpini che lo ha portato a La ragione di tutto ciò è assai semplice:
dato puramente anagrafi co e in quanto tale spalla, un numero incredibile di Vessilli e Nelson Cenci era amatissimo dagli alpini
e da chiunque avesse avuto l a fortuna di
trascurabile per un uomo che, in realtà, Gagliardetti e tanta, tantissima gente.
incontrarlo.
non aveva età: certo era il nostro “ grande Troppo onore, avrà pensato ...
vecio” saggio e dolcissimo ma era anche E invece se lo è meritato tutto, sia per quello Era un uomo affas cinante, un poeta che
un giovanotto curioso e aperto al futuro che ha fatto sia per il modo con il quale lo riusciva a raccontare anche le cose più
come pochi, dotato di una sconfinata fidu- ha fatto. Quel giorno nessuno era a Cologne dure con pacata dolcezza ed un es empio
cia nei giovani dei quali ha sempre cercato per semplice obbligo di circostanza, ma tutti concreto di quello che noi amiamo chiamare Spirito Alpino.
una compagnia che viveva con
Aveva sciolto le sue ansie e le
assoluta naturalezza.
sue malinconie scrivendo libri e
Con lui non si era giovani o vecraccontando ostinatam ente l a sua
chi. Si era semplicemente uomini e
storia per ricordare le semplici e
amici.
grandi virtù dei suoi alpini.
Nelson Cenci, come i tanti reduci
Ha operato concret amente per
che ho avuto il privilegio di conotutta la vita per dare un senso al
scere e frequentare, era una sorta
sacri ficio di quei ragazzi cercandi highlander, un immortale che
do di fare dell’Italia un posto
aveva già incontrato la mort e sulla
migliore per vivere: medi co di
piana di Nikolajewka, ma era us cichiara fama ha incarnato quell'ecto vincitore dalla battaglia contro
cellenza dell'intellettualità italiala nera signora.
na che ci ha permesso di crescere
Forse era questo che lo aveva reso
e di prosperare.
immortale quantomeno nei comEppure, nonostante una vita proportamenti, nella quotidianità.
fessionale di rara intensità, ha
Fatto sta che la notizia della s comsempre tenuto al primo posto il
parsa, ancorché sapessi che era
ricordo dei suoi alpini e di quella
malato, mi ha travolto con un senlezione di tenaci a, di fratellanza,
so di incredulità tanto che, andandi umanità e di s confinato amore
do a Cologne per l’ultimo saluto,
per la Patria che ci avevano laavevo l’impressione che me lo
sciato. L’amore per la montagna
sarei trovato davanti con quel sored i suoi valori, lo stile di vita
risetto che amava s foggiare ad
semplice e schietto degli alpini,
ogni scherzo ben riuscito.
fatto più di opere che di parole, la
E probabilmente proprio con quel
concordia e il senso di responsasorrisetto ci ha guardato dal Parabilità costituivano, per Lui, un
diso di Cantore, con un misto di
patrimonio che non poteva ess ere
soddisfazione per quella gigantedisperso in alcun modo e che
sca attestazione di affetto collettivo
anzi doveva ess ere trasmesso ai
che sono stati i funerali ma anche
giovani.
di stupore.
Il Presidente Nazional e con due Nelson Cenci prende posto in tribuna, Adunata di Bolzano Quante volte gliel’ho sentito riAlpin del Domm – 1
petere. Era una sorta di ossessione.
Per questo motivo aveva vissuto malissimo la sospensione della leva obbligatoria
ed aveva part ecipato, invece, in prima
persona al dibattito sul nostro futuro associativo.
Lui sapeva che “ … Solo chi ha sopportato
le miserie e le angosce di una guerra, solo
chi ne ha vissuto il dolore e le privazioni
ed ha visto questa umanità sconvolta, indifesa, sperduta cercare disperatamente
conforto, solo chi ha sofferto tutto questo,
meglio di ogni altro può indicare quali
siano le vie dell'altru-ismo, della fratellanza, della pacifica convivenza …” ma
sapeva anche che i valori profondi potevano essere trasmessi e non ha perso occasione per farlo così come non ha perso
occasione per spingere noi a fare altrettanto.
Lo Spirito Alpino non avrebbe mai dovuto
estinguersi
Era talmente innamorato degli alpini, della
montagna e dei suoi ritmi, profumi e colori che ha saputo tras formarsi da grande
clinico a s emplice contadino con gioia e
fi erezza.
Noi gli siamo grati per tutto quello che ci
ha dimostrato e insegnato e siamo grati a
Dio per averci perm esso di incontrarlo e di
godere della sua amicizi a, dei suoi consigli, del suo incitamento a continuare a
camminare su questa strada a tratti dura e
diffi cile che, grazie al suo esempio, è diventata lieve.
Strada che continueremo a percorrere sentendo la sua presenza al nostro fi anco.
Continueremo a coltivare quell'amicizia
sincera che per lui era imprescindibile e
continueremo anche a “ fare baracca”, magari con le sue amate “ bollicine” perché la
festa aiuta a consolidare quei rapporti grazie ai quali tutto diventa possibile.
Se c'è una cos a che abbiamo imparato è
che nessuno muore m ai se lo si continua a
ricordare, se continua ad essere presente
nei nostri cuori e nei nostri pensieri e una
persona straordinaria come Lui ce la terremo ben stretta.
Sappiamo che è sereno, che ha ritrovato
gli alpini ed i compagni d’un tempo. Siamo certi che continuerà a seguirci e che
non ci farà mancare mai il suo consiglio
ed il suo incitamento.
Cesare F. Lavizzari
2 – Alpin del Domm
Il Consigliere di Gruppo Antonio Zan vit a Parre con gli artiglieri
Sa bato 29 settembre si è tenuto
l’annuale raduno
di coloro che
hanno militato
come artiglieri da
montagna nel
Gruppo Belluno
nella caserma
Italia di T arvisio.
Il socio Zanvit si
riconosce
dall’impermeabil
e modello
“ Clouseau”.
episkopos
Quest’estate è mancato il Cardinale Carlo Maria Martini, dal 1979 a al 2002
Arcivescovo di Milano.
Per l’evento – perché di evento si è trattato – sono state dette e scritte tante parole, alcune mi sembra cercassero di
rendere un tratto del Cardinale, altre
invece pareva volessero adattare Martini
al pensiero dello scrivente.
E allora permettetemi di presentarvi una
mia immagine del pastore di cui in gioventù sono stato pecorella.
Ricordate il Vescovo, non ancora Cardinale, quando ha fatto il suo ingresso in
Milano nel febbraio 1980? Mentre cammina per via Dante tra la folla? Ha in
mano un Vangelo. Un segno forse del
suo programma? Una indicazione su se
stesso?
Secondo me entrambe le cose: cosa ci
dovevamo aspettare da un biblista, per
anni al Pontificio Istituto Biblico, tratto
da una università romana, la Gregoriana,
se non che si occupasse di sacre scritture? Di papiri millenari ritrovati fortunosamente nelle sabbie dell’Egitto, frammenti e testi consunti, corrosi ma preziosi rotoli metallici scoperti da ignoranti pastorelli di capre nelle grotte della
Giordania?
Ecco allora l’immagine che vi propongo: il Cardinale Martini ha “preso” la
Milano dalla fine degli anni ’70 in poi
come se fosse un papiro frastagliato con
frammenti alla deriva da reinserire in un
testo compiuto. Ma perché? Per leggere,
senza schemi e senza preconcetti, le
parole che il Signore ha voluto dire sulla
ed alla nostra città: Milano come un testo
che col tempo aveva perso la propria unità, e quindi la propria forza, la propria
bellezza.
Non si può negare che Martini abbia voluto incontrare ogni realtà più o meno viva e
vivace della città, la ricchezza e la povertà, gli operatori del bene e del male, i credenti ed i non credenti, prestando ascolto
ad ognuno, leggendo ogni tassello del suo
testo. Forse perché l’ascolto (=la lettura
della città-testo) gli permetteva di riallineare e decifrare pezzetti di papiro vaganti,
all’interno di una trama più vasta. E tra un
frammento e l’altro, nel luogo dei pezzi
mancanti, bisognava cercare di creare dei
collegamenti che dessero un significato
compiuto. Dalla lettura, alla interpretazione, alla proposta agli altri di quanto aveva
letto/scoperto. Si trattava di una proposta
non di un’imposizione! Non di un gesto
imperativo ma della presentazione di
un’ipotesi di lavoro agli altri “ biblisti”.
A tutti ha voluto lasciare un metodo (da
biblista) con la Scuola della Parola, alla
politica ha dato una scuola di formazione
per l’impegno sociale e politico, per la
costruzione di una nuova convivenza. A
tutti ha proposto e detto qualcosa di ampio respiro, anche se molti speravano di
sentirgli dire altro, più vicino alle proprie
vicissitudini ed ai propri interessi.
Pur timido, era curioso (sul Corriere della
Sera il suo autista Sandro ha raccontato di
quando il Cardinale voleva imparare a
cambiare una gomma all’auto in panne): i
suoi incontri coi carcerati e specie con i
terroristi hanno portato frutti sconosciuti
ai più fino a poco tempo fa. Non era
noto infatti che i brigatisti gli avessero
lasciato in arcivescovado un arsenale di
fucili e bombe … Ho sentito dire che
avrebbe avuto troppa frequentazione coi
terroristi, tralasciando la maggioranza
degli altri carcerati. Non sono
d’accordo, permettetemi. I ladri, uccisori, truffatori sono tracce d’inchiostro sul
papiro della storia, sul libro della città:
ci sono sempre stati e ci saranno. Il terrorista invece è un tarlo che rode il papiro stesso, che distrugge la città, che distrugge il supporto su cui il Signore scrive la sua storia per noi. Per questo credo
che Martini dedicasse loro maggiore
attenzione, per capire, per operare contro un avversario.
Basta, credo che l’immagine sia chiara.
T utti voi avete sufficienti ricordi di Carlo Maria Martini per decidere se la memoria che ne voglio portare nel cuore è
solida o fragile. Certo ci mancherà. Ma
Milano ha avuto la fortuna di avere ricorrentemente Vescovi speciali, nei
tempi più recenti, ad esempio Papa Ratti, il Cardinale Schuster, Papa Paolo VI,
poi il Cardinale T ettamanzi con la grande intuizione del Fondo Famiglia Lavoro. Lasciamoci stupire anche dal Cardinale Scola.
Paul Wilcke
Foto tratta dal sito www.ticinolibero.ch
Alpin del Domm – 3
Il 5° Alpini ha un nuovo comandante
Giovedì 20 settembre 2012 a Vipiteno si è
svolta la cerimonia del cambio del comandante del 5° Reggimento Alpini. Erano
presenti il Generale Ignazio Gamba della
Brigata Alpina Julia, il sindaco di Vipiteno ed il vicesindaco di Bergamo, oltre alle
nutrite schiere delle rappresent anze delle
Associazioni combattentistiche d’Arma ed
a molti vessilli e gagliardetti alpini.
Il Colonnello Giovanni Coradello, nato a
Trento nel 1966, in anni passati Comandante del Battaglione Morbegno, Comandante del 5° dall’aprile 2010, ha trasmesso
le consegne al Colonnello Michele Biasutti, suo coetaneo di Valdagno. Entrambi
hanno frequent ato il 167° Corso
all’Accademia Militare di Modena. Dopo
CURRICULUM VITAE
Colonnello f . (alp) t. ISSMI
MICHELE BIASIUTTI
un periodo comune a Feltre, le loro strade si
sono divise, anche per partecipare ad importanti missioni ed operazioni internazionali.
Il Colonnello Biasutti è ora il 50° Comandante del Reggimento.
Il 5° Alpini è stato costituito il 1. novembre
1882 a Milano, coi battaglioni “ Val Dora”
“Moncenisio” e “Valtellina, che nel 1886
prendono il nome di “ Morbegno” “ Tirano”
ed “ Edolo”. Un plotone di stanza a Bergamo
del Battaglione “Morbegno” fu il primo
corpo degli alpini a sperimentare la divisa
grigio-verde, nel 1906. Da questo esperimento nacque il “ plotone grigio”, 40 uomini
della 45.ma compagnia.
Il 5° Alpini è impiegato in Abissinia, in
Libia, ovviamente nella Prima Guerra Mon-
NEC VIDEAR
DUM SIM
diale, Viene sciolto nel 1943 dopo il rientro dal Fronte Russo, per essere ri fondato
il 1° gennai o 1953, inquadrato
nell’Orobica. Viene sciolto nuovamente
nel 1975, passando la bandiera al Battaglione “ Morbegno”. Dopo la ricostituzione nel 1992 ha partecipato alla missione in
Afghanistan, nel 2010 – 2011.
I piemontesi sono riconoscenti al 5° per
l’intervento in occasione dell’alluvione
del 1994. I milanesi, dimenticate le fucilate prese nel maggio 1898 dai soldati del 5°
per ordine di Bava Beccaris, sono legati al
Reggimento per averne rimpolpate le file
e per le molte personalità che vi hanno
svolto servizio, tra cui Giuseppe Novello e
Giuseppe Lazzati.
CURRICULUM VITAE
Colonnello f . (alp) t. ISSMI (e)
G IOVANNI CORADELLO
IL Colonnello Giovanni CORADELLO è nato
a Trento nel 1966. Ha frequentato il 167° Corso dell’ Accademia Militare di Modena. Tenente di fanteria alpina, nel gennaio 1990 è assegnato al Btg Morbegno a Vipiteno. P romosso
al grado di Capitano, nel settembre del 1993 è
stato assegnato a Feltre dove ha comandato la
Compagnia armi di sostegno, la 64^ Cp fucilieri, la Compagnia Comando e Servizi del 7°
Reggimento alpini. Nel 1998, dopo la frequenza del corso di Stato Maggiore, è stato assegnato al Comando Truppe Alpine dove è stato fino
al 2006 ricoprendo vari incarichi. Ha partecipato nel 1993 all’operazione ONUMOZ in Mozambico. Ha frequentato il 106° Senior Course
del Nato Defence College. Dal marzo 2006 a
settembre 2008 è stato Comandante del Battaglione Morbegno, partecipando, dal luglio
2007 al gennaio 2008 alla missione ISAF in
Afghanistan. Dall’ ottobre 2008 a maggio 2009,
ha svolto l’incarico di G3 Chief al Regional
Command Capital, nell’ ambito operazione
ISAF. Da maggio 2009 ad aprile 2010 ha svolto l’incarico di Capo Ufficio Piani presso il
Comando Truppe Alpine di Bolzano.
Il Colonnello Michele BIASIUTTI è nato a
Valdagno (VI) nel 1966. Ha frequentato il 167°
Corso dell’ Accademia Militare di Modena.
Tenente di fanteria alpina, nel gennaio 1990 è
assegnato al Btg “ Bassano” a San Candido.
P romosso al grado di Capitano, nel settembre
del 1993 è stato assegnato al btg. “ Feltre” dove
ha comandato la 64^ Cp fucilieri e ha ricoperto
gli incarichi di Capo Uf. OAI del 7° Reggimento alpini. Nel 1998, dopo la frequenza del
corso di Stato Maggiore, è rientrato al reggimento dal quale, nel 2000, è stato trasferito al
Centro addestramento Alpino di Aosta dove ha
ricoperto l’incarico di ca. sezione Addestramento. Ha partecipato nel 1997-1998 è stato
impiegato presso il Cdo SFOR in BiH. Al termine del corso ISSMI (4° Corso ISSMI 20012002), ha assunto l’ incarico di U. collegamento
italiano presso la Fuehrungsakademie der Bundeswehr in AMBURGO (D) dalla quale è rientrato in patria nel 2005. Da ottobre 2005 al
dicembre 2006 è stato Comandante del Battaglione “ Tolmezzo” di Venzone. Dal febbraio
2007 al settembre 2012, ha ricoperto l’ incarico
di Capo Sezione presso l’ Ufficio P ianificazione dello Stato Maggiore della Difesa.
Cambio del comandante alla Scuola Militare Teulié di Milano
con scorta di lusso
ITERUM
ALTE
VOLAT
Avvicendamento del
C om andant e dell a
Scuola Militare Teulié
tra il Colonnello Maurizio Patanè (a sx) e il
Colonnello Francesco
Giordano. Grazie per la
scorta al Vessillo, di
Milano, caro Camillo
14 settembre 2012
4 – Alpin del Domm
Sul cappello, sul cappello che noi portiamo,
c’è una lunga, c’è una lunga penna … BIANCA!!!
In occasione dell’ultima Adunata, il (perfido) Luca ha
ritirato per conto del socio Al fredo il cappello alpino,
imprestato lungo tempo ad un amico a Bolzano, per motivi che non stiamo a spiegare.
Portato a Milano il sacro oggetto, il proprietario sperava
di recuperarlo, anche per dotarlo di una penna bianca.
Non sapeva cosa avrebbe trovato … le foto raccontano.
… comunque, alla fine, il cappellino della diadora
con la piumetta di gallinella bianca, se lo è tenuto!
Forse per avere qualcos a di meglio del basco per
presentarsi all’alzabandiera, intanto che il suo adorato Cappello viene sottoposto a restyling per aggiungere i guadagnati gradi. Vedremo il risultato a Piacenza? Caro Alfredo, ti aspetto di nuovo, ho dello
speck ottimo.
Paul
Alpin del Domm – 5
Accadde Domani
ovvero prossimi appuntamenti ed eventi che si rinnovano di anno in anno
14 ottobre 2012, Mestre via Palazzo, piazza Ferretto - cerimonia della Madonna del Don - a cura dell’Associazione Nazionale Alpini.
Anche quest'anno il Gruppo Milano Centro ha aderito alla campagna per aiutare la ricerca contro la Sclerosi Multipla, "Una mela per la
vita". Ci hanno assegnato un punto decisamente visibile, via Mercanti angolo via Mengoni (Piazza Duomo).
La mattina di sabato 13 ottobre ci sarà una squadra di volontari, e noi subentriamo alle 13/14. Sono richiesti volontari, con cappello!
L'anno scorso siamo anche riusciti a divertirci, tra una pausa caffècorretto e l'altra!
Colletta del Banco alimentare: si terrà sabato 24 novembre. Il Gruppo presterà di nuovo servizio presso il PAM di viale Sabotino. Chiediamo la vostra disponibilità per 2/3 ore per definire i turni.
Santa Messa sezionale: sabato 3 novembre 2012 ore 11. Ci si trova alle 10 al monumento in via Vincenzo Monti / Piazza Giovanni
XXIII.
Il 4 novembre ci si troverà al Monumento del Monte Stella per deporre una corona – saranno date informazioni più dettagliate.
Adunata di Piacenza: la Sezione di Milano chiede che entro il 15 novembre 2012 siano avanzate le richieste per gli spazi tenda e camper.
Adunata di Piacenza – Maggio 2013. Sono stati presi accordi con un ristoratore di Piacenza, prenotando un locale a due passi dalla stazione ferroviaria per il pranzo del sabato dell’Adunata. Sono quindi aperte le iscrizioni, abbiamo a disposizione 50 posti circa. Come sempre, si paga in anticipo 30€, la ricevuta fa da biglietto d’ingresso.
L’invito è rivolto innanzitutto ai soci ed agli amici del gruppo, con consorti e figli. Se rimarranno posti potranno essere accolti anche
“esterni”.
Si informano i soci che Luca Geronutti ha partecipato al CISA (Convegno Itinerante Stampa Alpina) ed alla riunione dei referenti del
Centro Studi ANA. Il soggiorno a Costalovara è stato spesato dal Gruppo.
Terremoto Emilia: sono stati raccolti, tra donazioni dirette o tramite il Gruppo, più l’integrazione deliberata dal Consiglio di Gruppo, €
2.700 circa
Tappi. Dopo varie vicissitudini, è ripresa la raccolta dei tappi nei locali della Sezione. I soci sono invitati a depositarli nei sacchi neri predisposti, seguendo le istruzioni affisse presso il punto di raccolta. I soci che avessero notevoli quantità di tappi, piuttosto che portarli in Sezione, possono rivolgersi al Segretario del Gruppo per accordi circa il trasporto.
Sono disponibili in sede i nuovi Grembiuli blu con il logo del Gruppo, al modico prezzo di 10€ l’uno. Naturalmente accettiamo anche
pagamenti maggiorati … Rivolgersi al mercoledì sera a Silvio Anselmi
Assemblea del Gruppo: 3 febbraio 2013
Scadono, sono rieleggibili e si ripresentano i consiglieri Wilcke Geronutti Celotta Ravizzotti Zanvit Marchesi; scade e si ripresenta il Capogruppo Vincenti. I soci in regola con il pagamento della quota annuale 2012 che intendessero avanzare la propria candidatura quale Consigliere o Capogruppo sono invitati a farlo prima del 15 dicembre 2012, al fine di potere poi organizzare le necessarie comunicazioni sociali
Ai Capi Gruppo Ai Consiglieri sezionali
Riceviamo da Luca Barisonzi ed inoltriamo ai Gruppi
Segreteria Sezione di Milano
comunicato stampa e il link del sito
dell'AUS Niguarda sul quale pot rete trovare
il codice IBAN per le donazioni.
http://www.ausniguarda.it/Spazio_Vita/
Insieme_Per_Il_Progetto_Spazio_Vita.kl
Mi auguro possiate aiutarci a trovare spazio
in ogni manifestazione che riteniate opportuna per la divulgazione del messaggio al
maggior numero possibile di persone.
Vi ringrazio anticipat amente per quanto
vorrete fare, sottolineando che IL MESSAGGIO SMS AL NUMERO 45597 VA
INVIATO NEL PERIODO 9-28 OTTOBRE 2012 !!! LE DONAZIONI TRAMITE
CODICE IBAN POTRANNO INVECE
ESSERE EFFETTUATE IN QUALUNQUE MOMENTO.
Con l'occasione, augurandomi di poterVi
personalmente incontrare invio i più cari
saluti.
Luca Barisonzi
Cari Alpini,
con la presente intendo portarVi a conoscenza di una importante iniziativa per la
cui divulgazione vorrei potere avere il
Vostro aiuto.
L'Associazione Unità Spinale Niguarda di
Milano inizierà a pubblicizzare, dal prossimo 9 ottobre, una raccolta fondi per la
realizzazione e l'ampliamento di spazi
destinati ai bambini affetti da spina bi fida
ed ai mielolesi più in general e. A tale fine
sono stati predisposti, anche con l a diretta
partecipazione in video e in voce del sottoscritto, due spot pubblicitari che t roveranno spazio (dal 9 al 29 ottobre) sulle reti
Mediaset, La7 e sulle più importanti emittenti radiofoniche del Paese: con l'invio di
un SMS al numero dedicato si potrà fare Come aiutarci:
una donazione. Allego alla presente il Spazio Vita è promosso dalle due Associa6 – Alpin del Domm
zioni
presenti
nell’Unità
Spinale
dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di
Milano, AUS e ASBIN.
AUS Associazione Unità Spinale Niguarda Onlus
Banca: Unicredit Banca
Ag: Cremona Libertà
Indirizzo: Piazza Libertà, 13/15, 26100 Cremona (CR)
IBAN IT78Q0200811402000102084143
ASBIN Associazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda Onlus
Conto corrente c/o Banca di Legnano
IBAN IT71R0320401600000000002321
Causale: AUS - ASBIN Insieme per il
Progetto Spazio Vita Associazione Nazionale Alpini
Invitiamo i Soci e gli Amici del Gruppo a
visitare il sito sopra indicato: illustra in
dettaglio i bisogni, i beneficiari, gli obiettivi del progetto “Spazio Vita”.
La Fureria
I centroquarant’anni delle Truppe Alpine
Alpin del Domm – 7
Mano al portafogli (una piccola cifra, meno di quello che date in chiesa) per portarvi a casa … che cosa?
Lo saprete presto. A breve una nuova sorpresa dell’Alpin del Domm!
8 – Alpin del Domm